Altri comuni

Coronavirus Marche, nuovo picco di contagi: sono 226, 12 ricoverati più di ieri

Coronavirus Marche, nuovo picco di contagi: sono 226, 12 ricoverati più di ieri

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2540 tamponi: 1486 nel percorso nuove diagnosi e 1054 nel percorso guariti. I positivi sono 226 nel percorso nuove diagnosi: 53 in provincia di Macerata, 36 in provincia di Ancona, 26 in provincia di Pesaro Urbino, 36 in provincia di Fermo, 67 in provincia di Ascoli Piceno e 8 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (21 casi rilevati), contatti in setting domestico (61 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (60 casi rilevati), 5 casi registrati nel setting lavorativo, contatti in ambiente di vita/divertimento (17 casi rilevati), 4 rientri dall'estero (Romania), 2 casi rilevati nel setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (12 casi) e 3 casi riscontrati nello screening realizzato in ambito sanitario. Di 41 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 9.871 su un totale di 169.343 campioni testati. Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 134 (+12 rispetto a ieri), di cui 19 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 2 pazienti in aree di semintensiva a Macerata e 3 pazienti in reparti non intensivi a Civitanova Marche. I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 6787(+295 rispetto a ieri). Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:  

21/10/2020 10:14
Coronavirus Marche, un nuovo decesso: la vittima è una donna di 87 anni

Coronavirus Marche, un nuovo decesso: la vittima è una donna di 87 anni

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore si è verificato un decesso. Si tratta di una signora di 87 anni residente ad Ascoli Piceno e con patologie pregresse deceduta presso il reparto di Rianimazione dell'Ospedale "A.Murri" di Fermo. Nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19:  997 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (523), mentre sono 165 quelle totali nella provincia di Macerata. Per la provincia di Ascoli Piceno si tratta della diciannovesima vittima del virus.  Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le persone decedute presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario Regionale:

20/10/2020 18:05
Covid-19, intervista al professor Giordano: "Scuole impreparate, pochi i vaccini promettenti"

Covid-19, intervista al professor Giordano: "Scuole impreparate, pochi i vaccini promettenti"

Grazie all'amicizia di lungo corso con il direttore Guido Picchio, la Redazione di Picchio News ha nuovamente raggiunto l’accademico napoletano di fama mondiale, il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano.  Al professor Giordano, abbiamo chiesto di illustrarci l'evoluzione dell’emergenza Covid-19 in Italia, vista la recente impennata della curva dei contagi nel nostro Paese.  1) Prof. Giordano la curva dei contagi da Covid-19 è in aumento così come i numeri di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Alla luce di questi dati possiamo parlare di seconda ondata epidemiologica in Italia? "I dati sanitari ed epidemiologici ci mostrano un trend in aumento. I pazienti che necessitano di cure ospedaliere sono altrettanto in aumento ma, ad oggi, ancora vi è un controllo e una gestione della situazione. Dobbiamo scongiurare il collasso delle terapie intensive e subintesive. Sono necessarie pertanto, misure restrittive mirate ma rigide" 2) Considerando la fase di marzo, quale potrebbe essere ora l’atteggiamento corretto per non rischiare di ritornare alla pesante situazione vissuta nella prima parte dell’emergenza sanitaria? C'è un rischio di un nuovo lockdown entro Natale?  "Il rischio di nuovo lockdown è ovviamente da evitare: necessità economiche, politiche ed anche psicologiche imporrebbero di non chiudere nuovamente. La crisi diventerebbe troppo difficile da sanare. Come ho anticipato nella risposta precedente bisogna chiudere laddove necessario, bisogna meglio organizzare le attività collettive ma non chiudere quelle fondamentali" 3) Il Governo ha varato nuove misure di contenimento volte a limitare assembramenti  e spostamenti soprattutto  per quanto riguarda la movida. Ritiene che queste norme riusciranno fattivamente a risolvere il problema dell’innalzamento dei contagi? "Le norme da sole non riusciranno a risolvere il problema. Stiamo parlando di una emergenza sanitaria mondiale: è necessaria la collaborazione di tutti: politici, personale medico ma, soprattutto, dei cittadini. Atteggiamenti irresponsabili non sono assolutamente consentiti. Non possiamo sprecare la grande opportunità di ricominciare, dobbiamo rispettare le regole che ci vengono imposte. La gestione della pandemia dipende da noi, dalla nostra responsabilità" 4) Il Comitato Tecnico Scientifico e il Premier Conte hanno rivolto particolare attenzione a palestre e piscine che ora saranno 7 giorni sotto esame. Dal suo punto di vista perché questi luoghi sono indicati come più sensibili per nuovi casi di positività? "Purtroppo la gestione dello sport è molto complicata. Lo sport è un diritto delle persone e, notoriamente, un toccasana per la salute fisica e psichica delle persone. Tuttavia, condivido l’avvertimento, in quanto nelle palestre e nelle piscine possono esplodere, facilmente, focolai. La responsabilità etica, in questa situazione critica, è richiesta in tutti gli ambiti" 5) Le strutture sanitarie italiane stanno tornano a lavorare lavorando a pieno ritmo, così come gli operatori. Cosa manca ancora sotto questo aspetto per una gestione efficace di tutto l’apparato? "Forse non sono state attrezzate a sufficienza; in alcune regioni i posti letto in terapia intensiva non sono sufficienti se rapportati alla densità di popolazione. Non bisogna farsi trovare impreparati" 6) Il nuovo Governatore della Regione Marche Acquaroli in merito al Covid Hospital di Civitanova ha affermato che sarà riaperto solo quando ce ne sarà un reale bisogno. Data la sua esperienza ritiene che quel momento sia arrivato? "Spero di no. Queste settimane saranno cruciali per capire definitivamente come evolverà la situazione. In più l’incubo influenza stagionale è alle porte, questo potrebbe peggiorare la situazione. I sintomi del nuovo coronavirus sono pressoché paragonabili a quelli dell’influenza, quindi si verificheranno situazioni di panico e affollamenti in ospedale. Non dobbiamo consentire che le strutture sanitarie diventino esse stesse focolai di infezione per non rivivere la situazione dello scorso inverno" 7) Avendo lei origini campane, come giudica l'operato e le uscite sopra le righe di cui si è reso ultimamente protagonista il governatore Vincenzo De Luca? "Sicuramente le scelte prese dal governatore non sono attribuibili a lui come singolo soggetto; ogni politico e’ generalmente consigliato da un team di esperti. Mi rendo conto che la concomitanza delle lacune del sistema sanitario campano insieme alla alta densità di popolazione della Regione abbiano reso necessarie alcune decisioni apparentemente eccessive. Ma se da un lato comprendo il voler tutelare la salute di una intera regione, dall’altro non comprendo come si sia potuti arrivare impreparati ad oggi. Si parla di apertura di scuole da mesi, e dopo pochissime settimane migliaia di lavoratori si sono trovati con i figli a casa. Bisognava attrezzare per tempo scuole, trasporti pubblici e sistema sanitario. Tutto ciò va riferito non solo alla Campania ma al Paese intero" 8)  Molti scuole stanno chiudendo e ogni giorno diverse classi vengono messe in isolamento. In un ambiente così delicato pensa che le misure anti covid messe in campo siano state sufficienti?  "Come ho anticipato nella risposta precedente, è incomprensibile come mai la scuola, un diritto fondamentale, sia arrivato in modo così fortemente impreparato all’apertura" 9) Ad oggi esistono dei tempi certi per la messa in commercio di un vaccino efficace. A tal proposito su quali fronti si sta lavorando? "La sperimentazione di un vaccino necessita di fasi più o meno lunghe per garantire non solo l’efficacia ma soprattutto la tutela per la salute umana. Nonostante, la pressione esercitata da questa pandemia, la maggior parte degli approcci vaccinali sta rispettando le norme della fase pre-clinica e clinica. Fortunatamente, la scienza sta facendo passi da gigante, riducendo i tempi da 3-5 anni a 12-18 mesi per ottenere un vaccino. Gli approcci più promettenti di vaccini si contano sulle dita di una mano, ma il fatto che i dati ottenuti da diversi gruppi vadano nella stessa direzione, rende gli stessi robusti, affidabili" 10) Una volta che avremo trovato e messo in commercio un vaccino efficace contro il Covid-19, sarà realmente disponibile per tutti? "L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attuando una serie di iniziative per accelerare lo sviluppo, sia a livello pubblico che privato, soprattutto per ottenere una produzione accessibile alla popolazione mondiale. Trattandosi di una pandemia, di un’emergenza sanitaria mondiale, la capacità di distribuzione globalmente equa deve essere garantita prima del termine degli studi clinici"

