di Francesco Silla

Macerata, i ristoratori promuovono l'estate 2024: "Più turisti dello scorso anno, luglio sopra le attese"

Macerata, i ristoratori promuovono l'estate 2024: "Più turisti dello scorso anno, luglio sopra le attese"

È estate anche a Macerata nonostante la lontananza dal mare. Eventi e cultura attirano i turisti nel borgo marchigiano. Abbiamo ascoltato alcuni ristoratori del capoluogo per comprendere le loro impressioni sul luglio appena concluso e sulle aspettative per il mese di agosto.  "Con Musicultura e con l’inizio della stagione lirica qui a piazza Mazzini c’è stata molta affluenza. Ci sono molti più turisti dello scorso anno. Io sto lavorando molto bene. Spero che Macerata sia così tutto l’anno, con turisti e visitatori e non solo d’estate. Solo commenti positivi per questo luglio, aspettando il mese di agosto", ci spiega Raffaele, titolare dello 019 di piazza Mazzini. “Non ci possiamo lamentare, anzi tutt’altro. Ora non so se questo è un fatto generalizzato. - ci spiega Agnese di Osteria Agnese - Credo che ci sia più gente dello scorso anno. Sono piaciute anche di più le opere proposte dal Macerata Opera Festival. Questi eventi ci danno una grande mano. Certo che se non ci fossero, la gente non manca. Si lavora con la gente di passaggio, con i lavoratori, con gli studenti che vengono con le famiglie a scegliere la casa. Se il lavoro lo annaffi tutti i giorni alla fine raccogli qualcosa. Noi puntiamo su una cucina tradizionale che piace molto”.  "Noi non siamo aperti di sera, quindi la mia percezione dell’estate e della presenza dei turisti è falsata. Però a pranzo devo dire che ultimamente ci sono. Principalmente nel mese di luglio, che è andato bene. Gli eventi serali hanno attirato qualcuno a rimanere in città per una notte. Così poi il giorno dopo visitano la città - ci spiega Nicole, di Verde Caffè - ho visto molti turisti francesi e diversi turisti italiani di altre regioni. Nel complesso questo luglio è andato bene e non me lo aspettavo, perché poi di sera siamo chiusi e la nostra attività lavorativa si sposta a Civitanova Marche. Di solito noi lavoriamo con uffici e università, quindi in questo periodo di solito il lavoro cala. Invece abbiamo mandato avanti la stagione con i turisti che, rispetto agli anni passati, sono aumentati". Impressioni positive quindi, in tre diverse zone del centro e con diverse proposte di menu e di ristorazione. I turisti giornalieri aumentano e gli eventi attirano curiosi nella città, nonostante il caldo.

02/08/2024 09:57
Civitanova Marche dagli occhi di Mirco Ciavattini nel libro Viaggiare, raccontare, curiosare e divagare

Civitanova Marche dagli occhi di Mirco Ciavattini nel libro Viaggiare, raccontare, curiosare e divagare

Mirco Ciavattini e Civitanova Marche nel libro Viaggiare, raccontare, curiosare e divagare di Eno Santecchia. Un libro che affronta il mare, i suoi posti, le sue storie e le persone che lo abitano. Un libro che in qualche pagina racconta anche della storia di Civitanova Marche, raccontata dagli occhi di Mirco Ciavattini, titolare dello chalet Il Veneziano.  “Lo scrittore è un amico di un mio cliente storico. Un giorno ha voluto fare questa conversazione con me. Il tema era lo sviluppo turistico della città. Dopo un anno, ha scritto questo libro in cui in qualche pagina riporta la mia visione” spiega Ciavattini. “Gli ho raccontato l’evoluzione della città di Civitanova Marche, che io ho vissuto anche da editore del giornale La Citta Nuova. L’intento di questo di questo giornale era quello della ricomposizione del tessuto sociale. -continua poi raccontando il suo apporto al libro - Civitanova da sempre ha vissuto due realtà. Una realtà è quella storica civitanovese, composta da pescatori, lavoratori ferroviari, commercianti e contadini, soprattutto nella città alta. Nel 1967 quando è stato inaugurato il piano di edilizia economica e popolare, la città è raddoppiata, passando da 20000 a 40000 abitanti. Questi nuovi cittadini venivano o dall’entroterra maceratese o dalle campagne del fermano”.  Conclude poi ricordando l’intento del giornale da lui edito, La Città Nuova: “Non c’è stata mai una vera ricomposizione di queste due realtà. Il tentativo del mio giornale, La Città Nova, era quello sa una parte di far conoscere a queste nuove genti, he oramai erano cittadini di fatto dopo trent’anni, la realtà civitanovese come si era sviluppata dall’inizio del secolo ad oggi. Dall’altra parte rendere edotti gli abitanti storici di questa nuova anima che andava a sommarsi alla nuova realtà. Questa storia è confluita in questo bel libro di viaggi e racconti del mare. È stato un grade piacere portare la mia visione in questa sommatoria di racconti e di esperienze, anche sociopolitiche dello sviluppo delle realtà locali”. Storie di borghi e luoghi e delle loro evoluzioni sociali e politiche, attraverso gli occhi di chi quelle storie le ha vissute e raccontate.  

