Non tutti sanno che l’acqua che quotidianamente sgorga dai rubinetti di casa, nonostante sia perfettamente potabile così come previso dalla normativa, può non essere “pura” a causa degli eventuali residui che con gli anni si sono formati all’interno delle tubature. Tra gli elementi più “comuni” che tendono a contaminare l’acqua di casa c’è il calcio, sostanza che, se non eliminata, potrebbe causare problemi non solo agli elettrodomestici, come ad esempio la lavastoviglie e la lavatrice, ma anche alla salute. Una possibile soluzione a questo problema è l’istallazione del cosiddetto depuratore acqua, ovvero un particolare apparecchio domestico costituito da una serie di filtri che riescono a rimuovere eventuali sostanze presenti nell’acqua del rubinetto al fine di migliorarne la qualità. Con il depuratore infatti, è possibile dire finalmente addio all’acqua biancastra e al suo sapore metallico.
Cos’è il depuratore per acqua ad osmosi inversa
Uno dei depuratori maggiormente utilizzati è sicuramente quello ad osmosi inversa, in genere installati direttamente sotto al lavello. Nella depurazione ad osmosi inversa, i fluidi vengono respinti grazie ad una particolare membrana ed i cosiddetti residui solidi restano dall’altra parte del filtro. Il punto di forza di questo depuratore è il non utilizzo di sostanze chimiche per effettuare il filtraggio delle sostanze. In parole povere, l’osmosi inversa permette di eliminare qualsiasi metallo pesante che potrebbe accumularsi nel corso degli anni all’interno delle tubature domestiche. Il processo di osmosi inversa è del tutto naturale, per poter filtrare l’acqua infatti è necessaria solamente una semplice pressione artificiale grazie alla quale l’acqua viene spinta verso la membrana che funge da filtro. I produttori assicurano un ottimo funzionamento di questo strumento, capace di filtrare fino al 99,99% delle impurità presenti nell’acqua.
Depuratori acqua per rubinetto a microfiltrazione
I depuratori in questione vengono applicati direttamente sul rubinetto e sono capaci non solo di depurare l’acqua ma anche di correggere il suo sapore. I filtri per il rubinetto sono sicuramente la soluzione più rapida ed economica per ridurre tutte le impurità presenti nell’acqua che scorre nelle tubature domestiche e per ridurre l’impatto sull’ambiente. Tra i vari filtri applicabili, quello maggiormente utilizzato è sicuramente il filtro a carbone attivo, ideale per migliorare il sapore dell’acqua e per eliminare il sapore di ferro che caratterizza l’acqua calcarea. Un altro vantaggio di questo particolare filtro è che è praticamente universale. Infine, è bene precisare che, per poter mantenere al massimo l’efficienza di filtraggio del filtro, è consigliabile sostituirlo almeno una volta all’anno. Qualsiasi sistema di filtraggio dell’acqua domestica, necessita di manutenzione, solo in questo modo è possibile essere certi sulla qualità della propria acqua.
Depuratori acqua: vantaggi
Sono davvero tanti i vantaggi che ruotano attorno all’utilizzo dei depuratori d’acqua, non è un caso se questo particolare dispositivo risulti essere sempre più utilizzato, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Questa ovviamente non può che essere un’ottima notizia, posto che, l’utilizzo delle bottiglie di plastica danneggia ulteriormente il pianeta. Ogni anno infatti vengono prodotte migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica destinate a contenere acqua potabile. Grazie ai depuratori d’acqua è possibile fare a meno, in modo definitivo, di acquistare le bottiglie d’acqua al supermercato e questo ovviamente non è solo un vantaggio in termini di inquinamento ma anche in termini di comodità. Non è sicuramente comodo trasportare dal supermercato fino a casa le casse d’acqua. L’acqua depurata ovviamente ha degli effetti positivi anche sul benessere delle persone e degli elettrodomestici presenti in casa. L’acqua filtrata infatti risulta essere microbiologicamente pura, il che significa che, non solo può essere bevuta direttamente dal rubinetto, ma non altera in nessun modo i sapori delle pietanze cucinate.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Lui, I.B., 45 anni, lei M.C. 48 anni, insegnante, entrambi italiani; lei ha deciso dopo circa sei anni di convivenza e una figlia nata dalla loro relazione, che non lo vuole più e quindi una sera, senza preavviso, lo spintona con violenza fuori dalla porta e si chiude in casa.
Sono già da tempo ai ferri corti. A distanza di pochi giorni la donna sporge querela, denunciando l’ex compagno per stalking e minacce. Lui imputato, lei la vittima.
Ma è andata proprio così?
All’esito delle indagini non sembra. Anzi, innanzi al Giudice la situazione si è completamente ribaltata. Lui è stato prosciolto da ogni accusa mentre la donna è stata riconosciuta colpevole di due diversi episodi di violenza dall’autorità giudiziaria di Venezia, con l’accusa di lesioni personali ai danni dell’ex convivente.
In realtà gli episodi di aggressione da parte della donna erano stati numerosi e risalenti nel tempo.
I più violenti che hanno portato alla condanna della donna, e hanno costretto il quarantacinquenne a rivolgersi alle cure mediche, si sono verificati ben prima della loro rottura.
In una prima occasione la donna aveva colpito il compagno alla testa con un pugno, utilizzando un grosso mazzo di chiavi per rendere l’impatto più violento, tanto da provocargli una lesione dell’arcata sopraccigliare.
Il secondo episodio denunciato dall’uomo, difeso dal noto penalista avv. Alessandro Menegazzo del foro di Venezia, lo ha visto vittima di un’aggressione da parte di lei conil ferro da stiro bollente, che, compresso contro la schiena e contro un braccio, gli ha provocato ustioni di secondo grado.
