Altri comuni

Trasporto pubblico, l'allarme di Castelli: "Disservizi possibili, il 14% degli autisti è senza green pass"

Trasporto pubblico, l'allarme di Castelli: "Disservizi possibili, il 14% degli autisti è senza green pass"

Da domani, 15 ottobre, scatteranno le nuove disposizioni statali che introducono l’obbligo di possedere il green pass nei luoghi di lavoro. Per il trasporto pubblico, sia su gomma che su rotaia, il posto di lavoro corrisponde al posto di guida di autobus o di treni. “Su tale fronte – spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli - si registra, come per altre categorie e luoghi di lavoro, un certo numero di addetti alla guida dei mezzi non disponibili a dotarsi di tale certificato nelle forme previste dalla legge, ovvero attraverso la vaccinazione o la sistematica verifica con tampone della negatività da Covid-19. Nelle ultime ore, grazie alla facoltà permessa dal recentissimo Decreto Legge di sabato scorso, i gestori dei servizi hanno interrogato i propri dipendenti circa la regolarità del loro pass per prestare servizio dal 15 ottobre. "E le risposte – prosegue l’assessore - non sono state confortanti prospettando un quadro che potenzialmente potrebbe portare ad alcuni problemi sulla regolarità dei servizi di trasporto, già fortemente sotto pressione per tutti i servizi aggiuntivi messi in campo dal 15 settembre a causa delle restrizioni della capacità di carico dei mezzi all’80%. Si parla di defezioni che arrivano al 14% degli organici delle aziende, facendo venir meno svariate decine di autisti/macchinisti. Alla carenza di tali addetti alla guida del trasporto pubblico locale, già difficilmente reperibili sul mercato, si era già cercato di supplire con il i potenziamenti di settembre in occasione dell’apertura dell’anno scolastico”.  L’assessore Castelli ha già fatto presente questi problemi sui tavoli di crisi già attivati dalla settimana precedente con i Prefetti, gli Enti locali e gli operatori dei servizi, avviando confronti per addivenire a proposte che portino ad una soluzione condivisa. “Obiettivo difficile da raggiungere   - riferisce Castelli - vista l’indeterminatezza di un fenomeno che, frutto delle scelte individuali e talvolta di protesta, non è programmabile perché poco prevedibile, al pari di una giornata di sciopero.”  "Ma proprio ieri – spiega Castelli - nel corso dell’ultimo incontro con la Prefettura di Ancona si sono condivisi principi e modalità di gestione di un’emergenza che nasce dentro un’emergenza, che in estrema sintesi si possono così elencare: si darà priorità al trasporto scolastico, o meglio a quei servizi previsti negli orari di punta tipici della frequentazione delle scuole; i gestori dei servizi comunicheranno sui propri siti i servizi garantiti, a fronte di inevitabili riduzioni per sopperire alle assenze dei conducenti; sui restanti servizi le aziende di trasporto garantiscono il massimo sforzo congiuntamente ai lavoratori che non si sono sottratti al richiamato obbligo di legge, tuttavia potrebbero esserci dei disservizi a causa dell’imprevedibilità della risposta che realmente si avrà sull’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro". “Ci tengo a ringraziare gli operatori e tutte le lavoratrici e i lavoratori – conclude Castelli - che stanno profondendo il massimo impegno per fronteggiare l’ennesima crisi ed invito tutti gli utenti ad informarsi sui siti delle aziende di trasporto sulle possibili criticità, che mi auguro minimali".   

14/10/2021 16:00
Marche, pescatori contro lo stop all'immissione di trote fario: "Penalizzato intero settore"

Marche, pescatori contro lo stop all'immissione di trote fario: "Penalizzato intero settore"

Anche i pescatori marchigiani sono in allarme e chiedono un incontro con la Regione, in seguito allo stop all'immissione delle specie ittiche alloctone di interesse alieutico (inteso cioè come arte tradizionale e pratica della pesca in tutte le sue forme) da lungo tempo presenti nelle acque regionali, come la Salmo trutta fario, più nota come trota fario. I problemi emergono, in particolare, a seguito di una direttiva ministeriale che in tutta Italia sta bloccando le immissione di trote fario,  specie ittica da molto tempo immessa nei fiumi e torrenti regionali e nelle acque pubbliche. Questa direttiva prevede per le immissioni una deroga, previo parere positivo da parte del ministero della transizione ecologica. La questione, piuttosto dibattuta, aveva già creato il malcontento della Fipsas e di molti addetti ai lavori del settore della pesca, allevatori di fario in primis (Leggi qui per saperne di più). “La Regione per ottenere questa deroga – si legge in una nota dell’associazione Trota Torrente (Fermo, Macerata, Ascoli Piceno) – ha dovuto stravolgere alcuni equilibri consolidati, tra questi emerge come un’intera provincia, come quella di Fermo, venga lasciata senza la possibilità di ripopolamenti e insieme ad Ascoli e Macerata senza possibilità di organizzare eventi sportivi delle società del territorio, manifestazioni che hanno sempre portato lustro e indotto alle località teatro delle stesse”. Oltre a questo – proseguono nella nota i componenti dell'associazione – si prevedono ulteriori limitazioni per i pescatori date dai nuovi regolamenti che la Regione vorrebbe adottare, limitazioni che non sembrano aiutare i territori montani e pedemontani, ancora oggi alle prese con  i problemi post pandemia e post terremoto, i quali hanno sempre valorizzato la pesca e il suo indotto come una propria peculiarità”. I pescatori chiedono come mai la Regione Marche non si sia confrontata con le associazioni per scelte così delicate, e come mai proprio le aree montane di queste tre province siano le più penalizzate, e si augurano che ci sia ancora tempo per un incontro chiarificatore.          

