Artisti uniti contro il Covid-19 e in favore delle attività della Croce Rossa di Macerata. Ha inizio giovedì 16 aprile, dalle ore 12, l’iniziativa che vede coinvolti in un’asta online numerosi protagonisti del mondo culturale regionale e non solo. “Don’t cry, but CRI! Artisti contro il Coronavirus” è il nome scelto per diversi appuntamenti giornalieri all’interno dei quali, per una settimana, sarà possibile inviare la propria offerta via mail, indicando una quota minima e una massima, per aggiudicarsi una o più delle opere bandite. Il titolo è anche un gioco di parole che invita tutti a non abbattersi e chiudersi in se stessi in questo momento di grave emergenza, facendo ognuno la propria parte supportando gli uomini e le donne della Croce Rossa di Macerata che operano in prima linea contro il virus.
L’idea nasce dalla collaborazione e dall’amicizia tra l’artista Silvio Craia, il critico d’arte David Miliozzi e il giornalista Andrea Mozzoni. Craia, insieme alla moglie Luciana, già presidente ora membro del Centro italiano femminile di Macerata, ha subito coinvolto molteplici personalità che hanno dato la propria disponibilità a offrire gratuitamente una delle loro opere per l’asta. Miliozzi e Mozzoni si occuperanno dell’organizzazione e della promozione dell’asta online.
«Prima che artisti abbiamo a che fare con uomini e donne che donando una loro opera vogliono dare un segnale di vicinanza alla comunità ferita da questa pandemia - afferma Miliozzi -, lo facciamo attraverso la Croce Rossa, sempre in prima linea in questa emergenza e un piccolo gesto, che vuole esprimere una grande vicinanza. Nulla sarà come prima, anche il fare arte e la sua fruizione subiranno cambiamenti epocali, inimmaginabili, ma il bisogno d'arte resta, forse si rafforza. Dai graffiti rupestri del paleolitico all'emergenza del Covid-19 - ha aggiunto -, l'arte è ancora lo strumento privilegiato per comprendere il mondo in cui viviamo, il luogo espressivo in cui riscoprire la nostra umanità».
Sarà possibile partecipare all’asta consultando le opere messe in mostra, cinque al giorno con una durata di sette giorni, all’interno della pagina Facebook “Artisti contro il Coronavirus”. «Il prezzo base d’asta sarà di 50 euro - spiega Mozzoni -, le intenzioni di offerta insieme ai propri dati personali dovranno pervenire via mail all’indirizzo artisticontroilcoronavirus@gmail.com. Una volta conclusa l’asta, l’importo dovrà essere versato direttamente sul conto corrente della Croce Rossa di Macerata. Inviandoci la ricevuta di pagamento, si avrà diritto a ritirare l’opera aggiudicatasi al termine delle restrizioni sociali previste dall’emergenza».
In attesa che inizia l’asta è comunque possibile sostenere le attività della Croce Rossa di Macerata attraverso il IT80M0311113401000000021630. «"Non c'è bisogno che un artista sia un prete o un fabbriciere, ma certo egli deve avere un cuore affettuoso per gli altri uomini”. Questa frase di Van Gogh - sostiene la Presidente della Cri di Macerata Rosaria Del Balzo Ruiti - racchiude tutto lo spirito di questa meravigliosa iniziativa che permetterà di raccogliere fondi destinati a supporto delle molteplici attività del Comitato in questo periodo di così grave sofferenza fisica e psicologica per la popolazione. I fondi raccolti permetteranno di implementare i servizi di assistenza alla persona e di aiuto alle fasce deboli maggiormente colpite da questa emergenza oltre che permettere acquisti di materiale sanitario per i numerosi interventi che sin dai primi giorni di marzo il Comitato sta svolgendo. Ancora una volta il mondo artistico ha espresso quella sensibilità che lo contraddistingue costantemente. Un grazie enorme - conclude la Presidente - a tutti coloro persone che acquisteranno queste stupende opere: vedendole in casa, oltre alla meraviglia per l'opera in sé, i donatori potranno avere la certezza di aver dato un imprescindibile contributo a tante persone che soffrono».
Questi gli artisti che per ora hanno aderito all’iniziativa, ma si tratta di una lista che si amplia ogni giorno: Tiziana Asili, Cagliostro, Marisa Cesanelli, Gabriella Cesca, Moreno Corallini, Silvio Craia, Matteo D’Errico, Egidio Del Bianco, Lucio Del Gobbo, Carlo Iacomucci, Simone Dionisi, Pina Fiori, Pierfrancesco Mastroberti, William Medori, Mario Migliorelli, Mario Monachesi, Janna Sarenko, Salvatore Sebaste, Leonardo Serafini, Daniela Ripani, Isabella Seralio, Lucia Spagnuolo, Sandra Torquati, Manuel e Valerio Valeri, Luca Zampetti.
Da oggi le imprese possono presentare la domanda ai Confidi per il prestito o per il contributo previsti dalla legge regionale "Misure urgenti per il sostegno alle attività produttive e ai lavoratori autonomi, a seguito dell’emergenza Covid-19". Tutte le informazioni relative alla presentazione delle domande, compresi i moduli e i recapiti dei Confidi, sono disponibili sul sito della regione Marche, all'indirizzo http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Attivit%C3%A0-Produttive/Credito-e-finanza.
Gli schemi di domanda sono distinti tra impresa e lavoratore autonomo. La modulistica specifica necessaria per l’istruttoria verrà poi fornita direttamente dai Confidi stessi e sarà disponibile sui rispettivi siti. La domanda è valida quando viene consegnata congiuntamente a tutta la documentazione richiesta dai Confidi, che possono già procedere nell’istruttoria e concedere il prestito, o il contributo, sia ai lavoratori autonomi che alle imprese.
Per il contributo è ovviamente necessario avere ottenuto un prestito da un istituto creditizio.
Per l'erogazione si seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande e ogni Confidi potrà operare nei limiti delle risorse assegnate a seguito del riparto.
I confidi che finora si sono candidati sono: UNICO, ConfidiCoop, Confidi.net, quindi le domande potranno essere inoltrate alle seguenti mail:
per UNICO: uni-co.legge13@legalmail.it; per Confidicoop: confidicoopmarche@legalmail.it; per Confidi.net: ufficiofidi@pec.confidi.net.
Eventuali ulteriori adesioni di Confidi saranno segnalate sul sito della Regione Marche.
L’Università di Camerino prosegue la sua attività di divulgazione scientifica rivolta in particolare agli studenti delle scuole superiori.
Ha riscosso un grande successo l’appuntamento dei giorni scorsi con gli studenti delle quinte classi dei Licei di Camerino, grazie alla preziosa collaborazione del Dirigente Scolastico Francesco Rosati, nel corso del quale circa 200 studenti, divisi in due sessioni, hanno seguito con molto attenzione ed estremo interesse il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto”, che ha visto protagonisti i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia. Il prossimo sabato 18 aprile il seminario sarà ripetuto per gli studenti delle classi terze e quarte, sempre dei Licei di Camerino.
Con contenuti più focalizzati alle nuove tecnologie, inoltre, venerdì 17 aprile il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto” sarà tenuto sempre in modalità telematica per le classi quinte dell’ITCG “Antinori” di Camerino. Protagonisti questa volta saranno i professori Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Michele Loreti, docente della sezione di Informatica, Francesco Rizzo, docente della Scuola di Giurisprudenza, Marco Materazzi, docente della sezione di Geologia, Stefania Scuri, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e Davide Paciotti, docente della Scuola di Architettura e Design. Anche in questa occasione ognuno di loro analizzerà i diversi aspetti legati al coronavirus ed alla particolare situazione che stiamo vivendo, sulla base delle proprie competenze. Si andrà dall’analizzare il virus dal punto di vista biologico ai corretti comportamenti igienico sanitari da seguire, dalla georeferenziazione alle valvole stampate in 3D per “hackerare” maschere da sub e farle diventare respiratori per i pazienti in terapia subintensiva, dagli aspetti giuridici legati al distanziamento sociale alla natura e all’ambiente che riaffermano il loro ruolo.
I seminari saranno poi disponibili on line nel portale di divulgazione della ricerca di Unicam “Scienza e Lode” www.unicam.it/scienzaelode, a disposizione degli insegnanti che volessero utilizzarli come materiale di approfondimento per i propri studenti.
(Nella foto il professore Unicam Guido Favia)
Dopo l’approvazione in Consiglio regionale della sua mozione sulla tecnologia di comunicazione 5G, il capogruppo dei Verdi, Sandro Bisonni, presenta una proposta di legge che ha l’obiettivo di intervenire sulla normativa vigente per dare seguito a quanto proposto nel precedente atto.
Tra gli impegni formulati nella mozione, infatti, figura anche quello che riguarda l'ARPAM chiamata, prima di rilasciare pareri sulle istallazioni con tecnologia 5G, ad acquisire preventivamente le indicazioni delle autorità sanitarie competenti in materia, relativamente ai possibili rischi per la salute della popolazione esposta.
L'applicazione della mozione approvata, comporta l'impegno della Giunta alla modifica della legge regionale del 2017 (“Disciplina regionale in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”), e - considerata la scadenza della legislatura - Bisonni ha ritenuto utile proporla con atto del Consiglio, nella speranza di accelerarne l'iter.
“Con questa proposta - evidenzia - vorrei tentare di accelerare l'iter conseguente alla approvazione della mia mozione sul 5G, ovviamente nulla impedisce alla Giunta di provvedere con atto autonomo, l'importante è che si agisca con tempestività perché è evidente che la modalità di rilascio delle autorizzazioni debba essere esercitata tenendo in considerazione il principio di precauzione, la salute pubblica, la compatibilità ambientale e la tutela del paesaggio”.
Da ricordare, inoltre, che nella precedente mozione Presidente e Giunta venivano impegnati ad intervenire presso il Governo italiano ed i ministeri competenti affinché non siano attivati aumenti del valore di attenzione e dei limiti di esposizione previsti dal DPCM del 2003, a sollecitare i Comuni per l’adozione dei Piani delle antenne, così come indicato nella legge regionale del 2017 oltre che a realizzare una campagna informativa sul corretto uso del cellulare.
Vista l'ultimazione dei lavori delle opere di completamento lottizzazione Sant' Egidio” tra cui il parco posto in prossimità di Piazzale Beato Angelico, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di intitolare l'area verde sopracitata “Parco Grande Torino”, in memoria della squadra di calcio "Associazione Calcio Torino" pluricampione d'Italia e spina dorsale della nazionale degli anni '40 del '900 che perì nel disastro aereo di Superga di Torino, avvenuto il 4 maggio 1949, insieme a dirigenti, allenatori, giornalisti e ai membri dell'equipaggio.
Pertanto la Giunta ha deliberato con apposito atto l’intento di denominare lo spazio di verde pubblico delimitato da Piazza Beato Angelico e Via Santa Rita da Cascia, “Parco Grande Torino”. Inoltre ha provveduto alla trasmissione della deliberazione alla Prefettura di Macerata, Ufficio Territoriale del Governo, per richiedere l’autorizzazione all’intitolazione delle aree e ha programmato di includere l'area nello stradario comunale ad autorizzazione acquisita.
Nessuna squadra al mondo ha mai rappresentato per il calcio tutto ciò che è riuscito al Grande Torino.
I granata, guidati da Valentino Mazzola, il capitano dei capitani, hanno record strabilianti e assolutamente irripetibili. Non per nulla l'11 maggio del 1947, Vittorio Pozzo, il commissario tecnico della Nazionale, vestì dieci granata d'azzurro per una partita disputata a Torino contro l'Ungheria. I nostri eroi naturalmente vinsero. E avrebbero continuato a vincere su tutti i fronti se non fosse sceso in campo il destino più tragico per fermarli. Ma non per batterli. Perché quella squadra di grandi uomini e di grandi campioni è passata direttamente alla leggenda.
Ovviamente superato il periodo dell’emergenza Covid sarà organizzata una cerimonia di intitolazione e inaugurazione.
Nel passato week end, prima di Pasqua, sono stati consegnati a 200 famiglie di Tolentino altrettanti buoni pasto per un importo di quasi 70 mila euro che possono essere spesi nei negozi e market che hanno aderito all’iniziativa, promossa in tutti i comuni per aiutare le famiglie in difficoltà a causa delle disposizioni per contenere il contagio da coronavirus.
I buoni spesa sono stati distribuiti a domicilio dei richiedenti, evitando file e uscite non necessarie, da alcuni componenti del Coc comunale con l'ausilio dei volontari del gruppo comunale della Protezione civile e di alcuni addetti alle mense scolastiche del Comune.
Con l'occasione ad ogni nucleo familiare sono stati consegnati alcuni dispositivi di sicurezza, 3 mascherine per ogni famiglia).
Le consegne sono state effettuate a domicilio con l'ausilio della Protezione civile, di alcuni addetti alle mense scolastiche del Comune di Tolentino e da alcuni componenti del COC.
"Ringrazio l’Ufficio Servizi Sociali e quanti si sono adoperati per consegnare prima di Pasqua i buoni spesa alle famiglie che avevano fatto richiesta – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - In tempi ragionevoli, abbiamo organizzato questo importante servizio per aiutare le famiglie in difficoltà. Abbiamo cercato di evitare di far uscire le persone, predisponendo la presentazione della domanda sia on line che per via telefonica e abbiamo distribuito direttamente a casa i buoni, evitando così inutili rischi di contagio. Un ringraziamento anche a coloro che, coordinati dal Consigliere Mirco Mancini, hanno consegnato i buoni. Tutti abbiamo lavorato e ci siamo impegnati per consegnare tutto entro sabato mattina scorso, cercando di far trascorre una serena Pasqua a tutte le famiglie che purtroppo stanno attraversando un momento difficile".
A seguito della crisi sismica del 2016 è stato previsto che i Comuni coinvolti potessero assumere personale, strettamente necessario ad assicurare la piena funzionalità degli Uffici speciali per la ricostruzione, con forme contrattuali flessibili, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale.
