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Spostamenti tra comuni a Natale, Acquaroli 'bacchetta' Speranza: "Si scende nel ridicolo"

Spostamenti tra comuni a Natale, Acquaroli 'bacchetta' Speranza: "Si scende nel ridicolo"

È tornato in Aula il presidente della Regione Marche. Francesco Acquaroli ieri ha terminato il periodo di isolamento iniziato lo scorso 27 novembre, in seguito all'esito positivo del tampone a cui si è sottoposta la moglie ed oggi ha partecipato alla seduta del consiglio regionale. "Provo una sensazione piacevole e positiva dopo questo isolamento forzato che ovviamente era dovuto - dice Acquaroli -. Ho lavorato tantissimo tramite il cellulare e gli altri mezzi informatici di cui siamo dotati però chiaramente ho sempre prediletto la presenza e l'incontro fisico perchè credo che possa essere un elemento ulteriore anche per comprendersi meglio. Per questo prediligo lavorare in presenza". Inoltre il presidente Francesco Acquaroli, chiamerà il ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere una modifica all'ultimo Dpcm relativo all'emergenza sanitaria da Covid-19. "Oggi pomeriggio proverò a chiamare il ministro Speranza per chiedere se è possibile rimettere mano a questo Dpcm - dice Acquaroli-. Per chiedere ufficialmente, anche se tramite una telefonata, di poter avere da parte del Governo almeno un'audizione su queste questioni che ritengo siano paradossali in alcuni casi". Il governatore marchigiano descrive poi la caratteristica del territorio marchigiano fatto di tanti piccoli Comuni. "La richiesta numero uno è quella di applicare la logica del buon senso - continua Acquaroli -. Noi abbiamo alcuni territori dove nel lato destro di una strada provinciale c'è un Comune mentre nel lato sinistro della stessa strada ce n'è un altro. In base al Dpcm noi chiederemmo ai nostri cittadini il 25-26-31 dicembre di non attraversare la strada: sono dei paradossi a cui dobbiamo mettere mano per non cadere nel ridicolo. Un conto è mettersi in sicurezza rispettando tutte le misure precauzionali mentre un conto e' scendere nel ridicolo". L'ex parlamentare di Fratelli d'Italia specifica poi che "il rischio che si va ad innescare in alcune situazioni è un rischio praticamente inesistente" ed inoltre che "paragonare uno dei tanti borghi del nostro entroterra con una grande città è sbagliato di principio". (Agenzia DIRE)

09/12/2020 17:13
Covid-19, in arrivo le prime 80mila dosi di vaccino: "saranno riservati a 40mila operatori sanitari"

Covid-19, in arrivo le prime 80mila dosi di vaccino: "saranno riservati a 40mila operatori sanitari"

"A fine gennaio arriveranno 80.000 dosi di vaccino per circa 40.000 operatori del settore sanitario, della sanità privata e delle Rsa". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini, a margine della seduta consigliare odierna parlando del vaccino per il Covid-19. Nelle Marche arriveranno 80mila dosi per 40mila persone perchè il vaccino creato prevede un richiamo dopo la prima iniezione. L'ex parlamentare marchigiano ha anche parlato dello screening di massa che partira' dal 18 dicembre nei capoluoghi di provincia marchigiani mediante utilizzo di tamponi rapidi antigenici. "Saremo la prima Regione ad eseguire un test di queste dimensioni- dice Saltamartini-. L'Asur metterà a disposizione il personale necessario. Oggi pomeriggio incontriamo i tecnici di laboratorio del servizio sanitario mentre venerdì incontreremo tutti i sindaci per verificare quali sono le strutture in cui eseguire il test: vanno attivati dei 'drive-in' covid e, qualora non ci fossero queste aree, occorre predisporre spazi all'aria aperta dove i cittadini potranno eseguire il tampone. L'obiettivo è di sottoporre 900.000 marchigiani a questo screening sia per vedere l'estensione della pandemia sia per comprendere il fabbisogno dei vaccini". (Fonte: Agenzia DIRE)

09/12/2020 16:40
Medico ascolano ricostruisce valvola aortica senza protesi: l'innovativa tecnica Ozaki

Medico ascolano ricostruisce valvola aortica senza protesi: l'innovativa tecnica Ozaki

Prende il nome dal cardiochirurgo giapponese Shigeyuki Ozaki la tecnica innovativa per la ricostruzione della valvola aortica che non prevede l’impianto di protesi biologiche o meccaniche, ma si serve del tessuto prelevato dal pericardio del paziente per creare una “valvola su misura”. Oggi, solo alcuni Centri di Alta Specialità in Italia impiegano questa metodologia, tra questi il Maria Cecilia Hospital, ospedale accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, unica struttura in Emilia Romagna ad utilizzarla. L’Unità Operativa di Cardiochirurgia di Maria Cecilia Hospital, coordinata dal dott. Alberto Albertini, ha recentemente trattato un paziente di 54 anni affetto da una severa insufficienza aortica proprio con la tecnica Ozaki. “Maria Cecilia Hospital è l’unico centro in Regione ad adottare la tecnica ricostruttiva Ozaki– commenta il dott. Albertini –. Questa metodica chirurgica ci consente di ricreare la valvola aortica senza applicare protesiartificiali, ritagliando “su misura” una nuova valvola direttamente dal pericardio del paziente stesso. Una nuova prospettiva di trattamento che mette al centro il benessere a lungo termine del paziente”. La tecnica Ozaki può essere applicata in tutti i pazienti che vengono operati per la prima volta alle valvole cardiache ed è una metodica operatoria particolarmente indicata per i casi di bicuspidia aortica, ovvero quando la valvola presenta solo due cuspidi invece che tre; una malformazione congenita, diagnosticata a circa il 3% della popolazione, che non implica necessariamente un difetto di funzionamento dell’apparato ma può comportare un deterioramento più rapido della valvola malformata rispetto a quella naturale. M.G., ex sportivo agonista, rientrava in questa particolare casistica. Il paziente inoltre era sotto monitoraggio cardiologico regolare da 20 anni a seguito di una diagnosi di stenosi della valvola aortica. Nel 2016 gli viene riscontrata anche un’insufficienza aortica moderata che diventa di grado severo nel giro di pochi anni. “Abbiamo scelto di adottare la tecnica Ozaki perché il paziente avrebbe evitato le problematiche legate all’impianto di valvola biologica o meccanica – spiega il dott. Albertini –. Con una valvola meccanica sarebbe stato vincolato a vita ad una terapia farmacologica di anticoagulanti, mentre con la valvola biologica sarebbe andato incontro al naturale deterioramento della stessa dopo circa 10/15 anni, con necessità di ulteriore intervento di sostituzione. La tecnica Ozaki ci ha permesso invece di creare una nuova valvola aortica su misura utilizzando tessuto autologo, risolvendo inoltre il difetto di bicuspidia (patologia che richiede altrimenti intervento di ricostruzione estremamente complesso). Le valvole Ozaki registrano funzionalità migliori rispetto alle protesi attualmente disponibili”. La tecnica Ozaki porta evidenti benefici per il paziente: la protesi creata con tessuto autologo ha una maggiore durata nel tempo rispetto alle protesi biologiche e, proprio perché viene costruita a partire da tessuto del paziente stesso, pertanto non estraneo all’organismo, non vi sono rischi di reazioni del sistema immunitario. Entrando nel merito della tecnica Ozaki, “si tratta di una procedura che prevede un approccio chirurgico tradizionale. Viene effettuato in anestesia generale e dura circa 3 ore. Anche il post operatorio è simile ad un comune intervento di cardiochirurgia: il decorso è di circa 7 giorni in reparto e non è necessaria alcuna terapia specifica dopo le dimissioni”, spiega il dott. Albertini. Il paziente è oggi a casa e potrà riprendere l’attività sportiva amatoriale a tre mesi dall’intervento e una piena attività a sei mesi. Un percorso graduale verso la piena normalità: “Una volta giunto a casa ho iniziato la rieducazione con la semplice camminata a piedi, partendo da dieci minuti continuativi fino ad arrivare a mezz'ora; dopo circa un mese ho iniziato con la bici da camera senza carico, tenendo una frequenza massima di 100 bpm. Sto seguendo una tabella di allenamento di lungo periodo che spero mi consentirà di uscire con la bici da corsa entro giugno 2021, naturalmente a ritmi non elevati (entro i 150 bpm), tornando così a praticare sport”, racconta M.G.  

09/12/2020 15:18
Consiglio Regionale Marche: Lucentini lascia, al suo posto Marinangeli

Consiglio Regionale Marche: Lucentini lascia, al suo posto Marinangeli

Avvicendamento sui banchi del Consiglio regionale in seguito alle dimissioni del consigliere Mauro Lucentini, capogruppo della Lega, destinato a subentrare in Parlamento all’assessore regionale Giorgia Latini. Al suo posto entra per surrogazione Marco Marinangeli, primo dei non eletti nella circoscrizione di Fermo. “Giorno straordinario ed emozionante” le prime parole di Marinangeli. Il passaggio di consegne era sostanzialmente già noto a seguito della nomina della deputata Giorgia Latini ad assessore regionale, con conseguenti sue dimissioni dalla Camera. Proprio la Camera è la destinazione del dimissionario dal Consiglio regionale delle Marche Mauro Lucentini che, alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 si era piazzato al secondo posto dietro Giorgia Latini, nel collegio plurinominale Marche 1. Marco Marinangeli, nato il 31 maggio 1966 a Porto San Giorgio, Comune dove è stato assessore, candidato sindaco e ha finora svolto il ruolo di capogruppo della Lega. “E’ un giorno straordinario ed emozionante – ha affermato Marinangeli rivolgendo un saluto all’Aula – anche e soprattutto per la nuova responsabilità di cui sono stato investito”.

09/12/2020 11:59
Coronavirus Marche, 229 nuovi casi in 24 ore: sono 31 i soggetti sintomatici

Coronavirus Marche, 229 nuovi casi in 24 ore: sono 31 i soggetti sintomatici

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2087 tamponi: 1246 nel percorso nuove diagnosi (di cui 335 nello screening con percorso Antigenico) e 841 nel percorso guariti.I positivi sono 229 nel percorso nuove diagnosi: 38 in provincia di Macerata, 76 in provincia di Ancona, 83 in provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 8 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (31 casi rilevati), contatti in ambito domestico (55 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (86 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (12 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (6 casi rilevati), screening percorso sanitario (5 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero.  Per altri 27 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 335 test e sono stati riscontrati 10 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 18,37% oggi, contro il 13,8% di ieri. In aumento di due unità, rispetto alla giornata di ieri, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 603, di cui 85 in terapia intensiva (-2). Sono, invece, 19 le persone dimesse dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 129 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 61 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati 7 pazienti (5 a Civitanova e 2 Macerata). Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale: 

09/12/2020 10:45
Covid-19, parafarmacie escluse dai test: "Scelta sbagliata della Regione Marche"

Covid-19, parafarmacie escluse dai test: "Scelta sbagliata della Regione Marche"

