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Italia, quasi il nove percento degli italiani gioca d’azzardo

Italia, quasi il nove percento degli italiani gioca d’azzardo

Il gioco d’azzardo è la grande passione degli italiani. Si farebbe fatica ad ammetterlo ma i dati sono incontestabili su questo. Scommesse sportive ma anche casinò online, poker room, slot machine online. Insomma, un mondo variegato che ha saputo far fronte anche all’emergenza Coronavirus, attualmente ancora in atto. Secondo i dati riportati dal sito Top Bonus Italia, il settore del gambling toccherà entro il 2024 un valore totale di 88,7 miliardi di euro. Gli italiani continuano a giocare, pandemia o non pandemia. Lo conferma anche una ricerca dell’istituto mUp Research, in collaborazione con Norstat. Su un campione di italiani, l’8,8% ha risposto dicendo che la priorità nelle spese superflue ma irrinunciabili va al gioco d’azzardo. Un campione di 3.9 milioni di italiani la pensa così. Percentuali che non si avvicinano ai dieci milioni che scelgono i viaggi, o al 18,9% che dà preferenza allo shopping o ai 9,6 milioni che optano per strumenti tecnologici. Il gioco non è una priorità ma resta sempre sotto la lente d’ingrandimento dei giocatori italiani, come ben sanno le casse del Fisco. Chi sono gli attori di questo boom? In prima fila si trovano le scommesse sportive, da sempre passatempo numero uno per gli appassionati di sport. Spiccano anche però le slot machine, il poker online, i casinò. Successo che non manca di certo nemmeno per le Videolottery, le VLT, macchinette da gioco ad alta volatilità che presentano grosse possibilità di vincita. Il gioco vince, anche contro gli ostracismi che da tempo ci si rivoltano contro. Non ultimo quello recente del governo Conte I, nel 2018. Il Decreto Dignità a suo tempo non riuscì a fermare la spesa, arrivata a 106,8 miliardi a fine 2018. Con un trend sempre più in crescita. Sei anni fa, nel 2015, la spesa era di 88 miliardi. Diventati poi 96 nel 2016, 102 l’anno successivo. Di questa grossa porzione di cifre astronomiche molti vengono spesi in VLT e Slot machine (48,6 miliardi); 19,7 invece vanno ai giochi di carte, mentre le scommesse sportive si collocano sul podio con 10,9 miliardi. Di converso crollano Lotterie e Lotto, rispettivamente con 9,2 e 8 miliardi. Si sta assistendo ad una mutazione di scenari. Cifre importanti che però preoccupano in ambito medico, in particolare nell’ambito sanitario e di dipendenza. Chi ha vissuto lunghi periodi di lockdown è stato più soggetto a certe oscillazioni. In Italia invece si è scelta la linea del rigore, con l’inserimento obbligatorio della tessera sanitaria per giocare. Difatti resta la regolamentazione l’unica strada agibile per far sì che miliardi spesi dai giocatori non finiscano nelle casse della criminalità organizzata.  

02/03/2021 15:03
Come rendere più confortevole la cameretta dei bambini

Come rendere più confortevole la cameretta dei bambini

Per i bimbi la cameretta rappresenta un vero e proprio rifugio dove giocare, studiare ed esprimere la propria personalità. Per renderla accogliente e confortevole è importante creare un perfetto equilibrio tra design, funzionalità e svago, magari coinvolgendo il diretto interessato nella progettazione, per essere certi di soddisfare ogni sua esigenza.   Oltre a essere il luogo deputato allo studio, al gioco e al riposo, negli ultimi tempi la cameretta dei bambini ha assunto la funzione di spazio adibito all'insegnamento per via  della didattica a distanza. Essendo l’ambiente dove ragazzi e adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo, è fondamentale che ogni elemento sia funzionale alle loro specifiche esigenze, suscitando emozioni piacevoli e positive.   Pressa l'importanza di una progettazione mirata e personalizzata che tenga conto anche dello spazio disponibile e delle inclinazioni del bambino, oggi vi proponiamo alcune idee di arredamento che vi permetteranno di creare un ambiente confortevole e accogliente a costo quasi zero.  Alcune raccomandazioni prima di cominciare   A differenza della camera da letto dei genitori, quella dei bambini richiede accorgimenti specifici in fatto di design e stile per favorire lo sviluppo psicofisico, la creatività e la voglia di apprendere. Prima, però, di correre in negozio alla ricerca delle migliori soluzioni d'arredo per una cameretta a misura di bimbo, ci sono alcune accortezze da seguire in fase progettuale per essere certi di prendere le giuste decisioni.    Innanzitutto, bisogna tenere presente che le pareti delle camerette sono maggiormente esposte allo sporco e ai graffi, quindi sarebbe opportuno applicare una vernice protettiva che aumenti la resistenza del rivestimento a macchie, urti e sbalzi di temperatura. Allo stesso modo, anche la pavimentazione andrebbe protetta da potenziali lesioni e danneggiamenti, magari posizionando un tappeto antiscivolo nei punti nevralgici della stanza per permettere al bimbo di giocare in sicurezza e salvaguardare, al contempo, la superficie sottostante da ogni possibile disastro.    Infine, dal momento che i bambini crescono a vista d'occhio, è buona norma scegliere complementi d'arredo “trasformabili” che guardino al futuro e seguano le varie fasi di crescita del piccolo, modificando la loro destinazione d'uso a seconda dell'età.    Organizzare al meglio gli spazi   Come facile intuire, le parole chiave per arredare una cameretta destinata ai bambini sono resistenza, funzionalità e sicurezza. Per quanto riguarda la scelta dei mobili è sempre meglio abbracciare la filosofia del "less is more" per evitare di rendere l’ambiente troppo opprimente e disagevole.   A tal proposito un lettino, una scrivania con delle sedie, un armadio e un contenitore per i giochi saranno più che sufficienti per rendere la stanza funzionale e accogliente. Quanto alle finiture, è opportuno preferire rivestimenti idrorepellenti o laccati per garantirsi una maggiore durata nel tempo e semplificare le successive operazioni di pulizia in caso di sporco e macchie.   Se la stanza designata presenta metrature particolarmente ridotte, si possono adottare soluzioni salvaspazio molto ingegnose che permettono di sfruttare al meglio lo spazio disponibile, come i letti soppalcati o a castello, gli armadi a ponte e i pouf contenitori.   Altro elemento da non sottovalutare è la sicurezza, preferendo complementi trattati con vernici atossiche e realizzati con materiali testati secondo i rigorosi standard qualitativi previsti dalle normative vigenti. Infine, verificate che non ci siano spigoli vivi e bordi taglienti potenzialmente pericolosi, così che possiate dormire sempre sonni tranquilli.     Illuminazione e colori   Per stimolare la fantasia e la creatività dei bambini è fondamentale anche scegliere i giusti colori in modo da cerare un'atmosfera confortevole e rilassante. Per farli sentire a loro agio è sempre buona norma coinvolgerli nella scelta dell'impronta stilistica da dare alla cameretta, optando per un tema (giungla, mondo marino, principesse, supereroi e così via) che rispecchi i gusti e le inclinazioni dei diretti interessati.   Oltre a scegliere insieme le tonalità delle pareti e le varie decorazioni per abbellire la stanza, è importante anche predisporre un sistema di illuminazione adeguato per donare un tocco allegro e divertente all'ambiente. Una bella lampada da soffitto dalle forme giocose e colori vivaci renderà l'atmosfera più calda e accogliente, mentre un applique da parete a tema animali o cartoni animati si rivelerà utile come luce notturna per vincere la paura del buio.   Un occhio anche al comfort   Quando si tratta di arredare la cameretta di un bambino è necessario valutare attentamente anche il livello di salubrità dell'ambiente. Partendo dalla temperatura, dal momento che il range ideale dovrebbe aggirarsi tra 19 e 22°C, è opportuno posizionare un termometro da ambiente per tenere sempre sotto controllo la situazione e intervenire sugli impianti termici quando necessario.    Se non è possibile installare un climatizzatore si può ricorrere a un modello portatile o un raffrescatore evaporativo (come quelli recensiti in questo articolo) per rendere l'aria, non solo più fresca quando fa caldo, ma anche più salubre. Infine, è importante arieggiare regolarmente la stanza spalancando porte e finestre per non più di dieci minuti al giorno, così da favorire il ricambio dell'aria e abbassare il tasso di umidità responsabile della formazione di muffe e cattivi odori.

