Senza biglietto, né documenti e in stato di alterazione fisica, aggredisce il capotreno e poi gli agenti intervenuti sul treno, estraendo anche un coltello prima di scappare. È avvenuto su un convoglio regionale partito da Ascoli Piceno e diretto ad Ancona: un 24enne è stato denunciato dagli agenti Polfer del Compartimento polizia ferroviaria per le Marche, l'Umbria e l'Abruzzo per i reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, interruzione di pubblico servizio e porto di armi atto a offendere.
Il capotreno in servizio sul treno regionale Jazz diretto da Ascoli ad Ancona, giunto a Porto Recanati, ha chiesto l'intervento, tramite il numero di emergenza 1600, della polizia ferroviaria poiché a bordo vi era un viaggiatore, privo di biglietto e di documenti, in evidente stato di alterazione fisica, che rifiutava di scendere.
Mentre il treno era fermo nella stazione di Porto Recanati, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine, due operatori di polizia presenti a bordo, liberi dal servizio, sono intervenuti. Ne è nata una colluttazione con il soggetto segnalato poiché, alla richiesta di scendere, li ha aggrediti verbalmente colpendo un poliziotto al volto con un pugno.
Nel contempo il giovane ha estratto un coltello creando panico tra gli altri viaggiatori ed è sceso dal treno dileguandosi. Dall'acquisizione delle registrazioni delle immagini del sistema di video sorveglianza presente a bordo e delle immagini che coprono il piazzale antistante la stazione ferroviaria, si è risaliti all'autore dei reati che, pertanto, è stato segnalato all'autorità giudiziaria.
Finisce a Valmontone la serie positiva della Halley Matelica. I biancorossi incassano in terra laziale la prima sconfitta del Play-In Gold contro una Pallacanestro Palestrina che, nonostante l’assenza di capitan Rischia, ha condotto la gara dall’inizio alla fine. Troppo brutti i biancorossi per due terzi di partita: la rimonta a cavallo tra terzo e quarto quarto ha illuso la quarantina di tifosi giunti dalle Marche, trafitti dal canestro a fil di sirena di Visentin.
La partenza è a dir poco shock per i biancorossi. I laziali sono on fire, alla Vigor al contrario non riesce niente e il risultato dopo 6’ è eloquente: 16-2 per gli arancioverdi, quasi increduli nell’aver prodotto un tale parziale. Pian piano la Halley si scioglie con i canestri nel pitturato di Morgillo (in panchina per tutto il secondo tempo per il riacutizzarsi del problema al polpaccio) e Musci e produce uno 0-9 che riporta gli ospiti in scia (16-11 al 8’).
Sembra l’inizio di un cambio di inerzia del match e invece la Halley, complici i 2 falli che costringono presto coach Trullo a mandare in panca un Mariani fuori partita, ripiomba nell’abulia. Rossi affonda il coltello nel burro di una difesa lontana parente di quella dei giorni migliori e con una tripla di 10 metri spinge di nuovo Palestrina in altissimo (31-16 al 16’), fortunatamente Matelica non sprofonda e con la prima tripla biancorossa della serata, quella di Ciampaglia dall’angolo con una manciata di secondi da giocare prima dell’intervallo lungo, ritorna negli spogliatoi sul -11 (36-25).
L’avvio del terzo quarto è la fotocopia del primo, con la Halley in bambola e Palestrina che sembra ovunque. I padroni di casa volano a +19 (46-27 al 25’) e la gara sembra prossima ad andare in archivio. Ma nel momento più buio, i biancorossi si ritrovano: Riccio suona la carica e suoi canestri caricano la difesa vigorina, con il risultato che Provvidenza e compagni producono un break di 0-19 riuscendo addirittura ad impattare a 8’ dalla sirena (46-46). Baquero risveglia i suoi dal torpore, ma ora la Halley c’è e resta incollata agli ospiti fino in fondo. Una tripla di Riccio riporta la Vigor a -2 all’imbocco dell’ultimo minuto (61-59), poi a 9” dalla sirena è Provvidenza nel pitturato a impattare il match. L’ultima palla, però, se la può giocare Palestrina. Rossi attira su di sé tutta la difesa ma mentre tutti si aspettano il suo tiro a fil di sirena, lui serve un assist al bacio per Visentin, che appoggia al vetro il canestro della staffa a mezzo secondo dalla fine. Non c’è tempo per fare altro per la Vigor, che resta con un pugno di mosche in mano.
Così coach Trullo a fine partita: «Nei primi due quarti non abbiamo mosso la palla e le cattive percentuali da 3 e ai tiri liberi hanno fatto il resto. Nonostante tutto siamo riusciti a rientrare in partita nel secondo tempo e questa è sicuramente la cosa da salvare oggi: non abbiamo mollato e siamo arrivati a un passo dal portarla a casa nonostante non una bellissima prestazione. Abbiamo avuto rotazioni ancora più limitate per il riacutizzarsi dell’infortunio di Morgillo, ma potevamo fare di più. Peccato perché guardando agli altri risultati abbiamo perso una ghiotta occasione per il primo posto. Comunque, ora ci aspettano altre due partite nelle quali abbiamo ancora tutto nelle nostre mani: vogliamo provare ad arrivare nelle prime 2-3 posizioni ed avere il più possibile il fattore campo dalla nostra, sperando di recuperare definitivamente Morgillo il prima possibile.
Domenica arriva Fiumicino, che non ha ancora vinto finora nel Play-In Gold? Abbiamo visto oggi che nessuno regala nulla, figuriamoci loro. Hanno bisogno di vincere per non rischiare di perdere il sesto posto, mi aspetto una partita dura e difficile ma dipende prima di tutto da noi: se siamo mentalmente concentrati e ci passiamo la palla come avevamo fatto fino ad oggi abbiamo buone possibilità di vincere, altrimenti è tutto più complicato».
PALLACANESTRO PALESTRINA-HALLEY MATELICA 63-61
PALESTRINA: Rischia ne, Veljkovic 11, Rossi 23, Molinari 7, Cristofari, Colagrossi 3, Maiolo, Misolic 2, Visentin 4, Baquero 11, Mattarelli 2, Cernic ne. All.: Cecconi.
MATELICA: Provvidenza 7, Mutombo ne, Morgillo 5, Carone ne, Mazzotti 4, Ciampaglia 5, Mentonelli, Riccio 22, Mariani 8, Musci 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Fornaro, Zambotto.
PARZIALI: 17-11, 19-14, 10-15, 17-21.
Ufficio stampa Vigor Basket Matelica
Finisce 3-1 l’andata dello spareggio promozione di A3 al Palasport “Marco Sguaitzer”. Una vera battaglia tra le due squadre che ha visto i biancorossi sfiorare la rimonta: nel primo set Mantova ha gestito il vantaggio ma nel finale ha rischiato di farsi riprendere; Macerata è quindi ripartita e ha pareggiato i conti con un secondo set in controllo. Nel terzo sono andati di nuovo avanti i padroni di casa mentre nel quarto c’è stato un finale di fuoco: i biancorossi hanno annullato tre match-ball a Mantova ma hanno poi ceduto ai vantaggi. La promozione è ancora tutta da giocare e Macerata potrà sfruttare il vantaggio del proprio pubblico nella gara 2, in programma domenica 14 al Banca Macerata Forum.
LA CRONACA
Coach Castellano sceglie Casaro, Zornetta e Lazzaretto, i centrali Fall e Sanfilippo, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Per coach Serafini in campo Novello, Parolari e Yordanov, Miselli e Ferrari al centro, il palleggiatore è Martinelli, il libero Catellani.
