All'evento "Una Piazza per l'Europa" tenutosi oggi a Roma, ha partecipato una delegazione dell'area Riformista, Liberale, Socialista e Radicale di Macerata, guidata, a livello nazionale, da Marco Lombardo, Carlo Calenda e Oleg Horodetskyy. La partecipazione ha rappresentato i valori espressi dalla manifestazione, che mirava a promuovere l'idea di un'Europa unita, federale e forte. Durante l'evento sono stati esposti sia i vessilli dell'Unione Europea che le bandiere dell'Ucraina.
In un panorama geopolitico complesso, è stata ribadita l'importanza di una maggiore cooperazione europea nell'ambito della difesa, con una prospettiva che guarda alla possibile costituzione degli Stati Uniti d'Europa. La manifestazione ha offerto un'occasione per discutere le sfide attuali e le possibili soluzioni future per il continente europeo.
Un pomeriggio emozionante per la Città di Matelica grazie al transito della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico. La 6ª tappa Cartoceto-Frontignano (163 km in tutto) è passata nel cuore di Matelica, attraversando tutta la strada provinciale (SP256) da nord a sud; tantissimo il pubblico presente lungo il percorso che si è comportato in modo egregio tifando con passione e sportività i ciclisti presenti. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani, in quanto la corsa ha consentito di far conoscere la città e le sue bellezze a tutti gli appassionati di ciclismo, garantendo una visibilità mondiale grazie alla diretta sia televisiva che web.
Grande successo ed emozione per il passaggio della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico anche a Castelraimondo. La gara è transitata da Matelica in direzione Camerino. attraversando la città fino a salire verso Crispiero. Molto entusiasmo da parte del pubblico presente che ha seguito la corsa lungo il percorso di questa sesta tappa (Cartoceto-Frontignano). Filtra soddisfazione da parte dell’amministrazione del Comune di Castelraimondo, sempre in prima linea per la promozione delle bellezze del suo territorio. La Tirreno-Adriatico è sicuramente un importante volano turistico poiché assicura una visibilità a livello mondiale: da non dimenticare che il prossimo 17 maggio Castelraimondo ospiterà l'arrivo dell'ottava tappa del Giro d'Italia.
Nel Fermano continua l'intensa attività di contrasto alle truffe, con i carabinieri che hanno denunciato cinque persone coinvolte in frodi informatiche e truffe online. Le vittime sono state raggirate in diverse località della provincia, e le modalità utilizzate dai truffatori variano dalle telefonate false a transazioni su piattaforme di e-commerce.
A Fermo, i carabinieri della Stazione locale hanno denunciato due uomini, un 49enne di Foggia e un 31enne di Napoli, per frode informatica e sostituzione di persona. I due malviventi hanno agito utilizzando la tecnica dello spoofing, spacciandosi per operatori della banca Bper e della Questura di Fermo. Convincendo una donna a effettuare due bonifici, i truffatori sono riusciti a sottrarre ben 33.000 euro dalla vittima. La tecnica dello spoofing, che consente ai truffatori di manipolare i numeri telefonici per sembrare quelli di numeri ufficiali, ha reso difficile per la vittima riconoscere il raggiro.
A Sant'Elpidio a Mare, i carabinieri hanno denunciato un 22enne di origini russe per truffa. Il giovane si è finto la figlia di una vittima, riuscendo a convincerla a ricaricare una carta PostePay con 1.300 euro. La truffa, basata sulla fiducia familiare, ha colpito duramente la vittima, che ha perso una somma considerevole.
A Montegranaro, un 23enne napoletano è stato denunciato per truffa e ricettazione. Il giovane aveva pubblicizzato su un sito web di e-commerce la vendita di un giubbotto K-Way, ma alla vittima è stato inviato un prodotto contraffatto, difforme da quello promesso. La truffa ha causato un danno economico alla vittima, che si è vista recapitare un articolo di bassa qualità, privo dei requisiti promessi.
Infine, è stata denunciata anche una 40enne napoletana, accusata di truffa nei confronti di una vittima che aveva versato 130 euro per l'acquisto di una consolle Nintendo Switch. Tuttavia, la truffatrice non ha mai consegnato l'oggetto, lasciando la vittima con il denaro perso e senza il prodotto acquistato.
Le indagini dei carabinieri continuano per risalire agli altri eventuali complici e per fare luce su altre frodi simili
Stella, 18 anni di Perugia, ha conquistato il cuore dei numerosi presenti al Teatro Lauro Rossi di Macerata e si è aggiudicata il Premio del pubblico Banca Macerata per la migliore esibizione della nona serata di Audizioni Live di Musicultura.
Leonardo Lucinato dell’area private di Banca Macerata e il vicesindaco del Comune di Macerata, Francesca D'Alessandro, hanno consegnato l’ambito premio alla giovane talentuosa artista umbra.
“Siamo orgogliosi di ospitare nei nostri storici palcoscenici tanti giovani talenti musicali – ha dichiarato Francesca D'Alessandro - a nome dell’Amministrazione comunale ringrazio Musicultura per la grande qualità delle proposte offerte, consapevoli che proprio da Macerata nasceranno i nuovi protagonisti del cantautorato italiano”.
Stella Merano, in arte solo Stella, di Perugia, classe 2006, con una grande vocalità ha proposto con passione e autenticità “Demoni” il suo ultimo singolo del 2024, dove canta di come le opinioni altrui possono diventare dei veri e proprio demoni e “Iride” un’intima rappresentazione dell’ansia che caratterizza la sua generazione.
Nonostante la giovane età, Stella ha già alle spalle una carriera ricca di esperienze: a 13 anni esce con i brani “It’s time to change”, “Beyond the clouds” e “In my mind”. Nel 2018 ottiene il secondo posto al Cantagiro, seguito dalla vittoria nel 2019. Nel 2021 per la Justhit-records crea “Al Tempo Dei Modà” e “Contare Fino A Tre”. Nel 2022 vince il premio a Sanremo come giovane promessa e inizia il percorso alla Scuola Saint Louis College of Music. Tra il 2023 e il 2024 lancia il singolo “Miele e Marmellata”, seguito da “Nontiscordardimè” e “Maniche”, vince il Proscenium Festival e si esibisce nella finale del “Premio Lunezia”.
