Questa mattina, in una zona boschiva all'interno del territorio comunale di Appignano del Tronto, i Vigili del Fuoco della stazione Ascoli Piceno sono intervenuti per soccorrere un lupo rimasto impigliato ad una zampa su un laccio.
Sul posto presenti anche i Carabinieri Forestali, veterinario, Polizia Provinciale e addetti del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della Regione Marche.
Successivamente, l’animale è stato sedato dal veterinario per consentire il districamento ed è stato poi preso in consegna dal CRAS per le cure e la successiva liberazione.
Ritorno in classe al 70% per le scuole superiori nelle province di Ascoli e Fermo e niente doppi turni in tutta la regione. Queste le principali decisioni prese nel corso della riunione del Tavolo di confronto convocato per oggi dall’Ufficio scolastico regionale e svoltosi in seduta congiunta con il tavolo regionale per la sicurezza, presenti anche gli assessori regionali Latini e Castelli e i rappresentanti di ANCI e UPI.
Nel corso della riunione convocata a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 52 del 22 aprile 2021, sono state esaminate, a fronte dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica e dello stato delle vaccinazioni del personale scolastico, le risultanze dei tavoli prefettizi delle due province, in cui è stato garantito il servizio di trasporto in sicurezza per la percentuale al 70% di studenti .
Per le altre province, in attesa degli esiti dei relativi tavoli, ci si attesta per ora su una previsione di copertura del servizio di trasporto al 60%, rimettendo all’autonomia della singole scuole, in base alla loro specificità e capacità organizzativa, rendere possibile il raggiungimento della quota di presenze stabilita, ferme restando eventuali interlocuzioni in corso tra Regione Marche e Governo centrale e relative conseguenti formalizzazioni delle stesse.
Introdotto dal primo Decreto Rilancio, il Superbonus prevede la detraibilità al 110% dei costi sostenuti per quelle ristrutturazioni edili che vanno a migliorare l’efficienza energetica e la tenuta sismica degli edifici.
Matteo Petracci, referente per CNA Macerata del settore Costruzioni, inquadra la situazione dell’agevolazione statale: “La misura è stata accolta positivamente da tutti in quanto contribuiva alla rigenerazione urbana, aiutava le famiglie a risparmiare, rimetteva in moto le economie di diversi settori, aumentava la sostenibilità ecologica del Paese e, da ultimo, metteva al sicuro molte abitazioni da eventuali nuovi terremoti”.
La teoria che sta dietro al Superbonus è quindi perfetta; tuttavia, secondo i dati pubblicati dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, in tutto il territorio nazionale sono appena 6500 i cantieri avviati, meno di 150 quelli nella regione Marche: “Come spesso accade nel nostro Paese - spiega Petracci - la teoria e la pratica hanno distanze siderali. Molti sono i nodi emersi nella realtà applicativa del provvedimento, tanto che la maxi detrazione fiscale è ancora al palo”.
Il referente dell’Associazione di categoria maceratese elenca le principali criticità: “Innanzitutto l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime che si è innescato; i costi di calcestruzzo, legno, isolanti e vernici sono cresciuti dal 10 al 30%, il ferro e l’acciaio sono più che raddoppiati, tutto ciò che viene impiegato nelle ristrutturazioni oggi costa di più. Di conseguenza, fioccano gli asterischi sui preventivi delle ditte fornitrici che, accanto alla cifra finale, specificano la riserva di poter aumentare i costi al momento dell’effettiva consegna della merce”.
Sono quindi comprensibili ed evidenti le difficoltà degli operatori date da questa infinita incertezza: “I costi - sottolinea Petracci - sono diventati superiori ai prezzi stabiliti nei prezziari di riferimento e c’è la forte preoccupazione che questa speculazione possa rallentare la già non veloce ricostruzione post-sisma. Si tratta di un’inflazione settoriale a due cifre che mette a rischio la politica di efficientamento energetico e di rilancio dell’economia che cerca di far leva sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, invalidando dal punto di vista nominale anche i massimali stabiliti per legge dei Superbonus oltreché i bilanci delle imprese”.
L’occasione dei Bonus e dei Superbonus sembrava aver riacceso le speranze di un comparto penalizzato da più di 10 anni di crisi; ora, alla luce di quanto sta accadendo, l’ottimismo sta svanendo lasciando spazio alle incertezze: “Lo sentiamo dai nostri associati, il risultato prodotto da questa situazione è che oggi le imprese ci pensano bene prima di prendere nuovi lavori perché potrebbero rivelarsi a perdere e, fatto ancor più grave, si sta diffondendo l’idea che sia antieconomico lavorare nella ricostruzione; questo non ce lo possiamo permettere”.
La CNA Macerata propone quindi 3 forti interventi da parte del legislatore. Chiede innanzitutto che i prezziari siano rivisti e aggiornati quanto prima possibile. "A questo occorre aggiungere una forte semplificazione delle procedure, accompagnata da una unica interpretazione delle norme e dei regolamenti; troppi attori pubblici coinvolti con proprie interpretazioni, tra Agenzia delle Entrate, Enea e vari Ministeri, si è creata una assurda sequela di discrepanze. Necessario anche far superare la prudenza delle banche nella fase di cessione del credito; questo atteggiamento si traduce in molti istituti nella richiesta di innumerevoli documenti per verificare i presupposti e le condizioni essenziali" conclude Petracci.
È stato pubblicato dalla Regione Marche l’Avviso per manifestazione di interesse per interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dal sisma 2016, finanziato con 30 milioni di Euro assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
Il bando, con scadenza lunedì 3 maggio, è diretto sia all’Erap che ai Comuni inseriti nel cratere sismico ed è teso principalmente alla riqualificazione dei centro storici, assegnando maggior punteggio per interventi di riuso e recupero così come a quelli destinati all’adeguamento e miglioramento sismico degli edifici contenuti in tali zone.
Il tutto si evince dai criteri di classificazione delle proposte così come approvati dalla Giunta con Delibera 483 del 20 aprile.
“Obiettivo di questa importante dotazione di fondi – spiega l’Assessore alla Ricostruzione Guido Castelli - è agevolare il recupero e la ristrutturazione degli edifici di edilizia popolare siti nei centri storici, specie dei piccoli comuni, essendo quelli che più necessitano di interventi di riqualificazione perché maggiormente lesionati dal sisma".
"Tuttavia – prosegue – saremo in grado di soddisfare anche l’esigenza dei comuni a più alta tensione abitativa, così come per interventi di nuova costruzione. Siamo convinti che questo avviso sia il giusto mix per soddisfare tutte le richieste e pensiamo che si possa riuscire a realizzare fino a 300 abitazioni popolari. Sarà nostra cura analizzare attentamente tutte le proposte, non escludendo, terminata questa già cospicua somma, di poter stanziare altri fondi”.
L’importante somma di 30 milioni di euro del bando si aggiunge ad altre misure che presto interesseranno le stesse aree del cratere: “Penso al miliardo e 780 milioni per la rigenerazione economica prevista dal Recovery Plan che darà nuova linfa vitale al tessuto sociale di quelle zone, e, più in generale, alla ricostruzione privata che finalmente sta vedendo la luce – aggiunge Castelli - Ma come ho sempre detto: la ricostruzione materiale a nulla serve se non riporteremo la gente in quei luoghi. Questo intervento, perciò, vuole favorire il loro ripopolamento anche con una proposta dedicata espressamente alle fasce di popolazione meno abbienti”.
Un mosaico di proposte, dunque, per creare nelle zone del sisma un modello di rilancio delle aree interne dell’Appennino che, secondo l’assessore al Bilancio, potrà essere un modello per tutta la nazione: “Nel cratere il terremoto non ha fatto altro che anticipare problemi che presto riguarderanno tutte le aree interne d’Italia. Ecco perché – conclude Castelli – vogliamo che si faccia del cratere non solo il più grande cantiere d’Europa, ma anche il riferimento per studi e soluzioni di interventi ben più completi e strutturati per il recupero di zone oggi desolate”.
"LVMH accresce fino al 10% la quota già posseduta in Tod's. Si consolida con questa operazione la ventennale amicizia tra la Famiglia Arnault e la famiglia Della Valle", annuncia una nota.
Diego Della Valle & C, società controllata da Diego Della Valle, ha sottoscritto con Delphine, società interamente detenuta da LVMH, un contratto per la vendita di 2.250.000 azioni di Tod's, pari al 6,80% del capitale sociale.
Lvmh già possiede il 3,2% del capitale di Tod's. A seguito del completamento dell'operazione, che sarà seguita il prossimo 28 aprile, Diego Della Valle deterrà, direttamente e indirettamente, una partecipazione pari al 63,64% del capitale sociale di Tod's e LVMH deterrà una partecipazione pari al 10,00%.
"L'amicizia con Diego Della Valle e la sua famiglia risale a oltre 20 anni fa. E' un legame forte, cementato da valori umani e professionali comuni. Siamo molto contenti di rafforzare ancora di più questa partnership", commenta Bernard Arnault.
E Diego Della Valle dice: "Sono molto contento, con questa operazione, di consolidare un'amicizia che lega me e la mia famiglia a Bernard e alla sua famiglia da oltre 20 anni. La condivisione dei valori del lusso, della qualità e della desiderabilità dei prodotti potrà essere un ottimo motivo per pensare ad eventuali opportunità da cogliere insieme nel futuro".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4187 tamponi: 2266 nel percorso nuove diagnosi (di cui 514 nello screening con percorso Antigenico) e 1921 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326: 75 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 79 in provincia di Pesaro-Urbino, 26 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in ambito domestico (103 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (80 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 2 casi provenienti da fuori regione.
Per altri 55 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 514 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un lieve incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,4% oggi, rispetto al 13,4% di ieri.
In diminuzione di 21 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 575, di cui 70 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 41 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 128 pazienti (numero invariato rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 48 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 8 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Dal 14 giugno 2021 sarà possibile presentare domanda a Invitalia per ottenere finanziamenti senza interessi. L’agevolazione è dedicata a micro, piccole e medie imprese di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
“Rilancio PMI Cratere Sismico” è il nuovo incentivo, promosso dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 e gestito da Invitalia, che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici avvenuti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 2016.
Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.
Si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, esercitate anche nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate. Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.
L'incentivo consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero che copre il 100% delle spese sostenute ed è finalizzato a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure a migliorare i processi e le linee produttive.
I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro e comprendono costi di investimento per attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali e lavori edili. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte delle stesse potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.
Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili, pari a 10 milioni di euro (al lordo dei costi di funzionamento dell’incentivo), e gli eventuali nuovi stanziamenti destinati all’intervento, sono ripartiti su base regionale come segue:
- Abruzzo: 10%
- Lazio: 14%
- Marche: 62%
- Umbria: 14%
A partire dalle 10.00 del 14 giugno 2021 sarà possibile fare richiesta per ottenere le agevolazioni. La domanda potrà essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Tre vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 92enne di Macerata spirata all'Ospedale del Capoluogo di Provincia mentre un 76enne di San Severino e un 73enne maceratese hanno trovato la morte presso il Covid Center di Civitanova Marche.
Cinque decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani: un 88enne di Camerano all'INRCA di Ancona, una 84enne di Chiaravalle all'INRCA Residenza Dorica, una 82enne jesina al nosocomio di Jesi e sempre nella stessa città, una 90enne di Morro d'Alba e una 93enne del posto si sono spente presso Villa Serena.
Una 68enne di Ascoli Piceno è deceduta all'Ospedale di San Benedetto del Tronto così come in quello di Pesaro dove è venuto a mancare un 87enne del posto, infine una 98enne di Piandimeleto è spirata alla Residenza Sanitaria pesarese Galantara.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2896 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (955), mentre sono 482 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Una delegazione della Regione Marche rappresentata dal consigliere regionale Andrea Putzu (Presidente Commissione Sviluppo Economico) e Gianluca Caramanna (Consulente del Presidente per le Politiche del Turismo) nei giorni scorsi si è recata in Russia per lavorare a sinergie turistiche e commerciali di rilancio. La collaborazione con la Russia è un progetto fortemente voluto e sostenuto dal Presidente Francesco Acquaroli.
La delegazione ha partecipato all'iniziativa "La Regione Marche e S7 Airlines verso nuove prospettive in Russia" svoltasi presso l'ambasciata d'Italia a Mosca alla presenza dell'Ambasciatore Pasquale Terracciano e della Responsabile Enit di Mosca Irina Petrenko.
L'iniziativa che ha visto tra i relatori anche il Responsabile vendite per l'Europa di S7 Airlines Alexander Martynov ha avuto come scopo quello di promuovere e presentare l’ampia offerta turistica delle Marche ad una platea di selezionati tour operators e giornalisti di settore in Russia, in vista della ripartenza del settore turistico.
La collaborazione con la compagnia aerea S7 si propone per sviluppare nuovi flussi turistici e commerciali nelle Marche utilizzando un partner strategico e molto presente in Italia. Appena sarà possibile, sempre in collaborazione con S7, la Regione Marche organizzerà un educational per far scoprire a nuovi operatori le bellezze e le potenzialità della nostra terra.
I rappresentanti della Regione Marche hanno anche incontrato la Camera di Commercio Italo-Russa, nella loro sede di Mosca, per rafforzare i rapporti e scambi commerciali tra la nostra Regione e la Federazione Russa, Paese potenzialmente strategico per le nostre imprese.
La "Giornata Mondiale della Terra" è lo scenario in cui Tunit – brand di Med Group e protagonista del mercato dei gadget tech Apple style – ha deciso di lanciare “Tunit Bio”, la nuova linea di cover biodegradabili realizzate con Apinat Bio e prodotte in Italia da Biomood S.r.l. di Montegranaro (Fermo).
Le cover, specificatamente progettate per iPhone, sono perfettamente in linea con l’attenzione alla sostenibilità ambientale promossa da Apple, ma hanno anche un risvolto sociale, considerando il coinvolgimento della Cooperativa Sociale Sammartini nel loro confezionamento.
La linea “Tunit Bio” è frutto dell’amore per il nostro pianeta e della ricerca scientifica, infatti l’Apinat Bio, materiale con il quale sono realizzate le cover, è l’unico al mondo completamente biodegradabile in condizioni di compostaggio secondo la norma EN13432 e il packaging utilizzato è riciclabile e prodotto con bio-plastica ottenuta dal mais e carta riciclata.
Le cover “Tunit Bio”, ultraleggere ed in grado di garantire una riduzione del rischio di scalfiture alla scocca dell’iPhone, si distinguono nel loro mercato per essere le prime a prendersi cura della cosa più importante che abbiamo: la vita sulla terra. E’ significativo che queste cover vengano presentate oggi per celebrare l’importanza che dobbiamo riconoscere alla cura del nostro pianeta ed è interessante sottolineare come siano nate dall’impegno di due realtà imprenditoriali marchigiane, legate al loro territorio e protagoniste di un esempio virtuoso di economia sostenibile.
Un medico di base di Falconara Marittima (Ancona) avrebbe somministrato soluzione fisiologica invece del vaccino anti-Covid Pfizer che aveva in dotazione ad almeno una trentina di ignari pazienti che pensano di essere vaccinati.
Sul caso indaga la Squadra Mobile di Ancona, coordinata dalla Procura.
Perquisito lo studio del medico per acquisire documentazione.
Tre dei pazienti si erano insospettiti dalla riluttanza del medico al rilascio delle attestazioni di vaccinazione e da una serie di inesattezze sul tipo di vaccino inoculato e sulle date di richiamo.
Finora sono stati identificati 30 pazienti ai quali il medico avrebbe iniettato soluzione fisiologica, ma non è da escludere che ce ne possano essere stati altri tra i mutuati. L’inchiesta è ancora in fase preliminare.