02/03/2021 14:33
Come risparmiare sul riscaldamento domestico e ottimizzare i consumi

Come risparmiare sul riscaldamento domestico e ottimizzare i consumi

L'inverno è la stagione dell'anno in cui gli impianti termici delle abitazioni lavorano a pieno regime con conseguente aumento dei consumi energetici. Ecco alcune semplici accortezze da seguire per gestire il riscaldamento domestico in modo responsabile e risparmiare sulla bolletta   Secondo gli ultimi dati Enea (Agenzia nazionale efficienza energetica), circa l’80% delle spese annuali di una famiglia è determinato dai costi del riscaldamento domestico, a cui si aggiungono anche quelli relativi alla manutenzione delle varie apparecchiature.   A dispetto di quanto si possa immaginare, per ottimizzare i consumi e tendere una mano sia all'ambiente sia alle proprie finanze è sufficiente adottare alcuni comportamenti virtuosi che permettano di gestire gli impianti termici della propria abitazione in maniera attenta e consapevole.   Attenzione alle dispersioni termiche La prima regola per mantenere un buon livello di comfort in casa e alleggerire contestualmente il peso delle bollette è evitare che il calore prodotto dai sistemi di riscaldamento si disperda rapidamente a causa di un isolamento termico non adeguato. Innanzitutto, per fare in modo che la temperatura interna sia sempre costante è importante controllare con una certa frequenza lo stato delle guarnizioni di porte e finestre, sostituendole quando sono consumate in modo da ridurre l'incursione di spifferi che potrebbero disperdere buona parte del calore dagli ambienti. Inoltre, grazie all'Ecobonus previsto dalla Legge di Bilancio 2021 si potrà usufruire di un maxi incentivo del 110% per tutte le opere edilizie volte all'efficientamento energetico dell'abitazione, tra cui anche la sostituzione dei vecchi infissi qualora venga effettuata in concorso con uno degli interventi di ristrutturazione previsti dalla normativa. Un'altra strategia utile per gestire il riscaldamento domestico in maniera oculata e senza inutili dispersioni termiche è evitare di posizionare mobili e complementi ingombranti davanti a caloriferi e stufe per consentire una buona diffusione del calore in tutta la stanza. Se avete la necessità di arieggiare i locali per favorire il ricircolo dell'aria, vi consigliamo di non lasciare porte e finestre aperte per molto tempo in modo da non raffreddare gli ambienti e ridurre, al tempo stesso, le dispersioni termiche. Impostare la giusta temperatura Anche se la maggior parte delle persone non ci fa caso, un'eccessiva differenza tra la temperatura esterna e quella interna, oltre a costringere gli impianti di riscaldamento a lavorare senza sosta, mette a repentaglio la nostra salute esponendoci a un maggior rischio di influenze e malanni stagionali. Dal momento che il range ideale per mantenere un livello di comfort ottimale in casa si aggira tra 18 e 20°C, basterà impostare gli impianti di riscaldamento su questi valori per ottenere una buona resa termica e limitare contestualmente i consumi. Per gestire al meglio il calore interno senza essere costretti a intervenire di continuo su caloriferi e caldaie, una buona idea potrebbe essere quella di installare un timer centralizzato o un cronotermostato wifi (per chi volesse acquistarne uno ecco una classifica dei migliori modelli) che regoli automaticamente la temperatura di servizio in base alle condizioni ambientali e spenga l'impianto al raggiungimento del livello impostato. Infine, un'altra accortezza utile per migliorare il benessere abitativo consiste nel mantenere il giusto il tasso di umidità all'interno delle stanze. È risaputo, infatti, che un ambiente troppo umido o troppo secco, oltre a favorire la proliferazione di muffe e cattivi odori, rischia di alterare la percezione del caldo in estate e del freddo nei mesi invernali, costringendoci di conseguenza ad alzare o diminuire il riscaldamento domestico per rendere il clima interno più confortevole. Se volete misurare con precisione la percentuale di umidità presente in un ambiente potete utilizzare un igrometro digitale o da parete, così da monitorare costantemente la situazione e mantenere l'umidità interna tra il 40 e il 50%, che è il range ideale a garantire il giusto comfort termico in casa. La manutenzione degli impianti Ai fini di un'assennata gestione del riscaldamento domestico è fondamentale anche provvedere a una regolare manutenzione degli impianti per aumentarne l'efficienza energetica e contenere il più possibile gli importi in bolletta. Oltre a rivolgersi a una ditta specializzata per verificare il corretto funzionamento dei sistemi di riscaldamento e il buon rendimento degli stessi, è opportuno effettuare dei controlli periodici in autonomia per individuare eventuali anomalie o malfunzionamenti che potrebbero comportare un calo significativo di prestazioni con conseguente aumento delle spese. Infine, per rallentare il processo di usura dei materiali e prolungare la vita utile di caldaie, stufe e caloriferi è importante anche eseguire un’adeguata pulizia dei terminali e lo spurgo periodico dei termosifoni in modo da aumentare la resa termica impiantistica e rendere più salubre l'aria che si respira in casa.  

