Sparatoria a Cingoli: ai domiciliari un pastore 45enne di origini sarde, da anni residente a Staffolo. È accusato di tentato omicidio e porto illegale di armi congiuntamente a un cittadino di nazionalità tunisina, che lavorava nell'azienda agricola dell'uomo. La misura della custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Macerata lo scorso sabato, 29 giugno, ed è stata eseguita dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Macerata e della stazione di Cingoli, supportati da quelli della stazione di Staffolo. L'uomo, però, nega tutto e dice di non aver mai fatto male a nessuno.
I FATTI - L’attività investigativa ha avuto origine il 25 novembre dello scorso anno a seguito di un intervento in pronto soccorso di una pattuglia dell'Arma a causa del ricovero di un uomo per ferite di arma da fuoco. I militari giunti in ospedale hanno appreso che la vittima, un cittadino tunisino irregolare sul territorio nazionale, mentre viaggiava in auto insieme ad altri quattro connazionali - nella zona di Cingoli - sarebbe stato ferito da uno dei due colpi di fucile sparati da un furgoncino che si è dileguato subito dopo l'assalto.
Le successive indagini hanno consentito di individuare quali autori dell'azione criminale due soggetti: un imprenditore agricolo e un cittadino di origine tunisina che, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, nel tentativo di colpire un determinato passeggero, ne avrebbero invece colpito un altro.
I militari hanno, quindi, ricercato i due responsabili nelle rispettive abitazioni, sebbene il nordafricano avesse già fatto perdere le sue tracce, dileguandosi. Nell'abitazione in cui viveva, però, sono stati ritrovati un fucile da caccia calibro 12 e 22 cartucce del medesimo calibro. Il pastore, invece, è stato trovato in possesso del furgoncino utilizzato nella sparatoria, risultato di sua proprietà. Il mezzo è stato sequestrato e affidato in custodia giudiziale per successive analisi scientifiche.
Le indagini che si sono protratte nel corso dei mesi passati - sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Macerata e svolte anche con attività tecniche quali intercettazioni telefoniche e analisi dei tabulati telefonici - hanno consentito di raccogliere numerosi elementi di prova sia in relazione alle modalità di esecuzione materiale dell’aggressione, sia in merito al movente, identificato in un debito di dubbia legittimità che l’imprenditore doveva alla vittima designata, che non voleva restituire.
Nello specifico, gli investigatori hanno acclarato come il debito fosse riconducibile all'attività lavorativa dell’agricoltore, che avrebbe effettuato assunzioni fittizie di stranieri per le esigenze della sua azienda agricola e di ovinicoltura al fine di ottenere la cassa agricola e le somme previste dai decreti-flussi.
Una di queste assunzioni false, richiesta dalla vittima per un parente e per cui aveva versato al presunto mandante dell'aggressione la somma di 3mila euro, mai restituita, non era andata a buon fine. A causa del debito, la vittima - anch'essa di origine tunisina - avrebbe danneggiato l'auto dell’agricoltore per ritorsione, scatenando la reazione degli indagati.
Al termine delle formalità di rito, il pastore 45enne - che ha dichiarato come a sparare sia stato il suo lavoratore - è stato riaccompagnato al proprio domicilio e posto in regime di arresti domiciliari. Sono tuttora in corso le ricerche dell’altro responsabile, al momento irreperibile, per assicurarlo alla giustizia.
I volontari del Comitato della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche hanno eletto di recente il nuovo presidente e i quattro membri del Consiglio direttivo. Cristina Grillo è stata nominata presidente del Comitato. Ad affiancarla saranno Elena Amici, nelle nuove vesti di vice presidente, e i consiglieri Stefano Poscia, Marta Palmucci e Martina Panzarani, quest'ultima in qualità di consigliere rappresentante dei giovani.
La nuova squadra, che vede un connubio perfetto tra le nuove leve e l'esperienza consolidata di volontari e amministratori “navigati”, si è subito messa al lavoro per continuare a garantire assistenza e soccorso con particolare attenzione al territorio locale, ponendosi la sfida di cavalcare le novità e le nuove tappe professionali in campo sociale e sanitario. Pochi giorni fa, infatti, si è tenuta la prima seduta il nuovo Consiglio direttivo che ha definito la lista dei nuovi responsabili e delegati tecnici locali e ha discusso delle attività e partecipazioni previste per i prossimi mesi pianificando le iniziative da sviluppare nei prossimi anni.
La neo presidente Cristina Grillo, vanta 24 anni di servizio presso il locale Comitato Cri dove è sempre stata in prima linea come volontaria, affrontando varie emergenze: dal sisma del 2016 che ha vista la città di San Severino Marche gravemente ferita, all'organizzazione dello screening per la sieroprevalenza durante l'emergenza Covid-19, distinguendosi sempre per le sue capacità professionali e doti umane.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla presidente uscente, Elena Amici che è volontaria di Croce Rossa Italiana dal marzo 1991, da tutti i volontari del Comitato di San Severino Marche per tutti gli anni donati con dedizione e abnegazione alla guida dell'associazione. Sotto la sua leadership, il Comitato ha rafforzato la propria presenza sul territorio, dimostrando vicinanza alla popolazione, specialmente nei momenti di maggiore difficoltà.
Ad augurare buon lavoro al nuovo Consiglio direttivo l’Amministrazione comunale settempedana guidata dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Riqualificare l’area in località Scossicci attraverso l’elaborazione di un nuovo piano congiunto tra Fondazione Opere Laiche lauretane e Casa Hermes e il Comune di Porto Recanati: è questo l’obiettivo delle due realtà firmatarie il Protocollo d’Intesa con cui si procederà alla promozione dei valori storici, culturali, naturalistici e paesaggistici dell’area in questione.
L’impegno del comune di Porto Recanati e delle Opere Laiche è pertanto quello di promuovere la salvaguardia e la reintegrazione dei valori del paesaggio rendendo così compatibili le politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche, a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico che possano avere un’incidenza diretta o indiretta su di esso.
Gli enti firmatari del protocollo si impegnano a collaborare fra di loro mettendo a disposizione le proprie strutture e le proprie competenze per promuovere un sistema di itinerari rurali supportati da segnaletica integrata.
"Siamo davanti ad una vera e propria opera di riqualificazione ambientale di cui potrà beneficiare tutta la zona di Scossicci e ad alto valore turistico. Si tratta di un importante accordo tra pubblico e privato che ha permesso di concretizzare una progettualità avanzata, innovativa e comune ad entrambi i soggetti. Dal canto nostro - dice il presidente della Fondazione Opere Laiche e Casa Hermes Federico Guazzaroni - vogliamo realizzare un’opera di abbellimento dei nostri terreni con un'operazione che contribuisce ad arricchire esteticamente il territorio, premiando la sostenibilità".
