Si è conclusa all'ospedale Murri di Fermo, nel pomeriggio di ieri, una complessa procedura di prelievo multiorgano, avviata nella notte e resa più difficile dalle avverse condizioni meteorologiche che hanno reso proibitivi gli spostamenti.
Le procedure sono iniziate il giorno precedente in Rianimazione dove è deceduto, per una gravissima emorragia cerebrale, il 56enne Priamo Palmieri, istruttore di tiro con l’arco e gioielliere di Pieve Torina
Dopo il sisma del 2016, Palmieri si era trasferito a Porto Sant'Elpidio (Fermo). Era un convinto sostenitore della donazione, specie dopo l'intervento al cuore a cui si era sottoposto ad Ancona e che gli aveva restituito la vita, ricorda una nota dell'Ast di Fermo.
La complessa macchina della donazione ha impegnato un team multidisciplinare: laboratorio analisi, neurologia e neurofisiopatologia, direzione medica ospedaliera di Fermo, il personale delle unità di chirurgia, urologia, nefrologia e dermatologia, l'anatomia patologica di Torrette di Ancona, il Centro tipizzazione tissutale di Milano.
La rete trapiantologica nazionale, coordinata a livello regionale dalla dottoressa Francesca De Pace e locale dalla dottoressa Daniela Fiore, allocava gli organi trapiantabili secondo una rigorosa e complessa lista di attesa nazionale. Alle 16:30 è terminato l'accertamento di morte.
Da lì è scattata una corsa contro il tempo: il prelievo era previsto per le 6 di mattina, ma alle 3 ha cominciato a nevicare pesantemente. Il personale di sala non ha esitato a partire alle 3:30 del mattino, nel timore di non arrivare in tempo.
Tre equipe chirurgiche si sono avvicendate nel prelievo di polmoni, fegato, reni e cornee. "Il dono è un gesto di solidarietà sociale, è uno di quei doveri che ci ricorda l'articolo 2 della Costituzione Italiana - osserva l'Ast -. La sanità diventa buona sanità quando incontra una eccellente società".
"Ed un'eccellente società è fatta dallo spirito di abnegazione di un team di giovani medici e infermieri che compiono il miracolo, durante una notte di neve, di moltiplicare la vita e da un uomo, un padre, uno sposo che decide, in vita, di diventare un donatore".
Avventura a lieto fine per un'anziana affetta da Alzheimer allontanatasi dalla propria abitazione, a Jesi e salvata da due carabinieri.
Erano le 7:40 di questa mattina quando due militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi, percorrendo una via centrale della città, hanno notato la pensionata che camminava, vestita con abiti leggeri nonostante il freddo pungente, impaurita e smarrita.
I due militari l'hanno fatta accomodare all'interno dell'autovettura di servizio, avendo cura di riscaldare bene l'abitacolo, e dopo averla rassicurata sono riusciti ad ottenere informazioni attraverso le quali è stato possibile rintracciare la figlia della donna, che la stava già cercando.
L'anziana, approfittando di un momento di distrazione, era uscita intorno alle 6:30 di casa, distante alcune centinaia di metri dal luogo del ritrovamento, e si era avventurata per le strade della città, senza una meta. Quando ha potuto riabbracciare la madre, la figlia ha ringraziato i due militari, sottolineando l'umanità e la gentilezza delle loro azioni.
Questa mattina si è tenuta la cerimonia annuale di commemorazione della morte dell'ex questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci, a Villa Potenza, nei giardini pubblici intitolati a suo nome dal 2005. A officiare l'evento è stato il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il questore Vincenzo Trombadore, il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, l'assessore Paolo Renna, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della guardia di finanza, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, il comandante della polizia locale di Macerata, tutti i funzionari della Questura di Macerata e il presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Giorgio Iacobone insieme ad una nutrita rappresentanza dell'associazione stessa.
Sono stati presenti, inoltre, circa 60 bambini della scuola primaria "Anna Frank" di Villa Potenza insieme ai loro insegnanti e al dottor Trubbiani, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo "Enrico Fermi". Il questore Trombadore ha ricordato la figura di Palatucci, nominato "giusto tra le Nazioni" nel 1990, destinatario di un processo di canonizzazione nel 2000 e dichiarato "servo di Dio" nel 2004.
In merito alla testimonianza dell’operato di Palatucci a favore degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale gli alunni della primaria hanno letto alla platea presente la biografia dell'ex questore. Nei giardini è stato, inoltre, piantumato un ulivo e apposta una targa a memoria di Palatucci.
Firmato l’accordo quadro tra la struttura commissariale e le Università di Camerino e Politecnica delle Marche allo scopo di individuare gli interventi prioritari per rendere più sicure le aree colpite dall’alluvione del 15 settembre 2022.
L’accordo quadro è stato voluto dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e dal vicecommissario all’emergenza alluvione, Stefano Babini per promuovere studi scientifici di sintesi ricorrendo alle tecnologie più moderne e giungere a una rapida valutazione di fattibilità di tutte quelle opere urgenti che possono comunque essere realizzate anche in attesa della definizione di un piano complessivo per la sicurezza del bacino del Misa Nevola, in cui si integreranno.
“È una iniziativa importante – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli – che conferma che si sta lavorando anche sulla programmazione degli interventi per la mitigazione dei rischi, per realizzare opere che possano mettere in sicurezza in maniera strutturale il territorio con un approccio scientifico”.
“Al centro dell’accordo con le due università marchigiane, eccellenze a livello nazionale, c’è una collaborazione di natura tecnico-scientifica - spiega il vicecommissario Stefano Babini - Si tratta di una sinergia finalizzata a individuare con urgenza tutte le misure che possono essere tradotte in progetti per rendere più sicuro nell’immediato un territorio che ha mostrato grande fragilità anche in relazione alla frequenza elevata degli eventi calamitosi che lo colpiscono”.
