“La metodologia che è stata applicata nella decisione di ieri sera di non aprire le piste da sci ha fatto emergere che qualcosa non ha funzionato. Infatti, il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ci ha comunicato che il Cts aveva in possesso i dati da martedì scorso e probabilmente le vicissitudini legate alla creazione del nuovo Governo hanno fatto emergere i dati solo ieri e per questo si è presa la decisione di non aprire".
Così l’assessore regionale Guido Castelli in videoconferenza ha incontrato i sindaci dei comprensori sciistici marchigiani e i gestori degli impianti informandoli sulle determinazioni economiche-finanziarie dopo il provvedimento firmato dal ministro Speranza che ha vietato le attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo.
"Questo fattore dovrebbe legittimare l’erogazione non di un ristoro, bensì di un indennizzo in quanto tutte le spese affrontate a partire da mercoledì scorso possono essere il frutto di una condotta negligente. Si partirà da 4,5 miliardi di euro sul veicolo del Decreto Ristori 5 e la somma riguarderà non solo l’attività scioviaria e impiantistica, ma anche gli albergatori, esercenti, ristoratori e maestri di sci di tutta Italia. In sede di Conferenza delle Regioni vogliamo che la voce delle Marche sia una voce in sintonia con chi vive il mondo dello sci per poter alimentare un’adeguata richiesta al fine di acquisire risorse finanziarie”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 4 decessi correlati al Covid-19.
Due le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 73enne originario di Corinaldo che si è spento al Covid Hospital di Civitanova Marche e di una 97enne di Montegranaro spirata all'ospedale di Camerino.
Un decesso all'INRCA di Ancona dove ha perso la vita un 99enne dorico, mentre all'ospedale di Fossombrone se n'è andato un 88enne di Vallefoglia.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2120 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (830), mentre sono 355 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
La Serie A è entrata finalmente nel vivo e il livello delle squadre in classifica sta risultando chiaro a tutti. Ormai il quadro della situazione è palese e lo si evince anche dalle quote Serie A dei bookmaker: alcune compagini che intendevano lottare per un posto in Europa dovranno accontentarsi della salvezza, mentre qualche potenziale outsider per la corsa scudetto ha scoperto le carte da poco e si è iscritta, a ragione, alla contesa per il titolo nazionale. Per gli addetti ai lavori risulta indubbiamente facile sottolineare i meriti dei club che si stanno comportando meglio sul campo.
Più complicato, invece, evidenziare le note dolenti del campionato, le sorprese in negativo. Non lo si può negare: tre le squadre che rischiano seriamente la retrocessione figurano nomi importanti che forse avrebbero meritato ben altre posizioni in graduatoria.
Come non citare l’andamento deludente del Torino? Marco Giampaolo era arrivato in Piemonte tra squilli di tromba, ma la squadra granata ha deluso parecchio con la guida del “Maestro” e il bomber Belotti ha conosciuto un lungo periodo di stanca dal punto di vista realizzativo.
Il pareggio contro il Napoli ottenuto poco prima di Natale ha solo allungato di poco la permanenza del tecnico sulla panchina. Giampaolo ha vinto solamente 2 partite ed è stato esonerato a metà gennaio, dopo lo 0-0 maturato contro uno Spezia rimasto peraltro in inferiorità numerica.
Anche il Parma sta faticando a risalire la china. Qualche anno fa i ducali riuscivano a concorrere tranquillamente per l’Europa, ma oggi sono clamorosamente scivolati verso il baratro.
Eppure, il valore della rosa non è certo da snobbare, considerando la presenza di elementi come Gagliolo, Kucka e Gervinho. Liverani, retrocesso con il Lecce nella passata stagione, è stato esonerato a inizio gennaio e la guida della squadra crociata è stata affidata nuovamente a Roberto D’Aversa, artefice della doppia promozione dalla Lega Pro alla Serie A tra il 2016 e il 2018.
Un’altra squadra dal rendimento molto curioso è il Cagliari. Eusebio Di Francesco non si è più tolto grandi soddisfazioni dopo aver sfiorato la finale di Champions League alla guida della Roma.
