Una domenica con diversi problemi a Tolentino. Sotto la Galleria Europa, la panchina posta verso via Tambroni è stata utilizzata per bivaccare in maniera impropria lasciando bottiglie e sporcizia ovunque. Allertato il capo area di Cosmari Paolo Domizi, un operatore è prontamente intervenuto per pulire e sistemare la zona, lasciata piena di rifiuti da parte di qualche incivile.
Inoltre a causa di due rotture di un tubo, l’Assm spa, dopo essere stata costretta a interrompere la distribuzione di acqua potabile in una parte del centro storico e per un altro guasto in contrada Pianarucci, è intervenuta con le proprie squadre, coordinate dal direttore Sandro Meschini, che si sono subito attivate per individuare il punto esatto del guasto sulla rete dell’acquedotto, così che già in tarda mattinata si è potuto, gradualmente ritornare alla normalità.
"Voglio ringraziare - ha sottolineato il sindaco Sclavi - il Cosmari, Paolo Domizi e l’operatore che, subito dopo la mia segnalazione si sono attivati per ripulire tutti i rifiuti lasciti da qualche cittadino poco civile e pulito, evitando di accogliere nel centro storico, in pieno periodo natalizio, cittadini e turisti con un brutto biglietto da visita".
"Inoltre la mia gratitudine e di tutta la Comunità va all’Assm, al Presidente Ottavi, al Direttore Meschini che era presente per sovraintendere i lavori e a tutte le maestranze che, con la consueta professionalità, si sono prodigate per risolvere i diversi problemi che hanno interessato il nostro acquedotto comunale. Due esempi di dedizione, competenza e amore per la nostra città", ha concluso il primo cittadino.
Sequestrato hashish ed elevate 22 sanzioni amministrative al codice della strada: è il bilancio dei controlli straordinari predisposti dal questore di Macerata nella giornata di sabato a Civitanova Marche.
Al servizio, oltre alla polizia, ha partecipato anche personale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza con un’unità cinofila, della polizia locale di Civitanova Marche e della polizia ferroviaria.
Sono state 76 le persone controllate, 22 le infrazioni al codice della strada contestate di ci una per mancanza di assicurazione, una per mancanza della revisione e le restanti per violazione della zona a traffico limitato. Inoltre, sono stati sequestrati 1,7 grammi di hashish presso la stazione ferroviaria.
L'Università di Camerino scala ancora la Classifica GreenMetric, che valuta il livello di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale delle Università di tutto il mondo, collocandosi al nono posto a livello nazionale nel ranking 2024.
Non solo, Unicam è sul primo gradino del podio su scala nazionale in una delle sei categorie di valutazione, quella denominata "Contesto e Infrastrutture" relativa alle politiche dell'ateneo riguardante l'ambiente verde, includendo spazi per il verde e misure per la salvaguardia dell'ambiente, oltre allo sviluppo di energie sostenibili.
Con un totale di 8275 punti, l’Università di Camerino ha incrementato di 375 punti il punteggio rispetto allo scorso anno, migliorando così di 45 posizioni a livello mondiale e di 4 tra gli atenei italiani.
"Il tema della sostenibilità - ha sottolineato il rettore Unicam prof. Graziano Leoni - è una delle mission dell’Ateneo al centro delle attività che svolgiamo quotidianamente. Abbiamo partecipato per la prima volta al ranking internazionale Greenmetric nel 2022 coerentemente e contestualmente all’adozione di Route 2030, il piano di Unicam per la sostenibilità, e ci siamo posizionati subito molto bene. Sono molto soddisfatto per il risultato di quest’anno perché conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Proseguiremo quindi nell’attuazione delle azioni previste in Route 2030, che ci aiuteranno a rendere il nostro ateneo sempre più sostenibile".
Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente.
Per realizzare la classifica vengono valutate le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, attraverso molteplici indicatori suddivisi in 6 criteri, su aspetti quali la gestione e il recupero dei rifiuti, la presenza di spazi verdi, l’utilizzo di energie rinnovabili e il livello di efficientamento energetico, l’attenzione alla mobilitaฬ sostenibile, il consumo di acqua e di energia, l’impegno nella didattica in queste tematiche.
"Avvisiamo gli utenti che durante la scorsa notte si sono verificati alcuni guasti che hanno interessato diversi tratti dell'acquedotto comunale". A sottolinearlo, in una nota, è l'amministrazione di Tolentino.
Il guasto principale si è verificato in via F.Filelfo, all'altezza della piazzetta antistante il teatro N.Vaccay, ed "ha reso necessario la chiusura immediata della linea che serve l'intera via, in attesa che si concluda l'intervento di riparazione", precisa il Comune.
A seguito delle manovre di chiusura della tubazione di via F.Filelfo che costituisce la principale linea di distribuzione in uscita dal serbatoio Traini, "potrebbero verificarsi abbassamenti di pressione o temporanee interruzioni - informa ancora il Comune - nelle seguenti vie del centro storico di Tolentino e zone limitrofe: via FIlelfo e via Montecavallo, p.za Mauruzi e p.za della Libertà, via della Pace, via Zampeschi e via Valporro, corso Garibaldi, via S.Nicola, via Oberdan e via del Popolo, entro la cinta muraria fino a porta S.Nicola".
Un secondo guasto si è verificato in contrada Pianarucci, in questo caso il disservizio ha interessato i civici compresi tra i numeri 8 e 12, tra il 17 e il 30, oltre ai civici 1 e 2 di Contrada Divina Pastora.
"Entrambi i lavori di riparazione sono in corso di svolgimento e proseguiranno fino al ripristino del servizio, con l'auspicio che possano concludersi nella giornata odierna - conclude la nota rilasciata dall'amministrazione -. Al termine dei lavori, potrebbe verificarsi fenomeni di intorbidimento dell'acqua al rubinetto che, salvo complicazioni, dovrebbero scomparire lasciando scorrere l'acqua per qualche minuto".
