Le sbarre dei passaggi a livello restano abbassate per circa mezz'ora, il traffico va in tilt. È quanto avvenuto nel primo pomeriggio odierno nelle principali arterie stradali di Macerata, da via Mattei, a via Roma e via Spalato.
Il problema si è verificato sulla linea regionale che collega la stazione di Civitanova Marche a quella di Macerata, per via della mancata chiusura di uno dei passaggi a livello posti lungo il percorso a causa di un guasto improvviso mentre il treno era in transito, simile a quello riscontrato circa una settimana fa in via Roma (leggi qui).
Il convoglio è stato bloccato per diversi minuti, con conseguente ritardo nell'arrivo a destinazione presso la stazione di Macerata. Le sbarre, in ogni caso, si sono abbassate in automatico in base all'orario d'arrivo previsto dalla tabella di marcia. La situazione è stata ripristinata proprio in questi minuti, con conseguente deflusso del traffico.
Numerose segnalazioni sono pervenute alla Polizia Locale di Macerata, per via dei disagi causati agli automobilisti nella giornata di Carnevale.
La Provincia di Ancona diventa off limits: vietati gli spostamenti in entrata e uscita fino a domenica 21 febbraio. Lo comunica il presidente regionale Francesco Acquaroli,
A seguito del confronto con l’Istituto Superiore di Sanità e d’accordo con il Ministero della Salute, nel pomeriggio di oggi il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato un’ordinanza con la quale si mitigano, dalle ore 8 di domani mattina alle ore 24 di sabato, gli spostamenti da e per la provincia di Ancona, territorio che negli ultimi giorni ha registrato una tendenza in aumento del contagio da Covid-19 con la presenza di alcuni casi di variante inglese.
All’interno del territorio provinciale, tra i comuni, restano in vigore le regole della zona gialla e non sono previste chiusure di attività.
Questa decisione segue il confronto avuto con l’ISS, il quale ha analizzato i dati relativi alla situazione epidemiologica della Regione e della provincia di Ancona, in particolare relativamente al periodo di riferimento della settimana dall'8 al 14 febbraio. Come spiegato dal servizio Sanità, anche questa mattina nel corso dell’incontro che si è svolto in videoconferenza con il presidente Acquaroli, l’assessore Saltamartini, la dirigente dottoressa Di Furia e i sindaci dei Comuni dell’anconetano più interessati, la situazione epidemiologica è costantemente monitorata e resta sotto controllo. Il provvedimento precauzionale si è reso dunque necessario per mitigare i flussi dei cittadini e monitorare l’andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese, sul territorio anconetano e nel resto della regione.
Nel provvedimento adottato oggi dalla Regione, a decorrere dalle ore 8 del 17 febbraio 2021 e fino alle ore 24 del 20 febbraio 2021, non sono consentiti spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della Provincia di Ancona, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il transito sul territorio è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti dalla normativa vigente. Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento. La violazione della disposizione comporta l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 4 del d.l. 19/2020.
Resta sempre necessaria la massima cautela di tutti i cittadini nel rispetto delle norme anticontagio, a cominciare dal divieto di assembramento, dall’attenzione per le norme igieniche e l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale.
L’autocertificazione è quella in vigore a livello nazionale, scaricabile al sito https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2020-10/modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020.pdf
Di seguito il testo dell'ordinanza firmata dal presidente regionale:
L’Università di Camerino, da sempre attenta alle esigenze dei propri studenti nonché al rispetto e alla sostenibilità ambientale, anche grazie al prezioso lavoro della Commissione Sostenibilità, vuole fornire maggiori servizi agli studenti universitari, anche mediante modalità innovative e sostenibili, realizzate attraverso un ampliamento delle strutture destinate non solo alla didattica e alla ricerca, ma anche ai servizi agli studenti che vede fortemente impegnata l’Area Edilizia, Manutenzioni e Sicurezza dell’Ateneo diretta dall’ing. Gianluca Marucci.
L’ultimo progetto prevede all’interno del Campus la presenza di una ciclostazione per e-bike che potranno essere utilizzate dagli studenti universitari. L’e-bike è sicuramente una forma di mobilità che coniuga sufficienti condizioni di esercizio, di sicurezza e di sostenibilità ambientale.
Il progetto si articola in due fasi: nella prima è previsto un “noleggio tradizionale” presso il Campus universitario in via A. D’Accorso di 10 e-bike che nella giornata di oggi sono entrate in funzione, messe a disposizione anche grazie al lavoro del geometra Sergio Mancinelli della Contram; nella seconda fase, si prevede la messa in servizio di una ulteriore ciclostazione, realizzata da Unicam al Campus, che opererà mediante schede precaricate, con prelievo e riconsegna effettuati autonomamente da parte dei ragazzi.
Come progetto di più ampio respiro si intende, quindi, creare una rete di ciclostazioni che, posizionate nei punti più frequentati dagli studenti, il terminal bus, il Campus, gli impianti sportivi, il polo scientifico in via Madonna delle Carceri, garantiscano agli stessi di muoversi all’interno delle aree universitarie e dell’intera città di Camerino con 4 ciclostazioni integrate e funzionanti.
Una sinergia completa, dunque, tra gli enti della città verso la mobilità sostenibile che coinvolge l’Università, il Comune, la Contram, l’ERDIS e il CUS.
Il Presidente del Consiglio degli studenti, Riccardo Cellocco, il Rettore prof. Claudio Pettinari, il Presidente del CUS Stefano Belardinelli, hanno provato e consegnato le biciclette elettriche avviando così il servizio. Anche il sole ha accompagnato la prova delle e-bike riscaldando questa fredda giornata, quasi a voler salutare quest’ulteriore innovazione messa in pratica dall’Ateneo camerte con il Rettore in sella ad una KTM Macina con motore elettrico tra gli sguardi dei ragazzi.
