Marco Bindelli, Vice Presidente della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e consigliere delegato ai rapporti con il Movimento del Credito Cooperativo, interviene a seguito delle recenti parole del Governatore Ignazio Visco sulla nuova legge di riforma delle BCC e sul ruolo delle Federazioni“Nelle considerazioni finali della relazione annuale, anno 2015 – centoventiduesimo esercizio, che per la prima volta non si è svolta in coincidenza con l’Assemblea dei Partecipanti dell’Istituto di via Nazionale, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ha fornito un importante monito alla componente associativa del credito cooperativo.Che la critica fosse importante (e forse inaspettata) lo si rileva dalla celerità con la quale l’ufficio stampa di Federcasse si è apprestato ad inviare ai giornalisti il comunicato stampa con cui difende la storia e l’operato delle Federazioni e puntualizza le funzioni del contratto di coesione previsto dalla nuova legge n. 49/2016, che ha convertito con modifiche il d.l. n. 18/2016, contenente la riforma delle BCC.Ecco cosa ha detto Ignazio Visco dopo aver trattato dei vantaggi della riforma delle banche popolari approvata lo scorso anno: “È necessario – ha detto Visco - dare al più presto piena attuazione alla riforma delle banche di credito cooperativo, condizione indispensabile per rafforzare il comparto e aggiornare il modello di attività a tecnologie e mercati in evoluzione. La Banca d’Italia emanerà in tempi rapidi la normativa secondaria, in coordinamento con la BCE; ci attendiamo un’attuazione altrettanto veloce da parte del sistema. Nel definire l’assetto di gruppo e i rapporti tra le varie componenti, occorre seguire logiche strettamente industriali, mediante un patto di coesione che dia effettivi poteri di governo alla capogruppo, e perseguire con determinazione razionalizzazioni e guadagni di efficienza. La componente associativa può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo”.In sostanza, il Governatore di Bankitalia, in riferimento alla riforma della BCC, ha affermato chiaramente che il futuro ruolo delle Federazioni (nazionale e regionali) non potrà che essere di pura rappresentanza (al pari dell’Abi o di Confindustria) e, soprattutto, che non saranno ammesse indebite interferenze delle stesse nell’attività di direzione e coordinamento che la capogruppo eserciterà sulle BCC.Non solo, pur essendo ovvio e scontato in base a quanto previsto dal nuovo art. 37-bis del Testo Unico Bancario (TUB) introdotto dalla nuova legge di riforma del credito cooperativo, Visco ha sentito la necessità di specificare che il processo di costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) o dei GBC dovrà seguire logiche prettamente industriali tese alla ricerca di razionalizzazioni ed efficienze, facendo intendere chiaramente che non saranno ammesse quelle logiche che, sino ad oggi, hanno spesso caratterizzato il sistema cooperativo.La stessa necessità di puntualizzare la funzione del patto di coesione, ben definita dall’art. 37-bis, comma 3, lett. b, punto 1, del TUB, denota la volontà di porre fine a quel tentativo che si sta attuando di far credere alle Banche di Credito Cooperativo che l’autonomia resterà invariata a seguito dell’adesione ad un GBC.Il contratto di coesione rappresenta lo strumento in base al quale la capogruppo eserciterà il proprio potere nei confronti delle BCC e, in particolare, la propria attività di direzione e coordinamento. Anche per le BCC virtuose la capogruppo fisserà i medesimi indirizzi strategici ed obiettivi operativi previsti per le altre BCC aderenti al gruppo, mentre, relativamente agli altri poteri (diversi da indirizzi strategici ed obiettivi operativi) dovrebbe prevedersi un’applicazione proporzionata alla rischiosità delle banche aderenti.A questo punto, è auspicabile che, oltre alla costituzione di almeno due gruppi, con i decreti attuativi, la cui emanazione è stata annunciata in tempi brevi ed in coordinamento con la BCE, l’organo di vigilanza possa incidere anche sull’elemento più importante per il successo della nuova riforma e dell’intero sistema di credito cooperativo: la governance della capogruppo!
Le cause che hanno portato Banca Marche allo stato di insolvenza sono ''molteplici e diffuse'', ma una delle criticità ''è stata rappresentata dalle filiere di controllo istituzionale, vale a dire l'attività svolta sia dalla Banca d'Italia che dalla Consob, rispetto alla quale non può non rilevarsi uno scarto fra risultanze istruttorie e la realtà che si è poi drammaticamente verificata''. Lo scrive la Commissione di indagine istituita dal Consiglio regionale il 18 febbraio, e presieduta da Mirco Carloni, nella sua Relazione finale. Un testo di 67 pagine, con grafici e tabelle, che non risparmia nessuno, a partire dai vertici del sistema bancario italiano, passando per le Fondazioni ex proprietarie di BM e gli ex dirigenti. Molti dei quali, a cominciare dal vecchio Dg Massimo Bianconi, sono indagati a vario titolo dalla procura della Repubblica di Ancona. La relazione, approvata il 24 maggio scorso, verrà presentata ufficialmente il 3 giugno e discussa in Aula il 7 giugno. L'Ansa ne ha potuto prendere visione in anticipo: il quadro che ne emerge offre molti spunti di riflessione.Banca Marche, prima commissariata per 28 mesi, poi quasi 'salvata' da Fonspa se la Commissione Ue non si fosse messa di traverso, infine messa in liquidazione coatta dal Governo Renzi nel novembre 2015, è una ferita aperta per il territorio: con la risoluzione dell'istituto si sono persi 1,5 miliardi di investimenti, ricorda la Commissione, ''di cui circa 400 milioni per le Fondazioni di Pesaro, Macerata e Jesi, una perdita di risparmi per circa 43 mila piccoli azionisti che ammonta a più di mezzo miliardo di euro, e un altro mezzo miliardo per un migliaio di obbligazionisti subordinati''. Le responsabilità penali verranno accertate, ma ci sono defaillance sistemiche, carenze di visione strategica, su cui la Commissione punta il dito. Ad esempio la questione Fonspa, che, sostiene la relazione, ''ha contribuito ad aggravare la situazione di Banca Marche''. La vicenda Fonspa ha costretto BM ''a corrispondere gli interessi: si è concentrato il rischio verso una sola controparte, e nel momento in cui il credito Fonspa non è stato rimborsato'', si sono verificati ''danni reputazionali ingenti, provocando una perdita di liquidità molto rilevante''. I commissari di Bankitalia ''avrebbero dovuto piuttosto provvedere per tempo a far fronte alla scadenza dei pronti contro termine relativi al prestito Fonspa''. Ma c'è di più. Banca d'Italia forse ''non è stata in grado di valutare pienamente la situazione tecnica di BM, pur avendola ispezionata in molteplici occasioni''.Già nell'esercizio 2011 di BM (che si era chiuso con un utile netto di 135 milioni), i crediti deteriorati erano schizzati a 1.708 milioni (+28,9%). Il 28 dicembre 2011 Banca d'Italia attesta però una situazione tecnica adeguata, e ''non solleva alcun elemento di allarme oggettivo'', né ritiene di dover ''bloccare l'azione della Consob'', che sta preparando il prospetto informativo sull'aumento di capitale da 180 milioni di euro, che si concluderà nei primi mesi del 2012. Eppure nelle sue ispezioni, a partire dal 2010, l'organo di Vigilanza aveva a più riprese individuato carenze nella governance di BM, rischi creditizi elevati, scarsa incisività del collegio sindacale, tanto da arrivare a sanzionare 17 amministratori e sindaci di BM: ciononostante, all'epoca valuta che non ci sono ragioni per stoppare l'aumento di capitale. Un passaggio delle Considerazioni finali la Commissione lo riserva poi ad un presunto ''eccesso di accantonamenti'', che avrebbe creato le condizioni per il commissariamento di BM. Bacchettate infine alle Fondazioni che controllavano il 56% di Banca Marche. Nel 2008 dissero no alle offerte vincolati di Credit Agricole e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che volevano acquisire il controllo di BM. Credit aveva messo sul piatto 2,3 miliardi, la banca emiliana 2,6 miliardi. Soldi 'cash' che le Fondazioni rifiutarono, per proseguire ''da sole''.(Ansa)
Non ce l'ha fatta il motociclista di Osimo, Gianluca Gabbanelli di 53 anni, padre di due figli, che nella tarda mattinata di oggi, a Piedipaterno nei pressi di Spoleto, ha perso il controllo della sua Harley e si è schiantato contro la parete rocciosa.Le condizioni del centauro sono subito apparse disperate e la corsa in ambulanza verso l'ospedale si è purtroppo rivelata vana: il suo cuore ha cessato di battere prima dell'arrivo al pronto soccorso. In base a quanto ricostruito finora, il motociclista avrebbe fatto tutto da solo. All'altezza di una delle tante curve che caratterizzano la strada della Valnerina, Gabbanelli ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro la roccia.