01/08/2024 11:45
Camerino, intervista all'astro nascente del ciclismo Giulio Pellizzari: "Il mio futuro? Segnatevi questa data"

Camerino, intervista all'astro nascente del ciclismo Giulio Pellizzari: "Il mio futuro? Segnatevi questa data"

Il Giro d’Italia 2024 ci ha regalato molte buone notizie per quanto riguarda il futuro del ciclismo azzurro. Ci sono state le vittorie di Jonathan Milan, che ormai se si parla di volate può competere con tutti. Ci sono state le vittorie anche di due certezze come Filippo Ganna e Andrea Vendrame. E poi quello che ci ha sorpreso di più è vedere tre giovani italiani mettersi in mostra. Antonio Tiberi della Bahrain che ha chiuso con la maglia bianca di miglior giovane e con il quinto posto della generale. Davide Piganzoli della Polti Kometa, che alla sua prima partecipazione ad un grande giro ha strappato un tredicesimo posto in classifica; e infine Giulio Pellizzari, che, partito male la prima settimana, è cresciuto pian piano di condizione, fino ad arrivare alla tappa regina, quella del Monte Grappa, secondo di giornata, preceduto solo da un Pogačar che quest’anno era imbattibile.  Pellizzari si è testato sulle salite lunghe, quelle che ti fanno vincere un grande giro, e ha risposto presente nell’ultima settimana, quella più complicata e caratterizzata dalle Alpi. Abbiamo ascoltato il ciclista originario di Camerino. Giulio ci ha raccontato le emozioni di questo splendido Giro, le prossime gare che affronterà e i suoi punti di riferimento nel mondo del ciclismo.  Com’è andato questo primo grande giro? Raccontaci le tue impressioni  "È stata una bella esperienza, formativa, dalla quale ho imparato tanto anche per i prossimi anni. È andato poi anche bene ed è stato più bello anche per questo. È stato un punto di arrivo per il ciclista che ero fino ad ora e un punto di partenza per la mia carriera professionistica. Non avevo nulla da perdere. Potevo prendermi il lusso di rischiare di saltare, soprattutto nelle due tappe più importanti, dove ho tentato di vincere. Mi sono testato sulle grandi salite e soprattutto sulle tre settimane. Ho rischiato, qualche giorno è andata bene qualche altro no. Però è stato sicuramente formativo”. Quali sono stati i tuoi punti di riferimento durante la tua crescita sportiva? “Sono cresciuto con le vittorie di Chris Froome. Quando ero più piccolo ho seguito i Tour che ha vinto, le Vuelta e il Giro del 2018, con quella fantastica tappa sul Colle delle Finestre. Poi ovviamente Vincenzo Nibali, il ciclista italiano che è stato un riferimento per i giovani della mia generazione, riuscendo a vincere tutti e tre i grandi giri e anche qualche classica. Ad oggi però ti dico Pogačar, non può non essere un faro per tutti". Come ti trovi alla Bardiani? Qual è il clima in squadra e ti senti cresciuto in questa esperienza? “La Bardiani è una bella realtà e una squadra molto familiare. È un po’ una grande famiglia. Sicuramente è stata una squadra fondamentale per la mia crescita. Mi ha permesso di fare le gare più importanti al mondo senza la pressione del risultato. Mi sono concentrato quindi sul crescere il più possibile. Quest’anno è stato l’anno giusto e quindi a conti fatti è andato tutto bene. La Bardiani è stata la scelta giusta per la mia carriera”. Quali sono i tuoi prossimi impegni e appuntamenti? “Andrò dal 12 al 16 agosto al Tour de Limousin, una corsa a tappe in Francia. Poi ci sarà tutta la stagione delle classiche italiane. Quindi il Memorial Pantani, il giro di Toscana, il Giro dell’Emilia, fino ad arrivare all’appuntamento conclusivo di stagione, il Giro di Lombardia, a cui dovrei partecipare. Si parla molto del tuo salto nel world tour; Puoi dirci qualcosa di più? 'Non posso dire nulla. Dal primo di agosto riaprirà il mercato e si saprà qualcosa di più. Ora non posso sbilanciarmi" Un’ultima battuta. Ma Pogačar va davvero così forte? “È imprendibile. Detto in marchigiano 'è come sparare sulla croce rossa, non gli si può fare niente'. A parte gli scherzi, quella scalata insieme sul Monte Grappa e quei momenti post tappa rimarranno sempre con me”.  Un atleta quindi pronto ad affrontare la parte finale di stagione, con un bagaglio accresciuto di esperienza e una voglia di dimostrare ciò che vale, con l’umiltà e la leggerezza che lo ha contraddistinto fino ad ora.   