Si è svolta in mattinata una riunione tecnica per la messa in sicurezza del porto di Civitanova Marche a cui hanno partecipato, in modalità streaming, il Sindaco Fabrizio Ciarapica, Nardo Goffi, dirigente del servizio tutela, gestione e assetto del territorio Regione Marche, Nicoletta Santelli, funzionario tecnico Regione Marche, l’Ammiraglio Enrico Moretti, direttore marittimo della Regione Marche ed Ylenia Ritucci, comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova.
L’incontro di oggi rientra in un processo di dialogo costante tra le parti per programmare e progettare i futuri interventi sul porto. La messa in sicurezza costituisce, non solo un importante obiettivo a vantaggio degli operatori portuali e della comunità civitanovese, ma anche un consistente inizio per la riqualificazione ed il rilancio del porto anche in ambito di attrattiva per yacht e grandi imbarcazioni.
A tal riguardo, riprendendo il progetto approvato in Regione Marche, la messa in sicurezza del porto prevede una prima fase inerente il prolungamento del molo est, al fine di consentire una maggiore protezione in caso di mareggiate, ed una seconda fase relativa alla costruzione di una nuova darsena a tutela dei diportisti.
La Regione Marche, ribadendo la volontà di operare investimenti sul porto civitanovese, ha annunciato che entro poche settimane sarà approvata una delibera di giunta regionale con l’assegnazione di risorse per il porto di Civitanova, parte delle quali utilizzate per commissionare uno studio, attraverso l’ausilio di un simulatore, propedeutico alle opere da realizzare, utile per capire se il progetto necessita di qualche modifica. Le parti intervenute si sono dichiarate d’accordo nel procedere con questo primo passaggio e ripromesse di riunirsi entro il mese prossimo.
“Esprimo la mia soddisfazione – ha dichiarato il Sindaco Ciarapica – per l’incontro odierno che è risultato estremamente proficuo. La messa in sicurezza del porto è il punto di partenza per una serie di opere e di interventi per un settore altamente strategico soprattutto per il turismo e la cantieristica. Ringrazio l’Ammmiraglio Moretti, la Regione Marche e la comandante della nostra Capitaneria Ritucci per questa azione combinata di tutti gli attori che apporta indubbi vantaggi per la città, la regione e gli operatori portuali”.
Il laboratorio U-TYM (Unicam Tests Your Mask), che effettua il servizio di test delle mascherine chirurgiche alle imprese manifatturiere che producono il dispositivo, è stato ufficialmente inserito nell’elenco della Regione Marche dei laboratori di prova.
Fin dall’inizio della pandemia, infatti, l’Università di Camerino ha messo subito in campo numerose attività nel settore della ricerca scientifica volte a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, tra cui l’allestimento proprio del laboratorio U-TYM – UNICAM Tests Your Masks. L’attività è effettuata presso il Laboratorio di Microbiologia ed è coordinata dal prof. Luca Agostino Vitali, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Anche in seguito alle numerose richieste da parte del mondo imprenditoriale e produttivo, l’Università di Camerino ha quindi costituito un laboratorio per eseguire alcuni dei test su mascherine chirurgiche previsti dalla normativa. I risultati di tali test, quando positivi, unitamente alla presenza degli ulteriori requisiti necessari dalle disposizioni normative e regolamentari, permettono, alle aziende di trasmettere domanda in autocertificazione all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per il rilascio del nulla osta alla produzione e alla commercializzazione (D.Lgs n.18 del 17 Marzo 2020), ovvero alla Regione per i dispositivi importati da paesi extra UE (art. 66 bis L. 77/2020).
“Sostengo da sempre – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che l'innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma; questo è uno dei principi della Terza Missione degli Atenei e questa volta abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica. Abbiamo fatto con orgoglio un grande sforzo per implementare la strumentazione a disposizione nei nostri laboratori e ringrazio i colleghi docenti e ricercatori che si sono subito resi disponibili per effettuare i test”.
“Questo riconoscimento da parte della Regione Marche – ha sottolineato il prof. Vitali –conferma la validità del nostro lavoro. Un importante riconoscimento ci è giunto anche a livello internazionale: la rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health” ha infatti appena pubblicato un lavoro di ricerca sull'analisi delle mascherine svolto da un team di partner tra cui figura anche il nostro laboratorio U-TYM. Il team è composto da ricercatori di sette università italiane, che hanno risposto all'emergenza COVID con il set-up di laboratori per l'analisi di mascherine secondo le norme tecniche di riferimento e in regime di deroga.
Nel lavoro, che vede tra i coautori oltre al prof. Vitali anche la prof.ssa Dezemona Petrelli della Scuola di Bioscienze e medicina Veterinaria di Unicam, sono riportati i dati di analisi di mascherine di vario genere raccolti in cinque mesi di attività, da aprile ad agosto 2020.
Per avere tutte le informazioni sulle attività di ricerca Unicam nell’ambito del Covid-19 e per eventuali richieste di collaborazione, l’Ateneo ha attivato la pagina https://aripro.unicam.it/content/laboratorio-di-certificazione-delle-mascherine nonché la casella mail covidresearch@unicam.it, alla quale si può scrivere per avere un primo contatto ed essere indirizzati agli interlocutori più opportuni dall’Area Ricerca, Trasferimento tecnologico e Gestione progetti di Unicam.
Nel corso della seduta del Consiglio regionale odierna, è stata presentata l'interrogazione della consigliera pentestellata Simona Lupini (Movimento 5 Stelle) sulla vicenda del forno crematorio di Tolentino.
“La costruzione di un forno crematorio suscita giustamente preoccupazione nei residenti - ha affermato Lupini -, per i rischi ambientali e di inquinamento. Dopo aver ospitato per anni una discarica, quello di Tolentino è un territorio che si merita di respirare, e non metaforicamente”.
E oltre al lato ambientale, la consigliera Lupini mette l’accento anche su un vuoto legislativo: “La Regione Marche nel 2009 ha emanato una normativa sui cimiteri, ma nel Regolamento non si fa accenno al tema dei crematori. Con l’interrogazione di oggi, chiediamo alla Regione di attivarsi col Comune e di sospendere la costruzione del crematorio, finchè non ci sarà una legge con criteri chiari in merito.”
L’appello finale di Lupini è stato rivolto al Comune: “Il Comune di Tolentino ha giustificato il forno crematorio con l’esaurimento dei loculi nel cimitero: ma non ci sono lavori di ampliamento previsti. Prima di costruire un impianto potenzialmente inquinante, a ridosso del centro abitato, il Comune ha l’obbligo di estendere gli spazi del cimitero. Ci batteremo per tutelare la salute e il benessere dei cittadini di Tolentino”.
Il parere dell'Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in merito è stato il seguente: "La legge 130 del 2001 prevede un piano di coordinamento per quanto riguarda la realizzazione degli impianti di cremazione, che nella nostra Regione non è stato ancora elaborato. È necessario tener conto di avviare procedimento di regolazione della materia, avviando un approfondimento specifico. Va coperta questa lacuna normativa, mi impegno personalmente a farlo".
In vista dell’avvio della campagna regionale di vaccinazione anti Covid-19, organizzata a partire da sabato 20 febbraio per gli over 80 dalla Regione Marche tramite l’azienda sanitaria unica regionale, il comune di Civitanova ha attivato due sportelli informativi per fornire assistenza a chi necessita di aiuto nella compilazione dei moduli obbligatori da consegnare prima di effettuare la vaccinazione o affiancare chi non sia riuscito ad effettuare le prenotazioni telematiche.
Si ricorda che possono ricevere il vaccino tutti coloro che si sono prenotati al numero tel. 800.00.99.66 o sul sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.
A Civitanova sono 3314 i cittadini nati prima del 1° gennaio 1942 che hanno diritto alla somministrazione delle due dosi del siero usato al fine di prevenire la malattia Covid-19 causata dal virus Sars-CoV-2, che potranno recarsi presso il Centro civico Risorgimento in via Ginocchi (zona chiesa San Giuseppe) con orario continuato dalle 8 alle 20. Coloro che si recheranno al centro vaccinale dovranno avere con sé la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento validi e possibilmente la modulistica compilata in modo da ridurre i tempi di attesa e ottimizzare il percorso.
Proprio per snellire le pratiche burocratiche, il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha predisposto l’apertura di uno specifico servizio sia a Palazzo Sforza (accesso unico in vicolo Sforza) che alla Delegazione della Città Alta (ex Tribunale). Inoltre ha richiesto la collaborazione della Protezione civile che sta distribuendo la modulistica alle Farmacie (comunali e private), chiedendo ai farmacisti di partecipare all’iniziativa informando i cittadini e consegnando i tre fogli da compilare con la nota informativa a chi ne farà richiesta.
“La fascia della popolazione interessata in questa fase richiede una particolare attenzione – ha dichiarato il sindaco Ciarapica spiegando il ruolo del Comune nella imminente campagna di vaccinazione agli anziani. Sono in contatto costante con i tecnici dell’Asur e stiamo seguendo passo passo l’avvio della somministrazione del siero, in modo da poter agevolare le persone avanti con gli anni, che non possiedono un personal computer o una stampante e non possono contare sulla presenza di amici o familiari. Civitanova non si è mai sottratta e fa la sua parte dall’inizio della pandemia, prima con la realizzazione del Covid center e poi con la campagna di screening con i tamponi gratuiti. Proseguiamo a dare servizi, perché vogliamo dimostrare ancora una volta la nostra vicinanza alla popolazione con questi sportelli di aiuto. Da un confronto con l’Asur, si attendono oltre 230 vaccinati al giorno al centro civico Risorgimento e questo fino al 13 marzo, quando si ritornerà nella struttura per completare la profilassi con la seconda iniezione. La mia raccomandazione a tutti i nonni è di non perdere questa occasione così importante per la salute”.
Per coloro che non potranno recarsi al centro civico, la Regione sta predisponendo un servizio specifico.
Il Punto unico di accesso dell’Ambito XIV (in vicolo Sforza) e il punto alla Delegazione (ex Tribunale) saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00. I moduli sono disponibili anche sul sito del comune di Civitanova Marche.
"Se è vero che le nostre mense sono inserite all’undicesima posizione nella classifica nazionale di una rivista online dedicata al tema, è anche vero che sono precedute da altre importanti realtà il cui sistema organizzativo si discosta molto dal nostro e i cui punti di forza non sono la cucina interna ma altri e importanti fattori: cibo sano, locale, legato alle stagioni, cucinato bene, esperti di riferimento, controllo costante con tutte le professionalità coinvolte. Per cui forse le nostre mense non sono così perfette come si tende a definirle e se il servizio fosse stato di qualità sicuramente non ci saremmo mossi".
A dirlo è l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta dopo che ieri, in Consiglio comunale, si è discusso del progetto di sperimentazione che si sta analizzando in relazione alle mense scolastiche.