L’esperienza del tecnico alla Sampdoria è durata appena un paio di mesi e in terra sarda ha già ottenuto più di 10 sconfitte. Nemmeno il ritorno del luogotenente Nainggolan sta aiutando il mister a risollevare la situazione. Un esonero di Di Francesco sarebbe tutt’altro che sorprendente a questo punto della stagione.
Insomma, sono addirittura 3 le squadre che fino all’anno scorso arrivavano agevolmente in posizioni tranquille di classifica e attualmente sono a un passo dalla Serie B: Torino, Parma e Cagliari. Non stupiscono, invece, i continui tonfi del Crotone, comunque capace di fermare la Juventus qualche mese fa. Ad approfittare di questa situazione sono soprattutto formazioni come lo Spezia e il Bologna, per non parlare del Benevento.
La Fiorentina sta carburando lentamente, ma nel frattempo si è portata fuori dalla zona retrocessione. Il Genoa, invece, sta volando sulle ali dell’entusiasmo da quando Ballardini è tornato sulla panchina del “Grifone”. Il timore è che, con tutte queste premesse, tra le 3 squadre che saluteranno la Serie A sarà coinvolta almeno una delle piazze che hanno fatto la storia del massimo campionato italiano.
"Sicuramente ci sono due tendenze fortemente contrastanti nella nostra Regione: mentre la situazione epidemiologica nelle province di Pesaro e Urbino, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata è in miglioramento, la tendenza della provincia di Ancona è opposta".
A dirlo è il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli nel fare il resoconto dei numeri, relativi all'ultima settimana, delle ‘evoluzione della pandemia sul territorio regionale: "In passato era accaduto a parti alterne ed invertite - ha sottolineato - Come concordato con i Sindaci delle realtà maggiormente interessate dall'incremento della curva del contagio nella provincia di Ancona, domani chiederemo un confronto al Ministero e all’Istituto Superiore di Sanità".
"Intanto a livello ospedaliero abbiamo un incremento dei ricoveri rispetto alla scorsa settimana di 22 unità, per un totale di 624 - annuncia Acquaroli - L’incremento nelle terapie intensive rispetto alla scorsa settimana è di 6 unità, per un totale di 80 persone ricoverate. Una situazione complessivamente stabile anche se in lieve peggioramento".
"Certamente preoccupa la situazione della provincia di Ancona, quella più popolosa e dove è comparsa anche la variante inglese del Covid". Conclude il Presidente della Regione Marche.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021.
E' arriva una 'tegola' del Cts sulla riapertura prevista per domani.
Alla luce delle "mutate condizioni epidemiologiche" dovute "alla diffusa circolazione delle varianti virali" del virus, "allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale". E' quanto ha risposto il Comitato tecnico scientifico alla richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza di "rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura" dello sci, "rimandando al decisore politico la valutazione relativa all'adozione di eventuali misure più rigorose".
"Per l'economia delle Regioni è una mazzata all'ultimo secondo - ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D'Amario - perché dopo due rinvii arriva un altro stop.
Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole".
(Fonte: ANSA)
È "urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata". Lo afferma all'ANSA Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.
Oltre a ciò, "va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale".
È "evidente - avverte Ricciardi - che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno".
"Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana", ha annunciato.
"In questo momento - ha detto inoltre - le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti".
"Non dimentichiamo - ha sottolineato infine Ricciardi - che la variante inglese è giunta in Europa proprio 'passando' dagli impianti di risalita in Svizzera".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4380 tamponi: 2455 nel percorso nuove diagnosi (di cui 858 nello screening con percorso Antigenico) e 1925 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 355: 66 in provincia di Macerata, 189 in provincia di Ancona, 60 in provincia di Pesaro-Urbino, 9 in provincia di Fermo, 21 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in ambito domestico (67 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (119 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (21 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (26 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 70 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 858 test e sono stati riscontrati 55 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Aumentano di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 624, di cui 80 in terapia intensiva (+ 5 rispetto a ieri). Sono, invece, 19 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Altri quattro pazienti sono ospitati al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,46% oggi, rispetto all'10,42% di ieri.
