Nuovo appuntamento a Civitanova con "Domenica al museo", iniziativa nazionale che ha avuto grande successo e che torna dopo il lungo stop dovuto alla crisi pandemica. Anche la pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta sarà aperta al pubblico ogni prima domenica del mese, da ottobre ad aprile 2023.
Così, domenica primo gennaio, dalle 17:30 alle 20:30, la pinacoteca aspetterà il pubblico per regalare un pomeriggio di bellezza. Per l’occasione, la direttrice Enrica Bruni parlerà agli ospiti dell'artista Nino Ricci, straordinario pittore e incisore maceratese, illustrando un'opera della collezione.
La visita è gratuita. Info: info@pinacotecamoretti.it - 0733.891019. Si ricorda, inoltre, che la Pinacoteca Moretti è aperta al pubblico per le festività natalizie, con appuntamenti che arricchiscono il programma degli eventi messi in campo da Comune e Azienda dei Teatri. I prossimi giorni di apertura, con ingresso gratuito, sono (oltre al primo Gennaio): 6, 7, 8 gennaio dalle 17:30 alle 20:30.
In arrivo nuovi macchinari per i laboratori dell’Istituto Professionale Don Enrico Pocognoni di Matelica. La scuola superiore, un'eccellenza nel suo settore, sarà impreziosita nelle prossime settimane da due nuovi torni che saranno acquistati grazie a un contributo straordinario di 6mila euro provenienti dalla Regione Marche, su segnalazione dell’assessore comunale Rosanna Procaccini al consigliere regionale Pierpaolo Borroni.
"Si tratta di fondi straordinari che vanno ad arricchire un importante set di macchinari già presenti nei laboratori dell’Ipsia di Matelica - conferma l’assessore Procaccini - ci tengo a ringraziare il consigliere Borroni per la vicinanza e l’attenzione dimostrata nei confronti della nostra città e del nostro territorio".
Un incendio si è sviluppato e ha causato gravissimi danni a un'imbarcazione a vela ormeggiata nel porticciolo turistico di Marina dorica ad Ancona mentre un 60enne preparava la cena all'interno della stessa.
Il proprietario, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe assentato per qualche istante e al rientro in barca avrebbe tentato di spegnere le fiamme con un idrante ma ha riportato ustioni di primo e secondo grado a braccia e mani.
Prima di tentare di 'bloccare' le fiamme, l'uomo aveva allertato i vigili del fuoco che sono subito intervenuti con due autobotti, hanno spento le fiamme usando acqua e liquido schiumogeno, e hanno messo in sicurezza l'area dell'intervento.
Ingenti i danni riportati dalla barca mentre il 60enne, assistito dalla Croce Gialla di Ancona e dai sanitari del 118 arrivati in automedica, è stato trasportato all'ospedale di Torrette ad Ancona in 'codice giallo', cioè di media gravità. Sul posto è intervenuto anche personale della Capitaneria di Porto di Ancona.
"Mancanza di posti letto: mio padre costretto a dormire sul pavimento". Questo quanto si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, stando a quanto denunciato dal figlio di un uomo di 83 anni.
“Mio padre, M.S.F. , è stato ricoverato lo scorso 28 dicembre per il peggioramento di un’infezione in seguito a una caduta che gli ha causato la frattura della clavicola - racconta -. Purtroppo per via della sua mole (pesa oltre 100 chilogrammi n.d.r.) non è stato possibile trovargli un posto letto adeguato".
"La prima notte (ieri n.d.r.) lo hanno fatto dormire su una sedia - prosegue il figlio del paziente - mentre per oggi gli hanno disposto una sorta di materassino per farlo riposare sul pavimento. È un calvario dal quale non riusciamo a vedere la fine, anche la barella che gli è stata data non è adatta per mio padre. Mi chiedo come sia possibile nel 2022 vivere una situazione del genere in un ospedale provinciale".
"Come prima azione mi sono subito rivolto al Tribunale del malato per denunciare quanto accaduto", sottolinea. “Ora molto probabilmente sarò costretto a portarmi una brandina da casa per poter far dormire mio padre in maniera dignitosa".
"Le motivazioni addotte dal personale sanitario - spiega ancora l'uomo - riguardano la mancanza di posti letto disponibili. In dotazione avevano solamente una barella, ma inadeguata al caso specifico, visto il peso di mio padre e la sua altezza. Finora non sappiamo quanto ancora dovrà restare ricoverato in queste condizioni, è scandaloso, mi auguro che chi ha permesso tutto questo sia chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”, conclude l'uomo.
