Roberto Maccaroni, il responsabile sanitario della nave Life support di Emergency, racconterà la sua esperienza a bordo, in un incontro pubblico il 24 marzo alle ore 18:30 presso il Bar la Cinciallegra, in via San Michele Civitanova Marche.
L’infermiere anconetano, che ha lavorato al pronto soccorso di Torrette, ha poi svolto la sua attività con Emergency in Sierra leone, Libia, Sudan, Afghanistan e Yemen e, da dicembre, con incarico di leadership e operativo, Roberto Maccaroni è in mare in missioni di ricerca e di soccorso sulla nave Life Support per salvare chi rischia di annegare nel Mediterraneo. Dal 14 dicembre la Life Support ha portato in salvo oltre 400 persone nei porti assegnati di Livorno, Civitavecchia e Brindisi.
Per anni lo staff di Emergency ha svolto attività sanitarie sulle navi di altre Ong, contribuendo a salvare migliaia di esseri umani. Con la nave Life Support Emergency ha realizzato il progetto voluto da Gino Strada in coerenza con l’impegno umanitario della Ong per il diritto alla vita per tutti. È in ricordo di Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency che sulle murate della nave è scritta una sua frase «I diritti sono di tutti, altrimenti chiamateli privilegi».
All'incontro, organizzato dal gruppo Emergency della Provincia di Macerata, seguirà alle 20.30 un aperitivo-cena (costo 20€, di cui 5 saranno devoluti ad Emergency). Per info e prenotazioni 336636364 (Valerio Maroni).
Torna agibile, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, un’abitazione nella frazione di Aliforni. Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito del sisma, aveva dichiarato l’immobile non utilizzabile.
Dopo i lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura e la successiva dichiarazione di ultimazione delle opere di ricostruzione da parte di un tecnico incaricato della proprietà, il primo cittadino ha dichiarato l’edificio di nuovo agibile. Per la ristrutturazione l’Usr della Regione Marche ha concesso un contributo di 105mila euro.
Tornano le giornate Fai di Primavera, uno tra i più importanti appuntamenti dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia con tanti luoghi aperti anche a Macerata e dintorni. Sabato 25 e domenica 26 marzo sarà possibile, grazie al lavoro dei volontari della fondazione, visitare alcune realtà di grande interesse che rientrano negli oltre 750 luoghi di 400 città aperti per l’occasione.
A Macerata, sabato 25 marzo, nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare l’Istituto Agrario “Garibaldi” – Contrada Lornano – un’area ambientale e rurale molto estesa. I visitatori scopriranno il giardino didattico-sperimentale “Carlotta Parisani-Strampelli”, delimitato da siepi e piante rampicanti con diverse piante botaniche. A seguire la cantina, un’antica struttura a volta, con richiami all'arte e alla cultura.
A Tolentino, sabato 25 marzo nel pomeriggio (dalle 15 alle 18) e domenica 26 marzo (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), sarà possibile visitare la Basilica di San Nicola, tra i santuari più importanti dell'Italia centrale; il suo chiostro rappresenta il più antico esempio di chiostro mendicante italiano. Tra gli artisti, l’opera di Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino, La visione di Sant’Anna (1640). Altro percorso di visita, Le Fontane. In particolare, la fontana delle Conchiglie; la fontana dei Putti proveniente dell’esposizione universale di Parigi (1889) e le fontane degli animali (opere di Nino Patrizi).
A Castelraimondo, domenica 26 marzo (dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.00), nella frazione di Crispiero si potrà visitare la casa di Nazzareno Strampelli, tra i più importanti genetisti del suo tempo, studioso innovatore, spesso dimenticato. Uno dei più importanti pionieri del miglioramento genetico del grano e tra i precursori della “rivoluzione verde”. Inoltre, è prevista una visita guidata tra i vicoli del piccolo borgo.
A Castel Santa Maria, oltre alla visita del piccolo borgo, ci saranno rievocazioni storiche, esposizioni di antichi utensili, esposizione fotografica del borgo. Infine, è previsto, negli spazi comunali, un incontro con le realtà aziendali biologiche del territorio. Seguiranno specifiche conferenze stampa a cura dei territori interessati, unitamente alla Delegazione Fai e al Gruppo Giovani di Macerata.
Iniziati i lavori in via Verga, una delle strade più dissestate di Civitanova. L'intervento, per un importo di 160 mila euro, riguarda l'asfaltatura del manto stradale nel tratto che va dall'incrocio con via Boiardo fino all'altezza di via Quasimodo. "Finalmente gli operai sono al lavoro in via Verga - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica che questa mattina insieme ai tecnici del comune, Maurizio De Florio e Simone Salvatelli, ha raggiunto il cantiere per visionare lo stato dei lavori -.
Sono contento di inaugurare questo cantiere, che consegnerà alla città un'altra strada nuova e più sicura. Ci sono stati dei ritardi e di questo mi scuso ancora una volta con tutti i residenti della zona che più volte hanno sollecitato la sistemazione".
Il sindaco, durante il sopralluogo, ha incontrato qualche cittadino che lo ha ringraziato. "La viabilità e la sistemazione delle strade - aggiunge il primo cittadino - sono al primo posto e in base alle disponibilità di bilancio faremo tutto quanto possibile. Ringrazio gli uffici e tutti i tecnici per il lavoro che stanno facendo. Tra pochi giorni, infatti, partiranno altri lavori in altrettante zone di Civitanova".
