La consigliera comunale del gruppo misto, Sabrina De Padova, esprime preoccupazioni riguardo alla gestione del bilancio del comune di Macerata, evidenziando discrepanze tra le previsioni e i dati effettivi emersi nel rendiconto 2024.
In una nota stampa, De Padova dichiara: "Il bilancio del Comune di Macerata ha avuto un percorso quantomeno turbolento. Si è partiti da una bozza che, secondo quanto emerso, sarebbe stata 'copiata' dal bilancio della Regione Lazio, per arrivare all'approvazione ufficiale del documento contabile il 13 gennaio 2025."
La consigliera ha sottolineato che già al momento dell'approvazione del bilancio, alcuni valori risultavano discutibili: "Stime raddoppiate e dati di cassa poco credibili". Il 27 gennaio scorso, De Padova ha formalizzato le sue perplessità con un’interrogazione scritta, focalizzandosi su tre aspetti critici: la cassa, le opere pubbliche e il Fondo Pluriennale Vincolato (FPV).
"Il saldo di cassa al 1° gennaio 2025, dichiarato nei documenti ufficiali in 4 milioni di euro, era in realtà di appena 1,9 milioni. Uno scarto di oltre 2 milioni, pari a una sovrastima del 110%, che non può essere considerato un semplice errore materiale," ha affermato De Padova. Riguardo alle opere pubbliche, la consigliera ha evidenziato: "Nel bilancio di previsione per il 2024 erano indicati oltre 107 milioni di euro. Una cifra che era evidentemente destinata a subire pesanti ed evidenti ridimensionamenti".
Il rendiconto ha poi confermato una cifra effettiva di 30 milioni e 348 mila euro, con una discrepanza di oltre 77 milioni. Sul Fondo Pluriennale Vincolato, De Padova ha espresso forti perplessità: "Non poteva risultare pari a zero, come indicato nel bilancio di previsione, poiché ciò avrebbe implicato l'assenza di rettifiche future, un’ipotesi evidentemente falsa e smentita dai fatti."
Infine, la consigliera ha sollevato una questione di trasparenza: "235 milioni di euro di rettifiche tra entrate e uscite nel rendiconto di maggio. Ma allora, ci si chiede: a cosa serve un bilancio di previsione se, a distanza di pochi mesi, viene stravolto da rettifiche di questa portata?". De Padova ha concluso sottolineando l'importanza di una pianificazione attenta e di un monitoraggio costante nella gestione finanziaria dell'ente locale.
Si è conclusa con successo la XXIII Rassegna del Teatro della Scuola, andata in scena dal 19 al 22 maggio al Teatro Rossini di Civitanova Marche. L’iniziativa, promossa dall'assessorato ai servizi educativi e formativi nell’ambito del progetto "Civitanova città dell’infanzia", ha visto protagonisti oltre 360 alunni delle classi quinte delle scuole primarie cittadine, che hanno portato sul palco un tema attuale e significativo: "Vincere, perdere o… mettersi in gioco?".
Una riflessione profonda, affrontata con il linguaggio semplice e autentico dei bambini, che ha permesso di esplorare il valore della partecipazione, del coraggio, dell’impegno personale e della scoperta di sé. Ogni istituto ha interpretato il tema in modo originale, attraverso teatro, musica e movimento, regalando al pubblico quattro serate ricche di emozione e contenuti.
"Il tema educativo scelto dall'assessorato ha dato spunto a una pluralità di interpretazioni vivaci e profonde, tutte diverse da scuola a scuola, tarate sui talenti e sulle sensibilità dei bambini - dichiara l’assessore Barbara Capponi -. Sono stata presente a tutte le rappresentazioni per salutare e incoraggiare i piccoli, emozionati e felici di questa opportunità. Le istituzioni hanno il compito di valorizzare ciascuno, e con gratitudine esprimo soddisfazione per il lavoro di rete tra assessorato, scuole, famiglie ed esperti, che ha consentito agli alunni di vivere una così importante esperienza di inclusione e di 'mettersi in gioco' tanto significativa umanamente".
La rassegna è stata aperta lunedì 19 maggio dalla scuola primaria Sant’Agostino con lo spettacolo "Nati per brillare". Martedì 20 è stata la volta dell’Istituto Comprensivo Via Tacito con “Storie di audacia e coraggio”, messo in scena prima dagli alunni della scuola San Marone e poi da quelli della scuola Santa Maria Apparente.
Mercoledì 21 maggio, gli studenti dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi sono saliti sul palco con "Insieme si può", a cura della scuola primaria Zavatti, e con “Vite vittoriose”, realizzato dalla primaria Anita Garibaldi. A chiudere la rassegna, giovedì 22 maggio, lo spettacolo "Sing – è il tuo momento" dell’Istituto Comprensivo Via Regina Elena, con il coinvolgimento delle scuole San Giovanni Bosco, Dante Alighieri e Don Milani.
A coordinare l’intero progetto, Vanessa Spernanzoni. "Il teatro - ha detto - rappresenta sicuramente un momento significativo di crescita, confronto e condivisione ed è stato bello vedere bambini ed insegnanti vivere uno degli ultimi momenti della Primaria sul palcoscenico".
L’estate si avvicina, attesissima e Macerata gioca d’anticipo riaprendo la spiaggia del capoluogo, la piscina Filarmonica. Da questo sabato 31 maggio si inaugura la struttura all’aperto di via Valenti, dal 2020 gestita brillantemente dal Centro Nuoto Macerata che già cura la comunale al chiuso. Dal weekend dunque ragazzi e ragazze, coppie in cerca di relax, amanti della tintarella e soprattutto tante famiglie con bambini che non vedono l’ora di divertirsi in acqua dolce, tutti potranno rigodersi la piscina che dal 1973 accompagna le estati del territorio.
La Filarmonica riparte con due novità importanti. La prima riguarda gli orari di ingresso al pubblico che sono stati uniformati, sempre uguali dal lunedì alla domenica, per l’esattezza 8.30 – 20. Sarà anche possibile prenotare gli ombrelloni posizionati a bordo vasca.
