Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Cvid-19 sono 126 su 548 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 3684 su un totale di 10.979 campioni testati.
Si registra un decremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati: il 23% di oggi rispetto al 33% di ieri (185 positivi su 547 tamponi).
Nel dettaglio il grafico del Gores delle ore 9:
Il capo del dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli ha apposto la firma sull'ordinanza n.658, con la quale ripartisce tra gli 8 mila comuni italiani i 400 milioni stanziati dal Governo per l'istituzione di Fondi di solidarietà alimentare rivolti alle fasce delle popolazione che si trovano in maggiore difficoltà economica a seguito dell'emergenza coronavirus.
In provincia di Macerata il Comune al quale perverrà il contributo più sostanzioso sarà quello di Civitanova Marche (262.078,76 euro), seguito dal capoluogo Macerata (220.089,13 euro) e da Recanati (120.438,96 euro).
Superano i 100 mila euro di risorse assegnate anche Tolentino (118.212,84 euro), Potenza Picena (104.779,87 euro) e Corridonia (100.913,07 euro).
Il contributo minore è stato quello assegnato al comune di Montecavallo (appena 875,21 euro).
Le risorse sono state assegnate ai comuni secondo due criteri, dai quali si ricava - sommandoli - il contributo totale spettante:
a) una quota, pari all'80% del totale (per 320 milioni complessivi), è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune (seconda colonna nella tabella sottostante);
b) una quota, pari al restante 20% (per complessivi 80 milioni di euro), è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata in base alla popolazione del comune stesso (terza colonna nella tabella sottostante).
A ciò si aggiunga come il contributo minimo spettante a ciascun comune non possa, in ogni caso, risultare inferiore a 600 euro. La gestione della cifra spettante sarà gestita in maniera diretta da ogni singolo Comune, che potrà utilizzarla per l'acquisto di buoni spesa o di generi alimentari e prodotti di prima necessità da destinare alle famiglie bisognose. Il fondo potrà essere integrato con eventuali donazioni.
Ecco la tabella nel suo complesso, con presenti i comuni della Provincia di Macerata (la prima colonna rappresenta la popolazione residente in ciascun comune, la quarta il contributo totale spettante):
Per ora la situazione nel nostro comune è sotto controllo. Grazie anche alle azioni immediate di contenimento, sanificazione e supporto alla cittadinanza che abbiamo messo in atto e che proseguono”. A parlare è Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. “Le difficoltà per i nostri cittadini in queste settimane di allarme per l’epidemia sono notevoli, perché si sommano a disagi pregressi legati ai postumi del sisma. Tuttavia, abbiamo cercato di approntare il massimo del sostegno possibile, dall’attivazione del COC (Centro Operativo Comunale) per l’espletamento di servizi di assistenza, soprattutto rivolti agli anziani, operativo 24 ore su 24, alla pulizia e sanificazione delle strade”.
Da qualche giorno è stato attivato un protocollo con il nostro Medico di Medicina Generale, il dottor. Franco Cencetti, attraverso il quale si rende disponibile un servizio di monitoraggio dell’ossigenazione del sangue, uno dei parametri per verificare lo stato di salute di un potenziale malato, tramite apposite apparecchiature, i cosiddetti saturimetri. “Le persone che manifestano sintomi simil influenzali - continua Gentilucci - debbono rivolgersi direttamente al proprio medico per verificare l’eventuale necessità di un saturimetro. In base alla valutazione del medico, effettuata con l’utilizzo di specifici parametri diagnostici, lui stesso procederà alla consegna. Si dovranno poi seguire le indicazioni: i pazienti verranno monitorati, come già si sta facendo, tramite questionari telefonici giornalieri”. Il comune ha proceduto all’acquisto di un buon numero di questi strumenti, sottolinea il sindaco, “sicuramente sufficiente per le esigenze della nostra popolazione. È un ulteriore segnale di vicinanza alla nostra gente, e di come questa amministrazione intenda garantire il più possibile la sicurezza della propria comunità. Una procedura innovativa che, insieme alla dotazione di materiale di prevenzione sanitaria già fornito, aiuta i pazienti e difende i medici dal rischio di contagio poiché consente di ridurre al massimo i contatti diretti. Tutto ciò - conclude Gentilucci - deve andare di pari passo con un comportamento adeguato dei nostri concittadini, che devono rispettare le indicazioni che impongono di limitare quanto più possibile l’uscita dalle proprie abitazioni, un sacrificio necessario per non rendere vano il lavoro che stiamo portando avanti”. Ricordiamo che il COC di Pieve Torina è contattabile al numero 0737.518022.
Nonostante questo periodo di isolamento imposto per causa di forza maggiore, al fine di bloccare i contagi e l'avanzata del Coronavirus, l'artista non conosce pause e continua a creare con la forza della sua fantasia.
L'arte costituisce un'arma molto potente per contrastare gli effetti dell'isolamento in casa o nei propri laboratori e, anche se lo spirito non è, per ovvi motivi, quello di sempre, per l'artista di arti visive, questa particolare situazione di solitudine, rappresenta un momento positivo per non farsi venire pensieri negativi e perciò la realizzazione di opere, diventa un motivo in più per riflettere e approfondire temi umanamente e psicologicamente poco piacevoli. Sulla scia di queste considerazioni, anche il maestro Carlo Iacomucci, per combattere la noia dovuta al lungo isolamento, continua a lasciare i suoi segni colorati su di uno spazio geometrico, ponendo la propria riflessione sulla visione di una vita futura più umile e ricca di dialogo, in grado di contrapporsi ad una forma di progresso meno invasivo e più controllato per l'intera umanità. In definitiva, il messaggio dell'artista marchigiano vuole essere semplicemente un invito a cercare la luce in fondo ad ognuno di noi, per poter arrivare , un giorno non troppo lontano, alla salvezza materiale e spirituale della condizione umana.
Nelle immagini due opere dell'artista urbinate, ma maceratese di adozione, ispirate a questo periodo: i sette colori della speranza di Iacomucci
Anche oggi, nel rispetto dello smart-working imposto dal DPCM per la gestione e il contenimento dell’epidemia, il sindaco Noemi Tartabini e i suoi assessori hanno tenuto una riunione in videoconferenza. Oggetto: l’applicazione dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di aiuti economici ai cittadini e alle aziende in difficoltà. “Abbiamo cercato di studiare ed interpretare il documento in modo da dare un’applicazione pratica immediata e soprattutto indirizzata a chi è in pressante stato di necessità – ha detto il sindaco Tartabini – individuando le priorità e cercando di non lasciare indietro nessuno. La situazione è davvero difficile. Stiamo facendo il nostro massimo, impegnandoci senza risparmio di tempo ed energie per rispetto e tutela dei nostri concittadini che stanno facendo, ognuno nel proprio ambito, altrettanto”.
Proseguono i controlli del territorio da parte della Polizia Locale del Comune di Potenza Picena nell’ambito della prevenzione e gestione dell’emergenza sanitaria legata al virus Covid-19. Gli agenti, coordinati dal Commissario Anna Mercuri, hanno effettuato controlli a piedi e posti di blocco stradali nell’arco di tutta la giornata di domenica 29 marzo sia a Potenza Picena che a Porto Potenza Picena.
Quattro i verbali elevati dagli agenti, tre dei quali in violazione del DL n.19 del 25 marzo 2020 circa il divieto di spostamenti non giustificati, sia all’interno che all’esterno del proprio Comune (acquisto di sigarette da parte di un residente a Porto Recanati, per una passeggiata un residente a Civitanova o per spesa fuori Comune di appartenenza) sanzionati con un’ammenda di 400 euro ciascuno, ed uno in violazione del Codice della Strada per guida senza patente. La Polizia Locale ha, inoltre, diffidato verbalmente svariati proprietari di cani che stavano passeggiando per le vie cittadine ricordando loro che è obbligatorio restare nelle immediate prossimità delle proprie abitazioni
Sono arrivati i consueti dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Anche oggi il dato è piuttosto alto: nelle ultime 24 ore risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 31 persone, 417 in totale dall'inizio dell'epidemia (275 maschi e 142 femmine) . Nella giornata di ieri i decessi causati dal Covid-19 erano stati invece 22.