20/10/2020 13:13
Nuovo Dpcm, flessibilità nelle scuole superiori solo se a rischio: nulla cambia per asili, primarie e medie

Nuovo Dpcm, flessibilità nelle scuole superiori solo se a rischio: nulla cambia per asili, primarie e medie

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi ai dirigenti scolastici una nota per accompagnare l’attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri approvato ieri. La nota è stata oggetto di una previa interlocuzione con i Sindacati di settore. Nulla cambia per la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Le scuole secondarie di secondo grado potranno invece adottare, in caso di situazioni critiche o di particolare rischio comunicate dalle autorità sanitarie o dagli Enti locali, ulteriori forme di flessibilità della loro organizzazione, incrementando, ad esempio, il ricorso alla Didattica Digitale Integrata. Oppure modulando ulteriormente (rispetto a quanto già disposto da settembre) orari di ingresso e uscita delle alunne e degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani. Nell’ambito di questa possibile ulteriore modulazione, le scuole predisporranno che l’ingresso avvenga non prima delle ore 9.00, come previsto dal Dpcm di ieri. Nessun automatismo, comunque: nuovi interventi sull’organizzazione scolastica avverranno, come già detto, solo in caso di situazioni critiche o di particolare rischio comunicate dalle autorità sanitarie o dagli Enti locali e attraverso la regia dei Tavoli regionali e locali con gli Uffici scolastici. Tavoli, questi ultimi, previsti dal cosiddetto “Piano Scuola” emanato lo scorso giugno e approvato anche dalle Regioni. L’individuazione delle classi, degli studenti o del personale scolastico ai quali non è consentita la presenza presso la sede scolastica, in particolare per la loro messa in quarantena, e la determinazione della durata di questa spetta all’autorità sanitaria competente per territorio. Analogamente la sospensione dell’attività didattica in presenza o la chiusura delle sedi scolastiche è disposta dalle autorità a cui è attribuita istituzionalmente la competenza esclusiva in materia, ferma restando la gestione delle situazioni indifferibili e urgenti.  Sono alcune delle conclusioni condivise nell’ultima riunione del Tavolo regionale per la sicurezza, a margine del quale è stato specificato, anche a seguito di un confronto diretto con l’ASUR, che la richiesta del tampone, di per se stessa, non comporta limitazioni come per la persona posta in quarantena. Pertanto per il personale scolastico e gli studenti che non siano in quarantena, ma in attesa del tampone, non è pregiudicata la presenza a scuola. L’autorità sanitaria raccomanda tuttavia in questi casi l’uso rigoroso della mascherina da parte del soggetto interessato. Altro tema affrontato è stato quello della concessione dell’uso delle palestre scolastiche a enti e associazioni per lo svolgimento di attività sportive quando non utilizzate per le attività didattiche. Tema essenziale per rendere possibile la sollecita ripresa della pratica dello sport di base, rivolto soprattutto ai giovani. È stata l’occasione per richiamare il principio che, ferma restando la competenza dell’ente locale proprietario dei locali di concedere l’uso delle palestre scolastiche a terzi, servizi igienici, spogliatoi e le medesime palestre come le eventuali attrezzature a uso promiscuo dovranno essere sanificati sia al termine delle attività didattiche, o comunque prima dell’utilizzo extrascolastico, a carico del personale della scuola e al termine delle attività dell’associazione sportiva, al momento della chiusura, in serata, e in ogni caso prima dell’inizio dell’orario scolastico, a carico dell’associazione sportiva. Interviene l’ente locale se uno o entrambi i soggetti non fossero in grado di garantire le operazioni richieste, in una relazione che deve sempre essere improntata a un approccio collaborativo fra i diversi soggetti. Più in generale è stato condiviso un appello a tutti gli attori coinvolti, famiglie, studenti, personale scolastico, a seguire rigorosamente le misure di sicurezza da adottare anche fuori degli ambienti scolastici in modo da contribuire in modo quanto più possibile efficace a preservare la scuola stessa dalla nuova recrudescenza dei contagi registrata nelle ultime settimane anche nella nostra regione. Nuova fase che verrà in ogni caso seguita con estrema attenzione, ciascuno per la propria specifica competenza ma in costante proficuo dialogo, dai diversi soggetti che siedono al tavolo.  