L’altra grande novità è di tipo strutturale perché sono stati completati i terrazzamenti sul lato che guarda a nord-ovest. Spazi recuperati che verranno utilizzati sia per le colonie e i campi scuola, sia per lasciare un’area ancor più confortevole alle famiglie.
"Siamo impazienti di ricominciare - afferma Mauro Antonini, presidente del Centro Nuoto Macerata - sperando che il clima ci aiuti e sia bellissimo proprio come l’atmosfera che si respira all’interno della Filarmonica. Siamo orgogliosi di curare da anni lo storico stabilimento balneare del capoluogo, di avere la fiducia dei maceratesi. Ci fa piacere inoltre proporre attività, servizi e garantire la sicurezza attraverso i nostri giovani, perché lo staff è composto da assistenti bagnanti formati con i nostri corsi. Siamo sempre stati spinti dall’idea di fornire un servizio sociale, una piscina davvero per tutti e come sempre ospiteremo centri estivi, i ragazzi dell’Anffas, della cooperativa il Faro e associazioni che si occupano di disabilità".
Con la fine della scuola, quindi dalla metà di giugno, la Filarmonica amplierà la sua offerta iniziando le attività di fitness e i corsi di nuoto. La piscina comunale di viale Don Bosco rimarrà aperta fino al 25 luglio.
Sarà presentato venerdì 30 maggio, alle ore 18.00 alla Piccola Libreria delle Marche di Recanati, il nuovo libro di Gianni Corvatta "Erbe spontanee officinali in cucina" edito da Giaconi Editore
Dopo il successo ottenuto con "Le piante crescono guardando il cielo", prima presentazione ufficiale del nuovo libro di Gianni Corvatta "Erbe spontanee officinali in cucina. Gusto e salute della natura", venerdì 30 maggio, alle ore 18.00, alla Piccola Libreria delle Marche, in via Cavour 2, a Recanati.
Coordina il giornalista Luca Romagnoli che intervisterà l’autore. L'ingresso è gratuito ed aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il pregevole ed interessante volume dedicato alle piante spontanee officinali in cucina è edito, come il primo, da Giaconi editore.
Gianni Corvatta, laureato in chimica, si è occupato in qualità di dirigente, prima in campo sanitario poi in quello ambientale della tutela e della salvaguardia della salute e dell’ambiente. Da sempre interessato di botanica e in particolare di piante officinali, ha condiviso questa sua passione con la moglie Antonella Leggi e proprio riprendendo una sua ricerca e per ricordare la sua pioneristica attività di erborista, ha scritto il suo primo libro "Le piante crescono guardando il cielo" con l'intento di far conoscere il mondo delle piante officinali.
Questo secondo volume è un manuale agile e pratico per conoscere, raccogliere e utilizzare in cucina le erbe spontanee officinali, arricchito con riproduzioni fotografiche. Inoltre contiene usi, storia, proprietà e curiosità di cinquanta erbe e facili ricette per utilizzare al meglio le loro proprietà.
"Raccogliere le erbe – scrive Gianni Corvatta – conoscere le loro proprietà curative e cucinarle, sapendo che sono ricche di sostanze che possono aiutare a migliorare la salute, oltre ad essere dei rimedi naturali per trattare alcuni nostri disturbi, porta alla riscoperta di antichi sapori. Questo volume, oltre ad essere una semplice guida utile nella ricerca e nella raccolta delle più comuni erbe spontanee officinali, contiene alcune facili ricette e suggerimenti su come utilizzare al meglio le loro proprietà".
"Erbe spontanee officinali in cucina. Gusto e salute della natura" è una pubblicazione molto curata, anche graficamente, che si presenta come una guida di agevole consultazione nella ricerca e nella raccolta delle più comuni erbe spontanee, che contengono principi attivi da essere ricomprese tra le erbe officinali e che contiene anche indicazioni sulle loro proprietà salutistiche insieme ad un utile e semplice ricettario che consente di portare in tavola le erbe spontanee da utilizzare per la preparazione di fresche e accattivanti insalate miste, zuppe, minestre, arrosti, fritture e salse.
Il libro è diviso in due parti: la prima dedicata alle erbe mentre la seconda riporta il ricettario. Si chiude con i glossari botanico e medico. Editing e progetto grafico sono di Giorgio Leggi.
Martedì 3 giugno, alle ore 21:10 circa, Civitanova sarà protagonista nella trasmissione "Input – Appunti di Viaggio di Una gita fuoriporta" grazie alla Giornata dell’Europa che si è celebrata lo scorso 9 maggio. Una ricorrenza importante, vissuta con entusiasmo e partecipazione grazie al coinvolgimento attivo degli Istituti d’Istruzione Superiore del territorio, che si sono messi in gioco attraverso laboratori, confronti, attività creative e testimonianze dal vivo.
Il servizio sarà visibile su Sky canale 222, digitale terrestre (canali 60 e 259 HbbTV), live streaming su bikechannel.it e on demand su unagitafuoriporta.it. Il viaggio si snoda tra i luoghi simbolo di Civitanova - dal borgo di Civitanova Alta al porto, passando per le scuole - e dà voce ai protagonisti di un’iniziativa fortemente voluta dal comune di Civitanova Marche – Assessorato alle Politiche Comunitarie e dal Centro Eurodesk Civitanova, in collaborazione con il Centro Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino, Fondazione Itinera e numerosi partner istituzionali. T
ra i momenti più significativi della giornata, il debate tra gli studenti, le testimonianze Erasmus e un talk dedicato al tema della guerra, che ha acceso riflessioni profonde sull’importanza dell’educazione alla pace.
Il giornalista David Romano, conduttore del format, ha così commentato: "Civitanova Marche non è solo una destinazione turistica: è un simbolo vivo di ciò che l’Europa può essere, quando a costruirla sono i giovani, attraverso partecipazione, dialogo e impegno. Una narrazione delicata che intreccia emozioni e prospettive di una comunità proiettata verso il domani".
Hanno partecipato: Fabrizio Ciarapica (sindaco di Civitanova Marche); Claudio Morresi (vicesindaco di Civitanova Marche); Valentina Secondini (ED Manager Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino); Melissa Tomassini (responsabile Eurodesk Civitanova Marche).
