Il Centro per la Famiglia promosso dall'assessorato alla famiglia della città di Civitanova Marche e gestito dall'Asp Paolo Ricci all’interno del progetto "Civitanova Città con l'Infanzia" organizza un momento di aggregazione e divertimento per le famiglie nel Verde Attrezzato 4 Marine di via Marinai d'Italia a Civitanova.
A partire dal tardo pomeriggio della giornata di martedì 6 agosto, sarà possibile ritrovarsi e condividere giochi e laboratori, con l’opzione di portarsi da casa la cena e fare un bel pic-nic tutti insieme. In serata sarà allestito uno spazio dedicato alle letture sotto le stelle, iniziativa inserita già dal mese di luglio nella programmazione eventi del quartiere.
"Continuiamo con iniziative pensate a misura delle famiglie e che contemporaneamente costruiscano con semplicità una comunità educata ed educante - sottolinea l'assessore ai servizi sociali Barbara Capponi -. Aspettiamo tanti bambini e i loro familiari per una serata di divertimento e condivisione, nella meravigliosa cornice del parco 4 Marine".
I laboratori aprono dalle ore 18:30, poi pic-nic con cena al sacco e letture serali presso il Verde Attrezzato 4 Marine Via Marinai d’Italia (con presenza di zone d’ombra). Ingresso gratuito. Non è necessaria la prenotazione, per info contattare il 0733/78361 o il centro.famiglia@paoloricci.org
Il festival "Archi in Villa Baruchello" fa tappa a Civitanova e, con l’Azienda dei Teatri e il Comune, propone Archi nel Chiostro: l’appuntamento è in programma domenica 4 agosto alle 21:30 nel chiostro di Sant’Agostino con il Rasumowsky Quartett Bern in un concerto dal titolo "Le note della Nostalgia". L’evento è ad ingresso libero.
Il Quartetto Rasumowsky Bern è sinonimo di creazione musicale emozionante da oltre 20 anni. Con passione ininterrotta e un suono individuale, l'ensemble si dedica ai grandi capolavori, ma sorprende anche continuamente con scoperte.
Attualmente è impegnato nella prima registrazione in epoca contemporanea dell’opera completa della musica da camera di Sergei Taneyev, tra le migliori del periodo tardo romantico, oltre che nell'onorare per il mezzo secolo dalla sua scomparsa, Shostakovich con una serie di programmi incentrati sui suoi quartetti per archi.
Riconosciuto a livello internazionale nel mondo musicale classico, il quartetto è composto da musicisti che rappresentano un’unione europea più fisica che politica: Dora Bratchkova, italo-bulgara, è professoressa all'Università di Musica di Mannheim e primo violino di spalla della Radiofilarmonica tedesca Saarbrücken Kaiserslautern; Andrea Saxer, svizzera, ha studiato presso l'Accademia Internazionale di Musica Menuhin con Alberto Lysy e Yehudi Menuhin e con la Camerata Lysy ha tenuto concerti in Europa occidentale e orientale e in Sud America; Gerhard Müller, tedesco-svizzero, membro dei Deutschen Händel-Solisten è stato anche per 11 anni direttore del Musikschule Konservatorium Bern; Alina Kudelevic, bielorussa-svizzera, diplomata al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca con il massimo dei voti.
Ha lavorato per diversi in orchestre rinomate tra cui Dso Berlin, Orchestra Sinfonica di Bochum, violoncellista solista della Rheinische Philharmonie State Orchestra e dell'Orchestra di Zurigo. Il programma del concerto propone due importanti quartetti in Fa maggiore: Il primo di W.A. Mozart ed il secondo di A. Dvořák.
Il 2024 rappresenta un traguardo importante per Simeg: quello dei 90 anni dalla sua fondazione. L’azienda, leader nel settore della lavorazione di marmi e pietre naturali con sede a San Severino Marche, è stata fondata nel 1934 da Nello Grandinetti con il nome SIM (Società Industria Marmette), iniziando la propria attività con la produzione di mattonelle in graniglia di pietra e cemento all’interno di quello che sarebbe diventato il grande distretto industriale delle mattonelle nel 2° dopoguerra.
Nei decenni successivi, l'azienda attraversa diverse fasi di evoluzione, diventando un pilastro per la ricostruzione post-bellica in Italia centrale e assumendo una posizione di primaria importanza nel mercato edilizio. Nel 1981, dalla vecchia Sim di Grandinetti Nello SNC gemmano due srl: la Grandinetti Sel, che prosegue ancora oggi la produzione delle mattonelle, e la SIMEG Srl, che rileva il ramo d’azienda che si occupa della lavorazione del marmo.
Il 2004 segna un importante momento di passaggio: con la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo Simeg potenzia la propria capacità produttiva ed può implementare nuove tecnologie che le consentono di rispondere alle esigenze sempre più sofisticate dei clienti nazionali ed internazionali, offrendo prodotti che combinano estetica e funzionalità. Eccellenza, competenza e spinta continua verso l'innovazione contribuiscono a rafforzare la reputazione di Simeg come partner affidabile per le più importanti realtà del settore.
Nei decenni a seguire Simeg evolve senza sosta la propria capacità di trasformare materiali naturali in prodotti di alta qualità per l’arredo di interni ed esterni. L’offerta si amplia e si diversifica, a partire dai piani per cucina e bagno, passando per pavimenti e rivestimenti, fino a presidiare il mondo dei tavoli in pietra e dei progetti speciali in marmo.
Nel tempo un numero sempre maggiore di marchi prestigiosi del settore arredo e navale scelgono Simeg per la qualità dei prodotti e l’affidabilità del servizio offerto. Punta di diamante della proposta di SIMEG è inoltre il pacchetto di soluzioni custom per i prestigiosi settori del residenziale di lusso, contract, retail e nautico che contribuiscono in modo importante all’espansione nei mercati esteri e all’accrescimento della visibilità dell’azienda
Simeg oggi impiega circa 70 addetti nello stabilimento marchigiano ed è attiva in Italia e all’estero con un solido business focalizzato principalmente nei settori cucina, bagno, living, navale ed edilizia
Sotto la guida del presidente Oliviero Rotini, presente in azienda dal 1985, e di suo figlio Carlo, in azienda dal 2017, Simeg si appresta ad affrontare le nuove sfide del mercato rimanendo fortemente ancorata alle proprie radici e alla storia di una famiglia che, di generazione in generazione, ha fatto della passione e della dedizione all’azienda il fulcro di una storia di successi e di condivisione.
Mercoledì 31 luglio ha avuto luogo il primo degli eventi di celebrazione dell’anniversario, “A Porte Aperte”, un tour d’eccezione all’interno dei reparti produttivi dello stabilimento di San Severino Marche che Simeg ha pensato per i propri dipendenti e tutte le loro famiglie. Un’occasione unica per visitare i luoghi in cui i collaboratori spendono gran parte della loro giornata portando avanti in modo corale il grande progetto Simeg, e per condividere questo momento speciale con i propri cari.
La serata è poi proseguita con una cocktail dinner presso Villa Nena a Tolentino, con la partecipazione del sindaco di San Severino Rosa Piermattei e degli assessori comunali. Manuela Berardinelli di Confindustria Macerata ha condotto la serata attraverso i vari interventi che si sono susseguiti a raccontare la storia della famiglia e dell’azienda, i riconoscimenti ottenuti e le sfide future.
Sono stati celebrati con un lungo applauso i dipendenti insigniti del riconoscimento di Maestri del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica, quelli con più di 20 anni di servizio in azienda e coloro che, pur essendo già in pensione, hanno voluto unirsi alla famiglia per festeggiare questo importante traguardo. Uno speciale benefit welfare è stato inoltre annunciato durante l’evento, come ulteriore gesto di gratitudine e riconoscenza verso le persone che dedicano la loro professionalità e il loro impegno all’azienda Simeg.