La normativa prevede, inoltre, che tali assunzioni siano finanziate fino al termine dello stato di emergenza, attualmente stabilito al 31/12/2020.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha, a suo tempo, determinato le risorse spettanti per il personale suddetto alle regioni coinvolte nella crisi sismica e ciascuna di esse ha poi ripartito tali risorse ai Comuni interessati, così che gli stessi non avessero problemi di bilancio.
Nel corso del tempo e in periodi diversi, quindi, il Comune ha assunto unità di personale che dovrebbero terminare il proprio servizio presso l'ente prima del termine previsto per la fine dello stato di emergenza, essendo stati assunti con contratti precedenti all'introduzione della deroga al termine di 36 mesi complessivi per i contratti a tempo determinato, introdotta, dal CCNL del 21/05/2018. La cessazione di tali unità di personale che ormai hanno acquisito competenze proprie per ciò che riguarda la complessa normativa sulla ricostruzione e conoscenze specifiche relative all'organizzazione e alle modalità di lavoro presso il Comune di Tolentino, procurerebbe notevoli problemi in relazione a un'attività indispensabile per la città e le numerose persone coinvolte;
L’amministrazione comunale, per tutti questi motivi intende proseguire nel rapporto di lavoro con gli otto dipendenti il cui contratto in scadenza prima del 31/12/2020 sarà prorogato fino al termine attualmente previsto per la fine dello stato di emergenza.
Il servizio consegna farmaci a domicilio, offerto da L’Albero dei Cuori APS, in collaborazione con A.N.T.E.A.S. Macerata ODV, comune di Macerata e APM e attivo dal 2006, si rivolge agli anziani soli, persone fragili e immunodepressi residenti nel Comune di Macerata. “Sos Farmaci” ha rappresentato, fin dai suoi esordi, un aiuto concreto a favore della collettività e delle persone più fragili.
«Oggi più che mai le richieste e le consegne sono aumentate – afferma il Presidente dell’Albero dei Cuori, Giuseppe Brignone -. Arriviamo a farne una ventina al giorno, da quando sono entrate in vigore le restrizioni. E’ un servizio fondamentale che offriamo gratuitamente rispettando, ovviamente, tutte le norme in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19».
Per usufruire del servizio, disponibile tutti i giorni feriali, è sufficiente chiamare il numero 334 6634657, risponderà un volontario dell’Associazione che si occupa della consegna a domicilio dei medicinali richiesti. Il servizio è Gratuito, il costo dei farmaci è a carico del richiedente.
A Porto Recanati e Mogliano, sino al 3 maggio, è stato reso obbligatorio l’utilizzo delle “mascherine” per l’accesso negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche e in ogni altro luogo chiuso in cui vi sia rischio di assembramento.
Lo stabiliscono delle specifiche ordinanze sindacali, firmate rispettivamente da Roberto Mozzicafreddo e Cecilia Cesetti. A Porto Recanati, oltre all'utilizzo delle mascherine, sarà obbligatorio anche quello dei guanti "usa e getta".
Il provvedimento vuole essere un modo per limitare la possibilità di contagio tra le persone e di contaminazione dell'ambiente.
"Lo slogan deve diventare: tutti con la mascherina per non infettare gli altri e per non infettarsi - sottolinea il sindaco Cesetti -. La “mascherina obbligatoria per tutti” è la più semplice e urgente misura da adottare. Non dimentichiamo di rispettare l’obbligo di rimanere a casa uscendo solo in caso di vera necessità mantenendo il distanziamento sociale (misura preventiva fondamentale) , di non toccarci la bocca, il naso e gli occhi quando siamo fuori casa e di lavarci sempre le mani al nostro rientro".
La cultura come cura ai tempi del Coronavirus. Parte da Recanati, dove il genius loci raggiuge l’apice nell’orma poetica che Giacomo Leopardi ha impresso sul luogo, un’indagine finalizzata a mappare lo stato dell’arte sull’influenza che la cultura del territorio ha sul benessere delle persone.
La ricerca, in collaborazione con la Regione Marche, curata da Promo PA Fondazione, che da anni lavora sul tema, nasce da un’idea dell’Assessore alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio “ L’emergenza che stiamo affrontando con il Covid-19 ci impone un cambio di prospettiva e lo studio di nuovi scenari per creare un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere a nuove esigenze economiche e sociali di benessere per l'intera comunità di Recanati. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano veri e propri sorgenti di cura. Ci auguriamo che il progetto su Recanati possa divenire un modello utile da replicare nei comuni italiani che credono nella cultura che cura”
L’alleanza tra cultura e salute in questi ultimi anni si è rafforzata grazie al diffondersi della consapevolezza di quanto sia stretto e sinergico questo rapporto, così come dimostrano dati clinici sempre più ampi e diversificati. In questo senso alle organizzazioni culturali è riconosciuto un ruolo sempre più attivo in affiancamento al sistema socio-sanitario, quali co-protagoniste del welfare e agenti di cambiamento sociale.
“Mai come nel momento attuale - afferma Francesca Velani, vice presidente di Promo PA Fondazione e direttore LuBeC - l’offerta culturale è fondamentale nel supportare coloro che devono affrontare isolamenti, carenza di socialità, difficoltà economiche e organizzative, e in generale tutte le conseguenze della crisi che stiamo vivendo. L’alleanza tra cultura e salute è necessaria e ormai imprescindibile e può rappresentare anche un’opportunità per innescare nuove modalità di collaborazione tra imprese ed istituzioni del sistema culturale e creativo, che avranno il compito di essere il motore di un nuovo pensiero di cui saranno protagoniste città e cittadini”.
Il progetto si compone di tre azioni: l’indagine, che intende fotografare lo stato dell’arte dei progetti tra cultura e benessere sul territorio regionale, alcuni incontri che si svolgeranno con la partecipazione di esperti nazionali internazionali e l’avvio di un tavolo di lavoro regionale che avrà sede nel Comune di Recanati.
La ricognizione on line prevede sia la somministrazione di un questionario alle organizzazioni culturali, socio-sanitarie ed educative del territorio regionale, sia la realizzazione di interviste semi-strutturate alle principali realtà già attive sul tema. Obiettivo primario dell’indagine è rilevare i progetti in essere a Recanati e nella regione Marche, le esigenze di sistema degli operatori impegnati in questo ambito, nonché la disponibilità degli stessi a collaborare allo sviluppo di programmi e servizi di welfare culturale sul territorio. Gli esiti dell’analisi qualitativa consentiranno di definire priorità e traiettorie di lavoro per le successive fasi del progetto.
Fissata alla mezzanotte di domani, giovedì 16 aprile, la scadenza per l’inoltro delle richieste dei buoni spesa previsti dall' ordinanza della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza economica dovuta alla pandemia da coronavirus in atto.
Dato infatti l'elevato numero di domande già pervenute all'ufficio Servizi sociali del Comune (ad oggi sono 1445 mentre 386 sono i buoni già erogati per un totale di 88.190 euro) l’Amministrazione ha deciso di dare un termine alla ricezione di nuove istanze.
La modulistica on line è disponibile, fino alla scadenza, nella pagina dedicata all’Emergenza Coronavirus del sito www.comune.macerata.it
Info: tel 0733/256465, 0733/256243, 0733/256295, 0733/256244
Con Decreto del Dirigente Regionale 262 del 1.04.2020, sono stati emanati gli indirizzi ai Comuni per la presentazione di istanza di accesso alle borse di studio per l’anno scolastico 2019/2020 per studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali o paritarie.
Sarà ammesso al beneficio il genitore o chi rappresenta il minore appartenente a famiglie residenti nel Comune di Civitanova Marche il cui indicatore economico equivalente (ISEE) in corso di validità non sia superiore ad € 10.632,94.
Le domande, formulate sulla modulistica disponibile presso la Civica Residenza o scaricabile dal sito web del Comune (www.comune.civitanova.mc.it), dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il 15 maggio. Le istanze pervenute fuori termine e/o incomplete saranno escluse dal beneficio.
Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:
- Copia del modello ISEE
- Copia di un documento di identità in corso di validità di chi sottoscrive la domanda
Per ulteriori chiarimenti, gli interessati potranno rivolgersi a:
Ufficio Servizi Educativi-Formativi
- Dott. Luca Macellari, e-mail: luca.macellari@comune.civitanova.mc.it.
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5503 casi positivi al coronavirus sui 30.329 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2230 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1647 in provincia di Ancona, 846 in provincia di Macerata (9 in più di ieri), 367 in provincia di Fermo, 259 in provincia di Ascoli Piceno, 154 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1603 a 1660 (+57). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore .
Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati da 1043 ai 994 di oggi) Rimane sempre lo stesso il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva ovvero 106: 18 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova Marche, 9 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Sono 500 circa i buoni spesa che il Comune ha distribuito ad oggi agli aventi diritto che ne hanno fatto richiesta per far fronte all’emergenza economica e alimentare causata dal Covid-19.
I dati sono stati aggiornati questa mattina dal sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo essersi confrontato con il segretario generale Sergio Morosi e il funzionario dei Servizi sociali Antonietta Castellucci, che stanno coordinando i lavori delle assistenti sociali che si occupano di istruire le pratiche, un lavoro complesso per il numero di richieste pervenute, circa 1300, e per il fatto che ognuna di essa va verificata incrociando i dati in base ai requisiti richiesti dalla delibera.
“Ho dato disposizione precise agli uffici – ha spiegato Ciarapica – di rispondere a ciascuna email arrivata seguendo l'ordine cronologico. In caso di dubbi o di inesattezze riscontrate nella certificazione, e ci sono diversi casi, le persone saranno comunque chiamate per sanare le caselle incomplete ove possibile se si tratta solo di un errore di forma. Non vogliamo escludere nessuno, chiediamo solo un po' di pazienza perché gli uffici stanno lavorando, ma la risposta non può essere data in maniera immediata proprio perché vanno fatte le dovute verifiche. Vorrei tranquillizzare chi non è stato ancora contattato perché riceverà risposta appena si procederà con l'esame delle domande”.
Come già comunicato, per non creare file nelle consegne le assistenti sociali stanno fornendo un appuntamento a ciascun avente diritto.
I carabinieri del N.I.L., Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, unitamente all’Arma Territoriale della provincia di Macerata hanno controllato 2 aziende gestite da cittadini cinesi, operanti nel settore calzaturiero: una di queste e’ risultata inadempiente alle prescrizioni in materia di contenimento del covid-19 nei luoghi di lavoro.
L’azienda impiegava lavoratori privi dei dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio covid-19, avvalendosi anche di personale in nero e clandestino, non sottoposto a sorveglianza sanitaria obbligatoria.
La titolare e’ stata denunciata all’Autorità Giudiziari, oltre che per sfruttamento di manodopera clandestina, anche per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto ha impedito l’operato dei militari sbarrando la porta d’ingresso dell’azienda con una barra metallica per favorire l’allontanamento del personale in nero e occultare il materiale lavorato.
I militari del NIL, con l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Monte San Giusto, sono comunque riusciti ad accedere in azienda e, grazie a filmati registrati dai militari prima dell’accesso attraverso una finestra del laboratorio, hanno potuto identificare i lavoratori che - nel frattempo - si erano nascosti ai piani superiori e cambiati d’abito.
L’azienda, che si presentava con i locali interni in pessime condizioni igienico-sanitarie, oltre a non risultare autorizzata al prosieguo dell’attivita’ non aveva neppure inviato alcuna richiesta di lavoro in deroga ne’ adottato le previste raccomandazioni violando sia la normativa generale che quella specifica riguardante la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
L'operazione è stata coordinata dal Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, in stretto contatto con il Procuratore Giovanni Giorgio.
Le rubano l’auto: ritrovata all’esterno della struttura dell’Hotel House con a bordo i due ladri.
Questa mattina i militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, al termine di accertamenti e verifiche, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata due cittadini stranieri, un ventiseienne nigeriano ed un ventiquattrenne gambiano, responsabili in concorso di ricettazione. I fatti risalgono alle prime ore del pomeriggio di ieri quando, una donna portorecanatese si accorge che durante la notte era stata rubata la sua Peugeot 307 che aveva lasciata parcheggiata sotto casa in località Scossicci, quindi chiama i carabinieri ed iniziano le ricerche che vengono diramate su tutto il territorio. Intorno alle ore 18.00 circa, il veicolo viene segnalato aggirarsi nei pressi del condominio multietnico Hotel House.
Le pattuglie si sono subito dirette sul posto e hanno trovato effettivamente l’autovettura trafugata con i due cittadini stranieri a bordo che, prontamente bloccati ed identificati, sono risultati entrambi irregolari sul territorio nazionale, inottemperanti al decreto di espulsione del Prefetto ed ordine del Questore di Macerata, privi di qualsiasi documento, quindi, deferiti per violazione del testo unico sull’immigrazione (d.lgr. 286/98 e s.m.i.) e per la ricettazione del veicolo in concorso (artt. 110 e 648 c.p.), oltre ad essere stati sanzionati ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 19/2020 relativo alle misure di contenimento del contagio da covid-19, naturalmente nella misura aggravata dall’uso dell’autovettura, poi restituita alla proprietaria.
Nell’ambito dello stesso servizio, durante lo svolgimento delle ricerche, è stato altresì rintracciato dai carabinieri un ventenne di Loreto che, noncurante del foglio di via obbligatorio emesso nei suoi confronti dal Questore di Macerata, girava indisturbato sulla via Salvo d’Acquisto di Porto Recanati, peraltro senza fornire valida e plausibile giustificazione.
Ulteriori controlli sul litorale hanno consentito ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di denunciare all’Autorità Giudiziaria maceratese per ricettazione anche un quarantaduenne tunisino trovato ieri in possesso di due portafogli con documenti, alcune carte di debito e fidelity card, due paia di occhiali, un borsello ed altri piccoli oggetti, risultati rubati nei giorni scorsi a bordo di diverse autovetture sul lungomare nord ed in località Fontespina del comune di Civitanova Marche.
Gli accertamenti sui documenti hanno reso facile il lavoro degli investigatori, sono riusciti a rintracciare gli intestatari e restituire loro il maltolto, anche se sono ancora in corso ulteriori accertamenti per risalire ai titolari delle carte bancomat e fidelity card.
L’emergenza Covid-19 non ferma il sostegno dell’Università di Macerata agli oltre cento studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento che hanno richiesto i servizi di supporto alla didattica attivati dall’Ateneo.
“In questo periodo di emergenza sanitaria e di conseguente riorganizzazione della didattica – sottolinea il rettore Francesco Adornato -, il Servizio disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento ha mantenuto un contatto diretto con gli studenti per aiutarli a fronteggiare le problematiche relative alla gestione della didattica a distanza e alle inevitabili ricadute di tutto questo, anche a livello psicologico, su quei ragazzi che rischiano di essere maggiormente penalizzati nel loro percorso universitario”.
Per garantire la massima “vicinanza”, sono stati mantenuti fin da subito attivi tutti i servizi di supporto allo studio. Gli studenti part time hanno continuato a svolgere anche a distanza il lavoro di prendi appunti, rielaborando le lezioni che i docenti realizzano attraverso le piattaforme on line. I tutor specializzati, professionisti che affiancano gli studenti dall’inizio dell’anno accademico per l’organizzazione dello studio e per l’intermediazione con i docenti, hanno intensificato la loro attività. Anche grazie al loro contributo, gli studenti seguiti dal Servizio sono riusciti a sostenere con successo gli esami della sessione straordinaria di esami on line a marzo, nonostante le titubanze e i timori iniziali.
“In queste settimane - racconta la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi - siamo inoltre riusciti a procedere all’acquisto di strumentazione informatica specifica per un nostro studente con sclerosi multipla, che ci ha segnalato questa esigenza legata alle sue attuali condizioni di salute. Grazie anche alla collaborazione dell’ufficio Informatico, che ci ha supportato per l’individuazione della ditta e per il successivo acquisto dei dispositivi, è stato possibile consegnare in modo tempestivo il materiale allo studente, per il quale sarà così possibile proseguire nell’attività di studio”.
I volontari del servizio civile nazionale, in particolare, hanno anche sostenuto l’Ufficio nell’attività di intermediazione per una studentessa di lingue che vorrebbe partecipare al bando Erasmus per un tirocinio in Spagna nell’estate 2021, quando, si spera, sarà possibile di nuovo spostarsi negli altri paesi. “Con il prezioso supporto dell’ufficio rapporti internazionali – spiega la professoressa Giaconi - stiamo andando avanti nello svolgimento delle pratiche necessarie alla studentessa a realizzare il suo sogno perché, adesso più che mai, è importante continuare a progettare il futuro mantenendo uno sguardo pieno di speranza e fiducia”.
Quarta vittima, a causa del Coronavirus, nel Comune di San Severino Marche. Si è spenta al Covid Hospital di Macerata, il giorno del Lunedì dell’Angelo, anche Ines Marinozzi, vedova Sparvoli. Suo marito, il signor Italo, era deceduto il 27 marzo.
La signora Ines aveva 95 anni e dopo il terremoto del 2016, che aveva gravemente lesionato la sua casa nel rione Uvaiolo poi abbattuta, si era trasferita col marito a Macerata presso una delle due figlie avute dal loro matrimonio. L’anziana coppia era emigrata per alcuni anni in Francia, dove lui aveva lavorato come manovale edile mentre lei faceva la casalinga.
Sempre nel giorno di Pasquetta la comunità settempedana ha pianto anche la scomparsa di don Luigi Angeloni, 98 anni, anziano parroco delle frazione di Parolito. Positivo anche lui al Covid-19, è deceduto all’ospedale di Civitanova Marche. Era il più anziano sacerdote di tutta l’Arcidiocesi. Ieri, dopo la benedizione delle salma, è stato sepolto nel cimitero di Corsciano.
I decessi del Lunedì dell’Angelo si vanno ad aggiungere alla scomparsa di Giovanni Papavero e dell’anziana mamma, Maria Antonini.
Intanto, sempre nel Comune di San Severino Marche, restano 17 i casi di pazienti ancora positivi e 9 le persone seguite dall’Asur in regime di assistenza sanitaria obbligatoria.
“La nostra comunità è affranta per tutte queste morti - sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei, che ricorda - A marzo abbiamo avuto un record di decessi: alcuni legati direttamente alla pandemia che stiamo vivendo e altri no, perché non è facile neanche avere i numeri da chi gestisce l’emergenza. Ogni giorno, infatti, riceviamo una rappresentazione della realtà piuttosto offuscata: ci sono deceduti che non compaiono nelle liste, altri che continuano a comparire per giorni anche dopo la morte. Ci parlano di tendenze, cioè ci dicono se la situazione migliora o peggiora. Ma nessuno che si preoccupa di dare un nome e un volto a cifre che salgono o scendono. Mi chiedo il perché i sindaci, anche nella loro veste di massimi responsabili della salute pubblica, non debbano conoscere chi è positivo, chi sta in quarantena, chi sta lottando tra la vita e la morte in un letto di ospedale".
"Le nostre comunità sono in apprensione, hanno paura, vivono nel panico. L’unica cosa che mi è permessa di fare è raccomandare la massima attenzione e ripetere l’invito di non uscire da casa. L’ho fatto con ogni mezzo fin dalla prima ora e continuerò a farlo, sperando che questo aiuti. Chiedo ai settempedani di recarsi a fare la spesa una sola volta a settimana, di non lasciare il proprio domicilio se non per reali necessità, di cercare di aiutare quanto più possibile i vicini in difficoltà, soprattutto se persone anziane, anche con una semplice telefonata. Spero che tutto questo – conclude il sindaco – in qualche modo ci aiuti e che quello che stiamo vivendo passi presto”.
La sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2.
Viceversa, attualmente, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2 all’uomo.
L'elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l'uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto.
Al 2 aprile 2020, a fronte di 800 mila casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, sono solamente 4 i casi documentati di positività da SARS-CoV-2 negli animali da compagnia; due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all'origine dell'infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19.
Pertanto, anche se la possibilità che gli animali domestici possano contrarre l'infezione è scarsa, la comunità scientifica si pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19.
Per tali motivi, anche la Regione Marche ha redatto un vademecum sui comportamenti da seguire per la tutela dell'animale.
La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l'esposizione degli animali al contagio.
Quando si maneggia e ci si prende cura degli animali, è necessario rispettare sempre le buone misure igieniche di base e comportamentali.
Ciò include il lavaggio delle mani prima e dopo aver maneggiato animali, il loro cibo o le loro provviste, nonché evitare di baciare, leccare o condividere con essi il cibo.
In generale, quando possibile, le persone che sono malate o sottoposte a cure mediche dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici e avere un altro membro della famiglia che si prende cura degli stessi.
Raccomandazioni per la gestione degli animali in ambiente domestico di pazienti in isolamento fiduciario o obbligatorio per COVID-19
La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve evitare i contatti stretti con gli animali da compagnia.
Gli animali che vivono in casa devono soggiornare in altre stanze o, se ciò non è possibile, bisogna mantenere una distanza dì almeno 1 metro dagli animali che vanno opportunamente confinati in spazi dedicati.
La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve indossare guanti monouso e una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si avvicina o accudisce l’animale da compagnia.
Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, o con una soluzione idroalcolica:
· prima e dopo ogni contatto con gli animali da compagnia o con il suo ambiente
· prima e dopo aver preparato loro il cibo
Pulire e disinfettare quotidianamente le ciotole del cibo e dell’acqua, nonché le superfici di stazionamento dell’animale. Le operazioni devono procedere dall’alto verso il basso. Il pavimento deve essere l’ultima superficie trattata. Utilizzare un normale disinfettante a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, oppure con alcol 70%, indossando guanti e indumenti protettivi.
La preparazione per l’uscita di casa dei cani (sgambatura), deve essere effettuata indossando mascherina e guanti ed applicando un guinzaglio pulito e disinfettato.
La persona convivente non sottoposta a misure di isolamento, incaricata del servizio, deve indossare sempre mascherina e guanti.
Se il servizio è effettuato da una persona esterna (parente, conoscente, Associazione) per la consegna il cane viene legato all’esterno dell’abitazione per evitare che la persona incaricata entri nella stessa.
Ogni superficie toccata (maniglie, porta, zerbino, ecc) deve essere pulita e disinfettata.
Al rientro in casa del cane è sufficiente eseguire:
· spazzolatura del mantello
· controllo e pulizia dei cuscinetti plantari
In caso di emergenza veterinaria rivolgersi al veterinario di fiducia per stabilire le modalità di intervento e trasporto dell’animale da compagnia presso la struttura sanitaria.
Qui il vademecum scritto dalle Regione Marche sui comportamenti da adottare
Un cittadino di Camporotondo di Fiastrone ha fatto un'importante donazione alla Protezione Civile Comunale. Grazie al suo contributo sono state acquistate 1000 mascherine chirurgiche, una parte delle quali i giorni scorsi è stata distribuita a tutta la popolazione.
"Un apprezzabile gesto di solidarietà e di grande valore civico, che ci teniamo a far si che non resti inosservato" - scrive l'amministrazione comunale in un post sulla sua pagina facebook - .
"A nome dell'Amministrazione Comunale e dell'intera Cittadinanza rivolgiamo il nostro più caloroso ringraziamento per il prezioso contributo".