di Picchio News

Weekend fuori porta: come organizzarsi?

Weekend fuori porta: come organizzarsi?

Organizzare un weekend fuori porta può rivelarsi un'ottima soluzione per staccare la spina senza affrontare la complessità di una lunga vacanza. Le brevi fughe del fine settimana sono sempre più apprezzate da chi vive in città o conduce una vita frenetica e desidera ricaricare le energie in tempi contenuti. Si tratta di un’abitudine in crescita, favorita anche da collegamenti sempre più efficienti e dalla possibilità di trovare offerte weekend vantaggiose attraverso portali specializzati o direttamente sui siti delle strutture ricettive. Il successo di questo tipo di viaggio dipende però dalla capacità di organizzarsi per tempo, ottimizzando ogni aspetto, dalla scelta della destinazione al bagaglio, senza tralasciare il budget. Scegliere la destinazione in base al tempo a disposizione Il primo passo per pianificare un weekend fuori porta consiste nella scelta della destinazione. Poiché si ha a disposizione un numero limitato di ore, è essenziale considerare la distanza e i mezzi di trasporto. Un luogo raggiungibile in poche ore, con mezzi diretti e senza cambi complessi, permette di guadagnare tempo prezioso e di godere appieno della breve vacanza. Le località migliori per un weekend sono spesso quelle che offrono un buon mix di attrazioni culturali, natura e possibilità di relax, come città d’arte, borghi storici, laghi o terme. Chi ama il mare può optare per località balneari facilmente accessibili anche fuori stagione, mentre gli appassionati di escursioni troveranno interessanti le mete montane o collinari. È utile inoltre considerare eventi locali, sagre o mostre che si svolgono nel fine settimana e che possono arricchire l’esperienza. Un’altra variabile da valutare è la stagionalità: alcune mete sono ideali solo in certi periodi dell’anno, mentre altre conservano un certo fascino anche fuori stagione, magari con minore afflusso turistico e prezzi più accessibili. Come pianificare il viaggio senza stress La buona riuscita di un weekend dipende in gran parte dalla pianificazione. Prenotare in anticipo consente non solo di risparmiare, ma anche di evitare imprevisti legati alla disponibilità di trasporti o alloggi. Anche per soggiorni brevi, è consigliabile verificare gli orari di check-in e check-out, così da evitare di perdere tempo prezioso all’arrivo o alla partenza. Un altro aspetto importante è l’organizzazione degli spostamenti. Chi viaggia in auto deve considerare la viabilità e la disponibilità di parcheggi, mentre chi preferisce il treno o l’aereo dovrebbe tenere conto dei tempi necessari per i trasferimenti da e verso le stazioni o gli aeroporti. Alcune città offrono collegamenti rapidi con il centro tramite navette o metropolitane, ma è sempre utile verificare in anticipo. Infine, è utile avere una traccia dell’itinerario con le attività principali da svolgere, anche se si tratta di un viaggio all’insegna del relax. Poche indicazioni essenziali, come gli orari dei musei o la posizione dei ristoranti consigliati, possono fare la differenza tra una vacanza ben riuscita e una meno soddisfacente. Quanto conta il budget e come gestirlo Anche se si tratta di una breve fuga, il budget gioca un ruolo cruciale nell’organizzazione di un weekend fuori porta. Definire un tetto di spesa aiuta a selezionare le offerte più adatte, sia per l’alloggio che per il trasporto. Oggi esistono numerosi strumenti online per confrontare i prezzi e prenotare in modo consapevole, riducendo al minimo gli imprevisti. Le offerte weekend disponibili su piattaforme di prenotazione, portali turistici o direttamente sui siti di alberghi e B&B possono comprendere pacchetti con colazione inclusa, sconti per soggiorni di due notti o agevolazioni per l’ingresso a musei e terme. A volte è possibile approfittare anche di codici sconto riservati agli iscritti alle newsletter o agli utenti delle app di viaggio. È importante però verificare sempre le condizioni dell’offerta, come eventuali penali in caso di annullamento o limitazioni negli orari di fruizione. Tenere conto delle spese extra, come pasti o biglietti d’ingresso alle attrazioni, aiuta a mantenere il budget sotto controllo e a evitare sorprese. Cosa portare per un weekend perfetto Preparare il bagaglio per un weekend fuori porta richiede attenzione, ma anche un certo spirito di sintesi. Con uno zaino o una valigia di piccole dimensioni si riesce facilmente a contenere tutto il necessario, a patto di valutare bene il tipo di attività previste. Chi partecipa a visite guidate o camminate dovrebbe privilegiare abbigliamento comodo e scarpe adeguate, mentre chi soggiorna in strutture con spa o piscina dovrebbe ricordarsi di portare il necessario per il benessere personale. Nei mesi più freddi, è consigliabile vestirsi a strati, così da adattarsi facilmente alle variazioni di temperatura. La tecnologia può semplificare ulteriormente il viaggio. App per i trasporti pubblici, mappe offline e guide turistiche digitali permettono di muoversi in autonomia e risparmiare tempo. Anche un power bank può rivelarsi utile per mantenere carichi i dispositivi durante tutta la giornata. Documenti, carte di pagamento e una piccola farmacia da viaggio completano l’equipaggiamento essenziale. Meglio evitare di appesantire il bagaglio con oggetti inutili, concentrandosi su ciò che può essere realmente necessario per due o tre giorni. Idee e ispirazioni per la scelta della meta Per chi è alla ricerca di spunti per la prossima partenza, non mancano le fonti da cui trarre ispirazione. Riviste di viaggio, programmi televisivi, blog e social network offrono continuamente suggerimenti su mete originali, esperienze gastronomiche, percorsi culturali o attività sportive. Anche il passaparola può essere un valido alleato: spesso amici e colleghi possono fornire indicazioni pratiche basate su esperienze dirette. Esistono inoltre app e forum dove è possibile leggere recensioni aggiornate e porre domande su luoghi poco conosciuti ma affascinanti. Chi ha esigenze particolari, come viaggiare con bambini o con animali domestici, può informarsi su destinazioni attrezzate e strutture pet friendly. Allo stesso modo, chi desidera un’esperienza rilassante può scegliere mete immerse nella natura o agriturismi dotati di servizi wellness. Il tempo atmosferico resta una variabile importante da considerare. Alcuni portali permettono di consultare le medie climatiche mese per mese, così da evitare brutte sorprese. Anche una semplice verifica delle previsioni meteo nei giorni precedenti può orientare sulla scelta del guardaroba e delle attività da programmare. Chi desidera un’esperienza autentica può scegliere località meno battute dal turismo di massa, puntando su borghi, riserve naturali o zone rurali, dove è possibile entrare in contatto con le tradizioni locali e con il territorio. Anche una visita a una piccola città d’arte può regalare emozioni e arricchire il proprio bagaglio culturale, anche in soli due giorni.  

15/07/2025 10:17
Treia, Niccolò Fabi fa sold-out a Roccaccia: un successo il concerto di IncantoMarche

Treia, Niccolò Fabi fa sold-out a Roccaccia: un successo il concerto di IncantoMarche

Il concerto di RisorgiMarche a Roccaccia, nel territorio di Treia, è stato molto più di un evento musicale: un momento tra arte, natura e persone. Niccolò Fabi ha incantato con la sua musica poetica ed essenziale, mentre Neri Marcorè, ideatore e anima di RisorgiMarche oggi IncantoMarche, ha introdotto e accompagnato il pubblico con la consueta sensibilità, ricordando lo spirito con cui il festival è nato: riabitare i luoghi colpiti dal sisma, valorizzarli attraverso la bellezza e l’incontro. Tutto esaurito per un appuntamento atteso e sentito, che ha portato sullo splendido altopiano treiese migliaia di spettatori, da diverse parti della regione per vivere un’esperienza di musica e natura, che hanno camminato per raggiungere il cuore del concerto, come da tradizione del festival, con una partecipazione calorosa e rispettosa. "È stata una giornata indimenticabile – ha commentato Franco Capponi, sindaco di Treia –. Roccaccia ha mostrato davvero tutto il suo incanto. Ringraziamo Niccolò Fabi per il suo concerto sincero e profondo, Neri Marcorè per la visione che continua a donare al nostro territorio e tutti coloro che hanno reso possibile questo evento così speciale". Un ringraziamento va anche ai volontari, alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile e alle associazioni che hanno collaborato all’organizzazione, garantendo sicurezza, accoglienza e rispetto per l’ambiente. Bene anche il DopoFestival pensato nei locali di San Lorenzo e con Fermento, festival delle birre artigianali nel centro storico, che è stato capace di rinnovare il suo successo.  

