La Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio di 16 persone tra ex dirigenti e revisori della vecchia Banca Marche (Bm), nel procedimento per il crac da un miliardo di euro dell'istituto di credito e della controllata Medioleasing. La decisione del gip Carlo Cimini arriverà entro marzo. Il giudice ha confermato Bm come responsabile civile. Le parti civili, tra cui Bankitalia, sono circa 2.800, tra obbligazionisti, azionisti e dipendenti, rappresentati anche da associazioni di consumatori.
L'Unione nazionale dei consumatori (2.683 assistiti), tramite l'avvocato Corrado Canafoglia, ha chiesto un sequestro conservativo di beni per 180 milioni a carico degli indagati e della vecchia BM: mobili, immobili, crediti, quote societarie; e di ordinare a BM e indagati di produrre i contratti assicurativi per responsabilità verso terzi. Nelle prossime udienze, la prima il 27 febbraio, parleranno i difensori: per alcuni imputati potrebbe essere chiesto l'abbreviato. Sulle istanze il gip deciderà alla fine. (Ansa)
Cala il sipario sul "4° Torneo Giovani Speranze - Città di Recanati".
Domenica 11 febbraio è stata una bellissima giornata di calcio giovanile, perfetto epilogo della manifestazione organizzata dal Villa Musone, e rivolta agli esordienti classe 2005. Partito l'11 dicembre 2017, all'evento hanno preso parte ben 34 compagini provenienti da tutta la regione, le quali si sono sfidate in partite appassionanti in un percorso partito con le fasi eliminatorie, proseguito attraverso gli ottavi ed i quarti di finale, per poi concludersi con le semifinali e le finali andate in scena proprio domenica 11 Febbraio. Nella mattinata presso il campo di Villa Musone si sono affrontate Fc Vigor Senigallia e Academy Civitanovese nella prima semifinale, che ha visto i vigorini avere la meglio dei rossoblu per 2-0, mentre nella seconda l'Afc Fermo si è imposto per 1-0 sul Villa Musone. Nel pomeriggio spazio alla finale per il 3°- 4° posto, tra Academy Civitanovese e Villa Musone, con i rossoblu che hanno conquistato la terza piazza grazie al successo per 1-0 sui giovani villans. A seguire la finalissima con l'Fc Vigor Senigallia vittoriosa per 2-0 sull'Afc Fermo e che ha nuovamente scritto il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione, dopo aver vinto la prima edizione del 2015 come Vigor Senigallia, insieme a quelli di Academy Civitanovese e Fano. Come detto una grande festa per tutto il movimento giovanile, per un torneo che sta diventando una realtà consolidata anno dopo anno, in cui i giovani calciatori si affrontano con sano agonismo, rispetto dell'avversario e voglia di divertirsi, oltre a mettere in mostra giocate pregevolissime.
Sono state premiati, oltre alle prime quattro squadre, anche l'arbitro delle fasi finali del torneo Stefano Vaccarini, premiato da Antonio Fiengo responsabile organizzativo dell'evento, il capocannoniere del torneo Francesco Del Gobbo dell'Academy Civitanovese, premiato dal responsabile tecnico del settore giovanile gialloblu Davide Finocchi, il miglior portiere Filippo Alessandroni della Fc Vigor Senigallia, premiato da Lorenzo Raccio, portiere degli allievi nazionali della Fermana nato calcisticamente nel Villa Musone ed eletto miglior estremo difensore nella 1° edizione della manifestazione. Infine il premio "Giovane Favoloso" riservato al miglior calciatore, è andato a Filippo Pesaresi dei villans, premiato dall'Assessore alle Sport del Comune di Recanati Mirco Scorcelli. "Siamo contenti perchè anche quest'anno è stata una manifestazione importante - ha commentato il presidente del Villa Musone Gianluca Camilletti - C'è stato un grandissimo equilibrio ma volevo fare i complimenti ai ragazzi per l'educazione, il rispetto, soprattutto il fair-play che vediamo ogni anno. Complimenti quindi ai ragazzi ma anche agli allenatori ed ai genitori perchè significa che li educano ai giusti valori. Un ringraziamento a tutto lo staff organizzativo della manifestazione che anche in questa edizione ha svolto un ottimo lavoro. Dico ai ragazzi ricordatevi questo giorno perchè vi garantisco che è uno di quei giorni che per tanti anni vi rimarranno nella memoria con il divertimento, la premiazione, la vittoria e la sconfitta".
