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Marche a rischio 'zona rossa', Acquaroli: "azzardato riaprire le scuole superiori anche al 50%"

Marche a rischio 'zona rossa', Acquaroli: "azzardato riaprire le scuole superiori anche al 50%"

"Questi che stiamo vivendo sono giorni molto complessi. Le scelte devono essere dettate da un forte senso di responsabilità - dichiara il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha anche spiegato la scelta della Giunta Regionale di far proseguire la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio - Quella di rinviare la riapertura delle scuole superiori in presenza è stata difficile e combattuta perché avremmo voluto dare un senso di ritorno alla normalità. Ma purtroppo ci sono due ostacoli insormontabili". "Il primo è inerente alla tenuta delle strutture ospedaliere - sottolinea Acquaroli - dopo due mesi di restrizioni abbiamo oltre 550 ricoveri e 65 persone in terapia intensiva. Numeri preoccupanti davanti all’ipotesi di una terza ondata - e aggiunge - Dall’altra parte abbiamo purtroppo la necessità di limitare l’avanzata del contagio e con esso le misure restrittive che stanno producendo danni economici enormi. Con l’ipotesi del Governo che riduce il parametro per cui con l’indice RT superiore a 1 si diventerebbe “arancioni” e a 1,25 “rossi”, il rischio di passare anche le prossime settimane “chiusi” diventa elevatissimo. "In questo senso la mole di persone che si rimetterebbe in movimento con la riapertura delle scuole superiori, anche al 50 %, è molto importante in un momento così delicato - spiega il Presidente della Regione Marche - Per questo non possiamo far altro che mettere in campo tutte le misure per cercare di evitare scenari sanitari e socioeconomici peggiori. Non è una situazione semplice ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, noi ci stiamo provando".

05/01/2021 09:31
Anas, bando da 80 milioni per manutenzione ponti, viadotti e gallerie: 5 destinati alle Marche

Anas, bando da 80 milioni per manutenzione ponti, viadotti e gallerie: 5 destinati alle Marche

Continua l’impegno di Anas (Gruppo FS Italiane) nell’ambito della manutenzione programmata sulla propria rete di strade e autostrade con un bando di 80 milioni di euro per l’esecuzione di servizi di progettazione esecutiva, indagini diagnostiche e rilievi strutturali relativi a ponti, viadotti e gallerie artificiali.  Il bando è suddiviso in 16 lotti per il valore di 5 milioni di euro ciascuno. Nel dettaglio: Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria (lotto 1); Lombardia (lotto 2); Veneto e Friuli Venezia Giulia (lotto 3); Emilia Romagna e Toscana (lotto 4); Umbria (lotto 5); Marche (lotto 6); Lazio (lotto 7); Abruzzo e Molise (lotto 8); Puglia (lotto 9); Campania (lotto 10); Basilicata (lotto 11); Calabria (lotti 12 e 13); Sicilia (lotti 14 e 15); Sardegna (lotto 16).  Gli affidamenti, di durata quadriennale, saranno attivati mediante Accordo Quadro che garantisce la possibilità di avviare le attività di progettazione e delle relative indagini con la massima tempestività in relazione alla programmazione della manutenzione delle strade.  

04/01/2021 20:00
Regione Marche, slitta a febbraio il rientro a scuola: pronta una nuova ordinanza di Acquaroli

Regione Marche, slitta a febbraio il rientro a scuola: pronta una nuova ordinanza di Acquaroli

La giunta regionale si è confrontata questo pomeriggio in merito all’andamento epidemiologico nelle Marche e, anche a seguito della concertazione avuta dall’assessore all’istruzione con il mondo della scuola, ha deciso di far proseguire la didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, al 100% fino al 31 gennaio. Per questo il Presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli, emanerà domani, martedì 5, un’ordinanza che formalizza questa decisione, assunta allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus e garantire quanto più possibile la salute e la sicurezza dei cittadini e la tenuta delle strutture ospedaliere. Il provvedimento entrerà in vigore il 7 gennaio e disporrà che le istituzioni scolastiche di secondo grado continuino a svolgere le lezioni tramite il ricorso alla didattica a distanza al 100%. Restano garantite in presenza le attività laboratoriali e quelle per alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. La giunta si riserva comunque la possibilità di revoca o modifiche del provvedimento sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica regionale. L’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini ha convocato per questo pomeriggio una riunione urgente con la Direzione scolastica regionale per discutere l’ evoluzione delle disposizioni per la didattica in presenza al 50% dal 7 gennaio per le scuole secondarie, in considerazione degli aggiornamenti dei dati pandemici. Era presente anche l’assessore ai Trasporti, Guido Castelli.  “Un’occasione utilissima di confronto e condivisione –ha rimarcato l’assessore Latini – anche alla luce delle decisioni che la giunta regionale dovrà prendere in tempi rapidissimi su questo argomento che coinvolge tante famiglie e lavoratori della Scuola. Certo i dati non sono propriamente confortanti anche a livello nazionale e per di più da ieri sera sono stati ristretti ulteriormente i parametri che stabiliscono l’ingresso nelle zone arancioni o rosse: si passa ad arancione con un Rt di 1,00 e in rossa da 1,25. Modifiche assurde fatte a 4 giorni dalla riapertura mentre avevamo lavorato insieme al mondo della Scuola per garantire la riapertura al 50% in presenza sulla base dei parametri precedenti. E avremo un elemento certo sulla collocazione della nostra regione in zona arancione o gialla non prima di venerdì prossimo. Il nostro obiettivo è raggiungere una riapertura delle scuole in continuità e in sicurezza, evitando continue ordinanze di chiusura e riapertura: un’altalena che produrrebbe ulteriore incertezza e non servirebbe a nessuno . Il mio orientamento è quello di seguire altre regioni che hanno richiesto un posticipo della riapertura al 31 gennaio. Data che ci permetterebbe di avere tempi utili per consolidare i dati più favorevoli in termini epidemiologici, mantenendo le attività laboratoriali in presenza così come quelle dedicate ai disabili e una didattica a distanza al 100%. Nulla toglie che se la situazione migliorerà prima, potremo aggiornare le disposizioni per la riapertura. “   Una decisione che riguarderebbe quindi solo le scuole secondarie , mentre per le primarie resta tutto come prima delle festività natalizie. Hanno partecipato alla riunione, oltre al Direttore scolastico Marco Ugo Filisetti, anche i rappresentanti dei dirigenti scolastici, dei sindacati degli insegnanti e rappresentanti della consulta degli studenti e dei genitori. In maggioranza hanno convenuto di aspettare, per la riapertura al 100% delle scuole, un dato certo sul collocamento della regione se in zona gialla o arancione. Anche il 50% non garantirebbe una sicurezza dal rischio sanitario, secondo alcuni dirigenti scolastici.

