La Cucine Lube Civitanova resta agganciata al treno della finale scudetto. Era un match da non sbagliare quello contro Trento alla BLM Group Arena, per pareggiare la serie di semifinale, impattando sul 2-2, e giocarsi tutto tra le mura dell'Eurosuole Forum. E i cucinieri non l'hanno sbagliato.
Attraverso una grande prestazione gli uomini di coach Gianlorenzo Blengini hanno ottenuto un successo vitale in quattro set per concedersi l'opportunità di difendere il titolo mercoledì prossimo, in quel di Civitanova Marche, per gara-5. L'appuntamento è fissato per le 20:30 del 27 marzo.
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini è sempre senza Juantorena, e propone De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso.
Dall'altro lato del campo, Angelo Lorenzetti conferma la formazione schierata nelle prime tre partite della serie di Semifinale Scudetto, con Sbertoli al palleggio e il modulo a tre schiacciatori (Kaziyski, Lavia e Michieletto), Lisinac e l’ex biancorosso Podrascanin al centro, Zenger libero.
LA CRONACA - Primo set contrassegnato da un grande equilibrio. Per provare a spezzarlo sale in cattedra il gigante Simon che, con l'ace, consegna il break a Civitanova (12-10). È la scintilla che serviva: da qui in poi i cucinieri giocano da campioni d'Italia in carica quali sono trovando grandi colpi dai suoi schiacciatori, Yant e Lucarelli (25-19).
All'inizio del secondo parziale la coppia cubana Simon-Yant annichilisce la voglia di rimonta dell'Itas con una serie di fiondate che regalano il +3 immediato (1-4). Trento, però, non ci sta e con un parziale di 5-0 si rimette in carreggiata. Le due squadre procedono a strappi con continui sorpassi e contro-sorpassi sino ai vantaggi. Nel braccio di ferro la spuntano i padroni di casa. È uno a uno (27-29).
Nel terzo set Civitanova mostra subito una reazione d'orgoglio e si porta sul 3-0. Tra le fila trentine l'ultimo ad arrendersi è l'esperto Kaziyski, ma un ace di Anzani respinge gli assalti dei padroni di casa (16-19).
Decisive anche le mosse di Blengini. Zaytsev non gira, quindi decide di ricorrere alla panchina scegliendo Gabi Garcia e rafforzando la ricezione con Kovar per Yant. Proprio l'opposto, da poco naturalizzato americano, si rivelerà una delle chiavi del set con i suoi 5 punti. La Lube torna avanti (25-22).
Gabi Garcia e Kovar restano in campo anche nel quarto set, ripagando appieno la fiducia del loro allenatore. Il loro apporto si rivela fondamentale nella battaglia punto a punto contro Trento. È Lavia, con un errore di misura, a condannare i suoi a gara cinque. Civitanova compie l'impresa (22-25). A decidere chi andrà in finale sarà gara 5, che si terrà nella città costiera mercoledì prossimo.
Tabellino Cucine Lube Civitanova - Itas Trentino 3-1 (25-19, 27-29, 25-22, 25-22)
ITAS TRENTINO: Kaziyski 29, D’Heer ne, Michieletto 10, Sbertoli 2, Cavuto, Pinali, Albergati ne, Lavia 7, Zenger (L), Podrascanin 6, Lisinac 11, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 9, Kovar 5, Sottile, Marchisio ne, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 14, Zaytsev 10, Diamantini, Simon 20, De Cecco 2, Anzani 9, Yant 10. All. Blengini
(Credit foto: Marco Trabalza)
"Come consiglieri comunali, insieme alla lista 'Tolentino Rinasce', chiediamo le dimissioni di Pezzanesi da Presidente del Cosmari, a fronte di quanto emerso in questi ultimi giorni".
Ad affermarlo, in una nota, sono Gianmario Mercorelli e Martina Cicconetti, nell'evidenziare come - dal loro punto di vista - sia stata "giustamente contestata la compatibilità fra il ruolo politico di Pezzanesi e quello di presidente del Cosmari, anche in virtù della contrapposizione con le norme del diritto societario".
"Anche l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha dichiarato l’inconciliabilità dei due ruoli (leggi qui) - sottolineano Mercorelli e Cicconetti -. Pezzanesi dice che la legge parla chiaro… bene, ne prenda atto e si faccia da parte".
I due consiglieri del Movimento 5 Stelle fanno, poi, riferimento anche alla candidata sindaco del centrodestra: "Visto che la Luconi e i suoi sostenitori sono soliti andare avanti con continui attacchi personali, non possiamo non ricordare le vicende che hanno colpito Pezzanesi in questi ultimi anni, come il licenziamento illegittimo di una sua dipendente che è stato condannato a risarcire, e tutte le questioni legate al suo lavoro da assicuratore”.
"Ci auguriamo che nessuna lista a sostegno della candidata Luconi abbia intenzione di candidare colui che la stessa vicesindaca “vanta” come padre politico, magari come consigliere nel solito gioco esci dalla porta, rientri dalla finestra", rincarano la dose i pentastellati tolentinati.
