Macerata, volantinaggio neofascista davanti a un liceo. Il PCI: "Oltraggio ai partigiani"
"Vergognoso e ancora impunito volantinaggio neofascista avvenuto a Macerata davanti al Liceo Classico-Linguistico, da parte di una pseudo “Associazione neofascista”, che in quanto tale è fuorilegge, in oltraggio ai Partigiani e alla Resistenza, è un atto gravissimo e purtroppo non isolato".
È quanto denuncia la Federazione Provinciale di Macerata del Partito Comunista Italiano, in merito al grave episodio avvenuto nei giorni scorsi, quando un gruppo denominato "Gioventù Maceratese" ha distribuito agli studenti del Liceo Classico e Linguistico di Macerata un volantino in cui era presente la dicitura "25 aprile, il giorno in cui i vili si proclamano eroi" accompagnata da una foto che, per falsa attribuzione, è stata legata alla vicenda di Giuseppina Ghersi (una ragazza di 13 anni che sarebbe stata uccisa dai partigiani nel Savonese nel '45).
In realtà, la ragazza raffigurata nel volantino non è Giuseppina Ghersi, ma Genevè Robilent di Lione, una collaborazionista di Vichy circondata da partigiani francesi, accusata di aver collaborato con il boia Klaus Barbie. Grazie a una spiata della ragazza venne catturato l'illustre professore e storico Marc Bloch, almeno cinquecento ebrei e non meno di centoquaranta patrioti francesi caddero così nelle mani di Barbie.
"È il segnale del venire meno di una vigilanza antifascista di massa - si osserva dal Partito Comunista Italiano -. Da troppo tempo è in atto un revisionismo “complice” tanto da equiparare fascismo e comunismo. La Costituzione vieta qualsiasi apologia fascista, siamo convinti che le forze dell’ordine assumeranno le misure del caso. La Federazione del PCI di Macerata nel respingere tale vergogna, invita Istituzioni, forze Politiche e Associazioni democratiche tutte, alla condanna di tali atti che non vanno sottovalutati".
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