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Volley, Serie B e Serie C: Paoloni alla quinta vittoria di fila e il record di Corridonia si infrange a Bari

Volley, Serie B e Serie C: Paoloni alla quinta vittoria di fila e il record di Corridonia si infrange a Bari

Giornata di vittorie per le squadre maceratesi: fra una Paoloni che continua a sfoggiare i muscoli alla sua quinta vittoria consecutiva e una rediviva Farmacia Casciotti che folgora in casa le pescaresi in un poco più di un'ora, cedono però il passo le ragazze della Corplast Corridonia che con la prima sconfitta stagionale scivolano dalla vetta. Tanto cuore da parte della Coal Cucine Lube che rimonta una partita difficile a Fano; bene il Volley Macerata nella lunga partita contro Appignano e il Volley Potentino che vince in tre set a Rimini. Partiamo con la Serie B Maschile - Girone G - 7° giornata: Paoloni Macerata – Titan Services S. Marino (3-1 25-16, 25-16, 18-25, 25-19): Partita portata a casa senza difficoltà dalla Paoloni Macerata che conquista la sua quinta vittoria consecutiva. Nei primi due set i biancorossi mantengono sempre un solido vantaggio sugli ospiti che consente loro di giocare tranquilli e di commettere pochi errori. Complice la troppa sicurezza, però, la Paoloni abbassa la guardia nel terzo set e cede terreno agli avversari: i tanti sbagli in ricezione e in battuta impediscono ai maceratesi di conquistare una vittoria perfetta che arriverà solo nel quarto set. Parte forte la Paoloni che porta subito il punteggio sull’8-3 e gioca con un gap di sicurezza per tutto il primo set, chiuso in 20 minuti per 25-16. Secondo set dove i ragazzi di Coach Giganti riescono a replicare il risultato precedente, vincendo di nuovo in 20 minuti per 25 a16. I troppi errori dei locali permettono alla Titan Services di riprendere fiato e di portare a casa il terzo set grazie a un Frascio scatenato. Nonostante la reazione avversaria, però, la squadra locale non si lascia intimorire e chiude i giochi nel quarto set alla grande con un 25-19 finale. Romagna Banca Bellaria – Volley Potentino MC (0-3 23-25 18-25 19-25): Boccheggiano ancora i romagnoli in fondo alla classifica senza punti. Vittoria facile per i maceratesi in trasferta che non sottovalutano gli avversari e avanzano punto dupo punto verso la vittoria mantenendo alta la concentrazione. Tre punti importanti che fanno intravedere al Volley Potentino l'uscita dalla zona play-out. Di seguito poi la Serie C Maschile - 6° giornata: Arbo Borgovolley Fano – Coal Cucine Lube Civitanova (2-3 25-20, 25-22, 21-25, 16-25, 13-15): Partita vinta in rimonta dalla Coal Cucine Lube. Il primo e il secondo set si combattono ad armi pari ma è sempre la squadra di casa che riesce a vincere. Fano non riesce tuttavia a chiudere i giochi e lascia spazio alla Lube per recuperare. Terzo set portato a casa di misura dai biancorossi che invece si mostrano molto più convincenti nel quarto. Al tie-break le due squadre si danno battaglia ma a spuntarla è la Lube, che torna finalmente a vincere. Volley Macerata – Aurora Volley Appignano (3-2 25-23, 12-25, 25-22, 20-25, 15-9): Match al cardiopalma per i ragazzi del Volley Macerata che, dopo circa 2 ore di gioco, riescono a vincere al tie-break sugli avversari. Partita molto combattuta che, fatta eccezione per un secondo set dove gli ospiti si sono imposti bene con una battuta precisa ed efficace, ha visto le 2 squadre darsi battaglia alla pari. Tanti errori dei padroni di casa costano loro il quarto set ma i ragazzi di coach Cacchiarelli giocano bene nel quinto e, con grinta, si impongono bene nel finale: la vittoria arriva con un netto vantaggio per i Maceratesi. Due punti importanti per la squadra di casa che dopo un po' di digiuno ricomincia a muovere la classifica. Passiamo infine ai risultati della Serie B2 Femminile - Girone L - 7° giornata: Primadonna Volley Bari – Corplast Corridonia Mc (3-2 25-22, 24-26, 19-25, 25-20, 15-10): Partita infinita che ha visto la Corplast Corridonia inciampare per la prima volta in campionato, a Bari. La conclusione della striscia positiva costa anche il primo posto in classifica alle ragazze di mister Messi che vedono la LG Umbryracing Futura prendere la corona con 17 punti. Portano a casa, comunque, un punto prezioso che torna utile a fini di classifica. Avversario ostico che porta avanti offensive intelligenti in lunghi scambi coadiuvati da una difesa resiliente in seconda linea. 5 Set in cui ad avere la meglio è chi ha compiuto meno errori, troppi da parte di Corridonia che chiude nel complessivo a quota 42. Farmacia Casciotti V.Mc – Dannunziana V. School (3-0 25-15, 25-15, 25-17): Si rialza dopo tre sconfitte consecutive la Farmacia Casciotti che vince e convince in un match lampo contro la Dannunziana Pescara. Le torresine tengono il ritmo della partita alto dall’inizio alla fine e schiacciano le avversarie lasciando loro solo le briciole. Tre vittorie nette sulle abruzzesi che valgono tre punti importantissimi in vista delle prossime giornate. (Fonte Foto: Facebook)

28/11/2021 15:30
Coronavirus, 378 nuovi casi oggi nelle Marche: Macerata seconda provincia con più contagi

Coronavirus, 378 nuovi casi oggi nelle Marche: Macerata seconda provincia con più contagi

Resta alto il numero dei positivi giornalieri nelle Marche: secondo i dati del Servizio Salute della regione nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 378 (ieri 427) e l'incidenza scende leggermente a 171,70 (ieri 171,90). Il maggior numero di nuovi casi continua a registrarsi nella fascia adulta: 96 casi per i 25-44enne, 85 per i 45-59enne. Ci sono poi 35 casi tra i 60-69enni. Ma anche la fascia giovanile è interessata, con oltre 100 casi tra zero e 18 anni: 33 i nuovi casi per 6-10 anni, cioè i bambini che frequentano le scuole elementari, 60 complessivamente per le fasce di età comprese tra 11 e 19 anni, 4 per zero-2 anni, 6 per 3-5 anni. La provincia con il maggior numero di casi è Pesaro Urbino con 95, seguita da Macerata con 83, da Ascoli Piceno con 79, da Ancona con 69, Fermo con 45, più 7 casi fuori regione. I 378 nuovi positivi rappresentano il 10,1% dei 3.733 tamponi esaminati nel percorso diagnostico screening (su 6.245 tamponi complessivi). I test antigenici sono invece 2.144. Sono 98 i soggetti sintomatici, 112 i contatti domestici, 97 i contatti stretti di casi positivi, 11 i positivi in setting scolastico/formativo, mentre per altri 49 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Resta alto il divario tra vaccinati e non vaccinati tra i ricoverati nelle terapie intensive: l'incidenza tra i non vaccinati (platea 403mila persone) è di 3,47 su 100mila abitanti, mentre quella tra i vaccinati è 0,73 su 100mila abitanti, rispetto a una platea di 1.080.000 persone. Per i ricoveri in area medica invece l'incidenza è 10,42 tra non vaccinati e 2,63 tra vaccinati. Per i casi positivi generali invece l'incidenza è 16,80 tra i vaccinati e 50,62 tra non vaccinati. Calcolando invece su base percentuale, nelle terapie intensive il 36% dei ricoverati è vaccinato, il 64% non vaccinato, nell'area medica 41% vaccinati, 59% non vaccinati. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si registra anche un decesso: si tratta di un 90enne anconetano spirato all'Inrca di Ancona. 