Torna come ogni domenica, la rubrica curata dall'Avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le condotte truffaldine molto di moda in questo periodo adottate addirittura con sfondo sentimentale. Ecco la risposta dell'avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: “A quali responsabilità può incorrere colei che tramite l’inganno sentimentale porta alla diminuzione fraudolenta del patrimonio della vittima innamorata?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una problematica oggi purtroppo ricorrente quella della truffa dei sentimenti dalle conseguenze doppiamente devastanti.
Il meccanismo spesso adottato è quello della creazione da parte del soggetto/i agente/i di un profilo “Facebook” falso, apparentemente riconducibile ad un'avvenente donna, la cui immagine fotografica (“rubata” dalla rete) svolge il ruolo di specchietto per le allodole; il malcapitato, scelto “ad hoc”, quale persona oberata dal proprio pesante fardello di solitudine ed ammaliata dalle fattezze conturbanti della donna, abbocca: inizia così uno scambio epistolare i cui toni, progressivamente e sapientemente proiettati verso una possibile futura relazione sentimentale ottengono l'effetto seduttivo di calamitare la vittima.
A fare da sfondo panoramico a tutta la vicenda non può mancare una storia strappalacrime: la bella, e rigorosamente povera, è costretta a lavorare come badante all'estero, presso una famiglia che non le dà nemmeno da mangiare; nemmeno a dirlo la stessa è gravemente malata e necessita sia di conforto morale, sia soprattutto di quello materiale: viveri e medicine costano cari.
L'escalation del raggiro è in costante ascesa: all'inizio le somme di denaro canalizzate sono di modesta entità, poi diventano progressivamente più consistenti. L'emungimento del patrimonio della vittima, obnubilata da un amore unilateralmente nutrito senza riserve, ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro; sarà soltanto in seguito al prosciugamento del conto corrente che la vittima – destinataria anche di pretese estorsive successive al rifiuto di continuare a versare denaro – aprirà gli occhi sulla realtà e troverà la forza e il coraggio di denunciare l'accaduto.
Ecco qua che l'autonomia concettuale della “romantic scam” è figlia dell'elaborazione giurisprudenziale della fattispecie-base di truffa, adattata alla peculiare modalità con cui la stessa viene perfezionata; a dotarla di una propria precisa identità è principalmente l'utilizzo dell'inganno sentimentale, che assume rilievo determinante in quanto rappresenta l'innesco dal quale – in forza della falsa rappresentazione della realtà (cioè l'inesistente coinvolgimento emotivo) – discende l'induzione in errore nel soggetto passivo.
Quest'ultimo viene così determinato a compiere atti di disposizione patrimoniale che altrimenti non avrebbe effettuato; come si vede, la concatenazione causale è rigorosamente orientata secondo lo schema – contenuto nella norma incriminatrice della truffa – che pone l'atto di disposizione patrimoniale quale conseguente logico-causale dell'attività ingannatoria.
Per tali ragioni, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che,“ Fingere di amare una persona al fine di ottenere un vantaggio patrimoniale configura il reato di truffa, in quanto la c.d. “truffa romantica” - o romantic scam – si connota per il fatto che la manifestazione menzognera operata dal soggetto agente circa i propri sentimenti, apparentemente nutriti nei confronti della vittima, opera sulla psiche di quest'ultima inducendola a compiere, in conseguenza dell'inganno, atti di disposizione patrimoniale a favore del soggetto attivo del reato (Tribunale di Catania, sez. I Penale, sentenza n. 3562/21).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Ilenia, 46 anni, madre, è stata sgozzata a Faenza, in casa sua. Sono in corso le indagini per cercare il colpevole, si pensa ad un delitto su commissione. L’ex marito è stato indagato. Sembrerebbe sia stata aggredita di mattina presto mentre era ancora in camera. Un’amica della figlia che si era fermata a dormire in casa testimonia di aver visto un’ ombra rincorrere Ilenia per le scale. Ilenia è stata finita in cucina con un profondo taglio alla gola.
Luljeta, 47 anni, madre, uccisa con 5 coltellate dal compagno a San Giuliano Milanese. L’uomo fermato dalla polizia non ha confessato l’ omicidio ammettendo comunque che la coppia spesso litigava per motivi di gelosia. Questo il movente secondo gli inquirenti.