La seconda parte di asfaltatura di via Verga, il cui progetto è già stato approvato dalla giunta, riguarderà il tratto che va dall'altezza di via Quasimodo fino all'incrocio con la provinciale Maceratese. Il costo stimato è di circa 195 mila euro.
Soddisfazione anche per Ermanno Carassai, assessore ai Lavori Pubblici. "L'arrivo della bella stagione e quindi l'aumento delle temperature hanno permesso finalmente di riprendere le opere di ripristino delle pavimetazioni stradali in numerosi quartieri della città al fine di garantire la sicurezza della circolazione. L'approvazione del bilancio di previsione - conclude Carassai - consentirà di intraprendere ulteriori lavori". In via Verga la viabilità è a senso unico alternato con semaforo.
Macerata si prepara a vivere una giornata all’insegna dello sport. Tutto è pronto, infatti, per la 37^ edizione della Stramacerata, la tradizionale gara podistica dentro e fuori le mura, la 49^ Marcialonga della primavera - 1° Memorial “Vitangelo Corvatta”, eventi organizzati dalla Polisportiva Acli con il patrocinio del Comune di Macerata - assessorato allo Sport e il supporto di US Acli, di Crm gruppi podistici, del Comitato Regionale Marche della Fidal e del CONI. in programma domenica 26 marzo.
“La Stramacerata si inserisce nel solco di una virtuosa tradizione – interviene l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi - è un appuntamento sportivo molto amato sia dai maratoneti sia da chi partecipa come semplice amante del camminare e da chi pratica il Nordic walking”.
“L’Amministrazione comunale è ben lieta di aver partecipato fattivamente all’organizzazione dell’evento che coinvolge atleti e persone di ogni età, professionisti e non. Nel ringraziare gli uffici e la polizia locale per aver collaborato a dar vita a questa bellissima manifestazione, tutti insieme, siamo certi che vivremo una bellissima giornata di sport e di condivisione".
Il ritrovo sarà ai Giardini Diaz a partire dalle 8. La partenza per i podisti della gara competitiva di 10,5 km è prevista alle 9.15 mentre alle 9,20 si avvieranno i camminatori del Nordic Walking per un tragitto di 8 km e i partecipanti della passeggiata ludico motoria per 4 km.
Il percorso della gara dei 10,5 km, dopo un anello iniziale che include via Morbiducci, piazza della Vittoria e corso Cavour passando di nuovo dai Giardini Diaz, continuerà in un circuito, dentro e fuori le mura, che coinvolge più volte i viali, le vie e le piazze della città.
Podisti e camminatori potranno quindi ammirare la bellezza di piazza Mazzini e piazza della Libertà, la torre dell’orologio e la rinnovata facciata della cattedrale di San Giovanni e avranno a disposizione i viali alberati che fiancheggiano le mura storiche della città.
L’arrivo sarà di nuovo ai Giardini Diaz dove i partecipanti avranno a disposizione un punto ristoro e dove verranno effettuate le premiazioni. La manifestazione sarà aperta a tutti anche se soltanto i tesserati della Fidal e degli enti di promozione sportiva saranno classificati nella gara competitiva dei 10,5 km che è valida per il Gran Prix Marche Fidal .
Per coloro che avessero bisogno di raggiungere la sede della partenza in auto per la sosta potranno usufruire gratuitamente del parcheggio “Centro Storico” che si trova proprio sotto ai Giardini Diaz .
Sbloccato il piano per la ricostruzione delle 228 scuole che hanno aderito agli accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016. Gli interventi su edifici soggetti a tutela sono 47, mentre gli edifici non vincolati sono 181. In totale il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro, di cui 643 milioni per i lavori, così ripartiti a livello regionale: 201 milioni in Abruzzo per 48 scuole; 93 milioni nel Lazio per 31 scuole; 319 milioni nelle Marche per 91 scuole; 284 milioni in Umbria per 58 scuole.
La notizia è stata data durante una riunione in videoconferenza a cui hanno preso parte il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e i 72 soggetti attuatori. Imprese e professionisti che avevano risposto alla gara, gestita dalla centrale di committenza Invitalia, per la formazione degli elenchi ora potranno essere reclutati dai soggetti attuatori (Comuni e altri enti proprie-tari delle scuole) per le diverse fasi della ricostruzione: dalla progettazione al collaudo.
“Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell’Appennino centrale. Per questo interventi di questo tipo hanno un valore ulteriore nell’area colpita dal sisma" – ha detto il Commissario Castelli, salutando i partecipanti alla riunione.
"L’obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri. Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi. Oggi finalmente i soggetti attuatori saranno in grado di attivare i servizi di progettazione e di procedere verso la cantierizzazione".
Per le scuole si rende possibile ora la partenza delle progettazioni mentre, per quelle che erano già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori. Gli accordi quadro aggiudicati sono due, su 43 aree territoriali e articolati in 4 Sub lotti prestazionali: servizi tecnici, verifica, lavori e collaudo. Gli operatori economici che hanno partecipato alla gara sono stati 533 (227 per gli edifici vincolati e 306 per quelli non vincolati), per un totale di 165 offerte economiche.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure e i prossimi interventi, che consentiranno di passare dagli accordi quadro ai contratti specifici per ciascun edificio scolastico. I soggetti attuatori avranno a disposizione il supporto della Struttura commissariale in tutte le fasi della procedura.
Un serpente umano lungo uno dei sentieri tra i più suggestivi dell’intero territorio settempedano: quello dell’anello del monte Sant’Apollinare. In tanti hanno voluto prendere parte alla prima uscita del nuovo programma di escursioni 2023 del Cai, sezione di San Severino Marche.