A tutti i presenti è stato distribuito il volume “Suona la sirena”, dell’autrice scomparsa Marta Bellomarì Stortini, una raccolta di testimonianze storiche ed esperienze personali che raccontano il distretto settempedano della mattonella e del marmo negli anni ’50-’70 ed in particolare il percorso della SIM, divenuta poi Simeg nel 1981.
"Questa serata è una dedica che dal profondo del cuore vogliamo fare a tutte le nostre persone, donne e uomini preziosi, appassionati, dediti, a cui oggi abbiamo voluto ulteriormente dimostrare la nostra riconoscenza - dichiara Oliviero Rotini -. Portare avanti questa eredità morale è una nostra responsabilità, anche nei confronti di chi ci ha preceduto. C’è da sempre un legame indissolubile tra famiglia e azienda, e i valori della prima sono riflessi nel modo di operare della seconda".
"Celebrare la storia di questi 90 anni ci porta a scavare nelle nostre radici e al tempo stesso proiettarci verso il futuro abbiamo davanti e che vogliamo costruire insieme ai nostri collaboratori - continua Carlo Rotini - C’è un grande valore nella tradizione, che lavora a stretto contatto con l’innovazione. La nostra azienda si è reinventata costantemente per progredire e superare le difficoltà che il contesto di mercato periodicamente presenta. Ho ricordato come ci sono tre chiavi dell’innovazione: essere in ascolto e anticipare le tendenze, investire in nuove tecnologie, soprattutto digitali, e, infine, accogliere, far crescere le conoscenze e le competenze delle persone".
"Simeg ha rappresentato e continua a rappresentare un punto di riferimento per il nostro territorio e per l’intera industria del marmo e della pietra naturale, produzioni esclusive di questa nostra realtà che è ormai conosciutissima a livello internazionale - sottolinea il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei – Simeg non è solo una realtà imprenditoriale, ma è un simbolo di tradizione, innovazione e qualità. La passione e la dedizione della famiglia Grandinetti prima e della Famiglia Rotini poi hanno permesso a Simeg di crescere e rinnovarsi, affrontando le sfide di mercato e introducendo tecnologie d’avanguardia, senza mai perdere di vista l’artigianalità e l’attenzione al dettaglio che la contraddistinguono".
"A questo anniversario per i 90 anni ho voluto personalmente esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a questa straordinaria storia di successo: dai fondatori ai dipendenti, dai collaboratori ai clienti che hanno creduto e continuano a credere in un’impresa di cui, da settempedani, andiamo tutti orgogliosi", conclude Piermattei.
È tutto pronto a Largo Porto Giulio di Porto Recanati per la 27^ edizione de "La Notte delle Saette" in programma domenica 4 agosto. La gara di velocità sulla distanza di 50 metri rivolta a ragazze e ragazzi dai 6 ai 13 anni è promossa dall’Avis comunale "Alberto Giattini" e dal Gruppo Podistico Amatori di Porto Recanati in collaborazione con il Comitato Regionale Marche della Federazione Italiana Di Atletica Leggera, il Comitato Regionale del Coni e l’Istituto Superiore Laeng - Meucci di Castelfidardo. Gode inoltre del patrocinio del comune di Porto Recanati e di Avis Nazionale.
Come da tradizione, sono quattro le categorie in cui saranno suddivisi i giovani atleti: Petalo (6-7 anni), Margherita (8-9 anni), Goccia (10-11 anni), Avis (12-13 anni). Alle 17 di domenica partiranno le batterie, mentre è per le 21:30 l’appuntamento per le semifinali e a seguire per le finali delle diverse categorie; verso le 23.30, infine, le premiazioni.
Lo scorso anno sono stati oltre 350, un record, i giovani velocisti arrivati da numerose regioni d’Italia e anche dall’estero, che si sono messi in gioco correndo e soprattutto divertendosi. Per molti la manifestazione è un appuntamento fisso della loro estate.
L’obiettivo, per gli organizzatori, è da sempre quello di promuovere lo sport, elemento fondamentale di uno stile di vita sano, e diffondere tra le nuove generazioni e il loro genitori il valore della donazione del sangue, che ancora oggi rimane l’unico farmaco salvavita al mondo che non può essere riprodotto in laboratorio e che è a disposizione di tutti, senza distinzione e in modo gratuito, solo grazie alla generosità e al servizio di volontarie e di volontari.
Per il secondo anno consecutivo "La Notte delle Saette" è parte del circuito Street Athletics.org, progetto che porterà il format della gara nata a Porto Recanati in altre sette città italiane, sempre all’insegna del legame tra il mondo dell’atletica giovanile e l’Avis.
Nel corso dell’evento, verranno consegnati tre premi speciali dedicati alla memoria di altrettante figure che tanto hanno fatto per l’Avis e per "La Notte delle Saette": il premio "Alberto Giattini", un premio "fedeltà" destinato a chi vanterà il maggior numero di partecipazioni; il premio "Guido Cittadini" sarà assegnato a due giovani portorecanatesi e sportivi di talento nelle rispettive discipline, Matteo Magnaterra per il tennis e Federica Alessandrini per la ginnastica artistica, mentre ai migliori tempi di ogni categoria, sia maschile sia femminile, verrà conferito il premio dedicato a Pino Calendi, storico amico e cronometrista della manifestazione. La partecipazione è gratuita ed è possibile iscriversi allo Iat a Largo Porto Giulio o presso il campo di gara fino alle 16:30 di domenica 4 agosto.
Scontro frontale tra un furgone e un'auto: feriti moglie e marito, interviene l'elisoccorso. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 17:30, lungo la strada provinciale 361, "Septempedana", che collega San Severino Marche alla frazione di Taccoli.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, ai rilievi procedono i carabinieri della Compagnia di Tolentino. Sul posto sono giunti immediatamente i sanitari del 118. Ad avere la peggio è stato il conducente dell'auto, una Fiat Panda vecchio modello, estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco e poi consegnato alle cure mediche.
A seguito dei traumi riportati nell'impatto, è stato richiesto il supporto dell'eliambulanza: il paziente è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. Al nosocomio dorico è stata trasferita anche l'altra occupante della vettura, la moglie dell'uomo. Si sono registrate inevitabili ripercussioni al traffico.
Con l'appalto dei lavori della casa di comunità e ospedale di comunità di Treia, l'azienda sanitaria territoriale di Macerata ha concluso la fase di aggiudicazione di tutti gli interventi finanziati con fondi Pnrr e regionali, dove saranno ristrutturate o costruite ex novo le strutture territoriali di presa in carico dei pazienti da realizzarsi nei comuni di Recanati, Civitanova, Corridonia, Macerata, San Severino e Camerino.
L’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione della struttura sanitaria di Treia per l’adeguamento della casa di comunità e dell’ospedale di Comunità, è stato aggiudicato per un finanziamento complessivo di 2.200.602,55 euro, di cui un milione di euro con fondi Pnrr, mentre 1.200.602,55 euro con fondi regionali.
L’aggiudicazione riguarda la ristrutturazione di due piani dell’edificio, situato in piazzale Leopardi a Treia, che sarà adeguato al manuale vigente per l’autorizzazione istituzionale e sarà migliorato anche dal punto di vista impiantistico, non solo di prevenzione incendi.
La struttura sanitaria, una volta realizzata, garantirà alla cittadinanza che le attività ambulatoriali e di degenza esistenti vengano erogate in ambienti moderni dotati di maggior confort per i pazienti.
"Crediamo che le Case e gli Ospedali di Comunità rappresentino la prima e più immediata risposta territoriale ai bisogni di assistenza sanitaria della popolazione e di presa in carico soprattutto delle cronicità e delle fragilità dei pazienti", dichiara il direttore generale Marco Ricci.