Da Ferrara Toyo, al secolo Antonio Rizzioli, 21 anni, accompagnato dalla band, ha proposto “Rinascimento” dove esplora l’amore in tre dimensioni e “La cosa più bella che ho”, brani intensi di riflessione, con al centro il tema della rinascita personale. Inizia a 16 anni a scrivere testi, matura nella scrittura passando da essere chiave, per definire la propria identità, a lente di ingrandimento interiore. Per Toyo, la musica è uno strumento di unione e prevenzione, capace di parlare a tutte le generazioni.
Noite, band di Genova, amante della musica degli anni ’60, in un set composto da chitarre, ha offerto “Cose da rifare” e “Diventano Bosco” una canzone d’amore molto romantica e malinconica. Gli artisti hanno chiamato la loro band come la parola 'notte' in portoghese, ed è proprio la notte il momento in cui le loro idee diventano musica. I Noite, partecipano nel 2021 al programma televisivo X-Factor e nel 2024 arrivano finalisti al Premio De André. L’ album di esordio è “BUM”, un manifesto dell’esistenza che parla di dipendenza, fallimento e rinascita.
Sul bollente palco di Musicultura i Not a sad story, il duo indie/trip-hop composto da Daniele Stagno e Filippo Cimino di Palermo che ha proposto “Rimane l’odore” un brano carico di emozioni che narra della scomparsa del padre di uno degli artisti e “Vita mia” una carrellata intima di stati d’animo tra frustrazione, rassegnazione e rimpianto per non riuscire ad esprimere i propri sentimenti. Singoli che nel 2022 insieme a “Waterloo” mettono in luce la band nel panorama musicale. Si esibiscono su palchi prestigiosi come il closing gala del Mercurio Festival, il Palermo Festival, e aprono i concerti di Paolo Benvegnù, Ibisco e BLUEM.
Da Torino Carlomagno, al secolo Salvatore Ricceri, si è esibito con “Quattro Quarti” dove affronta la nostalgia, la perdita e il ricordo di amicizie passate e “Moloch” un brano dal sound potente sul tema dell’alienazione nella società contemporanea. Nel 2014 pubblica il demotape autoprodotto "Nuova Enigmistica Musicale Tascabile". Si laurea in filosofia, lavora come grafico, illustratore, videomaker e maestro elementare e nel 2024 pubblica ULTRAMONDO, il suo album di esordio che porta sui palchi italiani grazie alla Poderosa Orchestra, con cui sta attualmente lavorando per le registrazioni del secondo disco.
Echo, all’anagrafe Arianna Ferrara Gennari, 25 anni di Bologna, accompagnata dai suggestivi suoni dell’Orchestra a plettro Gino Neri, ha eseguito con la sua arpa “L’abisso” un’intensa e raffinata ballata introspettiva dal sapore medioevale e alle tastiere ha offerto “Rachè” un brano dedicato a tutte le vittime degli attentati su sonorità swing del primo ‘900.
Compositrice, arpista e interprete, Echo comincia il suo percorso musicale nell’infanzia con il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Consegue due lauree magistrali: in Arpa nel 2021 e in Composizione di Musica per Film nel 2024. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica dialettale siciliana a colonne sonore per cinema, teatro e LARP. Nel 2022 vince il Primo Premio della Categoria B del Bissone Harp Festival.
Questa sabato 15 marzo si esibiranno gli ultimi sei artisti in gara:
Lupi di Bologna, Momi di Udine, Nakhash di Asti, Elena Mil di Milano, Forse Danzica di Bergamo e Kaloxs di Potenza.
Le Audizioni live dei 60 artisti in gara sono aperte al pubblico, su prenotazione nel sito di Musicultura e si possono seguire anche tramite i collegamenti giornalieri su Rai Tgr Marche, le dirette su èTV Marche e in streaming sui social di Musicultura.
ECCO I NOMI DEI 60 ARTISTI IN GARA A MUSICULTURA 2025 E LE CITTA’ DI PROVENIENZA
Aaron – Perugia; Alessandra Nazzaro – Napoli; ALTOLUCENTI – Venezia; Androgynus – Grosseto; Arrigo – Milano; Atarde – Ancona; Bakivo – Bologna; Bambina – Cosenza; Bela – Ancona; Belly Button e il Coro Onda – Roma; Bluesy – Crema; Carlomagno – Torino; Chiaré – Salerno; Corpoceleste – Terni; Disangro – Bologna; Distemah – Biella; domenico_mba – Bari; Echo – Bologna; Elena Mil – Milano; Elsa – Milano; Emanuele Colandrea – Latina; Fede Baracchi – Modena; Forse Danzica – Bergamo; Frammenti – Treviso; Giuda Mio Fratello – Palermo; Hot Docs – Novara; Hyrin – Firenze; Ibisco – Bologna; ioemeg – Torino; Kaloxs – Potenza; Kyoto – Bari; Loree – Porto San Giorgio; LUPI – Bologna; Martina Di Nardo – Caserta; Matteo Tambussi – Torino; Maurizio Vizzino – Latina; ME, JULY – Benevento; Mediterraneo – Cremona; Momi – Udine; Moonari – Roma; Mufasa e le Abat-jour – Rieti; Naeev – Como; Nakhash – Asti; NILO – Sassari; Noite – Genova; Not a sad story – Palermo; Piccolo G – Macerata; Pino Ruffo – Napoli; raccontoRiccardo – Messina; Samuele stanco e i Gabbiani Malvagi – Venezia; Sara Rados e Progetti Futuri – Firenze; Silvia Lovicario – Nuoro; Simona Boo/ Bimbi di Fumo – Napoli; Sofia – Torino; sonoalaska – Roma; Stella – Perugia; TIMEO – Vercelli; Toyo – Ferrara; ULULA – Verona; Vittoria – Monza
Passaggio del testimone al Tennis Club Matelica, dove è stato eletto un nuovo consiglio direttivo presieduto da Roberta Vitagliano. A comporre il gruppo, subito apparso molto affiatato sono: Giacomo Traballoni vicepresidente, Fabio Antognoli segretario, Paolo Capotondi tesoriere, consiglieri Massimiliano Lacchè, Marta Falzetti, Tommaso Nebbia, Jacopo Pelati, Alessandra Stronati, Alfredo Pompei, Fiorella Vitagliano e Riccardo Lana.