20/10/2020 12:58
Covid-19, arriva il "previsto" peggioramento nelle Marche: l'analisi dell'ingegner Petro

Covid-19, arriva il "previsto" peggioramento nelle Marche: l'analisi dell'ingegner Petro

Bentornati al nostro consueto appuntamento cari lettori, purtroppo la situazione è sempre più allarmante. Finché solo io e pochi altri, fin da quest'estate, avvisavamo come qualcosa stesse cambiando in peggio molti mi additavano come "gufo" o "terrorista del covid", ma il problema è che ora si sta conclamando tutto e, sinceramente,  in maniera molto più rapida di come potessi prevedere. Come vediamo l'indice di contagio nazionale si attesta a 2 ovvero abbiamo il doppio dei contagi medi giornalieri della scorsa settimana, il che è gravissimo: ogni settimana i casi raddoppiano. Ma la cosa più preoccupante e purtroppo prevedibile è che di pari passo iniziano a crescere ricoveri, terapie intensive e decessi. Le terapie intensive stanno iniziando ad aumentare, di settimana in settimana, con una percentuale pari al 70%. Con molto probabilità in quella che ci apprestiamo a vivere correranno ancora di più. Attualmente in Italia ne abbiamo attive 797, il che significa che il punto critico lo raggiungeremo entro un mese. Chi parlava di lockdown natalizi lo potremmo chiamare "illuso ottimista". La situazione è ben peggiore anche perché le norme prese non cambieranno la rotta delle terapie intensive prima di 3 settimane. Inoltre, diciamolo, sono norme troppo leggere rimangono aperte molte delle attività che portano ad un aumento dei contagi. Quello che occorre è prendere atto che si sono fatti gravi sbagli nella gestione della ripresa scolastica e soprattutto dei trasporti che sono il vero punto debole di tutto. A mio giudizio personale solo il governatore campano De Luca sta affrontando correttamente la situazione.  Questa settimana riporto il grafico che ci indica quanti sono i ricoverati rispetto agli attualmente positivi. Vediamo che il tasso di ricoverati è circa il 5%, ma si nota come tra i ricoverati ci siano sempre più persone in terapia intensiva, proporzionalmente. Avere sempre più sintomatici in rapporto agli attualmente positivi è un segnale che lo screening sta soffrendo molto. Oramai molte regioni sono oltre il 10% di rapporto tra positivi e testati. Non fatevi ingannare dai numeri che molti impreparati postano sui social ma anche nelle televisioni nazionali. Il rapporto si fa tra positivi e nuove diagnosi, che sono circa solo la metà dei tamponi. Quindi, quando leggete 5% avete davanti qualcuno che non ha capito che numeri sta leggendo. Stessa cosa per la letalità: tanti riportano 0.3% ma stanno dividendo i decessi per i contagi dello stesso giorno, cosa ovviamente errata poichè vanno rapportati ai casi di almeno 6 giorni prima ed in questo caso la letalità è attorno all'1% attualmente. Mica si muore nello stesso giorno che avviene il responso del tampone. Guardano la classifica, seppur peggioriamo moltissimo i nostri numeri, le Marche rimangono al quarto posto.  Notiamo inoltre come la Sardegna abbia riguadagnato molte posizioni, segno che senza la movida estiva le cose nell'isola vanno meglio. La Valle d'Aosta vince quasi tutte le maglie Nere ad eccezione della nuova di questa settimana per i ricoveri in ospedale, che va alla Liguria.  Settimana prossima vorrei darvi buone notizie, ma devo essere sincer: prepariamoci a giorni di continuo e rapido peggioramento. Lo sapete, qui non trovate parole rassicuranti, ma semplicemente previsioni basate sull'analisi dei dati.  