04/01/2021 19:10
Marche, al via il Servizio Civile per gli Anziani: stanziati 60mila euro per gli Ambiti Territoriali Sociali

Marche, al via il Servizio Civile per gli Anziani: stanziati 60mila euro per gli Ambiti Territoriali Sociali

Mettere a disposizione della comunità e in particolare delle giovani generazioni, la propria competenza, esperienza formativa, cognitiva, professionale ed umana per la realizzazione di attività progettuali finalizzate a dare concrete risposte ai fabbisogni sociali, culturali, artistici e della tradizione locale presenti sul territorio: in sostanza un vero e proprio Servizio Civile per gli Anziani. E’ quanto si propone la deliberazione, approvata nella scorsa seduta dalla giunta regionale che ha stanziato complessivamente per l’intervento 60 mila euro e indicato i criteri di riparto dei fondi agli Ambiti Territoriali Sociali.  “Si tratta della prima volta – ha spiegato l’assessore alla Sanità e Servizi Sociali, Filippo Saltamartini -  in cui la Regione Marche dà concreta attuazione a una normativa del 2018  per promuovere iniziative finalizzate a valorizzare l’esperienza e la competenza delle persone anziane maturate nel corso della vita professionale, sociale e culturale Vogliamo valorizzare la persona anziana come “risorsa” per accrescere il benessere della collettività anche attraverso il sostegno di azioni che agevolino la collaborazione tra gli enti pubblici, il mondo del volontariato e gli stessi anziani.” Il Servizio civile volontario degli anziani è un intervento destinato a coloro che hanno compiuto sessant’anni di età e che sono titolari di pensioni ovvero non sono lavoratori. Può essere svolto in differenti ambiti di intervento (culturale, sociale, ecologico, musicale, etc.) in attività, tra le altre, attività di tutoraggio ed integrazione all’insegnamento nei corsi professionali e nei percorsi formativi; assistenza agli studenti presso le mense, le biblioteche scolastiche, gli scuolabus e gli edifici scolastici ; animazione, gestione e supporto alle attività che si svolgono durante mostre e manifestazioni nonché nei musei, biblioteche, parchi pubblici, sale ricreative e di aggregazione ; conduzione di appezzamenti di terreno di proprietà o di uso pubblico;  iniziative dedicate a far conoscere e perpetuare le tradizioni locali artigianali, artistico-musicali, del folclore e del vernacolo; sostegno alle famiglie con minori o disabili ; assistenza culturale e sociale nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, sociali, educative e nelle carceri, in modo particolare in quelle minorili; attività di sensibilizzazione per la prevenzione delle dipendenze; interventi di carattere ecologico e campagne e progetti di solidarietà sociale. La gestione del servizio è affidata agli Ambiti Territoriali Sociali che redigeranno un avviso pubblico per la presentazione di progetti di servizio civile volontario degli anziani specificando in particolare gli ambiti di intervento selezionati e i relativi fabbisogni di servizi e di persone anziane.  