"Ci preme sottolineare che, visto che la Luconi tiene sempre a ricordare all’elettorato come lei rappresenti la continuità con il passato, ciò non sia vero poiché questa è proprio la continuità di cui Tolentino non ha bisogno, ma solo di un’alternativa vera – e non camuffata – che si chiama Massimo D’Este. Altrimenti il futuro si presenta davvero grigio" concludono Cicconetti e Mercorelli.
La Civitanovese pareggia 0-0 allo “Scarfiotti-Skorpion” contro il Potenza Picena in una gara avara di emozioni. Posta in palio divisa equamente fra le due formazioni. Rallentano i ragazzi di Vagnoni nell’inseguimento alla Maceratese, ora a +4. Possono invece considerarsi più soddisfatti i giallorossi che si mantengono saldi in zona salvezza a quota 35 punti.
Primo tempo pigro e con poche azioni incisive. Il primo squillo arriva solo al 23’, dopo una lunga fase di studio: Chornopyshchuk serve Gragnoni che trova la conclusione, ma un miracolo di Giacchetta sventa il pericolo e salva il risultato. La prima frazione termina a reti ferme senza altro da segnalare.
Secondo tempo fotocopia del primo in cui nessuna delle due squadre si rende veramente pericolosa per oltre venti minuti di gioco. Al 20’ la Civitanovese si fa di nuovo negare la gioia del vantaggio da un Giacchetta oggi in formissima. I rossoblù peccano di precisione nel rush finale e la partita si chiude sul destro di Balloni che finisce sopra la traversa. La partita termina 0 a 0.
(Fonte Foto: pagina FB Potenza Picena)
"L'incremento del costo parametrico, non è sufficiente a garantire la ricostruzione, almeno in questi territori. Abbiamo di intervenire in maniera diretta per cercare di far incrementare questo contributo, che oggi di fatto non soddisfa più le esigenze di una ricostruzione che stenta a ripartire".
A dirlo è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, capofila della protesta che ha coinvolto stamane ben 13 sindaci del cratere sismico, nella cornice di piazza Santa Maria Assunta, propria a Pieve Torina, dove - a distanza di 6 anni dagli eventi sismici - "non c'è nulla", ha osservato laconicamente Gentilucci. Al loro fianco anche il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli.
Secondo i sindaci le misure contenute nella bozza di ordinanza del commissario Legnini (leggi qui), non ancora approvata dalla Regione Marche, non sono sufficienti a compensare gli incrementi del costo dei materiali edili: "Siamo fermi al 2012 - puntualizza Gentilucci -. L'energia elettrica dal 2020 ad oggi è aumentata del 300%, l'acciaio dell'80%, il legno di oltre il 100%. È evidente da questi dati l'impossibilità di costruire abitazioni dalle fondamenta".
Quello che si richiede è un aumento del 30% del contributo alla ricostruzione per sbloccare i cantieri (leggi qui): non basta quello paventato del 20%, secondo i primi cittadini. "Abbiamo delle ditte che si sono fermate ed altre che hanno disdetto l'appalto - ha evidenziato il sindaco di Visso Spiganti Maurizi -. Bisogna mettere qualche soldo in più, altrimenti questi territori non ripartiranno mai". "Dopo tutti questi anni le persone iniziano ad essere stanche - ha aggiunto Silvia Bernardini, sindaco di Ussita -, e preferiscono andarsene", il suo monito.
Non ce l'ha fatta la donna rimasta vittima di un incidente stradale avvenuto questa mattina, intorno a mezzogiorno, sulla superstrada Ascoli mare, il raccordo autostradale della A14, all'altezza dello svincolo di Maltignano. Le autovetture coinvolte nel sinistro sono state due, quattro le persone a bordo di cui due estratte dalle lamiere dai Vigili del Fuoco ascolani prontamente intervenuti sul posto.
All'inizio le condizioni della donna, una settantenne, non sembravano gravi, ma la situazione è peggiorata nel pomeriggio, sino al decesso avvenuto intorno alle 17. La dinamica dell’incidente stradale è al vaglio della polizia autostradale intervenuta.
La Recanatese sfodera una prestazione eccellente e batte con un perentorio 4 a 0 l’Alma Juventus Fano. I ragazzi di Pagliari tornano alla vittoria dopo il pareggio della scorsa giornata e mantengono saldo il vantaggio sulla diretta inseguitrice.
LA CRONACA - I giallorossi impongono subito il loro gioco e sfondano la difesa avversaria nei primi 10 minuti: Senigagliesi (8’) trova la rete del vantaggio e porta il risultato sull’1 a 0. I leopardiani continuano a spingere e al 37’ arriva anche il raddoppio firmato Minnicucci. Si va al riposo sul 2 a 0.
Nella ripresa i ritmi di gioco rimangono alti e capitan Sbaffo (57’) insacca in rete il gol del 3 a 0 che chiude virtualmente la partita. Il Re Leone è affamato e trova la doppietta personale (64’) calando il poker. Salgono a quota 21 le reti in stagione che confermano Sbaffo sempre più capocannoniere del campionato. Il triplice fischio sancisce la definitiva vittoria della Recanatese che vola a +7 dal Tolentino.