Nelle Marche tecnologie e innovazioni tecnologiche, come i sistemi di monitoraggio della glicemia con sensori, cambiano la gestione del diabete. Clinici ed esperti del settore sanitario ne hanno discusso ad Ancona nel corso dell’evento “Diabetes Innovation Days: Tecnologie e innovazione nella regione Marche” organizzato da Abbott. Al centro del dibattito, l’utilizzo dei sensori per il monitoraggio della glicemia anche nei pazienti con diabete di tipo 2 in trattamento insulinico non intensivo, alla luce delle nuove possibilità prescrittive introdotte nella Regione Marche.
"La Regione, con una delibera rivoluzionaria, ha ridefinito e ampliato i criteri di accesso ai sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori, in linea con le linee guida nazionali e internazionali - sottolinea il dottor Massimiliano Petrelli, referente della Rete diabetologica della Regione Marche, che spiega -. A differenza di altre regioni, ora questi sistemi possono essere prescritti anche ai pazienti con diabete che fanno l’insulina una sola volta al giorno, a pazienti che non hanno il diabete ma patologie che impattano sui livelli glicemici come ad esempio la fibrosi cistica o altre malattie rare, e li possiamo anche utilizzare, per un periodo limitato di tre mesi, nei pazienti diabetici in terapia ipoglicemizzante orale o con disliglicemia".
L’incontro ha evidenziato il ruolo sempre più centrale delle tecnologie nella gestione del diabete, con particolare attenzione all’impatto che queste innovazioni possono avere sulla qualità della vita dei pazienti e sull’efficienza del sistema sanitario: "Con i sensori per il monitoraggio della glicemia i team diabetologici hanno un’arma in più per controllare il diabete, ridurre le ospedalizzazioni, gli accessi al pronto soccorso e le complicanze del diabete come la retinopatia, la nefropatia e la dialisi. Il futuro del controllo glicemico è sicuramente dei sensori", afferma Massimiliano Petrelli.
I dispositivi di monitoraggio della glicemia con sensore, come FreeStyle Libre di Abbott, eliminano la necessità di pungere le dita e offrono alle persone con diabete i dati e le conoscenze di cui hanno bisogno per aiutarle a vivere una vita più sana. Sono composti da un piccolo sensore che si applica facilmente sulla parte posteriore del braccio e che è in grado di inviare automaticamente il dato ogni minuto direttamente al proprio smartphone, anche senza necessità di una scansione.
Con una rapida occhiata al cellulare, le persone con diabete possono prendere decisioni più informate e più velocemente fornendo ai team diabetologici un’arma in più per controllare il diabete e le sue complicanze apportando modifiche allo stile di vita o alle terapie.
I numeri del diabete, anche nella nostra regione, fanno parlare di una vera e propria pandemia. Nelle Marche la prevalenza della malattia, pur essendo più bassa di quella nazionale, è cresciuta di circa il 40% negli ultimi vent’anni e oggi circa il 5,5% della popolazione ha il diabete.
Come conferma il dottor Petrelli: "Attualmente nelle Marche abbiamo circa 82 mila pazienti con diabete, ma questa è solo la punta dell'iceberg, perché molte persone hanno già il diabete ma non sanno di averlo perché non fanno i controlli glicemici. Circa 68 mila pazienti sono seguiti dai centri diabetologici, che in regione sono 15 più un centro specifico per la diabetologia pediatrica, e gli altri sono seguiti dai medici di medicina generale".
In occasione del referendum su Lavoro e Cittadinanza, abbiamo deciso di dare un servizio di informazione in collaborazione col consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti del lavoro.
Il presidente Riccardo Russo analizzerà i 5 quesiti referendari che troveremo nelle urne l’8 e il 9 giugno e attraverso una serie di video-interventi, esporrà con chiarezza e sintesi i quesiti, offrendo spunti di riflessione e strumenti per un voto consapevole.
Nel video qui sotto, viene affrontato il tema del quesito n.1:
"Quesito 1 - Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione".
Il primo quesito riguarda il contratto a tutele crescenti, introdotto con il Jobs Act, e punta ad abrogare la norma che, nelle aziende con più di 15 dipendenti, nega il diritto al reintegro per i licenziamenti illegittimi.
Ecco il video del primo quesito:
Oltre 2mila studenti da tutta Italia si sono sfidati al Palazzetto dello Sport "E. Triccoli" di Jesi per diventare veri "Eroi della Terra". Una giornata all'insegna dell'educazione ambientale e del gioco di squadra.
Il cuore pulsante della manifestazione è stato il grande quiz interattivo del progetto educativo "Gormiti - The New Era Game", promosso da Grotte di Frasassi, simbolo di bellezza naturale e impegno per l'ambiente, in collaborazione con Rainbow spa.
Le classi finaliste delle scuole primarie si sono distinte per preparazione, impegno e grande spirito di collaborazione: a salire sul gradino più alto del podio è stata la classe 5 A - "B.Ciari" dell'Istituto Comprensivo Perugia 7 di Perugia seguita dalla classe 5 A dell'Istituto Comprensivo "M. T. Cicerone" di Fontana Liri (FR) e dalla classe 4 A dell'Istituto Comprensivo di Palmanova (UD) che ha conquistato la medaglia di bronzo.
Campione nazionale della categoria scuole secondarie di I grado è stata la classe 2 A dell'Istituto Comprensivo Sanremo Ponente - plesso Ospedaletti di Sanremo, mentre la classe 2 B dell'istituto Comprensivo "Macerata Feltria - R. Sanzio" plesso di Mercatino Conca (PU) e la classe 2 D dell'istituto Comprensivo Badaloni di Recanati si sono distinte rispettivamente al secondo e terzo posto.
Si tratta, osservano le Grotte di Frasassi e Rainbow, di un "innovativo progetto di gamification ad alto contenuto valoriale per l'educazione ambientale che ha trasformato in un gioco l'apprendimento dei valori della salvaguardia della natura, attraverso lo studio di uno dei siti turistici più tutelati e conservati del mondo: le Grotte di Frasassi, Capitale del turismo scolastico di qualità, da sempre in prima linea nella sensibilizzazione della sostenibilità ambientale".
