Macerata guarda la regione macroadratica e muove il primo passo verso una collaborazione con Zagabria. La delegazione maceratese composta dal Sindaco Romano Carancini, dal Vicesindaco Stefania Monteverde, dal Vice Segretario Generale Gianluca Puliti e dal responsabile dell’Ufficio Turismo Pierluigi Tordini, nella giornata di ieri, ha incontrato l’Ambasciatore italiano in Croazia Adriano Chiodi Cianfarani e successivamente gli amministratori della città croata. Con l’Ambasciatore si è discusso della bella opportunità che si è creata con la rappresentazione della Madama Butterfly, opera prodotta dallo Sferisterio, in scena in questi giorni a Zagabria. Questa esperienza apre scenari interessanti sulle progettualità future, in vista del 2018, anno della cultura italiana in Croazia. Tra le attività a breve termine, invece, si prospetta la possibilità di organizzare un evento durante la settimana della gastronomia, in programma nella seconda metà di novembre. Le delegazione si è quindi spostata verso il Comune per un’altra riunione, organizzata dall’Ambasciatore Chiodi Cianfarani, breve ma subito operativa. Il Sindaco di Zagabria Milan Bandić con il suo staff ha accolto i vari rappresentanti nel suo ufficio e dopo, i saluti istituzionali, ha avviato la discussione sulla collaborazione tra le due città. Tra le proposte dell’Amministrazione maceratese la partecipazione ai bandi europei, in particolare Adrion e la Rete delle città, e la possibilità di portare un’opera del Macerata Opera Festival al Teatro Nazionale Croato. “Lo Sferisterio è ancora una volta ponte di relazioni internazionali per Macerata - dichiara Carancini -, che prosegue un percorso, in maniera organica, di internazionalizzazione con grandi città e punta alla riconoscibilità del sistema cittadino. Con questo incontro, inoltre, si costruisce una relazione importante dentro alla visione della regione macroadriatica”. Il Sindaco Bandić ha mostrato interesse per le proposte e ha incaricato il suo staff a portare avanti le attività. Come segno di concretezza ha poi invitato i rappresentanti maceratesi a tornare durante il periodo dei mercatini natalizi che, proprio nel 2015, a Zagabria hanno ricevuto il riconoscimento come miglior evento europeo di Natale. “Con la cultura e la rete delle buone relazioni cresce il turismo e cresce la città - afferma l’Assessore alla Cultura e Turismo Monteverde -. A Zagabria abbiamo parlato di musica, enogastronomia, tipicità, paesaggio, sviluppo dei territori e fondi europei. Attraverso l’Adriatico raccontiamo la nostra storia comune”.
Su proposta del sindaco, Rosa Piermattei, il Consiglio comunale di San Severino Marche, nel corso dell’ultima seduta, ha ratificato i nominativi dei nuovi componenti del consiglio d’amministrazione dell’azienda pubblica di servizi alla persona “Lazzarelli”. I cinque i membri sono: Cristina Scuderoni, Teresa Traversa, Cesare Cruciani, Giovanni Gianfelici e Alberto Pancalletti.“I nuovi componenti del consiglio di amministrazione - ha spiegato nel corso dell’Assise il sindaco, Rosa Piermattei, presentando i nomi - sono stati scelti tra persone in possesso di specifica e qualificata competenza tecnica ed amministrativa. Personalmente penso che la scelta fatta sia stata la migliore possibile. Ringrazio, dunque, sin da ora per la disponibilità che ci è stata data e faccio loro i migliori auguri per il lavoro che andranno a svolgere”.Sindaco e Amministrazione comunale prima delle nuove nomine avevano già ringraziato per il lavoro svolto il presidente uscente, Maurizio Giusepponi, e gli altri membri dell’ex consiglio di amministrazione insieme alla direzione e a tutto il personale della struttura “che quotidianamente con passione, professionalità e dedizione – ha tenuto a sottolineare il primo cittadino settempedano – accudiscono i nostri amati nonnini in una struttura dove la persona è messa sicuramente al primo posto”.
