Ast di Macerata, al via la collaborazione con le università di Parma e Ancona
A seguito della manifestazione di interesse, pubblicata nell’Albo Pretorio aziendale e rivolta alle pubbliche Università, con particolare riguardo a quelle che hanno istituito uno specifico centro di ricerca e formazione per management e con esperienza e competenza in tema di organizzazione sanitaria, l'azienda sanitaria territoriale di Macerata da domani inizierà la collaborazione con l’Università di Parma insieme con l’Università di Ancona con la finalità di supportare il lavoro della Direzione Generale nella redazione dell’atto aziendale.
Nella collaborazione tra enti pubblici, infatti, assume particolare rilevanza il contributo delle pubbliche università che attraverso le attività di ricerca, formazione, innovazione e programmazione, garantiranno un prezioso supporto operativo nella redazione del documento.
Il progetto selezionato si articolerà in quattro fasi, caratterizzate da attività di studio e formazione, a cominciare dal primo focus group con la direzione strategica per definire i principi ispiratori del modello organizzativo in coerenza con le indicazioni regionali, poi il secondo con le figure chiave individuate dalla direzione strategica per la raccolta della informazione necessarie per costruire un modello organizzativo aderente alle peculiarità aziendali e, infine, la definizione del progetto alla luce delle informazioni raccolte e la presentazione alla direzione della sintesi delle proposte.
L’atto aziendale individuerà le articolazioni territoriali e organizzative dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Giunta Regionale. La redazione di questo documento e la sua conformazione saranno utili a rendere più efficiente e migliorare l’organizzazione delle strutture sanitarie e amministrative, tecniche e professionali aziendali, nell'ottica di miglioramento dell’azione dell'ente per rispondere adeguatamente alle necessità di salute dei cittadini. L’atto aziendale dovrà necessariamente riflettere l’innovativa declinazione "territoriale" degli ambiti sanitario e sociale.
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