Al vaglio del governo la proroga dello stato di emergenza a seguito del terremoto del 2016 per altri sei mesi. Con la conseguenza che nessuno sarà costretto a lasciare le strutture ricettive al termine dello stato di emergenza fissato attualmente al 28 febbraio "pur restando ferma la necessità di ridurre al minimo il ricorso a tale forma di assistenza".
A darne notizia è il Movimento Cinque Stelle di Tolentino che, nel diffondere il documento in cui la Regione preannuncia la proroga, sottolinea come "Gentiloni ha detto che l'emergenza post-terremoto è finita. Sembra l'unico ad esserne convinto visto che si sta studiando una proroga dello stato di emergenza.
La nota positiva è che chi è ancora ospite delle strutture alberghiere non sarà lasciato per strada per almeno altri 6 mesi".
Ora si attende che il Governo recepisca positivamente la proroga dello stato di emergenza prima della scadenza dello stesso.
Prendevano di mira tabaccai, li seguivano dopo il ritiro di scatoloni di sigarette in vari depositi dei Monopoli di Stato (Ancona, Bologna, Pescara) e poi, in pochi secondi, rompevano i finestrini delle loro auto per impossessarsi della merce. Era la modalità operativa utilizzata da due pregiudicati campani di 53 e 42 anni, arrestati dai carabinieri della Stazione di Brecce Bianche di Ancona per furto aggravato e danneggiamento.
L'operazione 'Tabacchi, è stata illustrata dal comandante della Compagnia di Ancona, cap. Fabio Ibba, e dal luogotenente Giuseppe Caiazzo. I militari hanno accertato che la batteria di ladri che utilizzava auto noleggiate a Salerno, ha compiuto almeno 25 colpi nelle Marche (15 ad Ancona e poi a Sirolo, Osimo, Castelfidardo, nell'Ascolano, a Macerata, Moresco, Grottammare, Fermo e Sant'Angelo in Vado), in Emilia Romagna e in Abruzzo. L'indagine era partita a fine agosto dal furto di tre scatoloni di sigarette (6.500 euro di valore) appena ritirati dal deposito alla Baraccola. (Ansa)
Il 7 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato sottoscritto l’Accordo fra il Commissario straordinario del Governo, on. Paola De Micheli, e i Presidenti delle Regioni/vice Commissari dell’aree colpite dal sisma del 2016 (Italia Centrale), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Struttura di Missione, Inps, Inail e le parti sociali del settore edile, in materia di verifica della congruità della incidenza della manodopera impegnata nei singoli e specifici cantieri di ricostruzione, pubblici e privati, che si attiveranno nelle aree del cratere.
I macro obiettivi che persegue tale Accordo sono – da una parte – quello di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare nei lavori di recupero e ricostruzione degli immobili pubblici e privati situati nelle aree colpite e – dall’altra – quello di contribuire ad accelerare l’apertura dei cantieri a circa due anni dall’evento sismico.
CNA Macerata si ritiene soddisfatta dell’accordo sottoscritto perché valorizza la qualità delle imprese artigiane e delle piccole imprese edili locali che apporteranno un contributo determinante alla ricostruzione di quei territori. Inoltre, con l’Accordo siglato, si mette al centro del funzionamento del sistema di verifica e certificazione della congruità per tutti i lavori di natura edile il sistema della bilateralità edile (Casse Edili ed Edilcasse), che si pone immediatamente al servizio sia delle imprese che realizzeranno i lavori sia della popolazione che desidera al più presto far risorgere i territori colpiti dal sisma.
Per tutti i lavoratori autonomi e i lavori non edili presenti nel cantiere sarà il direttore dei lavori a certificare la congruità della manodopera.
Dai candidati del Movimento 5 Stelle della Regione Marche riceviamo
Oggi sarà il grande giorno dell’arrivo di Matteo Salvini nelle Marche: dopo quanto accaduto lo scorso sabato a Macerata, è chiaro che la “gita” elettorale dell’onnipresente capo del Carroccio non lascia presagire nulla di buono in una terra ancora in stato di shock e in fermento dopo le vicende tristemente note a tutti.
Nella speranza che Salvini non venga a soffiare sopra al fuoco dell’intolleranza come è suo rivedibile costume, dovrebbe invece spiegare ai marchigiani per quale motivo dovrebbero mettere una croce sul suo partito vista l’orgia di candidature quanto meno discutibili che la Lega propone su scala nazionale e anche a livello marchigiano. Ricordiamo che se oggi il fenomeno dell’immigrazione è fuori controllo, la responsabilità principale è di una legge, la Bossi-Fini, che ha come primo firmatario il fondatore del partito che Salvini guida: il candidato premier della Lega si dimentica sempre di specificarlo.
