La Cucine Lube Civitanova scenderà in campo all'Eurosuole Forum, giovedì 4 maggio, per la gara 2 della finale scudetto contro l’Itas Trentino.
Dopo sei anni le due squadre si incontreranno nuovamente per garantire ai tifosi una partita ad alto livello di emozioni. A partire dalla decisione della proprietà del Gruppo Lube di devolvere l’intero incasso alle Diocesi di Macerata e Fermo per le Caritas di Civitanova, Macerata e Treia.
Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: «Mi sembra molto bello che in un momento di festa dello sport si sia pensato alle persone povere e che soffrono. Grazie di cuore alla dirigenza Lube che è sempre vicina all’impegno della nostra Caritas».
L'arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio: «È bello vedere come il mondo dello sport si sia fatto prossimo anche per le emergenze umane, sociali e reali che stiamo assistendo con la nostra Caritas diocesana e di vicaria».
«Essere Lube significa fare solo azioni concrete», ha sottolineato l’Ad Fabio Giulianelli «In questi ultimi tempi abbiamo cercato, più che mai, di essere vicini ai consumatori con segnali tangibili, come questo a favore di tutta la nostra comunità».
Architetti, ingegneri, geometri, personale amministrativo: con l’obiettivo di dare ulteriore slancio al processo di ripartenza dell’entroterra marchigiano colpito dal sisma. È in questa ottica che, lo scorso dicembre, l’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche ha indetto una serie di procedure concorsuali per diverse categorie tecniche e amministrative. Una organizzazione capillare, partecipazione massiccia (1.122 ammessi alle prove) e una conseguente grande mole di lavoro post concorso che oggi giunge a conclusione.
Da maggio, infatti, prenderanno servizio 105 nuovi profili in quattro sedi regionali, vale a dire Ascoli, Macerata, Caccamo di Serrapetrona e Ancona. In questi giorni, sotto la supervisione del dirigente del personale Silvia Moroni, è in corso la firma dei contratti, con l’espletamento delle ultime pratiche burocratiche.
«Siamo entrati in una fase più complessa della ricostruzione post-sisma, nella quale saranno finalmente messi a terra moltissimi cantieri - dichiara il presidente della Regione Francesco Acquaroli, assessore alla ricostruzione - L’obiettivo è di velocizzare quanto più possibile le pratiche di ricostruzione per ridare, quanto prima, alle popolazioni colpite dal sisma certezze sui tempi di rientro nelle proprie abitazioni e nei propri paesi».
«Arriva nuova linfa a livello di personale; avevamo bisogno di rafforzarci per continuare a dare il meglio in questa complessa fase di ripartenza - spiega il direttore dell’Usr Marco Trovarelli - L’intento deve essere solo uno: ricostruire. E farlo nel più breve tempo possibile».
«Ci crediamo. Il nostro è l’ufficio tecnico-amministrativo specializzato nella ricostruzione post sisma più grande d’Italia: questo deve rappresentare un ulteriore stimolo ma soprattutto una grande responsabilità nei confronti dei territori e di chi ha perso la propria casa. Al tempo stesso, siamo davanti a una grande opportunità per molti giovani, ai quali rivolgo i migliori auguri per un proficuo percorso lavorativo».
Nel frattempo, l’USR ha da poco attivato anche un nuovo Ufficio relazioni esterne, che avrà il compito di veicolare all’utenza le informazioni sulle attività in cui è impegnato il Dipartimento. «In questo modo i cittadini e gli operatori del settore possono essere costantemente aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori della ricostruzione pubblica e privata - continua Trovarelli - E, allo stesso tempo, farsi strumento di promozione anche al di fuori dei confini regionali, valorizzando i beni che, man mano, vengono restituiti alla collettività».
I poliziotti della squadra "volante" identificano un ricercato e lo fermano: scatta l'arresto. La cattura è avvenuta lo scorso venerdì in via Don Minzoni, a Macerata, ma il fatto è stato reso noto soltanto oggi.
Nonostante l'uomo fosse sprovvisto di documenti di identificazione, tramite procedura di foto segnalamento e accertamenti della polizia scientifica, è stato ricostruito come si trattasse del sessantenne, originario di Spoleto, di fatto senza fissa dimora, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio (commessi su tutto il territorio nazionale), e autore di un furto avvenuto nel pomeriggio dello scorso 3 febbraio a Tolentino.
I poliziotti ne hanno proceduto, pertanto, all'arresto e al trasferimento presso il carcere di Ancona. II provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del Tribunale di Macerata in seguito a un'attività di indagine condotta dai carabinieri di Tolentino.
L'uomo, approfittando della momentanea distrazione del gestore di un distributore di carburante del centro tolentinate, si è introdotto nell'ufficio adiacente l'impianto e si è appropriato dell'intero incasso giornaliero che custodiva in un cassetto, pari a tremila e seicento euro.
Inoltre, è stato accertato come il sessantenne fosse stato ospitato per qualche giorno in una struttura ricettiva, dove si era presentato come sacerdote, allontanandosi senza saldare il conto, abbandonando al suo interno i propri effetti personali, che ne hanno consentito l'identificazione.
La società sportiva Montefano, dopo una stagione che l'ha vista protagonista tra le migliori formazioni nel Campionato regionale di Eccellenza, si è qualificata per la prima volta alla fase Playoff che vedrà la squadra viola impegnata - già domenica prossima - a Fossombrone per la semifinale.
Il sindaco Angela Barbieri, l'assessore allo Sport Massimo Sparapani e l'amministrazione hanno ringraziato i ragazzi, mister Mariani, il presidente Bonacci, i dirigenti e tutto lo staff per il prestigioso e meritato risultato raggiunto.