La camminata ha voluto così inaugurare il percorso tracciato dagli stessi appassionati di montagna del Club Alpino Italiano ed è stata la prima uscita ufficiale, nelle vesti di neo eletto presidente, per Rosella Natalini che è stata chiamata a guidare il sodalizio insieme ad Adele Dignani, Alex Bodgan Lacusta, Giulia Pacini Panebianco, Leonardo Properzi, Marino Scattolini e Silvia Tartuferi.
Il sentiero che risale fino al monte di Sant’Apollinare attraversa boschi e mostra scorci e paesaggi poco noti nonostante la vicinanza al centro urbano. Partendo dal parcheggio situato nei pressi di ponte Sant’Antonio, uno degli ingressi alla città di San Severino Marche, si prosegue lungo la strada del vallato che conduce alla Valle dei Grilli per poi deviare su di una strada verso la costa del monte.
Raggiunti i prati sommitali si riprende il cammino di nuovo verso San Severino in un tratto ad anello della lunghezza complessiva di circa 10 chilometri con un dislivello di 475 metri che richiede un tempo di percorrenza di circa 5 ore. In tutto una settantina gli escursionisti che hanno aderito alla giornata alla cui buona riuscita hanno contribuito pure gli amici dell’associazione Bike Zone.
Prossima escursione con il Cai settempedano il 26 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, alla cascata del Menotre da Belfiore di Foligno. Per i più esperti la possibilità di salire fino alla cima del monte Sasso di Pale per il sentiero Macaco.
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, insieme ai colleghi della Compagnia e della Stazione, hanno dato esecuzione ieri sera ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini e agli arresti domiciliati nei riguardi di una donna, ritenuti responsabili di un'aggressione che ha causato lesioni superiori ai 40 giorni a un 46enne di Castel di Lama. Il fatto risale al 19 ottobre 2022.
Gli arrestati, che hanno agito in concorso tra loro, sono indiziati di aver inseguito e quindi bloccato il 46enne mentre viaggiava a bordo della propria auto e di averlo colpito al volto, verosimilmente anche con un bastone, e quindi con calci e pugni anche mentre era caduto a terra, provocandogli delle lesioni gravi che vanno dalla frattura scomposta della mandibola e del naso, alla rottura di diversi denti con conseguente indebolimento permanente dell'organo della masticazione.
Dalle indagini è emerso che l'aggressione sarebbe maturata per futili motivi, riconducibili ad un episodio avvenuto qualche anno prima, quando la donna indagata sarebbe stata morsa da un cane di proprietà della vittima, vicenda per la quale, peraltro, vi era già stato un risarcimento ed era in corso una causa civile.
Gli arrestati devono rispondere dei reati di lesioni personali aggravate, violenza privata e rapina aggravata. Nella tarda serata di ieri, dopo la notifica del provvedimento restrittivo emesso dal gip, i due uomini arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto, mentre la ragazza è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Il Centro per la famiglia dell’assessorato alla Famiglia del Comune di Civitanova, gestito dall’asp Paolo Ricci, in occasione della Festa del papà, propone un laboratorio genitori-figli. Si tratta di un’occasione rivolta alle famiglie per trascorrere un pomeriggio insieme, divertirsi e collaborare anche attraverso attività ludico-ricreative.
“Non poteva mancare all'interno della programmazione del Centro per la famiglia un momento di festa e condivisione dedicato ai papà e ai loro bambini – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi. Attraverso appuntamenti variegati, continuiamo insieme il lavoro di sostegno alla rete familiare, accompagnandone i membri di tutte le età con attività divertenti che ne solidificano la relazione. Queste occasioni portano sempre più famiglie a conoscersi, nell'ottica sempre più concreta di una comunità educata ed educante”.
L’appuntamento è organizzato per sabato 18 marzo, alle ore 16,00, presso la sede del Centro per la famiglia, in vicolo San Silvestro n. 11, a Civitanova Marche Alta.
Si è celebrata ieri, a Macerata, la prima udienza del processo che vede imputato un uomo siracusano 51enne per circonvenzione d'incapace, ai danni di una 31enne di Camerino. I fatti si sarebbero verificati nella città ducale tra fine 2020 e gennaio 2021. I due avevano iniziato a scriversi su Facebook, si erano inviati delle foto: all'uomo erano note ed evidenti le fragilità della donna che soffre di gravi patologie, con rallentamento delle funzioni psicomotorie. Dopo lo scambio di alcuni messaggi, il 51enne avrebbe iniziato a raccontarle delle sue difficoltà economiche e, approfittando dello stato di fragilità della giovane, sarebbe riuscito a farsi mandare del denaro: inizialmente 700 euro, per poi aumentare sempre più le pretese, sino a chiederle 25.000 euro per l'acquisto di un' auto ed i correlati pagamenti di assicurazione e simili, con la promessa di restituirli poiché era in attesa di incassare una somma importante.
La donna, manipolata con messaggi affettuosi e costanti, era giunta a fare un bonifico di 19.000 euro alla concessionaria dell'auto, ma dopo l'ennesima richiesta si era confidata con la sorella: a questo punto è immediatamente scattata la denuncia da parte dei familiari, che sono riusciti almeno a riavere i 19mila euro dalla concessionaria.
Concluse le indagini, è iniziato ieri il processo a carico dell'uomo; si è tenuta la prima udienza con la costituzione di parte civile della donna.