Piera, 32 anni, uccisa dal marito per gelosia con 10 coltellate nella sua casa a Palermo, mentre i 3 figli dormivano. Un mese fa la donna aveva già chiamato la polizia per chiedere aiuto, ma alla fine non aveva voluto sporgere denuncia. Secondo il magistrato, l’uomo avrebbe dimostrato una “particolare aggressività e una allarmante determinazione nelle sue azioni ...non facendosi neppure il minimo scrupolo di tentare di salvare la vita della moglie.” Delitto premeditato per il GIP, che non crede alla versione del raptus sostenuta dall’indagato .
Sonia, 29 anni assassinata dall’ ex fidanzato reo confesso in provincia di Lecce “perchè se l’ è cercata, non doveva rifarsi una vita”. L’ex continuava a tormentarla, la minacciava, non si rassegnava alla fine della loro relazione; l’ha uccisa mentre la ragazza andava a fare la spesa con il nuovo fidanzato, in modo violento e crudele: 22 coltellate al volto e al collo con un coltello da sub, appuntito e tagliente, che non lascia scampo. “Punita” perchè “colpevole di tradimento”. Le parole dell’uomo dopo l’omicidio : “dovevo ammazzare anche lui”
Nel giorno di San Valentino, la realtà quotidiana che stiamo attraversando ci porta a riflettere su cosa NON E’ AMORE.
Amore non è controllo, non è possesso: emozioni, queste, esercitate oggettivizzando la vittima come fosse un bene attraverso il quale soddisfare i propri desideri egoici.
Un uomo con la brama di possesso, che non sa rassegnarsi alla fine di un rapporto è un uomo che mal tollera il rifiuto, reagendo con rabbia e violenza, in un disregolamento emotivo che già gli apparteneva prima di incontrare la partner attuale.
Dobbiamo imparare a cogliere i segnali di vittimizzazione che spesso emergono ben prima di arrivare all’omicidio: gli abusi, fisici, psicologici, emotivi o economici sono atti INTENZIONALI, non “incidenti” dovuti allo stress, all’alcool, nè tantomeno “provocati” dalla vittima; scuse queste spesso accampate per disimpegnarsi moralmente da un comportamento che si riconosce essere riprovevole. L’isolamento e l’allontanamento dalle relazioni pregresse, ricatti emotivi, accuse di infedeltà infondate, non sono spie di un “troppo amore”, di quel “ti amo troppo” che fa presa sulla vittima, solitamente persona particolarmente sensibile e molto empatica.
Sono piuttosto segnali di dinamiche relazionali e intrapsichiche disfunzionali che non possono essere “curate” con l’amore e la dedizione della vittima, ma con la richiesta di aiuto, l’allontanamento e la denuncia: ciò solo potrà salvare la propria vita e quella dei figli che, assistendo a tali forme di violenza, rischieranno di riproporle a loro volta da adulti.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 83enne di Macerata all'Ospedale Civile del Capoluogo e un 79enne di Treia al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Altri due decessi si sono verificati all'INRCA di Ancona, dove hanno perso la vita una 82enne di Loreto e un 94enne anconetano mentre un 89enne di Polverigi si è spento nel presidio dorico di Torrette. Una vittima segnalata anche al nosocomio di Jesi: si tratta di un 85enne jesino.
All'Ospedale di San Benedetto del Tronto invece ha trovato la morte una 75enne di Monteprandone così come alla Residenza Valdaso dove è spirato un 77enne originario di Civitanova Marche.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2104 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (827), mentre sono 354 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Su proposta dell’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini la giunta ha approvato l'avviso pubblico per il sostegno della ripresa dell’attività sportiva nelle aree colpite dal sisma e finalizzato alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione.
“La Regione – ha sottolineato Giorgia Latini - promuove lo sport e le attività motorio-ricreative in genere quale strumento fondamentale per la formazione e la salute della persona, per il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi nonché per lo sviluppo delle relazioni sociali e dell’integrazione interculturale. In particolar modo la nostra attenzione è rivolta alla ripresa dell’attività sportiva nei territori duramente colpiti dal sisma per far tornare i cittadini alla normalità. La Regione è consapevole del valore dello sport e si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani, garantendo il diritto allo sport nelle aree territoriali più disagiate”.