Emozioni, pubblico delle grandi occasioni e sportività dentro e fuori dal campo. Il derby tra Chiesanuova e Aurora Treia, valido per la terza giornata del Girone A del Torneo "Carlini-Orselli", ha regalato una serata di calcio vero allo stadio Sandro Ultimi, gremito da oltre 500 spettatori.
Una cornice entusiasmante e degna di categorie superiori ha fatto da sfondo a una sfida combattuta, giocata a ritmi alti e senza esclusione di colpi. Le due formazioni si sono affrontate a viso aperto, mostrando qualità, agonismo e rispetto reciproco.
Il Chiesanuova, ben messo in campo, ha cercato il gol con insistenza, costruendo trame di gioco interessanti e rendendosi più volte pericoloso. A negare la gioia della rete ci ha pensato un superbo Tiberi, portiere dell’Aurora, protagonista assoluto con almeno tre interventi determinanti.
Dall’altra parte, l’Aurora Treia ha saputo coniugare compattezza difensiva e inventiva in fase offensiva, grazie soprattutto alle accelerazioni di Seye e Cacciamani. Proprio Ameth Seye, bomber implacabile con 32 gol in stagione, ha deciso il match con una rete da vero rapinatore d’area, facendo esplodere il settore ospiti colmo di entusiasmo.
Con questa preziosa vittoria, i ragazzi di Mister Biciuffi volano al primo posto del Girone A con 8 punti, mettendo una seria ipoteca sul passaggio del turno. Prossimo impegno: la sfida di giovedì contro la Folgore Castelraimondo.
Amaro in bocca, invece, per la formazione guidata da Mister Lupetti, uscita sconfitta nonostante la buona prestazione. Il Chiesanuova cercherà il riscatto nel prossimo incontro con la Maceratese.
A rendere speciale la serata anche il tradizionale "terzo tempo", che ha visto insieme giocatori, dirigenti e tifosi di entrambe le squadre sedersi a tavola in un momento di convivialità e rispetto, a suggellare lo spirito più autentico del calcio dilettantistico.
Tredici Comuni di tre province, 26 spettacoli dal 20 giugno al 22 dicembre, ospiti di fama nazionale. La quinta edizione dei Festival Storie, presentata questa mattina nella sala consiliare a Comunanza, annuncia tanta sostanza e numeri da record. Al taglio del nastro erano presenti i sindaci, entusiasti di far parte della grande rete culturale, e la direzione artistica della rassegna.
Tre comuni al debutto: Comunanza, Falerone e Montefiore dell’Aso. Vanno a braccetto con gli storici Belmonte Piceno, Grottazzolina, Loro Piceno, Montefalcone Appennino, Ortezzano, Penna San Giovanni, Ponzano di Fermo, Santa Vittoria in Matenano, Sant’Angelo in Pontano, Servigliano.
Per la prima volta il Festival, nato nel cuore del Fermano, abbraccia l’Ascolano dopo aver visto consolidarsi le proprie radici anche nel Maceratese. La rete culturale dei Borghi marchigiani, nata in risposta al sisma del 2016 e all’esigenza di ripartenza, sale di livello e dimostra di attirare sempre più pubblico ed enti locali.
Non a caso il Festival Storie per due anni (2023 e 2024) si è aggiudicato il primo posto del Bando unico per la Cultura della Regione. L’organizzazione fa capo all’associazione culturale Progetto Musical e vede la firma di Saverio Marconi in qualità di direttore artistico in tandem con Manu Latini, mentre la direzione generale e la comunicazione sono affidate all’esperienza di Fabio Paci.
La rete culturale è composta dai Comuni e da svariati partner pubblici e privati, con in primis la Regione Marche. Da segnalare che il Festival Storie anche quest’anno accompagna la riapertura di diversi teatri. In questa edizione lo farà a Falerone (Teatro Beato Pellegrino), Penna San Giovanni (Teatro Comunale) e Servigliano (Teatro Ideale).
Dei 26 spettacoli, 16 sono a ingresso libero e 10 a pagamento (15 euro intero, 8 ridotto). Possibilità di sottoscrivere abbonamenti. Info: 348.2423174. Biglietti: 0734.632800 – 331.2829305. Tagliandi su ciaotickets e nelle rivendite autorizzate del circuito.
Dicevamo dei nomi di assoluto rilievo. Si parte il 20 giugno a Ponzano di Fermo con Federico Buffa protagonista di “Italia Mundial”. Lo stesso Federico Buffa il 7 luglio a Montefiore dell’Aso racconterà “Gaetano Scirea, libero nell’universo”. Il 10 luglio sarà la volta di Grottazzolina che sperimenta la novità del format Salottino del Musical: il maestro Saverio Marconi incontra Giampiero Ingrassia in una conversazione che abbraccia mezzo secolo di teatro, con degustazioni di prodotti tipici e bollicine con il brand Saperi Divini.
Si passa a Ortezzano, il 13 luglio, con la regina della pizzica salentina Serena D’Amato e la voce di Daniela Damiani. Il 14 luglio a Comunanza sarà la volta di Neri Marcorè che parlerà del suo film “Zamora”. Ancora Ponzano di Fermo, il 22 luglio, con Maurizio Colantoni e Marco Lollobrigida che dialogheranno sulla Nazionale italiana di pallavolo. Il 29 luglio a Belmonte Piceno concerto di Riccardo Foresi.
Due gli eventi nel mese di agosto: il 4, a Ortezzano, con Rebecca Liberati in “Amara”; il 28, a Grottazzolina, di nuovo il format Salottino Musical con Saverio Marconi e Chiara Noschese. Tre le date di settembre: il 6, a Belmonte Piceno, Vincenzo Varagona racconta la storia di Carlo Marcelletti; il 20, a Santa Vittoria in Matenano, il Quartetto Mercadante interpreta le colonne sonore del cinema; il 27, a Montefalcone Appennino, arriva il Comandante Alfa (il carabiniere più decorato) con “Missioni Segrete”.