“Montefano cresce e lo sta facendo anche attraverso lo sport che unisce e insegna valori fondamentali per la vita", afferma Massimo Sparapani. "Impegno e divertimento insieme fanno cogliere obiettivi ed opportunità importanti, dimostrando come lo spirito di squadra sia vincente sempre”.
L’incantevole teatro ottocentesco “Giuseppe Persiani” di Recanati sarà il palco dell’esibizione di Mafalda Minnozzi (voce) e Paul Ricci (chitarra), in programma venerdì 5 maggio alle 20:30, in occasione della serata dei finalisti della trentaquattresima edizione del concorso Musicultura, che vede l’artista di origini marchigiane ospite di questo prestigioso concorso.
Accompagnata dal suo fedelissimo partner artistico Paul Ricci, chitarrista newyorkese dall’inestimabile talento con il quale Mafalda Minnozzi ha stretto un sodalizio musicale che dura da tantissimi anni, la raffinata cantante e interprete presenterà due brani rigorosamente (ri)arrangiati in chiave latin jazz, genere musicale per cui lei è riconosciuta fra i massimi esponenti in ambito mondiale.
Si tratta di Oh Che Sarà (A Flor da Pele) riletto in versione jazz samba, in cui Mafalda Minnozzi canterà i testi tradotti da Ivano Fossati insieme a quelli originali di Chico Buarque de Hollanda (fra i più rappresentativi autori e interpreti della musica brasiliana), dunque in italiano e in portoghese, a testimonianza della profonda ricerca della cantante volta a valorizzare sempre più il suo nobile intento d’inclusione tra sonorità e culture musicali diverse.
Mentre la seconda canzone sarà Arrivederci, un amorevole tributo a Umberto Bindi, indimenticabile artista che Mafalda Minnozzi omaggerà attraverso un’intensa rivisitazione in cui Paul Ricci suonerà la chitarra baritona.
Trasmesso in diretta su Rai Radio 1 (radio ufficiale di Musicultura), con la conduzione di Marcella Sullo, John Vignola e Duccio Pasqua, Mafalda Minnozzi saprà toccare le corde più intime del pubblico grazie alla sua innata empatia e riconoscibile sensibilità comunicativa.
"La piena sinergia tra l'mministrazione comunale e l'Asp Civica Assistenza Tolentino ha dato suoi frutti. Infatti nonostante in tutta Italia le strutture residenziali che ospitano anziani fragili siano costrette a causa del "caro vita" e degli strascichi del Covid ad aumentare le rette mensili a carico dei cittadini, l'Asp Civica Assistenza Tolentino ha deciso insieme all'amministrazione comunale di non incrementare nemmeno di 1 euro il peso a carico dei familiari degli ospiti per il 2023". A sottolinearlo, in una nota, è il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi.
"Per proseguire insieme al primo cittadino e agli assessori coinvolti verso questa strada, ci aspettiamo quanto prima - precisa il presidente Giorgio Sbaraglia - delle risposte dalla Regione in merito all'incremento delle tariffe di convenzionamento, che come sappiamo nelle Marche sono ancora molto basse e ferme al 2005. Inoltre nel recente incontro con i sindaci, l'assessore Saltamartini ha promesso il 100% del convenzionamento per la provincia di Macerata, così gravemente colpita dal terremoto del 2016, ma incredibilmente lasciata fuori dal 100% a differenza delle Aziende Sanitarie Territoriali di Fermo e Ascoli Piceno".
Il consiglio di amministrazione, formato oltre che dal presidente Sbaraglia, da Edoardo Mattioli (vice presidente) e Anna Andreani (consigliere), osserva in una nota: "Congiuntamente all'amministrazione comunale, siamo riusciti a tenere in equilibrio il bilancio dell'azienda. L'Asp ha puntato su una gestione oculata grazie al lavoro finora svolto all'interno dell'amministrazione e alla professionalità del nuovo direttore fenerale Laila Cervigni supportata da un impeccabile staff, in continuità con il lavoro compiuto dai precedenti direttori generali".
"Vi è stato un costante impegno profuso contro l'aumento esponenziale delle rette (Istat a Novembre 2022 segnava + 11%) - si aggiunge -, nonostante le emergenti difficoltà generate dal superamento dell’epidemia. L'Asp Civica Assistenza ha approvato oggi un bilancio consuntivo in avanzo ed è rientrata nella sua programmazione economica".
In continuità con il rinnovamento del partito a livello regionale e provinciale, Mirko Giordani è stato nominato commissario Lega Giovani della Provincia di Macerata. "La lista dei ringraziamenti è lunga, ma ci tengo particolarmente - ha detto Giordani - Voglio ringraziare Mario Alberto Rinaldi, nostro commissario regionale, che ha riposto fiducia in me fin dall’inizio. Ci tengo a ringraziare anche Corrado Remigi per il lavoro svolto fino ad ora con i ragazzi della Lega Giovani in Provincia".
"La provincia di Macerata avrà anche un altro ragazzo nel direttivo regionale, Tommaso Lorenzini, che si occuperà di università e scuole superiori, e sono sicuro farà un lavoro eccellente. Sono già in cantiere diversi eventi in Provincia, dal mare alla montagna: siamo pronti - prosegue - La Lega Giovani della provincia di Macerata lavorerà in tandem con la Lega, e sono certo che faremo un lavoro straordinario con Luca Buldorini, con cui sono già in proficuo contatto. Sono certo che la Lega Giovani della provincia di Macerata sarà un serbatoio eccezionale di classe dirigente, e lavorerò pancia a terra affinché i ragazzi e le ragazze siano sempre più coinvolti nel partito e nelle istituzioni".