27/07/2024 11:00
Porto Potenza e l'incertezza delle spiagge all'asta: "Non possiamo pensare che ogni 3 anni si riparta da zero" (FOTO)

Porto Potenza e l'incertezza delle spiagge all'asta: "Non possiamo pensare che ogni 3 anni si riparta da zero" (FOTO)

La riviera marchigiana è pronta ad accogliere turisti da ogni dove. La stagione si prospetta positiva in tutte le località balneari, con l’attesa di un agosto ricco di presenze ed eventi. Le preoccupazioni dei titolari di chalet e locali lungo la costa vanno però alla legge Bolkestein, che ad oggi non è ancora entrata in vigore viste le proroghe delle licenze. Finita la stagione balneare ed estiva ci saranno novità in merito.  Abbiamo ascoltato alcune voci dal lungomare di Porto Potenza Picena, per capire il loro pensiero sul futuro tra incertezza e attesa della nuova direttiva. "È necessaria una normativa di riferimento. Ora siamo confusi e non c’è una regola precisa. Se la legge viene approvata così com’è stata proposta sarebbe un problema, con ricorsi e controricorsi fatti da chi perderà la concessione. Si creerebbe un terremoto burocratico e legale - spiega Stefano Marzola, titolare di Chalet Tarifa -. Il nocciolo della questione è l’articolo 49 del codice della navigazione, che impone di portare via tutto quando scade la concessione". "Non siamo contrari alle regole ma dobbiamo capire, perché ora siamo nella totale incertezza - aggiunge Marzola -. E quello che noi come titolari chiediamo è che venga tenuto in considerazione il valore aziendale di chalet e locali storici. Ora non so se con una prelazione a chi già ha avuto la concessione o con un indennizzo, ma il lavoro di anni deve essere riconosciuto. Questi locali hanno bisogno di tempo per rientrare dell’investimento. Non possiamo pensare che ogni tre anni si riparte da zero". "Stiamo aspettando la direttiva, dopo la proroga delle concessioni che erano state annullate al 31 dicembre. Entro fine stagione qualcuno poi dovrà decidere 'di che morte dobbiamo morire'. C’è qualcuno che dice che non siamo già più in regola ma non è assolutamente così - conclude Stefano -. Non siamo contro le regole, vogliamo soltanto sapere quali saranno, e salvaguardare gli investimenti e i sacrifici fatti”. In linea anche il parere di Sandro Castagnini dello chalet San Diego Beach: "La situazione reale è quella che sappiamo dalla televisione e dai giornali, perché in realtà ad oggi ancora non c’è nulla. È in vigore ancora la vecchia licenza che abbiamo. Al momento si parla di fine 2024. Hanno quindi prorogato la nostra licenza. Diciamo anche che la proroga non esiste. Non si spiega quindi perche si continua a rimandare". "La legge Bolkestein non c’entra con tutto questo secondo me, almeno con la situazione italiana - continua Castagnini - Non c'è quindi nulla di chiaro. Ci vorrebbe una legge che ripristini le vecchie concessioni andando a regolamentare, seguendo il quadro europeo, il rinnovo automatico delle concessioni. La realtà dei fatti è che c’è da trovare la strada per capire cosa sarà di noi. Nonostante gli investimenti fatti viviamo nell’incertezza”. Incertezza e dubbi quindi, in attesa di nuove notizie e direttive.  

