"La strada dei sogni": presentato il nuovo libro dell'architetto Romozzi sul progetto 'Quadrilatero'
Ieri, mercoledì 26 maggio, presso la sede generale della IBL Banca a Roma, alle ore 15:30, ha avuto luogo, anche in diretta Zoom, la presentazione del libro "La strada dei sogni" di Fabrizio Romozzi e Maurizio Verdenelli, edito dalla casa editrice Eurolink.
Il testo ripercorre tutti i passaggi che hanno portato alla realizzazione del progetto "Quadrilatero".
Hanno presenziato, tra gli altri, Fabrizio Romozzi, architetto e autore del libro, Mario Baldassari, ideatore e artefice del progetto insieme all'architetto Romozzi, a Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova e Alessia Pupo, figlia di Ermanno Pupo, uno degli ideatori del progetto venuto a mancare nel 2016.
Introduce l'argomento il Professor Mario Baldassarri: "Vorrei dare al titolo un senso personalizzato: ero bambino nel 1954 e andavo al mare con mio padre a Civitanova Marche. Una volta decidemmo di fare una gita a Foligno, 2 adulti e 4 bambini con una Topolino, ci mettemmo 2 ore. Io osservai che due ore per andare e due per tornare per prendere un caffè a Foligno fosse troppo tempo, mio padre rispose che quando fossi diventato grande avrei costruito io una strada larga e più veloce".
"Nel 2001 sono stato nominato viceministro dell'economia e, durante la campagna elettorale, posi come primo argomento la costruzione di un asse Civitanova - Foligno, una grande superstrada a 4 corsie - aggiunge Baldassarri -. L'allora giunta regionale marchigiana fu inizialmente molto contraria all'ipotesi, mi accusarono di voler favorire la provincia di Macerata e sfavorire la provincia di Ancona con l'asse Ancona - Perugia. Allora rilanciai subito chiamando il progetto Quadrilatero: è il collegamento fra il mar Adriatico e il mar Tirreno. Ma il successo del quadrilatero è solo un primo tassello. E' la strada dei sogni ma i sogni non devono finire mai, realizzato uno bisogna realizzarne altri"
Molti gli interventi tecnici legati all'archeologia, alla finanza e alla politica, poi il Sindaco Ciarapica: "Mi ricordo bene il Senatore Baldassarri, all'epoca del suo mandato siamo stati in tante occasioni insieme a Civitanova e ho visto questo suo sogno diventare realtà. Il mio territorio ed in particolare la mia città sono stati i maggiori beneficiari di questo collegamento stradale che ha posto fine al dannoso isolamento delle Marche e della provincia di Macerata. Lo sviluppo dei territori passa necessariamente dai collegamenti, questa via di collegamento ha regalato alla nostra regione una seconda vita dopo anni di penalizzazioni. La Civitanova - Foligno rappresenta, sopratutto per la mia città, una grande occasione di crescita economica e sviluppo turistico.
La grande capacità e l'obbiettivo mai perso di vista del bene comune del professor Baldassarri che ha lavorato incessantemente affinchè questa opera poderosa potesse avere finlamente compimento, insieme all'instancabile architetto Romozzi hanno consentito a questo progetto di realizzarsi. Non finirò mai di ringraziarli per questo."
Alessia Pupo ricorda l'opera del padre: "Papà parlava della Quadrilatero con grande orgoglio e con un sorriso stampato sulle labbra, fin dall'inizio avevano voluto veicolare il messaggio che il Quadrilatero era, ed è, un grande patrimonio per le regioni di riferimento, non deve essere considerata semplicemente come un asse viario ma come un grande complesso infrastrutturale utile per il rilancio di due regioni che fin da allora erano già state colpite fortemente dal terremoto, la speranza per le nuove generazioni. Furono anche anni difficili, data la complessità dell'opera ed alcuni attacchi politici e personali; mio padre ha sempre affrontato tutto con estrema serenità e ironia, convinto della bontà dell'opera e delle ragioni del Quadrilatero".
"Voglio ricordarlo con due episodi - dice Alessia -: lui teneva in studio due foto vicine, una dell'amato nipote Jacopo e una dei quattro della Quadrilatero che alzano la mano in segno di vittoria all'inaugurazione del tratto Bavareto-Colfiorito, quella strada dei sogni rappresentava il futuro per le nuove generazioni; l'altro episodio è di quando papà, che aveva già dei problemi, era voluto intervenire assolutamente all'inagurazione della 77 e della 318 nel luglio 2016 e nel raggiungere il suo posto ricevette molti applausi dalle maestranze ed i vari dirigenti che si erano voluti fare la foto con lui, in quell'occasione l'ho visto non solo sorridere ma anche con gli occhi lucidi. Quello è il profondo significato del quadrilatero: sono stati definiti anche pazzi visionari, venditori di tappeti, ma in realtà era una grandissima squadra di professionisti dalla grande umanità accompagnati dalla buona politica."
Infine parla Romozzi: "Il libro narra di una storia umana e professionale. All'inzio mi venne data un interinale, l'ufficio era uno spazio vuoto che arredai con mobili dell'Iri, sembrava un arlecchino ma era molto funzionale. Il modello fu una mia intuizione, molto avanti per l'epoca, ma l'intuizione è un conto, fare la struttura ne è un altro. Le persone erano molto motivate, eravamo 68 di cui 48 solo dell'alta sorveglianza che hanno gestito due miliardi e centocinquasei milioni di euro. Quello che desidero è che questo modello venga replicato. Il libro l'ho voluto fare sopratutto per ricordare due persone importanti: l'ingegnere Pieralisi che mi ha insegnato l'ABC e mi considerava uno dei suoi direttori generali, mi riceveva il sabato dopo tutti e con lui rimanevo a pranzo; l'altro è il dottor Pupo che è stato per me come un fratello maggiore, ha sempre condiviso le mie follie; ma sopratutto lo dedico ai miei due figli, Luca e Lucia, e mia sorella Donatella."
Concludiamo consigliando l'acquisto del libro, frutto di un grande sforzo che va premiato.
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