“Vogliamo garantire ai cittadini dell’entroterra maceratese un presidio sanitario attivo sul territorio, in grado di dare risposte rapide ed appropriate ai bisogni di salute di tutta la popolazione, dall’età pediatrica all’età adulta, in ambienti confortevoli e dotati delle migliori e più moderne tecnologie", dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
"Rispetto alla sanità accentrata nei grandi presidi ospedalieri dei centri urbani - prosegue - con queste misure vogliamo potenziare la sanità territoriale e la prossimità dei servizi ai cittadini, risolvendo molti problemi che erano stati evidenziati da una politica sanitaria preesistente".
All’interno della casa di comunità saranno presenti gli ambulatori dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. L'ospedale di comunità, invece, sarà una struttura sanitaria di ricovero che svolgerà una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero per acuti, con la finalità di favorire oltre alle dimissioni protette in luoghi idonei anche la stabilizzazione clinica e il recupero funzionale di pazienti cronici riacutizzati e fragili.
Claudio Tombolini, uno dei fondatori di ORAstudio, è stato eletto nuovo segretario del Chapter Marche di Green Building Council Italia. Succede ad Andrea Valentini, segretario uscente, ed avrà come vice Marco Mancini di Alma Restauri.
Nel suo mandato, Claudio Tombolini svilupperà nel territorio la diffusione delle innovazioni promosse da Gbc Italia tra imprenditori e istituzioni, oltre a promuovere localmente le iniziative volte alla valorizzazione dei temi fondanti dell'associazione.
"Questo incarico in Green Building Council Italia è importante e gratificante per me e per ORAstudio, perché sposa perfettamente la nostra mission: creare e progettare nella direzione del recupero e della rigenerazione urbana, in modo da preservare i caratteri identitari di un luogo", afferma Claudio Tombolini.
La testimonianza più forte di questo approccio è Interno Marche, il nuovo hotel di Tolentino di cui ORAstudio ha curato il progetto architettonico e di interior design, che ha ottenuto una doppia certificazione livello Platino, sia per quanto concerne LEED v4 for Hospitality (primo Hotel in Italia e terzo nel mondo), che per quanto riguarda Gbc Historic Building (primo edificio in assoluto al mondo).
"Essere parte della più grande organizzazione internazionale attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili è un riconoscimento ma soprattutto uno stimolo affinché il nostro settore vada sempre di più verso criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto", conclude Claudio Tombolini.
È in calendario per domenica 4 agosto a Fiuminata, la 46° edizione della "Marcia dei Quattro ponti-Memorial Decio Beni", classica competizione podistica nazionale Fidal, organizzata dall’omonima associazione in sinergia con comune e Pro Loco, enti municipali di Pioraco e Sefro, sezione locale dell'associazione nazionale carabinieri, Unicam, Avis intercomunale Fiuminata-Pioraco-Sefro, Consorzio turistico Alta valle Potenza e Scarzito.
La gara competitiva, valevole per il Grand prix Goba strada 2024, si disputerà sul percorso di 12,5 km tradizionalmente usuranti alla distanza, con partenza alle 9:30 da Pontile da cui poi avrà inizio la passeggiata ludico-motoria di 2,2 km.
In palio i trofei 44° "Alfredo Beni" da assegnare al primo in classifica appartenente ai gruppi sportivi militari; 13° "Alfredo Costantini" alla prima atleta in graduatoria, effettiva a gruppi sportivi militari; 23° "Giovanni Grelloni" al primo atleta in assoluto; 1° "Alta Valle Potenza e Scarzito" per la prima nella graduatoria assoluta.
Si prospetta molto elevato il numero dei concorrenti: in relazione alle loro referenze, essendo accreditati da primati personali conquistati in gare internazionali e mondiali vestendo la maglia azzurra, l’ago del pronostico oscilla sul filo dell’incertezza.
Nella rappresentativa del Gruppo sportivo Carabinieri di Bologna, spiccano Yohanes Chiappinelli originario dell’Etiopia divenuto senese, già oro Europeo, 7 presenze in Nazionale, e Giovanna Selva, piemontese, in evidenza negli Europei. Portacolori delle Fiamme Azzurre, il Corpo della Polizia penitenziaria, è la piemontese Nadia Cavagna maratoneta e mezzofondista di valore con successi nelle campestri.
Della compagine dell’Aeronautica militare fà parte l’emiliano Alessandro Giacobazzi che ha collezionato affermazioni tra Europei, Universiadi e campionati mondiali. L'abruzzese ex carabiniere Alberico Di Cecco è un affermato mezzofondista e maratoneta. Marika Monaldi (Passologico Pescara) lo scorso 21 giugno ha vinto la Strafoligno poi la Notturna a Tocco di Casauria. Jean Marie Viannej Niyomukiza (Libertas Unicus Livorno) il 10 luglio ha conquistato il successo nel Trofeo Città di Avellino. Alla Virtus Lucca appartiene Violette Nday Ikengurukiye.
L'Helvia Recina si appresta a iniziare un altro avvincente campionato di Seconda Categoria con rinnovate ambizioni e determinazione. Dopo l’ultima stagione da neopromossa, culminata con l’accesso alla semifinale playoff contro il Santa Maria Apparente, gli orange hanno l’obiettivo di migliorare ulteriormente i risultati dello scorso anno. La sconfitta in semifinale, arrivata al termine di una partita combattuta fino all’ultimo minuto, ha lasciato un segno e alimentato la voglia di rivalsa.
Il cambio più significativo è avvenuto in panchina, dove Mister Mauro Corvatta ha preso il posto di Mister Andrea Luzi, l’artefice della rinascita dell’Helvia Recina. Corvatta ha mostrato subito entusiasmo e determinazione per affrontare la nuova avventura: "Le prime impressioni sono state senza dubbio positive. Il clima è quello giusto per affrontare al meglio un campionato che sappiamo sarà difficile. La società, visti anche i risultati dello scorso anno, ha grandi aspettative. Abbiamo preso giocatori funzionali per l’obiettivo quindi siamo fiduciosi."
Il nuovo allenatore arancionero ha sottolineato l'importanza di creare un gruppo unito, sfruttando al meglio le potenzialità di tutti i giocatori. La tifoseria di Villa Potenza, nota per il suo calore, sarà un fattore determinante per rendere la stagione ancora più emozionante.
La dirigenza, con i direttori sportivi Roberto Grioli e Roberto Carnevali, ha lavorato diligentemente per rinforzare l’organico. Grioli ha spiegato: "Siamo partiti con l’intenzione di cambiare il meno possibile. Per varie vicissitudini ci siamo trovati a dover sostituire alcuni elementi. Sono convinto che chi è arrivato sarà motivato così come lo è chi è rimasto. Lo scorso anno, da neopromossa, abbiamo commesso qualche errore nel momento clou della stagione. Spero che ci sia servito per non ripeterli, poi il giudice supremo sarà come sempre il campo."
Tra i nuovi innesti, spicca il ritorno di Andrea Agnetti, esperto attaccante classe ’85. Agnetti ha espresso grande emozione per il suo ritorno: "Sono molto emozionato di ritornare all’Helvia Recina. Appena ho ricevuto la chiamata della società non ho esitato un attimo. Per me indossare di nuovo questa maglia arancione è davvero tanta roba. Spero di mettere a disposizione della squadra tutta la mia esperienza."
Un altro elemento chiave sarà Mario Clementoni, che rientra dopo un lungo infortunio: "Non vedo l’ora di tornare in campo. Sono contento della riconferma che comunque non era scontata dopo un anno difficile in cui sono stato fermo. Giocare per la squadra del mio paese è per me un motivo di vanto. Sarà anche questa una motivazione per tornare al meglio."