"Siamo orgogliosi di restituire bellezza, l'educazione all'ambiente dovrebbe essere un faro nel percorso di crescita condivisa della comunità e noi con tale progetto vorremmo contribuire ad una significativa azione di formazione anche verso i più piccoli. Voglio sottolineare che non sarà realizzata nessuna cubatura ex novo ma solo riqualificazione dell’esistente", aggiunge Guazzaroni.
"La firma della convenzione per la riqualificazione di Scossicci con la Fondazione Opere Laiche Lauretane e casa Hermes - spiega il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini - rappresenta un passo importante che consolida il rapporto tra noi e la stessa Fondazione finalizzato ad operare per il bene comune dei cittadini e dei turisti. Abbiamo stretto una sinergia significativa per un investimento comune particolarmente importante in un'un'area dove stiamo già operando. Il 4 giugno abbiamo realizzato le rilevature per la progettazione e messa in essere delle scogliere anti mareggiate".
"La firma di questa intesa è oltremodo importante perché segna lo sviluppo di una collaborazione con le Opere Laiche che auspichiamo possa crescere ancora - ha concluso Michelini -. Tra le opere da mettere in cantiere su un’area di 300 ettari di superficie, la nuova pista ciclabile Fausto Coppi, aree verdi attrezzate, due aree per birdwatching, bugs hotel e nidi per uccelli selvatici e soprattutto la piantumazione di 5mila alberi e piante di cui gran parte realizzata: circa 4300 le specie già piantumate, adiacenti alla pista ciclabile Fausto Coppi, tra ginestre, lavanda e Buddleja Davidii, detta anche albero delle farfalle, cui si andranno ad aggiungere prossimamente 700 alberi, con lecci, prunus pissardii e una particolare varietà di cipressi. Per questi 700 si tratta di alberi ad alto fusto di circa 2 metri e 2 metri e mezzo".
Tempo di elezioni anche per i Carabinieri settempedani in congedo. Come molte altre realtà del terzo settore, anche la locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, al termine del quinquennio previsto dallo statuto, ha rinnovato i propri vertici riconfermando alla guida il presidente maresciallo maggiore Decio Bianchi così come anche il vice presidente, luogotenente carica speciale Francesco Losurdo. Qualche normale avvicendamento tra i membri del Consiglio, formato da nove soci tra il personale che ha svolto servizio nell’Arma dei Carabinieri.
La sezione di San Severino Marche conta 120 soci tra effettivi, familiari e simpatizzanti. Circa 40 di loro fanno costantemente volontariato attraverso il gruppo settempedano dell’Anc. Quest'ultimi, da più di 10 anni, prestano servizio alle scuole, alle varie manifestazioni cittadine ma sono anche spesso chiamati dal coordinamento regionale, al di fuori del Comune.
Il “Gruppo di Fatto” ha come presidente il luogotenente Silvano Rapari e come vice presidente il brigadiere Romualdo Agrifoglio nonché come referente il carabiniere ausiliario Francesco Cicconi.
La sezione di San Severino Marche è tra le più numerose a livello provinciale, sia come soci che come componenti il “Gruppo di Fatto”, formato per lo più da Carabinieri in congedo. Lustro del gruppo è anche l’appartenenza del comandante in congedo Francesco Losurdo, dal comandante in congedo dei Carabinieri Forestali Maurizio Simoncini e dal comandante in congedo della Polizia Locale, capitano Sinobaldo Capaldi. Si tratta di persone che hanno indossato per tutta la vita una divisa facendo servizio proprio nel territorio settempedano, e che, una volta in congedo, hanno voluto indossare quella del volontariato dell’Anc.
A coordinare l’attività dei soci volontari è il carabiniere ausiliario Francesco Cicconi che, così come il presidente Decio Bianchi, è presente fin dalla nascita della sezione settempedana.
Il primo a volersi congratulare con tutto il Consiglio di sezione, poco dopo l’avvenuta proclamazione, è stato il comandante Massimiliano Lucarelli,sia per le attività di rappresentanza alle cerimonie ufficiali con il portabandiera ufficiale, il corazziere appuntato speciale Mario Bianchini, sia per le attività di volontariato del “Gruppo di Fatto”, svolte in alcuni casi proprio in supporto al personale in servizio.
Anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, con l’intera amministrazione, ed in particolare con l’assessore alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, hanno manifestato i loro auguri al riconfermato presidente Bianchi in segno di apprezzamento e vicinanza che l’amministrazione ha da sempre verso l’Arma in congedo. Il comandante della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, ha voluto ringraziare il presidente Bianchi per il grande supporto alla Polizia Locale da parte dell’Anc.
Del nuovo Consiglio di sezione fanno parte: Romualdo Agrifoglio, Decio Bianchi in qualità di presidente, Mario Bianchini, Francesco Cicconi e Luigi Gianfelici, Franco Iencinella, Francesco Losurdo, il maresciallo Ireneo Matelicani, il carabiniere ausiliario Adorino Mosconi.
Le cariche del “Gruppo di Fatto” sono : luogotenente Silvano Rapari presidente, brigadiere Romualdo Agrifoglio, vice presidente, carabiniere ausiliario Francesco Cicconi coordinatore.
Sono passati esattamente 80 anni da quando la città di San Severino Marche è stata liberata dal regime nazifascista. Un anniversario importante che la sezione Anpi “Capitano Salvatore Valerio” e l’Amministrazione comunale settempedana hanno voluto ricordare con una festa organizzata proprio nel giorno di questo anniversario: il 1 luglio.
“Verso le 17 i partigiani del Battaglione Mario, suddivisi in due colonne provenienti dal ponte Sant’Antonio e da Fontenuova, occupavano la piazza, allora Vittorio Emanuele. Le ultime retroguardie tedesche, dopo aver fatto saltare il ponte delle scuole, quello dell’ospedale e quello gotico trecentesco di Fontenuova, erano partite – ricorda Donella Bellabarba, presidente della sezione Anpi “°Cap. Salvatore Valerio” di San Severino Marche, che prosegue - . Sul balcone del Municipio si alternarono tutti gli esponenti della Resistenza locale. Oltre a Mario Depangher ed ai suoi partigiani c’erano gli esponenti dei Gruppi di Azione Patriottica che avevano operato in città in collegamento con il Battaglione e quelli del C.N.L con il loro presidente Andrea Farroni". Sul Palazzo Comunale sventolavano le bandiere delle nazioni alleate e quelle dei Paesi a cui appartenevano i partigiani del Battaglione Mario, cucite nell’abitazione di Nena “Nazzarena” Schiavetti vedova Ramaccini aiutata da un gruppo di donne: Vittoria Lancioni, Angela ed Elvira Gentili, Ida Antoniucci e Derna Cambio. È importante per San Severino Marche - sottolinea la presidente Bellabarba - sottolineare il grande valore, non solo simbolico, dell’essere stata liberata dai Partigiani, anziché dalla truppe polacche ed inglesi, perché è la prova storica incontrovertibile del contributo decisivo e fondamentale dato dalla Resistenza nella guerra di liberazione dal fascismo e dal nazismo”.