"Mense per le quali il bilancio comunale investe pesantemente – continua l’assessore Cassetta -. E che abbiamo scoperto non dotate tutte della stessa strumentazione per preparare un cibo sano e nutriente. Dotate di uno solo abbattitore per 13 mense (installato solo a dicembre 2020) non tutte organizzate con personale adeguatamente formato e aggiornato (solo sei le ore di formazione fatte dai cuochi lo scorso anno). Mense che occupano 43 tra cuochi e aiuto cuochi, chi a tempo pieno chi part-time, 7 scodellatori esterni per una produzione media giornaliera di 1646 pasti. Mense che benché per molti genitori funzionino bene potrebbero, secondo il nostro parere, essere ulteriormente migliorate grazie a una possibile riorganizzazione che stiamo analizzando da mesi e che continueremo ad analizzare avendo come obiettivo quello di una mensa di qualità e partecipata dato che tutti saranno coinvolti in percorsi di approfondimento, controllo, proposte e suggerimenti".
"Mense che nel bilancio comunale creano un disavanzo annuo di 1.254.351,00 stando ai dati dell’ultimo bilancio 2019 - continua la Cassetta -. Un disavanzo che purtroppo pesa nel bilancio comunale benché riceva un rimborso dal Ministero di circa 200mila l’anno per il Progetto Mense Verdi Bio. Un disavanzo creato da un costo del personale che pesa sul servizio offerto in modo pesante, con costi per oltre 1 milione di euro a fronte di costi per il cibo di circa la metà. La sperimentazione che stiamo valutando permetterebbe un accantonamento ipotizzato di circa 60mila euro, senza nessun licenziamento e nessun taglio al personale. Sessantamila euro che sono di tutti e che, nel caso specifico, saranno destinati per una educazione alimentare e per un controllo maggiore".
"L’ipotesi che stiamo ancora vagliando, dopo aver coinvolto cuochi, dirigenti, genitori con i Comitati mensa, Asur, ascoltato esperti e consulenti è quella di provare ad ampliare un sistema che funziona per la scuola Padre Matteo Ricci da tre anni e non ha mai creato criticità. Non si tratta di un processo di esternalizzazione, non sarà eliminato il biologico e non ci sarà nessun catering dal momento che il processo di preparazione dei pasti rimane totalmente in gestione diretta; nessuna mensa interna verrà smantellata nell’ipotesi allo studio – ha chiarito l’assessore all’Istruzione -. Da sempre i pasti vengono anche trasportati alla scuola IV Novembre, via Verdi, Primaria della Pace, e Natali un giorno a settimana. L’unica variante, rispetto a oggi, risiede nel fatto che nelle mense riceventi il secondo piatto e il condimento verranno trasportati da una mensa a un’altra con un tempo di percorrenza di pochi minuti garantendo massima sicurezza e qualità di modo da garantire tutte le proprietà organolettiche del cibo che non subirà sbalzi termici".
"A tal proposito ricordo che anche attualmente il cibo viene cotto prima e mantenuto a temperatura fino al momento del servizio. Verrà stilato inoltre un aggiornamento del Piano di autocontrollo che prevede la rilevazione puntuale delle temperature del cibo presso la mensa di destinazione. Le mense serventi sono state scelte nelle immediate vicinanze di quelle riceventi. La preparazione del cibo da veicolare è suddivisa in più mense proprio per non creare squilibri e sovraccarichi di lavoro e consentire che la cura del pasto non venga alterata" puntualizza Cassetta.
"La nuova organizzazione consentirebbe una riduzione delle ore lavorative, corrispondenti a tre unità di personale a tempo pieno; le prossime cessazioni dal servizio di personale di ruolo, quindi, non verranno rimpiazzate. Si riducono anche le ore di scodellamento (-36 ore settimanali) – ha aggiunto l’assessore -. Abbiamo già preso contatti con l’Università, con lo Slow Food Marche e con esperti e nutrizionisti di fama nazionale per programmare una serie di lezioni e progetti di sensibilizzazione sul tema. Inoltre è stato espressamente chiesto alla Regione di poterci coinvolgere in programmi e progetti legati ai Distretti del Cibo Biologico che possano permetterci, appena scadrà l’appalto di fornitura, di rivedere il piano di acquisto dei prodotti per le mense".
"Nessuno ha intenzione di mettere a rischio la sicurezza alimentare dei nostri alunni, nessuno ha intenzione di licenziare il personale, nessuno ha intenzione di smantellare 13 mense per il cui allestimento e funzionamento sono stati spesi dei soldi pubblici, ma crediamo sia un dovere e diritto poter analizzare le varie questioni che sono state poste da una parte della popolazione senza pregiudizi o pressioni, ascoltando tutti e rispettando le idee di tutti" ha concluso la Cassetta.
È un’annata particolarmente difficile per l’Ascoli. La squadra marchigiana dopo la prima parte di stagione si trova a dover lottare con le unghie e con i denti per allontanare lo spettro della retrocessione e dei play out.
Un compito non facile per la squadra di Sottil che deve ritrovare entusiasmo, cattiveria e soprattutto punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Nella seconda parte di stagione, secondo gli esperti di scommesse, la squadra può regalarsi un cammino importante verso la salvezza, anche se non sarà di certo facile scalare la classifica allontanandosi dalla zona play out.
Il campionato di Serie B è da sempre un campionato lungo e difficile nel quale non mancano mai i colpi di scena e per questo nulla è ancora deciso per i bianconeri marchigiani.