"Non si può prescindere dall’Europa e per questo il Comune di Civitanova sta investendo risorse e professionalità su questo fronte, in modo da far conoscere le tante opportunità dell’Ue per le politiche locali e coinvolgere sempre più imprenditori, associazioni e cittadini nei progetti”. Con le parole del vicesindaco Claudio Morresi, si è aperto ieri l’incontro organizzato dal Team Europa di Civitanova Marche nella Sala Consiliare del Comune, per approfondire il FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo), bando a fondo perduto e tasso agevolato al settore turistico ricettivo previsto dal Pnrr.
L’iniziativa ha visto la collaborazione dell’Assessorato al Turismo del Comune di Civitanova, della Dmo e dell’Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino, rappresentata da Valentina Secondini, con la partecipazione di Adriano Berrè, esperto in programmazione strategica, programmazione e pianificazione di interventi di sviluppo locale.
All’appuntamento erano presenti i rappresentanti del comparto, da Simone Iualé, presidente Dmo e albergatori maceratesi, Gianni Domizi dell’hotel Solarium, Mariarosa Berdini della Proloco Civitanova, Michela Gattafoni (Dmo), Elisabetta Biagiola (Mareva tour).
L’assessore al Turismo Manola Gironacci ha ringraziato a nome dell’Amministrazione comunale i presenti. “Voglio rimarcare – ha detto Gironacci - l’importanza di questi incontri quali momenti tecnici utili a capire come entrare nel meccanismo della riqualificazione energetica, antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, edilizia, restauro e risanamento, digitalizzazione. Si tratta di un’opportunità per comprendere i tanti aspetti per un turismo più moderno e accessibile a tutti”.
La consigliera comunale Lavinia Bianchi, di ritorno da Bruxelles in rappresentanza del Comune di Civitanova Marche in visita alle istituzioni europee nell’ambito del progetto ‘Costruire l’Europa con i consiglieri locali’, ha ringraziato Secondini e Berré per la loro disponibilità ad illustrare le tematiche.
“È di fondamentale importanza il rapporto diretto tra il Comune, l’Assessorato al Turismo e l’apparato europeo di riferimento per le politiche locali – ha detto Bianchi – e ringrazio chi mi ha dato fiducia. E’ per me un onore far parte della prima delegazione di 25 amministratori dell’Unione europea del progetto BELC".
"Sono stati due giorni di confronto e formazione su temi di interesse locale. Alla base del progetto, la consapevolezza che comunicare sui temi dell’UE sia una responsabilità condivisa dalle Istituzioni dell’Unione e dagli Stati membri a tutti i livelli, compreso quello locale”. La dotazione finanziaria del FRI-Tur è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per questa misura.
Partiamo dal presupposto che una vera e propria classifica di gradimento non esiste poiché ognuno ha il suo gioco preferito, che varia in base ai gusti personali, alle dinamiche di gioco, all’attitudine mentale verso una tipologia piuttosto che un’altra. È pur vero, però, che ci sono dei giochi di carte che riescono a prendere un pubblico maggiore. Questi giochi diventano quindi immancabili in qualsiasi casinò online e non che si rispetti. In questo articolo andremo ad analizzare i tre giochi di carte più apprezzati ad oggi, e cioè il Baccarat, il Blackjack e il Texas Holdem
Prima di iniziare, consigliamo di provarli sfruttando le offerte di benvenuto, possibilmente senza deposito, per ottenere così una cifra da utilizzare senza l’obbligo di versare il primo deposito all’iscrizione. In questo modo è possibile verificare se il gioco e la piattaforma che lo ospita fanno al caso nostro. In alternativa, c’è a volte la possibilità di giocare nella versione demo gratuita, con la quale possiamo giocare anche senza iscrizione, senza dimenticare i bonus casino online, spiegati nei dettagli dagli esperti di topbonuscasino.eu.
Detto questo, partiamo con il primo gioco: il Baccarat. Detto anche Baccarà, è un gioco che si è diffuso in Europa a partire dal XV secolo. Scopo del gioco è avvicinarsi il più possibile al numero 9 utilizzando due o tre carte. Il valore delle carte è pari al loro valore fino al 9, e pari a zero per il numero 10 e le figure. A differenza del blackjack, dove si gioca sempre e solo contro il banco, in questo caso si può scommettere anche a favore del banco. Le tre opzioni di scommessa possibili sono: giocatore vincente, o "punto"; banco vincente, o "banco"; pareggio, o "tie". Solitamente il punto viene pagato alla pari (cioè 1 a 1), il banco 19 a 20 (trattiene quindi il 5%) e il pareggio 8 a 1.
Il gioco inizia con la fase di scommessa, dopodiché avviene la distribuzione delle carte, due coperte al giocatore e due coperte al banco. A quel punto si scoprono le carte del giocatore. Se il punteggio totalizzato è un 8 o un 9, ossia un punteggio naturale, si scoprono anche quelle del banco e vince chi ha il numero più alto (o nessuno in caso di pareggio). Se il punteggio è un 6 o un 7 si scoprono di nuovo le carte del banco e, se questo ha un punteggio inferiore al 6, prende un'altra carta. Se il punteggio del giocatore è tra lo zero e il 5 riceverà una carta in più, a quel punto toccherà di nuovo al banco, che pescherà un'altra carta solo se ha un punteggio inferiore a quello del giocatore.
Veniamo ora al Blackjack, molto simile al Baccarat, ma con qualche differenza. Come detto in precedenza, si gioca contro il banco per arrivare il più possibile vicino al numero 21. È un gioco puramente di fortuna, ma è indubbio che, come ogni cosa, l’esperienza ha il suo peso. Si gioca con due mazzi di carte francesi. Le carte hanno valore nominale fino al 10, mentre le figure valgono 10 e l’asso, a seconda del contesto, può valere 11 o 1.
Il blackjack si ottiene quindi con una figura e un asso, ma il valore massimo di 21 si può ottenere anche sommando più carte. L’importante è non superare tale cifra. In quel caso avrà vinto il banco. Alcune regole aggiuntive rendono il gioco più “dinamico”, come raddoppio di puntata, lo split e l’assicurazione. Il blackjack ha acquisito grande rilevanza nei casinò fisici, con i tavoli verdi sempre pieni per via delle regole molto semplici adatte anche ai neofiti. Allo stesso modo, il blackjack nei casinò live con croupier dal vivo risulta molto apprezzato.
Terminiamo con il Texas Hold’em. È divenuta nel tempo la versione più popolare del poker, seppur non l’unica e di certo non la più antica. La popolarità che lo caratterizza dipende soprattutto dalla visibilità mediatica arrivata recentemente da diverse trasmissioni televisive e dirette streaming, con personaggi più che particolari ma anche celebrità a contendersi il piatto sul tavolo da gioco.
Le regole, molto sinteticamente, sono semplici: ogni giocatore riceve due carte coperte, mentre al centro vengono poste dal dealer prima tre carte, poi se ne aggiungono gradualmente altre due. I giocatori sono chiamati ad effettuare più puntate nel corso del gioco mentre si scoprono le carte centrali, che possono essere utilizzate da tutti per realizzare la combinazione migliore. Alla fine, vince il giocatore che ha realizzato la migliore mano di poker secondo la scala di valore classica. Come un moderno highlander, vince tutto l’ultimo che resta.
Consigliamo comunque di approfondire i giochi appena nominati sui siti specializzati e di fare molta pratica prima di iniziare a giocare con soldi reali.
Un cavillo burocratico mette a rischio la produzione di girasole nelle Marche, la regione in assoluto leader in Italia per questa coltura che, oltre ad avere un significativo impatto economico per le aziende agricole, ha uno straordinario valore paesaggistico.
A denunciarlo è Confagricoltura tramite il suo direttore Alessandro Alessandrini che chiede una immediata modifica del decreto pubblicato dagli uffici regionali appena due giorni fa. Si tratta del decreto che disciplina le linee guida per la produzione integrata delle colture ed a cui le aziende agricole debbono attenersi per poter ottenere parte dei contributi della Pac, così come riformulata nella nuova emanazione europea.
“In tale decreto - sottolinea infatti Alessandrini - il sostegno pubblico alle aziende agricole derivante da uno degli ecoschemi previsti dalla Pac è subordinato al divieto di utilizzo di un geodisinfestante contro l’elateride, vale a dire un insetto particolarmente diffuso che mangia le radici della piantina di girasole, con effetti impattanti sulla produzione.
Eppure, il principio attivo di questo geodisinfestante, il cui nome tecnico è teflutrin, è ammesso per tante altre tipologie di coltivazioni, come il mais, la barbabietola, il pomodoro, la patata, la carota, il cavolo, il fagiolo, il finocchio. Il divieto sul girasole è in nome di una presunta tutela ambientale che non ha ragion d’essere, visto che tale prodotto viene distribuito in maniera localizzata, immersa nel terreno accanto al seme e subito ricoperta, con un microgranulatore che ne centinella le dosi.
Non solo, il disciplinare marchigiano vieta anche l’utilizzo di soluzioni alternative, come il seme conciato, vale a dire il seme di girasole già trattato con lo stesso principio attivo o un suo similare. Stando così le cose, il rischio è che la coltura di girasole non diverrebbe più conveniente per le imprese agricole, perché la presenza di questo insetto ne minerebbe la produzione in maniera importante”.
E l’effetto economico sarebbe significativo: nelle Marche si coltivano a girasole oltre 30 mila ettari (di cui 12.800 nella provincia di Ancona e 8.900 in quella di Macerata) dei 111 mila coltivati in Italia, con una leadership incontrastata, tenuto conto che la Toscana, al secondo posto in questa graduatoria, ha poco più della metà di ettari coltivati ed Emilia-Romagna ed Umbria, che seguono a ruota, arrivano a 14 mila ettari.
I 722 mila quintali prodotti nella nostra regione generano un volume d’affari di oltre 40 milioni di euro. Il tutto senza contare l’inestimabile valore paesaggistico, con distese di girasole che colorano di arancione i nostri territori, dalle colline fino al mare, rendendole uniche nel panorama nazionale, tanto da essere immagine caratterizzante nella promozione turistica regionale.
“Sono certo che l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini sarà sensibile alla grande preoccupazione che si registra tra gli imprenditori agricoli - ha aggiunto Alessandrini - e troverà la giusta soluzione per risolvere una problematica che penalizzerebbe senza motivo il settore primario regionale".
"Il disciplinare di produzione integrata, in effetti, c’è sempre stato, ma non ha mai generato attenzione fino ad oggi quando, con la nuova Pac, sono cambiati i parametri per assegnare i contributi pubblici. E così ora l’azienda agricola deve scegliere: o seguire il disciplinare, rischiando in proprio, per beneficiare del sostegno, o rinunciare a questa importante parte di contributo che può arrivare fino a 110 euro ad ettaro ma assicurandosi una piena produzione usando il geodisinfestante, oppure indirizzarsi verso altre colture. In qualsiasi caso, una scelta penalizzante”.
Quarantatrè ragazze e ragazzi delle quarte e quinte del Progetto Sport dell’ITE “Gentili” sono stati impegnati nella giornata di sci e snowboard a Sassotetto sulle piste della Maddalena. Accompagnati dai docenti Maya Scheggia, Mario Morbiducci, Paola Galli ed Enrico Sbaffi, gli studenti hanno potuto avvalersi della collaborazione dello staff della Scuola Sci di Sarnano sotto la guida esperta del maestro Pietro Freddi che ha diviso i giovani in gruppi, dal livello principiante ad esperto.
La Baita “Solaria” ha accolto i ragazzi nella pausa pranzo, ristorandoli con sostanziosi e gustosi piatti. Si è così svolta una piacevolissima giornata sulla neve, all’insegna del divertimento, dell’apprendimento e del potenziamento delle tecniche di sci e snowboard in un clima positivo e stimolante.
La professoressa Paola Galli, coordinatore del progetto Sport dell’ITE, ha espresso grande gioia e soddisfazione per l’attività svolta che amplia e rende concreta l’offerta dell’Istituto che punta molto sulla pratica delle più disparate discipline in modo da irrobustire e potenziare le conoscenze e le competenze degli studenti, non ultime quelle trasversali come il rispetto dei luoghi pubblici, la serena e rispettosa convivenza e collaborazione tra le persone.
È deceduto ieri all'età di 80 anni presso l'ospedale Torrette di Ancona il noto imprenditore di Numana Sergio Marcelli. Erede della famiglia Marcelli che ha dato il nome alla frazione omonima, era impegnato nel lavoro e nel sociale; proprietario dei supermercati della zona, non ha mai trascurato il circolo anziani di cui era presidente. Era stimato da tutti insieme a sua moglie Mirella Bianchi, deceduta nel 2020, la prima ad aver avviato un bed and breakfast di lusso a Marcelli, richiamando così i primi dei molti turisti nella località della Riviera del Conero."Numana perde un punto di riferimento, una grande persona sempre impegnata per la nostra cittadina. Ricorderemo per sempre la sua disponibilità, la sua affabilità per qualsiasi cosa riguardasse il paese", ha detto il sindaco Gianluigi Tombolini. I funerali si terranno domani mattina alle 10.30 nella chiesa del Cristo Re a Numana.
Bolkenstein, scoppia il caos fra i balneari: è del 1° marzo scorso la sentenza del Consiglio di Stato n. 2192 che ha dichiarato illegittima qualsiasi proroga automatica sulle concessioni demaniali, bocciando a distanza di cinque giorni quella inserita nel "decreto mille proroghe" che prevedeva il posticipo della scadenza a fine 2024. Tuttavia, ai sensi dell’articolo 3 della legge 118/2022 ("legge sulla concorrenza"), in caso di «difficoltà oggettive legate all’espletamento delle procedure selettive», viene data la possibilità di differimento della scadenza dei titoli fino al 31 dicembre 2024.
Tali «difficoltà oggettive» sono in effetti state riconosciute, dal momento che il legislatore nazionale non ha ancora emanato le linee guida per disciplinare le procedure selettive. Pertanto, viene data la possibilità alle amministrazioni comunali di emanare un «atto motivato» che «può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024».
Se la richiesta di tutti è quella del rinnovo delle concessioni, la possibilità della messa al bando delle attività balneari preoccupa principalmente chi non ha solo in gestione lo spazio pubblico, ma è proprietario della struttura che lo occupa. Per fare chiarezza ci siamo recati a Civitanova, dove abbiamo incontrato Mauro Alberti e Martha Zamora del Madeira di Robertandy Simon (circa 10mila euro annuali di canone demaniale), Mirko Ciavattini del Veneziano (circa 12mila euro annuali) e Mauro Mondadori del Figaro (circa 6mila euro annuali).
"In quanto proprietari, abbiamo recentemente fatto un investimento molto ingente, da quasi un milione e mezzo di euro – racconta Mauro – che rischiamo così di perdere nel nulla. Nonostante abbiamo sempre lavorato bene, non siamo ancora riusciti a rientrare di quella spesa. Non ci aspettavamo questa situazione e, se avessimo saputo che il termine sarebbe stato spostato dal 2033 al 2023, probabilmente avremmo fatto scelte diverse".
"Ogni anno investiamo per rinnovare l’attività, ma continuiamo a farlo con questa spada di Damocle che minaccia di toglierci tutto – continua -. Mi auguro che almeno ci saranno tutele per noi, una buona uscita alle aste che permetta di rientrare dalle perdite. Non nascondo la mia preoccupazione: fra bandi estesi a tutta Europa e il pericolo di ingerenze dei colossi economici, posti come i nostri rischiano di chiudere e lasciare a casa più di 70 dipendenti”.
"Vedo un futuro nero per il nostro settore - aggiunge Mauro - se il bando dovesse essere veramente fissato ogni quattro anni – e non a 10, 15 come avrebbe più senso - credo che nessuno investirebbe più un centesimo in questo tipo di attività. Basta pensare che da quando abbiamo aperto sabato scorso, abbiamo già speso 60/70mila euro solo per rinfrescare. Piuttosto che continuare a investire vale la pena tenersi i soldi in tasca e lasciare la struttura fatiscente al prossimo che la prenderà in gestione. Credo sia un meccanismo folle che distruggerebbe completamente le coste italiane”.
Più moderata la posizione di Mirko Ciavattini del Veneziano: “Dal punto di vista concettuale sono d’accordo con Bolkenstein: un’area libera che è proprietà dello Stato deve avere un certo ricambio. Non può essere che uno stesso balneare sia in mano a una famiglia per 150 anni”.
"Facciamo un esempio: chiedo un tratto di spiaggia libera e il Comune me lo concede con la possibilità di aprire bar e ristorante con servizi da fornire alla clientela. Il Comune a quel punto impone tutta una serie di restrizioni atte a rendere a norma la struttura. Allora io spendo 300mila euro e apro un mutuo a vent’anni per sostenere le spese richieste alla costruzione di quello che, da servizio, è diventato un bene a tutti gli effetti. La contraddizione emerge quando poi mi viene detto che quel bene non è più mio, io ho ancora il mutuo acceso in banca ma non ho più niente in mano".
"Per quanto sia distante dalle posizioni politiche di questo governo, da un punto di vista corporativo devo ammettere che si sta muovendo bene in merito a questa questione – continua Mirko - sta mettendo in risalto la contraddizione insita alla richiesta di Bolkenstein che, da un lato vuole favorire la concorrenza, dall’altro non tiene conto delle condizioni specifiche delle coste italiane".
"Degli 8500km di litorale italiano che vanno da Trieste a Ventimiglia, solo 2300 sono occupati da attività commerciali. Il governo ha richiesto un altro anno per effettuare una mappatura precisa del territorio, in modo da raccogliere dati su tutte le attività e la loro regolarità. Sicuramente andranno rivisti tutti i pagamenti demaniali, alzandone il costo in maniera più razionale ed equa di ora".
"Tolte le attività illecite e aggiornati i canoni di concessione, allora sì che potremmo applicare lo spirito di Bolkenstein: per i 6200km restanti, fatto salvo per il 20% di spiagge libere, diamo la possibilità di fare le gare, con periodi di cessione che devono sicuramente essere più lunghi di 4 anni in modo da riassorbire eventuali investimenti. Rischiamo di abbattere strutture per miliardi di euro".
Totalmente a favore, invece, Mauro Mondadori, gestore del Figaro: "Credo che sia giusto dare a chiunque la possibilità di prendere in concessione le spiagge. Ben venga la Bolkenstein. Sinceramente non capisco per quale motivo sia stata prorogata ulteriormente la scadenza dei titoli: chi ha fatto recentemente investimenti cospicui sapeva che questo momento sarebbe arrivato, ma sotto sotto pensava che tutto sarebbe finito a tarallucci e vino, come di solito accade in Italia".
"Per chi ha fatto grossi investimenti dovrebbe esserci una proroga di un paio d’anni giusto per dare una possibilità di rientro economico, ma qui si parla di spiagge e non di ristoranti. Ai ristoratori verrà data la possibilità di avere un affitto pluriennale come funziona ora, ma non si potrà più continuare a mangiare milioni di euro come si è fatto in questi anni", conclude Mauro.
Sotto l'effetto dell'alcol, giovane insulta i poliziotti che lo fermano per un controllo e viene denunciato. L’episodio si è verificato, qualche giorno fa, in piazza Saffi a Senigallia. Tutto è scaturito in seguito a un normale controllo di due giovani che, alla vista della polizia, si sono divisi andando in direzioni opposte.
Gli agenti li hanno fermati e identificati entrambi; mentre uno non ha dato problemi, l’altro è apparso subito molto irritato dal controllo e in evidente stato di ubriachezza alcolica. Classe 1996 e residente in Lombardia, il 27enne si è mostrato immediatamente poco collaborativo e ostile nei confronti degli operatori di Polizia, rifiutando anche di farsi identificare e offendendo, in modo ripetuto, gli operatori.
L’altro ragazzo – un 24enne - ha provato a calmare l’amico dato il suo atteggiamento aggressivo ma senza riuscirvi: il 27enne lombardo ha infatti continuato ad aggredire verbalmente gli agenti alla presenza di numerosi passanti.
Da qui sono scattate prima la sanzione per manifesta ubriachezza e, in secondo luogo, la denuncia per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Nei confronti del 27enne, dati anche i precedenti in materia di droga, sono state avviate le procedure per l’applicazione della misura di prevenzione personale del divieto di ritorno sul territorio del comune di Senigallia.
Sabato 18 marzo, l’Amministrazione comunale di Civitanova Marche organizza una cerimonia per ricordare le persone decedute a causa del Covid-19. Il Parlamento Italiano, con Legge del 18 marzo 2021 n. 35, ha istituito la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus” al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa di tale epidemia.
A Civitanova Marche, le celebrazioni si apriranno alle ore 10,30, al parco Cecchetti, alla presenza del sindaco Fabrizio Ciarapica, del presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani, degli assessori e dei consiglieri regionali e comunali e delle autorità civili e militari.
Nel 2022, a due anni da quel 18 marzo in cui Bergamo e l’Italia intera si è inchinata di fronte allo straziante corteo di mezzi militari carichi di bare, il Comune di Civitanova Marche ha voluto commemorare chi ha perso la battaglia contro il virus, radicando nella terra una pianta secolare di ulivo, segno vivo di rinascita e forza contro ogni avversità, che maestoso si erge in uno spazio pubblico, luogo di aggregazione e vita, di speranza e memoria.
Ricostruzione e riparazione si saldano, diventando le due direttrici principali di azione per gli interventi nell’area del Cratere del sisma 2016, con l’obiettivo di fare dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal terremoto un nuovo modello di sviluppo.
L'avvio di questo nuovo percorso è stato reso possibile dall'approvazione in via definitiva il 7 marzo, da parte della Camera dei deputati, del Decreto ricostruzione. Un provvedimento indispensabile per le zone terremotate, che contiene norme a lungo attese da amministrazioni locali e operatori economici, la cui finalità è stata anche quella di formalizzare la doppia funzione del Commissario: oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, diventa anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socio-economica) dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Nel Decreto ricostruzione sono state varate misure particolarmente importanti, a lungo attese, come quella relativa alla stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione e altre azioni, volte alla semplificazione amministrativa.
Inoltre, al fine di rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all'anno 2028-2029. Infine, il Decreto è intervenuto su alcuni meccanismi della ricostruzione delle attività economiche, come l’anticipazione dell’IVA per gli immobili destinati alle attività produttive.
L’approvazione del Dl ricostruzione è anche propedeutica all’avvio di un’interlocuzione tra la Struttura Commissariale e quei dicasteri che abbiano specifiche competenze in materia di sviluppo e ripresa economica, al fine di avviare la promozione di iniziative volte alla rigenera-zione nei territori dell’Appennino centrale.
"Si parte a spron battuto nell’opera di ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia. Al Commissario Guido Castelli spetterà anche l'opera di risanamento, in termini socio-economici. Abbiamo concordato che entro un decennio - spiega il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci - possa esaurirsi l'opera di ricostruzione con fondi pubblici, anche per-ché una attività celere e concreta scongiura il pericolo della sfiducia degli abitanti dei centri colpiti e quindi dello spopolamento e dell'abbandono dei territori".
"Al tempo stesso stiamo la-vorando per predisporre un disegno di legge più articolato sulla ricostruzione post calamità che prevederà, fra le altre cose, un termine ultimo di nove anni per il completamento dei lavo-ri. Non è possibile - conclude il ministro - che in Italia le macerie debbano restare al loro po-sto anche per cinquant'anni"
Il Commissario Castelli ha sottolineato: “Con il Decreto ricostruzione il Governo, in sinergia con la Struttura commissariale e il Parlamento, è andato a risolvere problemi di cui da tempo i territori colpiti dal sisma del 2016 chiedevano la soluzione. Un provvedimento inequivocabilmente dalla parte dei cittadini colpiti dal terremoto e dell’Appennino centrale".
"Il doppio ruolo del Commissario, incaricato sia della ricostruzione che della riparazione, è una intuizione del Governo Meloni che ha guidato la stesura degli emendamenti e i vari interventi migliorati-vi, componendo un provvedimento organico. Il DL è stato un passaggio indispensabile per avviare un sistema di interventi tesi a garantire la ripresa dell’Appennino centrale. Lavorando insieme al ministro Musumeci - ha concluso Castelli - sono certo che riusciremo a realizzare quella fase attuativa della ricostruzione che ci consentirà di passare dalle norme ai cantieri”.
La ricostruzione del Centro Italia sconta un rallentamento causato anche da una congiuntura particolarmente critica che ha connotato gli ultimi anni. Dei 27 miliardi di stima complessiva di costo per i soli interventi privati, ne sono stati liquidati 2,7 per l’avanzamento effettivo dei lavori. Tenendo insieme la semplificazione delle procedure, la tutela dei servizi, il sostegno al tessuto economico e la definizione di un coordinamento ulteriore tra Governo e Struttura commissariale, si va a intervenire sull’articolato assetto della ricostruzione, che deve tener conto soprattutto del benessere e dello sviluppo delle comunità locali.
Si gettano così le fondamenta per un modello di intervento per le aree interne che, d'intesa con le Regioni, i co-muni, e attraverso l’ascolto costante dei territori secondo una logica di governance multilivello, potrà essere promosso anche nel resto d’Italia.
Alberto Cartuccia Cingolani è diventato una star, anche televisiva. Il bambino di Caldarola, vero e proprio enfant prodige del pianoforte, ha lasciato a bocca aperta il pubblico che ieri sera era sintonizzato su Canale Cinque per seguire la prima puntata del nuovo programma di Piero Chiambretti, "La Tv dei 100 e Uno", in cui ad essere protagonista è una platea di 100 bambini tra i 6 e gli 11 anni.
Nel corso della trasmissione, che aveva come ospiti Paolo Bonolis e Michelle Hunziker, Alberto si è esibito nella "Marcia alla turca" di Wolfgang Amadeus Mozart, ricevendo una standing ovation dal pubblico presente in studio.
Alberto è nato il 5 aprile del 2017, e a soli 5 anni è già è noto per i suoi video presenti sul web che hanno raccolto migliaia di visualizzazioni. La passione per il pianoforte è nata durante il lockdown, nel marzo del 2020. Il bambino è dotato di un orecchio assoluto ed è un "figlio d'arte", visto che entrambi i genitori, Alessia Cingolani e Simone Cartuccia, sono musicisti.
"So che riesci a suonare e contemporaneamente fare anche altre cose" ha scherzato con Alberto il conduttore, che lo ha anche messo alla prova con il "suo grande hobby", quello per i cartelli stradali "Il piano tu lo deve suonare per sempre perché sei straordinario", ha chiosato Chiambretti abbracciando il piccolo talento di Caldarola.