04/01/2021 19:03
Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: 4 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: 4 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati diciannove decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono verificati tre decessi all'Ospedale di Civitanova Marche dove hanno perso la vita un 71enne di Caldarola insieme ad una 90enne e un 76enne, entrambi di Potenza Picena. Al nosocomio di San Benedetto del Tronto invece si è spenta una 99enne originaria di Monte San Giusto. Nell' Anconetano si sono registrati nove decessi: si tratta di una 94enne di Falconara Marittima che si è spenta all'INRCA di Ancona mentre un 79enne di Monsampolo del Tronto, una 73enne di Falconara Marittima, un 55enne di Roccafulvione e un 84enne di Arcevia sono deceduti nel presidio dorico di 'Torrette'. Quattro invece sono le vittime anche all'Ospedale di Senigallia dove si sono registrati i decessi di una 88enne e un 88enne del posto congiuntamente ad una 61enne di Trecastelli e una 59enne di Arcevia. Cinque vittime al nosocomio di Pesaro: si tratta di una 91enne di Mercatello sul Metauro e una 45enne di Mondolfo mentre, tutti originari della città del capoluogo, si sono spenti una 93enne, una 84enne e un 79enne. Un decesso anche all'Ospedale di Fossombrone dove si è spento un 89enne originario di Porto Sant'Elpidio. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1634 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (692), mentre sono 275 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

04/01/2021 18:05
Coronavirus Marche, 372 nuovi casi in 24 ore: aumenta rapporto tamponi/positivi

Coronavirus Marche, 372 nuovi casi in 24 ore: aumenta rapporto tamponi/positivi

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2575 tamponi: 1400 nel percorso nuove diagnosi (di cui 262 nello screening con percorso Antigenico) e 1175 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 26,6%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 372: 49 in provincia di Macerata, 77 in provincia di Ancona, 167 in provincia di Pesaro-Urbino, 43 in provincia di Fermo, 29 in provincia di Ascoli Piceno e 7 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (42 casi rilevati), contatti in ambito domestico (83 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (98 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (14 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (13 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (15 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 92 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 262 test e sono stati riscontrati 11 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 26,57% oggi, contro il 20,07% di ieri. In aumento di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 546, di cui 67 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 17 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 115 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 49 al Covid Hospital e 16 a Camerino.   Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:   

03/01/2021 11:30
Vaccino Covid-19: si può imporre?

Vaccino Covid-19: si può imporre?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato l’argomento del momento e precisamente se il vaccino contro il coronavirus può essere reso obbligatorio dallo Stato. Di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana. Per comprendere se il vaccino Covid può essere reso obbligatorio è fondamentale partire dalla Costituzione, in particolare dall’art. 32, il quale afferma, al primo comma, che, “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Tale disposizione, quindi, valorizza il bene della salute sotto un duplice punto di vista, e, precisamente il diritto all’individuo e l’interesse della collettività. Proprio per tale secondo aspetto potrebbe venire in rilievo la scelta di rendere obbligatoria la somministrazione di un vaccino, cosa che del resto già accade con riferimento a numerose malattie; si pensi ai vaccini obbligatori nella prima infanzia, la cui somministrazione è requisito imprescindibile per l’ammissione a scuola. Lo stesso art. 32 della Costituzione, oltretutto, al secondo comma, sancisce che, “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Il che vuol dire che, rispettando la persona che vi soggiace, la legge può imporre un trattamento sanitario, e quindi anche un vaccino, purché, chiaramente, sussistano valide ragioni di tutela del bene salute. A tale ultimo proposito, particolarmente chiarificatrice è la sentenza n. 5/2018 della Corte Costituzionale, che, proprio con riferimento all’obbligo vaccinale, ha precisato che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art. 32 Cost., purché, tuttavia, ricorrano le seguenti condizioni: - il trattamento deve sia migliorare o preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, sia preservare lo stato di salute degli altri; - deve prevedersi che il trattamento non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è sottoposto, ad eccezione delle conseguenze che appaiono normali e, quindi, tollerabili; - nell’ipotesi di danno ulteriore, deve essere prevista la corresponsione di un’equa indennità in favore del danneggiato, a prescindere dalla parallela tutela risarcitoria. Tutto ciò considerato e data la portata straordinaria ed eccezionalmente grave della pandemia da coronavirus, possiamo affermare che lo Stato è astrattamente legittimato ad imporre il vaccino contro il Covid-19, ma in che modo? Nell’escludere ragionevolmente il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) che di certo si caratterizza per essere una misura eccessiva e nel complesso non in grado di assicurare un adeguato bilanciamento di tutti i molteplici interessi costituzionalmente protetti che vengono in rilievo nel caso di specie, a questo punto rimangono le alternative individuate dalla Corte Costituzionale nella medesima pronuncia n. 5/2018. In particolare la Consulta, ribadendo la discrezionalità del legislatore nella scelta delle modalità con le quali assicurare una prevenzione efficace delle malattie infettive, ha rilevato che la legge può “selezionare talora la tecnica della raccomandazione, talaltra quella dell’obbligo, nonché, nel secondo caso, calibrare variamente le misure, anche sanzionatorie, volte a garantire l’effettività dell’obbligo”. Pertanto, la scelta più verosimile è quella di realizzare un piano differenziato che preveda delle imposizioni solo per talune categorie di soggetti, che sono vicine a persone particolarmente a rischio, che operano in contesti delicati o che vengano quotidianamente in contatto con un numero elevato di persone (si pensi a medici, infermieri, personale che presta servizio nelle RSA, personale docente, e così via). Per tutti gli altri, potrebbero essere imposti oneri se non ci si vaccina ed incentivi se lo si fa: ad esempio si potrebbe decidere di limitare l’accesso agli uffici pubblici se non si è vaccinati o consentire di andare al cinema o negli stadi solo a chi si è sottoposto a vaccinazione; il tutto sotto l’ombrello del principio di solidarietà sociale che ispira tutto il testo costituzionale. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                               