02/03/2021 14:30
Covid-19, la Regione Marche vede 'rosso': l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, la Regione Marche vede 'rosso': l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori ad una nuova puntata di questa rubrica che sto curando da quasi un anno. Avevo anticipato la scorsa settimana che le previsioni erano di zona arancione e così purtroppo è stato; la provincia di Ancona è la quarta in Italia con più contagi rapportati alla popolazione e questa settimana abbiamo avuto il peggior rialzo di casi su base nazionale: ovvero +52% di casi. La situazione sta andando fuori controllo e il calcolo per il cambio di colore è effettuato il Venerdì; se lo avessero fatto ieri probabilmente saremmo finiti in zona rossa. Uno scenario non assurdo che accada la prossima settimana; al momento il minimo sarebbe inserire i comuni anconetani più colpiti dal virus nella zona rossa.Poco da commentare su questo grafico. L'unico dato rilevante certifica che lo screening ancora sta tenendo e quindi si registra una lievissima diminuzione della proporzione di sintomatici rispetto ai casi totali.Il rialzo dei casi di positività è comunque generalizzato a livello nazionale anche se la nostra regione è stata la peggiore ma notiamo una cosa interessante: i decessi sembrano ancora scollegati dall'andamento dei contagi. Certo che con l'aumento dei casi registrato in questi giorni anche il numero delle vittime sarà destinato a rialzarsi, ma sarà molto interessante esaminare di quanto. Se si conferma la tendenza di diminuzione di letalità certamente sarà un buon segnale e non credo dovuto alle vaccinazioni che ancora per la popolazione over 80 siamo ben lontani da avere una copertura minimamente sufficiente. La notizia positiva è che la Sardegna è la prima regione ad entrare nella zona bianca in quanto essendo un'isola, gode certamente di un maggiore isolamento e può facilmente tracciare gli ingressi nel suo territorio. Come detto questa volta abbiamo la maglia nera per incremento dei contagi che ci pone fra le peggiori regioni d'Italia anche se per ora le terapie intensive non sono troppo sotto pressione considerando che anche in Umbria,dopo alcune settimane, sembra che la situazione sia in miglioramento.Oltre le considerazioni fatte, ancora qualcosa sta sfuggendo di come regioni con scarsa densità abitativa come Marche ed Umbria possano essere messe peggio di regioni che hanno grandi città come Lazio, Lombardia e Campania è evidente che qualcosa nella gestione dell'emergenza non stia funzionando.La campagna di vaccinazione a livello nazionale procede al ritmo di circa 100.000 dosi giornaliere, non si capisce perchè non si segua l'esempio inglese dove anche agli over 65 stanno somministrando il vaccino Oxford e non solo il Pfizer/Moderna, dove è uscito uno studio scozzese dove mostra che il vaccino Oxford sia addirittura più efficace dei 2 vaccini mRNA nel prevenire i casi gravi.Nel frattempo negli USA è stato approvato il vaccino Johnson & Johnson che è il primo monodose che potrà certamente dare una grossa spinta ai piani di vaccinazione.Il paese che è più avanti nelle vaccinazioni è Gibilterra, notiamo che se ad inizio gennaio ha avuto un gigantesco picco di 120 contagi in un giorno (contando 33mila abitanti) ora il virus sembra quasi completamente sparito con un numero di casi giornalieri che si conta sulla dita di una mano.

02/03/2021 13:15
Vaccino per gli operatori sociali, Lupini (M5S): "Sono una categoria a rischio. Non si può rimandare"

Vaccino per gli operatori sociali, Lupini (M5S): "Sono una categoria a rischio. Non si può rimandare"

Educatori e assistenti sociali assegnati a disabili e anziani: categorie professionali a contatto con persone fragili che devono essere vaccinate in fretta, per Simona Lupini (Movimento 5 Stelle) Mentre si accende il dibattito sulla strategia vaccinale regionale, Simona Lupini (Movimento 5 Stelle marche) punta i riflettori su una categoria di lavoratori a rischio, che rischia di restare indietro nella corsa al vaccino anti-Covid. “Ho già presentato un’interrogazione tempo fa sui lavoratori del settore assistenza sociale: parliamo di soggetti che, a scuola, a casa o nelle strutture di servizio, lavorano tutto il giorno a contatto con disabili, malati cronici e anziani, tutti soggetti a grave rischio Covid. Molti di loro, però, dipendono dagli Ambiti o dalle scuole, non dalle ASUR, e per questo non sono stati vaccinati nella prima tornata di vaccinazioni, riservate al personale socio-sanitario-. La fase 2 delle vaccinazioni anti-Covid è iniziata, ma da più parti mi segnalano che gli educatori scolastici e domiciliari, gli assistenti sociali degli ambiti e gli assistenti domiciliari per gli anziani non sono praticamente stati coinvolti nella vaccinazione” spiega la consigliera pentastellata, da sempre in prima linea nella tutela del sociale, della sanità pubblica e delle fragilità. “La somministrazione del vaccino anti-Covid non può diventare una gara tra categorie, tanto più quando i produttori tagliano gli approvvigionamenti: ma non si possono creare discriminazioni tra lavoratori dello stesso settore, il socio-sanitario, solo in base a chi eroga la busta paga. Se non vaccineremo rapidamente gli operatori sociali, chiederemo alle famiglie dei disabili, dei malati gravi o degli anziani che non sono chiusi in una RSA, di scegliere tra rischiare la salute dei loro cari, oppure rinunciare all’assistenza” denuncia la consigliera Lupini, che annuncia una nuova interrogazione in Consiglio “E questo è inaccettabile”.

02/03/2021 12:55
Contributi per le opere di messa in sicurezza del territorio: coinvolti 18 comuni del Maceratese

Contributi per le opere di messa in sicurezza del territorio: coinvolti 18 comuni del Maceratese

Con decreto del Ministero dell'Interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sono stati indicati i Comuni che riceveranno il contributo destinato ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Nelle Marche i comuni che beneficeranno dei contributi economici sono 9 nella provincia di Ascoli Piceno, 16 nella provincia di Ancona, 8 nella provincia di Fermo, 18 nella provincia di Macerata e 26 nella provincia di Pesaro Urbino” Lo dichiara in una nota la facilitatrice regionale del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi. “Dal Governo - sottolinea Emiliozzi - arriva un segnale di grande attenzione per il territorio. Si tratta di risorse che i comuni potranno utilizzare per opere di messa in sicurezza e di prevenzione del rischio idrogeologico, ivi inclusi strade, ponti, viadotti, per l'efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per quelli ad uso scolastico. In particolare, per questi ultimi il finanziamento copre il miglioramento antisismico, l’adeguamento impiantistico e antincendio, l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'efficientamento energetico”. “Il MoVimento 5 Stelle- conclude Emiliozzi - sarà sempre vigile e continuerà, anche con il nuovo governo, a lottare per portare nelle Marche risorse adeguate ai propri bisogni”.