Parte bene Mantova che dopo i primi scambi va avanti con la palla out di Zornetta e il colpo di Yordanov, 6-4. Mantova tiene il vantaggio, i biancorossi restano vicini ma Novello trova la battuta vincente con l’aiuto della rete, sul 14-10 coach Castellano richiama i suoi in time-out. Bello e lungo scambio che vede Macerata attaccare, Mantova difendere bene e trovare poi il punto del 17-12 con la palla mandata fuori da Casaro; biancorossi in difficoltà, gli avversari allungano 20-13 grazie all’invasione di Zornetta, intanto entra Penna per Casaro. Si rifà lo schiacciatore di Macerata con l’ace del 20-15; Mantova prova a gestire, i biancorossi però ci credono e si avvicinano 23-20, time-out per coach Serafini. Ancora Zornetta, muro-out e 23-22, tutto riaperto: lotta ancora Macerata ma Yordanov regala il set ai suoi con il diagonale del 25-23. Buona ripartenza dei biancorossi che vanno avanti, Mantova risponde con Yordanov, 5- 6. I padroni di casa provano a recuperare, Macerata macina punti e allunga: coach Serafini costretto a due time-out, prima sul 9-13, poi sul 9-15 dopo l’ace di Zronetta. Ci pensa Novello a scuotere i suoi, prima con un diagonale vincente, poi col muro-out, 14-19; Penna spezza la rimonta di Mantova confezionando due punti che portano Macerata sul 15-21. I biancorossi controllano ma serve il videocheck per sancire il punto del 19-25, che porta la gara in parità. Reazione Mantova alla ripresa del gioco, subito avanti 4-1 con il pallonetto di Ferrari che inganna la difesa ospite; buon momento dei padroni di casa, efficaci anche a muro, propiziano l’errore di Penna per il 10-3. Sbaglia troppo Macerata, sul 16-10 nuovo time-out per coach Castellano. Bene ancora in difesa Mantova, poi Novello chiude il contrattacco, 19-13. Come nel primo set i biancorossi provano la rimonta e sul 22-18 sono i padroni di casa a chiedere il time-out; Fall colpisce al centro, 23-20, Mantova si prende però il set con il diagonale di Parolari, 25-21. Tre ace consecutivi di Novello rompono l’equilibrio alla ripresa del gioco, 7-3. Pian piano i biancorossi si riprendono e accorciano fino al -1, trovano poi il 12-12 con Zornetta che gioca sulle mani del muro avversario; la gara si fa ancora più combattuta, le squadre giocano punto a punto. È Zornetta a colpire, stavolta in diagonale, per il 17-18, Mantova però pareggia e la sfida prosegue in equilibrio. Nel finale fuga dei padroni di casa che arrivano fino al 24-21, Penna però trascina i suoi ai vantaggi con tre punti consecutivi; tuttavia non riescono a completare la rimonta i biancorossi che cedono 26-24.
Il tabellino:
GABBIANO MANTOVA 3 VOLLEY BANCA MACERATA 1
PARZIALI: 25-23, 19-25, 25-21, 26-24.
Durata set: 30’, 29’, 28’, 33’. Totale: 120’.
GABBIANO MANTOVA: Miselli 1, Catellani, Parolari 15, Novello 22, Yordanov 9, Scaltriti, Tauletta 4, Martinelli 3, Ferrari 7, Depalma 1, Gola. NE: Sommavilla, Zanini, Massafeli. Allenatore: Serafini.
VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 2, Pahor, Fall 10, Penna 15, Casaro 2, Sanfilippo 7, Scrollavezza, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 18, Lazzaretto 9. NE: Orazi, Owusu, Ravellino. Allenatore: Castellano.
ARBITRI: Scotti e Sabia.
Basta un gol di Pasqui al Chiesanuova per superare il Monturano Campiglione nella 27^ giornata di Eccellenza Marche.
Un successo che ha permesso ai biancorossi di infilarela loro quarta vittoria consecutiva. Il Chiesanuova rimane così in scia di Montefano e Civitanovese, entrambe vittoriose rispettivamente contro Urbino e Tolentino.
Intanto già dalla prossima partita la squadra di Mister Mobili potrebbe assicurarsi matematicamente un posto nei playoff, che rimarrebbe comunque un grandissimo risultato per quella che continua ad essere la vera grande sorpresa del massimo campionato regionale marchigiano.
La sosta non rallenta la corsa del Montefano, che a tre giornate dalla fine rimane in testa alla classifica grazie al successo per 3-0 contro l’Urbino.
La squadra allenata da Ceccarini arrivava da quarta in classifica e con due vittorie consecutive al match della 27^ giornata di Eccellenza. Questo non ha comunque intimorito il Montefano, che al al 7’ ha aperto subito le marcature con il decimo gol stagionale di Filippo Papa. I padroni di casa sono stati poi bravi nel gestire il vantaggio e nel finale hanno trovato l’exploit prima con Latini e poi con Guzzini.
La banda di Mister Mariani sale così a quota 51 in classifica e mantiene il punto di vantaggio sulla Civitanovese, vittoriosa a Tolentino. Domenica prossima al Polisportivo andrà in scena la partita dell’anno di questa Eccellenza Marche, con Civitanovese e Montefano che a tre giornate dalla fine si giocheranno la testa campionato in un autentico scontro al vertice.
Passo indietro della Cucine Lube Civitanova nei Play Off 5° Posto. I biancorossi cadono 3-0 (25-18, 25-21, 25-23) contro la Pallavolo Padova alla Kioene Arena nella seconda giornata del Girone di sola andata a sei squadre. Fermi a 3 punti, i vice campioni d’Italia dovranno sfruttare il doppio turno casalingo con Verona (10 aprile) e Cisterna (14 aprile) per risalire e ottenere un buon piazzamento prima dell’ultima giornata a Piacenza (17 aprile).
Civitanova sbaglia l’approccio e non riesce mai a entrare veramente in partita se non con gli exploit al servizio (8 ace, 5 di Yant su 11 punti personali). A tratti invalicabile il muro avversario. In doppia cifra anche Lagumdzija con 12 sigilli. Padova domina in attacco con il top scorer Desmet (15 punti), seguito da Porro e Truocchio, premiato MVP e micidiale a muro, 10 punti a testa.
Le formazioni
Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Nikolov e Bottolo in banda, i liberi Balaso e Bisotto ad alternarsi. Rimasto alla base l’indisponibile Larizza. Padroni di casa schierati con Zoppellari al palleggio e Stefani terminale offensivo, Crosato e Truocchio al centro, Desmet e Porro in posto 4, Zenger libero.
La gara
Nel primo set (25-18) eloquente 70% dei padroni di casa con Desmet (6 punti) spina del fianco della Lube. Padova parte forte (9-5), la Lube reagisce (10-8), ma s’inceppa e sprofonda contro il muro di casa (4 a fine set) e sorpresa dai patavini per il 15-8, con yant dentro per Nikolov nel precedente scambio. Civitanova scivola 18-10. I cucinieri provano a lottare e rosicchiano punti (per Lagumdzija 5 sigilli nel parziale) arrivando sul 19-15 dopo 2 ace di De Cecco. Il gioco marchigiano resta meno fluido e sull’ace di Crosato, Padova comanda 23-16. Blengini prova Zaytsev nel finale, ma Stefani chiude il parziale.