«Il nostro progetto – ha dichiarato la neopresidente Roberta Vitagliano – nasce dall'incontro e la passione di un gruppo di persone legate agli sport di racchetta e trova la partecipazione dell'azienda matelicese Halley Informatica, da sempre in prima linea per la crescita dello sport nella nostra città. La volontà del nuovo direttivo è quella di ridare vita all'impianto esistente, ricreando un vero e proprio centro sportivo che garantisca agli appassionati degli sport di racchetta di poter effettuare tutte le discipline ad essi collegati, nonché creare uno spazio per bambini, ragazzi e genitori in cui condividere idee, eventi e soprattutto un'offerta formativa d'eccellenza per appassionati, dilettanti ed agonisti».
Molto articolato il progetto che è stato presentato in assemblea, ottenendo il consenso dei soci. «Partiremo dalla ristrutturazione e riapertura del bar – ha subito tenuto a precisare la Vitagliano – che consideriamo essere il centro pulsante dell'impianto sportivo. Inseriremo poi le discipline del padel e del beach volley e potenzieremo i campi da tennis esistenti. Il primo evento in calendario riguarderà l'organizzazione del campus estivo, in collaborazione con le altre associazioni sportive esistenti sul territorio: quest’anno ci saranno tante novità per i bambini e soprattutto sarà tarato sulle esigenze e sui bisogni delle famiglie, poi ci attiveremo per ricreare allenamenti su misura per ogni tipologia di atleta che frequenta il nostro centro. Siamo consapevoli che ci aspettano grandi sfide, ma vogliamo riportare il Tennis Club Matelica ai vecchi lustri del passato e migliorare ancora di più».
Il MuSeT, il Museo del Territorio della città di San Severino Marche, continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla generosità della comunità. Recentemente la raccolta ha ricevuto un'importante donazione da parte di Angelo Ciccarelli, referente del Gruppo Alpini Val Potenza, che ha consegnato una collezione di oggetti militari di grande valore storico e simbolico.
Tra gli oggetti donati un sacco a pelo degli anni ‘70, un paio di sci in legno degli anni ‘50, residuati bellici della prima guerra mondiale tra cui un proiettile di cannone, gavette, un elmetto, un cappello da alpino con penna nera appartenuto a un generale degli anni ‘60, uno zaino militare alpino, un coppo decorato con la preghiera dell'Alpinoun porta proiettili tattici da servizio militare degli anni ‘70, una camicia militare da alpino di leva degli anni ‘70 e alcune pitture a mano di soggetti alpini del pittore veneto Luigi Ferraroli e alcuni documenti storici.
Questa donazione rappresenta un importante contributo alla conservazione della memoria storica del territorio e alla valorizzazione della tradizione alpina, testimoniando l’impegno del Gruppo Alpini Val Potenza nel tramandare alle future generazioni il valore del sacrificio e del senso di appartenenza.
Il MusET, museo che ha raccolto tutti oggetti, rappresenta un tributo alla storia e all’evoluzione economica di San Severino Marche. È il risultato della fusione di due istituzioni museali distinte: il Museo del Territorio e i Musei di Borgo Conce. Insieme, questi musei si sono uniti per creare un unico percorso di memoria, una narrazione coinvolgente che ci porta indietro nel tempo attraverso i secoli, dal XVI al XXI.
Il MusET, attraverso una vasta gamma di oggetti, strumenti e apparati, testimonianze tangibili del passato, rappresenta un luogo di apprendimento attivo, un rifugio di conoscenza e scambio. La sua missione principale è quella di rendere la storia e la cultura del territorio accessibili a tutti. In questo spirito, il museo mette l’accento sull’aspetto divulgativo e didattico. Qui, i visitatori non sono semplici spettatori passivi, ma sono invitati a partecipare attivamente al processo di scoperta.
Il museo è situato in due diverse sedi a breve distanza l’una dall’altra. La sede principale, vicino all’Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi”, custodisce una vasta collezione che ci fa rivivere la vita delle comunità locali nel corso della storia. Questa collezione abbraccia la civiltà contadina, artigianale e proto-industriale, gettando uno sguardo unico sulla storia e le attività di questa comunità. Qui il visitatore può scoprire gli strumenti di antichi mestieri ed esplorare le varie attività che coinvolgevano la comunità settempedana.
La sede di Borgo Conce è un bellissimo esempio di archeologia industriale. Qui, tre ex centrali idroelettriche testimoniano l’evoluzione economica e industriale della città. Questi luoghi raccontano storie di innovazione e progresso, rappresentando un patrimonio unico della città: qui sorsero i primi mulini, i primi opifici per la concia delle pelli e le prime manifatture per la tintura della lana, la lavorazione del vetro e ferro.
Una comunità che si muove, cresce e si unisce per il bene comune. Il Civitanova Cammina Party, che si è svolto mercoledì sera, non è stata solo una cena tra amici, ma una dimostrazione concreta di quanto il gruppo sia diventato un punto di riferimento non solo per il benessere e la socialità, ma anche per la solidarietà e il sostegno a chi ne ha bisogno.
La serata, animata da karaoke, risate e una lotteria di beneficenza, ha visto una grande partecipazione e ha permesso di raccogliere 335 euro, che saranno devoluti all’Anvolt – Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori. Un risultato importante, reso possibile dalla generosità di chi ha preso parte all’evento e dal contributo degli sponsor che hanno messo in palio numerosi premi.
“Civitanova Cammina è nato come un semplice gruppo di amici che condividono la passione per il movimento, ma oggi è molto di più: un punto di riferimento per chi crede nel valore della socialità e della solidarietà”, commenta la presidente Roberta Belletti. “Ogni evento che organizziamo è un’occasione per stare bene e per fare del bene”.
L’entusiasmo e la partecipazione alla serata confermano che Civitanova Cammina è molto più di un gruppo di camminatori: è una realtà attiva, inclusiva e aperta a nuove iniziative, sempre pronta a coniugare il piacere dello stare insieme con l’impegno per la comunità.