"Un ringraziamento per il lavoro eccezionale che Riccardo Augusto Marchetti ha fatto per le Marche, e un in bocca al lupo a Mauro Lucentini, che da ora prende le redini del movimento in regione - conclude il neo commissario - Voglio ringraziare Luca Toccalini, segretario della Lega Giovani, che ha riposto fiducia in me. Un ringraziamento speciale va infine al mio segretario di sezione a Matelica, Luciano Milanese, che ha sempre dimostrato stima e fiducia verso di me. La Lega è fatta dai militanti e dalle sezioni locali, verso i quali noi abbiamo il dovere di rispondere e lavorare duro".
Aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo padiglione del civico cimitero di Macerata che ospiterà 1792 loculi, divisi in numero di 448 per ciascuno dei quattro piani. Per l’opera di ampliamento, del valore di 4,4 milioni di euro, sono pervenute ben 116 istanze e l’impresa Iceed srl di Chieti si è aggiudicata l'appalto proponendo un ribasso del 23,619%.
Il progetto esecutivo contempla due corpi principali uguali per dimensioni e caratteristiche per l'inserimento dei loculi e la torre dei servizi (scale, ascensore, servizi igienici e locali tecnici) a uso di entrambi i fabbricati.
Con il bando è stata prevista la realizzazione del primo stralcio che ricomprende l'edificio prospiciente l'ultimo lotto realizzato e la torre dei servizi. L'edificio, parzialmente interrato, sarà esteticamente e strutturalmente simile a quelli precedentemente realizzati al fine di mantenere coerenza con l'aspetto funzionale e architettonico.
"Abbiamo mantenuto l’impegno previsto nel piano dei lavori pubblici di programmare l'ampliamento del civico cimitero, ma con una nuova impronta: abbiamo, infatti, progettato sia l’edificio che andrà in costruzione (per un totale di quasi 1.800 loculi) che l’altro lotto il quale verrà edificato quando se ne ravviserà la necessità con un progetto già disponibile e con locali tecnologici, scale e ascensori già presenti. Inoltre, provvederemo a destinare i risparmi di spesa derivanti dall’appalto per eseguire ulteriori opere di manutenzione straordinaria sul cimitero", ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.
È il momento dei saluti tra la CBF Balducci HR e la centrale Francesca Cosi. Dopo due stagioni in arancionero ricche di grandi soddisfazioni come la promozione in Serie A1 ottenuta nel 2022 e lo storico esordio nel massimo campionato nell’annata appena conclusa, traguardi raggiunti grazie anche al suo fondamentale apporto, si dividono le strade tra il Club maceratese e l’atleta classe 2000.
La centrale bolognese prenderà infatti una direzione differente per il proseguo della sua carriera. "A Francesca Cosi va un grande ringraziamento per la professionalità, la costanza nell’impegno e la correttezza sempre dimostrati con la maglia della CBF Balducci HR: a lei anche un enorme in bocca al lupo per le future avventure che intraprenderà nel mondo del volley", sottolinea in una nota la società arancionero.
Saranno premiati il 4 maggio, alle ore 16:00, nella Sala consiliare del Comune di Macerata, i sindaci delle stazioni ferroviarie ad alta valenza turistica, ambientale e archeologica individuate dall’Associazione Europea dei Ferrovieri A.E.C.
A essere coinvolte e a ricevere il premio "Euroferr" saranno le stazioni ferroviarie di Macerata, Sforzacosta, Matelica, Morrovalle e Tolentino che sono state selezionate dall’Association Europeenne des Cheminots (AEC), dall’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP) e dall’Associazione nazionale ferrovieri del genio (ANFG), con il supporto del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI). La finalità del premio è valorizzare a fini turistici e storici i territori delle stazioni premiate.
"Siamo onorati di ricevere questo importante riconoscimento europeo, nel caso della nostra città per Macerata e per Sforzacosta, che valorizza e promuove la valenza turistica, ambientale e archeologica delle stazioni - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. È importante preservare le piccole stazioni che ci consentono di essere collegati al mondo fisicamente ma anche socialmente”.
"Siamo convinti che le stazioni non sono solo punti di transito ma anche magiche porte d’ingresso a meravigliosi e suggestivi territori ad alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica - ha commentato Antonio Garruto, segretario regionale dell’Associazione Europea dei Ferrovieri -. Le stazioni ferroviarie europee non sono solo il simbolo massimo di quella che è stata la rivoluzione industriale europea ma rimangono delle strutture, quando ben tenute, piene di fascino e di atmosfera che permettono di accedere facilmente ai nostri bellissimi borghi, a una ricca rete enogastronomica e all’ospitalità diffusa".
Si sono svolti al Palazzetto di Camerano i Campionati regionali di pattinaggio artistico. Le atlete della Conero Roller hanno dato prova di grande solidità e i risultati sono stati medaglia d’oro per Giulia Romagnoli, 18 anni di Osimo, e medaglia d’argento per Giorgia Falconi, 17 anni di Osimo, nella categoria Juniores. Altra medaglia d’argento per Elena Sergi, 21 anni di Recanati, nella categoria Seniores.
Le ragazze hanno così conquistato la qualificazione ai campionati italiani di pattinaggio artistico che si svolgeranno a Ponte di Legno il prossimo luglio. L’allenatrice Laura Marzocchini si è dichiarata soddisfatta dei risultati: "Abbiamo ancora del lavoro da fare per migliorare il punteggio dei components, questi 2 mesi saranno fondamentali per arrivare al top della forma all’appuntamento più importante della stagione".