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LA SMENTITA DEL DIRETTORE DEL PRONTO SOCCORSO DI MACERATA: LEGGI QUI
Restano salde in vetta Trentino-Alto Adige, Toscana ed Emilia-Romagna. Significativo quarto posto per le Marche. Emerge dalla classifica della reputazione turistica delle regioni italiane stilata per il sesto anno consecutivo da Demoskopika e consultata dall'Ansa.
Lo schema metodologico predisposto dall'istituto presieduto da Raffaele Rio si basa su oltre 144 milioni di pagine indicizzate, poco più di 7 milioni di like e follower sulle reti sociali, ben 53 milioni le recensioni conteggiate e quasi 386 mila le strutture ricettive osservate.
Il Trentino-Alto Adige resta fisso in prima posizione con 117,0 punti: a pesare più che positivamente sulla performance il primo posto quale destinazione "più social d'Italia" e il secondo posto quale offerta ricettiva con il gradimento più elevato da parte dei turisti/consumatori. Nella classifica relativa alla "destinazione più social" le Marche seguono al secondo posto prorio il Trentino totalizzanddo 111,5 punti.
La Toscana conferma il secondo posto in classifica generale continuando a posizionarsi in vetta sia alle destinazioni turistiche più ricercate oltre a risultare seconda anche tra quelle ritenute più popolari sul web secondo il comportamento dei consumatori.
Terzo posto mantenuto anche per l'Emilia-Romagna sulla cui performance hanno pesato significativamente le pagine indicizzate su Google quale valutazione iniziale del volume di offerta online della destinazione, la visibilità istituzionale sui principali canali social e un rilevante posizionamento sul livello di valutazione dell'offerta ricettiva.
Le altre regioni della top ten sono Marche in quarta posizione, Veneto in quinta e poi a seguire: Lazio, Sicilia, Lombardia, Puglia e Basilicata. All'Umbria spetta il primato della destinazione regionale con la migliore performance rispetto al 2021 meritando un balzo in avanti di ben 5 posizioni nel Regional Tourism Reputation Index: per la destinazione, infatti, il 13/o posto, rispetto al 18/o dell'anno precedente, immediatamente seguita da Marche, Lazio e Campania che scalano di tre posti nel ranking generale sulla reputazione turistica.
Nell'anno in cui si celebrano i 100 anni dalla fondazione dell'Aeronautica Militare, il 313/o Gruppo Addestramento Acrobatico, meglio noto come "Frecce Tricolori", tornerà ad esibirsi nei cieli sopra il litorale della Riviera delle Palme.
A bordo dei velivoli MB.339A, i piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale solcheranno le nuvole sopra la città di San Benedetto del Tronto, esibendosi nelle prodezze che li hanno resi famosi in tutto il mondo
San Benedetto rinsalda così un legame con il 313/o Gruppo, iniziato nel 2019 con la prima esibizione in Riviera e fattosi più forte lo scorso ottobre, quando in occasione della consegna dei Gran Pavese Rossoblù, fu premiato l'ex-pilota delle Frecce Tricolore, colonello Elio Palanca.
"Ci siamo messi all'opera con grande anticipo e lavorato molto duramente per portare qui le Frecce Tricolore - commenta il sindaco Antonio Spazzafumo - L'appuntamento a giugno, all'inizio della stagione balneare, è un'occasione per lanciare l'attività turistica, costruendo intorno all'esibizione un evento che valorizzi il territorio e la nostra città. San Benedetto del Tronto - aggiunge - è l'unica città sull'Adriatico oltre a Rimini che nel 2023 ospiterà l'esibizione delle Frecce Tricolore nel periodo estivo, rendendola una meta obbligatoria per tutti gli appassionati di aviazione e non solo".
"È stato un Santo Stefano di quelli da incorniciare, perché siamo riusciti a dare un senso di grande condivisione e gioia al Natale di Pieve Torina. L’accoppiata tombola in diretta tv e, a seguire, lo spettacolo del Doppiatore Marchigiano hanno riscosso un successo di pubblico straordinario, al di là delle aspettative".
A parlare è il sindaco, Alessandro Gentilucci, soddisfatto degli oltre 5500 contatti registrati durante la trasmissione che ha visto assegnare ben 10 tombole in buoni d’acquisto, e della tanta gente accorsa al palazzetto dello sport per assistere ai divertenti sketch di Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci, alias il Doppiatore Marchigiano.