26/07/2024 09:58
"A Porto Recanati la dog beach più bella della riviera": in spiaggia a prendere la tintarella sono...i cani (FOTO)

"A Porto Recanati la dog beach più bella della riviera": in spiaggia a prendere la tintarella sono...i cani (FOTO)

È estate anche per i nostri amici a quattro zampe. Molte sono le località turistiche che si organizzano, attraverso permessi, per consentire l'accesso agli chalet e alla spiaggia ai cani. A Porto Recanati, poco fuori dal centro della cittadina marittima, c’è una spiaggia adibita proprio a questo servizio, in modo da permettere ai padroni di potersi godere una giornata in riva al mare con il proprio animale.  Questa spiaggia è quella del Pineta Beach, struttura ricettiva che si trova appunto davanti alla storica pineta di Porto Recanati. Il Pineta Beach è gestito da Matteo De Luca e dalla madre Elena Zorzi. "Questo posto è nato più di dieci anni fa, davanti alla storica pineta. Era una zona trascurata. Non c’era nulla. Noi siamo friulani, e quando siamo venuti qui abbiamo voluto sfruttare le potenzialità di questo posto, un piccolo angolo di natura, lontano dalle dinamiche turistiche. È un posto con molto potenziale, dove anche altri privati potrebbero investire” ci spiega Matteo. La zona, quindi, attraverso l’iniziativa privata di Elena Zorzi e le migliorie pubbliche degli ultimi anni è stata riqualificata. Da due anni hanno poi deciso di aprire questa "Dog Beach". “Siamo amanti degli animali e ci siamo resi conto che molte persone venivano a camminare in pineta con il loro cane. Tra l’altro qui vicino c’è un’associazione che fa addestramento animali. - continua il titolare - Era una zona già frequentata da questo pubblico, con una richiesta specifica. Poter far vivere la spiaggia ai propri cani”. "Da Senigallia a Civitanova Marche, non c’era una spiaggia attrezzata per questo tipo di servizio. Ora la sensibilità è più alta - spiega Elena parlando delle caratteristiche del posto -, qui però c'è il vantaggio di essere immersi in un posto magico e naturale, con 140 metri di spiaggia e il parco a due passi. Una situazione perfetta per gli animali. Vogliamo sviluppare sempre di più questo posto con nuovi servizi. Si sta spargendo molto la voce e mi sto impegnando a far conoscere questo posto come la dog beach più bella della riviera”.  Un paradiso quindi per gli animali, con ombrelloni posti a sei metri di distanza per permettere ai cani di non stare ammassati e avere uno spazio vitale, una doccia solo per loro e altri servizi ad hoc. "Sono venuta qui tre anni fa dopo aver girovagato per l’Italia in cerca di un posto così. Il mio cane è la mia famiglia e senza posti del genere non potevo vivermi una vacanza come volevo. Questa soluzione è un colpo di fortuna che ho avuto. Spero che questa idea prenda più piede" ci racconta Sonia, una cliente affezionata. E così in questo spazio nascosto della riviera portorecanatese i cani possono fare i "turisti" in tranquillità, senza risultare di troppo. 

24/07/2024 10:00
Porto Recanati, agosto sarà la prova del nove dell'estate 2024: umori opposti tra i gestori dei balneari

Porto Recanati, agosto sarà la prova del nove dell'estate 2024: umori opposti tra i gestori dei balneari

A Porto Recanati l’estate è pronta a entrare nella sua "fase calda", tra eventi e flussi turistici. Si prevede un agosto, meteo permettendo, affollato di vacanzieri. Per carpire un primo bilancio sulla stagione, abbiamo intervistato due tra i titolari degli stabilimenti balneari della città per comprendere le loro esigenze e cosa si aspettano da questa estate di lavoro.  "Cerchiamo di dare il miglior servizio possibile per far star bene i clienti. Quest’anno non c’è una grossa affluenza. La diminuzione è sensibile – spiega Luca Cussini, titolare del Marilù – la nota dolente è che l’amministrazione ci mette del suo, con continue chiusure di corso e isole pedonali. Capiamo la tendenza che ha questa amministrazione al green, e la condividiamo. Però questa volontà deve combaciare anche con l’esigenza degli operatori. Il nostro paese vive di turismo. Senza turismo non abbiamo azienda". "Il green non può andare esclusivamente a discapito del turismo - osserva amaramente Cussini -. Chiudere il corso a mezzogiorno, e quindi creare dei disagi per entrare in paese è sconveniente. Di sera si chiude alle 19. Mi metto anche nei panni dei commercianti. Il grosso del loro lavoro si svolge a quell’ora, ma non possono essere raggiunti”. Continua poi: "Quando iniziano ad aumentare i turisti a fine giugno, ecco che a luglio queste chiusure li portano via. Preferiscono spiagge aperte come Scossicci. Poi capisco che non troverebbero posto. Però il commercio è psicologia e vendere il nostro lungomare come inaccessibile è un grosso freno che ci mette la nostra amministrazione, sono sincero. Sembra che organizzare una stagione sia fare un bel programma e organizzare degli eventi, però poi la gente ci deve arrivare. Ovviamente ad agosto ci sarà gente. Questo è un salotto sul mare. La stagione parte un po’ più lenta ma poi si allunga. La gestione e la continuità però deve migliorare". Diego Scalabroni, dello chalet Il Faro, è invece più fiducioso: "La stagione è cominciata in ritardo perchè maggio e giugno, causa tempo non ottimale, sono andati un po’ a vuoto. Le presenze di turisti si sono registrate intorno ai primi di luglio, quando magari sono finiti gli esami di università e le famiglie erano pronte per venire al mare. Stiamo lavorando bene sia in spiaggia che al ristorante, e le prospettive per agosto sono promettenti, con le prenotazioni che per ora arrivano fino al 18 con il tutto esaurito". "L'amministrazione si sta muovendo nel modo giusto - dichiara Scalabroni -, il centro città è ben curato e il lungomare ha servizi continui. C'è qualche episodio di violenza nelle ore tarde. Ma questi sono episodi sporadici e accusare l’amministrazione di questo non ha senso. Serve magari più sorveglianza e maggiore collaborazione tra le forze dell'ordine e i vigili urbani. Siamo pronti al momento clou della stagione. Anche perchè ultimamente la stagione si prolunga fino a settembre". Due visioni quindi sull’estate con punti di incontro e di divergenza, ma entrambe con la voglia di rendere un ottimo servizio per i turisti, aspettando il momento in cui la riviera si riempirà.    

23/07/2024 18:30
Castelraimondo, torna "Termatevi con noi": trasporto gratuito per le Terme di Santa Lucia

Castelraimondo, torna "Termatevi con noi": trasporto gratuito per le Terme di Santa Lucia

L’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Castelraimondo, in collaborazione con le Terme di Santa Lucia di Tolentino, ripropone anche quest’anno l’iniziativa “Termatevi con noi”. Dal prossimo 26 agosto al 7 settembre, il Comune offrirà un servizio di trasporto gratuito andata e ritorno per un ciclo termale di 12 giorni dedicato a nonni e nipoti. Si potranno effettuare cure idropiniche, inalatorie, ginecologiche, balneoterapiche e la sordità rinogena, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, sono operanti all’interno delle Terme di S. Lucia il Centro di Riabilitazione e Terapia Fisica, Ambulatorio per la Valutazione della Funzione Respiratoria, Centro di Medicina dello Sport e Centro Estetico Termale. Per info e iscrizioni rivolgersi entro il 14 agosto all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Castelraimondo, in via Giovanni XXIII n. 2/A, dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle ore 13:00, tel. 0737 641723 int. 2. «Un servizio rivolto a nonni e nipoti a cui teniamo molto – spiega il sindaco Patrizio Leonelli - in quanto come amministrazione comunale siamo molto attenti alle esigenze delle persone della terza età, sia per quanto riguarda la qualità della vita che per quanto riguarda l’aspetto della salute in generale». Soddisfazione anche per l’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini: «Le cure termali sono servizi che vanno a promuovere il benessere della persona anziana e del giovane formando aggregazione e un’occupazione funzionale del tempo libero – aggiunge Cittadini -. Rispondono anche alle esigenze di prevenzione in termini di salute. Sono noti i benefici delle attività termali in merito a molte patologie e malattie che poi spesso si presentano durante il periodo invernale».

20/07/2024 19:03
Macerata, dal bilancio in rosso dello Sferisterio all'immobilismo della Giunta: De Padova voce fuori dal coro

Macerata, dal bilancio in rosso dello Sferisterio all'immobilismo della Giunta: De Padova voce fuori dal coro

Una voce dissonante dal consiglio comunale di Macerata. Quella di Sabrina de Padova, consigliera eletta con la lista civica del sindaco Parcaroli, ora nel gruppo misto del consiglio comunale di Macerata. Una panoramica su alcuni temi cardine della città di Macerata, sui rapporti tra consiglio comunale e giunta e sula situazione Sferisterio, che preoccupa i soci. La consigliera parte raccontando che come lei altri si sono tirati fuori da questo modo di amministrare la città: “Claudio Carbonari, come Giordano Ripa, è passato al gruppo misto. Qualcun altro quindi che lascia un partito tradizionale perché non si sente più rappresentato. Come io me ne andai dalla lista civica del sindaco perché non mi sentivo nelle possibilità di esprimere un pensiero. L’importante è alzare o abbassare la mano al consiglio comunale. Chi invece vuole onorare il mandato elettorale, prova ad andare oltre. Sono contenta quindi che il gruppo misto si stia infoltendo, sperando non sia una situazione di passaggio. Speriamo di costruire qualcosa di diverso”. Continua poi sull’immobilismo del sindaco e della giunta: “C’è una situazione di stallo. Non vengono prese decisioni per fari passi avanti su temi fondamentali che interessano la città, come ad esempio è quello dell’acqua pubblica e privata. O del sito di scarico dell’immondizia che non viene definito mentre la Tari comunale aumenta, a discapito dei cittadini. in consiglio comunale si parla tanto per poi non arrivare a nulla, perché tutto è a discapito degli assessori. Credo anche ci sia una lotta interna tra gli assessori. Nella maggioranza c’è un clima poco costruttivo. Per questo me ne sono andata. Non si può essere solo un numero al consiglio comunale. Questo immobilismo credo sia figlio della paura di perdere un ruolo nei partiti. Nel gruppo misto questa paura non c’è si fa politica discutendo e trovando la soluzione migliore”. “Lo Sferisterio ha un buco di bilancio di oltre 200.000 mila euro. Pero in consiglio viene detto che sono ammortamenti dovuti. – approfondisce la questione Sferisterio la consigliera De Padova – Quando, invece, c’è stata una riunione dei soci che ha allertato il sindaco, pregandolo di monitorare con attenzione lo svolgimento della prossima stagione, per evitare una ricapitalizzazione. Questa preoccupazione è stata omessa in consiglio comunale, spacciando il buco come ammortamenti dovuti. Questa politica tende a coprire la verità. Per scoprire queste informazioni abbiamo dovuto fare accesso agli atti. Quando invece credo sia una situazione da attenzionare da parte di tutto il consiglio comunale”.  Una denuncia quindi all’immobilismo della maggioranza del consiglio, asservito, secondo De Padova, alle decisioni della giunta. Una situazione però che attraverso “l’impegno di chi fa politica davvero” viene controllata costantemente. “Ho preparato alcune interrogazioni da fare in consiglio su questa e altre situazioni, come altri movimenti strani di bilancio e lavori iniziati e ancora da finire, che devo essere attenzionati. Macerata non può essere solo un cantiere a cielo aperto bloccato”, conclude la consigliera De Padova.  

19/07/2024 10:00
Caldarola, l'agenda del neo sindaco Fabbroni parte dall'estate: eventi, casette, ricostruzione del centro storico

Caldarola, l'agenda del neo sindaco Fabbroni parte dall'estate: eventi, casette, ricostruzione del centro storico

A Caldarola da circa un mese si è insediata la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Fabbroni. Le situazioni e le problematiche da affrontare sono molte: rendere vivo il paese, far rinascere il centro storico e infine accogliere e lavorarare alle problematiche che arrivano dai cittadini, sopratutto da chi abita nelle unità abitative S.A.E.  E così nel pieno dell'estate, con eventi da organizzare per il paese e promesse elettorali da "mettere a terra", il sindaco ha raccontato le prime mosse che ha intenzione di fare. “Il primo mese di amministrazione è stato molto laborioso, perché ovviamente essendo noi in fase post-elettorale tanti cittadini sono venuti, chi solo per congratularsi, ma anche tanti per esporre i problemi. - spega il sindaco Fabbroni parlando di questo primo mese di amministrazione - Quindi siamo stati molto impegnati, a ridosso del periodo estivo, con tanti eventi da organizzare. Ci siamo mossi per quello che potevamo nelle cose fondamentali e anche semplici che si potevano fare. Abbiamo lavorato per esempio sulla viabilità in via Roma, che era un provvedimento che i cittadini aspettavano da tanto tempo. Poi abbiamo fatto un calendario degli eventi, riunendo tutte le associazioni e facendo in modo che la città venisse a conoscenza anche di quello che si fa. Uno degli obiettivi che ci poniamo noi è quello di tenere informata la cittadinanza. Per il resto molte riunioni ed attività istituzionali che si fanno all'inizio di ogni mandato amministrativo per capire dove si può agire”. “Abbiamo registrato che gli utenti delle casette, riscontrato anche in campagna elettorale, si trovano abbastanza bene, si sono organizzati, hanno fatto i giardinetti, hanno fatto gli orticelli, e vivono in armonia tra loro – continua il sindaco sulla situazione delle casette S.A.E. - anzi tante famiglie hanno anche chiesto di rimanere nonostante stessero aggiustando la casa, perché magari qui non hanno le barriere architettoniche, mentre nelle loro case del centro storico ci sono scale e spazi difficili da vivere. Per l’estate abbiamo preparato molti eventi. Però vorremmo pensare al futuro, cercando di avere un contatto più stretto con loro, visitarli spesso, tenere il polso della situazione e poi magari fare iniziative specifiche. Da settembre apriremo uno sportello sociale, gestito dagli amministratori, per aiutare le persone anziane. Due giorni alla settimana un consigliere sarà a disposizione per raccogliere le evidenze della popolazione che vive nelle casette. Hanno bisogno di un supporto quotidiano nelle piccole cose. Gia da ora Lella Chiola, consigliera che vive nelle casette, fa da portavoce delle istanze e delle problematiche. Cerchiamo di animare un po' la situazione, organizzando magari da settembre in poi anche qualche evento. Organizzarli con questo gran caldo, è abbastanza complicato perché la gente preferisce non uscire e starsene in casa”. Il sindaco poi conclude sulla situazione ricostruzione del centro storico: “I lavori procedono piano, nel senso ad oggi noi stiamo facendo una ricognizione delle varie situazioni. Ci sono diverse opere in progettazione, come il Palazzo Comunale, l'Albergo Comunale, la Torre. Abbiamo contattato la Curia per la chiesa di San Martino, che è quella vicino al Palazzo Comunale. Abbiamo sentito anche qualche privato che ha le abitazioni. Ci sono progetti presentati, in corso istruttoria, purtroppo ci sono delle lungaggini perché molti di questi palazzi sono vincolati e quindi soggetti a parere della sovrintendenza. Istituzione che purtroppo rallenta molto le procedure, probabilmente per una carenza di personale. La nostra idea è quella, a partire da settembre, di fare dei focus specifici sulle varie situazioni, anche per quanto riguarda l'edilizia privata. Qualcuno nel centro storico è rientrato, pochissimi, qualcuno ha presentato il progetto. Tante situazioni sono ancora ferme, anche perché ci stanno delle difficoltà oggettive, come diversi proprietari o lavori comuni che rimangono bloccati per divergenze di opinione e idee. Quindi a settembre ci dedicheremo a questo lavoro, attraverso un contatto con i tecnici, con le famiglie, per cercare in qualche maniera di velocizzare i processi. È un problema che non c'è solo Caldarola, ma in tutti centri storici danneggiati dal sisma”.  

14/07/2024 10:44
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