Il presidente dell'Istituto Italiano per l'Asia (Isia) Mario Morgoni è stato ricevuto nella sede dell’ambasciata della Corea del Sud presso la Repubblica Italiana dall'ambasciatore Seong-Ho Lee insieme al primo segretario dell'ambasciata Chulgyu Lee e alla consigliera Park So-Yeon. Lo rende noto un comunicato dell'Isia. Presente per quanto riguarda il servizio di interpretariato, Kelly Yeonja Kim.
''Si è trattato di un incontro molto positivo e cordiale. È stato formalizzato l'impegno reciproco nella realizzazione di iniziative volte per favorire una migliore conoscenza e una proficua collaborazione tra i due paesi - ha detto Morgoni - che intrattengono già rapporti di solida amicizia''. All'incontro hanno partecipato anche Antonio Loche, storico segretario generale e animatore per decenni dell'Istituto e Domenico Palmieri, attuale segretario generale dell'Isia.
"La Corea del Sud - si legge nella nota dell'Isia - è un grande paese di 52 milioni di abitanti, la 4ª economia più grande d'Asia e l'11ª nel mondo. È un Paese ad alta tecnologia informatica sulla base di un alto livello delle risorse umane, per cui è riconosciuto come 7º paese al mondo secondo l'Indice di educazione di sviluppo umano. Il mercato coreano vale per l'Italia oggi oltre 5 miliardi di euro di esportazioni l’anno".
"Ma i rapporti non si limitano all’economia: la Corea del Sud come l'Italia è un paese che ha un profondo amore per la cultura, per la conoscenza e per la qualità. L'Italia e la Corea del Sud - si sottolinea da parte dell'Istituto Italiano per l'Asia - sono due paesi geograficamente lontani ma con rapporti diplomatici che risalgono al 1884 e legati da comuni interessi e obiettivi: un terreno dove possono nascere nuovi e abbondanti frutti''.
La giunta recanatese guidata dal sindaco Antonio Bravi ha approvato il progetto definitivo per l'intervento di restauro e rifunzionalizzazione dell’immobile ex Asilo Carancini che rientra nel progetto più ampio di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale dell’antico Rione Castelnuovo.
L’immobile ex Asilo Carancini verrà adibito a centro polivalente culturale, sociale, educativo al servizio del quartiere con un intervento dell’importo complessivo di 656.047,64 euro di cui 616.523,99 euro finanziati dall'Unione europea e i restanti 39.523,65 euro finanziati con fondi comunali.
"Questo è il primo dei tre progetti di rigenerazione urbana che siamo riusciti a farci finanziare dall'Unione Europea e che andremo a realizzare a Castelnuovo, già presentati al Comitato di quartiere - ha dichiarato il primo cittadino -. Il recupero dell’immobile, chiuso e inagibile dagli anni ’80, permetterà la restituzione alla comunità di nuovi e ampi spazi polifunzionali per le attività sociali e culturali di associazioni e circoli ricreativi".
L’ex Asilo Carancini che da anni versava in stato di abbandono e degrado, è stato acquisito dal Comune di Recanati dalla Fondazione Ircer in cambio di un grande spazio dell’area dell’ex Clarisse, proprio con l’obiettivo di rigenerarlo e metterlo a disposizione della comunità.
"Castelnuovo è interessato da tre progetti Pnrr che riguardano questo edificio, la zona del Dopolavoro e la nuova palestra della scuola elementare - ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo - Tre iniziative che insieme alla sistemazione dei sottoservizi e del selciato di via Angelo Giunta e la sistemazione della strada detta Fonte di Pippo daranno un nuovo slancio a questo storico rione". Entro il mese di luglio è previsto l'affidamento dei lavori su gara d'appalto e nell’autunno prossimo l’apertura del cantiere.
In questi giorni in cui il tema della chiusura degli sportelli bancari nei piccoli centri sta alimentando il dibattito, il presidente del Banco Marchigiano Sandro Palombini ribadisce con forza quella che, invece, è la caratteristica identitaria dell’Istituto di credito con sede a Civitanova Marche: "Per nostra stessa natura e vocazione siamo profondamente radicati, oltre che nelle realtà di maggiori dimensioni, anche nei centri minori in cui continueremo ad essere orgogliosamente presenti".
Civitanova Alta così come il centro storico di Montecosaro o quello di Monte San Giusto. Solo per restare nel maceratese, senza scomodare le altre cinque province, tra Marche e Abruzzo, in cui il Banco Marchigiano opera. Tutti centri piccoli ma perfettamente in linea con la mission del Banco, in quanto realtà del credito cooperativo a carattere mutualistico.
È inoltre notizia proprio di pochi giorni fa la mozione di alcuni consiglieri regionali che hanno impegnato il presidente Francesco Acquaroli e la giunta regionale a porre in atto tutte le azioni utili ad evitare la chiusura di sportelli bancari (oltre che postali ed erogatori di altri servizi) nei piccoli centri.
"È una questione spinosa - continua Palombini - perché con queste chiusure di fatto si va ad impoverire il territorio, le famiglie e il tessuto economico e sociale. Non posso, tuttavia, non evidenziare come il Banco, invece, è chiamato per sua stessa missione aziendale ad essere presente in modo capillare nel territorio di riferimento e valorizzare anche le più piccole realtà, fornendo ai cittadini il nostro servizio che è pubblico e anche molto importante, direi essenziale per tutti quei cittadini che non potrebbero fare altrimenti".
"Da questo punto di vista ci sentiamo una voce fuori dal coro perché non solo continueremo a presidiare, attraverso le nostre filiali, tutte le cittadine e i piccoli borghi in cui siamo presenti, ma stiamo addirittura ampliando questa nostra capillarità e i servizi erogati, come a Civitanova Alta dove abbiamo recentemente avviato anche un servizio di consulenza nei pomeriggi", puntualizza Palombini.