La donna, non affetta da alcuna patologia, oltre ad aver perpetrato tali forme di violenza fisica, dopo la separazione ha violato per almeno 5 anni l’ordine del giudice di far vedere la bambina al padre: di fatto gli impediva di vedere e tenere con sèla figlia con le modalità preveste dal decreto del tribunale. Tali episodi sono oggetto di un altro procedimento tuttora in corso.
Mi chiedo, e chiedo all’Avvocato Menegazzo, quali siano le ripercussioni sulla figlia minorenne della coppia: “La ragazzina” spiega l’Avvocato, “sensibile, intelligente e brava a scuola, appena ha avuto la possibilità di decidere, è andata a vivere con il papà. Il fatto che una ragazzina di 15 anni scelga di vivere con il padre è già di per se indicativo delle sofferte dinamiche familiari violente, procurate dalla madre”.
Quando alla base della decisione di commettere un reato c’è l’appartenenza di un soggetto ad un genere piuttosto che ad un altro si parla di violenza di genere. Ma quando, come in questo caso, è presente l’elemento relazionale la questione del genere diventa irrilevante. Non è “violenza di genere” ma "violenza relazionale”: la criminogenesi va individuata nella relazione tra i due.
In questo, come in molti altri casi, spesso trascurati dall’opinione pubblica ma non per questo trascurabili, in cui l’uomo è vittima della donna, la violenza non è frutto di una “cultura di genere”, ma di un disequilibrio interno alla coppia.
Ogni giorno si sente parlare di donne violentate, perseguitate e uccise tra le pareti domestiche. Eppure accanto a questa realtà ne esiste un’altra più taciuta perchègli uomini, a causa dello stereotipo di virilità e della quasi certezza di non essere creduti, spesso non denunciano: la violenza che le donne agiscono sugli uominiè soprattutto psicologica ed economica, ma, in casi come questi, anche fisica.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3491 tamponi: 1777 nel percorso nuove diagnosi (di cui 416 nello screening con percorso Antigenico) e 1714 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 15,6%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 277: 42 in provincia di Macerata, 53 in provincia di Ancona, 113 in provincia di Pesaro-Urbino, 23 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (53 casi rilevati), contatti in ambito domestico (69 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (63 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (8 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (4 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 78 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 416 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,6% oggi, rispetto al 13,7% di ieri.
In diminuzione di 20 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 658, di cui 96 in terapia intensiva (-5 rispetto a ieri). Sono, invece, 38 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 136 pazienti: 46 all'ospedale di Macerata, 57 al Covid Hospital, 2 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvoccato Oberdan Pantana,“Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili alla grave condotta di chi utilizza il cellulare mentre guida così come quella del pedone che parla al telefonino mentre attraversa la strada.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "A chi va la responsabilità dell’investimento di un pedone in fase di attraversamento di una strada mentre sta parlando al telefonino?"
Oltre alla grave condotta del conducente che utilizza il proprio telefonino alla guida, oggi siamo sempre più spettatori di un comportamento altrettanto pericoloso posto in essere dal pedone che parla al cellulare mentre attraversa una strada.
A tal proposito, partendo dal fatto che in caso di investimento del pedone, sia necessario applicare l’art. 2054 c.c. che al comma 1 prevede che «Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno», la Suprema Corte ribadisce però che per giurisprudenza costante (ex multis, Cass. civ. n. 12751/2001 e Cass. civ. n. 14064/2010) «la prova liberatoria di cui all'art. 2054 c.c., nel caso di danni prodotti a persone o cose dalla circolazione di un veicolo, non deve essere necessariamente data in modo diretto cioè dimostrando di avere tenuto un comportamento esente da colpa e perfettamente conforme alle regole del codice della strada, ma può risultare anche dall'accertamento che il comportamento della vittima sia stato il fattore causale esclusivo dell'evento dannoso, comunque non evitabile da parte del conducente, attese le concrete circostanze della circolazione e la conseguente impossibilità di attuare una qualche idonea manovra di emergenza».
Dunque, secondo giurisprudenza consolidata, può essere affermata la colpa esclusiva del pedone nel suo investimento se:
1. il conducente, per motivi estranei ad ogni diligenza sia venuto a trovarsi nella condizione obiettiva di non poter avvistare il pedone ed osservarne con tempestività i movimenti;
2. i movimenti siano stati così rapidi ed inaspettati da convergere all'improvviso in direzione della linea percorsa dal veicolo, in modo che il pedone venga a trovarsi a distanza così breve dal veicolo, da rendere inevitabile l'urto;
3. nessuna infrazione, benché minima, sia addebitabile al conducente, avendosi, in caso contrario, soltanto una colpa concorrente del pedone.
Alla luce di tali considerazioni, ed in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che,“La condotta della pedone, che ha attraversato la strada in maniera repentina, parlando al telefono e senza guardare se stessero sopraggiungendo contemporaneamente veicoli, inosservante sia delle regole sulla circolazione stradale sia di quelle di comune prudenza, è incontrovertibilmente colposa” (Tribunale di Trieste in funzione di Tribunale di Appello, sentenza n. 380/19).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Una anno dalla scomparsa di Don Giuseppe Branchesi: ora grazie a una campagna di crowdfunding sorgerà a Dapaong, in Togo, una biblioteca dedicata al sacerdote morto a causa del Covid lo scorso 19 aprile 2020.
Era il prete della chiesa di Santa Maria in Selva, a Treia, ma era conosciutissimo in tutta la provincia di Macerata e non solo.
