Ripartono i cantieri della Provincia di Macerata. Dopo lo stop di 15 giorni fa dovuto all’intensificarsi dell’emergenza sanitaria causata dal corona virus, sono ripresi da questa mattina i lavori a Villa Potenza dove la Provincia di Macerata sta realizzando la strada che collegherà la provinciale 77 “Villa Potenza - Sambucheto” con la provinciale 361 “Villa Potenza - Montecassiano”. Inoltre è ripartito anche il cantiere sulla provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG).
A Villa Potenza, l’Amministrazione provinciale sta realizzando un intervento che prevede la costruzione di un rettilineo a due corsie, di circa 300 metri, che partirà dalla rotatoria già esistente sulla provinciale 77, nei pressi del Foro Boario, e arriverà alla strada provinciale 361, con cui si collegherà per mezzo di un’altra rotatoria.
Il collegamento, realizzato dalla ditta Co.Ri di Loreto, porterà un miglioramento della viabilità della vallata perché decongestiona il traffico che insiste sulla frazione maceratese e in particolare su Borgo Pertinace, snodo di più provinciali. Con la nuova strada tutto il traffico proveniente da Macerata e diretto a Montecassiano, Montefano e Osimo, e viceversa si immetterà direttamente sulla variante di Villa Potenza, realizzata nel 2014, evitando così il passaggio a Borgo Pertinace.
Sulla “Pian Perduto”, invece, dopo la ripresa dei lavori dal 20 febbraio e alla successiva sospensione dovuta all’emergenza virus, si riparte con gli interventi sul tratto consolidato nei mesi scorsi, attraverso l’installazione di barriere, la realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e il completamento della massicciata della strada.
“Siamo anche pronti - afferma il Presidente Antonio Pettinari - a dare il via libera ad altri cantieri che riguardano l’asfaltatura di numerose strade provinciali: in questo caso i progetti sono stati appaltati nei mesi scorsi, e sono finanziati con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020. Sono interventi per un valore di 2 milioni e mezzo di euro”.
"Torniamo a parlare ai nostri cittadini dopo una pausa responsabile e deliberata, attuata per non avvelenare il clima politico in un momento così delicato e critico - spiegano in una nota congiunta i tre gruppi di minoranza del comune di Corridonia -. Ora però sentiamo forte la necessità di fare sentire la nostra voce e quella di tutti i cittadini che non si sono sentiti adeguatamente rappresentati e debitamente tutelati durante questa fase emergenziale"
"In questa fase di emergenza COVID-19, nella quale il ruolo dei Primi Cittadini è divenuto ancor più centrale, si è rivelata la fragilità della squadra dell’Amministrazione Comunale - sottolineano i rappresentati -. Poche informazioni, ma soprattutto poca presenza e nessuna iniziativa, del Sindaco prima di tutto, ma anche di tutta la sua maggioranza. Quando ovunque si sono moltiplicati gli sforzi per far sentire la presenza attiva di una macchina amministrativa consapevole dell’emergenza, organizzata e presente, a Corridonia sono stati cittadini e componenti della minoranza a sollecitare le iniziative e a reclamare la presenza rassicurante degli Amministratori - e precisano - L’attività di informazione si è limitata quasi esclusivamente alla mera pubblicazione dei numerosi decreti Nazionali e Regionali, e ai cupi bollettini della Prefettura sui contagi da COVID-19".
"Fin da subito abbiamo chiesto a più riprese ai colleghi di maggioranza di stabilire un canale di informazione continuo con la cittadinanza, ci siamo messi a disposizione, abbiamo chiesto alla giunta di coordinare ed organizzare le forze di volontariato presenti sul territorio, abbiamo suggerito esempi di sostegno alla cittadinanza; dagli aiuti alimentari, prima dei buoni spesa del governo, al sostegno psicologico, al differimento dei tributi locali. Nessuna risposta! - tuona la minoranza- Ad oggi le sole iniziative che funzionano sono quelle in cui i privati si sono messi a disposizione e quelle che vedono protagonisti la Caritas e la Parrocchia. A loro va il nostro più sentito ringraziamento - continua la nota - . Crediamo che con il Comune parte attiva i risultati raggiunti sarebbero stati sicuramente migliori"
Il comunicato termina con delle domande rivolte all’attuale Sindaco: "Nel prossimo futuro l’amministrazione come si comporterà con i tributi locali? E’ prevista una sospensione? Per i genitori che hanno già pagato i servizi legati all’anno scolastico e previsto un rimborso? Per la fase due il sindaco sarà più presente e pensante oppure continuerà a rimanere in penombra?"
Da qualche giorno la FIDEA spa ha introdotto sul mercato un nuovo prodotto, il "SANIL", che è un gel sanificante. Nella mattinata di oggi Mauro Canil e sua moglie Sabrina Orlandi, in rappresentanza della FIDEA, hanno provveduto a donarlo all'amministrazione comunale di Matelica. Il prodotto verrà distribuito ai dipendenti comunali, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa di Matelica, alla Casa di Riposo, ai medici di base che operano in città, all'ospedale di comunità E. Mattei e a tutti membri del consiglio comunale.
Anche la locale stazione dei Carabinieri riceverà il gel sanificante direttamente dalla famiglia Canil.
"Questa amministrazione ringrazia l'azienda matelicese per la donazione, in particolare Mauro, Sabrina e Denis; sono questi i gesti che riempiono il cuore di ognuno di noi e che ci fanno sentire meno soli" sottolinea il sindaco Massimo Baldini.
Prorogata fino al 3 maggio la chiusura del civico cimitero e degli orti per anziani. A stabilirlo una nuova ordinanza del sindaco emessa in base all’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell 11 marzo scorso e all’evoluzione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 che non consente ancora di allentare le misure messe in campo.