Anche il presidente Alessandro Cola nota una grande maturità ed espressività delle proprie atlete frutto di un lavoro che da anni i nostri tecnici svolgono con capacità. Gli appuntamenti continuano con i campionati regionali per le categorie giovanissimi ed esordienti che si terranno domenica 7 maggio a Camerano.
Scalare il Kilimangiaro e aprire una raccolta fondi con l’obiettivo di costruire un pozzo nella regione di Dodoma, una zona estremamente arida della Tanzania. È l'obiettivo che si è data Sara De Simone, giovane di Matelica in servizio civile da 10 mesi in Africa per contro del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (Cmsr), ente del terzo settore, nato a Livorno nel 1979 e operante nel paese nell'ambito della cooperazione internazionale. Al momento conta 11 volontari e volontarie in Servizio Civile Universale tra Italia ed estero.
Nell'impresa Sara, non sarà sola, ma bensì accompagnata da un'altra volontaria, Federica Racioppi, di origini lucane. Le due ragazze hanno deciso di scalare insieme il Kilimanjaro (5.895 mt) la vetta più alta del continente africano, per raccogliere i fondi necessari alla costruzione di un pozzo profondo nel distretto di Dodoma dove operano. L’obiettivo di raggiungere 11.790 euro (il doppio dell’altitudine del Kilimanjaro).
Federica e Sara documenteranno il loro viaggio passo a passo con l’obiettivo di sensibilizzare le persone a donare, e dare risalto all’importanza dell’acqua e dell’accesso alla risorsa idrica per tutti nel mondo. Sarà possibile seguire l’avventura delle volontarie, che partiranno il 29 maggio, tramite le pagine Facebook e Instagram dell'associazione Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (Cmsr).
"La presenza di una fonte idrica sicura porterebbe grandi benefici su più fronti: eviterebbe la diffusione di malattie che spesso risultano fatali e contribuirebbe a migliorare la qualità della vita di tutte le persone del villaggio", dice Sara. "Il progetto del pozzo andrà a beneficiare direttamente su un intero villaggio ma a livello indiretto farà molto di più - aggiunge -. In un mondo disilluso, precario e che ci chiede di accontentarci noi vogliamo mostrare che se si vuole davvero fare qualcosa basta passione e determinazione. Vogliamo che questa diventi una storia di speranza che incentivi l’iniziativa e che porti ad un cambio di prospettiva. Siamo il risultato delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Noi siamo ottimismo, intraprendenza, ambizioni e anche un pizzico di follia.
Con una donazione minima di 10 euro sarà possibile accompagnare, seppur a distanza, Federica e Sara grazie ad una speciale e personalizzata Carta di viaggio che verrà inviata per e-mail. Per dare sostegno all’iniziativa saranno attivate delle raccolte fondi on-line e sarà inoltre possibile donare tramite bonifico bancario al seguente Iban: IT 15 I 03069 09606 1000 0001 0541 con la causale "Donazione KiliMaji".
A Costantino Mortati, uno dei maggiori giuspubblicisti del Novecento e rettore a Macerata dal 1940 al 1942, è dedicato il convegno che si svolgerà all’Università di Macerata giovedì 4 e venerdì 5 maggio. Il convegno – dalle 15 giovedì all’Auditorium UniMc e dalle 9.30 di venerdì al Polo Pantaleoni – vede nel comitato scientifico Giancarlo Caporali, docente di diritto pubblico, insieme al collega Giulio Maria Salerno.
Alla due giorni, in cui studiosi e accademici esamineranno la figura di Mortati come uomo e come giurista, parteciperà da remoto anche Giovanni Grottanelli de’ Santi, decano dei costituzionalisti, che porterà un ricordo del docente, conosciuto proprio a Macerata.
Sono previsti inoltre gli interventi di Carlo Amirante della "Federico II" di Napoli, Antonio Cantaro dell’Università di Urbino, Giovanni Di Cosimo, Simone Calzolaio e Luigi Lacchè dell’Università di Macerata, Giovanni Bianco dell’Università di Sassari, Giovanna Montella e Angelo Antonio Cervati della Sapienza di Roma, Diego Quaglioni dell’Università di Trento, Felice Ancora dell’Università di Cagliari, Carlo Bersani dell’Università di Cassino, Silvia Illari dell’Università di Pavia. Sarà possibile seguire i lavori anche da remoto collegandosi al seguente link: clicca qui.
Costantino Mortati, nato nel 1891 a Corigliano Calabro e morto nel 1985 a Roma, è uno dei padri del diritto pubblico in Italia. Prima giudice e poi vicepresidente della Corte costituzionale, Mortati ha fatto parte anche della Commissione dei 75 a cui si deve l’elaborazione del progetto della Costituzione italiana. Innegabile la fama del giurista, che nel 1939 arriva a Macerata per ricoprire l’insegnamento di diritto costituzionale. Subito dopo è nominato rettore.
Il professor Caporali dopo un’intensa e appassionata attività di studio e di ricerca ha ricostruito il legame tra Mortati e Macerata: "Anche se in pochi anni, il giurista ha dato tanto all’Ateneo maceratese. Ha fatto costruire la Casa dello Studente, ancora oggi funzionante. Il patrimonio finanziario dell’ateneo è inoltre aumentato sotto il suo rettorato".
Un alone di mistero avvolge però la permanenza del giurista nel maceratese: nell’ottobre del 1942, Mortati è riconfermato rettore con regio decreto ma, come un fulmine a ciel sereno, nel novembre del 1942, viene improvvisamente trasferito all’istituto universitario navale di Napoli e lascia Macerata. Cos’è successo? Quale fu il motivo di questo improvviso spostamento? Anche di questo si discuterà nel convegno.
I mostri dal Medioevo alla tradizione cinese. Due imperdibili appuntamenti proposti dall’Università di Macerata per Macerata Racconta.
Mercoledì 3 maggio alle 17:30 la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti ospiterà la presentazione del libro “Il comico, il sacro, l’osceno” di Massimo Bonafin, a cura della casa editrice dell’Ateneo Eum. Introdotti dalla presidente delle Eum Simona Antolini, si confronteranno con l’autore Marina Montesano, professoressa di storia medievale, Mauro de Socio, dottore di ricerca in linguistica, filologia, interpretazione dei testi, e Salvador Spadaro, allievo della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”.
Sono le intersezioni inattese, gli attraversamenti pericolosi, fra i tre complessi, il comico, il sacro, l’osceno, che specialmente percorrono questo libro, perché è proprio nelle zone di passaggio, di confine, di incrocio, che si verificano quei fenomeni in grado di riconfigurare le norme, i comportamenti, le aspettative, i pregiudizi del mondo ordinario, illuminando con nuove luci e prospettive quanto una cultura dà per scontato.
Venerdì 5 maggio, sempre alle 17:30 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, l’Istituto Confucio propone un approfondimento sul tema “Mostri, animali mitici e fantasmi nell’immaginario cinese” con i docenti Massimo Bonafin, Giorgio Trentin e Marco Meccarelli.
Sabato 6 maggio, dalle ore 17 alle 19, si ripete l’iniziativa "Giardini aperti" a cura del gruppo informale di cittadinanza attiva "Spiazzati!". Dopo il successo della prima edizione nel 2017 e a sostegno dell’iniziativa di salvaguardia del piccolo spazio verde in via Don Minzoni, alcuni privati hanno risposto con entusiasmo alla richiesta di aprire i loro piccoli fazzoletti di terra, testimoni di antiche coltivazioni a scopo alimentare, "angoli fioriti che ossigenano il centro storico nel tempo, resistendo alla cementificazione", sottolineano i membri del gruppo.
Il percorso, libero e gratuito (predisposta mappa ad hoc), intende valorizzare alcune oasi di pace nascoste dietro insospettabili portoncini, frequentate solo dai loro proprietari, pochi bambini e dai gatti cittadini. I giardini privati vengono condivisi alla stregua di un bene comune in risposta all'esigenza diffusa di stare nel verde.
L'invito alla meraviglia si ripeterà in 8 spazi. Partenza suggerita alle ore 17 da Largo Donatori del sangue per raccontare il progetto di rigenerazione recentemente sottoposto al vaglio dell'amministrazione comunale, in seguito verrà visitato il Giardino della famiglia Torresi in via Spadalavini 5, il più eclettico grazie alla creatività del proprietario, poi il Giardino di Nisse, sempre aperto in piazza Nazario Sauro 6 che ospita l’immaginario di un'altra cultura e opere dell'artista australiano Gerard Murray.
Successivamente, insieme ai giardini Piergiacomi Massetani e Paternesi in vicolo degli Orti snc, dove grazie alla generosa collaborazione con lo scultore maceratese Sandro Piermarini saranno ospitate alcune sue opere d’arte e alle ore 18 ci sarà un incontro esplicativo sull’opportunità di coltivare la bellezza dentro e fuori le mura.
Una breve passeggiata porterà i visitatori al Giardino Carsetti Cambi in via Mozzi 87, dove la padrona di casa allestirà una mostra speciale sugli oggetti del galateo a tavola mentre in collaborazione con Ctr Fulvia Zampa leggerà alcuni brani al verde e nel Giardino della susina, in via Mozzi 101 dove si potranno ammirare "Gli acquarelli di Macerata". Un finale in bellezza è previsto nel Giardino Ermini dove Piero Piccioni alle 18:30 riprenderà il racconto di Italo Calvino dedicato ai gatti ostinati in città.
"Come solo ad inizio anno si è scoperto, dal 23 maggio 2022 ai primi giorni di gennaio scorso, la Società Agricola Penta (ma all’inizio si era parlato di Saipa) si è avvalsa per dei suoi dipendenti, del servizio di vitto e alloggio che all’interno del villaggio-container il comune di Tolentino eroga (o per meglio dire erogava) in favore di cittadini senza più una casa a causa del terremoto. Questo - come pure si è scoperto - pur in assenza di un qualsiasi necessario atto amministrativo, ma a quanto pare, solo dietro un accordo verbale di cui sono sconosciuti i termini tra l’ex sindaco Pezzanesi e, nell’interesse della Penta, il tolentinate Paolo Vissani. A mio parere siamo dunque di fronte alla violazione delle più elementari norme di diritto e buona condotta amministrativa".
A dichiararlo in una nota è il consigliere comunale di minoranza Massimo D'Este (Tolentino città aperta-Civico22), in quanto - aggiunge - "mancando di per sé dei requisiti igienico-sanitari minimi, dei container non possono essere utilizzati come abitazioni se non in situazioni emergenziali, come quella post sisma, o comunque al di fuori dei casi previsti dalla legge". "Fermo restando ciò, non si può non censurare con viva forza che ad un soggetto privato sia stato consentito per ben 8 mesi di godere gratuitamente e senza alcuna base giuridica di un servizio del comune, salvo solo da ultimo raggiungere con esso un accordo per il pagamento rateizzato di un importo che neanche si sa se copre le spese dal comune stesso sostenute", precisa D'Este.