“A distanza di un anno dall’“arrivederci” che abbiamo rivolto al nostro caro Fratello, Don Peppe, è sempre più crescente il sentimento di profonda gratitudine per quanto la vita sappia costantemente donare frutti di straordinaria unicità ed irripetibilità” – si legge in una nota della famiglia -.
La campagna crowfunding ‘In missione nel mondo con Don Peppe’, “ha raccolto oltre 24mila euro ad oggi donati da tutti voi, associazioni, famiglie e ‘amici di ogni dove ‘, che sono diventati certezza di un futuro migliore per i ragazzi della savana del Togo, un Dapaong.
Con occhi lucidi, pieni di profonda riconoscenza, possiamo annunciarvi che la biblioteca “Don Peppe” è realtà “.
Chiunque voglia dare il proprio sostegno può continuare a farlo con un proprio contributo accedendo al link.
Il Video della Nuova Biblioteca ( link ) è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Eumega (Gruppo Missionario della Parrocchia di San Francesco di Macerata). “Quest'opera è stata realizzata grazie ad un parroco italiano che con la sua generosità ha voluto aiutarci a realizzarla" spiega LuoisKouagou , direttore degli studi del Luois Kouagou collegio San Bonaventura “.
Prenotazioni vaccini fascia d'età 65-69 anni: dopo 1 ora e 28 minuti 22.775 prenotazioni
“Sono già 22.000 le persone con un'età tra 65-70 anni che si sono prenotate per la vaccinazione.
Il target è di 100.000 ma il volume di 10.000 vaccinazioni al giorno che abbiamo raggiunto garantisce a tutti la copertura nelle prossime settimane, grazie dell'altissimo senso civico dimostrato” .
L’annuncio arriva direttamente dall’assessore alla Sanità regionale delle Marche, Filippo Saltamartini, in un post Facebook.
Saltamartini allega inoltre un grafico il quale mostra che il maggior numero di persone prenotate si ha nella provincia di Ancona (9019), a seguire Macerata (5.444 ).
Nel frattempo la Regione ha potenziato ulteriormente il numero verde per effettuare le prenotazioni per le vaccinazioni (800.009966) che d'ora in poi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica.
Poste Italiane ha inoltre attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947.
Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento.
Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza.
La prenotazione via SMS si aggiunge a tutte le possibilità che Poste Italiane mette già a disposizione per i cittadini, come:
la piattaforma online www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it dove il cittadino deve inserire i propri dati anagrafici, quelli della tessera sanitaria e un recapito telefonico prima di poter scegliere l’appuntamento preferito;
- gli ATM Postamat, presso cui è possibile prenotare la somministrazione inserendo gli estremi della tessera sanitaria e seguendo gli stessi passaggi della prenotazione online;
- il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica e i portalettere, attraverso il palmare in dotazione.
"Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria".
La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni medici che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri.
"Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante - perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto".
Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste.
Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.
"Alla Direttrice – insiste Mercante - chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità".
Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori: "Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione".
In mattinata il Capitano Massimo Amicucci, Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, e il Colonnello Nicola Candido, Comandante Provinciale dei carabinieri di Macerata, hanno fatto visita alla nuova redazione civitanovese di Picchio News e intrattenuto una chiaccherata a 360° sul periodo che stiamo vivendo. Monitoraggio anti covid e dinamiche territoriali i temi al centro della discussione.
La crisi pandemica va avanti ormai da più di un anno, come procedono i controlli sul territorio per far rispettare le norme di contenimento? Le misure "intermittenti" per i continui cambi di colore provocano ancora disorientamento nei cittadini?
Colonnello Candido:"In tutta la provincia sono costanti i servizi di controllo finalizzati a verificare il rispetto delle disposizioni e dei DPCM in vigore. Prima che avvengano i cambi di disposizioni si svolgono delle riunioni presiedute dal Prefetto per avere indicazioni anche in merito a come far rispettare le norme. Prevenzione e repressione laddove necessario sono ancora le armi più efficaci.E' ancora necessario che collettività e cittadinanza continuino a collaborare anche se ci rendiamo conto che non è semplice per tante ragioni. Ci sono situazioni davvero critiche ma è indispensabile aiutare la campagna di vaccinazioni tenendo ancora un comportamento responsabile".
Capitano Amicucci: "Macerata e Civitanova sono i centri più importanti ove si concentrano maggiormente i controlli, invece è relativamente più semplice ottenere il rispetto delle regole nei comuni più piccoli. Con le riaperture Civitanova è stata la zona che ci ha impegnati di più ma in linea di massima la popolazione ha di nuovo dimostrato il senso civico adeguato. E' impensabile immaginare un rispetto delle regole totale ma le violazioni rappresentano ancora l'eccezione. Conosciamo le difficoltà economiche di alcune famiglie ma le norme sono queste e vanno rispettate. E' giusto continuare a ricordare, a chi pensa di eludere i controlli, che non sarà possibile farlo".
Civitanova è zona turisitica ed è molto popolosa, queste condizioni rendono l'opera di monitoraggio più complessa?
Capitano Amicucci: "In realtà gli andamenti sono in linea con quelli nazionali anche considernado densità e il livello di circolazione. C’è chi viola scientemente le norme e c'è chi non è nemmeno consapevole di farlo ma non riscontriamo numeri maggiori alla media. Nessun fiscalismo ma educazione e prevenzione risultano ancora importanti".
Nei controlli anti covid spesso emergono altri tipi di illeciti, soprattutto per quel che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Paradossalmente il monitoraggio anti covid ha "aiutato" a sventare altri pericoli?
Capitano Amicucci: "Ovviamente se si riscontrano altre violazioni o si notano attività sospette nei controlli routinari noi agiamo tempestivamente. Nelle indagini mirate capita quasi sempre che ci sia dell’altro. Con il Covid tutti gli altri fenomeni criminali non sono scomparsi ma si sono reinventati e adattati (si pensi alla consegna a domicilio della droga). Quindi sì, la presenza capillare sul territorio aiuta a reprimere altre realtà criminose mentre altri fenomeni come i furti in abitazione e i reati contro il patrimonio, sono in calo. Lotta allo spaccio, ricerca di catturandi e controllo dell’immigrazione clandestina sono attività parallele a quelle di contenimento e sempre presenti. Quando stringiamo le maglie dei controlli inevitabilmente qualcuno rimane impigliato".
Quanto è stata decisiva nelle operazioni di monitoraggio del rispetto delle norme anti-covid l'azione sinergica tra tutti i raperti delle Forze dell'Ordine?
Colonnello Candido: "Si, sono previste manovree coordinate ma in generale ogni compagnia viene lasciata libera di organizzare le attività in base alle esigenze specifiche. Civitanova è effervescente sia dal punto di vista turistico che commerciale-industriale quindi capita che vi siano più squadre operative in campo".
Il pirmo spiraglio di riaperure a Civitanova forse ha rappresentato un libera tutti inaspettato magari per la presenza di una popolazione più giovane, quanto è stato difficile gestire questa situazione?
Capitano Amicucci: "Civitanova è una città a vocazione turistica quindi è normale che attiri più movimento. Come successo in tante parti d'Italia, si è vista la voglia di tornare ad uscire ma il fenomeno va sempre gestito con le disposizioni vigenti. Le limitazioni sono previste e prevedibili quindi noi abbiamo il compito di vigilare".
E sull’Hotel House? Come si è agito e qual è la situazione attuale considerate le già note criticità?
Colonnello Candido: "Recentemente sono stati fatti due interventi importanti. Un'ordinanza di custodia cautelare per 24 spacciatori (di cui 16 catturati) che contiamo di assicurare alla giustizia e il blocco di una partita di droga importata dal Sud-Africa destinata ad arrivata nel territorio recanatese. La struttura non va demonizzata. Molti dei residenti si comportano bene e sono loro le prime vittime di quei pochi che delinquono. Attualmente ci sono circa 1500 persone risetto alle 3000 di poco tempo fa. La situazione è migliorata chiaramente. L’attivazione della portineria, utile a tenere traccia di chi passa per la struttura e di chi effettivamente utilizza gli alloggi, è stata un'innovazione fondamentale perchè ora sappiamo chi entra e chi esce. Anche il rispetto regolare dei canoni è migliorato. Stiamo controllando e imponendo regole per costringere chi pensa all’Hotel House come ad un porto franco a cambiare area. Anche l'amministrazione comunale, con tante piccole migliorie quali l'illuminazione delle strade, sta contribuendo ai passi avanti".
Comandante Amicucci: "Le ultime operazioni hanno disarticolato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. I blocchi per la pandemia hanno ristretto un po' il traffico e quindi hanno aiutato la circoscrizione del fenomeno. Altra conquista è stata la cancellazione anagrafica per i permessi di soggiorno ottenuti illegalmente. Permangono delle criticità ma l'occhio vigile c'è sempre. E' inoltre in atto un'operazione di recupero immobiliare mirata a combattere l'abusivismo".
Sul fronte contagi si sono verificati i problemi che era prevedibile aspettarsi?
Colonnello Candido: "Diversamente da quanto ci si poteva aspettare i casi sono stati subito gestiti, isolati e monitorati. La realtà è pari a quella di altre strutture, non peggiore".
Il colonnello conclude con un invito alla tenacia:"Dobbiamo ancora impegnarci per la sicurezza collettiva, ognuno deve fare la sua parte e tutto andrà per il meglio".
Il Direttore del giornale, Guido Picchio, ha infine omaggiato i Comandanti con i libri che ritraggono la sua lunghissima carriera fotografica (La dolcevita romana e la missione in Afghanistan).
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4513 tamponi: 2484 nel percorso nuove diagnosi (di cui 750 nello screening con percorso Antigenico) e 2029 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,7%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 341: 74 in provincia di Macerata, 86 in provincia di Ancona, 89 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 63 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in ambito domestico (113 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (101 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (7 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 750 test e sono stati riscontrati 42 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un lieve incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,7% oggi, rispetto al 12% di ieri.
In dimunuzione di 40 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 678, di cui 101 in terapia intensiva (-7 rispetto a ieri). Sono, invece, 59 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 143 pazienti: 48 all'ospedale di Macerata, 59 al Covid Hospital, 5 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Al via domani, sabato 17 aprile (dalle ore 12), la prenotazione per il vaccino anti-Covid19 per la fascia d’età 65-69 anni nella regione Marche.
“La campagna vaccinale nella regione – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – sta procedendo sempre più spedita. Dopo i buoni risultati con gli over 80 sottolineati anche dal Generale Figliuolo, contiamo di fare lo stesso con le altre categorie a partire dai caregiver, il cui slot verrà attivato nei prossimi giorni”.
La categoria 65-69 anni (conta l’anno di nascita) sarà vaccinata nei punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale.
Sarà possibile prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il portale di Poste Italiane (https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).
Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma. Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa.
Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione.
Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo.
Si ricorda che tutte le informazioni sulla campagna vaccinale nelle Marche sono disponibili al link: https://www.regione.marche.it/vaccinicovid
"Saremo arancioni anche la prossima settimana. Cerchiamo di essere attenti e tenere alta l’attenzione nella speranza che nella classificazione sarà anche riammesso il colore giallo". Lo ha reso noto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, tramite una breve nota diffusa sui social nelle quali fa anche riferimento all'annunciato ritorno - da parte del premier Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza - della zona gialla a partire dal prossimo 26 aprile (leggi qui).