Tuttavia, per quanto riguarda gli orti per anziani, il provvedimento annuncia anche l’avvio di una verifica della possibilità e dell’opportunità di adottare misure che consentano l’accesso agli orti in modalità vigilata e che siano compatibili le disposizioni governative di contrato e di contenimento dell’epidemia da virus COVID-19
Si ricorda che per chi non dovesse rispettare l’ordinanza è prevista la denuncia all’Autorità competente e una sanzione.
“È stata riaperta la campagna tesseramento Soci della Croce Verde di Macerata per l’anno 2020". Il Consiglio Direttivo fa sapere che la quota di adesione è rimasta la stessa dello scorso anno ed è quantificata in € 10 minimo. Diventare Socio o rinnovare il tesseramento significa aiutare la Croce Verde di Macerata a portare avanti la sua benemerita attività sociale. Tutti i giorni il personale della Croce Verde rivolge il suo operato alla collettività; in queste settimane caratterizzate dall’emergenza Covid19, le attività svolte sono maggiori e più impegnative sono le spese da affrontare (si pensi ad esempio alla necessità di sanificare i mezzi dopo ogni intervento).
"Per questo il sostegno di tutti è più che mai importante oggi- fa sapere il direttivo - .
Naturalmente, viste le limitazioni imposte dal Coronavirus, per il momento si potrà sottoscrivere la tessera da Socio solamente tramite bonifico bancario. L’iban da utilizzare è: IT50A0849113400000120101669.
La ricevuta del bonifico sarà valida come documento per il tesseramento. La Segreteria poi, provvederà ad emettere le tessere da Socio e in un secondo momento sarà possibile ritirarle presso la Sede di viale Indipendenza a Macerata.
Diventa Socio o rinnova la tua tessera per il 2020! Entra nella grande famiglia della Croce Verde".
La pandemia, che ha colpito il mondo in questo periodo e che ha visto l’Italia, la nostra regione e la nostra città pienamente coinvolta, ci ha costretto a fare i conti con una terribile minaccia, cambiando le nostre abitudini, costringendoci a riorganizzare le giornate, mutare l’organizzazione del lavoro, le relazioni e il modo di studiare. Abbiamo dovuto soffocare sentimenti, contenere tradizioni e culture, attenuare, se non in certi casi annullare, i nostri diritti fondamentale dettati dalla Costituzione.
Lo stiamo facendo con forza e convinzione per il bene nostro ma soprattutto della nostra comunita’. Lo stiamo facendo con speranza che quanto prima si possa superare questo terribile periodo che ci ha stravolto la nostra vita portandoci via anche tante persone care.
Il laboratorio di idee “LA NOSTRA CITTA’ “ nato all’inizio dello scorso anno allo scopo di mettersi al servizio della propria comunità attraverso un impegno costante e quotidiano su quei temi che se curati e rafforzati possono diventare fondamento a migliorare la "cosa pubblica", riunitosi via skype in data 8 e 15 aprile 2020,
- esprime preoccupazione per la situazione generale in cui versa la nostra comunità;
- manifesta vicinanza e solidarietà a tutte le famiglie ed i malati da Covid-19 in particolare alla dott.ssa Marina Lombardello membro importante del nostro laboratori di idee colpita dal Covid-19 ; ci auguriamo che quanto prima possa guarire e ritornare punto di riferimento per noi tutti;
- vicinanza e gratitudine a tutte quelle persone impegnate in prima linea a combattere questa terribile pandemia;
- auspica che l’attuale momento porti tutti, in particolare la politica, al senso di responsabilità tralasciando polemiche e strumentalizzazioni di ogni genere e si lavori all’unisono per il bene di tutti i cittadini.
Dopo lunga e proficua discussione, il nostro laboratorio di idee “La Nostra Città’ ” e’ stato unanime nel sostenere che questa situazione ha mostrato in maniera cruda le tante disfunzioni presenti nel settore della sanità e non solo; c’e’ l'assoluto bisogno di uscire da questa situazione, non solo con l’occhio critico verso le cose che non funzionano, ma con la nuova consapevolezza di aver “IMPARATO” tante cose.
Imparato che la Sanità, insieme alla scuola e la sicurezza, è uno dei pilastri fondamentali di una società democratica e che lo stato non può delegarla a nessuno;
Imparato che la sanità regionale ha bisogno di un serio tagliando rivedendo tutte le articolazioni periferiche e la loro funzionalità;
Imparato che nella nostra realtà c’è assoluto bisogno di un ospedale di eccellenza già individuato in zona Pieve di Macerata, nei confronti del quale c’è necessità di profondere il massimo impegno, con la consapevolezza che un ospedale è solo un anello della catena sanità e non è fatto solo di edificio ma di contenuti, professionisti, attrezzature, percorsi rieducativi, studi e ricerca;
Imparato che il potenziamento della medicina territoriale, deve essere il punto di partenza di un serio impegno sulla salute dei cittadini; che i medici di famiglia devono ritornare ad essere il pilastro fondamentale di un sistema funzionante, dotati dei necessari strumenti di diagnostica di base;
Imparato che i nostri anziani sono un patrimonio e una risorsa per la nostra società bisognosi di ricevere attenzione e sviluppo dei servizi a loro indirizzati, specialmente in quelli affetti da patologie croniche; che le farmacie comunali devono essere inserite nella catena funzionale della sanità;
Imparato che, anche se la mortalità è maggiore per il sesso maschile, sono le donne a soffrire di più per sopperire alle attività di cura. Sono loro che maggiormente si prendono carico della gestione degli ammalati, sia nei luoghi preposti che all’interno delle famiglie, pensiamo a tutta la popolazione in isolamento a domicilio. Questa epidemia può accentuare la disparità di genere e non possiamo permettere che ciò avvenga. Ragioniamo quindi ad un futuro utilizzo di strumenti efficaci di policy come il ‘Gender Responsive Budgeting’;
Imparato che nesuno può vincere da solo come egoisticamente e strumentalmente vuol far credere qualcuno.
Infine, così come ci chiedono tanti amici e simpatizzanti, abbiamo analizzato l’opportunità di dare gambe politiche al nostro impegno creando eventualmente una lista civica denominata “LA NOSTRA CITTA’” da presentare alle prossime elezioni comunali .
La presentazione dei punti di programma che contraddistinguono il nostro impegno sarà nostra cura renderlo pubblico non appena le condizioni lo renderanno possibile
"Dalla Giunta Regionale vogliamo risposte certe e in tempi brevi, non solo perché in autunno ci saranno le elezioni, ma perché è necessario ora più che mai che venga fatta un’assunzione di responsabilità in tal senso anche nel caso in cui, come affermano gli esperti, ci dovesse essere una ricaduta autunnale con i contagi da Covid-19". Questa la richiesta formulata dai consiglieri di maggioranza del comune di Civitanova Marche in una nota stampa in cui si chiedono chiarimenti sul nuovo ospedale alla Fiera e sul nosocomio comunale.
"Siamo a conoscenza del fatto che tra qualche giorno - scrivono i consiglieri - dovrebbero iniziare i lavori presso la fiera di Civitanova Marche che, nel giro di due settimane, trasformeranno il suddetto stabile di proprietà del Comune nel centro regionale Covid-19 per un totale di 90-100 posti di terapia intensiva e semi-intensiva, allo scopo di liberare dai malati di coronavirus tutti i posti di rianimazione e i reparti dedicati a ciò negli ospedali della regione. In questo modo, pertanto, gli stessi potranno riprendere la loro attività ordinaria".
"Non abbiamo sentito, però, dare indicazioni dal Presidente Ceriscioli, il quale è anche Assessore regionale alla Sanità, relativamente al futuro del nosocomio civitanovese attualmente Covid Hospital: dove verranno poi ricoverati questi malati per la degenza post-intensiva? Ci giunge voce di alcune notizie che - proseguono dalla maggioranza -, se fossero vere, risulterebbero disastrose per la nostra città; infatti si vorrebbe utilizzare l’ospedale di Civitanova Marche a tale scopo, cioè a farlo rimanere Covid Hospital".
"Se così fosse, la nostra città avrebbe ben due ospedali: uno per la terapia intensiva, l’altro per la degenza ma comunque entrambi destinati ai malati di Covid. Oltre al danno la beffa - accusano i consiglieri -: abbiamo messo a disposizione della collettività regionale, in maniera del tutto gratuita, una struttura per liberare gli ospedali e veniamo poi oltremodo penalizzati nell’attività sanitaria ordinaria privandoci del nostro ospedale".
La maggioranza comunale formula al Presidente Ceriscioli delle richieste precise:
- L’ospedale di Civitanova deve seguire lo stesso iter di tutte le altre strutture, ovvero devono essere liberate le terapie intensive ed anche i reparti di degenza attualmente occupati dalla quasi totalità di degenti provenienti da fuori comune i quali dovranno essere trasferiti negli ospedali delle reciproche città di residenza; l’ospedale cittadino deve riprendere al più presto la sua ordinaria attività. Nel caso in cui si ritenga più opportuno gestirle in un unico ospedale esclusivamente destinato a questo, si chiede la riapertura di una di quelle strutture dismesse di recente ma comunque adeguate e subito utilizzabili a tale scopo. Stiamo assistendo alla vergogna del disservizio e dell’indecente gestione dei malati (gravi) oncologici, diabetici, cardiologici di tutti coloro che stanno attendendo un intervento chirurgico e che non sanno quale destino li attende nell’immediato futuro! A tutti questi cittadini vanno date risposte concrete in tempi brevi.
- I due piani costruiti alcuni anni fa con grande impegno di risorse pubbliche ed ancora inutilizzati del nostro ospedale vengano ultimati al più presto così da poter essere usati anche in caso di emergenza come accade ora per la pandemia, evitando di bloccare le attività ospedaliere che sono così necessarie alla vita e alle cure delle persone;
- L’attenzione all’ospedale di Civitanova e al territorio non deve essere limitata solo ai periodi di emergenza: se la città è baricentrica per la realizzazione della struttura Covid, ancor più lo deve essere in condizioni ordinarie perché Civitanova rappresenta il centro più popoloso della provincia, perché è il bacino d’utenza ospedaliera e commerciale più grande a livello provinciale e regionale, perché rappresenta uno snodo viario e ferroviario unico nelle Marche centro-sud e, pertanto non deve essere depotenziata delle sue strutture sanitarie ma semmai potenziata per poter offrire un servizio efficiente ai cittadini di queste zone.
Laurearsi ai tempi dell’emergenza del covid 19. Potrebbe essere il titolo di una tesi di laurea e invece è la realtà: Vittorio Farabollini si è laureto oggi direttamente dalla “città del bracciale” in questa straordinaria sessione digitale in scienze politiche indirizzo relazioni internazionali all’università degli studi di Macerata.
Dai genitori Antonio Farabollini, pensionato e volontario del gruppo comunale di protezione civile e Daniela Cammertoni, comandante dei vigili urbani di Civitanova Marche dal 1 luglio 1994 - già consigliere comunale di Treia durante la scorsa legislatura - e dagli amici complimenti a Vittorio per il traguardo raggiunto “da remoto” in questa straordinaria sessione digitale.
Anche dall’amministrazione comunale di Treia i migliori complimenti a nome dell’intera comunità treiese al giovane Vittorio, giovane impegnato nell’associazionismo locale, componente consigliere del direttivo dell’associazione Nuova Santa Maria in Piana, ideatore della nuova sagra del bollito “telematica” domenica 26 aprile.
Due docenti Unimc sono state scelte dal Ministero dell’Istruzione tra i “Filosofi/e per pensare”, il percorso promosso dall’Indire e dal Ministero nell’ambito del progetto Paths, rivolto a dirigenti scolastici, docenti e studenti e pensato per favorire modalità di didattica a distanza durante l’emergenza da Covid-19.
È già online il video di Arianna Fermani, che parla di amicizia, “nozione vastissima, insieme antichissima, di una straordinaria attualità”, affrontato a partire dalle parole del poeta e saggista inglese John Donne: “Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”. Nei prossimi giorni sarà pubblicato anche il video di Carla Canullo sul concetto di “Differenza”.
La realizzazione del progetto muove dalla convinzione che lo studio della filosofia possa contribuire a sviluppare nello studente il punto di vista personale, ad affrontare le problematiche della realtà contemporanea, ad acquisire strumenti per confrontarsi con il pensiero degli altri. Apprendere filosofia significa promuovere la formazione di un cittadino autonomo e responsabile, attivo e consapevole.
La proposta didattica è articolata in quattro fasi: preparatoria, esplorativa, laboratoriale e valutativa. Per maggiori informazioni: formazione.indire.it/paths.
L’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Severino Marche prosegue nel racconto a puntate “A passeggio per la città”, iniziativa pensata per i tanti settempedani, e non solo, costretti a casa dall’emergenza Coronavirus. Attraverso la pagina Facebook San Severino Marche Cultura e Turismo è possibile tuffarsi nella lettura di una mini guida turistica in doppia lingua, italiano e inglese, che ogni giorno propone una tappa speciale. L’ultimo itinerario porta tutti a fare visita al Castello al Monte.
E’ qui che si trovano i simboli del potere medievale che ancora oggi sono gli emblemi della Città di San Severino Marche. Sull’antica piazza si affaccia la torre del Comune, detta anche degli Smeducci, costruita nel XIII secolo. Vi è murato il bassorilievo del leone passante dei ghibellini per i quali parteggiò San Severino in perenne lotta con la guelfa Camerino. Più in alto si trova un bassorilievo controverso: è stato identificato essere lo stemma di uno dei podestà della città ma la tradizione per lungo tempo vi ha riconosciuto la raffigurazione del morso di un cavallo fatta apporre dagli Smeducci per dimostrare il trattamento che avrebbero riservato ai ribelli.
A destra della torre si erge un lungo muraglione quadrilatero, in parte con maestose arcate cieche gotiche, che attualmente cinge il giardino del monastero di clausura di Santa Chiara. E’ ciò che resta dell’antico palazzo Consolare, poi della Signoria, andato in rovina. Sul lato opposto della piazza si trova il Duomo antico. Conserva le spoglie del patrono Santo Severino, secondo la leggenda qui trasportate dal sepolcro di Septempeda dopo le devastazioni barbariche, tra l’altro, grazie a prodigiosi miracoli.
L’edificio venne fondato nel primo millennio e ciò è testimoniato dalle evidenti stratificazioni delle murature. La facciata venne edificata nei primi anni del XIV secolo, seguendo il gusto lombardo importato dai maestri comacini. Sulla sinistra si innalza la torre nella tipica facies severinate. All’interno, rimaneggiato nel Settecento, oltre al prezioso organo di Giuseppe Catarinozzi, si impone al visitatore il coro ligneo intarsiato da Domenico Indivini alla fine del Quattrocento.
Dopo #MacerataVicina, l’iniziativa del Comune di Macerata attivata in collaborazione con l'IRCR - Azienda Pubblica Servizi alla Persona per assistere anziani e persone sole in questi giorni di isolamento a seguito delle misure anticontagio Covid-19 e l’erogazione dei buoni spesa, arriva “#SOSteniamoci – nessuno si salva da solo”, il progetto elaborato dai Servizi Sociali del Comune per sostenere chi si trova in difficoltà.
Il progetto nasce con lo scopo di attivare nuove strategie di intervento che possano coinvolgere la comunità intera attraverso donazioni, volontariato, vicinanza, attenzione a chi è in difficoltà, promuovendo sia una cultura di attenzione alle persone e del dono, sia il coordinamento delle iniziative delle associazioni del territorio in una rete di solidarietà. La finalità è anche attivare strategie che possano aiutare a rafforzare la comunità intera sulla base del principio “nessuno si salva da solo”. Con queste finalità l’Amministrazione comunale, visto il prolungarsi della situazione emergenziale e fruendo della possibilità offerta dall’Ordinanza della Protezione Civile n. 658/2020 (art. 2, comma 3), con il progetto “#SOSteniamoci - nessuno si salva da solo” intende garantire alle famiglie che in questo momento vivono un momento di fragilità economica non solo beni di prima necessità ma anche un sostegno nel pagamento di utenze, con particolare attenzione a coloro che non usufruiscono di ulteriori ammortizzatori sociali.
L’obiettivo è anche implementare le risorse che la Protezione Civile nazionale ha attribuito al Comune di Macerata quale fondo per l’emergenza alimentare per altri interventi di carattere sociale in favore delle fasce più deboli e vulnerabili della cittadinanza maceratese.
Il progetto prevede il coordinamento degli Uffici dei Servizi alla Persona e l’attivazione di due strumenti: il crowdfunding e la raccolta alimentare.
La campagna di crowdfunding prevede la raccolta di fondi attraverso la piattaforma on line GoFundMe, utilizzata a livello nazionale e internazionale per finanziare cause benefiche. I cittadini, le aziende, le grandi e piccole ditte potranno fare una donazione, anche minima. La somma raccolta verrà destinata all’acquisto di beni alimentari, di prima necessità e al supporto economico per il pagamento delle utenze. Sarà, inoltre possibile donare con un semplice bonifico.
In collaborazione con i negozi di alimentari - dalle piccole botteghe di quartiere alle grandi catene - e con alcune associazioni di volontariato, si provvederà anche alla raccolta alimentare. In tutti i negozi aderenti, infatti, verrà posizionata una cesta per la raccolta di alimenti non deperibili da distribuire, tramite l’Associazione Centro di Ascolto e Prima Accoglienza e altre realtà del Terzo Settore, alle famiglie del territorio che, a seguito dell’emergenza, si trovano a vivere una situazione di profonda difficoltà. Ogni cittadino potrà contribuire lasciando uno o più prodotti nel cesto che verrà posizionato nei negozi, oppure telefonando avvalendosi del servizio a domicilio, potrà richiedere al personale di aggiungere l'alimento per la cosiddetta “spesa sospesa”. Dovranno essere scelti prodotti non deperibili, come: pasta, riso, olio d'oliva, legumi, sughi e pelati, farina, zucchero, tonno in scatola, biscotti, confetture, latte, caffè e alimenti per l'infanzia ma anche beni non alimentari come pannolini per bambini, prodotti di pulizia e così via.
I partner del progetto #SOSteniamoci sono l’associazione Centro di Ascolto e prima accoglienza che coordinerà i diversi “attori”, recepirà le richieste dei bisognosi e le elaborerà stilando una lista di priorità, l'associazione di volontari di Protezione civile di Sforzacosta Macerata Soccorso che metterà a disposizione i magazzini per lo stoccaggio dei beni e la loro preparazione garantendo allo stesso tempo i mezzi e il personale per la raccolta dei beni donati e la loro consegna a domicilio, l’associazione Banco di Solidarietà di Macerata che garantirà il supporto tecnico e logistico nelle diverse fasi mettendo a disposizione volontari e altre associazioni del Terzo Settore iscritte all’ALFA (Assemblea delle Libere Forme Associative) che garantiranno la disponibilità di volontari per la preparazione di pacchi e per i presidi nei supermercati.
Supermercati e botteghe di prossimità che aderiscono all’iniziativa saranno coinvolti attraverso un invito inviato a tutti i soggetti, mentre COOP ALLEANZA 3.0 collaborerà attraverso la raccolta fondi denominata “Dona la spesa” ed erogherà settimanalmente al progetto dei buoni spesa da 20 e 30 euro.
Chi sono i beneficiari del progetto
Beneficiari del progetto sono coloro i quali non usufruiscono del buono spesa, del pacco del Banco alimentare e dell'emporio alimentare.
Modalità per donare
Si può fare la propria donazione dal sito www.gofundme.com/f/sosteniamoci-nessunosisalvadasolo oppure attraverso un bonifico sulla base di questi dati:
IBAN : IT72F0311113402000000003178
BIC: BLOPIT22-nessunosisalvadasolo
Causale : #SOSteniamoci – nessuno si salva da solo – emergenza covid19
Le somme donate verranno rendicontate pubblicamente mediante pubblicazione sul sito web
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5582 casi positivi al coronavirus sui 33.778 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2249 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1664 in provincia di Ancona, 871 in provincia di Macerata (25 in più di ieri), 378 in provincia di Fermo, 266 in provincia di Ascoli Piceno, 154 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1660 a 1694 (+34). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore .
Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati 994 ai 952 di oggi) e diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva ovvero 102: 18 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova Marche, 9 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
In questo particolare periodo, noi tutti dobbiamo essere particolarmente grati ad alcune categorie di lavoratori che ogni giorno mettono a repentaglio il proprio stato di salute per esplicare indispensabili servizi pubblici.
Tra questi ci sono gli operatori del Cosmari, la società che si occupa della raccolta, trattamento e avvio a recupero dei rifiuti per conto di tutti i Comuni maceratesi e di Loreto.
Ormai fanno parte delle nostre famiglie. Li salutiamo la mattina quando li vediamo prelevare i nostri sacchetti con i rifiuti differenziati o quando li incrociamo mentre stanno pulendo le nostre strade o stanno svuotando i nostri cestini.
Sembra tutto naturale e semplice. Invece, in realtà, silenziosamente, mentre siamo costretti a casa, loro continuano con passione e professionalità, a svolgere con coscienza il loro lavoro. Non si sono fermati mai. Neanche il Lunedì di Pasqua.
Malgrado i rischi del Covid-19, oltre ai normali servizi, si occupano della sanificazione dei centri urbani e soprattutto, usando tutte le precauzioni del caso, raccolgono a domicilio anche i rifiuti delle persone risultate contagiate o in quarantena.
Per tutti questi motivi voglio ringraziare pubblicamente tutti gli operatori, tecnici e impiegati del Cosmari, il Consiglio di Amministrazione e in particolare il Presidente Graziano Ciurlanti, la Vicepresidente Rosalia Calcagnini, il Direttore Giuseppe Giampaoli che, come sempre dimostra di saper gestire con grande capacità, un servizio essenziale, adattandolo alle recenti vicende e disposizioni atte a contenere il diffondersi del virus, garantendo efficienza e qualità, oltre a risposte rapide ed efficaci.
Un plauso anche al Capo Area Paolo Domizi e alle squadre che in particolare operano sul territorio di Tolentino per la grande disponibilità e abnegazione. Domizi in particolare con il suo sorriso risolve sempre ogni problema. Con tutti loro lavoriamo quotidianamente per preservare il nostro ambiente e per mantenere sempre pulita la nostra Città, malgrado i comportamenti incivili di qualcuno. A tal proposito ringrazio anche il Consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta per il suo costante impegno.
Con l’occasione informiamo i cittadini che in queste ore stiamo procedendo alla sanificazione dei cassonetti stradali per il conferimento dei rifiuti, vetro, umido e pannolini su tutto il territorio comunale. Si conta di terminare in due giorni. Questa è una operazione molto importante per prevenire il rischio di contagio da Covid-19.
Inoltre abbiamo già programmato per inizio di maggio una ulteriore sanificazione di strade e piazze del centro urbano, sempre utilizzando prodotti rispettosi dell’ambiente ma in grado di garantire un ecosistema cittadino salubre e perfettamente sano e vivibile.
Mentre noi restiamo a casa gli operatori del Cosmari, fortunatamente, si occupano dei nostri rifiuti.
Beppe Cormio, si è parlato molto in settimana di trattative per la riduzione degli stipendi.
“In particolare ho riferito di quella che è una trattativa che ci riguarda ma che non stiamo portando avanti noi, bensì la Lega con due bravi avvocati e il suo amministratore delegato Massimo Righi e gli agenti degli atleti di tutta la SuperLega, a contrapporsi a quelle che sono le proposte che sono state fatte. Io ho riferito quelle che sono al momento, più o meno, le parti: la richiesta di un taglio intorno al 30%, uno stipendio e mezzo dicono gli agenti, che potrebbero arrivare fino a due ma è una trattativa loro, che quando si concluderà imporrà ai Club chiaramente una linea da seguire, che però non portiamo avanti direttamente noi. Diverso è il discorso, invece, per quella che sarà la prossima stagione, dove noi dovremo fare delle scelte. Non ho mai detto che andremo a tagliare, ho detto che partiranno tanti big ma riferito al nostro campionato: immagino che se alcune società vorranno ridurre il proprio impegno o dovranno ridurre il proprio impegno, alcuni big rischiano di partire perché ci sono dei mercati che saranno comunque concorrenziali e che magari risentiranno meno di questa grande crisi che abbiamo vissuto in tempi così rapidi. Se questo accadrà, dovremo organizzarci e ricreare delle nuove star, come a me è già capitato di fare in altre piazze. Non dobbiamo demoralizzarci ma al momento dobbiamo provare a difendere tutti i nostri campioni, trovare anche per il futuro con loro degli accordi. Esistono tante possibilità: i premi, i contratti che si possono prolungare, allungare, plasmare e concepire diversamente. Mi è sembrato di trovare, comunque, con i campioni che io conosco meglio che sono nel nostro club una certa disponibilità, non ho trovato il muro contro muro. Per cui mi auguro che questa sia una politica che si possa portare avanti, che comporti un netto risparmio e anche, come diceva Giulianelli, un chiaro riferimento etico al momento che stiamo vivendo e che purtroppo abbiamo l’impressione e il timore che durerà per un po’”.
Quindi avete cambiato strategia di mercato?
“No, noi non abbiamo fatto un mercato in conseguenza a questi problemi. Molte società invece, compresa la nostra, hanno fatto un mercato prima che ciò accadesse. È chiaro che all’estero, in questo momento, si sta facendo mercato anche su quelle che sembrano essere le posizioni che vacillano da qualche altra parte. Dovremo essere attenti a non perdere pezzi o comunque a saper ripianare qualche dolorosa perdita, se dovesse esserci nei club italiani, con dei giovani di prospettiva che possono trovare spazio in questa situazione. L’importante è che l’equilibrio rimanga, che il livello non scenda troppo e che si possa tornare a divertirci. Nel fare tutto questo discorso, però, è stata trascurata la cosa più importante: i Club hanno bisogno di aiuto. Se lo Stato concederà aiuto allo sport italiano, dovrà farlo anche per questa categoria di sportivi, cioè quella che fa lo show che poi viene visto in televisione da tutti voi. E soprattutto potrà intervenire dandoci una grossa mano e consentendoci un taglio magari diverso, defiscalizzando quelle che sono le sponsorizzazioni. Se già il Governo facesse questo, e le sponsorizzazioni potessero essere portate in detrazione, io credo che ci sarebbe un incentivo in più per continuare a dare una mano allo sport, in particolare alla pallavolo e alla nostra disciplina. Sto sempre ragionando per quello che riguarda l’interesse di tutti, non sto facendo un discorso assolutamente che riguarda solo la Cucine Lube che, così come la Sir piuttosto che Latina o Monza, farà a tempo debito i suoi ragionamenti”.
In esclusiva per la seguitissima rubrica “A casa con… i Teatri di Sanseverino” il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, propone a tutti gli appassionati di teatro, cultura e letteratura, lo straordinario incontro con lo scrittore Maurizio De Giovanni, uno dei più seguiti autori di romanzi contemporanei assurto a una grande notorietà televisiva con la fiction “I bastardi di Pizzofalcone”.
De Giovanni pubblica con Einaudi due filoni di romanzi seriali: “I bastardi di Pizzofalcone”, appunto, ma anche “Il commissario Ricciardi”. In questo periodo sta pubblicando anche la serie di romanzi su Sara con Rizzoli ed ha iniziato una collaborazione con Sellerio.
Lo scrittore racconta in una bella videointervista la sua quarantena ma anche la vita lontano dai suoi lettori e parla dei suoi libri, delle prospettive per il futuro e offre consigli importanti per la lettura in tempi di Coronavirus sullo sfondo del ricordo della sua visita, a San Severino Marche, lo scorso luglio.
L’intervista completa può essere seguita all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/1T2kRg31nOUMSqBkH-3GAIuuA0URh_ZTa/view?usp=drivesdk
“L’impossibilità di muoverti e, quindi, di distrarti può far pensare meglio anche ai progetti di uno scrittore - dice De Giovanni nella sua intervista - Mi manca molto l’incontro con i miei lettori. Ricorderemo questa parentesi con grande dolore per aver perso molte persone care. Questa pandemia colpisce un’intera generazione che rappresenta un pilastro della nostra vita e della nostra formazione. Vedere andare via tante persone, senza nemmeno poterle salutare, è drammatico per tutti noi”.
La Città di San Severino Marche ha accolto la solidarietà della comunità cinese di Rongchang, nel distretto di Chongqing, che vanta una popolazione di oltre 800mila abitanti. Grazie ai rapporti con l’imprenditore settempedano Tristano Valentino Grandinetti della Grandinetti Srl, sono stati inviati alla comunità settempedana preziosissimi dispositivi individuali di protezione.
Grandinetti ha consegnato personalmente al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, mille mascherine chirurgiche e un grosso quantitativo di occhiali e tute protettive che è stato subito distribuito al personale della Casa di riposo “Lazzarelli”, a quello del locale comitato della Croce Rossa Italiana e ai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.
L’industria Grandinetti, poco prima dello scoppio della pandemia Covid-19, aveva avviato interessantissimi rapporti commerciali con il distretto di Rongchang in Cina. I maestri artigiani settempedani, specializzati nella produzione della graniglia e nella lavorazione del marmo, si sono incontrati sulla via della seta con le autorità locali e altri imprenditori grazie a Peishou Yang, professionista cinese che vive a Milano e che è titolare della galleria d’arte Ma-ec. Dal rapporto di scambio e d’amicizia è nata la solidarietà che ha portato gli aiuti fino a San Severino Marche.
“Aspettiamo la fine del momento che stiamo tutti vivendo per ripartire con la nostra attività in Cina dove abbiamo lanciato una linea per noi tutta nuova – spiega ancora Tristano Valentino Grandinetti – Si tratta di pavimentazioni con disegni di artisti famosi, uno tra tutti è Giovanni Manzoni Piazzalunga”.
Oggi i prodotti della Grandinetti Srl sono espressione e simbolo d’eleganza, raffinatezza, della fantasia e del virtuosismo di una manifattura carica di vissuto. Lo scorso anno realizzò i pavimenti del il primo Eataly del Canada, a Toronto.
Il settore turistico è in ginocchio e la gravità della situazione richiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la Regione per studiare e concordare le nuove misure del prossimo rilancio.
Questo, in sintesi, l'appello espresso per via epistolare dall'assessore al Turismo Maika Gabellieri all'assessore regionale Moreno Pieroni, inviato il 14 aprile dal Comune di Civitanova in qualità di Ente Capofila del protocollo d'intesa “Noi Marche” e quindi in condivisione e rappresentanza di tutti i Comuni ad esso aderenti.
“Pur comprendendo il difficile momento di emergenza sanitaria, con gravissime ripercussioni sulle attività economiche e sociali del Paese – scrive l'assessore Gabellieri - con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla drammatica situazione in cui versa il Turismo che, in questo momento, risulta essere indubbiamente il settore più colpito. In ragione di ciò e al fine di discutere quanto evidenziato, auspichiamo la necessità di un urgente confronto con la per analizzare e condividere idee, proposte e strategie operative nonché azioni concrete a sostegno del territorio e degli operatori”.
Pronta risposta da parte dei vertici della Regione, che hanno fatto sapere di aver molto apprezzato la richiesta, provvedendo a calendarizzare subito un tavolo di lavoro in videoconferenza per mercoledì mattina.
“Pur in un clima ancora decisamente emergenziale – ha commentato l'assessore Gabellieri che di recente ha partecipato ad un'altra riuscita videoconferenza del settore organizzata da “Tipicità” con esperti di settore regionali e nazionali - iniziamo però ad assaporare “lievi” miglioramenti dei dati sanitari che, in questa fase, costituiscono presupposto e stimolo per iniziare a riflettere e ragionare sulle modalità da attuare per il rilancio dei nostri territori – alcuni dei quali già duramente colpiti anche dal terremoto – e per l’avvio e la ripartenza dell’economia turistica. Sono a lavoro da settimane con le categorie e c'è desiderio di ripartenza, garantendo la sicurezza dei turisti. Si rende necessario a questo punto un confronto diretto con la Regione e ringrazio l'assessore Pieroni per aver dato pronta disponibilità.
“Siamo a disposizione della Regione Marche – conclude Gabellieri - per individuare e definire nuove regole e protocolli per porre in essere concrete azioni di sostegno di rilancio del turismo. Le Amministrazioni rappresentate da “Noi Marche” quotidianamente si adoperano per prestare supporto alle varie realtà territoriali, raccogliendo il continuo grido di allarme e le istanze degli operatori di tutte le categorie che chiedono informazioni, sostegno e collaborazione per fronteggiare questa crisi senza precedenti, nonché informazioni e modalità per ripartire”.
L'assessore Gabellieri riferisce anche un prossimo tavolo che avrà luogo lunedì con tutte le categorie della città per un brainstorming.
“Lo sappiamo, ce l’hanno ripetuto: niente sarà più come prima. E quando diciamo niente significa che nessun aspetto della nostra vita resterà lo stesso. A parlare è Moira Amaranti, Presidente Nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese, la quale sottolinea lo stato d’animo che accomuna tutti noi in questo difficile momento.
“Vedere le nostre città deserte con tutte le saracinesche abbassate è impressionante. Sapere che una mascherina sarà l’unico accessorio indispensabile e che non ci abbandonerà per chissà quanto tempo, è destabilizzante. Ma dobbiamo reagire - prosegue Amaranti - in particolar modo devono reagire le nostre imprese con il sostegno e l’aiuto concreto di tutti. Ora dire che sia necessaria liquidità per ripartire è un eufemismo, considerare e pensare che i soli finanziamenti previsti da soli possano risolvere la questione, appare decisamente improprio.
Abbiamo merci invendute, debiti da onorare, campionari da sviluppare, strategie commerciali da reinventare, questo non è possibile con il progressivo aumento del proprio grado di indebitamento. Ritengo sia oggi indispensabile che le nostre imprese possano fare affidamento, in maniera adeguata e con la specificità per ogni tipologia di settore, sia sulle provvidenze regionali come quelle già messe in campo dalla nostra Regione e dalla Camera di Commercio, ma soprattutto su quelle statali ed europee a fondo perduto. Non significa certo prolungare l’agonia, ma far ripartire in maniera sana e duratura le imprese virtuose e con spiccate progettualità. Sarebbe altresì importante poter recuperare la nostra competitività a livello mondiale con un adeguato abbassamento dei costi fiscali sulle nostre qualificate maestranze, prevedendo al contempo un bonus economico per i nostri lavoratori. Si potrebbe inoltre agire per incentivare i consumi con la riduzione dell’imposta sul valore aggiunto per i prossimi 12 mesi.