A questi si aggiungono i rinforzi provenienti dalla Cluentina: Cammertoni e Foglia, quest'ultimo "villarolo doc" che torna dunque anche lui vestire la maglia orange.
Non mancherà poi ovviamente il contributo di Michele Pietrella, confermato capitano, che a 42 anni continua a essere una colonna portante della squadra. Pietrella ha dichiarato: "Vincere non è mai facile, così come non lo è stare fra le squadre di testa. Ripetersi sarebbe un ottimo risultato, ma cercheremo di non commettere gli stessi errori dell’anno scorso che ci sono costati qualche punto nelle ultime partite. Tenteremo di fare del nostro meglio per soddisfare una società che è sempre presente e non ci fa mancare nulla. Abbiamo accolto molto bene i nuovi arrivati e speriamo dunque di fare un bel campionato e portare tanta gente allo stadio. Cercherò di dare il mio contributo a livello di gioco, di spogliatoio e di carisma, trasferendo le motivazioni che ho ancora a una certa età anche ai più giovani."
Con una rosa rinforzata e un nuovo allenatore carico di entusiasmo, l'Helvia Recina si prepara quindi a fronteggiare nuove sfide. La serietà e l’ambizione della società, unite al calore della tifoseria di Villa Potenza, saranno gli ingredienti fondamentali per puntare a nuovi successi in questa nuova stagione che si appresta a cominciare.
(Credit Photo Mirko Isidori)
"Erano gli anni '90, quando a Muccia un gruppo di amici, il solito gruppo di amici, si trovava al bar a passare i pomeriggi e le serate. Non c'erano i social, Facebook ed Instagram erano parole sconosciute, non c'erano i telefonini, c'era solo una cabina a gettoni in piazza". Inizia così il racconto della storica band di Muccia, gli 'Uscita d'emergenza', che quest'anno hanno compiuto trent'anni. Tra stop e ripartenze ecco una storia di amore per la musica e di amicizia.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata alla nostra redazione da una delle prime fan, nonché amica, dei componenti del gruppo:
"Il nostro posto di ritrovo era 'La pizzeria di Mara', era lì che ci trovavamo, senza nessun messaggio di conferma. Quello era il nostro appuntamento. Quasi tutti avevamo conseguito il diploma e le giornate erano monotone a causa dei pochi impegni. Così scherzando “quattro amici al bar” pensarono di ritrovarsi per suonare, più per strimpellare e magari cantare insieme le canzoni che accompagnavano le nostre giornate.
"La canzone del sole" era troppo banale, ma era l’unica che aveva pochi accordi (Re, La e Mi), quelli giusti per iniziare. Ma era in italiano e per essere più importanti era giusto cantare in inglese. "What’s app" (For No Blondes) non poteva che essere la scelta giusta. Maurizio, Mazza per gli amici, avrebbe sicuramente trovato gli accordi.
Così inizia questa avventura, un po' per scherzo, s', ma con tanta voglia di fare qualcosa e riempire la monotonia delle giornate. Allora Maurizio, Massimiliano, Simone, Michele, Giampiero e Luca, tastiera, basso, chitarre e voce. Le donne no, doveva essere qualcosa di privato dove magari ci si poteva confidare anche di qualche problema sentimentale. Dove ci troviamo?
Non si poteva provare in pizzeria, certo che no, ma a Muccia l’alternativa si trovava sempre. C’erano un sacco di posti, c’era l’asilo dove si poteva iniziare a fare le prove. Partì questa avventura…spartiti, note, fogli, cartelline, ma l’acustica sicuramente non era delle migliori. I ragazzi passavano pomeriggi e serate sempre chiusi lì, a fare le prove. Noi ragazze ci sentivamo escluse e messe da parte, magari tra di noi c’era anche chi provava qualche sentimento particolare per loro…nascevano le prime cotte, i primi fidanzamenti, così anche noi decidemmo di sostenere questa idea.
Con discrezione andavamo ad ascoltarli, senza però mettere minimamente bocca nelle loro scelte musicali e diventammo le loro fans più sfegatate. In quegli anni non c’erano cartoni come Inside Out che spiegavano le emozioni, dovevamo essere bravi a capire cosa si nascondesse dietro a sensazioni che non avevamo mai provato ed erano sconosciute.
Le prove dall’asilo si erano spostate al Teatro Marenco: le serate diventavano più corte, più fredde, non sempre e non tutti potevamo uscire dopo cena, era iniziata la scuola. Anche l’acustica del teatro non era delle migliori, ma le serate erano sempre piene di idee e di grandi progetti. Era arrivato anche il momento di dare un nome a questa band, ma ogni pensata non soddisfaceva le aspettative di tutti.
Una sera, Michele che suonava la chitarra, alzò gli occhi e nel locale del teatro, sopra ad una porta c’era un segnale luminoso verde dove c’era scritto Uscita d'emergenza… disse che questo sarebbe stato il nome del gruppo. L’idea piacque a tutti.
Il tempo passava, le prove erano con una cadenza giornaliera e si avvicinava la primavera. Intorno a Muccia girava la voce che si era formato un gruppo musicale ed iniziavano le prime richieste di concerti. Non erano stadi ma feste di paese e tutto questo dava una carica ancora più grande.
C’era un altro problema: come si sarebbero spostati per andare a cantare?
C’era il furgone di Don Vittorio, un Fiat 238, di colore verde militare e lui, grande uomo, non avrebbe di certo negato il suo aiuto, previa autorizzazione del Kaimano, uomo di fiducia del parroco, il cosiddetto perpetuo. Nel gruppo entravano sempre nuove persone, c’era un ricambio continuo di amici, anche con un’età diversa. Il repertorio era in inglese, ma nel momento in cui si voleva cantare in italiano, c’erano i Nomadi che soddisfacevano tutti gusti e, con questa scusa, ci portavano ai concerti…chi se la scorda quella serata a Civitanova per andare ad ascoltare Augusto Daolio?
Dietro ad ogni locandina c’era puntuale l’idea dello Sceriffo…sempre presente in ogni occasione, diventato, poi, nel tempo, grafico ufficiale e consigliere, una sorta di Grillo parlante. Le canzoni, ormai, aumentavano e la scaletta era sempre più ampia, per tutti i gusti, il cantante era sempre lui, Massi, il Duro che si alternava d altri amici, Giampiero e Luca. Alla tastiera un occhio attento, il Maestro Mazza…forse l’unico a conoscere bene la musica, infatti insegnante. Alla chitarra l’architetto, sempre presente negli anni, preciso e puntiglioso, la certezza del gruppo.
Il primo concerto al Teatro Marenco, in prossimità della Santa Pasqua, fu senza batteria perché nessuno la suonava né la possedeva ed acquistarla sarebbe stato un impegno troppo importante. Il gruppo era formato da tre voci, Massi, Giampiero e Luca, tre chitarre, l’architetto, Michele e la Canaglia, ed il basso, Simone, il Tecaro. La batteria era improvvisata dalla tastiera tutto-fare del Maestro Mazza. Successivamente, dopo un sacrificio economico e morale, fu acquistata la prima batteria e Simone, il Tecaro si cimentò ad imparare a suonarla. Il gruppo prese forma e cominciò così a suonare.
Nel gruppo prese il posto di Michele, Piero Carboni con la sua chitarra acustica. Nel 1997, a causa del terremoto, le prove ed i concerti vennero sospesi e molti componenti, causa inagibilità, si dispersero nei meandri della loro solitudine. Nel 2000, l’anno zero, le prove ricominciarono nella palestra, Marco Marucci, quindicenne, prese il posto di Simone, con la partecipazione straordinaria dell’amico Maurizio Cavallaro, che ricordiamo con affetto come uno di noi. Il gruppo, intanto, decide di prendere una pausa di riflessione, la cosiddetta crisi di mezza età, quasi tutti perdono i capelli ma maturano e dicono di essere diventati saggi.