Fondatore che, nonostante una condanna a due anni per appropriazione indebita nell’inchiesta “The Family”, la Lega ripropone senza troppi imbarazzi anche stavolta. Anche nelle Marche però, la Lega propone dei veri e propri assi del buon senso, come il segretario regionale Luca Paolini, colui che auspicava una sorta di apartheid sugli autobus con l’obbligo per gli extracomunitari di far sedere gli italiani. Ha per sé addirittura un collegio uninominale Tullio Patassini, che fino a poche settimane fa era in Alternativa Popolare, partito che in questi cinque anni ha fatto da stampella a Renzi al governo: nel momento del bisogno, è noto, l’incoerenza cronica della Lega emerge sempre.
E che dire poi di Giorgia Latini, assessore ad Ascoli e nuora di quel Pietro Santarelli che figura tra gli imprenditori debitori di Banca Marche per somme superiori ai 110 milioni di euro complessivi. Sarà buffo vedere il leader leghista elevarsi a portabandiera dei risparmiatori che hanno perso tutto con una presenza così imbarazzante in lista. Però si sa, Salvini ci ha abituato alle carnevalate: stavolta capita a fagiolo”.
Incontro questo pomeriggio a palazzo Chigi sul tema del decreto cosiddetto "Salva Peppina", sulla regolarizzazione delle casette abusive per i terremotati, tra il commissario alla ricostruzione onorevole Paola De Micheli, il suo staff tecnico e una delegazione dell'associazione di terremotati "La nostra terra trema, noi no", composta da Diego Camillozzi, Carlo Chiarolla, Ludvina Cinti ed il tecnico ingegner Roberto Di Girolamo.
"Usciamo dal confronto con certezze, non purtroppo sufficienti a definire il caso di specie ma comunque certezze. Il commissario ha spiegato che essendo stato sciolto il parlamento, le norme attuali del decreto non possono essere modificate sino a quando il nuovo parlamento non si riunirà prima del prossimo 23 marzo – hanno specificato i componenti dell'associazione – è stato specificato che le norme 'Salva Peppina' sono nate stabilendo determinati criteri, stimando una casisistica di circa 300 case abusive, di cui circa 200 sono state ritenute sanabili con la nuova norma. I numeri reali invece si sono rivelati di molto superiori, il problema si è dunque spostato in ordine di grandezza".
Il commissario De Micheli si è impegnata ad inserire nella relazione sullo stato della ricostruzione, che presenterà al parlamento neo-eletto a fine marzo, il problema del cosiddetto "abuso di necessità", delle persone terremotate che non hanno voluto lasciare la loro terra. "Ha affermato che investirà il nuovo parlamento del problema – proseguono i componenti dell'associazione – è stato sollevato anche il problema degli abusi strutturali, che impediscono la presentazione dei progetti di ricostruzione. Abbiamo presentato un documento con alcuni rilievi tecnici, che è stato apprezzato dai tecnici della struttura commissariale".
Dal colloquio con l'onorevole Paola De Micheli, il gruppo de "La terra trema noi no", ha appreso del prolungamento dello stato di emergenza: "E' stato detto che ci sarà un prolungamento dello stato di emergenza almeno sino a fine agosto, in quanto le ordinanze di Protezione civile, non consentono di superare i sei mesi di proroga. Sono giunte rassicurazioni che l'attuale regime del contributo di autonoma sistemazione, non subirà nessuna modifica, rispetto a quello vigente. Saranno riaperti i termini, in centri dove ancora la situazione non è definita, per la richiesta di soluzioni abitative di emergenza o per l'assegnazione degli alloggi Erap, acquisiti dalle Regioni. Continueremo ad essere vigili ed attivi, per poter giungere ad una soluzione positiva, di questo problema che incombe su tante famiglie, togliendo loro la serenità, dopo che hanno perso tutto a causa del sisma".
A gennaio si sono tenuti a Macerata i corsi di formazione Astro rivolti al personale delle sale da gioco come previsto dall’ordinanza regionale approvata nel gennaio 2017. L’obiettivo di questi corsi è aumentare le competenze del personale impiegato nelle sale da gioco trattando temi quali: il divieto di accesso al gioco per i minori, le norme antiriciclaggio, conoscenza della normativa in materia di gioco, risorse e strumenti utili a individuare ed intervenire su comportamenti a rischio di dipendenza patologica.
Questa iniziativa ci offre l’opportunità per un ragionamento più ampio sul tema del gioco in Italia e nel nostro territorio.
La regolamentazione del gioco d’azzardo nel nostro Paese sembra muoversi a due velocità. Da un lato abbiamo le norme relative ai siti di gioco a distanza, grazie alle quali gli operatori in possesso di regolare licenza sono obbligati ad offrire un servizio che rientri entro determinati criteri, dall’altra, invece, si trovano le sale da gioco e gli apparecchi slot presenti sul territorio, per i quali manca un’organica regolamentazione a livello nazionale. Le amministrazioni locali sono quindi lasciate in qualche modo sole a riordinare un settore tanto critico quanto complesso.
Se le preoccupazioni correnti in merito al gioco d’azzardo si concentrano sugli aspetti come il rischio per le fasce più deboli della popolazione, l’aumento della spesa in materia di scommesse e la diffusione delle patologie da gioco compulsivo, i casinò online hanno già trovato misure e modalità utili a limitare questi pericoli. Innanzitutto, solo i soggetti maggiorenni possono aprire un conto di gioco e, grazie al fatto che agli utenti viene chiesto l’invio di una copia del documento di identità, è davvero difficile aggirare questo primo filtro. In secondo luogo, i giocatori online hanno la possibilità di stabilire limiti di deposito settimanali che permetto di introdurre un controllo automatico sul proprio livello di spesa. Infine, grazie ai bonus senza deposito e alle versioni Demo dei giochi, gli utenti hanno la possibilità anche di giocare gratuitamente senza dover necessariamente attingere al proprio denaro.
L’attuazione di misure simili sugli apparecchi slot e nelle sale giochi presenti sul territorio appare invece più complessa. La Regione Marche si è attivata da tempo, approvando nel gennaio 2017 un’ordinanza per disciplinare la prevenzione ed il trattamento del GAP (gioco d’azzardo patologico). In quella misura si prevedevano regole relative alla distanza degli esercizi con slot dai luoghi sensibili e agli orari di apertura e al divieto di pubblicità. Accanto a questi divieti erano anche previste attività di sensibilizzazione a favore dei giovani e di formazione e di responsabilizzazione degli esercenti. Ai Comuni poi spettava approvare i relativi regolamenti per l’attuazione delle direttive e molti hanno scelto una via che non fosse solo di imposizione di divieti ma anche di dialogo con tutti i soggetti coinvolti. Macerata come anche Civitanova Marche, Ancona e più recentemente Jesi si sono infatti rese conto che le ordinanze non sempre raggiungono gli obiettivi di contrasto al Gap che si propongono e, anzi, rischiano di danneggiare l’economia locale. Questi comuni hanno quindi preferito organizzare tavoli di confronto tra amministrazioni e associazioni di categoria che permettessero di trattare il tema del gioco in modo più organico e integrato, preoccupandosi sia di tutelare i cittadini a rischio, sia di non danneggiare le imprese locali con conseguente perdita di posti di lavoro.
Il tema è serio e complesso: se da una parte è indiscutibile che il gioco patologico sia una delle nuove emergenze sociali da affrontare, è vero anche che i dati del 2017 dimostrano come le misure restrittive dei Comuni non abbiano sortito l’effetto sperato. Le statistiche dello scorso anno ci dicono che limitazioni dell’orario di funzionamento degli apparecchi di gioco e distanziometri non hanno ridotto la spesa nel gioco d’azzardo.
Ben vengano quindi le attività di formazione per gli operatori tenutesi a Macerata e di sensibilizzazione per i giovani previste dal piano regionale; forse una maggiore educazione sul gioco responsabile e sul come godere di questa forma di intrattenimento con moderazione è veramente la direzione da seguire per il futuro.
La prima tappa del Segretario della Lega e candidato Premier sarà a Fabriano, dove alle 12:10 visiterà la Tecnowind e i lavoratori dell’azienda in crisi. Si sposterà poi in centro città per incontrare i commercianti fabrianesi e per un aperitivo/pranzo elettorale al ristorante “Mercato Coperto” di Piazza Garibaldi.
Alle 14:00 Matteo Salvini sarà a Camerino per un incontro al City Park con i comitati dei terremotati e i sindaci dei comuni del cratere. In programma poi una visita alla zona rossa del terremoto.
Si sposterà in seguito a Civitanova Marche per incontrare, verso le 16:00, alcuni commercianti al mercato ittico e raggiungere il Porto dove nei locali del Cantiere Navale Anconetani è previsto un appuntamento sulle problematiche derivanti dalla Direttiva Bolkestein insieme ai pescatori, ai proprietari di chalet e ai piccoli armatori.
Il giro si concluderà ad Ascoli Piceno dove inaugurerà, alle 17:30, il nuovo punto elettorale della Lega in via Cino del Duca 1/3 e in seguito terrà un comizio in Piazza Arringo.
La società Asd Villa Musone comunica di aver sollevato dalla guida tecnica della Juniores Regionale mister Carlo Mandola. A Carlo, cui va il ringraziamento per il lavoro svolto in queste due stagioni alla guida della Juniores gialloblu, la società augura le migliori fortune professionali e sportive.
Contestualmente la dirigenza ha già individuato il nuovo allenatore che guiderà la squadra da qui fino alla fine della stagione. E' con grande piacere che la società dà il benvenuto a Marco Mancinelli, vecchia conoscenza del sodalizio gialloblu. Infatti Marco, classe '82 con un passato da calciatore ad ottimi livelli con il Verona, torna in casa villans dopo aver allenato la prima squadra da ottobre 2015 a gennaio 2017 con buoni risultati. Buon lavoro Marco!
Fervono i preparativi per l’85ˆ edizione di The Micam Milano, l’attesissimo appuntamento fieristico dedicato alla calzatura, da sempre punto di riferimento a livello internazionale per le tendenze e i must delle nuove stagioni, che si svolgerà in contemporanea con Mipel, la fiera dedicata al mondo della pelletteria ed accessori.
Anche 45 aziende del settore Calzature e Pelletteria di Confartigianato Imprese Macerata saranno protagoniste del Micam 2018, e dall’11 al 14 febbraio avranno la possibilità di esporre e far conoscere agli operatori esteri le loro creazioni 100% Made in Italy.
«Questo evento», sottolinea il Presidente Regionale di Confartigianato Imprese, Giuseppe Mazzarella nonché membro del Consiglio di Amministrazione di ITA, «si conferma ogni anno un appuntamento imprescindibile per il settore calzaturiero, basti pensare che nell’edizione autunno/inverno 2017 i visitatori sono stati 44.610 (+ 5% rispetto all’edizione di febbraio 2016), di cui 26.505 stranieri (+8%) e 18.005 italiani (+ 1.2%), e ben 1.405 sono stati gli espositori tra cui 795 italiani, (tra questi il distretto delle Marche ne contava circa 220) e 610 internazionali. Sul fronte internazionale, nell’edizione di Febbraio 2017, la Russia ha registrato una crescita pari al 18%, così come l’Ucraina con un + 20%, la migliore performance spetta invece alla Corea del Sud con un + 53%. Per quanto riguarda l’Europa, la Germania ha avuto un incremento pari al 10%. Abbiamo come sempre importanti aspettative e siamo convinti che le nostre imprese sapranno stupire con le loro prestigiose collezioni. Saranno molte - continua Giuseppe Mazzarella - le produzioni dei nostri artigiani che hanno introdotto per questa edizione di The Micam elementi di innovazione sia per quanto riguarda il concetto di prodotto, sia per la tipologia di materiali utilizzati. Il trend da seguire è appunto quello di conciliare, nell’ambito delle proprie collezioni, concetti oltre che di moda e di qualità, ora più che mai, di innovazione, sia nell’ambito tecnico costruttivo, sia nella scelta dei materiali. Auspico inoltre, esortando le nostre forze politiche, che le sanzioni contro la Russia vengano tempestivamente cancellate”.
«Dopo l’Incoming Moda organizzato a Civitanova Marche in collaborazione con ICE che ha visto la presenza di 12 buyer stranieri provenienti da Russia, Ucraina, kazakistan, Corea del Sud e di 30 imprese partecipanti, i nostri artigiani», afferma Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata, «sono pronti per presentare i loro campionari a Milano, studiati e realizzati con accorgimenti che puntano a conquistare mercati determinanti come quello Europeo, Russo, degli Emirati, del Sud Africa e della Corea del Sud. Confartigianato Imprese sarà presente al Micam con un proprio e personalizzato stand promozionale al Pad. 3 corsia S11, dove all’interno saranno esposte produzioni di calzature e pelletterie d’eccellenza 100% Made in Italy, come ad esempio le creazioni di S.V Calzature e di Modi Pelletterie. Anche il Mipel - continua Paolo Capponi - ha visto nell’ultima edizione di Febbraio importanti conferme con 10.000 visitatori e una crescita complessiva dei compratori italiani pari al 6,2% e degli operatori esteri del 7%. Questo fa ben sperare per la 113° edizione di Mipel che attende oltre 300 brand, di cui circa 10 provenienti dal nostro distretto della pelletteria, il cui filo conduttore sarà la creatività, l’innovazione, la tradizione e la sperimentazione.
Uno striscione di solidarietà verso Luca Traini, l'attentatore razzista di Macerata. E' quanto accaduto nella serata di ieri a Roma, in zona Ponte Milvio, dove la grande scritta nera su fondo bianco è stata esposta per alcuni minuti e poi rimossa.
La foto dello striscione è inizialmente circolata sul web in modo virale su gruppi vicini all'estrema destra, per poi essere ripresa sui social da diversi movimenti antifascisti. Tra loro, l'Anpi, che l'ha condivisa su Twitter denunciando l'accaduto.(Adnkronos)
La solidarietà che si tocca, con mano e a livello emotivo. Questa volta è partito da Falconara, una città tutto sommato vicina, il gesto di vicinanza nei confronti di San Ginesio che ha visto protagonisti i ragazzi dell’Istituto comprensivo “V. Tortoreto”, sia quelli del capoluogo che quelli del plesso di Sant’Angelo in Pontano.
Il Gruppo Amici per lo Sport, con la collaborazione del ristorante Oasi Cannetacci di Castelferretti e la cooperazione del Comune di Falconara, ha destinato 2.600 euro raccolti durante la festa “Nonni & Nipoti con Famiglie e Mondo Paralimpico al seguito” all’acquisto di materiale didattico per le scuole medie, e una delegazione di tutti i soggetti coinvolti ha consegnato personalmente agli studenti i pacchi. Ad accoglierla il vicesindaco di San Ginesio, Eraldo Riccucci, l’assessore Marco Taccari e alcuni rappresentanti della Protezione Civile sanginesina.
“E’ stata un’emozione particolare perché abbiamo visto che anche un piccolo pensiero è servito a supportare emotivamente persone che hanno subito un trauma - ha dichiarato Tonino Valeri, presidente del comitato “Nonni & Nipoti” - Il volontariato si è reso pratico”. “Il donare, è stato un aspetto che mi ha fatto emozionare - ha commentato Tarcisio Pacetti, coordinatore del Gruppo Amici per lo Sport - vedere la riconoscenza dei ragazzi, ascoltarli cantare il bellissimo inno della scuola mi ha fatto sentire l’importanza di identificarsi anche nel canto. Vado via più arricchito”.
Anche per la segretaria generale del GAS, Alessandra Silenzi, l’aspetto più bello è stato “lo stupore dei ragazzi, i loro occhi sgranati quando hanno aperto i pacchi”. L’entusiasmo dei giovani è stato protagonista di questo gemellaggio solidale, che ha avuto tra i suoi fautori anche i volontari della Protezione civile di Falconara. “Da questa esperienza impariamo ancora una volta l’importanza del volontariato - ha concluso il vicesindaco di Falconara, Stefania Signorini. Il Gruppo Amici per lo Sport, ma anche la Protezione Civile, testimoniano quanto sia fondamentale il contributo di chi dona il proprio tempo agli altri, sia in situazioni di emergenza come può essere un terremoto, sia nell’ordinarietà. E poi dobbiamo credere nei giovani e nel ruolo che possono avere nella crescita delle comunità. Bisogna dare loro spazio”.
Nei giorni scorsi, dal momento della fuga dalla comunità, al tragico ritrovamento dei resti all'interno dei due trolley, la figura di riferimento nella famiglia di Pamela Mastropietro è stata sempre la mamma, Alessandra Verni, che ha esternato più volte il suo pensiero e soprattutto il suo dolore, tramite i media.
Lo ha fatto anche ieri sera, nell'intervista andata in onda su Canale5, dove è comparso per la prima volta di fronte alle telecamere anche Stefano Mastropietro, il papà della povera ragazza.
Occhi lucidi e accenna un sorriso la signora Alessandra, mentre inizia a parlare della figlia: "Pamela era stupenda, Pamela era solare, dolce". Quando le viene chiesto dello spacciatore che ha fatto scempio del cadavere, la donna si fa seria e afferma che avendolo di fronte, gli farebbe le stesse cose che sono state fatte a Pamela, e continua: "Per lui mi aspetto il carcere ma non può stare in una cella d'isolamento, gli facessero vivere il carcere". Conclude l'intervista la signora Alessandra, parlando del gesto di Luca Traini, condannandolo ed affermando di essere contro la violenza, ma di essere stanca ed arrabbiata, in quanto italiana, della situazione di immigrazione incontrollata che stiamo vivendo.
