Ipotesi di riduzione giornate di pesca, Carloni dice no: "Basta vessazioni ai pescatori"
“Il comparto ittico italiano e marchigiano non può essere ulteriormente oppresso da cervellotiche decisioni imposte da anonimi funzionari di Bruxelles, peraltro nemmeno supportate da riscontri scientifici circa il miglioramento degli stock ittici. Come Lega daremo battaglia a tutti i livelli a tutela di un settore cardine del nostro sistema economico, sia a livello locale che nazionale”. Il no all’ipotesi di riduzione delle giornate di pesca per il 2022 arriva dal vicepresidente e assessore della Regione Marche Mirco Carloni, nel ribadire la sua contrarietà a quelle che reputa come "vessazioni nei confronti dei pescatori"
L’ipotesi di un plafond massimo di giornate lavorative all’anno per ogni peschereccio è emersa al recente Tavolo di Consultazione della Pesca e dell’Acquacoltura del MIPAAF, bozza subito rigettata dal 'Carroccio': “Sono a fianco del nostro capo dipartimento Pesca, l'onorevole Lorenzo Viviani, a cui do tutto il sostegno per l’ennesima sfida a tutela dei legittimi interessi del settore, come peraltro recentemente fatto con l’allargamento della Cassa Integrazione per i lavoratori agricoli ai lavoratori del comparto ittico”.
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