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Muore a 97 anni il partigiano Paolo Orlandini: "Millo" comandò anche il Gruppo Cingoli

Muore a 97 anni il partigiano Paolo Orlandini: "Millo" comandò anche il Gruppo Cingoli

E' morto a 97 anni il comandante partigiano Paolo Orlandini. Nato ad Ancona il 26 gennaio 1924, con il nome di battaglia 'Millo' operò ad Ancona, Osimo, Cingoli e Frontale.  Ha comandato il Gruppo Cingoli, Distaccamento Frontale, Distaccamento Stacchiotti, Distaccamento Paolo, appartenenti alla V Brigata Garibaldi Marche di Ancona. Medaglia d'argento al valor militare, iniziò la Resistenza il 16 Ottobre 1943 e dopo la liberazione della provincia di Ancona si arruolò nel Corpo Italiano di Liberazione (CIL) divenendo comandante del gruppo motociclisti della divisione Cremona fino al 29 aprile 1945. Nel corso degli anni, ha mantenuto un costante impegno nell'Anpi e una attenzione particolare verso i giovani e, in particolare, le scuole. Presidente onorario dell'Anpi della provincia di Ancona, nel 1998 ha pubblicato la sua storia nel libro 'Da balilla a partigiano'. L'ultima sua intervista è stata rilasciata a Gad Lerner e Laura Gnochi per il libro 'Noi Partigiani'.  Proprio il giornalista Gad Lerner ha voluto ricordarlo attraverso un commosso post su Facebook: "Porterò sempre nel cuore il ricordo e l'esempio del comandante partigiano Paolo Orlandini, medaglia d'argento al valor militare, che ho incontrato più volte nell'umile alloggio popolare di Ancona in cui viveva da solo. Aveva compiuto gesti eroici, ne parlava con modestia. "Non posso perdonare ai fascisti di avermi reso cattivo", diceva. Ma era un uomo profondamente buono".  Le onoranze funebri, nel rispetto delle misure sanitarie anti-Covid, si svolgeranno martedì 1 giugno alle ore 10 presso la Sala del Commiato del Cimitero di Tavernelle ad Ancona. La Camera ardente presso la Casa funeraria Tabossi, in via Montagnola 13, Ancona sarà aperta lunedì 31 maggio dalle 9 alle 19.

30/05/2021 18:50
Incidente in A14: quattro persone ferite, autostrada chiusa per 30 minuti. Code anche per lavori

Incidente in A14: quattro persone ferite, autostrada chiusa per 30 minuti. Code anche per lavori

Il tratto dell'A14 tra Porto Sant'Elpidio e Fermo è stato chiuso per circa 30 minuti in direzione Pescara a causa di un incidente che ha visto coinvolti tre veicoli al km 275, a seguito del quale quattro persone sono rimaste ferite. Sul luogo dell'evento sono intervenuti i soccorsi sanitari, la Polizia Stradale, i soccorsi meccanici, i Vigili del Fuoco e il personale della Direzione 7/o Tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia. All'interno del tratto il traffico è rimasto bloccato, con la formazione di code, che si sono poi disperse dopo la riapertura. Attualmente si registrano, in ogni caso, un chilometro di coda per lavori al km 276.5 tra Porto Sant'Elpidio e Fermo, in direzione Pescara, e un chilometro di coda al km 301.7 tra San Benedetto del Tronto e Pedaso, sempre per lavori. 

30/05/2021 18:24
Coronavirus Marche, ricoveri sotto quota 150: due le vittime, tra cui una 50enne di Macerata

Coronavirus Marche, ricoveri sotto quota 150: due le vittime, tra cui una 50enne di Macerata

Il Servizio Sanità delle Marche, nel bollettino giornaliero, ha comunicato che sono in diminuzione di 9 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (141), di cui 28 in terapia intensiva (-2 rispetto rispetto a ieri). Sono, invece, 12 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 18 pazienti (uno meno di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.  Il Servizio Sanità della Regione Marche ha reso noto, inoltre, che nelle ultime 24 ore si sono verificati due decessi correlati al Covid-19. Un 78enne di Montegranaro è spirato all'ospedale "Murri" di Fermo, mentre una 50enne di Macerata se n'è andata presso l'ospedale Torrette di Ancona.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita, a causa del Covid-19, 3015 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (977), mentre sono 509 quelle totali nella provincia di Macerata.  

30/05/2021 17:58
La strada delle Vittime - Violenza sessuale e assunzione volontaria di alcolici

La strada delle Vittime - Violenza sessuale e assunzione volontaria di alcolici

È un caso di cui si parla molto in questi giorni, quello della presunta violenza da parte di quattro ragazzi tra i quali Ciro Grillo, ai danni di una ragazza conosciuta la sera stessa del presunto reato a Porto Cervo, in Sardegna. Un po’ di tempo fa, durante la trasmissione “Non è l’Arena”, uno di loro si è lasciato sfuggire una frase che contraddice la versione della difesa dei ragazzi, quella cioè della presunta consensualità della diciannovenne ai rapporti sessuali. La frase è la seguente: “Non l’abbiamo costretta a bere, è lei che l’ ha presa (la bottiglia di vodka, ndr) Noi non riuscivamo a berla, e lei ha detto “dai che ce la faccio” e se l’ è bevuta”. Perchè a queste parole l’impianto difensivo vacilla? Perchè ciò significherebbe che la notte tra il 16 e 17 luglio, quando si sarebbero verificati i fatti, la ragazza si trovava in uno stato di inferiorità fisica e psichica che non le avrebbe consentito di prestare un valido consenso. Il secondo comma dell’art. 609 bis c.p. – violenza sessuale- sanziona la condotta di colui che abbia persuaso-indotto  la vittima a compiere o a subire atti sessuali ottenendo un consenso viziato...a causa della sua condizione di inferiorità, della quale egli abbia abusato. “Rientrano nelle condizioni di inferiorità psichica  anche quelle conseguenti all’ingestione  di alcolici o all’assunzione  di stupefacenti, poichè anche in tal senso  si realizza una  situazione di menomazione  della vittima che può essere strumentalizzata per il soddisfacimento  degli impulsi sessuali dell’agente”. Secondo consolidata giurisprudenza non rileva, quando le condizioni di inferiorià siano derivate dall’assunzione di bevande alcoliche o di droga, che tale assunzione sia stata frutto di volontaria deliberazione della stessa persona offesa. Se pur la scelta di bere quantità esagerate di alcolici, come mezza bottiglia di vodka, possa essere discutibile e di poco buon senso, ciò non ha nulla a che vedere con quegli insopportabili luoghi comuni del tipo “se l’è cercata” o ancora “ ma lei era d accordo”poichè è esperienza comune che elevati quantitativi di alcool alterano la percezione e rendano nulla  la capacità di prestare il proprio consenso in modo consapevole. Non conta che la vittima appaia accondiscendente, o addirittura disinibita, poichè tali stati, in caso di abuso di alcool sono indotti dallo stesso, che limita grandemente o elimina del tutto la capacità di intendere e di volere e quindi, di prestare il proprio consenso. Giorni fa Beppe Grillo ha pubblicato un video che ha suscitato fortissime polemiche perché ha sostenuto la difesa del figlio in modo volgare e senza alcuna sensibilità nei confronti della ragazza e della sua famiglia. Spetterà al giudice, peritus peritorum, valutare le prove audio e video raccolte durante le indagini e ricostruire i fatti per giungere ad una verità processuale che garantisca giustizia. Decisivo infatti sarà constatare dai video l’effettiva capacità di autodeterminarsi della ragazza, o accertare una eventuale compromissione di tale capacità causata dagli alcolici assunti.  

30/05/2021 12:45
Coronavirus Marche, 81 nuovi casi oggi: 24 nel Maceratese. Rapporto tamponi/positivi al 5,3%

Coronavirus Marche, 81 nuovi casi oggi: 24 nel Maceratese. Rapporto tamponi/positivi al 5,3%

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3024 tamponi: 1517 nel percorso nuove diagnosi (di cui 423 nello screening con percorso Antigenico) e 1507 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 5,3%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 81 (24 in provincia di Macerata, 16 in provincia di Ancona, 16 in provincia di Pesaro-Urbino, 9 in provincia di Fermo, 11 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (15 casi rilevati), contatti in setting domestico (16 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (29 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 7 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 423 test e sono stati riscontrati 8 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare) per un rapporto positivi/testati pari al 2%.

30/05/2021 11:12
Tolentino, consegnati i 25 alloggi a 'Borgo Rancia':"Stimolo a fare di più, meglio e in fretta”

Tolentino, consegnati i 25 alloggi a 'Borgo Rancia':"Stimolo a fare di più, meglio e in fretta”

"Questa inaugurazione deve essere uno stimolo a fare di più, meglio e in fretta”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, intervenuto, questa mattina, con l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, alla consegna degli ultimi 25 appartamenti del complesso post terremoto di Borgo Rancia. Insieme ai 21 consegnati a inizio anno, completano un aggregato abitativo di 46 appartamenti, ricavati dalla riconversione a edilizia residenziale pubblica, per gli sfollati del sisma 2016, di un ex edificio industriale.  L’intero progetto è stato finanziato dalla Regione Marche con 6 milioni di euro. Il risultato sono sette tipologie di abitazioni, da 42 a 92 metri quadrati, sviluppate su due piani, con ascensori, luoghi di aggregazione, giardini. Gli alloggi ricavati hanno un’elevata classe energetica (A3+ su un massimo di A4+), utilizzano energia elettrica da fonti rinnovabili, sono stati costruiti con i migliori standard qualitativi esistenti. “Il risultato che stiamo ottenendo e che traguarderemo quasi sicuramente nel 2021, è quello di consegnare 199 appartamenti alle famiglie che ne hanno diritto. Appartamenti e non pochi metri quadri di Sae: soluzioni abitative sicuramente necessarie, ma a Tolentino abbiamo fatto un’altra scelta”, ha sottolineato il sindaco Giuseppe Pezzanesi. Il presidente Acquaroli ha rimarcato “l’importanza di queste inaugurazioni che sono momenti capaci di infondere energie e speranza nelle nostre comunità. Deve però continuare il lavoro di ripristino di una visione che rimetta in condizione i cittadini di tornare a essere protagonisti della propria vita e dei propri territori”. “Alcuni scorci, importanti, di luce in fondo al tunnel della ricostruzione, si iniziano a vedere. Sono considerevoli i risultati conseguiti negli ultimi mesi e ringrazio il commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini per il lavoro che sta svolgendo, ma non basta”. Oggi la politica e la filiera istituzionale, ha ammonito il presidente, “non devono solo guardare alla ricostruzione delle case, delle infrastrutture e dei servizi, ma devono riuscire a immaginare come un territorio, pesantemente colpito dal sisma del 2016, possa recuperare il tempo perduto, in tutti gli aspetti economici e sociali che, purtroppo, hanno penalizzato il cratere sismico. Penso allo sviluppo delle imprese, all’occupazione, ai tanti giovani e alle tante famiglie che sono andate fuori dal cratere e che stentano a rientrare perché non riescono a trovare occupazione, né risposte a un futuro all’altezza delle loro aspettative. Il nostro compito principale deve essere quello di immaginare, in questa filiera istituzionale, le giuste soluzioni per questi territori. Dobbiamo lavorare, come fatto per consegnare queste abitazioni di Borgo Rancia, affinché coloro che rientrano nelle case possano riscoprire la possibilità di vivere un futuro dignitoso in queste località”. Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, a sua volta, ha evidenziato la necessità che la ricostruzione venga affiancata dalla “ricostituzione delle comunità, che ha bisogno delle infrastrutture e dei necessari servizi pubblici sul territorio”. LEGGI ANCHE: Una famiglia rinuncia agli alloggi di 'Borgo Rancia': "Ritardi di oltre un anno e mezzo"

29/05/2021 16:43
Mangialardi all'attacco: "Tagli a RisorgiMarche incomprensibili, Acquaroli mortifica la cultura"

Mangialardi all'attacco: "Tagli a RisorgiMarche incomprensibili, Acquaroli mortifica la cultura"

"Tagli a RisorgiMarche scelta incomprensibile, ma non lasceremo che passi in silenzio. Colpo su colpo la giunta Acquaroli continua a mortificare la cultura e il comparto turistico della nostra regione". A sottolinearlo è Maurizio Mangialardi, capogruppo regionale del Partito Democratico. "Non saremmo stati d’accordo, ma avremmo potuto comprendere, se l’intenzione di tale scempio fosse dettata dalla legittima volontà di cambiare modello - sottolinea l'ex sindaco di Senigallia -. Ma qui, e questo va detto chiaramente, l’obiettivo è esclusivamente quello di smantellare e cancellare solo ciò che con tanta fatica si è costruito, senza proporre altra alternativa. In tal senso, il possibile taglio dei due terzi delle risorse destinate a RisorgiMarche ne sono l’ennesima eclatante dimostrazione".  "Si tratta di una decisione sbagliata e incomprensibile perché RisorgiMarche ha rappresentato nel corso degli ultimi anni non solo un simbolo della rinascita dei territori colpiti dal sisma del 2016, ma un evento che ha permesso da un lato  di tenere accesi i riflettori sul dramma del terremoto, grazie soprattutto all’impegno di un grande artista marchigiano come Neri Marcorè , e dall’altro di creare un volano di promozione turistica a beneficio delle popolazioni locali, grazie ai concerti gratuiti dei migliori interpreti del panorama della musica italiana che hanno saputo valorizzare le straordinarie bellezze naturali della nostra montagna" precisa Mangialardi. "Come si possa solamente immaginare di affossare una rassegna simile è difficilmente spiegabile se non con il furore ideologico che anima l’agire di questa Amministrazione regionale e una visione miope incapace di andare oltre una politica culturale e turistica provinciale e di scarso respiro. Se queste sono le modalità di ricomporre la frattura tra costa e aree interne, cavallo di battaglia della maggioranza, direi che c’è davvero di che preoccuparsi - conclude il capogruppo regionale del Pd -. Non permetteremo che tutto ciò si consumi in silenzio, all’interno delle fredde e tristi stanze del presidente Acquaroli, che ha tenuto per sé la delega al turismo, e dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini, la quale sembra non perdere occasione per ferire i territori che la hanno eletta".

29/05/2021 16:23
Coronavirus Marche, 83 nuovi casi oggi: la provincia di Macerata è quella con meno contagi

Coronavirus Marche, 83 nuovi casi oggi: la provincia di Macerata è quella con meno contagi

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3101 tamponi: 1506 nel percorso nuove diagnosi (di cui 397 nello screening con percorso Antigenico) e 1595 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 5,5%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 83: 11 in provincia di Macerata, 14 in provincia di Ancona, 22 in provincia di Pesaro-Urbino, 15 in provincia di Fermo, 18 in provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (17 casi rilevati), contatti in ambito domestico (20 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (36 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato). Per altri 7 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 397 test e sono stati riscontrati 17 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare) per un rapporto positivi/testati pari al 4%.  Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,5% oggi, rispetto al 6,1% di ieri. In diminuzione di 8 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (150), di cui 30 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 13 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 19 pazienti, tutti presso il Covid Hospital di Civitanova Marche. 

29/05/2021 10:20
Vaccini Marche, dal 30 maggio al via le prenotazioni per cittadini con comorbità senza limiti di età

Vaccini Marche, dal 30 maggio al via le prenotazioni per cittadini con comorbità senza limiti di età

Dalle 12 di domenica 30 maggio, i cittadini marchigiani – senza limiti di età (comunque non inferiore a 16 anni) con specifiche patologie e senza elevato grado di rischio (comorbidità) potranno prenotarsi per la vaccinazione tramite il portale di Poste Italiane (https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) o tramite il Numero Verde 800.00.99.66.  "Un modo per velocizzare le prenotazioni e la vaccinazione di questa categoria voluto in modo da superare le difficoltà che sono emerse con la prenotazione e la vaccinazione degli estremamente vulnerabili e caregiver. Rientrano nella categoria ‘comorbidità’ le persone che abbiano un codice di esenzione tiket con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete/altre endocrinopatie, HIV, insufficienza renale/patologia renale, ipertensione arteriosa, malattie autoimmuni, immunodeficienze primitive, malattia epatica, malattie cerebrovascolari, patologia oncologica" ricorda l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini. Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria, del codice fiscale, del codice di esenzione della patologia e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma.  Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa. Si ricorda inoltre che Poste Italiane ha attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti.  I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza. Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo.  

28/05/2021 18:42
Vaccini, Speranza: "Ok all'utilizzo di Pfizer dai 12 anni di età". Dal 3 giugno tutti potranno prenotare

Vaccini, Speranza: "Ok all'utilizzo di Pfizer dai 12 anni di età". Dal 3 giugno tutti potranno prenotare

"Una buona notizia. L'EMA, l'Agenzia Europea per i Medicinali ha appena autorizzato l'utilizzo del vaccino Pfizer dai 12 anni di età. Ora sarà possibile estendere la campagna di vaccinazione anche ai più giovani. È una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre". A scriverlo, tramite Facebook, è il ministro della Salute Roberto Speranza.  "Se continuiamo ad avere cautela, con il quadro epidemiologico che mostra segnali incoraggianti, possiamo guardare al futuro con più fiducia" ha aggiunto il ministro. Intanto- come comunica Ansa - dal 3 giugno le Regioni potranno somministrare dosi a tutte le fasce di età vaccinabili, ricorrendo a tutte le potenziali risorse, comprese le strutture aziendali. Nelle scorse settimane oltre 700 aziende (tra cui quelle di Confindustria Macerata, leggi la notizia) avevano dato la propria disponibiltà ad effettuare vaccinazioni non appena il Piano lo avesse disposto. Ma il possibile impiego di queste strutture sarà deciso dai territori in base ai diversi piani regionali, nell'applicazione dello specifico protocollo previsto. Dal 3 giugno sarà inoltre possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione fino ai 16 anni, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età. È quanto annuncerà una circolare della struttura Commissariale per l'Emergenza di Francesco Figliuolo, secondo le indiscrezioni diffuse da Ansa. 

28/05/2021 17:40
Nuovo direttore Area Vasta 4, "Servirebbe una figura come il  primario Gianbattista Catalini"

Nuovo direttore Area Vasta 4, "Servirebbe una figura come il primario Gianbattista Catalini"

“La sanità fermana ha bisogno di una guida di alto profilo”, lo sostiene il comitato spontaneo dei cittadini del fermano per la sanità, guidato da Bruno Nepi, che avanza alcune richieste poste all’attenzione del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro in relazione alla scelta del nuovo direttore generale dell’Area Vasta 4.  “Richiediamo un medico ospedaliero che sarà anche competente per integrare il nuovo ospedale con il vecchio visto che la maggiore risorsa per la sanità fermana attualmente e per il prossimo futuro è e sarà il nuovo ospedale di Fermo a Campiglione” – scrivono in una nota i componenti del comitato - . “Un medico chirurgo di alto profilo professionale che sappia gestire l’organizzazione del blocco operatorio considerato che la tecnologia più importante, più costosa, che sarà inserita nel nuovo ospedale è sicuramente quella inerente al robot chirurgico.  Richiediamo una figura appartenente al nostro territorio che dovrà essere collegata alla politica loco-regionale, quindi dovrà avere indiscussa esperienza per sapere come muoversi anche politicamente". “Una figura che abbia la capacità di fare sinergia, come l’esempio modello di marca fermana, per mettere in relazione all’ospedale provinciale con gli altri presidi ospedalieri di Montegiorgio, Montegranaro, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio e Amandola".  “Richiediamo un professionista che abbia già ricoperto ruoli di rilievo all’interno dell’Ordine dei Medici, che sia stato responsabile di Commissioni Nazionali di Medici, di società scientifiche e che attesti una veduta globale sulle varie figure mediche poiché dovrà saper integrare la giusta connessione tra ospedale e territorio, coordinando altresì i medici di medicina generale”.   “Richiediamo che sia uno specialista anche di sanità pubblica, che abbia esperienza di qualità nell’assistenza sanitaria in modo oggettivo”. “Desideriamo – continuano nella nota - che sia esperto anche di rapporti sindacali fra le diverse parti poiché dovrà mettere in relazione tutto il personale sanitario sapendo mediare". “Richiediamo una figura che dovrà essere aperta ai confronti diretti e continui con i cittadini di cui noi rappresentiamo gli interessi prioritari ossia quelli inerenti la sanità. “Una persona che oltre all’alta professionalità tecnico-scientifico-medico-ospedaliera aggiunga una spiccata sensibilità umana verso i cittadini ma soprattutto verso i pazienti, per cui deve possedere certificazioni reali e verificabili di attestati di stima, benemerenza e di Onlus costituite dagli stessi pazienti”. “Siamo certi – concludono -  che la politica, sensibilizzata dalle richieste dei cittadini che desiderano essere partecipi delle scelte che li coinvolgono e li coinvolgeranno per quello che hanno di più caro, ovverosia la loro e l’altrui salute, svolga la funzione principale per cui esiste: soddisfare i bisogni della cittadinanza che ha scelto i suoi rappresentanti in modo trasparente e democratico”. “Se la figura scelta  coincidesse anche con un politico – continuano -  sarebbe comunque un bene, potrebbe cioè rivelarsi occasione di proficua collaborazione fra parti con diversi punti di vista”. Il comitato propone, infine,  il nome del primario chirurgo Gianbattista Catalini, come figura di alto profilo professionale che corrisponderebbe, in base al suo curriculum,  alle richieste avanzate dai cittadini per il nuovo direttore dell'Area Vasta 4.

28/05/2021 12:38
Coronavirus Marche, sono 103 i nuovi casi: solo 20 i ricoveri nel Maceratese. Covid free l'ex Malattie Infettive

Coronavirus Marche, sono 103 i nuovi casi: solo 20 i ricoveri nel Maceratese. Covid free l'ex Malattie Infettive

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3324 tamponi: 1686 nel percorso nuove diagnosi (di cui 401 nello screening con percorso Antigenico) e 1638 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 6,1%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 103 (14 in provincia di Macerata, 26 in provincia di Ancona, 45 in provincia di Pesaro-Urbino, 5 in provincia di Fermo, 6 in provincia di Ascoli Piceno e 7 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (25 casi rilevati), contatti in setting domestico (21 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (34 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (3 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati). Per altri 8 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 401 test e sono stati riscontrati 10 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare) per un rapporto positivi/testati pari al 2%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 6,1% oggi, rispetto all' 8,2% di ieri. In diminuzione di 8 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (158), di cui 30 in terapia intensiva (-4 rispetto a ieri). Sono, invece, 13 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 20 pazienti, tutti accolti al Covid Hospital di Civitanova mentre la palazzina dell'ex Malattie Infettive dell'ospedale di Macerata è ritornata da ieri Covid Free. Nel nosocomio maceratese restanto soltanto due pazienti Covid, presenti presso il pronto soccorso.  Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato, inoltre, che nelle ultime 24 ore non si sono verificati decessi.

28/05/2021 10:55
Marche, ok alla terapia Car-t-cell per la cura del linfoma non Hodgkin: "Speranze di guarigione oltre il 50%"

Marche, ok alla terapia Car-t-cell per la cura del linfoma non Hodgkin: "Speranze di guarigione oltre il 50%"

Via libera anche nelle Marche alla terapia CAR-T-cell per la cura specializzata del Linfoma non Hodgkin nel reparto di Ematologia della Clinica Universitaria dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona.  La buona notizia è stata presentata ieri in conferenza stampa dall’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, e la dirigente del servizio Salute, Lucia Di Furia, insieme ad Attilio Olivieri, primario di Ematologia Ospedali Riuniti, Guido Gini, specialista in Ematologia, Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti  e Amalia Dusmet Farinelli, presidente Fondazione Lorenzo Farinelli.  La terapia CAR-T rappresenta la prima forma di terapia genica approvata per il trattamento della leucemia linfoblastica B e di alcune forme aggressive di linfoma non-Hodgkin. Agisce contro il cancro curandolo e aumentando le aspettative di vita. Si è finora rivelata efficace per alcuni tumori ematologici, anche se in tutto il mondo sono in corso sperimentazioni per ulteriori indicazioni terapeutiche. Le CAR-T utilizzano specifiche cellule immunitarie (i linfociti T), che vengono estratte da un campione di sangue del paziente, modificate geneticamente e coltivate in laboratorio (“ingegnerizzate”) per essere poi re-infuse nel paziente per attivare la risposta del sistema immunitario contro la malattia.  Un grande passo in avanti che vedrà sviluppi importanti in futuro: È l’alba di una nuova terapia che permette di aumentare le probabilità di guarigione di oltre il 50 per cento” hanno commentato Attilio Olivieri e Guido Gini. "Alla clinica universitaria di Torrette, Ospedali Riuniti, al reparto di Ematologia, grazie all’interessamento della Regione Marche, ora tutto ciò è possibile”, ha sottolineato l’assessore Saltamartini. “Siamo una delle prime Regioni in Italia a curare con metodi innovativi questa patologia oncologica che fino a qualche anno fa si poteva curare solo negli Stati Uniti. Sono risultati fondamentali che si ottengono grazie alla cooperazione tra associazioni private, la ricerca scientifica universitaria e l’altissima caratura professionale dei nostri medici”. Per quanto riguarda il piano socio sanitario che partirà nei prossimi mesi, Saltamartini ha aggiunto: “è evidente che essendo le neoplasie la prima causa di morte dei cittadini abbiamo focalizzato questo tema in cima alle nostre priorità e oggi è uno dei primi esempi”. Ricordo, ha aggiunto l’assessore “che siamo tra le prime Regioni ad aver introdotto la cura Covid con gli anticorpi monoclonali, e siamo una delle prime per efficienza nelle vaccinazioni: questi sono primati oggettivi che dicono che il sistema di professionisti regionale, la cooperazione  tra università e ospedali e la caratura dei nostri medici e ricercatori  è così alta da permetterci qualunque traguardo”.  “Stiamo andando sulla vetta dell’alta specializzazione grazie alla ricerca applicata che ha portato prodotti un tempo insperati – ha aggiunto il direttore generale Michele Caporossi - Lavoriamo fortemente perché le barriere di tipo diagnostico e della compatibilità economica possano trovare soluzione. Ospedali Riuniti ha chiesto immediatamente accreditamento per la terapia CAR-T-cell e lo ha ottenuto, divenendo punto di riferimento nazionale e interregionale. Grazie all’impegno congiunto dell’Ospedale e dell’Università si stanno aprendo tante nuove frontiere. Fondamentale è l’atto di solidarietà della famiglia Farinelli Dusmet che ancora ci commuove: dopo che Lorenzo se ne è andato, ha lasciato un grande segno che sarà nelle persone che riusciremo a salvare”.  La Fondazione Lorenzo Farinelli che segue da due anni questa battaglia, nelle parole della presidente Amalia Dusmet Farinelli, nel ringraziare l’assessore e fare i complimenti al Reparto di Ematologia di Torrette, ha definito questo "un passo importante verso la sconfitta dei tumori, anche se la ricerca scientifica non deve mai fermarsi: ”Oggi la possibilità di curare attraverso le Car-T ci viene data, viene data ad Ancona, nella clinica di Ematologia dove mio figlio è stato curato con professionalità e amore. La Fondazione è vicina alla clinica e si allargherà ad altre che chiedono la nostra presenza. Il primo atto della Fondazione è stato quello di dare  una borsa di studio per la ricerca. La nostra speranza è che tutti coloro che incappano in questa terribile malattia possano avere speranza”.  

28/05/2021 10:12
"La strada dei sogni": presentato il nuovo libro dell'architetto Romozzi sul progetto 'Quadrilatero'

"La strada dei sogni": presentato il nuovo libro dell'architetto Romozzi sul progetto 'Quadrilatero'

Ieri, mercoledì 26 maggio, presso la sede generale della IBL Banca a Roma, alle ore 15:30, ha avuto luogo, anche in diretta Zoom, la presentazione del libro "La strada dei sogni" di Fabrizio Romozzi e Maurizio Verdenelli, edito dalla casa editrice Eurolink. Il testo ripercorre tutti i passaggi che hanno portato alla realizzazione del progetto "Quadrilatero".  Hanno presenziato, tra gli altri, Fabrizio Romozzi, architetto e autore del libro, Mario Baldassari, ideatore e artefice del progetto insieme all'architetto Romozzi, a Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova e Alessia Pupo, figlia di Ermanno Pupo, uno degli ideatori del progetto venuto a mancare nel 2016.  Introduce l'argomento il Professor Mario Baldassarri: "Vorrei dare al titolo un senso personalizzato: ero bambino nel 1954 e andavo al mare con mio padre a Civitanova Marche. Una volta decidemmo di fare una gita a Foligno, 2 adulti e 4 bambini con una Topolino, ci mettemmo 2 ore. Io osservai che due ore per andare e due per tornare per prendere un caffè a Foligno fosse troppo tempo, mio padre rispose che quando fossi diventato grande avrei costruito io una strada larga e più veloce". "Nel 2001 sono stato nominato viceministro dell'economia e, durante la campagna elettorale, posi come primo argomento la costruzione di un asse Civitanova - Foligno, una grande superstrada a 4 corsie - aggiunge Baldassarri -. L'allora giunta regionale marchigiana fu inizialmente molto contraria all'ipotesi, mi accusarono di voler favorire la provincia di Macerata e sfavorire la provincia di Ancona con l'asse Ancona - Perugia. Allora rilanciai subito chiamando il progetto Quadrilatero: è il collegamento fra il mar Adriatico e il mar Tirreno. Ma il successo del quadrilatero è solo un primo tassello. E' la strada dei sogni ma i sogni non devono finire mai, realizzato uno bisogna realizzarne altri" Molti gli interventi tecnici legati all'archeologia, alla finanza e alla politica, poi il Sindaco Ciarapica: "Mi ricordo bene il Senatore Baldassarri, all'epoca del suo mandato siamo stati in tante occasioni insieme a Civitanova e ho visto questo suo sogno diventare realtà. Il mio territorio ed in particolare la mia città sono stati i maggiori beneficiari di questo collegamento stradale che ha posto fine al dannoso isolamento delle Marche e della provincia di Macerata. Lo sviluppo dei territori passa necessariamente dai collegamenti, questa via di collegamento ha regalato alla nostra regione una seconda vita dopo anni di penalizzazioni. La Civitanova - Foligno rappresenta, sopratutto per la mia città, una grande occasione di crescita economica e sviluppo turistico. La grande capacità e l'obbiettivo mai perso di vista del bene comune del professor Baldassarri che ha lavorato incessantemente affinchè questa opera poderosa potesse avere finlamente compimento, insieme all'instancabile architetto Romozzi hanno consentito a questo progetto di realizzarsi. Non finirò mai di ringraziarli per questo." Alessia Pupo ricorda l'opera del padre: "Papà parlava della Quadrilatero con grande orgoglio e con un sorriso stampato sulle labbra, fin dall'inizio avevano voluto veicolare il messaggio che il Quadrilatero era, ed è, un grande patrimonio per le regioni di riferimento, non deve essere considerata semplicemente come un asse viario ma come un grande complesso infrastrutturale utile per il rilancio di due regioni che fin da allora erano già state colpite fortemente dal terremoto, la speranza per le nuove generazioni. Furono anche anni difficili, data la complessità dell'opera ed alcuni attacchi politici e personali; mio padre ha sempre affrontato tutto con estrema serenità e ironia, convinto della bontà dell'opera e delle ragioni del Quadrilatero". "Voglio ricordarlo con due episodi - dice Alessia -: lui teneva in studio due foto vicine, una dell'amato nipote Jacopo e una dei quattro della Quadrilatero che alzano la mano in segno di vittoria all'inaugurazione del tratto Bavareto-Colfiorito, quella strada dei sogni rappresentava il futuro per le nuove generazioni; l'altro episodio è di quando papà, che aveva già dei problemi, era voluto intervenire assolutamente all'inagurazione della 77 e della 318 nel luglio 2016 e nel raggiungere il suo posto ricevette molti applausi dalle maestranze ed i vari dirigenti che si erano voluti fare la foto con lui, in quell'occasione l'ho visto non solo sorridere ma anche con gli occhi lucidi. Quello è il profondo significato del quadrilatero: sono stati definiti anche pazzi visionari, venditori di tappeti, ma in realtà era una grandissima squadra di professionisti dalla grande umanità accompagnati dalla buona politica." Infine parla Romozzi: "Il libro narra di una storia umana e professionale. All'inzio mi venne data un interinale, l'ufficio era uno spazio vuoto che arredai con mobili dell'Iri, sembrava un arlecchino ma era molto funzionale. Il modello fu una mia intuizione, molto avanti per l'epoca, ma l'intuizione è un conto, fare la struttura ne è un altro. Le persone erano molto motivate, eravamo 68 di cui 48 solo dell'alta sorveglianza che hanno gestito due miliardi e centocinquasei milioni di euro. Quello che desidero è che questo modello venga replicato. Il libro l'ho voluto fare sopratutto per ricordare due persone importanti: l'ingegnere Pieralisi che mi ha insegnato l'ABC e mi considerava uno dei suoi direttori generali, mi riceveva il sabato dopo tutti e con lui rimanevo a pranzo; l'altro è il dottor Pupo che è stato per me come un fratello maggiore, ha sempre condiviso le mie follie; ma sopratutto lo dedico ai miei due figli, Luca e Lucia, e mia sorella Donatella." Concludiamo consigliando l'acquisto del libro, frutto di un grande sforzo che va premiato. 

27/05/2021 19:07
Niente case popolari a chi ha subito una condanna: in arrivo nuovi criteri nella Regione Marche

Niente case popolari a chi ha subito una condanna: in arrivo nuovi criteri nella Regione Marche

In arrivo nuovi criteri per le assegnazioni delle case popolari. Li prevede la proposta di legge approvata dalla Commissione Governo del territorio presieduta da Andrea Maria Antonini che, andando a intervenire sulla normativa vigente riguardante il sistema regionale delle politiche abitative, introduce modifiche ai parametri soggettivi per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata e sovvenzionata. L’articolato legislativo fa riferimento alla pdl, scelta come testo base, a iniziativa della Lega (primo firmatario lo stesso Antonini) a cui è stata abbinata un’altra proposta presentata dal gruppo Fratelli d’Italia, con Nicola Baiocchi primo sottoscrittore. Novità per quanto riguarda i requisiti del richiedente per entrare nelle graduatorie dei bandi. Particolare attenzione ai giovani con agevolazioni per i nuclei familiari composti da soggetti under 35 anni; alle famiglie monoparentali con uno o più figli a carico e alle Forze dell’ordine e al Corpo dei Vigili del fuoco che godranno di alcuni benefici. Introdotte, inoltre, modifiche alle cause di decadenza delle assegnazioni, con particolare riferimento ai soggetti che hanno subìto alcuni tipi di condanne. Il testo approvato dalla Commissione (relatori Andrea Maria Antonini per la maggioranza e Anna Casini, del Pd, per l’opposizione) è stato trasmesso al Cal e al Crel per i pareri di competenza prima di poter approdare il Aula per il via libera definitivo da parte dell’Assemblea legislativa. Nel proseguimento dei lavori la Commissione ha svolto alcune audizioni in materia edilizia e di riqualificazione urbana sostenibile. Ascoltati i rappresentanti dell’Ance, dell’Ordine degli Architetti e di quello dei Geometri delle Marche.

27/05/2021 16:05
Saltamartini accelera: "Entro fine giugno un milione di vaccinati e immunizzazione di massa"

Saltamartini accelera: "Entro fine giugno un milione di vaccinati e immunizzazione di massa"

La Regione Marche spinge l’acceleratore sulle vaccinazioni. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, questa mattina, a margine di una conferenza stampa, ha annunciato che l’obiettivo, del tutto raggiungibile, è quello di un milione di vaccinati entro giugno.  “Lo avevamo annunciato a gennaio tra molti increduli – ha sottolineato – e oggi possiamo dire che se il volume di vaccini previsti ci sarà consegnato nei tempi stabiliti, il nostro sistema sanitario regionale è pronto entro la fine del mese prossimo a portare le Marche a un milione di prime dosi e quindi all’immunizzazione di massa. Merito dei medici e di tutti gli operatori che lavorano senza sosta e merito anche dei marchigiani che sono andati diligentemente a vaccinarsi evitandoci di dover organizzare i Vaccin Day come da altre parti ".  "Al momento - ha proseguito Saltamartini - sono aperti gli slot di prenotazione per la fascia dai 40 anni in su, stiamo approntando un nuovo sistema con slot dedicato tramite Poste per accelerare le vaccinazioni delle persone con comorbidità e ci stiamo organizzando per la vaccinazione nelle aziende e nel settore del turismo. In questo senso ci sono numerose richieste di sindaci a cui intendiamo dare risposta. Sono infatti convinto che per impedire la diffusione del virus sia necessario immunizzare oltre alle categorie fragili, i soggetti con elevata mobilità sociale". " La nostra Regione per efficienza di vaccinazione è tra le prime a livello nazionale e ci stiamo impegnando al massimo per essere anche tra quelle che ripartiranno per prime”, ha evidenziato l'assessore Saltamartini.

27/05/2021 15:45
Coronavirus, 154 casi oggi nelle Marche: 40 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus, 154 casi oggi nelle Marche: 40 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3572 tamponi: 1879 nel percorso nuove diagnosi (di cui 410 nello screening con percorso Antigenico) e 1693 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'8,2%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 154: 40 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 40 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 21 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (34 casi rilevati), contatti in ambito domestico (33 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (41 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (5 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 27 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 410 test e sono stati riscontrati 8 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare) per un rapporto positivi/testati pari al 2%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'8,2% oggi, rispetto al 6,6% di ieri. In diminuzione di 8 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (166), di cui 34 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 14 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 26 pazienti: 5 all'ospedale di Macerata e 21 al Covid Hospital di Civitanova. Il Servizio Sanità delle Marche ha, inoltre, comunicato che nelle ultime 24 ore si è purtroppo verificato un decesso correlato al Covid-19.  La vittima è una 91enne di Francavilla D'ete, che si è spenta all'ospedale "Murri" di Fermo.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita, a causa del Covid-19, 3012 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (977), mentre sono 508 quelle totali nella provincia di Macerata.    

27/05/2021 10:45
A14, Acquaroli chiede incontro con Società Autostrade: "Da oltre 3 anni pesanti disagi, inaccettabile"

A14, Acquaroli chiede incontro con Società Autostrade: "Da oltre 3 anni pesanti disagi, inaccettabile"

"Ieri ho richiesto un ulteriore incontro alla Società Autostrade con oggetto i lavori che si stanno svolgendo sulla A14 nel tratto da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto. Comprendo che per ripristinare le condizioni di sicurezza i lavori debbano essere effettuati, ma è inaccettabile che da oltre tre anni la viabilità della nostra A14 subisca pesanti condizionamenti con ripercussioni e ricadute negative sul nostro territorio, su cittadini e turisti, lavoratori e imprese". A scriverlo su Facebook è il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli che, nella giornata di ieri, ha inviato una lettera all’amministratore delegato di Società Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi per richiedere un incontro sui lavori estivi del tratto marchigiano della A14 al fine di ridurre i disagi alla mobilità. "Bisogna velocizzare i lavori e trovare il sistema per limitare i disagi che ci condizionano ormai da troppo tempo - aggiunge il governatore -. Confido nella leale collaborazione istituzionale e nella comprensione del livello di criticità che nel periodo estivo rischia di diventare ancora più pesante. Questo deve essere assolutamente evitato". In uno stralcio della missiva scritta da Acquaroli all'ad di Società Autostrade si legge: “Porto alla Sua attenzione la grave criticità del flusso veicolare che interessa il tratto A14 nel Sud delle Marche, tra Porto Sant’Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio e tra Pedaso e Grottammare, in conseguenza dei lavori in corso. Pur consapevoli che la criticità è collegata alle improrogabili attività di consolidamento delle gallerie, conseguenti alle verifiche pianificate con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si chiede un incontro al fine di valutare le modalità e le misure più efficaci da intraprendere per ridurre al minimo i disagi nella mobilità di cittadini e turisti, lavoratori e imprese. Il tratto interessato, infatti, è percorso quotidianamente da pendolari e lavoratori di imprese. I disagi interessano anche le aree limitrofe dei Comuni lungo la fascia costiera, dove si riversano i veicoli in cerca di vie alternative, con evidenti situazioni di congestione. I lavori rischiano di impattare negativamente anche sul settore turistico, sul quale stiamo puntando per il rilancio economico nell’attuale fase di ripresa post pandemia”.  L’incontro sarà anche occasione per monitorare il rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma dei lavori.

27/05/2021 09:32
Montecopiolo e Sassofeltrio, bye bye Marche: aggregati all'Emilia-Romagna

Montecopiolo e Sassofeltrio, bye bye Marche: aggregati all'Emilia-Romagna

I comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio si distaccano dalle Marche ed entrano in Emilia-Romagna. Con 166 sì, l'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al ddl per il distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e la loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna. I no sono stati 41 e gli astenuti 12. Il referendum nei due Comuni per il distacco dalle Marche si svolse nel giugno 2007. La Regione Emilia Romagna ha dato parere favorevole all'aggregazione il 17 aprile 2012, mentre la Regione Marche ha espresso parere negativo il 16 aprile 2016, affermando che il referendum svoltosi 12 anni prima fosse da considerare "non più attuale". Questa posizione è stata fatta propria dal Pd che ha votato contro il distacco dalle Marche, mentre tutti gli altri gruppi hanno votato a favore, pur con singoli voti in dissenso. Già nel 2009 altri comuni appartenenti all'Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello) erano stati distaccati dalle Marche e aggregati alla regione Emilia-Romagna con un'altra legge. (Fonte: Ansa)

26/05/2021 11:50
Covid, le Marche in zona bianca prima del previsto? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, le Marche in zona bianca prima del previsto? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati a questa nuova puntata decisamente piena di ottimismo. La situazione continua a migliorare con la velocità della scorsa settimana. Si registra un calo generalizzato dei contagi pari al 30%.  Anche per i ricoveri nelle strutture ospedaliere e i decessi la tendenza è quella di un calo, che sta accelerando in parallelo a come variavano i contagi nelle scorse settimane. Notiamo come il miglioramento sia diffuso in tutto il Paese, con le regioni tutte tornate in zona gialla e con un meno 20% di posti in terapia intensiva occupati. Per le Marche, nel caso in cui si profilasse un'altra settimana simile alla scorsa, potremmo candidarci alla 'zona bianca' addirittura dall'inizio del mese di giugno, con un anticipo di una settimana rispetto a quanto predetto nella scorsa puntata della mia rubrica (leggi qui). Ricordiamo, poi, che raggiunti i 71 casi medi giornalieri per milione di abitanti occorre rimanere sotto questa soglia per 3tresettimane consecutive. Attualmente le regioni che sono in candidatura per la zona bianca sono 8. Questa settimana voglio inoltre focalizzarmi sui motivi della discesa dei contagi. Per molte persone sembra assurdo che aperture sensate portino a un miglioramento maggiore di una chiusura fatta male, oramai si stanno moltiplicando gli studi di come sia estremamente difficile contagiarsi all'aria aperta. In Irlanda il Ministero della Salute ha analizzato che meno dello 0.1% dei casi possa essere imputabile a contagi in spazi aperti.  I vaccini certamente hanno un ruolo nel calo dei contagi, anche se a livello attuale non credo sia troppo incisivo. Mi spiego meglio, certamente avendo vaccinato anziani e persone fragili il vaccino ha avuto un'enorme incidenza nel calo dei casi gravi, dei decessi e dei ricoveri, ma a livello di diffusione incidono attualmente solo la vaccinazione del personale sanitario. In genere il virus è maggiormente portato da persone che escono, lavorano e vanno a scuola, ovvero da chi incontra molte persone. Queste fasce di età e categorie ancora non hanno ricevuto dosi di vaccino (ad eccezione di personale sanitario, militari, insegnanti) quindi a mio avviso il miglioramento nei contagi attualmente non può essere imputato unicamente ai vaccini.

25/05/2021 20:48
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