Quasi non riesce a parlare invece il papà di Pamela e proferisce solo poche parole, rotte dall'emozione. "Avevamo un rapporto speciale io e mia figlia - inizia a dire, poi si interrompe, fa un lungo sospiro e continua - spero solo che la giustizia faccia il suo corso. Non si può morire a 18 anni in quel modo", poi ancora una pausa e faticosamente riesce a dire le ultime parole, esortando le forze dell'ordine ad intervenire contro il fenomeno della droga.
"Nella nostra regione abbiamo da tempo attenzionato i luoghi critici di spaccio e in particolare nella Provincia di Macerata c'è un tavolo di sicurezza fortemente voluto dalla Prefettura".
A parlare è Gianni Giuli, direttore del dipartimento dipendenze patologiche dell'Area Vasta 3 che commenta l'orrore della morte di Pamela Mastropietro ponendo l'attenzione sulla sofferenza e la complessità del problema della droga.
"Mi sembra - commenta - che non si sia posto adeguatamente l'accento sulla sofferenza di questa ragazza e di sua madre, una donna che di certo ha lottato per farla entrare in comunità. Queste strutture (Pamela era ospitata dall Pars di Corridonia ndr) private prevedono infatti una domanda di cura volontaria da parte della persona che decide di entrarvi. Mi resta difficile credere che la ragazza in questi mesi sia entrata e uscita indisturbata in quanto tra assistito e comunità si sottoscrive un contratto nel quale viene specificato che non si può uscire. La scelta della cura è libera e c'è una libertà individuale che non può essere contrastata da nessuno e se si decide di uscire non si può impedire l'azione. Il problema quando il paziente esce da una comunità dopo un periodo passato al suo interno è che la persona non ha più tolleranza neurobiologica alle stesse dosi di droga di prima e ipotizzando un'iniezione di eroina pura si può arrivare facilmente all'overdose".
"Il problema droga è molto complesso ed estremamente complicato combatterlo. Sono tanti i fattori che incidono come la difficoltà di entrare capillarmente nel territorio, le ingerenze da parte della criminalità organizzata che spesso attinge laddove c'è più fragilità e sofferenza e per questo motivo anche quello dell'immigrazione è un fattore che incide fortemente. In questo territorio, al contrario di quanto è stato affermato, si sta cercando di fare, di sensibilizzare all'argomento attraverso incontri e tavole rotonde c'è una collaborazione serrata tra prefettura,procura, asur,forze dell'ordine, tecnici, università per trattare il problema nella maniera migliore. Una rete istituzionale è assolutamente necessaria per combattere la problematica che è un questione di salute pubblica. Di certo quella della droga è una responsabilità condivisa e collettiva che non esclude nessuno e non riguarda solo chi è colpito in prima persona dal problema ma anche tutti quelli che fanno finta che il problema non ci sia".
Indagini in corso da parte dei carabinieri per identificare chi abbia apposto un cartello con la scritta "Macerata è solo l'inizio" sotto alla targa che nel centro di Perugia ricorda Paolo Vinti, intellettuale e storico militante della sinistra scomparso nel 2010 e fratello di Stefano, già assessore regionale di Rifondazione comunista.
"È un atto davvero grave che va condannato con fermezza e senza alcun indugio", il commento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
Il cartoncino era attaccato con dell'adesivo alla targa. Segnalato da un passante, è stato sequestrato dai carabinieri che ora indagano per risalire al responsabile.
"Sono fiduciosa e certa che il lavoro delle forze dell'ordine permetterà di individuare i responsabili di questo gesto", ha sottolineato Marini. "La gravissima vicenda di Macerata - ha aggiunto - impone a tutti un'assunzione di responsabilità, nonché la fermezza nel condannare qualsiasi atto o comportamento teso ad alimentare violenza e odio razziale". (Ansa)
"L'attacco di ieri in Italia a Macerata, che ha preso di mira degli stranieri, mostra quanto grande sia diventata la minaccia della xenofobia. Non c'è differenza tra gli attacchi di un'organizzazione terroristica e attacchi razzisti di questo genere. Il raid di Macerata è un attacco razzista, non diverso da episodi di attacchi a moschee luoghi legati alla religione islamica. Abbiamo visto quanto accaduto in Myanmar. Dinanzi a questi episodi è obbligatorio mostrare una reazione decisa". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, parlando con i giornalisti poco prima di partire alla volta dell'Italia e di Città del Vaticano. Nell'agenda dell'incontro con papa Francesco vi è anche l'aumento di islamofobia e razzismo in Europa: "Quanto avvenuto a Macerata - ha affermato Erdogan -mostra la grandezza di questo problema". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando con i giornalisti all'aeroporto Ataturk di Istanbul prima di partire per Roma.
"Le nostre relazioni bilaterali con l'Italia sono eccellenti, è un Paese amico con cui abbiamo una visione comune rispetto ai problemi regionali". Così Erdogan parlando all'aeroporto di Istanbul prima di partire per Roma. "Lavoriamo insieme per la pace e la stabilità nel Mediterraneo. Come alleati Nato, contribuiamo alla sicurezza reciproca. Nei colloqui di Roma discuteremo delle relazioni bilaterali. Lo scorso anno il volume dei nostri scambi è stato di quasi 20 miliardi di dollari, ma il potenziale è doppio. Nel 2020 puntiamo a 30 miliardi di dollari", ha aggiunto.
Secondo Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia, fra Luca Traini e la ragazza non c'era alcun legame. "Non conosciamo questa persona, non vedo come potrebbe avere una relazione con Pamela" ha affermato l'avvocato Verni "e stiamo sentendo bugie di ogni tipo. Addirittura c'è dice che il padre di Pamela si trovasse in macchina con Traini, ma lui in questo momento si trova a Roma per lavorare".
Intanto, il gip di Macerata Giovanni Manzoni ha convalidato l'arresto di Innocent Oseghale, accusato di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere in relazione alla morte della 18enne romana, il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto in due trolley nelle campagne di Pollenza. Disposta la custodia cautelare in carcere. Il 29enne nigeriano, assistito dall'avv. Monia Fabiani, si è avvalso della facoltà di non rispondere
È stato un Consiglio Direttivo allargato, quello tenuto lo scorso mercoledì 31 gennaio ad Ancona presso la Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri delle Marche, che ha visto la partecipazione di una rappresentativa di vari ordini, della RPT e della Federazione dell’Umbria, nonché del Presidente della Rete Nazionale delle Professioni Tecniche e del CNI Armando Zambrano e di Raffaele Solustri Consigliere CNI delegato al sisma e componente dell’Osservatorio Nazionale per la ricostruzione.
All’ordine del giorno temi importanti come lo stato della Ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito le regioni del centro Italia e la nuova Legge Sismica approvata dal Consiglio Regionale delle Marche a dicembre del 2017.
Provvedimento, quest’ultimo, su cui in più occasioni gli ordini provinciali e la federazione regionale hanno espresso motivate perplessità, proponendo in varie sedi istituzionali correttivi per sanare le criticità evidenziate.
La riunione è stata, altresì, un’utile occasione di confronto e dialogo a tutto tondo con il Presidente Zambrano sul ruolo delle professioni tecniche in questa fase delicata e importante per le Marche, sullo stallo dei Lavori Pubblici e sulle potenzialità offerte dal Piano nazionale Industria 4.0.
In conclusione il Presidente della Federazione Ordini Ingegneri Marche Massimo Conti, ha proposto ai presidenti degli ordini provinciali di predisporre, nei prossimi giorni, un documento per evidenziare i numerosi problemi ancora irrisolti su ricostruzione e legge sismica, da portare all’attenzione di tutti i candidati marchigiani alle prossime elezioni politiche di marzo.
Dall'Usb Vigili del Fuoco riceviamo
“Prendi i soldi e stai zitto, per i diritti vedremo più in là”. Ecco il sunto di quello che stanno proponendo ai vigili del fuoco dopo anni di attesa per un contratto che tarda ancora ad arrivare. La politica vuol distribuire questi quattro “spiccioli” sperando che arrivino prima delle elezioni del 4 marzo, mentre per le vere esigenze della categoria non ha il minimo interesse.
Il nostro lavoro è rischiare la pelle, però non è giusto che ci paghino con stipendi da fame anche se sono bravi a chiamarci eroi per poi ci trattarci come lavoratori di serie B.
Come Usb chiediamo:
aumenti salariali adeguati al costo della vita;
pensioni di anzianità adeguate al nostro lavoro usurante;
una assicurazione INAIL per gli incidenti sul nostro lavoro
mai più precari travestiti da volontari
Questo, a quanto pare, sembra chiedere la luna ma per noi è importante costruire un contratto che ci dia diritti ed economie. È impensabile che i fondi che hanno destinato alla base dei lavoratori non coprano neanche il 40% dell’inflazione programmata (la vecchia “scala mobile”) che dai dati forniti dallo stesso governo è arrivata al 10,7%.
Noi Vigili del Fuoco siamo in lotta contro un contratto ingiusto e punitivo che ci offende come persone e come professionisti del soccorso.