Ennesima tragedia nella nostra Regione.A nemmeno una settimana di distanza dall'ultimo suicidio (quello dell'imprenditore recanatese Gianluca Caporaletti), un altro imprenditore, stavolta nel fermano, è stato trovato morto. Il 77enne Francesco Mercuri, imprenditore molto famoso nel settore calzaturiero titolare della Mercuri moda srl, si è impiccato nel suo magazzino in Via Palestro, a Porto S. Elpidio.La scoperta del corpo senza vita dell'uomo è stata fatta dalla nipote. Sotto choc tutti i familiari specialmente la moglie che ha accusato un malore. Subito sono intervenute ambulanza e automedica ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare.
Le Marche sono protagoniste quest’anno a Voler Bene all'Italia, la festa dei piccoli comuni di Legambiente in programma dal 2 al 5 giugno che vivrà il suo clou nel giorno della Festa della Repubblica.Menowatt Ge è una compagnia considerata un'eccellenza marchigiana nel campo dell’efficienza energetica con sede a Grottammare (Ap), per il secondo anno al fianco di Legambiente per valorizzare un’Italia minore che rischia di scomparire; nel corso degli appuntamenti in programma in tutto il paese sta portando le buone pratiche di sostenibilità ambientale, mostrando come innovazione e tecnologia possano rappresentare uno strumento fondamentale per difendere la qualità della vita e rilanciare i piccoli comuni.“Nelle Marche – commenta Adriano Maroni, amministratore delegato di Menowatt Ge - 31 comuni al di sotto dei 5000 abitanti hanno riqualificato l’impianto di pubblica illuminazione con le nostre tecnologie abbattendo i consumi energetici di circa il 45%. Ma non solo: la nostra ricerca ha trasformato la pubblica illuminazione in infrastruttura strategica per gestire da remoto tanti servizi grazie a reti intelligenti, dalla lettura dei contatori alla gestione del sistema di videosorveglianza fino alla misurazione dei movimenti del terreno che possono rivelare frane o smottamenti. Costruire una smart city, con efficienza energetica, riduzione degli sprechi e consumi razionali è un obiettivo realizzabile non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni”.Voler Bene all'Italia avrà il suo fulcro proprio nelle Marche tra San Ginesio, Amandola e Urbisaglia, lungo la quadriciclo e la Lauretana, all'insegna di quei cammini della bellezza che contraddistinguono la manifestazione.Giovedì 2 giugno dalle ore 10:30 a San Ginesio presso il Chiostro - Auditorium Storico è in programma l’incontro dal tema “Direttrici di futuro”; interverranno tra gli altri, la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, il presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, l’assessore all’ambiente della Regione Marche Angelo Sciapichetti, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, il rappresentante del Mibact Paolo Piacentini, il coordinatori di Anci Piccoli Comuni Roberto De Angelis, la presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini e Alessandro Fiorino di Menowatt Ge. Seguiranno percorsi alla scoperta del territorio tra San Ginesio ad Amandola, dall’Abbadia di Fiastra a Urbisaglia, per chiudere infine la giornata nella piazza di Mogliano.Informazioni su Menowatt Ge al sito www.menowattge.it, o alla pagina facebook: Menowatt gePer ulteriori informazioni:Moretti Comunicazione – Isabella Tombolinitel. 071.2320927 – 366 2818465e-mail isabella.tombolini@alceomoretti.it
In un'ora dal mare Adriatico all'Appennino, da Civitanova a Foligno. 110 km di strada che unirà, finalmente, le due regioni confinanti.L'ultimo tratto umbro della strada statale 77 Val di Chienti, pare, sarà inaugurato quest'estate. Il "corridoio" umbro-marchigiano sarà lungo, appunto, 110 chilometri. Un'ora quindi, considerando il limite di velocità di 110 km/h per raggiungere il mare e viceversa, la città umbra da Civitanova. Un sollievo per chi era abituato a percorrere chilometri e chilometri di pendenze e curve.Il nuovo tracciato conterà circa 22 km di gallerie per carreggiata, senza contare i 2,5 km di gallerie artificiali. Il tunnel più lungo tra le montagne che separano Umbria e Marche è quello di Varano con i suoi 3,4 chilometri, seguono Sostino (2,8 km), Pale (2,4 km), Cupignolo (2,2 km), Belfiore (1,1 km), Palude (1,1 km) e La Franca (1 km). Le gallerie dell’asse viario sono realizzate seguendo i più elevati standard di sicurezza sia sul fronte della videosorveglianza, con l’installazione quindi di telecamere, che sul fronte dei rilevatori antincendio, bypass carrabili e naturalmente illuminazione.Come noto, sono state proprio le gallerie, in particolare quella di La Franca a finire sotto inchiesta. Ai microfoni di Report, un operaio un anno fa denunciò l’utilizzo di quantitativi di cemento inferiori a quelli necessari nella realizzazione del tunnel. Venne aperto un fascicolo dalla procura della Repubblica di Spoleto e dispose una serie di accertamenti. La denuncia ha fatto scattare anche una serie di verifiche da parte di Anas e Quadrilatero attraverso società specializzate che hanno confermato la presenza di vuoti e sottospessori, ma non i rischi statici delle galleria. Dal mese di aprile sono state avviate le operazioni di risanamento delle parti non conformi (intasamento dei vuoti) interamente a carico del contraente generale.Oltre alle gallerie nel tratto umbro della Foligno-Civitanova per un investimento complessivo di 1,1 miliardi finanziato dal Cipe, si contano cinque chilometri di viadotti tra cui quello denominato "Palude" ai piedi del quale i lavori di scavo hanno fatto riaffiorare un tesoro di reperti di epoca romana tuttora al vaglio della Soprintendenza. Impedimenti a parte, pare proprio che questo progetto, da anni in sospeso, tra alti e bassi, sia ormai proprio prossimo all'inaugurazione.