28/11/2021 14:00
Vittime di prepotenza: come affrontarla

Vittime di prepotenza: come affrontarla

Prepotenza, in vocabolario Treccani: “carattere, atteggiamento di chi è prepotente, di chi, in modo del tutto arbitrario, vuole imporre la sua volontà, anche ricorrendo a coercizioni e soprusi”. Chi di noi almeno una volta nella vita, non si è imbattuto in soggetti prepotenti? Tra i conoscenti, gli amici, i colleghi, in famiglia. La prepotenza, sinonimo di aggressività, arroganza, prevaricazione, sopraffazione, è il comportamento di quei soggetti che pretendono di avere sempre ragione, anche di fronte all’evidenza contraria, e utilizzano, sfruttano, strumentalizzano chiunque e qualsiasi situazione per ottenere il loro esclusivo interesse e tornaconto. Questo atteggiamento viene utilizzato in ogni ambito ed è spesso erroneamente associato al concetto di forza. Gli esperti dicono al contrario  che, con prepotenza, agiscono soggetti profondamente insicuri, incapaci di autocritica e di relazioni sane. I prepotenti provano piacere solo nel tiranneggiare l’altro. La prevaricazione è per loro linfa vitale: scorrettezza, manipolazione, menzogne sono gli strumenti che utilizzano per raggiungere questo loro agognato risultato finale.  Spesso si celano dietro parole di giustizia e si innalzano a “detentori di verità assolute” e, spesso, chi ha a che fare con loro, pur avendo un’onestà intellettuale sconosciuta a tali soggetti, si ritrova incapace di gestire emotivamente e lucidamente la “relazione patologica” che propongono tali  individui. Esiste un modo corretto per reagire ai prepotenti? Il primo, il più efficace è stare lontani il più possibile da questa categoria di persone. Non sempre tuttavia ciò è possibile: il prepotente potrebbe essere un membro della famiglia, un collega di lavoro dal quale non è possibile allontanarsi. In questi casi imparare a reagire nel modo corretto è di vitale importanza per non farsi intossicare la vita. Gli esperti consigliano di rispondere alla prepotenza con: - Una reazione calma e lucida: questi soggetti mirano a far perdere il controllo all’altro, per sentirsi legittimati a rispondere a tono. Non cadere nel loro gioco è il primo passo fondamentale. Mantenere la calma e non cedere alle provocazioni create ad hoc. Ciò non significa non reagire, sarebbe dannoso; ma farlo comunicando la propria posizione con assertività. - Autostima: non dimenticare e non rinunciare mai ai propri diritti per paura di peggiorare la situazione. Il prepotente non cambierà mai atteggiamento se viene assecondato nelle sue illegittime pretese di potere,  anzi vedrà nel suo interlocutore uno zerbino da continuare a calpestare.  - Ironia: usato in modo appropriato, l’umorismo trasmette sicurezza e padronanza della situazione e potrebbe contribuire a ripristinare l’equilibrio di ruoli tra le parti.    

28/11/2021 11:51
Ipotesi di riduzione giornate di pesca, Carloni dice no: "Basta vessazioni ai pescatori"

Ipotesi di riduzione giornate di pesca, Carloni dice no: "Basta vessazioni ai pescatori"

“Il comparto ittico italiano e marchigiano non può essere ulteriormente oppresso da cervellotiche decisioni imposte da anonimi funzionari di Bruxelles, peraltro nemmeno supportate da riscontri scientifici circa il miglioramento degli stock ittici. Come Lega daremo battaglia a tutti i livelli a tutela di un settore cardine del nostro sistema economico, sia a livello locale che nazionale”. Il no all’ipotesi di riduzione delle giornate di pesca per il 2022 arriva dal vicepresidente e assessore della Regione Marche Mirco Carloni, nel ribadire la sua contrarietà a quelle che reputa come "vessazioni nei confronti dei pescatori" L’ipotesi di un plafond massimo di giornate lavorative all’anno per ogni peschereccio è emersa al recente Tavolo di Consultazione della Pesca e dell’Acquacoltura del MIPAAF, bozza subito rigettata dal 'Carroccio': “Sono a fianco del nostro capo dipartimento Pesca, l'onorevole Lorenzo Viviani, a cui do tutto il sostegno per l’ennesima sfida a tutela dei legittimi interessi del settore, come peraltro recentemente fatto con l’allargamento della Cassa Integrazione per i lavoratori agricoli ai lavoratori del comparto ittico”. 

28/11/2021 11:02
Colpi "proibiti" nel calcio: normali falli di gioco o responsabilità penale?

Colpi "proibiti" nel calcio: normali falli di gioco o responsabilità penale?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le possibili responsabilità di un atleta nella pratica dello sport e nello specifico nel gioco del calcio. Ecco l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana: "Con grande piacere mi accingo ad affrontare il seguente argomento sollecitato dalle mail dei lettori e nel farlo utilizzerò dei casi pratici che spesso e volentieri avvengono durante una competizione calcistica. Ultimissimi minuti del match. Risultato – importantissimo – ancora in bilico. Contropiede fulmineo della squadra ospite. L’attaccante, palla al piede, si dirige verso l’area avversaria, quando irrompe il difensore che, pur volendo colpire la sfera, centra in pieno la gamba sinistra del ‘numero 9’; grave infortunio per l’attaccante: frattura della tibia. In primo ed in secondo grado, viene confermata la condanna per il difensore locale per il reato di lesioni colpose di cui all’art. 590 del codice penale; in Cassazione, invece, viene assolto con formula piena, per l’assenza di tale tipologia di responsabilità. Smentita la visione tracciata dai giudici del Tribunale prima e da quelli della Corte d’appello poi: decisiva l’applicazione del cosiddetto “rischio consentito”, con riferimento ad «eventi lesivi causati nel corso di incontri sportivi». Nessun dubbio sulla dinamica del rilevante scontro di gioco, verificatosi durante la partita; evidente, infatti, la condotta scorretta del difensore della squadra di casa, evento, però, frutto di un eccessivo «agonismo» e di un errore nel calcolo della «tempistica dell’intervento di gioco»: egli, infatti, ha mirato «il pallone», ma ha «finito per colpire la gamba dell’attaccante, che, in anticipo, già aveva allungato la sfera in avanti. Rilevante il contesto: «l’infortunio maturò in un frangente particolarmente intenso», cioè «gli ultimi minuti dell’incontro», e durante «una azione di gioco decisiva» per un match «rilevante per il campionato». Significativo anche il fatto che l’azione del difensore, pur in trance agonistica, «era manifestamente indirizzata a interrompere l’azione di contropiede, mediante il tentativo di impossessarsi regolarmente del pallone», sottraendolo all’attaccante. Tutto ciò, spiegano correttamente i magistrati della Cassazione, consente di ritenere meritevole di censura il gesto compiuto dal difensore, però solo nell’ambito dell’«ordinamento sportivo». Va esclusa, quindi, la «antigiuridicità» a livello penale del «fallo» compiuto sul campo da calcio. Evidente la colpa del difensore, sanzionabile, però, solo in ambito sportivo, non certo in quello penale (Cassazione, sentenza n. 9559/2016, Sezione Quarta Penale). Così come il caso “derby infuocato”: il difensore colpisce l’avversario con un pugno con l’azione di gioco distante. In tal caso la Suprema Corte ha giustamente confermato la sentenza di condanna dell’imputato/difensore locale, “trattandosi di un’aggressione fisica intenzionale, per ragioni avulse dalla dinamica sportiva”. Il Collegio di legittimità, ritenendo corretta la valutazione svolta dalla Corte territoriale, afferma che «in tema di competizioni sportive, non è applicabile la scriminante atipica del rischio consentito, qualora nel corso di un incontro di calcio, l’imputato colpisca l’avversario con un pugno al di fuori di un’azione ordinaria di gioco, trattandosi di dolosa aggressione fisica per ragioni avulse dalla peculiare dinamica sportiva». Nella disciplina calcistica, infatti, «l’azione di gioco è quella focalizzata dalla presenza del pallone ovvero di movimenti, anche senza palla, funzionali alle più efficaci strategie tattiche, circostanze non presenti in quanto accaduto». Tale circostanza, al fine di spiegare ancor meglio il limite della scriminante dell’attività sportiva del “rischio consentito” nell’ambito di una partita di calcio, si va a ricollegare ad un ulteriore fatto accaduto in campo, soffermandoci però prima all’indimenticabile finale mondiale di Berlino vinta dalla nostra nazionale. Il colpo di testa è un protagonista obbligatorio di ogni partita di calcio che si rispetti, giocata, questa, spesso vincente, è in grado di sorprendere, se ben eseguita, anche il più “felino” dei portieri. Diversa dal colpo di testa è, invece, la testata vera e propria, anche questa, purtroppo, presente in alcune partite di calcio; tutti noi ricorderemo Materazzi mentre stramazza al suolo come un birillo, colpito dalla craniata infertagli da Zidane: si era alla finale dei Mondiali del 2006 e tutta l'Italia – di lì a poco – sarebbe scesa in strada ad esultare per la quarta stelletta conquistata. Fatta questa premessa “storica” che non ha avuto alcuna evoluzione giudiziaria, pur possibile, la stessa però si va a ricollegare ad un caso simile, che si è svolto in un contesto molto più modesto dell’”Olympiastadion di Berlino”, che invece è terminata nelle aule dei Tribunali. Durante un incontro di calcio, poco prima del fischio finale, un giocatore si accascia al suolo, tramortito: ha appena ricevuto una testata sul naso da un avversario a gioco fermo. Il malcapitato calciatore, col setto nasale fratturato, vola in ambulanza verso l'ospedale più vicino: di lì a poco sporgerà querela. Il procedimento penale, deciso nelle forme del rito abbreviato condizionato, si conclude con una sentenza di condanna. Tutti gli eventi riportati, ci consentono di chiarire meglio l’antigiuridicità durante una partita di calcio, facendo riferimento alle scriminanti “atipiche”. Il catalogo piuttosto ristretto delle scriminanti “codificate” non fa espressa menzione dell'esimente sportiva, che appartiene – per dottrina e giurisprudenza ormai ben consolidate – al novero delle esimenti non espressamente contemplate nel codice, ma di fatto esistenti. Queste ultime sono figlie dell'evoluzione naturale del diritto penale, che, nel suo adeguarsi alla realtà sociale in cui si applica, deve necessariamente calibrare la risposta punitiva alle infinite, lecite, ma talvolta rischiose, forme in cui può esprimersi la condotta umana. Lo sport è una di esse: chi lo pratica – non importa se professionalmente o per diletto - mette in conto di poter subire anche conseguenze pregiudizievoli per la propria integrità fisica: il rischio che ogni sportivo accetta è, appunto, un rischio consentito. Qual è, a questo punto, il limite che non deve essere oltrepassato per sconfinare nell'illecito penale? Il consenso che – tacitamente – si esprime prendendo parte ad una competizione sportiva, implica, come già detto, l'accettazione di un rischio, più o meno calcolato. Questo calcolo si basa, evidentemente, anche sull'affidamento che tutti i partecipanti alla competizione conoscano e si conformino alle regole della disciplina sportiva praticata. Secondo la giurisprudenza, che dimostra di non ignorare la “realtà naturale” dell'agonismo, l'involontario travalicamento delle regole di gioco non è sufficiente per aprire le porte alla responsabilità penale nel caso in cui dovessero verificarsi conseguenze lesive per alcuno degli atleti. Il discorso cambia del tutto nell'ipotesi in cui l'incontro sportivo diventi un pretesto per dare sfogo a gesti gratuitamente violenti, o che comunque non sono giustificabili con il gesto atletico richiesto dal gioco del calcio; circostanza questa che ogni vero sportivo dovrebbe evitare oltreché condannare. Il gioco del calcio e lo sport in generale ha bisogno di veri sportivi! Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana                                                                                                                       

28/11/2021 10:40
Burioni: "Niente panico, ancora non si sa nulla sulla variante Omicron"

Burioni: "Niente panico, ancora non si sa nulla sulla variante Omicron"

“Sulla nuova variante ancora non si sa sostanzialmente niente. Per cui, fermo restando che bisogna stare all’erta, non fatevi prendere dal panico. Di varianti potenzialmente pericolose ne sono apparse (e sparite) molte nei mesi scorsi, speriamo che questa faccia la stessa fine”. È quanto twittato dal virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo l’allarme generato dalla comparsa della nuova variante del Covid-19, denominata Omicron, individuata in Sudafrica.  “Ovviamente la prudenza è d’obbligo - ha aggiunto il virologo di origini pesaresi, ospite fisso della trasmissione di Fabio Fazio, 'Che Tempo che fa' -. Per cui fa benissimo il nostro Paese a bloccare gli ingressi dalle zone dove è presente”.

28/11/2021 10:15
"Alle radici della violenza": iniziativa del Rotary Club Macerata

"Alle radici della violenza": iniziativa del Rotary Club Macerata

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dello scorso 25 novembre, il Rotary Club di Macerata ha promosso un incontro sul tema dal titolo “Alle Radici della violenza”, che ha avuto come relatrici la professoressa Ines Corti, docente dell’Università di Macerata e presidente del Comitato Unico per le Pari Opportunità e la dottoressa Elisa Giusti, assistente sociale e responsabile dei Servizi Antiviolenza della Cooperativa 'Il Faro'. Presente anche Egle Asciutti, legale del Centro Antiviolenza di Macerata. Durante l’evento, sono stati trattati molteplici aspetti legati a questa attuale e drammatica problematica: tra gli altri, la violenza di genere contro le donne fondata sulle differenze sociali, che reca in sé la convinzione di una presunta superiorità degli uomini; la violenza domestica che avviene nella quotidianità familiare e nell'ambito privato; la violenza non intesa soltanto come fisica ma anche psicologica ed esercitata in qualsiasi classe sociale, economica, culturale. La serata è stata anche l’occasione per raccogliere libri e giocattoli che saranno donati a una casa di accoglienza per donne vittime di violenza e i loro bambini: iniziativa, questa, resa possibile dalla partecipazione del  Club al Macerata Opera Festival. Nel suo intervento, la presidente del Rotary Club di Macerata Mirella Staffolani, medico specialista in pediatria e neonatologia, da sempre impegnata nella sensibilizzazione verso le problematiche che coinvolgono donne e bambini, ha sottolineato «quanto sia importante, tra le altre cose, contribuire a diffondere la cultura della lettura come "balsamo alle ferite dell'anima" e rispondere a un diritto fondamentale di ogni bambino, quello al gioco e ad una infanzia serena».