Le risorse della Misura ammontano a 130mila euro e sono destinate agli Enti Locali per finanziare progetti che favoriscano la pratica sportiva e anche per iniziative progettuali “Plastic free”, quali eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi come l’inquinamento della plastica
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi.
Due vittime sono state registrate all''ospedale di Jesi: sono un 65enne e un 89enne del luogo.
Altri tre decessi si sono verificati al nosocomio di Pesaro, dove hanno perso la vita una 96enne di Cartoceto, una 83enne di Fossombrone e un 73enne di Ostra . Una vittima segnalata anche alla Rsa Valdaso: si tratta di un 76enne di Falconara Marittima.
Due i decessi registrati all'ospedale di Torrette: dove si sono spenti una 86enne di Falconara Marittima e un 75enne di Ancona.
Al "Murri" di Fermo sono stati segnalati 3 decessi: si tratta di una 76enne di Porto Sant'Elpidio e un 78enne e un 74enne originari del capoluogo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2096 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (827), mentre sono 351 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è di nuovo al centro del programma di finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente in merito a progetti per interventi finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Dopo aver ottenuto risorse per 3 milioni e 800 mila euro già nel 2019, sotto la presidenza Gentilucci, l’Ente, ora guidato dal professor Andrea Spaterna, ha centrato nuovamente l’obiettivo e si è visto approvare una nuova progettualità con un finanziamento di 4,5 milioni di euro.
“Un risultato importante, frutto del lavoro sinergico che abbiamo portato avanti in questi mesi con tutti gli stakeholders, in primis con gli amministratori locali” sottolinea Spaterna.
Quindici i progetti presentati, quasi tutti incentrati sul tema della mobilità dolce e dell’implementazione delle piste ciclabili, “nell’ottica di promuovere sempre più un turismo sostenibile e responsabile – prosegue Spaterna – in linea con quelle che sono le priorità di un territorio bellissimo e pieno di risorse ma altrettanto fragile, che va supportato, sostenuto e salvaguardato”.
Il dato fondamentale è la condivisione delle scelte progettuali: “Su questo abbiamo incentrato il nostro lavoro e questa vuol essere la misura del coinvolgimento del Parco nelle politiche di gestione del territorio: una strategia di intervento condivisa con i diversi attori, a cominciare dai sindaci”.
Tra le progettualità presentate anche interventi per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi di servizio, diradamenti selettivi delle faggete della Valle dell’Ambro e la riqualificazione energetica di edifici sportivi e scolastici. “Investimenti significativi - conclude Spaterna - che ricadranno sull’economia complessiva del territorio e che rendono evidente il ruolo del Parco nel fungere da attrattore di risorse che, altrimenti, non sarebbero attivabili”.
"Anche la prossima settimana le Marche saranno in zona gialla. Raccomando di continuare a prestare la massima attenzione, in particolare nelle zone dove il contagio sembra riprendere". Lo comunica ufficialmente il presidente regionale Francesco Acquaroli.
A ciò si aggiunga la decisione di prorogare il divieto di spostamenti tra le regioni gialle. Il divieto, che scade alla mezzanotte di lunedì 15 febbraio, sarà valido fino al 25 febbraio.
Alle 15 è iniziato infatti il consiglio dei ministri che è durato appena un quarto d'ora. La prima bozza prevedeva la proroga fino al 25 febbraio: "Dal 16 al 25 febbraio – si legge nella norma- sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".
Le Marche sono la seconda regione d’Italia ad avviare il sistema di prenotazione online del vaccino anticovid, predisposto dalla Struttura commissariale nazionale per l’emergenza pandemica e realizzato da Poste Italiane. A partire dalle 14.00 di oggi, venerdì 12 febbraio, infatti, i cittadini marchigiani con più di 80 anni, potranno accedere al form prenotazioni.vaccinicovid.gov.it che sarà raggiungibile anche attraverso il link della Regione Marche www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccinazioni-over-80.