20/10/2020 11:30
Marche: i giochi della tradizione da riscoprire

Marche: i giochi della tradizione da riscoprire

L’Italia è un paese di giocatori. I giochi di carte sono molto presenti sulla nostra penisola e a conferma di ciò, abbiamo una vasta gamma di tipi di carte differenti: sono oltre 15, quasi uno per ogni regione, più altri che sono invece ormai in disuso, come quelle nuoresi o baresi. Riscopriamo alcuni giochi della tradizione marchigiana.   Bestia a cinque carte e petrangola La bestia a cinque carte è un gioco molto diffuso nelle Marche, si tratta di una variante della briscola, anche se inizialmente somigliava molto di più al tressette. Si gioca a quattro o cinque persone con un mazzo di 40 carte. Se così possiamo dire, il montepremi somiglia molto a un jackpot progressivo, come molti dei giochi che si possono trovare a questo link: https://casino.betfair.it/ poiché a ogni turno, in mancanza di un vincitore, si effettua una nuova puntata e così via. Un altro gioco molto caratteristico della regione Marche è petrangola. In tal caso, a differenza della bestia a cinque carte, il gioco si effettua con tanti giocatori e con l’utilizzo di uno o più mazzi di carte piacentine. Lo scopo della petrangola è quello di ottenere il punteggio più alto: la partita si conclude con una sfida fra gli ultimi due giocatori rimasti. Si possono utilizzare le fiche che indicano sia la quota del singolo giocatore, sia la sua “vita”, in tutto se ne hanno tre a disposizione. La petrangola per definizione è la combinazione di tre carte uguali o una scala di carte dello stesso seme, in alternativa si può vincere comunque facendo il punteggio più alto possibile con tre carte dello stesso seme. Per approfondimenti sulle regole del gioco, questo articolo è molto dettagliato: http://giochi-di-carte.lotoflaughs.com/. Trucco, cispa e sette e mezzo Il gioco del trucco è un gioco argentino, ma alcune fonti dicono che siano stati addirittura gli arabi ad inventarlo e poi, successivamente, fu esportato in Argentina da migranti liguri. Il gioco, che somiglia molto a un poker Texas Hold’em, ha avuto larga diffusione soprattutto nella zona costiera delle Marche: Recanati, Fermo, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio. L’abilità dei giocatori consta soprattutto nell’arte del bluff, si gioca in coppia e con un mazzo di 40 carte e la sfida può essere composta da due, tre o quattro coppie. Al sette e mezzo invece non servono presentazioni, è uno dei giochi di Natale fra i più diffusi in tutta la penisola, ma in particolare nelle Marche. Chi di noi non ha mai “sballato”, facendo un punteggio più alto di sette e mezzo, lasciando la vittoria al banco? Ultimo dei giochi molto presenti su territorio marchigiano è la cispa. Il nome deriva dalle iniziali della carta cinque di spade, da cui nasce appunto cispa: tale carta è fondamentale poiché è la carta dal valore più alto all’interno del gioco. Si gioca con un mazzo di carte spagnole e i concorrenti possono variare da due a sei singoli, oppure in quattro con due coppie. Si parte con cinque carte a testa e lo scopo ultimo del gioco è quello di raggiungere quanto prima il punteggio di 35, come spiegato bene in questa guida al gioco della cispa qui: http://www.regoledelgioco.com/. Il gioco accompagna l’uomo da sempre e da sempre le Marche hanno una relazione molto stretta con i giochi di carte, soprattutto nelle zone costiere, dove le influenze di altre culture erano molto più forti.

20/10/2020 11:21
Coronavirus Marche, 89 nuovi casi e 118 ricoverati: 3 nel Maceratese

Coronavirus Marche, 89 nuovi casi e 118 ricoverati: 3 nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1882 tamponi: 913 nel percorso nuove diagnosi e 969 nel percorso guariti.  I positivi sono 89 nel percorso nuove diagnosi: 25 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 16 in provincia di Pesaro Urbino, 6 in provincia di Fermo, 17 in provincia di Ascoli Piceno e 4 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (17 casi rilevati), contatti in setting domestico (25 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (27 casi rilevati), 1 caso registrato nel setting lavorativo, contatti in ambiente di vita/divertimento (5 casi rilevati), contatti in setting scolastico/formativo (4 casi). Di 10 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche. Si registra un decremento rispetto alla giornata di ieri, nel rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di casi positivi riscontrati: dal 14,12% di ieri al 9,74% di oggi.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 9.645 su un totale di 167.857 campioni testati.  Aumentano i ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 118 (+5 rispetto a ieri), di cui 19 in terapia intensiva (+3 rispetto a ieri). I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 6787(+287 rispetto a ieri). Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:

20/10/2020 10:22
Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è un uomo di 89 anni

Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è un uomo di 89 anni

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore si è verificato un decesso. Si tratta di un signore di 89 anni residente ad Ascoli Piceno e con patologie pregresse deceduto presso il reparto di Rianimazione dell'Ospedale Marche Nord di Pesaro. Nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19:  996 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (523), mentre sono 165 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio sanitario regionale:

19/10/2020 18:00
San Ginesio, il cortometraggio “Due tribù” di Silva Luciani trionfa al Fano International Film Festival

San Ginesio, il cortometraggio “Due tribù” di Silva Luciani trionfa al Fano International Film Festival

“Due tribù” diretto dalla regista Silvia Luciani ha vinto il premio "cortometraggi sezione scuola" alla 32esima edizione del Fano International Film Festival. L’evento si è svolto al Teatro della Fortuna di Fano. Il cortometraggio di finzione, le cui riprese sono state girate interamente a San Ginesio, è stato scritto, realizzato e interpretato dai 28 alunni del corso di cinema coordinati dalla regista Silvia Luciani e dalla tutor Eura Dell’Orso grazie al Programma operativo nazionale – Fondi strutturali europei per la scuola 2014- 2020 – “Per le antiche mura”. Al progetto hanno collaborato l’attrice e docente Genny Ceresani e le docenti Sabrina Chiappini e Giuseppina Rafanelli. "Sono così felice per questo riconoscimento a un piccolo progetto nato l’anno scorso durante un laboratorio cinematografico nella scuola a San Ginesio. E' stato un onore lavorare con i bambini - afferma la regista Luciani -. Due tribù è una dimensione onirica tra le montagne azzurre e le mura medievali di un paese diviso a metà che non si conosce; è un ritrovare un proprio passato che non si sapeva più d'avere e un presente di sogni e di giochi in un prato verde infinito attraverso una finestra spazio-temporale su noi stessi. Ringrazio tutti i bambini e le bambine della scuola Primaria "Vincenzo Tortoreto", la dirigente, le insegnanti e le associazioni che ci hanno aiutato a realizzare il corto. Un grazie speciale alla docente Euro Dell’Orso per aver organizzato e supportato questo progetto con grande professionalità e passione”.   

19/10/2020 15:40
Marche, primo giorno del Governo Acquaroli: Dino Latini nominato Presidente del Consiglio regionale

Marche, primo giorno del Governo Acquaroli: Dino Latini nominato Presidente del Consiglio regionale

