"Saremo arancioni anche la prossima settimana. Cerchiamo di essere attenti e tenere alta l’attenzione nella speranza che nella classificazione sarà anche riammesso il colore giallo". Lo ha reso noto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, tramite una breve nota diffusa sui social nelle quali fa anche riferimento all'annunciato ritorno - da parte del premier Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza - della zona gialla a partire dal prossimo 26 aprile (leggi qui).
Nelle Marche è aumentato, seppure di poco, l'indice di contagiosità Rt: la scorsa settimana era 0.86, mentre la cabina di regia del Governo oggi l'ha ricalcolato a 0.9, mentre calano i ricoveri Covid in tutti i reparti: oggi sono -32 rispetto a ieri.
Quando si pensa alle vittime di un crimine, in automatico, complici i mass media, si pensa sempre ai crimini violenti, dolosi, omicidio, lesioni personali, stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi, etc.
Eppure ci sono alcuni crimini, i cd crimini ambientali, che silenziosamente affliggono la nostra società, si nutrono della nostra salute, ma che non sempre hanno la eco mediatica che la gravità del fenomeno richiederebbe.
“Eppure ogni anno”, ricorda il Prof. Marco Monzani, docente universitario, giurista, criminologo e vittimologo di fama internazionale, “per ogni omicidio ci sono 800 morti di cancro ai polmoni causato da inquinamento ambientale”.
Di che reati stiamo parlando?
Inquinamento ambientale,
Disastro ambientale,
Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività,
Impedimento del controllo,
Omessa bonifica,
Tali crimini sono una reale minaccia per la salute nostra, di tutti noi cittadini, del nostro pianeta, ed al contempo una fonte di reddito inimmaginabile per i soggetti che li pongono in essere: è crescente il coinvolgimento della criminalità organizzata in attività illecite, è fitto il collegamento tra crimini ambientali e riciclaggio di denaro, frode, evasione e corruzione fiscale.
Nella nostra regione Marche, come risulta dal rapporto Ecomafia 2020 , sono 990 i reati ambientali registrati nel 2019, in aumento rispetto agli anni precedenti; il 2,9% del totale, con 1.042 persone denunciate, 4 arresti e 280 sequestri.
In occasione della presentazione del Rapporto Ecomafia 2020 il magistrato Paci (DDA Ancona) ha segnalato che da indagini effettuate sullo smaltimento delle macerie del sisma 2016 sono stati riscontrati i reati di traffico illecito e corruzione.
Riferisce inoltre “sul nostro territorio sono presenti aziende soggette a interdittive antimafia che operano in regione ad alta intensità mafiosa e persone legate in qualche modo alla criminalità organizzata"..
Ecco allora che c’è bisogno di un’ importante opera di sensibilizzazione che tenga accesi i riflettori sul problema dei reati ambientali e sulle gravi ripercussioni sulla nostra salute.
In tale direzione va il libro “Vittime di crimini ambientali. Tra silenzi e istanze di riconoscimento” del Prof. Marco Monzani, che affronta, come sempre con grande cuore, dedizione, passione e vicinanza alle vittime anche questo argomento, con un approccio criminologico e vittimologico; perchè il lavoro di un criminologo di valore, cito le sue parole, “ è quello di uscire dalle stanze delle Università, “sporcarsi le mani sul territorio” e incontrare le vittime per combattere le ingiustizie ed il disagio sociale, per la difesa del più debole e dei diritti dell’ uomo”.
La speranza è quella che condividendo e diffondendo tali insegnamenti e tali valori, ciascuno di noi diventi più consapevole che un mondo diverso da quello che stiamo lasciando ai nostri figli è possibile, solo se ciascuno, cittadini, Istituzioni, opinione pubblica etc. , ci mette del proprio.
"Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, confermando che la cabina di regia "anticipa al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all'attività all'aperto, anche la ristorazione a pranzo e a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza".
Il governo sulle aperture oggi ha preso "un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte".
Draghi ha auspicato per questo l'attenzione delle istituzioni e forze del'ordine: "In questo modo il rischio si trasforma in opportunità. La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni sulle riaperture".
"Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi", ha spiegato ancora Draghi. Resta vigente il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Con il Def e lo scostamento si fa "una scommessa sul debito buono", ha detto Draghi. "Franco ha enunciato il Def e l'entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un'uscita dal debito per effetto della crescita".
"Il Pnrr è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr". "Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere pubbliche, opere che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate . La domanda che uno si fa è: ma quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri", ha spiegato ancora il premier."A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati", ha sottolineato Draghi.
"Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilita che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa"."Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa.
"Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto", aggiunge. "Il 26 aprile è la data chiave in cui ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi una road map accompagnerà le riaperture: il primo giugno alcune attività sportive, il primo luglio le attività fieristiche".
“È un’ulteriore linfa per il rilancio socio-economico del cratere che conferma, ancora una volta, l’attenzione del Commissario Legnini a dare pronte risposte alle imprese terremotate”.
È questo il commento con cui Guido Castelli, Assessore con delega alla Ricostruzione della Regione Marche, accoglie la firma del Commissario Straordinario Giovanni Legnini sul Decreto 159 del 13 aprile che va ad approvare la modulistica relativa alla presentazione di nuove domande per agevolazioni destinate alle imprese colpite dal sisma del 2016. In particolare, si tratta di finanziamenti a tasso zero per investimenti di micro, piccole e medie imprese già presenti nei comuni terremotati sulla base delle misure previste dall’articolo 24 del Dl 189/2016.
I finanziamenti, rimborsabili in dieci anni con un periodo di 3 anni di preammortamento, saranno a copertura del 100% degli investimenti fino ad un massimo di 30mila Euro e attingeranno all’incremento di 300 milioni di Euro previsto per il 2021 dall’articolo 57 del Decreto Agosto (Dl 104/2020) per il Fondo per le emergenze nazionali.
