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Alla scoperta di Elcito, il "Tibet delle Marche": storie e segreti con Luca Maria Cristini

Alla scoperta di Elcito, il "Tibet delle Marche": storie e segreti con Luca Maria Cristini

È stata presentata con successo, nel suggestivo cortile del palazzo Ex Parteguelfa messo a disposizione dalla famiglia di Maria CristinaMaria Teresa Cristini, la prima vera guida turistica di Elcito, il borgo settempedano conosciuto come il "Tibet delle Marche"

La pubblicazione, curata da Luca Maria Cristini ed edita da Claudio Ciabochi per la collana “Marche in tasca”, è stata fortemente voluta e finanziata dall'Unione Montana Potenza Esino Musone, organo di gestione della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito. Il presidente dell'ente comunitario, Denis Cingolani, ne firma la presentazione.

L'evento, inserito nella rassegna "Incontri con l'Autore" dei Teatrti di Sanseverino, ha visto la partecipazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dell'Assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, e del Presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata. A moderare e presentare l’incontro il direttore artistico dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni.

La guida, una vera e propria monografia di 192 pagine, è articolata in cinque capitoli e rappresenta un'opera imperdibile per chiunque voglia approfondire la conoscenza di questi luoghi, saliti recentemente alla ribalta mediatica e meta di un numero crescente di visitatori. Lo scopo dichiarato dall'autore, Luca Maria Cristini – architetto e giornalista pubblicista con una profonda passione per l'area – è quello di focalizzare l'attenzione sul valore storico, naturalistico e antropologico che questi ambienti possiedono.

Nel corso della presentazione, Luca Maria Cristini ha condiviso con il pubblico aneddoti e scoperte frutto delle sue approfondite ricerche. Partendo dal nome stesso di Elcito, che deriva da "Elce" (antico nome del leccio), l'autore ha svelato come il toponimo indichi la presenza passata e ancora parziale di questa pianta termofila, tipica della macchia mediterranea, che prosperava sul promontorio roccioso esposto a sud.

Cristini ha sottolineato l'importanza della "cura" per i luoghi e per le persone, un filo conduttore che attraversa tutta la sua opera. Ha raccontato la singolare storia delle ragazze di Elcito che, a partire dagli anni '70, per volontà lungimirante dei genitori, furono mandate a studiare a San Severino Marche vivendo nel convitto delle suore. Questa esperienza ha cementato tra loro un'amicizia profonda e un legame indissolubile con il loro paese d'origine, contribuendo a mantenerlo vivo e curato anche quando le necessità lavorative le portarono altrove. 

“La cosa più bella di Elcito - ha affermato l'autore - non è tanto il luogo in sé, che è meraviglioso, ma le persone di Elcito, e quel clima di amicizia, di concordia e di collaborazione che si vive avendo cura della cosa comune fra tutti”. “Le persone fanno i luoghi e i luoghi fanno le persone” – gli ha fatto eco Francesco Rapaccioni che ha presentato la serata.

La guida ripercorre anche la storia dell'antica e potente Abbazia di Valfucina, di cui restano oggi solo poche testimonianze materiali, e del castello di Elcito, sorto a difesa del monastero. Ampio spazio è dedicato anche al pianoro di Canfaito, a quota 1.100 metri, con la sua mirabile faggeta, dove si trova il "Patriarca", il faggio più vecchio delle Marche e tra gli alberi più vecchi d’Italia. La pubblicazione descrive inoltre gli aspetti peculiari della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, istituita per preservare la straordinaria biodiversità e legata anche alla salvaguardia di eventi storici come la Guerra di Liberazione.

Tra le curiosità svelate dal volume, l'autore ha menzionato la “Fiera dei Garzoni” che si teneva a Elcito nel XIX secolo in occasione del patrono San Rocco, la scoperta di un cabreo del '700 che ha permesso di ricostruire l'antica viabilità e l'esistenza plurisecolare della Comunanza agraria di Elcito, e la posizione dell'antica torre del castello, demolita prima della fine dell'Ottocento.

Cristini ha anche evidenziato le difficoltà della vita a Elcito fino a pochi decenni fa, con l'arrivo dell'acquedotto e dell'elettricità solo nel 1955 e l'apertura della strada carrozzabile negli anni '60. Ha condiviso aneddoti commoventi e divertenti, come quello della maestra di Cingoli che, nel 1951-52, arrivò a Elcito in camion per poi scoprire che il suo bagaglio e lei stessa sarebbero stati trasportati fino al paese dagli asini, o le vicende legate alla scuola rurale di Elcito, dove gli insegnanti vivevano disagi ma trovavano grande cordialità e accoglienza.

La guida include anche un nuovo percorso a tappe, "Il Regno di Blu", realizzato dall'Unione Montana Alte Valli del Potenza ed Esino, che permette di scoprire le peculiarità del pianoro di Canfaito, e una sezione dedicata alle specie fungine rilevate nell'area dal “Gruppo micologico Federico II” di Jesi. Ulteriori curiosità riguardano la storia dell'erezione della Croce del Monte San Vicino e la funzione della vetta come "turning point" per il volo a vista degli aerei militari.

La pubblicazione, sostenuta con lungimiranza dall'Unione Montana Potenza Esino Musone, si propone come un "vademecum" per i visitatori, invitandoli a comprendere non solo la bellezza naturalistica di Elcito, ma anche la sua profonda storia, le difficoltà superate dai suoi abitanti e il valore di una comunità che ha saputo mantenere un legame indissolubile con il proprio territorio.

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