Nel 2008 ripartono più carichi di sempre con l’entrata del Profeta e di Massimo Esposto. La famosa maturità si concretizza con la composizione di Gervasio, registrata in una sala d’incisione, grazie all’amico Pierpaolo. Si susseguono Riccardo Cennorella al basso, il ritorno di Marco Marucci, un po’ più adulto e l’amico Lucio Testiccioli, al quale rivolgiamo un caloroso abbraccio ed un pensiero speciale.
Tutto il percorso musicale è stato accompagnato da fonici di un certo spessore, come Tequila, capace di addormentarsi durante un concerto, Fabio Cucculelli ed Alessandro Simoni, che ringraziamo per il prezioso aiuto.
Purtroppo, arriva il 2016 ed il gruppo, a causa degli eventi sismici, diventa inagibile come, del resto, tutto il paese, ma il 31 dicembre suonano sotto il famoso tendone che ospitava mensa e dormitorio, per l’inizio di un nuovo anno con l’augurio di una vera rinascita per tutti, fino ad arrivare alla formazione attuale composta da
Colgo l’occasione per ringraziare a nome dei componenti del gruppo tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli anni per aver loro permesso di concretizzare questo sogno, sostenendoli in ogni iniziato. A nome di tutti noi, credo sia doveroso ringraziarli per questo grande regalo che ci hanno fatto negli anni.
Sono stati ragazzi che, da soli, hanno saputo dar vita ad un progetto ambizioso, che ha rafforzato amicizie con la complicità di grandi compagni di avventura, sostenendosi a vicenda anche in situazioni difficili. Gli auguriamo di ritrovarci qui tra venti anni con un repertorio degno dell’età ma con lo stesso entusiasmo e la stessa allegria e magari ancora più saggi di quello che sono diventati oggi".
“Nel profondo dell’inverno che ci siamo trovati a vivere, abbiamo imparato che dentro di noi c’è un’estate invincibile”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai interviene in merito all’articolo relativo ai lavori in corso sulla statale. “Prendiamo atto delle dichiarazioni effettuate a mezzo stampa da un operatore balneare, in merito alla situazione dei lavori di ripristino della sede stradale, in via Cristoforo Colombo, ed in particolare nella zona destinata a parcheggi, nel lato est".
"Dopo l’intervento dei tecnici comunali, effettuato in mattinata, è stato riscontrato che la ditta Open Fiber, alla quale è stata rilasciata regolare autorizzazione in data 28 settembre 2022 per l’esecuzione dei lavori di scavo relativi allo sviluppo della rete di fibra ottica nel territorio del comune, sta operando in difformità all’autorizzazione. Pertanto è stato ordinato di portare a compimento quanto iniziato allo scopo di eliminare immediatamente ogni eventuale pericolo per la pubblica incolumità. - continua Carassai - Nel frattempo è stato fissato un incontro per la giornata di domani allo scopo di interrompere le lavorazioni in corso e rinviarle al termine della stagione estiva".
Conclude poi: "Tutto ciò in conformità con quanto deciso dall’amministrazione comunale anche per altri lavori, a partire dalla riqualificazione di Viale Vittorio Veneto e Corso Garibaldi, opere il cui inizio lavori è stato preventivato per il 26 agosto 2024".
'Calici dal Balcone' raddoppia anche nel 2024 e trasforma il centro storico di Cingoli in un grande vigneto sulla terrazza panoramica più suggestiva delle Marche. Il 16 e il 17 agosto a partire dalle 18:00, infatti, si terrà sul Balcone delle Marche la tradizionale manifestazione eno-gastronomica organizzata dal comitato di Cingoli della Croce Rossa Italiana con il patrocinio dell'amministrazione comunale, della regione Marche, della Proloco locale, dell'Ais Marche Jesi-Castelli e di Slow Food-Castelli di Jesi.
L’evento, che ha il suo focus sul “Bere sano e consapevole” con il progetto “Mettiamoci sulla Buona Strada – Insieme impariamo a bere”, quest’anno ha come tema principale “Le vigne”. Nell’intenzione degli organizzatori, infatti, vi è l’idea di raccontare il produttore dalla vigna al vino. Recandosi presso i vari stand degli imprenditori agricoli, infatti, ci sarà una narrazione di come nasce il vino, nelle sue varie fasi di produzione, fino ad arrivare nel bicchiere per essere degustato dal consumatore.
Ogni via di Cingoli, inoltre, per due serate si trasformerà in una vigna: ad esempio, Corso Garibaldi durante Calici dal Balcone si chiamerà "Vigna Garibaldi", e così via tutti gli angoli del Centro Storico della città. Qui ci saranno stand gastronomici con prodotti tipici cingolani come la crescia, le cresciole di polenta o i vincisgrassi. Le due serate saranno allietate da spettacoli di vario genere e da artisti di strada.
In Vigna Vittorio Emanuele II, inoltre, ci sarà l’area “Calici dai Balocchi” per i più piccoli e non solo, curata dai giovani della Croce Rossa di Cingoli, con gonfiabili, Cri Land, mini rappresentazioni teatrali, truccabimbi e palloncini, balli di gruppo, MSBS Junior e Cri Sport. Queste due ultime attività sono legate al progetto “Mettiamoci sulla Buona Strada” per la diffusione di una cultura della salute e della prevenzione dell’abuso di alcool, specialmente quando si è alla guida di un veicolo.
In Cri Sport, nello specifico, verranno effettuate delle prove sportive mediante i visori che simulano lo stato di ebbrezza: completate tutte le varie attività, si potrà partecipare all’estrazione di un premio finale. MSBS Junior, invece, è un percorso da fare in bicicletta o in monopattino per i bambini al fine di sensibilizzarli sul codice della strada.
Tutto il ricavato della manifestazione sarà destinato a sostenere le attività socio-assistenziali promosse dal Comitato della Croce Rossa Italiana di Cingoli. Calici dal Balcone, in conclusione, è l’occasione perfetta per chi desidera trascorrere due serate all’insegna del benessere.
I visitatori potranno gustare prodotti enogastronomici di qualità, legati al territorio, godendo di buona musica e di spettacoli di intrattenimento, per grandi e piccoli, che animeranno il centro storico per tutta la durata dell’evento.
Civitanova lancia la prima festa dell’estate dedicata ai più giovani. L’evento, dal titolo "I have a dream", è in programma lunedì 5 agosto allo Shada ed è organizzato dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Civitanova in collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata, dipartimento per le dipendenze patologiche, e lo sportello Informadonna cittadino.
"Abbiamo voluto lanciare, per la prima volta, questo evento perché vogliamo portare ai ragazzi contenuti importanti in forma leggera, dando loro degli esempi positivi e propositivi - ha detto Barbara Capponi, assessore ai servizi sociali durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento -. Fondamentale la presenza dei nostri giovani che possano raccontare ad altri giovani il loro percorso fatto anche di cadute, di rinunce e di secondi posti con l’obiettivo di incoraggiarli a coltivare i loro talenti".
"Come politiche sociali siamo convinti che tutti siano diversi e diversamente capaci ed è proprio in quest’ottica che abbiamo voluto questa serata dove verremo a parlare ai giovani nel loro mondo e con il loro linguaggio. Ricorderemo ad ognuno che facendo leva sui loro sogni e sulle loro emozioni, possono costruire qualcosa di bello per se stessi e per gli altri", conclude Capponi.
Si inizia a partire dalle ore 21 con la cena al costo di 20 euro (prenotazione allo 0733/811653) che sarà intervallata da momenti musicali, di approfondimento e di riflessione insieme a giovani artisti del territorio quali il jazzista e cantautore Marco Martellini e l'associazione Zona 14, composta da ragazzi appassionati alle arti di strada ed alla cultura. Seguirà lo spettacolo del noto deejay e producer Nicola Pigini (tra le cui collaborazioni spiccano ad esempio Vasco Rossi, Jovanotti, Irama, J-Ax, Elisa, Elodie, Bob Sinclair ed altri).