La sfida con la Reggiana
Nell’ultimo turno di campionato l’Ascoli ha perso in trasferta contro la Reggiana a causa di un calcio di rigore trasformato da Ardemagni. I marchigiani sono rimasti in dieci per gran parte della partita a causa dell’espulsione di Caligara. Nonostante l’uomo in meno i marchigiani hanno ben coperto il campo ed in più occasioni hanno sfiorato il pareggio anche se in inferiorità numerica. Una prestazione che da un lato lascia l’amaro in bocca ai tifosi ed al tecnico, ma che dall’altro lascia ben sperare in vista delle prossime partite.
Per fare ciò il tecnico Sottil dovrà puntare tutti sui propri uomini migliori a disposizione nella rosa dell’Ascoli. A partire dal bomber Federico Dionisi che dopo anni di gol in maglia Frosinone ha deciso di sposare la causa Ascoli ed è pronto a trascinare la squadra verso l’importante traguardo della promozione. Un attaccante che come dimostrato nel corso degli anni può davvero fare la differenza nella serie cadetta. Sta al tecnico Sottil trovare la chiave di volta per utilizzare nel miglior modo possibile le caratteristiche tecniche del bomber Dionisi.
Proprio contro il Frosinone, in maglia Ascoli, è arrivato il gol numero 100 in Serie B. Una rete siglata su calcio di rigore che ha permesso all’Ascoli di pareggiare contro i ciociari ed al bomber di raggiungere un traguardo importantissimo e tanto atteso, proprio contro la sua ex squadra.
Altro protagonista di questa squadra è Oliver Kragl. Il forte esterno tedesco, in prestito dal Benevento, è uno dei punti forza della squadra marchigiana e può fare la differenza con le sue incursioni e con i calci da fermo. Kragl, infatti, è uno dei maggiori interpreti dei calci da fermo del campionato cadetto e dalle sue punizioni possono arrivare punti importanti per la salvezza di una squadra che ha bisogno di curare soprattutto i particolari per portare a casa un risultato fondamentale come la salvezza.
È online il bando per partecipare al “Premio Antonio Megalizzi” istituito dall’Università di Macerata in collaborazione con Pindaro Eventi destinato a tesi di laurea magistrale discusse nell’Ateneo maceratese nell’ambito delle scienze politiche e sociali.
Chi era Antonio Megalizzi? È stato un giornalista italiano, ideatore e caporedattore di Europhonica, un network che riunisce varie radio universitarie italiane con l'obiettivo di raccontare agli studenti le dinamiche dell'Unione Europea. È scomparso prematuramente a seguito dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre 2018, dove si trovava per seguire l'ultima plenaria dell'anno del Parlamento europeo. Megalizzi sognava un’Europa più unita e inclusiva.
Per mantenere vivo il suo messaggio, UniMc ha bandito una borsa di studio da 2.500 euro per tesi che mettano in risalto orizzonti e idee per l’Europa nell’ottica di un umanesimo innovativo, capace di tenere insieme passato e futuro. Tra le possibili linee tematiche oggetto delle tesi ci sono: la questione della cittadinanza, l’identità in ottica storico-filosofica, la dimensione comunicativa e il ruolo dei media, il dialogo interreligioso, l’evoluzione dell’Unione europea, le politiche e i diritti, ecologia e sostenibilità, migrazioni e generazioni.
La Commissione, nominata dal rettore, valuterà le tesi dei candidati al premio in base a criteri predefiniti come l’originalità dell’elaborato, il rigore scientifico e metodologico, la completezza di trattamento dell’argomento e dei risultati. La graduatoria sarà pubblicata online. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 31 agosto. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.unimc.it alla sezione Ateneo, bandi e concorsi.
"La nomina dell'avvocato Giulianelli come garante dei diritti della persona è un atto fazioso e arrogante, frutto di un mercimonio tra le componenti della maggioranza". È quanto afferma il presidente del gruppo consiliare regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
"Seppur con poche speranze, avevamo auspicato che la destra-destra al governo della Regione Marche mostrasse più rispetto istituzionale e maggiore considerazione per un tema delicato come quello dei diritti. Invece, ancora una volta, dobbiamo prendere atto di una decisione frutto di faziosità, arroganza e inadeguatezza, che, nello specifico, va a ledere i principi di autonomia e imparzialità richiesti dalla figura dell’Ombudsman".
"Come già detto, non intendevamo chiedere alla maggioranza di rinunciare alle proprie prerogative - aggiunge -, ma ci sembrava che intorno alla scelta del profilo cui affidare la tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione per i prossimi cinque anni, ci si potesse confrontare in maniera serena e costruttiva per il bene della collettività".
"L’imposizione del nome dell’avvocato Giancarlo Giulianelli, noto anche per essere stato il legale di Luca Traini, protagonista nel 2018 della drammatica sparatoria per le vie del centro di Macerata contro persone di origini sub-sahariane, rappresenta una radicale negazione di questo metodo. La nostra contrarietà non deriva tanto dalla sua legittima collocazione politica, quanto dalla sua candidatura a sostegno dell’attuale presidente Acquaroli nelle ultime elezioni regionali, che pregiudica a nostro modo di vedere, la sua indipendenza" accusa Mangialardi.
"La sua nomina, infatti, appare come un vero e proprio mercimonio tra le diverse componenti della maggioranza, che squalifica la figura del Garante dei diritti delle persona, riconducendola a oggetto di sottobosco governativo per collocare chi non è riuscito a entrare in consiglio regionale attraverso la sana competizione elettorale" conclude il capogrugruppo regionale del Pd.
Alle prime ore del mattino di sabato scorso, al culmine di un’articolata e complessa attività di indagine coordinata dal Procuratore Giovanni Giorgio, i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno portato a termine 13 misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Macerata, dottor Bonifazi nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari, tutti di nazionalità nigeriana, responsabili del delitto di spaccio di eroina ceduta nel periodo compreso tra gennaio 2017 e ottobre 2020.
L’individuazione di tutti i singoli episodi di spaccio delle sostanze stupefacenti, ha permesso di ricostruire una definita reta di illegalità nella città di Macerata: svariate cessioni di eroina fatte da 18 cittadini nigeriani, di cui 13 destinatari delle misure di custodia cautelare in carcere e 5 denunciati all’Autarità Giudiziaria in stato di libertà.
L’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobilee si è sviluppata anche attraverso l’effettuazione di molteplici servizi di appostamento e di pedinamento, che hanno consentito di ricostruire il modus operandi degli spacciatori. Ognuno, dislocato autonomamente sul territorio, riforniva più tossicodipendenti. I pusher venivano immediatamente rimpiazzati, dopo un determinato periodo di spaccio, con connazionali provenienti da altre province, al fine di eludere i controlli e le indagini delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’operazione, sono state eseguite mirate perquisizioni domiciliari, col supporto di operatori dei reparti Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofili della Questura di Ancona.
Tra gli spacciatori già catturati sabato scorso, tutti senza fissa dimora, in esecuzione del provvedimento del GIP,c’è anche il cittadino nigerino arrestato in flagranza di reato il giorno prima per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio, dopo un rocambolesco inseguimento in auto avvenuto a Morrovalle.
Il soggetto – una volta notato il personale della Questura ha ingoiato 14 ovuli di eroina, avendone spacciato uno- in precedenza - ad un tossicodipente.
I particolari sull'operazione sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa, presso la caserma "P.Paola" di via dei Velini, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, del Questore della provincia di Macerata Vincenzo Trombadore e del Commissario Capo Squadra Mobile Macerata, Matteo Luconi.
“Le 13 ordinanze adottate dal GIP attestano il persistente impegno del personale della squadra mobile della Questura di Macerata nel contrasto alla criminalità extracomunitaria – ha esordito il Procuratore Giorgio - in questo caso specifico parliamo di quella nigeriana, una comunità presente a Macerata che avuto il suo momento di triste fama nell’omicidio di Pamela Mastropietro, e che oggi prosegue con la sua attività illecita ma portata avanti con modalità diverse rispetto al passato”.
“Prima avevamo delle zone fisse in cui si svolgeva il mercato della droga mentre ora, a seguito delle attività di controllo, gli spacciatori arrivano da fuori Macerata attuando quella tecnica che in gergo viene chiamata 'mordi e fuggi' – spiega il Procuratore Capo della Repubblica - ovvero si dirigono in determinati luoghi dove effettuano la compravendita e poi ,dopo aver riscosso l’incasso, tornano nei paesi vicini in cui risiedono. La particolarità di questi soggetti è data dal fatto che quando si accorgono che sono sotto osservazione dalla polizia giudiziaria, o si disfano delle dosi in loro possesso oppure le ingeriscono con evidente rischio per la loro incolumità - sottolinea – I consumatori di sostanze stupefacenti in questa provincia sono presenti in un numero significativo quindi parallelamente la domanda è elevata”.
“Il nostro compito è quello di svolgere un’azione repressiva – conclude Giovanni Giorgio - più forze di polizia sono presenti sul territorio, compresa la Locale, maggiore sarà l’effetto deterrente in quanto quando un soggetto che vuole spacciare si accorge che è un attività difficile da realizzarsi per via dei controlli a qual punto la situazione generale potrà solo migliorare”.
“L’attività di indagine è nata a fine 2019 e ha messo in luce un duplice dato – ha illustrato Matteo Luconi Commissario Capo Squadra Mobile Macerata- il primo denota la professionalità dei soggetti destinatari delle misure cautelari e il secondo riguarda la mobilità degli stessi”.
“Tutti questi soggetti smerciavano in maniera capillare le sostanze stupefacenti negli ambiti cittadini del capoluogo – ha precisato - è stato accertato che l’eroina veniva trasportata in ovuli messi in bocca e questo risalta la scaltrezza ma anche la loro pericolosità sociale. Dopo un periodo determinato di spaccio i soggetti venivano strategicamente rimpiazzati per rendere più difficile la loro identificazione da parte delle forze di Polizia”.
“I nostri controlli hanno ricostruito una rete di spaccio in ambito cittadino che abbraccia un periodo che va dal 2017 al 2020 – ha chiarito il Commissario Luconi - è stato inoltre accertato che le singole cessioni hanno assicurato un notevole profitto e ogni dose di sostanza stupefacente, corrispondente a 0,5 grammi, veniva pagata circa 25-30 euro”.
L’Ufficio del Garante regionale dei diritti della persona ha un nuovo titolare. Si tratta dell’avvocato maceratese Giancarlo Giulianelli che è stato eletto alla votazione di ballottaggio (nelle precedenti quattro votazioni non era stato raggiunto il quorum dei 2/3 dei votanti) dall’Assemblea legislativa con 18 preferenze contro le 9 attribuite all’avvocato del foro di Ancona, Manuela Caucci.
Giulianelli succede nell’incarico all’avvocato anconetano Andrea Nobili, il quale aveva comunicato pubblicamente l’intenzione di non ripresentare candidatura.
A partire dal primo febbraio, come previsto dall'ordinanza sindacale del primo cittadino Sauro Scaficchia, sarà possibile recarsi al percorso turistico che porta sino alla Lame Rosse, dal lunedì al venerdì.
È, invece, prevista la chiusura a tutti del percorso turistico che dalla diga del Lago di Fiastra conduce alle Lame Rosse, alla Grotta dei Frati, alle Gole del Fiastrone e alla Valle del Rio Sacro nei giorni festivi e pre-festivi, ad eccezione di coloro che vi si recano per comprovate esigenze lavorative.
"Le persone le quali non si adeguino senza giustificato motivo, saranno sanzionate con l'applicazione della sanzione amministrativa da 25 a 500 euro" si legge nell'ordinanza del primo cittadino Sauro Scaficchia.
Il provvedimento resterà in vigore sino al 30 aprile.
L’avvocato Riccardo Callea è il nuovo amministratore unico di Assem Spa e l’ingegner Ermanno Frontaloni è il nuovo amministratore unico di Assem Patrimonio Srl.
La nomina è stata ufficializzata dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dinnanzi ai vertici delle due società, dimessisi il 25 gennaio scorso, e al direttore generale, Pavio Migliozzi, durante l’ultima assemblea ordinaria dei soci.
“Auguro ai nuovi vertici societari buon lavoro e li ringrazio per aver accettato questo prestigioso incarico” ha sottolineato il primo cittadino settempedano subito dopo aver rinnovato i vertici delle due società municipalizzate.
L’azienda Assem nasce come azienda Elettrica Municipale nel 1913 per la distribuzione dell’energia elettrica. In questo settore, oggi come allora, l’azienda cura e gestisce anche il servizio di pubblica illuminazione e delle lampade votive cimiteriali occupandosi della manutenzione e della costruzione di nuovi impianti.
Dal 1994 l’Assem da azienda municipalizzata è stata trasformata in azienda speciale, acquisendo personalità giuridica e assumendo la caratteristica di ente pubblico economico.
Dal 1996 sono stati affidati all’azienda anche i servizi acquedotto e depurazione delle acque reflue e, quindi, la gestione integrata dell’intero ciclo idrico mentre dal 2000 Assem si occupa pure del servizio di distribuzione e vendita del gas metano. Successivamente, dal 2002, la vendita è stata conferita a Prometeo e Assem ha mantenuto la distribuzione insieme a quella dell’energia elettrica. Oggi la società continua ad occuparsi del ciclo idrico integrato, della pubblica illuminazione e delle lampade votive cimiteriali.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4962 tamponi: 2995 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1320 nello screening con percorso Antigenico) e 1967 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 9,2%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 277: 58 in provincia di Macerata, 87 in provincia di Ancona, 65 in provincia di Pesaro-Urbino, 18 in provincia di Fermo, 29 in provincia di Ascoli Piceno e 20 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (31 casi rilevati), contatti in ambito domestico (53 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (79 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (14 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (17 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 77 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1320 test e sono stati riscontrati 48 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,24% oggi, rispetto al 21,29% di ieri.
Da oggi, 16 febbraio, fino a domenica 21 febbraio il parco di Villa Lauri e i Giardini Diaz rimarranno chiusi al pubblico.
La chiusura delle due aree verdi si è resa necessaria a causa delle condizioni del terreno, con presenza di neve e ghiaccio, che delle alberature. Ad oggi, infatti, non possono essere garantite le condizioni di fruizione in sicurezza di entrambi i parchi che riapriranno però regolarmente lunedì prossimo, 22 febbraio, con il consueto orario 8 – 16.30.
"Luca Ceriscioli, positivo al Covid, è stato ricoverato all’ospedale San Salvatore di Pesaro. Fortunatamente non ha problemi respiratori, ma solo una febbre persistente che dura da più di dieci giorni". A comunicarlo, in una nota, è il segretario regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli. Ceriscioli si trova nel reparto di Medicina dell'ospedale pesarese, dopo essere stato contagiato dai genitori (anche il padre era stato in ospedale).
L'ex presidente regionale, 55 anni, in carica dal 2015 fino allo scorso settembre, ha guidato la Regione Marche nella prima fase della pandemia, mettendosi anche in urto con il Governo Conte, quando decise, a febbraio, di chiudere le scuole per evitare la diffusione del contagio. Sua anche la scelta di rivolgersi a Guido Bertolaso per realizzare un ospedale sul modello di quello della Fiera di Milano.
Il Covid Hospital di Civitanova Marche, avviato tra molte polemiche la scorsa primavera, ospita attualmente oltre 50 degenti, oltre ad alcuni pazienti provenienti dall'Umbria. Oggi il presidente del Consiglio regionale Dino Latini gli ha inviato un saluto all'inizio della seduta, ricordando anche i tanti marchigiani alle prese con il covid. Sono oltre 8.000 gli attualmente positivi (ricoverati e persone in isolamento domiciliare) nelle Marche.
"Auguri di pronta guarigione Luca, e un abbraccio da parte di tutte e tutti noi!" ha chiosato Gostoli.
"Forza Luca, un grande abbraccio e rimettiti presto! Un in bocca al lupo a te e a tutti i ricoverati nei reparti covid della nostra regione: siete in ottime mani". Questo il pensiero rivolto all'ex governatore dall'ex consigliere civitanovese della Regione Marche, Francesco Micucci.
Vince ancora la S. Stefano-Avis di Porto Potenza nel campionato di serie A. Sabato, nell’esordio casalingo al PalaPrincipi i portopotentini hanno vinto facile contro Sassari.
Sempre in controllo i padroni di casa, concentrati in fase difensiva ed efficaci in avanti.