La diretta dell’estrazione della tombola, condotta da Marco Moscatelli, è stata arricchita da intermezzi musicali interpretati da Camilla Ruffini; nutrito il parterre degli ospiti con il senatore Guido Castelli, il presidente di Contram SpA Stefano Belardinelli e i saluti virtuali di Leonardo Pasotti, primario di ortopedia dell’ospedale di Camerino.
"Trasmettere un messaggio corale di gioia e serenità è ciò che volevamo" prosegue Gentilucci, "e farlo divertendoci insieme a tanta gente è stato ancor più bello: dopo la tombola, un’ora e mezzo di risate, di doppiaggi inediti realizzati per l'occasione e con persone tratte dal pubblico, insomma un pomeriggio indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di assistervi. Lo spirito natalizio era in mezzo a noi, forte, intenso, capace per un po' di allontanarci dai pensieri e dalle difficoltà che quotidianamente viviamo".
Il Cus Camerino ha salutato il 2022 ospitando, il 21 dicembre scorso, un torneo di scacchi aperto a tutti nei locali del Palasport Drago Gentili in località Le Calvie, organizzato in collaborazione con il Circolo Scacchi e Dama “Barbara Carboni” di Camerino e l’Asd Scacchi La Torre Smeducci di San Severino Marche.
La manifestazione si è rivelata un successo con circa 25 partecipanti. A vincere è stato il maestro Fide Matteo Rotoni, seguito da Claudio Graziani (anche lui maestro Fide), terzo gradino del podio per Edoardo Cerquetti, studente Unicam e istruttore del torneo di scacchi organizzato anche per questa stagione dal CUS, con il sostegno dell’Ateneo Camerte e la collaborazione del Circolo “Barbara Carboni” e dell’Asd La Torre Smeducci, proseguendo l’attività iniziata a Camerino da Maurizio Cavallaro, indimenticato ed indimenticabile amico del Cus, di Unicam e di tutta la comunità locale.
La giunta comunale di Macerata ha deliberato la rivalutazione della scelta strategica in relazione alla proposta del project financing per l’affidamento in concessione della gestione dei servizi cimiteriali.
"Sull’argomento si è sviluppato un ampio dibattito politico incentrato sull’opportunità di esternalizzare la gestione complessiva dei servizi cimiteriali in alternativa alla scelta della gestione diretta da parte del Comune, eventualmente con il supporto di alcuni appalti di servizi e/o forniture esterni" ricorda il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
"Approfondimenti e valutazioni hanno fatto maturare l’orientamento di non proporre al Consiglio comunale la proposta di project manifestando l’intenzione di proseguire con l’attuale gestione dei servizi cimiteriali in modo diretto da parte del Comune, in considerazione della delicatezza che caratterizza i servizi stessi senza dimenticare la possibilità di scongiurare l’aumento delle tariffe, non opportuno nell’attuale congiuntura economica" conclude il primo cittadino.
Va in pensione il dirigente del servizio welfare e cultura del Comune di Macerata, il dottor Gianluca Puliti. Il dirigente, che sarà ufficialmente in pensione a partire dal 1 gennaio 2023, è stato a servizio del Comune per 42 anni; era il marzo del 1981 quando, a 22 anni, assunse il primo incarico di impiegato di concetto dell’Ufficio Personale.
Nell’arco degli oltre 40 anni di servizio ha assunto la direzione di molti uffici: Personale, Affari Istituzionali, Scuola e Sport, Servizi Sociali, Cultura. Dal 2006 è stato nominato dirigente e dal 2009 ha ricoperto la carica di vice segretario generale.
Oggi, Puliti, è stato ricevuto dal sindaco Sandro Parcaroli, dalla Giunta comunale e dai colleghi dirigenti. “Il dirigente Puliti ha condiviso una lunga storia amministrativa a servizio della città dimostrando, sempre, correttezza, rispetto e senso dell’istituzione” – ha detto il sindaco Parcaroli -.
“Ha guidato sapientemente la struttura comunale condividendo competenze e conoscenze con generosità. A Puliti auguriamo il “meritato riposo” certi che non mancherà di donare, in ogni momento, la sua professionalità e la sua umanità alla città”.
“Ho sempre cercato di servire l’istituzione perché questo significa servire la città e la comunità – ha detto il dirigente Puliti -. È stato un lungo percorso, una bella esperienza di vita che porto con me. Lascio dei colleghi che hanno dimostrato grande professionalità e senso del dovere e che sono certo garantiranno il loro apporto essenziale anche nei giorni a venire. L’augurio che faccio all’Amministrazione è di essere in grado di fare il lavoro per il quale si è stati chiamati perché questo significa fare l’interesse di Macerata”.