Può l'applicazione dei costi standard incidere significativamente sulla sostenibilità e qualità del servizio sanitario regionale? La risposta è senz’altro positiva e di questo hanno discusso tutti i Direttori Generali delle strutture sanitarie marchigiane insieme al vertice tecnico (presenti Lucia Di Furia, Direttore del Servizio salute della Regione e Francesco Di Stanislao, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale di Sanità pubblica) e politico della sanità regionale rappresentato dal Presidente della Commissione Sanità Fabrizio Volpini, nel corso di un incontro a porte chiuse, organizzato dalla Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria – Sics.Al centro della discussione i risultati della sperimentazione condotta dagli Ospedali Riuniti di Ancona, supportata da Roche, che aveva l’obiettivo di analizzare nel dettaglio costi ed esiti di ciascuna prestazione assistenziale e processo decisionale per confrontarli con i migliori standard nazionali e, nel caso, operare le possibili correzioni. Un’esperienza proficua di Partnership Pubblico Privato in cui la azienda farmaceutica ha contribuito direttamente alla comune ricerca, con ottimi risultati, della miglior sostenibilità e qualità delle prestazioni erogate.“La partecipazione della nostra Azienda al progetto” ha sottolineato il Direttore Generale dei Riuniti di Ancona Michele Caporossi a margine dell’incontro “ha permesso di raggiungere due indubbi vantaggi: il primo è di poter disporre della definizione di un costo di produzione aziendale per ciascun episodio di ricovero, articolato per disciplina e per DRG fino ad arrivare ad indagare anche le singole diagnosi e procedure mediche e chirurgiche erogate; il secondo è di poter confrontare tale costo effettivo di produzione, per il medesimo episodio di ricovero, con lo standard definito nell’ambito del network NISan”.Il NISan, ovvero il Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard, degli indicatori e dei risultati, si è costituito nell'aprile 2009 come rete finalizzata allo scambio di informazioni relative ai costi standard delle attività sanitarie. Ne fanno parte oltre 22 Aziende sanitarie territoriali e ospedaliere in tutta Italia.“Il benchmarking” ha quindi aggiunto Caporossi “ossia il confronto con le migliori performance registrate nell’ambito del Network, è il valore aggiunto di questo lavoro che permette di riflettere sulla propria struttura dei costi e di confrontarla con quella rilevata per il medesimo episodio di ricovero in altre realtà aziendali, superando in tal modo ogni limite (e rischio) di autoreferenzialità. Ciò permette di misurare, in termini relativi, il proprio livello di efficienza e comprendere i margini, se esistenti, di recupero di risorse e d’interventi in termini di appropriatezza organizzativa e clinica”."La legge di stabilità ed i relativi “Piani di rientro” che hanno interessato molte regioni” ha spiegato dal canto suo Alberto Pasdera, Coordinatore scientifico del NIsan “hanno messo in luce l’esigenza di monitorare adeguatamente il rapporto tra le tariffe delle prestazioni e i loro costi e soprattutto le modalità per migliorare i valori di tale indicatore. Da qui l’esigenza di individuare dove e come poter ridurre i costi senza nuocere alla qualità clinica delle prestazioni. Infatti” ha chiarito Pasdera “non basta più "spendere meno” se poi si produce meno, ma bisogna “spendere meglio” al fine conseguire livelli di produzione, e dunque di tariffato, adeguati. I costi standard ed i relativi sistemi che permettono la loro reale applicazione (ClinicalCosting e Activity-basedFunding) rappresentano gli strumenti che permettono di individuare come e dove (in quali unità aziendali e su quali fattori produttivi) e quanto è possibile, in una data realtà, procedere al miglioramento dell’efficienza senza “colpire” la produzione e dunque il livello dei servizi offerti.Il Clinical Costing permette di conoscere i costi delle proprie prestazioni e dei modelli gestionali e organizzativi: conoscenza questa indispensabile per poter fare una reale e non generica analisi tariffe-costi e di “personalizzare” i costi standard. L’Activity-based Funding (ABF) permette di conoscere tramite il confronto di benchmarking tra costi standard e costi (desunti dal ClinicalCosting) come allocare le risorse nel miglior modo possibile. ABF e Clinical Costing hanno dimostrato, ove sono stati applicati, che è concretamente possibile rispettare vincoli finanziari e esigenze di salute; da qui la necessità se non l’urgenza di discutere su come applicarli concretamente nelle strutture aziendali e regionali".“Siamo fortemente interessati” ha quindi sottolineato Fabrizio Volpini, Presidente della Commissione Sanità della Regione Marche “a questo nuovo approccio nella costruzione dei budget per l’efficientamento delle organizzazioni. Una sperimentazione, quella su cui ci siamo confrontati,che ha dato ottimi risultati portando certamente del valore aggiunto per un migliore utilizzo delle risorse pubbliche innalzando l’efficienza del sistema di governance aziendale”. Da questa esperienza, non a caso all’incontro erano presenti i vertici della sanità marchigiana, l’auspicio di Volpini “vorremmo che partisse una sorta di contagio, di contaminazione dell’intero sistema sanitario regionale. Non v’è dubbio che in questo momento la politica senta molto la necessità di avere sensibilità ed interesse verso questi strumenti innovativi e mi auguro” ha concluso “che la struttura dirigenziale e tecnica della sanità riesca a tradurne gli scopi nella realtà tangibile della pratica quotidiana di governo delle aziende”.I risultati della sperimentazione sono stati accolti positivamente dai manager regionali. Alberto Genga (DG Inrca di Ancona), Alessandro Marini (DG Asur Marche) e Antonio Draisci (Direttore Amministrativo Ospedali Riuniti Marche Nord) hanno infatti espresso estremo interesse all’ipotesi di estensione della sperimentazione che peraltro sta già interessando alcune aree vaste dell’Asur.“Nell’incontro” ha quindi sottolineato Lucia Di Furia, Direttore Generale del Servizio Salute della Regione Marche “è stata presentata una metodologia di analisi e miglioramento delle performance aziendali alla cui base c’è il confronto. Il management sanitario delle Marche è sostanzialmente nuovo.Una nuova squadra che rende il momento propizio per l’introduzione di questa nuova metodologia, applicabile sia all’ospedale sia al territorio, poiché soltanto conoscendo e misurando le proprie attività rispetto agli altri è possibile tracciare una strada percorribile per il futuro”“Partendo dal presupposto che Pubblico e Privato hanno il comune obiettivo di una gestione efficiente ed efficace della sanità, nell’interesse di tutti gli attori del Sistema, in primis i cittadini, il partenariato pubblico privato è lo strumento che può fare da ponte tra le due realtà” ha affermato Dario Scapola, Market Access Director di Roche in Italia. “Roche crede fermamente in questo modello di partnership, ispirato alla fiducia reciproca e alla collaborazione per la costruzione di un cammino comune che consenta una reale trasformazione del nostro Paese” ha aggiunto Scapola, sottolineando che “i risultati positivi raggiunti con la sperimentazione condotta nella Regione Marche ci confermano che questa è la strada giusta per ottenere sostenibilità economica e qualità del servizio”.