Le ipotesi di reato vanno dal falso ideologico a lesioni commessi da pubblico ufficiale.
(Fonte Ansa)
Anche le parafarmacie scendono in campo per aumentare la rete di sorveglianza contro il Covid 19 nelle Marche. E' stato firmato oggi un accordo tra le maggiori sigle rappresentative delle parafarmacie e la Regione Marche per l'esecuzione dei test rapidi sierologici e antigenici. L'accordo segue quello già in essere con le farmacie e prevede tutta una serie di protocolli per l'esecuzione del test in sicurezza sia per il cittadino che per il farmacista. Locali dedicati, percorsi separati, dispositivi di protezione dedicati.
"E' un riconoscimento del grande lavoro fatto dai colleghi in quest'ultimo anno", commenta Daniela Clini che per conto del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, della Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e della Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane ha firmato l'accordo. "Siamo consapevoli dell'importante incarico che ci è stato affidato dalla Regione Marche e ringraziamo sia il Presidente della Giunta Francesco Acquaroli che l'Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini della fiducia accordata".
"In particolare vogliamo ringraziare la Presidente della Commissione permanente Sanità Elena Leonardi che partendo dalla convinzione che per sconfiggere questa pandemia è necessario mettere in campo tutte le energie di cui si dispone, ha accolto la nostra richiesta di essere coinvolti direttamente nella battaglia contro il virus".
"I farmacisti che operano nelle parafarmacie", prosegue Daniela Clini, "stanno già mettendo a punto quanto necessario per aderire alle indicazioni della regione e in pochi giorni saremo operativi". "Utilizzeremo test diagnostici di ultima generazione con un'elevata affidabilità anche contro le varianti presenti nella nostra regione". I test, al contrario di quelli "fai da te", avranno un valore, perché eseguiti in accordo con il protocollo concordato con la Regione.
"Speriamo", conclude Daniela Clini, "che insieme ai colleghi delle farmacie possiamo contribuire a far uscire la nostra comunità da questo terribile incubo e che con la campagna vaccinale in corso tutti noi si ritorni al più presto ad una vita normale".
Attraverso i propri canali ufficiali, l’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale) delle Marche ha pubblicato un bando di concorso, per titoli e colloquio, per l’attivazione delle procedure di mobilità interna riservata 8 dirigenti medici specializzati in cinque discipline diverse: Cardiologia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Pediatria e Psichiatria. La procedura, si legge nel bando pubblicato sul sito asur.marche.it, è finalizzata alla redazione di graduatorie distinte, da utilizzare per l’assegnazione del personale a sedi ospedaliere di Macerata e Civitanova Marche. Il termine ultimo per la presentazione della domanda è 13 maggio 2021.
Le sedi disponibili per la mobilità
L’ASUR ha indicato le sedi coinvolte nella procedura di selezione, con la relativa disponibilità di posizioni per ciascun ambito specialistico:
- UOC “Distretto Macerata” (1 Cardiologo);
- UOC “Cardiologia Macerata” (1 Cardiologo);
- UOC “Chirurgia generale ad indirizzo oncologico di Macerata” (1 Chirurgo);
- UOC “Chirurgia generale ad indirizzo d’urgenza di Civitanova Marche” (1 Chirurgo);
- UOC “Anestesia e Rianimazione di Macerata” (1 Anestesista);
- UOC “Anestesia e Rianimazione di Civitanova Marche (1 Anestesista);
- UOC “Dipendenze Patologiche Civitanova Marche” (1 Psichiatra);
- UOSD “Pediatria Civitanova Marche” (1 Pediatra).
Modalità di presentazione della domanda
Per iscriversi alla procedura è necessario presentare domanda secondo le modalità indicate nel bando di concorso, ovvero compilando e inoltrando la documentazione richiesta. Il modulo di iscrizione è scaricabile direttamente dal sito dell’ASUR Marche (all’interno della sezione “Bandi di Concorso”), in formato Word editabile, oltre ad essere allegato al bando. Al modulo devono essere allegati una copia del documento di identità (per la quale non è necessaria l’autentica) e un curriculum professionale autocertificato, “con la forma della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”, come specificato dal documento ufficiale del bando. Inoltrando più domande, è possibile scegliere più di una sede di destinazione.
Nella domanda, inoltre, è necessario indicare le seguenti informazioni:
- i dati anagrafici;
- la sede di impiego attuale (all’interno dell’Area Vasta n. 3);
- titoli di carriera, ovvero i periodi di servizio prestato presso altri enti del servizio sanitario regionale;
- titoli accademici, di studio e di specializzazione (diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, corsi di qualificazione o perfezionamento);
- partecipazione a corsi, congressi e convegni in qualità di docente o relatore;
- frequentazione di corsi di aggiornamento professionale;
- eventuali pubblicazioni;
- situazione familiare e residenza.
Tutte le voci contribuiscono al computo finale del punteggio, secondo i seguenti criteri:
- 1 punto per ogni anno di servizio (per un massimo di 30);
- da 0,25 a 0,50 (in base all’attinenza) per il diploma di specializzazione;
- 0,1 punto per i dottorati di ricerca, i master universitari e l’attività di relatore presso corsi e convegni (0,05 per la partecipazione come uditore);
- da 0,03 a 0,08 per i corsi di aggiornamento professionale;
- da 0,08 a 0,5 per le pubblicazioni;
- 10 punti (al massimo) per la situazione familiare;
- 10 punti per la residenza all’interno del comune in cui si trova la sede prescelta (5 se si trova all’interno della stessa provincia).
