Superano i 66 milioni di euro gli interventi di difesa della costa finanziati o realizzati nelle Marche dal 2015 al 2019: la maggior parte sono stati realizzati dalla Regione Marche con i fondi europei (45,8 milioni, pari a un cofinanziamento di 11,4 milioni), seguiti da quelli nazionali (11,7 milioni con 8 del Fondo sviluppo e coesione) e regionali (8,7 milioni).
"Cifra record che non si era mai vista - commenta il governatore Luca Ceriscioli - e permette tanti interventi nel litorale marchigiano, a difesa di chi ci lavora e del nostro turismo".
Gli investimenti effettuati rientrano nelle previsioni del "Piano Costa" (Piano di gestione integrata zone costiere) aggiornato il 6 dicembre scorso dall'Assemblea legislativa con rilevanti novità come la possibilità di realizzare barriere di protezione emerse al posto delle soffolte della vecchia programmazione. Il nuovo piano prevede 37 interventi: costi stimati di circa 290 milioni, di cui 60 hanno già copertura (leggi qui). L’ultimo finanziato, in ordine di tempo, è quello di Montemarciano.
Cresce anche nelle Marche il desiderio di un posto nella pubblica amministrazione. Molte le richieste che giungono per ogni bando di selezione.
Oltre 7.000 infermieri entro le prossime settimane affronteranno la preselezione per infermieri a tempo indeterminato; quasi 6.000 persone hanno presentato domanda nelle settimane scorse per accedere alle preselezioni per dipendente amministrativo nel sistema sanitario regionale (funzionario e assistente); e aumenta sempre più il numero dei partecipanti alle varie selezioni indette dai singoli comuni.
Da una analisi condotta dal centro studi della Cisl Fp Marche, il rapporto tra candidati e posti messi a selezione è di almeno uno a cinquanta. Sono altresì migliaia i marchigiani che hanno inviato domanda di partecipazione a concorsi nazionali indetti per enti come Inps o Ministeri.
I dati non sorprendono, dal momento che nella nostra regione il tasso ufficiale di disoccupazione è del 7.5%, mentre sono in aumento le donne ed i laureati che evidenziano difficoltà a trovare un posto di lavoro adeguato al percorso di studio conseguito.
Molti i concorsi che saranno banditi nel primo semestre 2020 alla luce delle forti uscite per pensionamento dei lavoratori pubblici legate anche a quota 100. Il Comune di Ancona ha anticipato nei giorni scorsi bandi per assistenti e funzionari amministrativi , ma complessivamente gran parte dei comuni bandirà concorsi per molteplici profili professionali: dagli amministrativi, ai tecnici, alla polizia municipale.
Importante in questa fase per i tanti comuni colpiti dal sisma, che si proroghino i rapporti di lavoro degli oltre 200 lavoratori a tempo determinato in essere e si avviino procedure di stabilizzazione per il personale che sta operando per supportare la difficile opera della ricostruzione
Nell'immediato si prevedono centinaia di domande per il concorso, bandito nei giorni scorsi dalla Regione Marche, per collaboratore ai servizi di supporto, ed anche per l'avviso, a tempo determinato, per infermieri presso gli Ospedali Riuniti di Ancona: giunte quasi mille domande.
Per quest'ultima selezione è ancora possibile accedere al corso di formazione, organizzato dalla Cisl Fp Marche, che si avvierà il prossimo 17. Per informazioni è possibile contattare l'indirizzo di posta elettronica s.cristofanelli@cisl.it
Incremento di nascite nel 2019 appena conclusosi nel Reparto di Ostetricia dell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi diretto dal Dr. Gianluca Grechi, numeri che fanno balzare il polo ostetrico marchigiano al terzo posto subito dopo il Salesi e Macerata.
“Abbiamo raggiunto i 903 nati che equivalgono a più di 100 nati rispetto al 2018 - commenta il Dr. Grechi a fronte del dato - ad oggi Jesi è diventato un centro attrattivo sia per l’alta professionalità del personale operante, sia per la presenza di sale travaglio singole dove viene assicurata la privacy della partoriente, sale parto di ultima generazione dotate dei più elevati standard tecnologici di sicurezza”.
Alla base del risultato c’è un lavoro di coesione interdisciplinare. “Sotto l’attenta guida del Direttore del Reparto di Anestesia, Dr. Bernacconi, è stato possibile assicurare a tutte le donne la partoanalgesia in ogni fase del travaglio, con i conseguenti benefici che tutti conoscono. Inoltre viene consentita, in caso di taglio cesareo programmato, la presenza del partner in sala operatoria per umanizzare tale evento e far sì che il momento sia assolutamente condiviso dalla coppia. Con la Dr.ssa Bonucci -Direttore della Pediatria- e la sua équipe, si è realizzato un rapporto di simbiosi strettissima che ha portato ad altissimi standard di sicurezza neonatali in sala parto”.
Importante la collaborazione con i medici pediatri; è possibile assistere neonati dalla 32a settimana o con un peso stimato dai 1500 grammi.
L’Ospedale jesino è anche un centro di eccellenza per la terapia delle patologie del pavimento pelvico. “Ci occupiamo -spiega ancora il Dr. Grechi- di tutta la parte chirurgica inerente le disfunzioni pelvi-perineali come il prolasso uro-genitale e l’incontinenza urinaria. In nove mesi abbiamo eseguito 86 interventi di chirurgia ricostruttiva pelvica. Soffrire di prolasso o di incontinenza urinaria è qualcosa di delicato da trattare nell’opinione comune. Molte donne la considerano una problematica naturale dell’età. I disturbi possono essere diversi, invalidanti, con importanti ripercussioni sulla qualità di vita del soggetto e il conseguente iter terapeutico cambia da caso a caso. La chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico è una chirurgia individuale e da personalizzare sul singolo paziente”.
I Sindaci del cratere delle 4 regioni terremotate Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio si sono dati appuntamento per mercoledì 15 gennaio dalle ore 10 nella sala convegni del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma. Alla riunione parteciperanno i presidenti delle 4 Anci regionali e sarà presieduta da Maurizio Mangialardi, coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci regionali.
“Se abbiamo un decreto terremoto dedicato al sisma del Centro Italia lo dobbiamo all’azione dell’Anci” – dice Mangialardi. “Lo consideriamo un punto di partenza anche se ridimensionato rispetto alle nostre aspettative e giuste rivendicazioni. Continuiamo a lavorarci contando di poter incidere con i decreti attuativi”.
Nell’assemblea alla quale oltre a Mangialardi, Prsidente di Anci Marche, interverranno Gianguido D’Alberto, Presidente di ANCI Abruzzo, Riccardo Variane, Presidente di ANCI Lazio e Francesco De Rebotti, Presidente di ANCI Umbria si cercherà una sintesi per proseguire il confronto col governo.
“L’incontro – ricorda Mangialardi – parte dal presupposto che il dialogo col Governo è aperto, ed è l’aspetto più positivo, anche se resta viva la necessità che tutti i parlamentari delle 4 regioni terremotate nell’interesse dei cittadini colpiti e indipendentemente dall’appartenenza politica, facciano pressione nell’interesse delle proprie comunità”.
Tra i nodi al centro dell’Assemblea c’è la questione del Commissario oggi in regime di prorogatio. “Occorre individuare una figura che oltre alla competenza tecnica abbia una visione politica ed amministrativa per far sì che le norme previste nella legge dedicata al sisma del Centro Italia abbiano i giusti decreti attuativi” – chiarisce il Presidente di Anci Marche.
“Non è il momento di dividersi – conclude Mangialardi – e se gli animi sono esasperati le menti devono restare lucide perché le manifestazioni eclatanti il giorno dopo sono già dimenticate. Occorre il lavoro della politica, dell’Anci, nell’interesse delle nostre comunità”.
Sabato scorso, ad Ancona, si è svolto il Congresso regionale dell'associazione. Bianchini riconfermato Presidente all'unanimità. "Arci aumenta i circoli e le attività nei vari territori".
Si è svolto sabato 11 gennaio ad Ancona il Congresso regionale di Arci Marche, all'interno del quale sono stati eletti il Presidente ed i consiglieri, scelti tra i delegati territoriali di tutti i comitati Arci delle Marche. Alla Presidenza riconfermato all'unanimità Massimiliano Sport Bianchini, nel corso di un incontro molto partecipato.
Il Congresso è stato, come sempre, un'occasione di confronto tra gli enti, le istituzioni e le realtà del territorio. Sabato sono intervenuti Luca Ceriscioli (Presidente della Regione Marche), Piero Marcolini (Presidente Istao), Gianluca Carrabs (amministratore delegato della Svim), Simone Bucchi (Presidente Csv Volontariato Marche), Pietro Colonnella (Presidente Smart Piceno), Lorenzo Marconi (Presidente Anpi Marche) e Mario Papi (tesoriere nazionale Secours Populaire, associazione francese partner di Arci Marche per numerosi progetti a sostegno delle aree interne).
Nel corso del Congresso sono state sottolineate le numerose attività svolte da Arci proprio nelle zone colpite dal sisma del 2016, grazie alle quali si sono portati avanti progetti, relazioni sociali e si è lavorato per la ricostruzione delle comunità, tanto che proprio tra Camerino e San Severino è nata un'impresa sociale.
Arci Marche chiude l'anno con un aumento dei circoli e dei tesserati (il 30% in più per un totale di quasi 30.000 tesserati), in controtendenza rispetto alla situazione nelle altre regioni. «In questi anni abbiamo creato un nuovo gruppo dirigente che ha espresso competenze nuove», ha dichiarato Bianchini. «L'associazione regionale ha partecipato con successo a tutti i bandi dedicati, anche grazie alla costruzione di un nuovo gruppo progettuale».
Continua il presidente: "Va sottolineata la nostra capacità di organizzarci nei vari territori, sia con i circoli (all'interno dei quali l'età media è di 35 anni) che con le attività progettuali. I rapporti con gli enti e le istituzioni del territorio sono ottimi, creiamo continuamente reti di sviluppo sociale. Siamo, nelle Marche, il vero presidio della sinistra. Non va dimenticato, poi, che a livello regionale abbiamo costituito un nucleo di dirigenti e professionisti che tutela e accompagna i circoli, visto che le normative ed i vincoli sono sempre più stringenti".
"L'obiettivo per il futuro - ha concluso Bianchini - è proseguire e migliorare il patto politico e sociale che unisce Arci Marche, i comitati territoriali e l'Associazione nazionale, per rimarcare le linee guida che ci vedono protagonisti".
Il Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Comitato Lea), nella riunione del 18 dicembre, ha confermato il dato in ulteriore miglioramento per il 2018, nell'ambito della cosiddetta "Griglia Lea", l'elenco di indicatori che misurano i livelli essenziali di assistenza garantiti dai servizi sanitari regionali: la Regione Marche passa dal punteggio di 201 del 2017 a 206 per il 2018.
Il presidente Luca Ceriscioli spiega: "Questo miglioramento non è nient'altro che la conferma di una crescita costante in atto da alcuni anni: si è passati dal valore di 190 del 2015 all'odierno 206, passando da 192 del 2016 e 201 del 2017. Un valore ben al di sopra del minimo di 160 necessario per l'adempienza rispetto agli obblighi previsti dai Lea".
Miglioramenti in particolare per copertura vaccinale fasce pediatriche, assistenza domiciliare, rete delle cure palliative, numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale.
L'ordinanza del Consiglio di Stato del 2018, su ricorso delle associazioni ambientaliste contro la Regione Marche, aveva già censurato l'operato della Regione e stabilito che non si poteva cacciare nella aree Natura 2000 in assenza di un piano faunistico venatorio vigente a livello regionale. Per eludere questa decisione la Regione aveva deciso di promulgare la legge regionale 44/2018, che in sostanza consentiva di cacciare nei siti Natura 2000, in assenza del Piano faunistico-venatorio regionale, ma soltanto fino al 31/12/2019. Ora poiché al 31/12/2019 il Piano faunistico-venatorio regionale non è stato approvato, è evidente che la copertura, che la legge regionale dava, è venuta meno.
Sandro Bisonni, consigliere della Regione Marche afferma: "Al di là di quanto disposto dalle norme appare più che evidente che cacciare nei siti Rete Natura 2000 sia un errore anacronistico e miope rispetto alle esigenze di tutela della fauna marchigiana che vive e si riproduce valorizzando le nostre splendide terre. I siti Rete Natura 2000 sono siti particolarmente delicati e con specifiche caratteristiche animali e vegetali da tutelare e proteggere. Risulta pertanto chiaro che in passato è stato commesso un errore nel permettere e nel regolamentare la caccia in tali zone delle Marche, com'è altrettanto chiaro che continuare ad insistere con una programmazione dell'attività venatoria al limite della legittimità e a volte anche fuori da essa sia ingiustificato e scandaloso allo stesso tempo".
Continua Bisonni: "A fine gennaio andrà in approvazione il Piano faunistico-venatorio regionale che già da una prima analisi ci appare in contrasto e in violazione ad alcune norme statali su diversi aspetti primo fra tutti la mancata individuazione dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie; il governo della Regione prima di imbarcarsi nell'ennesima avventura, che potrebbe finire con la solita figuraccia dovuta a nuove sentenze del TAR od a nuove ordinanze del Consiglio di Stato, farebbe bene a riflettere molto bene perché certe forzature non sono tollerabili.”
Via libera all’unanimità dalla commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), alla proposta di legge che promuove la diffusione, l’acquisizione e l’uso della lingua italiana dei segni e della lingua italiana dei segni tattile. “Un’ulteriore normativa – evidenzia il relatore di maggioranza, Francesco Micucci (Pd) – che si aggiunge a quelle già approvate nel corso di questa legislatura a tutela delle fasce più deboli della società”.
Attraverso la proposta di legge - sottoscritta dai consiglieri Celani (primo firmatario), Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi e Giancarli – si punta a rimuovere ogni barriera alla comunicazione favorendo così l'accesso delle persone sorde, sordo-cieche o in generale con disabilità uditiva, in condizioni di parità con gli altri cittadini, alle attività formativo-educative e culturali, alle informazioni e ai servizi pubblici regionali.
“Nel corso dell’esame in commissione il testo è stato arricchito e migliorato - prosegue Micucci - grazie al contributo dei soggetti incontrati durante le audizioni” . Ed Elena Leonardi (FdI), relatrice per l'opposizione aggiunge: “La normativa recepisce le istanze delle famiglie e dei portatori di disabilità sensoriale nel rispetto dell’autonomia di scelta sulle modalità di comunicazione, i percorsi educativi e gli ausili utilizzati per il raggiungimento del completo sviluppo della persona e della sua piena inclusione sociale".
Previsti diversi interventi in ambito scolastico e formativo. Verranno concessi contributi per promuovere l’utilizzo della Lis e della List nei servizi educativi della prima infanzia, nelle scuole, nelle università e sostenere la diffusione dei programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce negli istituti scolastici.
La Regione, inoltre, favorirà la conclusione di accordi o protocolli d’intesa con le emittenti televisive per dotare le trasmissioni a carattere regionale di sottotitolazione e traduzione simultanea. Per rafforzare i progetti di inclusione sociale e contribuire all’abbattimento di ogni barriera alla comunicazione, saranno concessi contributi anche per iniziative pubbliche di carattere educativo e culturale, campagne di sensibilizzazione e formazione, corsi formativi per docenti e operatori sanitari, attivazione di sportelli presso gli Ats e i distretti dell'Asur con figure qualificate sulle varie problematiche legate alla disabilità sensoriale.
Potranno beneficiare dei finanziamenti le istituzioni scolastiche e formative pubbliche e private, i Comuni, gli Ambiti territoriali e i soggetti del terzo settore.
“Siamo in sintonia con le dichiarazioni del professor Sauro Longhi, sono tematiche a noi molto care, sulle quali ci battiamo in regione e nei comuni da anni. Ci fa pertanto piacere che tali argomenti entrino con forza nel dibattito interno alle forze progressiste delle Marche, veicolate da una persona che stimiamo”. Ha tutta l’aria di un vero e proprio endorsement quello dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gianni Maggi, Peppino Giorgini e Romina Pergolesi, verso l’ex rettore della Politecnica che nei giorni scorsi ha sciolto le riserve su una sua candidatura per il dopo Ceriscioli. Si prospetta quindi un asse Pd-M5S alle elezioni regionali in programma quest’anno. Anche se i dem non hanno ancora deciso il da farsi. Il professore ha dato il via libera nei giorni scorsi ad una sua candidatura collocandosi nell'area di centrosinistra.
“Siamo d’accordo con il professor Longhi quando parla di discontinuità sulla gestione politica e sui temi che la politica deve affrontare – proseguono in una lettera i consiglieri pentastellati, senza eccezioni: non si possono cambiare le cose stando all’opposizione perché chi non è capace di cambiare niente non cambierà mai niente.
Siamo d’accordo con il suo pensiero progressista che guarda con attenzione alla difesa dei diritti civili e alla nostra Costituzione, in totale sintonia con il nostro pensiero e prima ancora con il nostro vivere e agire da Movimento 5 Stelle.
Siamo d’accordo sul fatto che consegnare passivamente la regione alla destra vorrebbe dire avallare il peggioramento delle condizioni attuali, preannunciato dalla ben nota situazione in cui versano altre regioni governate dalla coalizione di destra, dove non si riesce ad approvare un bilancio anche a causa di interessi dei singoli e delle lobby, invece di riferirsi ai bisogni e alle volontà dei cittadini e dei territori.
Siamo d’accordo sulla revisione totale del sistema sanitario regionale, che non può erogare servizi ai pochi fortunati che se lo possono permettere, ma che deve tornare ad essere vicina al cittadino, con giuste collocazioni delle strutture ospedaliere, anche in virtù dello stato di abbandono sanitario in cui versano le zone interne.
Siamo d’accordo sul fatto che, per risolvere il problema della ricostruzione, occorra lasciar lavorare i sindaci dei territori colpiti, i quali vivono quelle realtà da sempre e che conoscono quali siano le situazioni in cui procedere con accortezza e dove invece agire con celerità.
Siamo d’accordo sulla necessità di investire sulla conoscenza, sulla istruzione, sulle infrastrutture di collegamento e sullo sviluppo economico, sociale e culturale, veri alimentatori del benessere: i cittadini della Regione Marche lo meritano.
Siamo d’accordo anche sul fatto che per cambiare una regione occorrano persone competenti, che sappiano coniugare le loro capacità tecniche con quelle della buona politica.
E infine siamo d’accordo sul fatto che questa regione abbia assoluto bisogno di riprendere in mano il fattore ambientale, completamente abbandonato negli ultimi decenni e affrontare uno sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente e le persone. Ricordiamo che in Italia ogni anno muoiono prematuramente 80.000 persone in relazione all’inquinamento della matrice aria, anche con conseguenze disastrose su quel che è rimasto della sanità pubblica”.
“Ad oggi – spiegano ancora i consiglieri - non sappiamo se questa comunione di idee con il professor Longhi potrà sfociare in una collaborazione politica, questo lo definiranno presto le linee determinate da una votazione su Rousseau, nonché scaturite dal confronto con gli attivisti e dalle decisioni del nostro capo politico, certo è che in questi anni abbiamo percepito raramente affinità simili con progetti politici al di fuori del Movimento 5 Stelle: ci auguriamo pertanto che ci venga data la possibilità di dimostrare finalmente che siamo in grado di portare benefici ai cittadini e ai territori anziché restare per l’ennesima volta in panchina a guardare gli orrori compiuti da chi ci governa”, concludono.
"La Lega ha fatto “Bingo” sui concorsi nella Sanità, o meglio cinquina. Sono infatti cinque i nomi da me azzeccati , quando, nel novembre scorso, avevo presentato e depositato una lista di “papabili” ad un notaio di Ancona". Ad affermarlo in una nota è il consigliere regionale del Carroccio Sandro Zaffiri, che denuncia la gestione del Pd sui concorsi nella Sanità regionale.
“Di questi cinque – rileva Zaffiri – tre entrerebbero subito alle dipendenze del sistema sanitario, mentre per altri due, in graduatoria, non resta che attendere i tempi tecnici di scorrimento. Purtroppo, non c’è niente da gioire rispetto a questa previsione, perché è la triste testimonianza di un sistema di potere che il Pd ha realizzato e intende tenere in piedi fino alla fine, in maniera sfacciata e prepotente. A ciò si aggiunga ciò che sta accadendo a livello più alto dal punto di vista del ruolo, ma più diffuso dal punto di vista territoriale con la nomina dei primari”.
Chiaro il riferimento del capogruppo del Carroccio alla nomina del primario di radiodiagnostica a Macerata.
“Una classe dirigente che preferisce le seconde scelte ai migliori e lascia spazio agli amici piuttosto che ai più meritevoli – conclude Zaffiri – ha già perso la sfida più importante. Quella della credibilità agli occhi della gente”.
Loreto - Tragedia alla stazione ferroviaria di Loreto dove un ragazzo, Mattia Perini 16enne di Civitanova, è stato travolto da un treno in corsa ed ha perso la vita. Il tragico episodio è accaduto intorno alle 14:30.
Secondo la ricostruzione, sembra che il giovane abbia improvvisamente attraversato i binari, mentre il Frecciargento (Taranto-Milano) stava transitando. Il macchinista ha tentato invano di frenare.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 e l’eliambulanza, che però è dovuta tornare indietro vuota. Vano il tentativo dei sanitari di salvargli la vita. Il 16enne è morto sul colpo. Gli agenti della Polfer stanno eseguendo gli accertamenti su quanto accaduto. L'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un tragico incidente, sembra infatti che il giovane stesse ascoltando la musica con le cuffiette, mentre stava attraversando i binari, e si sia accorto troppo tardi del passaggio del convoglio.
I treni che percorrono la tratta Adriatica sono stati bloccati per diversi ore, ed hanno subito ritardi dai 60 e 120 minuti.
Mattia Perini frequentava la III classe dell'Istituto Alberghiero "Einstein Nebbia" di Loreto, ed era in attesa del Regionale che lo avrebbe riaccompagnato a casa dalla scuola. Straziati dal dolore i suoi genitori e la sua sorellina. Sgomento in tutta la comunità civitanovese per questa immane tragedia.
(Foto di archivio)
Straordinario concerto di apertura della stagione sinfonica FORM. Protagonisti, insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana sono Beatrice Venezi, Saverio Marconi e Angela Nisi.
Quattro gli appuntamenti in programma, con il debutto venerdì 10 gennaio al Teatro Pergolesi di Jesi (ore 21), quindi il giorno seguente al Gentile di Fabriano (ore 21), domenica 12 al Teatro della Fortuna di Fano (ore 17) e martedì 14 gennaio al Lauro Rossi di Macerata (ore 21).
Nei quattro palcoscenici marchigiani riecheggeranno le musiche di Ludwig Van Beethoven, genio tedesco di cui ricorrono i 250 anni dalla nascita e per questo viene celebrato con la Sinfonia n. 1 in do magg., op. 21 e l’Egmont, musiche di scena per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe, op. 84, dove si ritrovano temi congeniali al compositore come la lotta per la libertà e il sacrificio per amore di patria.
La FORM si presenta così al nuovo anno con una stagione dal titolo Sound Experience - Beethoven 250 e con una progetto che la pone al centro dello sviluppo e della diffusione della cultura musicale nel territorio regionale, identificandola come “la colonna sonora delle Marche”.
Beatrice Venezi è una delle più acclamate direttrici d’orchestra della scena musicale contemporanea; si è esibita in teatri di rilievo internazionale ed è stata selezionata nel 2018 dalla rivista Forbes fra i 100 under 30 leader del futuro. Saverio Marconi è un apprezzatissimo attore e regista teatrale, oltre che direttore artistico della Compagnia della Rancia che lui stesso ha creato più di 35 anni fa; mentre Angela Nisi (soprano), vincitrice di numerosi concorsi internazionali e avviata a una brillante carriera, ha recentemente eseguito le arie dell’Egmont al Teatro dell’Opera di Roma.
Biglietti da 4 a 18 euro. Per informazioni consultare il sito www.filarmonicamarchigiana.com oppure contattare le singole biglietterie dei teatri.
Dramma nella notte a Servigliano: incendio in un’abitazione muore una bimba di 7 anni. A prendere fuoco la casa dove la piccola viveva con la madre e la sorellina, tutte originarie dell'Est Europa.
Le fiamme sono divampate intorno alle 3. Secondo una prima ricostruzione, la mamma delle due bambine, una 38ennne, è stata svegliata dall’acre odore di fumo ed è riuscita a prendere una delle figlie e a trascinarla fuori casa. Subito dopo ha provato ad rientrare per salvare l’altra ,ma fumo e fiamme non gliel'hanno impedito.
Immediatamente sono accorsi sul posto i carabinieri, unitamente ai Vigili del fuoco e al personale del 118.
I pompieri si sono fatti strada tra le fiamme e sono riusciti a raggiungere la bambina e affidarla alle cure della Croce Azzurra di Santa Vittoria in Matenano. Ma per la piccola ormai non c’era nulla da fare. La bambina è deceduta probabilmente per asfissia a causa del fumo inalato. La mamma e la sorellina sono state, invece, trasportate in ospedale per le cure del caso: le loro condizioni non sono preoccupanti. Spetterà ora ai carabinieri di Montegiorgio, insieme ai Vigili del Fuoco, ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto e verificarne le cause. La famiglia si era trasferita a Servigliano a settembre 2019, precedentemente risiedeva a Passo diTreia. Il padre, un 42enne, non si trovava in casa al momento del rogo.
“Confermata la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 23 maggio 2020 per i dipendenti del Mercatone Uno. Tamponata l’emergenza, ora dobbiamo fare in modo che i punti vendita vengano acquistati o affittati da terzi e che tutto il personale venga riassorbito”. Lo annuncia l’assessore al Lavoro della Regione Marche Loretta Bravi in seguito all’incontro convocato questa mattina a Roma al Ministero del Lavoro. La catena comprende 55 punti vendita nel settore arredamento e casalinghi, di cui 3 nelle Marche: a Pesaro, Monsano e Civitanova. Su 1731 dipendenti 150 sono marchigiani.
La Befana arriva all’ospedale Pediatrico Salesi di Ancona per portare un sorriso ai bambini malati, costretti a vivere sul letto d’ospedale un giorno di festa come Epifania. E allora ecco lunedì 6 gennaio, che la vecchina più amata dai bambini si è presentata in sella alle due ruote grazie al Moto Club Franco Uncini di Recanati e Occhio del Gallo di Camerano e Mariotti .
Di prima mattina il rombo delle moto con il ritrovo al Passetto di Ancona ha attraversato con alcuni giri via Corridoni, per dare modo ai bambini di vedere attraverso le vetrate dell’ospedale i centauri con le Befane in sella alle moto per poi arrivare all’ingresso secondario dell’ospedale pediatrico dove ad attenderli nel salone sono state poste le moto da competizione per la gioia dei bambini accompagnati dalle loro famiglie ed infermieri con le Patronesse del Salesi
Insieme alla classica calza sono arrivati i beniamini delle due ruote con il campione europeo Super Sport e campione italiano Superbike (nel 2011, 2012 e 2016) Matteo Baiocco (di Osimo), il campione Master Cup (nel 2014) Simone Santarelli (di Senigallia), il campione italiano Superbike Gianluca Battisti (Chiaravalle) i ragazzi del reparto corse del Moto Club Franco Uncini) il campione di motocross Gioele Filippetti ( Loreto ) e la giovanissima promessa del motociclismo marchigiano Mattia Volpi, 13enne di Potenza Picena, che quest’anno parteciperà al campionato europeo in Spagna nel team Simoncelli, la straordinaria partecipazione dell’official Fan Club 46 Valentino Rossi capitanato da Flavio Fratesi ed il Balda Fun Club Attak che hanno consegnato con le Befane nei vari reparti ai bambini caramelle, dolciumi, magliette e gadget condividendo con loro una passione, e soprattutto distrarli dalle mille difficoltà che ogni giorno stanno vivendo assistiti con amore dai loro famigliari e medici del Salesi .Valentino Rossi tiene tantissimo a queste iniziative», spiega Flavio Fratesi deus ex machina del Fun Club VR 46. Momento spartiacque tre anni fa quando al Centro Tumori dell’ospedale di Palermo «abbiamo sentito un bambino dire alla mamma “fortuna che sto male perché mi hanno portato i gadget di Valentino Rossi”. In quel momento abbiamo capito che ne valeva veramente la pena».
«Ritorniamo sempre ben volentieri qua al Salesi – sottolinea Franco Frontini, portavoce del Moto club Franco Uncini di Recanati -. È un compito prioritario per noi donare un sorriso ai bambini che spesso sostengono con grande forza i loro genitori nonostante la tristezza di ritrovarsi a trascorrere l’Epifania in ospedale invece di essere a casa con le loro famiglie».
Assente giustificato il Campione del Mondo Franco Uncini che per impegni presi nei mesi scorsi attraverso il suo portavoce ha mandato il suo saluto alle Patronesse del Salesi e al personale sanitario con la promessa di essere presente il prossimo anno.
“Sui fondi europei le Marche sono tra le regioni più efficienti in Italia. Non è vero come dicono alcuni esponenti di destra che siamo maglia nera. È solo propaganda”. Ad affermarlo, in una nota, è il segretario regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli “Le Marche hanno raggiunto l’obiettivo di spesa del 2019 previsto dall’Unione europea per il Por Fesr 2014/2020 già nel mese di maggio 2019, spiega Gostoli. Un traguardo che doveva essere raggiunto entro l’anno e la Regione Marche, invece, ha centrato l’obiettivo con sette mesi e mezzo di anticipo rispetto a quanto richiesto. Così pure nel 2018. Con il terremoto, poi, ai 337 milioni legati alla programmazione si sono aggiunti altri 248 milioni di fondi non ordinari legati al sisma. Su questi c’è un rallentamento della certificazione, non erogazione, ma grazie ai bandi già fatti su progetti di qualità le risorse sono già quasi tutte attivate. Quindi se non consideriamo i fondi assegnati dopo il terremoto siamo tra le prime regioni d'Italia. Le risorse attivate al 30 novembre 2019 sono 548,7 milioni di euro rispetto alla dotazione di 585,4 milioni di euro, cioè pari al 94%”. “Nell’Italia che fatica a spendere e spendere bene le risorse europee questi risultati dovrebbero essere motivo di orgoglio per tutti, a prescindere dal colore politico, aggiunge Gostoli. La nostra regione, insieme ad altre realtà, possono testimoniare l’efficienza e la capacità di cogliere le opportunità per sostenere lo sviluppo dell’economia che in questi anni ha vissuto il periodo difficile di sempre e come nessun altro a causa di eventi straordinari: prima la tra crisi economica e la crisi dei distretti produttivi, più quella del credito e di Banca Marche a cui si è aggiunto il terremoto più drammatico della storia. Le marchigiane e i marchigiani meritano di più di questo sciacallaggio politico della destra. Parlano di efficienza, ma laddove di recente hanno vinto le elezioni regionali i fatti dimostrano il contrario e hanno perfino bloccato il bilancio regionale. Umbria, Sardegna, Basilicata: tutte regioni governate dalla Lega e Fratelli d’Italia in esercizio provvisorio, perché i Consigli regionali non hanno approvato il bilancio. Nelle Marche, invece, il bilancio regionale è stato approvato. Con meno tasse regionali e più investimenti. Un bilancio sano e virtuoso che ha diminuito il debito e liberato risorse importanti per i marchigiani. Modello Lega in Regione? No grazie, noi siamo con orgoglio le Marche”, conclude il segretario regionale dem .
Altri 300mila euro di investimenti sulle strade per la Provincia di Macerata. L’ente ha approvato, nel corso degli ultimi giorni del 2019, i progetti esecutivi che riguardano la provinciale 117 “S. Urbano” e la 131 “Vanni”.
Il primo intervento, di 200mila euro, interessa il risanamento della pavimentazione della provinciale che collega la “Apirese” con la “Apiro - Poggio San Vicino” e si tratta di una strada che riveste anche una importanza di natura storica-religiosa, dato che lungo il suo tracciato si trova l’Abbazia benedettina di Sant’Urbano, datata intorno all’anno 1000.
Si realizza un nuovo manto stradale in alcuni tratti pure sulla provinciale “Vanni”, nella parte che ricade nel territorio di Urbisaglia. In questo caso le opere ammontano a un importo di 100mila euro.
Per i lavori necessari in queste due strade, la Provincia di Macerata utilizza le risorse di 2 milioni e mezzo di euro messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020.
“Con l’approvazione di questi due progetti esecutivi abbiamo portato a termine la programmazione degli interventi da effettuare nel 2020, relativi alla manutenzione delle strade - afferma il presidente Antonio Pettinari -. Il rifacimento della sede stradale in vari tratti di queste provinciali permetterà di ridurre la manutenzione ordinaria e aumenterà anche la sicurezza. L’ufficio tecnico ha già avviato la fasi che portano alle procedure di appalto”.
Tragedia all’uscita della discoteca, perdono la vita due donne di 43 e 34 anni, travolte e uccise da un’autovettura.
Il fatto è accaduto a Senigallia, intorno alle 4 di questa mattina, lungo la provinciale Arceviese 360, nel tratto compreso tra la discoteca Megà e la cantina Mezzanotte. Le due donne camminavano sul ciglio della strada, quando, per cause in corso di accertamento, sono state travolte e uccise da un'auto (una Fiat Grande Punto). Il conducente si è poi fermato per chiamare i soccorsi. Sul posto sono accorsi 118 e Vigili del Fuoco di Senigallia. Ma per le due donne ormai non c’era nulla da fare, nell’impatto sono state sbalzate su un campo adiacente alla strada e sono morte sul colpo. I rilievi sono spettati alla Polizia Stradale di Ancona.
Le due vittime sono: Elisa Rondina, insegnante 43enne, e Sonia Farris, parrucchiera 34enne entrambe residenti a Colli al Metauro nel fanese.
L'uomo alla guida della Punto che le ha travolte, Massimo Renelli 47enne di Senigallia, è risultato positivo all'alcol test ed è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio stradale. Il tasso alcolemico era superiore a 1,5 g/l, limite previsto per la misura restrittiva.
La Società Autostrade prende posizione in vista dell'esodo di rientro del ponte dell'Epifania. I pesantissimi disagi sofferti dagli automobilisti in transito sulla tratta della A14 tra Porto Sant'elpidio (FM) e Vasto (CH) interessata dai sequestri operati dal GIP del Tribunale di Avellino nonchè dalla rete viaria dei comuni limitrofi hanno fatto insorgere gruppi di utenti imbufaliti.
Il "Mit e gli enti interessati sono stati allertati dalla società", fa sapere Aspi, "in caso di code significative per i restringimenti, dall'8 gennaio sarà possibile chiedere rimborsi del pedaggio" lungo le tratte A14 oggetto dei sequestri.
"I giorni di viaggio per i quali sarà possibile chiedere i rimborsi in caso di criticità delle condizioni di traffico sulla A14 - fanno sapere fonti autostradali - saranno il 5, il 6 e il 7 gennaio, in cui sono previsti i maggiori incolonnamenti. Già dal giorno 8 sarà possibile per gli automobilisti presentare la richiesta di rimborso, che sarà poi valutata da Aspi in funzione dei disagi effettivamente subiti".
Disagi che si preannunciano notevoli se si considera quanto accaduto durante l'esodo in partenza nelle festività natalizie ed in prossimità del Capodanno.
"È atteso un considerevole aumento dei volumi di traffico sulla rete di Autostrade per l'Italia lungo le principali direttrici da Sud verso Nord, in vista dei rientri per il termine delle festività natalizie". In particolare "accodamenti con tempi di percorrenza significativamente superiori alla media sono previsti in A14, tra Vasto Nord e Porto S. Elpidio verso Ancona/Bologna, per alcuni restringimenti di carreggiata disposti dall'Autorità Giudiziaria".
Lungo tali tratte i flussi maggiori, comunica Aspi, "si registreranno durante le giornate del 5 e 6 gennaio, dalla mattina fino alle prime ore della serata".
Agli utenti che dalla Puglia e dall'Abruzzo viaggiano verso nord Aspi consiglia di programmare le partenze in modo da attraversare i tratti A14 abruzzesi e marchigiani nelle prime ore del giorno o nella tarda serata del 5 o 6 gennaio". Aspi ha "informato le strutture tecniche del Mit, proponendo una soluzione per rimodulare temporaneamente il posizionamento dei restringimenti, riducendone sensibilmente l'effetto sulla circolazione. Sulla base di tale soluzione, è stata sottoposta all'Autorità Giudiziaria una specifica istanza. Di tale iter sono state informate anche le Prefetture locali".
Aspi ha poi "disposto un Piano operativo specifico, condiviso con la Polizia Stradale, potenziando il numero di uomini e mezzi su strada per assistere e informare l'utenza e per valutare eventuali percorsi alternativi in funzione dei tempi di percorrenza, monitorati in tempo reale". Nelle "fasce orarie di maggiore afflusso verrà disposto un presidio permanente della Protezione civile che con sette squadre dislocate lungo l'intera tratta offrirà assistenza agli utenti".
"La Regione Marche è maglia nera in Italia per l'utilizzo dei fondi europei Fesr e quintultima per i fondi Fse". Questo è è il commento del commissario regionale di Forza Italia per le Marche Francesco Battistoni su quanto fotografato da un'analisi del Sole 24 Ore in edicola questa mattina. Un'analisi che Battistoni definisce "impietosa".
I fondi Fesr sono stanziati dalla comunità Europea per progetti di sviluppo delle aree urbane in riferimento al sostegno alle piccole e medie imprese, allo sviluppo dell'agenda digitale, all'economia sostenibile, all'innovazione e alla ricerca con l'obiettivo di uno sviluppo omogeneo delle singole Regioni. La Regione Marche nelle annualità 2014-2020, a fronte di una dotazione di 585,4 milioni di euro, ne ha certificati all'Europa soltanto 120,4 milioni, pari al 20,57% delle economie disponibili.
"Come se il territorio marchigiano non necessiti di politiche di integrazione e sviluppo - sottolinea Battistoni -. Di fatto questa amministrazione regionale non ha speso oltre 450 milioni di euro".
Non solo Fesr, ma anche i fondi Fse, sempre europei, dedicati questi per gli aiuti agli indigenti e all'occupazione giovanile. In questa speciale classifica la Regione Marche è quintultima. Sui 288 milioni di euro destinati per il 2014-2020, ne ha spesi 72,4, il 25,13%. "La gestione di questi contributi sappiamo tutti non essere semplice, per vari motivi l'Italia è sempre indietro rispetto alle altre Nazioni - aggiunge Battistoni -, ma la lentezza con la quale la giunta Ceriscioli si è mossa, la scarsa intraprendenza con la quale ha gestito queste economie, ed il fatto di essere fanalino di coda in Italia porta ad una inevitabile sentenza: la maggioranza è ai titoli di coda".
"Spopolamento, ricostruzione, mobilità scolastica, sono soltanto alcuni dei problemi che con i fondi europei potevano essere affrontati. Invece tutto fermo, tutto bloccato, una paralisi burocratica di fatto. Se la giunta regionale - conclude il Senatore Francesco Battistoni - non ha la minima intenzione di impegnarsi ad aiutare il popolo marchigiano non è necessario aspettare le elezioni, si può dimettere anche prima. Sarebbe l'unico capolavoro, tardivo, ma pur sempre un'azione di segno positivo".
"Siamo dinanzi a un chiarissimo esempio di incapacità amministrativa - afferma il capogruppo regionale di Forza Italia Jessica Marcozzi - che pesa sulle spalle di tutti noi marchigiani e che dovrebbe spingere Ceriscioli e la sua giunta a dimettersi, prima delle elezioni, prima che nuovi loro errori imperdonabili affossino ancora di più le Marche".