A gestire i fondi sarà Invitalia, in base alla convenzione dello scorso gennaio con il Mise e lo stesso Commissario. “Una misura importante per sostenere il ripristino e il riavvio di quelle attività economiche che hanno contribuito a creare negli anni il tessuto produttivo delle zone oggi terremotate e per le quali il sisma si è abbattuto come un ‘cigno nero’, dopo la crisi del 2009, mettendo a repentaglio intere filiere” sono le parole dell’Assessore Castelli. “La collaborazione tra Invitalia, Ministero e Commissario, unita alla sempre più esigenza di operare in deroga attraverso decreti e ordinanze commissariali, sta consentendo e consente di intervenire in maniera diretta e veloce per aiutare la ripresa socio-economica delle zone terremotate” aggiunge. “Ho sempre pensato – conclude Castelli – che bisogna percorrere un doppio binario per il rilancio delle zone colpite dal sisma, capace di abbinare due tipi di ricostruzione: quella materiale e fisica, pubblica e privata, e quella immateriale ma strutturale relativa al tessuto produttivo locale. Senza casa e senza lavoro il Cratere non riparte”.
Il Decreto commissariale ha fissato come termine iniziale per la presentazione delle domande il 14 giugno 2021 (ore 10), mentre il relativo Avviso verrà pubblicato a giorni dalla Regione sul proprio sito istituzionale.
Due metri di distanza all'interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14. Sono alcune delle misure proposte dalle Regioni per far ripartire l'Italia, anche nelle zone rosse.
Le misure previste per l'intero settore della ristorazione "possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo che della cena": quelle per palestre e ristoranti possono consentire il mantenimento dell'attività anche in scenari epidemiologici ad alto rischio" purché associate a "screening periodico del personale non vaccinato". Secondo il vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni, che ha partecipato all'incontro delle Regioni, "abbiamo presentato delle regole chiare con cui si potrà riaprire, cercando di tornare alla normalità nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e tutelando la saluta dei lavoratori e degli utenti". Le linee guida per la riapertura delle attività, lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell'Esecutivo. Ma già nelle prossime ore, nel corso della cabina di regia del Governo, si discuteranno i dati settimanali del contagio in vista dell'adozione delle nuove misure a maggio e della scadenza del decreto del 30 aprile.
Nelle linee guida l'essere vaccinati non fa cadere l'obbligo di utilizzare la mascherina in bar, ristoranti, cinema e teatri.
Nei locali al chiuso, invece, vanno rispettati i due metri di distanza, all'aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. Bisognerà inoltre regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica.
Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza - frontale o laterale - tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.
Si lavora anche alla revisione dei parametri del monitoraggio della cabina di regia sui profili di rischio, con diverse ipotesi: dalla soglia minima sul numero di tamponi da effettuare in ogni regione a dati più recenti per la valutazione dell'Rt, fino ad un tasso di copertura vaccinale di circa il 70% per le fasce a maggiore rischio - over 80 e fragili - da tenere in considerazione nelle varie regioni.
(Fonte Ansa)
“Pronti per una nuova stagione”, con Roberto Mancini in campo insieme alle sue Marche. Sarà lo slogan della campagna promozionale 2021 della Regione, con testimonial d’eccezione il commissario tecnico della Nazionale, originario di Jesi (Ancona). Mancini ha terminato di girare i primi spot nelle “sue” Marche, con location tra le più suggestive in vista dell’imminente stagione turistica.
“Ringrazio la Regione per avermi scelto come testimonial. Insieme faremo grandi cose”, ha promesso, ad Ancona, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Giunta regionale. “
Noi marchigiani siamo veramente molto felici che abbia accettato questa sfida di rilancio dell’immagine del nostro territorio. Un territorio bellissimo che a volta ancora ci stupisce, che regala emozioni straordinarie ma che non è sempre conosciuto – ha detto il presidente Francesco Acquaroli - Sicuramente l’immagine vincente di Roberto Mancini, da giocatore, allenatore e oggi da commissario tecnico della nazionale, può aiutare la nostra e la sua regione a diventare protagonista come lo è stato lui in campo e tuttora in panchina. Questa sfida coinvolge tanti aspetti, ma quello che mi ha colpito di più è la sua immediata disponibilità a collaborare con noi, perché la sua testimonianza può restituirci un’immagine all’estero e una consapevolezza in casa. In un momento così difficile dobbiamo puntare sulla bellezza e sulla capacità della nostra terra. Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale e turistico per far riscoprire a tanti una regione straordinaria e ricca che ha molto da offrire sul fronte dell’attrattività e dell’accoglienza”.
Mancini ha paragonato questa sfida a quella della Nazionale: “È un grande onore come quando sono stato scelto come CT della nazionale. Le situazioni possono essere anche simili: io ho preso la nazionale in una situazione abbastanza difficile, nella quale nessuno credeva. In due anni siamo riusciti a riportarla ai vertici. Le Marche, come tutta l’Italia, sta attraversando un momento difficile; però credo che abbiamo grandi qualità, siamo allenati a questo perché i marchigiani sono dei grandi lavoratori. Penso che tutti insieme usciremo da questa situazione, dal momento che le Marche sono talmente belle da essere capaci di attrarre tutte le persone che vorranno venire”.