Il 4 ottobre, a Penna San Giovanni, Laura Marziali sarà protagonista di “C’è Tempo Tour”. Il 10 ottobre a Loro Piceno toccherà a Giacomo Agostini (mito del motomondiale) raccontare la sua straordinaria carriera al giornalista de la Repubblica Massimo Calandri. Il 17 ottobre, a Falerone, Blas Roca Rey narrerà “Il mondo di Blas”. Invece Sergio Muniz sarà di scena a Sant’Angelo in Pontano, il 19 ottobre, con lo spettacolo “Tra le mie onde”. Il 24 ottobre a Comunanza avrà la ribalta il popolare imitatore Gianfranco Butinar.
Serata speciale anche quella a Montefalcone Appennino: nel mese di ottobre (data da definire) Alessandro Gisotti, vice direttore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, risponderà alle domande di Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Ucsi, sulla sua esperienza al fianco degli ultimi quattro Papi.
Cinque gli eventi nel mese di novembre: l’8 a Sant’Angelo in Pontano con “Radice di 2” (sul palco Manu Latini e Ombretta Ciucani); il 14 a Servigliano con Federico Buffa che racconterà Diego Armando Maradona; il 21 con il popolare dj Gianni Schiuma e Manu Latini in “Una canzone di calverà”; il 22 a Loro Piceno con il trio Cabassi-Cenzi-Venezia in “Carillon”; il 28 a Falerone con Gianmarco Tognazzi con l’evento dedicato ai Beatles.
Seguiranno due spettacoli firmati da produzioni marchigiane e già campioni d’incasso: “La Locandiera” con la compagnia di Progetto Musical per la regia di Saverio Marconi a Penna San Giovanni (6 dicembre) e “Medusa il musical” con gli attori della SRArt a Servigliano (14 dicembre). Chiuderà il cartellone il Recital Lirico in programma il 22 dicembre a Santa Vittoria in Matenano.
Dopo l'annuncio del ritorno di Romano Giannini sulla panchina biancorossa, la Pallavolo Macerata svela il nome del suo vice allenatore per la stagione 2025/2026: sarà Dylan Leoni ad affiancare il coach nella nuova avventura in Serie A2.
Classe, carisma e radici maceratesi: Leoni rappresenta una scelta all’insegna della continuità e dell’identità territoriale, caratteristiche che la società ha dichiarato di voler valorizzare nel progetto tecnico della prossima stagione. Ex giocatore, sempre fedele alla maglia numero 10, Leoni ha maturato una solida esperienza nella formazione dei giovani, guidando con successo i settori giovanili della Volley Lube e della Paoloni Macerata.
Per lui si tratta della prima esperienza ufficiale su una panchina di Serie A2, ma il suo percorso lo ha già portato a collaborare con coach Giannini nelle selezioni regionali giovanili, dove è nata una sintonia tecnica che ora trova piena espressione nel contesto professionistico biancorosso.
"È una grandissima novità per me - ha dichiarato Leoni nelle sue prime parole da viceallenatore della prima squadra -. Dopo tanti anni con le giovanili, è arrivato il momento di misurarmi con una pallavolo di alto livello. Quando Romano mi ha proposto questo incarico non ho potuto dire di no. So che sarà un salto impegnativo, ma sono pronto a mettermi in gioco".
La società ha accolto con entusiasmo l’ingresso di Leoni nello staff tecnico, sottolineando l’importanza di puntare su figure competenti e legate al territorio, capaci di portare valore umano e tecnico in un ambiente ambizioso e in crescita.
Con l’annuncio del nuovo secondo allenatore, la Pallavolo Macerata aggiunge un altro tassello importante al mosaico della stagione 2025/2026. E promette: altri aggiornamenti sul roster sono in arrivo.
È stato presentato oggi pomeriggio, presso la mensa universitaria Erdis di Camerino, il progetto “VITHAS – Vitality Integrated approaches Towards Health And Sustainability”, un innovativo studio scientifico dedicato a valutare l’impatto di una dieta prevalentemente a base vegetale sulla salute umana e sull’ambiente.
Promosso dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo e l’Università di Chieti, il progetto VITHAS si propone di analizzare, attraverso uno studio sperimentale randomizzato controllato, come un’alimentazione fondata sui principi della Dieta Mediterranea e arricchita da una maggiore quota di proteine vegetali possa migliorare diversi indicatori di salute, tra cui il profilo lipidico, la composizione corporea, le performance cognitive e i livelli di stress. Inoltre, lo studio si distingue per l’approccio integrato One Health, considerando la sostenibilità ambientale attraverso la misurazione delle impronte di carbonio e idrica delle diverse scelte alimentari.
“Il progetto VITHAS – ha dichiarato il tettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni –rappresenta un esempio virtuoso di come l’Università possa essere protagonista nel generare conoscenza scientifica utile per la società. Promuovere uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata e sostenibile, è una priorità per il nostro tempo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Siamo orgogliosi di contribuire, attraverso la ricerca e il coinvolgimento della comunità universitaria, a creare un futuro più sano e consapevole”.
Il progetto, che prevede il coinvolgimento di studentesse, studenti e dipendenti delle università partner, avrà una durata complessiva di 14 settimane e si articola in tre fasi: reclutamento, familiarizzazione con la dieta mediterranea, e intervento con il piano alimentare VITHAS o di controllo. Al termine, i dati raccolti permetteranno di valutare non solo i benefici per la salute individuale, ma anche l’impatto ambientale delle scelte alimentari, contribuendo a una maggiore sensibilizzazione su questi temi cruciali.
La ricerca è coordinata dalla dott.ssa Giorgia Vici (Università di Camerino) e dal prof. Mauro De Santi (Università di Urbino), con il contributo di un team multidisciplinare di ricercatrici e ricercatori provenienti da diverse sedi universitarie e ambiti scientifici.
L’Università di Camerino, da sempre attenta alla promozione del benessere e della sostenibilità, conferma il proprio impegno a favore di progetti innovativi e interdisciplinari come VITHAS, a beneficio dell’intera comunità.
