Ritrovato a San Severino un dipinto trafugato da una chiesa del posto. Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della Stazione di locale si sono recati a effettuare un controllo in un laboratorio di restauro. All’interno dell’esercizio i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere ad un’opera trafugata dalla chiesa di Sant’Antonio Abate, in località Castel San Pietro anni addietro.
Da una ricerca effettuata presso gli archivi del Comando è effettivamente emerso che l’opera intitolata “Sant’Antonio Abate in visita a San Paconio morente” era stata oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca.
I carabinieri di San Severino Marche hanno potuto quindi raffrontare l’effige fotografica presente agli atti con il dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale, riscontrando una perfetta corrispondenza dell’immagine raffigurata.
Hanno pertanto richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte. Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro.
Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti.
Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente in località Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, che ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione.
Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per ricettazione di beni culturali.
Giovedì 22 giugno, dalle ore 15 alle 17 si svolgerà online su piattaforma Zoom l’evento di approfondimento "L'internazionalizzazione delle imprese italiane e il ruolo della tecnologia blockchain".
L’iniziativa, di carattere scientifico e divulgativo, è rivolta principalmente a professionisti, imprese, attori del sistema dell'innovazione, accademici e studenti e verterà sui temi che riguardano gli aspetti pratici, tecnici ed economici della tecnologia blockchain e le sue applicazioni per la valorizzazione e l'internazionalizzazione del Made in Italy, con focus sui settori agroalimentare e moda. Sarà un’occasione di ascolto e confronto grazie al contributo di relatori provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale.
Il convegno si inserisce nell’ambito delle attività promosse dal progetto TRUST (digital TuRn in EUrope: Strengthening relational reliance through Technology) coordinato dall’Università di Macerata assieme a TrackIT blockchain, coordinato dall’Agenzia Ice.
Il team organizzativo è composto da Francesca Spigarelli, docente di economia applicata, dell’Università di Macerata, direttrice del China Center e coordinatrice del progetto Trust, dal ricercatore in economia applicata Lorenzo Compagnucci e da Emanuele Frontoni, professore di informatica, co-direttore del Vrai, Vision robotics & artificial intelligence Lab, e coordinatore di numerosi progetti in collaborazione con le imprese del territorio.
Circa mille persone, fra quelle presenti in sala e quelle collegate on line, hanno partecipato all’incontro dal titolo “La diga di Giampereto, un progetto nel cassetto, quale futuro?”, promossa dal consigliere delegato del Comune di Sarnano, l’architetto Ermanno Dell’Agnolo.
Una enorme partecipazione che ha confermato il grande interesse che c’è a Sarnano in merito a questo argomento. Dopo i saluti del sindaco Luca Piergentili, Dell’Agnolo ha illustrato i lavori e i risultati raggiunti nel progetto partecipato del PRGC, passando poi a spiegare come l’opera diga si inserisce nell’ambiente in maniera naturale collegando gli spalti naturali di Mangani e Bisio.
Dell’Agnolo ha poi parlato della potenziale polifunzionalità della diga, mentre l’ingegner Carlo Tacconelli ha spiegato le caratteristiche della Cer Sarnano e i vantaggi che potrebbe portare la diga a livello energia.
Diversi gli interventi del pubblico presente, fra cui quello di un ristoratore che ha evidenziato, le possibili ricadute positive sulla comunità sarnanese e sul turismo.
L’intervento dell’avvocato Claudio Netti ha tracciato le attività del Consorzio di bonifica ed ha descritto le caratteristiche dei vari invasi delle Marche e ha proposto anche la visita ad alcune altre dighe.
Don Marcello Squarcia ha espresso gradimento alla proposta della gente di intitolare la diga all’Abbadia di Piobbico, mentre gli abitanti di Giampereto, che si troveranno in una piccola penisola del lago, hanno espresso parere favorevole all’intervento.
L'esposizione delle caratteristiche del progetto del geologo Tiberi ha dato con chiarezza l’immagine di ciò che si propongono di fare.
Passando ai prossimi step, il Consorzio di bonifica, tramite il geologo Tiberi, redigerà il Business plan sia economico che di procedura amministrativa, mentre il Comune di Sarnano predisporrà in opera un misuratore fisso di portata nei pressi della paratia.
L'Amministrazione comunale si incontrerà con la Regione Marche e con il commissario alla Ricostruzione per reperire le risorse. Da ultimo, c’è stato l’Intervento proprio dello stesso senatore Guido Castelli, che ha confermato come” tra i compiti del suo mandato ci sia anche quello dello sviluppo e difesa del territorio e ha preannunciato di voler incontrare il sindaco Piergentili per approfondire l’iniziativa per la costruzione della diga”.
L’U.S. Tolentino comunica di aver raggiunto gli accordi con il centrocampista Roberto Iuvalé e con il difensore Anthony Tomassetti.
Iuvalé classe ‘87 nella passata stagione alla Sangiustese, ha indossato la maglia di: Montegiorgio, Maceratese, Fermana, Castelfidardo, Sangiorgese e San Marco Servigliano. Un giocatore di grande esperienza che saprà dare il suo apporto ai cremisi.
“Sono molto contento della scelta fatta e ringrazio la società, perché questo è una piazza importante, ambiziosa e che punta a risalire”, le sue prime dichiarazioni.
Tomassetti, invece, terzino destro classe ‘97, anche per lui ultima stagione alla Sangiustese. Nella stagione 2015/2016 ha militato nella Primavera dell’Ascoli Calcio per poi indossare la maglia di: Recanatese con 32 presenze, Ciabbino, San Marco Lorese e Atletico Ascoli.
“Sono molto contento di iniziare questa nuova avventura con la maglia del Tolentino, ringrazio la società e il mister per la grande fiducia che mi hanno dato. Non vedo l’ora di iniziare e dare tutto per questa maglia”, il primo commento di Tomassetti.
La società cremisi nei giorni scorsi ha ufficializzato anche l’accordo con il difensore Kevin Marcaccio. Il giovane, classe 2004, arriva al Tolentino dopo tre stagione con gli Allievi Nazionali U16 della Fermana.
Un importante innesto per la rosa di mister Buratti. “Innanzitutto ringrazio la società per la fiducia data nei miei confronti”, il commento di Marcaccio. “Sono molto contento di vestire la maglia del Tolentino e non vedo l'ora di dare il mio contributo per dare gioia e soddisfazioni ai tifosi cremisi”.
"Ci sono sette casi medici" tra i 38 naufraghi trasportati ad Ancona dalla nave umanitaria Geo Barents di Medici senza frontiere e alcune persone "verranno portate in ospedale".
Lo riferisce Riccardo Gatti, responsabile della gestione del soccorso in mare a bordo della nave che lascerà Ancona tra stasera e domani. L’imbarcazione è arrivata in porto, intorno alle 14, e aveva a bordo migranti provenienti da Marocco e Bangladesh, tra i quali un minore non accompagnato.
"Trentotto persone sono un numero piccolo – afferma ancora Gatti - per le tante miglia che abbiamo percorso, evidentemente avremmo potuto sbarcarle con nostri gommoni in qualsiasi altro porto"; "dall'inizio delle nostre operazioni, da metà del 2021 con questa nave abbiamo soccorso più di 7mila persone nel Mediterraneo".
"I naufraghi sulla Geo Barents che verranno accolti in strutture marchigiane, dice il capomissione Msf, "erano giorni in navigazione da circa due giorni, quasi 40 su una barchetta che faceva venire la pelle d'oca". "Ancora una volta assegnato un porto lontano come destinazione? Non ce lo spieghiamo, a questo dovrebbe rispondere chi prende queste decisioni, - risponde Gatti - Ribadiamo che violano le convenzioni, le norme a livello internazionale e di regolamenti europei. Quello che sta succedendo è che purtroppo la conseguenza dei porti così lontani vuol dire la mancanza di presenza degli assetti di soccorso, come la Geo Barents nelle zone dove avvengono i soccorsi - e se questi soccorsi non ci sono, avvengono i naufragi".
Sull'ultimo naufragio in Grecia, spiega, "quella non è una zona che pattugliamo: c'è chi porta a termine i soccorsi che è la guardia costiera greca. Noi operiamo dove non c'è nessuna guardia costiera". "C'è un assetto militare, la guardia costiera Libica. - prosegue - che è stato dimostrato che non solo non porta a termine soccorsi, ma quello che mette in atto sono dei respingimenti, perché le persone vengono riportate in un luogo che non è sicuro qual è la Libia.
(Fonte Ansa)
Si apre un nuovo ciclo al Sarnano calcio. Un progetto diverso da quelli che hanno caratterizzato le scorse stagioni, con i ragazzi del paese al centro della squadra. È questa la volontà di una società che sta ultimando il processo di rinnovamento delle cariche dirigenziali e dell'organico.
Salutato Matteo Pambianchi, “a cui vanno i ringraziamenti della società per il lavoro svolto e i migliori auguri per un futuro ricco di soddisfazioni”, il club dimostra di voler ripartire con le idee chiare in quello che è a tutti gli effetti un anno zero: per il prossimo campionato di Seconda categoria sarà mister Marco Cencioni a guidare la squadra.
Il 40enne allenatore, sarnanese doc, proviene della dall'Atletico Macerata e ha sposato con entusiasmo le idee del club. Sotto le tre torri arriva anche il suo collaboratore Luca Cirilli, con cui ha condiviso il suo percorso nella formazione del capoluogo.
A completare lo staff tecnico il confermatissimo Massimo Centoni. Diversi i giocatori di Sarnano già pronti a far parte del nuovo ciclo (Roberto Pennesi e Alessandro Pennesi, Zega, Sebastiani, Eleuteri, Fogante, Millozzi, Tiberi) e altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. A guidare il reparto offensivo, convinto dalle ambizioni e dai programmi della società, ci sarà il centravanti Papa Ndiour che già l'anno scorso è stato protagonista al Maurelli.
Si è tenuta oggi in Ateneo la sesta edizione de “Il Bello di Unicam”, iniziativa fortemente voluta dal rettore Claudio Pettinari fin dall’inizio del suo mandato rettorale ed è dedicata non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza, della ricerca scientifica, della comunicazione, specialmente in questo particolare momento che stiamo vivendo.
“Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il rettore Pettinari – anche per quanto di positivo gli atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese.
Quest’anno il tema chiave della giornata è stato “etica”, declinata in diversi ambiti quali la didattica, la ricerca, le professioni e la comunicazione e ne abbiamo discusso con importanti personalità del mondo dell'università, della scienza, della società e del giornalismo che sono stati con noi e che ringrazio per aver accettato il nostro invito”.
I lavori dell’intera giornata sono stati coordinati dal rettore Pettinari, alla presenza di Angelo Capulli, fratello della giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, prematuramente scomparsa, alla quale l’evento è come ogni anno dedicato, e che è stata l’ideatrice della rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è".
“Etica, medical professionalism e scuole di medicina” è stato il tema dell’intervento di Marco Montorsi, Rettore di Humanitas University, mentre Riccardo Pietrabissa, rettore dello IUSS di Pavia si è interrogato sul valore della ricerca.
Casi concreti e buone pratiche che dimostrano quanto sia importante l’etica negli atenei sono stati presentati dal rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, mentre “Scienza, tecnologia e disuguaglianze” sono state al centro dell’intervento di Eugenio Coccia, Direttore IFAE Barcellona.
Picchiata dal marito perché si era truccata prima di uscire. Questo il motivo, stando a una prima ricostruzione da parte della polizia di alla base un nuovo episodio di violenza domestica, avvenuto nei giorni scorsi e che ha portato a un provvedimento di allontanamento nei confronti di un 27enne per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Tutto è nato da una segnalazione al 112: gli agenti del commissariato sono intervenuti e hanno trovato la donna vittima di violenze, ancora con evidenti segni di percosse, che lamentava dolori al setto nasale e a varie parti del corpo.
Dapprima riluttante a recarsi in ospedale, è stata convinta a sottoporsi alle cure mediche del pronto soccorso. Le sue condizioni sono apparse subito serie, con alcune fratture, e i sanitari hanno deciso di trattenerla per ulteriori accertamenti.
Le indagini della squadra anticrimine hanno portato a individuare come responsabile il convivente. Il giovane si sarebbe infuriato perché la donna si era truccata prima di uscire di casa: oltre alle botte, le ha distrutto anche il telefono per evitare che chiedesse aiuto. La donna è stata portata in una comunità protetta, mentre il Tribunale di Ancona ha emesso la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequenta
Al via la traversata del Tirreno contro la fibrosi cistica: il civitanovese Alessandro Gattafoni, 37 anni, torna a sfidare il mare e la malattia a colpi di pagaia con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla patologia e sull’attività sportiva.
L'iniziativa, che partirà il prossimo 19 giugno da Bastia (Corsica) con arrivo a Livorno il 24 giugno, è stata presentata questa mattina all’Aula Lorenzo il Magnifico del Campus Meyer e si intitola “125 miglia per un respiro".
Gattafoni, affetto lui stesso da fibrosi cistica (malattia genetica ad oggi priva di cura), sarà protagonista con il suo kayak della traversata del Tirreno dalla Corsica alle coste toscane.
Dal suo tenace impegno sportivo, dedicato, appunto, ad ogni “respiro” suo e di ogni paziente d'Italia, nel 2021 è partita la prima avventura, grazie al sostegno attivo dell’Associazione Regionale Lifc Marche: Gattafoni ha infatti solcato l'Adriatico, partendo dalla sua città natale e arrivando in Croazia dopo ben 18 ore di pagaiate.
Nell'estate 2022 - anno in cui lo stesso sportivo è divenuto testimonial nazionale della LIFC - la seconda edizione lo ha visto protagonista di una navigazione itinerante nell’Alto Adriatico, toccando anche Venezia e Trieste, sempre con partenza dalle Marche.
"Il mio desiderio è di puntare un riflettore su quella che viene definita la 'malattia invisibile', per portare a galla le difficoltà e le problematiche che i pazienti affetti da fibrosi cistica vivono ogni giorno. Essere stato scelto dalla LIFC nel ruolo di testimonial per lo sport è qualcosa che mi onora, perché posso raggiungere tanti giovani facendo capire loro quanto, per chi è malato come noi, sia fondamentale allenarsi con costanza: è una vera e propria terapia". Così si esprime lo stesso Gattafoni commentando l'imminente traversata.
Come un moderno Ulisse, Alessandro Gattafoni per il 2023 è dunque pronto a prendere un nuovo mare, il Tirreno, per superare ancora una volta i limiti che la malattia gli impone e, soprattutto, per lanciare un chiaro messaggio: la fibrosi cistica è la malattia genetica più diffusa, ma i progressi terapeutici e lo sport possono davvero rappresentare, oggi più di una semplice speranza e permettere a tanti pazienti e ai loro familiari di guardare davvero “oltre” e realizzare concretamente il sogno di una vita normale.
Sette direttori per sette aggregazioni culturali. Sono state presentate questa mattina in regione, nel corso di una conferenza stampa, le figure che ricopriranno questo ruolo definito dall’assessore regionale alla cultura, Chiara Biondi, "innovativo e fondamentale per connettere qualitativamente l’immenso patrimonio culturale marchigiano".
Sono già al lavoro per realizzare progetti e iniziative Tommaso Strinati, direttore della rete 'Metromuseo dei borghi di marca: approdi d’arte, storia e cultura'; Alessandra Tomassetti, direttore della rete 'AMATi – Agricoltura Musei Archeologia Turismo insieme'; Federica Galazzi, direttore della 'Rete museale dell’Alta Valle del Potenza'; Luca Baroni, direttore della rete 'G.a.m.b.i. – Gradara, Apecchio, Mombaroccio e Borgo Pace, Insieme per il sostegno alla cultura'.
E ancora Vanessa Lani, direttore della rete 'Flaminia Romana'; Concetta Ferrara, direttore della rete 'Sistema Museale Piceno:‘Musei e paesaggi culturali’; Ivan Antognozzi, direttore della rete 'Le città visibili. Percorsi artistici integrati nei luoghi culturali di Gualdo, San Ginesio e Tolentino'.
"Con questa bellissima intuizione che ha avuto l’assessorato alla cultura - ha detto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli - nel progettare e costruire una misura perfettamente calata sulla dimensione marchigiana si raggiunge un obiettivo culturale e turistico che ci siamo proposti da subito: ridurre l’isolamento e la decontestualizzazione e mettere in rete invece un’offerta culturale che sia volano di sviluppo omogeneo per tutte le aree, costiere e interne".
"Queste reti dimostrano perfettamente la capacità di rafforzare in maniera determinante il nostro grandissimo patrimonio culturale e insieme la coesione sociale e sono certo che potranno lavorare in sinergia per promuovere il nostro territorio", aggiunge Acquaroli.
“Sarà condotto un monitoraggio sistematico dei risultati attraverso l’Osservatorio della Cultura, che ci permetterà di avere indicatori utili per migliorare costantemente e mettere a punto l’offerta culturale, con particolare riguardo alle aree interne e a quelle colpite dal sisma. E tutto in un’ottica di integrazione con le leggi fondamentali di settore come quella sulla valorizzazione dei Borghi", sottolinea l'assessore Biondi.
Come ha spiegato la dirigente del servizio cultura, Daniela Tisi che ha parlato di figure altamente specializzate, il direttore di rete dovrà rendere più efficace la fruizione degli istituti e delle collezioni da parte di varie tipologie di pubblici (con particolare riferimento all’accessibilità), individuare strategie di finanziamento e scelte programmatiche unitarie con la redazione di un 'Regolamento di rete', l’elaborazione di 'Piani annuali di programmazione strategica', la Carta dei servizi, i 'Piani della Sicurezza', valorizzando al contempo il contesto culturale e il tessuto sociale ed economico del territorio anche tramite specifici accordi con le infrastrutture, i servizi pubblici e le realtà produttive ed economiche locali.
Per quanto riguarda la provincia di Macerata ecco i comuni capofila delle reti: comune di San Severino Marche in rete con i comuni di Castelraimondo, Pioraco e Sefro; comune di San Ginesio in rete con i comuni di Gualdo e Tolentino.
Si è svolta nei giorni 5/8 giugno 2023, l’annuale Conferenza sulle Arti Visive e dello spettacolo all’Athens Istitute for Education and Research di Atene, un istituto internazionale di studio e ricerca che vede annualmente la partecipazione di studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo accademico.
Alla conferenza, divisa in numerose sessioni tematiche, ha partecipato una delegazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, la professoressa Francesca Cecarini, coadiuvata dalla professoressa Mascia Ignazi, ha presentato il progetto di Arte Pubblica per vicolo Consalvi, ideato e progettato dai docenti e studenti del corso di Light Design dell’Accademia. La presentazione è stata selezionata, tra centinaia di proposte, dal comitato scientifico di Atiner.
Il progetto artistico di light design presentato, pone al centro il concetto di “percorso immersivo” urbano. L’installazione creativa legata ai concetti della light art, nazionale e internazionale, trasforma lo spazio in un ambiente per l’esposizione di opere d’arte, a beneficio della fruizione turistica.
L’allestimento prevede anche l’impiego di ePub interattivi. Infatti all’interno di questo particolare spazio urbano, sono stati ideate delle postazioni per esporre opere d’arte di varia natura, con un allestimento flessibile e adeguato alle necessarie variazioni dimensionali delle opere stesse.
Il concept del progetto, con delle installazioni site-specific, guida il visitatore a fare una esperienza coinvolgente ed emotiva. I principi di base relativi alle concezioni per le visite a spazi espositivi di varia natura, si concentrano su sperimentazioni collegate a modelli interpretativi. Secondo tre fasi fondamentali:
Provocare. Lo spazio reinterpretato come “luogo dell’arte” attraverso le installazioni progettate è senza dubbio una provocazione, rispetto alla originale funzione di quel particolare ambiente urbano.
Correlare. La nuova veste del vicolo Consalvi offre una mappa concettuale visiva vicino ai riferimenti del pubblico visitatore e ai suoi nessi culturali con il mondo dell’arte. Con opere che già conosce e con opere utili a conoscere maggiormente l’attività artistica in relazione alla luce.
Svelare. La scoperta è l’aspetto più importante dell’interpretazione dello spazio: rivela al visitatore la risposta, fornisce un punto di vista insolito, valorizza l’intuizione e il risultato del suo ragionamento. Quando è il visitatore a scoprire in prima persona ciò che svela un richiamo ad un’opera, o ciò che appare come un’opera, l’esperienza si arricchisce di valore e significato.
Gli autorevoli partecipanti hanno apprezzato il lavoro presentato. Esperti, docenti, ricercatori tutti provenienti da prestigiose Università di paesi diversi (Australia, Belgio, Canada, Cina, Croazia, Francia, Ungheria, India, Giappone, Portogallo, Spagna Sud Africa, Stati Uniti, Turchia, ecc.) si sono aperti ad un confronto sulle nuove opportunità di rigenerazione degli spazi urbani attraverso le nuove applicazioni tecnologiche luminose, convenendo sulla necessità di un impiego più consapevole della luce nell’ambito degli spazi ad uso pubblico.
I giorni del convegno sono stati densi di contenuti, anche su altri temi e argomenti, la relazione presentata dalla Prof.ssa Francesca Cecarini ha ricordato a tutti l’importanza di progettare la luce, attraverso una ricerca rigorosa e creativa allo stesso tempo, per elaborare nuovi modelli di intervento, capaci di innescare quei meccanismi virtuosi in grado di produrre nuovi spazi urbani di qualità ed attrattività per i cittadini delle nostre città.
Un tabaccaio vende tabacco trinciato a un minorenne: viene multato e segnalato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per una sospensione dell'attività per 15 giorni.
È accaduto ad Ancona durante un servizio mirato nella zona nord della città dei Baschi verdi della guardia di finanza della Compagnia Pronto impiego che hanno notato un giovane, palesemente minorenne, entrare in una tabaccheria per poi uscirne poco dopo con un pacchetto di tabacco trinciato in mano.
Fermato immediatamente per un controllo, è stato accertato che il ragazzo aveva solo 16 anni e che aveva acquistato poco prima il tabacco in violazione della normativa. Per il commerciante sono scattate, quindi, la prevista sanzione pecuniaria (va dai 500 ai 3mila euro), e la segnalazione all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la sospensione della licenza per 15 giorni.
In caso di recidiva, il tabaccaio trasgressore rischierà, in base alla normativa, la revoca definitiva della licenza oltre che una sanzione pecuniaria da mille a 8mila euro.
(Immagini di repertorio)
Per decenni, i più celebri settori industriali italiani tradizionali sono stati fulgidi simboli d’eleganza e qualità, imponendo nel mondo un paradigma culturale con radici solide, economicamente attrattivo e di straordinario successo. Eppure sono così profondi e rapidi i mutamenti in atto che i modelli esistenti sembrano insufficienti a fronteggiare le evoluzioni di economie intimamente interconnesse e di mercati interdipendenti.
Occorre saper cogliere le opportunità e fronteggiare i rischi del presente, grazie all’ausilio di un inevitabile avanzamento tecnologico e di capacità d’analisi estremamente accresciute. Un’urgenza di cambiamento che emerge già dalla prima “Indagine sulla nuova impresa intelligente”.
La ricerca, condotta dall’Università Politecnica delle Marche, fotografa l’incidenza dell’AI su alcune decine di PMI operanti in diversi settori. Su un campione di venti aziende, oltre un terzo (35%) ha avviato un progetto di intelligenza artificiale o dichiara che investirà in AI entro l’anno. Il 10% ritiene che questa innovazione introdurrà cambiamenti dirompenti.
L’80% ritiene che avrà un impatto sulla produzione. Le maggiori barriere all’adozione di tecnologie e strumenti basati su AI sono la mancanza di competenze tecniche, tempo e risorse umane limitati da destinare a tali progetti
I principali ambiti di applicazione riguardano la manutenzione preventiva, il controllo della qualità dei prodotti e le simulazioni (digital twins, 3-D modelling).
L’interessante ricerca messa a punto dall’ateneo marchigiano sarà presentata nel corso di C’è. Connected Economy, seconda edizione del Business Talk nazionale, “In prima Fila, l’unico con l’ambizione di misurare annualmente la capacità dei territori di creare valore e di essere protagonisti di un mercato mondiale in perenne evoluzione, grazie a manager, economisti, giornalisti, imprenditori, ricercatori, intellettuali ed esponenti di governo.
L’appuntamento ideato e organizzato da TAI - Think About It, una delle più dinamiche ed affermate realtà europee nel progettare percorsi di internazionalizzazione e innovazione d’impresa, sarà di scena il prossimo 23 giugno, a partire dalle 16.00, alla Sala Meeting Garofoli di Castelfidardo.
Tra gli ospiti del talk condotto dal vicedirettore del TGLA7 Andrea Pancani, oltre ad un componente dell’esecutivo nazionale ancora “ top secret”, spiccano Gianluca Gregori (rettore dell’Università Politecnica delle Marche), Matteo Colaninno (vicepresidente esecutivo Gruppo Piaggio), Maria Virginia Tiraboschi (Presidente di Ico Valley), Paolo Crepet (psichiatra e scrittore), Orlando Di Pippo (Group Business Developer Mashfrog).
La giunta comunale di Macerata ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento "Rigenera Macerata – Go Green" che prevede la riqualificazione di grandi aree verdi urbane.
Il progetto, finanziato per circa un milione e 700mila euro grazie al bando 'Rigenerazione Urbana', prevede la riqualificazione dei Giardini Diaz, del parco urbano di Fontescodella, del parco urbano de Le Vergini e del bosco urbano del Sasso d’Italia.
Sono ricompresi interventi per la riqualificazione del verde e delle attrezzature con la rigenerazione o creazione di aree fitness, la realizzazione di sgambatoi dove non sono presenti, il recupero e il miglioramento dei percorsi pedonali, la sistemazione delle specie arboree - in particolare quelle più pregiate - e la sistemazione e l’ampliamento di tutte le aree ludiche e di gioco che saranno rese sempre più inclusive.
"Si tratta di un intervento importantissimo che conferma ciò che avevamo promesso agli elettori nel nostro programma di mandato: la riqualificazione dei parchi e dei giardini pubblici della città - ha commentato l’assessore con delega ai Parchi pubblici Paolo Renna -. I primi interventi partiranno ai Giardini Diaz e alle Vergini e successivamente si procederà con Sasso d’Italia e Fontescodella. Contiamo di iniziare i lavori già a fine anno. Un ringraziamento, per il grande lavoro svolto, agli uffici comunali".
I Giardini Diaz saranno interessati da nuove piantumazioni, per creare maggiori spazi d’ombra, nei pressi del laghetto dove si interverrà anche sul drenaggio delle acque piovane. Saranno poi realizzate delle aree gioco innovative e inclusive per i più piccoli, sistemati nuovi tavoli da picnic, cestini e panchine e rigenerate le zone verdi esistenti.
Per quanto riguarda il parco urbano di Fontescodella si interverrà sulla valorizzazione del Centro Educazione Ambientale con la riqualificazione della piazza che sarà coperta da una tettoia.
L’intervento prevede la sistemazione dei percorsi pedonali, dello skate park e dell’area giochi, la riqualificazione del campo da calcetto e la realizzazione di un’area fitness con percorso calisthenics oltre al posizionamento di attrezzi per il corpo libero. Sarà inoltre realizzato uno sgambatoio per cani.
Il Giardino Le Vergini sarà interessato dalla realizzazione di un’area fitness e da una nuova fontanella oltre che dalla sistemazione della piazza e dal potenziamento della sentieristica.