27/11/2021 17:25
Scompare da Barletta, 48enne ritrovato ad Ancona

Scompare da Barletta, 48enne ritrovato ad Ancona

Scompare da Barletta e viene ritrovato ad Ancona. Una storia a lieto fine, grazie all’operato del personale delle Volanti della polizia della città dorica, dirette dal Commissario Capo Luca Dal Monte. Gli operatori del locale Ufficio Prevenzione Generale sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, in Corso Carlo Alberto, dove era stata segnalata una persona in difficoltà. Giunti sul posto hanno trovato l'uomo, disorientato, e si sono adoperati per verificarne lo stato di necessità. Tramite tablet in dotazione alle Volanti,  gli agenti hanno identificato la persona come un italiano del '73, per cui era in atto un rintraccio per "Persona scomparsa" dopo la denuncia fatta dalla sorella, nel Comune di Barletta, il 24 novembre. Dopo la scomparsa del 48enne si erano mobilitati stampa e tv per denunciare pubblicamente la cosa. L'uomo è stato rifocillato, con cibo e assistenza. Nel frattempo la Centrale Operativa della Questura si è messa in contatto con i familiari del ritrovato e con il 118, scortando l'uomo in ospedale per escludere rischi per il suo stato di salute. Nella notte la sorella lo ha raggiunto. Oggi personale delle Volanti si è recato nuovamente in ospedale per sincerarsi delle condizioni di salute del 48enne che, secondo fonti mediche,  sembrerebbe aver avuto una temporanea amnesia.

27/11/2021 14:42
Covid Marche, 427 casi oggi. Terapie intensive: "I no vax sono 5 volte i vaccinati"

Covid Marche, 427 casi oggi. Terapie intensive: "I no vax sono 5 volte i vaccinati"

Nelle Marche sono 427 i casi di contagio al coronavirus registrati nell'ultima giornata. I tamponi eseguiti sono 6.217 di cui 3.727 nel percorso diagnostico di screening (11,5% di positivi) e 2.490 nel percorso guariti, a cui si aggiungono 2.146 test antigenici (150). Lo fa sapere l’Osservatorio epidemiologico Regione Marche che dà conto anche del fatto che degli attuali casi di positività in generale ) l'incidenza è di 71,34 su 100mila non vaccinati, e di 26,11 tra vaccinati. Valori che inquadrano le proporzioni reali dei ricoveri tra vaccinati e non vaccinati, rispetto al  numero assoluto di posti letto che dà conto del 33% di degenti in Intensiva tra vaccinati e il 67% tra non vaccinati (40% e 60% in area medica). Mentre sul totale di positivi, metà sono vaccinati e metà no. Il totale di prenotati over 40 per la terza dose vaccinale finora è di 72.638. L'incidenza di ricoveri in Terapia intensiva tra i non vaccinati (su una platea 403 mila persone) è di 3,47 su 100mila abitanti e supera il multiplo di cinque volte rispetto a quella tra i vaccinati (0,64 rispetto a una platea di 1.080.000). Più o meno la stessa proporzione per incidenza tra i degenti in area medica (10,42 tra non vaccinati e 2,54 tra vaccinati. Nell'ultimo giorno, dei 427 positivi rilevati, 100 riguardano la provincia di Ancona, 95 Pesaro Urbino; a seguire le province di Macerata (87), Ascoli Piceno (75), Fermo (58) oltre a 14 da fuori regione. Circa un quarto (10/) dei casi riguarda ragazzi fino a 18 anni: 4 tra 0-2 anni, 9 tar 3-5 anni, 49 tra 6-10 anni, 24 tra 11-13 anni e 21 tra 14-18 anni. Ci sono nuovi positivi in tutte le fasce d'età con picco tra 25-44 anni (109), seguito da persone tra 45-59 anni (98). In 107 casi le persone presentano sintomi; tra i contagi ci sono 119 contatti stretti di positivi, 124 contatti domestici, 12 in ambiente scolastico/formazione, 4 in setting lavorativo, 2 in ambiente di vita/socialità, 1 in setting assistenziale, 1 sanitario; per 55 casi approfondimenti epidemiologici in corso. Il Servizio Sanità rende noto, inoltre, che nelle ultime 24 ore si sono verificati 2 decessi correlati al Covid-19: le vittime sono una 85enne di Senigallia spirata al Torrette di Ancona e un 86enne di Fano che ha perso la vita all'ospedale di Pesaro.     

27/11/2021 12:25
Pd Marche, ex viceministro Matteo Mauri nominato commissario: coordinerà il Congresso regionale

Pd Marche, ex viceministro Matteo Mauri nominato commissario: coordinerà il Congresso regionale

Il segretario nazionale del PD, Enrico Letta, ha nominato il deputato Matteo Mauri, responsabile del settore "Cittadinanza e Immigrazione" del partito, coordinatore del Congresso regionale delle Marche, che dovrà tenersi comunque entro il 15 febbraio 2022. "La nomina ha la finalità di proseguire – si legge in una nota della segreteria nazionale del Partito Democratico – nel percorso di dialogo e condivisione attivato nelle ultime settimane e rivolto al rafforzamento della proposta politica del PD nelle Marche". Matteo Mauri, milanese, nel 2018 entra nella segreteria nazionale del PD e in occasione delle elezioni politiche viene rieletto deputato alla Camera dove, dal 14 agosto 2020, ricopre la carica di viceministro dell’interno nel governo Conte II. Del suo staff da sottosegretario fa parte ha la ex deputata maceratese Irene Manzi. Ora, per lui, il compito di traghettare il Partito Democratico marchigiano fino al prossimo Congresso.  