15/07/2025 10:02
"Meta ideale per famiglie e bambini": a Civitanova sventola la bandiera verde

"Meta ideale per famiglie e bambini": a Civitanova sventola la bandiera verde

Sabato 12 luglio, Civitanova Marche ha ricevuto ufficialmente la 13esima Bandiera Verde, il prestigioso riconoscimento assegnato dai pediatri italiani alle località balneari più adatte alle famiglie e ai bambini. La cerimonia di consegna si è svolta a San Salvo Marina (CH), presso il Porto turistico Trabocco Diamante, dove l’assessore Barbara Capponi ha ritirato il vessillo per la città, simbolo di un impegno costante per la sicurezza e l’accoglienza delle famiglie. L’evento, presieduto dal professor Italo Farnetani, ha visto la partecipazione di pediatri, medici, amministratori e operatori del settore turistico provenienti da  tutta Italia, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su temi di grande attualità come la sicurezza in mare, i benefici del sole per la salute dei più piccoli, e l’importanza di strutture balneari attrezzate per le esigenze delle famiglie.  “Domenica abbiamo festeggiato la 22esima Bandiera Blu e oggi arriva un altro vessillo, la Bandiera Verde -  dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica - Un riconoscimento che conferma Civitanova tra le mete balneari più apprezzate e sicure per chi sceglie una vacanza in famiglia e che valorizza la qualità del nostro litorale, la sicurezza dei servizi offerti e la capacità di accoglienza della nostra città, soprattutto per le famiglie e i più piccoli. Ringrazio gli operatori balneari e tutto il comparto turistico per questi importanti traguardi frutto di un grande lavoro di squadra”. "Aver conseguito nuovamente questo riconoscimento conferma la giusta direzione del lavoro attento sia verso le balneabilità e il turismo ma soprattutto verso l' infanzia e la prevenzione, vere protagoniste del focus scientifico e dei criteri di assegnazione - dichiara l’assessore Barbara Capponi -. È con soddisfazione che ho ascoltato molte relazioni improntate a informare e sensibilizzare su argomenti importanti, quali ad esempio la cardio protezione o la disostruzione pediatrica, su cui la nostra città sta già lavorando attivamente. Mi sono confrontata anche con i relatori per diverse attività che stiamo svolgendo e c'è stato un grande apprezzamento, e questo è il più bel riconoscimento. Portiamo alla città anche questi nuovi input e conoscenze, mantenendo e incrementando l'impegno di una città pensata con attenzione per piccoli e grandi”.  La Bandiera Verde viene assegnata alle località che rispondono a specifici criteri individuati dai pediatri: mare pulito e basso vicino alla riva, presenza di bagnini e servizi di salvataggio, aree giochi, spazi per passeggini e servizi dedicati ai più piccoli, oltre a strutture di ristorazione adatte alle famiglie.  

15/07/2025 09:58
"Dissonanze", a Civitanova Alta la mostra di Massimo Turlinelli

"Dissonanze", a Civitanova Alta la mostra di Massimo Turlinelli

Massimo Turlinelli, l'artista fermano famoso per le sue opere a matita policroma, rinnova la collaborazione con il comune di Civitanova Marche portando una nuova mostra intitolata "Dissonanze". Dopo aver esposto la scorsa estate alla Palazzina Sud del Lido Cluana, quest'anno il Maestro torna con una personale curata da Lucia Spolverini, dal 18 luglio al 4 agosto 2025 compresi, presso lo spazio multimediale San Francesco, la suggestiva chiesa sconsacrata che si affaccia sulla piazzetta centrale di Civitanova Alta.  L’inaugurazione di “Dissonanze”, prevista per le ore 18.00 di venerdì 18 luglio, gode del Patrocinio del Comune di Civitanova Marche ed è accessibile gratuitamente dal giovedì alla domenica con orario 19.00 - 23.00. Quella che un tempo era la Chiesa di Santa Maria Maddalena risalente al XIII secolo - ricostruita nell'attuale struttura verso la metà del XVIII secolo - oggi è un luogo che si presenta ancora intatto con i suoi stucchi dorati, nicchie marmoree e colonne slanciate: uno spazio che crea il giusto contrasto con le opere contemporanee di Massimo Turlinelli che qui stridono volutamente in una sorta di contaminazione con l'ambiente saturo di elementi decorativi barocchi. Il titolo, unito all'immagine della grafica che annuncia l’evento (un palo senza ombra con vicino la proiezione della sagoma di un cipresso inesistente, opera del 2000 intitolata “020” – matita policroma -  cm 67,5 x 67,5), in un certo senso racchiudono il pensiero dominante della produzione artistica di Turlinelli che, in questa mostra, si concretizza nelle 50 opere molto diverse tra loro per contenuti, tecnica e formato offrendo ciascuna un'interpretazione soggettiva e spesso divergente. Il visitatore avrà infatti occasione di ammirare le varie fasi creative di Turlinelli seguendo un percorso che inizia dalla navata centrale dell’antica chiesa per proseguire nelle altrettanto suggestive salette adiacenti: una visione generale sulla sua vasta produzione che, in questa esposizione, parte dai primi anni del 2000 fino alle ultimissime opere del 2025; per l’occasione saranno esposti anche 5 lavori inediti realizzati a sola matita su tavola.  

15/07/2025 09:50
Cucina con penisola: quando e perché sceglierla

Cucina con penisola: quando e perché sceglierla

Nella progettazione della cucina contemporanea, la ricerca di soluzioni che uniscano funzionalità, convivialità ed estetica ha portato alla ribalta configurazioni sempre più dinamiche e aperte. Tra queste, la cucina con penisola si è affermata come una delle opzioni più versatili, un elemento di grande fascino capace di trasformare l'ambiente. A differenza dell'isola, che è un blocco indipendente, la penisola è un'estensione del piano di lavoro collegata alla parete su un lato, che si protende nello spazio per creare una nuova area operativa e un punto di incontro. Le cucine moderne con penisola, in particolare, sono una delle soluzioni più apprezzate perché coniugano design, socialità e un'organizzazione ottimale dello spazio. Tuttavia, la sua installazione non è adatta a ogni ambiente e richiede un'attenta valutazione preliminare di alcuni fattori cruciali per garantire un risultato finale che sia al tempo stesso bello e pratico da vivere.   Calcolare lo spazio a disposizione Sebbene sia più flessibile di un'isola, una penisola necessita di dimensioni adeguate per non risultare d'intralcio. È fondamentale garantire uno spazio di passaggio comodo sui lati aperti, generalmente stimato in almeno 90-100 centimetri. Questa misura è essenziale per consentire un movimento agevole, per aprire comodamente le ante di basi ed elettrodomestici come lavastoviglie e forno, e per permettere a più persone di muoversi nell'area senza ostacolarsi. Una penisola è quindi la scelta ideale per cucine di medie dimensioni o per ambienti ampi dove un'isola risulterebbe eccessiva, mentre è sconsigliata in stanze molto strette e lunghe, dove finirebbe per soffocare lo spazio e rendere difficoltoso il passaggio.   Perfetta per gli open space Il ruolo principale della penisola, specialmente nel contesto dell'abitare moderno, è quello di definire gli spazi senza dividerli. È la soluzione perfetta per gli open space, dove agisce come un elegante diaframma visivo tra la zona operativa della cucina e l'area living o la sala da pranzo. In questo modo, delimita le funzioni mantenendo una sensazione di ampiezza e di continuità, favorendo l'interazione. Chi cucina non è più isolato, ma può dialogare con i familiari o intrattenere gli ospiti seduti comodamente dall'altro lato del bancone. La penisola diventa così il cuore conviviale della casa, un luogo dove fare colazione, aiutare i bambini con i compiti o sorseggiare un aperitivo in compagnia, trasformando la preparazione dei pasti in un momento di condivisione.   Decidere quale funzione attribuire alla penisola Questa scelta influenzerà il design e la progettazione. Può essere concepita come un semplice bancone snack, un prolungamento del piano di lavoro utile per le colazioni veloci, da corredare con degli sgabelli di design. In alternativa, può diventare una superficie di lavoro aggiuntiva, preziosa per la preparazione dei cibi. Nelle soluzioni più strutturate, può anche ospitare il piano cottura o il lavello, diventando il centro operativo della cucina. Questa opzione, tuttavia, richiede una pianificazione più complessa per gli allacciamenti di gas, elettricità e acqua. 