Nel secondo set (25-21) la Lube entra con il 6+1 iniziale e alzando il livello del servizio e della ricezione, ma pecca in precisione e fatica a contrastare Porro (6 punti). Il primo strappo è di De Cecco e compagni trovano lo strappo cesellato dall’ace di Lagumdzija, autore di 6 sigilli nel set (8-11). Padova non molla e impatta con Porro (14-14). Ne nasce un botta e risposta. L’ace fortunoso di Desmet consente al team veneto di mettere il naso avanti (19-18), i lunghi di Padova vincono il duello a rete che vale il break (20-18). Sul 20-19 entra Zaytsev per Nikolov, ma biancorossi sbagliano troppo (22-19). Chiude Crosato.
Nel terzo set (25-23) i biancorossi partono con un’amnesia collettiva (9-3) poi danno l’impressione di girare il parziale al servizio con Yant (4 ace), ma cadono sui soliti errori. Oltre a Yant, dentro dall’inizio del set, entra Zaytsev e la Lube reagisce polverizzando lo svantaggio per poi sfrecciare avanti con 4 ace di Yant intervallati dal mani out di Lagumdzija e un mani out di Lagumdzija (11-15). Cuttini fa girare la squadra nell’arco del set puntando su Falaschi e inserendo Gardini. Con le battute di Truocchio si torna in equilibrio (14-15). Padova trova il pari a muro (15-15) e Bottolo rientra per lo Zar. Padova va avanti 18-17 con un ace e allunga sul 20-17. Finale incerto dei marchigiani. Nel finale rientra Nikolov e annulla una palla set (24-22), Yant firma un ace, ma Stefani la chiude (25-23).
Tabellino
Pallavolo Padova - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-18, 25-21, 25-23)
Pallavolo Padova: Gardini 6, Stefani 7, Falaschi, Bergamasco ne, Zoppellari, Plak ne, Guzzo 1, Zenger (L), Desmet 15, Porro 10, Truocchio 10, Taniguchi (L) ne, Crosato 8, Fusaro ne. All. Cuttini.
Cucine Lube Civitanova: Bottolo 7, Anzani 2, Lagumdzija 12, Nikolov 6, Chinenyeze 3, De Cecco 4, Thelle, Motzo ne, Bisotto (L), Balaso (L), Zaytsev, Diamantini 1, Yant 11. All. Blengini.
Giornata di festa e commozione nella frazione di Santa Maria in Selva a Treia per l’inaugurazione della nuova struttura “Dopo di noi” realizzata dal Comune di Treia in qualità di capofila presso lo Cser (Centro socio educativo riabilitativo) gestito dalla Cooperativa sociale Di Bolina.
L’edificio è stato intitolato a Giovanni Soldini amato amministratore, già Assessore ai servizi sociali e Vicesindaco del Comune di Treia che ha guardato allo sviluppo di progetti innovativi in tema di assistenza a disabili.
Il sindaco di Treia Franco Capponi ha presentato ufficialmente il progetto del “Dopo di Noi” precisando come sia volto a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità come si legge nel testo della Legge 112/2016. Si tratta di strutture importanti perché per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono individuate e riconosciute specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento.
«L’inaugurazione di oggi – ha detto il primo cittadino Capponi - non è che il primo modulo (solo 3 posti letto e relativi servizi) di un più ben ambizioso progetto che con la collaborazione della Coop Di Bolina stiamo realizzando e che vedrà il centro dotarsi di nuove infrastrutture per ulteriori 12 posti letto e relativi servizi e si inserisce nel concetto di vivere nella natura essendo dotata la struttura di ben 10 ettari di terreno a ridosso di elementi estremamente importanti per il benessere delle persone ivi ospitate come l’acqua (il fiume Potenza scorre a poche centinaia di metri), la produzione di cibo biologico e la possibilità di vivere immersi nel verde».
Presenti all’inaugurazione oltre al sindaco Franco Capponi, tutta la Giunta comunale, gli amministratori dei Comuni dell’ATS: Corridonia, Mogliano, Pollenza, Petriolo, Treia, Urbisaglia, Appignano, Macerata e Montecassiano; i rappresentati comunali di Tolentino e San Severino.
Matteo Cioci, presidente della cooperativa sociale Di Bolina ha ripercorso l’impegno della cooperativa in questi anni prima di lasciare la parola a Gabriele e Francesco Soldini rispettivamente fratello e figlio di Giovanni Soldini a cui è intitolata la struttura. Commosse anche la figlia Anna Soldini e la moglie Maria Pia Branchesi.
Il sindaco ha ringraziato in primis il GAL per aver proposto una misura per l’aggregazione dei servizi sociali dell’ambito e il finanziamento di 280mila euro, gli amministratori degli altri Comuni, il Dirigente dell’ambito sociale 15 Carla Scarponi, l’assessore ai servizi sociali Luana Moretti, il responsabile dei Servizi sociali del Comune di Treia Orazio Coppe, l’ufficio tecnico del Comune di Treia diretto dall’Arch. Lauretta Massei che ha gestito l’intero iter progettuale, il gruppo di progettisti e la Direzione lavori rappresentati dall’Ing. Ottavi e la ditta esecutrice dell’opera, la Edil Dama di Corridonia. Il sindaco ha infine ringraziato la signora Graziella Pesaresi, presidente dell’Associazione “Oltre i limiti Onlus” che raggruppa volontari e genitori di ragazzi diversamente abili che sostengono le attività della Coop Di Bolina.
Il ringraziamento più grande è stato rivolto alla Coop Di Bolina che sta portando avanti il progetto di assistenza diurna a disabili con grande senso di responsabilità grazie alla guida del dottor Matteo Cioci e tutto il personale che tutti i giorni accoglie e si rapporta con i ragazzi ospitati.
La comunità di Porto Recanati ha gremito stamattina la chiesa del Preziosissimo Sangue per accogliere le reliquie di San Giovanni Paolo II. Una preziosa teca, con all’interno un’ampolla contenente il sangue del Santo, sarà posta sotto l’altare a Maria Ausiliatrice.
A presiedere la celebrazione è stato Padre Bruno Silvestrini, portorecanatese d’eccellenza, che da molti anni svolge il suo servizio in Vaticano e che attualmente ricopre il prestigioso ruolo di custode del Sacrario Apostolico. Nel corso della sua omelia, il sacerdote ha raccontato diversi aneddoti sui suoi incontri con il Papa.
Alla cerimonia erano presenti anche le autorità civili e militari, il comandante della stazione dei Carabinieri locale Vito De Giorgi e il sindaco Andrea Michelini.
Nel suo saluto, il primo cittadino ha sottolineato il legame antico e profondo tra la comunità portorecanatese e l’oratorio, luogo cardine della crescita di intere generazioni di giovani, ed ha riannodato con i numerosi cittadini presenti i fili che uniscono Porto Recanati a papa Wojtyla.
Sono incisi nella memoria di tutti, infatti, gli eventi che videro protagonista il Pontefice nella vicina Montorso, nel 1995 con i giovani d’Europa, che colorarono e animarono le vie della nostra città, e nel 2004 con i ragazzi dell’Azione cattolica. Porto Recanati, inoltre, è stata tra i primi Comuni italiani ad intitolare una piazza a Papa Giovanni Paolo II, un anno dopo la sua morte avvenuta nell’aprile del 2 aprile del 2005.
Michelini ha inoltre voluto ringraziare a nome di tutta la comunità padre Bruno Silvestrini per il regalo che ha fatto alla città e perché la rende orgogliosa con la sua opera
Prima affermazione della stagione per l'Ares Safety Macerata Softball, un doppio successo sul campo di Pubbliservice Old Parma (8-0, 9-8), nella seconda giornata della Serie A1.
In gara 1 per Macerata la strada si spiana grazie a un fuoricampo da 3 punti al terzo inning di Gioia Tittarelli che porta a casa Ilaria Colepio Filoteo ed Emma Fagioli, entrambe in base con 4 ball.
Nello stesso inning la squadra guidata da Marta Gambella spreca anche un triplo di Alicia Marie Peters. Macerata poi va sul 5-0 al quarto, quando la lanciatrice partente di Parma Lucrezia Moretti, senza essere particolarmente aiutata dalla difesa che commette anche un errore, subisce due punti dopo il doppio di Regan Patricia Dias.
Al sesto un doppio di Dias e l’errore della difesa emiliana porta il risultato a 6-0. Nel settimo matura l’8-0 con una volata di sacrificio di Giorgia Cacciamani e una palla mancata dal catcher parmigiano.
Molto diversa gara 2, sono serviti un extra-inning e una presa fantastica all’esterno destro di Chiara Giudice per portare a casa la doppietta da parte del Macerata.
La formazione marchigiana non è stata in grado di dominare come nel primo match e si è assistito a un appassionante sorpasso e contro sorpasso. Al quinto marchigiane avanti 5-4 dopo il vantaggio 4-3 per le emiliane al quarto.
Un fuoricampo da 3 al settimo di Ilaria Colepio Filoteo sembrava aver dato la vittoria alla squadra ospite. Ma Parma non ha mai mollato e proprio al settimo ha avuto la forza di pareggiare, segnando ben 4 punti con i doppi di Elena Slawitz e Chiara Mengoli.
Nell’inning supplementare (dunque con corridore in seconda) è stato un triplo di Alicia Marie Peters a portare a casa il punto decisivo per la vittoria maceratese.
Infatti, al cambio campo Ares Macerata può rimandare in pedana Luana Luconi che, già efficace nella vittoria del pomeriggio, ottiene la salvezza. Ma determinante è la prodezza di Chiara Giudice che provoca la terza eliminazione e la fine del match, vanificando la bella battuta di Valentina Tagliavini e lasciando basita Nicole Gaita nel frattempo giunta inutilmente a casa base.
Buona partecipazione all'assemblea regionale della Lega Marche a Civitanova Marche. Sono stati circa 400 i militanti e sostenitori che si sono dati appuntamento alle ore 17:00 all’Hotel Cosmopolitan per fare il punto sull’attività di governo e sulle prossime elezioni europee ed amministrative. Presenti tutti i vertici dal partito a comunicare dal vicesegretario federale Andrea Crippa, la segretaria regionale Giorgia Latini, l'ononorevole Mirco Carloni ed i vicesegretari Mauro Lucentini e Luca Buldorini. Al completo la squadra regionale presente in prima fila, gli assessori regionali Filippo Saltamartini, Chiara Biondi e Andrea Maria Antonini, ed i consiglieri regionali Renzo Marinelli, Mirko Bilò, Monica Acciarri, Giorgio Cancellieri, Lindita Elezi, Simona Lupini, Marco Marinangeli, Anna Menghi e Luca Serfilippi, candidato sindaco a Fano
Al Cosmopolitan non è mancato nemmeno il direttivo regionale con Massimiliano Cannas (responsabile amministrativo), Carlo Iammarino (responsabile del tesseramento), Max Mei (responsabile organizzativo), Mario Alberto Rinadi, segretetario della Lega Giovani, oltre ai coordinatori provinciali Elena Campagnolo, Alan Petrini e Roberto Maravalli. Presente anche il sindaco e presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli, oltre a tanti rappresentanti del mondo produttivo, imprenditori (tra cui Germano Ercoli), artigiani ed agricoltori accorsi per ascoltare gli impegni della Lega in vista della prossima tornata elettorale europea.
Ad aprire i lavori un lungo videomessaggio del segretario federale della Lega e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini che ha messo in fila i risultati raggiunti in questi anni per le Marche ricordando gli investimenti per le strade come la Fano-Grosseto, per la continuità territoriale al servizio di imprenditori e turisti con l'aeroporto di Falconara e per i grandi progetti legati all’alta velocità lungo la costa Adriatica.
“Per la Lega – ha ricordato in premessa la segretaria regionale Giorgia Latini – il confronto con il territorio è quotidiano e indispensabile. Questa campagna elettorale per le elezioni europee è il momento giusto per rilanciare con entusiasmo un nuovo ciclo virtuoso che sviluppa energie dal confronto allargato su idee, visione ed esperienze Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questi mesi dalla Regione Marche grazie al grande lavoro fatto dai nostri assessori regionali e da un gruppo consigliare regionale coeso e determinato. Voglio ringraziare anche i tanti sostenitori e militanti che quotidianamente si impegnano per raccogliere le istanze e le problematiche attraverso un contatto quotidiano in mezzo alla gente. Anche la legge sui teatri approvata pochi giorni fa che mi vede prima firmataria nasce proprio dall'ascolto del territorio, degli amministratori che chiedono alla politica di essergli vicino”.
Dopo l'introduzione della segretaria regionale è toccato prendere parola all'onorevole Mirco Carloni, attuale presidente della Commissione Agricoltura della Camera, oggi candidato alle elezioni europee che in un lungo intervento ha sottolineato l'importanza dei queste elezioni europee.
“Oggi più che mai le Marche hanno la necessità di essere rappresentate in Europa. Le decisioni che vengono prese a livello europeo sono oggi e saranno domani sempre di più determinanti per le Marche, per il nostro sistema produttivo, per i nostri artigiani, per le nostre imprese agricole, per i nostri pescatori. Non possiamo lasciarli soli, dobbiamo difendere la nostra identità e le nostre caratteristiche. Dobbiamo impedire che alcune eurofollie alimentari come quella della carne sintetica o delle farine di grillo possano essere perfesse nel nostro quadro normativo - ha dichiarato Carloni -. Così come non possiamo permettere che alcune decisioni, operate solo per ragioni ideologiche, vengano prese sopra le nostre teste e possano mettere al tappeto le nostre imprese con scelte che non tutelano i nostri interessi, ma avvantaggiano solamente le economie di altri paesi extraeuropei come Cina o Corea. Dobbiamo tutelare gli interessi dei cittadini marchigiani ed io sono pronto a raccogliere questa sfida”.
Ad ascoltare le parole di Carloni, Andrea Crippa, vicesegretario federale che ha sottolineato l'importanza dell'appuntamento elettorale dell'8-9 Giugno. “Sostenere la candidatura di Mirco Carloni alle elezioni europee è una grande opportunità per le Marche che possono vedersi rappresentati in Europa. Le Marche sono un territorio bellissimo, ma anche un esempio di laboriosità e di produttività che merita di avere rappresentanza in tutte le istituzioni, soprattutto in quelle come l’Europa dove vengono prese tante decisioni strategiche per il futuro. La Lega ha un obiettivo chiaro e si candida per cambiare quest’Europa e per costruire un'alternativa a Ursula von der Leyen che possa portare benefici all'Italia e alle Marche”
A seguire un lungo dibattito che ha visto il susseguirsi degli interventi dei dirigenti del partito regionale e dei vertici degli eletti in consiglio Regionale. Tutti hanno sottolineato che ci sarà un grande impegno non solo a sostegno della candidatura di Mirco Carloni al Parlamento Europeo, ma anche per gli appuntamenti amministrativi che vedono molti importanti comuni marchigiani al voto, tra cui Pesaro, Fano ed Ascoli.
Giorni di intenso lavoro per il polo natatorio in costruzione alle Casermette, nel comune di Macerata, sia in cantiere che negli uffici. La scorsa settimana sono state ultimate, con riscontri positivi, le prove di carico sulle due vasche e ora gli operai sono all'opera per completare i rivestimenti alle pareti.
Buone notizie anche nella risoluzione delle questioni tecniche emerse in corso d'opera che hanno richiesto un puntuale approfondimento su alcune lavorazioni. È stata così approvata una perizia di variante allo scopo di migliorare l’intervento sia sotto il profilo estetico che funzionale.
In particolare, saranno adottati accorgimenti per ridurre i consumi elettrici, per migliorare l'accessibilità e la gestione degli impianti a tetto, nonché per migliorare le sistemazioni sia interne che esterne.
La perizia di variante, accompagnata dall’atto di sottomissione, comporterà un incremento di spesa dell'1,69% (pari a 96.753,82 euro) a fronte di benefici per l'opera. Non sarà necessario modificare il quadro economico dell'appalto, dato che la spesa rientra nel ribasso d'asta.
"Superate le complessità, ora la costruzione proseguirà con speditezza in concomitanza con il completamento delle opere di urbanizzazione dell'area vasta delle Casermette - ha commentato l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Un ringraziamento particolare agli uffici che con impegno e professionalità hanno condotto anche questa fase di esecuzione dell'appalto”.
Sulle note del bel canto del grande tenore Fabio Armiliato che si esibito con “Non ti scordar di me” e “Mamma” e del giovane talentuoso Samuele Lattanzi, accompagnati al pianoforte dal maestro Riccardo Serenelli è stato inaugurato il nuovo Museo Beniamino Gigli al Teatro Persiani di Recanati.
Con un percorso cronologico e tematico, il museo ripercorre la vita e la straordinaria e lunga carriera del grande tenore lirico. Il nuovo allestimento offre un percorso fortemente interattivo dei preziosi cimeli appartenuti a Gigli, dotato di postazioni e installazioni video, musicali e cinematografiche, arricchito dagli scenografici costumi di scena delle sue interpretazioni più famose.
Con l’apertura del Museo Gigli prende corpo un nuovo polo culturale, che vede come ulteriori elementi anche il MUM-Museo della Musica, inaugurato nel 2021 e dedicato alle principali aziende del distretto produttivo musicale di Recanati, e lo stesso Teatro Persiani, che diventerà visitabile in date prestabilite.
Nato nel 1961, in virtù della generosa donazione degli eredi di Gigli, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, oggetti, cimeli, fotografie, lettere e documenti appartenuti al tenore, il Museo Gigli è stato completamente rinnovato grazie ad un finanziamento complessivo di 550 mila euro ottenuti dai bandi vinti dall’amministrazione comunale sui fondi PNRR per la somma di 500 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche cognitive e sensoriali e di 50 mila euro dai fondi Foi ( Fondo Opere Indifferibili)
"Tra i numerosi finanziamenti che siamo riusciti a reperire per le opere della nostra città in questi cinque anni di amministrazione, non nascondo una particolare soddisfazione nell’inaugurare il nuovo museo dedicato a Beniamino Gigli che permetterà la massima fruibilità a tutti i visitatori - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Un museo inclusivo, progettato per abbattere tutte le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali che renderà godibile i nostri contenuti culturali al più ampio pubblico. Un ringraziamento particolare va al Museo Omero per il fondamentale contributo apportato nel campo dell’accessibilità ai beni culturali”.
Tratto distintivo del nuovo allestimento è infatti l’accessibilità, è un Museo che si rivolge a un pubblico eterogeneo, un museo per tutti. "Il nuovo allestimento del Museo 'Gigli' rappresenta la degna conclusione di un lungo lavoro di valorizzazione e promozione che abbiamo portato avanti con tenacia e determinazione in questi anni - ha affermato l’assessora alla Culture Rita Soccio - Dopo il riallestimento delle Sale Lottesche, il nuovo polo museale, formato dall'unione del Museo della Musica, del Museo 'Gigli' e del Teatro 'Persiani', sarà un'attrazione imperdibile non solo per i numerosi turisti, ma anche per i recanatesi di ogni età che desiderano conoscere o riscoprire le nostre eccellenze culturali".
"Siamo inoltre particolarmente orgogliosi della collaborazione con il Museo Omero - ha aggiunto -, con il quale abbiamo stipulato un protocollo d'intesa per la consulenza e la formazione del personale, al fine di offrire percorsi mirati alle persone non vedenti. Crediamo fermamente che la cultura debba essere accessibile a tutti, e non solo a pochi privilegiati. Infine, desidero ringraziare di cuore tutte le persone, dagli uffici ai professionisti, che hanno lavorato duramente in questi mesi per realizzare questo progetto, evidenziando la sinergia con il Presidente dell'Associazione 'B. Gigli', a riprova del fatto che in questi anni quando si è presentata l'occasione abbiamo sempre aperto alle collaborazioni con le opposizioni, poiché la cultura non deve avere connotazioni politiche”.
Un museo per i cittadini di Recanati che potranno così approfondire la conoscenza del loro concittadino, scoprendone, oltre agli indiscutibili meriti artistici, gli aspetti più umani e il fortissimo legame che, durante tutta la sua carriera e nonostante la sua frenetica attività, ha intrattenuto con i suoi luoghi d’origine e la sua gente, non mancando di elargire ai meno fortunati una parte cospicua della ricchezza che il successo gli aveva portato.
Un museo per i turisti, per gli appassionati della musica lirica, ma anche per i neofiti, che potranno rivivere la carriera di Gigli attraverso la storia della sua folgorante carriera, i costumi di scena delle opere che ha più amato, risentirne la voce nell’ampia selezione delle più celebri arie d’opera e delle canzoni popolari, rivederlo nelle apparizioni cinematografiche che contribuirono ad alleviare le sofferenze degli italiani negli anni di guerra e del dopoguerra ed avvicinarono al bel canto un pubblico che mai si sarebbe avvicinato ad un teatro.
E, soprattutto, un museo aperto a tutti i visitatori. Un museo progettato per abbattere le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali, in cui anche gli utenti con disabilità visive potranno effettuare la propria visita in autonomia grazie alla segnaletica tattile-plantare e ai sussidi permanenti, tra cui opere per l’esplorazione tattile, planimetrie e didascalie accessibili.
A raccontare il nuovo Museo è intervenuto il Presidente del Museo Omero il Prof Aldo Grassini, l’architetto Luca Schiavoni progettista dei lavori e a delineare l’arte e la figura di beniamino Gigli il professor Piero Mioli, docente di Storia della Musica presso il conservatorio di Bologna, tra i più apprezzati musicologi italiani.
Durante la cerimonia al Teatro Persiani è stata scoperta anche la targa in memoria del M° Luigi Vincenzoni, nipote del tenore Gigli, che tanto ha donato al Museo recanatese.
Emozioni e ricordi di quella che ha rappresentato un’anima e un motore economico di Civitanova, oltre che una fetta della storia e della vita di moltissimi civitanovesi e non solo. Stiamo parlando della fabbrica Cecchetti (ex Sgi), riportata al centro dal Rotary Club Civitanova in un partecipato convegno che si è tenuto sabato 6 aprile al cine-teatro Cecchetti.
L’occasione, i trent’anni dalla chiusura di una realtà industriale di primo piano, con l’intento di raccontare “cosa ha rappresentato la Cecchetti per tutta la cittadinanza e la lungimiranza del fondatore Adriano Cecchetti, pioniere sotto molto aspetti di welfare sociale”, come ha spiegato il presidente del Rotary Civitanova Pio Amabili, salutando i tanti ex dipendenti che hanno partecipato in platea alla ricorrenza.
Ha preso poi la parola Alvise Manni, presidente del Centro Studi civitanovesi, che ha sottolineato l’importanza di cercare di “tramandarne il ricordo a quelli che non l’hanno vista o ai giovanissimi che non conoscono questa storia. Questo evento ci auguriamo sia un punto di partenza virtuoso”.
Con Alvise Manni sul palco, i relatori Luca Vesprini e Cosimo Franco Manni. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, assieme al suo vice Claudio Morresi, ha portato i saluti dell’Amministrazione dicendo come il convegno abbia rappresentato “non solo un momento di riflessione, ma anche di ricordo e gratitudine verso Adriano Cecchetti, che ha segnato la storia della comunità e il suo benessere. Mio nonno, come tanti, era un cecchettaro, e mi raccontava i tanti segni di vicinanza di Cecchetti ai dipendenti. Una fabbrica che non era solo un luogo di produzione, ma dove rispetto, solidarietà, dignità del lavoro, erano concetti irrinunciabili”.
Quindi, ci si è spostati al lido Cluana, dove è stata inaugurata alla palazzina sud la mostra sulla Cecchetti (aperta da lunedì a domenica, dalle 18 alle 20, fino al 21 aprile) e proseguendo con un momento di emozione con la consegna di attestati agli ex dipendenti della fabbrica.
Gli attestati che non sono stati ritirati sono a disposizione presso la mostra fino al 31 aprile, dalle 18 alle 20. Successivamente, saranno lasciati all’ufficio turistico del Comune.Tra i manufatti di maggior pregio, un significativo diorama della Cecchetti allo splendore, realizzato in 15 anni da Stefano Moschettoni.
La raccolta dei materiali esposti alla mostra ed il coordinamento dei relatori sono stati curati dal Centro studi civitanovesi nella persona di Alvise Manni. Hanno collaborato all’evento anche la Fototeca Comunale ed il Museo Magma.
Lorenzo Stefanini, studente del liceo scientifico Galileo Galilei di Ancona, è tra i cento alunni-scienziati di tutta Italia che parteciperanno all’ambita competizione dei campionati della fisica. Lo studente, che dovrà sostenere l’esame di maturità tra circa due mesi, frequenta la classe 5E (indirizzo scientifico) e si è qualificato alla finale nazionale.
A brevissimo, e cioè i prossimi 10 e 11 aprile, Lorenzo si giocherà l’accesso alle fasi internazionali con altri 99 talenti italiani della fisica. Intanto, per il Galilei, è già un successo essere arrivati alle fasi nazionali: è la prima volta che accade in 50 anni di vita dell'istituto.
"Lorenzo Stefanini, uno dei nostri scienziati in erba, ha raggiunto questo traguardo con tenacia e determinazione. E a lui, da parte di tutta la scuola - evidenzia la preside, professoressa Alessandra Rucci - vanno gli auguri più calorosi e un grosso in bocca al lupo. Lorenzo, tutta la comunità scolastica fa il tifo per te, forza!".
Il campionato di Promozione riparte dopo la sosta pasquale. Aurora Treia e Casette Verdini si affrontano, per lasciarsi definitivamente alle spalle, i risultati negativi maturati nel mese di marzo. Due squadre divise da dieci punti in classifica e focalizzate sulla corsa salvezza.
Il primo tempo è un monologo dei granata che iniziano ad attaccare sin dalle prime battute. Al minuto 8’ Ulivello scalda i guantoni di Frascarelli che blocca la punizione senza troppi problemi. Quattro minuti più tardi è sempre il bomber del Casette a farsi pericoloso con una gran conclusione che sfiora l’incrocio dei pali.
Il vantaggio ospite si concretizza al 22’: Russo batte magistralmente da calcio di punizione facendo terminare il pallone alle spalle dell’estremo difensore locale. Gli ospiti continuano a spingere alla ricerca del raddoppio mettendo alle corde un’Aurora in balia degli avversari.
Al 29’ Ulivello impegna Frascarelli con un tiro potente che viene deviato sul palo. L’Aurora conclude per la prima volta verso lo specchio della porta al 39’: Pucci batte una punizione dalla distanza ravvicinata senza però riuscire a centrare il bersaglio. La conclusione termina di poco alta sopra la traversa.
Il primo tempo si conclude tra le proteste dei locali che reclamano un penalty a seguito dell’atterramento di Petruzzelli nell’area ospite. La ripresa si apre a ritmi lenti con il Casette che gestisce il vantaggio senza correre rischi concreti.
Al 50’ Ulivello mette sul secondo palo per Romanski che manca di pochissimo la sfera. Il Casette si difende con ordine e non deve faticare troppo per arginare la sterile manovra dei locali.
Il momentaneo pari dell’Aurora arriva come un fulmine a ciel sereno, al minuto 79’: Filacaro trova la deviazione vincente di testa ribadendo in rete un cross partito dalla sinistra. La gioia dei biancorossi dura pochi minuti, il Casette conquista un calcio di rigore con Telloni che viene steso in area dopo un contatto con Acciarresi.
Russo trasforma dagli undici metri, a cinque dalla fine, centrando una doppietta che ha tutto il sapore della salvezza diretta. L’incontro termina dopo cinque minuti di recupero. Il Casette vola a quota 36 punti in classifica e ritrova il successo che mancava dallo scorso 17 febbraio in casa della Cluentina. L’Aurora scivola rovinosamente al penultimo posto e prosegue una lunga crisi di risultati che sembra non avere fine.
AURORA TREIA: Frascarelli E, Massini (70’ Cela), Marchetti (55’ Acciarresi), Petruzzelli (90’ Capradossi), Armellini, Filacaro, Cervigni, Ghannaoui, Andreucci, Pucci, Capponi (35’ Ferreyra). A disposizione: Cartechini, Prenna F, Vicomandi, Romanzetti, Frascarelli M. Allenatore: Marco Moretti
CASETTE VERDINI: Ripani, Bordi, Ciurlanti, Tidiane, Menchi, Donnari, Kakuli, Russo V, Ulivello, Gentilucci (82’ Lami), Romanski (66’ Telloni). A disposizione: Grifi, Verdicchio, Moschetta, Mallaccari, Lattanzi, Russo E, Mandolesi. Allenatore: Roberto Lattanzi
MARCATORI: Russo V 22’, 85’, Filacaro 79’. ARBITRO: Mattia Gasparoni – Sezione di Jesi
ASSISTENTI: Simone Giacomucci – Sezione di Pesaro; Francesco Giorgio Bianchi – Sezione di Macerata.
NOTE: Ammoniti Massini, Pucci, Cela, Ripani, Tidiane, Ulivello, Telloni; Corner 0-8; Recuperi 1’-5’; presenti oltre 150 spettatori al “Capponi” di Treia.
(Articolo a firma di Cristiano Lambertucci)
Un incidente si è registrato nella serata di sabato, intorno alle 20:30, lungo la Strada provinciale Regina, all'altezza dell'incrocio di Santa Maria in Potenza, nel territorio comunale di Potenza Picena. A seguito dell'impatto, un motociclista 50enne, anconetano, è stato trasferito all'ospedale Torrette di Ancona.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto fatto sta che una moto, Bmw modello Gs 1200 e un'auto, una Fiat 600, sono entrate in collisione mentre percorrevano l'arteria provinciale.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari della Croce Rossa di Potenza Picena, giunti prontamente sul posto insieme all'automedica di Recanati, hanno deciso di trasferire il centauro all'ospedale dorico. Non si trova in pericolo di vita e al momento delle cure è sempre stato cosciente.
Il conducente dell'auto, un 53enne di San Severino Marche, è stato invece trasportato per accertamenti all'ospedale di Civitanova Marche. Ai rilievi procedono i carabinieri della Compagnia di Civitanova.
La Macagi Cingoli sbanca Rubiera e inizia con il piede giusto il rush finale a caccia della salvezza in Serie A Gold di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 34-41 contro il Secchia, trascinati da 50 tifosi provenienti dal Balcone delle Marche a incitare la squadra, nella partita della 22^ giornata del girone unico massima serie.
Con la spinta dei propri sostenitori, inoltre, capitan Strappini si è reso protagonista di una prestazione con la P maiuscola, mettendo a referto 10 reti.
LA CRONACA - Nei primi 25 minuti la sfida è equilibrata, con capovolgimenti del parziale da una parte e dall’altra. Il testa a testa iniziale si conclude sul 7-7, quando, dopo il momentaneo +1 di Strappini, De La Santa e Casa portano i padroni di casa sul 9-7 al 14’. Codina e Shehab mantengono a -1 la Macagi (10-8), ma ancora Kasa e De La Santa ribadiscono il +2, parziale sul 13-11 al 19’.
Sarà l’ultima volta che i rubieresi mantengono l’inerzia della gara a proprio favore. Cingoli, infatti, piazza un break di 0-3 firmato D’Benedetto, Somogyi e Shehab vale il 13-14 al 22’. Il Secchia chiama time-out e pareggia con Roberto Bartoli, però dall’altra parte i cingolani trovano un altro 0-3 con i gol di Strappini, Somogyi e Shehab, portandosi sul 14-17 al 24’. Davide e Roberto Bartoli tentano di tenere a galla i locali, tuttavia Shehab e Rossetti chiudono il primo tempo sul 16-20.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Macagi Cingoli inizia subito con il piede giusto, gestisce il tentativo di rimonta locale e finisce in gloria, con il tanto agognato successo. I cingolani, infatti, si presentano nei secondi 30’ di gioco con un break di 1-4, grazie ai gol di Ciattaglia (2), Mangoni e Strappini: parziale sul 17-24 al 36’. Dopo il 19-26 di Ciattaglia, Rubiera risponde con un controbreak di 5-1 (in rete De La Santa, Strada, Kasa e Oleari), riportandosi sul 24-27 al 43’.
Gli ospiti, però, stroncano sul nascere il tentativo di rimonta locale. Siamo sul 25-28 quando Strappini e Somogyi piazzano il +5 (25-30 al 46’); ancora il terzino ungherese e il capitano cingolano doc a portano la Macagi a +6 sul 27-33. Dal 50’, poi, l’apoteosi: Cingoli trova un grande break di 1-5 in inferiorità numerica con ben tre reti del grande ex Piero D’Benedetto, il risultato è di 29-38 a 5 minuti dalla fine. Rubiera, nel finale, riuscirà a recuperare solamente due reti, nel definitivo 34-41.
Tabellino
Secchia Rubiera 34-41 Macagi Cingoli (16-20)
Secchia Rubiera: Rivi, Voliuvach, Bartoli D. 1, Benci, Bortolotti 3, Oleari 3, Kasa 4, Bartoli R. 3, Meletti, Giovanardi, De La Santa 12, Strada 5, Bonassi, Canelli, Boni 3, Ceccarini. All. Ferroni-Morelli
Macagi Cingoli: Albanesi, Sanatamarianova, Mihail, D’Agostino, Ciattaglia 5, Shehab 9, Mangoni 3, Somogyi 3, Bordoni, Latini, Strappini 10, D’Benedetto 6, Rossetti 1, Compagnucci, Codina 4. All. Palazzi
La Cbf Balducci Hr lotta fino all’ultimo sul campo finora inviolato della Futura Giovani Busto Arsizio ma cede al tie break nella battaglia di Gara 1 di semifinale Playoff Serie A2 Tigotà dopo aver piazzato una grande rimonta dal 2-0 al 2-2, cambiando completamente marcia con due set di altissimo livello e sfiorando l’impresa al PalaBorsani di Castellanza contro la corazzata bustocca.
Top scorer del match Bolzonetti con 25 punti, segue Zanette per la Futura a quota 24, nominata mvp a fine match. Non sono sufficienti i 9 ace arancioneri, che indicano la grande prestazione in battuta di Fiesoli e compagne. Ora Gara 2 al Banca Macerata Forum mercoledì 10 alle ore 20.30, quando le arancionere proveranno a portare la serie a Gara 3 di nuovo in Lombardia.
Coach Carancini riparte con Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Coach Beltrami (senza Conceicao fermata da un infortunio alla caviglia) schiera Monza-Zanette, Tonello-Rebora, Cvetnic-Pomili, Bonvicini libero.
Nel primo set Busto parte con un servizio molto aggressivo (2 ace) che mette in difficoltà la ricezione arancionera, mentre l’attacco lombardo, assistito da una ricezione con l’87% di positività, viaggia al 52% con Zanette e Cvetnic protagoniste con 9 punti in totale: il parziale si incanala sin dall’inizio nelle mani Futura che chiude 25-16.
Più equilibrio nel secondo set: gli ingressi di Dzakovic e Broekstra danno un aiuto alle arancionere che rimontano due volte Busto (13-13 e addirittura avanti 20-22 dopo un parziale di 0-7): il finale però è ancora una volta firmato da Zanette (9 punti) e Cvetnic (7) che con un contro-parziale di 5-0 che chiude il set 25-22, non bastano i 5 punti di Bolzonetti.
La reazione arriva nel terzo set: il servizio arancionero stavolta manda in crisi la ricezione della Futura e sin dai primi punti la CBF Balducci HR costruisce un vantaggio incolmabile (10-22) per le bustocche nonostante coach Beltrami abbia provato a stravolgere la situazione, 17-25 il risultato finale con ben 11 errori punto di Busto (8 in attacco), 75% in attacco per Mazzon, 2 ace e 5 punti per Bolzonetti.
Stessa storia nel quarto set: la CBF Balducci HR vola grazie ad un servizio pungente (3 ace) e Busto Arsizio, costretta a forzare il gioco, continua a faticare tantissimo in attacco e a commettere errori mentre muro e attacco arancioneri imperversano (6-16): sugli scudi Bolzonetti (7), Mazzon (5) e Broekstra (5 punti con il 100% in attacco) per il 14-25 finale. Nel tie break è guerra di nervi, Busto trova subito il +3 e lo tiene stretto fino in fondo con una CBF Balducci HR rimasta sempre in gara (nonostante i 6 errori punti nel tie break), grazie alla ritrovata Zanette (5 punti) che prende per mano la squadra per il 15-12 finale.
LA CRONACA - Primo break di Cvetnic in pipe (4-2), Rebora tiene il +2 in primo tempo (6-4), poi l’errore di Stroppa, il contrattacco di Pomili e l’ace di Zanette regalano il 9-4 alle lombarde. Mazzon ci prova in fast (11-7), Civitico sbaglia e Busto va a +6 (13-7), il muro di Zanette vale il +7 per la Futura (15-8). Cvetnic continua il suo turno al servizio con l’ace del 17-8, Bolzonetti risponde dai nove metri (17-10) ma non basta contro una Busto scatenata in attacco (19-11, Cvetnic). Fiesoli trova il contrattacco del 19-13, Mazzon quello del 19-14: è solo un lampo, Pomili mette in difficoltà la ricezione arancionera e Rebora ne approfitta (22-14) così come Tonello (24-15), Monza chiude con un tocco di seconda per il 25-16 Busto.
Nel secondo set Bonelli apre il break arancionero con l’ace del 2-4 ma Cvetnic trova subito due contrattacchi per il 5-4 Busto, Carancini inserisce Dzakovic per Stroppa e Broekstra per Civitico, un errore in ricezione in campo CBF Balducci HR spinge le lombarde al +2 (7-5). Mazzon non trova il campo (9-6), Bolzonetti trova invece le mani del muro per il 10-9, risponde Cvetnic in contrattacco (12-9) primo di essere fermata a muro da Dzakovic (13-12).
Bonelli firma l’ace della parità (13-13), i muri di Tonello e Zanette riportano però Busto al +3 (16-13), Cvetnic trova la riga in contrattacco per il 17-13. La Futura tiene il +4 fino al 20-16, Bolzonetti non ci sta (20-18) e Mazzon ferma il colpo di Monza (20-19), Zanette non trova il campo ed è 20-20. La striscia arancionere continua con l’ace di Fiesoli (20-21) e l’errore di chiamata di video check di Busto (20-22): parziale di 0-7 per la CBF Balducci HR. Zanette pareggia in contrattacco (22-22) e firma anche il nuovo vantaggio (23-22), Cventic trova il set point (24-22), Bolzonetti annulla il primo (24-23) ma Zanette chiude in pipe 25-23.
Il terzo set si apre con il tocco a filo rete di Broekstra per il 2-4 CBF Balducci HR poi la tedesca non trova il campo (4-4), Bolzonetti ci riprova con l’ace del 4-6, Fiesoli piazza il lungolinea del +3 (4-7) e ancora Bolzonetti l’ace del 4-8. Mazzon sbaglia (7-9), Zanette pure (7-11) e la centrale veneta si rifà col contrattacco del 7-12, Fiesoli allunga col colpo del 7-13.
La ricezione di Busto continua con le difficoltà e Mazzon ne approfitta (7-14), Beltrami inserisce Bosso per Cvetnic ma la situazione non cambia: le arancionere continuano a spingere al servizio e volano sull’8-17 con l’errore proprio di Bosso. Dentro anche Bresciani in regia per Monza (8-18), la battuta CBF Balducci HR imperversa (9-21 con Bolzonetti sul servizio di Mazzon e l’errore di Tonello, dentro Furlan), sbaglia anche Zanette (10-22). Bosso trova un bel turno al servizio (ace del 13-22, contrattacco Zanette 14-22), altri due errori arancionere portano Busto al -6 (17-23) ma ormai i giochi sono fatti, l’errore di Zanette fa 17-25.
Nel quarto set la CBF Balducci HR fa subito la voce grossa (0-3), Bonelli spinge al servizio e Broekstra mette giù l’1-5, Bolzonetti firma l’ace del 2-7. Rebora contrattacca il 4-7 poi sbaglia (4-9), Cvetnic pure (4-10), Mazzon sentenzia il 4-11 a filo rete. Broekstra mette l’ace del 4-12 e Fiesoli mura Tonello (5-14, entra Furlan per lei), Mazzon mura il 6-16 per un altro maxi break arancionero. Beltrami riprova la carta Bosso, la Futura prova a reagire col muro di Pomili (11-18) ma Bolzonetti trova due attacchi consecutivi per l’11-20 e ancora per il 13-21, poi anche l’ace del 13-22. Broekstra arrotonda a +10 (13-23), l’errore di Rebora fa 14-25.
Nel tie break il primo strappo è di Busto sull’errore di Broekstra in attacco (3-1), Bolzonetti inchioda a terra il 4-3. Busto tiene il +2 (6-4), Fiesoli non trova le mani del muro (7-5) e Bolzonetti non riesce a sfruttare il possibile contrattacco della parità (8-6). Zanette chiude uno scambio intensissimo (9-6), Bonelli mura Cvetnic (9-8), Bolzonetti tiene lì le arancionere (10-9) ma poi viene fermata da Cvetnic (12-9). Zanette tiene il +3 (13-10) e trova anche il match ball (14-11), Mazzon annulla il primo (14-12) però ancora Zanette chiude 15-12.
IL TABELLINO
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2 (25-16 25-23 17-25 14-25 15-12)
FUTURA GIOVANI BUSTO ARSIZIO: Pomili 10, Rebora 7, Monza 1, Cvetnic 15, Tonello 9, Zanette 24, Bonvicini (L), Bosso 4, Furlan 3, Bresciani. Non entrate: Del Core, Citterio (L), Osana. All. Beltrami.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 14, Mazzon 16, Bonelli 4, Bolzonetti 25, Civitico, Stroppa 1, Bresciani (L), Broekstra 7, Dzakovic 4. Non entrate: Masciullo, Vittorini, Quarchioni, Morandini (L). All. Carancini.
ARBITRI: Pristera', Pasin.
NOTE - Durata set: 21', 29', 24', 23', 17'; Tot: 114'. MVP: Zanette.
(credit foto: Lvf)
Questo pomeriggio, a San Severino, intorno alle 15.30, lungo la strada provinciale in direzione di Castelraimondo, è avvenuto un incidente che ha visto un motociclista 24enne perdere il controllo della sua moto, nel tentativo di evitare un’improvvisa collisione con un’auto.
Nonostante fosse cosciente, le condizioni del giovane hanno richiesto l’intervento immediato dell’eliambulanza, che lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale di Torrette.
La dinamica dell’incidente è al vaglio degli agenti della Polizia Locale di San Severino, che si sono prontamente recati sul luogo per le necessarie indagini.
«Una giornata straordinaria per Treia che va anche oltre la gioia della sua comunità». È il commento del consigliere provinciale e comunale di Treia Andrea Mozzoni dopo la posa della prima pietra del cantiere del convento del Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia. «Aver accompagnato il presidente Acquaroli e il commissario straordinario Castelli in questa visita riempie d'orgoglio da treiese per l'importanza che vanta come riferimento per i fedeli e anche storicamente tutto il complesso - ha aggiunto Mozzoni -, l'attenzione posta dalla Regione Marche e dalla struttura commissariale segna da tempo il cambio di passo nella ricostruzione e, come in questo caso, c'è grande gioia e attesa grazie all'avvio dei lavori».
L’intervento, che ha un importo di 6,9 milioni, punta a riparare i gravi danni riportati dopo il terremoto del 2016/2017, che ha prodotto una totale inagibilità del complesso. Tra le azioni in programma, oltre al restauro pittorico e degli elementi decorativi, ci sono la demolizione dell’edificio mono-piano realizzato nella seconda metà del ‘900 nella zona est, la rimodulazione delle quote di calpestio di piano terra, la conservazione ed il restauro dei pavimenti del porticato e del chiostro interno, la razionalizzazione degli spazi interni ed il superamento barriere architettoniche con implementazione del tessuto connettivo orizzontale e verticale.
L’intero fabbricato sorge sulle rovine dell’antico insediamento pre-romano di Treia. A testimonianza dell’antichità dell’impianto originario risulta tuttora visibile la pianta di un anfiteatro nell’area adiacente al santuario, oltre ai frammenti ritrovati di epoca romana, alcuni dei quali inseriti nei muri del convento, a due pavimentazioni musive e a due preziose statue egizie, Iside e Serapide, rinvenute nel settecento.