L'Attila Basket si aggiudica due punti pesanti nella corsa ai playoff, battendo il Bramante Pesaro con il punteggio di 65-56 in una sfida combattuta fino all'ultimo. Nonostante le assenze importanti di Ciribeni e Redolf, gli uomini di coach Piero Coen hanno offerto una prestazione corale di grande solidità, soprattutto dal punto di vista difensivo, limitando efficacemente una squadra competitiva come il Bramante.
La partita è stata equilibrata per tre quarti, con continui cambi di inerzia. Dopo un primo periodo chiuso sul vantaggio di 11-9, l'Attila ha subito la rimonta degli ospiti nel secondo quarto, andando all'intervallo lungo sotto di tre punti (26-29). Al rientro dagli spogliatoi, il match è rimasto in bilico, ma l'ultimo quarto è stato decisivo: con un parziale di 24-14, l'Attila ha imposto il proprio gioco, chiudendo la gara con un margine di nove punti.
Tra i protagonisti il solito Pepo Gamazo, che si conferma leader della squadra con una prestazione da MVP: 20 punti e 8 rimbalzi per lui. Accanto al lungo argentino, determinante è stato anche Luca Montanari, autore di 15 punti e 2 assist. Importanti i contributi di Mancini (10 punti) e Caverni (11 punti), che hanno garantito equilibrio e profondità alla squadra nei momenti cruciali del match.
L'ultimo appuntamento dell'anno è fissato per sabato 21 dicembre, quando l'Attila sarà ospite di Ozzano in una sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per consolidare il percorso verso le posizioni playoff.
I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato all'autorità giudiziaria un pregiudicato 28enne residente a Napoli per truffa aggravata. Le indagini sono partite da una querela presentata da un impiegato del luogo, che nei giorni scorsi ha ricevuto un sms sulla sua utenza cellulare, proveniente da Posteinfo, con il quale è stato indotto a cliccare su un link allo scopo di poter sbloccare la sua carta BancoPosta.
Il denunciante, dopo aver ricevuto il messaggio, è stato anche contattato telefonicamente da un sedicente operatore dell’ufficio Antifrode di Poste Italiane che lo ha indotto, con artifici e raggiri, a recarsi presso una postazione Atm di Poste Italiane per effettuare un bonifico di 9.960 euro.
L’interlocutore telefonico ha convinto il malcapitato che la somma era stata accreditata per errore sul suo conto corrente, quindi doveva essere restituita con un bonifico bancario.
L'impiegato solo in un secondo momento ha appurato l’ammanco dal suo conto corrente, rendendosi conto di essere stato raggirato. I carabinieri di Corridonia, a seguito di attività di indagine, hanno identificato il beneficiario del bonifico, che è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria per truffa.
Non solo Federico Conti, la finestra invernale di calciomercato porta al Tolentino un altro dolce ritorno. Ufficiale l'ingaggio del difensore Mattia Stefoni.
Classe 2003, Stefoni, cresciuto nel settore giovanile cremisi, torna ad indossare la maglia del Tolentino dopo la stagione passata in Serie D a Montevarchi. Sarà disponibile già per la sfida odierna contro il Matelica, in programma alle ore 15:00 allo stadio "Della Vittoria".
“La cosa che mi preme più fare, anche se spesso si tratta di frasi fatte, è ringraziare particolarmente la società di avermi voluto nonostante il brutto periodo che ho passato, cosa che nel calcio non è per niente scontata. Sarà un motivo in più per dare tutto per questa maglia - le prime parole di Stefoni -. Ho molta voglia di rivincita e spero di riuscire a dare il mio contributo alla squadra per raggiungere obiettivi importanti”.
Giunto alla sua trentacinquesima edizione, è appena uscito il nuovo calendario 2025 firmato MAP Communication, l’agenzia di comunicazione marchigiana tra le leader in Italia (e una delle più longeve, con una storia di 46 anni). Realizzato come ogni anno in edizione limitata, in cima alle wishlist di appassionati di pezzi unici, è una vera e propria piccola opera d’arte tutta da sfogliare, consultare, annotare, girare e ammirare.
L'edizione 2025 si chiama "#DreamMAP" ed è una rappresentazione visiva e concettuale dei propri sogni, desideri e aspirazioni. «L’idea alla base del progetto #DreamMAP è quella di trasformare sogni astratti in obiettivi concreti, visualizzando sia i desideri più ambiziosi che i piccoli passi per realizzarli» spiegano Antonella Mazzarella e Mario Carlocchia, rispettivamente CEO e Presidente dell’agenzia.
Concentrarsi su un grande obiettivo, mettendo in atto piccoli passi, è infatti la strategia migliore per raggiungere risultati soddisfacenti. Non importa quanto tempo occorre per arrivarci... bisogna guardare solo sul “prossimo piccolo passo” e saper riconoscere i risultati mentre si procede, per raggiungere quell’obiettivo apparentemente impossibile.
Un piccolo passo alla volta, giorno dopo giorno, accompagnati dalla creatività di un calendario che propone contrasti, colori, emozioni. Da gennaio a dicembre ogni mese esprime uno stato d’animo, che nasce dalla fusione di natura e umanità: un connubio fatto di ossimori visivi, un viaggio emozionale attraverso dicotomie. Il calendario Map è da tanti anni un fedele amico nelle fortunate scrivanie di chi lo riceve.
La Publiesse Chiaravalle vince meritatamente il derby contro una Macagi Cingoli in serata no. La squadra di Palazzi, infatti, ha perso 36-30 il match della 15^ giornata di Serie A Gold di pallamano, vedendo allontanarsi in classifica esini a +3 e restando impantanata in zona play-out. Chiaravalle ha giocato meglio al cospetto dei cingolani troppo timidi al tiro e inefficaci nel gioco nelle ali.
Con questa sconfitta, tra l’altro, la Macagi perde anche la differenza reti negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti con la Publiesse, visto che all’andata aveva vinto con un vantaggio di 4 reti e oggi ha chiuso in svantaggio di 6.
PRIMO TEMPO - Per 50 minuti la sfida è stata equilibrata e ricca di colpi scena. Dopo il testa a testa iniziale, Chiaravalle conquista un break di +2 sul 6-4 con le giocate di Di Domenico e Hammouda, con Sampaolo bravo a neutralizzare un 7 metri a somma. Cingoli risponde con un break di 0-4 firmato Makhlouf, D’Benedetto, Strappini e ancora D’Benedetto per il 6-8, con Albanesi attento su Morettin e Vieira. La Publiesse replica subito e trova l’8-8 con Brutti e Del Curto, dopo il palo di Ciattaglia e la parata di Sampaolo su Ciattaglia.
Compagnucci e Makhlouf tengono avanti la Macagi sul 9-10 del 21’: questo sarà l’ultimo vantaggio dei cingolani in tutta la partita. Qui, infatti, Chiaravalle piazza un break di 5-0 con i gol di Morettin (3), Hammouda e Di Domenico: al 23’ siamo sul 14-10, con un super Sampaolo a dire no ai tentativi di Makhlouf e D’Benedetto.
In questi istanti, poi, un colpo di D’Agostino su un avversario costa l’espulsione con squalifica al 5 ospite. Doppio D’Benedetto accorcia sul 14-12, tuttavia i locali riescono a riportarsi a +3 con i colpi di Vieira, chiudendo la prima frazione sul 17-14.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Cingoli resta attaccata a Chiaravalle, senza riuscire a pareggiare il match, e nel finale subisce il break decisivo per la sconfitta. La Publiesse al 37’ sale a +4 con doppio Morettin (16-20), in seguito al rigore parato dal debuttante Chiappini su Makhlouf. La partita scorre sul filo dell’equilibrio fino al 25-22, quando Vojinovic e Strappini riportano Cingoli a -1 sul 25-24 al 47’.
Chiaravalle riesce a mantenersi in vantaggio, rispondendo colpo su colpo ai cingolani, che comunque non mollano.
Al 53’ sul risultato di 29-28 Cingoli perde anche D’Benedetto, punito con un cartellino rosso e blu. Sul 30-29 i locali trovano un break di 4-0 firmato Morettin, Brutti, Verdino e Vieira per il 34-29, chiudendo di fatto i giochi. Sampaolo miracoleggia su Makhlouf, sia da azione che dai 7 metri, con il tunisino che colpisce un palo sul 32-29.
Sul finale, poi, è apoteosi dei padroni di casa che, dopo l’ultimo gol cingolano di Strappini, chiudono il match sul +6 grazie a Verdino e Vieira.
Tabellino
Publiesse Chiaravalle 36-30 Macagi Cingoli (17-14)
Publiesse Chiaravalle: Sampaolo, Sanchez, Chiappini, Morettin 8, Vichi, Del Curto 2, Ceresoli, Brutti 3, Vieira 6, Hammouda 7, Di Domenico 4, Verdino 4, Capatina, Solustri, Santinello, Cuello J. 2. All. Guidotti
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino, D’Benedetto 8, Ciattaglia 1, Naghavialhosseini 4, Mangoni 2, Somma, Latini, Strappini 4, Rossetti, Compagnucci 1, Gigli, Vojinovic 2, Makhlouf 8. All. Palazzi
Arbitri: Riello – Panetta
Note – espulsi D’Agostino (MC) al 26’ e D’Benedetto (MC) al 52’
(Credit foto: Stefano Carloni)
La CBF Balducci HR espugna il PalaManera di Mondovì con un secco 0-3 in un’ora esatta di gioco contro la squadra piemontese, attuale fanalino di coda del Girone A. Tre punti importanti per continuare la risalita in classifica (quota 24), arrivati con una prestazione concreta in ogni fondamentale (oltre il 50% in attacco, 12 muri e 4 ace): mvp l’ex di turno Decortes con 17 punti e il 60% in attacco, in doppia cifra anche Battista (12). Esordio da titolare per il libero Aurora Morandini in arancionero. Unica a creare qualche grattacapo alle maceratesi Giulia Viscioni, oggi schierata opposta, con 17 punti.
Primo set dominato dalle arancionere grazie a ben 6 muri punto, 5 punti di Battista protagonista al servizio e ai 7 errori punti delle piemontesi: 14-25 il finale. Stesso punteggio nel secondo set, la CBF Balducci HR tiene alto il livello di gioco, sbagliando pochissimo e spinta dai 7 punti di Decortes con il 67% e dal 100% in attacco di Battista. Nel terzo set l’opposta, ex di turno, mette a segno altri 8 punti personali mettendo in cassaforte i 3 punti con il 15-25 finale.
LA PARTITA - Coach Lionetti sceglie con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Morandini all’esordio da libero. Coach Basso parte con Schmit-Viscioni, Tresoldi-Catania, Bosso-Lancini, Giubilato libero.
Mondovì scatta sul 3-1 ma il muro di Caruso dà il primo vantaggio alle arancionere (4-5), Catania sbaglia (4-6) e arrivo anche il muro di Bonelli per il 4-7. Il tocco di Lancini si ferma sul nastro (5-9) e il muro di Battista su Catania vale il +5 (5-10). Bulaich è attenta a filo rete (6-12), Bosso tira out due volte (6-14), c’è anche l’errore di Viscioni (6-15) seguito dall’ace di Battista (6-16). Decortes mura Bosso (7-18), Tresoldi reagisce con due muri consecutivi (9-18), Bulaich c’è (9-19), anche Decortes in pipe per il 10-20.
Mazzon invade a rete (12-20), Catania ferma Battista (13-20) ma proprio Mazzon risponde a muro (13-21), Caruso contrattacca il 13-22. L’ace di Bonelli chiude il set 14-25.
Le piemontesi spingono al servizio con Bosso e Tresoldi in avvio di secondo set e vanno sul 4-1, Battista non ci sta e agguanta subito il 4-5 con tre punti consecutivi. C’è il contrattacco di Decortes (4-6), Mazzon e il tocco di Bonelli portano il punteggio sul 6-9, ancora Decortes va a segno per il 7-11. Schmit piazza l’ace (9-11), Viscioni commette due errori consecutivi (9-13), poi arriva il muro di Mazzon per il 9-14. Viscioni non trova ancora il campo (9-15), Bulaich contrattacca (9-16) seguita da Decortes (9-17).
