Cinque serate all’insegna del divertimento nel quartiere di Collevario dove, dal 25 agosto, prenderà il via la XV edizione della rassegna teatrale “Dialetto che piacere”. L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Palcoscenico, dal Centro sociale anziani e patrocinata dal Comune di Macerata, si avvale della collaborazione degli esercizi commerciali della zona e si svolgerà nel campo polivalente nei pressi della parrocchia Buon Pastore fino al 29 agosto.
Il primo appuntamento, il 25 agosto, sarà con la compagnia “Fonte Janni” di Morrovalle che presenterà lo spettacolo “Lu ciavattì filosofu” di Jori Santucci Scirè per la regia di Franco Agnesi. Il giorno seguente, 26 agosto, in scena la compagnia “Teatro instabile” di Recanati con “L’eredità” di Anna Leopardi e “Attenti al matto” di Paolo Torrisi con la regia di Rotan.
Il 27 agosto toccherà alle compagnie “Palcoscenico” di Macerata e “La Nuova” di Belmonte Piceno che si esibiranno in farse, racconti, sketch e poesie dialettali raccolte sotto il titolo “Justo per rride” di Marcello Iommi, Rossano Bevilacqua e Gabriele Mancini. Quest’ultimo firma la regia insieme a Pino Cipriani.
Sabato 28 agosto sarà la volta della compagnia “Amici del teatro fermano” che si esibiranno in “Vasta che se magna” di Maria Luisa Boncelli e la regia di Luisa Di Marte.
La rassegna si concluderà domenica 29 agosto con la compagnia “Le nuove cappellette” di Porto San Giorgio che presenterà lo spettacolo di Loredana Cont “Bastava ‘na botta in testa” per la regia di Paola Tonelli.
Il costo del biglietto per assistere agli spettacoli è di 5 euro. Obbligatoria la prenotazione che si può effettuare da venerdì 20 agosto al Circolo Acli Collevario o telefonando al numero 351.7035876. Per assistere allo spettacolo sarà necessario esibire il Green pass all’ingresso o in alternativa il responso di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore prima.
Più di 10 mila domande di contributo approvate su 20 mila presentate, 3.300 delle quali nel solo primo semestre 2021, con la concessione di 2,7 miliardi di euro per la riparazione e la ricostruzione degli edifici danneggiati. Cinquemila edifici riparati con la consegna di oltre 12 mila abitazioni ed il rientro a casa di altrettante famiglie, con una forte accelerazione nell’ultimo anno, che ha segnato anche l’avvio concreto, sia in termini di avanzamento dei lavori che della spesa erogata, delle oltre 2.600 opere pubbliche finanziate dalle Ordinanze.
Questi alcuni dei dati del Terzo Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti del 2016-2017 aggiornato alla fine dello scorso mese di giugno, che sarà presentato il prossimo 23 agosto, in una conferenza stampa a Rieti, dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.
Un Rapporto, scrive il Commissario nell’introduzione, che “ci consegna numeri positivi, segno di un’attività che assume finalmente un passo più adeguato alle aspettative dei cittadini colpiti dal sisma, ma anche l’evidenza della necessità di continuare con grandissimo impegno il lavoro intrapreso. Gran parte della ricostruzione deve ancora essere realizzata e le condizioni di sofferenza dei cittadini persistono, ma abbiamo la storica opportunità di una ricostruzione sicura e sostenibile e di nuovi strumenti per il rilancio economico del Centro Italia”, aggiunge Legnini, che trascorrerà questa settimana, con molti suoi collaboratori, passeggiando tra paesi e montagne dell’Appennino ferito dal sisma, e firmerà venerdì 20 ad Arquata del Tronto il Protocollo di collaborazione con i Parchi Nazionali dei Sibillini e del Gran Sasso-Laga.
Il Rapporto, che segue quello di dicembre 2020, fa il punto a metà anno sulla ricostruzione privata e su quella pubblica, con focus su scuole, chiese, sms solidali, macerie, sulle nuove Ordinanze Speciali e su quelle approvate nel corso degli ultimi sei mesi.
Grazie alla progressiva implementazione della nuova piattaforma elettronica della ricostruzione, destinata a sostituire il sistema Mude, e al miglioramento della qualità dei dati, il Rapporto contiene anche una prima analisi sull’attività delle 2.659 imprese capofila e dei poco più di 7 mila tecnici impegnati in Centro Italia, così come una stima del numero di unità residenziali interessate: 52 mila quelle per le quali è stata presentata richiesta di contributo, 12 mila riparate, 13 mila circa attualmente in cantiere.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2883 tamponi: 1417 nel percorso nuove diagnosi (di cui 407 nello screening con percorso Antigenico, con 15 positivi rilevati) e 1466 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 14,5%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 76,72 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 75,19).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 205 di cui 56 nella provincia di Macerata, 36 nella provincia di Ancona, 36 nella provincia di Pesaro-Urbino, 32 in quella di Ascoli Piceno, 29 in quella di Fermo e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (33 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (61 casi rilevati), contatti in ambito domestico (53 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (9), contatti extra regione (3), contatti in ambito lavorativo (5). Altri 40 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,5% oggi, rispetto all'9,5% registrato ieri.
Aumenta di 6 unità rispetto a ieri il numero di ricoveri Covid-19 nelle Marche: sono 53 tra i quali 9 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 38 in reparti non intensivi, e 6 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 20 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 19 pazienti Covid positivi (4 a Macerata, 8 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a Jesi, 1 a Fabriano, 3 a Fermo, 2 a Urbino).
Nella suggestiva cornice di piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, sabato prossimo (21 agosto) torna in scena il Gran Galà della Moda.
L’evento, promosso da Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo e dall’Associazione Attività Produttive, è patrocinato dal Comune di San Severino Marche e dal Consiglio regionale delle Marche.
Una trentina le aziende coinvolte dei settori abbigliamento, cappelli, occhiali, pelletteria, orafi e parrucchieria. La serata sarà presentata da Marco Moscatelli, Daniela Gurini e Andrea Agresti de “Le Iene”, il programma televisivo di Italia 1, e sarà ripresa dalle telecamere del network specializzato “Class Tv Moda” con interviste di Jo Squillo. La produzione sarà affidata, come sempre, a Fabbrica Eventi.
Ospite speciale anche il giornalista Stefano Tura, corrispondente Rai per il Regno Unito, autore del thriller “Jack is Back” edito da Piemme. Previsti momenti musicali ed esibizioni di danza e ballo.
Per l’abbigliamento sfileranno in passerella Pippy Canaglia di Tolentino, Dolcevita Studio di Morrovalle, Beach Vibes di Porto San Giorgio, Federica Bellesi di Treia, Joell & Johanna Fernandes di Montegranaro, Sartoria Sammarco di Treia, Marta Jane Alesiani di Ascoli Piceno, Alessandra C di Corridonia, Silvia Serafini di Civitanova Marche, Giovanna Nicolai di Civitanova Marche, Confezioni Zero di Filottrano, Sartoria Garbuglia di Filottrano, Don Pablo abbigliamento di Tolentino, Ind di Milano.
Per i cappelli la Complit di Montappone e la Manifattura Fermana di Massa Fermana. Al Gran Galà della Moda 2021 saranno poi presenti gli orafi Giuseppe Verdenelli di Macerata, Elena Baldassarri di Monte San Giusto, Stefano Verdini di Macerata e Massimo Ripa di San Benedetto del Tronto. In passerella anche gli occhiali di Massimo Annibaldi di Porto Sant’Elpidio, le pelletterie Al Pacino Bags di Morrovalle e Art Pelle di Corridonia e la parrucchieria Maryna di Tolentino.
“Non abbiamo voluto venir meno a questa importante manifestazione che è anche un evento che ci permette di tornare a stare insieme e di fare comunità - ha sottolineato, portando il saluto alla presentazione dell’iniziativa, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per poi aggiungere - Mi auguro che questa manifestazione prosegua e che continui a crescere come vetrina per questo nostro meraviglioso territorio e per le sue straordinarie produzioni”.
“È un dovere continuare ad esserci e a sostenere questa iniziativa”, ha fatto eco al sindaco il presidente dell’Associazione Attività Produttive, Pierino Verbenesi.
“Scopo di questa manifestazione – ha invece sottolineato Renzo Leonori, per anni presidente di Confartigianato Marche Sud, ideatore della Mostra mercato delle Attività Produttive e sostenitore del Gran Galà della Moda - è quello di dare una mano e di essere vetrina per le imprese del territorio. Obiettivo è aiutare le imprese a ripartire. Questa sfilata – ha aggiunto - è un'opportunità per tutto il territorio”.
La chiusura degli interventi è stata affidata poi all’assessore comunale alle Attività Produttive, Jacopo Orlandani: “Questo evento chiude un cartellone, quello dell'estate settempedana - ha ricordato - carico di eventi. Vorrei dire grazie ai tanti volontari che ci danno una mano, con in testa la Protezione Civile, l'Associazione Nazionale Carabinieri e la Croce Rossa Italiana. Le Marche sono bellissime e hanno davvero tanto da offrire. In questa regione San Severino – sono state ancora le parole di Orlandani - vuole essere protagonista. In questo territorio la manifattura rappresenta un po’ un oro olimpico e grazie al Gran Galà della Moda sarà in passerella”.
Sedute distanziate, mascherine indossate, green pass e misurazione della febbre saranno le misure di attenzione e controllo per chi si vorrà accomodare, seduto, a seguire l’evento. Piazza Del Popolo sarà però aperta a tutti e l’appuntamento sarà ad ingresso libero.
Il Museo Ghergo a Montefano arricchisce di una nuova tappa il percorso intrapreso con l’inaugurazione del 23 Maggio scorso: dopo la Mostra “Gli Anni della Dolce Vita” che ha riscosso un grande successo di pubblico, è la volta di Daniele Duca, artista eclettico e performante, con la Mostra “Da Vicino” che sarà inaugurata giovedì 19 agosto.
Classe 1967, Daniele Duca si occupa da sempre di immagini e di advertising, senza mai mancare all’appuntamento con le sue ricerche personali, oggi raccolte in cinque sezioni: Estensione, Moto Contrario, Proximity, Pasta e Amanti Piccanti.
L’idea di Daniele Duca contiene una grande portata di intimità e accompagna l’osservatore in un modo silente in cui la consistenza, il ritmo, i riflessi e i passaggi tonali del bianco e nero sono i veri interpreti di una storia interiore capace di far dimenticare l’ossessione del riconoscimento a favore della libera interpretazione.
Cucchiai come alberi, un soffione doccia che diventa improvvisamente un serpente, forbici che sembrano occhi. Immagini in cui, anche quando non è evidente un preciso riferimento, le luci giocano con le ombre e fanno apparire ciò che vogliamo vedere.
Al Museo è sempre possibile ammirare le opere del grande fotografo montefanese Arturo Ghergo, realizzate nel suo Studio romano dagli Anni ’30 alla fine degli Anni ’50. Opere fotografiche e strumenti di lavoro sono esposti in maniera strutturata e completa, nello Spazio Espositivo Permanente in Piazza Bracaccini, a Montefano.
Info e prenotazioni ASSOCIAZIONE EFFETTO GHERGO effettoghergo@gmail.com - Tel. 347 142 2378
Grande successo ancora una volta a Civitanova per i "Concerti nel chiostro": nella notte di San Lorenzo si è conclusa la 38° edizione dei concerti dell’Associazione Musicale “Pier Alberto Conti” al Chiostro Sant’Agostino davanti ad un pubblico numeroso (si è registrato il tutto esaurito nonostante la novità dell'introduzione del green pass), competente ed entusiasta.
Quattro stelle sono apparse nelle figure dell’Italian Saxphone Quartet dirette dal Maestro Federico Mondelci - indiscusso protagonista nel panorama internazionale dei nostri tempi nel repertorio del '900 - regalando una serata piena di brio passando dalla musica classica a quella del 900 e da film .
Altrettanto magica è stata la serata precedente del 7 agosto con gli Archi dell’Orchestra Rossini di Pesaro diretta magistralmente dal giovane direttore Emanuele Bizzarri - al suo attivo già vanta collaborazioni con numerose orchestre stabili italiane ed estere - che ha dimostrato grande personalità nella direzione dei brani eseguiti: dalle serenate per orchestra d'archi di Mozart ed Elgar alla Simple Synphony di Britten passando per l’Elegia di Puccini ricca di romanticismo, pathos e delicatezza che è scorsa come un sogno ad occhi aperti, in quello spazio magico che è il chiostro.
Grande musica in un luogo che ancora una volta si dimostra il luogo ideale perchè la magia risuoni e faccia sognare.
A.S. Volley Lube e Med Store Macerata esprimono totale disaccordo e contrarietà di fronte alla prospettata riapertura degli impianti limitata al 35% della capienza in vista della prossima stagione.
"Come club, sin dalle prime avvisaglie della pandemia, abbiamo messo al primo posto la tutela della salute. Dei nostri atleti. Del nostro staff. Del nostro pubblico, talmente ben educato e corretto da farlo sembrare un pubblico teatrale - sottolineano le due società della provincia di Macerata -. Oggi, con il procedere della campagna vaccinale e con l’introduzione del green pass, non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione “normale”, in assoluta sicurezza, all’interno dei Palazzetti. Se il vaccino protegge in misura inferiore al 100% si aggiunga l’obbligo di indossare la mascherina per aumentare ulteriormente la sicurezza".
"È bene si sappia che un taglio degli incassi (tra biglietteria ed abbonamenti) pari al 65% implica, di fatto, la fine della pallavolo a Macerata e Civitanova Marche così come altrove. Le ricadute, economiche e sociali, di un simile epilogo non possono sfuggire a chi ha l’onore e l’onere di governare la cosa pubblica - viene aggiunto nella nota -. La Med Store Macerata e la A.S. Volley Lube non hanno scopo di lucro, ci consideriamo da sempre al servizio della passione dei nostri tifosi, della gente".
"Chiediamo solo ci sia consentito di tornare a farlo. Chiediamo solo che non si perdano migliaia di posti di lavoro nello sport. Chiediamo solo che non si depauperi l’enorme ricchezza umana e sociale dello sport di base. Chiediamo solo che, mentre le Olimpiadi ci hanno offerto continuamente testimonianze dell’immenso valore dello sport, di tutti gli sport, si diano segnali incontrovertibili di pari dignità. Il calcio muove il pil, il volley e gli altri sport forse no, ma siamo certi che desertificare queste discipline sia la strada giusta per l’agognata ripartenza? Così il volley muore" concludono in tono duro la Med Store Macerata e l'A.S. Volley Lube.
Dopo il concerto del 16 agosto a Giulianova in Piazza Belvedere, il cantautore Enrico Ruggeri (anche presentatore nell'ultima edizione di Musicultura) si è fermato a Civitanova passando la notte all'hotel Cosmopolitan in via Alcide De Gasperi.
L'artista è stato accolto con piacere dallo chef Giuseppe Giustozzi e da suo figio Luca che si sono mostrati molto lieti di aver ospitato il cantante.
Ruggeri continuerà il tour estivo mercoledì 18 agosto a Marina di Pietrasanta al Teatro grande La Versiliana ed il 21 agosto a Rovigo al Censer-RovigoFiere.
Negli scorsi giorni lo stesso Ruggeri aveva scatenato diverse reazioni, anche polemiche, a seguito della dichiarazioni che avevano preceduto il suo concerto al Porto Antico di Genova del 14 agosto.
Il cantautore, infatti, aveva esultato su Facebook alla notizia che al suo spettacolo si potesse accedere senza green pass ma con i tamponi gratuiti: "Una piccola, grande vittoria, spero di creare un precedente - aveva scritto - Sarà possibile accedere al mio concerto anche senza Green Pass. Avevo lanciato questa proposta più di un anno fa".
"La rappresentazione più tipica del consumo di suolo - si legge nel Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” presentato nelle scorse settimane dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNP)A, è data dal crescente insieme di aree coperte da edifici, fabbricati, capannoni, strade asfaltate o sterrate, cantieri, cortili, piazzali e altre coperture permanenti derivanti dalle attività esercitate dall’uomo non soltanto nelle aree urbane, ma anche in ambiti rurali e naturali".
Conoscere il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo permette quindi di valutare l’impatto del suo consumo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici, laddove la perdita di una risorsa fondamentale, qual è appunto il suolo, incide pesantemente sulle funzioni naturali del pianeta, che vengono man mano perdute o minacciate.
La situazione nelle Marche
I dati appena pubblicati dall’ARPAM alla pagina “Indicatori Ambientali – Consumo di suolo” del proprio sito, rilasciati in formato aperto e liberamente accessibili, forniscono un quadro leggermente migliore rispetto al dato nazionale, dal quale si discostano con continuità nel corso di tutto l’ultimo quinquennio di circa 0,2 punti percentuali.
Al 31 dicembre del 2020 sono, nell’intero territorio marchigiano, poco più di 64.887 gli ettari di suolo sottratti all’ambiente (circa 649 km2) per consumo, crescita urbana e trasformazioni del paesaggio, corrispondenti al 6,9% della superficie complessiva della regione, con un aumento rispetto all’anno precedente di 145,29 ettari. Un dato, quest’ultimo, che si rivela il più positivo dell’ultimo triennio, segnando una inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto nel 2018 e 2019, e assestandosi su valori molto vicini al minimo segnato nel 2017.
Tra le province è Ancona a presentare la percentuale più alta rispetto all’estensione complessiva (9,01%), seguita da Fermo (7,80%), Pesaro Urbino (6,67%) e Ascoli Piceno (6,37%), mentre è Macerata la più virtuosa con il 5,63% di superficie di suolo consumato, pur registrando nell’ultimo anno il maggior incremento nella regione (54 ha).
Tra i comuni, i cui dati sono riportati in dettaglio sulla pagina del nuovo indicatore, con possibilità di ordinamento e ricerca per singolo territorio, sono tutti in provincia di Macerata quelli che occupano le posizioni più virtuose, dove primeggia Castelsantangelo sul Nera con un rapporto tra superficie complessiva e superficie sottratta al paesaggio pari al solo 0,96%, seguito a pochissima distanza da Monte Cavallo (1,11%), Bolognola (1,22%) e Sefro (1,31%).
Distribuiti, invece, in tutte le cinque province, con prevalenza nelle aree costiere, i 26 comuni per i quali la percentuale va da circa il doppio (15%) fino a oltre il quadruplo della media regionale, con il massimo del 37% di suolo consumato nei comuni di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.
“Questi dati, assieme a tutti quelli che ARPA Marche ci fornisce puntualmente – ha commentato l’Assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi – hanno per noi una valenza ormai riconosciuta come base conoscitiva a supporto delle diverse politiche e attività sul territorio. La Regione, che già è dotata di strumenti legislativi sulla qualità e riduzione del consumo di suolo, ne segue con attenzione l’andamento ai fini del loro possibile sviluppo e della miglior valutazione delle trasformazioni del territorio e dell’ambiente in atto”.
Giancarlo Marchetti, Direttore Generale dell’ARPAM, ha infine ricordato che “l’Europa e le stesse Nazioni Unite ci richiamano alla tutela del suolo e del paesaggio, che non a caso costituiscono precise voci in seno agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Come scriveva il drammaturgo inglese John Priestley,– ha continuato Marchetti - la terra è più nobile del mondo che le abbiamo costruito sopra, e il nostro impegno, in questo senso, è certamente rivolto a supportare le decisioni a livello locale cui gli amministratori dovranno necessariamente giungere per mitigare o compensare l'impermeabilizzazione del suolo e per una pianificazione urbanistica e territoriale che aspiri ad un impatto sull’ambiente sempre più limitato”.
La presidente del Consiglio delle donne del comune di Macerata, Sabrina De Padova, e la vice presidente, Ninfa Contigiani, a nome di tutte le componenti sentono la necessità di esprimere sgomento, solidarietà e sostegno nei confronti delle donne afghane.
"Dopo la caduta di Kabul, la presa del Paese da parte dei talebani fa ricadere nuovamente lo spettro del terrore dei tempi che sembravano ormai andati - sottolineano in una nota stampa De Padova e Contigiani -. La conquista della capitale e la fuga del presidente Ghani hanno scatenato il panico tra i civili, che temono il ritorno alle brutali regole del regime islamista. A rischiare maggiormente sono le donne afgane, che vedono messi a repentaglio 20 anni di progressi e conquiste. Come in passato, queste prevedono il ritorno di un regime misogino e una società profondamente conservatrice e patriarcale. Una società legata ancora alla materialità della sussistenza e in quanto tale non in grado di confrontarsi profondamente con il nostro modo di stare insieme, le regole, i principi astratti che abbiamo definito attraverso tante trasformazioni sociali avvenute prima".
"In quel contesto, al momento le donne sono di nuovo costrette a nascondersi in casa per non subire violenza, essendo trattate come bottino di guerra. La cosa più terrificante è che riprenderà la pratica dei matrimoni forzati di bambine con combattenti talebani, la negazione dello studio, la copertura sotto un velo che le riduce come ombre, come denuncia il presidente Riza Ali dell’ACPAM, Associazione della Comunità Afgana Macerata. Per molte, l’unica strada alternativa è la fuga" aggiungo la presidente e la vice presidente del Consiglio delle donne.
"Si torna indietro di vent’anni, per diritti e libertà fondamentali (come lo studio, la mobilità, la libertà di scegliere e sappiamo quanto la limitazione di tutto questo ci è pesata in pandemia) ma ancor più profondamente si va di nuovo verso il mancato riconoscimento di essere persone - . La speranza è riposta però in una società che in parte adesso conosce, rispetto a quella di venti anni fa, il sapore dell’emancipazione e dell’indipendenza e che quindi cercherà di resistere ad un ritorno al passato".
"Saranno comunque necessarie azioni per garantire sicurezza e protezione alle donne, affinché continuino, con il supporto delle associazioni sul territorio e delle organizzazioni internazionali, a “combattere” per i loro diritti. Una vita alla volta. Ne vale la pena sempre" concludono Sabrina De Padova e Ninfa Contigiani, invitando - a nome di tutte le componenti del Consiglio delle donne - ad aderire alle seguenti iniziative:
- la petizione online lanciata su Change.org diretta ai Ministeri degli Esteri e degli Interni (https://www.change.org/p/ministero-esteri-corridoi-umanitari-per-le-donne-afghane)
- raccolta fondi sostenuta dalla fondazione Pangea Onlus
È anche ossibile effettuare una donazione:- con un bonifico bancario: IT 05 P 05018 01600 000011063922 – BIC/SWIFT: CCRTIT2T84Ac/o Banca Etic- con un versamento sul conto corrente postale: numero 36682953 – intestato a Fondazione Pangea Onlus – Milano- online con carta di credito o PayPal:https://paypal.me/pools/c/8C6xLNdw60
La donazione è fiscalmente deducibile.
Terza edizione dell’apprezzatissima “Magnalonga dei 5 castelli”, una passeggiata panoramica enogastronomica per visitare Caldarola e le sue frazioni. Cinque borghi da scoprire e fotografare assaporando prodotti delle aziende locali: vino, birra artigianale, dolci, ceci, miele, salumi, formaggi e l’immancabile e unico olio Coroncina, attraversando un panorama mozzafiato.
La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Caldarola, prenderà il via alle ore 9 di domenica 29 agosto partendo dal centro commerciale “la Piazzetta” di Caldarola per poi giungere a Vestignano, Croce, Pievefavera e Valcimarra degustando in ogni tappa prodotti enogastronomici tipici del territorio, il tutto accompagnato da buona musica.
La passeggiata, di circa 10 chilometri non particolarmente impegnativi, può essere percorsa sia a piedi che in bicicletta. Anche accompagnati dal proprio amico a quattro zampe, l’importante che sia nel pieno rispetto dell’ambiente e delle normative anti Covid-19.
Da Valcimarra ci saranno delle navette che ritorneranno a Caldarola. La missione degli organizzatori è di unire storia, natura e tradizioni dei nostri luoghi in un evento unico: una passeggiata attraverso borghi e castelli, ulivi e vigneti, panorami a picco sul lago e sentieri francescani.
Passeggiare a contatto con la natura lungo percorsi carichi di storia e spiritualità, come il sentiero De Magistris e i Cammini Francescani della Marca.
L’iscrizione, obbligatoria entro il 24 agosto, è gratuita per i bambini sotto i 5 anni, di 12 euro per i ragazzi dai 6 ai 14 anni e 18 euro per gli adulti. Prevede cinque tappe ristoro, animazione, servizio navetta e un piccolo kit consegnato al momento della partenza.
Info e contatti al link: magnalonga5castelli.eventbrite.it o presso l’associazione Turistica Pro Loco di Caldarola.
Rappresentante illustre del flamenco jazz, Israel Varela compositore, batterista, e cantante messicano racconterà in musica la vita di Frida Kahlo, artista che lo colpì nel profondo quando visitò Casa Azul e scoprì le struggenti poesie d’amore per il compagno Diego Rivera.
Civitanova ospiterà venerdì 20 agosto, l’anteprima dell’album di Varela, vincitore dell'Euro Latin Award, uscito il 14 luglio, unica tappa nelle Marche del musicista prima del tour mondiale. Si tratta del decimo disco di un artista incredibile che si esibirà insieme a Karen Lugo, Florian Weber, Serena Brancale, Jacopo Ferrazza per una serata ai massimi livelli tecnici, espressivi ed emozionali, vera esperienza per l’ascoltatore.
“Un evento che ci riempie di orgoglio per il carattere internazionale che ricopre – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - e che la nostra Città ha promosso con entusiasmo nella nostra Arena al Varco sul mare, che quest’anno è stata protagonista assoluta nel panorama regionale e direi del centro Italia, con ospiti importantissimi, da cantanti come e The Colors, Noemi, Renga, Civitanova all’Opera - le importanti opere liriche dedicate al nostro Maestro Bruscantini - il festival dantesco diretto da Vittorio Sgarbi e tantissime altre iniziative che sono state molto apprezzate dai nostri concittadini e dai nostri graditi ospiti. Eventi che ci accompagneranno ancora fino settembre e che animeranno non solo la città portuale ma anche il nostro amato borgo antico, fulcro di bellissime mostre in corso e serate all’insegna dello svago e del divertimento”.
Varela, abile e raffinato compositore oltre che cantante dalla sorprendente e ricca musicalità, fu ospite in città nel 2014, nell’ambito della seconda edizione di Cecchetti in Jazz, in una indimenticabile performance, insieme alla splendida ballerina di flamenco, Karen Lugo che ballerà di nuovo con lui venerdì. Torna nella cittadina rivierasca in questa estate 2021, grazie all’organizzazione Luca Scagnetti, grande appassionato di musica jazz, che fu ideatore del ‘Cecchetti in Jazz’ insieme a Gianluca Diomedi.
“E’ stato un piacere richiamare Varela – ha detto Scagnetti – sono entusiasta di accoglierlo nella mia città grazie all’interessamento dell’Amministrazione comunale che lo ospiterà nella splendida e capiente cornice del Varco. Il batterista è uno dei talenti della scena musicale internazionale che vanta collaborazioni con i migliori musicisti del mondo ed ha dedicato questo album alla pittrice Frida Kahlo: la sua vuole essere una traduzione in musica delle parole che Frida dedicò al marito. È un progetto che sta avendo un grandissimo successo, e uno dei video musicali è girato dal regista italiano Alberto Nacci””.
INGRESSO GRATUITO CON REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA
Sarà possibile registrarsi la sera stessa dell’evento (senza precedente prenotazione) fino ad esaurimento dei posti disponibili, presso la biglietteria allestita al Varco sul Mare, dalle ore 17,00.
Chi volesse prenotare in anticipo può procedere online attraverso il circuito Ciaotickets.
Erano 34.481 le unità di personale scolastico che risultavano vaccinate con almeno la prima dose di siero alla data del 9 agosto scorso al Servizio Sanità della Regione Marche, il 95,75% del target previsto (36.012 tra docenti e personale ATA). Particolarmente confortante il fatto che di questi 31.615, l’87,79% del totale, avessero ricevuto, alla stessa data, anche la seconda dose.
Diversa la situazione per gli studenti, che alla data del 16 agosto, giorno da cui per i ragazzi sotto i 19 anni è possibile accedere ai centri vaccinali senza prenotazione, avevano ricevuto la somministrazione di almeno la prima dose in 22.043 per la fascia di età dei 12-15enni (il 39,8% del totale della popolazione) e in 36.496 per la fascia dai 16 ai 19 anni (il 66,6% del totale).
Di questi solo il 16,6% dei 12-15enni avevano ricevuto anche la seconda dose mentre più confortante è in questo caso la percentuale dei ragazzi più grandi (46,5%). Mancano in sostanza all’appello anche della prima dose 51.569 giovani in età scolare, pari al 46,8% della popolazione scolastica complessiva (110.108).
Se si guarda i dati relativi alla provincia di Macerata il 27,9% della fascia di età dei 12-15enni ha ricevuto la prima dose, con la percentuale di adesione che scende al 7,06% per quanto riguarda la seconda dose. In entrambi i casi siamo sotto la media regionale. Per quanto riguarda, invece, la classe di età 16-19 anni hanno aderito alla prima dose di vaccino il 56,8% degli studenti, mentre la seconda dose è stata ricevuta dal 34,6% di loro. Anche qui i dati sono inferiori a quelli che si riscontrano in tutte le altre province marchigiane.
Si è concluso attorno alle ore 22 di ieri sera l’intervento che ha visto impegnati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Macerata in località Lame Rosse (nei pressi della Grotta del Frate), per fornire assistenza a due escursionisti finiti fuori sentiero.
L'allarme era stato lanciato attorno alle ore 19:00 a seguito della richiesta di aiuto proveniente da due ragazzi 35enni (M. M. e M.M di Ancona), visto che - a seguito di una scivolata - uno dei due aveva riportato una distorsione alla caviglia.
Gli escursionisti sono stati raggiunti dalle squadre di terra del Soccorso Alpino che li ha ricondotti dapprima sul sentiero e successivamente all’auto, senza necessità di imbarellare l’infortunata.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che esistono due tipi di rum. Si tratta del rum agricolo e di quello industriale. Ma che differenza c’è fra l’una e l’altra tipologia? La differenza principale consiste nel metodo di produzione. Infatti il rum industriale si ottiene dalla distillazione della melassa. Il rum agricolo, invece, si ottiene dal succo della canna da zucchero. È molto importante conoscere la differenza fra questi due tipi di bevande alcoliche, perché così si può apprezzare ancora di più il loro gusto. Per chi si intende poco di liquori, abbiamo deciso di specificarne delle informazioni in più.
La storia del rum agricolo
I rum agricoli, la cui produzione risale agli inizi del XX secolo, corrispondono a dei liquori molto pregiati e di grande gusto. Si iniziò a mettere a punto questi prodotti direttamente dal succo puro della canna da zucchero, in un periodo molto particolare, quando si attraversò un momento di crollo del prezzo dello zucchero, che diede un certo spazio allo sviluppo dello zucchero di barbabietola.
Il rum agricolo, a differenza di quello industriale, è possibile ottenerlo soltanto nel periodo della raccolta della canna da zucchero. Quindi si ha a disposizione soltanto nei mesi che vanno da gennaio a luglio.
Una delle differenze principali rispetto a quello di carattere industriale consiste nel fatto che è un prodotto più ricco dal punto di vista aromatico e della quantità di zuccheri, quindi possiamo dire che il suo gusto in definitiva è piuttosto fruttato, con essenze profumate.
Tra l’altro, se si fa invecchiare particolarmente a lungo, può diventare ancora più forte, quindi è da abbinare sicuramente ai piatti che non lasciano indifferenti dal punto di vista del gusto.
Qualche informazione in più sul rum industriale
I rum industriali corrispondono ad una produzione il cui inizio si fa risalire alla fine dell’Ottocento. Possono essere definiti come dei succhi a lunga conservazione, infatti la loro produzione è costante nel tempo, perché non è necessario interrompere la distillazione in certi periodi nel corso dell’anno.
Per capirne di più sulle origini di questo rum industriale ricavato dalla melassa, bisogna risalire al periodo di Cristoforo Colombo, quando, in seguito alla scoperta dell’America, la canna da zucchero ebbe la possibilità di arrivare in Europa.
Il luogo ideale per la produzione di questo prodotto sicuramente fu ritrovato in altri luoghi dell’America, come i Caraibi e il Brasile. Soltanto nella metà del Seicento le potenze europee si impegnarono attivamente perché questo prodotto non fosse raffinato soltanto nelle colonie. Infatti si è proceduto all’introduzione di un nuovo procedimento che permetteva di ricavare un sottoprodotto della raffinazione dello zucchero, che consiste proprio nella melassa.
Il rum industriale si ottiene dai fusti della canna da zucchero, che danno origine ad un succo molto denso, fortemente ricco di zuccheri. Poi questo succo viene lasciato riposare in modo che arrivi a cristallizzarsi. Nella produzione dei rum industriali non si fa altro che aggiungere acqua e lieviti e lasciar fermentare ancora di più la melassa, per un periodo che va dalle 24 ore ai 15 giorni. Si ottiene così un liquore molto delicato dalla gradazione leggera.
È molto interessante conoscere le differenze tra rum agricolo e rum industriale, anche perché chi se ne intende in maniera specifica sa bene che quello agricolo è sicuramente più forte, mentre quello industriale si propone come un liquore più delicato.
È da specificare però che, poiché si basa su una purezza del processo di produzione, il rum agricolo è l’unico prodotto a cui è possibile attribuire la denominazione di origine controllata. In ogni caso quello industriale mantiene delle proprietà che certo non possono essere sottovalutate anche per l’abbinamento a piatti specifici.
Fervono i preparativi per la regata che domani si terrà all'interno del bacino portuale di Civitanova. Nel pomeriggio di ieri sono stati effettuati i sorteggi che hanno abbinato i sette atleti che gareggeranno per il Palio alle sette associazioni del diporto nautico civitanovese. Per rendere riconoscibili gli equipaggi durante la gara sono state sorteggiate sette bandiere di diverso colore che da stamattina sventolano sui rispettivi pontili sociali; in regata ogni barca avrà in testa d'albero un nastro dello stesso colore dell'associazione rappresentata. Le condizioni meteo si annunciano favorevoli con un vento da nord-est di circa 13 nodi. A seguire la gara, che si svolgerà per la prima volta all'interno del bacino portuale, gli occhi attenti del comitato organizzatore e della locale capitaneria di porto.
Gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Civitanova Marche, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un cittadino albanese, già resosi responsabile di recenti eclatanti fatti di cronaca, per tentato furto aggravato. L'episodio contestato è avvenuto la scorsa notte quando, dopo aver tentato di mettere fuori uso le telecamere all’esterno, si è reso responsabile della spaccata alla vetrina del punto vendita Wind-tre di Largo San Francesco di Sales, al fine di porre in essere un furto.
Lo stesso, hai poi desistito dall’intento al sopraggiungere di personale delle Volanti. Nelle vicinanze però, una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Civitanova Marche hanno intercettato un soggetto con fare sospetto, già conosciuto alle forze dell’ordine. Lo stesso, è stato poi portato in Commissariato per gli accertamenti di rito.
Immediata l’attività investigativa che ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e di accertare la responsabilità del soggetto per il tentato furto. Schiaccianti gli indizi raccolti anche tramite i sistemi di videosorveglianza che hanno consentito di fare immediata luce sull’ennesimo episodio criminoso. L’uomo di circa 40 anni, è la stessa persona che giorni fa si era reso responsabile delle scritte e dei messaggi minatori ai danni della farmacia Angelini del centro cittadino ed il danneggiamento perpetrato ai danni del bar “Infinity”, entrambi i fatti avvenuti qualche giorno fa a Civitanova Marche. Pertanto, anche a causa della pericolosità sociale dimostrata nei recenti predetti episodi, è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria che nelle prossime ore deciderà sulla convalida.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2199 tamponi: 1060 nel percorso nuove diagnosi (di cui 390 nello screening con percorso Antigenico, con 21 positivi rilevati) e 1139 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 9,5%). Il tasso di incidenza del virus, ad oggi, è di 76,72 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (ieri era al 75,19).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 101 di cui 12 nella provincia di Macerata, 35 nella provincia di Ancona, 12 nella provincia di Pesaro-Urbino, 18 in quella di Ascoli Piceno, 13 in quella di Fermo e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (27 casi rilevati), contatti in ambito domestico (32 casi rilevati), contatti in ambiente di vita e socialità (2), contatti extra regione (2), contatti in ambito lavorativo (3). Altri 16 casi sono ancora in attesa di approfondimento epidemiologico.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un forte decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,5% oggi, rispetto all'19,4% registrato ieri.
Aumenta di 2 unità rispetto a ieri il numero di ricoveri Covid-19 nelle Marche: sono 47 tra i quali 8 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi, e 4 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Non si registra, invece, nessun decesso correlato al Covid nelle ultime 24 ore.
Vi sono inoltre 22 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 15 pazienti Covid positivi (5 a Macerata, 7 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a Jesi e uno a Fabriano).
Torna domenica 22 agosto la Magnalonga marchigiana a Camerino, la passeggiata enogastronomica che coniuga l’attività fisica al piacere della tavola, con una finalità in più: quella sociale. Il ricavato sarà infatti devoluto in beneficienza alla Lega italiana tumori della sezione di Macerata per finanziare le attività di prevenzione oncologica.
La manifestazione unisce, dunque, solidarietà e impegno sociale promuovendo una bella passeggiata enogastronomica, che permette ai partecipanti durante il tragitto di sostare senza limiti di tempo nei punti di ristoro con assaggi di prodotti tipici, conciliando l'attenzione a prodotti alimentari di qualità con interesse per il paesaggio e il rispetto dell'ambiente.
La partenza sarà alle ore 10 dal Convento dei Cappuccini, a Renacavata procedendo, poi, attraversando il bosco di Tenosa. Un percorso facilmente percorribile da tutti, intervallato da 5 tappe ristoro, con calma e senza limiti di tempo sarà possibile degustare prodotti tipici locali: dagli affettati misti ai formaggi, lasagne, frutta e dolci accompagnati da un ottimo vino. All’arrivo si svolgerà la premiazione.
Le iscrizioni sono aperte fino a venerdì 20 agosto: a Camerino presso il supermercato Sì con te “Il Paniere”; al Pop Cafè e a Canepina all’“Eurobar”. Per informazioni sulla prenotazione o il percorso è possibile rivolgersi anche al numero: 3471028025.
I partecipanti dovranno presentarsi muniti di ricevuta di iscrizione o copia del bonifico bancario, presso il Convento dei Frati Cappuccini dove verrà consegnato il bicchiere da degustazione con il saccottino della Magnalonga, insieme al pass di riconoscimento, che verrà vidimato al passaggio di ogni tappa e darà diritto a una sola consumazione.
Per chi volesse, prima della partenza, alle ore 9.00 sarà possibile partecipare alla Santa Messa. La manifestazione termina con la premiazione del gruppo più numeroso.
"LILT Macerata (Lega italiana per la lotta contro i tumori) è entusiasta di partecipare attivamente all’iniziativa della Magnalonga ed è grata dell'attenzione concreta di cui è destinataria – ha detto la presidente Barbara Capponi - Il direttivo tutto sta lavorando per ripartire dopo il Covid con molte attività e una passeggiata enogastronomica aperta a tutti ci sembra davvero il modo giusto per guardare a una prevenzione coinvolgente e tangibile".
La Magnalonga marchigiana è organizzata dal LILT insieme al Paniere Sì con Te, Video Volare col patrocinio del Comune di Camerino.
Ore di relativa tranquillità si respirano ora a Camerino, dopo il brusco risveglio che tanti cittadini (non solo camerti, ma dell'intero entroterra) hanno vissuto a seguito del vasto incendio che ha interessato un'estesa area boschiva della frazione di Morro.
Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco e sei squadre di volontari messe a disposizione dalla Protezione Civile della Regione Marche (è stato necessario anche l'ausilio di un canadair: leggi qui). Le fiamme, al momento, sembrano sotto controllo ma i pompieri stanno ancora compiendo numerose opere di bonifica.
Appena appreso quanto stava avvenendo, attorno alle ore 5:00 di questa notte, a Morro è accorso anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che abbiamo raggiunto con i nostri microfoni questa mattina: "L'incendio si è propagato lungo un'area molto estesa che va dalla frazione di Morro sino a Muccia e Serravalle di Chienti (secondo stime provvisorie si parla di 30 ettari di terreno andati in fiamme ndr) - ci ha detto il primo cittadino -. Fortunatamente il rogo sembra essere stato domato. Ci auguriamo che fatti di questo genere non si ripetano più. È veramente triste vedere questa bellissima parte di area boschiva del nostro territorio ridotta in cenere. Speriamo nella sensibilità delle persone e nel comportamento serio e rispettoso da parte di tutti quanti i cittadini".