"Non meno importante - conclude il presidente - il recentissimo accordo che abbiamo siglato con l'Ente Nazionale per il Microcredito. Una convenzione con cui, anche attraverso lo sportello che l'Enm ha aperto a Belforte del Chienti, appunto un piccolo borgo nell’alto maceratese, forniamo un ulteriore supporto alle piccole imprese marchigiane, sia come tutoraggio, nei casi di aziende in fase di start up, di sviluppo e di consolidamento, sia come supporto nell'erogazione del credito".
Si è svolto ieri pomeriggio, presso il centro pastorale Don Bosco, l'incontro "Dialogo al femminile", tra le diverse voci che sul territorio si occupano di pari opportunità, come lo sportello comunale sulle pari opportunità Informadonna, attivo in città da oltre 10 anni con la collaborazione dell’associazione Praxis, offrendo accoglienza anonima e gratuita su temi come la formazione, il lavoro, l'imprenditoria femminile, la conciliazione vita-carriera, diritti, salute, famiglia.
"Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile un confronto tra tanti sguardi diversi, che nascono da percorsi di vita e vocazioni distanti ma unite dall'unica prospettiva di voler portare, mettendosi a servizio, il proprio contributo per sollevare gli altri da eventuali sofferenze, sia prevenendole che sostenendone insieme il peso affrontando l'emergenza. Una comunità sana, educata ed educante cresce insieme integrando ruoli e prospettive, e questo incontro è stato tessera preziosa di un mosaico sempre in divenire di cui tutta la comunità può essere artefice", ha dichiarato l'assessore Barbara Capponi, che ha fatto anche da moderatore.
In conformità dell'obiettivo 5 dell'agenda Onu 2030, si è parlato di prevenzione e contrasto alla violenza di genere con lo sportello antiviolenza di Civitanova, gestito in collaborazione con la cooperativa Il Faro, con la psicologa Francesca Pigliapoco, la responsabile dello sportello antiviolenza Elisa Giusti, la poliziotta in congedo Annarita Priori, puntando l'attenzione sulle effettive difficoltà, anche emotive e psicologiche, che la donna vittima di violenza incontra anche quando decide di intraprendere il percorso di uscita dalle dinamiche distorte che vive: per questo, è stato formato un gruppo di auto mutuo aiuto che permette il confronto tra pari.
L'imprenditrice Vanna Menco, socia della Prosilas di Civitanova, ha sottolineato l'importanza della autorealizzazione della donna e dell'educazione scolastica delle nuove generazioni di studentesse, le quali troppo spesso si tengono ancora lontane dai settori tecnici che invece offrono migliori opportunità lavorative. Interessante è il progetto sostenuto dalla sua azienda, che permette alle alunne delle scuole medie di cimentarsi in un progetto per allenarne le capacità a tutto tondo.
Il tema della maternità è stato affrontato dal nuovo servizio comunale "sportello amare", nato a Civitanova nel mese di ottobre 2022 con la collaborazione di "associazione amare aps" di Pesaro, assessorato alle politiche sociali e pari opportunità del comune di Civitanova e Ast 3. Il socio fondatore Luigi Gasparri da remoto e la referente per il territorio Mariapaola Vecchione in presenza hanno spiegato come il dolore personalmente vissuto di una diagnosi infausta in gravidanza, possa poi trasformarsi in quell'accoglienza che non lascia mai da sola chi si trova davanti ad una difficoltà percepita come insormontabile.
Pensiero condiviso da Kety Paglialunga, "fata" dell'associazione Omphalos e referente per le famiglie con figli con disabilità dell'omonimo sportello dell'assessorato, che invita a riflettere sull'inversione delle priorità ed il cambiamento di prospettiva che la malattia di un figlio porta nelle famiglie.
Si è trattato di un importante pomeriggio di condivisione di esperienze che permette di comprendere come la "rete" sia fondamentale per consentire alle donne di affrontare, non da sole come sempre ribadisce Gasparri di "Amare", le tante problematiche che la vita quotidiana può presentare. Presenti anche le referenti dei servizi comunali "sportello adolescenza" e del servizio di educativa di strada.
Il pomeriggio è stato allietato dalla presenza dei bambini, opportunamente visionati da educatrici professioniste, nel giardino antistante e dalla merenda offerta da Gazzani Pasticceria, in un clima pensato per le mamme, nell'ottica della conciliazione dei propri impegni e del loro ruolo materno.
Domenica 26 marzo, dalle 9:30 alle 20:30, torna nel centro di Civitanova Marche l'Auto Expo, grande kermesse espositiva a cielo aperto dedicata al mondo delle automobili, organizzata dall’associazione “Sport live” di Domenico Rita in collaborazione con il Comune.
L’evento si svolgerà in corso Umberto I, piazza XX Settembre (compreso il tratto di strada di fronte a Palazzo Sforza) e via Buozzi, e prevede anche iniziative collaterali di richiamo turistico e commerciale e momenti dimostrativi e formativi dedicati alla sicurezza stradale. Saranno presenti i più prestigiosi marchi delle 2 e 4 ruote per un totale di 22 concessionarie in rappresentanza di 70 brand.
Anche questa edizione sarà all'insegna della sostenibilità, con tutte le novità riguardanti l'elettrico e ibrido, con alcune concessionarie che metteranno a disposizione auto e moto per test drive gratuiti.
La giornata sarà accompagnata da esibizioni acrobatiche di stuntman internazionali, la prima al mattino alle 11:30 e poi nel pomeriggio alle 16 e alle 18. Presenti anche auto e moto d'epoca, auto racing e luxury car, e per i più piccoli percorso mini moto e cart drift. Novità di quest'anno l'introduzione di un spettacolare simulatore auto Formula 1 per avvincenti ed emozionanti sfide.
"Come nostra consuetudine - dice l'organizzatore Domenico Rita - vogliamo presentarci al meglio per non deludere i tantissimi visitatori ch ogni anno da tutta la Regione e anche da quelle limitrofe vengono a farci visita. Mi auguro che anche questa XII edizione sia all'altezza delle aspettative". L'ingresso sarà gratuito.
Controlli a tappeto nei cantieri edili per la ricostruzione post-sisma: ammende per quasi 21mila euro e una denuncia. È il risultato di un’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Tolentino, congiuntamente al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, sotto il coordinamento del comando provinciale.
All’interno del centro storico di Tolentino, i militari, sulla base delle competenze del comparto di specialità in materia di lavoro, hanno verificato il rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza. A seguito dei controlli è stato denunciato all’autorità giudiziaria il legale rappresentante di una ditta sub-appaltatrice di un cantiere edile dove è avvenuta la demolizione ed è in atto la ricostruzione di un'intera palazzina, per il mancato rispetto di prescrizioni proprio in materia di sicurezza.
Sono risultate non osservate le disposizioni di legge sulla viabilità all'interno del cantiere e sulla difesa delle aperture, oltre ad essere accertata la presenza e l’utilizzo di scale non a norma. Al titolare, sono state così contestate ammende penali per quasi 11mila euro.
L’attività, in attesa della regolarizzazione degli adempimenti previsti, è stata cautelativamente sospesa, applicando un’ulteriore sanzione amministrativa di 3mila euro. Altre violazioni sono state contestate anche nei confronti del coordinatore per la sicurezza, con l’applicazione di ammende penali per quasi 8mila euro.
Profondo cordoglio a Macerata per la prematura scomparsa del 48enne Andrea Ciccarelli. L'uomo, direttore dei servizi generali e amministrativi dell'Istituto Tecnico Economico "Gentili", si è spento nel pomeriggio all'ospedale cittadino a causa di una malattia che lo affliggeva da tempo e che non gli ha lasciato scampo.
Poco più di un mese fa aveva perso il padre, Walter. Lascia la moglie Paola, la figlia di soli 4 anni, la mamma Anna, i fratelli Daniele, Emanuele e Paolo, e la sorella Myriam. Storico tifoso della Maceratese, sin da ragazzino ha frequentato gli spalti dell'Helvia Recina.
La camera ardente sarà allestita a partire dalla giornata di domani presso il Centro funerario città di Macerata, in via dei Velini. Il rito funebre si terrà domenica 26 marzo, alle ore 15:30, nella chiesa di San Francesco a Macerata.
"L'intera comunità scolastica dell'Ite "Gentili" di Macerata si unisce con tristezza e cordoglio alla famiglia del nostro carissimo Andrea Ciccarelli. Lo ricordiamo per competenza, empatia e disponibilità senza eguali. Lascia un immenso vuoto affettivo e professionale". Lo ricorda così, in una nota di cordoglio, la dirigente scolastica Alessandra Gattari.
È stato parzialmente riaperto al traffico, dopo più di 12 ore di lavoro, il tratto della strada 361 “Septempedana” interessato da un incidente, avvenuto questa mattina intorno alle ore 5:30, all’altezza del chilometro 56 + 200.
Un mezzo pesante di una ditta di trasporti di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, dopo aver urtato il parapetto del ponte sul fosso dell’Intagliata è finito nella scarpata sottostante facendo un volo di oltre 6 metri (qui le foto). Estratto dalla cabina del mezzo finito ruote all’aria sano e salvo, ma solo per un miracolo, il conducente del mezzo ha riportato ferite non gravi anche se è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette.
Dopo lo schianto, ultimate le lunghe operazioni di rimozione del mezzo, la strada è rimasta chiusa in entrambi i sensi di marcia per consentire il recupero del carico finito nel fossato sottostante la sede stradale: interi bancali di frutta, verdura e pesce che avrebbero dovuto rifornire il punto vendita Coop di via Virgilio da San Severino.
Poi si è provveduto alla messa in sicurezza e alla transennatura del lato del ponte teatro dell’incidente. Il personale Anas, che ha lavorato congiuntamente all’ufficio Manutenzioni del Comune, al comando della polizia locale e al personale del servizio segnaletica, ha predisposto nel tratto interessato dal sinistro il senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico.
Contrariamente a quanto sembrava paventarsi nelle prime ore il ponte resterà aperto, solo su di un lato, anche al passaggio dei pedoni visto che il tratto di strada in questione è anche un importante collegamento, anche a piedi, con il vicino ospedale “Bartolomeo Eustachio”.
Intenso per tutta la giornata odierna il lavoro degli agenti della polizia locale sulla viabilità ordinaria dell’area urbana. La chiusura del ponte, infatti, ha creato non pochi problemi alla circolazione cittadina. Per evitare al massimo ogni disagio sono stati approntati percorsi alternativi cambiando anche il senso di marcia di alcune vie del centro.
A presidiare incroci e snodi anche sulla viabilità extraurbana, insieme agli agenti della polizia locale, sono intervenuti anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, quelli dell’Associazione Nazionale Carabinieri e i militari della locale stazione dei Carabinieri con i colleghi del nucleo Forestale.
Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è rimasta costantemente in contatto con dirigenti e tecnici Anas ed ha riorganizzato, con l’assessore alla Polizia Locale, Jacopo Orlandani, e con il comandante della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, la viabilità facendo fronte anche ai momenti più critici come quello dell’uscita dalle scuole degli studenti che solitamente coincide con un grosso afflusso di mezzi nel centro urbano cittadino.
Il circolo il Girasole Auser di Tolentino, in collaborazione con Auser Marche e con il patrocinio del comune di Tolentino, giovedì 23 marzo ha promosso l’evento "Maria Spes Bartoli. Prima donna fotografa delle Marche", un ricordo della donna e dell’artista che operò tra Tolentino e San Severino Marche già dalla prima metà del Novecento. Nata a Senigallia nel 1888 e scomparsa a Tolentino nel 1981, è stata l'unica fotografa professionista operante nella provincia di Macerata come titolare di uno studio fotografico.
A raccontare la sua storia lo scorso anno sono stati gli studenti dell’istituto comprensivo Lucatelli che hanno partecipato al progetto "Generazioni di Tolentino", in cui Auser ha proposto di aggiungere sulla voce "Tolentino" di Vikidia, enciclopedia on-line collaborativa diretta a ragazze e ragazzi da 8 a 13 anni d’età, alcuni personaggi che sono stati importanti per la città e che sono ancora nella memoria di molti, suggerendo di inserire anche Maria Spes Bartoli, donna che ha vissuto il suo tempo dedicandosi ad un lavoro tradizionalmente maschile, rivelando il suo punto di vista femminile.
L’omaggio alla fotografa maceratese, ospitato nell’Aula Magna della scuola, è proseguito nell’incontro voluto da Auser ed aperto dai saluti di Elena Lucaroni, assessore alle politiche sociali, salute, istruzione del comune di Tolentino che ha valorizzato l’importanza della memoria e del ricordo.
Il presidente di Auser Marche, Antonio Marcucci, ha sottolineato quanto progetti come questo siano tesi ad enfatizzare sia il rapporto intergenerazionale, sia la socialità tra gli iscritti all’associazione che si occupa di invecchiamento attivo.
Isa Vitaliani De Bellis, presidente del Circolo Auser di Tolentino "Il Girasole", ha ringraziato i volontari che ogni giorno si occupano di coadiuvarla nel lavoro associativo e anche tutti i soggetti coinvolti in questa iniziativa fortemente voluta dal circolo.
Manuela Carloni, coordinatrice Osservatorio Pari Opportunità Auser Marche, ha affrontato il tema “Storie di donne, toponomastica di genere e relazioni intergenerazionali”, sottolineando quanto ci sia bisogno di valorizzare il ruolo delle donne in ogni campo in cui esse hanno operato e operano manifestando il loro valore, evidenziando quanto la collaborazione con gli studenti sia importante per un’educazione alle pari opportunità che parta proprio dalla riflessione sul ruolo della donna nel tempo.
Stefano Lucinato, già docente di tecniche grafiche speciali all'Accademia delle Belle Arti di Macerata, ha evidenziato la storia di Maria Spes Bartoli, spiegando poi al pubblico le caratteristiche del tratto fotografico della Spes che si è dovuta misurare con un lavoro faticoso che richiedeva un’ampia conoscenza anche delle strumentazioni che a quel tempo erano complesse.
Molto toccante il ricordo di Alessandra Santini, nipote di Maria Spes che, intervistata da Maria Teresa Marziali, referente del progetto “Raccontiamoci su Vikidia”, ha letto il suo personalissimo ricordo “La mia cara Zi zi Nanà, un insieme di ricordi: racconto biografico di Maria”.
A coordinare gli interventi, che hanno reso testimonianza del fittissimo lavoro della Spes grazie a delle proiezioni video delle sue foto, la giornalista Barbara Olmai. Auser Tolentino e Auser Marche intendono continuare la valorizzazione di Maria Spes Bartoli con altre future iniziative che verranno promosse in sinergia con il Comune di Tolentino.
"Aver raggiunto questo obiettivo è un miracolo. Il tetto di spesa che limita le assunzioni vale non solo per il personale della sanità ma anche per le forze di polizia. Stato, Regione e aziende sanitarie si pongono il problema della sicurezza nei pronto soccorso e nelle corsie e la risposta è unitaria e soprattutto tempestiva. Si tratta dei primi due presidii nella provincia di Macerata che si aggiungono a quello fisso di Torrette".
Lo ha detto il vice presidente della Regione Marche Filippo Saltamartini che ha la delega alla sanità e alla sicurezza urbana partecipando al taglio del nastro dei due nuovi posti di polizia all’interno degli ospedali di Civitanova Marche e Macerata.
"Le due postazioni sono state realizzate in tempi record e questo testimonia la grande sinergia esistente tra le istituzioni. Serviranno non solo a garantire la sicurezza del personale sanitario ma anche dei cittadini che, se dovesse accadere un reato, all’interno dell’ospedale potranno già denunciare il fatto", spiega Saltamartini.
Alle due distinte cerimonie hanno preso parte il prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il commissario della Ast Macerata Andonio Draisci e il sub commissario sanitario Daniela Corsi.
Presente anche il procuratore della Repubblica Giovanni Narbone che ha fatto il suo intervento a Macerata plaudendo all’iniziativa. In entrambi i casi i locali si trovano nelle immediate vicinanze del pronto soccorso.
Il servizio si avvarrà anche del personale di tutte le forze dell'ordine addette al controllo coordinato del territorio, come è stato ribadito da prefetto e questore. Un intervento che si aggiunge alle guardie giurate che già presidiano le strutture, h24 in quello di Macerata, e dalle 20 in poi, per tutta la notte, in quello di Civitanova.
Il commissario Antonio Draisci ha sottolineato: "Negli ultimi 3 anni in Italia si sono verificati 5 mila episodi di aggressioni, circa 1600 l’anno nelle strutture sanitarie italiane e il numero è sottostimato perché spesso non si arriva alla denuncia. In 7 casi su 10 la vittima è una donna: nel 40% dei casi si tratta di violenza fisica".
"Ringrazio prefetto, questore, gli agenti di polizia che presteranno servizio perché consentiranno al personale sanitario di continuare a svolgere il proprio lavoro con amore e dedizione e garantiranno ai pazienti tranquillità e sicurezza", ha concluso. I locali sono già operativi con personale di polizia a lavoro.
Scontro tra un camion e due vetture lungo l’A14: un ferito trasportato all’ospedale. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, in direzione nord, poco prima del casello di Porto Sant’Elpidio.
Lanciato l’allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Il conducente di una delle auto è stata preso in cura dai sanitari, illesi, invece, tutti gli altri occupanti dei mezzi.
Per i rilievi è intervenuta la Polstrada a cui spetterà ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. Inevitabile qualche disagio alla circolazione stradale.
Il rapper Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, ha testimoniato ad Ancona nel processo 'bis' per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo su presunte responsabilità per la sicurezza e le carenze strutturali del locale, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 quando, nella calca seguita a spruzzi di spray al peperoncino, morirono cinque adolescenti e una madre 39enne.
Fedez, cappotto nero, e look total black, è apparso in buona forma; è entrato e uscito dal Palazzo di giustizia lontano da telecamere e fotografi. Ha risposto alle domande dei pm Paolo Gubinelli, Valentina Bavai e dei legali di difesa e parte civile, parlando anche delle proprie esperienze di djset, prima che la popolarità lo portasse a riempire palazzetti e stadi.
Fedez è stato chiamato a rispondere sulle condizioni del locale, delle quali però non aveva memoria, perché si era esibito due volte in dj-set alla Lanterna nel 2015 (486 biglietti venduti) e 2016 (586 biglietti). In un'intervista in tv il rapper aveva parlato dello "scenario peggiore" accaduto la sera della tragedia a Corinaldo: in aula, rispondendo ai pm, ha confermato il senso delle sue parole a proposito del prevedibile sovraffollamento del locale: "Cachet alto, spesa bassa per i biglietti (20 euro, ndr) e capienza limitata (500 posti, ndr)".
Quella sera si sarebbe dovuto esibire nel locale, in dj-set, Gionata Boschetti in arte Sfera Ebbasta, anche lui chiamato a testimoniare. Per quell'esibizione, che poi non avvenne a causa della tragedia, hanno ricordato i pm era stato pattuito un compenso di 17.500 euro.
Secondo Sfera in altre occasioni era capitato che durante altri show in dj-set venisse spruzzato spray urticante e in un'occasione era stato sgomberato il locale e interrotto il concerto per poi riprendere dopo 20 minuti, senza che nessuno rimanesse ferito. Sfera ha raccontato che, insieme allo staff con diversi van, erano arrivati a un chilometro dal locale quando vennero informati dei problemi che c'erano stati: il manager andò a piedi fino alla discoteca e seppe della tragedia, poi tornarono in albergo.
Il trapper ha parlato di quel periodo in cui, grazie al disco Rockstar, "più venduto in Italia nel 2018", stava ottenendo molto successo e nel quale tutti gli show erano sempre sold-out. "Mi era capitato altre due o tre volte lo spray al peperoncino agli show ma non mi ricordo in quali locali - ha detto -. Una volta, non mi ricordo dove, dovemmo sgomberare la sala e poi lo show è ripreso dopo mezz'ora". Lui nel frattempo era stato portato nel backstage: "Sentivamo bruciori agli occhi e difficoltà a respirare, mentre la gente si agitava".
In quell'occasione, ha riferito, gli "addetti alla sicurezza avevano aperto le uscite di sicurezza per far defluire le persone che poi erano rientrate senza che nessuno rimanesse ferito". In altre occasioni, ha detto ancora Sfera, "non era neanche stata sgomberata la sala, non c'erano state conseguenze".
Appignano si tinge di blu e scende in campo con il Comune di Montefano, per il secondo anno consecutivo, con una importante campagna di sensibilizzazione e di avvicinamento alla ricorrenza della giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo.
“L'attenzione alle persone è un punto centrale del nostro programma di governo – ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita - è per questo ci impegniamo a far sì che anche i bambini e le bambine con autismo o con disabilità in genere vivano bene nella nostra città, sentendosi riconosciuti e accolti per le differenze che vi portano".
"Per raggiungere l’obiettivo è di fondamentale importanza che tutta la comunità prenda coscienza e consapevolezza sui temi dell’autismo per sviluppare una giusta capacità di inclusione e comprensione".
Un ricco programma di eventi per sensibilizzare l’intera comunità che vedrà l’apice nei due concerti di beneficenza a favore dell’associazione Omphalos, dal titolo “Viaggio con la musica nel cuore”, il primo che aprirà la settimana dedicata ai temi dell’autismo è previsto per domenica prossima 26 marzo alle ore 17 al teatro Gasparrini di Appignano, sarà presentato da Federica Cicarè e vedrà l’esibizione del Corpo Bandistico città di Appignano diretto dal maestro Barani e la partecipazione della Corale Scuola di Musica 1882 diretta dal maestro Ripanti.
Il secondo concerto, a chiusura delle settimana di sensibilizzazione e di eventi dedicata all’autismo si terrà al teatro “La Rondinella” di Montefano il prossimo 2 aprile nella giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo alle ore 17 e vedrà l’esibizione del Coro Voci Bianche “Do Re Mi” e della Junior Band di Montefano.
Durante i concerti, nei teatri di Appignano e Montefano si potranno ammirare e acquistare le foto donate da importanti fotografi professionisti e amatori marchigiani esposte in mostra per l’occasione dall’associazione fotografi Effetto Ghergo di Montefano, il ricavato della vendita delle fotografie verrà dato in beneficenza all’associazione Omphalos.
Molte sono le iniziative e gli incontri dedicate alle scuole d’infanzia, scuole primarie e secondarie sia del Comune di Appignano che di Montefano che si svolgeranno durante tutta la settimana.
“E’ necessario educare le nuove generazioni al rispetto altrui e al riconoscimento delle ricchezze e potenzialità di ciascun individuo, per evitare che la diversità che caratterizza il genere umano venga considerata una barriera che ponga limiti alle relazioni sociali o veicoli discriminazione ed esclusione". – Ha spiegato l’assessora alla Cultura Federica Arcangeli- .
"La scuola ha un ruolo importantissimo ed è per questo che nella settimana dedicata alla campagna di sensibilizzazione sui temi dell’autismo abbiamo organizzato sia una serie di iniziative ed incontri per gli studenti delle scuole di Appignano e Montefano che un seminario formativo rivolto ai docenti".
A partire da lunedì 27 marzo nella scuola primaria di Montefano, e martedì 28 marzo nella scuola primaria di Appignano, verrà infatti celebrata la “Giornata dell’inclusione”
Giovedì 30 marzo nelle scuole secondarie di Appignano e Montefano si terrà un incontro con lo scrittore Massimo Pedersoli autore del libro “Quelle improvvise connessioni blu” con la lettura in classe di alcune pagine dell’opera.
Per la sensibilizzazione e la formazione dei docenti sui temi dell’autismo, lunedì 27 marzo alle ore 16,30 nella sala eventi del Comune di Appignano si terrà il seminario “Inclusione scolastica: valutazione del contesto e strumenti operativi” a cura della Cooperativa sociale Il Faro.
Spettacolo di grande eleganza al teatro "La Rondinella" di Montefano, sabato 25 marzo alle 21:15, da scritti inediti di Lucia Tancredi e tessiture vocali e sonore di Serena Abrami. Le due artiste ci raccontano un mondo e una cultura al femminile che cerca le sue origini e la sua realizzazione.
La fine dicitrice e autrice, Lucia Tancredi, guida questo excursus attraverso scritti che glorificano le donne mostrandole senza veli o completamente velate. Spostandosi dai riti dionisiaci al silenzio del convento.
Donne sole o accompagnate ma piene di vita e di consapevolezza. A dare ritmo e profondità sono la voce e la musica di Serena Abrami che con i suoi canti evoca magistralmente le atmosfere narrate.
Certe gabbie mettono disordine nell'animo. Altre operano e agiscono per forza di levare, aiutano a trovare il proprio bene, l'infallibile centro. Tra echi e racconto, Lucia Tancredi e Serena Abrami evocano i ginecei da Oriente a Occidente.
Dalle tenebre luminose dei claustri e dei reclusori, da Sherazade a Ildegarda a Dolores Prato, la voce delle donne traccia un percorso di potenza e di individuazione. Ingresso intero al costo di 12 euro, ridotto (soci La Rondinella e bambini fino ai 12 anni) a 10 euro. Per prenotazioni è possibile contattare il seguente numero (via Whatsapp) dalle 17:00 alle 20:00: 338/4873545.
Grande partecipazione oggi al convegno di studi in onore di Stefano Cognetti, autorevole amministrativista dell’Università di Macerata, promosso dal professor Stefano Villamena, che ha reso così omaggio al suo Maestro.
L’incontro, dal titolo “Norma, potere e controllo della discrezionalità amministrativa”, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli avvocati, ha visto la presenza di un folto pubblico ed è stato introdotto dalle parole del rettore John McCourt: “Stefano Cognetti, che per tanti anni ha insegnato diritto amministrativo presso la nostra università, è un Maestro della materia ed è per me un piacere presenziare a questo evento che offre grande lustro all’Ateneo e al nostro Dipartimento di Giurisprudenza, confermato dal Ministero come Dipartimento di Eccellenza.
Da rettore, mi trovo spesso ad applicare le “norme”, a misurarmi con il “potere” e la “discrezionalità” amministrativa. Son profili delicati e di grandissima importanza, che è sempre necessario riprendere e approfondire per rendere ancora più efficiente ed efficace la macchina amministrativa”.
Molti gli interventi di alcuni tra i più importanti studiosi e studiose della materia che si sono succeduti sia nella mattina che nel pomeriggio, diciotto docenti che hanno discusso di merito amministrativo, eccessi di potere, leggi e provvedimenti e molto altro riguardante la discrezionalità amministrativa: Sergio Perongini, Rosario Ferrara, Piera Maria Vipiana Perpetua, Margherita Ramajoli, Maria Immordino, Sebastiano Licciardello, Alfredo Contieri, Fabrizio Tigano, Francesco De Leonardis, Sara Spuntarelli, Enzo Cardi, Enrico Follieri, Diana Urania Galetta, Nino Paolantonio, Giuseppe Piperata e Alberto Zito.
A presiedere è stato Franco Gaetano Scoca, specialista di diritto amministrativo e fondatore dell'omonimo studio con sede nella capitale. Presenti anche il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, il direttore della Scuola di specializzazione per le Professioni Legali Enrico Damiani, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella e il presidente dell’Associazione Italiana Professori di Diritto amministrativo Francesco Manganaro.
Moda e sport fanno squadra da sempre per Tombolini e non solo in occasione della giornata mondiale dello sport, il prossimo 6 aprile. Il brand marchigiano condivide con l’universo sportivo quei valori fondamentali di rispetto, rigore e profonda motivazione etica che nel tempo l’hanno portato a intrecciare il suo stile con quello di atleti e di sportivi delle più svariate discipline e a creare una linea identitaria, la TMB Running, capace di riassumerne stilisticamente il carattere.
Il risultato è stato il debutto di collaborazioni e partnership importanti con cui, nel tempo, si è espresso il dna sportivo di Tombolini a cominciare dal suo ruolo di official fashion partner dell’AS Roma per tre stagioni consecutive fino ad arrivare a quelle più recenti.
Come il link con il basket in cui proprio la sua iconica collezione TMB Running è stata interpretata in chiave dinamica prima da Alessandro Pajola, playmaker della Virtus Bologna e della Nazionale italiana, poi da Eleonora e Matilde Villa, le due giovanissimi promesse azzurre della pallacanestro, protagoniste degli scatti della linea womenswear.
La stessa linea, grazie alla sua capacità di reinventare i codici dell’abbigliamento formale in chiave dinamica, ha conquistato anche i Calcianti, moderni gladiatori di una tradizione fiorentina unica nel suo genere, che hanno indossato alcuni capi della nuova collezione in occasione dell’ultima edizione di Pitti Uomo. Senza dimenticare i volteggi del campione olimpico di pattinaggio artistico su ghiaccio Matteo Guarise a cui Tombolini ha affidato, in passato, l’interpretazione della campagna adv.
Un dialogo in continua evoluzione, quello tra Tombolini e lo sport, che si è tradotto nella creazione di quel tailoring identitario capace di unire sartorialità e comfort, eleganza e approccio sportivo riassunto perfettamente nelle collezioni TMB Running.
"Sono più di 40 giorni che l’amministrazione comunale ignora la mail inviata congiuntamente da 9 associazioni e 3 sindacati per chiedere un incontro teso ad organizzare il 25 aprile. I cittadini e la loro partecipazione alla vita politica della città dovrebbero sempre essere tra le priorità di un’amministrazione, così come le celebrazioni del 25 Aprile, festa nazionale sui cui valori si fonda l’intera Repubblica italiana, sulla cui Costituzione giura ogni rappresentante delle istituzioni".
A scriverlo, in una nota congiunta sono le associazioni Amnesty Macerata, Anpi sezione Macerata, Arci Macerata, Emergency Macerata, Legambiente Macerata, Libera contro le mafie Macerata, Mondo Solidale Macerata, Osservatorio di Genere, Refugees Welcome Macerata e i sindacati Cgil Macerata, Cisl Macerata e Uil Macerata.
"A 20 giorni da questa solenne ricorrenza nulla si sa in merito a come il Comune intenda celebrarla - si sottolinea -. Aver evitato ogni incontro con le associazioni ha quindi precluso non solo la possibilità di organizzare qualcosa dal carattere popolare, ma ha reso evidente un atteggiamento di chiusura alle esigenze collettive di tutti coloro che le associazioni rappresentano".
Documenti artefatti e bilanci gonfiati per ottenere indebitamente finanziamenti garantiti dall’Unione europea. I soldi venivano poi reimpiegati in società riconducibili al medesimo proprietario in un percorso di “autoriciclaggio”. Nel mirino della guardia di finanza è finito l’amministratore e socio unico unico di un’azienda dell’entroterra maceratese.
I finanzieri della Tenenza di Camerino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari e a un decreto di sequestro preventivo, emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) di Bologna per l’ammontare complessivo di 1.085.308 euro.
I provvedimenti cautelari giungono al termine di complesse indagini condotte dalle Fiamme Gialle nei confronti di due cittadini italiani e di una società riferibile a uno di loro, beneficiaria di finanziamenti agevolati e garantiti per 1.175.317, con accesso al Fondo di Garanzia Nazionale PMI Legge 662/96 e garantiti da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.. Questi i settori:
– sulle risorse del programma Cosme del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) – istituito ai sensi del Piano di Investimenti per l’Europa (c.d. “Piano Juncker”);
– sullo strumento di garanzia per i settori culturali e creativi (“Garanzia CCS”) con la copertura dell’Unione Europea, ai sensi del Programma Europa Creativa (“Creative Europe Programme”), e del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI), istituito ai sensi del Piano Investimenti per l’Europa.
Gli accertamenti condotti dai militari della Tenenza di Camerino, su delega della Procura Europea di Bologna, hanno fatto emergere numerose ipotesi di truffa aggravata in danno dello Stato e dell’Unione Europea, trattandosi di ben 9 finanziamenti indebitamente percepiti per un totale di 1.175.317 (parte dei quali restituiti), tutti garantiti da Cassa Depositi e Prestiti anche a valere sulle risorse dell’Unione Europea.
Dalle indagini è emerso che l’amministratore e socio unico della società, al fine di beneficiare dei finanziamenti agevolat in questione, ha presentato agli Enti erogatori documentazione artefatta, tra cui bilanci di esercizio societari realizzati ad hoc senza il supporto di alcuna contabilità e riportanti poste di bilancio “gonfiate”.
A ciò si aggiunga che l’indagato ha indebitamente richiesto ulteriori aiuti pubblici all’Ente erogatore Simest spa a carico sia del bilancio nazionale che di quello comunitario (nell’ambito del programma temporaneo di investimento Next Generation EU), a valere in parte sul fondo per la promozione integrata e in parte sulle disponibilità del Pnrr allocate al Fondo 394/81, pari a 661.761 euro, che non sono stati concessi per il tempestivo intervento del Reparto della finanza che ne ha fatto bloccare l’elargizione.
Nel corso delle indagini è altresì emerso che l’indagato, dopo aver indebitamente percepito i finanziamenti, ha reimpiegato il denaro ottenuto, quale provento dei delitti di truffa aggravata, in attività economico-finanziarie presso altre società, sia italiane che estere, in parte anche a lui riconducibili. L’ammontare del denaro oggetto di autoriciclaggio è stato quantificato in oltre 1 milione di euro.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta della Procura Europea di Bologna, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari e un provvedimento di sequestro preventivo del profitto dei reati di truffa aggravata (al netto di una parte dei finanziamenti restituiti) pari a 1.085.308, attualmente in esecuzione.
La trasversalità delle investigazioni ha portato all’avvio di una verifica fiscale nei confronti della società oggetto di indagini, che ha operato in veste di evasore totale, avendo omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi ed Iva per diverse annualità, nonché nei confronti di altre due società, risultate collegate alla prima, individuate attraverso l’osservazione del contesto economico di riferimento e l’analisi di informazioni antiriciclaggio, operanti nella vendita di pacchetti “all inclusive” per conto di una clinica di Istanbul (Turchia) attiva nel settore del trapianto e infoltimento dei capelli.
Inoltre, alla luce degli elementi acquisiti al procedimento penale, è stata contestata alla società indagata la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. L’attività in rassegna evidenzia, ancora una volta, il ruolo di organo investigativo specializzato della guardia di finanza nelle attività di contrasto alle frodi comunitarie, che si pone al servizio della European Public Prosecutor’s Office (EPPO), competente per individuare e perseguire gli autori dei reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.
«È importante segnalare che trattasi di contestazioni nella fase delle indagini preliminari che, pur avendo avuto una prima conferma da parte di un giudicante, dovranno essere confermate nella fase processuale, considerato che gli indagati devono considerarsi innocenti fino alla sentenza definitiva di accertamento delle loro responsabilità», spiegano le Fiamme Gialle.
Nei giorni scorsi si sono svolte a Bardonecchia, in Piemonte, le gare dei XXXIV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics di sci alpino e snowboard. Dal 12 al 16 marzo, 250 atleti con disabilità intellettive provenienti da ogni parte d’Italia hanno sfidato i propri limiti offrendo un punto di vista diverso in grado di evidenziare le loro capacità piuttosto che le disabilità.
Giovani atlete e atleti hanno dimostrato tutta la loro bravura e soprattutto sono stati i migliori testimonial di un messaggio inclusivo attraverso lo sport di cui gli Atleti Special Olympics sono i primi portatori e che va a beneficio della comunità intera.
Tra i partecipanti anche la tolentinate Alessia Mancini che accompagnata dalla mamma Laura Ferrari ha partecipato sia al gigante che allo speciale, fermandosi ad un passo dal podio. Infatti in entrambe le gare è giunta al quarto posto.
I complimenti ad Alessia Mancini arrivano direttamente dal sindaco Mauro Sclavi e dal vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo. "Con la tua partecipazione hai dimostrato – hanno detto – quanto ogni genere di diversità possa essere superata".
È stato recuperato da due autogrù del soccorso stradale F.lli Zallocco di Loreto, che hanno lavorato con la collaborazione dei vigili del fuoco, l'automezzo pesante, il camion frigo Mercedes Actros, finito fuori dalla sede stradale e volato giù dal ponte sul fosso dell’Intagliata all’altezza del chilometro 56 + 200 della strada “Septempedana”. L’incidente si è verificato questa mattina intorno alle 5,30 (leggi qui).
L’autista del mezzo è rimasto sospeso nel vuoto dopo aver sfondato la balaustra in ferro posta a protezione del ponte per poi volare giù nel vuoto per circa 6-7 metri. Sull’incidente sono in corso accertamenti da parte della polizia stradale. Fortunatamente, vista anche l’ora, al momento dell’incidente non stavano transitando pedoni sul marciapiede né altri mezzi sono rimasti coinvolti nel sinistro.
L’autocarro, di proprietà di una cooperativa specializzata nella logistica e nel trasporto agroalimentare di Anzola dell'Emilia, in provincia di Bologna, era partito stamattina all’alba da Forlì e avrebbe dovuto consegnare, primo scarico della giornata, frutta, verdura e pesce nel punto vendita Coop di via Virgilio da San Severino.
Procedendo in direzione Castelraimondo il mezzo, dopo aver attraversato il ponte, avrebbe dovuto svoltare in via Settempedana e proseguire nel percorso urbano. Nonostante il volo nel fossato sottostante, che sulle prime avevano fatto temere per il peggio, il conducente ha fortunatamente riportato ferite non gravi tanto da essere rimasto sempre cosciente seppure per estrarlo dal mezzo sia stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Consegnato al personale medico e paramedico di un’ambulanza del servizio di pronta emergenza sanitaria partita dall’ospedale cittadino, l’autista è stato poi stabilizzato e successivamente trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette.
Sul posto anche la polizia locale per regolamentare la viabilità che resta chiusa in entrambi i sensi di marcia. Gli agenti hanno predisposto immediatamente una serie di deviazioni insieme al personale del servizio segnaletica del comune.
La circolazione urbana ha inevitabilmente registrato disagi nonostante il grandissimo lavoro per regolamentarla da parte della polizia locale che ha trovato supporto nei volontari del gruppo comunale di protezione civile e dell’associazione nazionale carabinieri in congedo.
Sul luogo del sinistro anche una pattuglia del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri, i carabinieri forestali del comando stazione di San Severino Marche, la Croce Rossa Italiana e gli addetti dell’Anas. I tecnici della società che gestisce le strade si sono messi subito al lavoro per le opportune verifiche.
La viabilità riprenderà, subito dopo la messa in sicurezza del tratto interessato dall’incidente, con la predisposizione di un senso unico alternato regolato da semaforo. Sarà vietato per i pedoni attraversare il ponte. Subito informato dell’accaduto sul posto si è recato il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, insieme agli assessori alla polizia locale, Jacopo Orlandani, ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi, e alle Manutenzioni, Paolo Paoloni.
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STRADA RIAPERTA AL TRAFFICO: LEGGI QUI