Apprendere l'arte del ricamo in uno dei templi della moda marchigiana."Ricamatrice artistica di alta moda" è, infatti, la qualifica per la quale Cescot, l'ente di formazione accreditato della Confesercenti organizza, insieme all'azienda di abiti da sposa Delsa e alla ditta Prezioso, un corso di formazione a pagamento.E' stato presentato oggi (mercoledì 5 ottobre), nella sede dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.A spiegare come sarà strutturato il corso, Lucia Biagioli, direttrice della Cescot Macerata, Giulia Sancricca dell'ufficio stampa della Delsa e Laura Salvucci, titolare del marchio Prezioso.Si tratta di un corso di specializzazione di 300 ore, in parte dedicate alla teoria, in parte alla pratica e altrettante ad uno stage in una delle aziende che aderiscono al progetto.In un periodo dove le figure professionali legate all'artigianato artistico vengono sempre di più a mancare, il corso dà l'opportunità di acquisire la giusta esperienza per poter lavorare in aziende del settore o dar vita ad una propria attività.Il corso formativo spazierà dalla storia del ricamo e del tessuto, all'arte del cucito e del ricamo, senza tralasciare i tempi, i metodi e gli aspetti tecnici da conoscere per la sicurezza sui luoghi di lavoro.Tanti gli aspetti del ricamo che sarà possibile apprendere all'interno dell'azienda di abiti da sposa di Belforte del Chienti.Tra i docenti, Teresa Lucaroni, fashion designer di Delsa couture, ed il suo team creativo, cresciuti professionalmente con Maria Cristina Craglia, fondatrice di Delsa e profonda conoscitrice del ricamo a telaio.Il profumo di questa antica arte ancora si respira all'interno del laboratorio belfortese. I partecipanti al corso avranno l'occasione di toccare con mano le produzioni dell'azienda che ha fatto la storia degli abiti da sposa.Le ore di laboratorio prevedono anche visite a biblioteche, musei di arte e storia e proiezioni di film per acquisire il giusto metodo di ricerca e sviluppo inerente la creazione del prodotto di alta moda.L'obiettivo è, infatti, quello di formare ricamatrici professioniste in grado, non solo di ideare e realizzare un ricamo, ma anche di utilizzarlo per confezionare un prodotto finito.<<Nella molteplicità dei servizi offerti – ha detto Lucia Biagioli - la Confesercenti di Macerata, apre uno spazio di interesse verso la promozione di una formazione specializzata, in linea con le attività ed iniziative volte al sostegno dei giovani e dell’autoimprenditorialità, già attive grazie a gestione di bandi specifici della Regione Marche che evidenziano una reale esigenza dei giovani di orientarsi alla vita imprenditoriale.Ciò che ci preme – ha proseguito - è rispondere alle esigenze dei giovani che vogliono inserirsi nel settore artistico e/o tradizionale dandogli spazio e scommettendo su chi vuole fare di un mestiere un’opportunità professionale, partendo in primis dalla propria formazione. Siamo convinti che i corsi formativi professionalizzanti e con contenuti pratici risultano essere l’alternativa giusta nell’avvio dell’attività imprenditoriale, permettano di cogliere le diverse sfumature del ramo autonomo e, in generale, per meglio capire il mondo del lavoro>>.Quale luogo migliore, per apprendere le tecniche del ricamo, se non il tempio marchigiano degli abiti da sposa come lo è Delsa. Il laboratorio dove la fondatrice, Maria Cristina Craglia, decise di fondere il ricamo appreso da ragazzina dalle suore, con la tecnica del telaio conosciuta grazie ai suoi viaggi in Tunisia. E' da questa unione che il marchio Delsa ha acquisito ancor più prestigio nei ricami e nelle lavorazioni ed è grazie al desiderio di tramandare questa arte che nasce il corso della Cescot.<<Vogliamo insegnare a ideare cose belle – ha detto, per Delsa, Giulia Sancricca - . Lo vogliamo insegnare a chiunque decida di iscriversi: dalle persone che hanno già esperienza, ai più giovani che invece sono alle prime armi. Lo vogliamo insegnare a tutti, perchè l'esperienza della nostra fondatrice ci insegna che solo con l'umiltà e la sete di conoscenza si può volare alto.Quello che Delsa, con questo corso, vuole dare, sono gli strumenti per ideare e creare ricami di alta moda, con i quali ognuno può intraprendere la strada che vuole. Una volta appresa questa arte meravigliosa c'è chi potrà decidere di proporla in una azienda che si occupa di alta moda o chi, invece, dar vità lui stesso ad una propria attività.Voremmo far capire che nessuno, soprattutto in questo periodo di crisi economica, può sentirsi arrivato. E questo ce lo insegna Maria Cristina – ha concluso - che ha sempre avuto un continuo bisogno di apprendere arti nuove e di condividerle con donne che, come lei, avevano la grande passione per la moda e per le cose belle>>.Ultimo ma non meno interessante è stato l'intervento di Laura Salvucci che all'interno della Delsa ci è cresciuta e con gli occhi di una adolescente ha potuto vedere tutta la passione che la mamma, Maria Cristina Craglia, metteva nei suoi modelli e nei suoi ricami. La stessa passione che lei, oggi, mette nella creazione dei cuscini per occhi Prezioso e che l'ha spinta a collaborare alla creazione di questo corso.<<A proposito dell'autoimprenditorialità, che il corso e Confesercenti vogliono promuovere – ha detto Laura Salvucci - , ritengo che Prezioso ne sia un esempio. Nonostante le difficoltà di questo periodo economico, con il cuscino per occhi mi sono rimessa in gioco. Così ci ha sempre insegnato nostra madre che nei momenti di crisi si è sempre impegnata a dare di più. La potenzialità, del cuscino Prezioso, di diventare un accessorio di alta moda, deriva dalla storia e dal patrimonio storico e culturale che ho ereditato in Delsa.L'obiettivo è, infatti, quello di aprirci ai mercati internazionali del lusso, come quello Arabo e Asiatico che hanno mostrato già un notevole interesse. Gli allievi del corso che si iscriveranno allo stage con Prezioso avranno l'opportunità di crescere professionalmente in un clima creativo che guarda ai mercati esteri del lusso>>.
Gli aspetti medico legali, ma anche quelli etico e deontologici, del fine vita saranno i temi al centro di una due giorni di studi che verrà ospitata venerdì e sabato (7-8 ottobre) a San Severino Marche, nella sala degli Stemmi del Municipio.L’iniziativa è promossa dall’Area Vasta 3 dell’Asur Marche, dall’Hospice di San Severino Marche e dall’Unità Operativa di Medicina Legale, in collaborazione con la fondazione “Anello della Vita” onlus e con il patrocinio del Comune.Ad introdurre i lavori, venerdì 7 ottobre alle ore 9, sarà la dott.ssa Annalisa del Monaco, direttore dell’Unità operativa di Medicina Legale. Seguiranno i saluti delle autorità fra cui quelli del direttore generale dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, del responsabile dell’Hospice, Sergio Giorgetti, del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, del presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 3, Romano Carancini.Parteciperanno alla due giorni il direttore sanitario dell’Asur Marche, Nadia Storti, il direttore e fondatore della Scuola italiana medicina palliativa, Michele Gallucci, il coordinatore della sezione Marche della Società italiana di cure palliative, Carlo Brunori, docenti impegnati da diversi anni nelle tematiche affrontate provenienti dall’Università Cattolica, quali Antonio Spagnolo, Dario Sacchini, Pietro Refolo, nonché dall’Università Federico II di Napoli. Saranno inoltre presenti esponenti del mondo giuridico nonché medico – legale accademico e territoriale.“La diffusa medicalizzazione del morire ha lentamente comportato l’espropriazione della dimensione umana del morire stesso. L’iniziativa che proponiamo – spiegano Nunzia Cannovo e Sergio Giorgetti – ha l’ambizione di proporre, in modo sistematico, alcune riflessioni etiche applicate alle tematiche del fine vita, offrendo un sunto delle posizioni dottrinali in merito”.Le giornate di studio affronteranno gli aspetti medico – legali ed etico – deontologici per superare la paura di contenziosi giudiziari che conduce ad esiti difensivistici, con conseguente burocratizzazione della decisionalità medica e impoverimento della fiducia reciproca tra medico e paziente.
Continuano a pieno regime i lavori sul ponte del lago di Fiastra. Recentemente il Presidente Pettinari ha avuto modo di verificarlo personalmente recandosi sul cantiere aperto l’estate scorsa.“Si tratta – spiega il Presidente – di un’opera importante sia sotto il profilo della sicurezza che per i risvolti economici e turistici in una zona montana di pregio all'interno del Parco dei Sibillini.” I lavori riguardano il consolidamento e la ristrutturazione del ponte con la realizzazione anche di un attraversamento pedonale.Proprio per la sicurezza dei passanti infatti verranno realizzati degli attraversamenti pedonali al fine consentire agevoli e sicuri spostamenti tra il centro storico del paese e la parte di più recente costruzione. Questi lavori, appaltati nel 2011, erano fermi a causa del patto di stabilità e sbloccati dalle disposizioni dell'ultima legge di bilancio.
Torneranno statali e in gestione ad Anas circa 531 km di strade ex statali ricadenti nel territorio della Regione Marche, attualmente in gestione alle rispettive Province. La convenzione che avvia il trasferimento delle competenze è stata firmata oggi dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dal Presidente Anas Gianni Vittorio Armani e dai presidenti di quattro Province marchigiane: Liana Serrani (Ancona), Paolo D'Erasmo (Ascoli Piceno), Aronne Perugini (Fermo), Daniele Tagliolini (Pesaro e Urbino).Inoltre Anas, Regione Marche e Province hanno sottoscritto sempre oggi una seconda convenzione che prevede la gestione in regime di “service” da parte della Azienda delle strade di ulteriori 252 km di arterie regionali e provinciali che resteranno in capo agli Enti locali e territoriali. “Le convenzioni firmate oggi - ha affermato il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - rientrano nel piano avviato dall’Azienda per il recupero di circa 6.250 km di ex strade statali sull’intero territorio nazionale da riclassificare come “di interesse Statale”, al fine di garantire la continuità territoriale della rete e una più razionale gestione delle tratte nonché incrementare l’efficienza nella gestione e manutenzione delle infrastrutture”. La prima convenzione riguarda i 531 km che saranno riclassificati come strade statali e torneranno pertanto di competenza Anas: ex SS3 “Flaminia” per circa 35 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS77 “della Val di Chienti” per 19,7 km in provincia di Macerata; ex SS78 “Picena” per circa 78,7 km nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno; ex SS210 “Fermana Faleriense” per circa 55 km nelle province di Fermo e Macerata; ex SS256 Muccese per circa 40 km nelle province di Macerata e Ancona; ex SS360 “Arceviese” per 62,2 km in provincia di Ancona; ex SS361 Septempedana, per 63 km in provincia di Macerata; ex SS362 “Jesina” per circa 35 km nelle province di Ancona e Macerata; ex SS423 “Urbinate” per circa 28 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS424 “della Val Cesano” per circa 55 km nelle province di Pesaro e Urbino e Ancona; ex SS433 “di Val d’Aso” per circa 42,3 km nelle province di Ascoli Piceno e Fermo; ex SS452 “della Contessa” per circa 2,5 km in provincia di Pesaro e Urbino, ex SS 571 “Helvia Recina” per 14,6 km in provincia di Macerata. In attesa della riclassificazione che sarà perfezionata dal Ministero delle Infrastrutture, Anas fornirà - a seguito degli adempimenti amministrativi da parte della Regione e delle Province, previsti dalla convenzione stessa - i servizi di sorveglianza della rete e primo intervento, manutenzione invernale (trattamenti antigelo e sgombero neve) e manutenzione ordinaria (opere in verde, segnaletica verticale e orizzontale, pavimentazione, barriere e impianti tecnologici). La seconda convenzione stipulata oggi riguarda gli ulteriori 252 km di strade ex statali che non sono ricompresi tra quelli che saranno riclassificati come strade statali.Al fine di assicurare comunque una maggiore efficienza e continuità territoriale nella gestione delle infrastrutture, la convenzione prevede che le Province affideranno in “service” ad Anas i servizi di gestione, manutenzione invernale e manutenzione ordinaria che dovranno essere eseguiti secondo gli standard minimi prescritti, per una durata di 3 anni rinnovabili.Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, Anas proporrà alla Regione e alle Province, entro il 30 settembre di ogni anno, il “Piano Annuale degli Interventi di Manutenzione Straordinaria” per l’anno successivo. La Regione, sentite le Province, comunicherà ad Anas l’elenco delle priorità e trasferirà le somme occorrenti ad Anas per l’esecuzione dei lavori. La Regione attiverà inoltre le procedure interne per consentire - su base volontaria e individuale - il passaggio ad Anas del personale attualmente impiegato sui tratti stradali interessati dalla convenzione. I tratti sono: ex SS4 “Salaria” per circa 32 km in provincia di Ascoli Piceno, compreso il tratto denominato “raccordo Monticelli-Marino del Tronto; ex SS 77 “della Val di Chienti” per circa 28 km nelle province di Macerata e Ancona; ex SS209 “Val Nerina” per 24,5 km in provincia di Macerata; ex SS 257 “Apecchiese” per circa 34 km in provincia di Pesaro e Urbino; ex SS 259 “Val Vibrata” per 6,2 km in provincia di Ascoli Piceno; ex SS361 “Septempedana” per circa 34 km in provincia di Ancona e Macerata; ex SS485 “Corridonia Maceratese” per circa 22,5 km in provincia di Macerata; ex SS502 “di Cingoli” per 71 km in provincia di Macerata.
Ammonta ad oltre 700 mila euro il finanziamento ottenuto dall’Università di Macerata per i dottorati di ricerca applicati. La Regione Marche, infatti, ha approvato tutti e quattordici i progetti presentati dall’Ateneo nell’ambito del bando Eureka, edizione 2016. Si tratta di un’iniziativa che, dal 2012, permette ai dottorandi delle università marchigiane di svolgere la propria attività di ricerca in settori scientifico-disciplinari e tecnologici ritenuti prioritari anche all’interno delle aziende locali. In questi cinque anni l’ateneo maceratese ha ottenuto in totale oltre due milioni e mezzo di finanziamenti, arrivando a coprire quasi il 50% delle borse di dottorato. Ogni studente ottiene, infatti, una borsa di studio triennale da 65 mila euro il cui costo, quest’anno, è suddiviso per due quinti in capo alle imprese, due quinti in capo alla Regione e un quinto in capo all’Università, che si fa carico anche i costi della formazione dottorale. L’obiettivo è quello di sostenere la formazione dei giovani in modo orientato alla ricerca, all’innovazione e alla valorizzazione del capitale umano. Il programma, giunto alla sua quinta edizione, ha ottenuto un ampio successo e il riconoscimento dal Miur quale buona pratica per lo sviluppo del territorio attraverso la collaborazione scientifica con le Università.“L’Università di Macerata – commenta il rettore Luigi Lacchè – ha saputo cogliere con grande efficacia questa nuova opportunità mostrando l’estrema concretezza dell’umanesimo che innova: in poco tempo, infatti, l’Ateneo è riuscito a colmare il gap storico con gli Atenei a vocazione scientifica, facendo vedere sul campo che l’innovazione non è solo tecnologica e che le imprese hanno bisogno di figure di umanisti e di innovatori sociali”."I nostri studenti – aggiunge la direttrice della Scuola di dottorato Barbara Pojaghi - posseggono una preparazione che li rende in grado di cogliere ed affrontare le sfide di un mondo sempre più globalizzato e complesso: penso all'internazionalizzazione e ai rapporti con i nuovi Paesi protagonisti della sfera economica, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei beni culturali attraverso le nuove tecnologie, il sostegno alle persone fragili, giusto per citare alcuni degli ambiti di indagine che saranno approfonditi attraverso questi progetti".
Il ringraziamento per il servizio prestato in favore di anziani e bambini oltre che per accrescere la qualità dei beni culturali della città, è stato rivolto ieri mattina dall’assessore alle Politiche giovanili Federica Curzi ai ventinove ragazzi che hanno svolto un anno di Servizio civile per il Comune di Macerata. Tre in particolare i progetti che hanno visto l’impiego dei ragazzi, Cultura patrimonio di tutti, con i volontari impegnati al Palazzo Buonaccorsi, in Biblioteca e nell’ufficio Cultura del Comune, Sos Anziani che si è svolto nelle case di riposo di Corridonia, Treia, Urbisaglia, Mogliano, Pollenza, Montecassiano, Petriolo e Macerata, Un nido Accogliente svolto nei cinque asili nido comunali.La sala mostre del Buonaccorsi ha ospitato quindi ieri mattina la giornata conclusiva del progetto e, alla presenza del funzionario dell’ufficio Servizio civile del Comune Dorianna Cavaliere, l’assessore Federica Curzi ha consegnato ai ragazzi gli attestati di partecipazione.Questi i nomi dei ventinove ragazzi che hanno realizzato i tre progetti del Comune:Valentina Apolloni, Giorgia Bove, Giacomo Canullo, Samanta Casali, Maria Sofia Cioverchia, Valentina Gatti, Marco Moretti, Elia Vecchioni, Genny Di Sante, Michele Piermattei, Beatrice Di Simone, Alessandro Re, Susanna Verdicchio, Francesca Ferretti, Roberto Minnozzi, Manuel Damato, Mirko Mazzieri, Dalila Craglia, Andrea Giustozzi, Marco Del Gobbo, Matteo Crescimbeni, Alessandro Manco, Marco Fabbracci, Michele Petrozzi, Alice Bee, Francesca Magi, Eleonora Fratini, Lorenzo Pioli, Claudia Lancioni.
Il 9 ottobre anche a Macerata, su iniziativa dell’Anmil, con il patrocinio della Regione Marche e del Comune, verrà celebrata la 66^ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, un momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione ma anche un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore. Negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti.Il programma della manifestazione, che a livello nazionale si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio della Camera dei Deputati e del Senato, prevede dopo il ritrovo dei partecipanti e il ricevimento delle autorità nella sede dell’Anmil in via Prezzolini, l’inaugurazione, alle ore 9.15, di via Caduti del lavoro, vicino all’ingresso del’ufficio Immigrazione, con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento Caduti sul lavoro.A seguire, alle 10, nella chiesa dell’Immacolata il parroco don Egidio Tittarelli celebrerà la messa in suffragio dei caduti.Alle ore 11 al cinema Exclesior cerimonia civile alla quale parteciperanno il sindaco Romano Carancini, il direttore dell’Inail di Macerata Fabio Valente Pietrosanto mentre per l’Anmil saranno presenti il presidente territoriale Silvano Mercuri, il vice Maria Pia Azzurroo e il compnente del Comitato esecutivo Gabriele Brachetta.Al termine della cerimonia ci sarà la consegna di una pergamena ai superstiti dei caduti sul lavoro del Comune e da parte dell’Anmil dei brevetti e distintivi d’onore agli invalidi(foto di repertorio)
Anche quest’anno Macerata Musei aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo in programma domenica 9 ottobre. Dopo il successo degli scorsi anni anche per questa edizione la rete museale maceratese propone un nuovo programma che coinvolgerà l’intera famiglia affinché il museo possa essere un luogo dove poter trascorrere il tempo in maniera creativa.La Giornata F@mu 2016 Giochi e gare al museo coinvolgerà il Museo di Storia Naturale che per l’occasione sarà aperto dalle ore 9 alle ore 12, con ingresso gratuito, permettendo alle famiglie di visitare la sua bellissima collezione naturalistica e i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi (Museo della Carrozza-Arte Antica-Arte Moderna) visitabile con ingresso ridotto dalle ore 10 alle ore 18.Per l’occasione, nel pomeriggio, alle ore 15.30 è in programma Musei in gioco un’avvincente caccia al tesoro itinerante alla scoperta dei musei cittadini dall’arena Sferisterio alle collezioni di Palazzo Buonaccorsi con partenza dallo Sferisterio (iscrizione obbligatoria ai numeri 0733.256361/271709, costo per famiglia 5 euro).L’Ecomuseo delle case di terra di Villa Ficana partecipa per la prima volta alla Giornata Nazionale delle famiglie al museo partecipa per la prima volta anche 2016 l’Ecomuseo delle case di terra di Villa Ficana dove durante l’orario di apertura, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 sarà possibile effettuare visite guidate gratuite alla scoperta dell’architettura in terra cruda.L’Ecomuseo per l’occasione mette in campo un programma di attività prevede “Caccia ai tesori di Villa Ficana” – per ragazzi dai 7 ai 14 anni, un’iniziativa per scoprire i tesori del borgo attraverso un inedito modo di imparare le storie che nasconde (contributo 3 euro) e “Racconto POP - laboratorio di narrazione contemporanea”– per bambini dai 3 ai 6 anni con animazione, lettura e attività didattica dedicata ai più piccoli e alla loro creatività (contributo 3 euro).Per le attività proposte è gradita la prenotazione al numero 0733/470761 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 o inviando un’e-mail a info@ecomuseoficana.it .Inoltre, in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, F@Mu propone a tutti i musei di far partecipare i loro piccoli ospiti al concorso nazionale che prevede la realizzazione di un disegno o di un elaborato testuale. Tutti i disegni selezionati parteciperanno ad una ulteriore selezione on-line organizzata dal F@Mu; i tre vincitori riceveranno un premio. Maggiori informazioni sul sito www.famigliealmuseo.it .La novità di quest’anno è che tutti i disegni cartacei realizzati dai bambini verranno spediti al comune di Amatrice, il cui museo negli anni passati ha sempre aderito con entusiasmo e passione all’evento F@Mu, ma che quest’anno non potrà partecipare a causa della parziale inagibilità del museo cittadino dopo il terremoto del 24 agosto. Sarà questo un modo per coinvolgere i bambini di Amatrice e far sentire loro il sostegno dei bambini di tutta Italia. I disegni verranno inoltre utilizzati per allestire una mostra proprio ad Amatrice.Info: www.maceratamusei.it www.ecomuseoficana.it
L’Università di Macerata ha istituito il “Centro Universitario di Studi Marittimi Adriatico-Ionici e dei Trasporti Trans-Europei” che agisce da promotore alle attività di ricerca su temi collegati allo studio del diritto della navigazione, del diritto marittimo, della pesca marittima, della tutela dell’ambiente marino, del demanio marittimo e costiero, della nautica da diporto, del diritto dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture, della circolazione stradale e della gestione e pianificazione dei corridoi paneuropei, in particolare, nell’area Adriatico-Ionica.“Il complesso sistema di valori e concetti giuridici formatosi in questo settore – spiega il coordinatore del centro Stefano Pollastrelli, ordinario di diritto della navigazione e dei trasporti - pone un’attenzione seria e costante alle problematiche che ne derivano, alla loro tecnicità sempre più spinta, alla rete delle relazioni sociali ed economiche, ai molteplici nuovi fattori che influenzano l’assetto organizzativo proprio del diritto della navigazione e dei trasporti. Nel contesto della nuova realtà transnazionale marittima e trasportistica, il Centro promuove attività di ricerca, teorica ed applicativa, di collaborazione scientifica con enti e istituzioni similari nazionali e internazionali, di formazione e di studio anche con aziende private”.A fronte della continua e dinamica evoluzione legislativa e giurisprudenziale di settore, il Centro organizza seminari, conferenze, convegni, corsi di aggiornamento e di perfezionamento, Summer e Winter School, in un’ottica di costante formazione professionale in collaborazione con realtà territoriali pubbliche e private. Inoltre, il Centro promuove la partecipazione a bandi europei e nazionali, studi, progetti e consulenze di carattere permanente e temporaneo per conto di amministrazioni, enti pubblici e privati ed imprese del vasto settore dei trasporti e della navigazione. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito giurisprudenza.unimc.it/cusmat.
Nei giorni scorsi, presso la sala “dell'Amicizia” del comune di Civitanova Marche, si è svolta una riunione tra i Comandi di Polizia Locale dei comuni di Tolentino, Civitanova Marche, San Severino Marche, Mogliano, Corridonia, Porto Recanati, Osimo e Castelfidardo dove hanno partecipato anche alcuni dei rispettivi Assessori delegati alla Sicurezza e Polizia Locale, per il Comune di Mogliano Alessandro Quarchioni e per il Comune di Tolentino Giovanni Gabrielli.Un importante incontro per iniziare un percorso di confronto riguardante la possibilità di mettere in rete l'attività di videosorveglianza, attiva in quasi tutti i comuni presenti e in altri in fase di realizzazione.In questo primo incontro, si è discusso in modo costruttivo come poter trasformare in realtà un sistema integrato di video sorveglianza tra i Comandi di Polizia Locale, mettendo in evidenza ognuno la propria realtà locale e le varie difficoltà.Il fine comune a tutti i Comandi presenti è la realizzazione di una continuità territoriale di un servizio che sotto il profilo della sicurezza è stato ritenuto indispensabile.Nello specifico oltre che dotarsi di telecamere panoramiche, si è evidenziata l'importanza di poter dotarsi di un sistema OCR (telecamere specifiche per la cattura e registrazione delle targhe, che restituiscono il numero di targa associata ad un'immagine e registrano in un data base consultabile) in pratica che dia la possibilità di venir a conoscenza se nei nostri territori ci siano in transito auto appartenenti alle famose black-list.Il primo impegno, prima del prossimo incontro è quello di creare una mappatura di tutti i comuni che hanno un sistema di videosorveglianza che sia esso OCR o di semplice “panoramica” come occhio ausiliare per le varie forze dell'ordine del territorio in modo da rendersi conto della situazione attuale.Si auspica inoltre che al prossimo incontro siano presenti anche i comuni assenti al primo, in modo da poter dare vita in tempo ragionevole a questa continuità territoriale che va dai comuni della costa fino a quelli dell'interno in modo da rendere più efficace l'azione di contrasto ai molteplici furti che purtroppo stanno martirizzando il territorio.