Nei giorni scorsi i tecnici informatici dell’assessorato della Salute hanno completato il processo di allineamento delle informazioni (tra punti vaccinali negli ospedali, disponibilità vaccini e popolazione marchigiana) con la banca dati di Poste Italiane per consentire la predisposizione degli slot di prenotazione. Da oggi alle 14:00 sarà possibile, pertanto, accedere al sistema online che consentirà di scegliere il Centro vaccinale marchigiano più vicino e quindi determinare l’appuntamento per la somministrazione. Per la prenotazione, oltre ai dati anagrafici, il sistema richiederà anche la tessera sanitaria.
Oltre alla piattaforma online, sarà possibile prenotarsi attraverso un call center dedicato, telefonando al numero verde 800.009.966 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi).
«Inizia con la vaccinazione delle persone con più di 80 anni la fase di somministrazione di massa per contrastare il Covid 19 - ha affermato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. – Abbiamo aderito al progetto informatico e logistico di Poste Italiane e della struttura commissariale, insieme ad altre Regioni Italiane, che ci supporteranno per il piano vaccini. Colgo questa occasione per invitare i cittadini a collaborare sia in tema di comportamenti, per la sicurezza di tutti, rispettando sempre tutte le regole, sia aderendo alla campagna vaccinale».
Il governo regionale conta di avviare le prime vaccinazioni sui cittadini over 80 anni dal prossimo 20 febbraio; successivamente saranno comunicate le modalità di prenotazione per i soggetti che non possono raggiungere autonomamente i Centri vaccinali.
La piattaforma, oltre a essere un servizio per i cittadini, è uno strumento in grado di supportare l’attività dei Centri vaccinali attraverso una ‘dashboard’, ovvero un sistema di visualizzazione e di monitoraggio dei dati, e un help desk dedicato agli operatori dei Centri, offrendo assistenza anche nelle attività di stoccaggio e distribuzione di questi farmaci.
«Poste Italiane ha messo a disposizione le sue competenze, le sue strutture logistiche e informatiche per contribuire alla realizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti – dichiara l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante - La vaccinazione, quando sarà aperta a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo la prima fase dedicata alle categorie protette, potrà essere prenotata oltre che online e tramite call center, direttamente all’ATM Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, o attraverso i palmari in dotazione ai portalettere».
Nelle Marche, i cittadini che rientrano in questa fase del target over 80 sono circa 133 mila, di cui 9mila ospiti delle RSA. Si ricorda che il vaccino è gratuito.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5229 tamponi: 3414 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1225 nello screening con percorso Antigenico) e 1815 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 15,1%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 515: 108 in provincia di Macerata, 197 in provincia di Ancona, 122 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 54 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (59 casi rilevati), contatti in ambito domestico (80 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (199 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (27 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (28 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 113 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1225 test e sono stati riscontrati 76 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,08% oggi, rispetto all'11,70% di ieri.
Aumentano di 3 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 607, di cui 75 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 34 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 118 pazienti: 47 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 15 a Camerino.
"La campagna di vaccinazione è la principale arma contro il virus e se non viene organizzata bene è un danno grave per tutti noi. Nelle Marche è evidente che siamo in mano a dilettanti allo sbaraglio. Poveri noi". A dirlo è Alessia Morani, deputata del Pd e sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico.
"Qualche giorno fa - ricorda - sono intervenuta sul piano di vaccinazioni della regione Marche denunciando il fatto che i punti di somministrazione penalizzano i nostri anziani dell’entroterra costretti a spostarsi per decine di chilometri con il rischio che in tanti dovranno rinunciarvi per motivi logistici. Una gravissima ingiustizia a cui la giunta regionale ha fatto spallucce. Oggi scopriamo che 8 punti di somministrazione del vaccino su 15 cambiano generando una confusione informativa imbarazzante. Non si capisce più niente".
Ecco l'elenco aggiornato dei 15 Punti di vaccinazione della popolazione (Ppv) che dal 20 febbraio ospiteranno le vaccinazioni degli over 80 nelle Marche.
In provincia di Pesaro Urbino: a Pesaro il Centro Socio Culturale Novecento Pino Monaldi Via Del Cinema, 41; a Fano il Centro ortofrutticolo Codma Via T. Campanella, 1; a Urbino il Pala Carneroli Via SS. Annunziata snc.
In provincia di Ancona: ad Ancona l'Impianto sportivo Paolinelli Via Schiavoni, 2; a Jesi la Bocciofila Jesina Via Ugo La Malfa, 13B; a Senigallia il Palazzetto dello sport in Via Capanna, 63; a Fabriano la Palestra della scuola in Via Aldo Moro, 4.
In provincia di Macerata: a Macerata Oratorio Chiesa Santa Madre di Dio Via Capuzzi, 57; a Civitanova Marche il Centro Civico Anziani Via Ginocchi; a Camerino Spazi comunali in Via Conti di San Maroto, Località Vallicelle; a San Severino Marche Sala Italia Via Roma, 24.
In provincia di Fermo il Distretto di Montegranaro Via dell'Ospedale, 1; ad Amandola l'ex scuola elementare inVia Cesare Battisti.
In provincia di Ascoli Piceno la Casa delle gioventù via Abruzzo e a San Benedetto del Tronto il Palazzetto dello sport in Viale dello sport 64.
In arrivo la neve, anche a bassa quota, nelle Marche in vista del week-end di San Valentino. Secondo quanto riporta il bollettino metereologico della Protezione Civile il transito di una perturbazione atlantica, favorirà l'ingresso di aria fredda dai Balcani, con conseguenti nevicate fino alla costa per le giornate di sabato e domenica e rafforzo dei venti nord-orientali e possibilità di mareggiate.
Già da domani, venerdì 12 febbraio, si registrerà una diminuzione delle temperature con precipitazioni deboli e diffuse - a partire dalla tarda mattinata - nelle aree interne, in estensione al resto della regione nel corso del pomeriggio. Il limite delle nevicate sarà attorno ai 300 metri, con tendenza a scendere ulteriormente dalla serata. Gli accumuli previsti di neve saranno dell'ordine di 5-10 centimetri nel settore costiero, dei 15-20 centimetri in quello collinare e dei 25-35 in quello montano. Il mare si presenterà mosso.
Sabato 13 febbraio il cielo sarà nuvoloso, con maggiori addensamenti nella prima parte della giornata. Le precipitazioni saranno diffuse durante la notte e al mattino. Si registreranno fenomeni nevosi intermittenti e a carattere di rovescio fino alla costa. Si prevedono gelate diffuse e temperature in ulteriore diminuzione.
Domenica 14 febbraio le nevicate saranno isolate, ma raggiungeranno quote di pianura. Il vento spirerà con raffiche nord-orientali sino a burrasca forte, rendendo il mare agitato. Le temperature saranno stazionarie.
Per i giorni seguenti, si prevedono condizioni in miglioramento con cielo prevalentemente sereno e temperature fredde, con gelate diffuse durante le ore notturne.
Alle ore 18:00 di oggi si è conclusa la consultazione su Rousseau attraverso la quale gli iscritti del Movimento Cinque Stelle hanno potuto esprimersi su un eventuale supporto a un Governo presieduto da Mario Draghi.
Hanno espresso la propria preferenza 74.537 iscritti su una base di 119.544 iscritti aventi diritto di voto. Le urne erano aperte dalle 10 di questa mattina, mentre il quesito posto il seguente: "Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?"
I "sì" hanno vinto con il 59,3% delle preferenze (44.177), mentre il fronte del "no" si è fermato al 40,7% (30.360 preferenze).
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati sette decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto: si tratta di un 91enne di Colli del Tronto e di un 66enne di Fermo.
Altri due decessi si sono verificati all'Ospedale di Senigallia, dove hanno perso la vita una 83enne di Falconara Marittima e un 86enne di Chiaravalle. Una vittima segnalata anche al noscomio di Pesaro: si tratta di un 73enne di Cagli.
All'ospedale di Ascoli Piceno ha, invece, trovato la morte un 65enne di San Benedetto del Tronto. Un 87enne di Torre San Patrizio è spirato presso il proprio domicilio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2078 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (824), mentre sono 351 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.