Una vittoria che mantiene i ragazzi di coach Roberto Ceriscioli saldamente al comando della classifica del girone A con 6 punti, a punteggio pieno dopo le vittorie a Sassari, a Padova e, appunto, sabato contro di nuovo la Dinamo Lab.
Ma coach Roberto Ceriscioli non si accontenta e chiede di più ai suoi, consapevole della straordinaria brevità di questo campionato rispetto a tutti gli altri: “Proprio questa caratteristica – dice il coach -rende il torneo di quest’anno incredibilmente intenso. Ogni minuto di ogni partita deve essere sfruttato per raggiungere la forma giusta, sia fisica che mentale. Contro Sassari, invece, ho visto i miei ragazzi meno intensi di quanto li vorrei. Mai come in questo campionato chiedo loro il massimo della determinazione e della concentrazione su ogni pallone, dal primo all’ultimo minuto di gara”.
Una delle migliori peculiarità dei portopotentini emersa anche dal match contro gli isolani è quella di non avere un piccolo manipolo di grandi realizzatori ma di avere molti punti distribuiti in più mani e di riuscire a mandare a canestro molti giocatori. Sabato i ragazzi erano contati, visti i 4 giocatori non convocato perché positivi al Covid19, ma degli 8 in distinta tutti sono andati a punti (Schiera 2, Ghione 10, De Boer 7, Miceli 5, Giaretti 21, Stupenengo 4, Castellani 6, Bedzeti 16). E, di questi 8, ben 3 sono andati in doppia cifra.
Una leadership realizzativa, quindi, molto ben diffusa in campo.
La S. Stefano-Avis prossima settimana giocherà ancora al PalaPrincipi. Sabato alle ore 16 sarà la volta di Padova, altro match non solo da non prendere sottogamba ma soprattutto, come predica incessantemente coach Ceriscioli, da capitalizzare in ogni azione per oleare i meccanismi, migliorare la complicità in campo e raggiungere, dopo tanti mesi senza partite ufficiali, il giusto ritmo e intensità, in vista del turno successivo.
Ricordiamo che la seconda fase del campionato, quella dei quarti di finale, avrà inizio il 6 marzo con gli incontri incrociati, tra i due gironi A e B, prima–quarta e seconda-terza con il ritorno che si giocherà il 13 marzo.
Le semifinali andranno in scena il 20 e il 27 marzo mentre lo spettacolo delle finali inizierà con gara 1 il 10 aprile.
Intanto nei prossimi giorni verrà definita anche la data per il recupero della partita contro Giulianova. Il derby dell’Adriatico tra S. Stefano-Avis e Amicacci Giulianova, lo ricordiamo, era stato rimandato per i casi di positività tra i portopotentini.
Nel posticipo serale del ventiquattresimo turno al Braglia di Modena i gialloblù padroni di casa tornano alla vittoria, rompono il digiuno di gol e risalgono sul podio del girone B a quota 44 punti.
Marchigiani vogliosi di riscatto dopo il pari per 1-1 nel derby di domenica scorsa con la Vis Pesaro, emiliani reduci da due pari consecutivi, prima con la Triestina e poi nell’ultimo turno con il Ravenna, a quota 5 punti nelle ultime 5 gare (di cui le ultime 3 senza reti, ultimo successo datato 24 gennaio nel match con il Gubbio).
Stesso undici di otto giorni fa per mister Colavitto, diversi invece i cambi per Mignani. Nelle fila dei canarini, con Pierini ancora infortunato, il portiere Gagno non al meglio e il terzino Bearzotti squalificato (al suo posto Mattioli), a vincere i rispettivi ballottaggi erano Narciso tra i pali, Tulissi, Luppi e Spagnoli nel reparto offensivo, in mediana conquistavano la maglia Muroni, Gerli e Castiglia, in difesa tornava Zaro (con i gradi da capitano).
A sbloccare subito il match per i padroni di casa, aggressivi e compatti sin dalle prime battute, era uno dei protagonisti del match di andata, Pergreffi. A Macerata la sua espulsione consentì ai biancorossi di guadagnare spazi e fiducia per una storica vittoria in rimonta, questa sera invece il classe 1988 ex Piacenza gonfiava la rete alla prima occasione utile. Al minuto 2, sugli sviluppi di un corner assegnato tra le proteste ai locali, il numero 4 risolveva una mischia spedendo la sfera alle spalle di Vitali.
Il Modena premeva subito sull’acceleratore alla ricerca dell’immediato raddoppio per mettere in ghiaccio la contesa, il Matelica, dopo aver trovato le misure, provava invece a sorprendere Narciso con gli spunti di Moretti ed un’altra splendida rovesciata di Leonetti.
I gialloblù riuscivano comunque a siglare il 2-0 poco dopo il quarto d’ora, con l’incornata vincente di Muroni, ma una parabola perfetta di Volpicelli dalla distanza (ottavo centro stagionale) accorciava le distanze intorno alla mezz’ora, riaprendo i giochi.
Nella ripresa purtroppo ancora una rete in avvio condizionava la gara dei biancorossi. L’ennesimo penalty fischiato contro e realizzato da Luppi portava a tre le marcature per i locali.
La reazione degli uomini di Colavitto non si faceva attendere e passava soprattutto per una bellissima punizione calciata da Volpicelli di poco oltre la traversa e per un altro tentativo dell’attaccante partenopeo nel finale.Al 22’ st era stato infatti Muroni a imporre il quarto e definitivo sigillo sulla gara, con una bella conclusione che valeva la doppietta personale.
Risultato da archiviare in fretta: giovedì si tornerà di nuovo in campo all’Helvia Recina per la sfida con il Mantova.