La scorsa notte, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno arrestato due fratelli di nazionalità albanese, un 24enne e un 30enne, in flagranza di furto in appartamento. Entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati simili, i due sono stati fermati durante un’operazione mirata contro i reati predatori, nell’ambito di un piano di sicurezza del Comando Provinciale di Ancona.
L’arresto è stato il risultato di un'attenta attività di controllo sul territorio, finalizzata a contrastare i furti che si sono verificati negli ultimi giorni in diversi comuni della provincia. Solo pochi giorni prima, due furti erano stati commessi a Osimo, precisamente in via Pavarotti, dove denaro, gioielli e capi di abbigliamento griffati erano stati rubati durante l’assenza dei proprietari.
I carabinieri di Osimo, già dalla giornata precedente, avevano intensificato i controlli e, nel pomeriggio, avevano individuato un'autovettura sospetta, risultata in uso ai due fratelli arrestati. Dopo aver avviato un pedinamento, i militari hanno seguito i due fino ad Ancona, dove i due si sono mossi tra vari edifici in via Togliatti e via Sparapani, accedendo ad alcuni appartamenti per pochi minuti prima di proseguire. Dopo essersi ricongiunti con un terzo complice, sono ripartiti in auto verso Castelfidardo, dove sono stati fermati dai carabinieri. Il terzo complice, approfittando dell’oscurità, è riuscito a scappare a piedi, ma ha abbandonato diversi strumenti di effrazione, gioielli e denaro contante, provento dei furti appena compiuti.
Nel frattempo, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Ancona aveva ricevuto la denuncia di due furti in abitazione da parte dei proprietari che erano rientrati nelle loro case e avevano constatato il furto. La perquisizione dell’auto e dell'abitazione dei fratelli a Pedaso ha portato al recupero di altri gioielli in oro, che sono ora sotto indagine per verificarne la provenienza, oltre a vari strumenti di effrazione e ricetrasmittenti.
I due fratelli sono stati arrestati e trattenuti in cella di sicurezza a Osimo, in attesa del processo di convalida dell'arresto, che si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Ancona. Le indagini proseguono, con i carabinieri che stanno cercando il terzo complice e indagando su possibili legami con altri furti recenti nella zona.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Camerino hanno denunciato un giovane di 24 anni, residente nella città, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Il fatto è avvenuto nel centro cittadino, dove il giovane è stato fermato mentre era alla guida della propria autovettura.
Sottoposto agli accertamenti mediante un etilometro in dotazione ai militari, il 24enne è risultato positivo al test. Di conseguenza, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Oltre alla denuncia, il giovane ha subito anche il ritiro immediato della patente di guida, con conseguente sospensione della stessa.
Il 14 marzo 2025, la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata ha ospitato l'incontro dal titolo "Leggere Lolita a Teheran", un evento che ha suscitato grande interesse, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna. Questo appuntamento, organizzato dal Comune di Macerata, ha rappresentato un momento di riflessione sulle conquiste ottenute dalle donne e sulle sfide ancora aperte.
La Giornata dei Diritti della Donna è un’occasione per celebrare i progressi sociali ed economici delle donne, ma anche per denunciare le ingiustizie e le discriminazioni che persistono in molte parti del mondo. La consigliera Sabrina De Padova, promotrice dell’incontro, ha ricordato il flash mob "Donna, vita e libertà", organizzato nel 2023 per esprimere solidarietà alle donne iraniane in lotta contro il regime dopo la morte di Mahsa Amini, un gesto che ha scatenato proteste per la libertà e i diritti delle donne.
L’incontro del 14 marzo ha approfondito la condizione femminile, con un focus sulla situazione in Iran e sul ruolo della cultura e della letteratura nella lotta contro l’oppressione. Il film "Leggere Lolita a Teheran", tratto dal libro autobiografico di Azar Nafisi, è stato il cuore dell’evento. La pellicola racconta l’esperienza di Nafisi come insegnante di letteratura in Iran, dove sfidava il regime oppressivo per far conoscere la grande letteratura occidentale, tra cui Lolita di Nabokov.
Durante l’incontro, sono intervenuti ospiti di grande rilevanza: la produttrice del film, Marica Stocchi, ha condiviso il processo creativo e le sfide della realizzazione di un film su temi così sensibili; Ines Corti, docente universitaria, ha discusso dell'importanza dell’educazione per l'emancipazione femminile; Mojtaba Sadeghi, esperto di cultura iraniana, ha fornito una panoramica sulla difficile realtà delle donne iraniane, sottolineando la loro resilienza; infine, Bahar Ghaempanah ha raccontato la sua esperienza personale di chi vive sotto un regime che limita la libertà individuale.
L'assessora ai Servizi Sociali, Francesca D'Alessandro, ha portato i saluti istituzionali, enfatizzando l'importanza di eventi come questo per sensibilizzare la comunità sulla questione dei diritti delle donne. L’incontro ha stimolato un dibattito ricco di emozioni, passando dalla trama del film alla situazione sociale e politica dell’Iran, con una riflessione sulla condizione delle donne nel mondo.
Il valore dell’istruzione come strumento di liberazione, la forza delle donne iraniane e l’importanza di un impegno continuo per l’uguaglianza sono stati al centro delle discussioni, lasciando un segno profondo nei partecipanti. L'incontro ha rinnovato l'impegno collettivo nella lotta per la giustizia e l’uguaglianza di genere.
«Giotto lavorò agli affreschi francescani di Assisi? Probabilmente sì, ma non in posizione preminente rispetto agli altri artisti e non fu sua l’impostazione generale del ciclo». Nell’auditorium del liceo “Da Vinci” di Civitanova Marche, davanti alle duecento persone che hanno raccolto l’invito dell’Associazione dantesca e di “Arte”, il professor Stefano Papetti dice la sua sulla paternità dei dipinti della Basilica superiore. Senza nulla togliere alla statura gigantesca di Giotto, lo studioso ne ridimensiona il contributo alla realizzazione delle storie di San Francesco.