14/10/2021 10:51
Green Pass, manifestazione ad Ancona: porto sorvegliato speciale

Green Pass, manifestazione ad Ancona: porto sorvegliato speciale

Presidio “No Green Pass” sotto la Prefettura, porto sorvegliato speciale. Manifestazione contro il Green pass, un presidio sotto la Prefettura di Ancona, la mattina del 15 ottobre, quando scatterà l'obbligo di avere la certificazione verde sul posto di lavoro. Se ne è parlato durante una riunione del Comitato dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, convocata oggi dal prefetto Darco Pellos. Una riunione da cui sarebbero emersi "elementi di tranquillità" dice il prefetto all'ANSA. Per sabato 16 ottobre è invece in programma la consueta manifestazione anti Green Pass in centro, che sinora si è svolta in maniera pacifica. "C'è comunque attenta vigilanza" sottolinea il prefetto, che prevede anche problemi di circolazione e trasporti con il ritorno in ufficio dei dipendenti pubblici al 100%. Sorvegliato speciale il porto, dopo gli annuncia di mobilitazione dei lavoratori di altri scali, come Trieste. Ma l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico centrale non ha percezione allo stato attuale di criticità per l'operatività dello scalo. L'Adsp aveva comunque già comunicato a imprese, operatori servizi la necessità di attrezzarsi in vista del 15 ottobre.  Fincantieri intanto annuncia "controlli massivi", non a campione, agli ingressi, prima della timbratura. E il check point tamponi dello scalo si attrezza in previsione di un aumento di richieste: prolungati gli orari di apertura nei pomeriggi di domenica, martedì e giovedì e la proposta di 'pacchetti' di testa antigenici rapidi a prezzi calmierati.

13/10/2021 20:00
Coronavirus, 71 nuovi casi e due decessi oggi nelle Marche: torna a salire rapporto positivi/testati

Coronavirus, 71 nuovi casi e due decessi oggi nelle Marche: torna a salire rapporto positivi/testati

Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2950 tamponi: 1363 nel percorso nuove diagnosi (di cui 626 nello screening con percorso Antigenico, con 9 positivi rilevati) e 1587 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 5,2%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 28,20 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 28,30). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 71, di cui 15 nella provincia di Macerata, 17 nella provincia di Ancona, 24 nella provincia di Pesaro-Urbino, 7 in provincia di Fermo e 8 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (14 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (15 casi rilevati), contatti in ambito domestico (22 casi rilevati), contatti extra regione (1), positivi in ambito scolastico/formativo (5 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (12), casi in ambito lavorativo (2).  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,2% oggi, contro il 3,6% registrato ieri. Scende di un'unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 55, tra i quali 12 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 27 in reparti non intensivi, e 16 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono registrati due decessi correlati al Covid-19: si tratta di un 61 di Fermo che ha perso la vita al "Murri" e di una 98enne di Amandola, spirata presso la Residenza Valdaso. Entrambi presentavano patologie pregresse.  Vi sono, infine, 38 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e uno al pronto soccorso dell'ospedale di Fabriano. 

13/10/2021 17:28
Porto Recanati, perde il controllo dell'auto e si schianta contro un muro: uomo trasportato a Torrette

Porto Recanati, perde il controllo dell'auto e si schianta contro un muro: uomo trasportato a Torrette

Auto si schianta contro un muretto: interviene l'eliambulanza. L'incidente si è verificato, intorno alle 14:45, lungo via dell'Industria a Porto Recanati.  Ancora da ricostruire quanto accaduto, la cui dinamica spetterà alle Forze dell'Ordine. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che un uomo, alla guida di una Fiat  Multipla, abbia perso il controllo del mezzo che è poi finito fuori strada andando a urtare contro un muretto. Con lui nell'auto c'era un 40enne pakistano. Lanciato l'allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. Gli operatori sanitari, valutata la situazione, hanno subito allertato l'eliambulanza che, una volta atterrata nei pressi del luogo dello schianto, ha poi trasferito il passeggero dell'auto all'ospedale di Torrette in codice rosso.  Praticamente illeso, invece, il conducente, un 40enne uomo residente a Potenza Picena di nazionalità romena. Per i rilievi del caso è intervenuta la Polizia Locale di Porto Recanati.    

