La diciannovesima giornata di Eccellenza vede infiammare l’attesissimo derby fra Civitanovese e Maceratese, una rivalità che va oltre i fini di classifica come testimonia il sold-out registrato oggi al Polisportivo di Civitanova. I tanti tifosi accorsi allo stadio hanno assistito ad una gara ricca di emozioni pur se povera di reti, con i biancorossi che conquistano il vantaggio al 5’ del secondo tempo e non lo mollano fino al fischio finale.
La partita si apre con le due squadre subito aggressive ma a partire meglio è la Civitanovese, che già al 10’ arriva a un passo dal sorpasso grazie all’azione di Spagna. Immediata la risposta dei biancorossi che dopo il rintocco del quarto d’ora arrivano davanti alla porta avversaria con Di Ruocco, poco freddo di fronte all’estremo locale. Poco da segnalare fino alle fasi finali del primo tempo, quando al 40’ capitan Visciano è costretto ad abbandonare il campo in barella per infortunio. Ultimo brivido per la Maceratese allo scadere: Buonavoglia salta Gagliardini ma, allungatosi troppo la palla, non riesce a centrare la porta. Il parziale rimane fermo sullo 0-0.
La ripresa si apre con il gol del vantaggio per la Maceratese: a cinque minuti dal calcio d’inizio è Gomis (50’) a siglare la rete del sorpasso per lo 0-1. La Civitanovese incassa e prova a ripartire ma fa fatica a sfondare la difesa ospite e la partita si congela a centrocampo. Nelle battute finali di gioco, i rossoblù assediano l’area della Maceratese ma non riescono a costruire occasioni concrete. Il triplice fischio sancisce la vittoria definitiva dei ragazzi di mister Pagliari, per la delusione dei tantissimi tifosi rivieraschi.
(Foto di Francesco Tartari - IG Sport 47)
Il Carnevale è la festa per eccellenza, amata sia dai grandi che dai più piccoli. Un periodo dell’anno dedicato allo scherzo e al divertimento, durante il quale si può giocare con le idee e dare sfogo alla propria fantasia.
Quando si fa riferimento a questa festa, non si può non pensare ai famosi carri allegorici, che nei prossimi giorni animeranno il Carnevale sfilando per le varie piazze di tutta Italia. Ammirandone la bellezza, spesso e volentieri ci si può chiedere come questi carri vengano realizzati.
Ne abbiamo parlato con Gianni e Morena Cuccioletta, che da ormai vent’anni realizzano carri di Carnevale con i loro amici e i loro famigliari a Corridonia.
"Alla base di tutto c’è tanta passione - ci dice Gianni - Io sono un grandissimo amante del Carnevale, mi piace molto come festa. Con la nascita di mio figlio, ci siamo appassionati ancora di più alla realizzazione dei carri. È sicuramente un impegno importante, soprattutto in fatto di tempo. Aspettiamo sempre con grande attesa questo periodo dell’anno, che rappresenta anche una bellissima occasione per stare tutti assieme".
Oltre al lavoro e alla passione, infatti, in casa Cuccioletta c’è una splendida atmosfera che accompagna tutti coloro che partecipano alla realizzazione dei carri. Il tema che Gianni, Morena e i loro famigliari hanno scelto per questa edizione del Carnevale si ispira al Re Leone.
"Noi ragazzi del carnevale di Corridonia quest'anno abbiamo incentrato il nostro carro sulla famosissima storia del Re Leone - ci spiega Morena -. Questo cartone è molto amato dai bambini perché racconta una meravigliosa storia di amicizia e coraggio, ma al tempo stesso invia un messaggio importantissimo che interessa anche noi adulti. Ci fa capire che di fronte alla violenza fisica e verbale è importante trovare la forza di ribellarsi, riuscendo, anche grazie al supporto di chi ci vuole bene, a mettere all'angolo il bullo di turno".
"Questo tema, così delicato e così prepotentemente attuale, non può che portarci a riflettere, spronandoci a lanciare un messaggio fortissimo a tutti coloro che ogni giorno subiscono soprusi: che voi siate donne, uomini, ragazzi o bambini ricordate che non siete soli; non chiudetevi nel silenzio e non scappate lontano per paura del giudizio altrui come ha fatto il leoncino Simba", conclude Morena.
Scegliendo questa tematica, dunque, l'obiettivo è anche quello di affrontare una problematica sociale rilevante e lanciare un importante messaggio: "Siate coraggiosi, chiedete aiuto a chi vi ama e siamo sicuri che riuscirete a scacciare la iena 'ridens' di turno e una volta sconfitta, ricordatele che nella vita ride bene, chi ride ultimo".
A bordo del carro figurano tutti i personaggi principali dell’amatissimo cartone animato. “La chicca” in più è rappresentata sicuramente dal mega testone della iena posto sul lato anteriore. Un pezzo unico, arrivato direttamente da Viareggio, patria italiana del Carnevale.
I ragazzi di Corridonia sfileranno con il loro carro a Trodica domenica 28 gennaio. Attraverseranno nei giorni successivi tutti i paesi del maceratese per poi terminare la propria corsa martedì 13 febbraio con il Carnevale Passotreiese.
"Non basta non dimenticare, conoscere soltanto con la mente, occorre non scordare, non fare uscire dal cuore". Con queste parole di Lucrezia Ercoli si è concluso ieri sera ad Ancona lo spettacolo “La banalità del Male”, evento di chiusura della Giornata della Memoria che ha voluto celebrare la memoria della Shoah attraverso le chiavi della pop filosofia e il contributo che la cinematografia ha dato al racconto dell’Olocausto.
Lo spettacolo inedito, ideato da Lucrezia Ercoli a cui ha partecipato il docente e scrittore Andrea Minuz, ha voluto raccontare come il cinema ha affrontato il tema dell’Olocausto e della Shoah impreziosendo la narrazione attraverso alcuni punti di vista filosofici come quello di Adorno secondo cui era impossibile fare arte dopo la Shoah: "Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto barbaricoù", fino alla famosa teoria di Hannah Arendt sulla “banalità del male” che ha dato il titolo allo spettacolo.
Il docente Andrea Minuz ha tenuto una lectio sul cinema della Shoah attraverso tre film che, pur nella loro differenza artistica e narrativa, hanno segnato uno spartiacque nel racconto dell’Olocausto: Schindlers’ list di Steven Spielberg, La vita è bella di Roberto Benigni e Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.
Toccanti ed emozionanti le esecuzioni live della band Factory che per l’occasione ha arricchito l’ensemble con la voce chiarissima della piccola Asia Sardella, soli 7 anni, che in apertura ha cantato Gam Gam. E poi ancora la musica del violino con la colonna sonora di John Williams per Schindler’s list, ma anche brani che hanno raccontato Auschwitz come l’omonima canzone di Francesco Guccini o “Il carmelo di Echt” di Franco Battiato col suo riferimento ad Edith Stein.
Una serata realizzata in collaborazione con il comune e con la comunità ebraica della cittadina dorica rappresentata da Marco Ascoli Marchetti e che ha registrato il tutto esaurito con spettatori prenotati (i biglietti erano andati esauriti in poco più di 5 minuti il giorno di apertura delle prenotazioni) provenienti da tutte le Marche.
In apertura i saluti dell’amministrazione comunale con l’assessore alla cultura Anna Maria Bertini: "Abbiamo voluto questa serata un po’ diversa rispetto ai momenti istituzionali e alle commemorazioni della Shoah - ha detto la Bertini - Grazie a Popsophia abbiamo cercato di dare in chiave filosofica una lettura del tema dell’Olocausto”.
"Partecipare alla Giornata della Memoria non è un evento felice - ha aggiunto Marco Ascoli Marchetti - e quest' anno lo è ancora un po' meno. 'Il mai più' che ogni anno pronunciamo si è ripresentato e il ricordo di quanto successo è oggi quanto mai necessario. Ricordare significa mantenere le persone in vita ecco il valore della memoria ed è questo che noi vogliamo fare".
Presente alla serata alla Mole Vanvitelliana anche Donatella D'Amico, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale che ha sottolineato come questa giornata sia centrale per la formazione extra curriculare degli studenti delle Marche: "Oggi per le 229 scuole di tutta la Regione è stata una giornata importante. Sentiamo forte il vento delle guerre e non c’è chi ha ragione e torto. È sangue, terrore, violenza. Riscoprire nella scuola la libertà da ogni violenza è fondamentale".
Una serata di beneficenza oranizzata dal Club Kiwanis di Macerata si è svolta al ristorante "Le Case" di Macerata nella serata di sabato. Il Kiwanis è una comunità globale di club i cui soci e partner si impegnano a migliorare la vita dei bambini il cui motto è "Serving the Children in the world".
Alla serata è intervenuto il dottor Mario Rosati, medico odontoiatra di Roma che in Africa ha ideato il progetto S.M.O.M. (Solidarietà Medico Odontoiatica nel Mondo). La presidente Patrizia Papetti ha ripercorso le tappe della esperienza del dottor Rosati, partito nel 2010 per l’Africa e arrivato a Zanzibar dove ha creato dal nulla due dental clinic.
E poi ancora in Madagascar con una scuola di odontotecnica poi una nave ospedale, la nave Elpisfino fino ad arrivare 5 anni fa in Benin a Kotunù dove ha fondato una scuola di formazione al lavoro, riconosciuta dal governo locale, dove si parla attraverso la lingua dei segni.