Anpi e Comune per l’80esimo della Liberazione hanno deciso di porre la prima pietra di quello che sarà un Museo diffuso della Resistenza. Oggi che la città di San Severino Marche è insignita della Medaglia d’oro al Merito civile per la partecipazione alla lotta partigiana, su quegli stessi luoghi viene proposto un trekking urbano per aiutare soprattutto le nuove generazioni, e quelle a venire, a non dimenticare.
“Abbiamo realizzato una mappa che mette insieme in una cartina i luoghi della Resistenza e ricorda le vie con presenza di internati ma anche le date che hanno segnato la nostra storia” – ricorda il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
La storia è quella di un passato recente che nessuno vuole cancellare e che dal settembre 1943 al luglio 1944 segnò la quotidianità e l’esistenza di molti che divennero vittime e martiri anche di terribili fatti.
Il trekking urbano del Museo diffuso della Resistenza ricorda queste tappe e tanti luoghi: dall’assalto al deposito di munizioni a Ponte Sant’Antonio all’attacco al deposito di armi nel complesso di San Domenico a quello al monastero di San Lorenzo in Doliolo dove, al secondo piano, c’era la Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale ai fatti che ebbero luogo nel palazzo della Gendarmeria pontificia in piazza Del Popolo, nel Palazzo Comunale, in vicolo delle Cicette e in via Abbondanza, a borgo Conce e a porta San Francesco dove avvenne il primo scontro armato tra la Banda Mario e i tedeschi.
E ancora i fatti avvenuti all’interno del convento di San Pacifico e quelli nella chiesa di San Giuseppe, presso l’albergo Massi e al Ponte dei Morticelli, nel piazzale della Stazione con il bombardamento delle truppe ango – americane e poi i rastrellamenti nella zona dell’Uvaiolo e di nuovo nel piazzale della Stazione dove perirono diversi partigiani e in via Indivini fino a quel 1 luglio quando il Battaglione Mario fece il suo ingresso in piazza Del Popolo per liberarla.
Senza dimenticare poi la presenza degli internati in una regione, le Marche, che per orografia, per le poche e scomode vie di comunicazione, per la poco o nulla politicizzazione popolazione, vennero scelte allo scopo con tre campi di prigionia e sette di concentramento. A San Severino Marche, così come in altri diciassette Comuni della provincia di Macerata, ci si fermò solo all’internamento.
Tutti questi fatti di storia recente sono stati ricordati nella giornata dell’80esimo anniversario della Liberazione in città in un magistrale reading di letture a cura di Gabriela Eleonori e Giovanni Moschella dal titolo: “Il miracolo della Libertà”. La serata, allietata dal duo “Leggera” con musiche dal vivo eseguite da Simone Gatto alla chitarra e Dayana Sciapichetti alla fisarmonica, per la prima volta ha trasformato in festa una mai dimenticata pagina di storia. Intanto domenica prossima (7 luglio) un altro anniversario sarà ricordato. A Chigiano tornerà a rinnovarsi la memoria delle vittime degli Eccidi.
Una delegazione del comune di Macerata composta dal sindaco Sandro Parcaroli, dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, dall’assessore ai gemellaggi Riccardo Sacchi, dall’assessore alla sicurezza Paolo Renna e dal consigliere comunale Ulderico Orazi, si è recata nei giorni scorsi a Weiden per la tradizionale festa del Burgerfest.
Quest’anno, in particolare, la città di Weiden ha festeggiato i 70 anni dalla firma del patto di gemellaggio con Issy Les Moulineaux, altra città gemellata con Macerata. Nella mattinata di sabato scorso si è svolta la cerimonia istituzionale a Weiden che ha visto protagoniste tutte le città gemellate mentre domenica si è svolta l'apertura della festa cittadina di Weiden.
"A Weiden abbiamo rinnovato lo spirito di amicizia e fratellanza e la collaborazione tra le nostre città e ci siamo confrontati su progetti, momenti ed esperienze che, ben consapevoli dell'importanza dei valori europei, potremmo sviluppare per rinsaldare ancora di più il patto di gemellaggio - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Il prossimo appuntamento sarà nella nostra città, a Macerata, il 31 agosto, per le festività di San Giuliano".
"Lavori in corso e qualche disagio sono il prezzo da pagare affinché la città ne guadagni". L'amministrazione comunale fa il punto sui cantieri aperti a Macerata e sottolinea "come ai sacrifici e ai disagi che i cittadini sono chiamati ad affrontare oggi, e che stiamo in tutti i modi cercando di limitare, seguirà il beneficio di migliorare sensibilmente le infrastrutture viarie che consentiranno una mobilità più fluida e sicura e porteranno la città ad avere un nuovo volto oltre che una migliore qualità della vita".
"Stiamo finalmente rispondendo con i fatti all’immobilismo che ha caratterizzato le precedenti amministrazioni. Infatti, in soli tre anni e mezzo la Giunta Parcaroli è riuscita a ottenere molti più risultati delle amministrazioni degli ultimi venti anni", rimarcano dalla Giunta.
"Con lo sblocco della ricostruzione post sisma sono partiti tanti lavori sull'edilizia privata che inevitabilmente si ripercuotono anche sulla viabilità cittadina, sia in centro storico che nei quartieri: uno su tutti il grande cantiere di via Maffeo Pantaleoni che ha determinato la modifica della viabilità del quartiere Pace - si legge ancora nella nota -. I lavori più impattanti sulla viabilità sono comunque quelli di via Velini, nel tratto Montanello-Villa Potenza, e della Galleria delle Fonti. In questo caso le chiusure al traffico si sono rese necessarie per procedere con le opere di palificazione in sede, incompatibili con il transito dei mezzi. Una necessità che si è valutato di concentrare nei mesi estivi proprio per attenuare i disagi alla circolazione che sarebbero stati di certo molto più consistenti nel periodo scolastico".
"Fondamentale è precisare che per quanto riguarda i lavori di via dei Velini si trattava dell’ultima chiamata, nel senso che erano compresi e previsti nel Piano delle Opere pubbliche 2017 – 2019 e quindi, se fossero stati effettuati nella passata legislatura, ovvero a tempo debito, oggi non staremmo vivendo questa situazione. Inoltre, si sottolinea che il 2024 rappresenta l’ultimo anno utile per effettuarli altrimenti i finanziamenti andrebbero persi", rimarcano i membri dell'amministrazione.