La Regione Marche dopo un lungo iter, ha scelto di affidare alle sole farmacie l'esecuzione dei test rapidi sierologici. Una scelta che le parafarmacie aderenti al Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane e Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, contestano alla radice. "Già dal mese di ottobre abbiamo offerto la disponibilità delle parafarmacie - ricorda Daniela Clini coordinatrice per le Marche - ad eseguire test rapidi per scoprire e tracciare i potenziali positivi, da oltre un mese otteniamo risposte inadeguate. Abbiamo consegnato ben due dossier, con relativi protocolli per ridurre il rischio di contagio, risposte zero. Negli incontri avuti con funzionari ed assessori della regione, ci hanno sempre detto che i test sierologici non interessavano in quanto non utili ad individuare i positivi al momento del test. Allora abbiamo rinnovato i dossier ed offerto disponibilità ad effettuare tamponi rapidi antigenici alla popolazione. Nessuna risposta". "E bene che la popolazione sappia che i test su sangue capillare, i sierologici, non servono per diagnosticare un'infezione in atto, ma per rilevare nel sangue la presenza o meno di anticorpi prodotti in risposta all'infezione (se IgM positivi: infezione recente; se IgM negativi e IgG positivi: infezione passata) - aggiunge Daniela Clini -. Per questo motivo non hanno un’utilità diagnostica, ma possono essere utilizzati per sapere se c'è stata infezione a distanza di tempo, non sono indicati per rilevare un'infezione nel preciso momento in cui sono effettuati. Un test anticorpale negativo può avere vari significati: una persona non è stata infettata, oppure è stata infettata molto recentemente (meno di 8-10 giorni prima) e non ha ancora sviluppato la risposta anticorpale al virus, oppure è stata infettata ma il titolo di anticorpi che ha sviluppato è, al momento dell’esecuzione del test, al di sotto del livello di rilevazione del test. Al contrario, i tamponi rapidi antigenici, che comunque in caso di positività debbono essere confermati dal test molecolare, sono in grado di rilevarla". "Sono stati fatti rilievi circa il rapporto di convenzione tra le parafarmacie e la Regione e circa la piattaforma informatica da utilizzare per la segnalazione degli eventuali positivi, rilievi inesistenti perché sia il rapporto di convenzione che la piattaforma informatica di segnalazione esistono già - evidenzia la Clini -. Quanto all'essere o meno annoverati tra le professioni sanitarie è bene fare chiarezza: all'interno delle parafarmacie opera un farmacista laureato ed abilitato come nelle farmacie, se non è professione sanitaria quella che opera nelle parafarmacie in egual modo non lo è quella presente nelle farmacie". "Probabilmente in Regione Marche esiste una certa difficoltà da parte dei funzionari ad ascoltare voci diverse da quelle in capo ai titolari di farmacia, ma è arrivato il momento che anche loro si rendano conto che esistono altre realtà. Il virus non risponde a logiche corporative, è bene che le risposte alla pandemia coinvolgano più soggetti, soprattutto se tale offerta è spontanea e a costo zero. La nostra disponibilità rimane" conclude la coordinatrice Daniela Clini.  

09/12/2020 09:59
Coronavirus, altri nove morti nelle Marche: tra le vittime un 61enne di Macerata

Coronavirus, altri nove morti nelle Marche: tra le vittime un 61enne di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati quattro decessi e che di altre cinque persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid. Le persone decedute comunicate oggi sono pertanto nove. Sono quattro le vittime registrate all'ospedale di Jesi, dove si sono spenti un 88enne di Offagna, una 94enne di Jesi, una 84enne di Fabriano e un 70enne di Cingoli. Un decesso anche al nosocomio dorico di Torrette: si tratta di un 61enne di Macerata, senza patologie pregresse.  Due decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: una 82enne di Saltara e un 87enne di Pesaro.  Si registrano due decessi anche al "A.Murri" di Fermo: si tratta di una 75enne di Montegranaro e di un 88enne di Fermo.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1364 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (592), mentre sono 237 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.   

08/12/2020 17:57
Marche, brand unico e chiusura impianti: Castelli incontra i sindaci dei comprensori sciistici

Marche, brand unico e chiusura impianti: Castelli incontra i sindaci dei comprensori sciistici

Con il nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre tra le misure restrittive per le festività natalizie vi è quella relativa alla chiusura degli impianti sciistici. Vista la drastica decisione del Governo nazionale, l’assessore regionale agli Enti locali Guido Castelli ha incontrato in videoconferenza i sindaci dei comprensori sciistici per trovare una volontà condivisa e cercare possibili soluzioni nel rilanciare il sistema economico dei comuni montani già gravemente messi alla prova dopo il sisma. “Ho voluto fortemente fare questo incontro – ha sottolineato Castelli – per avere un confronto con i sindaci dei comprensori sciistici marchigiani e sentire da loro quali sono le esigenze del mondo della montagna con particolare riferimento alla preoccupazione dei gestori degli impianti a fune che vedranno l’apertura della stagione invernale solo dopo il 7 gennaio. La Regione affronterà in maniera sistemica le politiche della montagna e delle Aree interne che in questo momento stanno soffrendo parecchio dal punto di vista dell’economia turistica. Nella manovra finanziaria regionale che andrà in Consiglio tra il 28 e il 29 dicembre, espliciteremo la nostra strategia su queste tematiche che anche l’assessore Baldelli sta seguendo con grande scrupolo. Auspico di effettuare nei tempi brevi un altro incontro con i gestori degli impianti per valutare al meglio la condizione complessiva delle stazioni”. Tra le questioni affrontate sindaci e assessore hanno condiviso la creazione e la promozione di un brand unico che metta in rete tutti i comprensori montani cercando di valorizzare gli impianti a fune non solo d’inverno, ma anche durante il periodo estivo per permettere alle persone di andare alla scoperta  della montagna e dei bellissimi paesaggi a piedi o con la mountain bike. Hanno anche condiviso la possibilità di omogenizzare i sistemi gestionali informatici dei Comuni e dei consorzi sciistici per l’acquisto di abbonamenti stagionali e skipass direttamente online e comodamente con un click. 

08/12/2020 14:18
Covid-19, si stabilizza il calo dei contagi: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, si stabilizza il calo dei contagi: l'andamento del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati cari lettori in questi primi giorni di zona gialla in primis vi raccomando di continuare a rispettare le regole di distanziamento ed uso delle mascherine. In Italia come nella nostra regione sembra che il calo dei contagi si sia attestato attorno al -10% settimanale, valore certamente positivo che permette di sospendere quello che tristemente chiamavo orologio della morte, il problema che il margine è abbastanza poco. Non ci vuole molto affinché i contagi possano riprendere a salire da come si era visto almeno nella nostra regione tra gli effetti della zona gialla e arancio non sembrano esserci particolari differenze, comunque per questa settimana e la prossima nei contagi vedremo gli effetti della zona arancione.Continua la discesa di ricoveri e terapie intensive ma finalmente si arresta anche la crescita dei decessi; speriamo dunque che questa sia stata la settimana di picco.Regione rossa rimane unicamente l’Abruzzo che in realtà sta tentando uno strappo con il Governo per anticipare il ritorno ad arancione. La nostra regione rimane sempre nella parte buona della classifica e manteniamo il secondo posto come territorio con meno decessi nella seconda ondata dopo la Calabria. Questa settimana la maglia nera va al Veneto che mostra contagi in salita ed una incidenza quasi doppia rispetto alla media nazionale.Oggi voglio un attimo concentrarmi sullo screening: la regione Marche ci fornisce quotidianamente anche il numero di sintomatici che ho raccolto in maniera certosina elaborando il rapporto tra sintomatici e casi totali rilevati. Il grafico è mediato a 7 giorni e finora non ho mai visto questi dati raccolti e pubblicati. Possiamo notare coma da metà ottobre si sia stabilizzato, questo indica che lo screening ed analisi epidemiologiche nelle Marche sono state in crisi da fine settembre a metà ottobre ma poi si è riusciti a non farsi sfuggire molti casi, forse uno dei motivi per cui abbiamo avuto pochi decessi nella seconda ondata.Parliamo invece del piano lanciato dalla regione Marche su uno screening completo della popolazione, operazione certamente molto costosa se si dice che un tampone rapido costi 8€ parliamo solo di tamponi costi che possono raggiungere quelli del Covid hospital di Civitanova a cui dobbiamo sommare quello del personale impiegato in questa operazione. Guardando come operano i cinesi per rendere queste operazioni efficaci temo che la nostra sarà abbastanza inutile per i seguenti motivi: - Effettuata a zone in tempi diversi, ovvero citta grandi poi medie poi piccole in circa 3 settimane. Quindi fanno in tempo a rimescolarsi i testati con i non testati - Le regioni intorno a noi hanno contagi simili o maggiori di noi, sono operazioni efficaci in luoghi dove i contagi sono più alti della media non inferiori - Siamo in zona gialla quindi nel frattempo che si testa un comune vi sarà comunque una elevata movimentazione di persone. Quindi l'effetto di una operazione molto costosa potrebbe essere decisamente limitato. Se si volesse fare seriamente occorrerebbe: - Rendere il controllo obbligatorio o quasi - Effettuarlo in brevissimo tempo,massimo 3 giorni - Nei giorni di testing dovrebbe essere introdotta una limitazione agli spostamenti anche più stretti di Marzo in pratica andrebbe eliminato ogni contatto sociale - Successivamente una chiusura degli accessi dall'esterno alla nostra regione Ovviamente è quasi impossibile realizzare una operazione simile, ma se si potesse fare avremo un calo dei contagi probabilmente di un buon 90%, effettuarla 2 o 3 volte a qualche settimana di distanza eliminerebbe quasi del tutto il virus. Purtroppo effettuata in tempi dilatati  avrà molto meno effetto forse quasi nullo rispetto alle normali indagini epidemiologiche. In Italia non è stato mai usato ma sarebbe da iniziare a provare il pool testing come avviene in Cina ovvero vengono mischiati più tamponi insieme da 3 a 10 per essere esaminati in una volta , se il risultato è negativo tutti sono negativi, se uno e positivo si riesaminano i singoli casi. Potenzialmente ridurrebbe i costi dell'operazione anche dell'80%.

08/12/2020 13:32
Covid-19, superati i 70 casi a Monte San Giusto: contagi in calo a Macerata e Camerino

Covid-19, superati i 70 casi a Monte San Giusto: contagi in calo a Macerata e Camerino

Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano situazioni in miglioramento.  L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Camerino, Sandro Sborgia dove il numero dei casi positivi scende a 42 (-6 unità rispetto al precedente aggiornamento) mentre rimane stabile il numero della persone in quarantena che ad oggi sono 9. Numeri positivi anche quelli che si registrano a Macerata dove ad oggi dove calano di 6 unità rispetto a ieri il numero dei contagiati che ad oggi sono 310 con 193 persone in isolamento domiciliare (-20). Scende il numero dei pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo gli ultimi dati forniti dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, i contagi sono 125 cui si devono aggiungere altre 27 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Numeri in aumento invece a Monte San Giusto dove negli ultimi giorni sono risultati positivi al virus altre cinque cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 73 mentre diminuisce sensibilmente quello dei soggetti in quarantena passati da 31 a 10. Dati pressoché stabili a Cingoli e San Ginesio dove nel primo caso si registra ancora la presenza di 36 soggetti cotagiati ed altri 43 in isolamento domilciliare (-1 da ieri) mentre nel seocndo sono ancora 7 soggetti positivi al virus con un persona in quarantena. Continua a scendere il numero di soggetti positivi al coronavirus nel comune di Castelraimondo che ad oggi sono 47, grazie alla negativizzazione di 15 cittadini.  Positivo anche il trend a Sarnano dove il sindaco Luca Piergentili ha reso noto che "sulla base delle comunicazioni ufficiali pervenute dalle competenti autorità sanitarie, 2 persone già positive sono guarite - ed ha aggiunto - Alla data odierna pertanto tra i residenti del Comune di Sarnano risultano complessivamente 15 persone positive al Covid-19 e 6 persone in isolamento fiduciario".      

07/12/2020 20:30
Coronavirus Marche, 18 decessi nelle ultime 24 ore: 2 le vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 18 decessi nelle ultime 24 ore: 2 le vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 18 decessi correlati al Covid-19. Sono due le vittime registrate nelle strutture all'ospedale di Civitanova: dove si sono spenti un 74enne di Urbisaglia e un 57enne di Macerata, Sette decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di una 62enne, una 92enne e un 80enne orginari di Fano, un 90enne di Colli al Metauro, un 91enne di Macerata Feltria,un 86enne di Acqualagna e una 90enne di Orciano di Pesaro Nelle strutture ospedaliere anconetane si sono verificati quattro decessi: uno al nosocomio di Senigallia dove è spirata una 87enne del posto, un 87enne anconetan a Torrette mentre all'Ospedale di Jesi sono morti un 61enne di Cerreto d'Edi e una 91enne di Fabriano. Si registrano tre decessi al "A.Murri" di Fermo: si tratta di una 76enne di Porto Sant'Elpidio cogiuntamente ad un 88enne e un 85 entrambi di Sant'Elpidio a Mare Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita una 81enne di Castorano. Infine all'ospedale di Ascoli Piceno è deceduto un 79enne residente nella stessa città capoluogo.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1355 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (590), mentre sono 235 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

07/12/2020 18:02
Marche, tornano i temporali e arriva la neve: l'allerta meteo della Protezione Civile

Marche, tornano i temporali e arriva la neve: l'allerta meteo della Protezione Civile

Tornano i temporali per il giorno dell’immacolata. Per l’intera giornata di domani 8 dicembre la Protezione Civile della Regione Marche ha diramato un’allerta meteo “gialla” idrogeologica per le zone interne e in modo particolare al sud del territorio marchigiano. Il transito nuvoloso o molto nuvoloso, in particolare sui settori interni durante la prima parte della giornata. A partire dal tardo pomeriggio o sera le schiarite diventeranno più ampie e durature. Precipitazioni diffuse e più intense al mattino, sparse e più deboli al pomeriggio quando saranno in graduale esaurimento. A fine giornata le cumulate saranno maggiori sui settori interni. Localmente i rovesci potranno risultare intensi. Limite delle nevicate inizialmente attorno ai 1200m, in rialzo verso i 1500mcon temperature: minime in lieve aumentoe massime in lieve diminuzione Venti meridionali di brezza tesa sui settori interni, con raffiche fino a vento forte, e di vento moderato lungo la fascia costiera. Forte gradiente tra la costa ed il mare aperto, dove l'intensità sarà maggiore e le raffiche raggiungeranno vento forte o burrasca.

07/12/2020 17:39
Coronavirus Marche, 145 nuovi casi a fronte di 935 tamponi effettuati

Coronavirus Marche, 145 nuovi casi a fronte di 935 tamponi effettuati

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1400 tamponi: 935 nel percorso nuove diagnosi (di cui 411 nello screening con percorso Antigenico) e 465 nel percorso guariti.I positivi sono 145 nel percorso nuove diagnosi (19 in provincia di Macerata, 57 in provincia di Ancona, 54 in provincia di Pesaro-Urbino, 4 in provincia di Fermo, 8 in provincia di Ascoli Piceno e 3 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (29 casi rilevati), contatti in setting domestico (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (59 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (3 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 20 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 411 test e non sono stati riscontrati casi positivi. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,50% oggi, contro il 18,27% di ieri.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 32.538 per un totale di 254.011 campioni testati. Rimane invariato, rispetto a ieri, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 600, di cui 82 in terapia intensiva (dato stabile). Sono, invece, 17 le persone dimesse dagli ospedali regionali.  Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 59 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati 4 pazienti a Civitanova  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale. 

07/12/2020 10:31
Coronavirus Marche, 10 decessi nelle ultime 24 ore: altre 2 vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 10 decessi nelle ultime 24 ore: altre 2 vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19. Sono due le vittime registrate nelle strutture all'ospedale di Civitanova: dove si sono spenti un 89enne di Morrovalle e un 71enne di Monte San Giusto. Nelle strutture ospedaliere anconetane si è verificato un decesso, all'Inrca di Ancona è morta una 89enne della città dorica. Tre decessi sono avvenuti all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 86enne e una 89enne pesarese e di un 64enne di Vallefoglia. Nella Rsa di Valdaso-Campofilone è spirata una 94enne di ascoli Piceno, mentre all'ospedale di Fossombrone si è verificato il decesso di un 66enne residente a Gabicce Mare. Una vittima registrata anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto, dove ha perso la vita un 76enne di Teramo. Infine all'ospedale di Ascoli Piceno è deceduto un 83enne residente nella stessa città capoluogo.  Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1337 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (583), mentre sono 233 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

06/12/2020 17:59
E se l'omicidio di una donna...avviene per mano di un'altra donna?

E se l'omicidio di una donna...avviene per mano di un'altra donna?

L’assassina è una donna ma soprattutto una madre di tre bambini, 7,8 e 12 anni: Chiara Alessandri, 44 anni. Dava una mano in chiesa e faceva la rappresentante dei genitori a scuola. Rea confessa di aver ucciso Stefania Crotti, la moglie del suo ex amante, anche lei madre di una bambina piccola. Lui, Stefano del Bello, aveva scelto di tornare dalla moglie per tentare di recuperare il loro matrimonio. Quella con la Alessandri era stata una breve relazione, una convivenza di due mesi nel periodo estivo; da parte di lei invece, un attaccamento morboso. Un disegno perseguito con ferocia anche nei minimi particolari. “Un piano diabolico che appare spiegabile con un intento violento e vendicativo di distruzione e annientamento dell’antagonista”, scrive la Corte nella motivazione della sentenza . L’assassina “ha covato, per un considerevole lasso temporale, una volontà soppressiva della rivale in amore” scrive ancora il giudice di Brescia Alberto Pavan, nelle motivazioni della sentenza che ha condannato la Alessandri a 30 anni per l’imputazione di omicidio volontario premeditato. E lei, la vittima? Stefania? Visualizzare il suo profilo commemorativo su facebook è “entrare in contatto” con una donna che aveva messo al centro del mondo la sua famiglia, sua figlia. Una donna sorridente, un sorriso luminoso, semplice, anche in frangenti che sicuramente, oggi sappiamo, così semplici non erano. Uno sguardo pieno d’amore per la sua bambina; sempre circondata dalla natura, mare o sentieri di montagna.   Chissà di cosa parlerebbe oggi Stefania, se potesse farlo? Forse parlerebbe dei tatuaggi.... “Believe" ."Liberi di sbagliare, liberi di ricominciare". Si erano tatuati queste scritte, lei e Stefano, solo un mese prima che venisse uccisa. Ci credevano. Per loro, dice il marito, quelle scritte avevano un significato preciso. Avevano avuto un periodo difficile, si erano allontanati. Poi le cose negli ultimi tempi erano andate meglio,ed avevano deciso di ricominciare la vita insieme. La loro era stata una storia d’amore, e, con la loro piccola, avrebbero potuto essere di nuovo sereni e felici. “Believe”. Credevano fortemente in questa possibilità, come diceva la scritta tatuata sulla loro pelle.  Certamente se potesse parlare Stefania lo farebbe e, pensando alla sua bambina, si chiederebbe con angoscia...come farà senza di lei, senza la sua mamma? Non la avrà accanto il primo giorno scuola, così importante per i bambini ed i genitori, non la avrà accanto ad ogni nuovo inizio importante, ad ogni traguardo raggiunto, in ogni momento di difficoltà in cui avrebbe più bisogno di lei. Non la avrà accanto perchè qualcuno si è arrogato il diritto di decidere che tutto questo non doveva essere. Quei lividi, quei graffi sulle braccia e al volto dell’assassina sono i segni dell’ultimo, disperato tentativo da parte di Stefania di scampare alla morte, alla violenta furia dei colpi di martello inferti dall’assassina. Stefania, in tempi immediatamente precedenti l’omicio, veniva appellata in modo volgare ed offensivo dalla Alessandri: "B******a, p*****a e che muoia domani mattina, che sarei la prima a ballare sulla sua tomba.” (da audio originale reso pubblico sui media). Nonostante i ripetuti tentativi dell’amante di suo marito di contattarla, Stefana aveva dignitosamente ignorato ogni sollecitazione in questo senso. Tra le  28 pagine di motivazioni della sentenza emerge che, da quando Stefano aveva detto addio alla sua amante ,l’unico scopo nella vita della Alesandri sia stato cercare e provare a mettere in atto tutti i modi per farlo cadere in tentazione. Ma non ci è riuscita, anzi lui aveva chiuso subito ogni possibile via di comunicazione. Per lei, Stefania ero l’ostacolo che le impediva di riallacciare la sua relazione con Stefano.  Il figlio più piccolo della Alessandri è compagno di scuola della bambina della vittima; nella sua spontanea innocenza, commuove il gesto che ha rivolto alla figlia di Stefania: le ha chiesto scusa “per quello che la mia mamma ha fatto alla tua mamma”. Altro che vittime secondarie, vittime collaterali...sono loro le vere grandi vittime di queste tragedie. Come si puo’ spiegare ad un bambino simili accadimenti? Come li spiegheranno alla bambina di Stefania? E la Alessandri...cosa spieghera’ ai suoi figli?    

06/12/2020 11:00
Coronavirus Marche, 443 nuovi casi in 24 ore: sono 52 i sintomatici

Coronavirus Marche, 443 nuovi casi in 24 ore: sono 52 i sintomatici

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3792 tamponi: 2424 nel percorso nuove diagnosi (di cui 706 nello screening con percorso Antigenico) e 1368 nel percorso guariti.I positivi sono 443 nel percorso nuove diagnosi: 82 in provincia di Macerata, 115 in provincia di Ancona, 92 in provincia di Pesaro-Urbino, 63 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 34 da fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (52 casi rilevati), contatti in ambito domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (134 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (23 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (14 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (22 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 92 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.  Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 706 test e sono stati riscontrati 10 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 18,27% oggi, contro il 16,35% di ieri.  Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche dall'inizio dell'emergenza sanitaria è di 32.393 per un totale di 253.076 campioni testati. Aumenta il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: ad oggi sono 600 (+10 rispetto a ieri), di cui 82 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse dagli ospedali regionali.  Nel Maceratese sono accolti 127 pazienti (+2 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 61 al Covid Hospital e 16 a Camerino. Nei pronto soccorso provinciali sono ospitati 6 pazienti a Civitanova e 3 pazienti a Macerata.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale: 

06/12/2020 10:23
Mette all’incasso un assegno a garanzia: condanna per appropriazione indebita?

Mette all’incasso un assegno a garanzia: condanna per appropriazione indebita?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana,  “Chiedilo all'avvocato”.  In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti debitori tra soggetti con l’utilizzo o  meno di strumenti posti a garanzia degli stessi. Il caso di specie scelto è di un lettore di Porto Potenza Picena che chiede: “A quali responsabilità può andare incontro il creditore che pone all’incasso un assegno postdatato o senza data a garanzia di un rapporto obbligatorio tra le parti in violazione del relativo accordo?”.  Circa la legittimità del rilascio di un assegno postdatato a garanzia si può affermare che non integra una fattispecie di reato, ma sussistono certamente profili civilistici da non sottovalutare. La giurisprudenza sia di legittimità che di merito è uniforme sul punto nell’affermare che l’emissione di un assegno in bianco o postdatato, è contrario alle norme imperative di cui agli artt. 1 e 2 R.D. n. 1736/1933 (T.U. Assegno). Ciò nonostante l’assegno postdatato mantiene la propria piena efficacia cartolare, posto che è sì titolo irregolare, ma non nullo, con dovere di pagamento a vista. L’assegno, anche se postdatato, mantiene infatti la sua obiettiva idoneità strumentale a costituire mezzo di pagamento equivalente al denaro e non perde le sue caratteristiche di titoli di credito. Con la conseguenza che gli atti estintivi di debiti, effettuati con assegni postdatati non costituiscono mezzi anormali di pagamento e non sono, pertanto, assoggettati alla azione revocatoria fallimentare prevista dall’articolo 67, comma 1, n. 2, della legge fallimentare; pertanto, un assegno postdatato a garanzia dell’adempimento di un piano di rientro con rate concordate a fronte di un debito certo e già scaduto può essere legittimamente rilasciato e trattenuto dal prenditore, e ciò non comporta alcun illecito. Contrariamente, se il prenditore mette all’incasso un assegno postdatato prima della data indicata sul titolo stesso, in contrasto con quanto pattuito con il debitore, si configura il reato di appropriazione indebita di cui all’art. 646 del codice penale.  Infatti, la condotta del prenditore che indebitamente incassa l’assegno, con coscienza e volontà, sapendo di non averne diritto, allo scopo di trarre per se’ o per altri un’utilità s’appalesa giuridicamente coerente con l’elemento soggettivo del reato di appropriazione indebita. La Corte di Cassazione ha più volte ricordato che le parti di un rapporto giuridico, nella loro autonomia negoziale, possono usare l’assegno bancario, anziché nella sua funzione tipica di titolo di credito destinato a circolare secondo le modalità cogenti di questa disciplina, come mero strumento di garanzia per l’adempimento delle obbligazioni pattuite, prevedendo, in caso di inadempienze, un apposito patto di riempimento a favore del creditore che potrà, quindi, da quel momento, considerarsi legittimo possessore e porre in circolazione il titolo, ovvero conferendo a questo valore sostanziale promessa di pagamento utilizzabile, in detta evenienza, nel modi consentiti dalla legge come prova del credito. Conseguentemente, così come da consolidato orientamento giurisprudenziale di legittimità, la condotta del prenditore che ponga all’incasso un assegno bancario ricevuto a garanzia e, in violazione dell’accordo concluso con l’emittente, si appropri della somma riscossa integra il delitto di appropriazione indebita ex art. 646 del codice penale, in quanto, in tale ipotesi si assiste ad un’arbitraria deroga al patto di garanzia con il quale le parti hanno pacificamente negoziato un utilizzo diverso dell’assegno bancario rispetto alla sua tipica funzione di titolo di credito, attribuendogli il valore di mero strumento di garanzia di adempimento delle obbligazione pattuite con esigibilità futura condizionata. Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “Integra il reato di appropriazione indebita la condotta del prenditore che ponga all’incasso un assegno bancario ricevuto a garanzia e, in violazione dell’accordo concluso con l’emittente, si appropri della somma riscossa”(Corte di Cassazione, Sez. II Penale, sentenza n. 12577/18). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                          

06/12/2020 09:46
Acquaroli avvisa: "Massima attenzione per non tornare arancioni a Natale"

Acquaroli avvisa: "Massima attenzione per non tornare arancioni a Natale"

"Oggi finalmente si potrà tornare a fruire di luoghi e servizi che per qualche settimana sono stati inaccessibili. Mi raccomando la massima attenzione perché ciò che faremo da oggi fino al prossimo sabato saranno i risultati su cui saremo valutati e che stabiliranno se, in base alle regole del vigente DPCM, la settimana di Natale saremo gialli, arancioni o rossi". Così il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli commenta, via social, il ritorno formale in zona gialla.  "Dobbiamo esserne consapevoli e cercare quindi di evitare tutti i comportamenti che possono essere occasioni di focolai. Fatta questo pesante ma doverosa raccomandazione vi auguro di trascorrere una felice Domenica" ha concluso Acquaroli.

06/12/2020 09:06
Covid-19, Appignano scende a 25 casi positivi: contagi in aumento a Montecassiano e Castelraimondo

Covid-19, Appignano scende a 25 casi positivi: contagi in aumento a Montecassiano e Castelraimondo

Ecco gli ultimi  aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano situazioni in miglioramento.  L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Appignano, Mariano Calamita dove il numero dei casi positivi scende a 25  (-15 unità rispetto al precedente aggiornamento) così come le persone in quarantena che ad oggi sono 6 (-7). Numeri in costante miglioramento anche a Treia dove si registrano 91 persone in isolamento domiciliare al cui interno 45 positivi al covid ovvero 9 in meno rispetto all'ultimo aggiornamento reso noto dall'amministrazione comunale. Numeri in aumento invece nel comune di Montecassiano dove negli ultimi giorni sono risultati positivi al Covid-19 altre tre cittadini che fanno salire il numero totale dei contagiati a 57 mentre diminuisce quello dei soggetti in quarantena passati da 16 a 10. LEGGI ANCHE: LA SITUAZIONE COVID-19 A ESANATOGLIA Dati pressoché stabili nei comuni di Sarnano e San Ginesio. Nel primo caso il sindaco Luca Piergentii ha reso nota la presenza di 17 soggetti contagiati, sottolineando come "l'Amministrazione Comunale è in costante contatto con i competenti organismi della sanità, della pubblica sicurezza e delle scuole per l'adozione di ogni eventuale provvedimento dovesse essere ritenuto necessario in base all'evoluzione della situazione epidemiologica locale". Nel secondo si conferma il numero di 7 soggetti positivi al virus ai quali si aggiunge una persona posta in isolamento fiduciario. Situazione in lieve miglioramento a Cingoli dove si registra un cittadini negativizzati rispetto all'aggiornamento di ieri: scendono quindi a 56 i casi positivi mentre sono 36  le persone in isolamento preventivo. Un trend negativo si conferma, invece, a Castelraimondo dove si evince un nuovo aumento del numero dei contagi. Sono infatti 62 i casi positivi, vale a dire +2 rispetto all'ultimo report reso noto dal Comune nel fine settimana.    

05/12/2020 20:42
Ricostruzione post-sisma, Castelli incontra Legnini: "fondamentale la conferma del super Bonus"

Ricostruzione post-sisma, Castelli incontra Legnini: "fondamentale la conferma del super Bonus"

Per accelerare il più possibile la ricostruzione post-sisma è fondamentale una interlocuzione sempre più scrupolosa con gli Ordini professionali, perché sono i tecnici a realizzare la ricostruzione. Partendo da questo assunto, l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, questa mattina in videoconferenza insieme al Commissario Straordinario Giovanni Legnini, ha avuto un confronto con i professionisti per sviluppare proposte operative per l'allestimento della prossima ordinanza che sarà realizzata nella Cabina di Regia il prossimo 17 dicembre. “Dopo la scadenza del 30 novembre, è necessario – ha sottolineato Castelli - concentrarsi su tutte quelle pratiche che riguardano le prime case con danno lieve  perché l'obiettivo primario è quello di riportare la gente nella propria abitazione. Per raggiungere questo obiettivo in tempi certi si è determinata la necessità di condividere con gli Ordini professionali una possibile modalità operativa affinché l’Ufficio Speciale della Ricostruzione possa assisterli nel modo migliore nella interminabile sequenza di ordinanze che ci accompagnano dal 2016 in poi.  Solo nel mese di novembre sono pervenute poco meno di 2000 pratiche di danno lieve. Ora si tratta di programmare al meglio le istruttorie partendo dalle pratiche più complete e da quella riguardanti le prime case. Fondamentale sarà anche che il parlamento nazionale confermi la possibilità di attivare il super Bonus, sia nella forma maggiorata (alternativa all’indennizzo da sisma) che in quella semplificata (di natura aggiuntiva) che possa consentire una ricostruzione di qualità. Stiamo seguendo con un po’ di apprensione le “vicende romane”. Il super sisma bonus potrebbe rappresentante una svolta storica nella ricostruzione. Confido molto in Legnini per raggiungere l’obiettivo. La regione sta facendo la sua parte ma le parti politiche devono impegnarsi per questo obiettivo comune.  Le premesse per rilanciare la ricostruzione ci sono, il presidente Acquaroli considera questa cosa uno degli obiettivi primari e stiamo lavorando in maniera molto determinata per dare una svolta ad una pagina incompiuta della nostra storia marchigiana”. Anche per Legnini l’intento è quello di rendere il più possibile agevole il lavoro degli ordini professionali nell’applicazione delle nuove disposizioni. Ha sottolineato che “oltre a migliorare le norme occorre migliorare anche la quantità e la qualità degli studi professionali che si occupano della ricostruzione”. Ha anche annunciato che “per i primi mesi del prossimo anno verrà realizzata una piattaforma informatica per il monitoraggio della ricostruzione e successivamente la progettazione di un nuovo gestionale” utile per rendere sempre più snella la fase del post terremoto. Nelle Marche complessivamente sono state depositate 10697 pratiche di cui 3300 riguardanti i danni gravi e di queste 900 sono state già decretate.  Le pratiche inerenti il danno lieve allo stato attuale sono 7500 di cui già 3500 decretate e di queste 2600 hanno già i cantieri ultimati.

05/12/2020 18:41
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