Nell’immediato si avvieranno i sopralluoghi con i tecnici di Unicam e Unipvm, per individuare gli ambiti specifici di indagine cui seguiranno le singole convenzioni, nell’ottica di promuovere azioni in parallelo per contrarre i tempi.
“Le competenze dell’Università sono messe a sistema per offrire un supporto completo e multidisciplinare - afferma Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche - a conferma della vocazione dell’Ateneo di fare squadra con gli altri Enti e Amministrazioni del territorio, mettendo la migliore ricerca scientifica al servizio della comunità e dei cittadini”.
“L’Università di Camerino - sottolinea il rettore Claudio Pettinari - ha prontamente accolto la richiesta della Struttura Commissariale mettendo ancora una volta a disposizione del territorio le competenze, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici, nei settori inerenti gli obiettivi dell’accordo, per poter effettuare valutazioni del rischio, individuare le criticità, proporre la pianificazione di eventuali azioni di mitigazione del rischio stesso”.
Civitanova Marche ha celebrato il "Giorno del Ricordo" in memoria delle Vittime delle foibe, dell’Esodo Istriano, Fiumano, Giuliano e Dalmata e delle vicende del confine orientale avvenute nel secondo dopoguerra. Una giornata dedicata all’informazione e alla riflessione su una delle tragedie del secolo scorso che per molti anni non venne raccontata nei libri di storia.
Le celebrazioni hanno preso avvio alle ore 8:30 con la deposizione da parte del Presidente del Consiglio, Fausto Troiani e del sindaco, Fabrizio Ciarapica di due corone d’alloro presso i giardini dedicati a Norma Cossetto sul Lungomare Sud, e presso il monumento dedicato ai "Martiri delle Foibe", in piazza Abba. Ad accompagnare il primo cittadino e il presidente Troiani, l'assessore ai servizi socio educativi, Barbara Capponi, il vicesindaco Claudio Morresi e alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, oltre alle massime autorità militari locali e a rappresentanti dell'Anmi, l’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia.
La Giornata commemorativa è proseguita poi, alle 9:30, nel Consiglio Comunale aperto organizzato all’Auditorium dei Licei Da Vinci alla presenza di circa trecento studenti e con la testimonianza del civitanovese Lucio Sotte, figlio di esuli istriani. Ad aprire e condurre i lavori è stato il presidente Troiani che, dopo i saluti di rito, ha dichiarato: "Il massacro delle Foibe è senza dubbio una pagina buia della storia nazionale e internazionale per troppo tempo dimenticata. L’istituzione del Giorno del Ricordo, nel 2004 con una legge, ha permesso finalmente alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di conquistare la dignità della memoria ed arrivare semplicemente a rendere giusto onore al sacrificio umano".
"La storia - ha proseguito Troiani - è testimonianza di ciò che è stato. E come tale non va taciuta, ma ricostruita, documentata, studiata e tramandata e deve indurci a lavorare costantemente sulle nuove generazioni, educandole al rispetto dell’altro, al confronto e al riconoscimento per costruire, giorno dopo giorno, una comunità consapevole di ciò che è stato. Solo dalla piena coscienza e conoscenza di ciò che è avvenuto, possiamo maturare la giusta determinazione a fare in modo che simili avvenimenti non accadano più in futuro".
A prendere la parola dopo Troiani è stato il sindaco Ciarapica che ha ricostruito la storia di quegli anni terribili dal ’43 al 45’ che avvennero sul versante del nord est d’Italia, snocciolando numeri di vittime infoibate e esuli costretti a scappare e a trovare rifugio in Italia e nel mondo
"Oggi - ha dichiarato Ciarapica - è l’occasione per rendere omaggio a tutte quelle vittime e a tutti gli esuli che furono coinvolti in quella guerra terribile e silenziosa che ebbe origine da territori contesi, ma anche un momento di pacificazione, abbandonando finalmente risentimenti e divisioni che devono coinvolgere tutti a prescindere dalle ideologie politiche. Così come dobbiamo essere fermi nella condanna nei confronti di ogni dittatura, sia essa di destra o di sinistra".
Infine, Ciarapica si è rivolto direttamente agli studenti presenti: "È attraverso la cultura, la conoscenza e il rispetto che potremo costruire, tutti insieme, un futuro migliore. A voi ragazze e ragazzi che rappresentate il nostro futuro, faccio un appello affinché siate portatori di pace e perché l’intelligenza degli uomini sia impiegata solo in una direzione: per il bene, per il progresso, per l’emancipazione dei diritti e mai più per la distruzione".
Il terzo intervento istituzionale è stato quello dell'assessore Barbara Capponi che ha lavorato a stretto braccio con gli istituti cittadini e in particolare con l'istituto Grafico e Comunicazione. Infatti, il manifesto del ‘Giorno del Ricordo’, è stato realizzato dallo studente del Bonifazi, Leonardo Squadroni.
"Chiacchierando con i vostri colleghi dell'istituto grafico pubblicitario - ha sottolineato Capponi -, è emersa una questione che stamattina giro a voi: c'è un eccidio più meritevole di altri di essere ricordato? Ci sono dei morti che sono più importanti di altri? Nessuno mi risponde, sapete già la risposta. Però, volevo sollevare due questioni con voi: la prima che io vi ho messo in grande difficoltà, perché vi ho fatto una domanda sbagliata ma nessuno lo ha detto, perché è difficile dire all'assessore che la domanda che fa è sbagliata. Lo capisco però sarà questo quello che farà la differenza, quella di avere un pensiero critico nelle situazioni e dovrete avere il coraggio di dire ‘no’ a quello che influencer importanti vi proporranno".
"L'altra è che ci sarà sempre un motivo - ha proseguito Capponi - perché qualcuno possa essere ritenuto più meritevole o meno meritevole, finché non entriamo tutti nell'ottica che la vita di ciascuno sia preziosa. Il mio augurio è che oggi sia questo il vostro ricordo, perché voi possiate costruire per voi e per altri ricordi tutti meritevoli, perché tutti meritano ricordi belli".
La testimonianza del dottor Lucio Sotte, figlio di esuli istriani, è stata particolarmente chiarificatrice per la ricostruzione di ciò che avvenne in quella guerra. Dopo aver raccontato le vicende della sua famiglia che riuscì a scappare, ha fatto una ricostruzione storica di ciò che avvenne soprattutto dopo il 1945.
"I problemi iniziarono dopo il 1945, quando il regime di Tito iniziò la sua vendetta - ha detto Sotte - fu un genocidio? Probabilmente sì. Fu pulizia etnica? Sicuramente sì. Il clima di violenza aveva l’obiettivo di far sì che gli italiani, che erano tantissimi, se ne andassero e che quelle terre diventassero in tutto e per tutto jugoslave. A venire uccisi furono in primis i rappresentanti del Partito Fascista, poi quelli delle forze dell’ordine; quindi, italiani che avevano la sola colpa di essere tali e alla fine anche oppositori vari, qualsiasi persona venisse considerata genericamente un nemico".
"Gli italiani erano visti come tutti fascisti e padroni, per cui andavano eliminati - ha proseguito Sotte -. A Pola su 31 mila abitanti, in 28.500 se ne andarono. Mia madre era nelle liste di coloro che dovevano finire nelle foibe. Non ci finì solo perché aveva un amico partigiano che ogni volta metteva il suo nome in fondo alla lista, rinviando continuamente la sua esecuzione. Non ce la fece invece l’allora fidanzato di sua sorella: era slavo, ma era benestante e non si era iscritto ai partigiani per cui era malvisto e fu ucciso anche lui. Mio padre e mia madre furono tra gli ultimi a lasciare Pola: lo fecero solo 15 giorni dopo la nascita di mio fratello maggiore, il 5 settembre 1947, 10 giorni prima dell’entrata in vigore degli accordi con i quali la città diventava ufficialmente jugoslava".
"La stragrande maggioranza dei profughi finirono nei campi profughi, realtà di miseria e povertà, ma i miei da questo punto di vista furono fortunati: essendo insegnanti trovarono lavoro prima in Piemonte e poi, dal 1950, a Civitanova. Qui sono nato io nel 1951 e ricordo ancora quando, nel 1956, una volta calmatesi le acque, tornammo in Istria. Ci tornammo perché la mia famiglia era divisa a metà: i fratelli di mio padre erano tutti venuti in Italia, ma i parenti di mia madre erano rimasti là. Ricordo – ha concluso Sotte - distintamente la situazione: si parlava sottovoce perché c’era una dittatura e non si voleva correre rischi di essere ascoltati e poi ricordo i cimiteri, dove al posto delle croci c’erano tante stelle rosse. Il Partito comunista imponeva a tutti i dipendenti statali di avere la stella rossa al posto della croce sulla bara, ma all’epoca era praticamente impossibile non essere dipendenti statali".
Al termine degli interventi, gli studenti hanno presentato i loro lavori realizzati attraverso video, letture e musica. Gli istituti che hanno partecipato con elaborati, sono stati: la Scuola Media Mestica di Via Tacito, l’Istituto Bonifazi, Sezione grafica e Comunicazione, il Liceo Classico Da Vinci, l’IPSIA F. Corridoni e il Liceo di Scienze Umane, Stella Maris. All'ingresso dell'Auditorium sono stati esposti i lavori grafici degli studenti.
Nuovo ruolo all’interno di Fratelli d’Italia per Raffaele Anselmi, capogruppo consiliare di minoranza a Monte San Martino. Anselmi, infatti, nei giorni scorsi è stato chiamato a far parte del direttivo provinciale di Macerata del partito di Giorgia Meloni composto dal segretario provinciale, consiglieri regionali, deputati e senatori, presidenti di Regione e sindaci di capoluogo, oltre ai membri direzione nazionale e assemblea nazionale che ne fanno parte di diritto.
“Essere stato chiamato nel direttivo provinciale di Fratelli d’Italia è per me è un grande onore” - ha commentato Anselmi- “e sicuramente una responsabilità della quale mi faccio volentieri carico. Cercherò di onorare al meglio il compito che mi è stato assegnato, soprattutto come rappresentante del territorio dell’entroterra maceratese”.
“Ringrazio in particolare la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito, e il segretario provinciale Massimo Belvederesi per avermi voluto al loro fianco, certo di poter ricambiare con impegno e professionalità la loro fiducia”.
Nel Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale che si celebra ogni anno il 10 febbraio, la città di San Severino Marche si è fermata per rendere il doveroso omaggio alle tante vittime dei massacri delle foibe e alle sofferenze legate all'esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata.
Istituito nel 2004, il Giorno del Ricordo rappresenta un momento di riflessione e silenzio su una delle più gravi e drammatiche tragedie del Novecento. La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i Trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnero, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
La cerimonia, organizzata dal Comune, è stata aperta dalla deposizione di una corona di alloro, sulle note dell’Inno di Mameli cantato dai piccoli componenti del MitiCoro dell’associazione Virgilio Puccitelli diretti dal maestro Riccardo Brandi, al monumento dei Caduti. Poi ci si è spostati al teatro Italia per i discorsi ufficiali che sono stati introdotti da quello del sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
"Come ha avuto modo di ricordare nel passato recente il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per troppo tempo la tragedia delle foibe e dell’esoldo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia - ha esordito il primo cittadino settempedano - Noi tutti dobbiamo invece ricordare per non dimenticare, dobbiamo conoscere per non perderci in oscure ricostruzioni e per non indurre in errore soprattutto le nuove generazioni. È per i giovani che dobbiamo rinnovare, seppure nel dolore, certi momenti".
"Prezioso - ha poi concluso il primo cittadino settempedano - è stato il contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate, e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace che sono alla base della nostra convivenza civile".
A prendere la parola, a nome dell’Unione degli Istriani, è stato Giovanni Piloni che, in un discorso segnato dall’emozione, ha ricordato: "Oggi, 10 febbraio, commemoriamo le migliaia di italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia che, dal 1943 in poi, vennero barbaramente assassinati dai partigiani comunisti slavi e italiani per il solo fatto di essere italiani. Commemoriamo altresì l'esodo di 350mila nostri connazionali dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, terre storicamente ed indissolubilmente legate all’Italia e alla sua storia".
"In conclusione – è stata la voce del rappresentante dell’Unione degli Istriani, Giovanni Piloni – oggi commemoriamo una pagina della storia d’Italia volutamente occultata per 60 anni e da molti, ancora oggi, negata e vilipesa. Per questo, al fine di rendere giustizia alla memoria dei tanti italiani orrendamente assassinati e agli esuli, ultimi testimoni dell’italianità adriatica orientale, vi invito a difenderne la dignità e il ricordo, la drammatica storia, le enormi sofferenze subite. Parlatene, leggete, studiate, approfondite, raccontate ai vostri figli questa storia, andate a visitare quelle che erano le nostre città e le nostre case, tramandate il ricordo".In teatro i discorsi ufficiali sono stati intervallati da brani candati dalle piccole voci bianche del MitiCoro dell’associazione Virgilio Puccitelli.
Anche a Tolentino è stato celebrato il Giorno del Ricordo. Come tutti gli anni al Parco Vittime delle Foibe, in viale Benadduci, si è tenuta la manifestazione ufficiale con la Deposizione della Corona di Alloro.
A seguire i saluti e gli interventi del sindaco Mauro Sclavi, del presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e del sindaco e presidente del Consiglio comunale dei Ragazzi. Presente una rappresentanza degli studenti dell'IIS "F. Filelfo", dell'Ipsia "R. Frau" e il Consiglio comunale dei Ragazzi.
Le celebrazioni del Giorno del ricordo continueranno sabato 18 febbraio, alle ore 17:00, alla Galleria Sangallo, in piazza della Libertà, con l’inaugurazione della mostra "L'esodo degli italiani dall'Istria, Fiume e Dalmazia" a cura dell’Unione degli Istriani - Libera Provincia dell’Istria in esilio. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dal 18 febbraio al 5 marzo.
Gli eventi sono promossi dal Comune di Tolentino in collaborazione con gli Istituti comprensivi Don Bosco e Lucatelli, l’Istituto d’istruzione superiore Filelfo, l'Ipia Frau, l'Unione degli Istriani - Libera Provincia dell’Istria in esilio, l'Associazione Nazionale Dalmata – Tolentino.
Incontro-confronto, nella sala giunta del Comune di Civitanova, tra amministrazione, Atac e alcune associazioni del territorio. Obiettivo, gettare le basi per una sempre più proficua collaborazione, a partire da un contributo, pari a 30mila euro, che "Atac ha deciso di stanziare a sostegno di realtà - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che si impegnano in prima persona per il bene della comunità. Il vostro generoso impegno, spinto unicamente dal desiderio di una società sempre più integrata e inclusiva, non può prescindere da un supporto, che come amministrazione non vogliamo mai far mancare".
"Siete motivo di orgoglio e testimonianza di una comunità viva. Vi sono grato per quello che fate e per quello che continuerete a fare al servizio della nostra città. Ringrazio Atac per aver deciso di destinare parte degli utili dell’azienda alle associazioni". "Con questo contributo - ha detto Massimo Belvederesi, presidente Atac - vogliamo dare una mano alle associazioni del territorio che stanno svolgendo un ottimo lavoro. Non ci interessa se è stato fatto prima oppure no".
"L'importante è che abbiamo iniziato e che la nostra volontà è quella di continuare anche nei prossimi anni. Se ci saranno altri progetti siamo disposti a valutarli. Il nostro impegno - ha concluso - è quello di fare sempre di più e meglio".
Presenti all'incontro il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente dell'Atac Massimo Belvederesi, il vicesindaco Claudio Morresi, l'assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi e le associazioni: Fiorenza Perugini delegata Ant, Amerina Orioli presidente dell'associazione "Come Ginestre", Francesca Biondi e Gloria Bedini per l'Anffas, Don Emilio Rocchi parroco di Santa Maria Apparente, Barbara Moschettoni per la Caritas, Elisa Melappioni presidente dell'associazione "Attivamente Alzheimer" insieme a Barbara Mazzoli. Per la Croce Verde presenti Maurizio Petrucci insieme ai consiglieri Sabina Manci, Mauro Fermani e Giuseppe Caputo.
"È bello vedere tante realtà del territorio con le quali il mio assessorato collabora già - ha detto l'assessore Barbara Capponi - Questo incontro è utile per confrontarsi e capire come possiamo aiutarvi nella vostra attività. È vero, le esigenze sono tante. Gli ultimi anni hanno cambiato la geografia dei bisogni, esasperando, e facendo emergere nuove criticità. Per questo ringrazio e sono grata a Atac per questa decisione presa in un momento particolare come quello che stiamo vivendo".
Oltre 12 milioni di euro per l’adeguamento sismico del polo scolastico in via Madonna delle Carceri, dei licei “Varano” e dell’Ipia, la costruzione di una palestra e il completamento dell’auditorium a servizio delle scuole. Questi i fondi complessivi, in parte arrivati dal Ministero, in parte dall’Ufficio Ricostruzione che si aggiungono ai residui dei fondi sisma del 1997, che la Provincia sta investendo in questi anni sugli istituti di Camerino.
Nei giorni scorsi, in particolare, sono entrati nel vivo i lavori per la copertura della palestra del nuovo polo scolastico che prevede un investimento di 940mila euro (fondi Miur e Usr). “A seguito del terribile sisma del 2016, per evitare ulteriore consumo di suolo, la Provincia ha previsto il trasferimento dei licei dalla sede del centro storico (dichiarata inagibile) al nuovo polo scolastico – spiega il presidente Sandro Parcaroli – decidendo di sopraelevare la palestra esistente, prevedendo la chiusura dell'attuale campetto all’aperto posto in copertura. La struttura portante è costituita da pilastri controventati in acciaio e copertura in legno lamellare, con travi portanti lunghe 36 metri e alte 2.50. Prevista anche una chiusura laterale a mezzo di pannelli sandwich e infissi performanti”.
"Il progetto definitivo è stato redatto internamente al settore Ricostruzione, patrimonio ed edilizia scolastica della Provincia, mentre i lavori sono stati aggiudicati, con un appalto integrato, alla ditta Torelli e Dottori, in collaborazione con l’ingegner Alessandro Balducci per la progettazione esecutiva della nuova struttura della palestra e l’adeguamento sismico di quella esistente. I lavori sono diretti dal personale interno della Provincia e la fine del cantiere è prevista per settembre 2023".
Accanto a questo importante intervento proseguono i lavori per l’adeguamento sismico e il completamento dell’auditorium, per cui è previsto un finanziamento di 800mila euro (fondi Usr), mentre altri 3.866.500 euro serviranno per l’adeguamento sismico del liceo classico-scientifico “Varano” e 2.670.000 euro per l’adeguamento sismico del polo scolastico (progettazione definitiva già in corso).
Sono in corso le progettazioni anche per i lavori di adeguamento sismico dell’Ipia (intervento a cui è destinato un milione di euro) e per l’adeguamento sismico dei laboratori con demolizione e ricostruzione del corpo B (1.055.880 euro). Tra i lavori che si stanno portando avanti, ulteriori 900mila euro sono stati investiti per le opere interne ed esterne del nuovo polo scolastico, altri 100mila per la prevenzione incendi, mentre 857.850 euro per l’adeguamento sismico dei laboratori del corpo A.
“Questi progetti dimostrano che la Provincia sta intervenendo per garantire sicurezza e spazi adeguati agli studenti e a tutto il personale che lavora negli istituti di Camerino – conclude Parcaroli -. Non ci siamo dimenticati del territorio, siamo consapevoli delle difficoltà che ha affrontato e che continua ad affrontare e non c’è alcuna volontà da parte mia o dell’Ente, come mi è capitato invece di sentire, di ridimensionare l’offerta formativa o voler penalizzare l’entroterra”.
Intervento di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario della stazione di Tolentino: scatta la modifica al traffico. Per consentire il completamento dei lavori, un'apposita ordinanza prevede la chiusura temporanea del primo tratto di Viale Vittorio Veneto, dall’intersezione con Piazzale Europa fino al passaggio ferroviario a livello.
Il provvedimento è valido dalle ore 21.30 di martedì 21 febbraio fino alle ore 14:00 di venerdì 24 febbraio e prevede il divieto di circolazione a tutte le categorie di veicoli ad esclusione dei residenti. "Il transito pedonale dovrà essere garantito, adottando tutti gli accorgimenti necessari affinché avvenga in sicurezza", si precisa in una nota dell'amministrazione comunale.
Inoltre, per consentire lo smontaggio di una gru posizionata in Largo Fidi, al civico 5, il comando di polizia locale ha ritenuto necessario apportare modifiche alla circolazione stradale nella zona circostante al fine di garantire la sicurezza. L'ordinanza stabilisce che, dalle ore 7:00 alle ore 19:00 di lunedì 13 febbraio, e comunque sino al termine dei lavori di smontaggio della gru, nel tratto di Largo Fidi compreso tra Via delle Caserme e Via Adriana è vietata la circolazione veicolare ed è disposto il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli.
Tutto pronto per il Carnevale Maceratese 2023, giunto alla 33^ edizione, organizzato dalla Pro Loco di Piedirpa con il patrocinio del comune di Macerata, che si svolgerà domenica 19 febbraio nella tradizionale location dei giardini Diaz.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, dell’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi, del presidente e della segretaria della Pro Loco Piediripa Romualdo Rapanelli e Pina Ramaccioni.
I carri allegorici e i gruppi mascherati daranno vita a una giornata che si prospetta di grande festa, divertimento e spensieratezza e che avrà come madrina e ospite d’onore la conduttrice televisiva Adriana Volpe che si è detta felice di tornare a Macerata.
"Passione, attaccamento alla città e voglia di far vivere un momento di spensieratezza e divertimento; la Pro loco di Piediripa, anche in questo 33esimo anno, ha dimostrato di saper proporre un Carnevale originale, moderno e innovativo in una giornata che assume anche un carattere sociale, inclusivo e di promozione per tutto il territorio – ha affermato il sindaco Sandro Parcaroli -. L’Amministrazione e la città ringraziano la Pro loco di Piediripa e tutte quelle persone che ci permettono di essere orgogliosi di far parte di una comunità che è sempre in continua evoluzione e che è in grado di promuovere e voler bene alla città con eventi di forte richiamo".
"Regaleremo alla città e a tutti coloro che arriveranno a Macerata una domenica di festa come è nelle nostre migliori tradizioni – è intervenuto l’assessore agli Eventi, Riccardo Sacchi -. Il Carnevale rappresenta un invito alla festa e al sano divertimento per bambini e famiglie, generando al contempo un significativo ritorno in termini di immagine per la nostra città. La manifestazione, frutto di un intenso e appassionato lavoro, fa registrare numeri lusinghieri per quanto riguarda le presenze e gli spettatori che arrivano in città da ogni parte del nostro territorio, certi di trovare quello che sappiamo offrire: qualità, professionalità, divertimento".
"Anche quest’anno, sempre con tanto entusiasmo, abbiamo organizzato il Carnevale che ci ha regalato ogni volta tante soddisfazioni e fatto registrare una partecipazione di pubblico veramente notevole, in aumento di anno in anno nonostante le difficoltà - hanno detto il presidente e la segretaria della Pro Loco Piediripa Romualdo Rapanelli e Pina Ramaccioni -. Ci siamo sempre prodigati per mantenere l’iniziativa come una delle grandi manifestazioni per la città, grazie soprattutto ai nostri instancabili collaboratori e anche alla vicinanza e il sostegno dell’Amministrazione comunale".