"Per quanto riguarda il cantiere di via Mameli questo ha determinato la chiusura della strada per soli tre giorni e ora la viabilità è stata ripristinata mentre invece quello relativo al sottopasso di via Roma, in questa fase di lavorazione, ha già generato un consistente beneficio in quanto lo smantellamento momentaneo della linea ferroviaria ha fatto venir meno le lunghe file al passaggio a livello", chiariscono dall'amministrazione comunale di Macerata.
"Per il resto delle altre opere in atto, tante non hanno interferenze con la viabilità e non creano disagi ai cittadini, come ad esempio quelle che riguardano il Centro fiere, le nuove scuole nei quartieri Vergini e Corneto, gli impianti sportivi a Fontescodella, la piscina, lo stadio Helvia Recina Pino Brizi e i nuovi campi da rugby, senza dimenticare i tanti cantieri ultimati relativi A strade, marciapiedi e patrimonio immobiliare". L'amministrazione conclude "con un ringraziamento all'ufficio Tecnico e alla polizia locale per il grande lavoro che stanno facendo".
La Fondazione World Youth Orchestra, in collaborazione con il Comune di Urbisaglia, porta in scena nel meraviglioso anfiteatro marchigiano, lo spettacolo "Le due lune", ideato e diretto da Damiano Giuranna. La pièce offre un ideale intreccio tra la narrazione di una delle più affascinanti storie delle Mille ed una notte, la musica popolare delle culture mediterranee, eseguita dal vivo, le poesie e canzoni italiane ed arabe tra rinascimento e barocco.
Lo spettacolo è reduce dai successi ottenuti all’Expo di Dubai nel 2020, in Albania, Algeria, Malta, Spagna, Svizzera e Tunisia.
"E’ uno spettacolo che canta la bellezza della cultura mediterranea tra occidente e oriente. Le due lune, che convivono e rappresentano due facce dello stesso universo, si parlano e si amano. La musica, la narrazione e la poesia - afferma il Maestro Giuranna - vogliono suscitare emozioni e sentimenti che possano alimentare pensieri di fratellanza.”
La Fondazione World Youth Orchestra, si propone di fornire un'educazione musicale di alto livello, ma soprattutto, grazie ai giovani e alla musica, una diplomazia culturale in tutto il mondo. Oggi è sempre più necessario che l'arte e la cultura in generale diventino uno strumento per costruire pace e fratellanza
Il progetto World Youth Orchestra, nato nel 2001 subito dopo l'attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle con l'idea di promuovere il dialogo tra i popoli attraverso la musica, è stato fortemente sostenuto dalle massime istituzioni mondiali, comprese le Nazioni Unite, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è stato insignito della Medaglia, della Targa d’argento e della Medaglia Presidenziale. Il progetto, nato dalla virtuosa collaborazione tra l’Università di Napoli L’Orientale, promotrice del progetto, la Fondazione World Youth Orchestra e l’Università IULM di Milano, grazie all’importante sostegno della Fondazione Cultura e Arte Internazionale, traccia un percorso multietnico che attraversa e unisce due culture diverse ma intrinsecamente legate l’una all’altra, quella del mondo arabo islamico e quella occidentale.
Con grande soddisfazione, in collaborazione con la Direzione del Parco Archeologico, ospiteremo all’Anfiteatro Romano questo spettacolo - afferma Natalini – neo sindaco del Comune di Urbisaglia, sabato 13 Luglio alle ore 21.00. Abbiamo aggiunto alla stagione teatrale quest’importante appuntamento, unica data italiana che suggella il passo e il ruolo da protagonista che Urbisaglia e la nostra amministrazione vuole svolgere anche nel campo della musica. Per noi – ribadisce Natalini – è centrale mettere la cultura, l’università e il parco archeologico non al centro del nostro passato ma al centro del nostro futuro. E il nostro paese che parla di una terra abitata sin dall’antichità, deve avere la forza di raccontarsi meglio.
Si è svolto domenica 23 giugno il XXXIII° Trofeo Barracuda, la tradizionale gara di pesca in mare da natante, organizzata dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Pesca Sportiva "Barracuda" di Porto Potenza Picena. La competizione che ha visto la partecipazione di 32 pescasportivi e di 16 imbarcazioni, si è svolta, dalle ore 6:00 alle ore 10:30 nel tratto di mare antistante l'abitato portopotentino, entro le sei miglia dalla costa.
L’azione di pesca poteva essere effettuata con l’uso di canne da pesca con o senza mulinello e con l’imbarcazione ancora e/o a scarroccio, a motori spenti "La manifestazione - ha precisato Mauro Spinaci, presidente della Asd Barracuda - ha avuto un successo strepitoso, oltre alla bellissima giornata, è stata pescata una quantità enorme di pesce, mai successo nelle precedenti edizione del Trofeo Barracuda. Infatti sono stati pescati 2475 pesci, di diversa qualità, per un totale di 168,400 chilogrammi di pescato".
Le operazioni di raccolta e pesatura del pescato, da parte dei giudici di gara, sono avvenute presso la sede sociale dell'associazione. La piazza d'onore è toccata all’equipaggio formato da Costantin Mariotti e Andrii Vinichenko che si sono aggiudicati il trofeo. Le premiazioni ufficiali si sono svolte, alla presenza delle autorità, sabato 29 giugno, presso il Ristorante "Blu di Lollo" di Porto Potenza Picena.
La Maceratese ha ufficializzato il secondo giocatore in entrata per la stagione 2024/25. Si tratta di Lorenzo Albanesi, esterno offensivo classe ‘97. Albanesi arriva alla Maceratese dopo una lunga esperienza al Montegiorgio, dove ha trascorso ben 9 stagioni, intervallate da una parentesi al Castelfidardo. Coi rossoblù, di cui è stato anche capitano, ha vinto il campionato di Eccellenza nel 2017/18, conquistando la promozione in Serie D, categoria in cui il club fermano ha poi militato per 5 stagioni.
Con la retrocessione del Montegiorgio in Promozione, Albanesi ha deciso dunque di iniziare un nuovo capitolo della sua carriera. Giocatore versatile, che può giocare sia da esterno che da seconda punta, metterà la sua esperienza e le sue caratteristiche a disposizione di Mister Possanzini. L’arrivo di Albanesi si aggiunge a quello di Bracciatelli e alle conferme di Gagliardini, Nicolosi, Ruani e Cirulli.
San Ginesio si prepara ad accogliere un evento di grande significato sociale e sportivo: sabato 6 luglio, alle ore 18, lo stadio Mario Corridoni sarà il palcoscenico di una straordinaria partita di calcio della Nazionale Attori 1971, che vedrà anche la presenza dell’attore Mauro Cardinali. Questa manifestazione, promossa dall'Unione Montana dei Monti Azzurri, organizzata a sostegno di Admo, l'Associazione Donatori di Midollo Osseo, promette di unire passione sportiva e coesione sociale,ancor prima umana, in una serata indimenticabile.
L’evento intende sensibilizzare sull'importanza della donazione di midollo osseo, un gesto di grande altruismo che può fare la differenza salvando vite umane. La Nazionale Attori, celebre per il suo impegno benefico, scenderà in campo con la determinazione e l'entusiasmo che da sempre la contraddistinguono, offrendo agli spettatori non solo uno spettacolo sportivo di alto livello, ma anche un messaggio di una sempre rinnovata possibilità di speranza e rinascita grazie a un piccolo quanto smisurato gesto di solidarietà.
La partita si preannuncia come un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio e per coloro che desiderano sostenere una causa nobile e di grande valore umano. L'ingresso all'evento sarà aperto a tutti.
Ben 100 ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni della regione hanno partecipato con successo al Servizio Civile Universale nei 6 progetti presentati dall'Anpas Marche, (Pubbliche Assistenze delle Marche): 'Adriaticum 2022', 'Aesis 2022', 'Conero 2022', 'SoS Trasporto Sanitario 2022', 'Un anno per la vita 2022', 'Picenum 2022' e dalla 'Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia: Insieme per donare Pace e Amore'.
I giovani volontari sono stati impegnati nel contesto del trasporto e dell’assistenza socio sanitaria in tutta la regione Marche, raggiungendo l’obiettivo di circa 70.000 servizi tra trasporti sociali, sanitari, assistenze a manifestazioni e attività sociali varie, che si inseriscono nel più ampio numero di 226.614 servizi effettuati nello stesso periodo di riferimento dalle Associazioni ospitanti.
I 100 ragazzi e ragazze, dopo una serie di fondamentali percorsi di formazione, hanno svolto, prima in affiancamento al personale esperto e poi sempre più in autonomia le diverse attività con l’obiettivo di rafforzare la risposta di assistenza sociale e sanitaria sul territorio verso la comunità e verso le persone più in difficoltà.
"Ragazzi e ragazze che, sempre più esposti alle tensioni di un futuro incerto, e nonostante la frenesia, tipica della giovane età, di raggiungere presto una meta, hanno portato a termine il compito che gli era stato assegnato - ha dichiarato Andrea Sbaffo, presidente Anpas Marche –. Un compito che tradotto in termini pratici ha significato un impegno quasi quotidiano nei trasporti sanitari non urgenti e trasporti sociali, nei trasporti in collaborazione con il 118 ed in tutta una serie di attività a complemento, necessarie al corretto svolgimento delle attività primarie. A tutti e tutte loro va il nostro plauso e il migliore augurio per il prosieguo nel percorso da Cittadini attivi".
"E’ stata un'esperienza appagante, che ci ha fatto crescere molto, sia nella parte pratica che nella parte morale; abbiamo imparato tante cose nuove: come aiutare gente che ne ha la necessità, ad interagire con persone diverse da noi. Dopo questo percorso siamo maturati, siamo diventati più responsabili, e ora ci rendiamo conto di come risolvere e affrontare i problemi. Ci porteremo dietro un baule di esperienza indimenticabile, grazie anche a persone che ci hanno insegnato, appoggiato e soprattutto aiutato quando ci siamo trovati in situazioni difficili", hanno affermato Gabriela Jara, Michele De Luca, Aron Masella e Catalin Neaga, giovani volontari impegnati con la Croce Gialla di Recanati.
Lo scorso 25 giugno, presso la sala consiliare del comune di Appignano, si è tenuto il primo Consiglio Comunale dopo la recente tornata elettorale dell'8 e 9 giugno. Tanti gli appignanesi intervenuti in presenza a dimostrazione di un alto grado di interesse verso il proprio paese.
Il sindaco Mariano Calamita, dopo aver prestato il giuramento di rito, ha letto un saluto di benvenuto a tutti i consiglieri eletti richiamando alla fine l’articolo 54 della Costituzione Italiana: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".
Successivamente, il primo cittadino ha comunicato la composizione della Giunta comunale, la nomina del vicesindaco e l'assegnazione delle deleghe. Di seguito tutti gli incarichi:
- Montecchiarini Stefano: vicesindaco e assessore
Deleghe: Turismo - Museo diffuso – Artigianato – Commercio – Agricoltura – Attività Produttive - Politiche del Lavoro e dell'Occupazione
- Arcangeli Federica: assessore
Deleghe: Cultura – Teatro
- Gagliardini Francesco: assessore
Deleghe: Personale – Organizzazione – Patrimonio
- Persichini Silvia: assessore
Deleghe: Famiglia - Politiche età evolutiva - Pari Opportunità - Politiche Sociali e Servizi alla Persona - Diritti dei Bambini - Volontariato Sociale – Case popolari
- Raffaelli Francesco: consigliere
Deleghe: Ambiente e Territorio - Energie Rinnovabili- Politiche Giovanili
- Gasparini Simone: consigliere
Deleghe: Salute-Sport-Tempo Libero
- Santanatoglia Lucia: consigliera
Deleghe: Scuola – Biblioteca comunale
- Vitali Rolando: consigliere
Deleghe: Bilancio – Tributi
Un saluto e un augurio di buon lavoro è stato rivolto anche ai consiglieri comunali rappresentanti della lista di minoranza "Tutti Insieme": Buldorini Luca, Stura Damiano, Gagliardini Nicola e Petrelli Laura. Il Consiglio Comunale si è concluso trattando tutti gli altri punti all’ordine del giorno.
La Prefettura di Macerata ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di luglio 2024. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI LUGLIO 2024
Si inizia già il primo luglio, con un'attivazione all'interno del territorio comunale di Corridonia (8-13, in direzione mare) e Tolentino (13-19, direzione monti). Il giorno successivo la polizia stradale sarà presente a Macerata, dalle 8 alle 14, in entrambe le direzioni. Mercoledì 3 luglio autovelox a Camerino, in direzione monti, dalle 8 alle 13. Il giorno dopo la Polstrada sarà a Macerata, con controlli in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
Venerdì 5 luglio autovelox presenti a Belforte del Chienti (8-13, direzione monti). Si resta a Belforte sabato 6 luglio con gli stessi orari, quando ci saranno postazioni mobili anche a Corridonia (19.19, direzione mare). Domenica Polstrada a Macerata, dalle 8 alle 14, in entrambe le direzioni.
Poi l'8 luglio attivazione a Tolentino (8-13, direzione mare). Il giorno seguente la Polstrada sarà con la postazione mobile a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14. Mercoledì 10 luglio autovelox a Corridonia (8-13, direzione mare) e a Belforte del Chienti (8-13, direzione monti). Giovedì controlli a Macerata della polizia stradale, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
Venerdì ci si sposta a Montecosaro (8-13, direzione monti), mentre sabato a Tolentino (8-13, direzione mare). Domenica 14 Polstrada presente a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
La settimana successiva controlli a Corridonia (13-19, direzione mare) e Camerino (8-13, direzione mare). A Macerata ci saranno controlli martedì 16 luglio, dalle 8 alle 14, in entrambe le direzioni. Mercoledì le postazioni mobili tornano a Corridonia (13-19, direzione mare). Poi ancora a Macerata il giorno successivo, dalle 8 alle 14, in entrambe le direzioni.
Venerdì 19 luglio controlli a Montecosaro (8-13, direzione monti) e a Tolentino (13-19, direzione monti). Il giorno dopo autovelox presenti a Camerino, in direzione mare, dalle 8 alle 13. Domenica 21 luglio Polizia stradale presente a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
Lunedì 22 luglio autovelox a Camerino, in direzione mare, dalle 13 alle 19. Nei tre giorni seguenti postazione mobile della Polstrada, in entrambe le direzioni a Macerata, dalle 8 alle 14. Venerdì 26 luglio e sabato 27 luglio i controlli tornano a Camerino, sempre in direzione mare ma nel primo caso con orario 13-19 e nel secondo 8-13. Domenica 28 luglio postazioni mobili presenti a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 14.
Triplice attivazione lunedì 29 luglio: a Corridonia (8-13, direzione mare), a Montecosaro (8-13, direzione monti) e a Belforte del Chienti (13-19, direzione monti). Il mese si conclude con i controlli della polizia stradale a Macerata, sia il 30 che il 31 luglio, dalle 8 alle 14, in entrambe le direzioni.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Scegliere il forno giusto per una cucina professionale è un aspetto cruciale che influisce non solo sulla qualità dei piatti preparati ma anche sull'efficienza e sostenibilità dell'intera operazione culinaria. Un forno elettrico adeguato può trasformare una cucina, migliorando non solo i tempi di preparazione ma anche la consistenza e la qualità dei cibi cucinati. Questo aspetto è particolarmente rilevante in ambienti dove il volume e la ripetitività dei pasti sono elevati, come in ristoranti, hotel e servizi di catering.
Nel contesto delle cucine moderne, l'innovazione nei forni elettrici ha portato sviluppi significativi che meritano attenzione. Questi includono:
- Nuove Tecnologie: L'introduzione di forni a induzione e controlli intelligenti offre ai cuochi un maggiore controllo e precisione, permettendo cotture più uniformi e riducendo il margine di errore.
- Risparmio Energetico: I nuovi modelli di forni sono progettati con tecnologie che riducono il consumo di energia elettrica, abbattendo i costi operativi e l'impatto ambientale.
- Sostenibilità: Oltre al risparmio energetico, molti forni incorporano materiali riciclabili e sono costruiti secondo pratiche che rispettano l'ambiente, allineandosi con le crescenti richieste di operazioni eco-sostenibili.
- Diversi Modelli sul Mercato: C'è un'ampia gamma di forni disponibili, ognuno con specifiche caratteristiche progettate per soddisfare esigenze diverse. Questo permette agli operatori del settore di selezionare apparecchiature che si adattano perfettamente alle dimensioni e al tipo di servizio della loro cucina.
La comprensione di queste componenti è essenziale per fare una scelta informata e investire in un forno che non solo risponda alle necessità immediate ma che garantisca anche prestazioni durature e sostenibili.
NUOVE TECNOLOGIE NEI FORNI ELETTRICI
L'innovazione tecnologica nei forni elettrici ha portato notevoli miglioramenti nella qualità della cottura e nell'efficienza energetica. Due delle più significative innovazioni sono la cottura a induzione e l'introduzione di controlli intelligenti e automazione.
La cottura a induzione nei forni elettrici rappresenta una svolta tecnologica che sta guadagnando popolarità nelle cucine professionali. A differenza dei forni tradizionali che utilizzano elementi riscaldanti diretti, la tecnologia a induzione genera calore tramite un campo elettromagnetico. Questo sistema permette un controllo più preciso della temperatura, infatti il calore può essere aggiustato con estrema precisione e rapidità, permettendo ai cuochi di avere un controllo molto più accurato sul processo di cottura.
Inoltre la cottura risulta più uniforme grazie alla distribuzione omogenea del calore, i piatti vengono cotti più uniformemente, riducendo il rischio di parti bruciate o non completamente cotte.
La cottura a induzione, infine, è più efficiente energeticamente rispetto ai metodi tradizionali, poiché il calore viene generato direttamente nel recipiente di cottura senza dispersioni nell'ambiente circostante.
L'introduzione di controlli intelligenti e automazione nei forni elettrici professionali ha ulteriormente rivoluzionato il modo in cui le cucine operano. Queste funzionalità includono la regolazione automatica della temperatura basandosi sul tipo di pietanza e sulle preferenze inserite, assicurando risultati ottimali senza intervento manuale continuo.
Grazie ai timer programmabili i cuochi possono impostare il tempo di cottura esatto per diverse ricette, il che è ideale per mantenere la qualità e la consistenza, soprattutto in ambienti di cucina ad alto volume.
Infine, gli schermi touch e i pannelli di controllo digitali semplificano l'interazione con il forno, rendendo semplice anche per il personale meno esperto utilizzare tecnologie avanzate senza errori.
L'implementazione di queste tecnologie non solo migliora l'efficienza della cucina ma anche la qualità dei cibi preparati, contribuendo a un ambiente di lavoro più soddisfacente e meno stressante per il personale. Queste innovazioni rappresentano il futuro della cottura professionale, combinando le migliori prestazioni con sostenibilità e facilità d'uso.
EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO NEI FORNI ELETTRICI
L'efficienza energetica è diventata una priorità nell'industria culinaria, specialmente nei contesti professionali dove l'uso intensivo delle attrezzature può portare a costi operativi elevati. I forni elettrici moderni incorporano diverse tecnologie e miglioramenti strutturali mirati a ridurre il consumo energetico e ottimizzare le prestazioni.
Le tecnologie a basso consumo sono al centro delle innovazioni nei forni elettrici moderni, questi forni sono progettati con sistemi avanzati che migliorano la loro efficienza energetica:
- Elementi riscaldanti più efficienti: I nuovi modelli di forni incorporano elementi riscaldanti che raggiungono la temperatura desiderata più velocemente e mantengono un calore costante con meno energia.
