Si è tenuto oggi presso la sede Municipale di Potenza Picena, un incontro operativo tra l’ Amministrazione Comunale, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Sanzio di Porto Potenza e la sua prima collaboratrice.
Presenti il Sindaco Noemi Tartabini, l’Assessore ai Lavori Pubblici Luisa Isidori, l’Ufficio Tecnico Comunale, la Direzione Lavori della nuova scuola primaria di Viale Piemonte e l’ Ingegnere collaudatore della stessa. Il tema: la gestione, in una prospettiva di breve e medio periodo, degli spazi scolastici esistenti e in corso di realizzazione, con l’obiettivo comune di assicurare la continuità della didattica in ambienti confortevoli e rispondenti alle esigenze dei bambini e dei ragazzi.
Da una parte le esigenze gestionali (numero di sezioni previste, spazi necessari, esigenze specifiche ) e dall’altra quelle di programmazione degli interventi (in corso di realizzazione, programmati, da programmare). Soddisfazione per la condivisione di un percorso importante, che vede l’edilizia scolastica al centro di una programmazione voluta dall’Amministrazione Comunale e volta al benessere degli studenti.
Tramite il confronto con l’istituzione scolastica è emersa la possibilità, oltre quella già prospettata nel Consiglio Comunale del 3 febbraio scorso e nella recente Commissione Consiliare, di trasferire la scuola media alla Fondazione Divina Provvidenza, quella di scegliere temporaneamente la nuova scuola di viale Piemonte per accogliere sia le classi delle medie che della primaria, con la possibilità di avere per entrambi gli ordini di istruzione, la mensa, l’ aula di musica, il laboratorio di informatica e la palestra. Ipotesi che consentirebbe di anticipare il cronoprogramma dei lavori della scuola media di Porto Potenza Picena con la demolizione dell’edificio esistente.
Già in settimana si conoscerà l’esito della gara di progettazione e si potrà valutare con i progettisti individuati e con l’ufficio speciale ricostruzione la possibilità di una ottimizzazione dei tempi realizzativi. Ipotesi nata progetto alla mano con l’ausilio dei tecnici che, comunque, sarà sottoposta alla Seconda Commissione Consiliare Permanente e quindi al Consiglio Comunale come alternativa praticabile all’affitto dei moduli scolastici paventati in un primo momento
Nella seconda e ultima gara della bolla di Perugia la Cucine Lube Civitanova esce sconfitta per 3-0 dal derby italiano con i padroni di casa della Sir Sicoma Monini Perugia (21-25, 18-25, 21-25) e deve dunque attendere il risultato del match di domani tra la medesima formazione umbra e i francesi del Tours per sapere se chiuderà la fase a gironi della CEV Champions League al primo o al secondo posto del Pool B (attualmente è prima con 5 vittorie in 6 partite, 15 punti, 15 set vinti e 5 persi).
I campioni d’Europa in carica, che avevano conquistato la sicurezza della qualificazione ai quarti di finale già ieri sera, superando i francesi del Tours VB, conosceranno poi i propri avversari della fase Playoffs questo venerdì, con il sorteggio programmato in Lussemburgo alle 12.00.
I quarti si giocheranno con gare di andata (dal 23 al 25 febbraio) e ritorno (dal 2 al 4 marzo).
La partita
Nel parziale d’apertura i padroni di casa, in campo con Ter Horst opposto e ricci al centro con Solé, recuperano per ben due volte il tentativo di fuga della Cucine Lube (da 6-10 a 10 pari, poi da 16-19 a 19 pari), per poi sferrare il colpo decisivo con la battuta di Ter Horst. Sul servizio del tedesco (e Marchisio inserito nella metà campo cuciniera per rafforzare la ricezione) arrivano infatti contrattacchi vincenti di Solé e Leon che consentono agli umbri di mettere il muso davanti trovando addirittura il break (21-19). Quindi i suoi due ace che scrivono il 23-19, chiudendo di fatto ogni discorso in favore della formazione di Heynen (finirà 25-21).
A senso unico il secondo set, nel quale i padroni di casa staccano la Lube già in avvio (7-2), per poi amministrare grazie ad un cambio palla che risulta efficace sia passando dalle bande (protagonista il solito Leon, autore di ben 7 punti) che dal centro, con Solé quasi infermabile sui primi tempi (100% su 4 attacchi). La Sir raggiunge il suo massimo vantaggio sul 21-14, al cospetto di una Cucine Lube sofferente in ricezione (35% di positività, 78% per Perugia) e stranamente poco efficace in attacco (44% contro il 68% della Sir) ad eccezione del solo Simon (5 punti, 71%).
Finisce 25-18 per gli umbri, che dominano anche nel terzo parziale: la fuga vincente arriva come nel primo set con le battute di Ter Horst e Plotnytskyi, che dopo un muro vincente di Solé su Juantorena spediscono la Sir sul 17-12, quindi verso il 3-0. Finirà 25-21, con Leon top scorer del match a quota 18 punti (61% in attacco, 1 ace e 3 muri).
Il tabellino
SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Piccinelli n.e., Ricci 6, Vernon-Evans, Travica, Ter Horst 10, Sossenheimer n.e., Biglino n.e., Leon 18, Zimmermann, Solé 9, Russo, Colaci (L), Atanasijevic n.e., Plotnytskyi 13. All. Heynen.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar n.e., Marchisio, Juantorena 10, Balaso (L), Leal 6, Larizza (L) n.e., Rychlicki 8, Diamantini n.e., Simon 10, De Cecco 2, Anzani 4, Falaschi n.e., Hadrava, Yant. All. De Giorgi.
ARBITRI: Gradinski (SRB) – Makshanov (RUS).
PARZIALI: 25-21 (28’), 25-18 (27’), 25-21 (25’).
NOTE: Sir: bs 15, ace 6, muri 7, 60% in ricezione (42% perfette), 64% in attacco. Lube: bs 14, ace 2, muri 2, 40% in ricezione (21% perfette), 54% in attacco.
L'investimento si è verificato, intorno alle 17:45, lungo la Strada Provinicale 127, precisamente in via San Michele, nel tratto che conduce da San Severino a Tolentino
Per cause in fase di accertamento un uomo di 38 anni mentre stava tornando da lavoro alla guida della sua bicicletta, è stato travolto da un'auto ed è stato sbalzato violentemente sull'asfalto.
Sul posto sono giunti immediatamente gli operatori sanitari del 118 con un automedica i quali, valutata la gravità dei traumi riportati dal ciclista a seguito della rovinosa caduta; hanno subito disposto il trasferimento in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Macerata in codice rosso.
Presenti sul luogo dell'incidenteanche gli uomini della Polizia Locale che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e cercato di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici della Città di San Severino Marche per il Giorno del Ricordo.
L’Amministrazione comunale ha preso parte alla ricorrenza, istituita come solennità civile nazionale con legge del 30 marzo 2004, con la quale il Paese intero ha inteso rendere memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e della più complessa vicenda del confine orientale.
Il Giorno del Ricordo pone da sempre l’attenzione sulle drammatiche vicende che avvennero a cavallo del 1945 e che videro torturate e uccise migliaia di persone a Trieste e nell’Istria per mano delle milizie e dei fiancheggiatori del dittatore Tito. Soprattutto italiani ma anche sloveni e croati, subirono atroci torture e vennero gettati, alcuni dopo essere stati fucilati altri ancora vivi, dentro le “foibe”, cavità naturali presenti sull’altipiano del Carso triestino ed in Istria.
Ieri, 9 febbraio, nel corso dell’evento in diretta “Seconda guerra mondiale e Foibe” organizzato dall’Ass. Prometeo con il patrocinio del Comune di Appignano si è consumato l’ennesimo episodio di zoombombing che ha avuto come oggetto tematiche legate al giorno della memoria e del ricordo.
Mentre la moderatrice Daniela Zepponi si apprestava ad aprire l’incontro per poi passare la parola al prof. Ventrone di UNIMC alcuni utenti, una decina circa, hanno iniziato a trasmettere bandiere naziste, video inneggianti a Hitler, discorsi di Mussolini e audio di bestemmie. Il Sindaco Calamita, insieme alla Zepponi hanno provveduto immediatamente a riportare la calma escludendo gli aggressori, che al resto hanno aggiunto insulti misogini, di avversione nei confronti delle donne, rivolti verso chi li stava silenziando.
Un atto come questo non può essere considerato una semplice bravata: per il momento scelto, dedicato al ricordo dei morti e per le modalità violente, che hanno lasciato nei presenti un profondo senso di sgomento di fronte all’accaduto.
Da anni il Comune di Appignano, insieme alla Scuola e alle Associazioni locali s’impegna per fa sì che nei giovani cresca una coscienza critica e si faccia strada l’idea che il rispetto dell’altro e delle Istituzioni non può essere ma travalicato, tanto meno quando si usa un mezzo digitale.
E proprio perché le voci dei molestatori erano quelle di persone molto giovani, tanto più si ritiene necessario intervenire per fermare (e poi formare) chi ha ancora tanta strada da percorrere.
Dice la Presidente Prometeo Tiziana Tosoroni “L’episodio di ieri, immotivato e violento, è assolutamente da condannare e non può essere derubricato a ragazzata. E’ proprio per evitare il verificarsi di situazioni come queste e per sensibilizzare tutti che continueremo a impegnarci nella realizzazione di eventi che portino avanti cultura, storia e memoria e allo stesso tempo porteremo avanti una denuncia che permette capire cosa è successo e chi è stato.”
Anche il Prof. Ventrone commenta l’accaduto "Ragazzini che credono di fare gli anticonformisti esaltando il nazismo, senza sapere che i primi a essere ridotti al silenzio, in un regime come quello nazista, sarebbero proprio gli anticonformisti, quelli che oltrepassano il recinto definito dal regime"
A conclusione il Sindaco Calamita non può che riprendere l’intervento espresso ieri sera al termine del convegno: “Gli uomini di cultura e gli storici con le loro testimonianze dei fatti devono continuare ad aiutarci al fine di evitare l'avvio di spirale di violenza”.
Come Sindaco ci tengo a precisare che “Il gesto viene condannato da tutto il Consiglio Comunale, oggi infatti ho ricevuto telefonate di solidarietà dai Capigruppo di minoranza che hanno espresso tutta la loro condanna ai gesti compiuti ieri sera. Tutto il Consiglio Comunale auspica di continuare sul percorso della diffusione della cultura del confronto e del dialogo caposaldi della democrazia, lavorando a stretto contatto con la scuola, con le famiglie e con le Associazioni del territorio”
Il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, con proprio decreto, ha approvato il progetto esecutivo di 185mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in più tratti della provinciale 79 “Montelago”.
La strada, che si estende per circa 16,5 km, va dal centro abitato di Sefro fino all’incrocio con la statale 361 a Fiuminata. L’Amministrazione provinciale ha deciso di rifare l’asfaltatura su più tratti, in particolare nella parte che si trova prima del centro abitato della frazione di Sorti, fino all’incrocio con la provinciale 7/VII “Bivio Agolla/Montelago”.
Il lavoro è inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“La scorsa estate siamo intervenuti proprio sulla provinciale ‘Bivio Agolla/Montelago’ - dichiara Pettinari - che era stata danneggiata dalle intemperie. Su questo stesso comprensorio abbiamo programmato un altro intervento da 150mila euro nel 2023 sulla “Montelago” e un ulteriore lavoro da 100mila euro, nel 2024, sulla ‘Bivio Agolla/Montelago’. Con l’approvazione del primo progetto esecutivo diamo subito il via alle procedure di appalto”.
Centrodestra unito alle prossime elezioni comunali di Castelraimondo sul modello della maggioranza che governa la Regione quando, per la prima volta nella storia, la sinergia tra istituzioni è rafforzata dalla presenza di ben tre consiglieri eletti nelle aree montane della provincia maceratese. È quanto emerso dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi dove Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC-Popolari Marche hanno condiviso anche la volontà di aprirsi alla partecipazione della società civile. Castelraimondo, è chiamato alle impegnative sfide che post sisma e pandemia riservano ai territori, in particolare l’entroterra montano che vede nella Valpotenza un fronte nevralgico per la ripartenza.
“Il Centrodestra cittadino – affermano in una nota gli esponenti dei quattro partiti - si dice pronto a rispondere alle aspettative della cittadinanza. Proprio grazie a questa visione di prospettiva in cui, alla coesione operativa della politica, fa riscontro la condivisione degli obiettivi e della redazione dei programmi nel corso di incontri pubblici che saranno organizzati con cittadini, associazioni, parti sociali, imprese ed ogni componente della vita cittadina al fine di individuare le migliori figure rappresentative ed un programma in cui concretezza e risposte alla popolazione sono al primo posto”. Per ora non filtrano nomi, ma il centrodestra si presenterà compatto alle prossime aministrative.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 83enne di Valfornace e un 88enne di Tolentino,entrambi spirati nel nosocomio civile del Capoluogo di Provincia.
Altri due decessi si sono verificati all'Ospedale di Jesi, dove hanno perso la vita due 73enne jesini mentre una 95enne di Castelfidardo si è spenta all'INRCA di Ancona. Una vittima segnalata anche al noscomio di Pesaro: si tratta di una 91enne di Acqualagna.
Al "A.Murri" di Fermo hanno invece trovato la morte una 93enne di Porto San Giorgio e una 80enne di Sant'Elpidio a Mare.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2078 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (824), mentre sono 351 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Dopo il pareggio casalingo contro Vastogirardi, la Recanatese ritrova il successo nel recupero dell’8’ giornata del girone F di serie D. A decidere il match sono state 2 reti, una per tempo, realizzate da Scognamiglio e da Piccioni poi, che consento agli uomini di mister Giampaolo di assestarsi sulla soglia della zona play-off.
Parte meglio la Recanatese, al minuto 8 subito pericolosa con Piccioni che colpisce la traversa. Al 20’ ancora la Recanatese, il tiro di Senigagliesi viene respinto da Novi. Al 25’ occasione per il Fiuggi con Tornatore ma trova pronto De Chirico. Al 30’ la Recanatese passa in vantaggio, punzione di Pera e deviazione vincente di Scognamiglio. Al 38’ ci prova Papaserio per gli ospiti ma il portiere giallorosso si fa trovare pronto. All’intervallo il risultato è di 1 a 0 per la Recanatese.
I giallorossi tornano in campo con la voglia di chiudere la partita e subito Piccioni colpisce il palo. Al 75’ del secondo tempo è pericoloso il Fiuggi con il colpo di testa di Cifarelli. Al 79’ Pezzotti serve Piccioni, il suo tiro viene parato da Novi. I giallorossi chiudono la partita al 93’ assist di Liguori per Piccioni che con il destro batte il portiere del Fiuggi. Si chiude la partita al “Tubaldi” con la vittoria per 2-0 dei giallorossi.
RECANATESE vs ATL.FIUGGI TERME 2-0
Recanatese (3-5-2): De Chirico; Donzelli, Brunetti, Ferrante; Senigagliesi (1’st Pezzotti), Scognamiglio (1’st Raparo), Gomez, Giaccaglia (27’st Guercio), Candidi (25’st Liguori); Piccioni, Pera (41’st Togola) All. F.Giampaolo A disp. Santarelli, Curzi, Capitani, Pennacchioni.
Atletico Terme Fiuggi (5-3-2): Novi; Moriconi (46’st Basilico), Frabotta, Del Duca (6’st Foglia), Esposito, Marianelli; Papaserio (30’st Rizzitelli), Proia, Forgione (36’pt Tajani); Tornatore (6’st Gaetani), Cifarelli All.Incocciati A disp. Atzeni, Cibè, Tucci, Lo Duca.
Reti: 31' Scognamiglio, 93' Piccioni
Ammoniti: Scognamiglio (R), Proia (F), Del Duca (F)
Calci d’angolo: 3-5
Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Tolentino: al “Della Vittoria”finisce 2-0 il recupero dell’ottava giornata di serie D contro l’Olympia Agnonese.
La squadra cremisi ha controllato il match e con goal per tempo è riuscita a portare a casa 3 punti pesanti per la lotta salvezza.
La Cronaca - La prima azione pericolosa della partita è del Tolentino: calcio d’angolo battuto da Severini, stacco di testa di Labriola con un super Landi che devia in calcio d’angolo.
Partita che scivola via sonnacchiosa, con la squadra cremisi che però va vicina alla rete con Ruci, sempre sugli sviluppi di un corner.
Al minuto 22 arriva il vantaggio del Tolentino: Padovani entra in contatto con una avversario, la palla finisce a Laborie che crossa per lo stesso attaccante cremisi che da solo insacca.
Alla mezz’ora è Strano a trovare la rete del 2-0 di testa, ma l’arbitro annulla per carica sul portiere.
La ripresa si apre con la squadra di casa che è ancora padrona del gioco. La prima occasione è ancora per Strano che all’11', sempre di testa, impegna il portiere molisano Landi.
Portiere dell’Agnonese che nulla può al 29’: il solito Laborie lancia in area a Strano che dopo un gran controllo batte il portiere e sigla il 2-0 cremisi. È di fatto la rete che chiude i conti, il Tolentino in controllo non rischia nulla nel finale portando a casa tre punti d’oro.
I cremisi restano in zona playout, ma ritrovano i tre punti al "Della Vittoria" dopo molto tempo (ultima vittoria nel marzo scorso contro la Recanatese).
Questa mattina alle 12.30, nel Piazzale Martiri delle Foibe, antistante la Scuola Primaria Olimpia, si è svolta una piccola cerimonia in ricordo delle vittime delle Foibe.
L’Amministrazione Comunale di Montefano ha voluto celebrare questa giornata: a depositare la corona d’alloro bardata con il tricolore sotto la targa di intitolazione del Piazzale il Sindaco Angela Barbieri, la Giunta Comunale, i Vigili Urbani, alcuni rappresentanti della locale Stazione dei Carabinieri e qualche cittadino che ha voluto essere presente.
Il Sindaco Barbieri ha espresso parole di cordoglio per le vittime di quelle stragi, ricordando che “il dialogo, la parola e il confronto devono sempre essere l’espressione più alta fra i popoli. Che mai più debbano accadere simili atrocità a danno di uomini, donne, anziani e bambini. Spero caldamente che l’esperienza del Covid 19 ci abbia davvero insegnato che solo uniti e solidali fra noi possiamo andare avanti.”
In mattinata l’amministrazione comunale insieme alle scuole ha celebrato, il “Giorno del Ricordo". L’iniziativa è stata organizzata dall’Ufficio Presidenza del Comune ed ha visto la partecipazione di cittadini, studenti ed insegnanti.La cerimonia di commemorazione è stata aperta con la deposizione di una corona di alloro, da parte del Sindaco Fabrizio Ciarapica, del Presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi e dell’Assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi, presso il Monumento dei Martiri delle Foibe in piazza Abba.Le celebrazioni sono proseguite con una apposita riunione del Consiglio Comunale, organizzata, in rispetto della normativa anti Covid in videoconferenza, aperta anche alla partecipazione di studenti e docenti.“Il Giorno del Ricordo è stato istituito per legge nel 2004 – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Morresi - al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. A tal riguardo, desidero ricordare che l’anno scorso, con riferimento agli eccidi delle foibe, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella disse che si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono, per superficialità o per calcolo, il dovuto rilievo. Ho ripreso tali parole per evidenziare che l’indifferenza è il nostro principale avversario, come disse anche Liliana Segre in occasione della ‘Giornata della Memoria’. Ciò costituisca un monito per il futuro. Mi compiaccio con gli studenti e con i docenti – ha concluso Morresi – per la loro fattiva collaborazione per celebrare insieme e ricordare questo importante Giorno”.
“Ringrazio voi tutti per la partecipazione – ha dichiarato il Sindaco Ciarapica. Oggi siamo qui, come abbiamo fatto qualche settimana fa per ‘Il Giorno della Memoria’, per ricordare fatti gravi della nostra storia recente, una storia tutta italiana, affinché un numero più ampio di studenti, seppur in modalità diversa dagli scorsi anni causa pandemia, possa partecipare e conoscere un periodo triste e drammatico dell’Italia e per non commettere più in futuro errori così grandi. Solo nel 2004, si ottenne un riconoscimento di una tragedia che per molti anni era stata sottaciuta anzi omessa intenzionalmente e solo da quella data possiamo parlare ufficialmente del ‘Giorno del Ricordo’. Le motivazioni di un tale grave ritardo sono molte e complicate e comprendono anche responsabilità di grandi capi di governo, forze contrapposte politicamente che per tanti anni non avevano l’interesse di far sapere. Italiani massacrati e dimenticati in queste grandi fosse, chiamate appunto fiobe , fessure create dalla natura all’interno del terreno carsico, almeno 20.000 le vittime uccise e circa 300.000 le persone costrette in un brevissimo arco di tempo a lasciare tutto per mettersi in salvo e sparpagliarsi, esuli, sul territorio italiano e nel mondo dall’Argentina al Canada senza nulla da portarsi dietro. Fra questi, ci sono anche personalità del mondo della cultura, dell’imprenditoria e dello spettacolo, solo per citarne alcuni: le attrici Alida Valli e Laura Antonelli, il cantante Sergio Endrigo, lo scrittore Enzo Bettiza, lo stilista Ottavio Missoni, la famiglia Felluga, nota per la produzione di vini, e poi l’ex AD della FIAT Sergio Marchionne, da poco scomparso e proveniente dal Canada, dove la sua famiglia fu costretta a trovare rifugio. Infine anche un cittadino civitanovese che abbiamo avuto ospite due anni fa in questa stessa giornata, il dottor Lucio Sotte, che ci ha raccontato la storia drammatica della sua famiglia cui va tutta la nostra stima e la nostra autentica vicinanza. Dall’8 settembre del ‘43 incominciò la prima ondata di violenza contro i nostri concittadini, solamente colpevoli di essere italiani e di trovarsi in una terra di nessuno dove si perpetrò uno spietato e crudele eccidio di massa, un vero e proprio massacro di tanti italiani, morti tra inumane sofferenze. Un fatto tragico e terribile che abbiamo il dovere di ricordare. Nel 2013 e nel 2014, Simone Cristicchi, cantante di successo, portò nei teatri una rappresentazione intitolata ‘Magazzino 18’. Il Magazzino effettivamente esiste e si trova nel Porto Vecchio di Trieste ed è uno spazio dedicato alla memoria di questa strage che può essere visitato. Questo spettacolo di Cristicchi – ha concluso Ciarapica - aprì finalmente una stagione di nuova consapevolezza nelle nostre menti, contribuì a restituire dignità a tanti morti e a tanti esuli e rappresenta un monito ai giovani, cittadini di domani, affinché mai più possano essere perpetrati orrori così grandi. Noi non vogliamo mai più shoah, mai più Foibe”.
“Desidero ringraziare i partecipanti – ha dichiarato l’assessore Capponi – in particolare gli studenti e gli insegnanti. Ho notato, come al solito, una grande sensibilità dei ragazzi ed ho registrato la loro grande volontà a ricordare e celebrare questo ‘Giorno’, cogliendone essenza e significati. Rivolgo un saluto particolare a Francesco Bongiovanni, classe quinta del Grafico “Bonifazi”, che ha realizzato il manifesto scelto per questa edizione del ‘Giorno del Ricordo’. Vorrei partire da una frase contenuta nel brano “Dentro la buca” di Simone Cristicchi, contenuto nel musical “Magazzino 18”: ‘Il silenzio è come una bomba, sarà per sempre la nostra tomba’. E’ una frase che racchiude l’essenza del ‘Giorno del Ricordo’ e rappresenta bene il manifesto di Francesco Bongiovanni, realizzato proprio attraverso la prospettiva di ‘Dentro la buca’. Mi sono accostata allo spettacolo “Magazzino 18” portato in scena da Simone Cristicchi su input dei ragazzi. E tale attenzione è stata premiata non solo per la bellezza del musical ma anche per i contenuti, ottimamente rappresentati da Cristicchi in modo imparziale. La storia deve proprio essere imparziale, deve essere raccontata da chi è “super partes” per comprenderla al meglio. E’ sempre arduo e difficile capire chi sono gli eroi nella storia. Ed occorre chiarire il concetto di eroe. Rapportandomi al “Signore degli Anelli”, dove sono presenti tanti personaggi impegnati in lotte e combattimenti, l’eroe, a mio avviso, è Sam, il personaggio che in silenzio, senza urlare, è capace a costruire la verità. Cari studenti – conclude Capponi – l’eroe è chi, con la sua sensibilità, la sua personalità, la sua natura racconta la sua verità senza strizzare l’occhio a nessuno. Dobbiamo costruire in silenzio la verità come ha fatto Simone Cristicchi”.
Dopo l’ Assessore Capponi, è intervenuta la professoressa Chiara Petrillo e lo studente Francesco Bongiovanni, classe quinta del Grafico “Bonifazi”, che ha realizzato il manifesto scelto per questa edizione del Giorno del Ricordo. “Sono onorato per la scelta del mio manifesto, ma voglio complimentarmi con i miei compagni di classe perché tutti gli elaborati sono interessanti. Mi sono ispirato alla frase di Cristicchi, tutti i segreti dentro la buca, che mi ha spinto a riflettere sul concetto di indifferenza, il fatto che le persone sapessero ma rimanessero in silenzio, accettassero quello che avveniva, l’indifferenza è una malattia morale. L’occhio che ho messo nel manifesto ha una lacrima, soffre, ma non si chiude, non si gira dall’altra parte. Mi auguro che l’indifferenza, che ancora oggi è presente nella nostra società, sparisca dalle nostre vite”. A seguire, in scaletta, gli interventi della prof.ssa Maria Silenzi e dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e G. “F. Corridoni” che hanno proposto video dal titolo: Il silenzio delle donne infoibate e quello dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato (I.P.S.I.A.) “F. Corridoni” i cui ragazzi, coordinati dalla prof.ssa Licia Cecchini, hanno realizzato interviste sulla storia, il diritto, le testimonianze, a professori ed esperti. Al termine, la professoressa Annalisa Caccia ha presentato il lavoro del liceo delle Scienze Umane “Stella Maris”, che ha proposto un video-racconto dal titolo “Ricordi di un ragazzo fortunato”. Infine l’intervento delle seconde classi del Liceo da Vinci, che hanno inviato un video con slide, frasi e foto storiche e cartine geografiche dei territori delle Foibe, lavoro coordinato dalla professoressa Katiuscia Stizza.
Al termine, l'assessore Capponi ha introdotto il film di Cristicchi, spiegando la genesi del lavoro del cantautore nato dall'interesse per la seconda guerra mondiale, volendo stare "dalla parte delle vittime, sempre".
"Finalmente la giunta guidata da Francesco Acquaroli potrà vantarsi di un primato. Siamo tra le ultime regioni a partire e ad organizzarsi per il piano vaccinale over 80". È quanto afferma in una nota il gruppo Italia Viva Marche, dopo l'annuncio fatto ieri dall'assessore alla sanità Filippo Saltamartini (leggi qui).
"Nella situazione in cui siamo il tempismo è fondamentale - aggiungono i Renziani -. A livello regionale chi prima uscirà da questa crisi, per primo ripartirà e questo darà un indubbio vantaggio sia da un punto di vista sanitario che economico. Vaccinare gli over 80, in una delle regioni più longeve d’Italia e d’Europa, doveva essere una priorità assoluta, così come ancora noi chiediamo a gran forza la vaccinazione prioritaria di tutti quei soggetti più deboli con particolare riferimento ai disabili, ai loro conviventi e a tutti coloro che per motivi professionali si trovano a contatto con questi soggetti fragili".
"Ma la cosa tragica e veramente preoccupante per la nostra comunità è che il centro destra vive questo suo ritardo e immobilismo sul piano vaccinale come un trofeo, tanto da annunciare con toni trionfalistici un piano che parte con un ingiustificato ritardo e proprio in una regione dove il servizio sanitario e i medici di base attraverso le USCA, hanno sempre dato prova di grandissima professionalità e spirito di servizio - evidenzia il coordinamento Marche di Italia Vivia -. Si muova presidente Acquaroli, lei e tutta la sua giunta".
"Il nostro partito sarà vigile su un tema così sensibile e darà il proprio fattivo contributo di idee come è dimostrato dagli accadimenti di politica nazionale. Troppe sono state le disattenzioni e le anomalie in questa sua gestione della pandemia. Poca trasparenza, troppi focolai covid nei nostri ospedali e totale assenza di comunicazione con i territori" concludono i Renziani.
Il Politeama è sempre un centro vivo per la diffusione della cultura e, oggi, alla luce della chiusura delle attività dal vivo imposta dai vari dpcm per il contrasto della pandemia da Covid-19, prosegue comunque la sua mission con eventi online.
Dal 19 febbraio prenderà il via “Storie.com” un ciclo di 3 incontri gratuiti in streaming, realizzati in collaborazione con Confindustria Macerata e Companies Talks, dedicati alla cultura d’impresa: 3 eventi incentrati sulla storia della creazione di importanti aziende internazionali, nate da start-up, che sono diventate delle primarie aziende mondiali.
Le storie di WhatsApp, Airbnb, Netflix, sono 3 avvincenti storytelling con attori che fanno rivivere le fasi salienti di un percorso aziendale; dall’idea, allo sviluppo fino all’affermazione, con un racconto semplice, per tutti, accompagnato da brevi momenti musicali, con gli aneddoti che fanno capire come lo sviluppo di un’idea possa raggiungere un grande successo. Un format innovativo, sviluppato da Companies Talks, già utilizzato per la formazione dalle più importanti aziende italiane, nato per capire i grandi fenomeni imprenditoriali dei marchi della new economy. Un ciclo di eventi di cultura d’impresa per raccontare la storia, la vision ed il modello business di WhatsApp, Netflix, Airbnb, con interventi, della durata di circa 45minuti, dove lo spettatore rivive le storie attraverso una ricostruzione degli eventi, delle condizioni e delle scelte che hanno portato questi progetti "start-up" a diventare i player di riferimento del web.
Verrà raccontato il coraggio di chi ha creduto nelle proprie idee, per alimentare lo spirito di iniziativa degli spettatori e accendere la loro passione.
Alla fine di ciascun racconto, 3 ospiti sul palco commenteranno le storie e saranno il saldo legame tra la nostra realtà e l’immagine del futuro.
La cultura è da sempre ciò che fa nascere e muovere le idee e, attraverso l’attività dell’uomo, fa sviluppare imprese e benessere; per questo crediamo che anche la cultura d’impresa sia un argomento importante da sviluppare nell’ambito delle attività del Politeama, a servizio delle nuove generazioni. Un’idea in cui l’intrattenimento è anche formazione, dove apprendere e conoscere diventano uno spettacolo coinvolgente.
La collaborazione attiva di Confindustria Macerata, sarà il collante tra le realtà delle esperienze di business del territorio, gli studenti e tutti i giovani.
Tutti gli eventi in streaming saranno visibili sul canale YouTube del Politeama: https://www.youtube.com/c/PoliteamaTolentino
- venerdì 19 febbraio ore 18,30 La storia di WhatsApp.
- venerdì 26 febbraio ore 18,30 La storia di Netflix.
- venerdì 5 marzo ore 18,30 La storia di Airbnb.
Un’occasione per conoscere Antonio Megalizzi e il suo sogno di raccontare l’Europa: “Antonio e l'Europa migliore” è l’appuntamento in diretta social organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con la Fondazione Megalizzi e la Pindaro Eventi per venerdì 12 febbraio alle 14:30, in occasione del conferimento del premio di laurea dedicato allo studente e giornalista trentino, vittima dell'attentato di Strasburgo. Sarà possibile seguire l’evento attraverso i canali YouTube UniMcWebtv e Facebook Unimc, Università di Macerata.
Introdotti dalla delegata del rettore alla comunicazione istituzionale ed esperta di comunicazione europea Lucia D’Ambrosi, gli speaker della web radio di Ateneo Rum Nicola Maraviglia e Donato Mulargia dialogheranno con la fidanzata Luana Moresco e il giornalista Paolo Borrometi, vice direttore dell’Agi e presidente di Articolo 21, che ha raccontato l’entusiasmo, i sogni e la passione del ventinovenne, caduto vittima dell’estremismo terrorista il 14 dicembre 2018, nel libro “Il sogno di Antonio. Storia di un ragazzo europeo”.
“In un’Europa dove non ci sono più confini fisici ma c’è ancora chi vorrebbe muri e la descrive come brutta e cattiva, la storia di questo ragazzo, il suo impegno professionale e civile ci indicano una strada, ci offrono una lezione”, sono le parole di Borrometi.
Per mantenere vivo il ricordo, l’esempio, la voce di Antonio Megalizzi, l’Ateneo maceratese ha intitolato a lui una sala della radio universitaria e ha istituito un premio di laurea in suo nome. Nei prossimi giorni uscirà il bando della seconda edizione. A conferire il riconoscimento saranno il rettore Francesco Adornato, il prefetto di Macerata Flavio Ferdani e la presidente del comitato di selezione Carla Danani.
Antonio Megalizzi, Giulio Regeni, Patrick Zaki: tre giovani le cui storie smuovono gli animi dell’intera comunità universitaria, che proprio in quanto tale non conosce confini e sente propri gli studenti di tutto il mondo che con passione si battono per la difesa dei diritti civili e sociali. L’Università di Macerata vuole mantenere viva la fiamma del loro impegno, che va oltre le logiche nazionali, creando occasioni per condividere i loro ideali con tutti i suoi studenti e non solo.
"Dopo gli ottimi risultati elettorali dello scorso settembre nella nostra Provincia, dove abbiamo ottenuto il miglior risultato delle Marche, continua il rafforzamento, l’organizzazione e il radicamento nella provincia di Macerata di Forza Italia - a dirlo è il coordinatore provinciale, nonchè Assessore al Turismo, Eventi e Sport del città del Comune del Capoluogo, Riccardo Sacchi - Dopo un incontro con una delegazione del coordinamento provinciale, alla presenza del Coordinatore Riccardo Sacchi, della vice-coordinatrice Alessia Pupo, dei membri del coordinamento Margherita Turchetti, Gianluigi Bianchini e del commissario comunale di Macerata Michele Bacchi, è entrato ufficialmente a far parte della squadra di Forza Italia il Sindaco di Esanatoglia, Luigi Nazzareno Bartocci".
"In questo difficile momento, con una pandemia che sta mettendo a dura prova il nostro tessuto socio-economico, è quanto mai importante uno sguardo attento sulla realtà dei Comuni e, con l'ingresso del Sindaco Bartocci, la famiglia Forza Italia si arricchisce di un amministratore valido e di provata esperienza, sempre pronto all'ascolto e al dialogo con i cittadini - spiega Sacchi che poi conclude - Forza Italia è pronta ad affrontare con rinnovato entusiasmo e determinazione le prossime sfide".
Collegamento via web questa mattina, per il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha ricevuto nel corso di una cerimonia molto partecipata, la prima Bandiera Gialla della città di Civitanova assegnata nell’ambito della quarta edizione di ComuniCiclabili (http://www.comuniciclabili.it/) dalla FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. La candidatura del Comune di Civitanova Marche a “Comune Ciclabile” ha ricevuto due bike smile su un massimo di cinque. L'adesione ed il riconoscimento di “Comune Ciclabile” permette di misurare e attestare il grado di ciclabilità del proprio territorio, attraverso la valutazione di una serie di parametri e l’attribuzione di un riconoscimento (simboleggiato dalla bandiera gialla contenente un “punteggio” da 1 a 5 “bike smile”) e di renderlo noto a livello nazionale.
Nell’ambito della cerimonia online sono state assegnate le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana. Le 5 new entry nella rete ComuniCiclabili sono: ANCONA - 1 bike-smile; Camisano Vicentino (VI) - 3 bike-smile; Civitanova Marche (MC) - 2 bike-smile; Francavilla Fontana (BR) - 1 bike-smile; Sassoferrato (AN) - 1 bike-smile.
L’iniziativa, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 140 comuni italiani (che con quasi 9,5 milioni di abitanti rappresentano il 15,64% della popolazione italiana), ha ottenuto per il 2021 il patrocino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente.
Civitanova è l’unico comune della provincia di Macerata ad aver ricevuto l’attestato e quest’anno lo ha ricevuto insieme ad Ancona. Cresce così la rete dei Comuni ciclabili nelle Marche e Ancona e Civitanova Marche si uniscono ai Comuni che già negli scorsi anni avevano ottenuto l’ambito riconoscimento: Pesaro, tra i migliori Comuni a livello nazionale con ben 5 bike smile sulla propria bandiera gialla, e poi Corinaldo (AN), Grottammare (AP), Fano, Mondolfo e Urbania (PU).
Presente in streaming anche l’assessore all’Ambiente Giuseppe Cognigni, che ha espresso soddisfazione per questo ulteriore riconoscimento che premia la mobilità dolce, accompagnando il territorio in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly; un settore che andrà ulteriormente sviluppato con altri progetti.
Durante l’evento online, inoltre, è stato siglato un accordo di collaborazione tra FIAB-ComuniCiclabili e ALI-Autonomie Locali Italiane 1, che prevede un reciproco impegno nella condivisione di dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta nel nostro Paese, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale.
Molto soddisfatto il sindaco Fabrizio Ciarapica, che ha tenuto a battesimo questo nuovo traguardo; un tris di colori delle Bandiere: Blu, verde e giallo, che certifica la vocazione turistica della Città.
“L’obiettivo – riferisce Ciarapica – è quello di conquistare altri bike smile, ci impegneremo quindi a realizzare nuove infrastrutture e collegamenti necessari a favorire la ciclabilità in ambito urbano ed extraurbano in modo da poter migliorare la viabilità”.
Per accedere al riconoscimento il comune deve possedere almeno un requisito in tre delle quattro aree di valutazione: uno nell’area “mobilità urbana” (ciclabili urbane /infrastrutture e moderazione traffico e velocità), uno nell’area “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi), uno nell’area “comunicazione & promozione”, mentre non è obbligatorio per la valutazione d’accesso il requisito nell’area “cicloturismo”.
Gli ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività dell’amministrazione in relazione ai quattro ambiti di valutazione, contribuiscono alla definizione del punteggio che viene assegnato al ComuneCiclabile.
“La pandemia ha innescato quella ‘rivoluzione bici’ che nel nostro Paese si faceva ancora attendere – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB che aggiunge: La salute è diventata una priorità e la bicicletta rende la vita quotidiana salutare, in più consente anche il distanziamento, indispensabile finché perdurerà l’epidemia. Anche a livello istituzionale c’è una inedita attenzione in tema di mobilità e sviluppo della ciclabilità urbana, come dimostrato dal bonus bici e dalle novità normative varate negli ultimi mesi. L’introduzione nel Codice della Strada di corsie ciclabili, strade ciclabili, case avanzate bici ai semafori, doppio senso ciclabile e strade scolastiche ci avvicinano finalmente ai paesi europei più virtuosi. Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili FIAB accompagna le amministrazioni nell’adottare politiche a favore della mobilità in bicicletta, valutando e valorizzando quanto già fatto e, oggi più che mai, le incentiva a fare sempre meglio tenendo in considerazione l’oggettivo cambiamento in atto che vede la bici strumento protagonista del binomio rilancio economico- riconversione verde”.
Questa mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, il sindaco Sandro Parcaroli, dopo aver partecipato alla funzione religiosa presso la chiesa del Sacro Cuore, alla presenza delle autorità civili e militari ha deposto una corona di alloro in via Vittime delle Foibe, simbolo anche delle strade che tante persone delle comunità giuliano-dalmata hanno dovuto percorrere in fuga dalle persecuzioni.
"Il giorno del Ricordo ci fa rivivere una pagina tragica della nostra storia recente che, per molti anni, è stata ignorata e, in alcuni casi, negata – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Dobbiamo conoscere la storia e il nostro passato per far sì che l’odio e la violenza siamo completamente estirpati dalla nostra società. Alle vittime e ai loro discendenti va il mio sentito pensiero con l’impegno che tali sofferenze non devono mai essere dimenticate".
"Sono molto felice, oggi, della presenza delle forze dell’ordine perché sono stati i Corpi che più di tutti hanno pagato gli infoibamenti per il solo fatto di essere italiani – ha detto l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Oggi dobbiamo ricostruire una verità che per molto tempo è stata negata; il popolo giuliano, istriano e dalmata chiede di essere ricordato e noi abbiamo il dovere, ma anche l’onore, di farlo. Oggi quei confini non ci sono più ma non dobbiamo dimenticare chi ha sofferto soprattutto facendo conoscere la storia alle giovani generazioni".
Domani, giovedì 11 febbraio, alle 16.30, in diretta live sul canale youtube dell’Istituto Storico di Macerata (vedi qui), dopo i saluti del sindaco Sandro Parcaroli e del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, si potrà assistere alla presentazione del volume “Nel cantiere della memoria. Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe” (Viella Edizioni) di Filippo Focardi, docente di Storia contemporanea dell’Università di Padova e direttore scientifico dell’Insmli, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia.
Un volume che mostra come dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è una più ampia posta in palio, che tocca le prospettive future della democrazia in Italia e in Europa.
Alla presentazione interverranno l’autore del volume e Francesco Bartolini, docente di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Macerata e presidente dell’Istituto Storico di Macerata.
Sono stati intitolati all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci, per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità, i giardini di Villa Potenza che si trovano vicino alla strada a lui dedicata nel 2005, situata nell’area che da via dell’Acquedotto si innesta in via Giuseppe Costantini.
La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha inoltre piantato un albero di ulivo in memoria di Giovanni Palatucci con una apposita targa in ricordo della figura dell’ex questore di Fiume.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Sandro Parcaroli, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore e le autorità civili, militari e religiose. A benedire l’ulivo don Adam Baransky, cappellano territoriale della Polizia di Stato.
«Un ringraziamento all’Amministrazione comunale che si è prodigata affinché la manifestazione avvenisse in modo sentito e con la giusta e calibrata spiritualità – ha detto il questore Trombadore -. Giovanni Palatucci è un riferimento per la nostra generazione, per i nostri giovani e per le forze di Polizia; è un esempio di sacrificio istituzionale. Si è contraddistinto con il proprio io in un mondo dove non era garantito il rispetto della vita e con manifestazioni come queste celebriamo il suo ricordo».
«L’intitolazione di questo spazio verde di Villa Potenza all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci rappresenta un segnale alle giovani generazioni che abbiamo voluto dare in maniera convinta – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I ragazzi che passeggeranno qui e trascorreranno del tempo in questo spazio verde della città avranno la possibilità di entrare in contatto con la storia e con la figura di un uomo di grande umanità e generosità che rappresenta, senza dubbio, un esempio per le generazioni future. Conoscere il nostro passato per costruire il futuro: è un aspetto importante che necessita del coinvolgimento e della partecipazione dei nostri ragazzi e di tutta la comunità».
«Giovanni Palatucci è una persona dalla quale dobbiamo prendere esempio – ha concluso l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Siamo orgogliosi di questa giornata e ringraziamo il questore Vincenzo Trombadore per aver deciso di intitolare questo spazio verde a Palatucci».
"Non dimenticheremo il tuo impegno ed il tuo grande esempio ci guiderà ancora da lassù. Ciao Franco, ti vorremo sempre bene". Con queste struggenti parole il Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Macerata ha voluto ricordare il collega architetto Franco Domizi, scomparso prematuramente nella giornata di ieri a soli 58 anni.
A piangerlo sono il presidente Vittorio Lanciani e i consiglieri Silvia Strafella, Fabio Morresi, Valentina Di Mascio, Loredana Camacci Menichelli, Enrico Castelli, Bruno Illuminati, Serenella Ottone, Michele Schiavoni, Anna Verducci e Pier Giuseppe Vissani.
"Un destino tragico che ha segnato proprio lui che per primo ha risposto alla chiamata dell’emergenza poche ore dopo il sisma del 2016, e che in prima linea e con grande energia si è messo a disposizione di tutti noi colleghi architetti per coordinare la fase emergenziale - scrivono -. Non smetteremo mai di dirti grazie per questo!".
I suoi colleghi tratteggiano Franco come un uomo sempre pronto a "tirarci su il morale con la sua ironia ed il suo sorriso intelligente anche nei momenti più difficili, la guida instancabile di quegli architetti e dei tecnici fast che avevano voglia di fare ai quali ci voleva una guida e una figura di riferimento. Un grande conoscitore della materia che si è messo a disposizione per trasmettere agli altri le sue conoscenze, sempre pronto a partire, ad organizzare incontri, ad essere presente nelle tavole rotonde e in quanto potesse essere utile a fare la Ricostruzione".