Il festival Primavera in Bici 2025 entra nel vivo con uno degli appuntamenti più attesi e simbolici: il Giubileo del Ciclista, in programma domenica 1° giugno. Una pedalata aperta a tutti, pensata per unire sport, sostenibilità e riscoperta dei luoghi identitari del territorio.Per questa edizione sono previste due partenze differenziate:Alle ore 9.00 dall’Abbazia di San Claudio (Corridonia)Alle ore 9.30 dal bar Cinciallegra di Civitanova, lungo la pista ciclabile, punto di riferimento per chi desidera condividere l’esperienza in gruppo.Il percorso, che si snoderà su ciclabili e strade secondarie, toccherà non solo la ciclovia delle Abbazie ma anche altri tratti del territorio urbano e rurale, fino ad arrivare al Santuario di Santa Maria Apparente, dove i partecipanti riceveranno la tradizionale benedizione giubilare.«Il Giubileo del Ciclista è molto più di una semplice uscita in bici – dichiara l’assessore alla Mobilità Sostenibile Roberta Belletti –. È un’occasione per riscoprire il territorio con lentezza, per stare insieme, per vivere lo spazio pubblico in modo diverso e più rispettoso. Primavera in Bici è giunta alla terza edizione e ogni tappa è un modo per avvicinare sempre più cittadini alla mobilità sostenibile e al piacere di muoversi in libertà».L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina, Civitanova Green Life e le realtà parrocchiali del territorio.
Attimi di apprensione questa mattina nel plesso scolastico “B. Gigli” del centro storico di Recanati, dove si è verificato un piccolo scoppio al momento dell’accensione dei fornelli della cucina. L’edificio ospita non solo aule scolastiche, ma anche locali parrocchiali, una sede radiofonica e alcuni appartamenti del Campus Infinito.
Secondo le prime ricostruzioni, lo scoppio sarebbe stato causato da un'accensione con fiamma pilota troppo bassa, che ha provocato un forte rumore, avvertito distintamente anche nelle aule. Nessuna conseguenza per le persone presenti: non si registrano feriti né danni rilevanti alla struttura.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, e il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, Roberto Bartomeoli, per seguire da vicino l’evolversi della situazione e verificare personalmente le condizioni di sicurezza dell’edificio.
«La città può stare tranquilla – ha dichiarato il sindaco Pepa – grazie alla prontezza del personale scolastico e all’intervento efficace dei tecnici, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della nostra Polizia Locale. La situazione è stata gestita con competenza e rapidità. A nome dell’Amministrazione comunale, rivolgo un sincero ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti».
Dopo le verifiche tecniche, è stato confermato che non sussistono rischi per la sicurezza e l’attività scolastica potrà proseguire regolarmente.
Nella diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2025, quella che ha riportato il gruppo sulle salite storiche del Passo del Tonale e soprattutto del Mortirolo, è stato ancora Giulio Pellizzari a prendersi la scena.
Il giovane talento camerte della Red Bull–Bora-Hansgrohe ha acceso la corsa con una prestazione da leader, rompendo gli equilibri proprio sulle rampe più dure del Mortirolo, dove ha lanciato l’attacco che ha scatenato la battaglia tra i big.
Prima ha imposto un forcing tattico con il compagno Aleotti in testa al gruppo maglia rosa, poi ha colto il momento giusto per partire, costringendo Richard Carapaz a rispondere.
In una tappa ricca di colpi di scena, Pellizzari non ha brillato solo per le gambe, ma anche per il gesto di sportività che lo ha visto porgere una borraccia al coetaneo Del Toro, maglia rosa, a 14 chilometri dal traguardo. Un segno di classe, dentro e fuori la corsa, che conferma la statura di un corridore ormai protagonista assoluto del Giro.
LA TAPPA - Oggi si sono affrontate due lunghe salite nella parte centrale della tappa: Passo del Tonale e Passo del Mortirolo da Monno con i suoi ultimi 3 km sempre sopra il 10%. La corsa tra i big si accende sulle rampe finali del Mortitolo, a 46 km dal traguardo, proprio grazie a una sgasata di Pellizzari.
Il corridore camerte della Red Bull-Bora-Hansgrohe ha dimostrato di essere già capace di muoversi da leader. Prima del suo attacco, infatti, ha mandato il compagno Giovanni Aleotti in testa al gruppo maglia rosa in modo da forzare l'andatura. Un forcing che ha da subito messo alle corde tutti i migliori.
Con la sua iniziativa Pellizzari ha chiamato alla replica lo scalatore ecuadoriano Richard Carapaz, capace di staccare gli avversari con un'azione fulminea. Il capitano della EF Education-EasyPost, terzo in classifica generale, riesce a guadagnare sino a oltre 20 secondi sulla maglia rosa indossata dal messicano Isaac Del Toro. Margine che viene annullato a 27 chilometri dal traguardo, al termine della discesa del Mortirolo.
A circa 14 km dal traguardo il talento di Camerino si rende protagonista anche di un curioso siparietto con il coetaneo Del Toro. Le telecamere lo pizzicano mentre porge lui stesso la borraccia alla quale fa abbeverare la maglia rosa (vedi immagine di copertina, ndr). L'ennesima dimostrazione della sportività di Pellizzari, capace di non dimenticare l'amicizia nemmeno nei momenti concitati della competizione.
Nel finale la breve scalata delle Motte vede un nuovo scatto di Carapaz e Del Toro, capaci di prendere vantaggio sul resto dei big. La maglia rosa si va a prendere la vittoria a Bormio partendo alla grande sotto lo striscione che segnava l'ultimo chilometro di gara.
Il 21enne messicano aumenta a 41'' il vantaggio dal secondo in classifica, che diventa Carapaz. L'ecuadoriano supera Yates. Pellizzari, che nel finale ha accusato un po' di fatica chiudendo quinto al traguardo di tappa, scala ancora posizioni nella generale e si attesta al settimo posto a 5'02'' dal leader.
Grande attesa, ora, per le due tappe in programma venerdì e sabato, destinate a decidere la Corsa Rosa. Pellizzari, che ha nuovamente dimostrato di avere le gambe giuste, è atteso all'esame del Colle delle Finestre e del Sestriere.
L’ASD Gagliole esce sconfitto dalla gara d’andata dei play-off nazionali. Nel remake della sfida di Coppa Italia, i “galletti” falcidiati dalle assenze e da un regolamento impari per quanto riguarda gli stranieri da schierare in campo, si arrendono per 3-7. Un match che ha visto i ragazzi di mister Mirko Rossini però sfoderare una prestazione di spessore nel primo tempo, che ha messo in seria difficoltà gli ospiti. Non a caso i rossoblu sono andati al riposo lungo sul 3-0 grazie alle reti di Martin e Ocharan, doppietta, mettendo in campo carattere, qualità e cinismo.
Storia diversa nella ripresa con gli ospiti che sono partiti subito forte, piazzando quattro reti in sette minuti, con diverse proteste sulla seconda rete di Araut per un contrasto falloso su Ferjani. Nonostante il quinto di movimento, e un Vinciguerra sempre attento, i “galletti” non sono riusciti ad invertire il trend con Montagna, doppietta, e Palumbo che hanno chiuso i giochi. Servirà una grande rimonta al ritorno, anche se questo regolamento come già ribadito in precedenza finisce per danneggiare le squadre che nei campionati regionali hanno avuto la possibilità di schierare solo 2 stranieri.
GAGLIOLE - BARACCALUGA 3-7 (3-0 pt)
GAGLIOLE: Tamburrino, Di ronza, Casoli, Panella, Martin, Ferjani, Ocharan, Calisti, Cerqueti, Taini, Samir, Savi. All. Rossini
BARACCALUGA: Vinciguerra, Oro, Arabia, Araut, Elgachi, Montagna, Fariselli, Molinari, Palumbo, Silvano, Franca, Barani. All. Tagliavini
ARBITRI: Crescenzi di Viterbo e Colella di Frosinone
RETI: 5' Martin, 15' e 16' Ocharan // 2' st , 5' st e 18' st Araut, 5' st e 7' st Palumbo, 12' st e 19' st Montagna.
MACERATA – “Tenere una persona sei giorni al pronto soccorso per mancanza di letti dimostra la difficoltà che sta vivendo la sanità marchigiana, nonostante il lavoro straordinario di medici, infermieri e operatori sanitari che stanno facendo di tutto e di più”. Così Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, intervenuto questa mattina davanti all’ospedale di Macerata per portare la propria solidarietà a Francesco Migliorelli.
Il caso di Migliorelli ha fatto discutere: rimasto per sei giorni su una barella in attesa di un ricovero, ha deciso di protestare pacificamente esponendo un cartello. Un gesto che ha portato alla sua identificazione da parte dei carabinieri, con tanto di minaccia di perquisizione. “Non vedere questi problemi non significa essere di destra o di sinistra – ha dichiarato Ricci – significa essere irresponsabili”.
L'esponente dem ha parlato di un clima preoccupante: “C’è un clima intimidatorio che non mi piace. Come si può identificare un paziente che protesta per un suo diritto? Francesco ha avuto il coraggio di denunciare una situazione inaccettabile, lo ha fatto con un cartello, e si è ritrovato identificato. Siamo davvero arrivati al punto che chi difende un diritto fondamentale come quello alla salute debba essere trattato così?”
Secondo Ricci, quanto accaduto è il riflesso di una crisi sistemica: “Le liste di attesa aumentano, la mobilità passiva cresce, un marchigiano su dieci rinuncia a curarsi perché non trova risposte nel pubblico e non può permettersi il privato. Il caso di Francesco è un campanello d’allarme, ma è solo uno dei tanti. Mi preoccupa – ha aggiunto – il fatto che molti medici e operatori sanitari vogliano parlarmi solo in privato, temono ritorsioni e non partecipano a incontri pubblici. Ma dove siamo? In una regione democratica tutti devono poter dire la loro senza paura di essere ricattati, spiati o identificati”.
“La cosa positiva – ha concluso Ricci – è che Francesco ora sta meglio e presto potrà tornare a casa. L’ho trovato sereno, e questo è l’importante. Lo vogliamo rivedere fuori da questo ospedale ancora più combattivo, perché è tempo di cambiare le Marche”.
In merito al caso, l’AST di Macerata ha diffuso una nota per chiarire il percorso clinico e gestionale del paziente. Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria, il signor Francesco Migliorelli è giunto al Pronto Soccorso di Macerata il 28 aprile ed "è stato prontamente preso in carico dal personale medico e infermieristico per il trattamento iniziale, l'inquadramento clinico e la stabilizzazione della patologia riscontrata".
Il percorso, precisano dall’AST, "ha richiesto alcuni giorni, come previsto dai protocolli per le patologie non tempo-dipendenti, e si è svolto nei letti tecnici e nelle sale sosta del Pronto Soccorso, spazi appositamente dedicati a questo tipo di degenze temporanee. Una volta raggiunta la stabilità clinica, grazie alle terapie somministrate, il paziente è stato trasferito nel reparto più adeguato alla prosecuzione delle cure".
Durante il periodo di osservazione, il paziente si è fatto fotografare con un cartello contenente – secondo la nota – “frasi palesemente diffamatorie e non veritiere nei confronti dell’Ast di Macerata”. "In seguito a questo episodio, il Primario del Pronto Soccorso ha richiesto l’intervento della pubblica autorità per procedere all’identificazione formale del paziente, al fine di consentire all’Azienda di tutelare la propria immagine, se ritenuto necessario, nelle sedi più opportune".
L’AST precisa infine che "non vi è stata alcuna volontà di reprimere la libertà di espressione del paziente, che è stato gestito in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle norme a tutela della persona. La procedura adottata – conclude la nota – è la medesima che viene seguita nei Pronto Soccorso di tutta Italia per patologie non urgenti".
Un nuovo volto per piazza Umberto I a Belforte del Chienti. Lunedì 2 giugno, dalle 15:30, è in programma un intero pomeriggio dedicato all’inaugurazione del cuore del capoluogo dopo i lavori di restyling. Si inizia alle 15.30 con la conferenza del prof. Umberto Moscatelli dal titolo "Gli spazi pubblici delle piazze nel Medioevo italiano" all’ex oratorio di via Leopardi.
Si proseguirà con il taglio del nastro (saranno presenti anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il commissario alla ricostruzione Guido Castelli) e l’esibizione del Corpo bandistico di Belforte del Chienti. Con l’occasione sarà consegnata una copia della Costituzione ai neodiciottenni e, per finire, è previsto un aperitivo in musica.
Il cuore del capoluogo si mostrerà completamente rinnovato dopo l’intervento di restyling da 1,1 milioni di euro: importo che arriva dai fondi del Pnc Sisma, in particolare dalla sub-misura A3 “Rigenerazione urbana e territoriale”, linea di intervento 1 “Progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città”.
"La nostra piazza - dice il sindaco Alessio Vita - aveva bisogno di essere restaurata e abbiamo attinto alle risorse del bando per ottenere i fondi necessari. Grazie allo studio dell’architetto Emanuele Zippilli, è nato un progetto che riporta lo spazio allo splendore del Medioevo, frutto di una ricerca accurata tramite le cartografie originali. Oggi che il lavoro è terminato mi sento di dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati".
Entrando nel dettaglio dell’intervento, è stata realizzata una pavimentazione in grado di riproporre gli schemi geometrici classici delle piazze storiche, utilizzando materiali conformi alla tradizione costruttiva di piazze storiche. Uno degli obiettivi perseguiti è stato quello di rendere leggibile l’ingombro a terra degli edifici che delimitavano la piazza, realizzando uno spazio pubblico composto da un palco: uno spazio in piano che ricalca l’impronta dell’edificio parzialmente demolito di fronte alla facciata della chiesa (così come riportato nel catastale gregoriano), e da un’area polifunzionale più ampia, che ricalca il perimetro del secondo edificio.
Al loro posto uno spazio pianeggiante, su due livelli, adatto ad accogliere manifestazioni, giochi ed eventi, delimitato ad ovest da un’aiuola dove sono state inserite sei piante. Una sistemazione in grado di narrare lo stretto legame che esiste da sempre tra Belforte e i suoi fiumi grazie alla realizzazione di una fontana: l'acqua sgorga da due fontanili che rappresentano idealmente i fiumi Fiastrone e Chienti, i cui canali si uniscono per andare a formare un piccolo specchio d'acqua, il lago di Santa Maria.
I fondi hanno permesso anche di mettere in sicurezza il muretto sul belvedere dietro la chiesa di Sant’Eustachio che è stato ripulito e su cui è stato installato un parapetto.
"La piazza rappresenta sempre e ovunque il fulcro della comunità - aggiunge Vita -, per noi è il cuore di Belforte anche se purtroppo il paese, come molti centri dell’entroterra, soffre dello spopolamento del borgo. L’investimento fatto per la piazza è il primo passo di un percorso che va nella direzione di rivitalizzare il centro, cercando di offrire anche i servizi essenziali per chi lo sceglierà come luogo in cui vivere. Un primo passo a cui, nel giro di due o tre anni, ne seguiranno molti altri".
Al primo posto assoluto, al termine di una competizione estremamente coinvolgente, si è classificato il nostro alunno Alessandro Attili, della classe 5E, che ha vinto con "una traduzione sicura, capace di restituire lo stile dell'autore con la sua sintetica pregnanza" - si trattava di un passo della Consolatio ad Helviam matrem di Seneca -, seguita da "un commento che interpreta in modo autentico e illuminato l'invito a far dialogare il testo di Seneca con quello di Azar Nafisi [...] un commento che non conosce cedimenti e che anche alla fine riserva motivi di riflessione, come il valore di apologia che la letteratura attribuisce a se stessa".
La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 23 maggio, presso l'Aula magna del Liceo Medi di Senigallia, a conclusione del certamen Ludi Latini, giunto ormai alla sua XXV edizione.
Ospite d'onore è stato il prof. Salvador Bartera (University of Tennessee - USA), che ha tenuto una lezione su "Tacito politico", ricca di spunti interessanti.
Hanno partecipato al certamen ragazzi delle classi quarte e quinte del Liceo Classico e Scientifico, provenienti da tutte le Marche, con traduzioni ed elaborati di grande qualità - come sottolineato dalla Commissione che ha corretto e selezionato i lavori migliori.
Nella mattinata di ieri, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto visita alla Scuola dell’Infanzia “Via dei Mille” insieme alla presidente della Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”, Paola Aggarbati affiancata da Vanessa Fontana, componente del cda e dalla referente della struttura Simona Carassai, per partecipare alla presentazione ufficiale del plastico realizzato dagli alunni delle sezioni A, B e C, indirizzo comune, e donato alla biblioteca.
Presenti la vicaria del preside Paola Gelosi, le insegnanti, Donatella di Leo, membro di istituto e Cristina Domenella con la sua chitarra. Durante l’incontro, il Sindaco si è intrattenuto con i piccoli alunni, ascoltando i racconti della loro esperienza e complimentandosi per il lavoro svolto. I bambini hanno descritto con orgoglio i dettagli del plastico, condividendo le tappe del percorso che collega idealmente la loro scuola alla Biblioteca Comunale. Il progetto, infatti, è nato durante un’uscita didattica in biblioteca, dove gli alunni hanno osservato con curiosità e attenzione il tragitto percorso in pulmino, riconoscendo edifici e luoghi significativi come scuole, giardini pubblici e spazi della comunità. Da quel momento è nata l’idea di costruire un plastico che unisce idealmente la scuola alla biblioteca.
“Un bellissimo esempio di apprendimento attivo, di osservazione del territorio e di riconoscimento del valore della cultura - ha dichiarato il Sindaco – Ringrazio le insegnanti e i bambini per questo progetto di grande valore umano ed educativo. È proprio dai più piccoli che arrivano spesso i gesti più significativi e profondi”.
Un momento particolarmente emozionante per il primo cittadino, che ha raccontato ai bambini di essere stato, proprio lì, uno di loro: “Questa è stata la mia scuola – ha detto – ed è bellissimo tornarci oggi per vedere con quanta curiosità, impegno e amore per la città state crescendo” .
Il plastico è dunque un simbolo tangibile di alleanza tra la scuola, la città e la cultura, una sorta di “Arca di Alleanza” dove si intrecciano radici storiche e culturali differenti, a beneficio dell’intera collettività. Durante il percorso educativo, gli alunni hanno anche approfondito la figura del concittadino Silvio Zavatti, esploratore e studioso a cui è intitolata la biblioteca. Da questa riflessione è nato un libro, anch’esso donato alla struttura, che ne racconta la vita e i valori, offrendo alle giovani generazioni un esempio positivo di curiosità, passione e apertura verso il mondo.