Presentata una proposta di legge, ad iniziativa del capogruppo PD in Consiglio regionale, Gianluca Busilacchi e a firma anche dei consiglieri democrat, Andrea Biancani e Gino Traversini, per favorire interventi di economia solidale, lotta agli sprechi e riduzione di rifiuti.Meno sprechi, più efficienza. Meno rifiuti, più solidarietà. Parla chiaro la proposta di legge presentata dal Capogruppo PD in Consiglio regionale, Gianluca Busilacchi e sottoscritta anche dai consiglieri Andrea Biancani e Gino Traversini, presidenti, rispettivamente, della Terza (Ambiente) e della Seconda (Sviluppo economico) Commissione assembleare permanente.Un atto, quello degli esponenti PD, che mira a promuovere la realizzazione di interventi di economia solidale e di lotta agli sprechi alimentari e non alimentari, per diffondere un nuovo modello di sviluppo basato su una economia circolare e solidale, tutelando, in particolare, le fasce più deboli della popolazione.“Questa proposta di legge – spiega il capogruppo PD Busilacchi – nasce dalla necessità di porre la dovuta attenzione agli sprechi di ogni tipo, con particolare riferimento a quelli alimentari e ai farmaci non scaduti. Eccedenze che comportano impatti non solo economici, ma anche etici e ambientali. Questa proposta, dunque, incentiva la riduzione della quantità di rifiuti, con attività volte alla prevenzione della loro formazione e all'estensione del ciclo di vita dei prodotti, favorendo il recupero e la donazione dei prodotti invenduti in favore delle persone meno abbienti.Un aspetto di particolare rilevanza su cui questo atto intende intervenire – sottolinea Busilacchi – è quello del recupero dei farmaci non scaduti. A causa della crisi, infatti, il 3,9% degli italiani ha rinunciato ad acquistare i farmaci necessari, mentre ogni giorno tonnellate di farmaci ancora validi finiscono tra i rifiuti. Dato, questo, che rappresenta non solo una grave perdita economica per il sistema sanitario, ma che comporta anche importanti conseguenze negative sull'ambiente, visto che i rifiuti sanitari richiedono speciali procedure di smaltimento per il rischio di tossicità e pericolosità ad essi connesso.Dunque – conclude Busilacchi – dobbiamo riconsiderare i modelli di consumo, sensibilizzando l'opinione pubblica e gli operatori del settore ad un uso consapevole delle risorse e alla riduzione di sprechi e rifiuti, sia a fini sociali che ambientali, facilitando la transizione verso un'economia circolare, con al centro la sostenibilità del sistema”.
L’Ufficio Stampa FAEC – Linguaggi per l’Agroalimentare di Civitanova Marche organizza il primo master dedicato al più importante vino marchigiano.Questo evento si terrà presso la trattoria Gallo Rosso a Filottrano (piazzale 11 febbraio, 4/a) e sarà suddiviso in 5 lezioni: Castelli di Jesi Val Misa Mercoledì 1 giugno ore 20.30; Castelli di Jesi riva sinistra Mercoledì 8 giugno ore 20.30; A cavallo dei Castelli di Jesi Mercoledì 15 giugno ore 20.30; Castelli di Jesi riva destra Giovedì 23 giugno ore 20.30; Matelica Mercoledì 29 giugno ore 20.30; Queste serate serviranno ai partecipanti per conoscere, bicchiere alla mano, tutte le principali sottozone dei Castelli di Jesi e di Matelica. Le lezioni saranno moderate dal giornalista e pubblicista Francesco Annibali, titolare FAEC, docente ONAV di tecnica della degustazione e autore del libro ‘Il Verdicchio fra Jesi e Matelica’. Durante ciascuna lezione si assaggeranno 8 Verdicchio (giovani, maturi, spumanti, passiti). Al termine di ognuna verrà degustato il piatto unico dello Chef Andrea Tantucci.Le spese per il corso sono di € 185 libro escluso o di € 200 libro incluso, ma sarà anche possibile partecipare alle singole serate al prezzo di € 40.La prenotazione è obbligatoria, con scadenza nella giornata di oggi, mandando una mail a info@francescoannibali.it, specificando nome, cognome e numero di cellulare di ciascun partecipante.Per ulteriori informazioni visitare la pagina facebook dell'evento.