15/07/2025 07:00
Dal grano alle barbabietole: la festa di fine trebbiatura dei Fratelli Bianchini celebra una storia di successo (FOTO e VIDEO)

Dal grano alle barbabietole: la festa di fine trebbiatura dei Fratelli Bianchini celebra una storia di successo (FOTO e VIDEO)

Durante la tradizionale festa di fine trebbiatura, tenutasi presso la sede aziendale lungo la Strada Statale Regina, abbiamo avuto il piacere di incontrare Massimo Bianchini, uno dei tre fratelli fondatori della storica azienda agricola Fratelli Bianchini di Montelupone. Una serata di convivialità e orgoglio contadino, nata per celebrare un raccolto quasi eccezionale e per guardare con energia rinnovata alla prossima campagna delle barbabietole. “La trebbiatura è andata bene, quest'anno il raccolto è stato discreto, quasi ottimo, erano anni che non c'erano produzioni così buone”, ci racconta Massimo. “È stata un’occasione per stare insieme a collaboratori, amici, clienti. Domani si riparte con una nuova avventura: la raccolta delle bietole. Sarà dura, tanti ettari e poco tempo, ma ci proveremo come sempre”. La storia dell’azienda affonda le radici in un passato fatto di sacrificio e passione: la famiglia Bianchini nasce infatti come mezzadri, per poi diventare affittuari dei terreni della Fondazione Opere Laiche. È nel 1964 che Armando e Liduino Bianchini compiono il primo passo verso l’indipendenza, acquistando il primo terreno. Un anno dopo arriva il primo trattore e con esso i primi lavori conto terzi: semina di finocchi per terzi, un’attività pionieristica per l’epoca che anno dopo anno si amplia. Il 1978 segna un passaggio cruciale: Claudio, Mauro e Massimo – giovanissimi – entrano ufficialmente in azienda, affiancando i genitori con una forza lavoro inesauribile e una visione d’impresa già concreta. È l’anno della prima mietitrebbia, della crescita esponenziale del conto terzi e della specializzazione nei servizi agricoli. Claudio, a soli 15 anni, è già al volante della mietitrebbia insieme al cognato Gabriele. Mauro, appena tredicenne, si occupa della pressatura della paglia con una Welger 73, arrivando a produrre fino a 800 balle al giorno. Massimo, a 16 anni, si dedica con passione all’aratura con il Fiat 880. Nel tempo, l’attività si struttura in due realtà complementari: Bianchini Claudio Mauro e Massimo per i lavori conto terzi e la Società Agricola Fratelli Bianchini per la conduzione dei terreni. La crescita è costante e inarrestabile: oggi l’azienda gestisce direttamente 350 ettari di proprietà, 1200 ettari in affitto e 1000 ettari in conto terzi, con il supporto di 28 dipendenti. Nel 2010, consapevoli dei limiti logistici della storica sede in via Montemariano, i fratelli decidono di trasferirsi nella nuova sede, più moderna e funzionale, lungo la SS Regina, dotata anche di centro per lo stoccaggio cerealicolo. Non si vive però di sola agricoltura. Da veri imprenditori, i Bianchini decidono di diversificare: nasce così il marchio The King of Animals, con l’apertura del primo negozio dedicato ai prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio. Seguono poi due ulteriori punti vendita: uno a Sambucheto, ampliato con una sezione fioreria e wedding design, e uno a Recanati. L’ultima apertura è il negozio Horse and Dog, specializzato in selleria e toelettatura. Nel 2025, l’impresa compie un ulteriore passo avanti con la nascita di Val Potenza, società specializzata nella commercializzazione all’ingrosso di ortaggi e verdure (tra cui pan di zucchero e radicchi), e con l'acquisizione – insieme ai soci Massimiliano Guzzini e Mauro Marinelli – dello chalet Attilio di Porto Recanati, con bar e ristorante annessi. A completare il mosaico imprenditoriale di quest’anno, l’acquisto dell’ex Consorzio Agrario di Sambucheto. “Ogni anno qualcosa nella nostra flotta rinnoviamo”, spiega Massimo. “Diamo priorità agli investimenti più urgenti. Quest’anno, ad esempio, abbiamo acquistato una nuova seminatrice di precisione”. Ma ciò che più conta, in questa realtà agricola dinamica e proiettata verso il futuro, è il legame con le radici. “Noi veniamo dall’agricoltura – ribadisce Massimo – siamo stati sempre nell’agricoltura. È nel nostro DNA. Ora lo facciamo a 360 gradi: dalla pianificazione alla raccolta, fino alla consegna nei centri di stoccaggio o agli zuccherifici”. Fiore all’occhiello dell’azienda è l’ingresso in campo della terza generazione: Emanuele, Katy, Tatiana e Lucia, che affiancano con passione i loro genitori e zii, proiettando la Fratelli Bianchini verso un futuro ancora tutto da scrivere. E la parola d’ordine resta la stessa da sempre: "Avanti a tutto".

14/07/2025 19:36
Marco Ragni è il nuovo presidente di Confindustria Macerata: resterà in carica fino al 2029

Marco Ragni è il nuovo presidente di Confindustria Macerata: resterà in carica fino al 2029

L'Assemblea Generale di Confindustria Macerata, riunitasi oggi pomeriggio, ha eletto l’ingegner Marco Ragni, amministratore della Fatar Srl, come nuovo presidente dell’associazione degli industriali della provincia per il quadriennio 2025-2029. Accanto a lui sono stati eletti anche i quattro vice presidenti, scelti dallo stesso Ragni e approvati dall’Assemblea: si tratta di Alessio Castricini (Centro Accessori Spa), Nicola Coropulis (Poltrona Frau Spa), Giovanni Faggiolati (Faggiolati Pumps Spa) e Bruno Tanoni (FBT Spa). Nel suo primo intervento da Presidente, Marco Ragni ha tracciato le linee guida del mandato, sottolineando l'importanza crescente del ruolo di Confindustria in un contesto mondiale in continua trasformazione. "Viviamo una fase complessa e piena di cambiamenti. La nostra associazione deve essere un punto di riferimento certo, uno strumento concreto a servizio delle imprese e della comunità", ha dichiarato Ragni. Il nuovo presidente ha evidenziato alcune delle priorità strategiche per il futuro: il supporto all’internazionalizzazione, la spinta verso la transizione digitale, e il rafforzamento delle competenze e delle relazioni industriali sul territorio. Marco Ragni ha infine voluto ringraziare tutti i colleghi presenti per la fiducia e il sostegno ricevuto. 

14/07/2025 19:18
Treia, Danedil festeggia 10 anni di attività: "Un futuro da costruire mattone dopo mattone"

Treia, Danedil festeggia 10 anni di attività: "Un futuro da costruire mattone dopo mattone"

Dieci anni di crescita, lavoro e passione. La Danedil sas di Crucianelli Daniele ha celebrato domenica 13 luglio il suo decimo anniversario di attività, un traguardo importante che racconta una storia fatta di impegno, tradizione e visione. Per l’occasione, il titolare ha voluto condividere questo momento speciale con dipendenti, amici e collaboratori nel suggestivo scenario del ristorante Villa Colle Verde di Montecassiano. L’avventura imprenditoriale di Daniele Crucianelli, oggi 47enne, affonda le radici nell’infanzia. Già a 14 anni, appena terminati gli studi, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’edilizia accanto al padre Primo Crucianelli, stimato muratore del territorio, affiancato dai soci Dino Calamante e Gino Farroni. Una vera e propria scuola di vita e di mestiere. Dopo il pensionamento di Crucianelli senior e Farroni, Daniele è entrato in società con Calamante fino a rilevare l’intera azienda nel 2015, fondando ufficialmente la Danedil, che nel corso degli anni si è affermata come una realtà solida e apprezzata in tutta la provincia di Macerata, con radici ben piantate a Treia ma con uno sguardo sempre rivolto avanti. Daniele Crucianelli, però, non è solo un imprenditore: è un uomo profondamente legato alla sua comunità. È stato tra gli ideatori del Fermento Festival di Treia, manifestazione diventata in pochi anni un appuntamento imperdibile per la città, che si è conclusa proprio domenica scorsa in contemporanea con i festeggiamenti dell’azienda. Nel tempo si è anche distinto per il suo impegno nello sport e nel sociale. Appassionato sostenitore del calcio e dello storico gioco del Bracciale, Crucianelli ricopre il ruolo di presidente del Quartiere Borgo, guidandolo con entusiasmo e ottenendo anche importanti successi nelle disfide locali. Grande attenzione, inoltre, al volontariato e al sostegno alle cause solidali, come il supporto all’associazione "I Bambini delle Fate", impegnata nell’inclusione sociale di bambini e ragazzi con disabilità. Al fianco di Daniele, in questi dieci anni di lavoro e vita, ci sono sempre stati la moglie Silvia, collaboratrice nel settore amministrativo dell'azienda, e la piccola Vittoria, sua ispirazione quotidiana. A loro si uniscono i dipendenti, gli amici e tutta la comunità locale, che gli rivolgono un augurio semplice ma potente: "Che Danedil continui a costruire il futuro, mattone dopo mattone, con la stessa passione dei primi dieci anni". 

14/07/2025 18:40
Porto Recanati saluta il suo Palio Storico, l’Ente si scioglie: "C'era il rischio si trasformasse in una gara"

Porto Recanati saluta il suo Palio Storico, l’Ente si scioglie: "C'era il rischio si trasformasse in una gara"

L’Ente Palio Storico di San Giovanni e i soci fondatori comunicano ufficialmente la chiusura dell’organo che, per anni, ha ideato, progettato e organizzato la manifestazione storica più rappresentativa di Porto Recanati. Un evento che si è distinto nel panorama delle rievocazioni storiche, lontano dai modelli medievali con cavalieri, tornei e giochi equestri. Il Palio di Porto Recanati ha scelto di raccontare un’altra epoca: quella del borgo marinaro a cavallo tra Ottocento e Novecento, mettendo al centro il lavoro, il mare e la vita quotidiana della comunità locale. "Il Palio Storico di Porto Recanati raccontava - e continuerà a raccontare - la vita vera della nostra comunità costieratra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, quando il borgo marinaro, fresco di autonomia da Recanati (1893), si reggeva sul lavoro duro e quotidiano di uomini e donne", sottolineano i soci fondatori dell'Ente Palio. Al centro, la fatica del mare e dei pescatori, che ogni giorno affrontavano l’incertezza e la forza degli elementi. Intorno a loro, prendevano forma le altre figure della comunità: artieri, contadini, donne impegnate nel lavoro domestico e nella vita collettiva. "Era questa l’anima del Palio: una celebrazione corale e comunitaria del lavoro, in tutte le sue forme, raccontata con autenticità e fedeltà alla realtà storica di Porto Recanati - proseguono i soci fondatori dell'Ente -. Negli anni, la manifestazione ha saputo superare momenti difficili, grazie all’attaccamento dei portorecanatesi e al coinvolgimento di tante realtà del territorio: parrocchie, associazioni, artisti, operatori turistici, istituzioni. La decisione di chiudere questo lungo capitolo è maturata per una serie di motivi: l’evoluzione normativa che ha trasformato il funzionamento delle APS (Associazioni di Promozione Sociale), la difficoltà nel garantire un ricambio generazionale, ma anche il rischio - sempre più concreto - che il Palio si trasformasse in una gara, perdendo il senso profondo della rievocazione storica". Di comune accordo con l’Amministrazione Comunale, l’Ente ha deciso di consegnare tutto il materiale in suo possesso e di mettere a disposizione la propria esperienza per affiancare la nascita di un "nuovo" Palio: "Un Palio che torni a essere una rievocazione condivisa, fedele allo spirito popolare e alla memoria collettiva di Porto Recanati". "Un grazie sincero va a chi, in tutti questi anni, ha donato tempo, energie, passione. A chi ha creduto nella forza della memoria. A chi ha reso possibile tutto questo", concludono in una nota i soci fondatori dell'Ente.        

14/07/2025 18:20
Urbisaglia, un "calcio al futuro" con il nuovo campetto sportivo

Urbisaglia, un "calcio al futuro" con il nuovo campetto sportivo

C'è un'energia nuova che pulsa nel cuore di Urbisaglia: è stato ufficialmente inaugurato il campetto sportivo di via Flavio Silvia. Alle 18:00 di domenica 13 luglio, il taglio del nastro e la benedizione hanno dato il via a un pomeriggio carico di significato. Poi, l'emozione si è fatta gioco, con le partite di calcio e calcio integrato. È stato qui che la vera magia ha preso forma, grazie alla straordinaria presenza della squadra Union no Limits di Potenza Picena, protagonista del campionato paraolimpico sperimentale della FIGC. Vederli in campo è stato uno spettacolo di pura gioia, una lezione vivente su come lo sport possa abbattere ogni barriera. Non si trattava solo di dribbling o di gol, ma di sorrisi, di sguardi di intesa, di un'energia contagiosa che dimostrava come il calcio, quando è integrato, diventa un veicolo potentissimo per la socializzazione, per la valorizzazione delle diverse abilità e per la costruzione di una società più equa e solidale. Ogni passaggio, ogni tiro in porta era un'affermazione di dignità e di possibilità, un promemoria che il vero talento risiede nella passione e nella voglia di partecipare, indipendentemente dalle sfide che la vita ci presenta. E, naturalmente, la festa è continuata con pizza e dolci gratuiti per tutti i bambini e gli atleti, un tocco di dolcezza che ha reso l'atmosfera ancora più familiare e gioiosa. Dalle 20:15, il cuore di Urbisaglia ha battuto forte in ricordo, con il 4° Memorial Piero Orsini. Un torneo di calcio a 5 che ha riunito i residenti della Val di Fiastra, un modo bellissimo per onorare la memoria di una persona cara attraverso la sua passione e lo spirito comunitario. Tra il tifo per le proprie squadre e la convivialità degli stand gastronomici, adulti e ragazzi si sono ritrovati, condividendo non solo una partita, ma un senso di appartenenza che solo lo sport sa creare.    

14/07/2025 18:10
Da Civitanova alla Croazia in kayak: la nuova impresa di Alessandro Gattafoni, un faro sulla fibrosi cistica

Da Civitanova alla Croazia in kayak: la nuova impresa di Alessandro Gattafoni, un faro sulla fibrosi cistica

È stato un evento carico di emozione e significato quello che si è tenuto domenica 13 luglio presso il Club Vela di Civitanova Marche, in occasione della conclusione dell’impresa sportiva e solidale di Alessandro Gattafoni, atleta marchigiano affetto da fibrosi cistica, protagonista di una straordinaria traversata in kayak di 180 km fino a Sebenico, in Croazia, completata in poco più di 20 ore. L’impresa, parte del progetto "125 Miglia per un Respiro", giunto alla sua quarta edizione, è promossa insieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia genetica più diffusa ma ancora poco conosciuta in Italia, e di dare voce ai cosiddetti "orfani di cura", ovvero i pazienti che non possono ancora accedere ai nuovi trattamenti disponibili. All'incontro erano presenti figure di spicco del panorama politico e culturale nazionale, tra cui la presentatrice Rai Elisa Isoardi, il vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, oltre a rappresentanti del Rotary Club e della LIFC, tra cui il Presidente nazionale Antonio Guarini. "Attraversare il mare è sinonimo di difficoltà, la stessa che affrontano ogni giorno i pazienti affetti da fibrosi cistica", ha commentato Gattafoni. "Questa impresa è dedicata a chi ancora oggi è escluso dai farmaci: i cosiddetti orfani di cura. Il mio impegno è far sì che nessuno si senta solo". Profondamente commossa, Elisa Isoardi ha raccontato il suo legame con Gattafoni: "La sua è la storia più bella che io abbia mai raccontato in vent’anni di Rai. Ho avuto il privilegio di conoscerlo e da allora non smetto di sostenerlo. È un esempio di forza, amore e determinazione".  Il Presidente della LIFC Antonio Guarini ha sottolineato l’importanza del progetto: "Alessandro è un punto di riferimento per oltre 6.000 pazienti italiani. La sua impresa dimostra come la fibrosi cistica non debba essere un limite, ma un motivo in più per lottare. I suoi gesti sono una luce per tutti".  Anche Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità, ha ribadito l’importanza di un supporto istituzionale continuo: "In un tempo in cui si rischia l’assuefazione alle patologie, eventi come questo rompono il silenzio e mettono la fibrosi cistica sotto i riflettori. Dobbiamo costruire insieme protocolli e percorsi formativi per famiglie, medici e pediatri".  Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha consegnato ad Alessandro Gattafoni un attestato ufficiale, definendolo "uomo di coraggio e testimone di speranza", capace di trasformare il dolore in luce e la fatica in messaggio di amore per la vita. L’edizione 2025 della traversata è stata realizzata con il contributo non condizionato di Vertex Pharmaceuticals, azienda da anni impegnata nella ricerca sulla fibrosi cistica."Sostenere Alessandro è un onore – ha affermato Federico Viganò, Country Manager Vertex Italia & Grecia – perché dimostra come lo sport possa essere terapia e forza per chi affronta ogni giorno una battaglia invisibile".  Chi desidera sostenere il progetto può farlo attraverso il link: https://www.retedeldono.it/progetto/un-respiro-piu-0.

14/07/2025 17:20
Unicam si proietta nello spazio: inaugurata a Camerino la prima sezione Inaf delle Marche

Unicam si proietta nello spazio: inaugurata a Camerino la prima sezione Inaf delle Marche

Si è tenuta questa mattina, 14 luglio, presso l’Università di Camerino, l’inaugurazione ufficiale della prima sezione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) nelle Marche. Un traguardo di grande rilevanza che rappresenta un passo significativo per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nel territorio regionale. A tagliare il nastro sono stati il rettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni, e il presidente dell’INAF, Roberto Ragazzoni. L’apertura della nuova sede è frutto dell’attiva partecipazione di Unicam al “Cluster Exploore Aerospazio Marche”, piattaforma di collaborazione tra mondo accademico, ricerca e imprese, nata nel dicembre 2021. Il presidio scientifico e istituzionale che nasce a Camerino contribuirà in modo decisivo al consolidamento della Space Economy nelle Marche, offrendo nuove prospettive in ambito formativo, occupazionale e industriale. Negli ultimi anni, l’Inaf ha seguito da vicino questo percorso di crescita, sostenendo l’aggregazione tra università e sistema produttivo e contribuendo a costruire strumenti adeguati per affrontare le sfide dell’innovazione, in un settore in continua evoluzione come quello delle missioni spaziali per l’esplorazione e l’osservazione dell’Universo. Determinante è stato anche il contributo istituzionale della Regione Marche, in particolare della dottoressa Frida Paolella, responsabile per la New Space Economy, in sinergia con Roberto Della Ceca, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera e già responsabile della Unità Scientifica Centrale “Gestione Progetti Spaziali” dell’Inaf, che ha collaborato alla progettazione e alla nascita della nuova sezione. La presenza dell’Inaf a Camerino rafforza inoltre il ruolo dell’Università nella diffusione della cultura scientifica e nella promozione della ricerca d’avanguardia, grazie all’impegno dei docenti della Scuola di Scienze e Tecnologie, tra cui il professor Gabriele Giuli, docente della sezione di Geologia e attualmente responsabile della sede Inaf a Camerino, attivo in ambiti di ricerca connessi all’astrofisica, all’astronomia e alle scienze dello spazio. “Questa inaugurazione – ha dichiarato il rettore Graziano Leoni – è per noi motivo di grande orgoglio e testimonia l’impegno costante dell’Ateneo nel valorizzare la ricerca scientifica e nel promuovere sinergie strategiche con i principali enti nazionali. La presenza dell’Inaf a Camerino arricchisce il nostro territorio e offre agli studenti e ai ricercatori nuove opportunità di crescita e collaborazione, in un settore cruciale come quello dell’esplorazione spaziale”. “L’apertura della sezione di Camerino – ha commentato il presidente Inaf Roberto Ragazzoni – materializza l’interesse dell’Istituto nel contribuire, da un lato, alla creazione di nuove idee e tecnologie per l’esplorazione dello spazio e, dall’altro, nel fornire impulso all’intera filiera industriale. Se Leopardi si chiedeva ‘Che fai tu, luna, in ciel?’, oggi, alla vigilia della sua riconquista, vogliamo partecipare alla sua esplorazione e al suo utilizzo come avamposto osservativo, resi possibili dalla nuova space economy”. L’iniziativa sancisce un importante rafforzamento del ruolo delle Marche nella riconversione industriale ad alto contenuto tecnologico, dimostrando come la ricerca spaziale possa produrre innovazioni con ricadute concrete sulla manifattura e sull’economia del territorio.

14/07/2025 17:18
Anthropos senza limiti agli assoluti di atletica: tris d'oro (con misura record) per Assunta Legnante

Anthropos senza limiti agli assoluti di atletica: tris d'oro (con misura record) per Assunta Legnante

Si sono conclusi domenica a Grosseto i Campionati Italiani Assoluti di Atletica FISPES. L’Anthropos di Civitanova Marche, presente con 15 atleti, 3 guide, 3 istruttori e alcuni familiari al seguito, ha fatto incetta di medaglie, confermandosi ancora una volta tra i team d’élite dell’atletica paralimpica italiana. Un’intensissima due giorni di gare, con prestazioni di altissimo livello tecnico e agonistico, ha visto i portacolori marchigiani salire ripetutamente sul gradino più alto del podio. Aspettative rispettate per Assunta Legnante, laureatasi campionessa italiana nel getto del peso, nel lancio del disco e nel lancio del giavellotto. Straordinaria la sua misura di 14,78 metri nel peso, che rappresenta la miglior prestazione mondiale stagionale nella categoria F11. Grande protagonista anche Arjola Dedaj, guidata da Stefano Storti, campionessa italiana nel salto in lungo e nei 100 metri, sempre nella categoria F11. Applausi per il giovanissimo Francesco Di Rosa, che all’esordio assoluto conquista ben tre titoli italiani: 100m, 200m e 400m (T46). Doppietta d’oro anche per Agnese Zandoli, vincitrice degli 800m e 1500m categoria T11 con le guide Alessia Manfredelli e Maria Luigia Belcore. Fausto Morlacco si laurea campione italiano nel getto del peso e conquista l’argento nel disco e nel giavellotto. Alessandro Gabaldi è oro nei 100m e argento nei 200m (T11), mentre Enrico Mario Benes vince il titolo italiano nel giavellotto e l’argento nel peso (F33). Titolo tricolore per Bianca Marini nei 100m (T35) e per AnnaMaria Mencoboni, con guida Daniele Caimmi, nel salto in alto (T12), che aggiunge anche un argento nei 200m. Giacomo Falcionelli conquista due argenti nei 100m e 200m, e un bronzo nei 400m (T37). Gabriele Fella è doppio argento nel peso e nel giavellotto, e bronzo nel disco (F55). Medaglie anche per Jonatha Riderelli e Adriano Porcelli (F34 e F33), rispettivamente argento e bronzo nel getto del peso. Sfortunata ma generosa, Manuela Lanari non è salita sul podio, ma ha comunque portato punti preziosi per la classifica a squadre. A seguire gli atleti in questa trasferta i tecnici Roberto Minnetti, Andrea Donninelli e Fabio Battellini. Il presidente dell’Anthropos, Nelio Piermattei, ha commentato con soddisfazione: "Difficile chiedere di più a una trasferta sportiva. Tantissimi successi, ma anche numerose belle prestazioni. I campioni si confermano tali e i ragazzi emergenti dimostrano di non aver paura di vincere, ribadendo tutta la loro voglia di raggiungere gli obiettivi. Per noi l’ennesima prova di forza nella regina delle discipline che ci vede ormai primeggiare in Italia da anni". 

14/07/2025 17:00
Alla scoperta di Elcito, il "Tibet delle Marche": storie e segreti con Luca Maria Cristini

Alla scoperta di Elcito, il "Tibet delle Marche": storie e segreti con Luca Maria Cristini

È stata presentata con successo, nel suggestivo cortile del palazzo Ex Parteguelfa messo a disposizione dalla famiglia di Maria Cristina e Maria Teresa Cristini, la prima vera guida turistica di Elcito, il borgo settempedano conosciuto come il "Tibet delle Marche".  La pubblicazione, curata da Luca Maria Cristini ed edita da Claudio Ciabochi per la collana “Marche in tasca”, è stata fortemente voluta e finanziata dall'Unione Montana Potenza Esino Musone, organo di gestione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito. Il presidente dell'ente comunitario, Denis Cingolani, ne firma la presentazione. L'evento, inserito nella rassegna "Incontri con l'Autore" dei Teatrti di Sanseverino, ha visto la partecipazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dell'Assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, e del Presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata. A moderare e presentare l’incontro il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni. La guida, una vera e propria monografia di 192 pagine, è articolata in cinque capitoli e rappresenta un'opera imperdibile per chiunque voglia approfondire la conoscenza di questi luoghi, saliti recentemente alla ribalta mediatica e meta di un numero crescente di visitatori. Lo scopo dichiarato dall'autore, Luca Maria Cristini – architetto e giornalista pubblicista con una profonda passione per l'area – è quello di focalizzare l'attenzione sul valore storico, naturalistico e antropologico che questi ambienti possiedono. Nel corso della presentazione, Luca Maria Cristini ha condiviso con il pubblico aneddoti e scoperte frutto delle sue approfondite ricerche. Partendo dal nome stesso di Elcito, che deriva da "Elce" (antico nome del leccio), l'autore ha svelato come il toponimo indichi la presenza passata e ancora parziale di questa pianta termofila, tipica della macchia mediterranea, che prosperava sul promontorio roccioso esposto a sud. Cristini ha sottolineato l'importanza della "cura" per i luoghi e per le persone, un filo conduttore che attraversa tutta la sua opera. Ha raccontato la singolare storia delle ragazze di Elcito che, a partire dagli anni '70, per volontà lungimirante dei genitori, furono mandate a studiare a San Severino Marche vivendo nel convitto delle suore. Questa esperienza ha cementato tra loro un'amicizia profonda e un legame indissolubile con il loro paese d'origine, contribuendo a mantenerlo vivo e curato anche quando le necessità lavorative le portarono altrove.  “La cosa più bella di Elcito - ha affermato l'autore - non è tanto il luogo in sé, che è meraviglioso, ma le persone di Elcito, e quel clima di amicizia, di concordia e di collaborazione che si vive avendo cura della cosa comune fra tutti”. “Le persone fanno i luoghi e i luoghi fanno le persone” – gli ha fatto eco Francesco Rapaccioni che ha presentato la serata. La guida ripercorre anche la storia dell'antica e potente Abbazia di Valfucina, di cui restano oggi solo poche testimonianze materiali, e del castello di Elcito, sorto a difesa del monastero. Ampio spazio è dedicato anche al pianoro di Canfaito, a quota 1.100 metri, con la sua mirabile faggeta, dove si trova il "Patriarca", il faggio più vecchio delle Marche e tra gli alberi più vecchi d’Italia. La pubblicazione descrive inoltre gli aspetti peculiari della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, istituita per preservare la straordinaria biodiversità e legata anche alla salvaguardia di eventi storici come la Guerra di Liberazione. Tra le curiosità svelate dal volume, l'autore ha menzionato la “Fiera dei Garzoni” che si teneva a Elcito nel XIX secolo in occasione del patrono San Rocco, la scoperta di un cabreo del '700 che ha permesso di ricostruire l'antica viabilità e l'esistenza plurisecolare della Comunanza agraria di Elcito, e la posizione dell'antica torre del castello, demolita prima della fine dell'Ottocento. Cristini ha anche evidenziato le difficoltà della vita a Elcito fino a pochi decenni fa, con l'arrivo dell'acquedotto e dell'elettricità solo nel 1955 e l'apertura della strada carrozzabile negli anni '60. Ha condiviso aneddoti commoventi e divertenti, come quello della maestra di Cingoli che, nel 1951-52, arrivò a Elcito in camion per poi scoprire che il suo bagaglio e lei stessa sarebbero stati trasportati fino al paese dagli asini, o le vicende legate alla scuola rurale di Elcito, dove gli insegnanti vivevano disagi ma trovavano grande cordialità e accoglienza. La guida include anche un nuovo percorso a tappe, "Il Regno di Blu", realizzato dall'Unione Montana Alte Valli del Potenza ed Esino, che permette di scoprire le peculiarità del pianoro di Canfaito, e una sezione dedicata alle specie fungine rilevate nell'area dal “Gruppo micologico Federico II” di Jesi. Ulteriori curiosità riguardano la storia dell'erezione della Croce del Monte San Vicino e la funzione della vetta come "turning point" per il volo a vista degli aerei militari. La pubblicazione, sostenuta con lungimiranza dall'Unione Montana Potenza Esino Musone, si propone come un "vademecum" per i visitatori, invitandoli a comprendere non solo la bellezza naturalistica di Elcito, ma anche la sua profonda storia, le difficoltà superate dai suoi abitanti e il valore di una comunità che ha saputo mantenere un legame indissolubile con il proprio territorio.