(Fonte foto: pagina FB Recanatese)
Si arresta bruscamente la corsa del Tolentino. La formazione cremisi si sgonfia al 'Della Vittoria' dopo essere stata in vantaggio di tre reti contro il Chieti, facendosi rimontare sino al 3-3. Gli abruzzesi si confermano tra le formazioni più in forma delle ultime giornate, nel girone F di Serie D.
I padroni di casa devono fare i conti con due assenze pesanti nel pacchetto offensivo. Non ci sono Zammarchi, fermato per un turno dal giudice sportivo, e Cicconetti, out causa influenza. In attacco Mosconi a far coppia con Padovani sceglie di avanzare Severini, potendo contare in difesa sul rientro di Bonacchi e Salvatelli. Una buona cornice di pubblico al Della Vittoria. Tra gli spalti presente anche mister Fabrizio Castori
LA CRONACA - Pronti, via e subito Tolentino in vantaggio con il rigore di Capezzani. Il centrocampista è freddo a realizzare dagli undici metri, non lasciando scampo a Fusco. Per il raddoppio passano soltanto otto minuti, a gioire questa volta è capitan Padovani.
I cremisi sono dominanti, mentre il Chieti appare sempre più in affanno. Un rilancio mal calibrato degli abruzzesi lascia spazio al tiro per Mengani, che - baciando la traversa - trova il tris, quando il cronometro segna soltanto dodici minuti.
Sembra tutto finito e invece gli ospiti reagiscono. Al 30' il Chieti accorcia le distanze con la volee di Orlando, imparabile per Bucosse. Gli abruzzesi continuano il forcing ma nulla cambia sino al duplice fischio.
Nella ripresa i neroverdi tentano di farsi pericolosi, ma l'azione più nitida capita sui piedi Severini, che al 10' - dopo un batti e ribatti in area - spedisce al lato.
Al 25' è il Chieti a rendersi pericoloso con il numero 9 Verna che impensierisce Bucosse. Al 40' arriva il gol del 3-2. Bonacchi in ritardo atterra un attacante ospite. Dal dischetto si presenta il neo entrato El Ouazni che non sbaglia.
A questo punto il Chieti ci crede e una manciata di minuti dopo, su una punizione dal limite, trova la rete del pareggio con Ventola, complice anche il portiere Bucosse non irreprensibile nell'occasione. Sarà questo il risultato finale, che lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa che vedono sfumare, forse definitivamente, i sogni di rimonta sulla vincente Recanatese.
"Quando non si hanno argomentazioni politiche, né visioni di sviluppo per la città, la strada più facile da percorrere è quella degli attacchi sul piano personale a cui però noi non vogliamo prendere parte".
Non tarda ad arrivare la risposta di Forza Italia, in linea con quella del candidato sindaco Fabrizio Ciarapica, agli attacchi arrivati dopo la diffusione del video fuori onda relativo al consiglio comunale del 20 ottobre 2020.
"Ci dispiace molto che i toni della campagna elettorale vengano infiammati dai nostri oppositori, che non meritano nemmeno di essere nominati, attraverso calunnie e accuse infondate - spiega il coordinatore cittadino di Forza Italia Paolo Giannoni - ci piacerebbe parlare del futuro della città ma le menzogne sono talmente grandi da spingerci a far chiarezza sull’accaduto".
"La prima cosa che ci viene in mente è che questo video sia saltato fuori sulla base di un progetto mirato e covato da molto tempo - aggiunge Giannoni -. Ad oggi non esiste un solo incarico pubblico affidato dal Comune di Civitanova all’ingegnere Corrado Perugini, con il quale intercorrono solamente rapporti legittimi tra privati".
"Nello specifico, quello della variante Amadori è iniziato nel 2014, sotto la precedente amministrazione Corvatta, per quanto riguarda l’ex liceo invece è un iter decennale gestito dalla Provincia e dalla giunta Corvatta, chiuso solo con l’amministrazione attuale e, per la realizzazione, portato avanti dai privati - spiega -. Non esiste alcun “sistema” come vuole far intendere in maniera estremamente scorretta la nostra avversaria".
"Sono molto preoccupato - dice il Capogruppo Baioni - in quanto la competizione politica non può essere basata su un clima di giustizialismo e sull’infantilismo di chi si abbassa al punto di riferire il contenuto di presunte telefonate con gli organi di partito, ciò illustra senza giri di parole il livello personale degli innominati e la scarsa competenza e preparazione non sapendo nemmeno come gestire o richiedere un congresso. Inoltre il cosiddetto nuovo viene da una candidata sindaca dei 5 stelle e da un ex consigliere entrambi politici di lungo corso con incarichi già dalla metà degli anni novanta".
"La politica non dovrebbe spostarsi sul piano personale attraverso goffi tentativi di racimolare voti - conclude il coordinatore cittadino di Forza Italia Paolo Giannoni - Civitanova non ha bisogno di inutili polemiche ma di una visione futura che le permetta di continuare la sua crescita che è già sotto gli occhi di tutti, per divenire sempre più un punto di riferimento non solo per il litorale maceratese ma per tutto il territorio regionale".