Viscioni trova due contrattacchi (12-17) da posto quattro ma Decortes schianta a terra il 12-18 e il 12-20 dopo un’invasione di Mondovì. Bulaich a filo rete firma il 12-21 e c’è l’ace di Decortes (12-22), Mazzon va a segno (13-23), ancora Bulaich (13-24) e Bonelli chiudono il set 14-25.
Primo break del terzo set con Caruso e Bonelli (3-5), Viscioni riprende in contrattacco (5-5), ma Decortes risponde subito (5-7), arriva anche il muro di Caruso (5-8). La centrale bissa in attacco (5-9), Decortes ferma Lancini (5-10) e firma il 5-11 da posto due, Bulaich vola in pipe per il 5-12.
Decortes mette il 6-14 e Battista l’ace del 6-15, Basso prova la carta Deambrogio al centro, un errore arancionere vale il 9-16. Bosso non trova la mani del muro (9-17), Bulaich va ancora a segno (10-18), c’è Sangugni per il giro in seconda linea, Mazzon ferma Tresoldi (11-19), c’è spazio anche per Orlandi e Busolini al centro, arriva il muro di Bonelli per l’11-20. Decortes vola in pipe (13-21), Battista contrattacca due volte (13-23), ancora Decortes guadagna il match ball (14-24), il set si chiude 15-25 sull’errore al servizio di Tresoldi.
IL TABELLINO
BAM MONDOVI’ - CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3 (14-25, 14-25, 15-25)
BAM MONDOVI’: Fini, Lancini 6, Giubilato (L), Bosso 2, Viscioni 17, Catania 3, Deambrogio, Tresoldi 4, Schmit 2. Non entrate: Marengo, Berger, Manig. All. Basso.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 7, Bonelli 6, Battista 12, Caruso 8, Decortes 17, Bulaich Simian 8, Morandini (L), Sanguigni, Orlandi, Busolini. Non entrate: Fiesoli, Allaoui, Bresciani (L). All. Lionetti.
ARBITRI: Marigliano, Peccia.
NOTE - Durata set: 19', 20', 21'. MVP: Decortes.
(Credit foto: LVF)
In Brasile la Cucine Lube Civitanova esce di scena dalla corsa al titolo iridato per mano della Trentino Itas, capace di battere i biancorossi in Semifinale per 3-0 (25-20, 28-26, 25-19). I cucinieri, che restano in lizza per il terzo posto, torneranno in campo all’Arena Sabiazinho di Uberlandia domani, domenica 15 dicembre, alle 11 brasiliane (ore 15 in Italia con diretta Dazn Vbtv e Radio Arancia) contro gli iraniani del Foolad Sirjan per il remake della prima gara della Pool A. Le medaglie di bronzo passeranno per questa sfida, servirà quindi tanta voglia di riscatto per Balaso e compagni.
Dopo la vittoria gialloblù nella Finalissima del 2018 in Polonia e il riscatto cuciniero nella Semifinale 2021 a Belo Horizonte, il bilancio dei derby italiani al Mondiale per Club diventa favorevole ai dolomitici con 2 vittorie a 1.
La storia della partita parla di un’autentica beffa nelle battute conclusive di un secondo set sempre guidato, un parziale che avrebbe potuto riaprire il match e restituire un dose importante di fiducia ai cucinieri. Le statistiche, con i biancorossi fermi a zero alla voce ace, ma con 20 battute errate sul groppone, e con il solo Nikolov in doppia cifra (10 punti), lasciano poco spazio all’immaginazione. Anche Trento si concede il lusso di sbagliare molto, ma prevale in tutti i fondamentali e chiude con quattro atleti in doppia cifra in tre set: il top scorer Michieletto (13 punti), Rychlicki (12), Lavia (11) e Flavio (10).
La curiosità
Prima del match scambio di maglie tra il dg biancorosso Beppe Cormio e il presidente del Praia Clube Fernando Junqueira.
Lube in campo con Boninfante in cabina di regia e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin al centro e Balaso libero. Dolomitici schierati con Sbertoli al palleggio e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Pellacani al centro Laurenzano libero.
Nel primo set Trento attacca meglio (48%) e si distingue nella correlazione muro-difesa. Dopo un avvio incerto (5-1), la Lube entra in partita e cresce con Boninfante al servizio, riuscendo a tamponare i contrattacchi trentini fino al pari di Nikolov (7-7). Sempre il bulgaro chiude la rimonta su un break dei gialloblù (11-11). Trento azzecca lo strappo con un mani out (15-13), per poi allungare su una pipe biancorossa troppo lunga e su un duello caotico a rete (18-14). Sul muro trentino (21-16) Medei inserisce Loeppky per Nikolov. Sul 22-18 Gargiulo entra per il Potke. I dolomitici chiudono con l’attacco del 25-20.
Nel secondo set le squadre sono molto fallose (9 errori per team) e ai biancorossi, che conducono fino alla volata, non bastano i 6 punti di Lagumdzija. Civitanova parte con slancio (6-9) spingendo Soli al time out. Si apre una frase di punto a punto che consente ai cucinieri di mantenere le distanze fino al mani out di Rychlicki che rilancia i propositi di rimonta trentini (15-16). Dopo il primo tempo vincente del nuovo entrato Gargiulo Civitanova potrebbe allungare (20-22), ma un mani out e un tocco a rete dei gialloblù valgono il pari (22-22). Trento trova il sorpasso al fotofinish (24-23). Babar prima (24-24), Boninfante poi (25-25) e il servizio a rete di Rychlicki annullano tre set point di fila (26-26). Un attacco di Bottolo sfiora solo il muro e condanna la Lube (28-26) al doppio svantaggio nel computo dei set.