- Modalità di risparmio energetico: Molti forni includono impostazioni eco-friendly che riducono il consumo energetico quando il forno per cucina non è in uso pieno, come la modalità 'standby' che abbassa la temperatura interna durante i periodi di inattività. +
- Ottimizzazione dei cicli di cottura: Grazie alla programmazione intelligente, i forni possono calcolare e utilizzare cicli di cottura che richiedono meno energia, mantenendo allo stesso tempo la qualità della cottura.
L'isolamento migliorato è un altro fattore chiave che contribuisce all'efficienza energetica dei forni elettrici. Un buon isolamento impedisce la dispersione del calore, assicurando che l'energia sia utilizzata al meglio:
- Materiali isolanti avanzati: I nuovi forni sono costruiti con materiali che offrono un isolamento superiore, riducendo la perdita di calore. Questo non solo migliora l'efficienza, ma aiuta anche a mantenere l'ambiente della cucina più fresco.
- Guarnizioni e coibentazioni migliorati: Le porte dei forni sono equipaggiate con guarnizioni di alta qualità che sigillano meglio, prevenendo ulteriori perdite di calore.
- Struttura a doppia parete: Alcuni modelli di forno adottano una struttura a doppia parete, che aumenta l'efficienza dell'isolamento, permettendo una cottura più uniforme e un migliore mantenimento della temperatura interna senza sprechi energetici.
Queste innovazioni tecnologiche non solo rendono i forni più eco-compatibili, ma offrono anche un vantaggio economico significativo riducendo i costi energetici a lungo termine.
CONTRIBUTO ALLA SOSTENIBILITÀ IN CUCINA: IL RUOLO DEI FORNI ELETTRICI
Nell'ambito della cucina professionale, la sostenibilità sta diventando sempre più una priorità. I forni elettrici, grazie alle loro ultime innovazioni, giocano un ruolo significativo nel ridurre l'impatto ambientale dell'industria culinaria.
I forni elettrici possono contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 in vari modi, come menzionato in precedenza, le nuove tecnologie rendono i forni più efficienti, riducendo il consumo di energia e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica associate alla produzione di energia elettrica.
In combinazione con fonti di energia rinnovabile, come solare o eolica, i forni elettrici possono operare con un'impronta carbonica nettamente ridotta.
Minimizzando, inoltre, i tempi di cottura e migliorando la distribuzione del calore, si riduce ulteriormente il consumo energetico e le relative emissioni.
Incorporare pratiche eco-compatibili in una cucina professionale può estendere i benefici, utilizzare forni elettrici con controlli precisi e funzioni programmate può aiutare a ridurre il cibo bruciato o scartato.
Anche la riciclabilità ed l’uso di materiali eco-sostenibili sono importanti, molti produttori, infatti, oggi utilizzano materiali come acciaio inossidabile, vetro e ceramica, che sono completamente riciclabili, per ridurre l'impatto ambientale dei loro prodotti a fine vita.
Alcune aziende offrono programmi di ritiro o riciclo per i vecchi forni, promuovendo un'economia circolare nella quale i materiali vengono riutilizzati piuttosto che finire in discarica.
I forni che possiedono certificazioni come Energy Star o simili garantiscono che sono stati progettati e costruiti seguendo criteri di sostenibilità rigorosi.
Adottare forni elettrici con queste caratteristiche non solo migliora l'efficienza operativa di una cucina, ma contribuisce anche a creare un ambiente più sostenibile, in linea con le crescenti richieste di consumatori e legislatori per pratiche più rispettose dell'ambiente.
Insomma, i forni elettrici innovativi offrono una serie di vantaggi che possono trasformare la cucina professionale, aumentando sia l'efficienza che la sostenibilità delle operazioni.
La selezione del forno ideale dipende da molteplici fattori specifici dell'attività in questione. Dimensioni della cucina, tipo di cucina praticata, volume di pasti preparati, e considerazioni ambientali sono solo alcuni degli aspetti da considerare.
Per fare una scelta informata, è consigliabile consultare risorse online che possono offrire una panoramica dettagliata delle opzioni disponibili, recensioni professionali e consigli pratici. Siti come Ristosubito.com, nel settore della ristorazione professionale sono ottimi punti di partenza per raccogliere informazioni e ricevere consulenza specifica sul miglior forno elettrico per la tua attività.
La nave umanitaria Geo Barents di Medici Senza Frontiere è arrivata alle 8:30 al molo 19 del porto di Ancona, trasportando 34 naufraghi: 19 adulti e 15 minori, di cui 14 non accompagnati. Tra questi, c'è anche una ragazza minorenne. I migranti, salvati il 27 giugno scorso al largo delle coste libiche, stanno ora subendo i primi controlli sanitari.
Le operazioni di accoglienza e identificazione sono coordinate dalla Prefettura di Ancona. Sul molo sono presenti tutte le istituzioni coinvolte, tra cui forze dell'ordine, protezione civile, guardia costiera, vigili del fuoco e operatori sanitari, inclusa la Croce Rossa, che ha portato scatoloni di giocattoli per i bambini tra i migranti.
Sono 27 i naufraghi verranno ospitati nelle Marche, mentre 7 minori saranno presi in carico dal Ministero dell'Interno e trasferiti in strutture nel Molise.
All'avvio delle operazioni di sbarco e identificazione erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ancona Saverio Ordine e il questore Cesare Capocasa. Dall'inizio del 2023, questa è la decima nave umanitaria ad approdare al porto di Ancona, accogliendo un totale di 1000 naufraghi. È la terza imbarcazione di questo tipo ad arrivare nelle Marche nel 2024.
"Non sono obbligato a dimettermi da presidente di consorzio, perché la legge afferma che non c'è incompatibilità con la carica da sindaco, ma qualora fosse necessario mi dimetterò, dando il tempo ai consorziati di organizzarsi". È quanto dichiara il neo sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, nel replicare al gruppo di minoranza in merito alla sua incompatibilità a ricoprire l'incarico di presidente di consorzio (leggi qui).
"Tutto questo perché il mio mandato è basato sulla massima trasparenza e correttezza, specialmente nei confronti di tutti gli elettori, per riversare tutte le mie energie per il comune e i suoi cittadini - aggiunge Riccioni -. Voglio sperare che anche la minoranza sappia ispirarsi agli stessi miei valori e che confluendo tutte le forze per il bene del paese abbandoni il clima di polemica pretestuosa con cui si è presentata in Consiglio".