Si è svolta in mattinata la cerimonia di intitolazione del tratto di pista del Lungomare Piermanni al maestro Giuseppe Gaggegi, organizzata presso il Monumento della Resistenza di Piazza Gramsci.
Erano presenti alla cerimonia, tra gli altri, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il Presidente del Consiglio Claudio Morresi e Leo Tarchi, nipote del Maestro Gaggegi.
In apertura ha preso la parola Claudio Gaetani che ha condotto in seguito la successione degli interventi effettuati.
“Grazie a tutti per essere presenti a questa importante momento celebrativo – ha dichiarato il sindaco Ciarapica – Oggi siamo qui a dare un nome e un cognome a un tratto di pista ciclabile ad un personaggio che contribuì a rendere migliore la nostra città e che era anche un grande appassionato di bicicletta".
"Il maestro Gaggegi è stato un uomo straordinario molto conosciuto e molto amato in tutta la città. Un uomo impegnato nella salvaguardia dei valori di libertà e per i quali ha combattuto con passione mettendo a repentaglio la propria vita soprattutto nella guerra di liberazione dal regime nazifascista durante la seconda guerra mondiale in appoggio alle azioni delle forze alleate. Un uomo libero, mai divisivo, un repubblicano vero", ha aggiunto il primo cittadino.
"Oggi possiamo celebrare il Maestro Giuseppe Gaggegi grazie all’ampio ed inestimabile materiale donatoci dal nipote Leo Tarchi – ha dichiarato Primo Recchioni -. Senza il contributo offertoci, non potevamo oggi tratteggiarne compiutamente la sua figura."
"Non vedo l’ora che venga allestita la mostra fotografica dedicata a mio nonno– ha dichiarato proprio il nipote - Una persona stimata e ricordata con affetto da tutti. Mio nonno era un sostenitore del libero pensiero, della fratellanza tra gli uomini, della libertà. Collaborò con i partigiani e le forze alleate, era presidente locale del Comitato di Liberazione Nazionale, Sindaco di Civitanova Marche. Ebbe l’onore di conoscere Giosuè Carducci, Cesare Battisti e Filippo Corridoni di cui divenne amico".
Dopo gli interventi, si è proceduto allo scoprimento della targa con la benedizione da parte di Padre Edmund dell’Unità Pastorale San Pietro Cristo Re. Al termine della cerimonia si è dato avvio ad una pedalata in libertà nel tratto di pista ciclabile del lungomare “Piermanni” intitolata al Maestro Giuseppe Gaggegi
Inaugura oggi a San Severino Marche la Pince Room del capello ad opera di Alessandro Delsere, esperto nel trattamento della calvizie e nella cura e nel benessere della cute. L’innovativo centro si propone di effettuare trattamenti riguardanti la caduta del capello per uomini e donne, insieme alla cura delle altre anomalie cutanee come la forfora e il sebo.
“Porto avanti questo mio progetto da 12 anni qui a San Severino Marche - racconta Alessandro -. Ho prestato particolare attenzione a questo ramo seguendo importanti corsi di formazione, tra questi quello del dottor Stefano Giannini, noto tricologo di Falconara”.
“Andremo a inaugurare un nuovo servizio presente all’interno di una struttura conosciuta da oltre 10 anni dalla popolazione settempedana come la AD Parrucchieri di via Giacomo Leopardi. Tutto questo è stato possibile grazie al servizio fornito dalla Smart Volume”.
La Pince Room di Alessandro Delsere sarà l’unico centro delle Marche autorizzato nell’utilizzo dei prodotti realizzati dalla società romana. Con i capelli forniti dalla Smart Volume e in base alle esigenze dei clienti, Alessandro Delsere realizzerà un infoltimento simil extension nella zona in cui si registra una mancanza o un diradamento del capello.
Tra i servizi forniti anche quello delle protesi capillari con prodotti traspiranti: “Si tratta di un processo di microinfoltimento realizzato grazie a degli anellini invisibili che consentono alle nostre clienti di vivere senza alcun tipo di disagio la presenza del capello anche nel periodo estivo. In questo caso, nulla a che vedere con le parrucche, che comunque il nostro centro è attrezzato a realizzare”.
Tra gli altri servizi offerti dalla Pince Room, anche la diagnosi in tempo reale con microcamera e computer che consentono di analizzare e quindi prevenire eventuali anomalie cutanee. E per un po’ di sano relax, infine spazio al vapomist, un vaporizzatore che consente il massaggio della cute per sentirsi coccolati dal primo all’ultimo istante nel cuore di San Severino Marche.
Continua a salire il tasso cumulativo di incidenza nelle Marche, arrivato a 827,82 casi su 100mila abitanti (ieri 816,77), a fronte di 1.829 nuovi positivi al Covid nell'ultima giornata, che rappresentano il 36,5% dei 5.008 tamponi diagnostici, su 5.913 tamponi complessivi.