03/01/2021 10:00
Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati tredici decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si sono verificati tre decessi: due all'Ospedale Civile del Capoluogo Marche dove hanno perso la vita una 89 enne di Sarnano e una 91enne civitanovese mentre un 75enne di Potenza Picena è spirato al nosocomio di Civitanova Marche Nell' Anconetano si sono registrati due decessi: si tratta di una 84enne di Osimo che si è spenta all'INRCA di Ancona e un 84enne di Senigallia è deceduto nel presidio dorico di 'Torrette'. Due vittime anche all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove si sono registrati i decessi di un 90enne di Acquaviva Picena un 82enne sambendettese. Quattro vittime al noscomio di Pesaro: si tratta di un 91enne di Mondavio, una 75enne di Tavullia, una 82enne di Urbania e un 84enne pesarese. Un decesso anche al "A.Murri" di Fermo dove si è spenta una 92enne del posto mentre sempre nella provincia fermano è spirato, presso la sua abitazione un 84enne di Monte Urano. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1607 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (682), mentre sono 272 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

02/01/2021 18:26
Nicola Ventola si racconta: la carriera, l’attuale campionato e la Bobo Tv

Nicola Ventola si racconta: la carriera, l’attuale campionato e la Bobo Tv

L’ex attaccante Nicola Ventola ha esordito molto presto in Serie A, a soli 16 anni con la maglia del Bari. Una lunga carriera che lo ha portato anche un anno in Premier League, al Crystal Palace, un’esperienza incredibile ma sfortunata per il bomber. In una lunga intervista rilasciata al blog di Betway, L’Insider, Ventola ha ripercorso le fasi principali della sua carriera calcistica, analizzando anche l’attuale situazione del campionato italiano. Si è soffermato anche sulla lotta allo scudetto che in questa stagione che sta a dir poco stupendo gli appassionati di scommesse calcio. Cliccando sopra le 9 icone sullo smartphone è possibile ascoltare l’intervista completa all’attuale opinionista sportivo, che attualmente si sta dedicando alla Bobo Tv, quell’avventura digital messa in piedi dall’amico Christian Vieri e ora sbarcata su Twitch. “La Juventus in Champions League farà fatica” Anno complicato per la Juventus, che dopo aver dominato la classifica negli scorsi dieci anni, si ritrova a inseguire. Ventola ha speso buone parole per le intenzioni di Pirlo che “è arrivato con delle idee innovative, anche lui come l’Atalanta vuole giocare a calcio di qualità, attaccare in tanti e fare tanti movimenti con la palla”, ma ha le idee chiare sul perché non gli stia riuscendo questo processo di trasformazione: “Ha cambiato tantissimo come rosa e giocatori, a centrocampo è normale, in difesa punti cardine come Chiellini cominciano a giocare un po' di meno. Non c’è più la qualità di un tempo quando avevi un centrocampo con Pogba, Pirlo e Vidal. In Champions League farà fatica a vincere”. L’Inter vincerà lo scudetto? Ventola, al contrario di Fulvio Collovati, non convinto dei nuovi innesti dell’Inter, pensa invece che Hakimi, Vidal e Kolarov siano tutti e tre acquisti di grande qualità e di esperienza. Secondo l’ex centravanti Hakimi è “uno dei terzini destri più forti che ci sono in questo momento nel suo ruolo e va solo fatto ambientare. Come qualità è indiscutibile”, mentre Kolarov è normale che abbia delle difficoltà giocando in un ruolo non suo, ma è un uomo di esperienza. Su Vidal ha invece detto: “C’era bisogno nella squadra di un po' di esperienza e chi meglio di Vidal? In un po' di partite è vero non ha fatto bene, ma io lo terrei sempre e lo farei sempre giocare”. Può essere l’anno giusto per vedere trionfare l’Inter? Secondo Ventola sì: “In questo campionato stranissimo con la rosa al completo secondo me può vincere lo scudetto perché è migliorata con uomini di esperienza e di qualità”. Cosa pensa Ventola di Atalanta e Torino? La Dea per Ventola è la squadra che più di tutte in Italia rappresenta una mentalità vincente: “Non mi sorprende più…Ha gente di qualità in rosa e fisicamente sta bene. Mi piace tantissimo”. Altro discorso per un’altra squadra in cui ha militato, il Torino, che però secondo lui alla fine, nonostante le difficoltà e le brutte partite, non avrà difficoltà a salvarsi. Cosa deve fare però Giampaolo? “Sappiamo come Giampaolo vuole giocare, ma a volte ti devi adattare alla rosa. Come rosa però non è una squadra che può retrocedere. Se Giampaolo sarà più aperto con i moduli, non avrà difficoltà nel salvarsi”. “Ibrahimovic con le sue qualità può giocare fino a 50 anni” Ventola si è detto stupito dall’ottima partenza del Milan in questo campionato, ma non da Ibrahimovic che “con le sue qualità può giocare fino a 50 anno; è così prestante fisicamente e forte tecnicamente, gioca per la squadra e in area si farà sentire sempre. In più ha dato quella mentalità vincente anche a una rosa quella del Milan che comunque non era male”. L’esperienza in Premier League Nel 2004-2005 Ventola ha indossato la maglia del Crystal Palace, vivendo un’esperienza che definisce incredibile in Premier League perché “c’è un altro modo di vedere il calcio. La mentalità era quella di attaccare e quindi se eri un attaccante intelligente potevi sempre far gol”. L’ex attaccante pugliese ha raccontato anche di aver segnato un gol che poteva diventare storico, “ quel 2 a 1 al Southampton che però poi pareggiò e retrocedemmo tutte e due”. Un grande rammarico per Ventola che aveva già firmato il rinnovo qualora fossero rimasti in Premier. Quali sono i ricordi più belli di Ventola? Per l’attuale opinionista sportivo “già andare all’Inter, dove c’erano Ronaldo e Baggio, è un bellissimo ricordo. Poi giocare con loro in Champions League contro lo Spartak Mosca dove mi hanno fatto tirare la punizione, ho fatto gol e vincemmo 2 a 1con gol mio e assist mio per Ronaldo”. Il ricordo più brutto Sicuramente il ricordo più brutto è quel Lazio Inter 4 a 2 del 5 maggio, quel “giorno maledetto, perché non vinsi lo scudetto, me lo sarei sentito mio”. E la Bobo Tv? La Bobo Tv, progetto social del grande amico Vieri, in cui oltre a Ventola, figurano anche Cassano e Adani, è ora approdata su Twitch. L’idea è nata durante la quarantena “con semplici dirette perché la gente aveva bisogna in quel momento e vedeva in noi persone che parlavano di calcio in maniera competente e raccontando tanti aneddoti”.  

02/01/2021 16:23
Coronavirus Marche, 285 casi in 24 ore: sono 48 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 285 casi in 24 ore: sono 48 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2091 tamponi: 1420 nel percorso nuove diagnosi (di cui 725 nello screening con percorso Antigenico) e 671 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 20,1%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 285: 48 in provincia di Macerata, 125 in provincia di Ancona, 88 in provincia di Pesaro-Urbino, 3 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 12 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (32 casi rilevati), contatti in ambito domestico (67 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (88 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (8 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 69 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 725 test e sono stati riscontrati 64 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'9%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 20,07% oggi, contro il 21,86% di ieri. In aumento di 4 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 544, di cui 65 in terapia intensiva (+4rispetto a ieri). Sono, invece, 12 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 116 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 51 al Covid Hospital e 15 a Camerino. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale: 

02/01/2021 10:21
In una notte di lockdown, la richiesta dell’autocertificazione salva la vita di una famiglia intera

In una notte di lockdown, la richiesta dell’autocertificazione salva la vita di una famiglia intera

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime".  "In epoca di controlli rigorosi da parte delle forze dell’ordine  affinchè le normative anticovid vengano rispettate, i Carabinieri in pattuglia a Imola nella notte del 30 novembre non immaginavano certamente che, grazie ad una routinaria richiesta di autocertificazione, avrebbero salvato la vita ad una famiglia intera: padre, madre, la loro figlia ed il suo novo fidanzato. Sono le due di notte ed i militari si avvicinano ad un’autovettura Fiat Panda rossa, nel cui abitacolo individuano tre uomini italiani, 37,25 e 45 anni. L’auto è ferma, con il motore accesso, davanti ad un condominio. Dopo le prime verifiche qualcosa non torna: i tre uomini asseriscono di essere  operai fermi a fare quattro chiacchiere dopo aver da poco ultimato il turno di lavoro, ma le verifiche dei Carabinieri presso l’azienda indicata non trovano riscontro al racconto. Procedono pertanto a perquisizione, dopo l’arrivo dei rinforzi, ed i ritrovamenti nel portabagagli sono quantomeno inquietanti: vengono rinvenuti un borsone con tre passamontagna, un paio di manette, un bastone,un coltello da macellaio, forbici, lacci emostatici e guanti. Trasferiti in caserma, i tre uomini, dopo le prime resistenze, hanno confessato: avevano un terribile piano criminale da attuare quella notte: narcotizzare la ex fidanzata ventitrenne di uno di loro, l’uomo di 45 anni; ciò al fine di costringerla a tornare con lui ed andare a convivere. Per ottenere ciò erano pronti ad uccidere entrambi i genitori di lei ed il suo attuale nuovo compagno. Follia. Un piano omicidiario in cui la vittima, come spesso accade, non viene vista come persona, nella sua individualità; non viene riconosciuta dignità alla sua volontà, alla sua indipendenza decisionale. La vittima viene vista , invece, come un oggetto, strumentalizzata per giungere alla propria soddisfazione personale, come un mezzo per la realizzazione dei propri scopi e per l’ affarmazione del potere maschile sulla donna. In questa vicenda, tale intento è stato perseguito non solo dal diretto interessato, ma anche dai suoi amici, che hanno perso l’occasione di comportarsi da amici “sani” riportando nel soggetto un barlume di buon senso; al contrario hanno condiviso con lui il piano scellerato, dando in tal modo forza al suo proposito, sintomo di una violenza inaudita e di un egoismo patologico, tipico di chi certamente nel rapporto di coppia non vive una relazione ed una progettualità  ma un delirio di possesso e di onnipotenza sull’oggetto Ma siccome viviamo il tempo del Natale e si ha la propensione a vedere, nonostante tutto, un pò di bene in questo nostro mondo, ci piace pensare che questa famiglia sia stata oggetto di un miracolo ed i Carabinieri possiamo vederli come angeli che l’hanno salvata".

02/01/2021 10:00
Marche, approvato il piano vaccinale: saranno tre le fasi, ecco chi avrà la priorità

Marche, approvato il piano vaccinale: saranno tre le fasi, ecco chi avrà la priorità

La Regione Marche ha adottato il Piano strategico regionale per la vaccinazione anti Sars CoV-2. Nel corso dell’ultima seduta di Giunta del 2020 (quella del 31 dicembre), su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, l’esecutivo ha recepito il Piano strategico nazionale e approvato quello regionale, con l’articolazione territoriale delle indicazioni ministeriali. Ha anche approvato l’accordo con le organizzazioni sindacali di categoria: i medici di medicina generale effettueranno le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani. "L'accordo con i medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini - afferma l'assessore Filippo Saltamartini - è un ulteriore passo in avanti per potenziare la medicina del territorio, indispensabile per affrontare i prossimi mesi di pandemia". In sintonia con le indicazioni nazionali, la campagna di vaccinazione inizierà nel gennaio 2021 e si articolerà in tre fasi. La prima coinvolgerà gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani, le persone in età avanzata: una platea di 176.036 potenziali interessati che, se vorrà, potrà vaccinarsi (23.306 operatori sanitari e sociosanitari, 16.319 tra personale e ospiti delle Rsa, 133.411 anziani ultra ottantenni). La seconda fase riguarderà, le persone di età superiore a 60 anni, quelle di ogni età con “comorbilità”, gli insegnanti e il personale scolastico. Coinvolgerà anche i lavoratori dei servizi essenziali e dei settori a rischio (carceri, luoghi di comunità). La terza e ultima fase sarà riservata alla popolazione rimanente. Tutte gli stadi del piano saranno calibrati alle effettive necessità che si manifesteranno, come la quantità di vaccino disponibile, l’adesione delle categorie coinvolte, gli aspetti logistici legati alla catena del freddo per il trasporto e lo stoccaggio del vaccino Pfizer/BioNTech (commercializzato con denominazione Comirnaty). Nella prima fase la somministrazione del vaccino avverrà direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani (con il coinvolgimento dei medici di medicina generale). I punti di stoccaggio regionali dei vaccini (Hub) sono già stati individuati. Sono sette, coincideranno con il punto di somministrazione, oppure funzioneranno da smistamento per gli altri presidi di somministrazione (come presidi sanitari e Rsa), preservando la catena del freddo. Si stima che i sette Hub potranno vaccinare (tra personale coinvolto e strutture per anziani da raggiungere) 42.625 persone, utilizzando equipe vaccinali formate da 42 unità di personale sanitario e 43 di supporto. A Fossombrone si presume che si vaccineranno 8.200 persone, all’Inrca di Ancona 5.538, l’Hub di Jesi ne prenderà in carico 11.445, quello di Civitanova Marche 4.275, Camerino 4.305, Fermo 3.812, Ascoli Piceno 5.050. Ogni Hub è fornito di due frigoriferi a basse temperature. Insieme ai sette Hub regionali, il Piano prevede un’ulteriore articolazione territoriale rispetto ai centri vaccinali già esistenti e normalmente utilizzati dagli utenti. Questo per far fronte a un numero di vaccinazioni che si attende superiore allo standard. Verranno attivati, oltre ai Punti vaccinali ospedalieri pubblici e privati (per gli operatori sanitari e sociosanitari), vaccinali territoriali (per operatori sanitari extra ospedalieri), in struttura residenziale (per dipendenti e ospiti), i Punti vaccinali di popolazione nella terza fase: in pratica quelli di “massa” già sperimentati nella nostra regione durante lo screening. Il Piano prevede, poi, il monitoraggio degli eventuali effetti avversi, la valutazione della risposta immunitaria indotta dal vaccino, l’avvio di una campagna di informazione (nazionale, ma supportata a livello regionale).

02/01/2021 09:41
Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore: 3 sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dieci decessi correlati al Covid-19.  Nelle strutture ospedaliere della provincia di Macerata si è verificato un decesso all'Ospedale del Civitanova Marche dove è spirato un 79 enne di Sarnano. Nell' Anconetano si sono registrati due decessi entrambi al nosocomio di Jesi dove si sono spente una 87enne di Fermo e un 80enne jesino. Un decesso invece all'Ospedale di San Benedetto del Tronto dove si registra il decesso di una 99enne originaria di Sarnano. Sette vittime all'Ospedale del Capoluogo pesarese: si tratta di un 62enne di San Lorenzo in Campo, una 87enne e una 89enne di Mondolfo, una 96enne di Mercatello sul Metauro e infine: una 82enne, una 80enne, e una 88enne originare di Pesaro. Due decessi al "A.Murri" di Fermo dove sono registrati i decessi di una 86enne di Civitanova Marche e un 68enne fermano. Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1594 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (678), mentre sono 269 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

01/01/2021 18:33
"Botti di capodanno": due auto avvolte dalle fiamme dopo la mezzanotte (FOTO)

"Botti di capodanno": due auto avvolte dalle fiamme dopo la mezzanotte (FOTO)

La "zona rossa" imposta dal Governo durante le festività invernali, mirata al contenimento del contagio da Coronavirus, non ha fermato in molti casi la voglia di salutare l'arrivo del nuovo anno con i tradizionali fuochi artificiali. In occasione dei festeggiamenti questo Capodanno versione 'lockdown' non sono mancati i danni causati da artifici pirotecnici come è accaduto a Montegranaro in provincia di Fermo dove due auto sono state avvolte dalle fiamme proprio a causa di un 'botto di fine anno'. Il rogo si è sviluppato poco la dopo la mezzanotte nel parcheggio di una abitazione sita in via Anna Kuliscioff e subito è stato lanciato l'allarme da parte dei residenti. Immediato è stato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco che, non in poco tempo, sono riusciti a domare l'incendio ma per le due autovetture (una Renault Clio e una Peugeot 206) c'è stato bene poco da fare in quanto completamente consumate dalle fiamme. L'incendio divampato non ha risparmiato nemmeno la palazzina attigua al parcheggio che è stata anch'essa danneggiata sulla facciata esterna Sul posto sono intervenuti gli uomini della locale stazione dei Carabinieri che hanno svolto i rilievi di rito per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Non si registrano persone intossicate o ferite.

01/01/2021 12:56
Coronavirus Marche, non si arrestano i contagi: 693 in 24 ore. 116 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, non si arrestano i contagi: 693 in 24 ore. 116 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5036 tamponi: 3169 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1223 nello screening con percorso Antigenico) e 1867 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 21,9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 693 (116 in provincia di Macerata, 229 in provincia di Ancona, 179 in provincia di Pesaro-Urbino, 75 in provincia di Fermo, 72 in provincia di Ascoli Piceno e 22 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (70 casi rilevati), contatti in setting domestico (139 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (188 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (30 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (39 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (8 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (10 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 195 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1223 test e sono stati riscontrati 103 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 21,86% oggi, contro il 19,26% di ieri. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:   

01/01/2021 12:20
Coronavirus, altri 10 decessi nelle Marche: una vittima all'Ospedale di Macerata

Coronavirus, altri 10 decessi nelle Marche: una vittima all'Ospedale di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati dieci decessi correlati al Covid-19.  Nella provincia di Macerata si è verificato un decesso all'Ospedale del Capoluogo dove è spirato un 83enne originario di Mogliano. Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano si sono registrati quattro decessi: due all'INRCA, dove si sono spente una 87enne di Loreto e una della medesima età di Ancona mentre al nosocomio di Senigallia ha perso la vita un 96enne del posto. Una vittima anche all'ospedale di Jesi dove ha trovato la morte un 87enne di Monsano. Tre vittime all'Ospedale di Pesaro: si tratta di un 98enne di Fano, una 82enne di Cantiano e una 89enne pesarese. Un decesso al nosocomio di San Benedetto del Tronto dove si registra il decesso di un 76enne di Ascoli Piceno così come alla RSA di Macerata Feltria, dove si è spenta una 94enne . Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1581 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (671), mentre sono 266 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.  Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:

31/12/2020 17:57
Sisma, Legnini: "Nel 2021 decollo definitivo ricostruzione, più 66% domande contributo in un anno"

Sisma, Legnini: "Nel 2021 decollo definitivo ricostruzione, più 66% domande contributo in un anno"

 "Il 2021 dovrà essere l'anno del decollo definitivo della ricostruzione": lo ha detto il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, nell'incontro di ieri a Roma con  i presidenti e i delegati delle quattro regioni coinvolte dal terremoto 2016. "La priorità, sfruttando anche l'assunzione di 150 nuove unità di personale negli Uffici speciali - ha aggiunto - è quella di accelerare l'esame della grande quantità di domande di contributo arrivate nel corso del 2020 e consentire l'apertura del massimo numero possibile di cantieri". Legnini, affrontando i medesimi argomenti in videoconferenza con i 138 sindaci del 'cratere' ha sottolineato che "l'altra grande sfida che abbiamo davanti per il prossimo anno è quella di far partire i cantieri della ricostruzione pubblica, anche sfruttando i poteri in deroga concessi al commissario, che potranno essere delegati agli stessi sindaci". Nell'occasione ha diffuso un nuovo aggiornamento dei dati sulla ricostruzione. Nonostante l'emergenza sanitaria, che ha imposto anche un blocco temporaneo dei cantieri, e l'evoluzione della normativa, che ha costretto i professionisti ad un adattamento, nel 2020 "la ricostruzione privata nel Centro Italia dopo il sisma 2016 ha avuto una forte accelerazione". Le domande di contributo per riparazione o ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma, fa sapere la struttura commissariale, "sono cresciute del 66% rispetto all'anno precedente, passando da 12.063 a fine 2019 alle 19.593 presenti sulla piattaforma informatica al 28 dicembre 2020. Rispetto agli 80 mila edifici inagibili censiti inizialmente, le richieste di contributo sono un quarto del totale".