02/03/2021 12:01
Coronavirus Marche, 415 nuovi casi in 24 ore: 76 sono Provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 415 nuovi casi in 24 ore: 76 sono Provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7094 tamponi: 5040 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2985 nello screening con percorso Antigenico) e 2054 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'8,2%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 415 (76 in provincia di Macerata, 194 in provincia di Ancona, 67 in provincia di Pesaro-Urbino, 14 in provincia di Fermo, 43 in provincia di Ascoli Piceno e 21 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (58 casi rilevati), contatti in setting domestico (73 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (173 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (6 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 87 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2985 test e sono stati riscontrati 230 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un notevole decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'8,23% oggi, rispetto al 24,54% di ieri. In diminuzione di una unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 648, di cui 78 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri). Sono, invece, 42 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 121 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 54 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 33 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:

02/03/2021 10:20
Marche, i contagi non si arrestano: ipotesi zona rossa per le province di Ancona e Macerata

Marche, i contagi non si arrestano: ipotesi zona rossa per le province di Ancona e Macerata

Ipotesi zona rossa per la Province di Ancona e Macerata. Il presidente regionale, Francesco Acquaroli, dopo aver valutato i dati sui contagi nella giornata di ieri,sembra orientato a firmare una nuova ordinanza che porterà ad un'ulteriore stretta. L’avanzata del virus non sembra volersi assestare e con l’aumento del 50% dei contagi, si prevede un’altra ondata di ricoveri negli ospedali marchigiani, già al limite (in particolare nell’Anconetano). La riunione di ieri dello stesso Acquaroli con l’assessore alla Sanità Saltamartini e vari tecnici ha messo ancor più in evidenza la situazione. Nelle prossime ore si farà chiarezza, dunque, sui prossimi provvedimenti: molto probabile che la provincia di Ancona e quella di Macerata diventino zona rossa. La Regione sperava di ottenere qualche risultato dai precedenti provvedimenti restrittivi, ma così non è stato. Verranno esaminati oggi i nuovi dati, poi si procederà con l’ordinanza.

02/03/2021 09:53
Ancona, il Sindaco Mancinelli chiude tutte le scuole: "Il virus corre velocemente tra i giovani"

Ancona, il Sindaco Mancinelli chiude tutte le scuole: "Il virus corre velocemente tra i giovani"

"Da domani martedi 2 marzo, fino a domenica 14, sono sospese le attività didattiche in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado nel Comune di Ancona" Ad annunciarolo è stata il primo cittadino del Capoluogo di Regione Valeria Mancinelli: "Il provvedimento è urgente e necessario - ha dichiarato- I ragazzi diversamente abili che hanno l'insegnante di sostegno possono frequentare la scuola, che si organizza per garantire il servizio. Fino a sabato l'Asur regionale raccomandava chiusure puntuali ma i dati di ieri e quelli di oggi sono peggiorati e siamo ben oltre il limite che il Comitato Tecnico Scientifico nazionale indica nelle nuove linee guida e nei diversi criteri resi noti ieri sera, per la chiusura totale delle scuole"."Tutti gli indici ci dicono che il virus nella città corre velocemente, che ancora più velocemente corre nelle fasce d'età giovani, che la variante inglese è ampiamente diffusa - sottolinea il Sindaco Mancinelli - La situazione è difficile in tutta la provincia ma, in assenza di provvedimenti per tutto il territorio, mi assumo la responsabilità di agire per la tutela della salute pubblica nella mia città""Sono consapevole dei disagi che si creano per le famiglie ma guadagnare tempo, in questo caso, significa salvaguardare la salute e, a volte, la vita di tutti". Ha concluso

01/03/2021 19:49
Marche, impianti di ventilazione meccanica nelle scuole: "93 domande ricevute in sole 3 ore"

Marche, impianti di ventilazione meccanica nelle scuole: "93 domande ricevute in sole 3 ore"

Un successo il bando per accedere al contributo a favore di Comuni e Province destinato all’installazione nelle aule scolastiche di impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC): in sole 3 ore, il sistema informativo della Regione ha ricevuto 93 domande, cifra destinata a crescere ulteriormente nei prossimi giorni. Soddisfatto l’Assessore con delega all’Edilizia Scolastica Francesco Baldelli: “Abbiamo attivato l’iter per i contributi in tempi record. In meno di 40 giorni, dall’annuncio siamo passati ai fatti, con la predisposizione del bando all’interno della piattaforma digitale della Regione Marche e anticipando la comunicazione a Sindaci e Presidenti delle Province affinché si preparassero per inviare le richieste a partire, per l’appunto, dalle ore 10 di lunedì 1 marzo”. Le 93 domande pervenute, 92 presentate dai Comuni ed una dalla Provincia di Macerata, coprono l’intero territorio regionale – 24 da Macerata, 22 quelle di Ancona, 19 di Pesaro-Urbino, 16 di Fermo e 12 di Ascoli Piceno – e riguardano l’acquisto e l’installazione di impianti di ventilazione meccanica finalizzati al ricambio d’aria ed a migliorare la qualità e degli ambienti che ospitano gli studenti marchigiani. “La Regione Marche – continua Baldelli – è stata la prima in Italia a proporre in maniera organica questa particolare tecnologia, stanziando un primo finanziamento da 2 milioni di euro. Abbiamo colto le concrete esigenze di province e comuni, che hanno aderito numerosi non essendo finora stata data loro risposta a livello centrale. Velocità e concretezza sono le qualità alla base del successo di questa iniziativa, e la risposta in massa delle amministrazioni locali ci ha dato ragione sulla scelta di puntare su questi impianti che offrono soluzioni strutturali all’esigenza di avere scuole più sicure per i nostri ragazzi - Nei prossimi giorni – conclude Baldelli - accelereremo i tempi di istruttoria per verificare quante delle domande pervenute rispondano ai requisiti richiesti e quali potranno essere immediatamente finanziate in base alla graduatoria e ai parametri scelti, consentendo un idoneo equilibrio territoriale tra piccoli e grandi comuni. In questa fase è fondamentale dare risposte efficaci e farlo in tempi rapidi facendo ricadere sui territori risorse e progetti concreti nel più breve tempo possibile. È questa l'efficienza della pubblica amministrazione che ci piace e che abbiamo portato in Regione”.

01/03/2021 18:16
Marche, ricorso al Tar contro l'ordinanza di Acquaroli sulle scuole: "situazione paradossale"

Marche, ricorso al Tar contro l'ordinanza di Acquaroli sulle scuole: "situazione paradossale"

"Dopo l'ordinanza dello scorso venerdì, per riportare in didattica a distanza le fasce d’età dove si è riscontrato un aumento dei contagi, e quella del Ministro Speranza, che riporta tutta la nostra regione in fascia arancione, oggi è arrivata la comunicazione che l’ordinanza regionale sulla DAD è stata impugnata al Tar delle Marche". E' quanto annunciato dal Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli a seguito del ricorso fatto da 7 cittadini della provincia di Ancona in merito all'ordinanza regionale emanata la scorsa settimana: "Proprio mentre mi giungeva questa notizia, molti sindaci e assessori mi chiamavano preoccupati per valutare ulteriori provvedimenti restrittivi, in modo particolare anche sulle scuole. Una situazione paradossale". "Da un lato c’è la volontà di gestire al meglio un riacutizzarsi della curva pandemica, che come avete visto negli ultimi giorni ha registrato una preoccupante ripresa - ha sottolineato - Dall'altra parte invece, viene contestata l'ordinanza, emessa con una relazione molto chiara del servizio Salute che indicava un importante aumento dei contagi e la necessità di adottare un provvedimento". "Francamente credo che in un contesto come questo, se qualcosa deve essere evitato sono proprio il caos e la confusione, perché purtroppo la situazione è già molto complicata e in continua evoluzione - ha dhicarato il Presidente della Regione -Se da un lato infatti non è possibile avere certezze assolute, dall’altro è sicuro che ci stiamo tutti impegnando per scongiurare scenari ancora peggiori per la nostra regione". "Il mio auspicio, a questo punto, è che il TAR si esprima quanto prima, al fine di fare definitivamente chiarezza rispetto all'atto impugnato - ha chiosato Acquaroli - Un atto adottato a tutela della salute e della sicurezza pubblica che in questo momento dovrebbe essere la priorità per ciascuno di noi".  

01/03/2021 15:39
Covid, il Pd chiede un Consiglio straordinario: "Nelle Marche il quadro sanitario si è aggravato"

Covid, il Pd chiede un Consiglio straordinario: "Nelle Marche il quadro sanitario si è aggravato"

Di fronte al peggiorare della situazione sanitaria in regione, il gruppo assembleare del Partito Democratico chiede ufficialmente al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini, la convocazione di un consiglio straordinario per discutere le azioni più efficaci volte a frenare i contagi e a tutelare la sicurezza dei cittadini. “Il quadro sanitario della nostra regione – affermano i consiglieri dem – ha subìto nelle ultime settimane un sensibile aggravamento per quanto riguarda la crescita esponenziale della curva dei contagi, in particolare nelle province di Ancona e Macerata. Non vogliamo parlare di epidemia fuori controllo, ma non possiamo neppure ignorare gli effetti di una crisi che, invece di attenuarsi, sembra spingere sull’acceleratore, con pesanti ricadute sociali ed economiche sulle attività produttive e commerciali”. “Purtroppo – spiega il gruppo del Pd – i fatti hanno confermato gli errori e l’inefficacia delle decisioni prese dalla giunta regionale. Ovviamente siamo molto rammaricati dal fatto che la maggioranza abbia più volte rigettato per pregiudizio le nostre proposte, come per esempio quella di riaprire le scuole in sicurezza attraverso l’esecuzione di uno screening mirato che avrebbe permesso di tracciare e isolare i contagi. Tuttavia, crediamo che il momento richieda da parte di tutti massima responsabilità e capacità di dialogo per mettere in campo azioni capaci di farci uscire insieme e più forti da questo incubo, a partire da una più efficiente pianificazione della campagna vaccinale, che sconta a oggi pesanti ritardi, soprattutto per quanto concernei soggetti più fragili e i residenti nelle aree interne. Per questo abbiamo formalmente chiesto al presidente Latini la convocazione di un consiglio straordinario aperto che preveda interventi da parte di esponenti del mondo della sanità e di quello istituzionale, rappresentato dall’Anci e dall’Upi. L’obiettivo è fare il punto della situazione e trovare soluzioni condivise per invertire in fretta questa drammatica tendenza”.

01/03/2021 14:16
Coronavirus Marche, 446 casi in 24 ore: più della metà in provincia di Ancona

Coronavirus Marche, 446 casi in 24 ore: più della metà in provincia di Ancona

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3020 tamponi: 1817 nel percorso nuove diagnosi (di cui 189 nello screening con percorso Antigenico) e 1203 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 24,5%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 446 (77 in provincia di Macerata, 295 in provincia di Ancona, 7 in provincia di Pesaro-Urbino, 46 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ascoli Piceno e 7 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (61 casi rilevati), contatti in setting domestico (89 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (157 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (8 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 107 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 189 test e sono stati riscontrati 25 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 13%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 24,54% oggi, rispetto al 22,82% di ieri. In diminuzione di 5 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 649, di cui 74 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 41 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 54 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 25 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino.   Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:    

01/03/2021 10:13
Coronavirus, 7 decessi oggi nelle Marche: due le vittime originarie della provincia di Macerata

Coronavirus, 7 decessi oggi nelle Marche: due le vittime originarie della provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 7 decessi correlati al Covid-19. Una vittima è stata registrata presso il Covid Center di Civitanova Marche: si tratta di una 76enne civitanovese. Tre, invece, le persone spirate all'ospedale di Pesaro: un 80enne di Castelfidardo, una 79enne di Gabicce Mare e un 68enne di Jesi. Due i decessi segnalati anche al nosocomio di Jesi: sono un 80enne di Fabriano e un 85enne di Cingoli.  Nell'Anconetano si è avuta un'altra vittima all'Inrca, un 82enne jesino.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19, 2259 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (847), mentre sono 382 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

28/02/2021 17:49
Sinistra Italiana Marche, Giorgio Santarelli è il nuovo segretario regionale

Sinistra Italiana Marche, Giorgio Santarelli è il nuovo segretario regionale

Nella serata venerdì 26 febbraio l’assemblea regionale di Sinistra Italiana Marche ha eletto a larghissima maggioranza Giorgio Santarelli nuovo segretario regionale. Già assistente al Gruppo Consiliare Regionale di Sinistra Ecologia Libertà prima e di Sinistra Italiana poi, nonché coordinatore del circolo intercomunale Jesi Vallesina e coordinatore uscente del circolo provinciale di Ancona, Giorgio Santarelli ha proposto un piano di lavoro articolato che preveda la formazione di commissioni, tavoli tematici aperti alle forze politiche e ai movimenti dell'area di sinistra e un'organizzazione che preveda il coinvolgimento attivo di iscritti e simpatizzanti. "Sinistra Italiana Marche è un partito che sta ritrovando unità e forza nel convinto sostegno al documento congressuale nazionale e alla recente decisione di Nicola Fratoianni di non votare la fiducia al governo Draghi pur rimanendo nell'asse LEU, PD, M5S. I circoli di ogni città e provincia augurano al nuovo Segretario e a tutta l'assemblea neoincaricata buon lavoro" sottolineano Serena Cavalletti e Michele Verolo, rappresentanti del circolo provinciale di Macerata.

28/02/2021 15:50
Coronavirus Marche, 588 nuovi casi in 24 ore: 126 sono in Provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 588 nuovi casi in 24 ore: 126 sono in Provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4336 tamponi: 2576 nel percorso nuove diagnosi (di cui 643 nello screening con percorso Antigenico) e 1760 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,8%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 588 (126 in provincia di Macerata, 264 in provincia di Ancona, 104 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 46 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (64 casi rilevati), contatti in setting domestico (139 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (184 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (27 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).Per altri 154 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 643 test e sono stati riscontrati 28 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 22,82% oggi, rispetto al 13,29% di ieri. In aumento di 6 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 654, di cui 72 in terapia intensiva (-5 rispetto a ieri). Sono, invece, 41 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 22 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Camerino. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche: 

28/02/2021 11:07
Infortunio sul lavoro del dipendente: quando l’azienda è responsabile?

Infortunio sul lavoro del dipendente: quando l’azienda è responsabile?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante l’infortunio sul lavoro del dipendente e la responsabilità di tale evento. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Morrovalle che chiede: “In caso di infortunio sul lavoro del dipendente quando l’azienda risulta responsabile?" Bisogna innanzitutto far chiarezza sul fatto che, la vittima di un infortunio sul lavoro risulta esclusivamente responsabile solamente in una circostanza, ovvero, quando abbia tenuto un “contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute” (così, tra le altre, Cass. Civ. Sentenza n. 19494 del 10/09/2009), secondo il principio che il datore di lavoro risponde dei rischi professionali propri (vale a dire insiti nello svolgimento dell’attività lavorativa) e di quelli impropri (cioè derivanti da attività connesse a quella lavorativa), ma non di quelli totalmente scollegati dalla prestazione che il lavoratore rende in quanto tale (cd. rischio elettivo). Perché sussista il rischio elettivo, dunque, occorrono tre elementi concorrenti: 1) un atto del lavoratore volontario ed arbitrario, ossia illogico ed estraneo alle finalità produttive; 2) la direzione di tale atto alla soddisfazione di impulsi meramente personali; 3) la mancanza di nesso di derivazione con lo svolgimento dell’attività lavorativa. Difatti, la norma di riferimento è evidentemente l’art. 1227, comma 1, del codice civile, secondo la quale, “Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate”, che peraltro va bilanciata, in ambito giuslavoristico, con il potere di direzione e controllo del datore di lavoro, unitamente al dovere di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori. Conseguentemente, anche in ipotesi di condotta imprudente del lavoratore va escluso il concorso di colpa a carico dello stesso in tre ipotesi: a) se l’infortunio sia stato causato dalla puntuale esecuzione degli ordini ricevuti dal datore di lavoro (in questo caso l’imprudenza del lavoratore degrada a mera “occasione” dell’infortunio); b) se l’infortunio sia avvenuto a causa della organizzazione stessa del ciclo lavorativo, impostata con modalità contrarie alle norme finalizzate alla prevenzione degli infortuni, o comunque contraria ad elementari regole di prudenza; c) se l’infortunio sia avvenuto a causa di una carenza di formazione od informazione del lavoratore, ascrivibile al datore di lavoro. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che, “Nel caso di infortunio sul lavoro, è responsabile l’azienda, tanto da escludersi la sussistenza di un concorso di colpa della vittima, ai sensi dell’art 1227, comma 1, c.c., quando risulti che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza; oppure abbia egli stesso impartito l’ordine, nell’esecuzione puntuale del quale si sia verificato l’infortunio; o ancora abbia trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione ed informazione sui rischi lavorativi, ricorrendo, in tali ipotesi, l’eventuale condotta imprudente della vittima degradata a mera occasione dell’infortunio, ed è perciò giuridicamente irrilevante (Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 8988/20; depositata il 15 maggio).   Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                         

28/02/2021 10:00
In una società in cui regnano conflitto e competizione: prevenire gli episodi di violenza è possibile?

In una società in cui regnano conflitto e competizione: prevenire gli episodi di violenza è possibile?

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  In una società in cui siamo abituati al conflitto, alla competizione, la capacità di empatia diventa un’ esperienza da coltivare, fermandoci di tanto in tanto, per arrivare a quella “calma centratura emotiva” che è l’unica strada percorribile per porci in ascolto dell’ altro. Questo il senso di una delle considerazioni condivise la settimana scorsa dal dottor Andrea Grosso, psicoterapeuta e mental coach, in una diretta facebook molto interessante sulla pagina @IPAMacerataFermo, organizzata e condotta dal Presidente I.P.A. International Police Association Macerata- Fermo, Tommaso Galeone. L’incontro online dal titolo  “ Intervento da parte delle Forze dell’Ordine. Come allenare la nostra mente”, indirizzato appunto alle Forze dell’Ordine  che sono chiamate a gestire i primi momenti di grande tensione quando si verifica un fatto costituente reato, è risultato denso di preziosi spunti di riflessione anche per la quotidianità di ciascuno di noi. Empatia è la capacità di sentire cosa prova l’altro. Richiede la capacità di mettersi in ascolto ponendosi “non in conflitto” e  “non in competizione”. Rifletto sul senso di queste parole: è di tutta evidenza che  in una situazione conflittuale già degenerata, come può essere quella di una quotidianità domestica in cui vengono perpetrati  abusi di ogni tipo, ciò non significa subire passivamente qualsiasi forma di violenza psicologica o fisica.  Quando la tensione ha già raggiunto livelli ingestibili, l’unico modo per salvarsi è denunciare agli organi competenti ogni forma di aggressione. E saranno proprio le Forze dell’Ordine, con la loro esperienza e con l’addestramento ricevuto ad interventire in situazioni altamente conflittuali, ad occuparsi dell’autore del reato e della vittima. Dobbiamo però necessariamente ricordare che ci sono dei segnali da cogliere ed interpretare che arrivano dal nostro interlocutore, che ci possono far presagire con ampio anticipo rispetto alla “tragedia annunciata” che il soggetto non ha quella “calma centratura emotiva” di cui sopra.  E’ raro che la violenza si fermi ad un solo atto; essa innesca una serie di comportamenti sempre più aggressivi. Per poter prevenire prima che sia troppo tardi, cosa possiamo fare? Ritengo che un suggerimento utile potrebbe essere proprio quello di metterci in “ascolto” dell’altro, del suo linguaggio verbale e non verbale. Ma per fare questo, anche la potenziale vittima deve possedere una  “calma centratura emotiva”.  Ed allora? Parlando della violenza di genere nei confronti della donna, assistiamo troppo spesso a donne che “si ritrovano” avvolte nella spirale della violenza e non si ribellano per l’incapacità  di immaginare  la propria autonomia, psicologica o economica, dal partner. Questo continuo subire vessazioni dal proprio partner, come in un circolo vizioso, non fa altro che andare a minare il senso del proprio “sè” della donna, la sua identità. E più viene compromessa la sua identità tanto più si sentirà incapace di poter sopravvivere senza quel patologico “legame” economico e psicologico con il proprio partner. Ecco che in questi casi “mettersi in ascolto” dell’altro, prima che sia troppo tardi, significa prima ancora saper mettersi in ascolto di sè stessa. Significa dedicare 5 minuti di tempo per connettersi con la propria calma interiore, che non è assopimento, passività, ma attenzione vigile a ciò che accade prima dentro di noi e poi intorno a noi. Raggiunta quella consapevolezza del proprio “sè”, diventerà un’attitudine naturale, che già fa parte dell’ animo femminile, quella di saper riconoscere i primi segnali della manipolazione relazionale: perchè non c’è violenza fisica  che a monte  non abbia una o più forme di violenza psicologica.  Ci avviciniamo alla data dell’ 8 marzo, giornata della donna, ma finchè una donna viene malmenata fisicamente o minacciata sia pure verbalmente, è controllata costantemente ed in maniera soffocante dal proprio partner, non ha accesso alle sue risorse economiche, è oggetto di violenza psicologica, cioè è oggetto della violazione dei diritti umani, questa non è una festa da celebrare con leggerezza ma con la consapevolezza che la violenza sulle donne è un fenomeno sociale da combattere con ogni mezzo.    

28/02/2021 08:55
Depurare il fegato ingrossato: dal sintomo alla cura naturale

Depurare il fegato ingrossato: dal sintomo alla cura naturale

L'epatomegalia, il nome medico di quello che comunemente viene chiamato fegato ingrossato o grasso, è un fenomeno piuttosto comune che porta a un ingrossamento del fegato oltre le sue dimensioni normali. Spesso silente per molto tempo, può essere individuata in seguito a semplici esami di routine eseguiti per comprendere l’origine di un dolore sordo avvertito nella zona del fianco destro che si acuisce in caso di palpazione locale. La condizione può interessare individui di età e sesso differente e perciò necessita di opportune valutazioni mediche individuali. Cos'è l'epatomegalia? Il fegato è una ghiandola essenziale nel corpo perché svolge un alto numero di funzioni: -   Produce la bile che consente all'intestino il corretto assorbimento dei grassi; -   Produce il glucosio, indispensabile per nutrire il corpo umano; -   Sintetizza il colesterolo; -   Elimina le sostanze tossiche o inutili per l'organismo. In condizioni normali il fegato pesa circa 1 chilogrammo ed è lungo circa 25 centimetri; in tutte quelle circostanze in cui il suo volume eccede le dimensioni consuete, si parla di fegato ingrossato. L'epatomegalia non è, dunque, una patologia del fegato, ma è, piuttosto, un sintomo di una possibile alterazione sottostante che potrebbe acutizzarsi o cronicizzarsi nel tempo. Fegato ingrossato: sintomi Il fegato grosso può rimanere asintomatico nel tempo oppure, all’improvviso, possono manifestarsi dolori diffusi al fianco destro, nausea, dolori muscolari e stanchezza diffusi e, soprattutto, un dolore acuto quando la zona viene palpata. Se, in generale, tutti questi sintomi possono essere riferiti anche ad altri disturbi, il presentarsi di ittero lancia un messaggio inconfutabile di problematiche al fegato. L'itterizia si manifesta con una tipica colorazione giallastra della pelle e della sclera dell’occhio, talvolta accompagnata da urina scura e feci piuttosto chiare ed è riconducibile a un eccesso di bilirubina nel sangue, che evidenza una chiara sofferenza epatica. A questo punto non si potranno più sottovalutare i sintomi che il corpo sta lanciando per parlare del proprio malessere. Già da una prima palpazione del fegato, il medico di base sarà in grado di riscontrare un’eventuale ingrossamento da approfondire con specifici esami, come un’ecografia all'addome, una Tac o una risonanza magnetica. Esami del sangue potranno, invece, valutare quali enzimi sono stati rilasciati nel sangue e se è presente il virus dell’epatite. Questo iter diagnostico, anche in assenza di sintomi gravi, è indispensabile per stabilire le cause che danno origine al fegato grasso e per stabilire le terapie da seguire. Fegato ingrossato: cause Nella maggior parte dei casi, il fegato ingrossato è causato da fattori di natura patologica e si presenta come sintomo di sofferenza non solo epatica, ma di tutto il sistema organico. Patologie come cirrosi, epatite ed eccessivo accumulo di grasso nel fegato in seguito a una dieta altamente insana (steatosi epatica, anche nota come fegato grasso), sono le principali cause di ingrossamento, seguite da malattie virali come mononucleosi, toxoplasmosi, brucellosi, rickettsiosi e leishmaniosi. Ovviamente, anche tumori al fegato daranno questo sintomo, così come altre patologie a carico delle vie biliari o un abuso di farmaci quali il paracetamolo (contenuto nella famosa Tachipirina). A carico del sistema circolatorio, patologie come insufficienza cardiaca e pericardite, ridurranno l’afflusso di sangue al fegato, portandolo a soffrire ed ingrossarsi. Patologie che invece intaccano il sangue, come leucemia e linfomi, sono correlate al problema. Poiché l'ingrossamento del fegato va considerato come una spia di altre patologie e non una malattia vera e propria, è bene precisare l'importanza di intervenire direttamente sulle affezioni che lo hanno determinato. Soltanto la cura alle cause potrà influire positivamente sull'epatomegalia. Oltre alle patologie note, esistono molti comportamenti e abusi che possono aggredire l'apparato epatico nel corso del tempo: -   L'alcol può indurre un danno cronico estremamente significativo poiché può favorire l'accumulo di grasso sul fegato e può indurre fenomeni di flogosi che possono evolvere in cirrosi; -   L'alimentazione scorretta con abuso di cibi grassi, fritti e ricchi di zucchero può danneggiare irreparabilmente l'organo non portandolo più a funzionare correttamente; - L'abuso di farmaci (anche associati a sostanze alcoliche) può compromettere l'azione epatica. Questi comportamenti appaiono particolarmente pericolosi se si considera che i dolori capaci di avvertire di un problema non sono da dare per scontati, visto che la sofferenza epatica può restare silenziosa per molto tempo. Non avvertendo dolore si è portati a pensare che non vi siano problemi, fino a scoprirne, però, qualcuno, quando è già in stato avanzato e problematico. È in questa situazione che l’avviso di mantenere uno stile di vita sano e attivo, senza abuso di alcol e nicotina, assume una particolare valenza preventiva ai disturbi del fegato. Non vanno sottovalutate nemmeno le possibilità di contrarre infezioni e malattie veneree come l’epatite. Come disintossicare il nostro fegato? Molte scienze naturali vengono in soccorso al lavoro epatico, fornendo principi attivi di supporto alle azioni depurative, disintossicanti, digestive e ormonali. La medicina ayurvedica, per esempio, ha individuato nella curcuma una spezia indispensabile per lenire i processi infiammatori a carico del fegato e della cistifellea. Molto potenti sono anche le erbe amare come il tarassaco (sotto forma di tisana o infuso) che stimola la rigenerazione delle cellule epatiche, e la bardana, la cui radice essiccata aiuta a diminuire il tasso di colesterolo dell'organismo. Utilissimo anche acquistare integratori alimentari online: completi e spesso multiformula, si presentano in compresse o gocce da poter assumere con semplicità e regolarità, anche fuori casa, come le compresse di cardo mariano, che favorisce l’escrezione della bile ed è un valido anti-infiammatorio.Alimenti come il carciofo, disponibile anche in tintura madre e l’erba d’orzo (una polvere che va sciolta in abbondante acqua tiepida e ingerita a stomaco vuoto) riescono invece a depurare il fegato e a produrre meno bile, quando occorre. Dieta per evitare fegato grasso Considerate le funzioni vitali del fegato, abbiamo effettivamente le possibilità (e l’obbligo) di supportarne l’efficienza. Vista, per esempio, la funzione detossinante che ha il fegato, è ottima l’idea di seguire una dieta idonea, così come quella di seguire giornate detox o di assumere spesso bibite detox. Alimenti ricchi di fibre e vitamine sono perfetti perché non tossici per il fegato, a differenza di alimenti molto elaborati e fritti. Il fegato, poi, non ha alcuna difficoltà con i carboidrati e le proteine animali, meglio se carni bianche, da condire, al massimo, con 3 cucchiai di olio al giorno. Non occorre vietarsi gli zuccheri, ma meglio quelli semplici e della frutta, abbandonando, invece, i grassi saturi contenuti nei formaggi e negli insaccati.Importantissimo anche l’apporto di liquidi al corpo, con l’assunzione di almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno e di frullati e centrifugati di frutta (detox) che sono ricchi di potassio, utile non solo per il fegato, ma per l’intero apparato cardiovascolare (contro colesterolo e ipertensione). Un frullato di carota, cetriolo e barbabietola, invece, sarà un ottimo alleato nella depurazione epatica. Infine, un buon consiglio che non impegna molto è anche quello di bere al mattino un bicchiere di acqua tiepida con un poco di limone, per aiutare il fegato nella sua funzione di smaltimento delle tossine.