Da Potenza Picena arriverà il carro "Mangiafuoco – La potenza del Carnevale", da Montegranaro "Benvenuti al polo", da Monte San Giusto "Herbie maggiolone tutto matto" e da Corridonia "Looney Tunes Show". A questi si aggiungeranno quelli allestiti dagli infaticabili soci della Pro Loco di Piedirpa, "Dolce carro" con leccornie, dolci e vino offerti dalla Pro Loco e dall’azienda agricola Lucangeli e quello di apertura della sfilata con tutti i collaboratori dell’associazione e le loro famiglie.
Previsto il Trenino del Carnevale Maceratese, dove potranno salire i bambini in maschera seguiti a piedi dai genitori, e la partecipazione di gruppi mascherati che allieteranno la kermesse e sono "Il gobbo di Notre Dame" dell’associazione I Nuovi Amci di Macerata, "Insieme lasciamo il mondo migliore di come lo abbiamo trovato" del gruppo Scout Salesiani Macerata 2, "Il gladiatore e gli antichi romani" di Montefano, "I frati ecoconfortuali e il miracolo del vino" da Sarnano, "Gli elfi della fortuna" di Madonna del Monte, "La Mogliano veneziana" di Mogliano, "A s…passo con Moira" da Passo di Treia, "Paw Patrol" da Mogliano e Gli Scapestrati.
Il Carnevale Maceratese sarà animato anche dal Corpo bandistico Città di Petriolo, da quello di Polverigi e dalla Banda La Lombarda anni 70 di Santa Maria Nuova e dal gruppo storico di sbandieratori “Combusta Revixi” di Corinaldo e majorettes.
Lavori al passaggio a livello di via Roma, cambia la viabilità a Macerata. La circolazione sarà temporaneamente regolamentata, da martedì 14 febbraio a mercoledì 15, per consentire l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria nei pressi del passaggio a livello.
L’ordinanza emessa dal Comando della Polizia locale prevede dalle ore 21:00 del 14 febbraio alle ore 6:00 del 15 febbraio in via Roma il divieto di transito con sbarramento in entrambe le direzioni di marcia eccetto veicoli di soccorso e pubblica utilità; l'obbligo di svolta a destra con immissione in contrada Fontescodella per tutti i veicoli provenienti dalla strada provinciale 77 con direzione periferia-centro, con sospensione temporale del divieto di transito eccetto residenti ed autorizzati; l'obbligo di svolta a sinistra con immissione sulla strada provinciale 77 per tutti i veicoli in uscita da contrada Fontescodella.
Si consiglia, in occasione dei lavori, il ricorso a percorsi alternativi. Per chi procede in direzione Sforzacosta: via Roma, via Mattei, via Cincinelli, contrada Valteia, SR485. Per chi procede in direzione Macerata: SR485, contrada Valteia, via Cincinelli.
Ancora truffe telematiche nel Fermano, che si sono concluse con 5 denunce da parte dei carabinieri. I militari di Montegranaro, al termine di indagini avviate dopo la denuncia presentata da un residente, hanno identificato e denunciato per truffa una 40enne della provincia di Caserta già nota per analoghi precedenti.
Aveva inviato degli sms aventi come mittente la banca di riferimento della vittima, con cui comunicava la presenza di operazioni fraudolente fornendo un link dove inserire dati della carta di credito per ottenere i rimborsi. La vittima ingenuamente ha fornito i dati richiesti per ben sei volte, non accorgendosi di aver operato sei bonifici per un totale di 600 euro a vantaggio della truffatrice.
Altra truffa a Porto San Giorgio dove i carabinieri della Stazione hanno individuato e denunciato un 23enne originario di Fermo, con altri precedenti di polizia. Aveva eseguito svariate giocate virtuali in un centro scommesse, accumulando in poco tempo un debito di 22mila euro. Quando il gestore lo ha invitato a saldare, il giovane ha simulato di effettuare un bonifico al telefono di 30mila euro, chiedendo di continuare a giocare. Ma si trattava di un raggiro.
Ancora a Montegranaro i militari hanno denunciato un 45enne dell'Umbria e un marocchino 40enne, entrambi noti alle forze dell'ordine, che avevano messo in piedi la truffa del Postamat. Simulando interesse per l'acquisto di merce sul sito 'Subito.it', hanno indotto la vittima a versare sul loro conto 1.700 euro, mentre era convinta di ricevere quella somma sul suo conto Poste.
A Monte Urano i carabinieri hanno denunciato un uomo del posto, con precedenti. Aveva incassato fraudolentemente circa 800 euro quali premi assicurativi per finte polizze auto che lui stesso aveva proposto alle vittime.
Sempre a Montegranaro altra truffa subita da un 20enne che aveva versato la caparra per l'affitto di un appartamento per universitari a Perugia, circa 300 euro senza poi ottenere quanto pattuito (tutto svoltosi su messaggistica Facebook). I militari hanno approfondito; dietro la truffa c'era un milanese classe 1977, che non si è era presentato a un appuntamento concordato a Perugia, rendendosi irreperibile.
L'amministrazione comunale di Corridonia ha aderito, a partire dallo scorso settembre 2022 al progetto "Scuole Sicure" del Ministero dell'Interno, e sta realizzando azioni e attività educative e di sorveglianza presso i plessi scolastici, con l'obiettivo di prevenire le dipendenze nei più giovani, grazie al sostegno delle abilità emotive, cognitive e relazionali.
"L’età dell’adolescenza è caratterizzata da una naturale curiosità, da una continua ricerca di nuove esperienze e da una generale insofferenza alle regole - sottolinea la vicesindaco Nelia Calvigioni -. Proprio in questa delicata fase di crescita è importante cercare di informare i ragazzi sui corretti stili di vita, per affrontare il problema delle sostanze alla radice. È parimenti importante favorire la partecipazione attiva dei ragazzi alle attività proposte: sono i cittadini del futuro e la prevenzione è fondamentale perché quando si arriva alla repressione è già tardi ed è una sconfitta per la nostra società".
In questi giorni nella scuola secondaria di primo grado "A. Manzoni", all’interno della settimana culturale, si stanno svolgendo incontri con gli studenti della seconda e terza media. A parlare con i ragazzi delle tematiche relative alla legalità sono scesi in campo il comandante della polizia locale di Corridonia, e il comandante e vice-comandante della stazione dei carabinieri.
Nelle classi è arrivato anche il cane molecolare della polizia locale di Tolentino, che è stato protagonista di un'esibizione. Agli incontri sono intervenuti lo psicologo Paolo Giubileo e il presidente dell'associazione "La Rondinella" Gaetano Angeletti, portando esperienze e testimonianze.
Nel mese di dicembre 2022 si sono svolti gli stessi incontri con gli studenti dell'Ipsia "Corridoni". Obiettivo del progetto è limitare, attraverso il supporto delle varie istituzioni, sia scolastiche che locali, il disagio e il danno che possono derivare da episodi di bullismo o cyberbullismo e informare affinché si eviti il consumo di droga e alcol.
Il progetto prevede anche l’aumento della videosorveglianza, puntando sull'ampliamento dell’attuale sistema di sicurezza urbana del Comune che fa capo alla centrale operativa della polizia locale con l'installazione di nuove telecamere in prossimità dei tre istituti scolastici di Corridonia: scuola Ipsia, scuola primaria Lanzi e scuola Media A.Manzoni.
Si è svolto lo scorso fine settimana a Sarnano il XII Meeting invernale con esercitazione del volontariato di Protezione Civile della Regione Marche. Un evento che ha ottenuto ampia partecipazione, confermandosi un successo, con circa 300 volontari presenti, organizzato dalla "Associazione Cb club Maceratese" in collaborazione con Anpas, con il Dipartimento di Protezione Civile Regionale, con il comune di Sarnano e il suo gruppo locale dei volontari di Protezione Civile.
"Il ringraziamento più sincero sia agli organizzatori del meeting che a tutti i volontari ed alla struttura della Protezione Civile regionale" ha sottolineato il sindaco di Sarnano Luca Piergentilini in una nota.
Torna, con la sua sedicesima edizione, il Trofeo Valleverde a Macerata, ecco come cambia la viabilità. È stata emessa una nuova ordinanza del comando della Polizia locale per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale in occasione della gara ciclistica in programma domenica 12 febbraio, con partenza alle 8:30 da via Teresa Noce a Piediripa e arrivo sulla stessa via alle 13 circa.
Disposto il divieto di transito con chiusura delle strade interessate (via Teresa Noce e via 8 Marzo) dalle 8:15 alle 13 circa. Il provvedimento prevede anche le seguenti restrizioni:
- È vietato il transito di qualsiasi veicolo non al seguito della gara, in entrambi i sensi di marcia del tratto interessato dalla competizione;
- È fatto vietato a tutti i veicoli di immettersi nel percorso interessato dal transito dei concorrenti;
- È fatto obbligo a tutti i veicoli provenienti da strade o da aree che intersecano il transito dei concorrenti, di arrestarsi prima di impegnarla rispettando le segnalazioni manuali o luminose degli organi preposti alla vigilanza o del personale dell’organizzazione;
- È fatto obbligo ai conducenti di veicoli e ai pedoni di non attraversare la strada;
- È istituito il divieto di sosta con rimozione forzata valido dalle 7 alle 14 sulle strade interessate.
"Gli agricoltori marchigiani, al pari dei colleghi del resto della Penisola, si trovano a dover fare i conti con una situazione sempre più preoccupante, che li vede stretti nella morsa tra remunerazioni sempre più insoddisfacenti e costi di produzione che, al pari delle tariffe energetiche, hanno raggiunto livelli record, nonostante timidi segnali di miglioramento; a fronte di queste condizioni, è importante poter registrare l’attenzione della politica e delle istituzioni".
Lo sottolinea il presidente della Copagri Marche Andrea Passacantando, che è stato ricevuto dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per un confronto sullo stato e sulle prospettive del Primario.
"Si è trattato - spiega Passacantando - di un incontro interlocutorio molto positivo e costruttivo, durante il quale ho avuto modo di illustrare al Presidente, registrando la sua piena sintonia, quelle che saranno le principali linee programmatiche del mio mandato, durante il quale intendo continuare ad adoperarmi per rilanciare la figura dell’imprenditore agricolo e, in particolare, dell'agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, partendo dai positivi intenti del testo finalmente all’esame del Parlamento".
"Le ricadute della nuova Pac sul territorio marchigiano, unitamente alla sempre più innegabile importanza della ricerca e dell'innovazione applicate all'agricoltura, anche e soprattutto in termini di multifunzionalità e di diversificazione del reddito, solo stati alcuni degli altri temi affrontati", aggiunge il presidente.
"Abbiamo inoltre concordato sulla consapevolezza che l’agricoltura, insieme al turismo, all’enogastronomia, all’artigianato, alle tradizioni, alla cultura e alla tipicità del territorio, possa rappresentare un volano economico importante, in un grande gioco di squadra che ci deve portare a ad essere coltivatori dell’ambiente e del territorio", conclude Passacantando, ringraziando Acquaroli per la grande sensibilità dimostrata verso le tematiche affrontate.
Nuovo ribaltamento in Cassazione per un'altra delle sentenze emesse sulla vicenda delle cosiddette 'spese facili' in Consiglio regionale Marche tra il 2008 e 2012: in questo caso la Suprema Corte ha annullato il verdetto di condanna emesso nell'ottobre 2021 a carico dell'ex vice presidente dell'Assemblea legislativa Giacomo Bugaro e dell'ex presidente della Regione Gian Mario Spacca ai quali erano stati inflitti rispettivamente un anno e mezzo, e un anno e 8 mesi di reclusione per peculato, pena sospesa, dalla Corte d'appello di Perugia.
La Cassazione ha rinviato gli atti alla Corte d'appello di Firenze per un nuovo procedimento. Ancora non si conosce la motivazione. Nel procedimento, in cui si contestava l'utilizzo di fondi pubblici per attività non prettamente legate a quella consiliare dei Gruppi, dopo lunghe e articolate indagini della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Ancona, erano stati chiamati in causa 60 ex consiglieri e addetti ai Gruppi.
Nella prima tornata procedimentale, davanti al gup, in 55 avevano scelto il rito ordinario e cinque l'abbreviato tra cui Spacca e Bugaro, e altre tre persone poi assolte in seguito. Per i primi 55 il proscioglimento decretato dal gup era stato annullato dalla Cassazione, dando vita a un nuovo procedimento poi 'spezzettato' tra rito ordinario e abbreviati, questi ultimi conclusi tra assoluzioni e una prescrizione.
Per Spacca e Bugaro, assoluzioni in primo grado e in appello ad Ancona, revoca parziale dell'assoluzione in Cassazione, nuova condanna nell'appello bis di Perugia per spese residue ammontanti a qualche centinaia di euro (ad esempio per Bugaro erano spese postali e convegni) e, infine, revoca della condanna in Cassazione. Ora atti alla Corte d'appello di Firenze per entrambi, difesi dagli avvocati Maurizio Barbieri e Davide Toccaceli di Ancona; al momento, confermano i legali, non si conosce ancora la motivazione del verdetto.
Questa mattina, presso il liceo classico e linguistico Giacomo Leopardi di Macerata, il colonnello Nicola Candido (comandante provinciale dei carabinieri di Macerata), accompagnato dal maggiore Giulia Maggi (comandante dei carabinieri di Tolentino), ha tenuto un incontro dedicato a tutte le classi prime del primo liceo, che ha visto la partecipazione di 40 studenti in presenza presso la biblioteca scolastica e di circa 120 studenti collegati in videoconferenza dalle proprie aule.
L'appuntamento con i ragazzi, richiesto dalla dirigente scolastica Angela Fiorillo, durante una settimana organizzata e dedicata ad attività di didattica alternativa, si è sposato con il progetto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri sulla cultura della legalità, portato avanti dal Comando Provinciale di Macerata di concerto con le iniziative auspicate sul sentito settore dalla Prefettura.
Alla base c'è la finalità, a fianco di famiglie e insegnanti, di contribuire allo sviluppo di una coscienza sociale fondata sul rispetto e la condivisione delle regole e delle leggi. I carabinieri, negli ultimi mesi sono entrati in numerose scuole del territorio per parlare con i ragazzi di tante tematiche - quali educazione alla legalità ambientale, sicurezza stradale, rischi correlati al mondo degli stupefacenti, pericoli della rete – o per descrivere la struttura e i compiti dell'Arma dei Carabinieri anche nei settori di specialità.
Il colonnello Candido si è rivolto alla attentissima platea di giovani studenti per parlare in primis del concetto di legalità, coscienza sociale, desiderio di essere protagonisti attivi e consapevoli della cultura del rispetto.
Il focus si è poi incentrato in particolare sui rischi legali e per la salute connessi al mondo degli stupefacenti e dell’abuso di alcol e sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo. Sono stati toccati anche argomenti quali l'uso consapevole dei social e della rete internet, per far comprendere ai ragazzi la necessità di adottare misure prudenziali e idonee a evitare di incappare in malintenzionati e cyber criminali. I giovani presenti, attraverso numerose domande, hanno mostrato maturità e consapevolezza riguardo a temi tanto delicati.
Tragedia A14, il caso finisce in Parlamento con un’interrogazione dei deputati del Partito Democratico Augusto Curti e Irene Manzi, con il sostegno dei colleghi della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici Marco Simiani, Chiara Braga, Sara Ferrari e Christian Diego Di Sanzo.
"Tramite questo atto sollecitiamo il Ministero dei Trasporti ad una definitiva soluzione delle criticità più volte sottolineate, che sono causa di una impressionante sequela di incidenti, anche mortali, occorse negli anni presso il tratto autostradale A/14 Pedaso/Grottammare".
"Si tratta di circa 16 km in cui si sono consumate troppe tragedie, ultima in ordine di tempo quella occorsa sabato 4 febbraio - si legge nell'interrogazione -. A perdere la vita, in questo caso, sono stati l'atleta paralimpico Andrea Silvestrone di 49 anni e due suoi figli minorenni. Un terzo figlio, anch’esso a bordo del veicolo, è stato trasportato all’Ospedale di Torrette in gravi condizioni".
"Questo segmento viario è purtroppo tristemente noto per una pericolosità che esubera qualsiasi riscontro statistico. Concausa degli eventi è individuabile nella presenza di numerose gallerie, la cui larghezza di carreggiata oscilla sui valori minimi consentiti, spesso con imbocco in curva e, in alcune ore del giorno, con luce solare in posizione tale da abbagliare i guidatori - puntualizzano i deputati Curti e Manzi -. Un tratto, inoltre, in cronico stato di manutenzione e, di conseguenza, reso oggetto di circolazione ristretta per la chiusura dei settori interessati e l’insediamento dei cantieri. Non è un caso se molti degli incidenti, si siano verificati proprio all’interno delle gallerie sottoposte a doppio senso di marcia".
Nell'interrogazione si chiede, quindi, "quali iniziative intenda avviare" il Governo "presso il Soggetto Gestore affinché il Piano di Manutenzione venga definitivamente ottimizzato e si proceda ad una decisa accelerazione dei lavori e della messa in sicurezza del tratto autostradale interessato".