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Incontro con il commissario De Micheli su Salva Peppina: modifiche rinviate al prossimo parlamento

Incontro con il commissario De Micheli su Salva Peppina: modifiche rinviate al prossimo parlamento

 Incontro questo pomeriggio a palazzo Chigi sul tema del decreto cosiddetto "Salva Peppina", sulla regolarizzazione delle casette abusive per i terremotati, tra il commissario alla ricostruzione onorevole Paola De Micheli, il suo staff tecnico e una delegazione dell'associazione di terremotati "La nostra terra trema, noi no", composta da Diego Camillozzi, Carlo Chiarolla, Ludvina Cinti ed il tecnico ingegner Roberto Di Girolamo.

"Usciamo dal confronto con certezze, non purtroppo sufficienti a definire il caso di specie ma comunque certezze. Il commissario ha spiegato che essendo stato sciolto il parlamento, le norme attuali del decreto non possono essere modificate sino a quando il nuovo parlamento non si riunirà prima del prossimo 23 marzo – hanno specificato i componenti dell'associazione – è stato specificato che le norme 'Salva Peppina' sono nate stabilendo determinati criteri, stimando una casisistica di circa 300 case abusive, di cui circa 200 sono state ritenute sanabili con la nuova norma. I numeri reali invece si sono rivelati di molto superiori, il problema si è dunque spostato in ordine di grandezza".

Il commissario De Micheli si è impegnata ad inserire nella relazione sullo stato della ricostruzione, che presenterà al parlamento neo-eletto a fine marzo, il problema del cosiddetto "abuso di necessità", delle persone terremotate che non hanno voluto lasciare la loro terra. "Ha affermato che investirà il nuovo parlamento del problema – proseguono i componenti dell'associazione – è stato sollevato anche il problema degli abusi strutturali, che impediscono la presentazione dei progetti di ricostruzione. Abbiamo presentato un documento con alcuni rilievi tecnici, che è stato apprezzato dai tecnici della struttura commissariale".

Dal colloquio con l'onorevole Paola De Micheli, il gruppo de "La terra trema noi no", ha appreso del prolungamento dello stato di emergenza: "E' stato detto che ci sarà un prolungamento dello stato di emergenza almeno sino a fine agosto, in quanto le ordinanze di Protezione civile, non consentono di superare i sei mesi di proroga. Sono giunte rassicurazioni che l'attuale regime del contributo di autonoma sistemazione, non subirà nessuna modifica, rispetto a quello vigente. Saranno riaperti i termini, in centri dove ancora la situazione non è definita, per la richiesta di soluzioni abitative di emergenza o per l'assegnazione degli alloggi Erap, acquisiti dalle Regioni. Continueremo ad essere vigili ed attivi, per poter giungere ad una soluzione positiva, di questo problema che incombe su tante famiglie, togliendo loro la serenità, dopo che hanno perso tutto a causa del sisma".

 
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