Ancona resta la provincia con il più alto numero di nuovi casi, 520, a seguire Ascoli Piceno con 370, Macerata con 347, Pesaro Urbino con 299 e Fermo con 212.
Sono 81 i nuovi contagiati di fuori regione. Le fasce di età più colpite sono ancora 25-44 anni con 415 casi e 45-59 anni con 438, seguite da 60-69 con 290 casi.
I soggetti con sintomi sono 428, i contatti stretti di casi positivi 502, i contatti domestici 462, i positivi in setting scolastico formativo 21, i contatti in ambiente di vita socialità 6, mentre ci sono 391 casi in fase di approfondimento epidemiologico.
Scende nelle Marche, seppur lievemente, il numero dei ricoveri ospedalieri legati al Covid, arrivati nell'ultima giornata a 183, uno in meno rispetto a ieri. I dati della regione Marche indicano che ci sono stati anche 35 dimessi.
I pazienti in terapia intensiva sono scesi a 6 (-1), quelli in semi intensiva a 44 (-2), mentre quelli in reparti non intensivi sono aumentati di due unità (177).
Sono due i decessi legati al Covid nelle ultime 24 ore, che fanno salire il totale a 3.826 dall'inizio della pandemia. Sono morti un uomo (originario di San Severino Marche) e una donna (originaria di Sant'Elpidio a Mare), rispettivamente di 89 e 57 anni, entrambi con patologie pregresse.
Crolla un albero ai giardini Diaz di Macerata: paura per i presenti. Il fatto è accaduto, intorno alle 12:40 di oggi. Il parco a quell'ora era affollato di gente, anche per via del Carnevale che si terrà nel pomeriggio (leggi qui), quando la grossa pianta si è abbattuta a terra. La chioma è arrivata a lambire la cancellata che delimita i giardini.
Fortunatamente non si sono registrate gravi conseguenze per i presenti, visto che in quel momento nessuno si trovava a passare in quel punto.
A causare il crollo, molto probabilmente, le intense piogge dei giorni scorsi e il forte vento che sta sferzando il capoluogo quest'oggi. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale: l'area è stata transennata.
Sabato 23 aprile, presso il teatro dello Spirito Santo di Tolentino, la Sezione di Tolentino dell'Associazione Nazionale Carabinieri si è fatta promotrice della manifestazione "Nei secoli solidali" improntata alla solidarietà e alla rievocazione della figura della socia Bellede Stortoni Piermattei per il suo esemplare slancio nello svolgere attività di volontariato presso varie associazioni cittadine.
Oltre al sindaco Pezzanesi era presente l'ispettore regionale ANC Generale Tito Baldo Honorati, la Comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino Capitano Giulia Maggi e il presidente della sezione ANC Capitano Giuseppe Losito. Pieno di emozione è stato l'intervento della dottoressa Loredana Piermattei che ha portato la testimonianza di sua madre, la signora "Bellede" e del suo singolare modo di svolgere il volontariato laddove c'è ne fosse stato bisogno.
Altrettanto carico di emotività sono stati i ringraziamenti che la famiglia di ucraini ospiti dell'Associazione ha voluto rivolgere ai Carabinieri ed all'intera comunità di Tolentino. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati attestati di benemerenza ai soci che, in questi anni, hanno svolto attività di volontariato: Maria Menghi, Maria Petraccini, Enrico Faraoni, Femio Lulani, Patrizio Pera', Luciano Tiberi, Lorenzo Bistocco e Giovanni Serrani
Si è celebrata l'udienza preliminare nei confronti di un commercialista di Porto Sant'Elpidio di 63 anni che il 3 novembre aveva aggredito con un martello un uomo sul lungomare (leggi qui la notizia); la vittima, un 53enne del posto, era finito in coma farmacologico a Torrette. Il commercialista imputava all'uomo la disgregazione della sua famiglia dopo che sua moglie e sua figlia se ne erano andate di casa. Accecato dalla gelosia l'aggressore avrebbe voluto "dare una lezione all'uomo", con il quale aveva già avuto pesanti alterchi in precedenti incontri.
Il 53enne aggredito si è costituito parte civile nella causa, con la richiesta di 200.000 euro a titolo di risarcimento. La prossima udienza si terrà il 30 giugno con rito abbreviato.
“Gentile assessore a tutto, se il sito delle comunicazioni del sindaco non avesse scritto che 'al parcheggio Nazario Sauro, è stata rimossa la casetta del latte che si trovava a fianco di quella dell’acqua' e non, come sarebbe stato più corretto, che 'Su richiesta dell’Amministrazione, la proprietà della casetta del latte ha provveduto a ritirare il proprio manufatto', nessuno avrebbe avuto nulla da richiedere".
Come scritto, appariva un atto di imperio al quale avrebbe dovuto necessariamente essere collegata una delibera o un atto di indirizzo che ovviamente non c’era”. Così il centrodestra unito di Porto Recanati, il quale scrive una lettera aperta all’assessore Lorenzo Riccetti puntualizzando su vari temi.
“Gli atti richiesti ci sono stati dichiarati e non forniti, scrive la portavoce del centrodestra Rosalba Ubaldi. Gentile assessore a tutto, lasciamo a lei il suo obiettivo primario di investigazione, mai sopito – lo ha fatto per ben 11 mesi in precedenza - nella ricerca di eventuali colpe non attribuibili agli amministratori.
La serietà dei nostri uffici per noi è una certezza e la prova è che non c’è stato alcun danno erariale. Se mancava un documento, non è stato determinante e comunque non è compito di chi amministra verificarlo nove anni fa ma neppure il suo oggi”.
“Nella stessa comunicazione veniva data notizia di aver rimosso dei cartelloni da una postazione”. “Un’aquilata – la definisce Ubaldi - sapendo che a giorni dovranno essere riposizionati e non abbiamo operai per farlo, ma tanto è. Per vantarsi del cambiamento basta scrivere che sono stati rimossi in piazza Kronberg. E altrove? "
“Come vantarsi del normalissimo taglio di una aiuola in via della Montecatini. Amiamo talmente questa città che, durante le festività pasquali, non abbiamo evidenziato che non si è provveduto al taglio del prato al parco del Castello dove la vegetazione ha iniziato a salire sulle mura, che da mesi non si è provveduto a ripristinare l’aiuola in prossimità della rotatoria su viale Europa, danneggiata in un incidente, così come mesi per l’aiuola in piazza Brancondi per non parlare delle aiuole di Corso Matteotti in condizioni pietose, dove non bruciate non si sa bene da cosa”.
“E per le aiuole danneggiate dagli incidenti, non si tratta di aspettare l’assicurazione perché basta fare le foto e poi procedere visto che in occasione delle recenti ed attuali festività pasquali siamo stati, ringraziando Dio, méta di tanti turisti ovunque ma soprattutto nella zona centrale. A loro ci siamo presentati anche con tonnellate di legna sulle spiagge libere e fronte pineta.”
“E poi, assessore, basta a dire che la precedente amministrazione vi ha lasciato senza soldi. Basta davvero a lei e ai suoi sodali. Primo una amministrazione se ha risorse le deve utilizzare e non accantonare, ma poi abbiamo lasciato la metà circa dell’avanzo di amministrazione libero, poco più di 400.000 € che vi sono serviti per sgambatoio, 31.000 € per i bagni di via Bramante che funzioneranno (secondo quanto da lei dichiarato) come quelli negli autogrill, ma lì serviva soprattutto a bloccare il progetto del "Dopo di Noi"e ben 90.000 euro per piazza Carradori".
“Anche lì, in piazza Carradori, con quella cifra aspettiamo almeno il ripristino della fontana come annunciato dal consigliere Sampaolesi in commissione e non solo la rimozione di alcuni giochi che, se non andiamo errate, erano di recentissimo acquisto. Ma bisognava cambiare, non importa se a caro prezzo, anche le piazzette”.
Ecco, in attesa del vostro primo bilancio, avete avuto – senza colpo ferire – ben 400.000 euro da spendere, lasciati da chi vi ha preceduto. E se anche una parte di quella cifra va destinata a coofinanziare gli interventi sulla scuola, ne resta – a nostro parere – ancora una parte da utilizzare. Meno investigazioni assessore, lavorare a testa bassa e basta bugie”, conclude il centrodestra Unito.
Più di 60 persone provenienti da varie zone delle Marche e dell’Abruzzo hanno partecipato all’iniziativa “La città della carta e dell’acqua” promossa da Circolo Acli Oscar Romero Aps Asd. Si è trattato della prima tappa di una serie di iniziative regionale durante le quali si approfondiranno varie sfaccettature dell’importanza della carta e dell’acqua, ma anche della storia, della cultura e delle attività produttive marchigiane. Il progetto è composto da una serie di eventi che saranno realizzati per tutto l’arco dell’anno 2022.
La tappa realizzata a Pioraco, in concomitanza con Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ha permesso di conoscere meglio la città, il suo centro storico, le caratteristiche dei fiumi Scarzito e Potenza, il Santuario della Madonna della grotta, la chiesa dedicata a San Vittorino, il chiostro della chiesa di San Francesco e gli splendidi musei dedicati alla carta, alla filigrana, ai funghi ed ai fossili.
Il via alla manifestazione, che si è svolta con il contributo e il patrocinio del Consiglio Regionale – Assemblea legislativa delle Marche, col patrocinio del Comune di Pioraco, in collaborazione con Associazione Musei di Pioraco e U.S. Acli Marche Aps, è stato dato dal sindaco Matteo Cicconi che ha avuto parole di apprezzamento per una iniziativa che lega, con iniziative turistico/culturali, alcune delle città marchigiane della carta. Proprio riguardo alla carta, all’interno del polo museale cittadino, è stato realizzato un vero e proprio laboratorio che ha permesso ai presenti di tornare secoli indietro e conoscere come in passato veniva realizzata la carta.
La CBF Balducci HR Macerata sbanca Talmassons portandosi a casa gara 1 della semifinale Play Off di vivo Serie A2 con un perentorio 0-3 ai danni della temibile CDA. Ancora una volta una grande prestazione di squadra per la truppa di coach Luca Paniconi.
Sestetti consueti alla partenza: Talmassons con Nicolini e Obossa in diagonale, Grigolo e Silva Conceicao in banda, Cogliando e Bovo al centro, il libero è Maggipinto; Macerata con la diagonale Ricci-Malik, le schiacciatrici Fiesoli e Michieletto, le centrali Pizzolato e Cosi, Bresciani libero.
Talmasson prova a partire forte con il turno al servizio di Grigolo (5-1) ma il turno ci pensa Malik, con due attacchi e un muro su Silva Conceicao, ad assottigliare il gap. Due aces consecutive per Cosi ed è pareggio (7-7). L’inerzia del set cambia subito dopo: Ricci mura, sempre su Silva Conceicao, e Malik colpisce da seconda linea. 8-10 ed il tecnico di casa Barbieri chiama time out. Macerata tiene il vantaggio grazie anche al muro di Fiesoli su Obossa; si fa sentire anche Michieletto che con due attacchi consecutivi fissa il punteggio sul 14-17, prima che Cosi trovi l’ace del 15-19.
Talmassons però risponde, grazie agli attacchi di Cogliandro e Grigolo, 19-20 e giochi ancora apertissimi. Altro strappo della CBF Balducci con l’ace di Michieletto che vale il 19-22 ma è ancora Cogliandro a tenere in corsa la CDA, trovando il servizio del 21-22. Ci pensa allora Malik a scongiurare il pericolo, sul 22-23 la chiude Fiesoli, prima con una gran parallela dal posto 4, poi con un muro su Grigolo, ultima a toccare prima che la palla finisca in out per il 22-25
La CDA prova a guadagnare campo ad inizio secondo set, trascinata da Bovo ed Obossa (5-2). Pizzolato in primo tempo riduce il gap ma il turno al servizio dell’opposta di casa rischia davvero di spaccare il set: tre aces consecutivi con la sua battuta al salto ed è 10-5. Michieletto trova il cambio palla ed il suo turno in battuta e risponde con due servizi vincenti, pizzicando prima la ricezione di Silva Conceicao, poi quella di Grigolo.
Divario dimezzato e set subito tornato in bilico, Cogliandro prova a tenere avanti Talmassons ma la difesa guidata da Bresciani inizia sempre di più ad inibire il temibile attacco friulano. Cosi (che prima attacca in primo tempo e poi mura su Grigolo) e Malik riacciuffano allora la parità (13-13) ed il successivo errore in attacco di Obossa porta avanti la CBF Balducci.
L’opposta israeliana di Macerata colpisce di nuovo e quando Bovo sbaglia il primo tempo è 13-16. Silva Conceicao incappa in un altro muro, stavolta di Pizzolato ma sul 17-20 la CDA si riporta sotto con Grigolo, prima che Nicolini muri su Fiesoli per il 21 pari. Ci pensa allora Cosi a riportare la bilancia dalla parte delle ospiti. Obossa va out, Malik mette a terra ed un altro out di Grigolo frutta il 21-25.
La prova di personalità di Macerata incide sull’inizio del terzo set. La ricezione della CBF Balducci resta sugli ottimi livelli del set precedente (7 ricezioni positive su 7 per una grande Bresciani) e la difesa concede solo il 29% di efficacia offensiva nel parziale. Sono allora le ospiti a fare la voce grossa in attacco: Fiesoli, Michieletto, Cosi e Malik vanno tutte a segno ed è subito 3-7. La reazione friulana è negli attacchi di Obossa e Cogliandro ma Pizzolato, Fiesoli e Cosi tengono Macerata a +4. Non è finita, perché Talmassons va a segno con Grigolo ed il muro di Nicolini su Malik fa assottigliare pericolosamente il vantaggio della CBF Balducci. 10-11,
Cogliandro sbaglia il servizio della possibile parità, Macerata tiene ma Talmassons non molla. Si va avanti punto a punto fino al punto del 16-18 di Fiesoli che apre al turno al servizio di Ricci, con la regista ospite brava a mettere alla frusta la ricezione avversaria. Ne beneficia soprattutto Malik che dilaga in attacco (chiuderà a 19 punti). Nicolini incappa nella doppia del 16-24 e, dopo 3 match ball annullati, l’out di Grigolo scatena la festa della CBF Balducci.
Appuntamento ora a gara 2 a Macerata, ore 20.30 di mercoledì 27 aprile.
CDA TALMASSONS-CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3
CDA TALMASSONS: Bovo 3, Panucci, Dalla Rosa, Silva Conceicao 5, Marchi ne, Maggipinto (L), Cantamessa ne, Obossa 17, Grigolo 9, Cogliandro 8, Pagotto ne, Ponte (L) ne, Nicolini 5. All. Barbieri.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli, Cosi 11, Michieletto 12, Gasparroni ne, Ghezzi, Ricci 3, Stroppa ne, Peretti, Pizzolato 4, Fiesoli 11, Malik 19. All. Paniconi.
ARBITRI: Pristerà, Pasin.
PARZIALI: 22-25 (27’), 21-25 (26’), 19-26 (25’)
NOTE: CDA 7 errori in battuta, 5 aces, 43% ricezione positiva (25% perfetta), 33% in attacco, 6 muri vincenti; CBF Balducci 4 errori in battuta, 6 aces, 60% ricezione positiva (34% perfetta), 37% in attacco, 9 muri vincenti.
L'armadio di una donna è solitamente un luogo pieno di indumenti che vengono abbinati e accoppiati fra di loro in base a diversi contesti, periodi dell'anno e occasioni speciali. Oltre ai vestiti, a rendere fascinosa e di classe una donna non possono però mancare gli accessori, i quali, se abbinati fra loro, sono in grado di far risaltare diverse caratteristiche del corpo allo scopo di farne risaltare la bellezza ovvero aumentare lo charme della persona, caratteristica fondamentale per sentirsi belle e far parlare di sè sfoggiando outfit impeccabili e ricercati tali da non passare inosservati
Gli accessori fondamentali per il lifestyle donna
Un accessorio molto versatile è la sciarpa, foulard nel periodo estivo, perché permettere di variare i colori del proprio abbigliamento, accendendo o spegnendo i toni del vestiario inteso nella sua globalità. Fondamentali per un look casual, risultano anche molto utili nel caso in cui ci sia freddo o caldo, rendendosi di fatto appropriate per ogni periodo dell'anno. Indispensabili anche gli orecchini, che devono essere scelti tenendo conto di varie caratteristiche e del taglio del volto, scegliendo il migliore fra una vasta scelta di pendenti che possono essere più o meno corti e colorati.
La pochette, che sostituisce la classica borsa, è piccolina e va scelta solitamente senza tracolla, da portare a mano, in modo da risultare stilosa, magari abbinandola ad un cappello che deve essere di lana nei periodi estivi, in modo da tenere lontano il freddo oltre che aumentare la vostra bellezza, e di lana o di paglia durante l'estate, magari agghindato con un fiocco o con qualche altro elemento decorativo fondamentale. A chiudere tutto deve essere il profumo, scelto su un mercato dove c'è molta varietà: profumi Armani, stranieri, fruttati, secchi etc. etc., la varietà non manca ma bisogna stare attente alla sua scelta.
L'importanza del profumo nel lifestyle di una donna
NIl profumo gioca un ruolo predominante all'interno del lifestyle di una donna, donandole quel tocco di classe e signorilità in grado di adattarsi a diversi contesti. Profumi come My Way Armani o altri grandi marchi diventano quindi una scelta obbligata e imprescindibile, soprattutto per occasioni importanti sia lavorative che sociali.
La fragranza del profumo deve essere ponderata rispetto a tanti fattori, prima fra tutti la stagione di riferimento, prediligendo odori fruttati e freschi durante l'estate, e più secchi o pungenti in inverno, facendo attenzione ai propri gusti. Un outfit vincente, anche casual, non può fare a meno del profumo perché è il primo biglietto da visita che si da all'altro quando si conosce per la prima volta una persona. Socialmente, infatti, ricopre un ruolo fondamentale che nessun altro capo di abbigliamento sarà in grado di sopperire.
Fiamme in un’abitazione: tratta in salvo una donna e trasportata all’ospedale. I Vigili del fuoco sono intervenuti, poco dopo l’una di questa notte, in località Gabbiano di Pieve Torina per l’incendio di un’abitazione. Al momento del rogo, che ha coinvolto la zona giorno e la struttura in legno del tetto bloccando l’unica uscita, all’interno dell’immobile si trovava una donna impossibilitata mettersi in salvo.
Sul posto sono intervenute le squadre dei pompieri di Visso, Camerino e personale con l’autoscala da Macerata, i qualli hanno spento le fiamme e portato in salvo la donna rimasta bloccata al secondo piano, per poi affidarla al personale del 118 sul posto. La persona è stata, quindi, trasportata all’ospedale per accertamenti. Sul luogo dell’incendio sono intervenuti anche i Carabinieri.
In base a una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero partite dal camino dell'abitazione. Sono in corso accertamenti sulle condizioni pregresse dell'immobile interessato dal sisma 2016.
La segnalazione è partita poco dopo le 19.30: una donna è risultata essere caduta in un canalone nella Selva Bandini, sita all'interno della Riserva naturale. Informate dell'accaduto, due squadre dei Vigili del fuoco sono intervenute sul posto in cerca del punto esatto nel bosco dove la malcapitata sarebbe scivolata.
Dopo circa due ore di ricerca, le forze dell'ordine sono riuscite a recuperare la donna - che fortunatamente non ha riportato lesioni o contusioni gravi - e ad assicurarla ad una barella speleo con quale è stata tratta in salvo dopo essere stata riportata a spalla nel bosco. A supporto sono ancora presenti sul luogo dell'incidente anche i sanitari del 118 per prestare le prime cure di soccorso.