"Tutto è iniziato al tempo di Pezzanesi e dunque non c’è dubbio che è sulla sua amministrazione che le responsabilità di questa vicenda cadono - prosegue il consigliere -. Né del resto alla giunta Pezzanesi non si può non addebitare la scelta scellerata di rinunciare alle casette in legno e optare invece per quel luogo alienante che sin da subito si è dimostrato il villaggio container. Un vero e proprio ghetto i cui 'ospiti' in molti casi hanno visto nel tempo peggiorare a dismisura le condizioni di criticità nelle quali già prima del terremoto versavano".
"Non può però non colpire come su questa stessa vicenda il sindaco Sclavi mostri di non voler entrare nel merito, sostanzialmente glissando sulle domande più pregnanti che la coalizione Tolentino Città Aperta gli ha posto con le due interrogazioni al riguardo presentate - punge D'Este -. Così come del resto, in generale, non può non fare impressione (e imbarazzare) che l’attuale maggioranza paia prendere le distanze da tutto ciò che con il villaggio container voluto da Pezzanesi abbia a che vedere. Eppure tra i banchi della stessa e finanche sul seggio più alto dell’aula consiliare seggono persone che quella scelta sciagurata hanno al tempo avallato senza esitazione".
"Continuiamo ad assistere a stucchevoli battibecchi fra ex compagni politici che hanno governato insieme Tolentino per 8 anni degli ultimi 11 su questioni a dir poco irrilevanti, testimonianza di un livore e risentimenti personali che nulla hanno a che fare con il dibattito politico che attiene al governo della città - osserva il capogruppo della coalizione di centro-sinistra 'Tolentino Città Aperta' -. In ordine a questa questione qualcuno ha pensato bene di gettare fango sul sottoscritto, reo a suo dire di aver pedissequamente assecondato l’operato dell’assessore Giombetti durante lo sgombero dell’area container di alcuni nuclei familiari, accompagnandoli ad una uscita sostenibile dai moduli. E questo non certo quale consigliere comunale, (i soliti noti spalatori di fango si sono dimenticati di dirlo) ma in veste di volontario Caritas, che per lungo tempo si è occupato di sostenere ed aiutare moralmente e materialmente alcune delle famiglie che si sono trovate in quella dolorosa situazione".
"Chi con malizia e assoluta ignoranza fra le fila dei sostenitori della passata amministrazione, tira in ballo futili e false argomentazioni al solo fine di sviare l’opinione pubblica dal vero merito della questione, si preoccupi piuttosto di spiegarci come mai nell’ultimo bilancio consuntivo si evidenzia un aumento significativo dei residui attivi (indice di morosità in costante crescita), un peggioramento sul versante dei residui passivi (specchio di una situazione debitoria dell’ente decisamente preoccupante) o magari perché ancora dobbiamo continuare a sborsare cifre significative a cadenza mensili per l’area container a 7 anni dal sisma. Situazioni che di certo richiedono una assunzione di responsabilità da chi ha governato Tolentino in questi ultimi 10 anni" conclude D'Este.
Dopo il successo della Trilogia di Provincia, ancora una volta Piero Massimo Macchini stupisce con un libro che nessuno si aspettava: "I mestieri della mamma". Durante il lockdown all’autore e ai suoi figli viene un’idea: si mettono così di buona lena a scrivere insieme un libro per bambini, che grazie alle illustrazioni di Cristina Lanotte rappresenta un’indagine approfondita e poetica della versatilità di tutte le mamme del mondo.
Un libro, per dirla con Macchini, "tanto delicato", pieno d’amore e ispirato alla multitasking Cristiana, compagna dell’autore e mamma di Olivia e Sebastiano. "La mamma è il lavoro più difficile del mondo perché essere mamma è fare tutti i mestieri del mondo quasi nello stesso momento: ispettrice igiene, estetista, corniciaia, guardia del corpo, ministra degli esteri, interior designer, controllo merci, meteorologa, elettricista, amministratrice di condominio, dj, infermiera, vigilanza notturna, personal trainer"… e molto altro ancora.
In vista della festa della mamma, il libro verrà presentato in anteprima venerdì 5 maggio alle ore 18:30 presso la libreria Mondadori Bookstore di Porto San Giorgio. Come scrittore, Macchini ha all’attivo ben tre pubblicazioni di successo, riunite nella collana "Trilogia di Provincia": "Piacere, Provincialotto", "La gente mormorano", "Manifesto Radical Grezzo", il primo una raccolta di racconti brevi, ironici e pungenti, sul valore e sui valori dei veri provinciali o, come li ama definire l’autore, i radical-grezzi.
Un ritratto della marchigianità media, ma non mediocre, alle prese con la quotidianità vissuta da un punto di osservazione speciale, il bar del Triangolo. “La gente mormorano” palesa un salto di qualità nella narrazione e nei racconti di fatti e misfatti, dove il narratore è affiancato da un editor, Matteo Berdini, che annota, suggerisce e prende le distanze da giudizi e sentenze del radical-grezzo, senza riuscire a far cambiare la quarta di copertina che recita testualmente: "La gnocca è importante, ma non è tutto nella vita. Ci sono anche gli aperitivi".
"Manifesto Radical Grezzo" è il libro della maturità che contiene una approfondita indagine della società a cui lo scrittore concede soluzioni bizzarre e stravaganti. Con il pretesto dei 100 anni di un Manifesto che ha inciso nella storia dell’umanità e riprendendo l’iconografia del celebre predecessore, Piero Massimo Macchini si cimenta nella nobile arte della politica, che avrà come naturale sbocco quello della partecipazione alle elezioni, fine ultimo del Manifesto.
Dopo aver coinvolto nei precedenti progetti letterari autorevoli esponenti del mondo culturale, quali il filosofo Cesare Catà, il poeta Giò Evan e il conduttore Max Giusti, questa volta è l’affermato scrittore Angelo Ferracuti a concedere una postfazione al libro. Prosegue inoltre il sodalizio culturale con Matteo Berdini, autore televisivo, che per questo libro ha tentato di trascrivere in un italiano corretto i pensieri dell’autore.
Piero Massimo Macchini, artista dei mille volti e sorrisi, è un attore con il carisma comico stampato nel Dna: un fantasista, un clown che si diverte a giocare, oltre che con gli strumenti del mestiere, anche con i vizi e le virtù di una terra bella come quella marchigiana. In Italia lavora su diversi fronti: teatro, cinema, radio ed editoria. All’estero porta i suoi spettacoli di pantomima Brainstorming e Fuori Porta. Fonda e dirige l’Associazione Culturale Lagrù ed il progetto web-tv-live Marche Tube. “I mestieri della mamma” è il suo ultimo progetto.
Cristina Lanotte è un’insegnante e illustratrice marchigiana, la sua formazione è legata all'Accademia di Belle Arti di Macerata e ai corsi di illustrazione "Ars in Fabula". Le sue opere sono pubblicate da prestigiose case editrici italiane e internazionali.
Il primo atto della resa dei conti per lo Scudetto è dell’Itas. Alla BLM Group Arena di Trento, gremita da 4.000 tifosi, la Cucine Lube Civitanova cade 3-1 nel primo round (25-23, 23-25, 25-23, 25-17). I biancorossi danno battaglia per tutta la gara, ma nella volata del terzo set e nella seconda parte del quarto parziale pagano la maggior concretezza degli avversari. I cucinieri proveranno a riequilibrare la serie nel secondo match, in programma giovedì 4 maggio (20.30) tra le mura amiche dell‘Eurosuole Forum.
L’Itas vince il primo parziale, poi perde Lisinac nel secondo set e subisce l’aggancio della Lube, ma si dimostra una squadra coriacea. Civitanova mette in grossa difficoltà i rivali nel terzo atto, ma la macchina biancorossa s’inceppa sul più bello e cade in volata. Nel quarto set si lotta alla pari fino al black-out dei gruppo marchigiano. Kaziyski chiude da top scorer con 22 punti e viene premiato come MVP, tra i biancorossi in evidenza Nikolov con 20 punti. Anche le statistiche premiano i dolomitici, a spiccare è il dato dei 10 muri a 3.
Nel primo set attacchi a tutto fuoco (63% Trento contro il 61% di Civitanova), con Nikolov autore di 6 punti. La Lube sbaglia troppo dai nove metri. Anche negli altri fondamentali l’Itas ha qualcosa in più e guida i giochi fino all’aggancio di Anzani sul 23-23, ma Michieletto e Lavia firmano la beffa (25-23). Secondo parziale è altrettanto tirato: Trento va in fuga sul 17-14, complice una ricezione biancorossa in difficoltà, ma il sestetto di Blengini approfitta dell’uscita di Lisinac e di un calo gialloblù (11 errori nel set) e trova il sorpasso con Nikolov (18-19), che firma anche la carambola decisiva (23-25). Nel terzo set Lisinac resta fuori, attacchi speculari (entrambi con il 57% di positività) con Kaziyski (8 punti) e Nikolov (7 sigilli) protagonisti, padroni di casa più efficaci a muro. Dopo vari cambi di fronte la Lube si fa agganciare sul 23 pari e s’inchina al mani out del nuovo entrato Dzavoronok. Al rientro la Lube se la gioca per più di metà parziale con l’innesto di Diamantini in corsa (16-15). Poi i gialloblù prendono il sopravvento. entra anche Garcia, ma Trento è solida in difesa. Letale in attacco (64% di squadra, con 8 punti di Michieletto) e chiude 25-17 sfruttando gli sbagli dei campioni d’Italia.
La partita
Lube in campo con De Cecco al palleggio in diagonale con l’opposto Zaytsev, Yant e Nikolov in banda, Anzani e Chinenyeze al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati con la Sbertoli in cabina di regia, Kaziyski opposto, Lavia e Michieletto in banda, Lisinac e Podrascanin al centro, Laurenzano libero.
In avvio Trento è pericolosa al servizio (2 ace) e attacca bene con Kaziyski (7-4). La Lube si rifà sotto grazie anche alla battuta di Yant (7-6), ma sull’attacco out di Nikolov Civitanova è sotto 11-8. Il bulgaro si riscatta con le offensive che riportano in scia Civitanova (13-12), ma Trento trova un nuovo strappo a muro (17-13). I biancorossi si giocano pure l’innesto al servizio di Garcia, ma Trento resta a distanza (21-17). Con Yant dai nove metri la Lube risale fino al 22-21, con Lorenzetti che chiama a raccolta i suoi dopo il diagonale di Nikolov. Il 23 pari arriva con la float di Anzani. L’uno-due di Michieletto e Lavia suona come una beffa (25-23).
Il secondo parziale si apre con un braccio di ferro e qualche errore da ambo le parti. Si procede punto a punto con le squadre che alzano il livello nella correlazione muro difesa (11-11). A trovare lo spiraglio di fuga sono i gialloblù con l’attacco del nuovo entrato D’Heer (Lisinac out per un fastidio alla gamba) seguito da un errore dei marchigiani (17-14). Un giro a vuoto degli uomini di Lorenzetti concede un’occasione d’oro a capitan De Cecco e compagni, che impattano su una leggerezza di Lavia (18-18). L’ace di Nikolov e l’attacco trentino fuori misura valgono il +2 (19-21). Yant firma l’attacco che porta in dote due palle set (22-24). Alla seconda chance Civitanova vince il set con il mani out di Nikolov (23-25).
Tra i trentini resta fuori Lisinac, dolorante. Rinfrancata dalla reazione, la Lube è più vorace in avvio di terzo set e sul muro di De Cecco a salire in cattedra sono gli oltre 70 Predators sugli spalti (2-5). Gli attacchi di Nikolov e Yant mettono in apprensione l’Itas (8-11), che viene graziata dallo Zar e torna in parità sul successivo block (11-11). Il team di casa torna avanti sull’ace di Sbertoli (14-13) e trova il +2 a muro (16-14). I salvataggi del nuovo entrato D’Amico e gli Attacchi di Nikolov capovolgono la situazione (17-18). Sul primo tempo di Chinenyeze Civitanova è ancora avanti (21-22). Si arriva pari alla volata (23-23), ma Trento centra l’attacco del vantaggio (24-23) e chiude con il mani out targato Dzavoronok (25-23).
Nel quarto atto il confronto resta equilibratissimo, ma i trentini non si fanno sorprendere dal tocco di seconda di Michieletto (14-12) e prova ad allargare la forbice (16-13). I biancorossi cercano di forzare (16-15), ma la situazione si fa dura nonostante l’ingresso di Garcia. Dopo l'attacco vincente di Michieletto (8 punti nel set) e gli errori di Zaytsev e Nikolov inframezzati dall’ace di Kaziyski si va sul 21-15. Garcia non trova i colpi risolutivi e spara fuori la battuta del 25-17.
Il tabellino
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-23, 23-25, 25-23, 25-17)Itas Trentino: Sbertoli 4, Lavia 11, Lisinac 1, Kaziyski 22, Michieletto 17, Podrascanin 8, Nelli 0, Laurenzano (L), D'Heer 4, Dzavoronok 1. N.E. Pace, Berger, Cavuto, Depalma. All. Lorenzetti.
Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Yant Herrera 14, Anzani 4, Zaytsev 14, Nikolov 20, Chinenyeze 8, Garcia Fernandez 0, Balaso (L), D'Amico, Diamantini 0, Bottolo 0. N.E. Ambrose (L), Gottardo, Sottile. All. Blengini.
ARBITRI: Umberto Zanussi (TV) e Andrea Pozzato (BZ)
PARZIALI: 25-23 (25’), 23-25 (29’), 25-23 (31’), 25-17 (24’). Totale: 1h 49’.
NOTE: Trento: battute sbagliate 17, ace 4, muri 10, attacco 53%, ricezione 67% (33% perfette). Civitanova: battute sbagliate 19, ace 2, muri 3, attacco 50%, ricezione 34% (12% perfette). Spettatori: 4.000. MVP: Kaziyski.
“Un progetto di valorizzazione dei territori nel rispetto delle singole identità e necessità specifiche all’interno di un sistema di rete più ampio che pone al centro le esigenze del cittadino. Obiettivi che perseguo da sempre e per i quali mi sono sentito di aderire, da indipendente, a Dimensione Marche.
Lo ha dichiarato Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, nel corso dell’incontro avuto nei giorni scorsi con una delegazione del movimento civico composta da Giovanni Casoni, Gabriele Micarelli e Pierluigi Gigliucci, nell’ambito del programma di ascolto avviato nei Comuni dell’Alto maceratese.
"Falcucci porta con sè una dote importante di esperienza politica coniugata ad una indiscutibile competenza di amministratore pubblico. Caratteristiche che potranno essere di grande aiuto nel lavoro propositivo e progettuale di Dimensione Marche per il futuro prossimo dei territori montani, con particolare attenzione ai comuni del cratere sismico". spiega il coordinatore di Dimensione Marche, Giovanni Casoni.
“L’obiettivo è quello di mettere insieme persone di buona volontà con un ampio ventaglio di professionalità ed esperienze, svincolate da barriere ideologiche, che abbiano a cuore la crescita ed il miglioramento della qualità della vita nella nostra regione – ha sottolineato ancora Casoni – si tratta di un movimento che vuole rappresentare tutti i territori partendo da un discorso civico".
"Tramite i nostri rappresentanti, sia essi comunali che provinciali, intendiamo dare supporto alle amministrazioni locali in un’ottica di collaborazione mettendo a disposizione competenze specifiche e con una prospettiva di rete territoriale solidale”. Una rete che si sta rapidamente ampliando e che, ad oggi, è presente in oltre 30 Comuni delle provincie di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.
Il 29 aprile intorno alle 18.30 alcuni testimoni hanno visto un ultraleggero precipitare nella Val Torre (Udine): a perdere la vita nel drammatico incidente il capitano dell'Aeronautica Alessio Ghersi, pilota in servizio presso il 313 gruppo addestramento acrobatico “Frecce Tricolori” originario di Domodossola. A bordo anche un parente dell'uomo, anch'egli deceduto nello schianto. I testimoni che hanno lanciato l'allarme al numero unico per le emergenze nell'immediatezza del fatto, hanno raccontato di aver visto il velivolo precipitare avvolto da una nuvola di fumo sprigionatasi dopo una fiammata o un'esplosione. Il pilota delle Frecce Tricolori, 34enne una moglie e due figli piccoli, recentemente aveva preso parte alla sua quinta stagione acrobatica con la pattuglia nazionale. Ghersi avrebbe concluso il tradizionale periodo di addestramento della formazione proprio oggi a Rivolto. L'evento, che si sarebbe dovuto tenere per l’apertura della stagione acrobatica, è stato sospeso dall'Aeronautica Militare in segno di lutto. Sarà ora la procura di Udine e l'Agenzia nazionale per il volo a dover accertare le cause dell'incidente aereo in cui ha perso la vita il pilota di Domodossola.