Secondo il professore, non ci sono elementi oggettivi per l’attribuzione giottesca. Il primo a parlare di Giotto nella Basilica superiore fu il Vasari, ma l’autore delle Vite, accanito sostenitore del primato della “toscanità” in campo artistico, scriveva 350 anni dopo i fatti. Quanto allo stile e alla tecnica ci sarebbe un grande divario con gli affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni di Padova. Secondo Bruno Zanardi, che coordinò il restauro dopo il terremoto del 1997, le storie di Assisi avrebbero più analogie con la pittura dei maestri romani, magari di quel Jacopo Torritti, che fu pittore ufficiale di Nicolò IV, il papa francescano di Ascoli, che commissionò l’opera alla fine del Duecento.
Dello stesso avviso, il critico d’arte Federico Zeri. Dunque, la querelle sugli autori di questi affreschi, che sono il cardine dell’evoluzione di tutta la pittura europea del Medioevo, è ancora aperta, con il nostro Papetti che propende per la scuola romana. Papetti, tra l’altro, nel 2016, ha curato una mostra che ha permesso a cinque milioni di persone (anche in Brasile) di conoscere la pittura francescana da Cimabue a Caravaggio.
Al di là delle discussioni fra gli studiosi, resta la straordinaria bellezza di questa opera, con cui il papa francescano volle far conoscere san Francesco e promuovere il suo Ordine religioso. «Un’operazione di grande efficacia comunicativa – ha detto Papetti – di cui i francescani sono stati sempre maestri, fino ad oggi. Il santo più raffigurato al mondo non è san Pietro o san Paolo ma san Francesco».
Con l’ausilio di diapositive, Papetti ha condotto i presenti in una visita virtuale alla Basilica superiore, facendoli soffermare su alcuni dei ventotto episodi, tratti dalla Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio e impaginati in un crescendo di tensione narrativa da un altro francescano delle nostre parti: il cardinal Giovanni Minio di Morrovalle, generale dell’Ordine e stretto collaboratore di papa Nicolò.
Papetti si è soffermato su alcune “storie”, mettendo in evidenza il realismo degli autori che rompe definitivamente con la tradizione bizantina: il padre di Francesco che, prima di lanciarsi contro il figlio, si è premurato di mettere al sicuro i preziosi indumenti di cui il giovane si è spogliato; le architetture di palazzi ancora oggi esistenti che danno spessore storico agli eventi così come i luoghi della campagna umbra e le orditure lignee del tetto diroccato di san Damiano. A proposito della Predica agli uccelli, Papetti ha liberato Francesco da alcuni lughi comuni che lo vorrebbero un ecologista ante litteram. Lo ha fatto citando Chiara Frugoni, autrice del libro L’altro Francesco.
«San Francesco non è un figlio dei fiori – ha affermato Papetti – In questo dipinto non è che va a parlare con gli uccelli perché gli uomini non lo stanno a sentire. Gli uccelli dipinti sono di diverse specie e ognuna di esse è espressione di una classe sociale: i rapaci indicano gli aristocratici, che cacciavano con il falcone; gli altri uccelli rappresentano le classi più basse. L’acuto regista del ciclo ha voluto dirci che san Francesco parlava a tutti».
Infine, le stimmate. Francesco fu il primo a riceverle nella storia del cristianesimo. I dipinti di Assisi ci dicono che non si trattò di ferite sanguinolente ma delle escrescenze sulla pelle che riproducevano la testa dei chiodi di Gesù. Le stimmate, ha ricordato Papetti, riattizzarono le polemiche con i domenicani, che non si sopirono nonostante i buoni uffici di Dante nella Divina commedia. Da ultimo, una terza citazione marchigiana. In una “storia”, un frate ha una visione: un angelo gli mostra, in Paradiso, il trono riservato a san Francesco. Il frate in questione è fra Pacifico, al secolo Guglielmo Divini, e viene da Lisciano, come papa Nicolò. Non è una persona qualunque. Prima di convertirsi, ebbe una straordinaria carriera di poeta, al punto da essere accolto nella reggia di Palermo di Federico II, dove fu incoronato “Re dei versi” dallo stesso imperatore. Francesco, per la sua cultura, lo inviò a Parigi, a fondare l’Ordine in Francia. La tradizione vuole che Guglielmo abbia fatto da consulente letterario nella stesura del Cantico delle creature.
Modifiche temporanee ai turni di Guardia Medica nel Distretto di Civitanova Marche, Garantire la continuità dell’assistenza sanitaria è un impegno fondamentale che deve conciliare le necessità di salute della popolazione con le risorse umane disponibili. Tuttavia, a causa di alcune difficoltà nel reperire medici sostituti per la guardia medica, la Ast di Macerata, U.O.C. distretto di Civitanova Marche, ha disposto delle modifiche temporanee ai turni di guardia medica per il mese di marzo 2025.
In particolare, le postazioni di Porto Recanati e Potenza Picena saranno operative solo nei turni notturni dei giorni 21, 23 e 30 marzo, con la sede di Porto Recanati che garantirà l’assistenza in quelle date. In tutti gli altri giorni, l’assistenza sanitaria sarà fornita dalla Guardia Medica di Recanati, presso l’ospedale di Recanati, in Piazzale A. da Recanati 2.
Per la Guardia Medica di Recanati, i turni sono regolarmente coperti, ad eccezione di due date: domenica 16 marzo, durante il turno notturno (ore 20-8), e sabato 29 marzo, durante il turno diurno (ore 10-20). Durante questi turni non coperti, gli utenti possono rivolgersi al Punto di Primo Intervento (PPI) per le necessità urgenti o contattare il servizio 118.
I cittadini sono invitati a prendere nota di questi cambiamenti e a rivolgersi ai punti di assistenza indicati nei giorni di turni scoperti.
Il 14 marzo 2025, la sala Parrocchiale Don Lino Ramiri di Civitanova Marche ha ospitato un importante incontro organizzato dall'Associazione "Viviamo Civitanova aps" in collaborazione con l'Associazione RED (Rete Educazione Digitale di Macerata). L’evento, dedicato alle problematiche giovanili e alla sicurezza urbana, ha visto una partecipazione significativa di cittadini, giovani e adulti, che hanno preso parte a un intenso dibattito su temi di grande rilevanza sociale.
Il presidente di "Viviamo Civitanova aps", Andrea Foglia, ha aperto l’incontro con un intervento dettagliato sui risultati delle ricerche condotte dal tavolo permanente inter-istituzionale sul disagio giovanile, che coordina da un anno. Foglia ha evidenziato le principali difficoltà che affliggono i giovani della comunità, sottolineando come "le responsabilità debbano essere condivise tra famiglie, istituzioni e società civile". Il suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di un approccio integrato, dove la collaborazione tra enti pubblici, associazioni e famiglie si rivela fondamentale per affrontare in modo efficace i fenomeni di disagio.
Un altro momento rilevante della serata è stato l’intervento di Giorgio Pollastrelli, delegato al tavolo di sicurezza provinciale su Civitanova Marche, che ha fornito un quadro dettagliato della situazione della sicurezza cittadina. Pollastrelli ha discusso le emergenze più urgenti e le misure messe in atto per garantire l'integrazione sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ha inoltre presentato alcune strategie e iniziative finalizzate a rendere Civitanova un luogo più sicuro e vivibile, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità.
Il dibattito ha visto una partecipazione attiva del pubblico, con interventi e domande che hanno evidenziato il forte interesse per le tematiche trattate. L’incontro ha dimostrato come la comunità sia pronta a confrontarsi e a contribuire a soluzioni condivise per affrontare le sfide emergenti, come il disagio giovanile e la sicurezza urbana.
L’iniziativa ha inoltre messo in luce l’importante ruolo delle associazioni locali, come "Viviamo Civitanova aps" e Red, nel promuovere occasioni di sensibilizzazione e discussione su temi sociali di grande importanza. La collaborazione tra queste associazioni e le istituzioni locali rappresenta un modello virtuoso che consente di affrontare in maniera più efficace i problemi della comunità.
Nella giornata del 14 marzo, un’importante operazione della Squadra Mobile di Macerata ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario di 36 anni, originario della Nigeria, accusato di detenzione ai fini di spaccio.
L'uomo, disoccupato e con precedenti penali per reati legati alla droga e al patrimonio, è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti della Sezione Antidroga, dopo un’intensa attività investigativa svolta dalla polizia di Stato. L’indagine è partita dal costante monitoraggio del territorio, che viene effettuato quotidianamente da parte della Squadra Mobile, sia nelle vie del centro di Macerata che nelle zone più periferiche della provincia.
Nelle ultime settimane, la Sezione Antidroga aveva avviato una serie di accertamenti per identificare un soggetto sospettato di essere coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie a giorni di osservazione e alla presenza di agenti in borghese, gli investigatori sono riusciti a intercettare il pusher e a fermarlo durante l’operazione.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato circa 10,55 grammi di eroina, suddivisa in 15 dosi termosaldate, pronte per essere vendute. Parte della droga era nascosta nella tasca dei pantaloni dell’uomo, mentre altre dosi, insieme a un coltello di 27 cm utilizzato per il taglio della sostanza e a un telefono cellulare per i contatti con i consumatori, sono state rinvenute all’interno della sua abitazione, nella camera da letto.
Dopo aver completato le formalità di rito, il 36enne è stato arrestato per il reato di detenzione a fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari. Il soggetto è stato successivamente messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il proseguimento delle indagini.
La città di Macerata piange la prematura scomparsa di Alessia Dezi, giovane mamma di 42 anni, spirata all'ospedale regionale di Torrette dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Nel corso della sua carriera Alessia ha lavorato come impiegata in diverse aziende, distinguendosi per la sua dedizione. La donna lascia una figlia di 5 anni, il marito, la madre e il padre.
Da anni viveva con la sua famiglia ad Ancona, coltivando nel tempo libero la sua grande passione per la danza. Un amore che il marito, Luigi Apollonio, ha voluto ricordare con un commovente messaggio sui social: "Balla, amore mio, balla sempre. Noi da quaggiù ammireremo lo spettacolo nel cielo. Buon viaggio, amore mio".
L'ultimo saluto ad Alessia si terrà domani, sabato 15 marzi, alle 15 nella Cattedrale di San Giovanni, in piazza Vittorio Veneto a Macerata. La camera ardente è stata allestita presso il Centro funerario di via dei Velini, dove sarà possibile renderle omaggio oggi dalle 16 alle 20 e domani mattina dalle 8 alle 14.
Grande partecipazione ieri pomeriggio all’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti per l’incontro "Nutriamoci di benessere", promosso dall'assessorato alle politiche sociali e pari opportunità del comune di Macerata, che rientra nelle iniziative del progetto "Marzo è Donna".
Insieme alla nutrizionista Ludovica Mascitti e alla psicologa Francesca Caldarelli si è parlato di alimentazione consapevole e di connessione tra mente e corpo. A portare la loro testimonianza durante l'incontro anche le due pallavoliste della Cbf Balducci Helvia Recina Macerata Giulia Bresciani e Asia Bonelli.
Un appuntamento che ha permesso di sottolineare, "grazie alla partecipazione di esperte del settore, quanto sia importante ascoltare il proprio corpo e la propria mente - ha detto il vice sindaco e l’assessore alle politiche sociali e pari opportunità, Francesca D’Alessandro -. Si è poi parlato di come riuscire a gestire situazioni di ansia e di stress. Le fasi della vita presentano delle complessità quindi è necessario che si crei armonia tra mente e corpo sia nell'adolescenza, sia nella fase di maturità che in vecchiaia e questo lo si può fare avendo consapevolezza che il benessere si raggiunge con uno stile di vita sano, consci che una sana alimentazione, un buon movimento e la serenità interiore possono creare un equilibrio psico fisico nella persona".
"Un ringraziamento alle pallavoliste della Cbf Balducci Helvia Recina che hanno portato spunti di riflessione significativi per tanti ragazzi. Oggi molti giovani non praticano sport e questo incide sul piano fisico ma anche sul piano di una crescita equilibrata anche dal punto di vista psicologico. Fare sport, infatti, significa misurarsi con sé stessi, cercare nuovi obiettivi, relazionarsi con gli altri, coltivare la propria parte migliore e crescere sotto molti punti di vista. Stare bene con il proprio corpo è sinonimo di volersi bene e significa ricercare perennemente una crescita e un armonia con sé stessi e con gli altri; questo è l'obiettivo che ci proponiamo con le varie progettualità che vedono la persona costantemente al centro dell'azione amministrativa", ha concluso la D'Alessandro.
Montelupone ha reso omaggio alla straordinaria figura di Don Armando Senigagliesi con l'undicesima edizione del "Premio San Firmano", un riconoscimento che ogni anno celebra coloro che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità locale.
L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale, dalla Parrocchia e dal Comitato L'Abbadia, si è svolto nella storica Abbazia di San Firmano, alla presenza di autorità, studiosi e cittadini accorsi per ricordare il sacerdote. Il premio è stato assegnato a Don Armando Senigagliesi, storico parroco di San Firmano, per il suo instancabile impegno spirituale, culturale e sociale.
Alla cerimonia, ha partecipato il sindaco di Montelupone Rolando Pecora, insieme a Monsignor Pietro Spernanzoni, che ha tenuto un intenso e appassionato intervento ripercorrendo le tappe fondamentali della vita e del ministero di Don Armando. Ordinato sacerdote nel 1960 dopo gli studi al Seminario Romano e la laurea presso la Pontificia Università Lateranense, Don Armando è diventato parroco di San Firmano nel 1964, in pieno Concilio Vaticano II. Da quel momento, fino alla sua scomparsa nel 2012, ha dedicato quasi cinquant’anni alla cura dell’Abbazia e della comunità, realizzando importanti interventi di restauro e studio storico.
Tra i suoi progetti più significativi figurano il consolidamento del tetto e della facciata della chiesa, il restauro della cripta e la pubblicazione di ricerche sulla figura di San Firmano. Di grande rilievo la sua scoperta, nel 1997, di un antico manoscritto sulla Vita vel Miracula Beati Firmani Confessoris et Abbatis, che ha contribuito a una nuova comprensione della storia del santo patrono di Montelupone.
Ma Don Armando è stato anche un instancabile uomo di comunità: accanto al suo ruolo pastorale, ha operato concretamente per migliorare la vita degli abitanti della frazione, con battaglie per le infrastrutture locali e un’attenzione costante ai bisogni delle persone più fragili.
Il sindaco Rolando Pecora ha ricordato Don Armando con parole cariche di emozione: "Un sacerdote umile, tenace, servitore della comunità, amante appassionato di San Firmano e della sua Abbazia. Il suo lascito è un patrimonio di fede, cultura e impegno sociale che continuerà a ispirare Montelupone."
La cerimonia si è conclusa con un concerto di Fra' Emanuele e il gruppo "I Giullari del Re", suggellando un momento di profonda partecipazione e riconoscenza. Il Premio San Firmano 2025 non è stato solo un tributo alla memoria di Don Armando, ma anche un'occasione per riaffermare l’impegno della comunità nella tutela del proprio patrimonio storico e spirituale.
Nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 15:30, un uomo è rimasto ferito mentre lavorava un piccolo appezzamento di terra con una motozappa. L'incidente è avvenuto nella frazione di Centobuchi, nel comune di Monteprandone, richiedendo l'intervento immediato dei soccorsi.
La squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto è giunta rapidamente sul posto per liberare l'uomo, rimasto incastrato nelle lame dell'utensile agricolo. I soccorritori hanno dovuto smontare le zappe della motozappa per estrarlo in sicurezza, prima di affidarlo alle cure dei sanitari giunti con un'ambulanza.
Dopo le prime cure sul posto, l'uomo è stato trasportato in ospedale di San Benedetto del Tronto per le necessarie cure mediche. Non si trova in gravi condizioni. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato accertamenti per ricostruire con esattezza le cause dell’incidente.
Presso la sede di Confindustria Fermo si è svolto un incontro tra i direttori delle associazioni confindustriali di Ascoli, Fermo e Macerata, e il direttore generale di Assocalzaturifici, per fare il punto sulla situazione del settore calzaturiero all'inizio del 2025, un periodo segnato da sfide macroeconomiche e geopolitiche significative.
Secondo gli ultimi dati di settore, nei primi nove mesi del 2024 l’export calzaturiero delle Marche ha registrato un calo del -6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le prime 5 destinazioni dell’export marchigiano, che coprono il 46,7% del totale, sono risultate: Francia (+22,2%), Germania (-11,8%), USA (-11,9%), Cina (-23,7%) e Belgio (+4,6%). La Russia, al sesto posto, ha segnato un -33,1%.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate da INPS per le imprese marchigiane della filiera pelle nel 2024, si registra un aumento del +163,8% rispetto al 2023, con quasi 6 milioni di ore autorizzate, un numero superiore del +116,5% rispetto alla situazione pre-Covid.
Durante l’incontro, hanno partecipato vari imprenditori dei distretti, con i quali è stato definito un percorso di ascolto e monitoraggio riguardante l'andamento dei distretti e le possibili azioni da portare all'attenzione di Confindustria Roma e delle principali istituzioni nazionali di riferimento.
È stato confermato il cronogramma delle attività previste dall’accordo tra Regione Marche e Assocalzaturifici, firmato a gennaio 2025, per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese calzaturiere marchigiane e rafforzare la loro competitività sui mercati internazionali. Questo accordo costituisce un’importante cooperazione strutturata tra le due realtà, con l’obiettivo di sostenere le imprese nel processo di globalizzazione.
Nel corso della riunione, è emersa l’intenzione di continuare con questo modello di collaborazione tra le associazioni confindustriali territoriali e l’associazione nazionale di categoria. Si è discusso anche dell’ampliamento della platea dei partecipanti, al fine di approfondire e accompagnare azioni cruciali, come l’utilizzo della CIG e l’evoluzione delle normative in fase di definizione, tra cui la legge sulla responsabilità estesa del produttore (Schema di decreto ex art. 178-bis del D.Lgs. n. 152 del 2006), che riguarda il settore tessile, incluse le calzature.
Alla fine dell’incontro, è stato fissato un nuovo appuntamento a breve per garantire la continuità delle discussioni e delle azioni intraprese, tra cui la formulazione di una proposta congiunta di decontribuzione del costo del lavoro, una misura fondamentale per dare respiro alle imprese del territorio, sulla quale tutti hanno espresso l’auspicio che venga varata al più presto.
Ogni persona ha una routine mattutina diversa. Dal momento in cui suona la sveglia al momento in cui esci di casa succedono tantissime cose e hai bisogno di tempo per prepararti per la tua giornata. C’è chi è pronto in pochi minuti e c’è invece chi ha bisogno di tanto tempo per affrontare il nuovo giorno con il piede giusto.
C’è anche chi si riserva un pò di tempo per entrare su vulkanvegas. Se la tua routine ti sembra un po’ troppo caotica e vuoi trovare dei modi per organizzarti meglio abbiamo preparato dei consigli per te. Leggendo questo articolo scoprirai dei piccoli trucchi per evitare il caos e magari riuscire a gestire al meglio il tuo tempo.
L’importanza del mattino
Prima di affrontare una lunga giornata di lavoro è importante stabilire una corretta routine mattutina. Questa è importantissima perché dà inizio a tante ore di lavoro e forse anche di stress e pertanto iniziare con il piede giusto è fondamentale. Le prime cose che fai possono dare una direzione a tutto il resto e se riesci a trovare le tue abitudini e le tue tradizioni che ti fanno stare bene allora potrai goderti ogni giorno con serenità. Se invece inizi in modo caotico, facendo un po’ di tutto ma senza concludere nulla di buono, è probabile che questa confusione si riversi anche su tutto il resto.
Quando mettere la sveglia
L’orario migliore per puntare la sveglia non esiste perchè dipende da persona a persona. Devi imparare a conoscerti e probabilmente sai già che tipo di persona sei. Se sei abbastanza lento e ti piace fare le cose con calma ti conviene mettere la sveglia con molto anticipo. Se invece ti serve poco tempo per prepararti ti basteranno 20 minuti o forse meno, e potrai svegliarti più tardi. In ogni caso il modo migliore per stabilire delle abitudini sane è quello di decidere un orario fisso per la tua sveglia. Se ti svegli sempre alla stessa ora il tuo organismo si abituerà a questo ritmo e ti sveglierai con meno sonnolenza. Il nostro metabolismo è una macchina fantastica in grado di adattarsi a condizioni molto diverse, ma se la abitui in un certo modo, riuscirà a lavorare ancora meglio. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che rinviare spesso la sveglia non ha effetti benefici sul tuo corpo e sulla tua mente. Se ti piace rimanere a letto e dormire ancora 5 minuti dopo che la sveglia è suonata puoi farlo, ma non esagerare. Se questi studi si dimostreranno corretti sarebbe forse meglio riuscire ad alzarsi al primo suono di sveglia.
La colazione
una buona abitudine da prendere è quella di fare una colazione salutare prima di uscire di casa. Anche in questo caso molto dipende dai gusti personali. Alcuni preferiscono bere un caffè che dà la carica, altri preferiscono una bevanda calda come un tè o una tisana, altri ancora bevono succo di frutto o soltanto acqua. La stessa cosa vale per il cibo e ci sono differenze anche molto grandi: alcuni preferiscono il salato, mentre altri preferiscono il dolce. Non c’è una ricetta perfetta che valga per tutti ma senza dubbio il consiglio migliore è quello di mangiare cibi equilibrati senza esagerare. Sarebbe importante dare all’organismo il giusto apporto di vitamine e minerali e quindi mangiare un frutto a colazione è un’abitudine consigliata. Si potrebbe anche cercare di non esagerare con lo zucchero che come sappiamo non fa benissimo se consumato in dosi eccessive. Anche il modo in cui si consuma la colazione è importante. Mangiare in fretta e furia, magari in piedi, mentre si fanno altre cose, probabilmente non avrà effetti positivi su di te. Sarebbe meglio considerare il tempo necessario per la colazione e dedicarsi un momento di tranquillità per farla.
I preparativi
Ogni giorno dovrai preparare delle cose prima di uscire di casa. Magari devi preparare i libri per andare a scuola, oppure il computer che userai a lavoro. Dipende dalle occupazioni di ognuno ma senza dubbio è importante avere una routine anche in questo caso. Avere una routine precisa aiuta anche a non dimenticare le cose. Quante volte capita di uscire di fretta in ritardo per poi renderci conto che abbiamo dimenticato qualcosa? Puoi decidere tu la tua abitudine preferita. Magari preferisci preparare le cose la sera prima, in modo da avere tutto pronto quando ti svegli. Oppure ti piace preparare le cose dopo aver fatto colazione, con la mente fresca e riposata. Anche i vestiti che indosserai possono essere scelti la sera prima o la mattina stessa, l’importante è che questa sia una scelta consapevole.
Attività fisica
Alcune persone scelgono di fare anche attività fisica la mattina. Questa non è una regola perché non è detto che debba funzionare così per tutti. Sicuramente molte persone traggono beneficio dall’esercizio mattutino ed è un ottimo modo per svegliarsi e allenare un po’ il proprio corpo. Se non hai mai provato potresti provare anche tu e magari scoprirai che è proprio ciò di cui avevi bisogno. O forse l’esercizio fisico non fa per te o preferisci farlo la sera o il pomeriggio: non ti preoccupare l’importante è che tu trovi ciò che ti fa stare bene.
Uscire di casa
Un ultimo consiglio che potrebbe esserti molto utile è quello di stabilire una routine per uscire di casa. Appena prima di uscire devi compiere tante cose ma se imparerai a fare sempre le stesse diventeranno un funzionamento automatico che ti permetterà di fare tutto senza sforzo e con ottimi risultati. Per esempio controlla di avere tutte le cose che ti servono in tasca: telefono, portafoglio, chiavi di casa e qualsiasi altra cosa sia fondamentale per la tua giornata. Ricordati di prendere lo zaino o la valigia o la borsa, che hai preparato per affrontare tutte le difficoltà e le sfide del giorno che sta iniziando. Magari puoi anche ideare o escogitare dei piccoli gesti routinari che solo tu conosci e che ti aiutano a ricordare tutto ciò che devi fare. Non importa che cosa scegli, o magari che cosa già fai per iniziare la tua giornata. L’importante è trovare una routine mattutina che ti aiuti a iniziare ogni giorno con il sorriso.