14/07/2025 17:00
"Un uomo vero, un amico autentico": l'addio a Franco Moschini del direttore Guido Picchio

"Un uomo vero, un amico autentico": l'addio a Franco Moschini del direttore Guido Picchio

Anche la redazione di Picchio News si unisce al cordoglio per la scomparsa di Franco Moschini, figura storica dell’imprenditoria italiana, artefice del successo internazionale di Poltrona Frau. Un legame speciale univa Moschini al nostro direttore, Guido Picchio, che ha voluto condividere con commozione un ricordo personale che ben restituisce l’anima autentica di Franco Moschini. «L'ho conosciuto grazie ad Andrea Angeli nel 1997. Passammo per fare un saluto in azienda a Poltrona Frau. Lui sapeva di me e Andrea, delle nostre storie sui siti di guerra. Da quel giorno diventammo amici. A settembre del ’97 ci fu il terremoto. Realizzai un libro fotografico e volevo donare il ricavato per la ricostruzione di una chiesetta. Un giorno lo passai a trovare per un saluto e gli proposi la mia idea.Lui mi abbracciò e mi disse: “Non ti preoccupare Guido, come decidi di realizzare questa cosa io ci sarò”». Quella chiesetta era quella di Cesi. E grazie anche al sostegno concreto e discreto di Moschini, quel sogno per una comunità ferita si trasformò in realtà. Non solo: ne nacque una festa, sentita e partecipata, con tutte le persone che avevano reso possibile quel piccolo miracolo di rinascita. «Da lì diventammo grandi amici – continua Picchio –. Quando passavo, lasciava ogni impegno per dedicarmi qualche momento, accompagnato da un sorriso e un abbraccio. Ogni volta che realizzavo un libro fotografico, lui era tra i primi a cui lo donavo. Era una persona umana e vera. Questa mattina, quando ho appreso la notizia, non ho trattenuto la commozione. Ricordo anche quando nell'ottobre del 2013 mi consegnò il premio Golden Media Marche». «Ciao Franco! Dal direttore e da tutta la redazione di Picchio News». Alla famiglia Moschini, ai suoi cari, ai suoi collaboratori e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato, va il nostro pensiero affettuoso e riconoscente.

14/07/2025 16:36
"Come Ginestre", cena di saluto estiva al Club Vela di Civitanova

"Come Ginestre", cena di saluto estiva al Club Vela di Civitanova

Si è svolta la scorsa settimana, presso il ristorante del Club Vela di Civitanova, la tradizionale cena dell’associazione Come Ginestre, centro di sostegno per donne operate di tumore al seno, organizzata per i saluti alle socie in vista dell’interruzione estiva delle attività. E’ stata l’occasione per incontrare tutti i professionisti con cui Come Ginestre collabora durante l’anno, a cominciare da quelli del reparto di oncologia dell'ospedale di Civitanova, dove alcune volontarie dell’associazione sono presenti due volte a settimana per portare conforto e vicinanza ai pazienti: il primario dott. Giovanni Benedetti, la nutrizionista dott.ssa Federica Gioia, la caposala Claudia Mengoni, persone che la presidente Amerina Orioli ha definito “splendide”. Un’attività molto seguita quest’anno è stata il corso di acquagym, tenuto nella piscina comunale di Civitanova, e per questo erano presenti Antonella Citarella, direttrice della struttura e Murjel Moreni, istruttrice, senza dimenticare l’apprezzatissimo corso di pilates svolto da Giosy Sampaolo presso Effort Spazio Danza. Il momento conviviale è stato condiviso anche con il dott. Daniele Casolino, psicologo e psiconcologo, che, negli ultimi mesi, ha sviluppato un corso appositamente per l’Associazione dal titolo “Aiutami a raccontare”, dove la scrittura creativa è stata strumento per la promozione del benessere e la crescita personale. Hanno completato il tavolo degli operatori medici la dott.ssa Katia Marilungo, psicologa amica dell’associazione e la psicologa ufficiale di Come Ginestre, dott.ssa Claudia Capucci, con cui sono stati organizzati incontri mensili dove sono stati trattati temi di grande interesse. Non ha fatto mancare la sua presenza neanche l’assessora ai Servizi Sociali Barbara Capponi, da sempre vicina all’associazione Come Ginestre e grande sostenitrice di tutte le iniziative pensate per le socie, ma non solo. L’appuntamento è stato dato a tutte per il mese di settembre, quando, dopo la chiusura di agosto, si riprenderà regolarmente l’attività, con apertura dello sportello per l’ascolto ed il sostegno, presso la Croce Verde, in via A.Moro, tutti i martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30.

14/07/2025 16:20
FestivalPorto, l’estate civitanovese si accende con i The Long Run - Eagles Tribute Band. I Dirotta su Cuba ad agosto

FestivalPorto, l’estate civitanovese si accende con i The Long Run - Eagles Tribute Band. I Dirotta su Cuba ad agosto

Dopo l’esperienza di FestivalVarco arriva FestivalPorto: la musica dell’estate civitanovese si vivrà a due passi dal mare, con l’Azienda dei Teatri e il Comune che, visti anche i lavori di restyling al Varco sul Mare, hanno pensato di promuovere concerti di fronte al Mercato ittico civitanovese. La significativa location dell’area portuale vedrà così tre live, con il clou il 21 agosto con i Dirotta su Cuba con il loro Let’s celebrate tour II - 30 Years.   Il via è però giovedì 17 luglio 2025, alle 21.30, con i The Long Run - Eagles Tribute Band. Con un repertorio che abbraccia i più grandi successi degli Eagles, The Long Run offre uno spettacolo coinvolgente con chitarre taglienti ma anche dolci e malinconiche, assieme a grandiose armonie vocali. In una miscela esplosiva ed esaltante, i musicisti eseguiranno un repertorio di quasi due ore che ripercorrerà la storia musicale della band americana tra nostalgia e decadenza, ottimismo ed esaltazione, in perfetto equilibrio tra passato e futuro.    Ad esibirsi, Antonio Aprea (voce e chitarra), Mirko Labellarte (chitarra), Fabrizio Basilici (basso), Marco Menghini (voce e chitarra), Giorgio Palombini (tastiere) e Diego Vitaioli (batteria).    The Long Run non è solo il titolo di uno dei brani più belli ed iconici degli Eagles ma anche il nome con il quale la band di sei musicisti marchigiani ha voluto fregiarsi per omaggiare, nei suoi tour, la mitica e indimenticata formazione americana. “The Long Run Eagles tribute band” nasce nel 2022 da una comune passione di vita, la musica, e dalla condivisa voglia di riproporre assieme la storia e il mito della band americana. La band sarà in grado di riproporre la grande tradizione musicale americana del gruppo che, più di ogni altro, ha sdoganato definitivamente il country-rock, trasformandolo da genere di nicchia a fenomeno di costume.    Il trittico di concerti vedrà anche esibirsi il 31 luglio i Pink Floyd Sound Tribute.  

