Oltre 100 idee scaturite in pochi giorni, oltre 100 progetti che potrebbero diventare altrettanti prodotti industriali o servizi utili alla lotta contro il coronavirus.
"Ecapital Emergency” è stata un’iniziativa nata dal progetto Ecapital 2.0. Una fortunata intuizione del Dott. Mario Pesaresi, Presidente del Comitato Organizzatore Ecapital, visto che in appena quattro giorni il tavolo degli esperti è stato inondato di idee, frutto della creatività, della passione e dell’esperienza degli italiani.
Una bella opportunità per chi ha nel sangue la voglia di progettare ed aiutare, un’opportunità che in tantissimi hanno colto prontamente, non solo nelle Marche.
Il Comitato ha deciso di puntare su un atto di grande generosità da parte dei partecipanti che hanno risposto in coro, rinunciando alla proprietà intellettuale delle loro idee a favore della imprese che realizzeranno prodotti servizi al costo, ovvero, senza profitto fino al 31 dicembre.
La special Call for “Antivirus Idea” è stata promossa da Fondazione Marche con il pieno sostegno di Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Camera di Commercio delle Marche, Confindustria Marche, Istao e dal Gruppo bancario Credito Valtellinese.
I promotori dell'iniziativa hanno deciso di mettere a frutto, in questa situazione di emergenza sanitaria nazionale, l'esperienza ventennale acquisita nel campo delle business plan competition e delle start up con il progetto Ecapital.
Una risposta immediata e concreta in questo momento di estrema difficoltà del nostro Paese, al fine di supportare e promuovere idee ed iniziative imprenditoriali che aiutino a superare alcune problematiche legate all’emergenza causata dal Coronavirus, presentando soluzioni innovative e fuori dagli schemi.
L’iniziativa era rivolta a tutti coloro che avessero idee realizzabili o prototipabili in 48 ore: studenti, laureati, docenti universitari, ricercatori, ingegneri, medici, biologi, informatici.
Le idee potevano riguardare App, Piattaforme, Prodotti, Device, la raccolta e gestione dei dati utili a operatori sanitari, strutture ospedaliere, 118, forze dell’ordine, protezione civile, persone fisiche, lavoratori ed aziende al fine di risolvere problemi legati al diffondersi del Covid-19.
“La selezione è stata molto impegnativa”, dice il prof. Marco Pacetti, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico, “perché il numero delle idee interessanti ed utili è davvero elevato e confidiamo che non solo le 5 premiate si possano realizzare. Per le aziende marchigiane che verranno coinvolte sarà una bella opportunità di mettere in piedi inizialmente una attività no profit, ma anche una possibile utile diversificazione per il futuro”.
Queste le idee vincitrici scelte dal comitato scientifico:
1. SANISTATION 3.0 MODULO IGENIZZAZIONE COVID 19
PROPONENTE: DANIELE STANZINI
IDEA: stazione di igienizzazione completa da porre all’ingresso di ogni edificio pubblico/privato (in primis negli ospedali) per garantire un elevato livello di igienizzazione delle persone che vi accedono
2. C.R.I. CORONAVIRUS RICHIEDE IMPEGNO
PROPONENTE: RAFFAELE TRAVAGLINI
(devolve il premio alla Croce Rossa Italiana)
IDEA: App per rendere più funzionali i servizi offerti dalla Croce Rossa italiana e da tutte le associazioni analoghe nelle attività di supporto alle categorie deboli (consegna spesa a domicilio, farmaci ecc.)
3. HPH MEDICAL DEVICE
PROPONENTE: MARIA ELENA CHIODO
IDEA: Mascherina in polipropilene dedicata agli operatori sanitari per evitare danni al viso dovuti alle tante ore di utilizzo dei dispositivi di protezione.
4. MASCHERINA RIUTILIZZABILE IN COTONE E TNT
PROPONENTE: MANUELA LORENZETTI (dott.ssa in ingegneria biomeccanica)
IDEA: Mascherina riutilizzabile in cotone e TNT tripli-strato, lavabile e sterilizzabile, per ridurre gli impatti ambientali
5. SMART SAFETY DISTANCE BAND
PROPONENTE: MARTINO TAFFETANI
IDEA: Braccialetto in silicone per segnalare (specialmente in un’azienda) se una persona si avvicina troppo ad un’altra, superando la distanza di sicurezza di un metro.