Drinking with L. A.: Un aperitivo con Alessandra LumachelliSi è da poco concluso il Festival di Cannes, e il vincitore, Ken Loach, ha affermato: "un altro mondo è possibile e necessario". Da tempo, il mondo dello spettacolo si fa portavoce di istanze sociali, più o meno strutturate, più o meno forti: pensiamo all'attore Leonardo Di Caprio e al suo impegno per l'ecologia e le risorse rinnovabili, qui ora ascoltiamo le parole dell'attore Pier Giorgio Bellocchio, che si sottopone alle 5 domande di "Drinking" per i lettori di Picchio News. Eccole di seguito.Se tu fossi un supereroe, che supereroe saresti e che superpoteri avresti?Domanda molto complicata! Perché adesso il dibattito sui supereroi è un dibattito che effettivamente va per la maggiore, si dice che Superman sia aristocratico- borghese io di tutti i supereroi vorrei essere Wolverine, forse il più epico che è stato rappresentato immortale, sofferente, ma abbastanza animalesco, con l'adamantio però poi, alla fine, centrale a tutti gli svolgimenti forse il più umano. Wolverine oltretutto è un supereroe di cui non ho mai letto i fumetti, perché io da ragazzino non ero un appassionato della Marvel: l'ho scoperta più avanti però, cinematograficamente parlando, Wolverine è il supereroe che più mi affascina e il superpotere che avrei sarebbe quello fondamentalmente che ha lui, cioè avere la capacità di non morire, di soffrire, perché Wolverine ogni volta che lo colpiscono, sente male però, alla fine, sopravvive poi sono molto affascinato da quest'uomo di carne e adamantio, di questa lega di cui si narra nelle vicende dei supereroi, una lega indistruttibile di cui lui è fatto e quegli artigli che gli escono dalle mani e poi rientrano, mi affascinano molto poi non vola, che è una cosa che non mi è mai piaciuta, dei supereroi, perché ritengo che il supereroe che vola è un po' troppo, ecco!!La casa e Pier Giorgio Bellocchio...La casa è per me un luogo fondamentale perché noi attori facciamo un mestiere che è anomalo, tra i più anomali la gente non lo considera nella sua completezza, perché vede soltanto l'apice della vita di un attore ma tutti si domandano: "quando un attore non lavora, che fa?", perché anche gli attori che lavorano molto, passano tanto tempo senza lavorare e solitamente la casa diventa un luogo nel quale l'attore passa molto tempo, molto più tempo di tante altre persone! Forse gli scrittori, forse la gente che lavora proprio a casa però un attore ha tempi lunghi di studio; io poi faccio tanto teatro, e il teatro richiede uno studio reale, un'applicazione quasi universitaria, per la memoria, per l'approfondimento per cui per me la casa è il luogo dove, quando io non lavoro, passo la maggior parte del mio tempo. Io ho una famiglia, ho una moglie, delle figlie, vivo con mia moglie e con le mie figlie, per cui è un luogo che va diviso con loro. La casa è solo mia dalle otto e mezza del mattino alle quattro e mezza del pomeriggio, lì io sono il re della casa, e questo comporta anche una certa maniacalità, perché mi prende la sindrome della donna di casa, cioè dell'uomo di casa! Quando è il periodo tra un film e l'altro, tra uno spettacolo e l'altro, se è un periodo lungo, lì entrano delle maniacalità, legate al ribaltamento dei ruoli (questo capita a tanti attori, a tanti colleghi), anche perché per la casa ho molta cura ed attenzione, per me è un luogo di grande importanza, la casa!Pier Giorgio Bellocchio e la macchina del tempo... dove vorresti andare?Nel Rinascimento, indubbiamente... andare a vedere da vicino i grandi geni della pittura italiana... andare a vedere quel periodo che ancora oggi torna fuori ogni giorno, che è stato la culla di tante cose che ancora oggi vengono affrontate, poter conoscere Leonardo Da Vinci, Caravaggio, Michelangelo, mi affascinerebbe molto!Il tuo drink preferito?La birra... magari dieci anni fa ti avrei risposto qualcos'altro di più... strong! ... esatto! Ma arrivato ormai al punto in cui sono della vita è la birra il mio drink preferito, perché non mi lascia strascichi , posso berla in qualsiasi momento della giornata, è socialmente accettata... vero! Se alle tre del pomeriggio ti fai una birra, ok... ma se alle tre del pomeriggio ti fai un Negroni, la gente ti guarda male, giustamente anche! [ridiamo]... sera, mattina... non ha quel problema di mischiarla, non mischiarla... generalmente è euforica... generalmente è euforica e poi ultimamente è di gran moda mentre prima, dieci anni fa, le birre da bere erano tre barra quattro, oggi invece le birre sono tante, evolute, per cui la birra è sicuramente il mio drink preferito!Che cosa può fare Pier Giorgio Bellocchio per salvare il mondo?Pier Giorgio Bellocchio per salvare il mondo ha provato, per esempio, a votare al referendum sulle trivelle... come altri 13 milioni di Italiani, ho provato a fare una cosa, che però è andata vana... quello che può fare Pier Giorgio Bellocchio per salvare il mondo è crescere le sue figlie, cercando di formare due donne che abbiano in sé quei principi e quei valori e quelle idee e quei pensieri che portino loro, magari tra dieci anni, quando la prima avrà diritto al voto, a fare quello che ho fatto io per il referendum, per esempio... e in secondo luogo, cercando, ogni giorno che passa, in ogni film, di poter partecipare alla vita di questo mondo, continuando a fare l'attore, interpretando personaggi sempre più ricchi, e che possano comunque, anche se poco, ma dare la possibilità di aprire qualche finestrella chiusa, al pubblico che vede i film, o gli spettacoli, o i recital, o gli incontri a cui io partecipo... non è facile cambiare il mondo. Già è difficile cambiare la propria vita... l'esempio, secondo me, è fondamentale... quello! Cerco di dare quello, per cambiare il mondo!Foto! E poi, in alto i boccali, Amici! Alla prossima!Who's who Per chi non lo sapesse ...Pier Giorgio Bellocchio, attore, produttore e regista, è figlio del regista Marco Bellocchio e dell'attrice Gisella Burinato, e nipote del letterato Piergiorgio Bellocchio. Debutta all'età di sei anni in "Vacanze in Val Trebbia", per poi tornare sulle scene a 25 anni con "La balia". Tra i film da lui interpretati, si ricordano: "E' stato il figlio", "Al di là delle frontiere", "A fari spenti nella notte", "La fabbrica", "Bella addormentata", "Buongiorno, notte", "Salto nel vuoto". Per la televisione, ha lavorato nella serie "In Treatment". Bellocchio ha anche curato la produzione di film (come "H2Odio") e videoclip ("Non resisto" di Irene Grandi). Nelle vesti di regista, ha diretto il segmento intitolato "Arrivano i nostri", nel film diretto a più mani "DeGenerazione". E' attualmente sugli schermi cinematografici con "Sangue del mio sangue".
Gli infermieri marchigiani si sono incontrati nella bellissima location dell’aula magna del Comune di Recanati, che fu inaugurata niente meno che da Giosuè Carducci, per un momento di riflessione e crescita professionale nel convegno."La decisione clinica, il pensiero critico e il ragionamento diagnostico nella pratica infermieristica", organizzato dal Collegio Ipasvi di Macerata in concomitanza con il patrocinio del Comune di Recanati, è stato presentato dall'esperta docente Dottoressa Annalisa Pennini di Trento, la quale ha affrontato il tema riguardante il pensiero critico, le decisioni e il ragionamento in un momento storico in cui è sempre più importante prendere decisioni e fare scelte per aiutare gli ammalati e infermi.La partecipazione è stata attiva e costante con momenti di altro confronto professionale. La platea, composta da infermieri prossimi alla pensione e neo-laureati, ha apprezzato l’evento formativo e i valori espressi dal docente: il tutto nella splendida cornice della città di Recanati. Il Collegio Ipasvi di Macerata, sempre attento all’aggiornamento professionale dei propri iscritti, in quest’ultimo periodo si è dimostrato molto prolifico, avendo organizzato quattro eventi diversi che hanno attirato molti infermieri da tutte le parti della regione. Inoltre, la scelta di organizzare eventi presso i luoghi più attraenti della provincia di Macerata, che siano teatri, castelli o residenze d’epoca, risulta essere anche un elemento valorizzante delle meraviglie storico-architettoniche della nostra provincia, fungendo da ottimo volano per il turismo.
La scena del crimine completamente ricostruita all'interno della caserma dei carabinieri di Foligno: sono giornate decisive quelle che si stanno vivendo per scrivere la verità sulla morte di Emanuele Lucentini, il carabiniere ucciso un anno fa nella caserma di Foligno dal collega spoletino Emanuele Armeni, tuttora in carcere per omicidio volontario premeditato.Giovedì Marco Piovan, il "super consulente" nominato dal tribunale di Spoleto, ha ricostruito la scena della tragedia e gli accertamenti balistici si sono protratti per oltre quattro ore.Nel cortile dove erano appena arrivati i due militari che smontavano dal turno di notte, l’esperto scelto dal gup Stefania Amodeo, ha ricollocato le tre auto presenti, tra cui la gazzella e la Mercedes di Lucentini, esattamente nelle posizioni in cui sono state rinvenute. Durante gli accertamenti sono stati utilizzati anche due manichini, ma soprattutto ci si è avvalsi della presenza di un esperto di armi alto 193 centimetri, ossia la medesima statura di Armeni che ha sempre sostenuto di aver esploso accidentalmente il colpo dopo essere inciampato. Sostanzialmente una controfigura del militare in carcere, voluta e portata da Piovan, che ha quindi ripetuto con molte variazioni tutti i movimenti che Armeni avrebbe potuto compiere scendendo dall’auto e inciampando.La ricostruzione della scena del crimine e gli accertamenti serviranno a confermare o meno la versione che da sempre Emanuele Armeni ha sostenuto ma alla quale gli inquirenti non credono, pur tuttora in assenza di un movente che possa giustificare in qualche modo l'omicidio. Oltre al "super consulente", era presente anche il procuratore capo Alessandro Cannevale, insieme agli avvocati e consulenti sia della difesa che della famiglia di Lucentini.Secondo le prime indiscrezioni trapelate al termine della simulazione, la versione di Armeni non avrebbe trovato conferme in questi accertamenti, così come le prime prove compiute sulla mitraglietta da cui è stato esploso il colpo non avrebbero fatto rilevare malfunzionamenti. La perizia definitiva, comunque, sarà consegnata da Piovan agli inquirenti entro i prossimi trenta giorni, mentre a metà luglio proseguirà il processo.
Nell'udienza preliminare per l'inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari e dei consiglieri regionali delle Marche, il pm Ruggero Dicuonzo ha chiesto il rinvio a giudizio per 61 dei 66 imputati, tra consiglieri regionali in carica ed ex e addetti alla contabilità dei gruppi. Gli altri cinque hanno chiesto invece il rito abbreviato: si tratta dell'ex presidente della Regione Gian Mario Spacca (in carica per due legislature fino al 2015), del segretario regionale del Pd Marche Francesco Comi, dell'ex consigliere regionale di centrodestra Giacomo Bugaro, del ex consigliere regionale di Sel Massimo Binci e di Roberto Oscar Ricci, addetto al gruppo Pd.Il gup Francesca Zagoreo ha ridefinito il calendario delle udienze: a quelle già previste il 30 maggio, il 7 e il 13 giugno, se ne sono aggiunte una il 17 giugno per discutere i riti abbreviati e una il 21 giugno per tutte le decisioni. (Ansa)
"Questa notte ci ha lasciato un Amico vero e un Maestro di passione, di professionalità e di umanità. Il rigore, l’amore e il coraggio con cui Marco affrontato ogni sfida, in cucina così come nella vita, sono un’eredità morale che resterà sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto. La tua intelligenza, il tuo umorismo e la tua ironia erano taglienti come i tuoi arnesi da lavoro. Oggi non piangiamo per la tua scomparsa, ma ringraziamo la vita che ci ha fatto incontrare e condividere una parte del tuo percorso".Con queste parole, sulla pagina Facebook del rinomato chef camerte che da tempo lavorava nell'anconetano, è stata annunciata la sua scomparsa.Marco è deceduto la notte scorsa, all’ospedale regionale di Torrette. Aveva solo 49 anni.Lo Chef, originario di Camerino era affetto da un tumore al pancreas e da circa due anni lottava contro la malattia che aveva colpito anche la sorella nove anni fa. Viveva da tempo a Falconara ed era uno dei più apprezzati chef in Italia.Originale e innovativo, la sua bravura lo aveva portato a rappresentare le Marche a Singapore e a Hong Kong e con l’amico e collega Mariano Faraoni aveva presentato, in vista del convegno al Politecnico di Ancona per l’Expo, alcuni piatti a base di insetti.
Dopo la decisione della Regione Marche di sollevare dall'incarico di dirigente del Servizio Salute della Regione Marche il dott. Piero Ciccarelli, i legali difensori, gli avv. Gianfranco e Manuel Formica, replicano con la seguente nota:Al dott. Piero Ciccarelli interessa soprattutto provare alla Procura della Repubblica ed a chi l'ha sempre stimato l'assoluta infondatezza dell'ipotesi accusatoria mossa nei suoi confronti.A tal fine, dopo l'interrogatorio dei giorni scorsi, questa mattina abbiamo prodotto un'articolata e documentata memoria difensiva, pronti anche a farvi seguito ove richiesti dall'Autorità inquirente. Conta meno, anche se non fa certo piacere, l'interruzione del rapporto collaborativo che si dice essere stata decisa dall'Esecutivo regionale; rapporto che sarebbe comunque cessato tra qualche mese''.Così gli avv. Gianfranco e Manuel Formica, difensori del dirigente del Servizio Salute della Regione Marche Piero Ciccarelli indagato per presunti appalti 'pilotati' dell'Asur, che la giunta regionale ha annunciato oggi di voler sostituire con Lucia Di Furia, rescindendo il contratto.''Valuteremo le ragioni della decisione della giunta - prosegue il legale - e la stessa legittimità una volta portate a conoscenza dell'interessato, che, lo si ribadisce, nel suo lavoro come dirigente regionale ha sempre e solo svolto il proprio dovere''. L'avv. Gianfranco Formica
Tutti noi utilizziamo frequentemente la macchina o la moto anche per fare brevi spostamenti ma non conosciamo a fondo i reali rischi della circolazione stradale, che non sono solo quelli dovuti all’alta velocità o per la guida sotto gli effetti di droghe ed alcool di cui sentiamo spesso parlare in TV quando si verificano incidenti con esiti tragici per le persone coinvolte.Ma parliamo di numeri: ogni giorno in Italia si verificano oltre 600 sinistri, con esiti letali o lesivi per le persone o con soli danni ai veicoli. Ogni anno perdono la vita circa 4000 persone, i feriti sono 200.000 e di questi 20.000 riportano delle invalidità temporanee o permanenti; e tutto questo incide sui costi sociali che lo Stato deve sopportare ai quali si aggiunge il dolore senza fine delle famiglie delle vittime.Ad offrire il suo impegno nel contrasto al grave fenomeno della incidentalità, è Fabio Bergamo, scrittore salernitano di 43 anni, che si dedica con scrupolo al problema da molti anni. Egli, infatti ha indirizzato al Parlamento un pacchetto di proposte per salvare gli utenti della strada dai pericoli e i rischi che il più delle volte vengono sottovalutati - per cause come l’inesperienza o la scarna formazione - da parte dei conducenti, i pedoni ed i ciclisti. Uno dei punti critici a suo parere, è proprio la mancanza di una reale formazione nelle scuole e nelle autoscuole per quanto concerne la educazione stradale. Le sue idee, saranno dunque oggetto di una interrogazione parlamentare; a presentarle in Commissione Trasporti saranno l’ On. Paolo Russo (Forza Italia) e l’On. Andrea Colletti (Movimento 5 stelle) dopo essere state apprezzate dal Ministero dei Trasporti, l’ASAPS Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, ecc...Ecco le più importanti: lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop mettendo in comunicazione i veicoli che hanno la precedenza con quelli che intendono impegnare l’incrocio; l’indicatore di tenuta del margine destro per ricordare ai conducenti di guidare in prossimità del margine destro della corsia occupata, tale segnale non solo garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza ma permette altresì ai conducenti di osservare visivamente la segnaletica; l’indice di pericolosità stradale che con due livelli informa del pericolo nella sua gravità (col primo livello si guiderà nel rispetto delle norme del CdS, col secondo si guiderà adottando la massima prudenza, ecco pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze, e si comprende bene quanto poco siano usate le 4 frecce di emergenza dai conducenti, ecc..); il DAS che con due delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare col rosso; la minisospensione della patente per correggere la condotta dei giovani conducenti prima che commettano infrazioni gravi e pericolose; la modifica dell’art. 3 con la definizione dei segnali stradali che il CdS non riporta, la validazione del sorpasso a destra in autostrada allo scopo di far utilizzare correttamente le tre corsie, il libretto “Fenomenologia del pedone” a fini didattici per le scuole e le autoscuole sulla sicurezza degli utenti deboli, il Privia Stop che, con una luce inserita nella parte frontale del veicolo segnala il suo rallentamento ai pedoni che attraversano la strada (tale proposta è stata confermata da un simile dispositivo proposto dalla carrozzeria Bertone installato sul prototipo Nuccio).Dal commento ad una sentenza della Corte di Cassazione (N. 5399 del 2013) disponibile sul suo sito, ha proposto ancora il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h solamente sulle strade a senso unico per aumentare la sicurezza dei pedoni, ed ha coniato, ai fini dell’educazione stradale, il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” destinato ai conducenti che hanno appunto il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo, attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce pedonali (in Italia muoiono 2 pedoni al giorno e il 30% di essi rimangono uccisi proprio sugli attraversamenti pedonali); ha proposto nelle rotatorie il limite generale di 40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti.Ha realizzato anche un album per i bambini delle scuole elementari dal titolo “Guido anch’io” affinché i più piccoli conoscano la segnaletica. Per la RC Auto ha pensato di includere nel tradizionale contratto, la clausola relativa al “beneficio delle piccole riparazioni” per la revisione periodica della carrozzeria destinata ai conducenti virtuosi ogni 8-10 anni di esperienza di guida in più; proposta che l’Avv. Grazia Ferrara ha già inviato all’ ANIA accompagnata da una sua comunicazione con cui invita i destinatari a prenderla in esame per una sua introduzione. Fabio Bergamo ha in cantiere una proposta di legge sull’omicidio stradale e ancora tanto altro. Ha proposto a Federauto, la federazione dei concessionari di auto in Italia, di includere di serie nell’acquisto delle auto nuove, il seggiolino per la ritenuta dei bambini per le famiglie che hanno un bambino piccolo per il quale vige l’obbligo del suo utilizzo, come prevede il CdS all’art. 172, e per le mamme che sono in dolce attesa.
I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, a seguito di un’indagine durata circa sei mesi, hanno sgominato una banda di soggetti di origine campana denunciati a piede libero per concorso in truffa e falsità materiale commessa da privato in quanto, dopo aver stipulato polizze assicurative relativi a motoveicoli sulla base di copie di documenti di circolazione contraffatti al fine di far ottenere ai legittimi proprietari il vantaggio del pagamento del premio assicurativo più basso di quanto in realtà gli stessi avrebbero dovuto elargire in ragione della loro residenza anagrafica, hanno simulato anche 4 incidenti stradali attraverso i quali gli attori degli stessi hanno percepito a vario titolo indennizzi e risarcimenti vari per complessivi quindicimila euro dall’ufficio liquidazioni di una nota assicurazione nazionale con agenzia a Civitanova Marche.Nello specifico, un soggetto 49enne di origine campane, già residente a Civitanova Marche ma di fatto domiciliato in Calabria, avrebbe attivato presso un’agenzia assicurativa di Civitanova Marche quattro polizze assicurative per altrettanti motocicli falsificando i loro libretti di circolazione intestandoseli fittiziamente per utilizzare la sua residenza civitanovese, così da permettere agli effettivi proprietari di pagare un premio minore rispetto a quello previsto avendo questi la residenza in provincia di Napoli. Peraltro questi quattro motocicli, nel corso del 2014 e 2015, sono rimasti coinvolti in alcuni incidenti stradali, sempre in provincia di Napoli, dove non risultava intervenuta una FF.PP. per i rilievi. Le indagini hanno permesso di evidenziare oltre le false proprietà anche che tutte le persone coinvolte, nell’incidente (controparte, testimoni, feriti) altro non erano che conoscenti e parenti tra loro, che hanno testimoniato falsamente la dinamica del sinistro per ottenere, complessivamente, a titolo di indennizzo o risarcimenti vari, la somma di 15mila euro, liquidati dall’ufficio assicurativo preposto.Al termine delle indagini, sono state 15 le persone denunciate a piede libero e il napoletano intestatario fittizio dei motoveicoli, è stato sottoposto anche a perquisizione domiciliare, in Calabria, dove sono stati rinvenuti ulteriori elementi per la prosecuzione delle indagini, in particolare per altre truffe dello tipo ad altre assicurazioni.Il 49enne, è stato anche segnalato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Civitanova Marche per la sua cancellazione in quanto non più dimorante nel territorio municipale ormai da diversi anni.
Il 25 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei bambini scomparsi per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei minori che scompaiono senza lasciare traccia.Nelle Marche negli ultimi quarantanni sono scomparse più di 500 persone. Secondo i dati forniti nella XIV ͣ Relazione semestrale a cura dell’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse in Italia sono da ricercare 34.562 persone (dal 1 gennaio 1974 al 31 dicembre 2015). Nelle Marche mancano all’appello 558 persone. 19 sono i cadaveri non identificati nella nostra regione censiti al 31 dicembre 2015. La data del 25 maggio nasce per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979 e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno al fine di non dimenticare lanciando un messaggio di solidarietà e speranza ai genitori e familiari che non hanno più notizie dei loro cari.Anche nelle Marche nel 1979 sparì un minore: il piccolo Sergio Isidori che a soli 5 anni e mezzo scomparve da Villa Potenza (Macerata). Ad oggi rimane tra i casi in Italia tuttora insoluti.L’Associazione Territoriale Penelope Marche onlus ricorda anche, in occasione del sesto anniversario dalla scomparsa, Cameyi Mosammet, 15 anni, di origini bengalesi che dalla mattina del 29 maggio 2010, giorno in cui doveva recarsi alla scuola media “Marconi” di Ancona, fa perdere le proprie tracce senza ad oggi essere giunti, da parte degli inquirenti, ad una idonea pista perseguibile al fine del suo rintraccio.L’Associazione da subito vicina ai familiari di Cameyi continua ad affiancare la famiglia attraverso la tutela legale gratuita per mezzo dell’Avv. Luca Sartini. I vertici dell’Associazione avevano posto all’attenzione del caso della giovane bengalese scomparsa anche il Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.Rimangono ancora avvolti da mistero i casi di scomparsa di: Giancarlo Bonaventura (scomparso a Pesaro il 9 gennaio 1978); Stefano Caraceni (scomparso a Macerata il 6 gennaio 1980); Terenzio Cecchini (scomparso a Pesaro il 23 giugno 1994); Tiziana Ricciarelli (scomparsa a Urbino il 25 giugno 1996); Rosanna Ghiselli (scomparsa a Urbino il 25 maggio 2002); Saverio Simonetti (scomparso a Penna San Giovanni – Mc- il 22 agosto 2010); Ivan Angelo Pegan (si imbarca dal porto di Ancona il 15 giugno 2013 per Durazzo – Albania); Carla Rovaldi (scomparsa a Fano (Pu) il 21 febbraio 2015); Luca Palombarini (scomparso a San Severino Marche – Mc – il 6 marzo 2015); Ines Sposetti (scomparsa a Massa Fermana – Fm- il 7 agosto 2015); Reginaldo Alfonsi (scomparso a Senigallia – An – il 18 maggio 2016).Proprio per ricordare le tante persone scomparse nelle Marche tra gli eventi futuri da segnalare la partecipazione dell’Associazione alla quarta Edizione dell’iniziativa socio-sportiva: “Una giornata per Danilo” (allegato alla presente) in memoria di Danilo Riccini, runner perugino di 50 anni, scomparso in località Calcara – Ussita (Macerata) il 27 maggio 2012 e ritrovato cadavere il 29 settembre 2014.L’iniziativa patrocinata dal Comune si terrà ad Ussita al Parco dei Monti Sibillini domenica 5 giugno 2016 ad inizio ore 10.
Risale a qualche giorno fa la partecipazione dell'ex concorrente del programma "La pupa e il secchione" Francesca Cipriani a Pomeriggio 5 nel quale ha ricordato la sua brutta esperienza chirurgica in una clinica privata milanese il 2 dicembre 2010. La showgirl abruzzese infatti si era sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica, volto ad aumentare le dimensioni del suo fondoschiena. Questo intervento, male eseguito, le provocò danni alla muscolatura oltre alla distruzione del muscolo stesso con conseguente inserimento di duecento punti interni e spese mediche per oltre 30mila euro. Il suo legale, l'avvocato di San Severino Marche Giampaolo Cicconi, già legale del noto critico d'arte Vittorio Sgarbi l'ha assisitita durante tutta la procedura legale, partita da Macerata poi trasferitasi al tribunale di Milano. Cicconi ha assicurato sulla positiva conclusione della vicenda : "Inizalmente il chirurgo stesso ha riconosciuto l'errore ed un parere medico legale acquisito presso uno specialista maceratese, il dottor Stefano Tombesi, aveva quantificato nel 22% l'invaliditaà riportata. La compagnia assicuratrice del chirurgo ha offerto alla soubrette un risarcimento di 50 mila euro, ma 'la mia assistita - spiega Cicconi - ha rifiutato, perché la nostra quantificazione del danno era di 150 mila euro''.In seguito ad un ricorso al presidente del Tribunale di Macerata Cicconi ha chiesto la nomina di un Ctu, ma il giudice si è dichiarato incompetente per territorio. La causa è stata quindi trasferita a Milano. Il risarcimento finale ottenuto è stato di 66 mila euro. "Siamo soddisfatti di come si sia conclusa, con Francesca abbiamo preferito non tirare troppo per le lunghe questa causa e accettare questa cifra".
Più di 200 partecipanti alla settima edizione di "2 Wheels 4 benefits", l'iniziativa benefica con protagoniste le due ruote, a favore dei bambini dell'ospedale Salesi di Ancona.La splendida giornata odierna, a differenza dell'edizione del 2015, ha permesso alla manifestazione di svolgersi con grande successo. La passeggiata in moto è partita da Petriolo era aperta tipo di moto e scooter. La quota di iscrizione di 15 euro sarà interamente devoluta al reparto pediatrico del Salesi. La passeggiata si è svolta lungo la strada panoramica in direzione Ancona, per raggiungere l'ospedale pediatrico per un incontro con i piccoli pazienti che è il momento più emozionante.L'iniziativa, nata dalla volontà di un gruppo di amici, sta raccogliendo di anno in anno sempre più adesioni, per l'immediatezza e la finalità benefica della manifestazione, a cui l'anno scorso sono intervenuti oltre duecento centauri.Quest'anno sono stati raccolti circa 6000 euro che andranno tutti devoluti al nosocomio pediatrico.