Il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha rimarcato come le Marche “scenderanno in campo insieme al capitano Mancini per portare avanti, il più possibile, la visibilità della regione su tutti i capi e i terreni di gioco dove il mister sarà protagonista con la sua Nazionale. Cercheremo di catturare più turisti possibili, facendo loro amare le Marche. Mancini sarà per noi la punta di diamante per riconquistare nuove mercati e quelli persi a causa della pandemia”. A margine della conferenza stampa Mancini ha risposto ad alcune domande sul calcio italiano. Iniziando dalla conferma Uefa dell’avvio dell’Europeo in Italia con il 25 per cento della capienza che segna, di fatto, la ripartenza del sistema Paese: “C’è stato un lavoro importante della Federazione. Spero veramente che l’inaugurazione dell’Europeo a Roma sia una ripartenza per il nostro Paese. Ma spero che anche tutte le categorie economiche possano riaprire prima di giugno. Le persone hanno diritto di tornare a vivere e lavorare”. Rispondendo a una domanda sulle prospettive in Nazionale di Nicolò Zaniolo e Moise Kean, Mancini ha detto che quella di Zaniolo “è una situazione particolare perché dobbiamo aspettare e vedere se riuscirà a recuperare al meglio perché e giovane e non possiamo permetterci di metterlo a rischio. Per lui è importante recuperare e vedremo tra qualche settimana la situazione. Mose sta facendo molto bene a Parigi, sta maturando e può diventare molto bravo. Sicuramente sarà uno che in Nazionale giocherà per molti anni.” A una domanda sull’Inter capolista ha risposto che “l’Inter ha un grande blasone e quest’anno anche una grande squadra. È la dimostrazione di come i risultati arrivino, lavorando con continuità e serietà”.
Le Marche hanno legato, negli anni, la propria immagine turistica allo sport. Quello di Mancini, da questo punto di vista è un “ritorno alle origini”, essendo già stato testimonial della propria regione da calciatore della Lazio di Sven-Goran Eriksson nel 1999 e 2000. In precedenza altri due marchigiani d’eccezione avevano promosso i “colori di casa”: l’attuale sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali (pluricampionessa della scherma, jesina come il Mancio) nel 1997 e il giovane pluricampione di motociclismo Valentino Rossi di Tavullia (Pesaro), nel 1998. Poi, nel 2019 e 2020, lo scettro è passato a Vincenzo Nibali, campione del ciclismo mondiale, adottato dalle Marche per sostenere gli investimenti promossi dalla Regione sulle ciclabili.
Si è tenuta questa mattina in Prefettura una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per fare il punto sull’andamento della pandemia da Covid-19 nella provincia a una settimana dal ritorno del territorio regionale in “zona arancione” e dalla ripresa della didattica in presenza.
All’incontro hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine provinciali, i Comuni di Macerata e Civitanova Marche, le Direttrici Generali dell’ASUR e dell’Area Vasta 3, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale ed i referenti delle aziende di gestione del trasporto pubblico locale (RFI, CON.TR.A.M. e A.T.A.C.).
L’Autorità sanitaria ha fornito un quadro generale di lento lieve miglioramento, sia nel numero di contagi che nell’attività delle strutture sanitarie e dei pronto soccorso, che hanno potuto aumentare l’attività ordinaria a fronte di una minore esigenza di posti letto per malati Covid-19.
Nel contempo, sta procedendo il piano di vaccinazione secondo le direttive nazionali di recente emanazione, grazie anche all’attivazione dei due nuovi centri di Macerata e Civitanova Marche, che consentiranno di accelerare i tempi di esecuzione fino a raggiungere, a regime, il target di ca. 15.000 vaccinazioni al giorno.
È stata infine rappresentata l’attivazione di quarantene per alcune classi: segnale che la ripresa della scuola in presenza ha iniziato a dare qualche segnale di criticità che si sta affrontando con misure precauzionali volte ad evitare l’insorgere di focolai.
Il monitoraggio del settore scolastico ha riguardato anche l’ambito del trasporto pubblico locale, che risulta strategico per la prevenzione del rischio di contagio, alla luce del Documento Operativo approvato dalla Prefettura, per raccordare lo svolgimento dell’attività scolastica in presenza ai correlati servizi di trasporto, sulla scorta dei lavori dell’apposito tavolo di coordinamento attivato da dicembre scorso ai sensi della normativa di emergenza.
Nel corso dell’incontro è emerso, al riguardo, che i servizi, ordinari e aggiuntivi assicurati negli orari di interesse degli studenti, risultano sufficienti a garantire un utilizzo entro la soglia di capienza dei mezzi prescritta dai protocolli di prevenzione, e che le condotte degli studenti, alle fermate, nel terminal bus ed alla stazione, sono apparse generalmente rispettose delle regole di utilizzo dei DPI e di divieto di assembramento. Una forte sensibilizzazione al riguardo è stata svolta e continuerà ad essere effettuata da parte degli stessi Istituti Scolastici nei confronti dei rispettivi studenti. Sono state comunque impiegate dai gestori del trasporto risorse di personale dedicato (stewards) per ulteriore assistenza agli utenti, al fine di presidiare i luoghi potenzialmente più esposti al rischio di assembramento, nei quali, per maggiore precauzione, è stato anche introdotto il divieto di fumo (per evitare l’abbassamento della mascherina).
Sul fronte dei controlli, è stato evidenziato che, nel periodo dall’1 al 14 aprile, le Forze di Polizia, statali e locali, hanno sottoposto a controllo ben 8.058 persone (di cui 150 sanzionate) e 3.198 attività ed esercizi commerciali (uno dei quali è stato sanzionato).
In esito alla valutazione di tali elementi informativi, è stata quindi disposta dal Comitato la prosecuzione di mirati controlli di vigilanza e prevenzione sul rispetto delle misure di contenimento della pandemia, con la partecipazione delle Polizie Locali, con particolare attenzione ai luoghi interessati dagli spostamenti degli studenti, nonché ai siti utilizzati quali centri vaccinali, presso i quali saranno progressivamente convogliati flussi crescenti di persone, e, infine, nei Comuni che presentano una maggiore percentuale di nuovi contagi.