Alla conferenza stampa presente anche la consigliera comunale Paola Fontana che lo scorso anno ha avuto l'idea di lanciare una campagna contro la violenza sulle donne. "Abbiamo toccato teatri, ospedali e fatto banchetti informativi in strada - ha detto -. Nel programma era previsto anche questo appuntamento dedicato ai giovani, dai 15 ai 19 anni, ed insieme ad Aldo Ascani siamo riusciti ad avere con noi il dj Nicola Pigini".
"Orgogliosi e favorevoli a queste iniziative che offrono spunti di riflessione in un contesto divertente", ha detto Fabiola Polverini, presidente della Commissione Pari Opportunità. "Le dipendenze tra i giovani rappresentano un problema delicato - ha aggiunto Juri Muccichini del dipartimento di prevenzione e dipendenze -. Bisogna far capire ai ragazzi che spendersi in qualcosa è importante per costruire il loro futuro".
Tra gli ospiti il dj Nicola Pigini: "Ringrazio l’amministrazione ed Aldo Ascani per avermi coinvolto in questo progetto e lo ringrazio perché grazie a lui ho realizzato il mio sogno di lavorare nel mondo della musica. Porto molto volentieri la mia testimonianza a questa serata. A volte la parola sogno viene interpretata male, si pensa che sogno significa arrivare comunque, invece spesso avere un sogno significa avere passione per raggiungere gli obiettivi. Oggi i ragazzi passano le giornate a vivere la vita degli altri sui social, invece dobbiamo fargli capire che è fondamentale coltivare le proprie passioni con determinazione e tenacia".
Insieme a Pigini, la serata sarà animata dal jazzista e cantautore Marco Martellini "felice di partecipare e interfacciarmi con i giovani su temi così importanti attraverso le mie canzoni che parlano d’amore e di come bisogna sempre credere nei loro sogni" e dall’associazione Spazio Hip Pop Zona 14 "dimostreremo - ha detto Ludovica Fabbroni - come abbiamo realizzato il nostro sogno, quale appunto Zona 14, un posto sano, colorato dove i ragazzi possono sperimentare la loro arte".
Da domenica 4 a domenica 11 agosto il Comune di Valfornace ospita la “Festa della Rinascita”, evento dedicato a Santa Maria Assunta che al programma religioso unirà diverse iniziative civili.
Domenica 4, alle ore 11, santa messa presso il parco “Girolamo Varnelli” e in serata, dalle ore 21, processione con le fiaccole. Mattinata dedicata alle passeggiate in e-bike, dalle ore 8 alle 12, mentre il pomeriggio vedrà diversi eventi sportivi a partire dalle ore 17. A seguire il concerto dei cori “Monti Azzurri” e “Incanto” al Castello di Pievebovigliana alle ore 18,30 prima della degustazione di dolci tipici a partire dalle ore 21,30.
Quest’anno la giornata del 5 agosto sarà particolarmente speciale e sarà dedicata a tornei e dimostrazioni di giochi e sport tradizionali organizzati in collaborazione con la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali (Figest) e con le associazioni sportive del territorio. L’appuntamento si terrà dalle ore 17 presso gli impianti sportivi di Fiordimonte. Pomeriggio e sera degustazione di prodotti tipici con musica del dj Emiliano Effe.
Sempre lunedì 5 agosto, dalle ore 10 alle 12, una mostra fotografica sulle opere restaurate anticiperà la conferenza, prevista per le ore 17,30, che sarà tenuta dal dottor Pierluigi Moriconi della Soprintendenza Belle Arti, Archeologia e Paesaggio delle Marche sul tema: “Le chiese dell’Assunta a Valfornace” e che sarà dedicata ai restauri delle opere d’arte cittadine.
Martedì 6, alle ore 10, cerimonia di inaugurazione della mostra sulla Sacra Sindone presso il Centro polifunzionale "Maria Ciccotti" con riproduzione a grandezza naturale del Sacro Lino. Sempre nel pomeriggio, dalle ore 17,30, conferenza dell’ingegner Carlo Morosoi sul tema “La ricostruzione delle chiese del territorio comunale”. Nel pomeriggio, dalle ore 17, eventi sportivi. Alle 21 gara di briscola e, a seguire, piano bar con Emanuele Concetti.
Mercoledì 7 agosto, alle ore 17,30 presentazione del libro “La condizione della memoria” di Giulia Corsalini. Nel pomeriggio, sempre dalle ore 17, eventi sportivi, alle 18 partita di calcetto femminile e in serata, dalle ore 21, Memorial Ennio Morricone.
Giovedì 8 agosto, dalle ore 17,30, conferenza a cura dell’Avis sul tema del volontariato. Dalle ore 18,30 mercatino in piazza Vittorio Veneto e, a partire dalle ore 20, degustazione di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio. In serata, alle ore 21, commedia teatrale con la compagnia “Dieci DonneMammeMatte”.
Venerdì 9 agosto, in mattinata dalle ore 9, giochi popolari per bambini nella zona degli impianti sportivi di Pievebovigliana poi ristoro per i più piccoli. Dalle ore 16 giochi popolari in piazza Vittorio Veneto e, alle ore 18, incontro dei bambini con Frate Mago, al secolo padre Gianfranco Priori, presso il parco giochi di via Don Orione. Dalle ore 18,30 alle 20, 30 voli in mongolfiera. Sempre dalle ore 18,30 mercatini in piazza Vittorio Veneto. A partire dalle 20, invece, degustazione di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio. Alle 21 spettacolo di magia di Frate Mago e, a seguire, musica con il complesso “Matteo e le Gemelle”.
Sabato 10 agosto, nel pomeriggio dalle ore 17,30, conferenza a cura dell’artista Sandra Carassai sul tema “Le icone e l’Assunta”. In piazza Vittorio Veneto, dalle ore 17, gonfiabili e mercatini a partire dalle ore 18,30. Alle ore 20 degustazioni di prodotti tipici in collaborazione con le attività commerciali del territorio e serata di liscio.
Domenica 11 agosto, alle ore 9, Marcia degli anziani. Alle 11 santa messa di ringraziamento all’aperto presso il parco “GirolamoVarnelli”. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, partita delle “Vecchie Glorie” della squadra di calcio di Pievebovigliana. In serata, dalle ore 20, cena di fine in piazza Vittorio Veneto, premiazione delle attività sportive e poi, come gran finale, spettacolo pirotecnico con musica dei Revival.
Venerdì 9 agosto, alle ore 21 in piazza Della Repubblica a Castelraimondo, si esibirà il “Perla Palmieri Ensamble” per la IV edizione del festival “Borghi in Jazz”.
Il quintetto è guidato proprio da Perla Palmieri, giovane cantautrice di Castelraimondo che ritroverà quindi i suoi concittadini tra il pubblico dell’evento a ingresso libero organizzato da Tolentino Jazz con il patrocinio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, del Consiglio Regionale delle Marche e della Regione Marche. L’artista castelraimondese, tra l’altro, sarà anche premiata con il “Cassero d’argento” nella serata di domani durante Marche in Vetrina.
Perla Palmieri è una giovane cantante jazz, compositrice, e autrice di arrangiamenti per varie formazioni. La sua è stata definita una voce potente, calda e vivace, capace di curati giochi timbrici e di una spiccata padronanza e agilità vocale. Si è laureata al biennio di Canto Jazz con 110 e lode e menzione d’onore, presentando i suoi brani originali da lei stessa arrangiati per un ensemble di 15 elementi. L’artista infatti rivela una profonda passione per la sperimentazione nell’improvvisazione jazz, con un’attenta percezione del ritmo, ricerca del suono e grande cura dell’interpretazione.