"Abbiamo molto da lavorare, per cercare di recuperare gli anni di ritardo che si sono accumulati per la ricostruzione. C'è bisogno di fatti adesso, non di polemiche pretestuose", ribadisce il neo sindaco.
Sono partiti lunedì mattina i primi 30 ragazzi, di età compresa tra i 14 e 21 anni, che hanno aderito a "Ci sto? Affare fatica!". Il progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile, finanziato dalla Regione e coordinato da Csv Marche Ets, ha visto quest’anno raggiungere a Morrovalle la cifra record di 101 ragazzi, che divideranno le loro azioni in tre blocchi: i primi tre team scendono in strada questa settimana, il secondo blocco dall’8 al 12 luglio, il terzo dal 15 al 19 luglio.
Un numero così elevato che quest’anno ai ragazzi sarà consentito di lavorare per una sola settimana, in modo da dare la possibilità a tutti gli iscritti di partecipare al progetto. I ragazzi e le ragazze si “sporcheranno le mani” per rendere più belli il territorio cittadino e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del “fare insieme”, recuperando il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale e artigianale. Ogni gruppo di giovani è seguito in tutte le operazioni da degli “handyman”, per trasmettere loro le competenze tecniche e artigianali necessarie.
Nel dettaglio le attività a Morrovalle si svolgono nei parchi pubblici del paese (selva di San Francesco, giardini di via Kennedy, via Gentile da Fabriano, via Raffaello Sanzio, via Alfieri, via Botticelli-via Lotto), nel centro storico e all’area camper e prevedono il restauro delle panchine e la riparazione di staccionate e giochi. A ciascun partecipante viene consegnato a riconoscimento dell’impegno profuso un “buono fatica” settimanale del valore di 50 euro (100 euro per gli handyman) che potrà essere speso in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero.
Quasi non fa più notizia perché di exploit tricolori ne ha già archiviati a bizzeffe, ma Maria Chiara Cera si è appena laureata campionessa italiana in ben 6 gare della Federazione Sport Sordi.
La stella di Macerata, classe 1999, ancora una volta ha sbaragliato la concorrenza, primeggiando a Terni nei 50, 100 e 200 dorso, 50 e 100 stile libero e 100 farfalla. Se il dorso è sempre stato fonte di trionfi e dominio, l’oro nel delfino invece rappresenta una bellissima novità.
Maria Chiara c’è, continua ad esserci e si sta preparando dunque nel migliore dei modi alle Olimpiadi dei sordi che si svolgeranno a Tokyo nel 2025. Del resto parliamo di una nuotatrice che ha ricevuto la prima convocazione con la Nazionale agli Europei di Lublino in Polonia nel 2018, per poi divenire una colonna azzurra.
Per lei pure il bronzo nella 4x100 mista alle Deaflympics brasiliane del 2021 (disputate nel 22 causa Covid-19) e quindi due volte Campionessa del Mondo in Argentina nel 2023: nella 4x100 mista e nella 4x200 stile libero.
Quella di Maria Chiara Cera è proprio una bella storia, fatta di sacrifici e successi. Una ragazza sorda che nuota nella piscina di viale Don Bosco a Macerata dal 2010. Vista la sua energia e le sue qualità è stata presto inserita nei gruppi agonistici dai tecnici che l’anno seguita in tutta la sua carriera, vale a dire Mauro Antonini e Franco Pallocchini.
Ha iniziato a gareggiare con i suoi coetanei udenti nella specialità del nuoto per Salvamento dove si è distinta vincendo alcuni titoli a livello regionale e partecipando ripetutamente ai Campionati italiani di categoria e assoluti. Anche nelle gare di nuoto gareggia a livello regionale e nazionale.
Fin dal 2015 si è messa in luce ai Campionati italiani di nuoto della FSSI ottenendo risultati di rilievo, titoli italiani e record. Va sottolineato che i Campionati italiani dei sordi si sono svolti spesso nelle Marche proprio grazie all'interessamento del Centro Nuoto Macerata che ha anche curato l'organizzazione delle manifestazioni all'interno delle manifestazioni di nuoto marchigiane della FIN.
Si tratta di un fatto molto importante anche dal punto di vista sociale, perché l’integrazione tra udenti e sordi è totale e i nuotatori salgono sui blocchi insieme, senza distinzione se non nella classifica finale. Questo fondamentale impegno ha permesso a Pallocchini di divenire consigliere nazionale della FSSI, mentre la notevole crescita tecnica è valsa a Mauro Antonini la nomina a DT della Nazionale e anche una palma d’oro del CIP.
La Cera rappresenta un modello delle possibilità di integrazione e deve costituire esempio per gli atleti sordi o in altro modo diversamente abili. Soprattutto deve essere stimolo per le società sportive di ogni tipo a non avere paura o pregiudizi nell'approcciarsi con questo universo che resta ancora per molti versi sommerso e sconosciuto.
È durato alcune ore l'intervento dei vigili del fuoco a Palmiano, in provincia di Ascoli Piceno, dove dalle 13:30 si è sviluppato un incendio che ha coinvolto un campo di orzo, una pineta, sterpaglie e anche alcune rotoballe.
Impegnati nello spegnimento dieci vigili del fuoco, con l'ausilio di due autobotti e due mezzi 4x4. Data la zona impervia, le fiamme si sono dirette verso i calanchi ed è stato necessario l'intervento anche dell'elicottero della Regione che ha effettuato 23 lanci rifornendosi dalla vasca appositamente montata nella zona dai pompieri. Sul posto, a coordinare le operazioni, anche il direttore operazioni di spegnimento (Dos). La situazione è stata riportata sotto controllo nel tardo pomeriggio.
Non si è trattato dell'unico intervento svolto dai vigili del fuoco nel territorio regionale. Già questa mattina, infatti, intorno alle 9:35, si è sviluppato un incendio di bosco in località Carignano, nel territorio comunale di Fano.
Sul posto squadre locali e provenienti dal Comando di Pesaro con 6 automezzi (autobotti e mezzi 4x4) e con l'ausilio dell'elicottero della regione Marche, hanno spento le fiamme e bonificato l'area coinvolta dall'incendio che è di circa 2 ettari. Sul posto anche i volontari Aib della protezione civile.
Nel pomeriggio, intorno alle 15:30, due ulteriori incendi hanno interessato la vegetazione nel territorio comunale di Senigallia. Uno in località Sant’Angelo dove le fiamme hanno aggredito un campo di stoppie e l’altro in strada del Giardino dove bruciavano delle sterpaglie.
Le squadre dei vigili del fuoco di Arcevia, Senigallia e Ancona con tre autobotti e tre mezzi 4x4, hanno spento i roghi che - in una circostanza - stavano per interessare anche un'abitazione. Successivamente sono state bonificate le aree degli interventi.