Sono 13 le persone scomparse del Pesarese nelle ultime 24 ore, 2 nell'Anconetano, 2 nel Fermano. Sei i decessi che coinvolgono invece la provincia di Macerata: un 71enne maceratese ricoverato a Civitanova, la 53enne di Treia Anna Maria Paccusse, un 76enne di Potenza Picena, due donne di Recanati una 84enne e una 88enne; inoltre il 63enne di Apiro Ernesto Piccinini. Da registrare addirittura 7 decessi presso il Covid-Hospital di Civitanova.
Nel 96,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e l'età media è di 79,8 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores
Accanto agli animali (e alle loro famiglie) anche durante l’emergenza coronavirus. Meridiana cooperativa sociale e l’associazione Argo sostengono i cani e i gatti del territorio maceratese anche in questo difficile momento per tutta la comunità. In accordo con il Comune di Macerata, Meridiana è pronta ad accogliere all’interno della struttura del canile comunale i cani le cui famiglie si trovano in difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria con un servizio a pensione di 2,50 euro al giorno. A ciò si aggiunge il sostegno di Argo che, per tutte le situazioni segnalate dall’ufficio Servizi sociali del Comune di Macerata, coprirà interamente le spese della pensione per i cani con proprietari che sono in difficoltà anche economica. Inoltre, nei caso di persone ricoverate in ospedale oppure in quarantena che non hanno la possibilità di prendersi cura dei propri animali i volontari Argo sono a disposizione per dare una mano.
“Di recente, nel pieno dell’emergenza sanitaria e sociale causata dal Covid-19, - afferma Barbara Vittori, Presidente Meridiana - il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è stato costretto a fare un appello a causa dei numerosi casi di abbandono di animali, soprattutto di cani, segnalati in alcune zone d’Italia. Nel Comune di Macerata, fortunatamente tali comportamenti riprovevoli non si sono ancora manifestati. Tuttavia, come Meridiana Cooperativa Sociale insieme ad Argo, consapevoli delle difficoltà che i cittadini, colpiti da coronavirus, e i loro familiari, possono incontrare nella gestione quotidiana dei loro animali domestici, vogliamo essere vicini ai cittadini come abbiamo sempre fatto, offrendo il nostro sostegno nella gestione e cura dei cani di chi ne ha più bisogno”.
“Sono tempi difficili per tutti noi – afferma la Presidente Argo, Alexandra Florescu – ma è proprio in questo momento che vogliamo dimostrare la nostra vicinanza alla nostra comunità, fatta di persone e di animali. Siamo pronti a dare una mano e – aggiunge - voglio ricordare che tutto quello che facciamo è possibile solamente grazie a chi, attraverso le donazioni, ci sostiene. Argo è un’associazione fatta esclusivamente di volontari ed ogni euro che riceve ritorna, in qualche modo, alla comunità e agli animali più sfortunati. Ringrazieremo di cuore a chi vorrà sostenerci con una donazione anche in questa emergenza, che ha toccato non solo la vita di molti, troppi umani, ma anche quella di troppi animali”.
Per richiedere il servizio a pensione al costo agevolato è possibile contattare Meridiana cooperativa sociale al numero 3927060232 oppure scrivere a canilemacerata@meridiana.mc.it, mentre per contattare Argo chiamare il numero 3298281947 oppure inviare un’email a info@argomacerata.it.
Questo tragico momento sta mettendo in grave difficoltà anche le imprese, soprattutto per ciò che riguarda gli impegni finanziari.
Infatti chiusure aziendali, riduzione attività produttiva, mancato rispetto impegni assunti per consegne, ecc… non puo non far emergere un grave impatto negativo per ogni settore produttivo-commerciale
Il Governo ha messo in atto le seguenti agevolazioni previste:
Ex art. 56 D.L. 18/20 – Moratoria esposizioni bancarie in essere.
In accordo con l’A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana) è stato previsto che il rimborso dei prestiti che scadono fino al 30 settembre 2020, sono prorogati a tale data, ivi compreso ogni elemento accessorio.
Potranno richiedere tale moratoria, tutte le micro, piccole e medie imprese appartenenti a tutti i settori, che hanno subito in via temporanea carenza di liquidità per effetto dell’epidemia.
I richiedenti non dovranno avere esposizioni deteriorate e comunque non avere rate insolute anche parzialmente più di 90 giorni.
Ex art 49 D.L. 10/20 – Richiesta nuova finanza con intervento fondo di garanzia PMI.
In tal caso le aziende possono accedere a nuovi finanziamenti con un intervento gratuito del fondo centrale di garanzia, cioè senza alcuna commissione e con l’innalzamento dell’importo massimo garantito per ogni singola società, ciò al fine di incrementare la capacità di garanzia anche alle imprese che, secondo i limiti fino ad ora vigenti, avevano già esaurito il plafond disponibile.
È stato inoltre stabilito l’aumento di percentuali massime di garanzia dall’80% al 90%.
“Tali importanti provvedimenti, però sicuramente riscontreranno problematiche attuative, sia per la per la discrezionalità di valutazione purtroppo sempre più restrittiva riconosciuta alle banche, sia per la burocrazia. ”, precisa il Cavalier Giuseppe Tosoni presidente dell’Associazione Tutela Impresa, che mette in rilievo anche una alternativa e più concreta una possibilità per le aziende interessate, con il ricorso all’E.N.M. (Ente Nazionale Microcredito), ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di Microcredito e Microfinanza a livello nazionale.
L’Associazione Tutela Impresa (http://www.tutelaimpresa.org/chi-siamo/) ha sottoscritto lo scorso anno un’importante convenzione con tale Ente e può operare e mettere in atto tali importanti operazioni finanziare anche nella nostra zona.
“Certo – prosegue Tosoni – quando le buone intensioni politiche sono lasciate alla discrezionalità operativa di terzi (banche in questo caso) è uguale a dire: potete provarci ma sara difficile”.
Restrizioni del credito bancario si sono sempre più riscontrate, figuriamoci nell’attuale contesto economico per le piccole aziende.
Non è sufficiente la buona intensione politica senza drastiche misure imposte per nuovi finanziamenti. In Italia, negli ultimi 7 anni, sono state salvate le banche con l’erogazione di 60 miliardi di euro, in sole 24 ore senza ostacoli di sorta e ora tali strategie devono essere applicate con lo stesso metodo, anche per il salvataggio delle aziende.
Le stesse, infatti, riprenderanno probabilmente il loro naturale e completo ritmo operativo non prima del mese di giugno e nel frattempo i pagamenti per fornitori, dipendenti e costi fissi aziendali, che fine devono fare? Si puo attendere le resistenze e la burocrazia delle banche?
Stando alle ultime stime si potrebbe determinare un fabbisogno finanziario per le aziende marchigiane di almeno 800 mila euro nei prossimi 3 mesi, cifra che raggiungerà per fine anno 2020, un importo stimato di almeno 2 milioni e 400 mila euro.
Le imprese sono già a grave rischio sopravvivenza con il conseguente blocco dell’intero sistema economico alla porta, pertanto è necessaria un’immediata azione straordinaria che destini risorse direttamente e velocemente alle imprese.
Occorre pertanto abbandonare il solito comportamento politico di comunque bell’apparenza di fronte ad un dramma che si realizza all’atto pratico".
L’intera Giunta di Recanati, capitanata dal sindaco Antonio Bravi e 100 volontari tra Associazioni e privati cittadini tra cui anche la contessa Olimpia Leopardi si sono mobilitati oggi per la consegna diretta, casa per casa, agli 8.500 nuclei familiari del Comune, delle 60 mila mascherine donate dalla città cinese Xiangcheng alle famiglie recanatesi.
“Il prezioso dono della nostra città gemellata di Xiangcheng è stato molto gradito dalle famiglie, - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - sono arrivati numerosi messaggi di ringraziamento a me e a tutta la Giunta. La macchina organizzativa mobilitata per la distribuzione immediata è stata importante e senza l’aiuto spontaneo dei cittadini che si sono offerti e che sono stati formati secondo tutte le norme di sicurezza, non saremmo mai riusciti a compiere la complessa operazione in tempi così brevi .”
È stato il sindaco Bravi a consegnare ad una famiglia di Piazza Leopardi la prima dotazione, sotto i riflettori dei media a cui l'iniziativa ha destato molto interesse, insieme all'Assessore alla Protezione Civile, Mirco Scorcelli, all'Assessore alla Cultura Rita Soccio, alla contessa Olimpia Leopardi che ha risposto con entusiasmo all’invito del primo cittadino a dare un mano e ha dichiarato :“"In questi momenti di gravissima difficoltà, la solidarietà tra popoli - quella vera, che supera tutte le barriere - è la più potente della armi a nostra disposizione; l’umanità, solamente “stretta in social catena”, può far fronte e sconfiggere questo nemico silenzioso ed invisibile."
Un plauso corale alla citta di di Xiangcheng per la grande solidarietà dimostrata, un aiuto concreto che in termini economici si aggira sui 100 mila euro tra i costi delle mascherine e le spese per il trasporto nella citta di Recanati.
Per la rapida distribuzione delle mascherine in città sono scesi in campo oltre 100 volontari, divisi in 50 squadre, tra Protezione Civile Recanati, Carabinieri in congedo, New Social Group Porto Recanati, la Giunta comunale, i Consiglieri di maggioranza e minoranza, e i molti cittadini tra cui anche Massimo Scalmati Presidente dell’ Astea che hanno risposto alla chiamata d’emergenza per la consegna alle circa 21 mila persone residenti a Recanati, tra città, contrade rurali e frazioni. Ai volontari sono stati assegnati degli stradari con i relativi nominativi dei capi famiglia, da spuntare alla consegna diretta delle mascherine, dove non è stata possibile la distribuzione per la mancanza di risposta al suono dei campanello verrà effettuato un giro successivo di recupero
I cittadini hanno risposto con grande gratitudine alla consegna delle mascherine, alcuni in vestaglia e pantofole, altri vestiti, tutti hanno accolto con piacere i volontari fuori dei condomini (venivano fatti scendere uno alla volta) o sulle soglie di casa, rispettando le norme di sicurezza. Soprattutto per le persone sole, sentire suonare il campanello e parlare per qualche attimo con i volontari, dopo settimane di isolamento, è stato un momento sociale importante.
La direzione dell'Area Vasta 3 ha valutato l'ipotesi di chiudere l'Hospice "Il Glicine", recentemente trasferito a Montecassiano dall'ospedale di Macerata. L'intento del direttore Alessandro Maccioni sarebbe quello di utilizzare il personale impiegato nella struttura per far fronte all'emergenza coronavirus, nel presidio ospedaliero di Macerata dove si trovano in cura i malati Covid.
Una scelta motivata dalla necessità di rimpolpare ulteriormente la squadra di sanitari destinata a salvaguardare coloro che sono stati affetti dal virus, considerato il costante aumento dei pazienti ricoverati in provincia di Macerata così come nella Regione Marche.
L'incognita riguarda il luogo nel quale verranno trasferiti i pazienti oncologici e quanti si trovano ricoverati con malattie in stato avanzato all'Hospice "Il Glicine".
Il loro spostamento è già iniziato nella giornata di ieri. La struttura, oggi, si presenta quasi deserta con gli infissi (solitamente aperti) chiusi. Un segnale che sembra preannunciarne la chiusura totale in tempi piuttosto ristretti. Si parla di domani, lunedì 30 marzo, come data.
Stanno circolando, in questi giorni, dei manifesti affissi ai portoni di alcuni palazzi che invitano i non residenti di un determinato edificio a lasciare le abitazioni che li ospitano per fare rientro nelle proprie abitazioni di residenza, poiché sarebbero in corso attività di controllo da parte delle autorità. Pena un'ammenda salata e l'arresto.
Il manifesto, rinvenuto in diversi luoghi della Provincia di Macerata, come nei paesi di Sarnano e San Ginesio e a Porto Potenza Picena, sono in realtà dei falsi. La Polizia e i Comuni mettono in guardia da questi volantini-fake, che sono opera di malintenzionati. Lasciare le abitazioni incustodite, infatti, fornisce un assist per i ladri che in questo modo possono far agevolmente razzia di ciò che trovano.
Per rendere ancora più credibile il tutto, il falso documento è scritto su carta intestata al Ministro dell'Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza - con il logo della Repubblica Italiana. I falsi manifesti sono stati trovati oltre non sono nelle Marche, ma in diverse province italiane e sono ovviamente opera di malfattori. Occhio, dunque, a non cadere nella trappola.
Martedì 31 marzo tutta la nazione, con i suoi amministratori e la comunità intera, renderà omaggio alle vittime del corona virus. Anche la Provincia di Macerata sostiene l’iniziativa insieme a tutti i sindaci del territorio, accogliendo l’appello del Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, condiviso dalle associazioni nazionali delle Province e dei Comuni, nonché dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per ricordare coloro che, in questo duro momento di emergenza sanitaria, sono deceduti.
Nella giornata di martedì sono previste quindi le bandiere italiane a mezz’asta nelle sedi della Provincia, dei Comuni e in quelle istituzionali, e alle 12 un minuto di silenzio di tutta la cittadinanza, ciascuno nella propria abitazione o nei luoghi di lavoro.
“Sarà questo un momento di profonda unione - afferma Pettinari - che rappresenta vicinanza verso le famiglie che hanno perso i propri cari, partecipazione al loro dolore e al tempo stesso supporto per chi sta male, per chi vive questo momento con preoccupazione e smarrimento, per chi lavora in prima linea. Un momento simbolico ma di grande significato perché condiviso, in cui istituzioni e comunità partecipano insieme. Tutti noi siamo messi a dura prova; è il momento di stringersi uniti ancora di più, il nostro Paese va avanti con estrema dignità, grazie anche allo straordinario impegno di chi sta affrontando questa emergenza in prima fila. A loro va un ringraziamento speciale: in primo luogo a medici, infermieri e agli operatori sanitari, alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, a tutti gli operatori delle associazioni di volontariato e alle numerose persone che ogni giorno sono al proprio posto di lavoro per garantire i servizi indispendabili”.
"Ragazzi, leggiamo e guardiamo attentamente a quello che sta accadendo, e soprattutto a quello che sta facendo tutta la classe politica, compresa l'opposizione. Siamo i testimoni di un cambiamento epocale, anche nel modo, vecchio, di governare. Dibattetelo tra di voi. Lasciamo perdere i vecchi schemi". Questo il messaggio che Fabio Giulianelli, amministratore unico della Cucine Lube e patron della Lube Volley, decide di rivolgere alle nuove generazioni in una fase di grande emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, consapevole che molto cambierà nei prossimi mesi nel tessuto sociale italiano.
"Dal disastro dobbiamo creare una nuova e vitale società, fatta da persone che abbiano a cuore la vita delle altre persone - prosegue Giulianelli -. La loro dignità. È un'occasione storica. Non permetteremo di farci rubare le nostre speranze".
"Non basta cantare dai balconi, quando muoiono e soffrono tantissime persone. Urliamo la nostra rabbia e soprattutto rivendichiamo la nostra voglia di vivere. Da protagonisti. Basta con gli slogan, con i “dai che ce la facciamo”. Come? Con che cosa? È una vera presa in giro. Non dobbiamo sopravvivere, ma vogliamo vivere da protagonisti. Caspita, noi abbiamo fatto il Rinascimento, la culla di tutta la cultura mondiale. Siamo noi stessi gli artefici del nostro futuro. Se non adesso, quando. Questo sarà il nostro slogan!" conclude Giulianelli.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 3558 casi positivi riscontrati in Regione Marche sui 10431 tamponi effettuati: sono 1577 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1019 in provincia di Ancona, 476 in provincia di Macerata (19 in più di ieri), 246 in provincia di Fermo, 179 in provincia di Ascoli Piceno, 61 extra regione.
Sale a 1168 (15 in più di ieri) il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, mentre sono complessivamente 168 i pazienti in terapia intensiva (2 più di ieri): 19 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (3 a Macerata, 9 a Civitanova, 12 a Camerino).
Continua a salire anche il numero degli operatori sanitari in isolamento domiciliare: 717, 22 più di ieri. Da registrare due nuovi guariti: sale a 12 il numero totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
"Facciamo qualcosa di utile, ma che possa essere un contributo concreto e di stimolo in questa situazione drammatica dell’epidemia da Coronavirus". Questo è stato il pensiero della ottantaquattrenne Filomena Pompei, originaria di Monte San Giusto, e da 60 anni residente a Civitanova Marche.
Filomena è una pensionata che, fortunatamente, è in condizioni di salute ottime e si è posta la domanda: "Cosa posso fare di utile in questa situazione drammatica?".
Per tutta risposta, ha attinto dalla sua pluridecennale esperienza di orlatrice nel settore calzaturiero.
Filomena ha iniziato a lavorare a 11 anni per piccoli artigiani del suo paese di origine, Monte San Giusto. Dopo il matrimonio, si trasferisce a Civitanova Marche e continua il suo lavoro di orlatrice per aziende prestigiose del distretto calzaturiero costiero maceratese e fermano.
Così, aiutata dalla giovane nipote Cecilia, ha deciso di rispolverare nel garage di casa la vecchia macchina da cucito. Da un baule ha estratto un rotolo di cotone, che era parte del suo corredo da sposa, col quale ha iniziato a provare la realizzazione di mascherine.
Un lavoro certamente non difficile per un'orlatrice esperta come lei, quello di tagliare la stoffa in modelli, lavarli in acqua bollente, ripassarle con il cloro che si usa in casa e - con la vecchia macchina da orlatrice - cucirle.
"Le mie sono mascherine un modesto e temporaneo presidio igienico - dice la signora Filomena -, utile per proteggersi mentre si compiono semplici azioni quotidiane. Ne sono consapevole e lo premetto anche a chi mi chiede un regalo qualche mascherina. Naturalmente non si tratta di dispositivi certificati, per questo invito chi mi contatta, anzitutto, a proteggersi con presidi sanitari omologati".
È con senso di solidarietà che nonna Filomena ha deciso di fare la sua parte nel difficile momento che affronta il Paese, con l'intento di dimostrare ai giovani e alle istituzioni che i pensionati - anche in una fase dove pagano un prezzo altissimo - sono un punto di riferimento e possono mettere a disposizione importanti esperienze.
"Il Governo annuncia in pompa magna, alle 20.00 del sabato sera, mentre gli italiani sono a cena, che i comuni avranno a disposizione risorse in più per far fronte alle difficoltà delle famiglie. Peccato che l’anticipo di 4,3 miliardi di euro del Fondo di Solidarietà sia un’entrata già prevista con cui i comuni - tutti - riescono a chiudere il bilancio e a garantire i servizi essenziali di cui il cittadino già fruisce normalmente nel corso dell’anno”.
A dichiararlo sono i sindaci marchigiani della Lega, insieme al responsabile regionale Paolo Arrigoni e al responsabile regionale per gli enti locali Andrea Maria Antonini.
“Il solo anticipo temporale nell’erogazione di quel Fondo, con l’aggiunta di appena 400 milioni, non potrà certo consentire alle amministrazioni comunali di rispondere alla crescente e drammatica domanda da parte della cittadinanza di liquidità per far fronte a bisogni primari”, commenta Arrigoni insieme ai primi cittadini leghisti. “Ora la gente assalirà i Municipi sperando di ricevere un aiuto, ma i comuni sono già costretti a rivedere al ribasso, e di molto, tutte le entrate previste nei propri bilanci: i cittadini, infatti, non saranno di certo in grado di garantire il gettito attualmente previsto per IMU, addizionale IRPEF ed altri tributi locali”.
“Così facendo il Governo Conte ha mandato i Sindaci e le amministrazioni locali in guerra contro i propri cittadini. Lunedì si formeranno code davanti agli uffici dei servizi sociali dei comuni che,con un personale già ridotto all’osso, non potranno dare risposte concrete!”
“Conte ha dichiarato: “non vi lasceremo soli”, ma chi resterà da solo sarà proprio il Presidente del Consiglio dei Ministri – concludono gli esponenti della Lega - mai come questa sera, con la conferenza stampa del Premier, si è giocato con le sofferenze vere degli italiani”.
E’ stato pubblicato online appena due giorni fa, sul sito web della Protezione Civile, il bando per reclutare 500 infermieri da inviare negli ospedali delle città più colpite dall'epidemia.
Una vera e propria task force di centinaia di volontari, selezionati in base alle esperienze professionali "ritenute necessarie", che dovranno compilare la domanda di ammissione entro le 20 del 28 marzo per entrare a far parte di "Infermieri per Covid" e saranno destinati ad operare nelle Regioni più colpite dal Coronavirus.
Un’opportunità senza dubbio ma anche un momento di riflessione sul reale valore di un infermiere come ha messo in evidenza, tramite un video pubblicato sul proprio profilo Facebook, Amedeo Di Giacomo, un operatore sanitario di Macerata che come diversi suoi colleghi sta affrontando in prima linea l’emergenza Covid-19.
“In questi giorni è uscito il bando emanato dalla Protezione Civile dove è scritto che si ricercano 500 infermieri da assumere a tempo zero nelle zone più colpite dall’epidemia – esordisce Amedeo – dopo aver letto questo documento la domanda che mi è sorta spontanea è stata ‘Quanto vale effettivamente un infermiere?’ “
“Tutti sanno che lo stipendio medio si aggira sui 1500/1700 euro lordi e poi magari se si lavora su un reparto operativo dove sono previsti turni di notte, reperibilità o altri servizi si arriva a prendere qualcosa in più – spiega - Il bando in questione prevede per chi lo accetta, il vitto e l’alloggio, ma credo che questo sia dovuto, poi lo stipendio base e più un premio di 200 euro al giorno netti”
“Alla luce di tutti questi dati mi sono chiesto: ‘perché quando si vanno a ridiscutere i contratti nazionali con il Governo, non ci troviamo per esempio 100 euro nette in più in busta paga, anziché 45/50€ come aumento lordo, se ora con questo bando ne sono previsti 200 al giorno? Non credete che ci sia un certo squilibrio tra le due situazioni? “
“Inoltre, si tratterebbe di arrivare da fuori per affiancare un collega che combatte dall’inizio contro il Covid – sottolinea – la cosa strana è che lui continuerà a prendere lo stesso stipendio base previsto dal contratto nazionale mentre chi viene da fuori Regione prenderà il triplo rispetto a quel collega. Tutto ciò credo sia avvilente, dal punto di vista sia etico che morale, in quanto credo che i primi infermieri ad essere incentivati dovrebbero essere proprio quelli che combattono sul posto già da due mesi con turni massacranti e senza sosta”
“La Regione Marche è una delle più colpite da questa emergenza quindi per me che comunque sono impegnato ad affrontarlo in prima linea non avrebbe senso partire – dichiara Amedeo – ovviamente non contesto chi deciderà di aderire al bando però mi disgusta un po' questa misura economica perché dimostra che solo adesso si scopre quando vale veramente un infermiere e allora mi convinco che forse valiamo effettivamente un po' di più a prescindere dall’emergenza”
“Detto ciò sono contento che abbiano risposto presente in tanti e che ci sia stata una grande gara di solidarietà tra colleghi – e conclude – questa è solo una mia considerazione personale ma mi auguro che ora agli occhi di tutti sia chiaro quanto valiamo e parlo anche per i medici, OSS, soccorritori e volontari che sono veramente tanti e sono molto importanti”.
Cinquecento mascherine per San Ginesio. E’ il gesto di un donatore anonimo che attraverso la sezione ADMO Monti Azzurri di San Ginesio (Associazione Donatori Midollo Osso) ha voluto offrire alla comunità ginesina.
A comunicarlo al Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, è stata la Presidente dell’Associazione Alessandra Spurio che, in questo difficile momento, non poteva non accogliere con entusiasmo un gesto di tale magnanimità e soprattutto necessità.
Le mascherine sono in tessuto trilaminato, interamente lavabili a 60° in lavatrice e quindi riutilizzabili, prodotte dalla ditta Confezioni Umbre S.r.l. di Costacciaro (PG).
L’Associazione, grazie alla preziosa collaborazione del Comune di San Ginesio e dei volontari della Protezione civile, hanno già iniziato la distribuzione. Per espressa richiesta del donatore le mascherine, consegnate in bustina trasparente sigillata, saranno recapitate a ciascuna famiglia residente dentro e fuori le mura.
ADMO è l’associazione che opera in Italia, da oltre 20 anni, con lo scopo principale di informare e sensibilizzare la popolazione sulla cultura del donare in generale e, in particolare, sulla possibilità di combattere le leucemie ed altre malattie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo e delle cellule staminali che esso contiene.
Il Sindaco Giuliano Ciabocco, certo di interpretare il sentimento di tutti i ginesini, esprime il suo più caloroso ringraziamento al donatore e tutte le Associazioni che come l’ADMO stanno offrendo il loro prezioso aiuto.
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi sono 185 su 547 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 3558 su un totale di 10.431 campioni testati.
Si registra un incremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati: il 33%, rispetto al 21% della giornata di ieri (117 positivi su 824 tamponi) e al 18% di due giorni fa (82 positivi su 437 tamponi).
Nel dettaglio il grafico del Gores delle ore 9: