L’iniziativa "Sempre aperti a donare" arriva a Civitanova Marche e Corridonia, dove McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald doneranno 200 pasti caldi ogni settimana, fino a marzo ad alcune strutture caritative del territorio che offrono accoglienza a persone e famiglie in difficoltà, convenzionate con Banco Alimentare Marche.
Il ristorante McDonald’s di via Silvio Pellico a Civitanova Marche e quello di Via E. Mattei presso il Corridomnia Shopping Park a Corridonia saranno coinvolti da vicino nel progetto: il team di lavoro dei ristoranti si occuperà della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti all’Associazione ICare Onluse al Banco di Solidarietà di Macerata.
Le donazioni nelle città di Civitanova Marche e Corridonia fanno parte del progetto "Sempre aperti a donare", lanciato da McDonald’s, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Banco Alimentare.
L’iniziativa, partita nel mese di dicembre, vuole portare conforto a chi è in difficoltà; per questo, il progetto prevede la donazione di 100.000 pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzo alle strutture di accoglienza che ospitano famiglie e persone fragili in diverse città italiane.
Incidente questa mattina, poco dopo le ore 9, lungo la Strada Provinciale 502 “Cingolana” in viale Santa Margherita, nella frazione di Cesolo di San Severino Marche.
Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Locale, tre veicoli sono rimasti coinvolti nello schianto verificatosi poco prima dell’incrocio per il cimitero della frazione settempedana provenendo dalla città e in direzione Cingoli.
Un fuoristrada Toyota Rav4 si è ribaltato finendo su di un fianco a margine della carreggiata. Le condizioni del conducente del suv sono apparse subito gravi. Trasferito in codice rosso all’ospedale di Macerata non sarebbe comunque in pericolo di vita.
Tra gli altri mezzi coinvolti anche una monovolume Citroen Berlingo, che ha riportato evidenti danni sul lato anteriore sinistro e il cui conducente è rimasto ferito in modo lieve, e un autocarro Isuzu P75 del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti del consorzio Cosmari.
A dare supporto alla Polizia Locale, giunta sul posto con tre pattuglie, anche squadre dei Vigili del Fuoco e dell’Anas.
Diramati i calendari della Pool Promozione. Squadre in campo già da domenica prossima (28 febbraio) per l’inizio della seconda fase. La CBF Balducci HR Macerata e il Cuore di Mamma Cutrofiano dovranno però aspettare, perché le rispettive avversarie, Eurospin Ford Sara Pinerolo e Acqua&Sapone Roma Volley Club, devono disputare, proprio domenica, l’ultimo recupero di regular season del Girone Ovest, fondamentale tra l’altro per determinare le avversarie delle ragazze di coach Paniconi nei quarti di finale di Coppa Italia.
Il 3 marzo infatti, la CBF Balducci dovrà recarsi a casa della seconda in classifica nel Girone Ovest (attualmente proprio Roma, a cui però basterebbe un punto per scalzare Mondovì dalla vetta) per la gara secca di quarti di finale.
Per quanto riguarda la Pool Promozione quindi, slitta la gara di domenica sia per Macerata che per Cutrofiano, con la CBF Balducci che di fatto esordirà il 7 marzo in casa contro la Sigel Marsala. Avendo disputato due partite in meno durante la Regular Season, le squadre del Girone Est usufruiranno di un bonus di punti proporzionale al rendimento tenuto nella prima fase.
La Megabox Vallefoglia acquisirà 5 punti (partendo dunque nella seconda fase con 41 punti), Cuore Di Mamma Cutrofiano e CBF Balducci HR Macerata 4 (passando rispettivamente a 37 e 33 punti), Volley Soverato e Omag San Giovanni in Marignano 3 (approdando entrambe a quota 30).
Al termine delle 10 giornate, la prima classificata sarà promossa direttamente in Serie A1, mentre le squadre dalla 2^ alla 8^ posizione si qualificheranno ai Play Off Promozione insieme alla 1^ classificata della Pool Salvezza.
Di seguito il calendario completo della seconda fase:
1^ GIORNATA – ANDATA 28 febbraio 2021 – RITORNO 28 marzo 2021
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Acqua&Sapone Roma Volley Club
Megabox Vallefoglia – LPM BAM Mondovì
Eurospin Ford Sara Pinerolo – CBF Balducci HR Macerata
Sigel Marsala – Omag San Giovanni in Marignano
Volley Soverato – Green Warriors Sassuolo
2^ GIORNATA – ANDATA 7 marzo 2021 – RITORNO 4 aprile 2021
Acqua&Sapone Roma Volley Club – Volley Soverato
Omag San Giovanni in Marignano – Eurospin Ford Sara Pinerolo
CBF Balducci HR Macerata – Sigel Marsala
LPM BAM Mondovì – Cuore Di Mamma Cutrofiano
Green Warriors Sassuolo – Megabox Vallefoglia
3^ GIORNATA – ANDATA 14 marzo 2021 – RITORNO 11 aprile 2021
Omag San Giovanni in Marignano – Acqua&Sapone Roma Volley Club
CBF Balducci HR Macerata – LPM BAM Mondovì
Volley Soverato – Eurospin Ford Sara Pinerolo
Megabox Vallefoglia – Sigel Marsala
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Green Warriors Sassuolo
4^ GIORNATA – ANDATA 21 marzo 2021 – RITORNO 18 aprile 2021
Acqua&Sapone Roma Volley Club – Megabox Vallefoglia
LPM BAM Mondovì – Omag San Giovanni in Marignano
Eurospin Ford Sara Pinerolo – Cuore Di Mamma Cutrofiano
Sigel Marsala – Volley Soverato
Green Warriors Sassuolo – CBF Balducci HR Macerata
5^ GIORNATA – ANDATA 24 marzo 2021 – RITORNO 25 aprile 2021
CBF Balducci HR Macerata – Acqua&Sapone Roma Volley Club
Volley Soverato – LPM BAM Mondovì
Megabox Vallefoglia – Eurospin Ford Sara Pinerolo
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Sigel Marsala
Omag San Giovanni in Marignano – Green Warriors Sassuolo
Quali saranno le figure professionali di domani? E i lavori più richiesti? A queste domande rispondono alcune indagini condotte dagli analisti del settore.
Assolavoro, Union Camere e Anpal, tre associazioni indissolubilmente legate al mondo del lavoro, hanno recentemente svolto delle analisi volte a identificare quali saranno le figure professionali più ricercate nel prossimo futuro. Complice l’emergenza sanitaria scaturita dalla pandemia di Covid, è emerso che i profili che operano in ambito sanitario (medici, infermieri e operatori socio sanitari) continueranno per un po’ a essere tra quelli più richiesti.
La crisi causata dal coronavirus, tuttavia, ha investito anche in altri modi il mercato del lavoro. Contabili, addetti di vendita, magazzinieri, operatori della logistica sono alcune tra le figure professionali più ricercate. Questo, a fronte dell’aumento della domanda di beni e servizi collegati al settore della grande distribuzione organizzata (Gdo) e a quello delle vendite online.
I datori di lavoro che operano nell’ambito della Gdo possono contare su un partner affidabile per condurre le operazioni di ricerca e selezione del personale. Si tratta di Jobtech, la prima agenzia di reclutamento in Italia a essere completamente digitalizzata. Grazie a processi di eRecruiting che si basano sull’impiego di tecnologie avanzate, i selezionatori del personale specializzati di Jobtech sono in grado di trovare rapidamente le risorse adatte alle esigenze del cliente.
Il processo di screening e sourcing dei candidati inizia identificando le competenze chiave, prosegue con la pubblicazione degli annunci e l’analisi dei curriculum. Così facendo, l’agenzia di recruiting agisce da ponte tra i datori di lavoro e i professionisti in cerca di un’occupazione, facendo in modo che si instauri un dialogo corretto e proficuo tra le parti. La selezione si conclude con i colloqui online svolti da recruiter riconosciuti e con la presentazione al cliente della rosa finale dei candidati.
Lato lavoratori, è interessante sapere quali sono oggi le competenze maggiormente valorizzate dai recruiter. Oltre ad avere conoscenze tecniche (le cosiddette hard skills) è importante dimostrare ai selezionatori di possedere alcune soft skills (competenze non specifiche). Tra queste, quelle di norma più richieste sono la flessibilità, il pensiero critico, la capacità di lavorare e di collaborare con un team, la gestione del tempo e la gestione dello stress.
Oggi, possedere queste competenze comportamentali è quasi un obbligo in qualsiasi lavoro. Allo stesso tempo, può essere un ottimo punto di partenza per assicurarsi una professione anche nel futuro. In poche parole, si potrebbe dire che le professioni cambiano, ma le soft skills più ricercate rimarranno sempre le stesse.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7316 tamponi: 4942 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2609 nello screening con percorso Antigenico) e 2374 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'11,8%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 581: 122 in provincia di Macerata, 274 in provincia di Ancona, 69 in provincia di Pesaro-Urbino, 33 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 26 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (68 casi rilevati), contatti in ambito domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (216 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 156 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2609 test e sono stati riscontrati 211 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una decrescita rispetto alla giornata precedente, segnata come consueto dall'effetto weekend: incidenza al 11,74% oggi, rispetto al 22,32% di ieri.
