Al via da mercoledì fino a venerdì, 11-13 ottobre, la decima edizione di Unifestival, il festival organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata per il grande pubblico. Le iniziative sono aperte a tutti. L’ingresso è libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti. Ecco gli appuntamenti della prima giornata. Il programma completo è consultabile sul sito unifestival.unimc.it.
Alle 17 nei corridoi della sede in via Garibaldi 20 Officina Universitaria inaugura la mostra delle opere di "Testi Manifesti" e "Militanza Grafica": le opere di artisti digitali si incontrano dando spazio all’arte che nasce dall’esigenza di dare voce alle battaglie, alle istanze, agli ideali.
Seguirà il talk con Lorenzo Gasparrini, blogger, attivista antisessista, e le docenti Francesca Chiusaroli e Ines Corti, con la moderazione di Martina Gagliardi su linguaggio, libertà di espressione e femminismi. Sempre alle 17 al Polo Pantaleoni, il rapper ed educatore Amir Issaa terrà un laboratorio sul tema dei cambiamenti delle città, con un focus su migrazioni e climate change, che alternerà momenti di lezione frontale e performance rap.
Alle 18:30 alla biblioteca giuridica in piazza della Libertà si terrà il convegno di presentazione della mostra promossa da Obiettivo Studenti e dedicata al magistrato ucciso dalla mafia Rosario Livatino, visitabile nelle tre giornate, nei corridoi di Giurisprudenza. Parteciperanno: la curatrice Roberta Masotto di Libera Associazione Forense, Claudio Lo Sterzo, docente presso il Polo Universitario Penitenziario di Teramo, Laura Mogetta, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, e Santo Le Pera, ex-detenuto, laureato al Pup di Teramo.
In contemporanea, dalle 18:30 fino alle 21:30 l’Orto dei Pensatori in vicolo Illuminati ospiterà la performance collettiva "Give me more space": si alterneranno momenti di riflessione, musica ed esibizione artistica a cura degli studenti.
Alle 21 nella sala Sbriccoli della biblioteca di Ateneo, palazzo del Mutilato, piazza Oberdan 4, si terrà lo spettacolo del Teatro Rebis, con Andrea Pierdicca, per la regia di Andrea Fazzini e introduzione di Maria Paola Scialdone, “Minotaurus. Ballata per mostro solo”: lettura drammatizzata tratta dall’omonimo poema di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito decifrandolo a partire dal punto di vista del mostro, del diverso, dell’inconcepibile, in modo da perlustrare il dedalo interiore del Minotauro, né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole.
Una scommessa vincente che parte dal piccolo borgo di Petriolo. Accade che 50 anni fa due giovani ragazzi hanno deciso di fondare la loro azienda metallurgica, specializzandosi nella carpenteria metallica, fabbricando infissi in alluminio e acciaio.
Nel 1973, Ermanno Contigiani e Ivo Saltari hanno fondato la SCS Srl, impresa che ad oggi può contare sul lavoro di ben 14 dipendenti. In mezzo secolo la loro professionalità li ha portati a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel settore.
“Per il cinquantesimo compleanno era d’obbligo fare una grande festa” dice Mara Contigiani, figlia di Ermanno che continua “due veri lavoratori come loro, se la meritavano”.
Quella di sabato 7 ottobre è stata una giornata piena di divertimento e sorprese, grazie al comico e attore, Piero Massimo Macchini, e il suo show, la bellissima musica del Concertino Burro e Salvia e Dj NOOZ. Erano presenti più di 300 persone fra dipendenti, ex dipendenti, fornitori, amici e conoscenti.
Sono intervenuti il sindaco di Petriolo, Matteo Santinelli, il presidente della sezione Metalmeccanici Confindustria e vicepresidente Confindustria Macerata, Giovanni Faggiolati e il presidente ANCE Carlo Resparambia.
Alla SCS una targa in dono, sia dal Comune di Petriolo, che da Confindustria Macerata oltre a uno speciale riconoscimento dai dipendenti dell’impresa.
Non sono mancati gadget di ringraziamento ai presenti, area giochi con gonfiabili per bambini e l’impeccabile servizio gastronomico di Righetto.
Una splendida serata quella di ieri, 6 ottobre, a teatro Lauro Rossi. Sul palco Ciro Ferrara e Pierluigi Pardo per raccontarsi e scambiarsi battute facendo sentire il pubblico coinvolto in ogni secondo. Una chiacchierata moderata da Marco Ardemagni, di Caterpillar Rai Radio 2, all’insegna dei ricordi e dei racconti di Ferrara, tra aneddoti calcistici e non.
Non sono di certo mancati i paragoni fra il calcio di 40 anni fa e quello moderno, sul quale, Ferrara, ha dichiarato che: “Le cose sono cambiate, per una serie di motivi e di interessi mutati nel tempo” e continua: “Ormai i calciatori vanno visti come delle piccole aziende”. Nonostante i radicali mutamenti che il mondo del calcio ha vissuto negli ultimi decenni, Ciro non si dice preoccupato, ma anzi curioso e speranzoso di vedere un continuo divenire di cambiamenti positivi.
Momento toccante per l’ex calciatore partenopeo quando si è aperta la parentesi Maradona. Commosso ha detto che Diego era una grande persona fuori dal campo: “Mi ha voluto al suo addio al mondo del calcio nel tempio di questo sport, alla Bombonera, a Buenos Aires” e aggiunge "è stato lo stesso che dopo 14 anni via da Napoli, è venuto apposta per festeggiare con me e con tutta la città il mio addio a questo sport”.
Nel pubblico presente anche Aldo Serena, ex attaccante di Inter, Milan e Juve, con il quale si è intrattenuto un piccolo sketch comico. Inutile dire che ci sia stata una standing ovation per il campione di Montebelluna.
Ancora molti gli appuntamenti di questo festival; stasera sul palco di piazza Cesare Battisti, alle 18, il giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa che riconferma la sua all'Overtime. Invece alle 21:30, a Teatro Lauro Rossi, ci sarà il grande momento dell'attore e comico Nino Frassica.
Un bagno raffazzonato per 5 persone in una casa da massimo 3 inquilini; un congelatore da un ripiano dovrebbe essere, secondo un locatore, sufficiente per 4 persone che convivono; “stai tranquilla che prima del tuo subentro lo faremo aggiustare” è una delle mille promesse non mantenute da un proprietario di un appartamento affittato a studenti.
Erano i primi anni 2000 quando uno studente universitario, che decideva di trasferirsi a Macerata per studiare, pagava circa 150 euro per una stanza singola. Oggi, più di 20 anni dopo, lo stesso studente spende mediamente dalle 240 alle 280 euro. Senza contare l’ingente spesa per coprire le utenze. Insomma andare a vivere fuori, anche in una città di provincia come Macerata, per una famiglia con uno stipendio medio, può trasformarsi in un calvario economico.
Università di Macerata, meta gettonatissima fra gli studenti che, per la sua vasta offerta formativa, nel 2023 ha registrato più di 9500 iscritti tra matricole e non; quasi diecimila persone che da sole riescono a creare un indotto economico esorbitante. Analizzando i dati, oltre la metà è formata da "fuorisede"; il che significa che questi studenti trasferiscono la loro vita qui (molti di loro arrivano da lontanissimo, come Sicilia, Sardegna etc) e la prima cosa di cui hanno bisogno è proprio una stanza in affitto dove stare.
Ma facciamo un passo indietro.
Un diplomando termina il suo percorso scolastico orientativamente nella prima metà di luglio e, se avesse deciso di iscriversi ad una facoltà di Unimc, la ricerca di una casa dovrebbe iniziare immediatamente. A questo punto lo studente ha due alternative: provare ad ottenere una borsa di studio e, quindi, ricevere un alloggio in una delle strutture preposte dall’università oppure andare alla ricerca disperata di un posto letto in qualche appartamento. Nella prima ipotesi intercorre un fattore potenzialmente discriminante, quello dell’Isee. Questa questione si appoggia comodamente alla frase "in Italia per avere più possibilità devi essere povero".
Nella seconda ipotesi, invece, uno studente senza agevolazioni sa perfettamente, o forse è del tutto ignaro, che la sua ricerca non sarà cosa semplice.
Quello che tutti gli iscritti fanno, è consultare le bacheche online per gli annunci relativi alle case in affitto e qui inizia l’odissea. Si legge di case perfette, messe a nuovo, con foto allegate che confermano quanto scritto; poi però la realtà non sempre è la stessa.
La situazione tipo, che sovente si verifica, è la discrepanza fra prezzo di una stanza e condizioni offerte. Testimonianze ci raccontano di persone che hanno vissuto per lunghi mesi in modo quasi estremo, con muffa sulle pareti, scantinati affittati a prezzi d’attico, appartamenti fuorimano, mobilia sgarrupata. Inoltre, la mancanza di controllo sulle persone alle quali vengono affittate le stanze spesso dà luogo a situazioni spiacevoli in casa perché, per chi affitta, l'unico interesse è il profitto.
Abbiamo ascoltato Alessandra che ci ha raccontato la sua avventura al limite dell’umano: "Due anni fa, appena diplomata, iniziai a cercare una casa a Macerata. Purtroppo, arrivai tardi e mi accontentai di una delle ultime stanze ancora disponibili. Era fra piazza Strambi e via Gioberti, ma più che fra, era sotto. Praticamente era un appartamento sotto il livello della strada dove le uniche finestre erano delle bocche di lupo sigillate con delle grate davanti per evitare che topi e altri animali potessero entrare”.
"Pagavo fin troppo, circa 260 euro per una stanza che a stento garantiva lo spazio per muovermi - aggiunge Alessandra -. Non avevo una vera scrivania ma una semplice tavola di legno inchiodata al muro che dovevo chiudere se volevo muovermi nell'esiguo spazio. L’appartamento era molto umido, con muffa a vista sulle pareti. Ogni mattina mi svegliavo e avevo le lenzuola umide, la condensa che colava sulle pareti e mi sentivo affannata a causa dell’aria viziata che ero costretta a respirare".
"Una situazione così per me era insostenibile dato che sono asmatica. Parlai con il proprietario per chiedergli la possibilità di installare un depuratore dell’aria. Non solo mi disse che non lo avrebbe mai acquistato, ma aggiunse anche che: ‘Questa è la casa, ti devi abituare altrimenti puoi andare via’. Ero disperata, sapevo che non potevo vivere così ma ero anche consapevole che non avrei trovato nulla a novembre inoltrato - sottolinea Alessandra -. L’apice lo toccai quando venni accusata dalle mie coinquiline di essere una che voleva fare solo polemica e che, se me ne fossi andata, avrei creato problemi economici per la divisione delle bollette. Da lì ad una settimana me ne andai di corsa. I due mesi e mezzo più lunghi della mia vita".
Per non parlare del carico che si aggiunge sugli studenti di sesso maschile, ai quali senza apparente motivo, più della metà degli appartamenti disponibili viene negata esclusivamente perché, appunto, studenti e non studentesse. Non è raro, infatti, leggere annunci dedicati solo ad un pubblico femminile. La motivazione data dai locatori: "I genitori preferiscono che non ci siano ragazzi in casa"; si inciampa nella ormai decaduta retorica che una ragazza sia più responsabile di un ragazzo.
E si potrebbe continuare a scrivere per righe e righe di situazioni analoghe. Questo articolo, però, non vuole diventare un elenco di eventi negativi destinati al dimenticatoio. Al contrario, vuole sensibilizzare la comunità dei locatori su una questione che dovrebbe essere scontata; quella di avere a che fare con esseri umani prima che con studenti sui quali si può lucrare. Diversamente, nel giro di poco tempo, tutto finirà in malora, creando dissapori fra i ragazzi che preferiranno sempre di più altre mete rispetto a Macerata.
A questo articolo ne seguiranno altri, perché la situazione affitti della città non riguarda solo gli studenti ma anche famiglie intere e lavoratori.
Celebrato oggi, 2 ottobre 2023, il centenario del Liceo Scientifico di Macerata. Roberta Ciampechini, la preside, si è detta “estremamente onorata di essere in carica in questo anno così speciale per la scuola ma anche per tutto il tessuto sociale maceratese, dato che per un secolo l’istituto ha continuamente sfornato ottime menti, affermatesi poi negli anni successivi al diploma”.
Questa mattina, inoltre, è stata svelata la targa celebrativa del centenario (1923-2023); il drappo è stato rimosso da due studenti, rispettivamente del primo e ultimo anno a “siglare il passaggio del testimone fra chi va verso la fine di un percorso e chi invece lo ha appena iniziato”, ha affermato Ciampechini.
Lo scorso venerdì 29 settembre la scuola, con un gruppo di ex studenti ed ex docenti, è stata impegnata in una cena celebrativa volta a festeggiare la grande occasione che ha vestito di prestigio il Liceo. Durante la serata si sono alternati momenti di spettacolo che hanno visto coinvolto gli studenti, i quali si sono cimentati nella recitazione e nella danza, rispettivamente diretti dal regista Giuseppe Riccardo Festa e dalla professoressa Pagnanini. La dirigente ha sottolineato che “un grande ringraziamento va al gruppo Lama eventi per l’organizzazione del tutto” e ha continuato: “Senza dimenticare tutti gli sponsor che hanno contribuito agli eventi”.
Nell’anno del centenario molti sono stati gli impegni portati a termine dal Liceo. Partendo dal 5 aprile scorso quando si è dato il via a una serie di eventi culturali che avranno termine il 16 dicembre prossimo al Teatro Lauro Rossi di Macerata, con una serata conclusiva di gala.
Gli chef Davide Curzi e Valentina Calza hanno "coccolato" con i loro piatti prelibati il cast e la troupe del film “Leopardi & Co” , con il premio Oscar Whoopi Goldberg. Si è concluso infatti, venerdì 29 settembre, il mese di riprese svoltesi nel territorio maceratese, precisamente a Recanati.
Come noto, il lavoro nel mondo del cinema è qualcosa che stanca molto e porta appetito. Fortunatamente per la troupe, questa volta è andata benissimo; sono stati deliziati, da un punto di vista culinario, dalle sapienti mani degli chef Davide Curzi, del ristorante Salsedine a Civitanova Marche e Vanessa Calza, del ristorante Adriatico espresso a Sambucheto.
Tra i due è nata questa collaborazione che li ha visti impegnati nella realizzazione di ottimi piatti per tutto il periodo delle riprese, durate un mese circa. Curzi ha affermato: “I pranzi e le cene erano concettualmente al sacco, ma non i soliti panini” e continua: “Ogni giorno abbiamo variato portando direttamente sul set piatti tipici locali”.
La cena conclusiva si è svolta in una location d’eccezione, direttamente nel chiostro di Palazzo Venieri a Recanati dove era presente tutto il cast, dalla Goldberg fino all’eccellenza italiana Paolo Calabresi.
Davide Curzi sottolinea: “Per l’occasione è stato realizzato un menù diverso dal solito, portando in tavola le specialità marchigiane con l’obiettivo di farle conoscere a chi veniva da oltre oceano”.
Alla domanda “la mission del tuo ristorante?”, Curzi risponde: “Garantire un prodotto fresco ogni giorno senza, però, esagerare sul prezzo” e continua: “ogni giorno, personalmente, vado al mercato della città e cerco solo la miglior qualità”.
Lo chef ha poi aggiunto il suo personale parere sugli artisti presenti, sottolineando come Whoopi Goldberg sia una persona eccezionale, molto umile ed estremamente professionale.
Sicuramente, questa è stata una grande occasione per i due chef che hanno potuto dimostrare le loro abilità, facendo da cornice ad un progetto molto ambizioso come quello messo in pratica da questa produzione cinematografica italo-americana.
Nella serata di ieri, venerdì 29 settembre, il ministro Matteo Salvini ha incontrato i suoi elettori a Macerata in occasione della festa della Lega delle Marche.
Salvini, nuovamente , è tornato sulla questione migranti, sostenendo a gran voce lo sforzo che lui, vicepremier, e la premier, Giorgia Meloni, stanno facendo per dare voce all’Italia al tavolo europeo circa la difesa dei confini nazionali e la gestione delle migliaia di migranti presenti sul nostro territorio “perché non turbino la quiete e l’ordine pubblico”.
Continua aprendo una breve parentesi sull’istruzione, condannando il fenomeno del bullismo e proponendo “una linea dura”, suggerendo il 5 in condotta. Quasi in chiusura, Salvini ha fatto cenno all’inasprimento delle sanzioni presenti nel nuovo codice della strada, affermando “che se sei ubriaco alla guida e prendi sotto qualcuno, ritiro della patente a vita”; un aut aut senza condizionale quello del Governo.
In conclusione, il ministro ha elogiato il Governo regionale e comunale, complimentandosi con il sindaco di Macerata, lì presente, per l’ottimo lavoro che lui e tutto il suo gruppo stanno svolgendo ed encomiando tutta la regione definendola una fantastica realtà economica, fatta di valenti imprenditori che credono nelle potenzialità territoriali.
La serata tutta è stata contornata dalla presenza di banchetti dove venivano distribuiti cibo e bevande alle persone presenti, ovviamente tutto offerto dal partito.
Santamarea fa en plein. Il gruppo siciliano con la loro omonima canzone in gara, "Santamarea", si guadagna il favore della giuria popolare e vince la XXXIV edizione del Concorso.
La band, oltre ai premi vinti durante la serata di venerdì, vince anche il premio della critica e l’ambitissimo assegno finale di 20 mila euro disposto dal main sponsor dell’evento, Banca Macerata.
"Investiremo questo denaro per il nostro tour e per la produzione di nuova musica, già in cantiere”, dichiara il front-man Stefano Gelardi, visibilmente emozionato per il traguardo raggiunto. Ad aggiudicarsi il premio “Nuovo Imaie”, pari a 10 mila euro è, invece, stata Lamante.
Con la serata di ieri si è concluso, anche per quest’anno, uno degli appuntamenti musicali e culturali più sentiti dalla comunità maceratese e marchigiana tutta. Sul palco da subito si è respirata aria di finale.
Durante la serata si sono esibiti ospiti d’eccezione, partendo da Simone Cristicchi (che ha omaggiato Franco Battiato insieme ad Amara), passando per Ermal Metal (applauditissimo dal pubblico e impeccabile nella sua versione di ‘Un tempo piccolo’ di Franco Califano) e finendo a Dardust, che con le sue composizioni originali è stato capace di far ballare tutta la platea.
Standing ovation all’ingresso del maestro Mogol sul palco, che ripercorrendo le tappe della sua carriera ha affermato: "La mia ispirazione nasce dalla musica, è presente in tutto quello che faccio, mi suggerisce le parole della mia quotidianità".
Il Maestro ha poi ritirato il premio agli "Alti meriti artistici" disposto dai rettori delle Università di Macerata e di Camerino. Non è mancato l’intervento dell’assessore Riccardo Sacchi, che con uno scambio di battute ironiche con Flavio Insinna - ancora una volta inarrestabile mattatore della serata ("Adesso chiedo la cittadinanza a Macerata", ha vaticinato scherzosamente) - ha elogiato l’immenso lavoro che esiste dietro l’evento di Musicultura, ringraziando tutti i lavoratori coinvolti.
Gli appuntamenti culturali, però, non si fermano qui. Dal 20 luglio partirà la nuova stagione del Mof (Macerata Opera Festival), sempre allo Sferisterio.
Oltre 350 gli invitati alla festa dell’onomastico di Don Antonio Mazzi. Evento che si è svolto nella sede nazionale della fondazione Exodus, nel parco Lambro di Milano.
A fare gli auguri al fondatore della comunità, anche il prefetto di Milano, Renato Saccone, insieme ad altri personaggi del mondo della cultura, della politica, del giornalismo e dello sport.
Per lo stupore dei presenti, è arrivato a sorpresa il Gabibbo a portare i saluti di Antonio Ricci, amico di vecchia data di Don Mazzi. Tra gli ospiti di spicco anche il giudice Piero Calabrò e la giornalista Gabriella Simoni, insieme a tanti altri.
Ad animare la serata, fra una portata e l’altra, ci hanno pensato le mani sapienti dei dj di RTL 102.5. Non sono mancati momenti comici, con il mondo del calcio che si è intrecciato alla festa, dove il combattuto derby calcistico di Milano, fra Inter e Milan, si è trasferito su un altro livello, accendendo amichevolmente un’asta dove la maglietta del campione d’Europa, nonché stella interista, Barella, ha avuto la meglio su quelle di altri due campioni del nostro calcio, Ibrahimovic e Tonali. I calciatori hanno donato le loro maglie per l’asta benefica, firmate e con dediche.
La maglietta del neroazzurro è stata venduta per 2000 euro, avendo la meglio su quella del campione svedese che è stata battuta a 1600 euro; somme poi devolute in beneficenza alla comunità.
Al via, nella serata di venerdì, le fasi finali della XXXIV edizione del concorso “Musicultura”. Al timone di questi due appuntamenti serali, due veterani della conduzione televisiva e radiofonica, Flavio Insinna e Carolina di Domenico. Due personalità contrapposte, ma che si sono destreggiate egregiamente nel primo appuntamento, davanti ad un’arena quasi al completo.
Ad esibirsi sul palco gli otto vincitori del concorso, i migliori otto rimasti in gara dopo una selezione fra più di mille partecipanti. Cristina Verardo con “Ho finito le canzoni” ha rotto il ghiaccio, dando lo start alla serata; “era un momento no…poi un giorno il foglio bianco mi ha parlato ed io ho risposto”, afferma Cristina.
Dopo di lei tutti gli altri artisti si sono alternati a un parterre di ospiti d’eccezione composto da Paola Turci, Fabio Concato, Rachele Andrioli & coro a coro, Santi Francesi che sono tornati su questo palco dopo esserne usciti vincitori nell’edizione del 2021, quando si chiamavano The Jab (nel 2022 sono i vincitori di XFactor). All’appello è mancata Chiara Francini “cause di forza maggiore”, come lei stessa ha spiegato, e che ha dato appuntamento alla prossima edizione.
Durante la serata è stato ricordato Fabrizio Frizzi con un video che raccoglieva alcuni dei momenti migliori del presentatore su questo palco. Frizzi ha presentato Musicultura per varie edizioni, lasciando un ricordo indelebile nel cuore del pubblico.
Il main partner dell’evento è Banca Macerata, che per il vincitore del concorso ha stabilito un premio in denaro pari a 20 mila euro. Certo è, che come in ogni concorso musicale degno di essere definito tale, non esiste un solo premio artistico; infatti ci sono state altre due premiazioni che il gruppo Santamarea è riuscito a guadagnare: il “Premio miglior progetto discografico” disposto da PMI (produttori musicali indipendenti) e il “Premio per il miglior testo”.
Non sono di certo mancati momenti comici che hanno visto anche a partecipazione del sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli Insieme ad Insinna. I due hanno scambiato qualche battuta e con l’aiuto di un applauso di tutto il pubblico, hanno dimostrato “la fantastica acustica che questa splendida arena possiede”, come affermato da Parcaroli.
La serata si è conclusa con la presentazione di un podio provvisorio composto dagli artisti Zic, Santamarea e Cristina Verardo.
Questa sera il secondo e ultimo appuntamento che decreterà il vincitore ufficiale della XXXIV edizione del concorso. Ci saranno tanti ospiti noti, Ermal Meta con GnuQuartet, Dardust, Mogol e Gianmarco Carroccia.
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Al via la nuova avventura gastronomica del noto imprenditore maceratese, Aldo Zeppilli. Nel pomeriggio di mercoledì è stato inaugurato il ristorante “Mediterraneo”. Per la location - il già titolare del ‘Caffè Centrale’, ‘Le dimore del centrale’ e del lido del carabiniere a Civitanova - ha scelto di risollevare le sorti della struttura presente a bordo della piscina Filarmonica in via Ghino Valenti, a Macerata, ristrutturando lo stabile che ormai era dismesso e abbandonato a sé stesso da quasi un anno.
Nel progetto Zeppilli non sarà solo. Al suo fianco, oltre alla moglie Julia Bizzarri, che lo accompagna e coadiuva ormai in tutte le attività, anche i fratelli Elsid e Mario Lumi, titolari delle palestre Lume, “già pratici con il binomio palestra e piscina”, sottolinea Aldo Zeppilli.
“Il progetto non era minimamente nei programmi, poi però un tramonto a bordo piscina in compagnia del presidente della Società Filarmonica, Enrico Ruffini, mi ha aperto gli occhi sul potenziale dell’investimento” continua Zeppilli.
“Qualcosa sarebbe nato. Con Aldo siamo amici da quasi 20 anni e già prima del covid avevamo delle idee - sottolinea Elsid -. Poi tutto è stato accantonato a causa della pandemia. Ma adesso siamo qui e siamo sicuri andrà bene. Unire il fitness a dell’ottimo cibo mi sembra il massimo”.
Il ristorante inizierà a deliziare i suoi ospiti già dai prossimi giorni, per poi dare il via ufficiale alla stagione il 6 luglio. Il menù è stato studiato minuziosamente dalla biologa nutrizionista Ippolita Brandoni, già impiegata nelle palestre Lume per stilare diete ad hoc per gli atleti, e dallo chef tolentinate Paolo Paciaroni, con un team al seguito composto da un altro chef e un pizzaiolo rigorosamente napoletano.
“Si assaporeranno le Marche senza rinunciare ad una dieta sana ed equilibrata” dichiara Paciaroni. Menù che però non rinuncerà ad avere un tocco fusion presentando al suo interno anche il sushi, voluto fortemente da Zeppilli.
La piscina, invece, continuerà ad essere gestita dal Centro Nuoto Macerata “con i quali abbiamo un ottimo rapporto”, precisa Aldo. A credere in questo progetto è stato anche il gruppo Delta Motors, diventando il main sponsor. “Avremo una navetta elettrica nel cuore della città che porterà gli ospiti dell’albergo qui al Mediterraneo, se non vorranno andare al mare”, afferma Zeppilli.
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, gli assessori comunali Riccardo Sacchi e Oriana Maria Piccioni, il consigliere regionale Anna Menghi e gli esponenti massimi delle forze dell’ordine.
Una calda sera d’estate a Macerata. Nella serata di ieri, In una piazza della Libertà gremita di persone di tutte le età, è andato in scena il secondo appuntamento della “Controra”, che aveva inaugurato lunedì con il concerto da sold out di Ron. Grande attesa del pubblico per l’arrivo sul palco di uno dei più grandi artisti della scena musicale attuale in materia di tributo a Lucio Battisti: Gianmarco Carroccia con la sua band.
Un artista dalla voce sensibile e dalla personalità estremamente carismatica sul palco. Neanche 40 anni compiuti, classe 1988, è già annoverato tra i migliori, addirittura il più fedele interprete del periodo Battistiano.
Sin dalle prime strofe cantate è stato capace di coinvolgere tutto il pubblico presente. Brano di apertura scelto con estrema cura, senza lasciare nulla al caso. La sua esibizione si è aperta con la canzone “Emozioni”, pizzicando le corde giuste e facendo vibrare i cuori dei presenti.
Un vero e proprio viaggio nel passato di circa 65 anni, dove Carroccia, con la sua immensa bravura è stato al comando navigando con maestria all’interno di tutto il repertorio di due grandi maestri, Lucio Battisti e Mogol.
L’artista, in seguito al brano introduttivo sopra nominato, ha descritto l’esibizione come un percorso cronologico con un filo conduttore diretto che partiva dagli albori della carriera del Maestro, quindi alla fine degli anni ’60, e che giungeva al capolinea suonando alcuni dei brani dell’album “Una giornata uggiosa” composto negli anni '80.
Al termine della fantastica serata il pubblico ha acclamato Carroccia regalandogli un applauso che sembrava non volesse finire mai; modo semplice, ma efficace per esprimere tutto il senso di gratitudine verso un artista come lui che ha deciso di farsi carico di una grande responsabilità, quella di tenere viva la memoria di Lucio Battisti.
Ricordiamo il prossimo appuntamento, quello di stasera 21 giugno, dove a partire dalle 21:15 si esibiranno gli otto artisti vincitori del concorso Musicultura.
(Credit foto: Facebook Gianmarco Carroccia)