Il bando, quindi, rappresenta un’ottima occasione per chi intende usufruire del meccanismo di mobilità interna all’azienda sanitaria regionale. Bandi di questo genere vengono pubblicati regolarmente ma quasi esclusivamente dai siti di riferimento degli enti pubblici che avviano le procedure; di conseguenza, non sempre è facile scovare il bando che sia congruente con le proprie esigenze di mobilità.
Per questo, è consigliabile consultare un portale specializzato che raccoglie tutti gli annunci inerenti alle proposte (ed alle richieste) di mobilità, come ad esempio mobilita.concorsipubblici.com, un raccoglitore dove è possibile pubblicare e consultare sia i bandi degli enti pubblici che attivano le procedure per il trasferimento interno dei dipendenti sia le richieste di ‘scambio’ da parte dei lavoratori.
L'orientamento nelle Marche per le lezioni in presenza a scuola nelle Superiori, dal 26 aprile prossimo, è di una frequenza al 60%. Lo ha riferito il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti a margine della firma di due accordi con la Regione e con gli Ospedali Riuniti di Ancona per la scuola in ospedale e per il servizio di istruzione domiciliare in casa o in ospedale per ragazzi che non possono frequentare lezioni in presenza a causa di patologie.
La "ripresa in presenza dal 26 aprile, stando a quello che risulta in corso d'approvazione, - ha ricordato Filisetti - prevede una frequenza tra il 60 e il 100%. A seguito di una interlocuzione con gli assessori regionali, nelle Marche l'orientamento è di una ripresa al 60%". Una decisione dovuta, riferisce Filisetti, in primo luogo a motivi di "prudenza".
"Anche se i dati epidemiologici stanno migliorando - spiega - gli esperti consigliano prudenza". Il secondo motivo riguarda il sistema dei trasporti, un ulteriore incremento della percentuale, "comporterebbe doppi turni in questo periodo difficili da realizzare". "Partiamo con il 60%, - ha aggiunto Filisetti - con l'auspicio arrivare al 100% ma occorre il miglioramento della situazione epidemiologica e il miglioramento delle capacità di carico dei mezzi pubblici".
Oggi pomeriggio presso la biblioteca dell’Ufficio scolastico regionale di Ancona è stato sottoscritto dallo stesso direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Ugo Filisetti e dall’assessore all’Istruzione, Giorgia Latini l’accordo di programma per assicurare ad alunni e studenti affetti da gravi patologie, l’erogazione di servizi scolastici alternativi in ospedale o a domicilio che permettano loro di non interrompere il proprio corso di studi.
Presenti, tra gli altri, il direttore generale di Ospedali Riuniti Michele Caporossi.
“La Regione Marche - ha sottolineato Giorgia Latini - ha una visione innovativa della scuola per far si che i nostri ragazzi abbiano una delle migliori educazioni. Lo studio deve essere un diritto e questo deve essere garantito e tutelato perché gli studenti nel vivere una situazione difficile, come essere affetti da una patologia, devono necessariamente essere supportati il più possibile nello studio, anche al fine di contrastare l’abbandono scolastico. Oltre l’accordo presentato oggi, la Giunta regionale ha deliberato da poco un progetto pilota molto importante sull’innovazione digitale didattica attraverso uno stanziamento di 750mila euro e individueremo a breve un istituto per ogni provincia dove iniziare questo percorso didattico”.
“Più che un progetto – ha rimarcato Filisetti - è una linea di attività e grazie alla Regione e alla rete ospedaliera il sistema di istruzione marchigiano si arricchisce di un ulteriore servizio”.
La sottoscrizione dell’accordo ha lo scopo di rispondere alla necessità di garantire un coordinamento degli interventi sanitari, sociali e scolastici per l'integrazione di compiti e attività degli studenti, in modo da assicurare un sistema di presa in carico globale del minorenne malato.
Con due novità: l’istituzione di una sezione montessoriana presso il reparto di Cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita del presidio di Torrette e un servizio d'istruzione domiciliare in ospedale con attività didattiche svolte da un pool di insegnanti specificamente formati.
Tagli alle dosi e comunicazione di obiettivi e risultati, la consigliera 5 Stelle incalza la Giunta
Doccia fredda per le Marche: rispondendo all’interrogazione di Simona Lupini (Movimento 5 Stelle) sulle vaccinazioni per caregiver e familiari di disabili e persone vulnerabili, la Giunta ha annunciato che il generale Figliuolo ha comunicato una riduzione delle forniture di vaccini anti-COVID 19, che porteranno la Regione da 11.000 a 9500 vaccinazioni giornaliere.
Un taglio che si preannuncia una complicazione importante, considerato che lo scorso lunedì è partita la vaccinazione di caregiver e familiari conviventi di disabili e soggetti fragili: secondo quanto riportato dall’assessore Saltamartini, secondo le prime stime per ciascun soggetto fragile potrebbero arrivare fino a 5 richieste di vaccinazione.
“Siamo in una fase molto delicata: alle vaccinazioni per conviventi e caregiver si accede per autocertificazione, la Regione deve prepararsi a gestire e verificare una grande quantità di informazioni - sottolinea la consigliera 5 Stelle - È fondamentale garantire la trasparenza sull’andamento della campagna di vaccinazione e sulla destinazione delle dosi, ne va della credibilità e del successo del Piano Vaccinale.”
E proprio sulla trasparenza, arriva dalla consigliera un sollecito forte alla Giunta: “È passato un mese da quando è stata approvata la nostra mozione che chiedeva una migliore comunicazione regionale sui vaccini. Si sono fatti dei passi avanti, con il sito dedicato della Regione, ma troppe informazioni arrivano in maniera discontinua: abbiamo chiesto alla Giunta copia della lettera con cui Figliuolo ha annunciato il taglio delle forniture.
Serve anche una comunicazione più puntuale sul raggiungimento degli obiettivi: il Governo ha fissato criteri ben precisi, che la Giunta dovrebbe riportare periodicamente sui suoi canali di comunicazione. Segnalo, tra l’altro, che nonostante l’impegno preso in Consiglio, sul canale Telegram della Regione di vaccini si parla ben poco”.
Comunicazione puntuale dell’andamento della campagna, e trasparenza nelle comunicazioni tra Giunta e Commissario: ecco quindi le richieste dei 5 Stelle, che al tema dei vaccini hanno dedicato negli scorsi mesi molti atti.
A firma delle due consigliere Simona Lupini e Marta Ruggeri, sono infatti pervenute mozioni e interrogazioni sulla vulnerabilità delle piattaforme informatiche di prenotazione, sulla comunicazione del piano vaccinale, e sulla copertura vaccinale per operatori sociali, educatori, caregiver e soggetti a rischio.
Quando una presa dell’impianto elettrico domestico non funziona più correttamente, è necessario sostituirla, affinché quel punto elettrificato non risulti inutilizzabile. Un intervento di questo tipo è molto semplice, e può essere effettuato anche in modalità fai da te, senza rivolgersi necessariamente al proprio elettricista di fiducia poiché non servono particolari condizioni di elettrotecnica. Seguendo pochi semplici passaggi, e con i dovuti accorgimenti per operare in sicurezza, è possibile effettuare velocemente la sostituzione di una presa elettrica a muro. Di seguito, vediamo come procedere.
Cosa occorre: utensili e materiali
L’unico attrezzo necessario per cambiare una presa elettrica è un cacciavite isolato. Naturalmente, prima di mettersi all’opera bisogna comprare il pezzo di ricambio, che in gergo tecnico viene chiamato “frutto”. Le prese domestiche hanno spazio per un massimo di tre ingressi, ma in genere ne montano uno solo, chiuso ai due lati da placche di plastica. In caso di sostituzione, per evitare interventi aggiuntivi, la nuova presa deve presentare le stesse caratteristiche di quella preesistente.
Al momento dell’acquisto, è consigliabile optare per prodotti di qualità, affidabili e resistenti. In tal senso, è bene scegliere un articolo commercializzato da un marchio leader del settore: la linea Living della Bticino è un buon esempio per quanto riguarda prese e interruttori. Prodotti di questo possono essere facilmente reperiti non solo nei negozi di materiale elettrico, ma anche online, rivolgendosi a e-commerce specializzati come ad esempio Emmebistore.
Messa in sicurezza e funzionamento della presa
Come per qualsiasi altro intervento che riguarda l’impianto elettrico, la prima cosa da fare è interrompere l’alimentazione dell’impianto elettrico, abbassando la leva dell’interruttore magnetotermico, così da poter operare in piena sicurezza.
Prima di vedere come procedere, è necessario una piccola premessa di tipo tecnico: le prese elettriche domestiche funzionano grazie a tre diversi cavi, ovvero la fase, il neutro e la messa a terra. Anche per chi non ha particolare dimestichezza con nozioni di tipo elettrico, i tre fili sono facilmente riconoscibili: la fase è genericamente indicata con la lettera L (il cavo è di solito rosso o nero); il neutro, indicato con la lettera N, è un cavo di colore blu mentre la messa a terra è verde oppure giallo.
Come procedere alla sostituzione della presa
Dopo aver messo fuori tensione l’impianto, è possibile approcciarsi alla sostituzione della presa. L’intera operazione può durare circa mezz’ora; è consigliabile, ad ogni modo, non avere fretta e lavorare in maniera precisa e diligente.
Il procedimento è molto semplice, è può essere eseguito correttamente eseguendo i seguenti passaggi:
- rimuovere la placca (o ‘cornice’) di plastica esterna (si tratta di un’applicazione a incastro senza elementi di fissaggio);
- estrarre il “frutto”, facendo leva con il cacciavite; in alcuni casi, può essere necessario dover smontare anche la placca, fissata alla scatolina della presa;
- scollegare tre i cavi della morsettiera, estraendo le viti con il cacciavite a stella;
- inserire i cavi nei rispettivi alloggiamenti della morsettiera della nuova presa, stringendo le viti con il cacciavite; in questa va tenuto presente che la fase deve essere inserita a sinistra. Nei modelli di presa più moderni, non c’è bisogno di stringere le viti della morsettiera, in quanto i cavi si agganciano direttamente;
- reinserire il frutto all’interno del proprio alloggiamento, assicurandosi che l’incastro abbia funzionato correttamente;
- riposizionare la placca, esercitando una leggera pressione per inserire gli agganci nei rispettivi alloggiamenti.
È possibile, seguendo questa procedura, inserire anche un nuovo frutto, se la scatole è predisposta per questo tipo di installazione. A tale scopo, è necessario creare dei ‘ponticelli’ di alimentazione, collegando tra loro i frutti.
A questo punto è possibile riattivare l’alimentazione dell’impianto elettrico, azionando la leva dell’interruttore magnetotermico, per verificare il corretto funzionamento della presa appena installata.
L'Agenzia europea del farmaco (Ema) riconosce "possibili" legami di causa-effetto tra il vaccino di Johnson & Johnson e gli eventi "molto rari" di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa. Si legge in una nota dell'Agenzia Ue nella quale si precisa però che i benefici superano i rischi.
Tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione" con il siero di Johnson & Johnson, "la maggioranza nelle donne. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati", scrive l'Agenzia europea del farmaco.
"Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha concluso che alle informazioni" del bugiardino "sul prodotto per il vaccino Janssen", della Johnson &Johnson, "dovrebbe essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Inoltre gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino".
"I casi di eventi rari esaminati dopo il vaccino della J&J sono molto simili ai casi verificatisi con il vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca". "La valutazione scientifica dell'Ema è alla base dell'uso sicuro ed efficace dei vaccini Covid-19. Le raccomandazioni dell'Ema sono la base su cui i singoli Stati membri dell'Ue attueranno le loro campagne di vaccinazione nazionali. Questi possono differire da Paese a Paese a seconda delle esigenze e circostanze nazionali", si legge nella nota dell'Ema.
"Le indagini dell'Ema sul vaccino di Johnson &Johnson proseguono e sarà imposto alla casa farmaceutica di fare ulteriori approfondimenti. L'agenzia europea ha inoltre commissionato studi sui casi di trombosi attraverso due consorzi di ricerca". Così la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke.
"C'è un'associazione forte e chiara tra la vaccinazione" col siero di Johnson & Johnson ed i casi molto rari di trombosi cerebrale. Lo ha chiarito la presidente della commissione di farmacovigilanza dell'Ema, Sabine Straus.
L'Ema ha confermato che il "profilo benefici-rischi resta positivo. Johnson & Johnson resta impegnata a fornire 200 milioni di dosi del suo vaccino all'Unione Europea, alla Norvegia e all'Islanda". Lo afferma J&J in una nota, sottolineando che riprenderà le spedizioni del suo vaccino nell'Ue.
Il sì dell'Ema a Johnson&Johnson è una notizia positiva perché "accelera" ulteriormente la campagna di vaccinazione anti-Covid in Ue. "Il nostro target è che dovremmo essere in grado di vaccinare più del 70% degli adulti entro metà luglio". Lo ha detto il commissario Ue al mercato interno Thierry Breton a SkyTg24, sottolineando che "abbiamo recuperato il ritardo" dell'inizio della campagna.
(Fonte Ansa)
Le richieste di finanziamenti personali e di mutui tornano ad aumentare: nell'ultimo periodo si sta registrando una progressiva crescita dell'intero settore, che fa ben sperare in una ripresa economica di tutto il nostro Paese. Gli italiani sembra abbiano voglia di ricominciare, di rialzarsi dopo la crisi durata ormai più di un anno e di ritrovare quella normalità che sembra un lontano ricordo oggi.
Torna a crescere l'interesse per prestiti e finanziamenti
Da qualche mese a questa parte, sono diversi i segnali che fanno ben sperare in una vera e propria ripartenza anche per quanto riguarda la crescita economica in Italia, a partire dalle numerose richieste di preventivo per finanziamenti online su Facile.it. Ciò dimostra chiaramente che almeno l'interesse ad investire è tornato: un primo segnale incoraggiante che va ad aggiungersi ad altri degni di essere menzionati. Affrontiamo però una questione alla volta, perché la situazione attuale in Italia è piuttosto complessa. Per quanto riguarda la richiesta di prestiti e finanziamenti, sembra proprio che gli italiani abbiano voglia di tornare a fare progetti. Dall'acquisto di un'auto nuova a quello di una casa, dopo quasi un anno di incertezze e cautele sembra che sia arrivato il momento di ricominciare. A fornire un grande incentivo d'altronde concorrono diversi fattori: dai tassi d'interesse che hanno raggiunto i minimi storici ai prezzi di mercato spesso ribassati e dunque particolarmente convenienti in questo periodo. A tutto questo bisogna aggiungere la relativa facilità nel calcolare la soluzione più conveniente, grazie a quei portali che consentono di confrontare le varie offerte e rendono tutto decisamente più immediato ed intuitivo.
Prestiti e finanziamenti in crescita: i dati del 2021
Guardando nel dettaglio il Rapporto sul Credito pubblicato da Experian di recente, possiamo comprendere quanto il trend attuale sia senz'altro positivo. Dai dati emerge infatti che a marzo 2021 risultano cresciute le richieste di qualsiasi tipo di finanziamento rispetto allo stesso mese nel 2020. Ciò non stupisce, visto che un anno fa tutta Italia era in pieno lockdown e gli stessi istituti di credito lavoravano a singhiozzo.
Se però andiamo a vedere anche la crescita registrata tra marzo 2021 e marzo 2019, allora possiamo renderci conto del trend al rialzo che caratterizza i giorni nostri. Parliamo di un +14,72% per quanto riguarda le richieste di mutui ed un +62,83% di prestiti finalizzati. In un primo momento, potrebbe sembrare che siano calate in modo vertiginoso le richieste di prestiti personali, ma a ben vedere la diminuzione delle domande si riferisce esclusivamente al segmento tradizionale. Sono infatti aumentati del 187,87% quelli richiesti attraverso i canali web.
Gli italiani si preparano alla ripartenza
Dai dati che abbiamo appena visto sembra dunque che gli italiani si stiano preparando alla ripartenza. C'è voglia di tornare a spendere ed investire, vivere la normalità nonostante il periodo di crisi che stiamo per lasciarci alle spalle. Quello che accadrà nel prossimo futuro rimane ancora incerto ma sicuramente i segnali di una ripartenza si iniziano già ad avvertire.
Archeologia, storia e scienze naturali sono gli argomenti trattati negli ultimi libri prodotti dall’Associazione Culturale LAMUSA di Ascoli Piceno. Diretta dal Medievista Furio Cappelli, e attiva in molteplici ambiti culturali dal 2000, la LAMUSA propone tre progetti editoriali costituiti da titoli in parte già editi, ma aggiornati e rivisti, e da elaborati recentissimi.
Il primo volume si intitola "Novamirabilia" ed è costituito da una miscela di archeologia del settore medioadriatico (Dal Paleolitico ai Piceni), storia militare (Battaglia di Lepanto) entomologia (Il fantasmagorico mondo degli Insetti), e uno studio territoriale dedicato alla Montagna dei Fiori.
Il secondo volume, "Orme del Passato", analizza principalmente la storia di Roma, dei Goti e dei Longobardi, con un omaggio all’archeologia della Offida di Guglielmo Allevi.
Il terzo, "Escursionismo e Archeologia", è un agile supporto per la gestione di scoperte fortuite destinato agli escursionisti, soprattutto in relazione alle aree appenniniche. I curatori sono Giuseppe Vico e Flavia Cappelli.
Ricordiamo che i tre volumi sono disponibili presso la ditta che ne ha curato la grafica: CROMOJET di Ascoli Piceno, Edoardo Pierantozzi-Lara Simonaitis (0736-342693; 333-7127005).
Partire dalle “Strade della birra” per sviluppare ulteriormente la produzione artigianale e agricola marchigiana. La Regione ha trasmesso all’Assemblea legislativa i criteri per definire il piano di promozione e valorizzazione 2021 del comparto brassicolo: un movimento ormai consolidato nelle Marche, con circa 40 birrifici, tra agricoli e artigianali che producono oltre 300 tipi di birre e con diverse centinaia di migliaia di appassionati.
Le Marche sono inoltre la quinta regione, in Italia, per la produzione di orzo. Rafforzando l’esperienza maturata, nel 2019, con l’iniziativa le “Strade della birra”, si punta a elevare la conoscenza del settore e a movimentare un turismo legato a un consumo consapevole della birra.
La commissione consiliare dovrà fornire il proprio parere sulle indicazioni individuate dalla Giunta regionale, tramite le quali selezionare il soggetto attuatore che beneficerà dei contributi per realizzare gli interventi previsti, con copertura della spesa ammissibile al 100%.
“Le linee progettuali che si propongono hanno l’obiettivo di valorizzare il turismo della birra per offrire ai visitatori una porta di accesso diffusa sul territorio – evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – Il prodotto birra diventa un veicolo per conoscere la vasta gamma di offerte turistiche, soprattutto legate all’ambiente. I birrifici e tutte la rete delle attività coinvolte nel territorio, tra ristoranti e locali, diventano degli innovativi hub per l’intero territorio regionale, anche in vista dell’auspicata ripresa economica post Covid-19”.
Il soggetto selezionato dovrà presentare un progetto sulla base degli indirizzi indicati dal bando: attuare il registro regionale dei birrifici artigianali e agricoli (attraverso il sistema Siar della Regione), rivisitare la mappa regionale dei birrifici, valorizzare il “Passaporto per gli aloturisti”, differenziare le attività, creare un portale regionale e una app dedicata, prevedere i collegamenti con le iniziative già consolidate.
Il turismo della birra è divenuto parte integrante del turismo gastronomico. La scoperta delle produzioni locali costituisce, sempre più, motivo di viaggio. Il mercato registra continue crescite di produzione e consumi, pari a 3,4% di incremento e 33,6 litri pro capite (dati 2018). La birra è apprezzata dal 77% degli italiani.
Nelle Marche operano due realtà importanti: l’Associazione nazionale “Città della birra”, con sede ad Apecchio e presieduta dal suo sindaco, che ha come soci fondatori otto Comuni marchigiani (Apecchio, Fermignano, Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Monte Porzio, Arcevia, Servigliano, Comunanza), un Comune umbro (Montone) e uno dell’Abruzzo (Fossa). È il movimento nazionale dei Comuni che ospitano, nel loro territorio, birrifici e brew pub e che mirano a creare una filiera turistica legata alla birra.
L’altra associazione “Marche di birra”, nasce dal basso, per volontà di giovani produttori (età di poco superiore a 38 anni) di 21 birrifici marchigiani.
Dopo la Toscana e il Lazio, le Marche sono la regione dell’Italia centrale con la più alta concentrazione di micro birrifici, a testimonianza della vitalità del comparto sul quale la Regione sta investendo le proprie risorse.