Il prossimo step sarà la diffusione delle 100 idee alle aziende marchigiane attraverso il sito www.ecapital.it per cercare partnership nella loro realizzazione, che potranno risolvere alcuni dei problemi creati da questa terribile situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Ammonta a mezzo milione di euro l’importo per gli interventi di messa in sicurezza dell’abbazia di Sant’Eustachio in Domora che il Segretariato regionale per le Marche del Ministero per i beni e le attività culturali, a firma dell’architetto Corrado Azzolini, ha ufficializzato nell’ambito di una collaborazione avviata con i tecnici del Comune di San Severino Marche e che, finalmente, dopo anni di attese tenterà di salvare dal degrado uno degli insediamenti eremitici più antichi e significativi dell’Appennino centrale. Le opere saranno rese possibili grazie alla destinazione di una quota dei fondi disponibili a seguito del terremoto 2016.
“Questa è la risposta che il Comune, grazie alla Soprintendenza e al Mibac, potrà dare a un’emergenza ormai decennale per la quale – sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - molti si sono mossi ma solo a parole, come spesso avviene. Sono grata al segretariato regionale del Mibac che ha compreso come fosse necessario un intervento urgente per garantire la tutela e, mi auguro, il futuro uso. I lavori consentiranno di recuperare un bene dal grande valore storico ma in forte stato di degrado che è finito per gravare, dopo la concessione in uso da un privato al Comune, sulla intera comunità”.
Il complesso monastico di Sant’Eustachio, incastonato sulla parete rocciosa a strapiombo sulla gola, è precedente al decimo secolo. L’abbazia fu abbandonata nel 1393. Nonostante alcuni interventi di restauro realizzati nel XVI e nel XVIII secolo, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate nei decenni. Le opere più recenti, risalenti al 1964, hanno tentato di arrestare il degrado e prevenire i dissesti che sono comunque proseguiti, anche a causa dei terremoti fino a quello del 2016. Il degrado negli ultimi vent’anni si è fatto però davvero evidente.
“Ad oggi - viene spiegato nella proposta di intervento - è concreto il rischio di perdita completa del manufatto a seguito di eventi calamitosi anche di modesta entità per cui un intervento conservativo è realmente improcrastinabile”.
Insieme all’Unione Montana Potenza, Esino e Musone, il Comune di San Severino Marche, che ha messo a disposizione del Mibac quanto necessario per predisporre l’intervento di messa in sicurezza, ha già deciso di procedere con altre azioni concrete di valorizzazione dell’intera Valle dei Grilli, in cui l’abbazia di colloca.
“Questo bene monumentale - spiega ancora il sindaco Piermattei - non era mai stato inserito in nessun programma di finanziamento di interventi ordinari ma neppure straordinari. Nel progetto, oltre al restauro, si prevede la realizzazione anche di strutture come laboratori di scultura e un piccolo auditorium. Le potenziali ricadute saranno significative per la Città di San Severino Marche e per la sua comunità, ma non solo, visto che l’abbazia di Sant’Eustachio in Domora è stata da sempre interessata dal passaggio dei pellegrini in cammino sulla via Lauretana”.
L'iniziativa parte all'interno del Corso Universitario "Business Angels & Crowdfunding": gli studenti hanno chiesto ed ottenuto di poter applicare immediatamente le competenze acquisite nel mondo della finanza alternativa, e i docenti hanno voluto "accettare" la sfida.
È iniziata una corsa contro il tempo per organizzare questa raccolta fondi che vede impegnati 49 “studenti intraprendenti” guidati dal docente, il professor Filippo Cossetti (fundraiser professionista).
L'obiettivo è di realizzare una raccolta fondi pronta a supportare CRI, ANPAS, Ordine dei Medici ed Ordine delle professioni infermieristiche... tutti insieme contro il Coronavirus.
Il crowdfunding è uno strumento di finanza alternativa che ricalca al meglio l’obiettivo del progetto e lo spirito dell’iniziativa (crowd=folla, funding=finanziamento). Uno strumento “democratico” che permette a chiunque di contribuire, anche con una quota minima.
Dalle ore 16.00 di oggi (3 Aprile) è possibile contribuire direttamente al progetto attraverso il seguente link:https://www.eppela.com/eroiinprimalinea
Eroi In Prima Linea è un’iniziativa che, attraverso il Crowdfunding, chiede a tutti il supporto per riuscire ad aiutare CRI, ANPAS, Ordine dei medici ed Ordine delle professioni infermieristiche che, in questo momento di grande difficoltà per tutti, ogni giorno e ogni notte sono impegnati fino allo stremo per combattere una delle peggiori crisi che l'Italia sta affrontando dal dopoguerra ad oggi. Il nostro esercito di medici, infermieri e volontari è composto di “persone come noi”: padri di famiglia, madri, ragazzi e ragazze, che rispondono "presente" 24 ore su 24.
La raccolta fondi ha l’obiettivo di potenziare l'azione dei nostri "eroi", dare loro l'opportunità di fare il massimo, continuando a stare accanto a chi ha più bisogno, in particolare alle persone più fragili.