Nel terzo set parte Gargiulo dall’inizio. I cucinieri non riescono a risollevarsi. Medei punta su Loeppky per Bottolo, ma sul servizio out del canadese Trento comanda di due punti (9-7) per poi allungare a muro (11-8). Sul 13-10 Bottolo entra per Nikolov per alcuni scambi. Civitanova non riesce a uscire dal loop e va sotto di cinque lunghezze per un’infrazione e un attacco out (16-11). Medei cerca di correre ai ripari con un time out, ma al rientro arriva l’ace di Michieletto (17-11). Il muro a uno di Loeppky su Rychlicki rende felici i fotografi, ma non basta per costruire una rimonta (17-12). In campo ci sono anche Orduna e il rientrato Nikolov. Sull’errore dell’Itas 23-19 la Lube chance di risalire, ma a chiudere i giochi è il successivo muro di Trento (25-19).
IL TABELLINO
Trentino Itas – Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 28-26, 25-19)
Trento: Bristot, Pesaresi (L) ne, Michieletto 13, Sbertoli 1, Pellacani 4, Garcia Fernandez, Rychlicki 12, Magalini ne, Laurenzano (L), Lavia 11, Bartha ne, Flavio 10, Acquarone ne. All. Soli
Civitanova: Chinenyeze 7, Gargiulo 2, Loeppky 4, Orduna, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 3, Poriya, Nikolov 10, Lagumdzija 8, Dirlic, Podrascanin 2, Bottolo 6, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Carbajal Mozzo (URU), Mahaven (USA)
Note: durata set 26’, 31’ 24’. Totale 1h 21’. Trento: errori al servizio 16, ace 1, muri 9, attacco 49%, ricezione 62% (28%). Civitanova: errori al servizio 20, ace 0, muri 5, attacco 38%, ricezione 48%
Un’escursione nella suggestiva località Gola di Jana, nei pressi di Braccano,frazione di Matelica, si è trasformata in un’avventura da incubo per un giovane escursionista che ha perso l’orientamento. Dopo essersi allontanato dal sentiero principale, il ragazzo non è più riuscito a ritrovare la strada e, in preda al panico, ha deciso di chiamare il numero di emergenza NUE 112.
La centrale operativa ha prontamente attivato le squadre del Soccorso Alpino e Spelologico Marche, che si sono recate sul posto per prestare aiuto. Grazie alla loro esperienza e professionalità, i soccorritori sono riusciti a localizzare il giovane e a riportarlo in sicurezza alla sua automobile. L’intervento è stato effettuato in collaborazione con una squadra dei Vigili del Fuoco, che ha fornito ulteriore supporto durante le operazioni di recupero. L’episodio si è concluso senza conseguenze gravi.
È stato un incontro davvero “speciale” quello che si è tenuto il 13 dicembre tra la Union no Limits, squadra di calcio Paralimpica della società Union Picena Calcio e la 114ª Squadriglia Radar Remota dell’Aeronautica Militare di Potenza Picena.
L’ evento si è concretizzato in una visita conoscitiva del Reparto potentino e delle sue articolazioni nell’ambito della quale i ragazzi della società di calcio di Potenza Picena ed i rispettivi genitori hanno avuto modo di toccare con mano le attività svolte quotidianamente dal personale militare e di conoscere i sistemi e gli uomini che contribuiscono alla difesa dello spazio aereo nazionale e NATO. Successivamente, l’evento solidale si è spostato presso le strutture sportive della Union Picena dove le due compagini si sono cimentate in una partita integrata di calcio a 7.
Al termine della visita si è tenuto un momento conviviale in cui il personale dell’Aeronautica Militare ha donato alcuni gadgets ai ragazzi i quali a loro volta hanno voluto celebrare l’evento lasciando al Reparto potentino un pallone con le firme di tutti i tesserati. Il comandante della Squadriglia, capitano Luciano Speranza, nel ringraziare la responsabile della Union Picena, Laura Grandinetti, ha espresso profonda gratitudine verso i ragazzi e i loro genitori che hanno permesso la realizzazione di un evento che unisce sport e inclusione, valori cardine della nostra società.
Una festa indimenticabile ha unito l'intera comunità settempedana per celebrare i 100 anni di Alessandro Sassaroli, affettuosamente noto come Guido de Tarantello. Nato a Colleluce il 13 dicembre 1924, Sassaroli è il simbolo vivente della resilienza e dello spirito di servizio di un ex poliziotto da tutti benvoluto e stimato.
La cerimonia, organizzata a Parolito presso l'Lk Ristoro, ha visto la partecipazione di numerosi familiari, amici e autorità. Tra i presenti, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il questore di Macerata, dottor Gianpaolo Patruno, il comandante provinciale della Polizia Stradale, commissario capo Alberto Luigi Valentini, il presidente provinciale dell'Anps (Associazione Nazionale Polizia di Stato), l'ex questore Giorgio Iacobone, il comandante della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche, sostituto commissario Adriano Bizzarri, e il consigliere regionale dell'Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), Veros Bartoloni.
Alessandro Sassaroli ha attraversato un secolo di storia, vivendo esperienze che raccontano la tenacia e il coraggio di un'intera generazione. Nato in una famiglia numerosa, si trasferì a soli sei anni in un casolare “che oggi diciamo di Ventura”. Dopo aver frequentato la terza elementare, nel 1940 conseguì la licenza di quinta elementare alla scuola serale grazie all'aiuto del parroco, don Alberico. Quell'attestato gli permise successivamente di intraprendere la carriera in polizia.
Durante la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi ma dovette fuggire per evitare la cattura. Rifugiatosi nelle campagne bolognesi, fu fatto prigioniero e deportato in Germania, dove lavorò in una fabbrica a Vebaii. Nonostante le difficoltà, trovò umanità presso una famiglia di contadini. La liberazione arrivò il 16 aprile 1945, ma solo il 5 agosto dello stesso anno poté finalmente tornare a casa.
Nel 1948, a soli 20 anni, iniziò il suo servizio nella Polizia di Stato, occupandosi inizialmente della sicurezza durante le elezioni politiche del 1948. Dopo un corso di sei mesi a Caserta, fu trasferito a Campobasso e successivamente a Firenze, nel 1954, per avvicinarsi alla famiglia. Nel 1955 sposò Maria Antonelli, rimanendo a Firenze fino agli anni '80, quando si ritirò a Parolito.
Le celebrazioni per il suo centenario sono state una grande festa. La giornata è stata impreziosita dalla presenza delle autorità in divisa e di un picchetto d'onore della Polizia di Stato. Al signor Sassaroli è stata consegnata una pergamena commemorativa dal sindaco Rosa Piermattei, che ha ricordato l'importanza di un traguardo così significativo. Inoltre, i vertici della Polizia di Stato, gli hanno donato un calendario del 2025 e gli hanno reso omaggio con la presenza di uomini e mezzi delle sezioni di Macerata e Camerino.
Con il suo consueto spirito, Alessandro ha scherzato: “Mi chiamano Tarantello perché sono bello. Oggi purtroppo mi sento un ramo secco, mi è rimasta solo la testa buona perché il resto è tutto da buttare”.
È stato presentato il 12 dicembre nella sala conferenze della Biblioteca statale di Macerata il libro intitolato “Terremoto 2016/17 - Nelle Marche i beni storico-artistici allo sbaraglio. Un buon esempio di cattivo governo”
Autore del volume è l’architetto Pierluigi Salvati, funzionario del Ministero della Cultura per quarant’anni, di cui trentacinque come funzionario responsabile nelle aree colpite dal terremoto del 2016.
Il prof. H. Ercoli e l’architetto B. Baiocco, durante la presentazione, hanno messo in evidenza l’unicità dei contenuti del libro che si può definire, attraverso il riferimento puntuale a documenti amministrativi e normativi, come l’altra faccia della ricostruzione. Un percorso di analisi e di comprensione del post terremoto basato unicamente su fatti concreti e su atti ufficiali della pubblica amministrazione che rappresentano in modo eloquente lo smarrimento di una intera comunità, impreparata per affrontare il gravoso impegno della fase della ricostruzione. Nella relazione dell’architetto Salvati è stato evidenziato, attraverso le parole e i pensieri di Giovanni Spadolini, la metamorfosi del Ministero della cultura che in cinquant’anni di vita ha cambiato in modo radicale la propria azione e i propri comportamenti: causa principale dello “sbaraglio” a cui sono stati mandati i beni storico artistici.
Il libro è un grido di dolore e di denuncia verso le demolizioni massive che hanno interessato il tessuto edilizio storico non formalmente vincolato: il carattere autentico degli insediamenti e dei luoghi dell’appennino colpiti dal terremoto. Il richiamo alle norme e alle regole del vivere civile, annientate da una proliferazione bulemica delle ordinanze commissariali che le hanno cannibalizzate è uno dei tanti argomenti trattati nel libro. La figura egemone del Commissario straordinario nominato dalla politica, secondo il pensiero dell’architetto Salvati, ha eroso ambiti importanti della democrazia rappresentativa.
Anche la Corte dei conti in una ordinanza del dicembre 2021 ha posto il quesito della fine della gestione commissariale a cui, ad oggi, nessuno ha saputo dare una risposta. Il libro individua la possibilità emancipativa dei territori nella sola condizione di perseguire un intervento conservativo di ogni più piccola realtà, dell’architettura tradizionale, delle tecniche costruttive storiche con un richiamo alla valorizzazione della tradizione e a rifuggire dalla tentazione di voler percorrere, nei territori della tradizione, innovazioni modaiole del nostro tempo. Un libro che apre un dibattito ed un confronto al di fuori del conformismo che sembra essere il carattere dominate della cultura contemporanea.
Taglia il traguardo del quarto di secolo di vita il Presepe Vivente morrovallese. La manifestazione tornerà ufficialmente nella consueta doppia collocazione del 26 dicembre e 1° gennaio, ma si prepara già a vivere il suo prologo. Domani, infatti, sarà una giornata di festa nel centro storico, con al mattino (dalle 9 alle 13) il Mercatino natalizio in piazza Garibaldi e il pomeriggio, a partire dalle 16, il Presepe Vivente dei bambini.
Sarà un modo per scaldare i motori in vista delle due giornate clou dell’evento, nelle quali, per due pomeriggi, il borgo antico si trasforma in un meraviglioso villaggio d’altri tempi dove riscoprire antichi mestieri e abitudini del passato grazie al lavoro certosino degli oltre 100 figuranti. Le vie del centro storico si popolano di fabbri, falegnami, ciabattini, mercanti, pastori e altro ancora, come una grande teatro a cielo aperto con centinaia di figuranti. Il percorso si articola lungo tutto il reticolo di piazze e vicoli del salotto buono della città, tra raffigurazioni in costume e punti di ristoro con bruschette e vin brulè, fino ad arrivare alla capanna della Natività, animata dai personaggi e dagli animali della tradizione.
L’intero percorso dura circa 1 ora e per il ritorno al punto di partenza è a disposizione un bus navetta. Ad impreziosire le due giornate altrettanti concerti alla chiesa di San Bartolomeo: il 26 dicembre alle 17.30 il Concerto di Natale del corpo bandistico Giuseppe Verdi, il 1° gennaio alle 17 il Concerto d’organo per la pace. In tutte e tre le giornate (15 e 26 dicembre, 1° gennaio) sarà inoltre possibile visitare il Museo internazionale del presepe “Don Eugenio De Angelis” in vicolo Boarelli, uno scrigno che nei suoi sei ambienti accoglie circa 800 presepi provenienti da tutto il mondo, un unicum a livello mondiale.
Macerata - Un incontro speciale ha avuto luogo oggi presso la redazione di Picchio News, dove due importanti rappresentanti dell’Orchestra Reale di Vienna (Wiener Royal Orchester) hanno fatto visita al team del quotidiano online maceratese. L’impresario Adrian Fejzulahi e Cornelia Süss, responsabile delle pubbliche relazioni internazionali, sono stati accolti dal fotografo e direttore del giornale, Guido Picchio, che ha fatto loro da cicerone.
Durante la visita, i due ospiti hanno avuto l’opportunità di esplorare la redazione di Picchio News e di conoscere da vicino il lavoro quotidiano che supporta la pubblicazione online. A suggellare l’incontro, i rappresentanti dell'Orchestra sono stati omaggiati con due libri fotografici realizzati dallo stesso Guido Picchio, un gesto simbolico che ha unito l’arte della fotografia con quella della musica. Questa visita ha preceduto l’attesissima esibizione dell'Orchestra Reale di Vienna al Teatro Lauro Rossi di Macerata, l'appuntamento è per questa sera (sabato 14 dicembre alle 21).
La Wiener Royal Orchester: un'esibizione da non perdere. L'Orchestra, diretta dal violinista Michal Hudack, è composta dai migliori musicisti delle orchestre viennesi più prestigiose, tra cui la Wiener Philharmoniker, la Wiener Symphoniker e l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna. Con 150 artisti tra musicisti, cantanti e ballerini, la Wiener Royal Orchester è celebre per la sua abilità nell’offrire esibizioni mozzafiato, caratterizzate da una coreografia unica che rende ogni concerto indimenticabile.
Il programma musicale che verrà proposto a Macerata è di grande respiro e diversità. Oltre ai brani classici del repertorio natalizio come Adeste Fideles e Bianco Natale, l'Orchestra presenterà anche composizioni celebri della storia della musica classica, tra cui il primo movimento dell’Inverno dalle Quattro Stagioni di Vivaldi. Particolarmente emozionante sarà l’esecuzione della Marcia Turca di Mozart, trascritta per pianoforte e orchestra, e la Danza Ungherese n. 5 di Brahms, che promettono di incantare il pubblico con la loro energia travolgente.
A completare la serata, si esibiranno il soprano Anna Ryan, già apprezzata al Teatro La Scala di Milano, e il mezzosoprano Christina Baader, accompagnati al pianoforte dalla pianista internazionale Merita Rexha Tershana, una delle stelle della scena musicale europea.
Quella di oggi è stata una visita che ha unito il giornalismo e la musica in un’atmosfera di scambio culturale ricco e affascinante. Non solo musica, ma anche danze viennesi e momenti di grande intensità emozionale sono previsti per il concerto di stasera. Un evento che si preannuncia imperdibile per tutti gli amanti della grande musica a Macerata.
Applausi ieri sera alla Mole Vanvitelliana di Ancona per “Il mio canto libero”, il philoshow tra Einaudi e Black mirror. Un coinvolgente ed emozionante viaggio nel concetto di libertà, una serata speciale che ha unito mondi apparentemente lontani in un unico linguaggio: un pensatore liberale come Luigi Einaudi ad un tema senza tempo come quello della libertà.
Lo spettacolo, per la regia di Riccardo Minnucci, ha coniugato la musica dal vivo, con brani iconici eseguiti dalla band Factory come “I Want to Break Free” dei Queen, Karma Police dei Radiohead e “Resistance” dei Muse, a frammenti visivi tratti da serie distopiche come Black Mirror a classici del cinema e della letteratura come Arancia Meccanica e 1984. Le citazioni filosofiche hanno arricchito il dialogo: dal pensiero libertario di Einaudi alle riflessioni di Platone su La Repubblica confrontate con l’immaginario distopico di Divergent.
“Questi brani non sono solo il grido di una generazione, ma un desiderio senza tempo – ha esordito Lucrezia Ercoli – È possibile ripercorrere la storia dell’uomo come un percorso di liberazione dalle catene verso la libertà”. Le suggestioni offerte da serie tv distopiche e dal cinema hanno saputo offrire spunti di riflessione attorno al tema ogni volta differenti. E c’è stato spazio anche per un accostamento fra il pensiero di Platone sulla società ideale de La Repubblica riletto da Karl Popper. “Secondo Popper tre filosofi sono antagonisti della libertà e sono Platone Hegel e Marx. Il governo dei migliori non consente l’alternanza. Il filosofo re assomiglia ad un dittatore moderno.
Alla fine l’idea di costruire un mondo conforme ad un modello comprime le libertà di tutti – sottolinea Ercoli - e rende impossibile l’elasticità che l’individuo necessita. Ogni società chiusa dà vita ai peggiori incubi totalitari. Portiamo con noi l’elogio del dissenso e della critica come citava Einaudi perché la libertà non è una conquista stabile, ma un desiderio che deve rimanere attivo come bussola delle nostre azioni individuali e collettive”.
A dividere il palco con Lucrezia Ercoli il segretario della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini: “Tra gli uomini di Stato del suo tempo solo Luigi Einaudi ha avuto fiducia nei giovani. Ritenne di mettere al centro di tutto la persona. Lo sviluppo di una società dipende dallo sviluppo degli individui e non il contrario come si ritiene spesso oggi. Il metodo einaudiano “Conoscere dibattere deliberare” è la chiave per l’analisi dei fenomeni complessi e chi ha responsabilità pubbliche ha il dovere di dedicare tempo e risorse mentali allo studio dei fenomeni”.
La serata si era aperta con i saluti istituzionali dell’assessore regionale al bilancio Goffredo Brandoni che ha sottolineato come dopo il debutto a Palermo lo spettacolo non poteva non fare tappa ad Ancona, dell’assessore alla cultura Anna Maria Bertini che ha ricordato i tanti appuntamenti con Popsophia nel corso del 2024, da quelli natalizi a dicembre 2023, alla giornata della memoria, arrivando al festival nazionale di marzo e all’inaugurazione della riapertura dell’anfiteatro romano. L’assessore al turismo Daniele Berardinelli ha anticipato inoltre come nel 2025 lo spazio predisposto per gli appuntamenti di Popsophia saranno più capienti per consentire a tutti di partecipare.