27/11/2021 11:00
Storie - "Ecco le ville nelle quali vengono in vacanza le star di Hollywood nelle Marche" (FOTO e VIDEO)

Storie - "Ecco le ville nelle quali vengono in vacanza le star di Hollywood nelle Marche" (FOTO e VIDEO)

Quiete assoluta e distacco quasi totale dalla realtà. E' questo lo scenario nel quale ci siamo proiettati per il quinto appuntamento con "Storie", la rubrica attraverso la quale ogni sabato mattina Picchio News vi porta alla scoperta di nuovi racconti e curiosità sulle province marchigiane. Ci troviamo sulle colline che separano il territorio di Fermo da quello di Macerata, dove le stradine sembrano essere tutte uguali e l'unico modo di orientarsi alla vecchia maniera è quello di riconoscere siepi e querce che si stagliano all'orizzonte. Questi campi sono oggi diventati terreno fertile per grandi imprenditori che hanno deciso di dare una seconda occasione di vita ai casolari abbandonati che spopolano in zona. "Nel corso dell'800 - raccontano alcuni abitanti del posto - qui era un fermento di lavoratori ed aziende agricole. Oggi, invece, ci vengono in vacanza le star di Hollywood".Da quindici anni a questa parte Maja e la sua famiglia hanno deciso di investire in questo business e oggi gestiscono alcune delle più belle residenze presenti in tutte le Marche. Un'esperienza di vita, non una semplice vacanza è quella che cerca chi viene a visitare questi territori e poi se ne innamora. E le strade sterrate necessarie a raggiungere quelle che un tempo sono state luogo di fatica, lo dimostrano. "Chi viene qui sente l'esigenza di sganciarsi dalla frenesia della propria vita. Parliamo di grandi imprenditori, personaggi politici, esponenti dell'alta finanza e anche star di Hollywood - racconta la property manager. Si tratta di persone che si riuniscono una o due volte l'anno con tutti gli amici e i parenti che di solito non riescono a vedere e che così, a Natale o durante l'estate ritrovano". Tanti marchigiani presenti qui in zona non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di rimettere in sesto casolari appartenuti alle famiglie. Ma c'è chi ha fiutato il business anche a lunga distanza: "La maggior parte dei proprietari di queste ville sono tutti stranieri. Olandesi, francesi, inglesi e tanti scandinavi hanno deciso di acquistare in questi territori e ristrutturare gli immobili. Non sempre riescono a venire qui in vacanza ed è per questo che affittano le loro proprietà".  Il mixture culturale lo si respira soprattutto nella stagione estiva, quando la sera le luci delle feste illuminano i campi. E sono diversi i turisti che si sono ritrovati per caso in queste zone e hanno scelto di restare a viverci. Sue, Annie e Lucy sono tre inglesi in Italia da 15, 10 e 6 anni: "Qui abbiamo trovato la pace e sentivamo l'esigenza di vivere una avventura prima che fosse troppo tardi", hanno raccontato durante un incontro davanti a una tazza di tè caldo al termine di una loro lezione di italiano. Le ville sono case da sogno: tre piani, ampi spazi esterni con prato inglese, piscine private, ogni tipo di comfort immaginabile. Minimo comune denominatore: massima discrezione. "Qui anche i vicini di casa spesso non sanno chi si trovano di fianco ed è per questo che chi è più conosciuto preferisce spostarsi qui", dice Maja. "Il costo? Assolutamente top secret!" Picchio News è entrato all'interno di queste ville. E questo è il nostro racconto:

27/11/2021 10:00
Allarme illegalità e nuovi numeri per il gioco online: i dati Agimeg

Allarme illegalità e nuovi numeri per il gioco online: i dati Agimeg

Andando leggere il report e i dati pubblicati sull'Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco è emerso un quadro davvero particolare che accende i riflettori sul mercato illegale del gioco in rete. Questa realtà diventa sempre più una piaga per la crescita di un settore che, invece, coinvolge milioni e milioni di Italiani e tantissimi lavoratori. Dunque, gli operatori del settore del gioco legale hanno chiesto una mano anche considerando che di fatto ci sono state anche tante novità relativamente ad una crescita per il 2021 che ha sfiorato 78 punti in percentuale. Nell'analisi di Agimeg poi si va ad analizzare quanto il gioco online ha dovuto subire a causa del lockdown e quanto questo è andato a favore dei canali di gioco non autorizzati. Il boom dei canali di gioco illegali nel lockdown 2020 Quando si parla di gioco online molte persone spesso hanno paura che si tratti di una truffa oppure di qualcosa di rischioso. In realtà però, il settore del gioco online è assolutamente sicuro ed è garantito anche dai controlli dello Stato e dall'AdM. Una volta che si è verificato nel sito che si sta utilizzando a questo particolare bollino che ne certifica l'autorizzazione, di fatto si può giocare in piena libertà. Infatti, basta semplicemente andare a cercare i migliori siti slot online, fare questa verifica e poter giocare in sicurezza. Questa cosa però non è accaduta nel corso del lockdown del 2020. In quell'anno vi è stata una drastica riduzione della raccolta relativa ai games online, tutto a favore del gioco illegale. Gli italiani hanno speso circa 18 miliardi di euro sui canali illegali o meglio di più rispetto all'anno 2019. Nel 2021 la situazione è andata un po' migliorando a favore del gioco legale. C'è da dire che purtroppo, le persone però continuano anche a confondere queste due realtà anche perché non si conosce bene come distinguere un sito legale da uno non legale. Quanto giocano online gli italiani? Un'altra domanda a cui risponde il report di Agimeg è fatto anche di concerto con il rapporto Lottomatica - Censius e quanto giocano gli italiani online. In realtà, non vi è una risposta univoca perché ci sono sia giocatori con reddito basso che quindi cercano di giocare piccole cifre, ma vogliono comunque divertirsi e sfidare la sorte cercando di migliorare la propria posizione. Vi sono anche i giocatori invece, che hanno a disposizione maggiori fondi e di conseguenza, fanno delle puntate più alte. Di certo, nel 2020 sono scese in maniera considerevole, in media, le puntate. Inoltre, soprattutto i più giovani giocano per diverse ore al giorno in quanto, scelgono dei giochi che sono molto più coinvolgenti e rientrano nella cosiddetta modalità “arcade” rispetto invece, al poker o al casinò che comunque restano i giochi preferiti dagli italiani. I giochi preferiti dagli italiani nel 2021 Nel corso del 2021 gli italiani hanno dimostrato di essere sempre molto legati ai classici giochi che rientrano nell'ambito dei casinò. Ad esempio, sono sempre di più coloro che scelgono il casinò che è in aumento in percentuale di 50 punti nel corso del primo semestre del 2021. Stesso discorso anche per il poker che ha avuto un aumento di 5 punti in percentuale. Andiamo poi a vedere nel dettaglio quali sono state le novità relativamente, ad esempio, ad altri giochi scelti. Vi è stato un piccolo calo relativamente al betting. Questo anche perché molti sono tornati a giocare in presenza nei centri scommesse che nel frattempo nel 2021 hanno riaperto i battenti. Stabili invece, gli altri settori. Le soluzioni degli operatori del settore per favorire il gioco legale Per favorire il gioco legale, gli operatori del settore hanno deciso di fare una serie di proposte dirette a coloro che sanno disciplinando questo ambito e che ci stanno provando anche con l'aiuto delle norme della Comunità Europea. L'obiettivo infatti, è quello di cercare di semplificare la richiesta di autorizzazioni e inoltre, anche quello di facilitare la tutela dei giocatori. Gli operatori chiedono maggiori investimenti anche perché si deve comunque pensare che questa categoria deve comunque subire una modifica da un punto di vista tecnologico. Ciò in quanto, bisogna fare dei siti e dei giochi che siano sempre più mobile friendly. Secondo gli esperti quindi, solo cercando di migliorare la situazione con delle leggi precise e ben specifiche per il settore, si potrà effettivamente sconfiggere per sempre la criminalità organizzata che sta dietro al gioco illegale.  