Saranno posizionati nuovi tavoli da picnic, panchine e cestini, sistemati il parapetto del ponticello e l’area giochi, implementati i lampioni e realizzato il monumento in ricordo delle Vittime delle Foibe. Si procederà, inoltre, a nuove piantumazioni e alla realizzazione di uno sgambatoio per cani.
Presso il bosco urbano Sasso d’Italia saranno realizzate delle aree fitness per la pratica dello sport all’aperto e sostituite le attrezzature dell’area giochi. Si provvederà, inoltre, alla sistemazione dei percorsi e dei sentieri, alla piantumazione di essenze arboree e alla definizione di un’area camper.
In occasione della Festa di San Vito, patrono di Recanati, sono state consegnate le civiche benemerenze ai cittadini recanatesi dal sindaco Antonio Bravi affiancato dal vicesindaco Mirco Scorcelli e dagli assessori Rita Soccio, Paola Nicolini, Francesco Fiordomo, Michele Moretti, dalla presidente del consiglio comunale Tania Paoltroni e dai consiglieri Sergio Bartoli, Stefano Miccini, Graziano Bravi, Andrea Marinelli, Benito Mariani e Pierluca Trucchia.
"Le Civiche benemerenze sono un modo per onorare e ringraziare i cittadini e le cittadine che hanno dimostrato un impegno straordinario nella promozione del bene comune - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - recantesi che con il loro impegno e la loro passione hanno reso la nostra comunità un luogo migliore in cui vivere, lavorare e crescere".
La cerimonia si è aperta con il conferimento degli encomi regionali da parte dell’assessore Filippo Saltamartini al personale della polizia locale per l’impegno profuso durante il periodo dell’emergenza Covid.
Premiati i commissari Fabio Mariangeli e Silvia Cappelletti, il sostituto commissario Andrea Manuale, i sovrintendenti capo Rossana Camillo, Simona Frapiccini e Simonetta Bravi, l’assistente Paola Issini, gli agenti Debora Papparelli, Simona Babbini e Leonardo Moschini e la comandante Gabriella Luconi.
Sono seguite le consegne delle Civiche Benemerenze a Paolo Marinelli per instancabile dedizione nel mondo dello sport; Mirco Cipolletta per il coraggio e la prontezza dimostrati nel salvataggio di un giovane accoltellato fuori dal suo bar in una notte di luglio 2022; Giorgio Calvaresi per la sua generosa e discreta dedizione, unita alla forte passione per la fotografia, dimostrate nel documentare i fatti e le persone della citta.
E ancora a Daniela Elisei per una vita spesa in modo alacre ed appassionato nel nome del volontariato contribuendo ad incrementare visibilmente il mondo dell’Avis Recanatese; a Mario Elisei per la grande passione per l’opera e il pensiero di Giacomo Leopardi e il raffinato talento per la scrittura; a Gemma Onofri per la profonda sensibilità unita alla grande passione per il mondo della scuola e del volontariato; a Massimiliano Savoretti per la determinazione e la competenza nel coniugare tradizione e innovazione nel campo dell’agricoltura e per l’ impegno e l’attenzione all’inclusione sociale; a Nicola Pigini per i grandi meriti musicali ed artistici.
Premiata anche Eleonora Tubaldi per l’intensa attività riconosciuta e i suoi grandi meriti scientifici che hanno contribuito a diffondere il nome di Recanati in Italia e nel mondo; Franca Tubaldi per l’instancabile dedizione al mondo dello sport e per il ruolo svolto con competenza e professionalità di allenatrice; Nikla Cingolani per il grandissimo amore per il “suo” quartiere Castelnuovo, sempre dedita a dargli animo e vita e per la promozione di innumerevoli iniziative socio culturali e ricreative; Pina Taddei per l’entusiasmo, la tenacia, l’impegno e la forte determinazione unita alla grande dedizione per l’attività svolta nell’Associazione Pro Loco di Recanati; Francesco Fabretti per la capacità di cogliere le connessioni tra le diverse espressioni artistiche in una prospettiva culturale fatta non solo di poesia, ma di arte e cultura.
Attestati di benemerenza sono stati consegnati a: concerto musicale «B.Gigli» e alle cooperative sociali ‘Terra e vita’ e ‘La Ragnatela’. Le menzioni speciali sono andate ai cittadini Giuseppe Benedetti donatore Avis con 128 donazioni, Albino Moriconi con 150 donazioni, Francesco Argentati con 180 donazioni e Vincenzo Agnesi per la grande passione e il prezioso talento che lo hanno distinto nell’ambiente musicale.
Le aziende benemerite sono state: Stilmoda, Società Conero di Domizio Mario e C, Tecnostampa e Ottaviani. Infine benemerenze anche ad alunni ed alunne meritevoli: Lucrezia Onofri, Matilde Palanca, Eleonora Grelloni, Riccardo Marconi, Amanda Mascarini, Nicholas Stortoni, Federico Ferri, Mattia Serafini e Ginevra Cingolani.
Sabato 10 giugno si è tenuta in zona Tiratori, a Matelica, l’inaugurazione del nuovo bike park “La Cavetta” alla presenza del sindaco Massimo Baldini, dell’assessore allo Sport Graziano Falzetti, del presidente della Federazione Ciclistica Italiana Marche Lino Secchi e del presidente del Gruppo Ciclistico Matelica Marcello Crescentini.
Sono intervenuti per un allenamento congiunto di mountain bike i ragazzi del settore giovanile matelicese, le squadre della Superbike Team di Castelfidardo, della Tormatic di San Severino Marche, della Polisportiva Morrovallese, della Recanati Bike Team e della DMT Racing Team di San Severino Marche.
Un bel pomeriggio di sport in cui si è potuto ammirare il grande lavoro di riqualificazione dell’area comunale portato avanti dal Gruppo Ciclistico Matelica in collaborazione con il Comune: questa sinergia ha permesso la realizzazione di un vero e proprio bike park con percorsi fuoristrada per tutte le categorie e in particolar modo dedicato al settore giovanile e alla scuola di ciclismo della società matelicese, da utilizzare quindi per gli allenamenti e per migliorare le capacità e abilità tecniche dei ragazzi nella guida fuoristrada.
"Il sito - spiegano dal Gruppo Ciclistico Matelica - si presta molto per queste attività essendo un vero e proprio anfiteatro naturale con collegamenti diretti con i giardini pubblici e la zona del 'ponte rosso' sul fiume Esino, tanto che il progetto si amplia naturalmente prevedendo nell’area la realizzazione di gare ed eventi di mountain bike e ciclocross anche di livello nazionale".
"Oltre al mero aspetto sportivo la nostra società rivendica come un grande risultato aver riqualificato un’area in forte degrado e abbandono - aggiungono -, tanto che si spera in futuro di realizzare un prolungamento dei giardini pubblici di Matelica con panchine e possibilità di fruizione da parte della cittadinanza. Speriamo di poter espandere il progetto con un impianto di illuminazione per le attività ciclistiche in notturna (già predisposto), di un impianto fotovoltaico per la gestione energetica autonoma e la realizzazione di una struttura con spogliatoi, bagni, zona officina, magazzino e segreteria. Un sogno che si potrà realizzare solo con l’aiuto delle istituzioni, degli sponsor e del grande lavoro dei volontari del gruppo e della cittadinanza, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per il grande lavoro già svolto".
Grande soddisfazione e grandi ringraziamenti anche da parte dell’amministrazione comunale. "È stata riqualificata un’area in stato di abbandono con una struttura di primo livello – commenta l’assessore allo Sport Graziano Falzetti – è stato impressionante l’impegno, la passione e il lavoro messo da parte del Gruppo Ciclistico Matelica: senza di loro questo progetto non avrebbe neanche avuto inizio. Li ringrazio uno per uno, a partire dal presidente Marcello Crescentini che si è speso in prima persona per portare a termine questo percorso. Mi auguro che sempre più giovani si avvicinino a questa disciplina ora che c’è una struttura di livello in città a loro dedicata".
Sono tre i letti pediatrici elettrici donati dalla Fondazione Vittorio Merloni alla Sosd Malattie Infettive Pediatriche del presidio Salesi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e inaugurati dai piccoli degenti.
"Sono lettini elettrici con sponde leggere e robuste, ad altezza e lunghezza variabili con ampia possibilità di movimentazione attivabile dall'operatore con facilità tramite comandi integrati sul montante fuori dalla portata del bambino" spiega la dottoressa Ines Carloni, responsabile della Sosd.
"Questi lettini ad alta automazione sono fondamentali - ha aggiunto - perché migliorano il comfort, la sicurezza dei pazienti e aiutano chi li assiste in un reparto dove spesso, purtroppo, le degenze sono di lunga durata a causa di patologie complesse".
Il reparto di Malattie Infettive Pediatriche è Centro Regionale di riferimento per malattie infettive congenite, infezione da Hiv, infezione tubercolare e malattie batteriche invasive neonatali e pediatriche.
La direzione generale ringrazia la Fondazione Vittorio Merloni "per la sensibilità dimostrata nel contribuire al miglioramento del Centro, con un beneficio sia per gli operatori sanitari che per i piccoli pazienti e le famiglie che li assistono".
Astea Spa è stata insignita per il secondo anno consecutivo dell’Alta Onorificenza di Bilancio che le è stata conferita ieri a Foligno al 51° evento “Il Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria) e la Sardegna che competono”, che si è aperto con un minuto di raccoglimento per ricordare Silvio Berlusconi.
Il riconoscimento è stato deciso da un Comitato Scientifico coordinato da Cesare Pozzi, docente dell’Università Luiss Guido Carli ed è promosso da Industria Felix Magazine, il trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore.
Le Alte Onorificenze di Bilancio, riservate alle migliori performance gestionali, sono state assegnate per ogni provincia e regione sulla base di criteri oggettivi a quelle aziende ritenute affidabili a livello finanziario, solvibili o sicure rispetto al Cerved Group Score Impact, prendendo come riferimento l’ultimo bilancio approvato, quello del 2021.
Astea Spa è stata premiata in quanto - si legge nella motivazione - "migliore media impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nelle Marche". In totale l’analisi ha tenuto conto di oltre 700mila attività del Centro Italia, di cui 140mila nella sola regione Marche, nella quale solo in 6 hanno ottenuto l’Alta Onorificenza di Bilancio.
Ciò significa che grazie alla valutazione del Cerved Goup Spa, le aziende insignite hanno ricevuto una recensione positiva che eleva il loro grado di affidabilità finanziaria nei confronti delle agenzie di rating e, quindi, anche degli istituti di credito. Potranno di conseguenza accrescere il valore del loro brand e aumentare l’indicizzazione delle aziende sui motori di ricerca tramite la campagna di comunicazione allestita da Industria Felix Magazine.
A ritirare la pergamena che attesta l’onorificenza 2023 sono stati l’amministratore delegato di Astea Fabio Marchetti e la dirigente della gestione amministrativa del Gruppo, Lucia Maceratini.
“Dopo l’Oscar di Bilancio che ci è stato riconosciuto da Ferpi nella sezione delle Pmi e l’attestato dei giorni scorsi del Financial Times come azienda attenta alla lotta contro l’inquinamento - commenta l’A.d. Fabio Marchetti - questo riconoscimento, che giunge per il secondo anno di seguito, consolida l’affidabilità della nostra azienda dal punto di vista economico finanziario. Conferma la qualità dell’operato e l’impegno con cui Astea porta avanti sia i progetti che l’amministrazione, significa che siamo un’azienda sana che fa le cose correttamente, come dimostrano le tante attenzioni sul nostro lavoro. Lo scorso anno ricevemmo il riconoscimento tra le multiutility mentre questa volta siamo stati valutati su criteri diversi, che ci premiano in maniera più trasversale per la gestione tra le imprese di media grandezza. La differenza la fa la qualità dei nostri dipendenti e dei collaboratori”.
“Se abbiamo raggiunto questo traguardo - commenta la dottoressa Maceratini - lo dobbiamo al lavoro quotidiano che è sempre serio, mirato ai risultati e soprattutto di squadra, importanti gli investimenti nel rinnovamento strutturale della sede, che ne ha aumentato la funzionalità, e quelli per la formazione del personale, finalizzando il lavoro per crescere sia a livello individuale che di squadra”.
"Con Aestivum proseguiamo l’esperienza di Terre del Tartufo, dedicata al prezioso tubero e avviata lo scorso dicembre a Pieve Torina: l’obiettivo è promuovere e valorizzare la Marca di Camerino con iniziative che facciano conoscere e apprezzare le tipicità territoriali favorendo altresì la rinascita dell’accoglienza turistica".
Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, presenta così il nuovo appuntamento che celebra l’avvio della stagione del tartufo estivo, detto anche “scorzone”. Sarà Muccia stavolta a ospitare eventi quali passeggiate, degustazioni, aperitivi, menù a tema nei ristoranti che aderiscono all’iniziativa.
"Il tartufo diventa la chiave per scoprire tante altre bellezze del nostro territorio lungo il corso dell’anno" prosegue Gentilucci. "Aestivum parla d’estate, e ci apre alla scoperta di un gusto fragrante che sa di sapori sublimi. Sarà bello apprezzarlo immergendosi nell’atmosfera di questi straordinari luoghi". Non a caso il primo appuntamento in programma è la camminata naturalistico-gastronomica "Dalla pietra all'energia" che prenderà il via sabato 17 giugno con ritrovo alle ore 9 in piazza della Vittoria.
Un percorso semplice e adatto a tutti lungo il fiume Chienti, alla scoperta del Mulino Da Varano e di quello di Gelagna (Info e prenotazioni: Loredana Milani 333/8940323). La mattinata sarà allietata da una sorpresa golosa dello chef Dino Casoni, protagonista poi dell’aperitivo esperienziale destinato a blogger, giornalisti, amministratori e operatori professionali proposto nel tardo pomeriggio nell’area a bordo fiume del Mulino Da Varano.
"È importante parlare e far parlare del tartufo, trovare ambasciatori qualificati di questa nostra straordinaria eccellenza, a cominciare da chi vorrà gustarlo approfittando dei piatti preparati dagli chef dei ristoranti del circuito", chiosa Gentilucci. Per informazioni è possibile consultare il sito www.terredeltartufo.it e la pagina Facebook le terre del tartufo.
Venerdi 16 giugno, alle ore 21, nella Biblioteca "Mario Ciocchetti a Belforte del Chienti, in via dell'Arme, verrà presentato il libro "Somiglianze, il sogno nel ricordo" di Noemi Mogliani.
Una storia che si compone di emozioni e di psicologia anima la trama di questo lavoro. Le pagine si dipanano intorno a questioni familiari le cui ripercussioni ricadono sulle persone e sulle loro vite per molto tempo determinando un destino in cui non mancano distacchi, separazioni, sofferenze e tristezza.
Veronica è una donna, mamma di tre bambine, con un carattere determinato e anche un po' aspro e scostante forse anche determinato da un passato di abbandono della madre in ospedale quasi al termine della gravidanza che doveva regalarle un fratello e una sorella.
L'abbandono ha scavato nell'animo di Veronica un vuoto che non ha mai saputo colmare e che ha determinato anche il fallimento del suo rapporto con Giulio e l'incapacità di amare davvero le figlie e costruire un rapporto sano con il padre.
Sarà l'ex compagno, insieme a misteriose lettere, l'artefice di un incontro capace di mescolare le carte in tavola rimettendo in gioco le sorti di più persone ricostruendo una armonia familiare illuminando l'animo di una donna che aveva smesso di credere nella bellezza e nella magia della vita.
È una storia di interiorità travolgente tanto da essere determinante nella quotidianità di chi la vive e da lasciare un segno indelebile nelle persone e nei fatti. Questo libro appartiene al genere della narrativa, un romanzo per certi versi di formazione, dai poliedrici risvolti psicologici.
Emozioni, sensi di colpa, rancori, dolori, ossessioni, dubbi, paranoie, silenzi, conflitti interiori, fragilità mistificate dalla rincorsa costante della illusoria chimera di superdonna e dissimulate da un'aggressività di fondo che cede il passo all'arrendevolezza, la paura che la propria personalità sia messa in ombra ed offuscata da un compagno apparentemente infallibile, orgoglio e rabbia che scavano vuoti incolmabili; sono questi i sentimenti che tengono in ostaggio il personaggio principale, Veronica, ma la storia è anche intrisa di colpi di scena.
Noemi Mogliani è nata e vive a Recanati, respirando l'aria del sommo Giacomo Leopardi, riscopre la passione per la scrittura e in questo romanzo sottolinea l'importanza di non rinunciare ai sogni cogliendo le opportunità e le occasione che ogni volta si presentano.