Dalle prenotazioni emerge infatti un pubblico sempre più variegato proveniente da ogni angolo della regione Marche ma sono solo: ieri sera erano presenti spettatori dall’Abruzzo, dal Veneto, dalla Toscana, dall’Umbria e dal Lazio, a dimostrazione del fatto che gli spettacoli del festival sono non solo appuntamenti culturali, ma un volàno turistico capace di attrarre pubblico e presenze.
Ad un anno dall’arrivo di Popsophia nel capoluogo dorico il bilancio è di soddisfazione culturale e di gratitudine per la città di Ancona. Il 2025 annunciato da Lucrezia Ercoli sarà ancor più coinvolgente e prevederà l’approdo di Popsophia in uno spazio culturale più capiente per consentire a tutto l’affezionato pubblico del festival di partecipare.
Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per i lavoratori di Poste Italiane, circa 2800 nelle Marche, da oggi fino al 9 gennaio. Lo sciopero che ha impattato maggiormente su recapito e uffici postali, è stato proclamato da Slc Cgil e Uilposte contro una riorganizzazione che rischia di danneggiare lavoratori e cittadini.
“Abbiamo escluso il 16 dicembre per via della scadenza Imu e a salvaguardia dei servizi essenziali - fa notare Michele Spettatori, segretario generale UILposte Marche - ma non voltiamo le spalle ai lavoratori. Carenze di organico, pressioni, precariato e dispositivi di protezione insufficienti sono problemi che non possiamo ignorare. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare attivamente allo sciopero”.
Proprio la Uilposte, ieri, ha incontrato i lavoratori delle Marche alla presenza dei segretari nazionali Silvia Cirillo e Giuseppe Franchina. Ne è nato un confronto ricco di contenuti con uno scambio che ha coinvolto anche la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, la quale ha sottolineato il ruolo strategico di Poste Italiane per il Paese e l’importanza di un sindacato vicino alle persone.
Un settore vitale che vive in un contesto di continue riorganizzazioni aziendali e precarietà lavorativa. “È inaccettabile - ha detto la segretaria Cirillo - che in un’azienda così strategica si firmino accordi di riorganizzazione in tempi record, escludendo Uil e Cgil, sindacati confederali storicamente rappresentativi. Questo ha ricadute pesanti sui posti di lavoro, mentre il precariato dilaga, lasciando ventimila persone in attesa nelle graduatorie e senza risposte concrete per i lavoratori in emergenza abitativa e familiare. I precari sono costretti a lavorare in condizioni difficili, temendo per il loro futuro, con mezzi inadeguati e dispositivi di protezione spesso insufficienti. Con la privatizzazione, l’intelligenza artificiale e l’incertezza del servizio universale, il rischio è un abbassamento della qualità del lavoro che coinvolgerà ogni settore. È necessario agire con fermezza per evitare questo scenario”.
Secondo Franchina siamo di fronte a “riorganizzazioni approssimative, che avrebbero richiesto mesi di trattativa in condizioni normali. Non condividiamo né il metodo né le risposte in termini di organico, che rischiano di portare a una mobilità collettiva coatta negli Uffici Postali. Inoltre, l’indennità di relazione non valorizza le professionalità e risulta inadeguata rispetto al costo della vita. Per questo non le abbiamo firmate”.
Franchina ha anche denunciato la mancanza di una progettualità chiara nella divisione DTO e l’assenza di un confronto sindacale efficace. L’incontro ha ribadito l’impegno della UILposte a essere al fianco dei lavoratori, affrontando le sfide con coraggio e determinazione. Il messaggio è chiaro: il sindacato deve restare sul territorio, sempre tra le persone e con le persone, per difendere diritti, dignità e condizioni di lavoro.
Colpo di mercato per la Maceratese che ufficializza l’ingaggio di Niccolò Marras, esterno offensivo mancino classe 2002. Il giovane talento, che si è formato nei settori giovanili di Lazio e Arezzo, ha già accumulato una solida esperienza tra i professionisti, vestendo le maglie di club prestigiosi come la Sambenedettese e la Reggina.
La sua carriera ha preso il via proprio con la Vibonese, squadra con cui ha disputato la prima parte di stagione nel Girone I di Serie D. Il trasferimento alla Maceratese rappresenta un passo importante nella sua carriera, con l’obiettivo di mettere a disposizione della squadra le sue qualità tecniche e la sua visione di gioco.
Già oggi, Marras ha svolto il suo primo allenamento con la squadra e si è messo subito a disposizione di mister Possanzini, pronto a scendere in campo per la gara di domenica. Un debutto che si preannuncia entusiasta, come lo stesso giocatore ha dichiarato al suo arrivo: “๐ฒ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐ผ๐๐๐๐พ๐๐๐ ๐ฝ๐ ๐พ๐๐๐พ๐๐พ ๐๐๐, ๐๐ ๐๐๐บ ๐๐๐บ๐๐๐ฎ ๐ฝ๐๐๐พ ๐ ๐๐บ๐๐บ๐๐๐ ๐๐๐บ๐๐๐ผ ๐๐๐บฬ ๐ฟ๐บ๐ผ๐พ๐๐ฝ๐ ๐ป๐พ๐๐พ. ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐พ๐ ๐ฝ๐บ๐๐พ ๐๐๐บ ๐๐บ๐๐ ๐๐พ๐ ๐๐บ๐๐๐๐๐๐๐พ๐e ๐๐ ๐ ๐๐ป๐๐พ๐๐๐๐๐ ๐๐๐พ๐ฟ๐๐๐๐บ๐๐”. Con queste parole, il nuovo acquisto della Maceratese ha espresso tutta la sua soddisfazione nel vestire la maglia biancorossa e il suo impegno a dare il massimo per raggiungere insieme alla squadra gli obiettivi prefissati.
Niccolò Marras si preannuncia come un valore aggiunto per la squadra e contribuirà a rendere ancora più competitivo il gruppo in vista delle prossime sfide. Con lui in campo, la Maceratese guarda con ottimismo al futuro, sapendo di poter contare su un talento che ha già dimostrato di saper fare la differenza