27/02/2021 20:04
thinkMarche si presenta, un ponte tra gli Stati Uniti e l'Europa per lo sviluppo del territorio (VIDEO e FOTO)

thinkMarche si presenta, un ponte tra gli Stati Uniti e l'Europa per lo sviluppo del territorio (VIDEO e FOTO)

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri 27 febbraio, nella suggestiva cornice delle Busche di Montecarotto in provincia di Ancona, la prima presentazione di thinkMarche: un nuovo “contenitore” di idee e progetti volti alla crescita della nostra regione. Il focus del webinar, trasmesso in diretta streaming e organizzato in collaborazione con Marchedmc di Hesis, è “USA & Europa. Crescita e sviluppo, scenari economici a confronto”. L'obiettivo prefissato è infatti quello di promuovere e sviluppare un’accurata analisi e una riflessione pubblica su tematiche fondamentali quali l'innovazione culturale ed economica e la formazione di una nuova classe dirigenziale sempre più competitiva e connessa con il territorio.  Salvatore Piscitelli e Barbara Cacciolari, rispettivamente Presidente e Vice presidente di thinkMarche, hanno moderato l’incontro e raccontato quali sono le loro aspettative nei confronti di questo nuovo progetto alla presenza di: Doriano Marchetti, Presidente "Terre Cortesi Moncaro", prestigiosa azienda vinicola, Riccardo Strano, Presidente Marchedmc e Vice Presidente di thinkMarche, Aroldo Curzi Mattei, Presidente della Fondazione Enrico Mattei, Vice Presidente e segretario generale di thinkMarche, Mirko Bilò, consigliere regionale Marche. L’attuale crisi economica del mercato europeo, aggravata dalla pandemia di Covid-19, va combattuta e può essere sconfitta con strategie industriali e socio politiche che devono essere necessariamente diverse da quelle attuate fino ad ora. Questo cambio di passo può avvenire soltanto ristabilendo un dialogo diretto e produttivo con gli Stati Uniti, come ha sottolineato il consigliere regionale Bilò: “le relazioni tra Stati Uniti ed Unione Europea sono storicamente solidissime, con uno scambio commerciale in beni e in servizi che ammonta a 1,3 miliardi di euro annui; nella sfida futura volta a ricreare uno sviluppo post-Covid, l'Unione Europea e gli Stati Uniti devono continuare a privilegiarsi reciprocamente come partners commerciali". Secondo Simone Crolla, consigliere delegato di American Chamber of Commerce in Italy intervenuto via conference call, grazie al recente cambio di amministrazione alla Casa Bianca e quindi con l'insediamento di Biden “si ritornerà ad un dialogo e ad un approccio più comprensivo e strategico con l'alleato storico europeo e soprattutto italiano." Toccata anche la delicata tematica sui vaccini anti-Covid: Glauco Maggi, scrittore e giornalista inviato a New York per La Stampa, pone l'accento sulle differenze che contraddistinguono la somministrazione del vaccino nelle due potenze mondiali: " i dati europei, purtroppo, non sono minimamente paragonabili a quelli statunitensi. Ad oggi, i cittadini vaccinati nel suolo statunitense ammontano al 20% della popolazione; viceversa, solamente il 5% dei residenti in Unione Europea ha già ricevuto la prima dose di vaccino". Chiude l'incontro con una riflessione sulla situazione attuale della nostra regione l'assessore Regionale al Bilancio, Credito e Ricostruzione post-sisma, Guido Castelli: "i gravosi problemi economici della nostra regione partono dal lontano 2007, anno in cui è avvenuta una recessione mondiale che ha distrutto quelli che per decadi sono stati il fulcro dell'economia marchigiana: il settore manifatturiero e la piccola impresa. Siamo poi passati al fallimento di Banca Marche, istituto di credito di riferimento per migliaia di persone, fino ad arrivare al Covid-19. Credo che oggi più che mai sia necessario creare e individuare una governance capace di risollevare le sorti della nostra regione, perché i dati che ci prospetta l'immediato futuro sono tutt'altro che rassicuranti."  

27/02/2021 18:32
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