In aumento di 12 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 633, di cui 78 in terapia intensiva (dato invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 28 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 9 persone sono accolte nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
Di seguito, i dati resi noti dal Servizio Sanità Regione Marche:
Una sfida da non dimenticare per la Paoloni Macerata quella andata in scena contro la Bontempi Casa Netoip Ancona nella quinta giornata della Prima Fase del Campionato Nazionale Serie B, Girone F1. Oltre ad una palpitante vittoria ottenuta al tie-break, per la formazione allenata da coach Giacomo Giganti c'è da segnalare l'incredibile azione che porta al 23-18 del quarto set (leggi la cronaca del match).
La Paoloni Macerata, in maglia nera, difende l'attacco di Terranova con Bernardo Calistri, Dylan Leoni alza in rovesciata da fondocampo verso Lorenzo Marconi che trasforma in punto.
Ecco il video con lo spettacolare punto messo a segno dalla Paoloni Macerata:
Un altro vasto incendio è divampato al porto di Ancona dopo quello che aveva interessato l'area ex Tubimar nel Settembre 2020 (leggi l'articolo).
Si è concluso attorno all'una e trenta di questa notte l'intervento dei Vigili del Fuoco in via Enrico Mattei, nei pressi di Marina Dorica, per un rogo che si è sviluppato intorno alle 22 e ha interessato un’area di ricarica di auto elettriche e alcuni capanni in uso ai diportisti e contigui all’area stessa.
Sul posto sono intervenute due squadre (22 vigili del fuoco e 5 automezzi) del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona.
Al momento non risultano persone coinvolte o intossicate.
Tragico investimento a Porto Recanati: un uomo perde la vita. Caccia al pirata della strada.
È quanto avvenuto, intorno alle 20 di questa sera, in località Scossicci nei pressi dell’Hotel 'Il Brigantino'.
Per cause in fase di accertamento, un 52enne di Porto Recanati è stato travolto da un'auto che dopo l'impatto ha fatto inizialmente perdere le proprie tracce senza fermarsi a prestare soccorso.
Lanciato l'allarme sono giunti prontamente gli operatori sanitari del 118 che hanno subito prestato le prime cure all'uomo, ma i traumi riportati nell'investimento erano troppo gravi e così è deceduto poco dopo.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche per ricostruire l'esatta dinamica del tragico evento.
- AGGIORNAMENTO -
Poco dopo l'auto, con alla guida una ragazza 30enne è tornata sul posto e si è assunta le responsabilità di quanto accaduto, dopo che in un primo momento si era allontanata per via dello spavento.
(Servizio in aggiornamento)
Sono trascorsi poco più di 3 anni da quel 3 febbraio del 2018, giorno in cui gli spari partiti da un’auto in corsa hanno seminato il panico per le strade del centro di Macerata. Alcuni colpi durante la sparatoria hanno avuto come bersaglio la sede del Pd in via Spalato.
La cronaca nazionale accese i riflettori sulla comunità maceratese che, già colpita dal cruento omicidio di Pamela, venne descritta come un far west, a tinte cupe, per la “spirale di odio e violenza” in cui veniva ritratta.
E’ del pluripremiato noto artista pittore Stefano Calisti, “il prestigiatore dei colori” e di David Miliozzi, l’idea di trasformare quel triste reperto, la vetrata della sede del Pd di Via Spalato, in un’opera d’arte.
L’intento è quello di rendere giustizia alla sua amata città, così diversa da quella che è stata descritta allora dai media nazionali.
Grazie anche all’adesione al progetto da parte di Stefano Di Pietro, segretario del PD di Macerata, che ha ceduto il vetro colpito dal proiettile all’artista, Calisti è già al lavoro su quella che sarà un’opera d’arte con risonanza mondiale.
Con parole di sincero affetto per la sua città, Calisti orgogliosamente elenca alcune delle grandi bellezze ed eccellenze di Macerata: lo Sferisterio, il Teatro dell’Orologio, Palazzo Ricci, l’Università, per non parlare del paesaggio naturale che la circonda.
Proprio questi tesori maceratesi verrano celebrati dai colori del maestro, per parlare al mondo, con il linguaggio immediato delle arti visive, di “una città paesaggisticamente, artisticamente e culturalmente florida, dalle tinte brillanti”.
Monte Cavallo, un centinaio di abitanti, è uno dei comuni più piccoli della provincia di Macerata: uno splendido paesaggio montano raccoglie il tursmo di chi è alla ricerca di un’oasi di pace nella natura più incontaminata, di una passeggiata in montagna lontano dalle mete più affollate.
Nella pausa pranzo 'Il Nido dell’aquila', un piccolo ristorantino a conduzione familiare, offre le sue prelibatezze, tra cui i rinomati antipasti come le cotiche con i fagioli, gli zampetti di maiale con il finocchio, la coratella. Ma c’è solo l’imbarazzo della scelta, è tutto squisito in questo “nido”, tutto ha il sapore della cucina nostrana e tutto parla della dedizione con cui Renzo Budassi con la moglie Stefania e la loro figlia Clarissa hanno fatto ripartire questa attività nel 2017, dopo il terremoto che li ha costretti a chiudere e ad abbandonare quella che era stata dal 2006 la sede originaria del ristorante.
Meta di molti clienti, nuovi ed affezionati, che dalla costa in poco meno di un’ ora raggiungono il Nido dell’ aquila, Clarissa ci racconta del dispiacere provato nel fine settimana appena trascorso per aver dovuto rifiutare tante prenotazioni a causa del contingentamento imposto dall’emergenza Covid.
Fortunatamente, ci spiega, le miti temperature e le giornate soleggiate di questi giorni hanno permesso di ampliare la zona ristoro con tavoli all’aperto come è consuetudine fare con l’arrivo della primavera, ma nonostante ciò non si sono potute soddisfare tutte le richieste giunte telefonicamente.
D’altro canto è impossibile pensare di organizzare un doppio turno perchè “lo slogan” è “una domenica al Nido”: chi si siede per pranzo a mezzogiorno, circondato dalle vette che sovrastano il piazzale del ristorante, nel relax più totale, baciato dal sole, è praticamente impossibile si alzi da tavola prima delle 4 del pomeriggio!
Quasi cento persone hanno già fornito la loro adesione al quarto ed ultimo incontro, naturalmente virtuale in questo delicato periodo sanitario, che mercoledì alle 17.30 l’Avis Regionale Marche realizzerà per addetti ai lavori e curiosi.
Si tratta dell’iniziativa conclusiva all’interno del progetto RIESCO finanziato dalla Regione e sarà focalizzata su opportunità e sfide del post covid-19. “Racconto di buone pratiche, testimonianze di 5 realtà dove la coprogrammazione e la coprogettazione tra Terzo Settore ed Enti Pubblici stanno funzionando” è il nome completo dell’appuntamento che sarà fruibile via zoom.
A rendere più interessante l’incontro, il fatto che parteciperanno varie figure importanti delle istituzioni. Vi prenderanno parte Francesca D’Alessandro, vice sindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Macerata; Matteo Baleani e Tommaso Cioncolini consiglieri comunali di Jesi; Massimo Ciabocchi presidente Auser provinciale di Pesaro e Urbino; Diego Mancinelli portavoce del Forum del Terzo Settore delle Marche; Silvano Sbarbati coordinamento delle associazioni delle Av e Aps Ambito IX; Sara Montali studentessa e già partecipante del progetto “Ci sto? Affare fatica!”.
Un corso gratuito (con rilascio di attestato) per approfondire il rapporto tra pubblico e privato, per lanciare una vera e piena collaborazione. Normalmente invece un progetto parte dal privato e poi necessita dei soldi del pubblico, oppure è il pubblico a delegare mansioni o incarichi. L’Avis vuol dimostrare che si può fare tutto assieme già dalla partenza.
L’incontro chiude la serie di webinar ideati e già fatti dall’Avis nel mese di gennaio, curati da Paolo Gobbi e Maria Gianuario, sempre centrati sulla formazione di percorsi e progetti condivisi tra pubblico e privato.
Per info e partecipare basta compilare l’apposito modulo sul sito https://avismarche.it/.
"Il prezioso servizio fornito dall’hospice di San Severino va ripristinato".
A chiederlo in una lettera è l’avvocato Marco Massei, presidente della fondazione Onlus “L’anello della vita” di San Severino, che si occupa del sostegno di pazienti in hospice affetti da malattie oncologiche e cronico degenerative, oltre che per cure palliative. Lo ha fatto, a nome di tutto il direttivo, in una lettera scritta al presidente della Regione Francesco Acquaroli, indirizzata anche all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, alla direttrice di Area vasta 3 Daniela Corsi, alla sindaca di San Severino Rosa Piermattei.
"A seguito della recente pandemia da Covid 19 che aveva gravemente colpito gli ospiti della casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche, veniva deciso di trasferire momentaneamente gli anziani ospiti che non erano stati contagiati dal Covid presso i locali, adibiti ad hospice con la piena e condivisibile adesione degli stessi sanitari, ubicati all’interno del distretto ospedaliero settempedano - scrive Massei - ora, terminata finalmente l’emergenza originata dagli ospiti della casa di riposo, i locali destinati all’hospice sono rimasti inspiegabilmente vuoti ed il personale sanitario si trova ancora distaccato presso altri reparti ospedalieri".
L’avvocato Massei denuncia le difficoltà che al momento vivono i malati: "Tale situazione sta creando notevole disagio per i gravi malati oncologici in fase avanzata di malattia che hanno necessità di essere curati in hospice e che, ora da mesi, sono costretti a ricevere cure solo presso il loro domicilio con intuibili disagi e continui accessi ai pronti soccorso. Pur comprendendo bene che l’attuale delicato momento ha messo a dura prova l’organizzazione sanitaria e pur essendo coscienti che siamo di fronte una emergenza pandemica di rilevante entità, non sfugge a nessuno che la tutela della malattia oncologica grave, proprio perché attiene al diritto alla vita, pur con visibilità indubbiamente minore, appare di urgenza parimenti non differibile.
Chiediamo ognuno per la propria competenza istituzionale, di provvedere alla riattivazione della funzionalità dell’hospice di San Severino Marche, provvedendo quanto prima alla sanificazione dei locali e al ripristino del personale sanitario ivi dedicato, onde consentire ai gravi pazienti oncologici di poter tornare, in condizioni di dignità, ad essere curati in ambiente opportuno". Al momento nell’ospedale di San Severino rimane chiuso anche il reparto di lungodegenza.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate nel Maceratese: si tratta di una 80enne di Porto Recanati al Covid Hospital di Civitanova Marche, una 77enne di Bari all'Ospedale di Camerino e un 78enne di Apiro a Torrette di Ancona.
Tre i decessi segnalati al nosocomio di Pesaro: sono una 81enne di San Costanzo, un 68enne di Osimo e un 78enne pesarese.
Un 75enne e una 84enne, entrambi originari di Ancona sono spirati presso il presidio sanitario dorico di Torrette mentre un 99enne fermano si è spento al 'A.Murri' di Fermo
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2204 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (841), mentre sono 370 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Scattano da questa notte (00.00 del 23 febbraio) ulteriori misure di contenimento del contagio su 20 Comuni della Provincia di Ancona caratterizzati da uno scenario di elevata gravità, da un livello di rischio alto e dalla presenza di alcuni casi di variante inglese.
Sentito il Ministero della Salute, il Prefetto e acquisita l’Intesa con Anci Marche, questa mattina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato infatti una nuova ordinanza valida fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio che mette nella cosiddetta zona “arancione” i Comuni di: Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo, quelli cioè dove si registra il maggiore tasso di contagiati.
L’ordinanza prevede dunque che nei 20 Comuni sopra citati siano applicate le seguenti misure previste dal comma 4 (a,b,c,d) dell’articolo 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2021. Ai restanti Comuni della Provincia di Ancona si applicano invece solo i limiti agli spostamenti "è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni indicati, ossia quelli che entrano in zona arancione, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita".
"È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti. b) è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.
Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già lì conviventi, oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia. c) sono SOSPESE LE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio.
Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonche' fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. d) sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.
Resta sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. L’ordinanza della Regione conferma inoltre sempre l'uso dell'autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento. È infine fortemente raccomandato l'utilizzo della didattica con modalità distanza negli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi di contagio da virus SARS-CoV-2".
Leggi QUI il testo completo dell'ordinanza
Le Marche avviano il percorso, tecnico e amministrativo, di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti.
L’obiettivo è migliorare la gestione dell’intero settore, rispettando i nuovi obiettivi indicati dalla legislazione nazionale e dalla normativa europea. La strada da intraprendere è quella del potenziamento infrastrutturale, nel rispetto della salvaguardia ambientale e del contenimento dei livelli tariffari. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, la Giunta regionale ha individuato gli scenari della pianificazione e le modalità operative per adeguare il Piano.
Inizia così il percorso che porterà alla definizione del nuovo Prgr: “Si partirà dall’analisi della situazione attuale, che vede non attuati gli obiettivi previsti dal precedente Piano regionale, approvato nel 2015, che ha sì raggiunto il 70% di raccolta differenziata, ma non è stato in grado di realizzare l’adeguata impiantistica per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti nella nostra regione – spiega l’assessore Aguzzi - Effettuata tale ricognizione, si proseguirà interpretando, attraverso le indicazioni delle nuove direttive comunitarie sul pacchetto di economia circolare, i sistemi più moderni e innovativi, per raggiungere obiettivi sempre più performanti per il ciclo dei rifiuti urbani.
Quello più sfidante è il raggiungimento, entro il 2035, di un limite massimo di conferimento in discarica non superiore al 10 per cento dei rifiuti prodotti. Un traguardo non conseguibile con le previsioni del vecchio Piano del 2015 che ha mostrato notevoli difficoltà nella pianificazione di dettaglio locale. È necessario definire, perciò, una nuova governance che consenta di programmare e gestire un moderno ciclo dei rifiuti”. Gli obiettivi indicati dalla Giunta regionale puntano a innalzare e ottimizzare il target di riciclo, limitare il conferimento in discarica, estendere gli obblighi di raccolta differenziata, ma anche individuare le buone prassi per la minor produzione, a monte, del rifiuto e incentivare l’immediato riutilizzo anche attraverso i Centri del riuso.
L’Università di Macerata in collaborazione con la Fratelli Guzzini inaugura la nuova stagione del progetto “Unimc amica del pianeta”: un’occasione e un impegno per sensibilizzare la comunità accademica sui temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità e per contribuire alla progressiva riduzione dell’utilizzo delle plastiche monouso. La distribuzione, anche quest’anno, delle borracce in acciaio alle matricole è un piccolo passo in questa direzione.
Nonostante l’emergenza sanitaria, inoltre, l’Ateneo organizza per febbraio due appuntamenti dedicati al tema.
Il primo, più giocoso, mercoledì 24 febbraio alle 17 in diretta streaming, è “Caccia alla borraccia”, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Promise Group, che riapre l’approdo all’Isola UniMc creata durante il lockdown all’interno del mondo virtuale di Animal Crossing, il popolare gioco della Nintendo, per sperimentare nuove forme di interazione e relazione nell’ambito del progetto Inclusione 3.0. All’interno di questa dimensione parallela si muoveranno personaggi piuttosto curiosi: la guida Bandy, che avrà la voce di Giusi Minnozzi di Multiradio, insieme agli avatar del rettore Francesco Adornato, del direttore generale Mauro Giustozzi e del presidente della Fratelli Guzzini Domenico Guzzini.
Gli studenti UniMC, si sfideranno a un gioco a quiz su informazioni, curiosità e notizie legate ai temi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Interverranno anche i docenti UniMc Rosita Pretaroli e Alessio Bartolacelli per alcune pillole di approfondimento. L’appuntamento è sui canali Facebook e YouTube dell’Ateneo.
Il secondo appuntamento, giovedì 25 febbraio, sempre alle 17, è dedicato alle nuove professioni dello sviluppo sostenibile. Si parlerà di sviluppo sostenibile e Agenda 2030, strategie e professioni per lo sviluppo, cambiamenti climatici e impatto sul mondo del lavoro, cibo e università sostenibili, professioni innovative nel settore food, le sfide dell’inclusione, lavorare per la giustizia sociale e volontariato internazionale. Il programma completo è disponibile sul sito www.unimc.it.
“Essere protagonist* nella comunità educante: competenze di vita e istruzioni per l'uso”. Questo è il titolo della formazione nazionale gratuita dedicata a docenti ed educatori, genitori e negozianti, attivisti volontari e studenti. Questo è quanto messo in campo dal Centro Culturale Fonti San Lorenzo di Recanati, a partire dal 26 Febbraio, quando con una diretta Facebook si presenterà il percorso formativo e il progetto di “Quartiere Educante” che la stessa associazione porta avanti da mesi.
"Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio" dice un condivisibile proverbio africano. Per questo, gli incontri aspirano a formare villaggi, comunità capaci di prendersi cura dei più piccoli ma anche di evolvere, cambiare e vivere del protagonismo dei suoi attori/attrici. Il corso è gratuito in quanto rientra nel progetto “Intrecci Educativi”, finanziato dalla fondazione “Con I Bambini”, che vede Nuova Ricerca Agenzia Res come promotrice e il Centro Culturale Fonti San Lorenzo come capofila per la città di Recanati, con la collaborazione del Comune e dell'Istituto Comprensivo Beniamino Gigli – Scuola Patrizi. Sono già centinaia le iscrizioni da tutta Italia, ma il Centro Culturale Fonti San Lorenzo consiglia caldamente la partecipazione ai docenti delle scuole del quartiere di Fonti San Lorenzo, ai genitori dei bambini e ragazzi delle stesse, ai frequentatori dei parchi del quartiere. L'ambizione è infatti quella di formare protagonisti del quartiere educante, persone che siano sensibili e capaci di sostenere l'autonomia dei bambini e il protagonismo dei giovani, favorendo occasioni di relazionalità e incontro per tutti e tutte : queste sono le parole d'ordine con cui si può rispondere alla crisi educativa che tutta la società vive, tra le limitazioni del Covid 19, le solitudini vecchie e nuove, la riduzione delle opportunità e le diseguaglianze nell'accesso alle conoscenze.
La sfida sta nell'apertura degli ambienti scolastici alla città; nell'investimento su una proposta comunitaria di recupero degli spazi urbani, dei quartieri, dei parchi; sta nel ripensamento dello stesso ruolo del genitore, dell'educatore, del docente, del bambino, che possono tutti insieme giocare una dinamica diversa e incentrata sulla trasformazione dell'esistente e la messa in campo di azioni di reale protagonismo; sta nel ribaltamento della dinamica di consumo, nel momento in cui commercianti e artigiani possono diventare attori capaci di insegnare professioni e di conoscere gli stessi bambini che li frequentano; sta nel coraggio delle amministrazioni di pensare il territorio come uno spazio da vivere, da non ovattare, da non sorvegliare ma in cui credere.
Il corso, accreditato dal MIUR, permetterà inoltre di avere un attestato specifico di “Agente del Quartiere Educante” per tutti i residenti di Recanati, i docenti e le persone che vorranno investire nella sperimentazione di Fonti San Lorenzo.
Il racconto, empatico ed emozionale, di operatori sanitari che si sono trovati a vivere in primissima linea il Covid.
Il Dottor Mauro Proietti Pannunzi, responsabile di Anestesia e Rianimazione della Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche, ha presentato il suo libro "La linea delle cure. Villa dei Pini, come siamo diventati una banda di fratelli" (Seri Editore Macerata), più che un libro, un grande racconto “di quella incredibile primavera dello scorso anno – dice Proietti - che esce dalle parole calde e dai ricordi vivi di chi, quella primavera, l'ha vissuta sulla sua pelle, quotidianamente, quando, nel pieno della pandemia, Villa Pini si riorganizzò per accogliere i malati Covid e supportare così gli ospedali pubblici. Con il gruppo dei miei colleghi in quelle settimane siamo diventati una squadra fantastica”.
"Una grande prova - la descrive Enrico Brizioli, Amministratore Delegato della clinica - in cui ciascuno ha riscoperto l'origine della propria passione giovanile che lo aveva portato a scegliere di essere un operatore della sanità e che, conclusa la tempesta, dimesso l'ultimo paziente, dismessa l'ultima tuta, li ha portati a dire con orgoglio "io c'ero!".
In quei giorni della primavera 2020, in pochissimo tempo, la Clinica è stata trasformata in ospedale COVID per assistere non solo i propri degenti ma anche quelli inviati dagli ospedali più critici delle Marche.
In quella fase in cui gli ospedali pubblici erano nel caos e molti operatori privati chiudevano le attività, è maturata a Villa dei Pini la convinzione di dover portare un contributo diretto e senza condizioni alla lotta verso questa malattia.
Medici, anche anziani, abituati da anni a svolgere una attività programmata in specifiche branche specialistiche si sono messi alla prova in una struttura che è diventata un grosso polo di malattie infettive, con un'area di terapia sub-intensiva.
E' stata come una improvvisa "chiamata alle armi" in cui tutti gli operatori hanno seguito l'immediata e spontanea adesione al progetto.
In poche ore nella Clinica sono stati rivisti i percorsi, create zone "buffer", formato il personale, riadattati i ventilatori delle sale operatorie, reperiti e distribuiti migliaia di dispositivi di protezione individuale e farmaci specifici. Per molte settimane si è lavorato con turni estenuanti, con il supporto di tutti, dagli specialisti al personale delle pulizie, infermieri, operatori socio-sanitario, tecnici delle diagnostiche, impegnati in uno sforzo comune, coperti da tute e schermi facciali che li facevano tutti simili e tutti unici con il bagliore dei loro occhi a testimoniare passione e solidarietà.
“Un periodo incredibile – evidenzia Proietti - durissimo ma di una straordinaria umanità”.
Tutto quello che si ritrova nel libro del dott. Proietti.
Malgrado le difficoltà della pandemia che perdurano, l’Automobile Club Macerata e la sua Associazione Sportiva, assieme all’Amministrazione Comunale di Sarnano che ha sempre creduto nel progetto, stanno lavorando con attenzione per assicurare l’avvio del campionato CIVM abbinato alla gara parallela, seconda prova del CIVSA Auto Storiche, due settimane dopo l’avvio in Toscana.
Dopo l’inevitabile annullamento della scorsa stagione, la cronoscalata Sarnano-Sassotetto ripartirà così dalla 30^ edizione con un percorso rinnovato, che è stato allungato nel tratto iniziale ma anche per un breve tratto in zona arrivo. La partenza ritornerà nel tratto in falsopiano più vicino alla città ed alle aree paddock, utilizzato dalla prima edizione del 1969 fino al 1985, ultima edizione effettuata sul percorso lungo oltre 12 km.
Dai precedenti 8877 metri, il nuovo tracciato approvato dalla Commissione Salita Acisport dopo il sopralluogo di Oronzo Pezzolla, misurerà così ben 9977 metri sullo spettacolare e tecnico percorso della Strada Provinciale 120, che in mezzo secolo ha ospitato tutti i migliori assi italiani della montagna ed in quattro occasioni anche d’Europa.
La salita intitolata al grande campione Lodovico Scarfiotti riporterà quindi i motori nel suggestivo centro turistico invernale dei Monti Sibillini, in un fine settimana che vedrà assicurate tutte le misure di sicurezza anti-Covid necessarie, rimanendo a porte chiuse per il pubblico. L’Acisport si è fatto carico di assicurare la diretta televisiva per le gare tricolori in modo di garantire comunque una copertura efficace per permettere ai numerosi appassionati delle cronoscalate di seguire i principali campionati nazionali.
L’organizzazione maceratese si sta adoperando per allestire la parte relativa al paddock in tratti pianeggianti e con il necessario controllo degli accessi, con l’obiettivo di raggiungere il delicato equilibrio tra lo svolgimento regolare dell’evento sportivo ed il rispetto delle norme sanitarie in vigore per poter tornare quanto prima, con il contributo di tutti, alla situazione pre-pandemia.
Firmata una nuova collaborazione tra l’archivio di Stato di Camerino e la Direzione generale archivi per la gestione della sezione di Archivio di Stato della città ducale. Il Comune offrirà il supporto al servizio mettendo a disposizione un dipendente comunale e trasferendo in archivio un ufficio dell’amministrazione comunale. Risolto così il rischio paventato da qualche anno circa la chiusura della sede distaccata di Camerino.
“È un accordo voluto proprio per garantire il servizio dell’Archivio che rischiava di chiudere visto che uno dei dipendenti è prossimo alla pensione – spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori – Abbiamo preso questo impegno dedicandoci col sindaco Sandro Sborgia a cercare una soluzione perché la chiusura non poteva assolutamente accadere: sono convinta e ho sempre sostenuto la fondamentale importanza dell’Archivio di Stato di Camerino. Una delle primissime iniziative appena diventata assessore è stata proprio organizzare una mostra al suo interno, a dimostrazione di quanto per me rappresenti una risorsa per la città”. La durata della convenzione è di tre anni rinnovabili. Uno degli uffici comunali sarà appositamente situato nelle stanze dell’Archivio. "Spero anche che presto possa esserci un concorso per gli archivisti” continua l’assessore Sartori.
Il direttore generale Archivi, Anna Maria Buzzi, nel ringraziare l’amministrazione per la sensibilità dimostrata, ha sottolineato "l’importante valore della collaborazione che ha lo scopo di continuare a offrire un servizio importante per la memoria collettiva e per l’attività di studio e ricerca alla cittadinanza, ma anche ai professionisti impegnati nelle procedure amministrative connesse alla ricostruzione post sisma. È la dimostrazione che quando le amministrazioni dialogano si può trovare una soluzione positiva.
Non è sempre così, devo ammettere, mentre col sindaco Sborgia c’è stata una reale volontà manifestata attraverso tanti appelli che non potevamo non accogliere. In un territorio così profondamente segnato questa è una dimostrazione tangibile". Proprio nel periodo successivo al terremoto del 2016 l’Archivio di Camerino aveva continuato la propria attività, nonostante le difficoltà connesse. "È motivo di grande orgoglio questo accordo – commenta il sindaco Sandro Sborgia – in quanto rappresenta un’occasione importante per rinnovare un processo di condivisione su un territorio che ha bisogno di tangibili segni di ripresa e di iniziative culturali". La convenzione garantirà la presenza nel comune di Camerino del presidio culturale necessario a conservare e tutelare la storia del nostro Paese e la memoria delle trasformazioni subite dal paesaggio camerte, anche a seguito del sisma del 2016.