La scuola è rivolta ai ragazzi minorenni con difficoltà uditive, ma anche a ragazzi sani sebbene nella scuola tutti comunichino con il linguaggio dei segni. I giovani imparano così un mestiere, in particolare si formano cuochi e sarti, che potranno così essere inseriti nel mondo del lavoro e sostenersi economicamente.
Mantenere tutti questi progetti costa e così è nata una compagnia teatrale amatoriale "Matt’attori” per destinare gli incassi degli spettacoli ai progetti. Questo straordinario odontoiatra/attore è riuscito a raccogliere più di 50mila euro. La prossima edizione dello spettacolo sarà proposta dal 28 maggio sino al 2 giugno, al teatro Vascello di Roma.
Anche il Kiwanis Club di Macerata, che ha toccato con mano la realtà creata dal dottor Mario Rosati, ha voluto mostrare la propria solidarietà e stima all’ospite con una raccolta di fondi da devolvere a borse di studio per i ragazzi sordo-muti che frequentano la Scuola in Benin. Alla serata erano presenti numerosi ospiti ed autorità locali
Nella mattinata di oggi, alla presenza delle autorità militari, religiose e politiche della città di Porto Recanati, il sindaco Andrea Michelini ha provveduto al simbolico taglio del nastro della Casa delle Arti.
La struttura è destinata ad ospitare la creatività artistica dei ragazzi portorecanatesi. I lavori effettuati sono stati importanti: dall’ampliamento dei locali, alla cura degli ambienti, alla insonorizzazione delle pareti interne. Gli spazi sono ora fruibili e completi di ogni confort necessario.
Grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino, a nome di tutta l’amministrazione comunale ribadendo come, fin dal primo giorno di insediamento, abbia pensato ad una struttura come quella che è stata inaugurata oggi.
"La Casa delle Arti è a lui dedicata per il suo essere, da sempre, anima appassionata dei contesti artistici in tutte le sue forme, dai più semplici ai più grandiosi", così il sindaco Andrea Michelini ha ricordato il compianto Mario Riccetti durante la cerimonia.
Michelini, poi ha ringraziato la regione Marche per il contributo alla realizzazione, l'ufficio turismo e cultura, l'ufficio tecnico e gli operai del comune di Porto Recanati.
Con "L’elisir d’amore" si è conclusa sabato la quinta stagione lirica Civitanova all’Opera, con una rappresentazione che ha visto l’apprezzamento del pubblico presente al teatro Rossini.
Prima de "L’elisir d’amore", la stagione lirica ha visto la messa in scena di Rigoletto e dell’ormai tradizionale Concerto di Capodanno al teatro Annibal Caro.
A conclusione della serata e della stagione, il maestro Alfredo Sorichetti, direttore artistico della rassegna, ha voluto ringraziare il pubblico "perché senza di voi non avremmo potuto fare nulla. Siete calorosissimi. Quindi vorrei ringraziare tutto il nostro gruppo artistico e chi ci sostiene: sponsor, Azienda dei Teatri e Amministrazione comunale. Vorrei concludere con gli ultimi due ringraziamenti. Il primo va ai trenta ragazzi dell’IIS Da Vinci presenti in sala: con loro abbiamo avuto anche un significativo momento a scuola. E l’ultimo saluto va ai ventiquattro bambini e ragazzi che hanno fatto le comparse nel nostro L’elisir d’amore. Un conto è spiegare loro cos’è l’opera, un altro è portarli a viverla sul palco, perché quando si accende la musica si accendono le emozioni. Speriamo che possa rimanere in loro un ricordo speciale della serata".
Ricordando il cast, applaudito in sala, questo è stato formato da: Paola Antonucci (Adina); Reinaldo Droz (Nemorino); Davide Bartolucci (Belcore); Gianpiero Ruggeri (Dulcamara); Jessica Ricci (Giannetta). La regia è di José Medina, mentre la parte musicale è stata affidata al Coro Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina e all’Orchestra Sinfonica Puccini diretta dal maestro Alfredo Sorichetti.
(Credit foto: Luigi Gasparroni)
Incidente nella notte, auto si ribalta e finisce contro un albero a margine della carreggiata. È quanto avvenuto intorno alle 5:45 di oggi, in contrada Carrara, all'altezza del civico 9, nel territorio comunale di Barbara.
Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco dal distaccamento di Arcevia che, dopo aver messo in sicurezza la vettura per evitare che si rovesciasse completamente, ha estratto il conducente con l’ausilio di attrezzature specifiche affidandolo poi alle cure dei sanitari.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le vicende che possono insorgere tra condomini nei rapporti di vicinato.
Di seguito la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Porto Potenza Picena, che chiede: "A quale responsabilità può andare incontro chi compie dispetti ed appostamenti nei confronti della propria vicina di casa?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai controversi rapporti che possono insorgere tra condomini fino ad arrivare a causare quotidiane molestie in danno altrui.
A tal proposito, risulta utile riportare una vicenda recentemente affrontata dalla Suprema Corte, nella quale una donna si ritrova a dover fare i conti con un vicino di casa che è un vero e proprio incubo: la pedina, le fa dispetti, la aggredisce verbalmente, la minaccia.
A certificare la gravità della situazione è anche il fatto che la donna si sia decisa, alla fine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» così da poter evitare il contatto diretto col fastidioso vicino.
A fronte degli elementi probatori raccolti, anche per la Corte di Cassazione la donna è stata vittima del reato di stalking; in particolare, i magistrati sottolineano «la ripetitività e la consistenza dei comportamenti» dell'uomo, comportamenti che «avevano destabilizzato la donna, costretta a ricorrere alle cure di uno specialista per il grave stato di ansia prodottosi» e decisasi, infine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» per provare a ridurre il potenziale pericolo di un contatto con lo sgradevole vicino di casa.
Impossibile, quindi, ridimensionare tali episodi nel reato di molestie poiché le condotte da lui tenute hanno instillato un profondo timore nella vicina di casa, spingendola a «mutare le proprie abitudini di vita» e a «ricorrere a un sistema di videosorveglianza e di difesa della propria casa».
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che "il criterio distintivo tra il reato di atti persecutori e quello di molestie, consiste nel diverso atteggiarsi delle conseguenze della condotta che, in entrambi i casi, può estrinsecarsi in varie forme di molestie, sicché si configura il delitto di stalking di cui all'art. 612-bis c.p. solo qualora le condotte molestatrici siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia ovvero l'alterazione delle proprie abitudini di vita, mentre sussiste il reato meno grave di molestie di cui all'art. 660 c.p. ove le molestie si limitino ad infastidire la vittima del reato (Sez. 5, n. 15625 del 09/02/2021 Rv. 281029). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Nella mattinata di venerdì 26 gennaio, gli studenti delle classi quarte, ospiti dell’aula magna dell'Iis "M.Ricci", sono stati accompagnati dai ricercatori della base scientifica Concordia, di stanza in Antartide, in una passeggiata attraverso uno degli ambienti più ostili ed esclusivi del pianeta.
Grazie a un ottimo collegamento satellitare, gli scienziati Riccardo Scipinotti e Gabriele Garugatti, aderenti al progetto Ausda (Adotta Una Scuola Dall’Antartide) dell'Enea, hanno condotto gli studenti in un viaggio in diretta tra i laboratori e gli ambienti logistici, dentro e fuori la base italo-francese che dal 1996 opera sul Dome C, a oltre tremila metri di quota nel cuore dell’Antartide.
Con grande disponibilità e simpatia, i ricercatori hanno risposto alle domande di ragazzi e docenti, suscitando curiosità e magari, perché no, passione per un percorso di studi estremamente affascinante.
Treia piange la scomparsa di Don Vittorio Fratini. Classe '39, sacerdote dal 1965, da giovanissimo fu assegnato alla parrocchia SS. Annunziata di Treia dove venne accolto con entusiasmo, in particolare dai tanti giovani. Nel 1992 divenne parroco e ricoprì questo incarico fino a quando la salute glielo permise.
Chi ha avuto modo di collaborare con lui nelle varie attività pastorali si è sentito accolto totalmente per quel che era. Diverse generazioni di ragazze e ragazzi sono cresciute nella sua parrocchia, sentendola come casa loro. Don Vittorio ha sempre aperto le porte della sua chiesa per pregare e celebrare, ma la parrocchia, con lui, è anche stato un luogo privilegiato di incontro ed amicizia.
Chi amava la musica ha trovato un posto per suonare e cantare, chi il teatro un posto per recitare. C’è sempre stato un oratorio per crescere insieme, si sono fatte straordinarie esperienze di volontariato verso le persone in difficoltà. Don Vittorio ha conservato e trasmesso la fede, ma è anche stato aperto alle nuove esigenze della pastorale, per essere sempre vicino ai suoi parrocchiani.
Con lui hanno trovato impulso e slancio la Caritas, i campi-scuola, la Schola Cantorum, i giornalini della parrocchia, l’oratorio e il circolo giovanile, la radio parrocchiale. Nella sua vita non è mancato nemmeno lo sport come il calcio, il tamburello, la pallavolo e tante altre iniziative ricreative. Era appassionato di fotografia ed è stato membro del Foto Cine Club "Il Mulino".
Don Vittorio ammirava Papa Francesco, che lo definirebbe un pastore con l’odore delle pecore. In questi ultimi anni ha sperimentato la malattia, ma lui ha sempre reagito e non ha perso il sorriso. "Grazie Don Vittorio per tutto quello che hai fatto per noi", così lo ricordano i parrocchiani. Il funerale si terrà lunedì 29 gennaio alle ore 15 presso la Chiesa di San Michele a Treia.
Incidente a Pollenza: tre autovetture coinvolte. Il fatto si è verificato poco dopo le 16 di oggi, quando una squadra dei vigili del fuoco di Macerata è stata allertata ed è intervenuta lungo la strada provinciale 53 in contrada Cantagallo.
Le tre persone coinvolte nel sinistro sono state affidate alle cure del personale sanitario e tutti i mezzi implicati sono stati messi in sicurezza. Per due pazienti è stato necessario il trasferimento, per accertamenti, all'ospedale di Macerata. Non si trovano in gravi condizioni. Inizialmente era stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza, poi rivelatosi non necessario. La strada è rimasta chiusa al traffico sino al completamento delle operazioni di soccorso.
Aurora e Potenza Picena si dividono un punto nella sfida salvezza valevole per il diciannovesimo turno del Girone B di Promozione. Un pareggio che non serve ad accontentare le due squadre alla ricerca di punti per uscire dal fondo della classifica.
Il primo squillo è dell’Aurora che al 6’ prova a passare in vantaggio con la spaccata di Cela che viene pescato perfettamente al centro dell’area ospite. Il pallone si perde di poco sopra la traversa.
La gara è bloccata tatticamente ed il gioco è scandito da duri contrasti a centrocampo. Il ritmo non è altissimo a causa dei molteplici duelli e falli tra gli uomini in campo. Per segnalare la seconda occasione degna di nota bisogna attendere il 19’: Vecchione prova dalla lunga distanza ma il pallone si perde di molto sul fondo.
Il vantaggio dell’Aurora arriva alla mezz’ora, la punizione di Pucci viene respinta al limite dell’area e finisce tra i piedi di Ghannaoui che fa partire una conclusione che supera Giachetta.
La reazione della Potentina arriva al 33’: Ruggeri pesca David Nasif che prova a superare Cartechini di testa. L’estremo difensore dell’Aurora blocca senza problemi. Sul finire di primo tempo l’Aurora prova a raddoppiare con Damiano Cervigni che però non riesce ad indirizzare il pallone verso la porta. La prima frazione di gara si chiude con i locali avanti di una rete sugli ospiti.
Il pari del Potenza Picena arriva al primo vero affondo della ripresa. Al 54’ Ruggeri si incunea nell’area dell’Aurora e fa partire un tiro potente che viene deviato da Cartechini. Sulla ribattuta è Prosperi il primo ad arrivare sul pallone che prima sbatte sulla traversa e poi attraversa la linea di porta. La terna arbitrale attende qualche secondo prima di convalidare il goal che rimette in discussione le sorti dell’incontro.
Il Potenza Picena ritrova coraggio e sfiora il colpaccio con due occasioni nel finale. Al 79’ Ruggeri fa tremare la traversa direttamente da calcio di punizione. Un minuto dopo Pietrani appoggia per Vecchione che solo in area grazia Cartechini gettando il pallone sul fondo.
Il triplice fischio dell’arbitro arriva dopo quattro minuti di recupero con le due squadre che lasciano il terreno di gioco incoraggiate dai propri tifosi.
La Rhütten non si ripete a distanza di una settimana e cede di fronte al pubblico amico per 61-65 all’88Ers Civitanova rafforzata dal “totem” Amoroso che fa pendere l’ago della bilancia inesorabilmente su sponda rivierasca.
Eppure i biancorossi di coach Sparapassi avevano lasciato ben sperare i propri tifosi fino a tre quarti di gara, chiusi sul seppur minimo vantaggio di 45-43. Nel periodo conclusivo, ciononostante, è venuta meno la lucidità ai padroni di casa, imprecisi dalla lunetta e nel tiro dall’arco e poco fortunati in occasione di un contropiede che, se concluso positivamente, li avrebbe riavvicinati ai civitanovesi nella fase calda del confronto.
Vano l’impegno dell’ispirato Severini che ha infilato più volte la difesa dei neri ospiti sfruttando le sua spiccate velocità e rapidità. «Pensavamo di ripeterci dopo il successo corsaro di Fermo – ammette il diesse della Rhütten, Guido Grillo – ma, pur difendendo bene, ci siamo inceppati in attacco al momento di tentare il break. Con Piermattei ed il cecchino Strappaveccia ancora ai box abbiamo avuto meno soluzioni, eppure ci siamo anche venuti a trovare avanti di 10 lunghezze nel terzo periodo, con un parziale di 12-2 a cui tuttavia gli 88Ers hanno risposto con un 8-0 che li ha rimessi in gara. Decisivo, ma non è questa una sorpresa, l’asso Amoroso».
Archiviata con rammarico la gara con l’88Ers Civitanova, la Rhütten tenterà di... far saltare il Ponte. Alla palestra comunale di Morrovalle, sabato prossimo, con palla a due alle 19.00, sarà un match ad alta intensità. All’andata la Rhütten si impose per 72-66.
Il padre era stato un eroe nella lotta al nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale aiutando ebrei e prigionieri di guerra stranieri.
La storia, che è emersa ieri (vigilia del Giorno della Memoria), arriva da Macerata e ha per protagonista Mario Borroni, all'epoca un carabiniere appena ventenne. "Dopo la morte di mio padre e poi di mia madre Luciana - racconta per la prima volta, il figlio Renzo Borroni, 75 anni - nel sistemare le cose dei miei genitori ho ritrovato, in fondo a un cassetto, una vecchia lettera a firma di Lilly Breitel, una donna che, grazie alla professoressa di storia contemporanea Annalisa Cegna, ho scoperto essere un'ebrea di origine polacca, internata nei campi di concentramento prima di Lanciano, poi in quello di Pollenza e quindi di Sforzacosta in provincia di Macerata".
"Una lettera commovente che ha dato un senso ai racconti fugaci che ogni tanto papà faceva della guerra", spiega Renzo. "Oggi noi possiamo dire, con senso di profonda gratitudine - si legge nella lettera scritta a macchina con la data 15 settembre 1944 - che lei, in quel periodo, sotto la divisa di carabiniere, agì sempre con spirito di patriota, e servì sempre la causa della Liberazione, perché, ad esempio, lei, ricordiamo benissimo, aiutò molti inglesi, prigionieri, a fuggire dall'ospedale e intralciò sempre, efficacemente, le richieste al riguardo che le autorità fasciste facevano".
(Fonte Ansa)
Stamattina alle 10.30 al Parco Veragra l’Amministrazione comunale ha celebrato il Giorno della Memoria insieme alle alunne ed agli alunni della Scuola primaria “Olimpia” e della Scuola secondaria “Falcone e Borsellino”.
Il Vicesindaco Claudio Pianesi ha voluto ricordare così le vittime di quel terribile momento della nostra Storia che è la Shoah: “La Shoah rappresenta una ferita indelebile nella storia dell'umanità, una ferita che ancora oggi ci fa sanguinare il cuore. In quegli anni bui, milioni di esseri umani furono vittime di un odio inimmaginabile, di una brutalità senza precedenti. La nostra celebrazione odierna, permeata dalla memoria dell'Olocausto, richiama inevitabilmente la nostra attenzione sui conflitti che insanguinano il mondo contemporaneo".
"Non possiamo ignorare la sofferenza delle persone coinvolte nel tragico conflitto fra Israele e la Palestina, una regione dove le tensioni storiche si fondono con le sfide del presente, e le vite di molte persone sono segnate dalla paura, dalla perdita e dalla costante instabilità - prosegue - Allo stesso modo, non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle tragiche vicende del conflitto tra Russia e Ucraina, un confronto che ha colpito le famiglie, distrutto le comunità e ha portato a una sofferenza umana di proporzioni devastanti. L'ansia, la disperazione e la distruzione che accompagnano queste guerre, come tutte le guerre, sono dolorosamente palpabili".
"Nel momento in cui riflettiamo sulle tragedie che si svolgono in diverse parti del mondo, rinnoviamo il nostro impegno a promuovere la consapevolezza, l'educazione e la compassione. Solo attraverso la comprensione reciproca e il dialogo possiamo sperare di superare le differenze, costruire ponti anziché muri e contribuire a un mondo in cui le voci di pace siano più forti di quelle della discordia. Ringrazio tutti voi che oggi siete qui - conclude - grazie alla dirigente scolastica, alle Maestre e alle Professoresse che hanno raccolto il nostro invito a questa celebrazione, una partecipazione cui teniamo molto perché i giovani sono il futuro e solo guardando al passato questo futuro potrà essere migliore”.
Con commozione, bambini e bambine, ragazze e ragazzi hanno letto alcuni brani e poesie in memoria di quel periodo storico che ha contrassegnato la Storia in maniera atroce, riconoscendo e sottolineando, con il loro contributo, l’importanza di tenere sempre a mente che la coesione e l’armonia fra i popoli sono indispensabili per vivere in pace.
L’area di Porta Galiziano ha un nuovo volto: verrà inaugurato domani, domenica 28 gennaio 2024, alle ore 11, lo spazio, completamente riqualificato, che circonda il monumento di accesso al borgo potentino. “Un luogo simbolo – spiega la sindaca di Potenza Picena, Noemi Tartabini, – che abbiamo voluto rendere più fruibile, accogliente e vivibile, valorizzando la porta stessa seppur non interessata dall’intervento”. Il primo cittadino entra poi nel dettaglio dei lavori effettuati: “È stata rimossa e smaltita la vecchia pavimentazione e sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali con materiale idoneo, autorizzato dalla Sovrintendenza, così da consentire ai pedoni di costeggiare il monumento senza invadere l’area carrabile”.
“È poi stata effettuata una piantumazione negli spazi destinati al verde con l’installazione di relativo sistema di irrigazione. Si è lavorato sugli impianti, rinnovando completamente l’illuminazione che, anche in notturna, regala un colpo d’occhio nuovo sulla città. Infine, la scritta Potenza Picena, con logo della città, installata su uno degli spazi verdi”.
L’opera ha visto un importante contributo economico da parte del ministero: “Il costo complessivo di riqualificazione dell’area è stato di 110 mila euro di cui 90 mila euro di fondi ministeriali, grazie alla partecipazione ad uno specifico bando, e 20 mila euro provenienti dalle casse comunali. In questo cantiere hanno lavorato cinque ditte e la somma complessiva include, oltre ad Iva al 22%, la direzione lavori, l’attività di coordinamento con geometra esterno, l’Anac e il relativo adeguamento del prezzario che, nell’ultimo anno, è stato caratterizzato da un’impennata dei costi dei materiali”.
Rispetto al monumento, non interessato dall’intervento in oggetto, “l’amministrazione ha provveduto a risolvere le infiltrazioni di acqua esistenti. Ci dispiace non essere riusciti ad effettuare la pulizia in vista di questa inaugurazione, ma si tratta di un’operazione che richiede un progetto particolare, autorizzato dalla Sovrintendenza. Purtroppo, i canali di scolo esistenti non sono adeguati ad evitare che si creino macchie sulle pareti. Dunque, sarebbe necessario intervenire su di essi in maniera definitiva per evitare che il problema si ripresenti periodicamente. Ed è proprio questa la proposta che presentiamo alla Sovrintendenza”.
Infine, uno sguardo complessivo sulla città: “L’intervento nell’area di Porta Galiziano rientra in un progetto più ampio di riqualificazione del Borgo che coinvolge altri luoghi come via Le Rupi, la piazza Matteotti, la Torre Civica, il Teatro Mugellini. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per dare un volto nuovo alla città, che sia d’impulso non solo agli spazi, ma anche e soprattutto alla vita comunitaria”.
Femminicidi più che raddoppiati (da 3 a 7) nell'ultimo anno nelle Marche dove sono aumentati anche i reati connessi ad atti persecutori (da 461 a 478). I dati sulla cosiddetta violenza di genere sono contenuti nella relazione del procuratore generale della Corte d'appello di Ancona Roberto Rossi che intervenendo all'inaugurazione dell'Anno giudiziario nelle Marche ha parlato di "piaga".
Su questo fronte, ha riferito, che gli Uffici requirenti si sono "prontamente adeguati a livello di organizzazione interna" alle nuove normative riguardanti anche i termini entro i quali sentire le persone offese e valutare se applicare una misura cautelare.
Anche in termini di "tempestività dell'azione", ha osservato, "non si registrano criticità nel distretto e il numero di misure richieste (282) testimonia l'attenzione che viene data al fenomeno". "Nondimeno - osserva - i dati statistici riferiscono di come la situazione complessiva, lungi dal registrare una qualche flessione appare in costante aumento".
Elementi da cui, conclude il pg, "non può che trarsi la considerazione di come la mera azione repressiva, pur doverosa e necessaria, non sia da sola adeguata e sufficiente a contrastare il fenomeno ove non si agisca in modo incisivo e pressante sulla componente culturale ed educativa, in modo da sradicare la mentalità più diffusa di quanto probabilmente siamo disposti ad ammettere, che interpreta il rapporto sentimentale con la donna in termini proprietari e di dominio".
Preoccupazione destano anche i "fenomeni di criminalità minorile caratterizzati da un sempre crescente diffusione dell'uso di modalità violente". Tra i reati connessi: 39 rapine, 20 estorsioni, 264 procedimenti per violazioni di norme sugli stupefacenti, 16 per violenza sessuale anche di gruppo, 20 per reati di pedofilia e pedopornografia.
"Dati preoccupanti - commenta Rossi - se si considerano le dimensioni demografiche e le condizioni socio-economiche complessive del Distretto, che mostrano l'urgenza di interventi che vadano ben al di là di quelli della mera repressione penale". Su questo fronte, il pg segnala, una "clamorosa inadeguatezza dell'organico della Procura minorile composto da un Procuratore e un solo sostituto
Camilla Ruffini da Fiorello. L'anno nuovo inizia sotto una buona stella per la giovane cantautrice maceratese che, lo scorso 17 Gennaio, ha partecipato alla trasmissione “Evviva il Videobox” di Fiorello in onda su Rai 2.
Camilla è stata selezionata per cantare in anteprima il suo nuovo singolo "Mi dicono", in uscita il 16 febbraio per Astralmusic su tutte le piattaforme digitali.
Il brano, dalla sonorità pop/acustico, prodotto da Andrea Mei per Potemkinstudio con cui Camilla sta lavorando al suo nuovo progetto musicale, vanta anche la partecipazione del chitarrista maceratese Nazzareno Zacconi.
Si tratta di un brano intimo, che vuole far riflettere l’ascoltatore sulle maschere della quotidianità. “Troppo spesso lasciamo che la voce dei giudizi e delle parole altrui ci sovrasti – spiega l’artista - Allora perdiamo la nostra identità, la nostra sicurezza e indossiamo una maschera, allontanandoci da chi siamo e ciò che vogliamo veramente”.
“Credo che il punto di svolta sia imparare ad ascoltare noi stessi – prosegue - e dare priorità alla propria coscienza piuttosto che a ciò che ci viene detto dall’esterno. Non serve maschera, via tutto ciò che ci costringe e ci limita. Abbracciamo invece noi stessi, quello che siamo e che pensiamo davvero”. Tante sono le iniziative che bollono in pentola per la cantante maceratese: concorsi, esibizioni e tanta nuova musica.
Incidente a San Severino Marche: due donne finiscono all’ospedale. Lo schianto è avvenuto all’incrocio per la località di Parolito, lungo la Sp 127 che dalla città settempedana conduce a Tolentino.
Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, due autovetture – una Ford Fiesta e una Ford Ka - sono entrate in collisione questa mattina intorno alle ore 8,30. Uno dei due mezzi coinvolti nel sinistro, la Ford Ka, ha finito la propria corsa fuori dalla sede stradale. Sul posto anche i vigili del fuoco.
Entrambe le conducenti, due donne una di San Severino Marche e una di Tolentino, sono state trasferito all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” per accertamenti ma non sono gravi.
“Accendiamo tutti insieme un faro di speranza per un futuro di pace, perché la nostra testimonianza non sia solo commemorazione, ma impegno personale contro il male che può emergere quando permettiamo alla discriminazione e all'odio di fiorire”.
Con queste parole il sindaco Fabrizio Ciarapica ha aperto questa mattina la cerimonia per la Giornata della Memoria organizzata dal Comune di Civitanova Marche e Ufficio presidenza del Consiglio comunale all’ex ghetto ebraico della città Alta, in vicolo della Luna, in ricordo delle persecuzioni, dello sterminio del popolo ebraico e di tutti i deportati nei campi nazisti. Presenti insieme alle autorità civili e militari, l’Anpi locale, l’associazione Marinai d’Italia, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, la protezione civile, la polizia locale con il gonfalone civico.
“Riflettiamo sulla memoria dell'orrore e sulla forza della resilienza umana – ha detto il primo cittadino. Il 27 gennaio è un giorno di significato universale, un monito. È nostro dovere onorare la memoria delle vittime, affinché il passato non venga dimenticato e gli errori non vengano ripetuti. Che il ricordo di coloro che hanno sofferto e perso la vita durante l'Olocausto ci guidi nel nostro impegno quotidiano per un mondo più giusto e compassionevole. Grazie a tutti voi per essere qui a testimoniare l’impegno per la memoria e per un futuro di pace”.
Una celebrazione molto sentita, a cui si è unita l’Anpi locale, rappresentata dal presidente Francesco Peroni che è intervenuto ricordando l’orrore delle leggi razziali e la figura di Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma, tra le preminenti testimoni della Shoah italiana.
Amedeo Regini ha voluto poi ricordare un’altra donna ebrea Gina Cingoli, insegnante, la cui famiglia abitò a Palazzo Sforza, che dopo le persecuzioni subite non cessò mai di testimoniare sui valori dell'antifascismo e della libertà di tutti i popoli e Mario Beruschi, chiuso in un campo di detenzione che poi raccontò l’inferno di Auschwitz nelle scuole. La mattinata si è chiusa con la deposizione di una corona d’alloro presso la targa dell’ex ghetto ebraico e le note del Silenzio.
L’Amministrazione era rappresentata anche dal vicesindaco Claudio Morresi, insieme all’assessore Ermanno Carassai e ai consiglieri Paola Fontana, Piero Gismondi, Elisabetta Giorgini, Letizia Murri, Mirella Paglialunga, Silvia Squadroni. Presenti il neo coordinatore della protezione civile Silvia Del Medico, la comandante della Capitaneria di porto, Chiara Boncompagni, il dirigente del commissariato Fabio Mazza, Il tenente Francesco Magliocco, comandante della Compagnia di Civitanova della guardia di Finanza, la comandante della polizia locale Daniela Cammertoni e il comandante compagnia carabinieri Civitanova, capitano Angelo Chiantese.