Si è esibita in diversi festival, tra cui il Pescara Jazz, il Cittadella Jazz Festival e l’Itaclub Jazz Festival. Finalista in diversi concorsi tra cui il Premio Internazionale Massimo Urbani 2023 (in cui ha vinto il Premio Social e la borsa di studio Nuoro Jazz 2023), e il Festival Nazionale dei Conservatori Italiani, dove con il suo quintetto “Perla Palmieri Ensemble”, ha presentato un progetto con alcuni suoi inediti. Vince nel 2024 il secondo premio (con solo un decimo di punteggio dal primo premio) e il premio del pubblico alla finale dei cantanti del Premio Nazionale “Chicco Bettinardi” di Piacenza.
Selezionata come prima vocalist, si è esibita sul territorio nazionale con l’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani (ONJ) diretta dal Maestro Pino Jodice. Da novembre 2023 fa anche parte dell’organico dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti (ONJGT) di Roma, selezionato dal Maestro Paolo Damiani. Partecipa a diversi progetti, tra cui l’”Itaclub Jazz Orchestra”, diretta dai Maestri Cristiano Arcelli e Michele Polga, con la quale ha presentato un suo inedito interamente composto e arrangiato ad hoc per la medesima formazione.
Sempre da novembre 2023, insieme ad altre 24 grandi artiste tra cui Simona Molinari, Karima, Carla Marcotulli e Susanna Stivali, è parte del gruppo di cantanti jazz e pop jazz scelte da Rossana Casale per promuovere il suo progetto “Women in Jazz Unite! Italy”, nato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, progetto di cui hanno parlato gli organi di stampa nazionali e ospitato dal tg1 proprio nel giorno della ricorrenza (25/11/2023). Continua la sua partecipazione a eventi live in varie zone d’Italia. A breve uscirà il suo primo disco “My Jazz Identity” con un progetto di brani originali e non, che sta presentando live con il suo quintetto “Perla Palmieri Ensemble”.
In queste giornate estive a Montecassiano sono riapparse le magliette rosse dei ragazzi di "Cistoaffarefatica". L’amministrazione comunale ha aderito anche quest’anno al progetto finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche.
Hanno risposto all’appello ben quattro squadre di giovanissimi i quali, guidati dai tutor Lorenzo ed Elisabetta e con la preziosa direzione dell’esperto volontario Dino Tartabini, hanno effettuato lavori di manutenzione degli arredi dei parchi in via Mei Gentilucci e in via Maritano e hanno dipinto buona parte della staccionata della pista ciclopedonale.
I ragazzi hanno “fatto fatica” insieme con curiosità ed entusiasmo maturando, nello stesso tempo, senso di cura e di rispetto per il patrimonio pubblico. «Il progetto Cistoaffarefatica – afferma il vice sindaco Katia Acciarresi – è una efficace iniziativa per coinvolgere i giovani e sensibilizzarli al senso civico e all’amore per le cose di tutti nonché per creare un dialogo costruttivo e stimolante fra generazioni attraverso il lavoro svolto in collaborazione con i volontari esperti. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del progetto».
Il sindaco Leonardo Catena a sua volta interviene con parole di apprezzamento per questa iniziativa: «In questi tempi di disagio sociale, questo genere di azioni è fondamentale per dare fiducia ai nostri ragazzi che hanno a cuore il bene dell’ambiente in cui viviamo, questa generazione ha la stoffa e le capacità per diventare la classe laboriosa e diligente di cui il nostro paese ha bisogno».
Ieri, 31 luglio, infine si è svolta a Senigallia una giornata conclusiva di festa per tutti gli aderenti delle Marche a "Cistoaffarefatica!", il vice sindaco Katia Acciarresi ha partecipato insieme ad un bel gruppo di ragazzi di Montecassiano e ha avuto modo di fare un intervento nel quale, oltre a descrivere l’entusiasmante esperienza montecassianese, ha ricordato con affetto e commozione Nicolò Cesini che proprio poche settimane prima del tragico incidente aveva preso parte anche lui a questo progetto.
Nei giorni scorsi il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha raccolto l’invito della Fondazione Padre Matteo Ricci ed ha accolto in città un gruppo di studenti cinesi laureandi in architettura. La delegazione è giunta a Tolentino su interessamento del presidente della Fondazione Dario Grandoni e dell'Università Politecnica delle Marche.
La Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci è stata costituita nel 2003 con lo scopo di promuovere e sostenere le relazioni internazionali, gli scambi sociali, religiosi, linguistici e culturali con l’Est asiatico e specialmente con la Cina, nell'ambito dell'opera missionaria di Padre Matteo Ricci.
I giovani studenti hanno visitato il centro storico di Tolentino, apprezzandone le peculiarità costruttive medievali e hanno potuto conoscere i monumenti più importanti tra cui il complesso monumentale della Basilica di San Nicola con il suo trecentesco ciclo di affreschi "Cappellone".
Grazie al tour organizzato dal sindaco Sclavi hanno potuto toccare con mano l'evolversi storico dell’urbanistica in un centro storico come quello di Tolentino, traendo molti spunti per le loro tesi, in corso di elaborazione in vista della loro discussione di laurea in architettura.
La mattinata si è conclusa presso il nuovo Hotel Interno Marche dove hanno potuto ammirare la bellezza di tanti oggetti di design made in Italy e la qualità dei manufatti realizzati dai maestri artigiani nelle grandi aziende di Tolentino, in un binomio di grande particolarità stilistica.
"In particolare - ha evidenziato il Sindaco Sclavi - i nostri ospiti, in poche centinaia di metri hanno potuto apprezzare direttamente e non su un tablet o uno smarthphone, la bellezza di una cattedrale, il profumo di un viale alberato di tigli, gli edifici di inizio ‘900 e la straordinaria trasformazione di un antico opificio in boutique hotel con oltre 400 oggetti di arredamento di grandi architetti e designer".
La delegazione cinese è rimasta favorevolmente colpita da questo breve ma intenso interscambio culturale che ha consentito loro di valutare direttamente, dal punto di vista urbanistico, l’antico concetto di centro storico che è mutato, nei secoli, in base ai cambiamenti sociali ed economici che hanno interessato le nostre città che hanno cambiato la propria immagine e distribuzione degli spazi.
Un incontro cha ha rafforzato i rapporti di reciproca conoscenza tra due realtà che seppur diverse sanno sempre scambiarsi esperienze positive che vanno ad arricchire il bagaglio culturale e professionale di chi le sa vivere. In particolare gli ospiti hanno apprezzato Interno Marche che si presenta proprio con un luogo simbolo del migliore design italiano e non solo.
Maria Dina Zanfardino, residente a Porto Potenza, oggi compie 87 anni e con l’occasione abbiamo voluto pubblicare una sua lettera dedicata al padre, di profondissima attualità. Prima di entrare nel vivo di quest’ultima vale la pena citare brevemente l'excursus biografico di Maria Dina: Assistente Sociale per il Ministero nelle periferie partenopee. Successivamente, con l’istituzione della Regione Campania, ha assunto la direzione dell’ufficio minori, dell’imprenditoria giovanile e dell’emergenza post-terremoto. In seguito, ha lavorato stabilmente nell’ufficio UE. Durante questo periodo, ha anche affrontato situazioni di emergenza legate ai terremoti, collaborato al Trattato di Istanbul sulla violenza domestica e contro le donne, partecipato al decennio della donna per l’ “Uguaglianza, Sviluppo e Pace” negli anni '90.