Nelle Marche è aumentato, seppure di poco, l'indice di contagiosità Rt: la scorsa settimana era 0.86, mentre la cabina di regia del Governo oggi l'ha ricalcolato a 0.9, mentre calano i ricoveri Covid in tutti i reparti: oggi sono -32 rispetto a ieri.
Quando si pensa alle vittime di un crimine, in automatico, complici i mass media, si pensa sempre ai crimini violenti, dolosi, omicidio, lesioni personali, stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi, etc.
Eppure ci sono alcuni crimini, i cd crimini ambientali, che silenziosamente affliggono la nostra società, si nutrono della nostra salute, ma che non sempre hanno la eco mediatica che la gravità del fenomeno richiederebbe.
“Eppure ogni anno”, ricorda il Prof. Marco Monzani, docente universitario, giurista, criminologo e vittimologo di fama internazionale, “per ogni omicidio ci sono 800 morti di cancro ai polmoni causato da inquinamento ambientale”.
Di che reati stiamo parlando?
Inquinamento ambientale,
Disastro ambientale,
Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività,
Impedimento del controllo,
Omessa bonifica,
Tali crimini sono una reale minaccia per la salute nostra, di tutti noi cittadini, del nostro pianeta, ed al contempo una fonte di reddito inimmaginabile per i soggetti che li pongono in essere: è crescente il coinvolgimento della criminalità organizzata in attività illecite, è fitto il collegamento tra crimini ambientali e riciclaggio di denaro, frode, evasione e corruzione fiscale.
Nella nostra regione Marche, come risulta dal rapporto Ecomafia 2020 , sono 990 i reati ambientali registrati nel 2019, in aumento rispetto agli anni precedenti; il 2,9% del totale, con 1.042 persone denunciate, 4 arresti e 280 sequestri.
In occasione della presentazione del Rapporto Ecomafia 2020 il magistrato Paci (DDA Ancona) ha segnalato che da indagini effettuate sullo smaltimento delle macerie del sisma 2016 sono stati riscontrati i reati di traffico illecito e corruzione.
Riferisce inoltre “sul nostro territorio sono presenti aziende soggette a interdittive antimafia che operano in regione ad alta intensità mafiosa e persone legate in qualche modo alla criminalità organizzata"..
Ecco allora che c’è bisogno di un’ importante opera di sensibilizzazione che tenga accesi i riflettori sul problema dei reati ambientali e sulle gravi ripercussioni sulla nostra salute.
In tale direzione va il libro “Vittime di crimini ambientali. Tra silenzi e istanze di riconoscimento” del Prof. Marco Monzani, che affronta, come sempre con grande cuore, dedizione, passione e vicinanza alle vittime anche questo argomento, con un approccio criminologico e vittimologico; perchè il lavoro di un criminologo di valore, cito le sue parole, “ è quello di uscire dalle stanze delle Università, “sporcarsi le mani sul territorio” e incontrare le vittime per combattere le ingiustizie ed il disagio sociale, per la difesa del più debole e dei diritti dell’ uomo”.
La speranza è quella che condividendo e diffondendo tali insegnamenti e tali valori, ciascuno di noi diventi più consapevole che un mondo diverso da quello che stiamo lasciando ai nostri figli è possibile, solo se ciascuno, cittadini, Istituzioni, opinione pubblica etc. , ci mette del proprio.
"Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, confermando che la cabina di regia "anticipa al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all'attività all'aperto, anche la ristorazione a pranzo e a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza".
Il governo sulle aperture oggi ha preso "un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte".
Draghi ha auspicato per questo l'attenzione delle istituzioni e forze del'ordine: "In questo modo il rischio si trasforma in opportunità. La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni sulle riaperture".
"Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi", ha spiegato ancora Draghi. Resta vigente il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Con il Def e lo scostamento si fa "una scommessa sul debito buono", ha detto Draghi. "Franco ha enunciato il Def e l'entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un'uscita dal debito per effetto della crescita".
"Il Pnrr è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr". "Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere pubbliche, opere che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate . La domanda che uno si fa è: ma quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri", ha spiegato ancora il premier."A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati", ha sottolineato Draghi.
"Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilita che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa"."Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa.
"Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto", aggiunge. "Il 26 aprile è la data chiave in cui ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi una road map accompagnerà le riaperture: il primo giugno alcune attività sportive, il primo luglio le attività fieristiche".
“È un’ulteriore linfa per il rilancio socio-economico del cratere che conferma, ancora una volta, l’attenzione del Commissario Legnini a dare pronte risposte alle imprese terremotate”.
È questo il commento con cui Guido Castelli, Assessore con delega alla Ricostruzione della Regione Marche, accoglie la firma del Commissario Straordinario Giovanni Legnini sul Decreto 159 del 13 aprile che va ad approvare la modulistica relativa alla presentazione di nuove domande per agevolazioni destinate alle imprese colpite dal sisma del 2016. In particolare, si tratta di finanziamenti a tasso zero per investimenti di micro, piccole e medie imprese già presenti nei comuni terremotati sulla base delle misure previste dall’articolo 24 del Dl 189/2016.
I finanziamenti, rimborsabili in dieci anni con un periodo di 3 anni di preammortamento, saranno a copertura del 100% degli investimenti fino ad un massimo di 30mila Euro e attingeranno all’incremento di 300 milioni di Euro previsto per il 2021 dall’articolo 57 del Decreto Agosto (Dl 104/2020) per il Fondo per le emergenze nazionali.
A gestire i fondi sarà Invitalia, in base alla convenzione dello scorso gennaio con il Mise e lo stesso Commissario. “Una misura importante per sostenere il ripristino e il riavvio di quelle attività economiche che hanno contribuito a creare negli anni il tessuto produttivo delle zone oggi terremotate e per le quali il sisma si è abbattuto come un ‘cigno nero’, dopo la crisi del 2009, mettendo a repentaglio intere filiere” sono le parole dell’Assessore Castelli. “La collaborazione tra Invitalia, Ministero e Commissario, unita alla sempre più esigenza di operare in deroga attraverso decreti e ordinanze commissariali, sta consentendo e consente di intervenire in maniera diretta e veloce per aiutare la ripresa socio-economica delle zone terremotate” aggiunge. “Ho sempre pensato – conclude Castelli – che bisogna percorrere un doppio binario per il rilancio delle zone colpite dal sisma, capace di abbinare due tipi di ricostruzione: quella materiale e fisica, pubblica e privata, e quella immateriale ma strutturale relativa al tessuto produttivo locale. Senza casa e senza lavoro il Cratere non riparte”.
Il Decreto commissariale ha fissato come termine iniziale per la presentazione delle domande il 14 giugno 2021 (ore 10), mentre il relativo Avviso verrà pubblicato a giorni dalla Regione sul proprio sito istituzionale.
Due metri di distanza all'interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14. Sono alcune delle misure proposte dalle Regioni per far ripartire l'Italia, anche nelle zone rosse.
Le misure previste per l'intero settore della ristorazione "possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo che della cena": quelle per palestre e ristoranti possono consentire il mantenimento dell'attività anche in scenari epidemiologici ad alto rischio" purché associate a "screening periodico del personale non vaccinato". Secondo il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni, che ha partecipato all'incontro delle Regioni, "abbiamo presentato delle regole chiare con cui si potrà riaprire, cercando di tornare alla normalità nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e tutelando la saluta dei lavoratori e degli utenti". Le linee guida per la riapertura delle attività, lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell'Esecutivo. Ma già nelle prossime ore, nel corso della cabina di regia del Governo, si discuteranno i dati settimanali del contagio in vista dell'adozione delle nuove misure a maggio e della scadenza del decreto del 30 aprile.
Nelle linee guida l'essere vaccinati non fa cadere l'obbligo di utilizzare la mascherina in bar, ristoranti, cinema e teatri.
Nei locali al chiuso, invece, vanno rispettati i due metri di distanza, all'aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. Bisognerà inoltre regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica.
Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza - frontale o laterale - tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.
Si lavora anche alla revisione dei parametri del monitoraggio della cabina di regia sui profili di rischio, con diverse ipotesi: dalla soglia minima sul numero di tamponi da effettuare in ogni regione a dati più recenti per la valutazione dell'Rt, fino ad un tasso di copertura vaccinale di circa il 70% per le fasce a maggiore rischio - over 80 e fragili - da tenere in considerazione nelle varie regioni.
(Fonte Ansa)
“Pronti per una nuova stagione”, con Roberto Mancini in campo insieme alle sue Marche. Sarà lo slogan della campagna promozionale 2021 della Regione, con testimonial d’eccezione il commissario tecnico della Nazionale, originario di Jesi (Ancona). Mancini ha terminato di girare i primi spot nelle “sue” Marche, con location tra le più suggestive in vista dell’imminente stagione turistica.
“Ringrazio la Regione per avermi scelto come testimonial. Insieme faremo grandi cose”, ha promesso, ad Ancona, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Giunta regionale. “
Noi marchigiani siamo veramente molto felici che abbia accettato questa sfida di rilancio dell’immagine del nostro territorio. Un territorio bellissimo che a volta ancora ci stupisce, che regala emozioni straordinarie ma che non è sempre conosciuto – ha detto il presidente Francesco Acquaroli - Sicuramente l’immagine vincente di Roberto Mancini, da giocatore, allenatore e oggi da commissario tecnico della nazionale, può aiutare la nostra e la sua regione a diventare protagonista come lo è stato lui in campo e tuttora in panchina. Questa sfida coinvolge tanti aspetti, ma quello che mi ha colpito di più è la sua immediata disponibilità a collaborare con noi, perché la sua testimonianza può restituirci un’immagine all’estero e una consapevolezza in casa. In un momento così difficile dobbiamo puntare sulla bellezza e sulla capacità della nostra terra. Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale e turistico per far riscoprire a tanti una regione straordinaria e ricca che ha molto da offrire sul fronte dell’attrattività e dell’accoglienza”.
Mancini ha paragonato questa sfida a quella della Nazionale: “È un grande onore come quando sono stato scelto come CT della nazionale. Le situazioni possono essere anche simili: io ho preso la nazionale in una situazione abbastanza difficile, nella quale nessuno credeva. In due anni siamo riusciti a riportarla ai vertici. Le Marche, come tutta l’Italia, sta attraversando un momento difficile; però credo che abbiamo grandi qualità, siamo allenati a questo perché i marchigiani sono dei grandi lavoratori. Penso che tutti insieme usciremo da questa situazione, dal momento che le Marche sono talmente belle da essere capaci di attrarre tutte le persone che vorranno venire”.
Il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha rimarcato come le Marche “scenderanno in campo insieme al capitano Mancini per portare avanti, il più possibile, la visibilità della regione su tutti i capi e i terreni di gioco dove il mister sarà protagonista con la sua Nazionale. Cercheremo di catturare più turisti possibili, facendo loro amare le Marche. Mancini sarà per noi la punta di diamante per riconquistare nuove mercati e quelli persi a causa della pandemia”. A margine della conferenza stampa Mancini ha risposto ad alcune domande sul calcio italiano. Iniziando dalla conferma Uefa dell’avvio dell’Europeo in Italia con il 25 per cento della capienza che segna, di fatto, la ripartenza del sistema Paese: “C’è stato un lavoro importante della Federazione. Spero veramente che l’inaugurazione dell’Europeo a Roma sia una ripartenza per il nostro Paese. Ma spero che anche tutte le categorie economiche possano riaprire prima di giugno. Le persone hanno diritto di tornare a vivere e lavorare”. Rispondendo a una domanda sulle prospettive in Nazionale di Nicolò Zaniolo e Moise Kean, Mancini ha detto che quella di Zaniolo “è una situazione particolare perché dobbiamo aspettare e vedere se riuscirà a recuperare al meglio perché e giovane e non possiamo permetterci di metterlo a rischio. Per lui è importante recuperare e vedremo tra qualche settimana la situazione. Mose sta facendo molto bene a Parigi, sta maturando e può diventare molto bravo. Sicuramente sarà uno che in Nazionale giocherà per molti anni.” A una domanda sull’Inter capolista ha risposto che “l’Inter ha un grande blasone e quest’anno anche una grande squadra. È la dimostrazione di come i risultati arrivino, lavorando con continuità e serietà”.
Le Marche hanno legato, negli anni, la propria immagine turistica allo sport. Quello di Mancini, da questo punto di vista è un “ritorno alle origini”, essendo già stato testimonial della propria regione da calciatore della Lazio di Sven-Goran Eriksson nel 1999 e 2000. In precedenza altri due marchigiani d’eccezione avevano promosso i “colori di casa”: l’attuale sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali (pluricampionessa della scherma, jesina come il Mancio) nel 1997 e il giovane pluricampione di motociclismo Valentino Rossi di Tavullia (Pesaro), nel 1998. Poi, nel 2019 e 2020, lo scettro è passato a Vincenzo Nibali, campione del ciclismo mondiale, adottato dalle Marche per sostenere gli investimenti promossi dalla Regione sulle ciclabili.
Si è tenuta questa mattina in Prefettura una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per fare il punto sull’andamento della pandemia da Covid-19 nella provincia a una settimana dal ritorno del territorio regionale in “zona arancione” e dalla ripresa della didattica in presenza.
All’incontro hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine provinciali, i Comuni di Macerata e Civitanova Marche, le Direttrici Generali dell’ASUR e dell’Area Vasta 3, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale ed i referenti delle aziende di gestione del trasporto pubblico locale (RFI, CON.TR.A.M. e A.T.A.C.).
L’Autorità sanitaria ha fornito un quadro generale di lento lieve miglioramento, sia nel numero di contagi che nell’attività delle strutture sanitarie e dei pronto soccorso, che hanno potuto aumentare l’attività ordinaria a fronte di una minore esigenza di posti letto per malati Covid-19.
Nel contempo, sta procedendo il piano di vaccinazione secondo le direttive nazionali di recente emanazione, grazie anche all’attivazione dei due nuovi centri di Macerata e Civitanova Marche, che consentiranno di accelerare i tempi di esecuzione fino a raggiungere, a regime, il target di ca. 15.000 vaccinazioni al giorno.
È stata infine rappresentata l’attivazione di quarantene per alcune classi: segnale che la ripresa della scuola in presenza ha iniziato a dare qualche segnale di criticità che si sta affrontando con misure precauzionali volte ad evitare l’insorgere di focolai.
Il monitoraggio del settore scolastico ha riguardato anche l’ambito del trasporto pubblico locale, che risulta strategico per la prevenzione del rischio di contagio, alla luce del Documento Operativo approvato dalla Prefettura, per raccordare lo svolgimento dell’attività scolastica in presenza ai correlati servizi di trasporto, sulla scorta dei lavori dell’apposito tavolo di coordinamento attivato da dicembre scorso ai sensi della normativa di emergenza.
Nel corso dell’incontro è emerso, al riguardo, che i servizi, ordinari e aggiuntivi assicurati negli orari di interesse degli studenti, risultano sufficienti a garantire un utilizzo entro la soglia di capienza dei mezzi prescritta dai protocolli di prevenzione, e che le condotte degli studenti, alle fermate, nel terminal bus ed alla stazione, sono apparse generalmente rispettose delle regole di utilizzo dei DPI e di divieto di assembramento. Una forte sensibilizzazione al riguardo è stata svolta e continuerà ad essere effettuata da parte degli stessi Istituti Scolastici nei confronti dei rispettivi studenti. Sono state comunque impiegate dai gestori del trasporto risorse di personale dedicato (stewards) per ulteriore assistenza agli utenti, al fine di presidiare i luoghi potenzialmente più esposti al rischio di assembramento, nei quali, per maggiore precauzione, è stato anche introdotto il divieto di fumo (per evitare l’abbassamento della mascherina).
Sul fronte dei controlli, è stato evidenziato che, nel periodo dall’1 al 14 aprile, le Forze di Polizia, statali e locali, hanno sottoposto a controllo ben 8.058 persone (di cui 150 sanzionate) e 3.198 attività ed esercizi commerciali (uno dei quali è stato sanzionato).
In esito alla valutazione di tali elementi informativi, è stata quindi disposta dal Comitato la prosecuzione di mirati controlli di vigilanza e prevenzione sul rispetto delle misure di contenimento della pandemia, con la partecipazione delle Polizie Locali, con particolare attenzione ai luoghi interessati dagli spostamenti degli studenti, nonché ai siti utilizzati quali centri vaccinali, presso i quali saranno progressivamente convogliati flussi crescenti di persone, e, infine, nei Comuni che presentano una maggiore percentuale di nuovi contagi.