13/10/2021 16:06
Covid, i contagi tornano a scendere: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, i contagi tornano a scendere: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento settimanale, nel quale analizziamo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La scorsa settimana sembrava si intravedesse la fine del trend di discesa, invece - con gioia - vediamo che questa settimana, a livello nazionale, i casi positivi hanno ripreso a scendere.  Anche le grandezze ospedaliere continuano il loro trend di ribasso con la stessa velocità della discesa dei contagi. Ovviamente queste grandezze sono tutte fortemente correlate tra loro.  Dando il nostro consueto sguardo alle regioni, tutte si trovano sotto la media di 100 casi giornalieri e tutte fanno registrare meno del 10% di terapie intensive occupate. In pratica in tutta Italia si registra un calo, mentre nelle Marche la situazione non ha subito variazioni di rilievo.  Un anno fa stava cominciando l'incubo della seconda ondata, spinto dalla diffusione della variante inglese. Proprio la scorsa settimana, come potete vedere dal grafico comparativo tra il 2020 e il 2021 presente qui sotto, c'è stato l'incrocio: i casi del 2020 hanno superato quelli del 2021, nonostante quest'anno sia presente la variante Delta che, a sua volta, è ben più contagiosa della Alfa di un anno fa. Inutile dire che il merito di questa situazione enormemente migliore dello scorso anno è data dai vaccini. A proposito, sta iniziando il richiamo per la terza dose verso i soggetti più fragili e mi sento di suggerire a questi soggetti di effettuarla per ridurre al minimo anche i rischi di contagio. Il consiglio si allarga soprattutto agli anziani che - statistiche alla mano - hanno una casistica di effetti collaterali derivati dal vaccino decisamente molto bassa.  

13/10/2021 09:40
Minacce, percosse e ingiurie: scatta il divieto di avvicinarsi alla moglie per un 26enne

Minacce, percosse e ingiurie: scatta il divieto di avvicinarsi alla moglie per un 26enne

La Polizia di Stato ha eseguito a Jesi una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un uomo, con divieto di avvicinarsi alla moglie. Si tratta di un 26enne del Bangladesh, residente da diversi anni in città, responsabile di prolungati maltrattamenti nei confronti della compagna. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, è scaturita da una segnalazione da parte dell'Asur di Jesi di una donna in grave stato di disagio per problemi connessi alla convivenza con il marito: tra le mura domestiche era vittima di lesioni, percosse, ingiurie, minacce e di molteplici atti di disprezzo e di offesa alla dignità, tali da provocare in lei un profondo senso di prostrazione morale e fisica. Dopo il ricovero presso una struttura sanitaria, esasperata dal comportamento del marito, aveva chiesto aiuto ai medici che si erano presi cura di lei. La vittima è stata quindi messa in protezione in una struttura designata dai Servizi Sociali, mentre il marito è stato raggiunto nel domicilio coniugale dagli operatori della Polizia di Stato, che hanno applicato il provvedimento di allontanamento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ancona. "La corretta sinergia tra Polizia di Stato, Asur, Autorità Giudiziaria ha assicurato la tempestiva risposta in termini di sicurezza ed efficacia dell'intervento, a tutela delle donne e delle possibili vittime di violenza, a cui la Polizia di Stato esprime vicinanza e disponibilità assoluta, rammentando che una via di uscita c'è sempre e che le donne non sono sole nel loro percorso di emancipazione dalla sofferenza e dai maltrattamenti", fa sapere all'Ansa la Questura di Ancona.

12/10/2021 19:20
Covid, 54 nuovi positivi oggi nelle Marche: solo 4 in provincia di Macerata, scende tasso incidenza

Covid, 54 nuovi positivi oggi nelle Marche: solo 4 in provincia di Macerata, scende tasso incidenza

Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2644 tamponi: 1513 nel percorso nuove diagnosi (di cui 835 nello screening con percorso Antigenico, con 15 positivi rilevati) e 1131 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 3,6%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 28,30 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 30,40). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 54, di cui 4 nella provincia di Macerata, 15 nella provincia di Ancona, 24 nella provincia di Pesaro-Urbino, 7 in provincia di Fermo e 3 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (11 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (13 casi rilevati), contatti in ambito domestico (16 casi rilevati), contatti extra regione (2), positivi in ambito scolastico/formativo (4 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (7), casi in ambito lavorativo (1).  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 3,6% oggi, contro il 4,5% registrato ieri. Invariato il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 56, tra i quali 12 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 27 in reparti non intensivi, e 17 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Nelle ultime 24 ore, fortunatamente, non si è registrato nessun decesso correlato al Covid-19.  Vi sono, infine, 35 pazienti ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e cinque nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Macerata, uno a Civitanova Marche, uno ad Ascoli Piceno, uno a Fabriano e uno al Torrette di Ancona. 

12/10/2021 15:10
Coronavirus, 17 nuovi casi e un decesso oggi nelle Marche: stabile il numero dei ricoverati

Coronavirus, 17 nuovi casi e un decesso oggi nelle Marche: stabile il numero dei ricoverati

Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 718 tamponi: 377 nel percorso nuove diagnosi (di cui 206 nello screening con percorso Antigenico, con 3 positivi rilevati) e 341 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 4,5%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 30,40 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 30,50). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 17, di cui 2 nella provincia di Macerata, 12 nella provincia di Ancona e 3 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (4 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (3 casi rilevati), contatti in ambito domestico (5 casi rilevati), contatti extra regione (1), positivi in ambito scolastico/formativo (2 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (1).  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,5% oggi, contro il 5,2% registrato ieri. Invariato il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 56, tra i quali 12 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 26 in reparti non intensivi, e 18 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si è registrato un decesso correlato al Covid-19: si tratta di una 89enne di Amandola, spirata presso la Residenza Valdaso.  Vi sono, infine, 35 pazienti ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e due nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Camerino e uno a Fabriano. 

11/10/2021 14:50
Migrante di soli 17 anni agganciato sotto un tir: perde la presa e si ferisce a una gamba

Migrante di soli 17 anni agganciato sotto un tir: perde la presa e si ferisce a una gamba

Un clandestino di 17 anni è stato scoperto nel pomeriggio di ieri al porto di Ancona: era 'agganciato' sotto ad un tir appena sbarcato dalla Grecia, quando ha perso la presa ed è caduto a terra. La sua presenza, attorno alle 17, è stata notata dalla polizia di frontiera che ha fermato il mezzo e chiamato i soccorsi per il giovane rimasto ferito ad una gamba. Sul posto è arrivata la Croce Gialla che ha portato il giovane, probabilmente di origine afghana, al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette. Dopo le cure mediche il 17enne sarà affidato al Comune. Sono in corso - come riferisce Ansa - controlli da parte della Polmare per chiarire la posizione del camionista. 

11/10/2021 10:30
Coronavirus Marche, 91 nuovi casi positivi: in aumento il tasso di incidenza

Coronavirus Marche, 91 nuovi casi positivi: in aumento il tasso di incidenza

Sale l'ncidenza di contagi da coronavirus su 100mila abitanti nelle Marche: nelle ultime 24 ore 91 i casi positivi  e incidenza che si attesta al 30,50. Intanto i ricoveri per Covid-19 aumentano di un' unità rispetto a ieri portandosi a 56. Non si registrano nelle ultime 24 ore decessi.  Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. La provincia di Pesaro Urbino ha fatto segnare il maggior numero di casi nell'ultima giornata (52); seguita da Macerata (13), Ancona (7), Ascoli Piceno(5). Non si registrano casi invece nella provincia di Fermo; 14 i casi da fuori regione. Diciannove le persone con sintomi, 21 i contatti stretti di positivi, 27 quelli domestici, 4 in ambito scuola/formazione e 2 sul lavoro; per 15 casi approfondimento epidemiologico. I tamponi eseguiti sono 2.958 di cui 1.762 nel percorso diagnostico (5,2% di positivi) e 1.196 nel percorso guariti, a cui si sommano 968 test antigenici (con 13 positivi). Invariati i ricoverati in Semintensiva, che rimangono a 20, e nei reparti intensivi (12), mentre aumentano di un'unità i ricoverati in reparti non Intensivi (24); quattro i dimessi in un giorno. Gli assistiti nelle strutture territoriali sono 37 mentre 3 sono i pazienti distributi nei pronto soccorso regionali, 1 al Torrette, 1 a Fabriano e 1 a Camerino. Il totale dei positivi scende a 2.301 (-2) e le persone in isolamento domiciliare (-3), portandosi a  2.245 , i guariti/dimessi superano i 109mila (109.149).

10/10/2021 17:17
Scontri Roma, presidente Consiglio Marche: "Basta violenza, solidarietà a forze dell'ordine e Cgil"

Scontri Roma, presidente Consiglio Marche: "Basta violenza, solidarietà a forze dell'ordine e Cgil"

"La nostra incondizionata solidarietà alle forze dell'ordine che ieri hanno dovuto affrontare la violenza inaudita messa in atto da alcuni gruppi durante la manifestazione a Roma per il no al Green pass. Altrettanta e convinta solidarietà al segretario Maurizio Landini, per l'attacco alla sede nazionale della Cgil". È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, dopo quanto avvenuto ieri nella capitale. "Le manifestazioni pacifiche - prosegue - hanno la piena legittimità, come è altrettanto legittimo esprimere le proprie opinioni, sia pure in forma di dissenso. La violenza, invece, non ha mai alcuna giustificazione perché diventa inevitabilmente uno sfregio alla democrazia. Prendere di mira un'organizzazione sindacale, presidio indiscusso di questa democrazia, è ancora più grave e deve far riflettere". L'auspicio del presidente Latini è che "venga ripristinato nel Paese un clima di serenità e dialogo, isolando e condannando chi tenta di insinuarsi nelle manifestazioni per altri scopi. Abbiamo attraversato momenti difficili e ancora non sappiamo quando rivedremo completamente la luce in fondo al tunnel. Ora più che mai abbiamo bisogno di collaborare ed essere uniti per ridare ai nostri cittadini le necessarie certezze per il loro futuro. E la salvaguardia della democrazia è fondamentale". 

10/10/2021 12:40
Nella mente delle madri che uccidono i figli: la storia del piccolo Alex

Nella mente delle madri che uccidono i figli: la storia del piccolo Alex

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.  “Sua madre si tirava i pugni in pancia quando era incinta. Ha minacciato di dargli fuoco. Solo per questo avrebbero già dovuto toglierlo a lei”. Queste sono le accuse mosse alla ex compagna dal papà di Alex, un bellissimo bambino di due anni, ucciso a Città della Pieve lo scorso 1 ottobre. Il primo ottobre la madre del piccolo è entrata in un supermercato della zona ed ha messo il corpicino già privo di vita del figlio sul nastro trasportatore della cassa. Un corpicino straziato da 7 coltellate. Gli inquirenti hanno ritenuto ci fossero gravi indizi per affermare la colpevolezza della donna. La 44enne di origini ungheresi si trova oggi in carcere con l’accusa di omicidio, mentre lei continua a proclamare la sua innocenza. Dopo la morte del piccolo, Katalina, questo il nome della madre, avrebbe inviato tramite un social, la foto del cadavere del piccolo al padre in Ungheria, che alla vista di quell'immagine ha allertato tutte le autorità competenti. Gli inquirenti ipotizzano che dietro la morte del piccolo ci sia una vendetta tra ex coniugi: l’autorità giudiziaria ungherese aveva revocato alla madre la custodia del figlio, stabilendo che la donna potesse incontrarlo solamente per 6 ore al mese, ma con la presenza di assistenti sociali. Katalina sarebbe per questo scappata in Italia e il padre Norbert Juhasz ha chiesto aiuto alla polizia ungherese, denunciando la scomparsa. Il padre di Alex afferma: “Ha rapito il mio Alex il giorno in cui avrebbe dovuto consegnarmelo perché il tribunale lo aveva affidato a me, è scappata in Italia e lo ha ucciso e poi ha confessato di averlo ammazzato in un messaggio a un amico. Lui mi ha chiamato ed è andato subito alla polizia ungherese, ma era già troppo tardi. Katalina gli ha anche mandato una foto del bimbo pieno di sangue e ha scritto 'adesso non sarà più di nessuno". Non è il primo caso di cronaca in cui una madre viene ritenuta colpevole di aver ucciso il proprio figlio: pensiamo al primo caso mediatico del genere, il delitto di Cogne, per il quale venne accusata di omicidio volontario la madre del piccolo Samuele, Annamaria Franzoni. A 19 anni dal terribile delitto la donna, che dopo anni di detenzione è ritornata in famiglia, non ha mai confessato la sua colpevolezza mentre gli esperti, nel giugno del 2006, conclusero che la Franzoni avrebbe sofferto di un grave disturbo di personalità e avrebbe compiuto il delitto in uno “stato crepuscolare” per cui può aver ucciso il suo bambino ma l’avrebbe rimosso. Pensiamo al caso di Loris Stival, strangolato con delle fascette di plastica dalla madre Veronica Panerello per la quale la Cassazione, nel 2019, ha confermato la condanna a 30 anni di carcere. Perchè le madri uccidono i figli? Ragioni molteplici legate a fattori personologici, culturali, o psicopatologici. Se il fattore psicopatologico è la motivazione più “rassicurante” per l’opinione pubblica, perchè “giustifica” con la malattia mentale un gesto che altrimenti non può essere tollerato in alcun modo, non si può nascondere che esistano anche madri spinte da motivazioni razionali, come la vendetta per punire il partner che le ha tradite o abbandonate. Ciò non significa che queste donne siano perfettamente lucide nel momento in cui tolgono la vita al proprio figlio. Entrano piuttosto in uno stato dissociativo in cui l’emozione che le guida è totalizzante e distruttiva. Un’emozione devastante che, spesso, prende forma da relazioni familiari irrisolte, e anzi gravemente compromesse. “E' difficile, prendersi cura di qualcuno, se ancora hai bisogno che qualcuno si prenda cura di te.”

10/10/2021 10:28
Coppia di fatto: quali diritti? La coabitazione non è più elemento imprescindibile

Coppia di fatto: quali diritti? La coabitazione non è più elemento imprescindibile

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti affettivi interpersonali e nello specifico i diritti e doveri tra i conviventi di fatto. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di San Severino Marche che chiede: “Quali sono i diritti e doveri tra i due partner nascenti dalla convivenza di fatto?" La famiglia legittima, che trae origine da un atto formale (il matrimonio) con cui marito e moglie si obbligano ad una reciproca assistenza materiale e morale, si distingue dalla cosiddetta famiglia di fatto, in cui tali doveri sorgono spontaneamente per effetto della condotta di vita dei due partner; si tratta di una situazione di fatto che trova copertura costituzionale grazie all’art. 2 Cost., che tutela le cosiddette formazioni sociali, ove ciascun individuo esplica la propria personalità. La nozione di convivenza di fatto, che nel corso degli anni è stata oggetto sia di elaborazione giurisprudenziale che di interventi normativi discontinui, consiste nella relazione stabile tra due persone caratterizzata da un elemento soggettivo, l’affetto, e da un elemento oggettivo, la reciproca e spontanea assunzione di diritti ed obblighi. A questa definizione, nel 2016, ha fatto seguito la nozione legale di convivenza di fatto con la legge n. 76/2016 (c.d. legge Cirinnà), con la quale è stata introdotta una disciplina organica della convivenza more uxorio: all’art.1, comma 36, ha definito i conviventi di fatto come due persone maggiorenni che, sebbene non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da unione civile, siano unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale; la circostanza che nessuno dei conviventi di fatto possa essere sposato comporta che non è possibile considerare convivenza di fatto quella in cui uno dei soggetti coinvolti sia solo separato e non divorziato dal precedente partner. Nonostante la legge Cirinnà, al comma 37 dell’unico articolo di cui è composta, richieda la dichiarazione anagrafica per l’accertamento della stabile convivenza, la giurisprudenza ritiene che ciò che conta sia il fatto materiale della convivenza, che può essere accertato in altro modo, anche in assenza di tale dichiarazione; pertanto, la legge n. 76/2016 si applica anche alle coppie che abbiano volontariamente omesso di procedere alla registrazione anagrafica. Gli indicatori che rilevano ai fini dell’accertamento di un rapporto di convivenza sono plurimi; si pensi, per esempio, alla ricorrenza di un progetto di vita comune, alla prestazione di reciproca assistenza, alla compartecipazione di ciascuno dei conviventi alle spese comuni, all’esistenza di un conto corrente comune e, infine, alla coabitazione. In merito a quest’ultimo indicatore, la Corte di Cassazione si è espressa con l’ordinanza n. 9178/2018 chiarendo che la coabitazione, indice che finora era stato considerato rilevante per l’esistenza di una famiglia di fatto, non è più un elemento imprescindibile, essendo diventato un indice meramente recessivo a fronte del mutato assetto della nostra società; la Suprema Corte, nella citata ordinanza, tra i fattori complici del suddetto mutamento annovera la crisi economica, la sempre maggiore facilità dei contatti telefonici e l’economicità dei trasporti. La scelta del luogo di abitazione, infatti, spiega la Corte, non può essere sempre conforme alle scelte affettive delle persone, ma può essere necessitata dalle circostanze economiche; così come la ricerca di un lavoro può portare l’individuo a spostarsi in un luogo diverso da quello in cui risiede il proprio centro affettivo e a trascorrervi gran parte della settimana o del mese: non per questo si può dire che venga meno la famiglia. Nonostante debba escludersi un’applicazione per analogia delle norme dettate specificamente per la famiglia legittima, al convivente more uxorio, in alcuni casi, sono riconosciuti i medesimi diritti che spettano a chi possiede lo status di coniuge. Innanzitutto, al comma 38 della legge Cirinnà è prevista l’equiparazione del convivente al coniuge nei casi stabiliti dall’ordinamento penitenziario, tra i quali assume un certo rilievo il diritto di visita; i detenuti, infatti, hanno il diritto di avere dei colloqui con i familiari, per tali intendendosi non solo il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado, ma anche il convivente, indipendentemente dal sesso. Oltre a ciò, in caso di malattia o ricovero di uno dei conviventi, il comma 39 della legge citata prevede che il partner abbia il diritto di visita e possa accedere alle informazioni personali riguardanti il convivente, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere previste per i coniugi e gli altri familiari. Il convivente, inoltre, ai sensi del comma 48 della legge Cirinnà, può essere nominato amministratore di sostegno del partner infermo oppure suo curatore o tutore qualora quest’ultimo venga dichiarato inabilitato o interdetto. II comma 65 della legge n. 76/2016, infine, prevede che in caso di cessazione della convivenza di fatto, il giudice stabilisca il diritto del convivente di ricevere gli alimenti qualora versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento; gli alimenti sono assegnati per un periodo proporzionale alla durata della convivenza e in rapporto alle possibilità dell’alimentante. Si tratta di un diritto ad una prestazione di tipo strettamente alimentare, che si differenzia sia dall’assegno di mantenimento a favore del coniuge separato sia dall’assegno divorzile. Da ultimo, ai sensi dell’art. 199, comma 3, lett. a), c.p.p., il convivente dell’imputato in un processo penale ha il diritto di astenersi dal testimoniare. Per quanto riguarda, invece, ai diritti del convivente superstite, il comma 42 della legge n. 76/2016, prevede che in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente superstite abbia il diritto di abitarvi ancora per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore ai due anni, e comunque non oltre i cinque anni; tale diritto viene meno qualora il convivente superstite contragga matrimonio o si unisca civilmente ad altra persona ovvero in caso di nuova convivenza di fatto. Il comma 44, inoltre, prevede il diritto del convivente a subentrare nel contratto di locazione della casa di comune residenza intestato all’altro convivente, in caso di morte di quest’ultimo. È altresì prevista la risarcibilità del danno da perdita del convivente derivante dal fatto illecito di un terzo; invero, il comma 49 della legge Cirinnà prevede che nell’individuazione del danno risarcibile vengano applicati i medesimi criteri individuati per il risarcimento del coniuge superstite. Al convivente spetta, dunque, in concorso con i familiari della vittima, il risarcimento del danno patrimoniale, commisurato ai contributi per il mantenimento dovuti o fondatamente attesi per il futuro e venuti a mancare in seguito all’uccisione, oltre che il risarcimento del danno non patrimoniale, consistente nel dolore derivante dalla perdita del partner. Infine, in materia di successione per causa di morte, il convivente more uxorio del defunto non è contemplato tra gli eredi legittimi, ossia tra coloro che possono succedere ex lege qualora il de cuius non abbia redatto il testamento; la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 310/1989 ha negato l’illegittimità di tale esclusione e con la legge 76/2016 la situazione non è mutata, infatti tuttora non sono previsti diritti successori ex lege a favore del convivente. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                                             

10/10/2021 10:00
L'orso marsicano ritorna sui Monti Sibillini: un video ne accerta la presenza

L'orso marsicano ritorna sui Monti Sibillini: un video ne accerta la presenza

Un eccezionale documento video accerta la presenza dell'orso marsicano sui Monti Sibillini. Nella serata di ieri, infatti, le pagine Facebook "Guida Naturalistica o Ambientale Escursionistica" e "L'occhio nascosto dei Sibillini" hanno condiviso le immagini girate da Filippo Monachesi durante un sopralluogo sui nostri monti. Queste rarissime riprese testimoniano che l'orso, dopo anni di ipotetici avvistamenti, è tornato sui Sibillini dopo circa 10 anni, visto che l'ultimo esemplare accertato era stato Ulisse, che ha frequentato i nostri monti dal 2007 al 2010.  La guida, appena ha visto l'orso, ha cominciato ad indietreggiare lentamente e con calma, senza movimenti bruschi e non dandogli le spalle. Poi a debita distanza ha cominciato a filmare sempre continuando a indietreggiare lentamente. L'orso si è alzato due volte sulle zampe posteriori, non per aggredire, ma per vedere meglio e valutare la situazione (la vista è il suo senso meno sviluppato).  L'intero girato è ora a disposizione dell'ente Parco dei Sibillini, al quale spetterà predisporre tutte le opportune indicazioni.  Di seguito proponiamo il video dell'avvistamento: 

10/10/2021 09:10
Covid Marche, 49 casi e un decesso nelle ultime 24 ore. Aumentano i ricoveri (+4)

Covid Marche, 49 casi e un decesso nelle ultime 24 ore. Aumentano i ricoveri (+4)

Prosegue il calo dell'incidenza di contagi da coronavirus su 100mila abitanti nelle Marche: nelle ultime 24 ore 49 casi e incidenza a 28,80. Intanto i ricoveri per Covid-19 sono saliti a 55 (+4) ed è deceduto un 64enne di Amandola (Fermo),  con patologie pregresse,  ospite della Residenza Valdaso,  portando il totale a 3.082. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. La provincia di Macerata ha fatto segnare il maggior numero di casi nell'ultima giornata (20); seguita da Ancona (14), Fermo (4), Pesaro Urbino (3) e Ascoli Piceno (2); sei i casi da fuori regione. Dodici le persone con sintomi, 11 i contatti stretti di positivi, 14 quelli domestici, tre in ambito scuola/formazione e uno sul lavoro; per sei casi approfondimento epidemiologico. I tamponi eseguiti sono 2.851 di cui 1.585 nel percorso diagnostico (3,1% di positivi) e 1.266 nel percorso guariti, a cui si sommano 851 test antigenici (19 positivi). In crescita i ricoverati in Semintensiva (20; +3) e nei reparti non intensivi (23; +2), mentre sono in diminuzione i ricoverati in Terapia Intensiva (-1); tre i dimessi in un giorno. Gli assistiti nelle strutture territoriali sono 39 mentre i pronto soccorso regionali tornano Covid-free. Il totale dei positivi cala a 2.303 (-48) e le quarantene per 'contatto' a 2.935 (-151), i guariti/dimessi superano i 109mila (109.056).

09/10/2021 15:29
San Severino, al via un corso gratuito di nordic walking

San Severino, al via un corso gratuito di nordic walking

Nell’ambito del progetto “Lidmo – Libertà di movimento”, realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e destinato ai cittadini residenti in alcune realtà del cratere, tra cui rientra il Comune di San Severino Marche, venerdì 15 ottobre, dalle ore 15 alle ore 17,30, e sabato 16 ottobre, dalle ore 9,30 alle ore 12, nel parco della Bocciofila di via Della Resistenza verrà proposto un corso gratuito di base di nordic walking. La lezione sarà tenuta dagli istruttori della Asd Nordic Walking Green che metteranno a disposizione dei partecipanti anche i bastoncini per camminare. Il nordic walking è una attività di camminata che permette di utilizzare l’uso dell’intero corpo con maggiore intensità di movimento coinvolgendo anche i muscoli del torace, i dorsali, i tricipiti, i bicipiti, le spalle e gli addominali.  

09/10/2021 11:23
Covid Marche, 71 nuovi casi oggi di cui 11 nel Maceratese: un decesso a Muccia

Covid Marche, 71 nuovi casi oggi di cui 11 nel Maceratese: un decesso a Muccia

Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2589 tamponi: 1376 nel percorso nuove diagnosi (di cui 626 nello screening con percorso Antigenico, con 16 positivi rilevati) e 1213 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 5,2%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 29,37 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 30,90). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 71, di cui 11 nella provincia di Macerata, 23 nella provincia di Ancona, 18 nella provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Ascoli Piceno, 5 in provincia di Fermo e 10 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (15 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (17 casi rilevati), contatti in ambito domestico (22 casi rilevati), contatti extra regione (1), positivi in ambito scolastico/formativo (5 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 caso rilevato), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (9). Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una leggero aumento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,2% oggi, contro il 4,1% registrato ieri.   Stabile il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 51, tra i quali 13 in Terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 21 in reparti non intensivi, e 17 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.    Nelle ultime 24 ore si registra anche un decesso corrrelato al Covid-19: la vittima è un 71enne di Muccia che ha perso la vita all'ospedale di Ancona.     Vi sono, infine, 39 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone).   

08/10/2021 16:41
Le amministrative vinte dall'astensione

Le amministrative vinte dall'astensione

L’astensione alle amministrative dimostra una scarsa rappresentatività dei candidati? O rappresenta una colpevole passività dell’ elettorato? Oppure l’astensionismo è legato alla pandemia? Forse è una forma di protesta per lo scollamento della politica dalla vita reale e quotidiana  dei suoi elettori, una politica che promette, ma il cui fine è la ricerca della maggioranza e la volontà di mantenere la poltrona?... Fatto sta che la decisione degli italiani è stata chiara:  ha votato la metà degli aventi diritto. Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno alle elezioni comunali si è presentato alle urne il 54,7% degli aventi diritto: 5.503.824 persone sulle 12.147.040 complessive. Alla precedente tornata elettorale, il dato era stato del 61,58%; l’astensione è cresciuta dell’ 8%. Il tema dell’astensionismo non è argomento nuovo, domina da anni il dibattito politico ed ha raggiunto il suo apice alle amministrative appena concluse. La partecipazione elettorale del popolo italiano negli anni è diminuita in maniera sostanziale. Il “non voto” pesa. In un ’intervista rilasciata alla sezione “24+ Italia // Politica” de il Sole 24 Ore  a Cristopher Cepernich, sociologo dei media e dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Torino, l’esperto afferma: “Che l’astensionismo fosse un rischio era prevedibile, ma che fosse così alto non me l’aspettavo. Si vota meno perché non si trova una rappresentanza in cui avere fiducia, e questo è ancora più vero nelle periferie, dove dai dati emerge che l’affluenza alle urne è stata più bassa. A votare sono i quartieri benestanti, mentre le periferie hanno disertato le urne”. Le motivazioni degli astensionisti sono certamente le più diverse, ma  gli astenuti delusi dalla sinistra, dalle destre, da Conte sono accomunati dalla disaffezione, dalla rabbia, dalla delusione e dalla convinzione che la politica sia ormai distante.

08/10/2021 11:31
Operazione antibracconaggio nel Maceratese: sequestrati richiami acustici per quaglie

Operazione antibracconaggio nel Maceratese: sequestrati richiami acustici per quaglie

Vasta operazione antibracconaggio effettuata dalla Polizia Provinciale in collaborazione con le Guardie Venatorie volontarie delle associazioni di settore. In cinque distinti servizi notturni che hanno interessato l’intero territorio provinciale sono stati individuati e sequestrati dodici richiami acustici a funzionamento elettromagnetico vietati dalla normativa vigente e posizionati nelle ore notturne nelle campagne per mano dei bracconieri, in località vocate alla sosta delle quaglie che in questo periodo stanno effettuando la migrazione per il raggiungimento dei luoghi di svernamento. Questi richiami hanno lo scopo di concentrare le quaglie in luoghi dove poi possono essere abbattute in modo indiscriminato. I sequestri hanno interessato i comuni di Monte San Martino, San Ginesio, Monte San Giusto, Morrovalle, Montelupone, Appignano e Recanati. La Federcaccia Provinciale di Macerata ha ringraziato, in una nota, “sia le proprie Guardie Venatorie volontarie che hanno partecipato in modo determinante a questi servizi, sia l’agente della Polizia Provinciale che ha coordinato in modo impeccabile le stesse Guardie, riuscendo a ridimensionare questi vergognosi atti di bracconaggio”. “Come Federcaccia – continuano -  condanniamo senza mezzi termini ogni atto di bracconaggio e, proprio per tutelare tutti i cacciatori che praticano l’attività venatoria nel pieno delle regole e del rispetto delle leggi vigenti, saremo presenti sul territorio con le nostre Guardie Venatorie Volontarie in piena collaborazione con la Polizia Provinciale, per reprimere eventuali illeciti”. Per segnalazioni, il coordinamento provinciale Guardie Venatorie Volontarie Federcaccia è contattabile tutti i giorni al 339/5981898 e la Polizia Provinciale al 800216659.

08/10/2021 11:01
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.