In conclusione, il Prefetto ha evidenziato l’importanza di non abbassare la guardia sul contenimento del contagio, soprattutto in questa fase delicata che, grazie all’estensione della copertura vaccinale della popolazione ed al mantenimento di comportamenti corretti da parte di ciascuno, potrà portare al graduale consolidamento dei positivi risultati raggiunti ed anche ad una graduale ripresa delle attività economiche e sociali ancora sospese. A tal proposito il Prefetto ha altresì rivolto un appello alle Associazioni di categoria delle categorie più colpite dagli effetti delle misure restrittive – con i quali ha avuto in questi giorni diretti contatti – oltre che ai Sindaci della provincia, affinché sia sempre mantenuto, anche nelle legittime manifestazioni di pensiero e nelle iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, un assoluto rispetto della legalità ed una rigorosa osservanza dei protocolli di sicurezza.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4772 tamponi: 2371 nel percorso nuove diagnosi (di cui 603 nello screening con percorso Antigenico) e 2401 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,7%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326: 92 in provincia di Macerata, 76 in provincia di Ancona, 87 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in ambito domestico (80 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (107 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (9 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 61 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 603 test e sono stati riscontrati 41 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,7% oggi, rispetto al 15,4% di ieri.
In dimunuzione di 37 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 750, di cui 112 in terapia intensiva (-4 rispetto a ieri). Sono, invece, 57 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 164 pazienti (-4 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 63 al Covid Hospital, 12 al nosocomio di Civitanova e 32 a Camerino. Altre 3 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
"Sono 350.948 le persone che si sono prenotate per essere vaccinate. E 279.061 cittadini che hanno ricevuto la prima dose, su un milione e 200.000 marchigiani da vaccinare". Lo annuncia l'assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
"In questa settimana dovremmo chiudere la vaccinazione della platea degli over 80 che si erano prenotati nei punti vaccinali, mentre a livello domiciliare ne mancano 3.000 circa" ha aggiunto l'assessore "Lunedì si apre lo slot delle poste per la prenotazione (e dopo qualche giorno con la vaccinazione) per i familiari o caregiver delle persone disabili. Sono 99.000 ma nel frattempo 1.600 hanno ricevuto il vaccino in vari Ospedali, allorquando hanno accompagnato i loro familiari o assistiti".
"Anche la categoria dei disabili marcia speditamente. Sono 140.000 e il piano prevede un’accellerazione per chiudere entro la fine del mese - puntualizza Saltamartini -. La vaccinazione della categoria 60-70, composta da circa 200.000 persone, verrà vaccinata all’inizio di maggio. I sieri di aprile, circa 210.000 non coprono le fasce di età di cui sopra".
"E’ per questo che lo slot, già pronto a cura di Poste italiane, partirà in prossimità dell’effettiva vaccinazione. I rifornimenti, per il momento, sono regolari anche se il piano degli arrivi per maggio e giugno ancora non è stato comunicato. Si dovrebbe trattare di un rifornimento massiccio di 600-700.000 dosi" ha concluso Saltamartini.
Ad oggi si assiste ad un cambio totale delle idee e passioni dei giovani. La cosi chiamata generazione Z ha in parte cambiato le idee di un tempo. Per generazione Z intendiamo i soggetti nati dal 1990 al 2010.
Praticamente due categoria ad oggi totalmente diverse.
Si tratta di una generazione diversa, che privilegia un contatto online da un contatto fisico. Infatti strumenti come Instagram o Tik Tok sono tra i loro preferiti.
Il problema non riveste solo il cambio di idee o passioni.
Naturalmente il problema è più grande e diverse aziende cercano di studiarlo. Decisioni che possono influire anche sul marketing online del mondo.
Ma come si stanno orientando le grandi aziende? Tutto il focus dei studi è proprio sul campo online. Appunto cosa attrae le nuove generazioni?
Cosa vuole la nuova generazione?
Si cerca appunto di seguire i trend di massa del momento. Infatti, come non tenere in considerazione il boom dei social?
Ad esempio: la recente esplosione di Tik Tok oppure il boom di Club House. Social su invito che già vanta diversi iscritti! Dai studi emerge che le nuove generazioni sono interessati a prodotti mirati e che la maggior parte del loro tempo è proprio online.
Tutto ruota intorno allo share o alla voglia di notorietà. Oggi ad esempio una persona che su Instagram si spaccia come influencer può orientare le scelte dei giovani.
Ma sarà un bene questo?
Di sicuro intere generazioni anche quelle nate tra l’anno 82 o 90 passa diverso tempo online.
Cosa attrae di più online?
I trend nascenti sono sempre più attratti dal machine learnig.
Quella di oggi è una generazione legata ai marchi o ai brand e che privilegia alcuni input. Infatti fattori come razzismo, omofobia, parità di genere hanno una certa rilevanza.
Tra i trend anche la ricerca di informazioni sane e si odiano le fake news.
Anche l’intrattenimento e i videogame hanno un certo calibro. Il gioco digitale ad esempio vige un certo calibro.
Come ad esempio il gioco d’azzardo e i casino online sono trend in rialzo nel 2021. Infatti anche in seguito a questi trend le possibilità di giocare online sono aumentate. Proprio negli ultimi anni questo trend ha preso questo.
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per questo settore, che precedentemente era vincolato solo ad un target di adulti. In genere da 45 anni in su.
Forse questo anche a causa della trasformazione delle slot online, che ha trasformato le macchinette classiche in veri e propri videogiochi.
Alcuni giochi come ad esempio il poker o altri adesso sono proprio come giocare ad un videoogame della Playstation. Forse questa sarà la causa!
Sicuramente rimaniamo dell’idea, meno social più vita reale
"Con un post notturno l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini sembra essersi rimangiato tutto quello che aveva pomposamente dichiarato nella conferenza stampa di sabato scorso a Macerata (leggi qui) e soprattutto ha preso l’impegno politico ed amministrativo di costruire a Macerata, nell’Area Vasta 3 (ma anche in tutte le altre Aree Vaste della regione Marche), un nuovo ospedale di 1° livello".
Lo scrive in una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook il consigliere regionale del Partito Democratico, Romano Carancini.
Secondo l'ex sindaco di Macerata, l'assessore alla sanità utilizza il DEA "per fare con i cittadini il gioco politico delle 3 carte (qui c’è, qui non c’è, poi c’è ancora e poi non c’è più) e alla fine prendersi gioco di tutti (in gergo popolare si utilizzerebbe un’altra espressione molto più efficace)".
"Il DEA, acronimo di Dipartimento Emergenza Accettazione, non c’entra nulla con la classificazione, per livelli di complessità di cura, degli ospedali di base, 1° livello e 2° livello, come stabilito dall’oramai famoso decreto Balduzzi (DM 70/215) - puntualizza Carancini -. Ribadisco non c’entra nulla e questo ennesimo tentativo di far credere cose non vere dimostra quanto il titolo di illusionista (anche bravo: si veda a tal proposito la definizione nel dizionario) gli si addica perfettamente".
"Il DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) altro non è che un’aggregazione funzionale di Unità Operative (quelli che una volta si chiamavano reparti) che, in ambito ospedaliero, mantengono la propria autonomia e responsabilità clinico-assistenziale ma che riconoscono la propria interdipendenza - spiega ancora Carancini -. Va inoltre precisato che esistono DEA di 1° livello e DEA di 2° livello, ovviamente con aggregazioni di Unità Operative differenti per numero e intensità di cura. Nel DEA di 1° livello confluiscono un minor numero di Unità Operative rispetto al DEA di 2° livello. A far parte del DEA 1° livello sono Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, con dotazione di posti letto di terapia intensiva e, nei capoluoghi di provincia, le Centrali Operative. Il DEA di 1° livello sta sempre nell’ambito della struttura degli ospedali di 1° livello ma può stare anche in ospedali di base laddove questi coprano un bacino di utenza tra 150.000 e 300.000 persone".
Quindi, Carancini fa capire come in provincia di Macerata ci possa essere un solo ospedale di 1° livello, ma al contempo come possano esserci più DEA di 1° livello ("come concretamente avviene oggi per Macerata e Civitanova Marche" ribadisce).
Il consigliere regionale del Pd ritiene "fuorviante" l'aver associato al dibattito sull’ospedale di 1° livello il concetto di DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione): "Non è corretto perché serve a confondere le persone, a rendere più complicata la questione che invece i cittadini hanno diritto di capire anche negli aspetti più tecnici, perché possano, quindi, elaborare, un’opinione consapevole. In democrazia questa è una forma della partecipazione".
"Dunque, va chiesto al rappresentante della Giunta Regionale se l’ospedale nuovo che la Regione intende costruire è di 1° livello, indipendentemente dal DEA. Perché delle due l’una. O l’assessore alla sanità non sa che la classificazione degli ospedali per intensità di cura è concetto distinto dai DEA, associandoli impropriamente, e questo sarebbe di una gravità inaccettabile. Oppure egli utilizza strumentalmente questo tecnicismo dei DEA di 1° livello per confondere e rassicurare i cittadini facendo credere una cosa diversa da quella che invece intende realizzare, e questo sarebbe un aspetto che esigerebbe le dimissioni dell’assessore" attacca Carancini.
"In parte, però, mi confortano le parole del primo cittadino di Macerata il quale, facendo anche lui retromarcia, si è invece impegnato esplicitamente in Consiglio Comunale sull’ospedale di 1° livello, promettendo di incatenarsi qualora Saltamartini si penta di notte ancora una volta. Alla luce dell’ennesima ambiguità di Saltamartini, chiedo che il Sindaco Sandro Parcaroli faccia luce su cosa abbia voluto dire l’assessore regionale con il suo post notturno" ha concluso il consigliere Carancini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 19 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: un 70enne di Recanati al Covid Center di Civitanova Marche e una 82enne di Sant'Angelo in Pontano al nosocomio del Capoluogo di Provincia.
Dieci decessi sono avvenuti presso i presidi medici della provincia di Ancona: a Torrette sono spirati un 73enne di Ancona, un 66enne di Osimo e un 66enne di Grosseto mentre all'Ospedale di Jesi hanno trovato la morte una 53enne del posto, un 58enne di Castelplanio e una 69enne di Apirio. Tre le vittime segnalate anche al nosocomio di Senigallia dove si sono spenti una 92enne senigalliese, una 86enne di Cerreto d'Esi e un 63enne di Satriano, infine, presso il presidio ospedaliero di Fabriano è deceduto una 87enne di Cerreto d'Esi.
All'Ospedale di Pesaro hanno perso la vita un 88enne di Acqualagna, una 46enne e 59enne di Montelabbate, una 79enne di Apecchio, una 80enne di Chiaravalle e un 79enne originario del Capoluogo mentre un 96enne di Fabriano si è spento presso la Residenza Sanitaria Galantara.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2817 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (931), mentre sono 468 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Sarà pubblicato domani 15 aprile sul Bollettino Ufficiale l’Avviso per i contributi a fondo perduto che la Regione destinerà alle aziende dei settori messi più in difficoltà dalla crisi sanitari.
Ben 15 milioni di contributi per il 100% a fondo perduto destinati alle aziende marchigiane localizzate nelle aree di crisi industriale e del sisma per un intervento che mira alla continuità occupazionale post-Covid, nonché alla ripartenza dell’attività aziendale delle micro, piccole e medie imprese locali. Requisito base affinché l’impresa ottenga il contributo, infatti, è la stabilità per almeno tre mesi dei propri dipendenti.
L’intervento, fortemente voluto dall’assessore con deleghe alla Ricostruzione e alle Aree di crisi industriale Guido Castelli, d’intesa con il presidente Francesco Acquaroli, dà attuazione alla Delibera di Giunta (n.328) del 22 marzo 2021 e si avvarrà delle risorse del Por FSE 2014/2020 con l’obiettivo di dare continuità alla rete di sostegno che, grazie agli ammortizzatori, la normativa Covid ha fornito alle imprese a partire dal febbraio 2020.
“Con questi fondi – spiega Castelli – la Regione punta a dare concreto respiro a tutte quelle piccole e micro attività di territori già svantaggiati messe ancor più in difficoltà dalla crisi economica provocata dal Covid. Interi comparti, come il commercio al dettaglio, la cultura, lo sport e la convegnistica, hanno dovuto fare i conti con lunghi periodi di chiusura o forte limitazione con conseguenze economiche drammatiche”.
Nello specifico, l’avviso è destinato a micro, piccole e medie imprese del commercio, delle attività ricettive, dei servizi alla persona e alla produzione, delle attività culturali, creative, sportive e di intrattenimento, della filiera della convegnistica e organizzazione di eventi, oltre a tanti altri. Ogni azienda potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto per ciascun lavoratore che, nel periodo dal 23 febbraio 2020 fino alla data di presentazione della domanda (tramite piattaforma Siform), ha fruito di ammortizzatori sociali ordinari o in deroga, con causale Covid-19, per almeno tre mesi anche non continuativi, è rientrato in servizio da almeno 6 mesi, anche in questo caso non continuativi, e che risulta ancora in forza all’azienda. L’agevolazione sarà di importo forfettario, parametrata alla tipologia di contratto a tempo indeterminato, full time o part time non inferiore al 30%, e compresa, per ogni lavoratore, tra un minimo di 2.250 ed un massimo di 7500 euro, fino ad un importo complessivo di 50.000 euro per ogni azienda.
“Per dare una risposta tempestiva alle imprese che avranno diritto - continua l’Assessore - la procedura sarà valutativa a sportello e articolata in tre finestre di presentazione delle domande: la prima partirà il 26 aprile e durerà fino al 15 luglio, la seconda dal 16 luglio al 15 settembre, l’ultima dal 16 settembre al 30 novembre 2021”.
Condizione essenziale per beneficiare dei fondi, data dallo scopo dell’Avviso di salvaguardare la continuità occupazionale, è il mantenimento per ulteriori tre mesi da parte dell’impresa dei lavoratori per i quali hanno ricevuto il contributo.
YunExpress è un servizio di consegnache attualmente si trovain collaborazione con alcuni dei più grandi colossi mondialidi siti e-commerce.L’idea nasce nel 2014 a Shenzhen, una delle città presenti in Cina più avanzate nel settore tecnologico, da parte di alcuni venditori che operano su siti di e-commerce. Col tempo questa azienda, la YunExpress, è cresciuta sempre di più diventando oggi una dei dieci fornitori principali di spedizioni transfrontaliere
presenti nel mondo. Ma per quale motivo saper rintracciare un pacco YunExpressnel mondo è così importante? Eccolo spiegato in seguito.
Oggi YunExpress è diventato il partner preferito di alcuni giganti del mondo e-commerce come Amazon, Wish, JOOM, VOVA e Shopify. In più, questo corriere cinese che sta ottenendo sempre più popolarità nel mondo, effettua spedizioni in Italia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Norvegia e tanti altri paesi. Ma non è finita. Amazon, ad esempio, come tanti altri siti e-commerce, partner o meno di YunExpress, mette a disposizione ai suoi clienti una piattaforma specifica che serve a monitorare lo stato della spedizione del proprio pacco.
Tuttavia, questo servizio risulta essere talvolta abbastanza mediocre, dal momento che emette informazioni riguardo il luogo in cui questo pacco si trovi del mondo. E allora, come è possibile risolvere questo problema? Come è possibile scoprire dove realmente dove sia esattamente il nostro pacco nel mondo anche in questo momento? Semplice. La risposta a tutto è un servizio di YunExpresstraking online.
Ma prima di tutto, facciamo qualche premessa. Ecco in cosa consiste il tracking internazionale. Consiste nel monitorare in maniera costante lo stato di spedizione e di consegna di un determinato pacco, definendo anche con certezza il luogo specifico in cui si trova. Qual è il vantaggio offerto da questo servizio? Tenere al corrente il mittente e/o il destinatario del pacco in questione sul luogo preciso in cui esso stesso si trova nel mondo.
È davvero tutto molto semplice. Infatti, questo servizio, il traking internazionale appunto, è disponibile comodamente online, per cui basta accedere a una piattaforma trovata senza sforzo su google e scoprire dove si trova. Come funziona? Basta accedere a uno di questi siti che offrono il suddetto servizio, inserire il numero di spedizione o il numero di traking del tuo pacco e il gioco sarà fatto.
A questo punto possiamo, invece, chiarire come funziona il YunExpresstrakinge come mai questo servizio è così importante. Considerando che la maggior parte degli articoli in vendita presenti sui siti di e-commerce provengono dalla Cina – e di conseguenza anche la maggior parte delle consegne parte proprio da questa –saper rintracciare in maniera semplice e veloce il proprio pacco Amazon, Wish, Shopify o quant’altro può essere davvero utile, soprattutto in caso di ritardi di spedizione dovuti a complicazioni, disservizi burocratici doganali o roba simile.
Ecco come funziona. Trova un sito di yunexpresstracking internazionale, inserisci il codice di spedizione del tuo pacco ed è fatta.Scopri dove è finito il tuo pacco.
Il gioco online ha registrato una continua crescita nell’ultimo decennio. Il mercato del gioco si amplia ogni anno e gli operatori devono portare innovazioni tecnologiche e nella loro offerta di gioco per soddisfare le nuove richieste degli utenti. Per questo esistono nuove modalità di gioco che permettono agli utenti di divertirsi anche senza spendere soldi.
Le nuove possibilità di giocare gratis
Esistono diverse modalità di gioco gratuito messe a disposizione dagli operatori. Un esempio sono i bonus di benvenuto: al momento della registrazione su un portale di gioco, l’utente riceve un bonus da spendere per i giochi di casinò che preferisce, o anche per le scommesse sportive, in base al bonus scelto. Un’altra modalità di gioco gratuito, dedicata agli appassionati di slot, sono i giri gratis. I giri gratis, o free spin, possono essere parte di un bonus di benvenuto, oppure di una particolare promozione offerta dall’operatore di gioco.
Se poi quello che il giocatore cerca è la possibilità di fare pratica, molte piattaforme di gioco mettono a disposizione le versioni di prova dei giochi, così che gli utenti possano provare nuove strategie di gioco, oppure imparare le regole, o semplicemente divertirsi senza spendere soldi.
I bonus senza deposito
Una delle modalità di gioco gratuito più ricercata dagli utenti è quella dei bonus senza deposito. Si tratta di un bonus che i giocatori possono ricevere dai casinò online effettuando pochi semplici passi. La prima cosa da fare è ovviamente registrarsi alla piattaforma. È un requisito necessario, perché l’operatore di gioco deve assicurarsi che il giocatore sia maggiorenne. Non è possibile trovare casinò che regalino bonus senza deposito senza l’invio di una copia del documento di identità che attesti la maggiore età del giocatore, visto che si tratta di una procedura adottata da tutti i casinò online con licenza AAMS, ovvero quelli garantiti dall’ente governativo preposto alla verifica della legalità e della sicurezza delle piattaforme di gioco. I bonus senza deposito del 2021 prevedono una somma in denaro da giocare oppure un certo numero di giri gratis, in base all’offerta dell’operatore scelto.
Se siete appassionati di giochi online e volete provare a giocare in modo gratuito, seguite i suggerimenti descritti e divertitevi senza rischio!
Esiste un legame sottile tra la musica e il gioco. Un legame quasi primigenio, che risale alla notte dei tempi e che non conosce crisi. Nemmeno col Covid, anzi, se vogliamo, questo legame si è rafforzato ed è aumentato. Ma cosa è la musica e qual è la sua relazione col mondo dei giochi? Perché un brano può essere determinante per un titolo e viceversa? Negli anni l’attenzione sull’universo musicale è aumentata al punto che si parla di terapia specifica a base di musica. La musicoterapia, difatti, è oggi metodo assai scalfito per la cura di determinate patologie e molte volte rientra anche tra i metodi consigliati per la cura dello spettro d’autismo. Fatto sta che la musica ha il suo posto nel mondo e molto spesso è determinate per il successo di determinati fattori. Il gioco rientra tra questi al punto che oggi non si può parlare di intrattenimento senza sound design. Ma cosa si intende? Ovviamente il meccanismo complesso che mixa audio ed effetti sonori. Determinati titoli non avrebbero di certo avuto il successo che hanno poi ottenuto. Il riferimento è alle console, ovviamente, ai classici videogiochi per PlayStation ed Xbox che negli anni sono stati impreziositi dal comparto audio, titoli che non avrebbero avuto la stessa presa se non accompagnati da un mix di musiche idonee per rendere le situazioni per quel che erano: reali, seppur in un universo virtuale. La musica, dunque, ha senso solo se contestualizzata e se calata in un determinato contesto. Perché contribuisce a rendere quel contesto quel che è. E soprattutto a caratterizzarlo: sia esso tetro, gioioso o epico. Insomma la musica ha senso solo se utilizzata idoneamente per una determinata situazione. Ne risente ovviamente l’effetto del divertimento, grazie al neurotrasmettitore chiamato dopamina che attiva le facoltà del piacere insite nel cervello. Così il divertimento, l’intrattenimento, diventano esperienza. Così come avviene nelle terapie ad personam a base di musica. Tutto gira attorno al sound, al ritmo, all’atmosfera.
Negli anni così l’importanza della musica è aumentata in misura tale che tutto il mondo legato ai videogiochi se n’è accorto. Basti pensare che ad oggi, senza musica, non si parlerebbe probabilmente di slot machine, forma purissima di intrattenimento. Qui la musica ha un ruolo fondamentale: deve accompagnare il gioco ma in alcuni casi deve determinarlo. In altri caratterizzarlo: è il caso di prodotti di giochi da casinò interamente a base di musica. Il titolo che rende al meglio l’idea è in questo caso The Big Easy, un must per molti appassionati del settore slot in Italia. A base di musica, ovviamente…
Bentrovati cari lettori a questa nuova puntata, i contagi sono generalmente in calo e quasi tutta l’Italia ritorna in zona arancione. Continuiamo a notare che in generale sta accelerando il calo dei contagi sia a livello regionale che a livello nazionale.
Notiamo però che ricoveri e decessi stanno invece scendendo più lentamente del previsto, quindi la situazione attuale in molte regioni è ancora di ospedali e soprattutto reparti di terapia intensiva pieni.
Anche dalla tabella si nota che i casi sono in discesa un po’ ' in tutta Italia anche se la scorsa settimana abbiamo avuto un lunedì festivo dove si sono fatti pochi tamponi.Le Marche rimangono la regione con più terapie intensive occupate se escludiamo la val d'Aosta che è di piccole dimensioni.