Dopo il pensionamento, ha continuato a lavorare come volontaria per l’UE, concentrandosi sugli approcci ai Paesi emergenti. Inoltre, da sempre, ha coltivato e insegnato filosofia e la pratica yoga, condotto ricerche sulla flora mediterranea e la lava vulcanica vesuviana per creazioni artistiche e artigianali. Durante la sua carriera, ha avuto l’opportunità di incontrare molte personalità di spicco professionale e spirituale tra cui: il premio Nobel Rita Levi-Montalcini, Indira Gandhi, Grace di Monaco, Diana d’Inghilterra, Lina Wertmuller, il guro Komeko e il guro Barski, il presidente Pertini e molti altri.
La lettera di Maria Dina Zanfardino, intitolata “Lettera ad un papà di fine ‘800”, è stata scritta qualche tempo fa dopo che, un giorno, avvolte in una carta velina ingiallita, ha ritrovato le medaglie del padre Luigi, un uomo del 1899 la cui anagrafica e il cui percorso di vita l’hanno costretto a vivere entrambe le guerre mondiali. E’ un frammento di vita che si snoda tra le pieghe della storia familiare e le trame più ampie e universali di un profondo senso dell’umanità.
Le guerre mondiali, quei conflitti che hanno segnato la storia- e la continuano drammaticamente a segnare- con ferite profonde, sono riflesse nelle medaglie. Quest’ultime sono simboli di onore e sacrificio, ma anche di dolore e perdita: la guerra non è mai da glorificare.
Lettera ad un papà di fine 800
«Caro papà,
avvolte in una velina ingiallita, di colore indefinito, con i nastri sbiaditi dal tempo ed il metallo opaco, ho trovato papà, le tue medaglie.
Le ho tenute tra le mani a lungo, accarezzandole con emozione e gratitudine, ricordando quel giorno importante: in casa c’era aria di gran festa, nella tua caserma un gran movimento, come nella piazzetta di Positano, dove qualcuno aveva tenuto un discorso accompagnato dalla banda musicale parata a festa, per l’occasione. Quel giorno indossavi, ricordo, una divisa diversa, certamente con bottoni dorati. Tutto questo perché, come aveva detto il nonno, ti avrebbero dato una medaglia.
Ero convalescente e molto debole, per cui provavo disagio per tanta straordinaria confusione; per questo quando mi prendesti per mano per avviarci verso casa mi sentii rinfrancata ed osservando la medaglia che portavi sul petto, ti feci quella domanda: “Perché te l’hanno data papà?” “Perché tuo padre è un uomo di valore!” ribatté deciso il nonno, volgendomi uno sguardo un po' di rimprovero.
Tu lo ringraziasti con il linguaggio d’altri tempi, con cui abitualmente ti rivolgevi a tuo suocero. A me sorridesti appena, stringendomi la mano, come per rassicurarmi. Fu allora che con quella sottile sensibilità di bambina percepii chiaramente la tua inespressa profonda tristezza; più tardi a casa, te ne chiesi la ragione, non so più con quali parole, ma ciò che mi dicesti tu, papà, mi è rimasto nel cuore per sempre!
“Non posso spiegarti, è troppo difficile, sei troppo piccola, non puoi capire, ma la guerra, Dina, è una cosa brutta per davvero brutta, ma troppo troppo troppo brutta” e poi prendendomi sulle ginocchia aggiungesti: “Felice quel Paese che non avrà mai da distribuire medaglie, da premiare o commemorare eroi di guerra!”.
Non ci fu altro, mi abbracciasti accarezzandomi i capelli ed io mi addormentai sulla tua spalla senza dirti niente, però compresi! Capii il tuo grande messaggio, papà! Non seppi dirtelo, né allora, né mai, ma sempre l’ho avuto in mente, è stata la guida più preziosa della mia vita, l’ho raccolta, l’ho coltivata, mi ha accompagnato in ogni momento! Ho cercato di trasmetterla ai tuoi nipoti, lo sto facendo oggi con i miei.
Grazie, grazie, ed ancora grazie, mio splendido meraviglioso carissimo papà.
E’ certamente fuori tempo questa lettera, mai giunta a mio papà; ma il messaggio di Lui è assolutamente vero e purtroppo terribilmente attuale! Ritengo tuttavia che vi si riconosceranno tanti, tanti tantissimi papà!
A ciascuno di essi, oggi, singolarmente la invio, ringraziandoli ad uno ad a uno e ….. con molto, moltissimo ritardo, anche al mio papà!
Luigi Zanfardino era un ragazzo del 1899, visse due terribili guerre, morì a Napoli nel 1993 a 94 anni; ed io,la figlia Dina, ne compio appena …. 87! »
Le parole di Luigi, ricordate da Maria Dina, arrivano così fino ai nostri giorni con un messaggio di stringente attualità che oltrepassa ogni epoca e sembra unirsi coralmente all’incipit di uno dei romanzi più importanti della letteratura italiana: “La Storia è uno scandalo che dura da diecimila anni” (Elsa Morante).
È uno “scandalo” di vite spezzate, di speranze infrante, di resilienza e amore. Le medaglie di Luigi sono testimoni di questo drammatico scenario e allo stesso tempo portatrici di una verità che continua a tramandarsi e a rinnovarsi attraverso lo "Strumento Umano" più potente che ha a disposizione l'essere umano: la parola. A noi abitanti del presente non rimane che il compito della redenzione attraverso il riscatto delle vite passate, di vita in vita.
Approvato il progetto per riqualificare la pista ciclopedonale che costeggia il fosso Castellaro. I lavori, per un importo di 100 mila euro, riguarderanno il ripristino del manto stradale deteriorato e partiranno dall’incrocio con via Fontanaccia e proseguiranno in direzione mare.
La pista, infatti, oltre a numerose avvallamenti, presenta, in alcune zone un fondo disconnesso dovuto, sia al fenomeno delle radici affioranti provenienti dalla presenza di Pioppi adiacenti alla pista, che al movimento naturale del terreno. In alcune parti, in cui il manto risulta abbastanza regolare, si sono formate anche delle filature, di evidente spessore, dovute al normale deterioramento nel corso degli anni.
"E’ necessario intervenire per mettere in sicurezza una delle piste ciclabili più frequentate da civitanovesi e turisti - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai – Il progetto, infatti, prevede il rifacimento dell’asfalto, che nonostante gli interventi di manutenzione effettuati negli anni dall’amministrazione, è deteriorato. I lavori, una volta espletato il bando di gara per la selezione della ditta esecutrice, partiranno entro l’autunno”.
I finanzieri della tenenza di Porto Recanati hanno scoperto una società che opera nel settore della stampa digitale che avrebbe percepito un finanziamento dello Stato per 850mila euro, secondo l'accusa, senza averne diritto, ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal "Decreto Liquidità" nell'ambito del Pnrr: denaro che sarebbe stato destinato per finalità diverse da quelle previste dalla legge.
Circostanze per le quali è stato denunciato il legale rappresentante della ditta per malversazione di erogazioni pubbliche. La società, recanatese, è stata oggetto di un controllo mirato delle Fiamme Gialle che hanno accertato come, in particolare, il denaro sia stato utilizzato per l'acquisto di beni strumentali all'attività d'impresa e ottenuto usufruendo delle agevolazioni previste dal Decreto Liquidità.
Una volta installato ed entrato in funzione, però, il bene acquistato sarebbe stato ceduto a un'altra società, riconducibile allo stesso rappresentante legale dell'impresa controllata; tutto ciò, secondo l'accusa, senza aver effettuato, in concomitanza della vendita, le previste comunicazioni al Medio Credito Centrale e all'istituto di credito interessato.
L'operazione avrebbe permesso al cedente di compensare pregressi debiti di natura commerciale, precedentemente maturati nei confronti dell'acquirente, per 211.400 euro. Le condotte dell'imprenditore sono state segnalate alla Procura di Macerata con richiesta di sanzioni di natura interdittiva per responsabilità amministrativa da reato degli enti e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato.