Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale. Purtroppo, da diverse settimane si nota una situazione in leggero peggioramento. La scorsa settimana è stata caratterizzata da diversi focolai scoppiati in varie regioni, incluse le Marche, e diversi casi di rientro.
Come notiamo le Marche hanno avuto un nuovo significativo rialzo dell'indice di contagio, i focolai per ora sembra si riescano a tenere sotto controllo, ma sta aumentando la frequenza di questi eventi.
L'indice di contagio dell’Italia, esclusa la Lombardia, è in costante aumento. Siamo attorno ad 1.3, ovvero ogni settimana i casi aumentano di 1/3: oggi in Italia, senza considerare la Lombardia, ne abbiamo circa 200. Se la progressione resta la stessa, ci troveremo a circa 700 casi al giorno per fine agosto.
La Lombardia, dal canto suo, continua leggermente a migliorare. Probabile che questo suo miglioramento sia dato dall'alto numero di persone immunizzate che abbatte fisiologicamente l'indice di contagio.
Ben 16 regioni registrano un incremento dei casi. Le Marche escono dalla zona "verde" di 1 contagio per 1 milione di abitanti, mentre Friuli e Lazio diventano le regioni con più terapie intensive attive. Diciamocelo, non ci si poteva aspettare altro, le norme di prevenzione sono state quasi totalmente abbandonate. Vorrei parlare infine dello spettro seconda ondata. Per ora non sono stati riportati casi di re-infezione: se chi si è ammalato non si reinfetta è molto difficile che si possa ripetere la situazione di marzo nelle zone più colpite, potrebbe invece accadere che le zone meno colpite durante la prima ondata possano trovarsi in difficoltà.
Ricoveri e terapie intensive sono stati ancora in calo, anche se lievissimo, ma con tutta probabilità il trend si invertirà entro 2 settimane
“Ringrazio il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la sensibilità dimostrata per le complesse attività legate alla ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti del 2016, e per la forte la spinta che, nella riunione di oggi, ha dato a tutti i Prefetti del territorio, cui estendo i miei sentimenti di gratitudine, per rafforzare i presidi di legalità necessari in questa gigantesca operazione, che comporta la ricostruzione di quasi 80 mila abitazioni private ed almeno 4 mila opere pubbliche”. Lo ha dichiarato il Commissario Giovanni Legnini per la Ricostruzione Sisma 2016 in seguito all’incontro di questa mattina con il Ministro Lamorgese e i Prefetti del Cratere.
“Impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione ed il rispetto delle normative a tutela della dignità del lavoro nei cantieri, sono esigenze imprescindibili, a maggior ragione a fronte delle misure appena varate dal governo per la semplificazione delle opere pubbliche ed in generale dell’attività edilizia, che avranno una forte e positiva ripercussione sulla ricostruzione.
La semplificazione delle norme e delle procedure, disposta anche attraverso le Ordinanze del Commissario, deve avanzare di pari passo con il rafforzamento dei controlli di legalità per assicurare una ricostruzione rapida e trasparente”.
Alle ore 12.30 circa, con un lieve ritardo di mezz'ora sull'orario previsto della cerimonia, in tre spinsero il bottone che inaugurò quella che Fabrizio Romozzi ha definito 'La strada dei sogni' in un libro di prossima pubblicazione scritto a quattro mani con il giornalista Maurizio Verdenelli.
All'arch. Romozzi, maceratese, si deve infatti l'idea primigenia del progetto 'Quadrilatero', condotto a realizzazione dal vice ministro dell'economia, il sen. Mario Baldassarri, anch'egli maceratese.
Ad 'aprire' ufficialmente il 28 luglio 2016, esattamente quattro anni fa, la 'nuova 77 Valdichienti', una modernissima superstrada, quella mattina di caldo asfissiante anche sull'altopiano di Colfiorito, nella galleria a due canne 'La Palude' appena in territorio umbro, nel comune di Foligno furono il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, e i governatori di Marche ed Umbria.
Dei tre solo Luca Ceriscioli è ancora in sella, seppure in 'prorogatio' post emergenza (diciamo così) mentre al posto di Katiuscia Marini - dimissionaria a seguito del caso malasanità - c'è la leghista Donatella Tesei, ex sindaca di Montefalco.
Alla cerimonia presero parte tra gli altri - insieme con i presidenti Anas, Armani, e di Quadrilatero, Perosino (entrambi avvicendati) con lo stesso Baldassarri e Romozzi - gli altri due 'patres' della superstrada: Gennaro Pieralisi, noto imprenditore jesino, ed Ermanno Pupo.
Quest'ultimo venuto dolorosamente a mancare dopo aver ricevuto il premio 'Tolentinate dell'anno'.
Ricordava Romozzi come il dottor Pupo, geniale direttore della Federazione regionale degli industriali, avendo scarsissima fiducia nel Palazzo romano e sopratutto nella sempre mancata volontà/ capacità di accogliere ogni pur legittima richiesta proveniente dalla provincia marchigiana, in uno dei viaggi 'della speranza' nella capitale, con quella grande Idea in tasca, dicesse scorato: "Ma torniamoce a casa! Non perdiamo tempo!".
"Invece, nonostante il fuoco di sbarramento dei centrosinistra ad ogni livello istituzionale sul territorio, con ricorsi fino al Consiglio di Stato, fu realizzata una struttura viaria, grazie al governo Berlusconi, la prima dopo...Annibale e la strada costruita nel '500 che serviva ai cardinali per fare un viaggio piu' comodo da Loreto a Roma" ricorda il senatore Baldassarri.
Un ricordo a quattro anni di distanza?
"Vivissimo. Fui avvisato in extremis della cerimonia d'apertura. Ero in vacanza in Sardegna. Non mi demoralizzai, però. Presi il primo aereo per Roma e nella notte grazie agli operai dell'Anas che riconosciutomi, non si opposero, percorsi in anteprima nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2016 la superstrada da Foligno a Macerata. Un altro ricordo? Aver brindato dopo la cerimonia a 'La Palude' con un antico avversario, ma intelligente, l'ex presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi".
Commenti postumi?
"Nessuno. Ed in ogni caso li lascio tutti ai fruitori della superstrada dal 2016 ad oggi. La prima auto la sentimmo sgassare lungo la canna inferiore della galleria dove qualche secondo prima il Terzetto Renzi-Ceriscioli-Marini aveva pigiato il pulsante del 'via'. Tuttavia un'amarezza la vorrei esprimere...".
Quale?
"Quella di dover ancora constatare come Macerata e Civitanova Marche paghino per gli errori pregressi delle amministrazioni comunali di rinunciare ai progetti gia' finanziati: il capoluogo in relazione alla bretella di allaccio alle frazioni vallive e Civitanova alla soluzione che, alla fine della superstrada stessa, sostituiva l'ancora presente, assurdamente, semaforo rosso! Responsabile di file d'auto omeriche! Tuttavia da qualche tempo la giunta di centrodestra del sindaco Ciarapica si sta bene attivando con un progetto di rotatoria per superare l'imbarazzante, pesante eredità lasciata dalle giunte di opposto segno".
A distanza di neppure un mese dall'apertura della nuova Valdichienti, il 24 agosto 2016, una calamità senza precedenti dimostrava intanto, pur nella sua devastazione, l'importanza di quella infrastruttura. Il terremoto del Centritalia.
Dice l'arch. Fabrizio Romozzi: "Pensiamo alla situazione, ancor più terribile, dell'isolamento in cui si sarebbero trovate senza soccorsi per molto tempo tra le macerie le popolazioni della Valberina. Provvidenziale fu, a questo proposito, il mini-allaccio con Muccia voluto a tutti i costi dal presidente della Provincia, Pettinari. Ricordo che proprio da questo centro è più visibile il passaggio della superstrada (il cui impatto peraltro e' stato, con estrema cura, alleggerito lungo tutto il percorso come testimoniato dalle dune spartitraffico sull'altopiano). Ho disegnato io, allora direttore generale, una soluzione, poi adottata, che 'maschera' convenientemente quelle campate".
La 'strada dei sogni' (in questi giorni conclusi i lavori in galleria lungo il tratto Colfiorito-Foligno), un sogno tuttavia l'ha lasciato irrealizzato. Importante: la cosiddetta 'cattura di valore'. Prodromica a quell'autofinanziamento che avrebbe dovuto seguire al finanziamento iniziale stesso della infrastruttura da parte del territorio, che ne fa un caso unico nella storia della Repubblica.
Quadrilatero, che con la Civitanova-Foligno ha realizzato altre superstrade (in attesa di conclusione la tormentata Ancona-Perugia, battezzata uffucialmente San Francesco), è una spa con soci Anas, Regioni Umbria, Marche, Province e Camere di Commercio di Macerata e Perugia. Ma intorno alla innovativa e modernissima strada che Enrico Mattei prevedeva, stabilendo negli anni 50 un Motelagip a Muccia in una ex posta di cavalli, non sono sorte , nelle aree leader, le auspicate industrie e zone artigianal-commerciali.
Un segno della crisi che sarebbe venuta e precipitata in questi mesi segnati dal virus.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 11 tamponi positivi: 4 in provincia di Pesaro, legati al focolaio di Montecopiolo, 4 in provincia di Macerata, di cui 1 proveniente dall’estero, 1 paucisintomatico con tampone effettuato a domicilio da Usca e 2 individuati con tampone propedeutico ad attività sanitarie, 1 in provincia di Fermo, già in isolamento, e 2 in provincia di Ascoli Piceno appartenenti a un cluster familiare individuato per accesso a prestazioni sanitarie.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.826 su un totale di 97.492 campioni testati. Si tratta dell'incremento più significativo di casi, registrato nelle ultime settimane.
“I risultati dei tamponi di oggi – afferma il presidente Luca Ceriscioli – dimostrano che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia e che gli assembramenti causano livelli importanti di contagio, come sta avvenendo a Montecopiolo in seguito a una festa a cui hanno partecipato molte persone. Oggi più che mai il contenimento della diffusione del virus fa capo alla responsabilità di ciascuno ed è indispensabile che quando ci si trova nei luoghi pubblici, in mezzo a tante persone, si adottino tutti i comportamenti e si prendano tutte le precauzioni necessarie per evitare di contagiarsi a vicenda, a partire dal giusto distanziamento, fino all’uso corretto della mascherina e alla corretta igiene delle mani. I casi rilevati nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli sono l’esito di precisi percorsi e controlli diagnostici ormai di routine, come il monitoraggio delle persone in rientro dall’estero, dei contatti dei positivi e dei pazienti che vengono testati prima di sottoporsi a interventi medici. Queste attività consentono di individuare e mettere velocemente in isolamento le persone positive, fino a oggi hanno dato risultati importanti contro la diffusione del virus e non possiamo vanificarli con comportamenti che ancora non ci possiamo permettere di adottare”.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores
Un intervento al cervello da sveglia, su una 14enne affiancata dalla madre in sala operatoria per un supporto psicologico, durante l'asportazione di un'area interessata da una lesione all'origine di crisi epilettiche. È un'operazione raramente usata in ambito pediatrico, una delle prime in Italia, quella eseguita oggi - durata in tutto circa 5 ore - con esito positivo, nel blocco operatorio dell'ospedale "Salesi-Ospedali Riuniti di Ancona".
In campo un'equipe multidisciplinare (neurochirurgica, anestesiologica, neuroradiologica, neurologica, neurofisiologica, psicologica) che, in parte, ha lavorato in fase preoperatoria per preparare mamma e figlia ad affrontare la procedura e, in parte, in fase intraoperatoria col supporto di tecnologie avanzate per definire l'area del cervello in questione e sorvegliare le funzioni neurologiche della giovane durante la resezione della lesione epilettogena. La chirurgia da svegli consente di individuare meglio l'area da asportare e minimizzare i rischi di complicazioni funzionali.
(Fonte Ansa)
Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 287 tamponi: 189 nel percorso nuove diagnosi e 98 nel percorso guariti. Due i casi positivi, registrati entrambi in provincia di Pesaro-Urbino.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.815 su un totale di 96.885 campioni testati. Si tratta del sesto giorno consecutivo con almeno un nuovo caso registrato, dopo che, nella giornata di ieri, si è registrato un picco di 7 positività a seguito di un mini-focolaio scoppiato durante una festa nel Pesarese (leggi qui).
Nel consueto aggiornamento delle 18, il Gores ha reso noto, che anche nella giornata di oggi non si sono verificati decessi legati al Covid-19 nelle Marche.
Di seguito, nel dettaglio, le tabelle con i dati rilasciati dal Gores:
Dal cinismo alla Totò all’autolesionismo di Nanni Moretti, cos’è cambiato nell’ex più grande partito comunista d’Europa, oggi PD grazie alla fusione con l’ex più grande partito europeo di centro, la grande Balena Bianca della DC?
Cos’è cambiato da “E poi uno si butta a sinistra” del Marchese De Curtis al “Con questi dirigenti la sinistra non vincerà mai”, pronunciato nel 2010 a Piazza Navona dal regista di “Ecce Bombo”?
Dalle ultime vicende c’è ancora molta strada da fare, nonostante una mutazione politica avviata da tempo e passata attraverso Prodi, Bersani, rottamatori e rottamati.
Il dna cinico-masochistico, infatti, è tutt’oggi ben presente nel patrimonio genetico dei figli dell’incestuoso rapporto tra post PCI ed ex DC, oggi all’anagrafe P più D = PD, senza nulla togliere a chi è rimasto fedele agli ideali originari, i veri comunisti e i veri democristiani.
Anzi, sono proprio costoro la testimonianza vivente che la formula “il risultato è sempre superiore alla somma delle singole parti” spesso non è applicabile a tutti i campi, uno fra questi la politica.
Guardiamo, ad esempio, in casa nostra, in quelle ridenti Marche sempre più una regione del Sud, d’Italia e figuriamoci d’Europa.
I dirigenti del PD delle Marche, oggi, fanno di tutto per perdere le elezioni di settembre: prima non concedono il bis a Luca Ceriscioli, un Governatore in crescita di consensi per la gestione Covid spesso “controcorrente” rispetto al Governo Conte, poi affidano il comando a Maurizio Mangialardi, di certo non all’altezza del suo compagno di partito, non fosse altro perché ha fatto il Sindaco per 20 anni in un Comune - Senigallia - a cui la riforma sanitaria dello stesso PD ha “scippato” l’Ospedale, mentre oggi ha il coraggio, per non dire altro, di proporsi come paladino della Sanità Pubblica nelle Marche.
In molti, infatti, da Pesaro ad Ascoli, si chiedono: uno che non è stato capace di difendere l’Ospedale dei cittadini che lo hanno votato Sindaco, come può difendere da Governatore il mio?
Ma i dirigenti del PD fanno ancora di più per perdere: prima accusano gli avversari di calare dall’alto il proprio candidato - l’Acquaroli “benedetto” da Giorgia Meloni - poi fanno bisticciare la “base”, soprattutto a Pesaro e Macerata, imponendo nelle liste nomi non condivisi dai militanti, sempre più delusi dal dna dirigistico da far impallidire il vecchio soviet supremo.
Sarà forse per questo motivo che, per il momento, Mangialardi preferisce presentarsi senza simboli di partito?
I dirigenti del PD, però, fanno il massimo per perdere, soprattutto sul versante della strategia della campagna elettorale: di fronte alle emergenze di una popolazione, quella marchigiana, fiaccata dalla crisi e dalle conseguenze della pandemia, in un territorio già impoverito dalla “decrescita infelice” degli ultimi governi a guida PD, il giovanissimo segretario regionale arringa i suoi “vecchi di partito” spostando la linea del conflitto tra europeisti (loro) e sovranisti (gli altri).
E cioè: tra europeisti rappresentati da un Paese, come l’Olanda, che per dirla come Marco Rizzo del Partito Comunista “è un paradiso fiscale di 17 milioni di abitanti, ricco di coffee shop e mignotte in vetrina”, e sovranisti che, valli a cercare, non li trovi dalle parti di un “fascistoide” come Orban che ha salvato Conte dalla sconfitta certa, ma proprio tra quelli che “più europeisti non si può”, in Germania e in Francia.
E nelle valli e tra le coste adriatiche siamo solo curiosi di sapere come i consiglieri del PD marchigiano - i magnifici 30 scelti dall’altobassismo partitico - riusciranno a tradurre questa linea “Europa Sì - Europa No” durante gli incontri con i terremotati, i cassintegrati, i giovani senza lavoro, le imprese senza fatturato, i negozianti senza clienti e così via, che di Europa hanno solo in mente un “chissenefrega” grande come una casa.
Eppure, al di là di questa povertà di tematiche concrete e soprattutto “locali”, qualcosa di buono si muove nel PD, e il dibattito politico inizia a sfiorare cose più serie degli annunci: sanità, infrastrutture e sicurezza.
Ed è qui che i geni trasformisti stile Houdini offrono il loro meglio per incantare le folle votanti a settembre.
Prendiamo la Sanità.
Il Governatore Ceriscioli, con la complicità dei Sindaci irregimentati del PD, tra cui appunto il candidato Mangialardi, ha operato la più grande operazione di smantellamento della Sanità Pubblica dal dopoguerra ad oggi, chiudendo decine di Ospedali nel piccoli comuni, specie nell’entroterra, smantellando e depotenziando molte strutture d’eccellenza, intasando gli Ospedali nelle poche grandi città della regione, generando lunghe liste di attesa, disservizi e storture che già ben prima della pandemia erano sotto gli occhi di tutti.
Un caso emblematico di qualche giorno fa: una mamma ha un incidente stradale con passeggera sua figlia di 15 mesi, la prima trasportata in ambulanza a Pesaro, la piccola a Fano. E perché? Semplice: perché nell’Ospedale di un capoluogo di Provincia di 90mila abitanti come Pesaro il reparto di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria è stato chiuso e trasferito a Fano, con la scusa del Covid, ma di fatto come compensazione di altri reparti chiusi in quest’ultima struttura.
La cosa più curiosa però è che il consigliere regionale del PD, Biancani, “interroga” il suo Presidente, nonché compagno di partito, per chiedere il ripristino del reparto a Pesaro, ricevendo come risposta “picche” o poco più, fino a dichiarare in aula: “Non sono soddisfatto della risposta, e metterò in campo tutte le iniziative necessarie a garantire il ripristino della piena funzionalità del dipartimento materno infantile del San Salvatore di Pesaro”.
Un episodio, un indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nella Sanità regionale? “E poi uno si butta a destra”.
Altra questione: infrastrutture.
Al nord la Fano-Grosseto è l’incompiuta delle incompiute delle Marche, e Ceriscioli che fa?
In piena campagna elettorale scrive una lettera alla Ministra De Micheli, quella dei Benetton ancora in Autostrade per intenderci, “lamentandosi” dei ritardi nel completamento della strada di collegamento col centro Italia, ma dimenticando che è del suo stesso partito, e che esistono anche email, whatsapp e compagnia digitando, oltre che una cosa semplice: la competenza e la volontà politica di fare le cose promesse da 25 anni (chissà se poi, per una crisi di coscienza, l’infrastruttura è stata inserita last minute tra le priorità italiane?).
Al sud, invece, i maceratesi si godono la Foligno-Civitanova, emblema di quel capolavoro targato Mario Baldassarri, Ermanno Pupo, Gennaro Pieralisi, individui non certo di tessera PD, che ebbero la visione e il coraggio di pensare e realizzare un’infrastruttura fondamentale anche per le popolazioni terremotate, e che oggi ha lanciato Civitanova Marche - non a caso a guida centro destra - a divenire la “Rimini delle Marche”.
E a sud del sud? Ancora alle prese con i 30 e oltre scambi di corsia nell’A14 dopo Porto Sant’Elpidio, le file chilometriche da tangenziale romana e che nessuno riesce a sbloccare, con danni inestimabili per la mobilità d’affari e per il turismo della regione.
Un secondo episodio, un secondo indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nelle infrastrutture regionali? “E poi uno si butta a destra”.
Infine, la sicurezza.
La DIA denuncia infiltrazioni mafiose nella regione, aggressioni e violenze aumentano anche in orari diurni, da Pesaro a San Benedetto, lo spaccio di stupefacenti in città di piccole dimensioni non si è mai fermato neanche durante il lockdown, mentre le difficoltà di imprenditori e partite IVA accrescono le attività criminali, come ad esempio l’usura.
E allora vedi un Comune come Macerata che accende le telecamere della video sorveglianza, con tanto di taglio del nastro e parata di chi, fino a ieri, aveva sempre rigettato questa bieca “cosa di destra” modello ronde digitali, appellandosi alla privacy dei benpensanti e trincerandosi dietro ai pericoli della società orwelliana, ma dimenticando il desiderio di sicurezza di cittadini ancora sotto shock per il caso Pamela e lo sguazzo di stipendiati dalle mafie nigeriane.
Episodio tre, terzo indizio.
Ma tre indizi, dirà qualcuno, non fanno una prova? Allora conviene, sì, “buttarsi a sinistra”, solo quando la sinistra decide di fare la destra.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1023 tamponi: 504 nel percorso nuove diagnosi e 519 nel percorso guariti. Due casi positivi registrati in provincia di Pesaro Urbino.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.806 su un totale di 96.168 campioni testati. Si conferma il trend dello 0 alternato di questo ultimo mese (ieri un caso positivo registrato). L'incidenza complessiva tra tamponi effettuati e numero di positivi si conferma in lenta, ma continua discesa.
Da sottolineare come nelle ultime 24ore sia aumentato da tre a quattro il numero di persone ricoverate nelle Marche per coronavirus: al paziente in terapia intensiva a Pesaro, e ai due in reparti non intensivi (Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona e Macerata) si aggiunge un ulteriore ricoverato nel reparto di Malattie infettive ad Ancona. Lo comunica il Gores nell'aggiornamento delle 12. Nell'ultima giornata è proseguito il trend in aumento dei guariti (da 5.691 a 5.702) e il calo di positivi in isolamento domiciliare (da 129 a 124); è risultato però in crescita anche il numero di isolati in casa per contatti con contagiati (da 568 a 642) tra i quali 78 con sintomi (71 il giorno precedente) e 24 operatori sanitari (23). In totale i soggetti contagiati dal coronavirus finora nelle Marche sono 6.818. Il dato incoroggiante è che ancora una volta non si sono verificati decessi legati al Covid-19.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores
Se c’è un settore che ha subito più di altri la spinta tecnologica negli ultimi anni, è quello del lavoro. Oggi, infatti, tutte le amministrazioni pubbliche, le aziende private e gli altri protagonisti del mondo del lavoro si basano sull’utilizzo di internet. L’avvento della rete ha introdotto nuove professioni, trasformando anche quelle tradizionali.
Il Web ha creato nuove opportunità di lavoro e sviluppato settori che fino a qualche tempo fa nemmeno esistevano, dirigendo la sua attenzione verso le nuove tecnologie digitali. Questo influisce anche sul processo formativo che si estende al di là dei limiti spazio-temporali imposti dai tradizionali sistemi educativi.
In passato erano poche le aziende che potevano disporre dei computer e della connessione internet, quindi tutto era completamente diverso. Oggi, invece, la tecnologia ci ha proiettati in un futuro che 30 anni fa non si poteva nemmeno immaginare. Ormai il computer è presente in ogni tipo di mestiere, senza di esso è spesso impossibile svolgere il nostro impiego.
Con l’aumento della disoccupazione, la diminuzione degli stipendi e il potere d’acquisto che negli ultimi anni è diminuito di circa il 7%, si sente il bisogno di trovare nuove vie, nuovi modi per lavorare e vivere.
Il Web ci offre tutte le possibilità di cui necessitiamo. Ha creato un numero impressionante di nuove opportunità lavorative alla portata di tutti, o perlomeno di chiunque abbia un PC e abbia la voglia di utilizzarlo per mettersi in gioco.
I vantaggi di lavorare online
Dagli anni ’90 ad oggi il mondo di internet e le nuove tecnologie hanno assunto un ruolo sempre più importante nel campo del lavoro. Grazie al web, nel tempo, sono nate decine e decine di figure professionali, e spesso molto qualificate, che lavorano attraverso internet. Esperti di Web Marketing, Web Design, Web Writing, Management, Growth Hacking, Brand Positioning e chi più ne ha, più ne metta.
Inoltre il mondo del lavoro con l’avvento di internet ha usufruito di vantaggi non da poco. Basti pensare, ad esempio, allo smart working che offre una flessibilità mai riscontrata prima. Lavorando con un computer hai la possibilità di lavorare secondo i tuoi orari e i tuoi programmi.
Puoi personalizzare le tue ore lavorative per incontrare i tuoi doveri familiari per esempio, puoi decidere di farti un pisolino in mezzo alla giornata o puoi decidere di lavorare la notte se sei un tipo notturno.
Hai la possibilità di guadagnare dei soldi facendo qualcosa che ami fare. Questo è infatti uno dei migliori aspetti del lavoro da casa. Inoltre si abbattono i costi di trasporto visto che lavorare fuori casa comporta inevitabilmente delle spese, soprattutto se abiti in città e devi percorrere 20 km di traffico puro per arrivare a lavoro ogni mattina.
Senza contare tutti quei rischi come multe, graffi alla macchina e piccoli incidenti. Senza dimenticare, però, che anche chi lavora da casa deve stare attento a non assumere una postura scorretta.
Il futuro del mondo del lavoro
Con ogni probabilità il futuro sarà ancora più caratterizzato dal tema dello smart working. Ma sono tanti altri i temi su cui puntare, come l’automazione e l’intelligenza artificiale per far crescere l’impresa ed essere utilizzate dalla forza lavoro per ottimizzare le proprie mansioni. Se le aziende useranno l’automazione con questi scopi senza esserne utilizzate, l’industry 4.0 servirà allora a ottimizzare il futuro del lavoro.
Questa idea è supportata da Parag Khanna, autore di The Future Is Asian. Dal suo punto di vista, l’automazione deve soddisfare quattro standard per essere integrata efficacemente nell’organizzazione del lavoro: migliorare anziché sostituire le condizioni e le opportunità di lavoro; migliorare il modo in cui un’azienda sta nel mercato; aggiungere valore per i clienti; migliorare le potenzialità d’uso dei dati senza violare la privacy.
Secondo gli esperti ci sarà anche una maggiore cooperazione con le macchine. La forza lavoro si integra con la tecnologia, senza esserne sostituita. Questo scenario incoraggia le aziende a coinvolgere la forza lavoro nell’automazione, non ad alienarla. In questo contesto, anche le organizzazioni sindacali e i governi sono attori dello sviluppo di nuove strategie dell’organizzazione del lavoro nel rapporto con la tecnologia.
Inoltre anche i mercati emergenti stanno diventando uno scenario attraverso il quale è possibile visualizzare il futuro del lavoro. In Indonesia, ad esempio, la tecnologia digitale e la mobilità condivisa hanno portato alla nascita della più grande azienda nella storia del paese, Go-Jek. In Kenya, invece, il 48% del PIL del Paese viene elaborato tramite telefoni cellulari, creando una vera e propria industria attorno alla società di pagamenti mobili M-Pesa.
Il tutto basato su internet che non ha soltanto il mondo del lavoro ma la nostra vita in generale tanto che sul web si può prenotare la cena, una visita specialistica, ascoltare musica e giocare su siti come casino Casino777. Senza alcun dubbio, dunque, internet è la rivoluzione più importante della storia dell’uomo.
Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle 9 che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1116 tamponi di cui 556 nel percorso nuove diagnosi e 560 nel percorso guariti. Un caso positivo in provincia di Pesaro-Urbino.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.804 su un totale di 95.664 campioni testati. Si conferma il trend dello 0 alternato di questo ultimo mese (ieri una caso positivo registrato). L'incidenza complessiva tra tamponi effettuati e numero di positivi si conferma in lenta, ma continua discesa.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
La Provincia di Macerata ha emesso un bando per la vendita, mediante asta pubblica, di otto ex-case cantoniere di proprietà dell’Ente.
Il termine per la presentazione delle relative offerte scade il 4 settembre 2020, entro le ore 13, mentre l’apertura delle buste avverrà mercoledì 9 settembre 2020, alle ore 12.
Gli immobili in vendita sono i seguenti: a Camerino in località San Luca n. 12, lungo la strada 132 “Varanese” al km 3+320; a San Severino Marche in località Castel San Pietro, lungo la strada 2 “Apirese” al km 8+100; ad Apiro in località Favete, lungo la strada 2 “Apirese” al Km 26+300; a Penna San Giovanni in località Portone n° 140, lungo la strada 113 “Sant’Angelo – Monte San Martino” al Km 1+000; a Recanati in località Fosso Rigale, lungo la strada 77 “Val di Chienti” al km 107+795; a Caldarola in località Marignano n. 66, lungo la strada 502 “Di Cingoli” al km 63+060; a Sarnano in via Morelli n 270/B, lungo la strada 78 “Picena” al km 33+163 e a Sforzacosta di Macerata in via strada Picena n. 26, al km. 0+090.
Per partecipare al bando è richiesto un deposito cauzionale del 10% del valore a prezzo d’asta dell’immobile.
Tutte le informazioni relative al bando, alle condizioni dell’immobile, al suo prezzo d’asta, ai requisiti generali di partecipazione e relativi allegati sono disponibili sul sito agli indirizzi: https://istituzionale.provincia.mc.it/albo-pretorio/ e https://istituzionale.provincia.mc.it/immobili-cms/.
Ex-estremo difensore della Juventus ma anche preparatissimo chef con un passato tra le fila dell'Istituto Alberghiero dove ha appunto appreso l'arte della buona cucina.
Tutto questo è Stefano Tacconi, celebre portiere classe 1957 che in questi giorni ha visitato la provincia di Fermo per la presentazione del libro "La mia prima volta - in campo con la Juventus" realizzato da Paolo Paoloni in collaborazione con Nazzareno Romagnoli, dove lui ovviamente non poteva che essere uno dei principali protagonisti.
Per l'occasione Stefano Tacconi si è recato anche a visitare l’azienda “De Carlonis” di Campofilone dove ad accoglierlo erano presenti i titolari Enzo, Pietro e Paolo De Carlonis che lo hanno poi accompagnato a visitare lo stabilimento con una tappa nei laboratori nei quali viene prodotta la celebre pasta.
Non poteva mancare la foto “di rito” con tutti i presenti e anche una con la maglia della U.S.D. Monterubbianese, squadra di calcio militante nel campionato di Promozione marchigiano, di cui “De Carlonis” è sponsor ufficiale.
Il giro turistico e culinario di Tacconi è continuato poi con un bel siparietto dove l’ex portiere campione del mondo con la maglia bianconera, si è dilettato insieme al rinomato chef del ristorante Villa Aniana di Massignano, Simone Sacchi nella cottura dei famosi “Maccheroncini di Campofilone”.
Ovviamente non è mancato il momento dell’assaggio finale del lavoro svolto.
Enzo De Carlonis ha discusso insieme a Stefano Tacconi riguardo il suo passato da calciatore e di un amico in comune ovvero Fernando Veneranda. Giocatore in passato della Sangiorgese Calcio ma anche ex compagno di squadra di Tacconi ai tempi dell’Avellino, nel 1982.
Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1079 tamponi: 660 nel percorso nuove diagnosi e 419 nel percorso guariti. Un solo caso positivo in provincia di Fermo.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.803 su un totale di 95.108 campioni testati.
Anche nella giornata di ieri si era avuto un solo nuovo contagiato: si consolida, dunque, il trend.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
E’ tornata a riunirsi l’Assemblea dei Comuni soci della Società Cosmari srl. Dopo l’approvazione all’unanimità del Bilancio di Previsione 2020, i soci del Cosmari hanno analizzato e votato il Bilancio d’esercizio 2019.