E’ Dino Latini il nuovo Presidente del Consiglio regionale delle Marche. La sua elezione è stata sancita nel corso della prima seduta dell’undicesima legislatura regionale al termine dello scrutinio che ha visto assegnargli 20 voti di preferenza. 31 i votanti, 10 schede bianche e una scheda nulla. Nato ad Osimo nel 1961, è stato eletto nelle liste dell’Udc, già sindaco della città natale (1999-2009) e consigliere regionale dal 2010 al 2015, periodo in cui ha anche ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Bilancio. “Desidero attenermi a spirito e metodi dei Presidenti che mi hanno preceduto” - ha affermato il neo Presidente nel suo discorso di insediamento. “Mi auguro che con il più alto e proficuo confronto sapremo produrre provvedimenti validi e utili per l’intera comunità marchigiana” - ha poi aggiunto Latini. Sempre nel corso della stessa seduta si è proceduto all’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea che sarà composto dai Vicepresidenti Gianluca Pasqui (Forza Italia) e Andrea Biancani (Pd), eletti rispettivamente con 19 e 10 preferenze, e dai Consiglieri Segretari Luca Serfilippi (Lega) con 19 voti e Micaela Vitri (Pd) con 12. Ad aprire i lavori della prima seduta assembleare nel ruolo di Presidente provvisorio è stato, come previsto dallo Statuto, il consigliere regionale eletto con il maggior numero di voti, nella persona di Andrea Biancani. I due consiglieri più giovani d’età, Marco Ausili (FdI), anconetano, classe 1988, e Luca Serfilippi (Lega), nato nel 1987 a Fano, hanno invece svolto le momentanee funzioni di Consiglieri Segretari. A seguito della nomina dei due consiglieri, eletti nelle liste della Lega, Mirco Carloni e Filippo Saltamartini, e dei due eletti nelle liste di Fratelli d’Italia, Francesco Baldelli e Guido Castelli, al ruolo di assessori regionali, l’Assemblea, in apertura di seduta, ha proceduto alla surroga dei quattro candidati, che nelle rispettive liste provinciali, si sono piazzati al secondo posto, subito dietro i consiglieri eletti. Entrano pertanto a far parte del Consiglio regionale Andrea Assenti (lista provinciale di FdI di Ascoli Piceno), già vicesindaco e assessore del Comune di San Benedetto del Tronto, Nicola Baiocchi (FdI – Pesaro), candidato a sindaco di Pesaro alle ultime amministrative, Giorgio Cancellieri (Lega – Pesaro), già sindaco di Fermignano, e Anna Menghi (Lega – Macerata), ex sindaco di Macerata. Si tratta tecnicamente, secondo quanto previsto dall’articolo 3 bis, comma 2 bis della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 “Norme per l'elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale”, di sostituzione temporanea dei consiglieri nominati assessori (per i quali vige la sospensione dell’incarico fino alla durata del ruolo assessorile) con affidamento della supplenza per l’esercizio delle funzioni di consigliere regionale.

19/10/2020 14:41
Covid-19, nuovo dpcm: "Palestre e piscine 7 giorni sotto esame, coprifuoco nelle piazze su decisione dei sindaci"

Covid-19, nuovo dpcm: "Palestre e piscine 7 giorni sotto esame, coprifuoco nelle piazze su decisione dei sindaci"

"Daremo una settimana di tempo alle palestre per allinearsi ai protocolli di sicurezza". Lo ha affermato il premier Conte nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi chiarendo che saranno poi prese decisioni sulle chiusure per chi non rispetterà tali protocolli.  Le attività scolastiche continueranno in presenza : sono un asset fondamentale del Paese Per le scuole di secondo grado, verranno favorite modalità flessibili di organizzazione didattica con ingresso dalle ore 9. I ristoranti chiuderanno alle 24: "si potrà stare per un massimo di sei persone per singolo tavolo e tutti i ristoratori dovranno affiggere quante persone ammesse. Nessuna limitazione negli ospedali, negli aeroporti, lungo le autostrade". "La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente".Le novita nella Bozza I Sindaci dispongano zone rosse a rischio assembramento  - "I sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private". Ok alla Didattica a distanza in caso di criticità  - "Previa comunicazione al Ministero dell'Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza". Modulare "ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9". Massimo 6 persone ai tavoli dei locali "Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 sino alle ore 24,00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze". Obbligo cartello numero massimo di persone nei locali "E' fatto obbligo per gli esercenti di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti". Stop a congressi sagre e fiere "Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale ed i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro". "Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza", viene disposto. Restano aperti bar e ristoranti nelle autostrade- "Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". Nella Pubblica Ammisitrazione - Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni di interesse pubblico; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.Sale giochi aperte dalle 8 alle 21- Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8 alle ore 21. L'apertura è consentita a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. Fonte: Ansa

18/10/2020 22:20
Ttg Travel Experience, il miglior progetto per rivitalizzare l'Italia post-covid parla marchigiano

Ttg Travel Experience, il miglior progetto per rivitalizzare l'Italia post-covid parla marchigiano

Nell'ambito di Ttg Travel Experience, principale appuntamento dedicato al mondo del turismo in Italia in corso a Rimini, il Gran Tour delle Marche ha ricevuto il Gist Travel Food Award 2020 con la seguente motivazione: "Pochi giorni dopo la fine del divieto agli spostamenti interregionali, gli organizzatori del Gran tour delle Marche erano già pronti a partire con il primo evento di una lunga serie, che ha segnato in modo estremamente efficace, e allo stesso tempo sicuro, la ripartenza turistica ed enogastronomica della regione, già dura-mente provata negli anni scorsi dal terremoto. Il loro ricco programma itinerante, che ha toccato le località sulla costa così come i piccoli borghi dell'entroterra, merita il Travel Food Award 2020 come Migliore Iniziativa o Evento". Promosso da Tipicità ed Anci Marche, il progetto del Gran Tour delle Marche è stato selezionato tra decine di candidature. Dal palco di Arena Italy del Ttg di Rimini, il presidente del Gist Sabrina Talarico e il presidente della giuria Vittorio Castellani hanno condotto la cerimonia di premiazione con la partecipazione di Giorgio Palmucci, presidente dell'Enit, che ha patrocinato l'iniziativa. Giunto alla terza edizione, tematizzata quest'anno con lo slogan Restart & Reload, il Gist Travel Food Award è organizzato dal Gruppo Italiano Stampa Turistica per incoraggiare quelle realtà che dimostrano un impegno per la valorizzazione e la salvaguardia del loro patrimonio gastronomico-culturale attraverso la promozione di un turismo gourmand improntato al rispetto dell'ambiente, delle identità e delle culture locali. (Fonte ANSA)

18/10/2020 18:27
Coronavirus Marche, nuova impennata dei casi: sono 204, 86 solo in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, nuova impennata dei casi: sono 204, 86 solo in provincia di Macerata

Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2542 tamponi: 1662 nel percorso nuove diagnosi e 880 nel percorso guariti.  I positivi sono 204 nel percorso nuove diagnosi: 86 in provincia di Macerata, 60 in provincia di Ancona, 25 in provincia di Pesaro Urbino, 14 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (30 casi rilevati), contatti in setting domestico (67 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (43 casi rilevati), 2 rientri dall'estero (Francia e Albania), 8 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (19 casi rilevati), 3 contatti in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (9 casi) Di 16 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche. Si registra un incremento rispetto alla giornata di ieri, nel rapporto percentuale tra tamponi processati e numero di positivi (9,90% ieri, 12,27% oggi).  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 9.254 su un totale di 164.588 campioni testati. Aumentano e superano quota 100 il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 101 (ieri erano 87), di cui 13 in terapia intensiva (dato in aumento di 3 unità rispetto a ieri). I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 6348 (+192 rispetto a ieri). Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:

18/10/2020 10:59
Prende una manata e reagisce con un pugno: la tempistica può escludere la legittima difesa

Prende una manata e reagisce con un pugno: la tempistica può escludere la legittima difesa

 Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili a possibili aggressioni fisiche subite e come difendersi dalle stesse. Il caso di specie scelto è di un lettore di Civitanova Marche che è capitato di subire un’aggressione fisica alla quale ha reagito per difendersi: in tale caso quando si va incontro a delle responsabilità? Premesso che qualsiasi confronto anche il più acceso dovrebbe sempre terminare con una stretta di mano, è pur vero che questo non sempre accade, difatti le aule dei Tribunali sono sempre più occupate da tali errati comportamenti. A tal proposito, riguardo la vicenda prospettata dal nostro lettore, è utile riportare un caso recentemente trattato dalla Corte di Cassazione riguardo un diverbio tra due uomini sfociato in reciproche aggressioni utilizzando due nomi di fantasia quali Roberto e Giovanni, con il primo già condannato per lesioni per aver sferrato una manata a Giovanni, finito poi anch’egli sotto processo sempre per lesioni per aver colpito con un pugno Roberto dopo un apprezzabile tempo dalla manata subita dallo stesso. Per l’appunto, la Suprema Corte, in premessa, “pur accertata l’aggressione subita da Giovanni per la manata ricevuta ad opera di Roberto e per il quale è stato condannato per il reato di lesioni, alla quale ha reagito dopo un tempo apprezzabile con il pugno che ha provocato le lesioni oggetto dell’attuale processo”. Successivamente, però, ha osservato che, “la reazione di Giovanni si è realizzata quando l’offesa era già esaurita, e ciò significa che per Giovanni non vi era la necessità di difendersi da un pericolo attuale; va confermata, quindi, la pronunzia di secondo grado, anche perché è stato rispettato il principio secondo cui il requisito dell’attualità del pericolo richiesto per la configurabilità della scriminante della legittima difesa implica un effettivo e preciso contegno del soggetto antagonista, significativo di una concreta e imminente offesa ingiusta, così da rendere necessaria l’immediata reazione difensiva, mentre resta estranea all’area di applicazione della scriminante ogni ipotesi di difesa preventiva o anticipata ed anche successiva, come in questa vicenda, al verificarsi dell’offesa”.  Per chiudere il cerchio, infine, i magistrati precisano che, “anche a voler considerare che Giovanni avesse reagito nel convincimento legittimo che Roberto avrebbe potuto reiterare ancora una volta il suo intento offensivo, va comunque tenuto bene a mente che gli stati d’animo ed i timori personali di colui che invoca la legittima difesa non rilevano nella valutazione ex ante che il giudice deve operare delle specifiche e peculiari circostanze concrete che connotano la fattispecie da esaminare, in assenza, come nella fattispecie in esame, di elementi dimostrativi dell’attualità dell’offesa”. Pertanto, in risposta al nostro lettore di Civitanova Marche risulta corretto affermare che, “non può parlarsi di legittima difesa quando la reazione concretizzatasi in un pugno si verifica dopo un tempo apprezzabile e perciò l’offesa e già esaurita e non vi è la necessità di difendersi da un pericolo attuale”(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 25213/20; depositata il 7 settembre 2020). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                          

18/10/2020 09:34
Valeria Mancinelli nuovo presidente di Anci Marche: nel direttivo 4 sindaci del Maceratese

Valeria Mancinelli nuovo presidente di Anci Marche: nel direttivo 4 sindaci del Maceratese

Con largo consenso Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona è stata nominata Presidente di Anci Marche prevalendo sulla candidatura di Massimo Bacci, sindaco di Jesi. Ecco i risultati della votazione a scrutinio segreto con la quale i sindaci delle Marche hanno rinnovato i vertici.  Valeria Mancinelli guiderà il direttivo composto da: Simone Pugnaloni, Sindaco di Osimo, Rosa Piermattei, Sindaco di San Severino Marche, Nazareno Franchellucci, Sindaco di Porto Sant’Elpidio, Enrico Piergallini, Sindaco di Grottammare, Simona Guidarelli, Sindaco di Pergola, Sandro Sborgia Sindaco di Camerino, Andrea Gentili, Sindaco di Monte San Giusto, Damiano Costantini, Sindaco di Chiaravalle, Daniele Carnevali, Sindaco di Polverigi, Massimo Bacci, sindaco di Jesi, Mauro Ferranti, Sindaco di Montappone, Luca Piergentili, Sindaco di Sarnano, Gabriele Santarelli, Sindaco di Fabriano. Enrico Rossi, Sindaco di Cartoceto, Giuseppe Galasso, Consigliere comunale di Pedaso. I membri di diritto sono i sindaci capoluogo di provincia e i coordinatori dei piccoli comuni, consigli comunali, giovani amministratori e i consiglieri nazionali eletti in quota regionale. Dopo la proclamazione dei risultati la neo presidente, di fronte anche al Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, si è rivolta ai colleghi "ringraziando i sindaci delle Marche che mi hanno scelto ed hanno partecipato all'assemblea" - ha detto. "Ora ho l'onore e la responsabilità di rappresentare tutti i Comuni delle Marche, ci metterò tanto impegno e determinazione, come sempre. E saremo un'unica squadra". Nel pomeriggio si è poi svolto l’incontro tra i sindaci del cratere e il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, presieduto dalla neo Presidente Mancinelli con la presenza dell’Assessore Regionale alla Ricostruzione Guido Castelli.