In conclusione, il Prefetto ha evidenziato l’importanza di non abbassare la guardia sul contenimento del contagio, soprattutto in questa fase delicata che, grazie all’estensione della copertura vaccinale della popolazione ed al mantenimento di comportamenti corretti da parte di ciascuno, potrà portare al graduale consolidamento dei positivi risultati raggiunti ed anche ad una graduale ripresa delle attività economiche e sociali ancora sospese. A tal proposito il Prefetto ha altresì rivolto un appello alle Associazioni di categoria delle categorie più colpite dagli effetti delle misure restrittive – con i quali ha avuto in questi giorni diretti contatti – oltre che ai Sindaci della provincia, affinché sia sempre mantenuto, anche nelle legittime manifestazioni di pensiero e nelle iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, un assoluto rispetto della legalità ed una rigorosa osservanza dei protocolli di sicurezza.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4772 tamponi: 2371 nel percorso nuove diagnosi (di cui 603 nello screening con percorso Antigenico) e 2401 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,7%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326: 92 in provincia di Macerata, 76 in provincia di Ancona, 87 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in ambito domestico (80 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (107 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 61 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 603 test e sono stati riscontrati 41 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,7% oggi, rispetto al 15,4% di ieri.
In dimunuzione di 37 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 750, di cui 112 in terapia intensiva (-4 rispetto a ieri). Sono, invece, 57 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 164 pazienti (-4 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 63 al Covid Hospital, 12 al nosocomio di Civitanova e 32 a Camerino. Altre 3 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
"Sono 350.948 le persone che si sono prenotate per essere vaccinate. E 279.061 cittadini che hanno ricevuto la prima dose, su un milione e 200.000 marchigiani da vaccinare". Lo annuncia l'assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
"In questa settimana dovremmo chiudere la vaccinazione della platea degli over 80 che si erano prenotati nei punti vaccinali, mentre a livello domiciliare ne mancano 3.000 circa" ha aggiunto l'assessore "Lunedì si apre lo slot delle poste per la prenotazione (e dopo qualche giorno con la vaccinazione) per i familiari o caregiver delle persone disabili. Sono 99.000 ma nel frattempo 1.600 hanno ricevuto il vaccino in vari Ospedali, allorquando hanno accompagnato i loro familiari o assistiti".
"Anche la categoria dei disabili marcia speditamente. Sono 140.000 e il piano prevede un’accellerazione per chiudere entro la fine del mese - puntualizza Saltamartini -. La vaccinazione della categoria 60-70, composta da circa 200.000 persone, verrà vaccinata all’inizio di maggio. I sieri di aprile, circa 210.000 non coprono le fasce di età di cui sopra".
"E’ per questo che lo slot, già pronto a cura di Poste italiane, partirà in prossimità dell’effettiva vaccinazione. I rifornimenti, per il momento, sono regolari anche se il piano degli arrivi per maggio e giugno ancora non è stato comunicato. Si dovrebbe trattare di un rifornimento massiccio di 600-700.000 dosi" ha concluso Saltamartini.
Ad oggi si assiste ad un cambio totale delle idee e passioni dei giovani. La cosi chiamata generazione Z ha in parte cambiato le idee di un tempo. Per generazione Z intendiamo i soggetti nati dal 1990 al 2010.
Praticamente due categoria ad oggi totalmente diverse.
Si tratta di una generazione diversa, che privilegia un contatto online da un contatto fisico. Infatti strumenti come Instagram o Tik Tok sono tra i loro preferiti.
Il problema non riveste solo il cambio di idee o passioni.
Naturalmente il problema è più grande e diverse aziende cercano di studiarlo. Decisioni che possono influire anche sul marketing online del mondo.
Ma come si stanno orientando le grandi aziende? Tutto il focus dei studi è proprio sul campo online. Appunto cosa attrae le nuove generazioni?
Cosa vuole la nuova generazione?
Si cerca appunto di seguire i trend di massa del momento. Infatti, come non tenere in considerazione il boom dei social?
Ad esempio: la recente esplosione di Tik Tok oppure il boom di Club House. Social su invito che già vanta diversi iscritti! Dai studi emerge che le nuove generazioni sono interessati a prodotti mirati e che la maggior parte del loro tempo è proprio online.
Tutto ruota intorno allo share o alla voglia di notorietà. Oggi ad esempio una persona che su Instagram si spaccia come influencer può orientare le scelte dei giovani.
Ma sarà un bene questo?
Di sicuro intere generazioni anche quelle nate tra l’anno 82 o 90 passa diverso tempo online.
Cosa attrae di più online?
I trend nascenti sono sempre più attratti dal machine learnig.
Quella di oggi è una generazione legata ai marchi o ai brand e che privilegia alcuni input. Infatti fattori come razzismo, omofobia, parità di genere hanno una certa rilevanza.
Tra i trend anche la ricerca di informazioni sane e si odiano le fake news.
Anche l’intrattenimento e i videogame hanno un certo calibro. Il gioco digitale ad esempio vige un certo calibro.
Come ad esempio il gioco d’azzardo e i casino online sono trend in rialzo nel 2021. Infatti anche in seguito a questi trend le possibilità di giocare online sono aumentate. Proprio negli ultimi anni questo trend ha preso questo.
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per questo settore, che precedentemente era vincolato solo ad un target di adulti. In genere da 45 anni in su.
Forse questo anche a causa della trasformazione delle slot online, che ha trasformato le macchinette classiche in veri e propri videogiochi.
Alcuni giochi come ad esempio il poker o altri adesso sono proprio come giocare ad un videoogame della Playstation. Forse questa sarà la causa!
Sicuramente rimaniamo dell’idea, meno social più vita reale