26/11/2021 16:06
Mondiale per Club 2021, la Lube Civitanova difende il titolo: il calendario delle partite

Mondiale per Club 2021, la Lube Civitanova difende il titolo: il calendario delle partite

La Fivb ha definito il calendario di tutte le partite del Mondiale per Club 2021, kermesse iridata a cui la Cucine Lube Civitanova, squadra detentrice del titolo 2019 (ultima edizione disputata), parteciperà dal 7 al 12 dicembre a Betim in Brasile al posto dello Zaksa, team vincitore della Champions League. I cucinieri, inseriti nella Pool A, debutteranno l’8 dicembre alle 21 italiane contro gli argentini dell’UPCN San Juan e torneranno in campo il giorno dopo alla stessa ora per misurarsi contro i brasiliani del Funvic Taubaté. Le prime due squadre dei gironi otterranno la qualificazione alle semifinali, previste rispettivamente alle 21 del venerdì e alle ore 00.30 del sabato 11 dicembre. La finalissima è in programma alle ore 00.30 di domenica 12 dicembre (le 20.30 di sabato 11 dicembre in Brasile). I match saranno trasmessi in streaming sulla piattaforma pay per view Volleyball World Tv.  Programma Mondiale per Club (orari italiani): Martedì 7 dicembre 2021 Ore 22 Funvic Taubaté-UPCN San Juan Mercoledì 8 dicembre 2021 Ore 1.30 Sada Cruzeiro - Foolad Sirjan Ore 21 Cucine Lube Civitanova - UPCN San Juan Giovedì 9 dicembre 2021 Ore 00.30 Foolad Sirjan - Trentino Itas Ore 21 Cucine Lube Civitanova - Funvic Taubaté Venerdì 10 dicembre 2021 Ore 00.30 Sada Cruzeiro - Trentino Itas Ore 21: semifinale 1 Sabato 11 dicembre 2021 Ore 00.30: semifinale 2 Ore 21: finale per il terzo posto Domenica 12 dicembre 2021 Ore 00.30: Finale per il titolo Mondiale 2021  

26/11/2021 16:00
Crea un ambiente fantastico con adesivi murali

Crea un ambiente fantastico con adesivi murali

Creare uno spazio caldo o divertente nella vostra casa può essere una cosa difficile da creare. Se non stai usando la vernice o alterando l'intero aspetto delle stanze, cos'altro dovresti fare? Per fortuna, in poco tempo, avrai la possibilità di creare un look incredibile in qualsiasi stanza della tua casa con l'aggiunta di meravigliosi adesivi murali. Puoi immaginare quanto tempo ed energia risparmierai semplicemente applicando un adesivo rispetto a dover pulire, preparare e dipingere una parete? Se stai cercando una soluzione semplice e conveniente che può essere letteralmente applicata a quasi tutte le superfici, gli adesivi murali saranno una delle tue scommesse migliori. Adesivi murali Sappiamo tutti che quando si entra in una stanza, la prima impressione è tutto. Questo significa che hai bisogno di fare qualcosa di grande e audace che catturi l'attenzione e faccia una dichiarazione. Se non avete mai pensato agli adesivi per piastrelle, è il momento di farli accadere. Con così tante opzioni, sarete in grado di decorare qualsiasi spazio nella vostra casa o appartamento senza preoccupazioni! Ecco alcune delle ragioni principali per cui gli adesivi murali sono popolari per tutte le età e per tutti i diversi tipi di stanze. Sono disponibili in qualsiasi colore tu voglia Non dovrai più preoccuparti di cercare di passare ore online o di camminare in un negozio per trovare qualcosa del colore che stai cercando. Scegliere un adesivo murale non è mai stato così facile, dato che puoi scegliere anche la tua combinazione di colori. Puoi trovare qualcosa che si abbini ai tuoi mobili, alla corsa, alle tende, o semplicemente creare un bel punto focale al centro della tua parete che tutti possano vedere. Le opzioni sono davvero infinite. Puoi scegliere grandi o piccoli Alcune stanze sono per distinguersi e se ne hai una, allora hai bisogno di un grande adesivo murale per accompagnarla! Ci sono opzioni in cui puoi farli essere grandi come il muro, o piccoli e minuscoli per aggiungere solo qualcosa di piccolo e divertente alla stanza. Gli adesivi murali sono personalizzabili al 100 Il vantaggio dei fantastici adesivi personalizzati è che puoi farli proprio come vuoi. Se stai decorando una cameretta, perché non aggiungere il nome del tuo bambino proprio sul muro? Puoi ottenerlo in colori carini, scritte divertenti o aggiungere un'immagine davvero cool che è certa di aggiungere un look divertente e diverso da qualsiasi altra cameretta là fuori. Se stai cercando un modo semplice e divertente per ravvivare facilmente una stanza, gli adesivi murali e personalizzabili possono essere una grande scelta. Quando hai centinaia di opzioni tra cui scegliere, puoi letteralmente rendere la tua stanza in qualsiasi modo tu voglia!    

26/11/2021 16:00
Latini: "Tamponi ogni 48 ore anche per i vaccinati". Il Pd: "È completamente fuori controllo"

Latini: "Tamponi ogni 48 ore anche per i vaccinati". Il Pd: "È completamente fuori controllo"

 "Niente contro i vaccini, ma per arginare davvero la pandemia e fare un corretto monitoraggio del virus sarebbe ragionevole prevedere un tampone ogni 48 ore per tutti. Ormai è noto a tutti come anche i vaccinati possano contrarre e trasmettere il virus". A dichiararlo è l'assessore alla cultura della Regione Marche, Giorgia Latini.  Una proposta che ha subito scatenato un vespaio di polemiche. Il gruppo assembleare del Partito Democratico ha così commentato l'uscita dell'assessore, a favore dei tamponi per i vaccinati: "Ora basta davvero. Basta con le ambiguità, basta con le irresponsabili bugie, ma basta soprattutto con una disinformazione che, questa volta vogliamo essere estremamente chiari, mette a rischio la vita dei nostri concittadini. È tempo che il presidente Acquaroli inizi a comportarsi da presidente della Regione, invece di fare da megafono alla linea politica della Meloni, e prenda provvedimenti nei confronti dell’assessora Giorgia Latini, la quale, ormai completamente fuori controllo, continua a rappresentare nella giunta regionale la quinta colonna dei movimenti No Vax”. "La Latini non perde occasione di propagandare ogni genere di assurdità, creando confusione tra i cittadini e intralciando l’efficacia della campagna vaccinale. L’ultima uscita sui tamponi ai vaccinati per denigrare le nuove norme sull’impiego del Green Pass rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso. Basti dire che se a ispirare il governo nazionale fosse stato il suo pensiero, oggi avremmo solamente 16 milioni di vaccinati, ovvero gli over 60, anziché gli attuali 42” concludono i consiglieri del Pd.

26/11/2021 12:23
Covid, Fondazione Gimbe: due province delle Marche hanno incidenza del virus da "zona gialla"

Covid, Fondazione Gimbe: due province delle Marche hanno incidenza del virus da "zona gialla"

Tra le 18 province italiane che superano la soglia di incidenza dei 150 casi per 100.000 abitanti, sono presenti anche Fermo (172) ed Ascoli Piceno (166), nelle Marche. Ad evidenziarlo sono i dati emersi dal monitoraggio settimanale (17-23 novembre) della Fondazione Gimbe. Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta puntualizza: "Quando l’incidenza supera i 150 casi per 100 mila abitanti, gli amministratori locali devono verificare tempestivamente l’esistenza di focolai e decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione del contagio". Si tratta, dunque, di un'incidenza da zona gialla.  Anche a livello nazionale l'incidenza settimanale continua ad aumentare, secondo quanto rilevato dall'Istituto Superiore di Sanità: 125 per 100mila abitanti (19/11/2021-25/11/2021) contro 98 per 100mila abitanti della scorsa settimana (12/11/2021-18/11/2021, dati flusso Ministero Salute). Nel periodo tra il 3 e il 16 novembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,23 (range 1,15 - 1,30), stabile rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,21) e al di sopra della soglia epidemica. Una Regione risulta classificata a rischio alto questa settimana: secondo quanto apprende Ansa, sarebbe il Veneto. Diciotto Regioni e Province autonome, rileva l'Iss, risultano classificate a rischio moderato. Dieci Regioni e Province autonome riportano, invece, un'allerta di resilienza mentre nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.  In crescita anche l'occupazione dei reparti ospedalieri per i casi di Covid-19. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 6,2% in Italia (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre) contro il 5,3% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18/11). Nelle Marche invece il tasso di occupazione in terapia intensiva, stando al monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, è vicino alla soglia critica del 9%: peggio soltanto il Friuli Venezia-Giulia con il 14%. Diciassettesimo posto per la regione sia per percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale (75,5% contro una media nazionale del 76.6%) e sia per il tasso di copertura vaccinale con dose "booster" (33,7% contro il 29,1% della media nazionale).  Preoccupa anche la nuova variante dal Sudafrica. Per questo motivo l'Italia ha bloccato gli ingressi da sette paesi africani per 14 giorni. "Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione". Queste le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza.    

26/11/2021 12:00
Editoriale - Perché in Italia c’è ancora chi considera "l'eutanasia" un crimine e non un diritto?

Editoriale - Perché in Italia c’è ancora chi considera "l'eutanasia" un crimine e non un diritto?

EDITORIALE. Come spesso accade di fronte alle giornate di rilevanza storica, occorre rallentare, fermarsi e provare a mettere un punto. Dal quale poi, di norma, si tenta di andare a ritroso, riavvolgere il nastro delle puntate precedenti, nella speranza di avere un quadro della situazione più chiaro e meno ingannevole. Quella di “Mario” – persona tetraplegica da 10 anni – è senz’altro una vicenda che segna, in qualche modo, una svolta nella storia del comparto etico e morale dell’Italia (leggi qui). L’uomo è risultato il primo malato in Italia ad ottenere il via libera – a fronte del possesso dei requisiti legali, secondo il comitato etico dell'Asl delle Marche (Asur) – per procedere al suicidio medicalmente assistito, meglio noto ai più come “eutanasia legale”. Una richiesta durata ben 14 mesi, quella di Mario, e che ha messo le istituzioni nuovamente con le spalle al muro, dimostrandone la mancata presenza e decisione rispetto a un tema di questa portata. Si è parlato di scaricabarile, di ideologie, di indecisione del Governo (si pensi alla diffida nei confronti dei Ministri Speranza e Cartabia), di paralisi del Parlamento (che a tre anni di distanza dalla richiesta della Corte costituzionale, ancora non si è espresso). E più di tutti, di indifferenza. Eppure, il 6 ottobre di quest’anno, il Referendum sull’Eutanasia – promosso dall’Associazione Luca Coscioni - raccoglieva più di 1,2 milioni di firme, diventando il primo referendum consegnato presso la Corte Costituzionale sul quale sono state depositate le firme dopo 10 anni. Di fatto, quindi, il 93% degli italiani (sondaggio SWG) è pro eutanasia. Perché, allora, c’è chi – attraverso la vicenda di “Mario” – continua a non volersi esprimere, o a considerare quello del suicidio medicalmente assistito un crimine piuttosto che un diritto? Innanzitutto, è bene sottolineare che - giuridicamente parlando - quella del suicidio assistito rientra a pieno titolo nella gamma di modalità attraverso le quali la “buona morte” (dal greco, eutanasia) può essere messa in pratica. Ma sebbene il Parlamento italiano tardi a pronunciarsi in termini legislativi sulla questione – essendo la nostra una società pluralista fondata su valori – è stato possibile per la Corte Costituzionale stabilire le condizioni per le quali “l’assistente al suicidio” possa rimanere impunito, invece di incappare nell’art.580 c.p. e le relative conseguenze. Parliamo di 4 condizioni - legate al paziente – definite nell’ordinanza n.207/2018, ratificata nella sentenza n.242/2019: la patologia deve essere irreversibile; le sofferenze, sia psicologiche che fisiche, devono essere insopportabili; la persona deve essere tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale; la persona deve essere capace di intendere e di volere. Molto è stato dibattuto a riguardo anche nelle ultime settimane, soprattutto dal Popolo della Famiglia, a seguito delle firme raccolte dal referendum. Da sempre strenuo oppositore della cosiddetta “cultura dello scarto”, il leader Mario Adinolfi si è in questo senso espresso lamentando l’imbroglio che sarebbe stato nascosto agli italiani firmatari, ovvero che si trattasse in realtà di una manovra atta ad abrogare le pene dall’art. 579 che punisce l’omicidio consenziente. Una sorta di via di fuga per il politico e attivista Marco Cappato - noto per il sostegno nel caso Piergiorgio Welby (2006) e per l’assistenza in quello di Fabiano Antoniani-Dj Fabo (2017). Da qui il passo è stato breve nel dare ulteriore slancio alla campagna in difesa dell’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, facendo leva sull’impossibilità da parte della Corte Costituzionale di agire rispetto all’eutanasia legale per la “vacatio legis” che ne deriverebbe. Quindi, sì al diritto di nascere e di vivere, ma non a quello di morire. Resta emblematico, a tal proposito, il caso che interessò Eluana Englaro, risalente al 1992. La ragazza 21enne finì in coma per alcuni mesi a seguito di un grave incidente stradale, per poi uscirne ed essere dichiarata in stato vegetativo, ovvero in una condizione tendenzialmente perpetua di totale incoscienza. Solo dopo 17 anni di vicende giudiziarie, il padre di Eluana ottenne l’autorizzazione a interrompere il trattamento di idratazione e alimentazione forzata presso la casa di cura "Beato Luigi Talamoni" di Lecco, ma solo dopo il ricorso presentato alla Corte di Cassazione ai sensi dell’art.32 della Costituzione: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Peraltro, le Suore Misericordine che dal 1994 assistevano la ragazza si opposero all’autorizzazione concessa dalla Corte d’Appello di Milano - alla quale fu rinviato il caso (decreto del 9 luglio 2008) -, chiedendo che venisse lasciata alle loro cure e che i genitori si dimenticassero di lei. Fatto che costrinse gli stessi a trasferire Eluana in un'altra struttura ove poter eseguire le sue ultime volontà. Quelle ricostruite secondo le testimonianze delle amiche e dei familiari, che nel corso del tempo provarono a interagire con lei nel tentativo di coglierne delle risposte coscienti. Va detto che, per la scienza medica, parlare oggi di stato vegetativo rappresenta una forzatura: di fatto, un paziente che non risponda a stimoli esterni non significa che non li senta o percepisca. Nel 2014, uno studio della Cambridge University ha dimostrato come la ricchezza delle reti neurali che comporta il nostro stato di coscienza in cervelli sani sia tipicamente - ma non sempre - compromessa in pazienti in stato vegetativo. In alcuni pazienti in tale condizione infatti si preservano le reti neurali, che rimangono simili a quelle degli adulti sani. Una linea di confine molto sottile, ma significativa: la scoperta sta permettendo concretamente ai ricercatori di sviluppare un modo relativamente semplice per riuscire a differenziare i pazienti in un completo stato vegetativo da quelli che in realtà lo sembrano solamente, ma che sentono, percepiscono e rispondono a qualunque forma di stimolo esterno. Nel frattempo, però, l’eutanasia in Italia resta ancora illegale. E il Parlamento italiano presto dovrà affrontare a viso aperto la questione ed esprimersi sul tema della “buona morte” in quanto diritto umano (in primis) e giuridico (in secundis). Tenendo presente, allo stesso tempo, di appartenere ad uno Stato laico, ovvero neutrale in campo religioso. E quindi, non discriminante nei riguardi di alcuna confessione.  