Drinking with L. A.: un aperitivo con Alessandra LumachelliPallavolista, io? Beh, per un periodo brevissimo (e assolutamente dilettantesco!), sì! Squadra del Liceo, un classico! Avevo anche una cara amica, non era in classe con me, comunque lei ha continuato poi, con la pallavolo, e non solo, diplomandosi all'ISEF. Cinzia adorava la pallavolo, e Lucchetta in particolare era il suo mito quindi, quest'intervista è per lei, particolarmente per lei, in ricordo di un'amicizia che oltrepassa tempo e spazio. Andrea Lucchetta non lo sa, ma mi avvicino a lui al posto della mia amica, che non può più farlo, ormai ed ecco che anche il famoso pallavolista si sottopone alle 5 domande di "Drinking" per i lettori di Picchio News. Eccole.Se Andrea Lucchetta fosse un supereroe, che supereroe sarebbe e che superpoteri avrebbe?Se fossi un supereroe... Superpippo! Superpippo, perché io sono all'interno di una Goofy philosophy: ha la "y" di Lucky [è il suo soprannome] è dinoccolato, sempre sbadato, però, appena trova l'arachide giusta si trasforma, e riesce comunque a non perdere la sua personalità, l'importante è di non essere identificato con un supereroe che altera, altera troppo le proprie prestazioni, ma soprattutto dia la possibilità di affinarle, di tirare fuori il meglio di se stesso, penso che il concetto del supereroe abbia una "s" molto importante, che è quella legata alla squadra, non a caso i Fantastici 4 fanno squadra, fanno team. Ci sono situazioni di conflitto tra la Cosa e l'Uomo Torcia, però alla fin fine ci si mette sempre d'accordo. La cosa più bella in assoluto è che, al di là della capacità di trasformarsi, che anche grazie ai social network, dà l'opportunità a molti giovani di mascherarsi, di nascondersi, di far vedere magari il loro carattere che mira ad essere un supereroe del web, poi è un ragazzo molto solo che va sicuramente aiutato. Sono andato ultimamente alla Coppa del mondo di ginnastica ritmica ed è stata una cosa meravigliosa vedere le ragazzine che tifavano addirittura le ragazze in competizione, alla fine ho cercato di dare un messaggio importante, anche perchè c'erano degli sponsor che inneggiavano alla magia. Non c'è assolutamente nulla di vero: con la magia le clavette non si fanno volare, i cerchi non si prendono, non si fanno le evoluzioni con i nastri, ma soprattutto con la palla bisogna avere tanta passione, tanta voglia di sacrificarsi in palestra, solo con il sacrificio, con i veri valori, con l'etica, con la voglia di far crescere la passione si può arrivare a un punto importante.Che cos'è il benessere?Il benessere è una parola che adesso viene utilizzata tanto, penso che l'abbiamo proprio buttata via. Il benessere era legato probabilmente a una sorta di consumismo scellerato, che poi alla fin fine ci ha fatto veramente perdere il contatto con la realtà. Il benessere adesso viene ricercato attraverso situazioni di pace, di relax, per recuperare se stessi, per recuperare mezz'ora, un quarto d'ora, con massaggi ayurvedici, con le pietre, andare dal pranoterapeuta. Insomma, il benessere è tutto quanto quello che bisogna fare per ritrovare, per stare bene con se stessi, ma soprattutto per trovare un modo per migliorare la propria qualità della vita. La qualità della vita sta cambiando drasticamente, la qualità della proposta sportiva sta cambiando radicalmente, anche a proposito dei giovani sportivi che vogliono immediatamente prendere scorciatoie, quindi il benessere è: prendo la scorciatoia per cercare di aumentare la mia capacità di reddito, la mia visibilità, la mia notorietà però, ritorniamo sempre al discorso importante che bisogna stare bene con se stessi. Oggi io qui con più di 1000 bambini, ho fatto più di 5000 palleggi, mi sono dedicato a molte azioni, non sto sicuramente bene, ho perso del mio benessere, però ho guadagnato tantissimo in energia, per cui sto bene dentro e sono molto felice e sorridente.Il suo colore preferito?Il mio colore preferito è l'azzurro, penso che, all'interno dell'arcobaleno, ci possano essere delle declinazioni che sono meravigliose come nel cartone animato che produco [ "Spike Team"], ci sono 6 colori diversi, che rappresentano 6 virtù, la settima è quella che Lucky mette, che è l'umiltà, rappresentata con il bianco. Il bianco perchè rappresenta tutti i colori, declinare dall'azzurro e stemperare pian pianino fino ad avere un alone bianco, penso che rappresenti tutti i colori del mondo.Il suo drink preferito?Ah!!! non dev'essere per forza alcolico! No, no, no, assolutamente alcolico! [ridiamo] Assolutamente! Essendo trevisano ed essendo frizzantino come il prosecco, non come il cartizze perchè è troppo elaborato, lo Spritz! È nato in quel di Treviso, per cui "Spritz it forever!" lo uso anche nelle telecronache: invece di "Spike it!", quando è una certa ora, dico "Spritz it, ragazzi!", perchè ci sta! Bere con moderazione è molto importante.Cosa può fare Andrea Lucchetta per salvare o per migliorare il mondo?Piccole cose quotidiane, cercando di mettersi al servizio degli altri. Penso che già oggi, la possibilità di mettersi al servizio dei bambini , mi sono commossa! Cercando di animare in loro la voglia di divertirsi e di includere, sia molto importante, nel mio piccolo, cercherò di fare questo, perchè mi interessa proprio riuscire a comunicare con loro. Non a caso, Lucky è un personaggio dei cartoni animati, che fa un passo indietro, e cerca di migliorare il percorso, il benessere di una squadra cercando di capire come si accende lo spirito di squadra, lo spirito sportivo, attraverso il divertimento. Ecco che la mia mission, da quando ero piccolo salesiano (non sono mai cresciuto da quel punto di vista), mi porterà, spero, a continuare a far passare messaggi positivi col sorriso sulle labbra, per il mondo dei più piccoli.Foto! E poi, in alto i calici, Amici! Alla prossima!Who's who Per chi non lo sapesse...Andrea Lucchetta è un ex pallavolista, con 292 presenze in Nazionale. Ha giocato fra le fila del Panini Modena, del Mediolanum Milano, dell'Alpitour Cuneo, vincendo 4 Scudetti, una Coppa dei Campioni, 3 Coppe delle coppe, 4 Coppe CEV, una Supercoppa italiana, 5 Coppe Italia, una Supercoppa europea, 2 Coppe del Mondo per club. Dichiarato miglior giocatore del mondo nel mondiale 1990, è stato anche premiato dalla Federazione Internazionale a Buenos Aires come membro della Squadra Nazionale del Secolo. Nel 2007, con la "generazione di fenomeni", cioè con la Nazionale che negli anni novanta vinse per 3 volte consecutive (dal 1990 al 1992) il campionato del mondo, aderisce al progetto della CEV, il Campionato Sperimentale Master, e crea la Nazionale "Veterans", che riunisce i grandi volti della pallavolo degli anni '90 (Babini, Bertoli, Bracci, Cantagalli, Gardini, Errichiello, Galli, Pittera, Venturi, Vullo, Zorzi). Nel 1992 pubblica il singolo "Go Lucky Go" e partecipa ad una puntata del Festivalbar. Nello stesso anno, su Radio 105, conduce la trasmissione "Go Lucky Go", dedicata alla pallavolo italiana. Nel 1993 pubblica il disco "Schiacciamo l'AIDS", per sensibilizzare i giovani su quella problematica. Conduttore di Live Zone Sport per Disney Channel, e del programma "Robot Wars" su La7. Ha partecipato al reality show di Rai2 "La talpa". Nel 2007 a Salerno, al festival "Cartoons on the Bay", ha presentato il cartone animato da lui ideato "Spike Team", prodotto da Rai Fiction. Commentatore della Serie A Tim per Rai Sport Più, e del Mondiale di pallavolo 2010 per Rai Sport. Dal 2012 ad oggi, commentatore dei campionati di pallavolo per Rai Sport. Nel 2014 ha condotto la quarta puntata dello Zecchino d'Oro. Ideatore, inoltre, del film "Il sogno di Brent" e del docu-reality "Spike Girls – Schiacciatrici". Il suo saluto, quando apre o chiude il collegamento di una partita di pallavolo, è "Spike it!". Viene soprannominato Lucky o Crazy Lucky per il suo carattere esuberante e per la sua particolare capigliatura a spazzola. È Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana.