Cosmari, al via un piano d'emergenza per i rifiuti: terzo ampliamento per la discarica di Cingoli
Arriva il terzo ampliamento dell’impianto della discarica di Cingoli (Fosso-Mabiglia) in vista del prossimo esaurimento della capacità di abbancamento. Lo ha stabilito una delibera dell'Ata3 (Assemblea territoriale d’ambito), lo scorso 30 marzo, che oggi ratificata l’assemblea dei comuni soci del Cosmari srl.
“Il piano di emergenza prevede di traghettare l’ATO 3 nella piena autosufficienza impiantistica con la disponibilità della nuova discarica comprensoriale, la discarica di Cingoli viene temporaneamente ampliata per un volume di circa 250.000 metri cubi (nuova vasca di adiacenza)”, si legge in una nota del Cosmari.
“Fino alla realizzazione di questo ampliamento (con procedure di massima urgenza) entro il mese di ottobre 2024 si utilizzeranno le discariche di Asite per 30.000 tonnellate nel biennio 2023/24 e la discarica di Tavullia di Pesaro per circa 35.000 tonnellate nell’anno 2024”.
“Nel contempo – prosegue la nota - si cercherà di confermare e spingere al massimo anche per il prossimo anno le attuali disponibilità di Morrovalle Ambiente per l’abbancamento di FOS e CIR33 per il TMB”.
“Nell’ambito di questo piano emergenziale vanno ricercate le necessarie intese con il Comune di Cingoli a cui dovranno riconoscersi misure compensative, tenere conto delle tempistiche legate alle procedure, agli appalti e alla realizzazione dei lavori, tanto che per comprimere i tempi il Cosmari potrebbe attuare la procedura di urgenza per l’affidamento degli incarichi di progettazione e dei lavori, con la previsione di presentare il progetto per l’ampliamento di Cingoli entro il prossimo giugno, di avere le autorizzazioni entro marzo 2024 con l’affidamento per l’esecuzione dei lavori entro il 31 dicembre 2023, sottoriserva di rilascio autorizzazione per giungere all’attivazione della discarica entro ottobre 2024”.
“Questo piano – continua l’assemblea dei soci - consente di evitare di conferire rifiuti in impianti fuori provincia dall’ottobre 2024 fino alla nuova discarica, con costi che inevitabilmente andrebbero a gravare sulla Tari e quindi sui cittadin”i.
“L’assemblea generale con i voti a favore di tutti i Comuni presenti e la sola astensione di Cingoli, ha conferito mandato al CdA - ha detto il presidente Giuseppe Giampaoli - di elaborare un piano di emergenza, da concordare prioritariamente con l’ATA 3 per superare la fase emergenziale nell’abbancamento degli scarti di trattamento dei rifiuti dell’ATO per tutto il periodo fino alla piena disponibilità della futura discarica consortile”.
“Nel piano – prosegue il presidente facente funzioni - dovranno essere definiti i programmi dei conferimenti, i flussi indirizzati nelle varie strutture disponibili, i prezzi di smaltimento e le condizioni degli accordi con gli enti e le società interessate, con particolare riferimento al Comune di Cingoli verso il quale si dovranno ricercare forme congrue di ristoro ambientale, in rapporto con le alternative economiche disponibili fuori ambito, ferma restando la compatibilità con gli equilibri di bilancio della società”.
Successivamente l’Assemblea ha ratificato una deliberazione del CdA inerente i rimborsi spesa al presidente Giampaoli e ha stabilito l’applicazione degli interessi per ritardato pagamento ai comuni soci.
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