Presenti Sindaci e loro delegati per una partecipazione pari al 59,18% delle quote.
Dopo la relazione illustrativa della gestione economico - finanziaria dell’azienda, da parte del Presidente Marco Graziano Ciurlanti, è stata la volta degli interventi dei Sindaci che hanno evidenziato il lavoro proficuo del CdA, del Collegio Sindacale, della Direzione e di tutti i dipendenti.
I Sindaci di Tolentino Pezzanesi, di Macerata Carancini ed il Vice Sindaco di Pollenza Primucci , nei loro interventi, hanno rimarcato l’intenzione di sostenere l’azienda, portata ad esempio come modello da imitare a livello nazionale, contro le strumentali polemiche volte a minare il sistema di gestione pubblica dei rifiuti.
Nonostante la perdita pari ad €223.609,84, i cui motivi sono stati ampiamente dettagliati dalla relazione del Presidente Ciurlanti, il Bilancio Consuntivo è stato approvato all’unanimità dei presenti. Una perdita annunciata, considerata anche la scelta operata dai sindaci nel corso degli anni di mantenere le tariffe al minimo per non gravare troppo sui cittadini. La normativa è cambiata a partire dal 2018, a stabilire l’applicazione delle tariffe oggi è l’ARERA che quantifica queste ultime sulla base dei costi effettivamente sostenuti in funzione di parametri di efficienza. Se questa autorità nazionale avesse dovuto diminuire e non aumentare le tariffe, l’azienda avrebbe dimostrato inefficienza ma al contrario l’aumento, addirittura ridotto rispetto a quello effettivamente spettante al Cosmari, ha dimostrato la bontà di una gestione oculata, competente e sempre attenta alle esigenze del territorio.
Per maggior chiarezza, sulla base di questo metodo matematico di calcolo che quantifica le tariffe sulla base dei costi effettivamente sostenuti dalle società eventualmente rettificati in funzione di parametri d’efficienza, il Cosmari aveva ottenuto un aumento complessivo del 30 % della tariffa, ridotto a circa il 6% per il primo anno, perché il Cosmari, in accordo con l’ATA 3 di Macerata e i Comuni suoi soci, ha rinunciato ad una serie di costi (tra cui la remunerazione del capitale investito, i conguagli 2018, ed altre componenti) per non gravare troppo sui bilanci dei comuni-soci. Al contrario, se l’azienda fosse stata inefficiente, l’Arera avrebbe dovuto diminuire e non aumentare le tariffe, sulla base del metodo matematico e meritocratico sopra richiamato.
Non meno importante il valore sociale di una azienda che impiega poco meno di 600 persone a cui si aggiunge un importante indotto.
"Rimandiamo al mittente – è stato detto - gli attacchi esterni che hanno come obiettivo Cosmari, un attacco che vuole minare la coesione dei sindaci che proprio grazie a Cosmari stanno dimostrando la qualità dei servizi pubblici. Bisogna dimostrare coesione, unità, per respingere illazioni e disinformazione ai limiti della diffamazione. Non bisogna mai dimenticare che Cosmari, a fronte di servizi all’avanguardia e tariffe ancora ai minimi rispetto alla media nazionale, vanta una percentuale di raccolta differenziata tra le più alte d’Italia"
Nello scorso anno i costi della produzione sono stati pari a 51.507.099 euro (oltre 3 milioni rispetto al 2018).
L’esercizio 2019 del Cosmari srl chiude con un risultato negativo di 223.609,84 euro. Ciò è palesemente riconducibile a due fattori, uno di natura ordinaria l’altro straordinaria.
Il primo, come ampiamente illustrato, riguarda l’insufficienza della tariffa versata dai Comuni soci per i servizi a copertura di costi e investimenti; il secondo, invece, è dovuto al rallentamento e fermo tecnico delle attività di cernita delle macerie.
Come più volte evidenziato nelle relazioni dei precedenti bilanci d’esercizio, la tariffa applicata a copertura dei costi dei servizi non ha registrato aumenti negli ultimi cinque anni, nonostante la crescita esponenziale dell’Azienda concomitante con la trasformazione di Cosmari da Consorzio obbligatorio in società di capitali.
Le esigenze di una realtà strutturata su tutto il territorio provinciale non permettevano il rinvio di investimenti necessari alle attività, con un’adeguata impiantistica e in particolare la realizzazione della discarica comprensoriale d’appoggio a Cingoli. Questo ha determinato un forte squilibrio, in particolare per la concentrazione d’investimenti che si sono resi necessari, e pertanto concentrati, nell’ultimo periodo di realizzazione della discarica.
Sul fronte del valore della produzione va rilevato che l’incremento, rispetto al 2018, per circa 2,4 milioni di euro riflette in parte l’ulteriore avvio dei servizi di igiene urbana conferita da alcuni comuni soci e in parte alla lavorazione delle macerie.
"L’Assemblea ha poi provveduto all’approvazione del bando per la sostituzione del Direttore Generale figura chiave per la gestione aziendale e che rappresenta lo snodo centrale tra la responsabilità politico-strategica d’indirizzo del Consiglio d’Amministrazione e quella relativa all’attuazione degli obiettivi sotto il profilo gestionale-organizzativo. Il bando è stato illustrato dalla Vice presidente del Cosmari, Rosalia Calcagnini, che ha sottolineato la valenza del profilo, riconosciuto quale organo statutario. Tale figura dovrà garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, in osservanza delle delibere assembleari nel rispetto del criterio di massima trasparenza, efficacia ed efficienza e con la finalità generale di garantire la migliore esecuzione dei servizi affidati."
I requisiti richiesti, i criteri di valutazione, la composizione della commissione giudicatrice, la retribuzione e tutte le altre clausole, tra cui la durata del contratto prevista in cinque anni, sono state dettagliatamente illustrati dalla Calcagnini.
Valutata l’opportunità di modificare lo statuto dell’azienda per allargare la partecipazione a lauree diverse da quelle di natura tecnica, causa il limite statutario che comprende nei compiti del Direttore Generale anche quello di direttore tecnico degli impianti, i sindaci hanno deciso di verificare la possibilità d’intervenire con una modifica non sostanziale dello stesso statuto che possa essere apportata in tempi ridotti, in caso contrario, si proseguirà come da bando proposto all’Assemblea.
Oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dello stabilimento UNIMER di Arquata del Tronto, il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli insieme a Regione, altre istituzioni e associazioni di categorie. Il Presidente ha brevemente rappresentato all'On. De Micheli le criticità legate al grande deficit infrastrutturale, che affliggono il sistema imprenditoriale marchigiano.
Le segnalazioni sono state riportate in un report, frutto di un primo confronto della Camera con il sistema imprenditoriale e le sue rappresentanze su ogni territorio, consegnato al Ministro; si tratta di un dossier preliminare cui seguirà una disamina più circostanziata dei nodi infrastrutturali che sarà esaminata con l'On. De Micheli in un successivo incontro.
"Senza un timing preciso, senza una calendarizzazione certa delle opere da realizzare gli imprenditori non possono programmare la gestione degli investimenti" ha commentato il Presidente Sabatini " La storia dei nodi infrastrutturali nelle Marche è storia decennale: l'uscita dal Porto, il completamento della Quadrilatero, della Fano Grosseto, sono vicende di cui si parla da molte legislature e che frenano lo sviluppo di questa regione. Gli imprenditori non ampliano le attività aziendali senza la sicurezza di un collegamento autostradale. Cruciale naturalmente procedere nell'attuazione del piano infrastrutture parallelamente alla realizzazione delle opere legate alle ricostruzione. Confidiamo nell'esperienza e nell'interessamento del Ministro per venire a capo delle principali criticità , Camera Marche, anche in questa partita, si impegna nel suo ruolo di facilitatore istituzionale e porterà avanti le istanze di categorie e operatori economici".
Soddisfazione da parte del Questore Dr. Antonio Pignataro e da parte del Comandante della Polizia Stradale Dr. Tommaso Vecchio i quali, grazie ai propri operatori della Polizia di Stato, hanno aumentato in modo esponenziale i controlli su strada riuscendo a a salvare giovani vite ed a prevenire numerosi incidenti stradali.
Appena un anno fa le patenti ritirate erano state circa 1000, gli incidenti stradali erano stati numerosi specie nelle prime ore del mattino, quando i giovani avventori usciti dai locali notturni si mettevano al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche. Attualmente grazie ai numerosi servizi svolti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si assiste, quindi, ad un drastico abbattimento dei ritiri delle licenze di guida registrando una statistica di circa 100 provvedimenti.
Il messaggio di controllo da parte della Polizia è stato completamente recepito dai giovani, la maggior parte dei quali si riconosce e si identifica nella Polizia di Stato, individuando negli operatori dei paladini che mirano a tutelare la comunità e che hanno dato ai loro genitori una sicurezza ed una tranquillità senza precedenti. Alla luce del raggiungimento di questi risultati gli stessi genitori hanno, inoltre, esplicitato la loro massima soddisfazione ritenendo esemplare la risposta che lo Stato ha dato nell’affrontare la tragica e complicata problematica della guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
L’attività finora svolta ha determinato un punto di rottura rispetto al passato ed ha permesso di assicurare i massimi risultati conseguibili con la gratitudine dell’intera comunità per il lavoro svolto. I risultati vanno consolidati ed incrementati per dare una fiducia incondizionata ai cittadini e la massima percezione di sicurezza da parte della Polizia di Stato.Per l’attuazione dei dispositivi di controllo fondamentale è stato il contributo del Dirigente Medico della Polizia di Stato Dr.Frascarelli Gervasi che con la sua preparazione e la sua professionalità ha saputo tutelare l’incolumità sia degli utenti-cittadini che del personale operante.
Contestualmente i servizi hanno previsto capillari controlli di Polizia che sono stati approfonditi dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polstrada di Macerata che ha prestato un contributo determinante sia nella fase di prevenzione di situazioni potenzialmente pericolose sia nella fase di repressione di attività criminali. In ogni turno lavorativo e nei weekend sono state impiegate in via continuativa più pattuglie destinate in maniera prioritaria all’espletamento di “controlli Coronavirus” oltrechè finalizzati alla repressione della guida previa assunzione di alcool e sostanze psicotrope.
Tale servizio mirato rimarrà attivo e funzionale al permanere delle condizioni di pericolo sociale legate alla potenzialità di contaminazione del Coronavirus e si protrarrà anche nei mesi estivi durante i quali la ripresa della movida lungo il litorale marchigiano, caratterizzato dalla considerevole presenza di locali all’aperto, rappresenta terreno fertile per il riacuirsi di situazioni potenzialmente pericolose. L’impegno profuso ha permesso non solo di contenere, relativamente all’area di interesse, la diffusione del virus, ma l’analisi dei risultati conseguiti effettuata alla riapertura dei locali ha evidenziato come, contrariamente alle aspettative ipotizzate, i casi di guida in stato di ebrezza sono rimasti contenuti e, se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, gli stessi risultano notevolmente diminuiti se non totalmente azzerati in determinati weekend.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1135 tamponi: 671 nel percorso nuove diagnosi e 464 nel percorso guariti. Un caso positivo in provincia di Ancona.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.802 su un totale di 94.448 campioni testati.
Si registra un leggero decremento rispetto alla giornata di ieri, quando erano stati registrati due nuovi casi. Si consolida comunque il trend dello 0 alternato delle ultime settimane.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores
Saranno presenti anche i Vigili del Fuoco della Fns Cisl Marche al fianco dei loro colleghi di tutta Italia domani a Roma, in piazza Montecitorio, per rivendicare una più equa distribuzione delle risorse destinate alla valorizzazione del loro lavoro. E' stato accolto postivamente lo stanziamento di 165 milioni di euro, deciso da governo e Parlamento con la legge di Bilancio per l’adeguamento degli stipendi che i Vigili del Fuoco chiedono da anni, è seguita la profonda delusione del sindacato per l’esclusione dalla contrattazione per la destinazione dei fondi erogati. Il risultato è che sono stati previsti aumenti di soli 13 euro lordi per il personale più giovane e nessuna risorsa per gli aspetti previdenziali che tuttora pongono il personale del Corpo Nazionale ai livelli pensionistici più bassi del settore della sicurezza e del soccorso pubblico ad ordinamento civile, ed anche rispetto al personale ad ordinamento militare.
"Grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, alla loro volontà, all’impegno fattivo del Governo, alle azioni sindacali messe in campo, i Vigili del Fuoco hanno ottenuto un risultato storico si legge in un comunicato reso noto dalla Segreteria Regionale Marche della Fns Cisl - Finalmente le promesse fatte negli anni dai politici di turno, si sono trasformate in realtà, quando il Governo ha individuato le risorse economiche necessarie ai Vigili del Fuoco per ottenere il raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale rispetto alle altre forze dell'ordine. Ma siamo stati beffati, sulla ripartizione delle risorse individuate - tuonano i vertici sindacali - Non ci sentiamo di utilizzare toni trionfalistici, come altri sindacati stanno facendo, che è bene ricordare sostengono da decenni che l’unica strada per ottenere la giusta valorizzazione era il comparto sicurezza, la 121, l’art.16, l’equiordinazione ...
"Purtroppo nel provvedimento adottato, relativo alla ripartizione delle risorse economiche al personale, l'amministrazione, senza contrattare nulla, senza concordare nulla, ha deciso unilateralmente la divisione delle risorse, creando a parere nostro disparità tra i Vigili del Fuoco, dove ad esempio sono stati riconosciti circa 13 euro lordi ai Vigili con pochi anni di servizio -precisano - Peccato! Questo era un risultato di tutti i Vigili del Fuoco, ottenuto dalla forza e dalla consapevolezza di tutti i VF, che hanno aderito a tutte le iniziative di lotta che i sindacati hanno messo in campo, per vedere poi al momento della ripartizione economica, che a chi era sempre stato alla "finestra" è toccata la "fetta" più grande".
"Noi della Fns Cisl, abbiamo sempre chiesto e lottato per ottenere le risorse necessarie al raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale. Al contrario c’era chi urlava ai quattro venti, che l’unica maniera per recuperare risorse economiche, fosse chiedere l’equiordinazione dei VF alle forze di polizia, o addirittura chiedere di inserire i VF all’interno della legge 121/1981 , citando come mantra l’art. 16. Vedere oggi, dopo che il Governo 5Stelle e Pd, ha dimostrato che le nostre tesi erano corrette ovvero che per ottenere il giusto riconoscimento economico, bastava semplicemente trovare le risorse economiche, che le stesse sono state ripartite senza valorizzare appieno il lavoro dei Vigili del Fuoco, utilizzando parametri non pienamente rispondenti al lavoro dei Vigili del Fuoco, vedere ciò, da veramente fastidio"
"Comunque vogliamo ringraziare tutti i VF che hanno ottenuto questo risultato, seppur parziale, e sopratutto, diciamo grazie al sacrificio di tutti quei vigili del fuoco, che con le loro azioni, con il loro servizio, hanno legato indissolubilmente i VF ai cittadini - concludono i sindacati - Verifichiamo con amarezza, che nonostante il "passo" avanti, si sarebbero potute ripartire in maniera più efficace le risorse economiche, ne prendiamo atto, ma continuiamo con la nostra azione politica al fine di "aggiustare" la ripartizione delle risorse, presentando due emendamenti che sono volti a recuperare il gap pensionistico, chiedendo i 6 scatti pensionistici nonchè la risoluzione del problema in particolare dei vigili giovani (fino ai sette anni di servizio) che sono i più penalizzati economicamente".
Bentornati all'appuntamento settimanale con la mia rubrica. Dopo il grande picco della scorsa settimana le Marche sono tornate nella norma con un dimezzamento dei contagi giornalieri, speriamo che il trend si mantenga di costante calo.
La situazione in Lombardia continua a migliorare con quasi tutta la settimana sotto 1 come indice di contagio e una riduzione di un terzo dei casi. Ciò che preoccupa invece è il resto d'Italia. Per la prima volta abbiamo avuto una intera settimana ad indice di contagio costantemente sopra 1, il che non è certo un segno positivo, d'altronde è evidente che le misure di sicurezza sono state generalmente abbandonate.
Inoltre non mi capacito come ancora possano arrivare passeggeri da paesi stranieri con alto numero di contagi, grossa parte dei nuovi contagi vengono importati dall'estero, in particolare dai paesi asiatici.
Nella nostra classifica vediamo che la nostra regione è tornata nella fascia dei "buoni" ovvero sotto 1 contagio medio giornaliero per milione di abitanti, che considero la soglia per dire che si può stare tranquilli.
Abbiamo grossi incrementi in Sicilia,Friuli, Liguria e Veneto. La Lombardia si allontana dalla maglia nera e si avvia a scendere sotto i 5 contagi giornalieri per milione. Qualche settimana fa i contagi erano oltre il 70% lombardi, questa neanche il 30%.
L'Italia, per grazia divina, ha una situazione sotto controllo ma ci stiamo adagiando troppo e qualche segnale negativo si inizia ad avvertire, le altre nazioni europee come Germania, Inghilterra e soprattutto Spagna nella zona di Barcellona, iniziano ad avere problemi, sarebbe meglio non sfidare così tanto la sorte, anche perchè per contenere la situazione basta rispettare norme neanche troppo invasive come abbiamo visto.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato questa mattina il decreto di indizione delle elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale delle Marche per il 20 e 21 settembre 2020.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23 nella giornata di domenica 20 settembre 2020 e dalle ore 7 alle ore 15 nella giornata di lunedì 21 settembre 2020.
A ciascuna circoscrizione elettorale è stato assegnato il seguente numero di seggi:
Circoscrizione elettorale di Ancona: 9 seggi
Circoscrizione elettorale di Ascoli Piceno: 4 seggi
Circoscrizione elettorale di Fermo: 4 seggi
Circoscrizione elettorale di Macerata: 6 seggi
Circoscrizione elettorale di Pesaro Urbino: 7 seggi
Venerdì scorso, 17 luglio, il Presidente Ceriscioli aveva comunicato al presidente della Corte di Appello di Ancona la volontà di indire le elezioni nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre, e aveva inviato analoga comunicazione al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e ai presidenti delle Regioni italiane in cui sono previste le consultazioni elettorali.
Oggi, l’adozione formale del decreto di indizione delle elezioni regionali. Nelle stesse date si svolgeranno il referendum popolare confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, come indicato dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio, e le consultazioni per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali, come stabilito con decreto del Ministro dell’Interno del 15 luglio.
“Le nostre priorità – ha spiegato Ceriscioli - erano di poter individuare una data che non interferisse con la ripresa dell’attività scolastica e al contempo garantisse la concentrazione delle scadenze elettorali, che anche io avevo a suo tempo richiesto al Ministro. Dal Governo è arrivata l’indicazione di queste date, a cui ho ritenuto di aderire per rispettare il principio dell’election day, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e delle misure precauzionali per la tutela della salute degli elettori e dei componenti del seggio”.