Stiamo apprezzando molto l’intervento di Ice che prevede assistenza, incentivi all’export, gratuità alla partecipazione alle fiere fino al primo semestre del 2021, formazione e realizzazione di servizi alle imprese senza alcun costo.
E’ fondamentale poter riaprire subito, nel rispetto ovviamente di tutte le misure di sicurezza, perché rimandare ancora significherebbe perdere ulteriormente e, per alcuni definitivamente, la capacità di ripresa”.
“Confartigianato – aggiunge Paolo Capponi, Responsabile Export – per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ha messo in essere una task force di esperti per dare assistenza alle imprese in tutti gli ambiti necessari, dalle informazioni tempestive di tutte le disposizioni decretate dal Governo, alle attività di sostegno previste, a tutti gli adempimenti burocratici, come l’assistenza alla presentazione delle varie richieste di contributi, fino alla formazione su specifiche tematiche d’impresa.
Ricordo che la nostra Associazione è stata tra le prime a fornire assistenza alle proprie imprese per la produzione di mascherine, tanto che ad oggi si possono contare 21 aziende del nostro territorio che lavorano alacremente su questi prodotti. Stiamo inoltre accompagnando 6 di queste imprese al riconoscimento della certificazione CE delle mascherine e dei camici necessari contrastare il virus.
Molte aziende inoltre ci stanno richiedendo l’utilizzo del “100% Made in Italy” che, in base alla legge 166/2009 Art.16, permette di attestare che l’intero processo produttivo sia avvenuto interamente in Italia, a garanzia del consumatore. Oggi più che mai - conclude Paolo Capponi - sarà fondamentale farsi riconoscere ed acquistare prodotti italiani per favorire una rinascita che sia decisa e immediata”.
“Quello della ristorazione è di certo tra i settori più colpiti dalle misure di contenimento dovute all’emergenza del Codiv-19: dall'inizio dell'anno queste imprese hanno già perso 12 miliardi di euro e, a fine anno, la perdita stimata sarà di circa 21 miliardi di euro. Sono a rischio 50.000 imprese tra bar, ristoranti, catering, intrattenimento, stabilimenti balneari, con ricadute preoccupanti per l'occupazione che rischia di perdere 300.000 lavoratori e lavoratrici. Per cercare di scongiurare questo scenario drammatico, la Lega raccoglie e condivide le richieste degli operatori e delle loro associazioni di categoria e chiede al Presidente Ceriscioli di spendersi con il Governo nazionale per consentire il “take away” a queste attività”.
Lo chiedono, con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Marche, il Segretario regionale della Lega Sen. Paolo Arrigoni, insieme ai parlamentari marchigiani Giorgia Latini, Giuliano Pazzaglini, Luca Paolini e Tullio Patassini e i consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni.
“Molti paesi europei come Francia, Germania, Danimarca, Regno Unito, Irlanda, Lituania, Malta, Svizzera, Turchia, Olanda e Finlandia permettono ai ristoranti, ai bar e ai pubblici esercizi, oltre alla consegna a domicilio, la vendita di piatti e prodotti pronti per l'asporto – continuano gli esponenti della Lega – una scelta che è assolutamente opportuno copiare perché non solo sarebbe positiva per il settore dal punto di vista economico, ma consentirebbe anche di offrire un’ulteriore alternativa ai cittadini, riducendo le code nei supermercati e nei negozi”.
“Su questi aspetti la Regione Marche non può derogare al decreto nazionale – chiarisce la Lega - ma chiediamo al Presidente Ceriscioli di farsi subito interprete verso il Governo per portare avanti questa proposta, indispensabile per generare opportunità di lavoro e permettere la loro sopravvivenza delle attività di ristorazione. Naturalmente l’attivazione del “take away” dovrà avvenire nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento, esattamente come accade nella maggior parte dei paesi europei”.
“Visti anche i ritardi dei provvedimenti attesi per sostenere il comparto, occorre fare tutto il possibile per non far morire la ristorazione italiana che rappresenta non solo un importante segmento della nostra economia nazionale e regionale, ma anche un motivo di vanto per l’intero Paese”, concludono.
(Foto di repertorio)
In questo momento di enorme difficoltà per l’emergenza socio-sanitaria da Coronavirus, l'Ordine di infermieri di Macerata, insieme all’ordine dei Medici ed realtà votate al volontariato, sostiene il crowdfunding “Eroi in Prima Linea” organizzato da 49 ragazzi, studenti del Corso Universitario "Business Angels & Crowdfunding"dell’Università di Camerino e guidato dal Professore FilippoCossetti (fundraiser professionista).
La raccolta ha l’obiettivo di fare il massimo in pochissimi giorni per permettere a medici, infermieri e volontari di avere i fondi disponibili il più velocemente possibile. La campagna, solo nei primi 10 giorni, ha raggiunto circa il 70% dell’obiettivo (15.000 €). Mancano ancora pochissimi giorni alla scadenza: vi chiediamo di sostenere e condividere l'iniziativa per dare un'ulteriore spinta ed accelerare questa corsa contro il tempo in favore di CRI, ANPAS, Ordine dei medici ed Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata che sono impegnate a combattere giornalmente questa crisi.
I fondi verranno utilizzati per l'acquisto di dispositivi medici per pazienti e operatori sanitari e saranno le associazioni ed enti interessati a decidere la scala delle priorità e dove investire meglio i fondi devoluti. Con il contributo di tutti si potrà aiutare i medici e infermieri impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus per lavorare con più sicurezza ed efficacia per sostenere chi ha bisogno.
https://www.eppela.com/it/projects/27324-eroi-in-prima-linea