Dal 2 gennaio al via la quarta e la quinta fase dei lavori di manutenzione in via Spalato, a Macerata, che prevedono la fresatura, riasfaltatura e messa in quota dei pozzetti, di una corsia per volta, mantenendo il flusso di traffico a scendere dall'incrocio con via Cassiano da Fabriano fino a via Roma, lasciando la possibilità d’ingresso ai veicoli dei residenti in via Spadoni. A seguire verrà avviata la sesta fase con la posa del cosiddetto "tappetino" dall’incrocio con viale Carradori fino a quello con via Roma.
Per consentire i lavori il comando della polizia locale ha emesso un'ordinanza che prevede:
- in via Spalato: senso unico di marcia a scendere, dall’incrocio con via Cassiano da Fabriano fino a via Spadoni (altezza civico 157 di via Spalato) durante la fase dei lavori IV e V; divieto di sosta con rimozione forzata, nel tratto da via Cassiano da Fabriano fino al civico 157 di via Spalato durante la fase IV, V e VI; senso unico alternato con ausilio di moviere debitamente equipaggiato durante la stesura del “tappetino” secondo l’avanzamento dei lavori della fase VI;
- in via Roma: obbligo di proseguire dritto all’intersezione con via Spalato per entrami i sensi di marcia con contestuale divieto di accesso per tutti i veicoli in entrata in via Spalato durante la fase dei lavori IV e V;
- in via Gasparri: obbligo di direzione a destra all'intersezione con via Spalato per tutti i veicoli in uscita sulla stessa.
Francesco Peroni è stato eletto nuovo presidente della sezione dell’Anpi di Civitanova Marche. Si è svolta l'assemblea generale dei tesserati lo scorso 21 dicembre che, a causa della prematura scomparsa lo scorso settembre del presidente Claudio Gaetani, ha eletto un nuovo direttivo che era dimissionario, di cui fanno parte Anna Donati, Carla Monachesi, Paola Petrelli, Gessica Schiavi, Amedeo Regini, Marsilio Marsili e lo stesso Francesco Peroni.
Il nuovo presidente, 49 anni, da sempre impegnato nella vita sociale e politica della città, ha anche ricoperto la carica di assessore alle attività produttive e alla partecipazione nella giunta Corvatta (2012-2017).
“La sezione di Civitanova – si legge in una nota - non potrà che continuare il cammino intrapreso già dalla compianta presidente Annita Pantanetti e soprattutto dal presidente Claudio Gaetani, di apertura alla società civile, alle nuove generazioni che hanno bisogno di capire e conoscere cosa è stata la lotta di liberazione in Italia e come quella lezione di libertà, di rispetto e di fiducia nel prossimo può ancora dirci molto su chi siamo, da dove veniamo e cosa potremmo fare per il nostro Paese”.
Il periodo di tempo tra gennaio ed ottobre 2022 ha portato all’Erario svariati guadagni. Nel Conto riassuntivo del Tesoro, Lotto, lotterie ed altre attività collegate al gioco pubblico hanno portato allo stato un guadagno complessivo di circa 6,6 miliardi di euro! QUesto Conto riassuntivo è stato redatto dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Questo guadagno si riferisce ai primi dieci mesi dell’anno 2022. Dopo due anni di pandemia, questo guadagno ci fa pensare che l’economia del gioco pubblico si stia riprendendo nonostante lo stallo forzato degli ultimi anni.
Il gioco pubblico in Italia è ormai parte integrante del tessuto sociale, ed è ambito collegato a svariati altri aspetta della vita quotidiana ed economica del nostro paese. Soprattutto quando si vede che il guadagno di tale categoria contribuisce così tanto ai guadagni dell’Erario.
I Guadagni Nello Specifico
Chi è tra i vari tipi di gioco pubblico a detenere il primato per il maggior numero di incassi in questi dieci mesi passati dal 2022? La prima tipologia di gioco in classifica sono le slot ed i Vlt, che hanno portato nelle tasche dello stato un totale di circa 4,67 miliardi di euro tramite il Prelievo Erariale Unico. Dopo questo primato, vediamo che le slot vengono seguite dal Lotto, dove un incasso di circa 307 milioni è stato calcolato. Altre attività di gioco hanno portato un guadagno di circa 313,2 milioni di euro, tali giochi quali giochi di abilità e concorsi pronostici. Infine, 61,1 milioni derivano dal diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
Il gioco tradizionale, sebbene in tutte le sue forme, non è l’unica manifestazione del gioco pubblico nelle nostre vite. Infatti, il gioco online è ormai anche parte integrante delle vite dei giocatori, che molte volte lo preferiscono al gioco tradizionale. Un ottimo posto dove trovare giochi di casinò online è Casinò Italiani. Questa piattaforma certificata non è infatti solo un posto dove provare i migliori giochi sul campo, ma offre ai suoi giocatori svariate guide, recensioni, liste e molto altro.
Ulteriori Guadagni
Ai guadagni già menzionati bisogna infatti sommare 293,3 milioni. Da dove arrivano questi guadagni? Da fonti recenti impariamo che guadagni arrivano dai canoni di concessione per la gestione delle rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale. 451,9 milioni sono ritenuti da una percentuale sulle vincite del gioco del lotto, mentre 1,31 miliardi derivano dalla vendita stessa dei biglietti delle lotterie nazionali ad estrazioni istantanee, 134 milioni dal gioco del bingo e 9,971 milioni di euro dal gioco praticato tramite apparecchi.
A causa del recente aumento del costo della vita, sapere che l’Erario ha comunque dei guadagni sostanziali anche grazie al gioco pubblico fa sicuramente un certo effetto sui giocatori e sui cittadini in generale. Si può dire però che è cosa buona sapere che nonostante il momento di crisi ci sia un flusso di denaro che passa da una cassa all’altra per arrivare poi nelle tasche dello stato. Speriamo che tali guadagni vengano impiegati per cause giuste e per aumentare il benessere dei cittadini italiani.
Stop alla vendita di bevande in vetro o lattina e alla somministrazione di superalcolici. Il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica ha firmato un'ordinanza in vista dei festeggiamenti di Capodanno. “Invito tutti alla responsabilità a tutela di se stessi e degli altri. Auspico che tutti sappiano tenere comportamenti consapevoli”.
L’ordinanza prevede il divieto di vendita, a tutte le attività commerciali, artigianali e agli esercizi pubblici, dalle ore 21 del 31 dicembre alle ore 6 del primo gennaio di qualsiasi bevanda contenuta in lattine e bottiglie, consentendo la vendita solo previa mescita in bicchieri di carta o altro materiale monouso non contundente.
Divieto di vendita per asporto di superalcolici dalle ore 21 alle ore 6. Divieto di somministrazione di superalcolici dalle ore 2 alle ore 6. Tutte le attività hanno l'obbligo di esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore. I trasgressori rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
Il sindaco rivolge un altro invito, quello "alla prudenza e al senso di responsabilità nell’utilizzo dei petardi e degli artifizi pirotecnici, come gesto di civiltà, di tutela della quiete pubblica e come segno di rispetto verso l’ambiente e gli animali. La notte di Capodanno rappresenta un momento di entusiasmo e di convivialità, che può e deve essere vissuta in modo tale da non diventare un incubo. Mi auguro che tutto si svolgerà nella sicurezza, correttezza e rispetto della libertà altrui".
Il pranzo di Natale presso Casa della Carità don Ramini, a Civitanova Marche, è una tradizione di condivisione che si è ripetuta anche quest'anno: 200 le famiglie che hanno partecipato. I volontari impegnati sono stati quindici, alcuni "storici" e altri per la prima volta, che hanno preparato il pranzo per 200 famiglie iscritte. Quest'anno è stato confermato il pranzo in modalità "da asporto" per favorire il rispetto delle norme di prevenzione, vista la diffusione dell'influenza e la circolazione del virus Covid.
Il coordinatore Marco Malaccari, ha precisato che "il numero dei partecipanti è molto alto per poter organizzare il pranzo in un unico locale, visto l'aumento delle persone che chiedono di essere aiutate; inoltre, abbiamo notato che molte di queste persone non hanno piacere di mostrarsi in un contesto del genere. Vivono questa situazione con estremo pudore".
"Proprio per questo abbiamo deciso per quest'anno di confermare il pranzo da asporto - aggiunge Malaccari -. Mentre per gli ospiti del dormitorio il pranzo di Natale si è svolto nella struttura insieme ai volontari. Mi piace sottolineare che, sono stati con noi anche cinque volontari nuovi, che hanno deciso di proporsi quest’anno per vivere un gesto, semplice ma, concreto, di solidarietà. Il pranzo ha testimoniato, ancora una volta, la grande disponibilità di tanti cittadini di Civitanova Marche e di tante aziende che hanno collaborato".
"Abbiamo visto in queste settimane molta attenzione per l'attività della Caritas e, in particolare, per l'azione della Casa della Carità Don Ramini, che in questi anni è diventato un importante punto di riferimento per la città di Civitanova Marche e per il territorio - ha ricordato la direttrice della Caritas Diocesana, Barbara Moschettoni -. Era proprio questo il desiderio quando, nel 2016, la struttura è stata inaugurata come gesto concreto di testimonianza della carità nella nostra città, nei locali ristrutturati, grazie ai fondi dell'ottoxmille della Chiesa cattolica.
"Per questa bella iniziativa voglio ringraziare il Comune e l'associazione 'I Care', ma soprattutto i tanti privati che hanno sostenuto l'iniziativa: in particolare le aziende agricole e le aziende del territorio, i pescatori, i supermercati che hanno donato prodotti ed alimenti; oltre a tutti i volontari che hanno contribuito mettendo a disposizione tempo e capacità" ha concluso Moschettoni. L'attività della mensa e del dormitorio continuerà anche nei prossimi senza interruzioni per offrire supporto e vicinanza alle persone in difficoltà della città e del territorio.
"Una decisione che riteniamo sbagliata oltre che inopportuna". Così Sandro Sborgia, capogruppo di 'Camerino Ripartiamo', commenta l’interruzione del servizio di assistenza al trasporto scolastico per i bambini della scuola primaria di primo e di secondo grado.
"L’assessore Nalli ha giustificato la soppressione del servizio essendo venuta meno l’emergenza pandemica e il conseguente mancato trasferimento di fondi statali con i quali era stata finanziata la misura – ricorda Sborgia -. Sembra aver dimenticato quanto importante sia stato il servizio di assistenza che l’ente comunale ha garantito ai ragazzi sia durante il periodo dell’emergenza sismica (peraltro ancora attuale) sia durante quello pandemico".
"Pensare che la funzione svolta da quegli operatori - spiega il consigliere - sia servita esclusivamente a garantire il rispetto delle norme relative al distanziamento sociale, significa ignorare altri e più importanti aspetti quali quelli legati alla sicurezza del viaggio e alla serenità psicologica assicurata ai bambini dalla presenza di persone appositamente formate e all’uopo dedicate".
"Sarebbe stato sufficiente - dichiara Sborgia - utilizzare un po’ di buon senso per comprendere la necessità di fare uno sforzo in più per reperire le somme necessarie, magari rinunciando a qualcosa, pur di continuare ad assicurare il servizio di assistenza al trasporto scolastico".
"Criticammo a suo tempo l’amministrazione Lucarelli per la scelta di destinare la somma di 30.000 euro di fondi di bilancio per il pagamento di un solo spettacolo di musica lirica rivelatosi, peraltro, di scarso interesse per la cittadinanza. Eravamo convinti allora dell’inopportunità di quella spesa e lo siamo a maggior ragione oggi se consideriamo che con lo stesso importo si sarebbe potuto continuare a garantire il servizio di assistenza per il trasporto scolastico", sottolinea il capogruppo di 'Camerino Ripartiamo'.
"Questi purtroppo sono i fatti e se l’assessore Nalli e la sua maggioranza ritengono si tratti solo di una 'disgustosa polemica' ce ne rammarichiamo ma per quanto ci riguarda cerchiamo di esercitare le responsabilità che ci sono state affidate nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini e non certo per compiacere qualcuno" conclude Sborgia.
Più che una rosticceria ha rappresentato un vero e proprio simbolo della cucina civitanovese a Macerata, un punto di riferimento per gli amanti del pesce fresco e dell’arte culinaria marittima del territorio maceratese. Una famiglia legata al mare da generazioni: il padre di Vincenzo Paolucci era un pescatore che nel lontano 1971 decise di fondare insieme ai figli il celebre ristorante "Da Enzo" a Civitanova Marche. Solo 28 anni dopo, nel 1999, Vincenzo si è trasferito a Macerata, aprendo con la moglie Bruna Marchese il locale "Era Ora: La Bottega del pesce cotto".
Il prossimo 31 dicembre sarà l’ultimo giorno di attività per la rosticceria con i proprietari che, arrivati rispettivamente a 75 e 71 anni, si ritirano per la pensione dopo 60 anni di duro lavoro. Lo storico locale, situato in via Giosuè Carducci di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore, ha accresciuto negli anni la sua già vasta schiera di clienti grazie ai propri cavalli di battaglia: dal brodetto di pesce al sugo all’ammiraglia, passando per l’arrosto cotto sul carbone e l’indimenticabile frittura.
La figlia Cinzia e suo marito Stefano augurano un sereno riposo a Vincenzo e Bruna: "Dopo 60 anni di lavoro e sacrifici è finalmente arrivato il momento di godere del meritato riposo. Ora potrete finalmente dedicarvi a fare i nonni a tempo pieno, per la gioia dei nipotini Lorenzo e Francesco".
Civitanova si prepara a festeggiare il 2023, con l’atteso ritorno di un grande evento in piazza XX Settembre: la Festa della Befana. Venerdì 6 gennaio, torna l’appuntamento con una delle figure più amate di sempre dai bambini, tradizione che da due anni è stata interrotta a causa del Covid-19 e che quest’anno sarà organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con Proscenio Teatro e vigili del fuoco.
Quella del 6 gennaio sarà una giornata lunga ed interamente dedicata alla simpatica vecchietta che vola sulla scopa portando regali ai bambini. Piazza XX Settembre sarà la casa dove l’aspetteranno tutti insieme, grandi e piccoli, come si faceva un tempo nelle abitazioni: dalle ore 15:30 e fino alle ore 17:30 a fare compagnia al pubblico ci saranno tantissime animazioni fino all’arrivo della protagonista assoluta della giornata. Tre artisti si esibiranno ininterrottamente per due ore, alternandosi e senza mai lasciare spazi vuoti tra gli spettacoli.
In scena si potranno ammirare Pink Mary, da Torino che presenterà "s.VAMP.ita", uno spettacolo di danza aerea ed acrobatica, fatto su una struttura alta sette metri, con virtuosismi in aria e a terra, divertente, spettacolare, adatto al pubblico di tutte le età. Pink Mary ripeterà due volte il suo show, così, se qualcuno dovesse perderlo la prima volta, avrà una seconda possibilità.
Insieme ci sarà Silvia Martini, con il suo Happy Hoop, uno spettacolo di grande forza e originalità, nel quale darà spazio alla sua incredibile abilità, riuscendo a giocare e danzare con una quantità di hula hoop davvero impressionante. Anche Silvia Martini ripeterà per due volte il suo show. Terzo amico della giornata sarà Dott. Stok, personaggio stravagante e imprevedibile, che arriverà a Civitanova con i suoi trabiccoli per condurci in un mondo straordinario popolato da macchine fantastiche.
Alle 17:30, terminata l’attesa, si entrerà nel cuore dell’evento. Dalle finestre del Palazzo comunale scenderà una Befana sospesa in aria, realizzata dai vigili del fuoco, che tornano finalmente dopo la pausa dovuta alla pandemia. Una volta che la vecchietta toccherà terra, scatterà l’ultima parte della festa: da piazza XX Settembre partirà il carro allegorico, con una Befana sospesa in aria che volerà sopra la testa delle persone e tante altre intorno ad accompagnarla.
Il carro percorrerà il vialetto nord, poi viale Matteotti, via Duca degli Abruzzi, corso Umberto I, per tornare infine in piazza XX Settembre dove la festa si concluderà con la tradizionale distribuzione di caramelle a tutti i bambini presenti. L'ingresso è libero.
Si rinnova, per il quarto anno, l'appuntamento con il Presepe di Acquacanina. Si tratta di un presepe con statue a grandezza naturale fatte con materiali di recupero e allestimenti dipinti a mano dalla comunità. È possibile ammirarlo sino all'8 gennaio presso i giardini pubblici di Acquacanina.
"Il nostro è un presepe tradizionale ma al cui interno ogni anno coniughiamo una tematica diversa e attuale" spiega Caterina Belli, presidente dell'associazione 'RicostruiAmo Fiastra', costituitasi all'indomani del Sisma 2016 a supporto della comunità fiastrana.
"Lo scorso anno la tematica affrontata era quella dei diritti fondamentali dell’uomo, mentre quest’anno - racconta - abbiamo scelto la tematica dei cambiamenti climatici che ci sta a cuore da sempre e che stava a cuore al nostro caro amico e guida esperta tragicamente scomparso quest’estate, Michele Sensini, al quale abbiamo voluto dedicare questa edizione del Presepe". Parte delle offerte raccolte saranno destinate proprio all’apertura di un sentiero dedicato a Michele.
"Crediamo che il significato più profondo che possa avere oggi allestire un presepe sia quello di dare non una speranza generica - aggiunge Caterina -, lontana da noi nel tempo e nello spazio, ma una speranza che un futuro migliore sia possibile qui ed ora se tutti facciamo la nostra parte attraverso atti concreti volti alla tutela del benessere altrui".
"Così, il nostro presepe quest'anno rappresenta i 'cambiamenti', non solo i cambiamenti naturali ma anche quelli umani necessari ad arginarli. In un mondo sempre più alla deriva, cambiare è sopravvivere, cambiare è immaginare il futuro. Tra catastrofi ambientali e distruzione dell'ecosistema, c'è ancora una speranza per questo pianeta per evitare stravolgimenti irreversibili, sta a noi fare la differenza: questo è il messaggio che vogliamo lanciare con il nostro presepe" conclude la presidente dell'associazione 'RicostruiAmo Fiastra'. Nel presepe saranno proposti tre scenari: uno ghiacciato (con orsi polari e i trichechi), uno desertico (tra cammelli e dromedari) e, infine, un'oasi felice in cui è inserita la Natività.
Le regioni che vantano molteplici squadre rappresentanti in Serie A non sono poche. Altre porzioni d’Italia, tuttavia, vantano una tradizione calcistica molto meno importante sotto questo punto di vista. Ne abbiamo un chiaro esempio con le Marche. Forse in pochi sanno che solo 5 squadre provenienti da questa regione sono riuscite ad approdare almeno in Serie B: si tratta di Ascoli, Ancora, Sambenedettese, Maceratese e Fermana. Va da sé, però, che nessuna di queste ha mai ottenuto risultati sensazionali o particolarmente memorabili. Nelle Marche il calcio viene vissuto quindi soprattutto in dimensioni provinciali, ma in cuor loro molti appassionati sperano un giorno di rivedere almeno una squadra locale nei massimi campionati.
La squadra marchigiana più importante in assoluto è indubbiamente l’Ascoli, fondato nel 1898. Si tratta di una delle società più antiche dello Stivale e conta 16 partecipazioni in Serie A, dove i bianconeri non sono mai andati oltre il quarto posto raggiunto nel 1980. Sono invece 26 le apparizioni nel campionato cadetto, al quale è stato legato un record di 61 punti nel 1978. Il periodo d’oro dell’Ascoli viene individuato storicamente in coincidenza della presidenza di Costantino Rozzi, presente fino alla metà degli anni ’90. Chiaramente, la bacheca non può essere delle più ricche, ma annovera 2 campionati di seconda serie e altrettanti di terza, oltre che una Supercoppa di Lega di Serie C e una Coppa Mitropa, la prima vera competizione europea per club. L’Ascoli ha raggiunto in passato anche la finale di Coppa Anglo-Italiana.
Meno fortunato l’Ancona, oggi in Serie C e passato attraverso numerose trasformazioni societarie. Sono solo 2 le partecipazioni alla Serie A, relative nella fattispecie alle stagioni 1992/1993 e 2003/2004. In 21 occasioni, invece, i dorici hanno calcato i campi della Serie B e 39 volte quelli della Serie C. Il palmarès di questa squadra vanta però una Coppa Italia Dilettanti e una Coppa dell’Italia centrale. Il punto più alto è stato raggiunto indubbiamente nel 1994, quando l’Ancona raggiunse a sorpresa la finale di Coppa Italia, soccombendo però di fronte alla Sampdoria di Roberto Mancini. Il tutto al termine di una stagione passata in Serie B.
A livello di blasone calcistico, nelle Marche segue la Sambenedettese, attualmente impegnata in Serie D. Nel 2023 questa squadra festeggerà i 100 anni di storia, durante i quali, però, non è mai stata in Serie A. Sono 21 le partecipazioni alla Serie B. In bacheca è presente una Coppa Italia Serie C. Ancora meno quotata la Maceratese 1922, il cui risultato più importante riguarda la semplice presenza al campionato cadetto della stagione 1940/1941. Un vissuto simile a quello della Fermana, che ha partecipato al campionato di Serie B 1999/2000. Tra i principali successi una Coppa Italia Dilettanti e 2 Coppa Italia Dilettanti Marche.
Insomma, nelle Marche il calcio sembra essersi arenato nel tempo. Oggi i presupposti per l’ascesa di qualche squadra non sono tantissimi. Sicuramente la formazione che avrebbe più possibilità in tal senso sarebbe l’Ascoli, ma a giudicare dall’attuale classifica di Serie B e considerando le scommesse sportive con le relative indicazioni sui pronostici ci sono ben poche speranze per una promozione in A al termine di questa stagione. I tifosi marchigiani sono destinati ad aspettare.