Il modello utilizzato per raggiungere l’obiettivo minimo (15.000 euro) è quello del Reward Crowdfunding, ovvero, per ogni donazione c’è una ricompensa simbolica creata e voluta dai ragazzi promotori dell’iniziativa.
Il massimo supporto al team arriva dal prof. Filippo Cossetti, docente Accademico, esperto in ambito Crowdfunding e Fundraising e co-fondatore di una delle prime piattaforme di Equity Crowdfunding in Italia.
“L'iniziativa è partita all'interno del Corso Universitario "Business Angels & Crowdfunding" - spiega il professor Cossetti - . I miei studenti hanno voluto mettersi in gioco... e sono stato felice di rappresentarli in questa sfida, questa corsa contro il tempo per rispondere alla richiesta di aiuto di volontari, medici ed infermieri. Il crowdfunding è uno strumento democratico e meritocratico: chiunque può realizzare una propria iniziativa, tutti possiamo contribuire al successo di un’altra… anche con una piccolissima donazione. È questa la “forza” della folla (crowd)”.
“Il poter intraprendere una iniziativa concreta di aiuto e sostegno a chi è in prima linea nella battaglia contro il coronavirus mitiga il senso di impotenza che ci pervade in questi giorni - afferma Paola studentessa - . Conosciamo personalmente i beneficiari dell’iniziativa, abbiamo sentito i loro racconti e credo che ciò renda tutto più tangibile; il coraggio quanto il bisogno. In tempi di isolamento sociale, la condivisione di questa iniziativa, tra noi promotori, è una esperienza che ci fortifica” .
Pochi giorni fa il capo del dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli ha apposto la firma sull'ordinanza n.658, con la quale ripartisce tra gli 8 mila comuni italiani i 400 milioni stanziati dal Governo per l'istituzione di Fondi di solidarietà alimentare rivolti alle fasce delle popolazione che si trovano in maggiore difficoltà economica a seguito dell'emergenza Coronavirus.
Queste risorse arriveranno proprio oggi martedì 31 marzo: la tempistica è scritta nella versione definitiva dell’ordinanza della protezione civile, che fissa anche i criteri di ripartizione delle risorse. L’80% del fondo per complessivi 320 milioni di euro, è ripartito in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune (confermato che il contributo minimo spettante non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600). L’altro 20% (per complessivi euro 80 milioni) si concentrerà nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.
In provincia di Macerata il Comune al quale perverrà il contributo più sostanzioso sarà quello di Civitanova Marche (262.078,76 euro), seguito dal capoluogo Macerata (220.089,13 euro) e da Recanati (120.438,96 euro). Superano i 100 mila euro di risorse assegnate anche Tolentino (118.212,84 euro), Potenza Picena (104.779,87 euro) e Corridonia (100.913,07 euro).
Una notizia che è stata accolta a grandi linee favorevolmente dai sindaci della provincia di Macerata ma che allo stesso tempo li impegna insieme ai rispettivi uffici dei servizi sociali ad individuare la platea dei beneficiari dando priorità a chi non sia già destinatario di un altro sostegno pubblico (come il reddito di cittadinanza), senza dimeticare di rendere noto quali saranno le attività commerciali convenzionate in cui sarà possibile spenderi questi "buoni spesa".
Ad esempio per il Comune di San Severino Marche sono stati destinati 77.254 euro: "Abbiamo già ricevuto tante telefonate da parte dei cittadini che ci chiedono come poter fare per accedere a questo bonus - esordisce il sindaco Rosa Piermattei - attualmente stiamo studiando il modo più celere per poterlo erogare ma quello che è più importante per noi è garantire che questi buoni siano consumabili in tutti gli esercizi commerciali del Comune che vendono beni di prima necessità. Ora con gli altri colleghi sindaci stiamo discutendo su come impostare la cosa insieme, perché ora è più che mai dobbiamo essere uniti anche nelle decisioni, ma vogliamo che questa situazione sia favorevole non solo per i cittadini che ne hanno bisogno, ma anche per i piccoli negozi perché credo sia fondamentale sostenerli in un momento così difficile". Su chi beneficerà di queste risorse in sindaco settempedano ha spiegato: "L'ordinanza è molto chiara, i cittadini che già ricevono dei sussidi statali non possono presentare la richiesta per i buoni ma questo mi sembra giusto perché ci sono veramente tante persone che si trovano in difficoltà e devono essere sostenute- e aggiunge - noi prima di questo decreto ci eravamo già attivati con la Caritias che in questi ultimi 10 giorni ha lavorato per aiutare che avevano bisogno subito di aiuto".
Una situazione che si sta sbloccando e che vede tanti Comuni rimboccarsi le maniche per cercare la soluzione migliore ma qualche dubbio sulle comunicazioni governative a riguardo resta come ci ha raccontato il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, il cui contributo percepito è stato di 22.186 euro: "Sono in costante contatto con gli altri sindaci dell'Unione Montana per cercare di agire in maniera congiunta e cercare di predisporre, a comunicare ai cittadini, un modello adatto per richiedere il buono - dichiara il primo cittadino - dal mio punto di vista non c'è molta chiarezza sui criteri dell'assegnazione di queste risorse perché non si è capito bene quali requisiti i cittadini devo avere per accedere al bonus e poi c'è anche un problema pratico legato al riguardante il formato che dovranno avere questi buoni - e sottolinea - stiamo ricevendo diverse chiamate da parte dei cittadini ma al momento purtroppo non siamo in grado di dare una risposta immediata perché non abbiamo nemmeno noi la situazione ben chiara. A livello di Comuni dell'Unione Montana stiamo lavorando per cercare di trovare un modello unico su come utilizzare questi fondi ma resta il fatto che se il Governo, prima di fare di il grande annuncio in TV dove si disponeva l'erogazione di questi fondi, ci avesse anche fornito delle indicazioni su come distribuirli sicuramente saremmo stati più veloci nell'evadere le richieste di aiuto che ci sono arrivate in questi giorni".
Lo stesso contesto si sta vivendo nei comuni del litorale maceratese come ha reso noto il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo: "La quota parte del predetto finanziamento, erogato per l’acquisto di buoni spesa da devolvere alla cittadinanza e per l’acquisto di generi o prodotti freschi è pari ad € 84.031,30- annuncia - l’Amministrazione Comunale si è già riunita con il mondo del volontariato e gli Enti del Terzo settore al fine di raccogliere i vari pareri propedeutici ad una equa e corretta distribuzione dei predetti aiuti alle famiglie e ai soggetti bisognosi e con la finalità di decidere le modalità tecniche dell’intervento. Resta fermo che il predetto aiuto sarà prioritariamente concesso alle famiglie che non possono attualmente godere a nessun titolo di un reddito o di forma assistenziale già erogata dalle pubbliche casse- e conclude - Nelle prossime ore, riceveremo una nota applicativa dell'ANCI Marche e dopo un confronto anche con l'Ambito Sociale di appartenenza al fine di fornire in tutto il territorio le stesse prestazioni, la Giunta procederà a stabilire le misure e la modalità delle domande da redigere e da presentare ai Servizi Sociali del Comune di Porto Recanati, i quali a mezzo di analisi delle soggettive situazioni di difficoltà rappresentate, determineranno i destinatari del predetto buono spesa".
Nel maceratese il contributo minore è stato quello assegnato al Comune di Montecavallo e cioè appena 875,21 euro: " La cifra è molto scarsa sia per noi come per gli altri paesi e la rapportiamo al numero degli abitanti - chiosa il primo cittadino Pietro Cecoli - il discorso però è che questa è un cifra che il Governo ha semplicemente anticipato visto che era comunque destinata ai comuni a fine anno quindi non si sono inventati nulla. Non discuto l'entità della cifra ma quello che posso dire è che ci impegneremo a spenderli nella maniera migliore andato ad aiutare le persone che ne hanno più bisogno" - ci sarà anche da capire i criteri di distribuzione per un comune così piccolo: "sicuramente si farà riferimento al reddito ISEE ma lavoreremo anche con i servizi sociali per andare a intervenire su delle situazioni anche più gravi e cercheremo di gestire il tutto in maniera ottimale cercando di sbagliare il meno possibile. A breve avremo tutto più chiaro e procederemo con un avviso per informare la cittadinanza sulle modalità di richiesta del buono e sulle attività commerciali in cui potrà essere speso".
Il Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Giovanni Legnini, ha firmato due Ordinanze per disciplinare il pagamento degli anticipi ai professionisti per i progetti di ricostruzione delle abitazioni e dei siti produttivi danneggiati dal terremoto nel Centro Italia, e per recepire le ultime innovazioni legislative modificando diversi provvedimenti commissariali già in vigore.
Sono le prime due Ordinanze emanate da Legnini, dopo il suo insediamento quale Commissario a fine febbraio, modificate e riadottate con una procedura speditiva dopo le osservazioni formulate dalla Corte dei Conti ai testi emanati dal precedente Commissario.
L’Ordinanza 94 sugli anticipi
Il provvedimento sulle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti dà attuazione a una norma di legge di un anno e mezzo fa e ancora inapplicata. Prevede il pagamento del 50% degli onorari ai tecnici e ai professionisti incaricati della predisposizione dei progetti al momento della loro presentazione agli Uffici Speciali per la Ricostruzione, dando priorità alle domande già presentate.
Il pagamento avverrà su istanza degli interessati, e riguarda in teoria circa 7 mila pratiche per il contributo di ricostruzione, quelle presentate e che non sono ancora arrivate alla fine dell’istruttoria, oltre a quelle che saranno presentate in futuro.
L’Ordinanza stabilisce anche i meccanismi per il loro recupero al momento della concessione del contributo, prevede il trasferimento immediato e in unica soluzione delle risorse necessarie agli Usr per i pagamenti ed è immediatamente esecutiva.
Il secondo provvedimento apporta invece una serie di modifiche ai testi di ben otto precedenti Ordinanze, anche per recepire le novità introdotte dalle norme di legge che si sono succedute. Un intervento di manutenzione necessario, ma complesso, e che rafforza ancor più l’impegno del Commissario ad arrivare in tempi brevi alla redazione di un Testo Unico delle Ordinanze sulla ricostruzione.
L’Ordinanza 95 “Omnibus”
L’Ordinanza recepisce le nuove norme che ammettono a contributo anche le spese per le imposte comunali di occupazione del suolo pubblico per i cantieri di ricostruzione di abitazioni e impianti produttivi con danni lievi o pesanti, e che regolano la cessione degli immobili danneggiati che hanno diritto al contributo pubblico per la ricostruzione.
Vengono poi recepite le nuove regole approvate dal Parlamento, più favorevoli per i proprietari, per la ricostruzione delle abitazioni con murature molto spesse che devono rispettare le sagome originali. Le somme necessarie ai Comuni per gli espropri dei terreni destinati alla delocalizzazione degli immobili vengono messe ora a disposizione prima della pianificazione delle opere di urbanizzazione, per la quale si prevede un anticipo delle spese.
L’Ordinanza chiarisce anche la valutazione dei danni per le abitazioni che hanno subito, oltre a quelli del 2016, i terremoti del ’97-‘98 e del 2009, stabilendo che ai fini della verifica di ammissibilità del contributo la data da prendere a riferimento è quella dell’evento sismico che ha causato il primo danneggiamento, ed estende al 31 dicembre 2020 i termini per le domande di delocalizzazione definitiva delle strutture agricole e zootecniche.
Si interviene, infine, per semplificare le procedure per la domanda di contributo per le abitazioni danneggiate possedute da più proprietari. A presentarla può essere anche uno solo dei comproprietari, certificando di aver avvertito gli altri titolari e di non aver avuto da loro espliciti dinieghi.
La Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata oggi è chiusa a causa dell’emergenza covid19. Ma è aperto il servizio di Biblioteca Digitale MLOL.
In tutte le biblioteche del Sistema Bibliotecario delle Marche, infatti, è attivo il servizio per accedere gratis ai libri digitali di tutti i generi e per tutti i gusti. Ci sono libri per bambini ma ci sono anche giornali, periodici, musica e tanto altro da consultare sul proprio ereader, tablet, smartphone o pc.
“La biblioteca è una risorsa democratica anche in situazioni difficili come queste che stiamo vivendo - sottolinea Stefania Monteverde, assessora alla Cultura di Macerata. - Con il servizio digitale MLOL a tutti è permesso l’accesso gratuito ai libri, tanti libri ma anche giornali e musica. Anche i bambini possono trovare un libro da leggere, e letto insieme a qualcuno più grande è ancora più bello. Leggere un libro è sempre un bene primario che aiuta tutti a trovare risorse per stare meglio”.
Molto facile l’iscrizione al servizio: scrivi il tuo NOME, COGNOME, CODICE FISCALE e MAIL ed invia la richiesta a meri.petrini@comune.macerata.it. Il personale della biblioteca provvederà ad inviarti l'informativa sulla privacy e, una volta ricevuta, attivarti un account in MLOL per la consultazione attraverso il portale http://marche.medialibrary.it
Moltissimi sono i contenuti scelti ed acquistati dal Sistema Regionale per i propri utenti: migliaia di ebook dei maggiori editori italiani da prendere in prestito digitale, un’edicola con migliaia di quotidiani e riviste italiani ed internazionali, audiolibri e tanta musica.
Inoltre, è consultabile una collezione “Open”, che comprende una grandissima collezione di oggetti digitali sempre accessibili: una selezione del meglio del patrimonio italiano ed internazionale di ebook, audiolibri, spartiti musicali, risorse audio, video, mappe e molto altro ancora.
Si potrà accedere al servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7: basterà solo avere una connessione internet.
Gli ebook di MLOL Marche possono essere letti su e-reader , computer, smartphone o tablet scaricando l’app MLOL Reader.
Nella sezione “edicola” si trovano migliaia di quotidiani e periodici italiani e da tutto il mondo, consultabili ogni giorno in versione digitale, da sfogliare per intero, con testi e immagini, sul proprio dispositivo scaricando l’app PressReader. Si possono anche ascoltare migliaia di risorse audio e audiolibri in streaming.
Se c’è una bella certezza in questo periodo è sicuramente Musicultura.
Con le sue canzoni scanzonate ed impegnate, alleggerisce gli animi e ci fa volare sulle note colorate di un panorama musicale italiano che ha qualcosa da dire e da raccontare . È questo il grande potere della musica.
Grazie alle dirette televisive delle serate su emittenti regionali e alla diretta streaming nella pagina Facebook di Musicultura, gli appassionati del Festival hanno potuto seguire le esibizioni live dei nuovi cinque artisti in programma che sul palco del teatro Lauro Rossi di Macerata, purtroppo a porte chiuse per le ristrette ordinanze dell’emergenza coronavirus, si sono esibiti di fronte alla giuria del Festival e al pubblico a casa per accaparrarsi un posto in finale tra i magnifici 16 di Musicultura 2020
Largo all’avanguardia e alla sperimentazione con le canzoni di Paolo Rig8, autodidatta di Torino , che ha conquistato il “Premio Med Store” assegnato della giuria del Festival per la migliore esibizione della serata. L’artista si è avvicinato alla musica grazie agli strumenti e ai dischi rock del fratello maggiore. Con un’ ampia tavolozza di colori, gestita con grande consapevolezza, Paolo Rig8, insegnante di batteria e di produzione musicale, si è proposto a Musicultura con le canzoni: Non scherziamo, Gli anni 20 e Scemi in paradiso “Amo la musica – ha detto l’artista - ma lei mi vede più come un amico”.
Ad accaparrarsi il “Premio Val Di Chienti” del pubblico dei social Alberto De Luca che si è esibito live con le canzoni: Ma fleur un brano che tratta di gelosia, Nuvole e De Andrè.
In una fusione tra elettronica, cantautorato italiano e genere trap, il cantautore di Sondrio con la sua voce e con i suoi testi raffinati ha conquistato i migliaia di utenti in diretta sui social della pagina di Facebook di Musicultura che hanno espresso la propria preferenza tramite i commenti sulla diretta social.
Costanza, all’anagrafe Costanza Motroni di Livorno classe 1998, nonostante la sua giovane età, unisce le note a parole dense di profonde emozioni per raccontare i suoi sogni, le sue fantasie, le sue irrequietezze e le sue tentazioni.
A breve logopedista di professione, Costanza a Musicultura ha proposto tre intensi brani legati tutti dall’ispirazione per una stessa persona: 100 maglioni , dove si scopre che il segreto dell’umanità è la fragilità, 1000 luci spente e Lunapark.
Il rap di PeppOh, apprezzato dalla giuria del Festival, già tra i finalisti di Musicultura 2016, con testi complessi in un’armonia melodica ricca di sfumature condite dalla sua bella voce, ha proposto al Concorso Totale, Where is the Rapstar? !per la prima volta presentata con una band e Vita un inedito dedicato alla mamma “La mia croce e delizia? …la mia voce e la mia scrittura mi fanno sentire un cantante tra i rapper e un rapper tra i cantanti”
Salba, all’anagrafe Salvatore Battaglia, è un cantautore siciliano di ventisette anni, cantante, pianista, tastierista, producer che vive a Milano dove si occupa di musica, concerti live e produzioni, ha proposto a Musicultura i brani: Tu sei qua, un brano che racconta il rapporto dell’artista con la musica, Allegro ma non troppo e Vivo solo dedicato a tutte le vittime di bullismo che stanno affrontato periodi di grande fragilità “ ho raccolto una serie di testimonianze e di racconti sul tema del bullismo e della solitudine” ha raccontato Salba alla giuria.
Le audizioni live in diretta sulle televisioni regionali e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura continuano per il rush finale domani sabato 7 marzo con gli ultimi sei artisti in programma: Miele, Alex Ricci, Giannicaro, Fabio Curto, Magma e Vhelade.
Intanto, ricordiamo che in questo ultimo week end di Musicultura sono ancora in vendita promozionale i biglietti per le grandi serate finali del Festival del prossimo giugno all’Arena Sferisterio presso la biglietteria dei Teatri in Piazza Mazzini 10 di Macerata e il Centro Commerciale Val Di Chienti.
Trasformazione digitale e sviluppo territoriale: sono due temi cruciali che vedono l’Università di Macerata impegnata come partner all’interno di nuovi progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea nel contesto del programma Erasmus.
Dopo “The Wine Lab” e “Foodbiz”, giunti a conclusione lo scorso dicembre, a portare a casa questo importante risultato di cooperazione scientifica internazionale è il gruppo del Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo coordinato dal prof. Alessio Cavicchi.
Il primo progetto, DiTEMP (Digital Transformation and Employability: acquiring transversal competences in curricular education) riguarda la trasformazione digitale in relazione all’occupabilità e all’acquisizione di competenze trasversali, durerà due anni, è coordinato dall’Università di Padova, conta su un finanziamento di oltre 280 mila euro e su un consorzio di sei partner: Università del La Laguna, Spagna; Università Alexandru Ioan Cuza Din Iasi, Romania; Fundación Universidad-Empresa, Spagna; Militos Symvouleutiki A.E.,Grecia, e Unimc.
Lo scopo è quello di preparare i laureati, soprattutto nel contesto dei corsi di laurea in Beni Culturali e Turismo, ad affrontare i cambiamenti nel mondo del lavoro dovuti alla trasformazione digitale, considerando gli atenei come mediatori di conoscenza e supporto allo sviluppo di competenze utili nel mondo del lavoro.
Il secondo progetto, “Re – ACT” (Self-reflection tools for smart universities acting regionally) è finanziato per quasi 500 mila euro e intende favorire una collaborazione tra Atenei e tra Atenei e Regione al fine di rendere più efficienti i finanziamenti alla ricerca e all’innovazione, prestando maggiore attenzione alle esigenze del territorio.
Il partenariato - coordinato dalla Porto Business School del Portogallo e composto dalla Corvinus University di Budapest, Ungheria, da Babes-Bolyai University of Cluj Napoca, Romania, dalla Technical University of Košice, Slovacchia), da Start-up Europe Network e dall’Università di Macerata - intende applicare, sperimentare, aggiornare e migliorare uno strumento di auto-riflessione elaborato dall’Unione Europea per rilevare il livello di coinvolgimento degli Atenei nel sistema regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente.
Nei mesi scorsi i referenti Unimc hanno partecipato con gli altri partner alle riunioni di avvio dei progetti organizzati a Padova e a Porto. Parte dei fondi saranno dedicati al finanziamento di borse di studio per ricercatori.
Continua l’allerta Musica a Macerata. L’ondata di nuove canzoni di Musicultura si propaga senza sosta in tutta la penisola.
Atteso per domani venerdì 21 febbraio, sul bollente palcoscenico del Teatro Lauro Rossi, Lucio Corsi il giovane cantautore di Grosseto tra i vincitori di Musicultura 2017 con la canzone Altalena boy, attualmente in tour nelle principali citta italiane con il nuovo album appena uscito il 17 febbraio scorso “Cosa faremo da grandi?”.
Il bravo cantautore toscano caratterizzato da un look sempre molto glam, divenuto anche modello per le creazioni di Gucci, ne ha fatta di strada con la sua chitarra acustica, confermando la migliore tradizione dei vincitori del Festival. Ha all’attivo due CD Altalena boy e Bestiario musicale e dopo gavette di aperture concerti di successo con i Baustelle e Brunori Sas, Lucio Corsi continua a dimostrare di avere coraggio e grande personalità, con uno stile tutto suo racconta con successo storie surreali di personaggi che sembrano vere, dando voce a chi normalmente non ce l’ha con testi semplici e molto precisi.
Sul palcoscenico del Lauro Rossi si esibiranno di fronte alle giurie di Musicultura e al pubblico quattro artisti: Olden di Perugia, Spacca il Silenzio! di Napoli, Cogito di Venezia e Frey di Cremona.
Davide Sellari in arte Olden è un cantautore perugino residente a Barcellona. L’esordio omonimo del 2011 è in inglese. Con “Sono andato a letto presto” del 2014, propone brani in italiano legati alla tradizione cantautorale. Tre anni dopo arriva “Ci hanno fregato tutto” che fa emergere una vena elettrica prepotente, quasi di matrice punk. I “A60” nel 2018 è una parentesi che porta alla rivisitazione di una manciata di brani degli anni ’60, caratterizzata da una notevole ricerca sonora con cui arriva finalista al Tenco 2019 come Miglior Interprete. Nel 2020 uscirà “Prima che sia tardi”.
I fratelli Grella di Napoli sono gli autori del progetto Spacca il Silenzio! definito dalla stampa internazionale come uno “Street Folk Duo” per lo stile teatrale da artisti di strada: megafono sempre pronto, elmetto di sicurezza in testa, strumenti recuperati e creativi, tra cui anche un trapano, un manubrio di bicicletta vintage, giocattoli vari. Nel 2014 il duo autoproduce Artisti Di Strada Paparaparapà, singolo con cui si aggiudica la Targa “La Musica Libera. Libera La Musica”. Tre anni dopo, nel 2017, esce il 45 Giri Due Canzoni, terzo lavoro discografico, mentre il 2019 è l’anno del fortunato singolo Km di Vita e della vittoria al MEI di Faenza della Targa “Premio Mei Buskers Italia”.
Cogito, di Venezia, classe 1998 è un cantante, batterista e autore. Nasce artisticamente nel 2012 quando, assieme agli Hugger Mugger, inizia a suonare musica Punk anni ’90. Nel 2017 scopre la sua passione per la scrittura, che lo porta a decidere di abbandonare il suo percorso da batterista per dedicarsi interamente ad un progetto solista. Nello stesso anno ha luogo il suo primo spettacolo, con letture dei suoi scritti accompagnate musicalmente. Nel 2018 arriva la collaborazione con J Milli, sassofonista/cantante del gruppo Patois Brothers e produttore musicale, mentre l’anno successivo esce il suo primo EP Come va? che racchiude i singoli usciti durante l’anno e un inedito.
Franziska Freymadl, in arte Frey, classe 1990, si avvicina sin da piccola alla musica. A 18 anni inizia a seguire le lezioni del chitarrista jazz Carmelo Tartamella che in seguito la coinvolge nel Django's Clan, il suo progetto gipsy jazz swing. Nel 2012 è finalista al “Premio Donida”, mentre nel 2013 partecipa ad Area Sanremo e presenta il video clip Il tuo trasloco. Tra il 2014 e il 2019 partecipa a diversi concerti e festival. È stata chiamata, lo scorso dicembre, dal cantautore Pacifico per cantare e suonare come corista in due serate della “Settimana Pacifica” al Teatro Filodrammatici di Milano, dove ha duettato anche con Francesco Bianconi.
Le audizioni live di Musicultura continuano sabato 22 febbraio alle ore 21 e domenica 23 febbraio pomeriggio dalle ore 17 al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Proseguiranno per altri due week end di grande musica d’autore: 27, 28, 29 febbraio e 1 marzo; 5, 6 e 7 marzo.
L'ingresso è gratuito è chi non sarà presente in teatro potrà comunque seguire gli spettacoli via streaming sul profilo Facebook di Musicultura.
Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli ha prospettato in una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la grave situazione in cui si trova la A. Merloni S.p.A. e le preoccupazioni sia in termini occupazionali sia per le ripercussioni sulla tenuta del tessuto sociale ed economico dei territori di due regioni: Marche e Umbria. Il messaggio , infatti, è stato condiviso nella stessa lettera a firma congiunta, con la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
I due Presidenti hanno evidenziato al Ministro la necessità di un ”incontro che consenta al Ministero dello Sviluppo Economico ed alle Regioni di acquisire tutte le informazioni necessarie affinché, nel rispetto della procedura concordataria e tenendo conto della strumentazione esistente, sia possibile avviare un percorso in grado di dare positiva soluzione alla vicenda".
Nella stessa lettera è stato premesso che la crisi della A. Merloni S.p.A “ rappresenta da alcuni anni una della crisi industriali più rilevanti in Italia, sia in termini occupazionali, sia per le drammatiche ricadute che ha determinato e rischia ulteriormente di determinare sul tessuto economico e sociale di un ampio territorio ricompreso fra l’Umbria e le Marche.
Il quadro di riferimento territoriale di particolare complessità ha reso necessario intervenire con uno strumento quale l’Accordo di Programma, con il quale si è definita una articolata manovra di intervento e la sua regolamentazione, attraverso l’individuazione ed il coordinamento degli strumenti e delle risorse nazionali e regionali disponibili.
La chiusura della Amministrazione Straordinaria, con l’acquisizione nel 2012 da parte della J.P. S.p.A. e le vicende che si sono successivamente determinate, non solo non hanno garantito il rilancio produttivo dell’azienda, ma hanno portato nel Luglio 2019 alla richiesta, da parte della stessa, dell’attivazione della procedura di concordato in bianco.
Recenti notizie apparse sui media hanno rappresentato gli esiti di un confronto intervenuto tra organizzazioni sindacali ed azienda in cui quest’ultima avrebbe esposto i contenuti del piano concordatario e della connessa ristrutturazione industriale con una preoccupante e consistente riduzione dei livelli occupazionali.
Tutto ciò ha immediatamente prodotto grave allarme sociale ed apprensione nelle comunità locali, nella consapevolezza che ciò comporterebbe oltre ad inaccettabili sacrifici occupazionali anche un indebolimento irreparabile dell’apparato produttivo nelle nostre regioni".