17/10/2020 16:45
Serie D: svelati i gironi della prima fase, Volley Macerata nella pool C

Serie D: svelati i gironi della prima fase, Volley Macerata nella pool C

Nella giornata di ieri son stati i comunicati dalla Fipav Marche i gironi della prima fase del prossimo campionato regionale di Serie D; molte le novità a partire dal numero di squadre partecipanti che sono scese da 27 a 24 per finire al numero dei gironi che non saranno più 3 ma, bensì 4. Il Volley Macerata di Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani è stato inserito nel Girone C totalmente composto da formazioni della provincia maceratese: insieme ai biancorossi ci saranno infatti il San Severino Volley, l'Associati Fisiomed Macerata, la Paoloni Appignano, l'Oltremodo 3 M Volley Morrovalle ed il Caldarola Volley. La federazione ha anche comunicato la prima parte della formula del torneo: le 24 squadre partecipanti son state suddivise in 4 gironi da 6 con criterio di vicinorietà; al termine di questa prima fase le prime 3 dei gironi A e B formeranno il Girone E mentre le formazioni piazzatesi dal 4° al 6° posto formeranno, insieme, il Girone F. Stessa cosa per le prime 3 dei gironi C e D che accederanno al Girone G mentre i restanti team saranno inseriti nel Girone H. Le promozioni in Serie C e le retrocessioni in Prima Divisione saranno poi definite in seguito; il via al campionato è previsto, Covid-19 permettendo, per sabato 14 novembre. Ecco la composizione dei 4 gironi: Girone A: Daphne Bottega Volley, Apav Calcinelli-Lucrezia, Virtus Volley Fano, I Viaggi di Peter Pan, Asd Volleyball Mondolfo, Montesi Volley Pesaro Girone B: Sabini Asal D, Moplan Arredamenti, Pallavolo Sasso-Fabriano, U.S. Pallavolo Senigallia, Cus Ancona, A.s.d. Volley Club Jesi Girone C: San Severino Volley, Associati Fisiomed, Paoloni Appignano, Oltremodo 3 M Volley, Caldarola Volley, Volley Macerata Girone D: La Nef Osimo, Nova Volley Loreto, Emmont Azzurra, Don Celso Vega, Xentek Pallavolo Ascoli, M. & G. Videx Grottazzolina    

17/10/2020 15:50
Battistoni replica ai 5 Stelle: "Paradossali le critiche ad Aguzzi, quali sono le loro competenze?"

Battistoni replica ai 5 Stelle: "Paradossali le critiche ad Aguzzi, quali sono le loro competenze?"

"Leggo con stupore le dichiarazioni negative di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle sulla nomina di Stefano Aguzzi come assessore all'ambiente della Regione Marche", afferma il commissario regionale di Forza Italia, Franceso Battistoni. "In realtà - prosegue Battistoni - sono molto d'accordo su una cosa con quanto viene affermato: il tema delle competenze, hanno pienamente ragione. Servono competenze per ricoprire incarichi pubblici. Mi chiedo quale sia la loro, visto che la maggior parte di essi, ad ogni livello di Governo, non hanno un'ora di consiglio comunale alle spalle, e sono approdati alla politica nazionale senza conoscere minimamente cosa siano le istituzioni del territorio e come funzionino". "Lo avessero saputo avrebbero dato peso al fatto che Stefano Aguzzi ha una lunga esperienza negli enti locali, è stato già sindaco di Fano ed è ancora sindaco di Colli al Metauro - continua nella nota il senatore Francesco Battistoni -. Purtroppo non sanno, e di questo non rimango oramai più colpito, che un sindaco durante il suo mandato ha a che fare con tutti i temi della politica territoriale, a partire proprio dall'ambiente e dal dissesto idrogeologico". Il Senatore inoltre sottolinea ricorda che Aguzzi, a differenza di tanti esponenti del Movimento 5 Stelle, nella sua vita ha "sempre avuto a che fare con esami di consenso popolare. Questo è un valore che, loro, abituati a votare con i click su Rousseau, non conoscono. Un attacco a Stefano Aguzzi sulle competenze è un attacco del Movimento 5 Stelle ai sindaci delle Marche. Un'uscita veramente infelice". Battistoni conclude affermando che "il neo assessore è anche un cacciatore e per noi è assolutamente un valore aggiunto. Quando si parla negativamente della caccia lo si fa spesso con grande superficialità, e ci si dimentica dei danni da fauna alle nostre aziende agricole, dei feriti che emergono dalle cronache e anche dei morti dei quali purtroppo leggiamo notizia ormai con triste regolarità. L'esperienza di Stefano al servizio delle Marche sarà una risorsa per tutti, su questo non alcun dubbio".

17/10/2020 11:30
Coronavirus Marche, 121 nuovi casi e 87 ricoverati: 444 persone in quarantena più di ieri

Coronavirus Marche, 121 nuovi casi e 87 ricoverati: 444 persone in quarantena più di ieri

Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2194 tamponi: 1221 nel percorso nuove diagnosi e 973 nel percorso guariti.  I positivi sono 121 nel percorso nuove diagnosi: 21 in provincia di Ascoli Piceno, 35 in provincia di Ancona, 19 in provincia di Macerata, 16 in provincia di Fermo, 25 in provincia di Pesaro Urbino e 5 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti in setting domestico (42 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (24 casi rilevati), 3 rientri dall'estero (Francia, Albania e Dubai), 2 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (12 casi rilevati), 3 contatti in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (6 casi). Di 8 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche. Si registra un incremento rispetto alla giornata di ieri, nel rapporto percentuale tra tamponi processati e numero di positivi (9,65% ieri, 9,90% oggi).  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 9.254 su un totale di 164.588 campioni testati. Aumenta di 4 unità il numero dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali: sono 87 (ieri erano 83), di cui 10 in terapia intensiva (dato stabile rispetto a ieri). I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 6156 (+444 rispetto a ieri). Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:

17/10/2020 10:22
Risparmiare grazie al localizzatore GPS: aiuta la tua azienda evitando gli imprevisti

Risparmiare grazie al localizzatore GPS: aiuta la tua azienda evitando gli imprevisti

Il localizzatore GPS è una delle migliori invenzioni contemporanee. Infatti, il suo utilizzo non soltanto ci aiuta a stare tranquilli e a fare cose che, fino a qualche tempo fa, erano addirittura impensabili, ma può offrire un aiuto concreto alle aziende per ammortizzare le spese. Una delle prime cose da considerare, che poi è l’utilizzo principale che un’azienda fa dei localizzatori GPS, è che grazie a questa tecnologia possiamo tenere sempre sotto controllo i chilometri percorsi. Sappiamo di quanto ci siamo spostati, dove, quando e come. La velocità, il tempo di percorrenza, il tragitto: sappiamo ogni cosa, poiché ogni cosa è stata tracciata.  Questo significa avere molti pensieri in meno e, inoltre, permette anche di risparmiare notevolmente. Il proprietario di un’impresa può così sapere quando un mezzo ha bisogno di una revisione, a quanto ammonta il chilometraggio e quindi il deterioramento delle parti di un veicolo e può controllare più da vicino i suoi beni, affinché i malintenzionati non si prendano gioco di lui. Per fare un esempio, mettiamo che tu sia il proprietario di una concessionaria di auto a noleggio: le macchine che vengono affidate ai clienti dotate di un localizzatore GPS per auto sono salvaguardate dal raggiro dei furbetti. Tu sai quando si sono mosse, per quanto tempo e quanta benzina hanno consumato di preciso. Sai tutto, in pratica, e nessuno può raccontarti bugie o consegnarti l’auto in un pessimo stato senza darti spiegazioni.  Quando si noleggia una macchina per fare un certo tragitto, in genere viene firmato un contratto concordato con l’azienda che prevede, pena il pagamento di una somma aggiuntiva, l’obbligo di percorrere soltanto un certo numero massimo di chilometri e all’interno di un particolare spazio concordato (entro i confini di una regione, per esempio, o unicamente per il tragitto Roma - Salerno). Grazie al localizzatore GPS, tu saprai se il contratto è stato rispettato dal cliente o meno. Se così non fosse, il furbetto dovrebbe pagare una penale. Ulteriori vantaggi nell’avere un localizzatore GPS montato su tutti i tuoi mezzi di trasporto Sono tantissimi i benefici derivati dall’uso di un buon localizzatore GPS. Questa tecnologie è stata inventata, per l’appunto, al fine di migliorare sensibilmente la qualità della nostra vita e renderla più comoda. Certe cose che il tracker è capace di fare fino a qualche anno fa erano considerate pura fantascienza; mentre oggi siamo pionieri di un mondo più vivibile, grazie agli strumenti messi a disposizioni dalla nostra inventiva. Ecco cosa il localizzatore è in grado di fare:  hai la possibilità di bloccare il tuo veicolo, ovunque si trovi, se esso non ti viene restituito o se il cliente non paga il noleggio. Le persone ci provano sempre, o almeno la maggior parte. Prima non si poteva fare niente per impedirglielo, ma adesso i dispositivi che abbiamo sono realizzati in modo da proteggerci dalle furbate dei cattivi soggetti. In questo senso, il localizzatore ci aiuta a non perdere i soldi per l’ammontare del valore dell’auto e per il nostro tempo perso. - Grazie a un localizzatore GPS un’azienda che ha noleggiato una sua macchina potrà capire, come accennavamo sopra, se il cliente ha fatto il furbo nell’uso del veicolo,violando i termini del contratto magari percorrendo molti più km di quelli che si erano concordati - Un’azienda potrà tramite il GPS vedere se il cliente ha manipolato il contachilometri e come lo farà?Semplicemente confrontando con attenzione lo storico dei percorsi che è stato memorizzato e immagazzinato nel preziosissimo cloud del GPS e cosi facendo potrà vedere se ci sono dati contraddittori, che faranno capire che il cliente ha imbrogliato - Vedere se il mezzo sta circolando in quei luoghi coperti e concordati con l’agenzia di noleggio. - Infine ricordiamo che chi noleggia un veicolo per lunghi mesi potrà rischiare, e la storia insegna che può succedere più volte, di avere a che fare con un cliente che a un certo punto non potrà o non vorrà pagare. A questo punto l’azienda da remoto potrà bloccare da remoto la macchina usando la funzionalità del localizzatore gps chiamata blocco motore e cosi facendo potrà bloccare le perdite e chiedere spiegazioni e soprattutto i soldi al cliente

16/10/2020 10:15
Crollo del ponte sulla A14,  a processo 18 persone e 4 società

Crollo del ponte sulla A14, a processo 18 persone e 4 società

 In 22 a giudizio - 18 persone fisiche e quattro società - per il crollo del ponte in A14, tra i caselli di Ancona Sud e Loreto dove  persero la vita il 9 Marzo 2017 due coniugi di Spinetoli (Ascoli Piceno), Emidio Diomede e Antonella Viviani, di 60 e 54 anni, mentre  viaggiavano a bordo di una Nissan Qashqai, e tre operai rimasero feriti cadendo da 7 metri d’altezza. Autostrade per l’Italia disse che il crollo fù causato dal “cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia”. Così il Gip di Ancona Francesca De Palma ha deciso che le accuse contestate, a vario titolo, sono omicidio colposo, omicidio stradale, crollo colposo, violazione di norme sulla sicurezza del lavoro. Gli imputati respingono le accuse.Si darà via al processo il 21 settembre 2021 davanti al giudice Carlo Masini.  L'incidente è avvenuto  poco dopo le 13.30, durante il sollevamento del cavalcavia 167 mentre il personale stava realizzando attività accessorie. Tra le concause, per l'accusa, la sottovalutazione del rischio che durante la manovra, il ponte potesse ruotare. Il pm Irene Bilotta, ha chiamato in causa manager e tecnici delle aziende coinvolte per violazioni amministrative: Autostrade per l'Italia e Spea Engeneering, (committenti), Pavimental (appaltante) e Delabech (subappaltatrice).

16/10/2020 10:10
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.