Lunedì 7 aprile, nella suggestiva cornice di Villa Quiete a Montecassiano, si è tenuta la presentazione del Macerata Opera Festival 2025, uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate marchigiana. L’evento organizzato dal Rotary Club di Macerata ha rappresentato un momento di incontro e condivisione che ha saputo unire cultura, tradizione e solidarietà, come ha sottolineato la Presidente del Club Irene Tedone.
Numerose le presenze istituzionali, tra cui rappresentanti dei Club Service cittadini, autorità Rotariane e Civili che hanno testimoniato l’importanza del Festival nel tessuto sociale del territorio. Il Direttore Artistico Marco Vinco e la Sovraintendente Lucia Chiatti, hanno presentato la 6I Stagione Lirica che si svolgerà dal 18 Luglio al 10 Agosto 2025, nello splendido scenario per la sua unicità, dell’Arena Sferisterio.
In programma tre grandi titoli: "La Vedova Allegra" di Francesco Lehàr in una nuova produzione che inaugurerà la stagione il 18 luglio, insieme ai due grandi capolavori di Giuseppe Verdi: "Rigoletto" e "Macbeth" firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini e Emma Dante. La serata ha visto un momento particolarmente importante per il Rotary Club di Macerata, infatti è stata presentata la XXVI edizione del "Rotary all'Opera", evento che ogni anno rinnova l’impegno del Club cittadino nella promozione della Cultura e nella valorizzazione del connubio tra Amicizia Rotariana e Solidarietà.
Il 19 luglio con "Rigoletto", sarà la data che ospiterà l’evento 'Rotary all'Opera', dove Rotariani italiani ed internazionali si riuniranno per assistere al capolavoro di Verdi, preceduto come da tradizione, da uno speciale momento conviviale rappresentato dalla Cena di Gala presso il Cortile di Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
La serata è stata di grande interesse e molto partecipata e ha anche visto la presenza di Francesca d’Alessandro (vicesindaco e assessore alle politiche sociali, inclusione e pari opportunità) e Katiuscia Cassetta (assessore alla cultura del Comune di Macerata".
Spesso si hanno delle difficoltà nello studio che sono oggettive: non sempre si può parlare di “pigrizia”, perché bisogna prendere in considerazione le naturali attitudini di ciascuno studente.
Se i nostri ragazzi hanno bisogno di aiuto, è quanto mai necessario dare loro l'opportunità di riceverlo: ecco perché possiamo valutare un servizio di ripetizioni, anche per aiutarli ad affrontare questo momento e rielaborare le nozioni per superare lo scoglio.
Spesso il problema è la concentrazione
Purtroppo, viviamo in un'epoca in cui le distrazioni sono molto più frequenti rispetto al passato: ciò significa che la maggior parte delle volte ci distraiamo in modo costante. Basta una notifica sul cellulare per dover passare altri 10 minuti a tentare di comprendere quello che si sta leggendo sul libro.
Non dobbiamo però dare sempre la colpa ai dispositivi tecnologici: c'è un motivo, del resto, se ci distraiamo così facilmente. Secondo la psicologia, si tratta infatti di un meccanismo di difesa: a un certo punto il nostro cervello necessita di una pausa.
Quella pausa può essere diversa per ciascuno di noi poiché lo stimolo che ci rilassa non sempre è uguale: così c'è chi si perde a osservare i passanti dalla finestra, chi scrolla la home dei social media o chi semplicemente scarabocchia con la penna su un foglio.
Avere un metodo aiuta nello studio
A tal proposito è essenziale ricordare che avere un metodo è indubbiamente di supporto per lo studio, che di per sé è un'azione che richiede un alto livello di concentrazione.
Dobbiamo infatti mettere gli studenti nella condizione di studiare in un ambiente rilassante, privo appunto di distrazioni e insegnare loro la pianificazione, così come le priorità.
Al tempo stesso sottolineiamo che la pausa è sacra: studiare per molte ore di seguito mette in una condizione di stress che non consente al cervello di assorbire davvero le nozioni e di rielaborarle. Il rischio infatti è di imparare a “ripetere a pappagallo”, senza sviluppare un senso critico.
Le ripetizioni sono di supporto
Studiare è un'attività che tendenzialmente viene svolta al meglio in compagnia perché dobbiamo considerare che l'uomo, come diceva Aristotele, è un animale sociale. Avere dunque una persona che possa fungere da sostegno al di fuori del sistema scolastico, può rappresentare un enorme aiuto per i giovani.
Tra l'altro le ripetizioni oggi non avvengono più solo ed esclusivamente in presenza ma anche via computer. Questo consente non solo di trovare l'insegnante più indicato per la materia in cui lo studente ha bisogno, ma di semplificare e ottimizzare le ore di studio.
Lo stress, il nemico silenzioso
Come abbiamo detto non sempre si parla di pigrizia: dobbiamo infatti considerare lo stress da studio un fenomeno che interessa sempre di più gli studenti e che purtroppo si manifesta mediante una sintomatologia ben precisa che coinvolge per ansia, tensione e preoccupazione.
Spesso l'alunno sviluppa una vera e propria paura del giudizio, tanto da limitare il confronto con i genitori, gli altri compagni di classe e gli insegnanti stessi.
Questo comportamento è da monitorare con grande attenzione perché il giovane può sviluppare con il tempo un profondo senso di insicurezza.
"In questi giorni si parla di autonomia differenziata, anche in ambito sociale. La specificità del nostro territorio, esteso e con una popolazione anziana, richiede investimenti pubblici adeguati che tengano conto dei fabbisogni delle aree interne". È il presidente dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII, Alessandro Gentilucci, a richiamare l’attenzione sulla necessità di impiegare risorse in modo adeguato per assicurare a tutti i cittadini diritti essenziali.
"Di certo, come ATS XVIII riusciamo a centrare risultati importanti: la Regione ha scelto il nostro centro per la famiglia per rappresentarla, a livello nazionale, in un progetto sulle conflittualità familiari. È indice che questo servizio, tra i primi ad essere attivato nelle Marche, ha saputo acquisire una effettiva capacità di intervento nelle dinamiche di famiglia più delicate, mi riferisco a separazioni, gestione dei minori, situazioni di difficoltà parentali".
Grazie ad una sperimentazione del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ATS XVIII avvierà una collaborazione con un analogo centro per la famiglia del Piemonte per implementare il servizio di mediazione familiare. "Perseguiamo una cultura della mediazione del conflitto" prosegue Gentilucci "avvalendoci di psicologi, avvocati, assistenti sociali appositamente formati per evitare i costi sociali che spesso derivano da situazioni di malessere e disagio. Tutto questo in modo completamente gratuito, protetto e, soprattutto, non sanitario. Un’esperienza che stiamo condividendo anche con altri Ats, a significare validità del servizio e risorse economiche ben utilizzate".
Tre persone paralizzate sono tornate a camminare, nuotare e pedalare grazie a elettrodi impiantati nel midollo spinale. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, si deve al gruppo coordinato dal Politecnico di Losanna (Epfl), al quale l'Italia partecipa, con Silvestro Micera, che lavora fra Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ed Epfl.
E' italiana anche una delle tre persone paralizzate coinvolte nella sperimentazione. Il dispositivo consiste in alcuni elettrodi innestati nel midollo spinale, che inviano ai muscoli di gambe e tronco gli stimoli elettrici generati esternamente da un computer controllato dal paziente. In appena un giorno di addestramento i tre volontari hanno ripreso a camminare e sono stati in grado di controllare movimenti complessi, come nuotare e pedalare, anche al di fuori del laboratorio.
"I primi passi sono stati qualcosa di incredibile, un sogno che si avverava", ha detto all'Ansa l'italiano Michel Roccati, uno dei tre pazienti sui quali è stata condotta la sperimentazione. Quattro anni fa un incidente in moto aveva provocato una lesione della colonna vertebrale, lasciandolo paralizzato. "Ora sono in grado di salire e scendere le scale e punto, entro primavera, di riuscire a camminare per un chilometro", ha aggiunto Roccati.
Il risultato arriva dopo numerosi anni di ricerche effettuate dal gruppo in questo ambito da cui è nata anche la startup Onward Medical, il cui obiettivo principale sarà testare questa nuova tecnologia su migliaia di pazienti, per arrivare a commercializzarla entro pochi anni.
"Una notizia entusiasmante" l'ha definita Anna Menghi, attuale consigliere regionale che in passato ha ricoperto la carica di presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili "sebbene si tratti di sperimentazioni e ci sia ancora strada da fare per renderle utilizzabili - ha aggiunto -. Si tratta, comunque, di un segnale di speranza".
"La scienza e la tecnologia stanno andando avanti e posso assicurare che, per una persona che sta in carrozzina, poter fare anche solo due passi è qualcosa di straordinario. Nel frattempo l'impegno per migliorare la vita delle persone disabili deve rimanere, e sta diventando, mi pare, un obiettivo primario" conclude Anna Menghi.
Venerdì 31 gennaio alle ore 17, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti, Alessandra Piccinini, scrittrice maceratese di successo con due romanzi pubblicati dalle casa editrice Le Mezzelane, approda nella sua città a raccontare le vicende de “Il Portone Rosso”.
Il libro, tra i romanzi marchigiani più venduti del 2019, racconta le vicende di Ludovica, avvocato stimato, che tra le vie di Macerata e i fasti di Roma, vive delle profonde inquietudini.
L’autrice riesce a mettere nelle pagine del suo libro, le emozioni, i pensieri nascosti, che la avvicinano a mondi borderline. Salvata dalle sirene della droga, perderà il suo Amore per poi cadere in una relazione distruttiva che la porta in un baratro sempre più profondo. Proprio lì matura la sua rinascita, trovando dentro di sé la forza di rialzarsi e tornare a vivere.
Nel libro l’evento personale si incrocia con il trauma del sisma che nel 2016 ha sconvolto le Marche, diventando anch’esso simbolo della rinascita che la nostra regione sta faticosamente ma tenacemente ricercando.
Ludovica rappresenta quindi l’animo indomabile di una regione, una donna che trova nelle difficoltà la sua forza più grande, che, come una fenice, brucia per risorgere a nuova vita .
Il libro è stato presentato nelle principali città italiane (Roma, Milano, Firenze, etc) e marchigiane. L’autrice ha partecipato a numerose interviste televisive e radiofoniche, con sempre maggiori apprezzamenti di pubblico e di critica.
L’incontro del 31 prevede, oltre all’autrice, la presenza di Rita Angelelli, Direttore Le Mezzelane Casa Editrice, di Marco Bragaglia, regista, e di Mauro Garbuglia, Presidente Èdi.Marca-Associazione Editori Marchigiani.
In ragione della fine dell’anno, delle imminenti festività e dell’avvicinarsi della scadenza del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, mi limiterei ad alcune considerazioni sostanziali approfittando inoltre di questo spazio per dire grazie a qualcuno e porgere i Migliori Auguri di Buone Feste a tutti.
Prima considerazione: IL RISULTATO
Abbiamo registrato, con una punta di orgoglio, che la BCC di Recanati e Colmurano ha incassato il prestigioso riconoscimento dell’Istituto Tedesco “Qualità e Finanza “ che ha posizionato il nostro Istituto al primo posto della classifica delle banche regionali nelle Marche. Credo, senza mezzi termini, che tale risultato sia la conseguenza di un pervicace e fruttuoso lavoro di squadra.
Costituirebbe peraltro errore, giudicare la cosa quale punto di arrivo. C’è ancora da lavorare per rendere la banca sempre più rispondente alle esigenze della clientela , esigenze in continua evoluzione , specie se rivolgiamo la nostra attenzione al mondo dei giovani. Nuovi prodotti, potenziamento ed ampliamento dei servizi, una politica di gestione del credito che tenga conto delle istanze dei soci, del territorio, delle famiglie, delle imprese, senza mai deragliare dai binari delle pur stringenti normative che disciplinano l’esercizio di tale potere. Una finanza attenta e mirata.
Seconda considerazione: IL CAMBIAMENTO
Al suddetto risultato la nostra BCC è pervenuta anche in virtù dell’adesione al Gruppo Bancario ICCREA. Entrare a far parte di un Gruppo Bancario, da un lato costituisce una vera e propria ga-ranzia di stabilità, dall’altro implica il coinvol-gimento della struttura in una serie di attività ulteriori rispetto a quelle di natura “ ordinaria “ cui tutti noi eravamo abituati. Una problematica su tutte: la migrazione dei dati in applicazione del nuovo sistema informatico.
Si è trattato di un vero e proprio sconvolgimento che ha richiesto e richiede tuttora enorme im-pegno e sacrificio, soprattutto a carico del per-sonale dipendente, costantemente in prima linea in questo oneroso ma inevitabile processo di revisione. A tal proposito giova fare appello anche alla pazienza ed alla disponibilità della nostra clientela che, pur subendo il disagio che tale trasformazione sta comportando, ha fornito ampia dimostrazione di aver compreso la portata innovativa dell’iniziativa.
Terza ed ultima considerazione di carattere generale: Emergono nuovi rischi – Innovazione
Stiamo assistendo , con preoccupante frequenza, agli effetti devastanti che stanno producendo i cambiamenti climatici. Sembra tuttavia stia crescendo , fortunatamente, la consapevolezza della portata dell’impatto che tali cambiamenti possono determinare sul sistema finanziario. Oggi più che mai occorrono politiche mirate e misure concrete che rafforzino la resistenza del nostro sistema finanziario: occorre pertanto convogliare i risparmi verso investimenti sostenibili. Non a caso le Autorità Europee hanno inserito per la prima volta i rischi climatici nella mappa dei principali fattori di rischio per il sistema bancario. In buona sostanza , il rischio climatico impatterà seriamente su tutti i processi bancari nel breve e medio termine. Dovremo perciò fare i conti con questi rischi ed iniziare ad intraprendere le opportune iniziative per la loro gestione. Risultato, cambiamento, innovazione , sono fattori ed obiettivi che non possono essere perseguiti né raggiunti se non attraverso la passione, il sereno lavoro, il gioco di squadra. Grazie allora ai dipendenti tutti della BCC di Recanati e Colmurano i quali hannodimostrato il giusto grado di perseveranza aiutando la barca a raggiungere l’approdo.
Si è avverato il sogno di Sofia Tornambene. La 16enne di Civitanova Marche è la vincitrice assoluta di X Factor 2019. La giovanissima cantautrice, che ambisce a vivere della sua musica, ha sbaragliato la concorrenza nella finale del talent show targato Sky Uno, andata in scena al Mediolanum Forum di Assago.
Ad aprire la serata è stato il super ospite Robbie Williams, che ha duettato con ciascuno dei quattro concorrenti in gara. La prima a esibirsi è stata proprio Sofia che, assieme ad una delle più grandi pop star internazionali, ha interpretato il celebre brano "She's the one". I due hanno cantato su un ponteggio mobile che li ha visti dapprima separati, e poi uniti sul finale della canzone. La grande emozione del condividere il palco con un mostro sacro come Robbie Williams si è avvertita, ma il giudice Sfera Ebbasta ha comunque promosso la sua prediletta riprendendo nel suo commento il titolo della canzone: "Non so se sia stata una scelta casuale, ma è proprio vero: she's the one (lei è l'unica, ndr).
E anche il pubblico si è mostrato d'accordo promuovendo Sofia alla seconda manche. Il primo degli eliminati è Davide Rossi, concorrente della categoria Under uomini di Malika Ayane.
Nella seconda manche Sofia si è esibita con un "best of" del proprio percorso a X Factor riproponendo le tre cover più riuscite ("Papaoutai", "Fix You", "C'est la vie"). Particolarmente coinvolgente l'interpretazione del brano di Stromae.
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"Molto brava e precisa. Ha tenuto molto bene la scena" ha commentato Mara Maionchi al termine della performance. "Non vedo l'ora di vedere come crescerai, continua così" ha aggiunto Malika Ayane, mente Sfera non ha nascosto l'entusiasmo: "Il percorso che hai fatto qua dentro è straordinario, sei veramente una professionista. Non so quante tue coetanee sarebbero state in grado di superare una pressione del genere".
Un coro unanime di complimenti che ha spalancato a Sofia le porte della finalissima assieme ai Booda, come da verdetto del pubblico tramite televoto.
A decretare il vincitore sono gli inediti. Sofia canta in maniera meravigliosa il brano "A domani per sempre" scritto quando aveva solo 14 anni. Un'esibizione che lascia incantato tutto il Forum. "Sei un qualcosa di mai visto nella musica italiana - commenta un estasiato Sfera Ebbasta -. Spero di condividere presto le classifiche con te".
Dopo una nuova apparizione sul palco di Robbie Williams, che ha promosso un doppio cd in uscita di canzoni natalizie, viene proposta una clip che riassume il percorso dei due finalisti. "Mi sento davvero maturata al termine di questa esperienza - dice una commossa Sofia poco prima del verdetto -, ho scoperto cose di me che prima non conoscevo. Ho iniziato nella cameretta assieme a mio padre e ora sono qui: ancora non mi sembra vero. Ringrazio tutti".
A decretare ufficialmente il vincitore è Alessandro Cattelan con la consueta formula: "Il pubblico con i suoi voti ha deciso che il vincitore di X Factor 13 è Sofia". Una pioggia di coriandoli accoglie la consegna del premio: è tutto vero Sofia.
Il Villa Musone impatta per 2-2 contro lo Staffolo in casa dopo un match tirato. I villans non riescono ad ottenere la vittoria dopo una gara equilibrata, contro i giallorossi che saranno avversari di Coppa Marche mercoledì prossimo, smuovendo comunque la classifica.
Buon inizio per i padroni di casa: pronti via e Piccini di testa non trova la porta, a stretto giro Marziani, sempre di testa, impegna Caruso che si rifugia in corner. Al 25' svarione della retroguardia ospite ed Agostinelli viene murato all'ultimo dal portiere giallorosso. Un minuto dopo Marziani finisce a terra dentro l'area, ma per l'arbitro e' simulazione. Nel finale di frazione Giammaria pesca Marziani in area piccola che batte Caruso con una conclusione volante.
Il vantaggio gialloblù dura poco perche' Fabrizi quasi allo scadere trova il fendente che vale il pareggio. Ad avvio ripresa ancora Fabrizi sfiora il gol ma non impatta la sfera da ottima posizione. Risponde al 51' Agostinelli che di testa sfiora l'incrocio dei pali. I villans aumentano il ritmo ed iniziano a rendersi pericolosi ma lo Staffolo colpisce nel finale. Tocco in area di rigore e penalty per gli ospiti con Massei che si incarica della battua e realizza. Sembra finita ma all'87' Giuliani su punizione pesca Agostinelli che di testa insacca la rete del 2-2.
Forcing finale del Villa Musone che pero' non si concretizza. “Oggi abbiamo fatto un passo indietro dal punto di vista della prestazione – commenta mister Maurizio Marincioni – ed alla fine possiamo dire che è il risultato più giusto. Oggi abbiamo giocato poco a pallone e mi dispiace perché durante la settimana facciamo tanto lavoro per creare gioco ma non siamo riusciti a metterlo in pratica, contro un avversario che si è difeso bene ripartendo in contropiede. Alla fine abbiamo avuto l’occasione per riuscire a vincere e non siamo riusciti a sfruttare l’episodio che ti cambiava la partita. Dispiace perché ci servivano dei punti per risalire la classifica”.
VILLA MUSONE - STAFFOLO 2-2 (1-1 pt)
VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (71' Marta), Carloni, Di Luca, Morra, Piccini (24' Giammaria), Carnevalini (57' Giuliani), Marziani, Pancaldi (84' Tonuzi), Agostinelli A disp. Ortenzi, Fiengo, Prosperi, Bora, Diallo All. Marincioni
STAFFOLO: Caruso, Piccinini, Fuoco (67' Conte), Massei, Coltorti, Tangherlini, Fabrizi L., Piersanti, Papadopoulos, Sassaroli, Bartelucci (80' Fabrizi M.) A disp. Aquilanti, Marani, Conte, Fratoni, Abbate, Paialunga All. Fabrizi
Arbitro: Serpentini di Fermo
Reti: 41' Marziani, 44' Fabrizi L., 82' Massei (rig), 87' Agostinelli
Note: Ammoniti Sassaroli, Marziani, Piersanti, Tangherlini, Morra, Marta
La prima partita alla Marpel Arena conferma lo spettacolo promesso alla vigilia ma coincide con una sconfitta. Il 2 a 3 finale dimostra tuttavia quanto è stata combattuta la sfida tra le due squadre. I biancorossi hanno iniziato bene, andando in vantaggio per due volte, poi dal quarto set sono cominciate a mancare un po’ di energie agli uomini di Adriano Di Pinto e Tuscania è riuscita a ribaltarla.
Una vittoria non semplice per la formazione ospite che anche al tie-break ha rischiato di farsi raggiungere nel finale dopo un emozionante recupero da parte di Macerata, interrotto però sul più bello. Alla Menghi resta una partita giocata alla pari contro una delle squadre più in forma del campionato e il punto conquistato.
LA CRONACA – Il coach Adriano Di Pinto si affida all’esperienza di Porcello e Monopoli, il solito Gabbanelli come libero, poi Nasari, Gabriele e Rizo. Il cubano biancorosso ha giocato una partita nella partita con la sfida a distanza con l’altro opposto, Polluaar, affiancato dal decisivo Rossatti, De Paola, Ceccobello al centro e Pace libero.
Tuscania inizia bene la gara e va avanti 2-10, con Macerata che si ritrova subito ad inseguire. Polluaar si dimostra temibile ma i biancorossi ci credono e con pazienza costruiscono la rimonta, 17-17, poi il muro di Rizo proprio su Polluaar spiana il vantaggio di Macerata che chiude il set 25-22 con l’ace di Calonico. Di nuovo avanti Tuscania nel secondo set, che resiste al ritorno dei biancorossi e mantiene il +4. Macerata commette troppi errori e permette agli avversari di allontanarsi fino al 16-25.
I padroni di casa si riscattano subito dopo, riuscendo stavolta a scappare via e tornare in vantaggio, 2 a 1. Tuscania rimanda però tutto al tie-break: il quarto set inizia con un testa a testa, poi gli ospiti vanno avanti +4; Macerata sembra aver speso tanto, riesce comunque a restare in partita ma si arrende 21-25. Di nuovo è Tuscania a scappare anche nell’ultimo set, poi l’ingresso di Stella e la sua serie in battuta regala una speranza, con Rizo che porta Macerata sull’11-12. Sul più bello però gli avversari trovano due punti decisivi e Rossatti chiude 11-15.
Il tabellino:
MENGHI MACERATA 2-MAURY’S COM CAVI TUSCANIA 3
PARZIALI: 25-22, 16-25, 25-17, 21-25, 11-15
Durata set: 29’, 25’, 29’, 29’, 19’ Totale: 131’
MENGHI MACERATA: Nasari 14, Porcello 6, Menichetti 1, Calonico 6, Poli 1, Gabriele 14, Bruno 1, Monopoli 6, Stella, Rizo 18, Gabbanelli. Allenatore: Adriano Di Pinto.
MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Buzzelli, Leoni 6, Pace, De Paola 9, Rossatti 18, Ceccoli, Ferraro 3, Ceccobello 10, Tognoni, Polluaar 15. Allenatore: Tofoli.
ARBITRI: Deborah Proietti, Alessandro Oranelli
Saranno Leo Shoes Modena e Sir Safety Conad Perugia a sfidarsi nella finale della Del Monte Supercoppa Italiana 2019. All'Eurosuole Forum di Civitanova Marche la formazione di coach Heynen si è imposta in quattro set contro l'Itas Trentino in semifinale (21-25, 23-25, 25-21, 25-22).
LA PARTITA - Il primo set è contraddistinto da grande equilibrio sino al 9-9, quando Trento firma un parziale di 3-0 sostenuto dalla spinta propulsiva al servizo di Russell (9-12). Un margine che la Sir non riuscirà a riassorbire, anche grazie agli impressionanti recuperi di Grebennikov in difesa (21-25).
Il secondo parziale è una vera e propria lotta punto a punto. A spuntarla in volata è Perugia, grazie al decisivo ingresso dalla panchina di Plotnyskyi. L'ucraino firma l'ace, che porta a doppia palla set la Sir: gli umbri sfruttano la seconda a loro disposizione (25-23).
Meno combattuto è il terzo set (25-21). Perugia fa la differenza a muro, minando le certezze offensive dell'Itas. Un Leon straripante al servizio chiude definitivamente i giochi nel quarto parziale, trainando la Sir alla vittoria con un "parzialone" dai nove metri (25-22). Sabato sarà sfida a Modena per ottenere il primo titolo della stagione.
La finalissima è in programma per sabato 2 novembre a partire dalle 18:00 al Forum di Civitanova Marche.
TABELLINO SIR SAFETY CONAD PERUGIA - ITAS TRENTINO 3-1 (21-25, 23-25, 25-21, 25-22)
Perugia: Leon 19, Atanasijevic 20, De Cecco 1, Lanza 12, Ricci 9, Podrascanin 5, Plotnyskyi 1
Trento: Russell 16, Giannelli 5, Lisinac 13, Candellaro 4, Vettori 18, Kovacevic 14, Cebulj 1
Credit Foto: Lega Volley
L'attesa seduta del Consiglio Comunale di Caldarola andata in scena nella serata di martedì 29 settembre è stata caratterizzata dalla risposta del primo cittadino Luca Giuseppetti in merito all'interrogazione presentata dai membri della minoranza sui due colpi di pistola esplosi dal vice sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini lo scorso 31 luglio, all’interno del suo ufficio, attualmente spostato provvisoriamente in un container (leggi qui).
Nella sua risposta Giuseppetti ha sottolineato come Ciarlantini abbia operato col fine di effettuare le opportune verifiche sulle armi riconsegnate dal comandante della Polizia Municipale Giancarlo Cecchini in occasione del suo pensionamento: compito affidatogli da lui stesso. Un'operazione avvenuta all'interno del suo ufficio, in orario di chiusura e con porta chiusa a chiave.
"Le armi erano state riconsegnate con il caricatore inserito" ha sottolineato il sindaco, che ha aggiunto come Ciarlantini, in quanto delegato, abbia "effettuato le operazioni di scarico per renderle inoffensive". Il vicesindaco ha, pertanto, provveduto allo scarico di una prima arma, avvenuto con successo.
Al momento delle operazioni di scarico delle seconda arma, invece, "sono stati esplosi due colpi d'arma da fuoco, relativi ai proiettili lasciati indebitamente nel caricatore - ha puntualizzato il sindaco Giuseppetti -. I colpi, esplosi in maniera del tutto involontaria e con l'arma rivolta verso il terreno, non sono usciti verso l'esterno, hanno provocato un lieve danneggiamento alla struttura, che lo stesso vicesindaco a sue spese ha provveduto a riparare".
La risposta del primo cittadino ha convinto soltanto in parte la minoranza. "Restano ancora delle questioni irrosolte - chiariscono dall'opposizione -, alcuni elementi fondamentali non sono stati trattati".
Anzitutto tra i banchi della minoranza restano molte le perplessità legate alla mancata comunicazione tempestiva dell'episodio: "A fatto avvenuto non si è proceduto immediatamente a dare un’informativa in merito ed eventualmente a prendere i provvedimenti necessari nei confronti dei soggetti attivi del fatto, non dando nessuna notizia né ufficiale né ufficiosa si è voluto far passare l’avvenuto come di poca rilevanza".
"Il vicesindaco, anche se avente delega alla Polizia Municipale - proseguono i consiglieri di minoranza - non era tenuto a maneggiare le armi e soprattutto a procedere alle operazioni di scarico delle stesse all’interno degli uffici comunali, ma soltanto riconsegnarle nello stato originale alla stazione dei Carabinieri".
Altro elemento dirimente riguarda la pericolosità degli spari esplosi dal vicesindaco: "Il fatto che abbia operato a porta chiusa nel container, non in orario di apertura, non significa che abbia tutelato la pubblica incolumità in quanto il Comune è dislocato in un area vicina a giardini pubblici, ed è attraversato da percorsi interni pedonali liberi tra i container stessi. Per cui avendo le pallottole la possibilità di attraversare quel tipo di pareti, potevano offendere sia gli impiegati presenti in stanze vicine, sia i passanti casuali".
"Rimane da chiarire infine se nella riconsegna delle armi alla stazione dei Carabinieri, sia stato comunicato l’evento dei colpi esplosi agli stessi, fatto rilevante anche per la conta delle munizioni effettivamente riconsegnate dal Vigile uscente" concludono gli esponenti della minoranza.
La Feba Civitanova Marche esce sconfitta da Cagliari. Le momò cadono in casa del Cus Cagliari per 69-51. Fatale alle ragazze di coach Nicola Scalabroni è stato il secondo quarto in cui hanno subito uno scarto di 18 punti che non sono riuscite a ricucire. Pronti via e il match procede sui binari dell'equilibrio: le sarde provano la fuga sul 9-5 subito ricucita ed i due liberi di Ortolani nel finale fissano il risultato sull'11-11.
Nel secondo quarto, dopo un discreto avvio delle momò, le ragazze di coach Scalabroni si inceppano e subiscono un break di 13-0 (29-16) con Striulli e Ljubenovic sugli scudi. Le biancoblù fanno fatica in attacco e non riescono a contenere le avversarie, che vanno al riposo lungo sul 39-21.
Alla ripresa delle ostilità la Feba non riesce a ricucire lo strappo: nonostante la buona volontà le locali rimangono avanti chiudendo il terzo quarto sul 56-35. Nell'ultimo periodo il Cus Cagliari tocca il +27 con Striulli, 65-38 a 6'30'' dal termine, ma negli ultimi cinque minuti Sorrentino ricuce il margine, complice anche la poca lucidità in attacco delle locali, ed il canestro di Pelliccetti vale il 69-51 con cui si chiude la sfida.
"Diciamo che la sfida si è decisa nel secondo quarto - commenta coach Nicola Scalabroni - Nella prima frazione siamo andate bene, tenendo testa a Cagliari, poi nel secondo quarto abbiamo iniziato a forzare un paio di tiri ed abbiamo perso l'equilibrio che avevamo nel primo periodo. Abbiamo subito il parziale decisivo che ha indirizzato la gara. Purtroppo abbiamo ancora questi momenti negativi durante la partita che alla fine ci penalizzano, dovuto al fatto che siamo una squadra giovane e rinnovata. Ci sono stati dei miglioramenti però dobbiamo lavorare per evitare quanto prima questi momenti in cui perdiamo equilibrio e diamo modo agli avversari di indirizzare le sfide a loro favore".
CUS CAGLIARI - FEBA CIVITANOVA MARCHE 69-51
CUS CAGLIARI: Ljubenovic 8, Caldaro 8, Niola 2, Landi 7, Striulli 20, Puggioni 8, Novati 5, Madeddu 6, Saias 5, Serra, Sanna ne, Luridiana ne All. Xaxa
FEBA CIVITANOVA MARCHE: Bocola 4, Trobbiani 6, Sorrentino 24, Gombac 5, Ortolani 7, Paoletti 1, Pelliccetti 2, Ceccanti 2, Maroglio, Binci ne All. Scalabroni
Parziali: 11-11, 28-10, 17-14, 13-16
Arbitri: Bernardo e Marcelli
Si è svolta sabato 5 ottobre, alle ore 11, presso il monumento ai caduti di San Severino Marche, “Una rosa per Norma Cossetto”, la manifestazione promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio per onorare la memoria della giovane istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani comunisti slavi.
L’evento, che si è svolto con il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale, ha visto la presenza del Vicesindaco Vanna Bianconi, del comandante della polizia municipale e di molti cittadini.
“È stata una cerimonia semplice ma partecipata – dichiarano gli organizzatori del Comitato 10 Febbraio e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – abbiamo ricordato degnamente il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana che nel lontano 1943 venne sequestrata, stuprata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi. Ogni partecipante ha deposto in silenzio una rosa rossa ai piedi del monumento ai caduti, disponendosi poi all’ascolto di un’allocuzione con cui è stata ricordata la vita e l’eroica fine della giovane studentessa".
"Durante la commemorazione – concludono gli organizzatori – è stato chiesto all’amministrazione comunale di intitolare una via, una piazza, un giardino o una scuola a Norma Cossetto, insignita nel 2005 della medaglia d’oro al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. A sostegno di questa richiesta siamo pronti ad avviare una raccolta di firme tra la popolazione”.
Il 7, 8 e 9 settembre una delegazione del Soroptimist Club del Lussemburgo ha incontrato il Club Soroptimist di Macerata.
Ad accogliere le 33 donne insieme alla Presidente Cinzia Cecchini e alla Past Presidente Adelaide Pangrazi, un numeroso gruppo di socie del Club di Macerata.
E’ stata una bella e calorosa accoglienza grazie anche alla presenza della Presidente Nazionale Patrizia Salmoiraghi che ha relazionato sulle attività del Soroptimist d’Italia, in aiuto alla popolazione terremotata. E’ stato anche molto gradito da tutte le ospiti l’omaggio in prodotti offerto dalla Varnelli che, oltre ad essere un’azienda di donne, è sempre attenta e sensibile alle attività che si svolgono sul territorio.
Domenica 8 settembre le 33 socie lussemburghesi, accompagnate dalle socie di Macerata, si sono recate a Camerino e hanno visitato l’azienda agricola “La Rinascita” di Barbara Bonifazi, fortemente colpita dal sisma, che grazie ai fondi del Lussemburgo e la collaborazione della Coldiretti di Macerata, ha potuto installare tre silos per lo stoccaggio dei cereali per l’alimentazione degli animali allevati. Le socie, attente e motivate, hanno partecipato con attenzione alla visita dell’azienda omaggiando la giovane titolare dell’azienda e il club di Macerata con una pianta di rose rosa, brevettata dall’Unione del Lussemburgo, dal nome “Soroptimist Women’s Voice”.
Un momento bello e commovente l’incontro delle amiche lussemburghesi con i genitori di Barbara: non sono mancati abbracci e sorrisi ma anche qualche lacrima di felicità per l’importante aiuto gentilmente offerto all’azienda della figlia Barbara. Le donne hanno fatto anche una visita alla città di Camerino e al monastero delle Suore Clarisse dove anche il Sindaco Sborgia ha incontrato la delegazione per un caloroso ringraziamento.
La terza giornata è stata dedicata alla visita della città di Macerata, del suo bel centro storico sotto l’esperta guida della Professoressa Troscè, del Palazzo Buonaccorsi e del Museo della Carrozza. La dott.ssa Giuliana Pascucci, curatrice dei musei civici, ha regalato un percorso coivolgente tra le opere, gli affreschi e la mostra del Bauhaus.
Il Soroptimist non è soltanto una rete internazionale di donne: è un insieme di incontri, confronti, scambi e collaborazioni che lasciano bellissimi segni tangibili.
Il momento più atteso da migliaia di appassionati di caccia è quasi arrivato: a settembre, infatti, riprenderà la stagione venatoria. Gli abruzzesi dovranno però attendere fino alla fine del mese, per via dello stop deciso dal Tar. Naturalmente per svolgere questo tipo di attività è indispensabile informarsi sugli orari, sui giorni consentiti e sui regolamenti locali, per evitare di incorrere in multe e sanzioni anche molto alte.
738mila licenze di caccia in Italia
Secondo i dati comunicati dall’Istat, sono 738.602 le licenze che sono state rilasciate nel 2017 nel nostro Paese. Le regioni che ospitano il maggior numero di cacciatori sono la Toscana (73mila), la Lombardia (62mila) e il Lazio (53mila), mentre il Molise ha registrato un enorme calo negli ultimi dieci anni (-71,2%).
Per quanto riguarda l’Abruzzo, invece, i dati del 2017 riportano la presenza di 10.322 cacciatori che possiedono il tesserino regionale, a fronte dei 543.795 totali in Italia. Gli abruzzesi dovranno però attendere il 25 settembre per poter ricominciare a cacciare, al contrario di quanto indicava il calendario venatorio approvato appena poche settimane fa; si tratta di uno stop deciso dal Tar, che ha accolto le richieste e i ricorsi presentati da associazioni come WWF e Lega nazionale per la difesa del cane.
L’importanza della sicurezza: alcuni consigli utili
In primo luogo serve conoscere le tipologie di arma che un cacciatore può usare durante le proprie sessioni di attività venatoria, ossia l’arco, il falco e il fucile senza silenziatore. Per quanto riguarda quest’ultimo in particolare, che risulta essere l’arma preferita dagli italiani, occorre fare molta attenzione in fase di scelta, optando sempre per dei marchi riconosciuti e affidabili; ciò vale non solo per l’arma in sé, ma anche per gli altri accessori necessari per la caccia, ed è quindi consigliabile puntare su ricambi e accessori originali per fucili come quelli del marchio Beretta, ad esempio.
Naturalmente la scelta di un’arma non basta per potersi dire al sicuro al 100%: conta anche utilizzarla in maniera corretta, evitando alcuni pericolosi errori che purtroppo sono molto comuni. Quali sono i consigli per evitare i peggiori rischi quando si caccia? Intanto serve fare attenzione quando si ripone l’arma al proprio fianco, durante i momenti di pausa: il fucile, infatti, dovrebbe essere sempre scarico, in quanto la caduta potrebbe far partire accidentalmente un colpo. Inoltre è necessario maneggiare l’arma con estrema cura anche quando è scarica, evitando di puntarla in direzione di persone e animali non prede. Infine, è necessario mantenersi aggiornati sulle varie disposizioni, che possono cambiare da provincia a provincia, e sottoscrivere una polizza assicurativa specifica, essenziale per coprire eventuali danni da incidenti.
Si chiama SIHotel & Restaurant e sta per “Social inclusive hotel & restaurant”, il nuovo progetto volto ad informare, sensibilizzare e coinvolgere strutture alberghiere e della ristorazione presenti sul territorio nazionale nel progetto solidale d’inclusione sociale ed inserimento lavorativo per ragazzi con la sindrome di Down.
L’idea, presentata questa mattina in conferenza stampa, è del dottor Enrico de Conciliis, pediatra e presidente pro tempore dell’associazione A.Ma.Down nata nel 2014. Per ora hanno aderito i comuni di Potenza Picena e Civitanova, insieme a tre sponsor privati (contattati più di diecimila attività marchigiane), l’hotel Chiaraluna e il nuovo B&B di vicolo Nettuno di Civitanova e si cercano operatori privati interessati a questa sperimentazione.
“Il progetto nasce dal confronto con i genitori dei ragazzi che seguiamo nelle nostre attività quotidiane – ha spiegato de Conciliis – il problema rimane quello de loro futuro lavorativo, dopo il diploma. Così abbiamo ideato questa formula, che non costa nulla ai titolari degli esercizi che vogliono aderire, ma solo l’impegno nella distribuzione del depliant da cui possono partire le donazioni dei clienti, tramite il codice QR. Cerchiamo di fare qualcosa di utile e concreto, al di là di tante parole”.
Le strutture che aderiranno saranno inserite in un apposito registro nazionale di struttura solidale e riceveranno un adesivo di riconoscimento da esporre: una stellina rossoblu Amadown. Il cliente, informato tramite depliant, potrà scegliere di sostenere le attività che quotidianamente i ragazzi dell’associazione frequentano (donando simbolicamente 1 euro), sostenendo anche l’inserimento lavorativo nelle stesse strutture aderenti.
Infatti ogni struttura potrà dare l’opportunità di inserire i ragazzi nell’organico, senza oneri di spesa, o consentire di effettuare, dopo il diploma, tirocini di 6 mesi, corsi di perfezionamento.
“Anche un futuro inserimento lavorativo del soggetto con sindrome di Down – ha detto il dott. de Conciliis - è espressione di una società sensibile, attenta alle necessità di chi ha voglia di esprimersi, lavorare e realizzarsi”.
“Civitanova anche in questa occasione si è dimostrata attenta alle problematiche legate alla disabilità – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. E siamo orgogliosi che il primo hotel ad aderire a questo bellissimo progetto sia il Chiaraluna, che voglio ringraziare. Per quanto attiene al nostro lavoro, attiveremo tutti i nostri canali per far conoscere l’idea a più operatori possibili”.
Anche l’assessore al Welfare Barbara Capponi ha voluto ribadire la vicinanza dell’Amministrazione comunale, che già ha collaborato con l’associazione Amadown e i suoi volontari in occasione del Funday Festival.
Nell’ambito del progetto di gemellaggio dei vari distretti di Taican, principale porto di Shangai e terza città più ricca della Cina, con i Comuni della provincia di Macerata, comitive di rappresentanze scolastiche, per alcuni giorni fruitori del mare e delle spiagge, sono stati ospiti dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche Guardia Costiera a conclusione di una serie di eventi divulgativi e didattico/culturali di sensibilizzazione alla pratica delle principali norme comportamentali in tema di sicurezza balneare e di tutela del mare.
In particolare, l’attività svolta si è arricchita con la trattazione di tematiche ambientali, nell’ambito del protocollo d’intesa tra il Comando Generale del Corpo – Guardia Costiera e l’Istituto Tethys Onlus, ente scientifico che ha come scopo la conservazione dell’ambiente marino e della sua biodiversità, promotore della campagna denominata “Cetacei, FAI attenzione!”. La collaborazione nell’ambito di questa iniziativa, comprende una più ampia attività di sensibilizzazione ed informazione del pubblico, grazie alla quale fin dalla scorsa stagione estiva, è stata possibile una mappatura internazionale degli avvistamenti di mammiferi marini, liberamente consultabile sul sito dedicato “www.cetaceifaiattenzione.it”.
Nell’occasione sono stati illustrati video dell’iniziativa e “vademecum” che riportano il codice di condotta in caso di avvistamento di cetacei, onde evitare ogni possibile interferenza/disturbo agli stessi, con l’obiettivo di contribuire attivamente alla loro salvaguardia, anche attraverso la registrazione e l’invio di dati utili alla ricerca scientifica.
Luciano Pingi è il nuovo presidente del Rotary Club di Macerata per l’anno 2019/2020.
Con la tradizionale cerimonia del “passaggio del martelletto”, svoltasi giovedì 27 giugno all’Azienda Vitivinicola “La Murola” di Urbisaglia, Pingi ha ricevuto il testimone da Stefano Quarchioni nel corso di una serata a dir poco speciale anche perché il Club ha festeggiato il prestigioso anniversario dei 65 anni dalla sua fondazione, con tanto di torta e candeline.
«Ho lavorato con una squadra eccezionale in un Club altrettanto eccezionale, costantemente esortati dal motto del Presidente Internazionale Barry Rassin che più volte ho ricordato, “Siate d’ispirazione”», ha affermato Quarchioni nel suo saluto, visibilmente emozionato. Poi ha ripercorso le tante iniziative e i service che hanno costellato i dodici mesi della sua presidenza, a partire dal progetto “In favore delle donne”, che ha avuto ospite principale l’oncologo Paolo Veronesi e l’istituzione di una borsa di studio per promuovere la ricerca, la formazione e l’innovazione. Fino all’ultimo importante service, che riguarda il Campus a sostegno delle disabilità, dove il Rotary Club di Macerata ha accolto per una settimana sei ospiti e sei accompagnatori su un totale di 307 posti, portando un concreto aiuto alle famiglie gravate da difficili condizioni di disagio sociale. Quarchioni ha inoltre sottolineato quanto faccia parte del dna del Rotary la spinta verso il futuro, che si realizza attraverso azione concrete in favore delle giovani generazioni, e la forte presenza nel territorio ed ha concluso «perché senza giovani non c’è futuro!».
Ricco anche il programma illustrato da Pingi, che avrà al suo fianco il vice presidente Rita Servidei, il segretario Patrizia Scaramazza, il tesoriere Andrea Mazzola e il prefetto Irene Tedone. A completare la squadra i consiglieri Giorgio Mancini, Umberto Massei, Annunziata Pagliariccio, Luisa Surdi, Pierfrancesco Tasso ed Elisabetta Zaccari oltre al Past President Stefano Quarchioni ed al Presidente Eletto Stefano Cudini.
Era presente alla serata anche il governatore uscente del Distretto 2090 Gabrio Filonzi, che oltre a ringraziare Stefano Quarchioni per le tante attività svolte e la visibilità data al Club di Macerata, ha portato al Club un riconoscimento per i “65 anni” di anzianità ed ha rimarcato quanto «il Rotary sia appartenenza e amicizia in un mondo e in una società in mutamento che costringono al cambiamento anche il sodalizio».
E' successo al musicista civitanovese Mauro Rosati che nella zona sud di Porto Sant'Elpidio, tra la foce e Lido Tre Archi, ha smarrito un tablet con dati molto importanti. Oltre al suo materiale musicale, il gadget tecnologico della Apple conteneva la tesi di specializzazione della sua compagna, alla quale sta lavorando da oltre un anno e della quale, sfortunatamente, non aveva copie.
Si capisce quindi come sia fondamentale ritrovare l'iPad che era contenuto in una custodia di colore viola (come in foto) e per il quale la coppia offre una ricompensa "importante", anche superiore al valore del tablet.
Il messaggio di Rosati affidato ai social, chiude con una preghiera di condivisione, di far girare il più possibile il messaggio, nel quale viene riportato il numero di telefono da contattare: 393 6425856.
Sabato 18 maggio alle 21.30 si terrà uno speciale appuntamento artistico e culturale firmato LuNa eventi, presso la sala Tonelli del Comune di Caldarola. In questo appuntamento si vuol sensibilizzare ancora una volta la comunità e tutti i presenti nei confronti di comuni, come Caldarola, colpiti dal sisma. Gli artisti ad aderire alla causa benefica sono nomi importanti come il poeta Gastone Cappelloni, il quale proprio con la pubblicazione dei poemi di 6.0 per la Regione Marche, vuol donare il ricavato delle offerte del libro per questa nobile causa di ripartenza.
RipartiAmo è il titolo effettivamente voluto da LuNa, Lucia Nardi poetessa e art director, per definire questa seconda tappa del suo progetto solidale itinerante Comunità resilienti sostenuto da Calzature Ginevra. Oltre al poeta e critico Cappelloni si esibiranno il musicista Antonio Cottini a suon di fisarmonica e l’artista a tutto tondo Francesca Guidi, la quale ci stupirà con una performance di body painting sul tema delle nuove opportunità per il nostro territorio. L’ingresso è libero e gratuito.