26/11/2021 10:06
Casi in classe, nelle Marche operativa nuova procedura: quarantena per tutti solo con 3 positivi

Casi in classe, nelle Marche operativa nuova procedura: quarantena per tutti solo con 3 positivi

Per il Covid in classe, l'azienda sanitaria unica regionale Asur annuncia che la "procedura è operativa dal 25 novembre". "La Circolare ministeriale del 3 novembre ha definito nuove modalità di gestione dei casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico - ricorda la Regione - che prevedono la possibilità di attivare un percorso rapido con l'effettuazione di tamponi alla classe coinvolta; l'atto ha richiesto l'organizzazione del percorso con la previsione di punti prelievo con fasce orarie specifiche dedicate alle scuole oltre a modifiche dell'applicativo dedicato alla gestione dei casi". La circolare ministeriale prevede che "con un positivo, i compagni dell'alunno e l'insegnante dovranno effettuare un tampone su indicazione del referente scolastico per il Covid-19 o del dirigente scolastico. Se il risultato è negativo si torna in classe, ma con l'obbligo di ripetere il test dopo 5 giorni. Se l'insegnante non è vaccinato, scatta la quarantena di dieci giorni". "Con due positivi - invece - si effettua un tampone immediatamente dopo la comunicazione della presenza dei positivi e uno dopo 5 giorni. I ragazzi non vaccinati dovranno seguire una quarantena di 10 giorni. Anche per gli under 12 (per cui la vaccinazione non è prevista) scatta la quarantena di 10 giorni. Per gli insegnanti valgono le regole di quando c'è un solo positivo in classe". "Tutti a casa se tre o più alunni sono risultati positivi al tampone per il coronavirus. - prevede ancora la circolare - Quarantena obbligatoria di 7 giorni per i vaccinati e di 10 giorni per i non vaccinati. I bimbi fino a 6 anni vanno in quarantena per 10 giorni, insieme ai loro educatori e agli operatori delle scuole dell'infanzia entrate a stretto contatto con la persona contagiata (se vaccinati la quarantena dura 7 giorni), sia se vaccinati sia se non vaccinati". La proposta di procedura operativa definita da Asur "è stata poi oggetto di confronto con l'Ufficio Scolastico Regionale per la definizione delle attività in capo ai dirigenti scolastici e al fine di raggiungere la massima condivisione l'Usr ha organizzato due conferenze dei servizi con i Dirigenti scolastici. La procedura è stata resa operativa dal 25 novembre e sarà oggetto di monitoraggio congiunto tra Servizio Sanità, Usr e Asur al fine di valutare le problematiche operative e adottare le misure correttive eventualmente necessarie". 

26/11/2021 09:51
Super green pass, Castelli e i controlli sul trasporto regionale: "Saranno a campione"

Super green pass, Castelli e i controlli sul trasporto regionale: "Saranno a campione"

“Come noto il Consiglio dei Ministri di mercoledì sera ha messo mano alla tanto annunciata politica del super green pass. Nel medesimo atto del Governo si è però messo mano anche all’estensione dell’utilizzo del green pass cosiddetto ordinario, ovvero quello ottenibile anche con i tamponi, ad ambiti che fino ad ora erano stati esclusi. Parliamo del trasporto pubblico regionale e locale”. È quanto ricorda l’assessore regionale ai Trasporti della regione Marche, Guido Castelli. “Fino a ieri infatti l’obbligo per il trasporto pubblico era limitato ai servizi ferroviari nazionali, ora si passa anche al trasporto ferroviario regionale e probabilmente anche al trasporto pubblico locale. Il condizionale è motivato da un testo del Decreto non ancora assestato e circolato senza questa ultima fattispecie. In ogni caso una stretta sull’utilizzo del trasporto locale, ma che darà maggiore tranquillità a chi lo utilizza uniformando il settore ad altri ambiti” puntualizza Castelli.  “Ora si apre il confronto con i gestori che dovranno applicare praticamente le disposizioni su un sistema che ha oggettivamente delle complessità intrinseche che richiedono qualche riflessione aggiuntiva rispetto quello che, ad esempio, si fa nella ristorazione - aggiunge l'assessore -. Il legislatore sembra aver già dato alcune soluzioni prevedendo che sul trasporto regionale il controllo si faccia a campione e che l’attività di supervisione alla corretta applicazione complessive delle nuove disposizioni sia coordinata dai Prefetti, un modello che ci sembra abbia funzionato bene nell’organizzazione die servizi scolastici insieme alle scuole e agli Enti locali”.   

25/11/2021 19:05
Industria Felix premia l'Italia che riparte: tra le migliori imprese c'è la Steat di Fermo

Industria Felix premia l'Italia che riparte: tra le migliori imprese c'è la Steat di Fermo

L’industria Felix Magazine - in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Simest, Sole 24 Ore - ha preso in esame nell’anno 2019 circa 850mila società di capitali con sede legale in Italia. L’azienda di trasporto pubblico locale, Steat di Fermo è risultata essere tra le imprese top, rispetto ad un oggettivo algoritmo di competitività estratto dal Conto Economico e convalidato dal Comitato Scientifico coordinato dal professor Cesare Pozzi, docente di Economia Industriale all’Università Luiss Guido Carli e dall’Ingegner Vito Grassi, Vice Presidente Nazionale di Confindustria.  Nel settore delle aziende controllate a maggioranza pubblica, riguardo la solvibilità e sicurezza finanziaria del bilancio, la Steat è rientrata tra le migliori imprese con sede legale in Italia per performance gestionali e affidabilità finanziaria Cerved. Altro fattore preso in considerazione è stato l’invarianza o l’aumento del personale nel periodo di gestione, tendente a valorizzare le aziende che hanno mantenuto o aumentato l’occupazione. Tra le aziende di trasporto pubblico locale, nelle Marche e nel centro Italia, tale importante riconoscimento è stato conferito soltanto alla Steat di Fermo. Ha ritirato il Premio, presso l’università Luiss di Roma, il Presidente della Steat Fabiano Alessandrini, accompagnato dal presidente del collegio sindacale Alfredo Vitellozzi. 

25/11/2021 16:30
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