14/07/2025 16:18
Vent’anni dopo l’impresa: i campioni della Sportiva Monte San Martino si ritrovano

Vent’anni dopo l’impresa: i campioni della Sportiva Monte San Martino si ritrovano

A vent’anni da quel 18 giugno 2005 in cui scrissero una pagina indimenticabile della storia sportiva locale, i vincitori della Coppa Marche di Terza Categoria si sono ritrovati per celebrare la ricorrenza. Luogo dell’incontro: il Parco della Vittoria. Non poteva essere altrimenti. È lì che si sono ritrovati i “cavalieri che fecero l’impresa”, coloro che con cuore, orgoglio e spirito di squadra portarono il piccolo paese maceratese sul tetto della regione. L’occasione è stata la presentazione della nuova formazione della Sportiva Monte San Martino, che nella prossima stagione disputerà il campionato di Seconda Categoria. Davanti ai giocatori di oggi – alcuni dei quali figli di quegli stessi protagonisti – i campioni di allora hanno rievocato con emozione la storica cavalcata che culminò nella vittoria sul campo federale “Paolinelli” di Ancona. Quella squadra, quella stagione, furono il frutto di un allineamento di fattori che accade raramente nel calcio ma che porta sempre a risultati vincenti: un gruppo unito, una società solida, un’identità tattica costruita nel tempo, una mentalità affamata e umile. "Mai sono stato più sicuro di vincere come in quella finale", ha ricordato il capitano Leonardo Virgili nel suo toccante discorso. "Giocavamo per il riscatto dei piccoli paesi, per la nostra comunità, per la lunga storia della Sportiva. Eravamo tutti giocatori di carattere, gente che in campo non mollava mai. Quando nella finalissima ci siamo ritrovati in vantaggio, dopo lo splendido gol di Umberto Treggiari, detto 'il chirurgo' per i suoi colpi ad alta precisione, è scattato lo schema difensivo che chiamavamo ‘carabinieri’: non doveva passare nulla. Tutti abbiamo dato il massimo in quel torneo e ognuno, in quel giorno, fu perfetto". Presenti alla festa anche l’attuale Sindaco Matteo Pompei, allora difensore della squadra, e Guido Pompei, presidente di allora e di oggi, fondatore della Sportiva nel 1977. Con un po' di nostalgia ma estremamente felici, le vecchie glorie hanno ricordato i protagonisti di quella rosa: I portieri Simone Papiri e Massimo Giustini; i difensori Mauro Vittori, Alessandro Virgili, Claudio Polentini, Giuseppe Pompa, Luciano Barchetta, Leonardo Virgili, Matteo Pompei; i centrocampisti Fulvio Pompei, Luca Tassi, Daniele Diletti, Giulio Innamorati, Luca Virgili; gli attaccanti Umberto Treggiari, Piernicola Abbati, Alessandro Caringella, Piero Pieroni, Piero Barchetta; guidati da mister Severo Virgili, allenatore dal tocco paziente e dalla visione chiara. Un momento di grande commozione è stato il ricordo di Marco “Papittu” Virgili, tra i protagonisti di quell’annata, venuto a mancare prematuramente. “Era il più forte di quella squadra”, ha detto capitan Virgili. “E oggi non è incomprensibilmente qui a festeggiare, ma lo sentiamo in ogni gesto, in ogni racconto, in ogni nostro ricordo”. Quella Coppa fu la vittoria di una squadra e, insieme, di un intero paese. La vittoria di chi ha lottato negli anni difficili, di chi ha creduto nella Sportiva Monte San Martino anche quando tutto sembrava impossibile. La vittoria di una generazione cresciuta tra sogni, sacrifici e senso di appartenenza. La vittoria di chi non ha mai smesso di crederci. Fondata nel 1977, la Società Sportiva Monte San Martino è oggi una delle realtà calcistiche più longeve delle Marche, con numero di matricola FIGC 66176, tra i più bassi della regione. Un’identità forte e radicata che si avvicina con fierezza all’importante traguardo dei cinquant’anni di attività. Un anniversario che testimonia la tenacia, la passione e il legame autentico tra sport, territorio e comunità. E ancora oggi, vent’anni dopo quella straordinaria impresa, i bambini continuano a sognare di indossare la maglia biancoceleste, di calcare l’erba dello Stadio dedicato al fondatore Piergiorgio Stortini, di entrare in quella storia che si tramanda di padre in figlio. Perché la Coppa Marche 2005 non è solo un trofeo, ma una testimonianza. Di un’identità. Di una comunità. Di un’impresa che resterà per sempre.

14/07/2025 16:07
Moschini e la laurea honoris causa ricevuta nel 2003, il rettore McCourt: "Esempio di eleganza morale"

Moschini e la laurea honoris causa ricevuta nel 2003, il rettore McCourt: "Esempio di eleganza morale"

Con parole sentite e profonde, il rettore dell’Università di Macerata John McCourt ha espresso il cordoglio dell’intero Ateneo per la scomparsa di Franco Moschini, figura chiave dell’imprenditoria provinciale. "A nome dell’Università di Macerata e mio personale - ha dichiarato McCourt - desidero esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Moschini". Un messaggio che non si limita alla commemorazione, ma tratteggia il profilo umano e culturale di un uomo che ha saputo coniugare industria, bellezza e impegno civico con rara coerenza. Nel 2003, Moschini ricevette dall’Ateneo una laurea honoris causa in Economia aziendale, "un riconoscimento – ricorda il rettore – che celebrava non solo la straordinaria traiettoria di un imprenditore capace di portare il genio manifatturiero italiano nei contesti più prestigiosi del mondo, ma anche il legame autentico e duraturo che ha sempre mantenuto con il suo territorio e con le istituzioni culturali". Al centro del ricordo c’è soprattutto la visione etica ed estetica che ha guidato Moschini per tutta la vita: "È stato un interprete raro di un’idea di impresa che mette al centro la bellezza, la cura del dettaglio e la visione. La sua filosofia, sintetizzata nel motto 'bello, buono e ben fatto', si è tradotta in un contributo imprenditoriale e culturale che resterà esemplare". Ma l'imprenditore tolentinate, sottolinea ancora McCourt, è stato molto più di un capitano d’industria: "Un uomo capace di ascolto, generoso nell’investire nell’arte, nei giovani, nella dimensione pubblica della cultura". L'attenzione costante verso le nuove generazioni rappresentava, per Moschini, un impegno concreto e non retorico: "Credeva profondamente che il futuro fosse nelle loro mani, nei loro pensieri, nei loro sogni e nei loro occhi". Il rettore ha voluto ricordare anche le opere tangibili della sua generosità, come il recupero del Politeama di Tolentino o il progetto Interno Marche, nato in piena ricostruzione post-sisma: "Spazi concreti e ispiranti che raccontano il suo gusto per l’accoglienza, il radicamento nel territorio e la capacità di trasformare le idee in luoghi da vivere". Moschini, che ha guidato per oltre cinquant’anni Poltrona Frau, ha lasciato un segno indelebile nel 'Made in Italy' e nel tessuto culturale e civile delle Marche. Ma per McCourt, la sua eredità più profonda è immateriale: "Lo ricordo come un esempio di eleganza morale, prima ancora che stilistica. La sua presenza continuerà a vivere nei luoghi che ha saputo immaginare e restituire alla comunità, nelle storie di chi ha lavorato al suo fianco, nei tanti giovani che continueranno a trarre ispirazione dalla sua opera". Il rettore ha concluso il suo messaggio con un pensiero affettuoso rivolto alle figlie Melania ed Erika e a tutta la famiglia: "Il ringraziamento più sincero per tutto ciò che Franco Moschini ha rappresentato - e continuerà a rappresentare - per il nostro territorio e la nostra comunità".

14/07/2025 15:30
Civitanova, strappa collana d’oro a un giovane in discoteca: denunciato 23enne

Civitanova, strappa collana d’oro a un giovane in discoteca: denunciato 23enne

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno denunciato un 23enne per furto con strappo avvenuto nella notte di domenica all’interno della discoteca “Shada”. Il giovane, originario di Bolzano e residente a Genova, è stato riconosciuto come autore del gesto ai danni di un 20enne di origini moldave residente a Macerata. Durante la serata, al malcapitato è stata strappata dal collo una collana in oro con crocefisso. La vittima ha prontamente reagito riuscendo a bloccare il responsabile grazie anche all’intervento del personale di sicurezza del locale. Sul posto è arrivata una pattuglia del 112 Nue, che ha identificato il 23enne e lo ha denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria. Dalle ricerche effettuate è stato possibile recuperare solo il crocefisso in oro, subito restituito al legittimo proprietario che ne ha confermato il possesso.

14/07/2025 15:17
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