31/12/2020 15:40
Risorse per la digitalizzazione: la Cisl Macerata scrive agli amministratori locali

Risorse per la digitalizzazione: la Cisl Macerata scrive agli amministratori locali

Da oggi i Comuni possono presentare la domanda per accedere alle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla Ministra Paola Pisano. Dei 50 milioni complessivi assegnati al Fondo, 43 milioni sono stati destinati ai Comuni, per sostenere la trasformazione digitale degli Enti sui territori a più stretto contatto con cittadini e imprese. La Cisl funzione pubblica di Macerata -in persona del Referente Territo Alessandro Moretti- ha scritto a tutti i Comuni evidenziando che è stato pubblicato sul sito della società PagoPA S.p.A l’avviso pubblico per assegnare i contributi alle amministrazioni che avranno dato seguito a quanto previsto nel decreto legge su ‘Semplificazione e innovazione digitale’ in vista della scadenza del 28 febbraio 2021. Gli obiettivi sono  rendere accessibili i propri servizi online attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), portare a compimento l’integrazione della piattaforma dei pagamenti pagoPA nei loro sistemi di incasso e iniziare a rendere fruibili i servizi anche da smartphone attraverso l’applicazione Io. L’avviso pubblico è rivolto a tutti i Comuni, fatta eccezione per quelli che sono coinvolti negli accordi regionali che hanno la stessa finalità. In questo caso le risorse saranno assegnate attraverso le Regioni. Possono richiedere i contributi del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione oggetto dell’Avviso pubblico anche gli Enti che sono già stati ammessi all’Avviso per ‘il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni’ pubblicato dal Dipartimento della Funzione pubblica e rivolto ai Comuni sotto i 5.000 abitanti, che sono poi quelli che, anche durante i mesi di lavoro da remoto dei dipendenti, hanno riscontrato le maggiori difficoltà nel rendere i propri servizi in modalità smart. Per accedere al Fondo le amministrazioni interessate devono presentare domanda di adesione entro il 15 gennaio 2021 tramite l’apposita procedura online. La quota, che sarà assegnata ai Comuni in base alla popolazione residente, verrà erogata in due tranche: la prima, pari al 20%, per le attività concluse entro il 28 febbraio 2021, la seconda, per il restante 80%, per le attività concluse entro il 31 dicembre 2021. Oltre all’erogazione del contributo, il Dipartimento per la Trasformazione digitale guidato dalla Ministra Pisano aiuterà i Comuni mettendo a disposizione un gruppo di esperti per agevolare procedure tecniche e amministrative e manuali operativi dedicati alle piattaforme abilitanti .   Conclude la missiva - il Referente Territoriale di Macerata della cisl fp Alessandro Moretti- auspicando una massivo interessamento degli Amministratori Locali del Territorio Maceratese sicuro che sapranno cogliere l'opportunità di rendere la Pubblica Amministrazione sempre più vicina ai cittadini, efficiente, ed efficace. Ed Augurando loro un 2021 ricco di innovazioni digitali..

31/12/2020 15:00
Coronavirus Marche, 703 nuovi casi in 24 ore: 134 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 703 nuovi casi in 24 ore: 134 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5582 tamponi: 3649 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1627 nello screening con percorso Antigenico) e 1933 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,3%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 703: 134 in provincia di Macerata, 219 in provincia di Ancona, 107 in provincia di Pesaro-Urbino, 144 in provincia di Fermo, 66 in provincia di Ascoli Piceno e 33 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (75 casi rilevati), contatti in ambito domestico (144 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (194 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (31 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (36 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (13 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (21 casi rilevati), screening percorso sanitario (14 casi rilevati). Per altri 175 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1627 test e sono stati riscontrati 141 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 19,26% oggi, contro il 17,48% di ieri. In aumento di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 532, di cui 62 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 22 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 113 pazienti (-2 rispetto alle ultime 24 ore): 48 all'ospedale di Macerata, 48 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità regionale: 

31/12/2020 11:45
Covid-19, eccesso di decessi nelle Marche nella prima ondata: oltre 4 volte la media del Centro Italia

Covid-19, eccesso di decessi nelle Marche nella prima ondata: oltre 4 volte la media del Centro Italia

Nella prima ondata pandemica Covid-19, tra febbraio e maggio, le Marche si sono caratterizzate per un eccesso di decessi per il complesso delle cause quasi cinque volte superiore all'incremento medio del Centro Italia: 19,5% rispetto al 4,6%. Emerge dal rapporto congiunto Istat-Iss sulla mortalità. Quanto alla seconda ondata relativa, in particolare ai mesi di ottobre e novembre, la regione si è mantenuta invece sotto i livelli medi del Centro quanto a eccesso di decessi per il complesso di cause: ad ottobre 10,5% contro il 13,1% della media del Centro Italia; a novembre il 27,3% (39,3%) e per ottobre e novembre insieme 19,1% contro il 26,2% del Centro. Nei mesi di ottobre e novembre ci sono stati complessivamente 3.364 morti nelle Marche di cui 195 correlati al Covid-19. (Fonte: Ansa) 

31/12/2020 10:22
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