Perde il controllo dell'auto che sfonda una recinzione e finisce dentro il giardino di un'abitazione.
Il rocambolesco incidente è avvenuto, intorno alle 17:30, in via Liviabella a Sforzacosta di Macerata. Secondo una prima ricostruzione, una donna - di origini straniere - alla guida di un'Audi, ha perso il controllo del mezzo che prima ha urtato una vettura in sosta, per poi invadere la corsia opposta al senso di marcia. A quel punto, l'auto ha proseguito la sua corsa andando a finire contro la recinzione del cortile di un'abitazione, sfondandola.
Fortunatamente la donna alla guida non ha riportato nessuna conseguenza, uscendo praticamente illesa dall'abitacolo del mezzo. Il personale del Soccorso stradale Aci Carlini si è occupato della messa in sicurezza della vettura. I rilievi del caso sono spettati alla Polizia Stradale di Macerata.
Nelle Marche, regione dove da sempre convivono maghe e leggende, c’è un parco avventura unico che ha finalmente riaperto al pubblico dopo il lungo periodo di lockdown dettato dall’emergenza Coronavirus per tornare ad offrire, a grandi e piccini, una piacevole occasione di svago in un mondo fatato fatto di fate e di gnomi.
È il Bosco Incantato di Sefro, una grande installazione ideata da Laura Pennesi e Francesco Bruni dove si può entrare a piedi e, accompagnati dalla fantasia, tuffarsi in un mondo incantato.
La festa della riapertura è coincisa con un’esplosione di visite. Tanti i gruppi, soprattutto famiglie con bambini, che in questi ultimi fine settimana hanno deciso di raggiungere Sefro per scoprire questa meraviglia.
“Il Bosco Incantato è scelto da tante famiglie, le stesse che raggiungono le nostre montagne per trascorrere una giornata all’aria aperta piuttosto che week end da dedicare alla natura – sottolinea con soddisfazione Pietro Tapanelli, sindaco della cittadina del Maceratese resa celebre dalla presenza delle suggestive “cascatelle” e da un corso d’acqua che alimenta allevamenti di trote conosciuti praticamente in mezza Europa per la straordinarietà delle sue produzioni – Con altre realtà di questo territorio, come Pioraco e Fiuminata, abbiamo dato vita al Comprensorio Turistico Alta Valle del Potenza e Scarzito, che da solo ha un fascino e un’offerta fuori dal comune, poi con Camerino e Serravalle di Chienti condividiamo Montelago: un altopiano ormai conosciutissimo che riesce ad attirare migliaia di visitatori ogni anno. Sul turismo, soprattutto quello delle aree interne – spiega il primo cittadino di Sefro - è essenziale avere una collaborazione. Stiamo puntando sulle escursioni in bici, percorsi naturalistici, passeggiate, sulla presenza dei camperisti, sull’enogastronomia ma anche sulla pesca sportiva. Il nostro vuole essere un turismo sostenibile che piace tanto alle famiglie. Un turismo che va a beneficio di tutti. Spesso chi arriva a Sefro, non a caso, è stimolato a trascorrere un weekend negli altri Comuni e viceversa”.
Il Bosco Incantato qui è diventato un vero richiamo.È un parco tematico vivo dove non solo si potranno vedere e ammirare gli gnomi, ma si potranno anche ascoltare nella musica della natura. Un villaggio sui generis popolato da tante opere artistiche: sculture ma anche pitture e installazioni in quella che, alla fine, è una grande installazione che le racchiude tutte. Il parco è sempre visitabile e ad accesso gratuito.
La burocrazia blocca implacabile la nascita di una nuova attività nel comune più piccolo delle Marche, Montecavallo. «Non è notizia di tutti i giorni che una famiglia di quattro persone voglia venire a vivere qua e voglia aprire un bar, ma come sempre in Italia le cose non sono mai semplici e ci si mette di mezzo la burocrazia – racconta il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli – diverso tempo fa abbiamo ricevuto la richiesta da parte di un'attività commerciale, dei locali dell'ex chiesa, per allestire un'attività di bar e gelateria e degustazione. Dato che ora sono liberi, da quando abbiamo riaperto la chiesa dopo i lavori, siamo stati ben felici della richiesta».
A mettersi di traverso sulla strada della futura attività, ci sono niente di meno che le elezioni regionali. «La famiglia che è originaria del nostro comune ed aveva un'attività fuori, attende di riparare i danni della loro casa e vorrebbe venire a vivere qua, ma è emerso che il seggio per le prossime elezioni, dovrà essere per forza ospitato nell'ex chiesa, perchè i militari devono dormire dentro la notte – continua Cecoli – noi avevamo proposto invece la vicinissima sala polivalente, che si trova a soli dieci metri di distanza e di mettere davanti all'ingresso un container dove ospitare i carabinieri per la sorveglianza del seggio. Sembra che non si può fare, perchè la legge prevede che devono dormire dentro la struttura». Nel frattempo la situazione per il nuovo bar rimane bloccata, proprio all'inizio di una stagione turistica estiva che sta portando tantissime presenze anche nel piccolo centro del maceratese. «Anche chi vuole portare opportunità e sviluppo in un piccolo centro come il nostro – conclude il sindaco – si deve scontrare con l'ottusità della burocrazia che pone sempre ostacoli e di chi applica le leggi, siamo in una doppia emergenza, dopo il terremoto ed il Covid, va sostenuto chi vuole rilanciare l'economia stagnante delle nostre zone»
In un paio di mesi sarà pronta la progettazione definitiva del nuovo polo scolastico di Tolentino ed entro la fine dell’anno sarà avviata la procedura d’appalto.
È quanto è emerso dall’ultimo incontro che il Presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha effettuato con il gruppo di progettazione, tutto interno all’Ente. Alla riunione, in cui si è discusso del progetto e sono state valutate le attività ulteriori per la realizzazione dell’opera, erano presenti il responsabile del procedimento, l’architetto Giordano Pierucci, il dirigente ingegnere Alessandro Mecozzi e gli altri progettisti dell’ufficio tecnico provinciale; tra questi, diversi gli assunti a tempo determinato, a seguito dal sisma.
“Appena completata la progettazione definitiva - afferma Pettinari - si procederà alla verifica e alla validazione del progetto; successivamente saranno acquisiti i pareri dei vari Enti interessati durante la conferenza dei servizi e quindi sarà indetta la gara di appalto. Infatti, l’Amministrazione provinciale, anche per accelerare i tempi, è intenzionata a procedere a un appalto integrato, in quanto ciò consente di affidare il progetto esecutivo alla ditta aggiudicataria. Questa è una procedura utilizzata in molti casi, specie per le grandi opere, anche perché permette di abbreviare i tempi di realizzazione. Per la progettazione di questo campus abbiamo utilizzato il personale dipendente,e ciò ha permesso di valorizzarlo, data l’importanza dell’opera pubblica, e di abbassare i costi. Per tale motivo la Provincia si assumerà l’onore della direzione dei lavori, il collaudo e di tutte le attività che di fatto riguardano la realizzazione”.
Il campus, il cui costo complessivo è di 20 milioni e 600 mila euro, comprenderà le cinque scuole superiori di Tolentino - il Liceo Classico, il Liceo Scientifico, il Coreutico, l’ITE e l’IPIA “Frau” - nonché due palestre.
Anche il progetto preliminare era stato realizzato dall’ufficio tecnico, in collaborazione con l’architetto Ubaldo Severini, per l’aspetto architettonico. La redazione dell’elaborato ha evidenziato un costo superiore al finanziamento previsto dall’Ufficio speciale ricostruzione e quindi il bisogno di reperire ulteriori risorse. Importante l’interlocuzione con la Regione Marche e con lo stesso Presidente Luca Ceriscioli che ha consentito di trovare la soluzione necessaria: i due Enti locali - Provincia di Macerata e Comune di Tolentino - trasferiranno alla Regione la proprietà di due edifici scolastici esistenti in cambio delle risorse necessarie per il completamento dell’opera.
Sulla base del progetto sono state effettuate anche le attività di indagini geologiche sull’area interessata, nel corso delle quali sono stati rinvenuti alcuni importantissimi reperti archeologici, un fatto di grande interesse, che però ha comportato uno slittamento dei tempi. Tuttavia, grazie alla disponibilità e collaborazione della Soprintendenza regionale si è superata anche questa fase e finalmente il 27 febbraio scorso, con decreto del Presidente della Provincia è stato approvato il progetto preliminare.
“In questo percorso, condiviso in ogni sua fase con l’Amministrazione comunale, c’è tutta la soddisfazione di riuscire finalmente a dare alla comunità di Tolentino e dell’intero comprensorio, un vero e proprio polo scolastico sicuro e moderno - conclude Pettinari -, atteso da tempo in particolare dagli studenti ospitati in strutture provvisorie. Senza dubbio è un’opera rilevante che contribuirà a riparare in parte le ferite del sisma”.
Scontro tra due auto in superstrada. È successo, intorno alle 16:45, lungo la SS 77, nei pressi dello svincolo per Morrovalle direzione mare.
Per cause in corso di accertamento, due auto si sono scontrate tra loro. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli occupanti dei mezzi sono praticamenti usciti illesi dai rispettivi abitacoli e curati sul posto. Non si è reso necessario il trasporto in ospedale. Sul luogo dell'incidente anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza delle vetture coinvolte e dell'area.
Ho chiesto al Governo e al Parlamento di valutare l’opportunità di una proroga a fine ottobre della scadenza dei termini per la presentazione delle domande di contributo per i danni lievi alle abitazioni prevista per il 30 giugno e che è molto ravvicinata. Se entro una settimana, dieci giorni, non maturasse un simile orientamento farò in modo che la proroga possa essere disposta con una mia Ordinanza, facendo leva sulla sospensione dei termini dei procedimenti previsti dai vari provvedimenti sul Covid-19, fino al 20 settembre 2020”. Lo ha detto il Commissario Straordinario alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Giovanni Legnini, nel corso di una visita oggi ad Ascoli Piceno.
“Un leggero slittamento dei termini è necessario per tener conto del blocco imposto dall’emergenza Covid, ma il nostro obiettivo deve essere quello di far sì che le domande per i danni lievi siano presentate al più presto. Voglio fare un appello ai cittadini e ai tecnici perché si affrettino. Siamo a quasi quattro anni dal sisma, non possiamo aspettare ancora” ha detto Legnini che, sollecitato dai giornalisti sul nuovo regime del Contributo di autonoma sistemazione ed i requisiti per la permanenza degli sfollati nelle Soluzioni abitative di emergenza, ha sottolineato che il tema sarà al centro di un incontro, giovedì prossimo, con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
“Con Borrelli abbiamo già convenuto di verificare tutte le possibilità di allineare l’assistenza alla popolazione legata alla fase di emergenza, che è una competenza della Protezione Civile, con le procedure della ricostruzione, che devono viaggiare su binari paralleli e non divergenti” ha detto Legnini, aggiungendo che entro una settimana, dieci giorni, dovrebbero essere sbloccati i pagamenti alle imprese per lo smaltimento delle macerie.
La loro gestione passerà dalla Protezione Civile alla struttura commissariale. “Stiamo verificando gli ultimi dati contabili. Se non ci sono più fondi disponibili – ha concluso Legnini – stanzierò nuove risorse”.
La Cucine Lube Civitanova ripartirà da dove si era interrotta la scorsa stagione, conclusa in anticipo, anche per quanto riguarda lo staff. Sono stati infatti confermati in blocco sia il settore tecnico sia quello medico del Club biancorosso, campione del Mondo grazie al titolo conquistato a dicembre in Brasile nonché vincitori della Coppa Italia 2020.
Nello staff tecnico guidato da coach Fefè De Giorgi, primo allenatore biancorosso dal dicembre 2018, ci sarà ancora Nicola Giolito, seduto in panchina al fianco del tecnico salentino come secondo allenatore. Il ruolo di assistenti allenatori e scoutman sarà affidato nuovamente alla ormai collaudata coppia formata da Enrico Massaccesi e Alessandro Zarroli. Infine, il “veterano” dello staff tecnico, ovvero il preparatore atletico Massimo Merazzi, arrivato alla decima stagione consecutiva con il Club cuciniero.
Lo staff sanitario, come detto confermato anche in questo caso in tutti i suoi elementi, sarà composto dai medici sociali Mariano Avio e Danilo Compagnucci, dal consulente ortopedico Massimo Balsano, dai fisioterapisti Marco Frontaloni e Tommaso Pagnanelli, dal nutrizionista Alessandro Marinelli.
Attività ludico educative e sportive, animazione, laboratori, orienteering, educazione ambientale, passeggiate, giochi popolari e tennis sono solo alcune delle attività che da oggi i bambini maceratesi potranno svolgere trascorrendo un’estate all’insegna del gioco e della sicurezza per ritrovare quei momenti di svago e di socialità fino ad oggi impossibili a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19.
“Tre parole riassumono il valore dei centri estivi in questo anno speciale: giocare insieme sicuri. Sono diritti di bambini, bambine, ragazzi, ragazze che sono stati particolarmente colpiti dal misure del distanziamento dovute al Covid 19. Per questo siamo felici che i centri estivi siano stati autorizzati dal Ministero della Salute e che insieme la città torni ad essere a misura dei più piccoli.” sono le parole di Stefania Monteverde assessora alla cultura con delega ai nidi d’infanzia e alle scuole. “È un’offerta ricca e plurale a misura delle famiglie costruita insieme a tante realtà del terzo settore con la volontà di rafforzare l'alleanza educativa con le famiglie e le associazioni che si occupano di bambini per una città che corre e gioca con i più piccoli”.
Una ricca offerta dei centri estivi organizzati e gestiti dalle associazioni cittadine in sinergia con il Comune di Macerata che ha approvato i progetti nel rispetto della normativa e mettendo a disposizione anche alcune aree adeguate allo svolgimento delle varie attività. È un’offerta per tutte le età anche per lo 0-3 anni insieme alle educatrici dei nidi d’infanzia comunali con progetti speciali per 0-3 (Ritorno al nido con mamma e papà)
"I bambini finalmente tornano all'aria aperta per giocare, correre, stare con gli altri. In queste settimane in collaborazione con il terzo settore abbiamo creato una rete per la ripresa con al centro i bambini, tante riunioni online e tavoli di lavoro degli assessorati con le associazioni per prepararci al meglio e garantire la sicurezza alle famiglie. Adesso non ci resta che diventare sempre più una città che corre e gioca con i più piccoli. Grazie e buon lavoro a tutti gli operatori che nei prossimi mesi staranno insieme ai nostri cittadini più piccoli. Buone vacanze bambini!” è il saluto del sindaco Romano Carancini.
Le modalità organizzative e di approvazione dei centri estivi sono indicate dalla Presidenza del Consiglio per la riapertura in sicurezza (consulta il documento) insieme alla Regione Marche. I Comuni autorizzano i progetti e mettono a disposizione aree adeguate, mentre i privati, le associazioni e gli enti, in piena responsabilità, organizzano e gestiscono i centri estivi. Le Asur svolgono controlli sulla sicurezza e gli ATS Ambiti Territoriale Sociali hanno concordato modalità e modulistica unitaria. Le famiglie collaborano nel controllo della salute dei figli e hanno la possibilità di richiedere il Bonus Babysitting all’Inps per sostenere le spese.
Martedì 16 giugno, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la nona puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "Si riparte (o no?)".
Al centro del dibattito ci saranno le problematiche e le sfide che attendono gli imprenditori in questa difficile fase di ripartenza, dopo due mesi di chiusura forzata, ma inevitabile visto l'avanzamento della pandemia a livello globale, delle loro attività.
Rifletteremo su quali misure saranno necessarie per rilanciare l'economia, nonché sulle future sfide che attendono il nostro Paese in questo ambito.
Saremo collegati con:
GIUSEPPE RIVETTI
Professore dell'Università di Macerata
MAURO QUACQUARINI
Titolare dell'azienda vinicola e dolciaria "Quacquarini" di Serrapetrona
DOMENICO GUZZINI
Presidente Confindustria Macerata
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Il 16 Giugno 1940, dopo il tramonto, giunsero all'Abbadia di Fiastra Aristide Dello Strologo e Giusto Levi da Livorno, Renzo Bonfiglioli, Nino Contini, Ivo Minerbi e i fratelli Hanau da Ferrara.
Erano i primi sette internati del campo di internamento di Urbisaglia che, fino alla sua chiusura nell'ottobre del 1943, contò il passaggio di circa 350 persone accusate, a vario titolo, di essere pericolose o indesiderabili.
A Urbisaglia, in particolare, il Ministero degli Interni convogliò gli internati per motivi di polizia: civili italiani considerati pericolosi, per motivi di guerra: in particolar modo sloveni, dalmati e croati sospettati di sostenere la guerra partigiana e per motivi razziali: ebrei tedeschi, polacchi, ex cecoslovacchi ed ex austriaci, molti dei quali furono successivamente deportati nei campi di sterminio tedeschi.
Il campo venne allestito all'interno del Palazzo Giustiniani Bandini e aveva una capienza di circa cento posti, che furono occupati da personaggi provenienti da tutta Italia e da figure di spicco della cultura ebraica. Attraverso le memorie e le lettere di queste persone, è stata ricostriuta quella che doveva essere la vita di tutti i giorni nel campo, e, soprattutto, si riesce a percepire le loro paure, i disagi e il dolore di vivere lontano dai propri cari. Con i pochi mezzi che avevano a disposizione gli internati riuscirono ad allestire una biblioteca da cui ognuno poteva prendere in prestito gratuitamente dei libri; organizzarono lezioni su argomenti di loro competenza e lezioni di lingua italiana, tedesca e inglese cercando di sostenersi l’un l’atro tra anzie e privazioni.
Grazie ai continui lavori di ricerca, portati avanti dalla sezione ANPI di Urbisaglia, in questi ultimi anni il Comune di Urbisaglia è riuscito a stabilire un contatto con diversi familiari degli internati che, con grande partecipazione, hanno contribuito alla raccolta di informazioni inviando testimonianze, lettere e foto scattate dai loro congiunti. Alcuni hanno voluto fare visita all'Abbadia di Fiastra per conoscere il luogo dove i loro nonni vissero prima della deportazione nei campi di sterminio, come la signora Marion Scott dagli Stati Uniti, e la signora Jehudit da Israele.
"È assurdo che un posto così bello sia stato usato per fare la guerra - ha commentato Jehudit - Siamo felici di vedere che nostro nonno ha vissuto gli ultimi tre anni della sua vita in un luogo così bello, anche se dopo è seguito il luogo peggiore al mondo."
Sono passati 80 anni da quel 16 giugno ma ci sono ancora tante persone che cercano di ricostruire gli ultimi anni di vita dei loro cari, sapere in quali condizioni vissero, capire dove e quando furono arrestati. Per questo è stato messo a disposizione un sito di studio e ricerca all'indirizzo campodiurbisaglia.org nel quale raccogliere le biografie degli internati e mettere a disposizione di tutti i materiali raccolti. L’amministrazione comunale di Urbisaglia inoltre ha sviluppato con la Fondazione Giustiniani Bandini, ente proprietario del palazzo, l’intenzione di organizzarvi il museo della memoria dove custodire tutta la documentazione e tramandare le terribili vicende che segnarono la storia degli internati di Urbisaglia e più in generale dell’Italia intera prima e durante la Seconda Guerra mondiale.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato nel pomeriggio il decreto con cui a partire dal 15 giugno 2020 possono riprendere le attività relative a spettacoli aperti al pubblico in sale cinematografiche, teatri, sale da concerto, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere anche viaggianti. Sono consentite inoltre le produzioni liriche, sinfoniche e orchestrali, le produzioni teatrali, le produzioni di danza, le attività di bande e cori.
Le attività e le relative prove possono essere svolte in coerenza con le previsioni e i principi previsti dalla legge in tema di sicurezza sanitaria e contenimento del contagio (Allegato 9 del DPCM 11 giugno 2020 - scheda n. 18 “Cinema e spettacolo dal vivo”).
Il decreto stabilisce inoltre che eventuali rivalutazioni del numero massimo consentito di spettatori potranno essere effettuate in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi interessati.
Le linee guida prevedono le seguenti misure
- Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. -
- Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
- Privilegiare, se possibile, l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
- Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
- La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.
- È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto in particolare nei punti di ingresso.
- L’eventuale interazione tra artisti e pubblico deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri.
- Per il personale devono essere utilizzati idonei dispositivi di protezione delle vie aeree negli spazi condivisi o a contatto con il pubblico.
- Tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso.
- Per spettacoli al chiuso, il numero massimo di spettatori è 200, per quelli all’aperto il numero massimo di spettatori è 1000, installando le strutture per lo stazionamento del pubblico nella loro più ampia modulazione.
- Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, locali e attrazioni.
- Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni.
- Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
Per le produzioni liriche, sinfoniche, orchestrali e gli spettacoli musicali:
- L’entrata e l’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, che potrà essere tolta durante l’esecuzione della prestazione artistica se sono mantenute le distanze interpersonali, e in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale, dando precedenza a coloro che dovranno posizionarsi nelle postazioni più lontane dall’accesso (in fase di uscita dal palco, si procederà con l’ordine inverso).
- I Professori d’orchestra dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro; per gli strumenti a fiato, la distanza interpersonale minima sarà di 1,5 metri; per il Direttore d’orchestra, la distanza minima con la prima fila dell’orchestra dovrà essere di 2 metri. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
- Per gli ottoni, ogni postazione dovrà essere provvista di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante.
- I componenti del coro dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti sul palco. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
- Si dovrà evitare l’uso di spogliatoi promiscui e privilegiare l’arrivo in teatro degli orchestrali già in abito da esecuzione.
Produzioni teatrali:
- L’accesso alla struttura che ospita le prove deve avvenire in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale; lo stesso distanziamento va garantito al termine delle prove in uscita dalla struttura.
- Negli spazi comuni che consentono di accedere ai camerini degli artisti, al laboratorio sartoriale, alla sala/area trucco ed ai locali/aree che ospitano i sistemi di gestione delle luci e dei suoni, all’ufficio di produzione, etc. deve essere mantenuto il distanziamento interpersonale e individuati passaggi che consentano di escludere interferenze.
- L’uso promiscuo dei camerini è da evitare salvo adeguato distanziamento interpersonale unito ad una adeguata pulizia delle superfici.
- Il personale deve indossare la mascherina quando l’attività non consente il rispetto del distanziamento interpersonale.
- Per la preparazione degli artisti, trucco e acconciatura, si applicano le indicazioni previste per i settori di riferimento; per la vestizione, l’operatore e l’attore per il periodo in cui devono mantenere la distanza inferiore a 1 metro devono indossare una mascherina a protezione delle vie aeree, l’operatore deve indossare anche i guanti.
- Gli oggetti eventualmente utilizzati per la scena devono essere manipolati dagli attori muniti di guanti.
- I costumi di scena dovranno essere individuali; non potranno essere condivisi dai singoli artisti prima di essere stati igienizzati.
Produzioni di danza:
Devono essere prese in considerazione anche altre misure di mitigazione, definite dalle singole compagnie e mutuate dai protocolli per gli allenamenti sportivi messi a punto per lo sportivo professionista di squadra, a cui la categoria “danzatori” può considerarsi assimilabile.
In particolare, vanno attuate:
- la riduzione del numero totale delle persone (compresi eventuali accompagnatori) presenti nel sito, anche tramite turni;
- la riorganizzazione delle attività e la formazione sulle stesse, ricorrendo anche a strumenti di collegamento a distanza;
- l’obbligo, per i danzatori, quando non direttamente impegnati in allenamento/spettacolo, di mantenere la distanza di almeno 1 metro tra loro e gli altri operatori presenti e di indossare la mascherina.
Le competenze delle persone sono cruciali per affrontare il futuro ed è importante valersi di questo momento di grande cambiamento per fare evolvere le modalità di formazione e apprendimento dell’azienda.
Ed è per questo che Industrie Vismap ha ritenuto necessario organizzare i “Lunedì di Sira”, un’occasione per Rivenditori e Agenti per conoscere meglio l’azienda e il brand Sira seguendo 3 temi principali:
- Design: il rivenditore sarà guidato nel nostro showroom per approfondire design e finiture di Sira Cucine;
- Innovazione digitale: dietro la guida del Responsabile dei Servizi IT si approfondirà il tema 3Cad e tutti gli aspetti legati ad esso (come presentare il prodotto attraverso render, realtà virtuale e come realizzare un ordine). Vuole essere questa anche un’occasione per approfondire il tema Social Media;
- Industria: con una visita approfondita a tutto il sito produttivo, il cuore delle Industrie Vismap, si vuole formare il rivenditore dal punto di vista tecnico. Aiutarlo soprattutto a capire come viene assemblata una cucina.
Questo momento è dedicato allo sviluppo delle competenze dei rivenditori Sira Cucine perché possano offrire al cliente un’esperienza di scoperta, scelta e acquisto delle cucine Sira sempre migliore.
In questo periodo particolare, le Industrie Vismap si focalizzano su come usare al meglio il software per sviluppare preventivi e ordini il più possibile personalizzati, come trattare tecnicamente disegni con top, mensole, colonne, basi e pensili che sembrino veri e così realizzare un progetto 3D della cucina del cliente accurato e convincente.
Prima del lockdown il “Lunedì di Sira” era in presenza.
Oggi c’è la possibilità di svolgerlo completamente online grazie a strumenti tecnologici e informatici.
Già durante il periodo di lockdown la rete commerciale Sira Cucine tramite meeting online aveva risposto alle proposte dell’azienda, pronti ad accrescere la propria competenza e soprattutto a confrontarsi sulle decisioni da prendere.
Ritorno alla normalità per altre due famiglie settempedane dopo la conclusione dei lavori di riparazione del danno e rafforzamento localizzato della struttura in un immobile ubicato all’angolo tra via Indivini e via San Rocco, in pieno centro storico.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile l’immobile a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Lo stabile, che potrà tornare ad essere abitato, è stato interessato da opere di ricostruzione per un importo complessivo che si aggira sui 55mila euro.
Al via da oggi i primi centri estivi del progetto “Ripartiamo insieme”, un cartellone di proposte elaborato dal Comune di San Severino Marche con la collaborazione di diverse associazioni, settempedane e non, che coinvolgerà bambini, adolescenti ma anche anziani. Fino a settembre e oltre, sport e cultura, storia, ambiente e tradizioni, finiranno in uno unico contenitore tra lezioni in aula e all’aria aperta con lo scopo di riavvivare la socialità dopo il lungo periodo di lockdown imposto dal Coronavirus.
Il progetto “Ripartiamo insieme”, infatti, non sarà solo una risposta alle tante famiglie alle prese, nel periodo estivo, con la sospensione della scuola e con la necessità di far trascorrere giornate in compagnia e in sicurezza ai propri figli, ma costituirà una nuova occasione di incontro e, insieme, una nuova proposta che avrà l’obiettivo di sviluppare la conoscenza del territorio e delle sue bellezze, artistiche e naturalistiche.
Nel ricco calendario anche un English Summer Camp in villa, una full immersion in lingua inglese con gli insegnanti madrelingua della scuola The English Study Centre, l’artista Shura Oyarce Yuzzelli e la scuola di judo J-Etic. L’iniziativa, in particolare, è rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni. Tre le settimane in programma: dal 15 al 19 giugno, dal 22 al 26 giugno e dal 29 giugno al 3 luglio. Per info ci si può rivolgere all’agenzia Movimondo telefono 0733637146. Ogni giorno accoglienza dalle 8,45 poi lezioni di inglese, giochi all’aperto anche in piscina, pranzo, giochi interattivi, lezione di green art e di nuovo giochi fino alle 17.
Tra le tante realtà coinvolte nel progetto “Ripartiamo insieme” figura, inoltre, anche il comitato provinciale di Macerata dell’Uisp, l’Unione Sportiva Sport per Tutti. Dal 29 giugno al 24 luglio l’Uisp proporrà un centro estivo stanziale presso la scuola dell’Infanzia di Cesolo con attività ludiche e ricreative, attività motoria e giornate a tema. I bambini saranno seguiti da un istruttore e da animatori qualificati dalla mattina al pomeriggio. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 3473629148.
Tra le proposte educative già partite per il progetto “Ripartiamo insieme” figurano: “Emozioni in Tribù”, a cura dell’associazione socio culturale Luci e Pietre dedicata alla psico - educazione in natura e all’apprendimento esperienziale, e il campus delle società sportive “Centro estivo 2.0”.
Il Gores ha comunicato che i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore sono stati 1294, di cui 266 del percorso nuove diagnosi e 1020 del percorso guariti. 4 i nuovi casi positivi riscontrati: uno in provincia di Pesaro -Urbino e tre in provincia di Macerata. Questi tre nuovi casi nel maceratese rigurdano quelli già segnalati nella serata di ieri all' Hotel House di Porto Recanati (leggi qui l'articolo).
La curva epidemiologica si conferma molto bassa, come consuetudine negli ultimi giorni, nella giornata di ieri infatti i nuovi casi rilevati erano 4 a fronte di 585 tamponi effettuati (leggi qui l'articolo).
Continua ad aumentare il numero dei dimessi e guariti arrivato a 5152, Diminuisce, invece di tre unità rispetto a ieri quello dei ricoverati totali che ad oggi sono 18 di cui nessuno in terapia intensiva, mentre le persone in isolamento domiciliare sono secese a 965.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche è di 6.762 su un totale di 73.564 campioni testati, con un indice di incidenza giornaliera pari al 9,19%.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Eseguita dai carabinieri un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Ascoli Piceno a carico a di un infermiere già in servizio presso la Rsa di Offida, indagato per otto omicidi volontari premeditati e 4 tentati omicidi premeditati in danno di anziani ospiti della struttura, avvenuti tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019.
Fatti che l'uomo avrebbe commesso con ripetute somministrazioni indebite di farmaci (promazina, insulina, anticoagulanti) per dosi e/o tipologia non previsti e controindicati e con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti la funzione di infermiere. Secondo la Procura nella Rsa di Offida c'è stato il doppio dei decessi rispetto alle altre 2 strutture del territorio. Le indagini erano partite nell'autunno 2018 dalla segnalazione di una Oss ai carabinieri.
(Fonte: ANSA)
Grande fermento per la ripresa delle attività al Centro Universitario Sportivo di Camerino, nonostante in realtà non si siano fermate durante il lockdown con dirette Facebook di Zumba, Crossgym, Pilates e Aerobica.
Un grande segnale di ripartenza per l’Università di Camerino e per tutto il territorio ed un sollievo per tutti gli appassionati di sport, con la fortuna anche di avere un parco di oltre dieci ettari di aree verdi che permette passeggiate e percorsi in bici immersi nella natura. Per la ripartenza il CUS ha sviluppato un piano di protezione ben definito, curato nei dettagli, che mette nella condizione di proteggere sia gli sportivi che i tecnici e collaboratori, condizione per noi sine qua non per riaprire, in regola secondo i protocolli del Governo e delle Federazioni ed Enti Sportivi a cui aderisce.
In questi giorni è stata effettuata la sanificazione dell'intera struttura, attività che viene ripetuta ogni giorno, oltre ad un incremento delle attività di pulizia e all’utilizzo di ozonizzatori. Sono stati predisposti in vari spazi dei distributori di gel igienizzante.
Oltre a questo ci sono decaloghi con norme precise, che vengono distribuiti all’ingresso agli utenti, tra le quali l’obbligo di accedere all’impianto con mascherina, che potrà essere tolta durante l’attività sportiva e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 2 metri.
Il Centro è stato dotato anche di un termoscanner con intelligenza artificiale che consente di rilevare la presenza della mascherina sul volto ed effettuare la misurazione automatica della temperatura, e di vari termometri a infrarossi. Non è consentito l'accesso a chi ha più di 37,5°. L’accesso agli impianti, inoltre, è soggetto a registrazione all’ingresso previa identificazione del richiedente, e ad autocertificazione Covid-free.
Regole ancor più precise per la sala pesi dove l’accesso è regolamentato e scaglionato in fasce orarie: gli utenti dovranno prenotarsi telefonando in segreteria allo 0737.630047 oppure al 331.5835134, o inviando una email a cuscamerino@unicam.it. Prima di accedere alla sala pesi è obbligatorio il cambio delle scarpe, avere un asciugamano personale, mantenere la distanza di due metri e pulire gli attrezzi con disinfettante dopo averli usati. Inoltre, sono stati predisposti dei percorsi differenziati di accesso e di uscita alla palestra.
I corsi Fitness, sempre su prenotazione, si stanno svolgendo per il più possibile all’aria aperta ed in piccoli gruppi. Regole ferree ma fondamentali per avere dei flussi di persone controllati e per garantire la sicurezza di tutti i tesserati.
I primi sport a ripartire sono stati l’atletica leggera e il tennis, seguiti dal tennis tavolo e poi dal minibasket e dal Judo. Per il tennis sono stati anche attivati dei corsi con il Prof. Gliberto Pambianchi sia per bambini che per adulti. Ad inaugurare la stagione la stagione estiva del Tennis è stata Elisabetta Cocciaretto, studentessa UNICAM in Giurisprudenza, numero 157 del ranking WTA con la recente partecipazione agli Austrialian Open, che con il suo coach Fausto Scolari si sta allenando negli impianti sportivi del CUS Camerino.
Un'altra grande novità riguarda gli E-Sports. Si è infatti svolto il primo torneo Varano CUS edition. Tanti i giochi, alcuni a squadre, Rainbow e Fortnite, altri in singolo come Fifa 20 su PS4 e a coppie come Rocket League su tutte le piattaforme. L’iscrizione al torneo è stata gratuita, con circa 120 partecipanti e sostenuta da Unicam. Possiamo anticipare che il CUS Camerino sarà uno dei primi Centri Universitari Sportivi in Italia ad affiliarsi alla Federazione E-Sports. Come precisato dal Rettore gli E-sports non sono un inutile passatempo, ma una competizione con regole; e la vita, il lavoro, lo studio spesso sono competizioni con regole ed allora capacità intellettuali e capacità manuali in un contesto di regole si confrontano e si sviluppano.
Aperte le iscrizioni ai Programmi Estivi Multisport per i giovanissimi. Lo staff del CUS continua la sua attività sportiva nei settori giovanili che quest’anno non si ferma per l’inizio estate per garantire giornalmente allenamenti sportivi con una organizzazione tale da far trascorrere a bambini e ragazzi un’estate divertente con tanto sport in sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. Le attività sportive, seguite da personale qualificato, comprendono momenti di illustrazione delle regole e delle tattiche in lingua inglese. Un momento di crescita sportiva in un ambiente salubre, pur distanziati fisicamente.
Quasi ottocento anni di storia, una presenza che d’ora in avanti sarà celebrata in semplicità e letizia ma, come sempre, con profonda fede e spirito devozionale rinnovando una promessa che si ripete ormai da secoli. E’ l’impegno preso, a partire da quest’anno, dalle Sorelle Clarisse di San Severino Marche che celebreranno così l’inizio della loro presenza nella comunità settempedana, presenza che porta esattamente la data del 16 giugno 1223.
Domani, martedì 16 giugno, questa particolare data, che figura scritta sulla pergamena in cui le sorelle che dimoravano a Colpersito ricevettero il permesso di essere legate ai frati di Francesco d’Assisi, sarà celebrata con una funzione religiosa in programma, nel piazzale del monastero di Santa Chiara, alle ore 19. A presiedere la funzione sarà padre Fabrizio Cifani. Alla cerimonia sarà presente anche il sindaco, Rosa Piermattei.
“La celebrazione servirà per ringraziare il Signore e affidarsi a lui insieme a tutta la Città di San Severino Marche”, fa sapere la madre badessa, suor Rosella Chiara a nome delle altre sorelle. La cittadinanza è invitata a partecipare alla funzione nel pieno rispetto delle norme e indossando la mascherina.
Oggi le Clarisse vivono nel monastero di clausura annesso alla chiesa di Santa Chiara, sempre a Castello a Monte. La struttura originaria risale al XIV secolo, quando gli Smeducci finanziarono la costruzione di un edificio di culto per le terziarie di San Francesco, che già vivevano appunto nel convento di San Salvatore in Colpersito.
Oggi la chiesa di mostra nel suo aspetto settecentesco. L’edificio con pianta a croce greca fu infatti ricostruito nel 1776 su progetto dell’architetto Giuseppe Lucatelli da Mogliano. Di notevole interesse è il coro ligneo intagliato e intarsiato e realizzato da Domenico Indivini, già autore del coro ligneo della basilica superiore di Assisi e terminato dagli allievi Pierantonio Acciaccaferri e figlio.
Diego Della Valle sceglie, attraverso le colonne del quotidiano America Oggi, di lanciare un messaggio agli italiani che vivono negli Stati Uniti, richiamandoli alle loro radici. Il presidente del gruppo Tod's ha voluto sottolineare il modo in cui il nostro Paese ha affrontato l'emergenza coronavirus, sapendo mostrare il meglio di sé.
Di seguito la lettera integrale pubblicata da Diego Della Valle su America Oggi:
"L'orgoglio con cui mi rivolgo a voi è quello di un italiano che, da sempre, ha sostenuto il nostro Paese nel mondo e che sa di trovare in voi interlocutori sensibili e fieri delle proprie radici.
Perché è di questo che si parla quando si parla di italianità: non solo una provenienza o una nazionalità ma una appartenenza a una cultura che affonda le proprie radici in quella storia che tutto il mondo ci riconosce.
Stiamo dimostrando quanto noi italiani possiamo affrontare le emergenze, con determinazione e, ancora più importante, con grande senso di solidarietà. Il nostro tessuto economico è forte di una rete di piccole e medie realtà che si integrano e sono sinergiche con il territorio che le ospita. Gli imprenditori sono parte delle aziende e ne conoscono le caratteristiche e le potenzialità. Una vicinanza al territorio che permette di pianificare, oggi, azioni che avranno un impatto nell'immediato futuro e, spero, sull’intero sistema produttivo che verrà.
La collaborazione con le associazioni e i centri territoriali dovrà essere parte integrante delle strategie aziendali. Solamente in una società solidale potranno prosperare le aziende e il supporto al territorio deve diventare una voce importante del conto economico.
Pensando alla storia degli italiani in America, questo concetto diventa sempre più evidente.
La costruzione della comunità italiana in USA ha basato la sua solidità sui principi di reciprocità e di supporto tra connazionali che, anche e soprattutto a livello imprenditoriale, hanno saputo creare una rete che comprendesse anche chi non aveva immediato accesso al tessuto produttivo.
Dal piccolo salone del barbiere alla grande catena di ristorazione, ai grandi player dell’import/export, fino alle più alte cariche rappresentative, gli italiani e i loro discendenti si sono distinti per la loro capacità di declinare sul territorio quelle che sono sempre state le nostre caratteristiche più riconosciute: creatività, voglia di fare, entusiasmo e velocità nell’apprendere.
Io, personalmente, ho un legame inscindibile con gli Stati Uniti perché se è vero che i primi segni del successo delle mie aziende sono arrivati dall'Italia, sono stati gli Stati Uniti a consacrarne l’internazionalità. Sono stato a New York per la prima volta a 16 anni e mi ha subito molto colpito l’approccio completamente diverso al lavoro da quello che avevamo noi.
Dopo più di 30 anni posso dire che rimane uno dei posti più affascinanti al mondo. Oggi ho un figlio e tre nipoti che vivono a NY, ho casa a NY e Miami, è un Paese che, quando posso, frequento sempre molto volentieri, dove spero di poter tornare presto".
"Dai risultati di cui siamo in possesso, ulteriori tre persone, nonostante asintomatiche, sono risultate positive ai tamponi effettuati". Questo l'annuncio del sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, a seguito degli oltre 40 tamponi effettuati ai residenti nel condomio dell'Hotel House, a seguito della positività di due inquilini (leggi qui).
"Al momento possiamo assicurare che i casi risultati positivi sono isolati nelle rispettive abitazioni - ha sottolineato Mozzicafreddo -, come coloro che con gli stessi sono venuti a contatto, come avvenuto per tutti gli altri incorsi nelle stesse problematiche. Nella giornata di domani verranno individuate le iniziative da adottare a tutela di tutti e della città e di questo vi terremo, come sempre, adeguatamente informati".