Nella nostra regione rimane molto alto il rapporto T.I./Positivi 1.6% contro una media nazionale di 0.68%, mi sembra che sia poco probabile che la nostra regione abbia un virus 3 volte più aggressivo che nel resto del paese, è molto probabile invece che lo screening e le indagini epidemiologiche nelle nostra regioni stiano funzionando molto peggio che nel resto d'Italia.
Notiamo anche nel grafico che rapporta i sintomatici ai positivi identificati, notiamo come nelle ultime settimane sia salito notevolmente passando dall'11.5% al 15% rapporto che in realtà dovrebbe a logica scendere via via che sono vaccinate sempre più persone soprattutto gli anziani che sono i più a rischio di sviluppare sintomi.Facendo un semplice conto proporzionale avevamo il 22 marzo una media di 454 positivi registrati (per milione di abitanti) con l'11.5% di sintomatici (e probabilmente stavamo perdendo oltre il 50% dei positivi veri , forse anche un 66%) ora ne abbiamo 208 ma con il 15% di sintomatici, se lo rapportiamo a 3 settimane fa ovvero 11.5% ora avremo 348 positivi quindi saremo ancora in ballo sul limite della zona rossa.
Non si può sperare unicamente nelle vaccinazioni per frenare l'epidemia , possiamo prendere l'esempio del Regno Unito che, oltre a chiusure meno severe che da noi, hanno un importante sistema di tracciamento dei casi con migliaia di persone dedicate a quel compito assieme ai vaccini i casi sono crollati .
Se prendiamo il Cile che a dosi somministrate è leggermente superiore addirittura al Regno Unito, hanno ancora casi e decessi in crescita, contiamo che il Cile ha somministrato il triplo delle dosi rispetto all'Italia.
Vediamo poi nazioni come la Korea , Giappone , Taiwan che riescono a gestire molto bene l'epidemia senza chiusure stringenti ne vaccini, dopo oltre un anno a mio avviso è inconcepibile che non si sia riusciti ad apprendere come gestire una situazione simile che non sia il metodo medioevale del "tutti a casa" puntando tutto sulla soluzione settecentesca del vaccino , per quanto sia migliorata e perfezionata vi è sempre il rischio di nuove varianti, purtroppo vi è stato specie in Italia un totale rifiuto di applicare soluzioni tecnologiche moderne di prevenzione e tracciamento.
La sospensione del vaccino Johnson&Johnson sarà probabilmente una questione di giorni. Lo affermano il Cdc e la Fda, le autorità sanitarie americane.
La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione. Intanto la Johnson & Johnson, che ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa, precisa di aver deciso di "ritardare il lancio" del proprio farmaco nel Vecchio Continente, "in un'ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee". "Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all'Europa", osserva Johnson&Johnson.
Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali sta indagando "dalla scorsa settimana" su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson. Lo scrive l'Ema in una nota. "Al momento - prosegue Ema - non è chiaro se esista un'associazione causale". L'Agenzia è in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e "comunicherà ulteriormente una volta conclusa la valutazione".
Prende tempo il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perchè è un vaccino importante. Le Regioni - ha poi sottolineato - devono stare a questa impostazione perchè chi è più anziano rischia di perdere la vita". Quanto alle riaperture, il ministro ritiene "lecito aspettarsi delle riapertura per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto. L'ipotesi di lavorare in modo particolare sull'aperto personalmente mi convince molto, poi dovremo naturalmente confrontarci, ma tutti i dati indicano -ha affermato - che all'aperto c'è una minore possibilità di contagio e quindi credo che la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività all'aperto".
(Fonte: ANSA)
"Mi ha appena telefonato il Commissario Figliuolo per complimentarsi per il risultato raggiunto nella categoria over 80, per la quale la nostra Regione ha quasi concluso la somministrazione della prima dose".
A renderlo noto è stato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Mi ha chiesto di ringraziare il Servizio Salute e l’Assessore per l’impegno e mi ha chiesto di estendere a tutti gli operatori, alle aziende sanitarie e ai medici di medicina generale il suo ringraziamento - ha sottolineato - Sono felice di questa telefonata perché normalmente ci si sente solo per le cose negative, e invece mi fa piacere che questa volta si sia voluto evidenziare un bel risultato. Un messaggio fondamentale in questo momento, per continuare su questa strada nonostante i mille problemi e la stanchezza".
"Il dato del primo trimestre del 2021 ci conforta molto, con 1.900 i decreti di concessioni di contributo per la ricostruzione post terremoto, corrispondente al triplo dello stesso periodo dello scorso anno. Un dato che riguarda tutto i cratere sismico, ma in gran parte le Marche, che hanno avuto i danni più estesi".
Così il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, durante la seduta aperta del Consiglio regionale delle Marche, dedicata al terremoto. Ma "mai dire che va tutto bene - ha ammonito - a me è chiaro che ciò che abbiamo di fronte è molto di più di quello che ci lasciamo alle spalle, soprattutto per i centri storici distrutti. Corriamo il rischio di qualche ingorgo per le imprese i professionisti, sui Comuni c'è un carico di lavoro notevole. In generale occorre recuperare un clima di fiducia e operosità, ma voi marchigiana in questo siete un modello...".
Legnini ha ricordato l'indirizzo da lui impresso alla struttura commissariale: "ho capito subito che serviva un intervento riformatore, un cambiamento al complesso di norme sulla ricostruzione. D'accordo con i sindaci e le Regioni, ma anche ascoltando i cittadini, le professioni, prima siamo intervenuti sul procedimenti amministrativo, alleggerendo la burocrazia e accentuando la funzione di controllo, puntando sulla sussidiarietà. Poi gli interventi hanno riguardato l'approccio urbanistico, introducendo il principio della conformità, non della ricostruzione identica, con margini di flessibilità per adeguamenti alle necessità del futuro. Poi smitizzazione della pianificazione, a vantaggio di una programmazione più flessibile".
(Fonte: ANSA)