Pronti per #macerataphotowalk la passeggiata fotografica digitale alla scoperta di Macerata? Appuntamento domenica 9 ottobre dalle 9 alle 13 allo Sferisterio con uno smartphone o un tablet o una macchina digitale per un itinerario a piedi tra i suggestivi angoli di Macerata tutti da fotografare.#macerataphotowalk è una passeggiata collettiva aperta agli appassionati di fotografia attivi su account social, da facebook a instagram, passando per twitter, youtube e blog che avranno l’occasione di diventare i primi testimonial dell’esperienza che vivranno per dare vita a uno storytelling fotografico delle location scelte arricchendo la conoscenza del territorio. È un progetto promosso dalla Regione Marche, dalla Fondazione Marche Cultura e dal suo Social Team Marche con il sostegno di Vodafone Italia per la promozione turistica del territorio attraverso i visitatori e gli influencer del settore travel, che potranno raccontare attraverso testi, immagini e video l’esperienza nei loro canali web e social."Il modo migliore di promuovere il territorio è farlo attraverso il racconto di chi lo guarda mentre passeggia - afferma l'assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde. - Catturiamo storie e con i social costruiamo la storia collettiva della sorprendente bellezza di Macerata. Con i nuovi strumenti della tecnologia digitale si sperimentano le forme nuove della promozione turistica."File rouge della passeggiata maceratese è la misurazione del tempo della città: la torre civica con il suo orologio planetario, gli ingranaggi e i meccanismi perfetti accompagneranno i partecipanti nel loro viaggio.Dopo la prima fase dell’accoglienza intorno alle 9 presso l’Infopoint dell’arena Sferisterio, in piazza Nazario Sauro, #macerataphotowalk, insieme a guide specializzate, porterà i visitatori – fotografi allo Sferisterio. La seconda tappa sarà la Cattedrale e il Santuario della Madonna della Misericordia per passare poi ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi con la galleria dell’Eneide.L’itinerario proseguirà verso la Torre civica, clou narrativo della visita, per continuare con la chiesa di San Filippo e terminare alla Biblioteca Mozzi Borgetti intorno alle 13 dove si potranno degustare prodotti tipici a cura di Doppio zero Lab.All’evento si unisce un challenge fotografico. Le foto che verranno condivise con l’hashtag #macerataphotowalk avranno la possibilità di vincere:1° classificato: 6 bottiglie Verdicchio di Matelica DOCG Riserva Cambrugiano + una copia del prestigioso volume “La Cartografia di Matteo Ricci”, a cura di Filippo Mignini.2° classificato: 6 bottiglie Verdicchio di Matelica DOC biologico+ una copia del volume 6th CONTINENT, catalogo della mostra fotografica di Mattia Insolera in corso ai Musei Civici di Palazzo di Buonaccorsi fino al 4 settembre 2016.3°classificato: 6 bottiglie Verdicchio di Matelica DOC + una copia del volume “Aida 1921: La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle Foto Balelli”, Macerata, 2013.Dal 4° e 10° classificato è prevista la Guida di Macerata “Piccoli itinerari” e il taccuino Maceratamusei.Termine di presentazione delle foto per il challenge: 19 ottobreLe foto scattate e condivise sui propri canali social con il tag #macerataphotowalk saranno selezionate da una giuria composta Regione Marche, SMT Marche e Comune di Macerata. La giuria decreterà i vincitori che verranno contattati tramite social network o e-mail.Ma i premi non finiscono qui. Infatti, al termine dei sette photowalk, chi avrà saputo meglio interpretare il concetto di “velocità”con una fotografia riceverà in omaggio uno smartphone Vodafone.L’iniziativa è aperta a tutti gli appassionati di fotografia e del territorio che possiedono un account social: un profilo facebook, un blog, un canale youtube, un account twitter o instagram, ma soprattutto a coloro che vorranno scoprire e condividere online le immagini della propria personale esperienza. Per iscriversi basta inviare una email con i propri dati personali e i dati dei propri profili social a: socialmediateammarche@gmail.com. Condizione imprescindibile per la partecipazione al photowalk è la pubblicazione di contenuti multimediali, foto e/o video, relativi all’esperienza vissuta sui propri account social.Photowalk 2016 ha già visto protagoniste Pesaro, Castignano, San Benedetto del Tronto, Numana e Cingoli ed è un’alternativa alla consueta promozione turistica delle nostre eccellenze e dei nostri beni culturali e architettonici, promossa dalla Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura e dal suo Social Team Marche, con il sostegno di Vodafone Italia.
Non è un problema di locali, ma di persone che si muovono fuori dal perimetro della legalità. E per risolvere tanti problemi, in primisi il disagio e l'insicurezza di tanti cittadini, la Polizia Municipale deve essere armata. Parole e musica di Fabrizio Ciarapica, candidato sindaco di Vince Civitanova, che ha presentato a questo proposito una mozione da discutere in consiglio comunale."Ritengo che i “problemi legati alla movida” non dipendano propriamente dall'attività del Donoma" afferma Ciarapica "ma che siano esterni e dovuti ai comportamenti fuori legge da parti di alcuni.Un'Amministrazione attenta dovrebbe salvaguardare gli interessi dei privati che fanno impresa e che creano opportunità di lavoro e sviluppo per il territorio ma, altrettanto, tutelare il diritto alla quiete e alla tranquillità di tutti i cittadini.E' necessario quindi, non un provvedimento spot contro l'uno o l'altro locale di turno, bensì un piano organico per la sicurezza ed il rispetto delle regole che ricada su tutta la città!Solo in questo modo potranno essere risolti certi annosi problemi che i cittadini vivono con disagio e con atteggiamento di sfiducia verso le istituzioni che sono state, finora, poco efficaci.Stante ciò" afferma deciso Ciarapica "non è più rimandabile l'armamento dei Vigili urbani, oltre che il potenziamento dell'organico, che consenta loro lo svolgimento del servizio notturno che, attualmente, non può essere esercitato se non per casi sporadici, considerato che la legge, dopo le ore 22,00, impone all'agente l’arma quale strumento principalmente di difesa personale.Ciò non significa che tutti i vigili avranno la pistola. Esiste un regolamento, approvato dalla precedente amministrazione, che la sinistra ha invece revocato al momento del suo insediamento, che prevede, dopo adeguata formazione e preparazione, la consegna "dell'arma", e non necessariamente quella da fuoco ma anche sfollagente e spray urticanti solo a quegli agenti utilizzati per i servizi di controllo e presidio del territorio.In questo modo si potrebbero avere una o più pattuglie notturne per contrastare le soste selvagge, multando e rimuovendo le auto in divieto di sosta, ma anche per intervenire nelle "zone calde", con alcoltest e controlli sia per sanzionare chi trasgredisce sia per prevenire situazioni di pericolo.Questo sicuramente non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi, ma di certo contribuirebbe non solo a lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile ai trasgressori ma, anche, a promuovere quella cultura di rispetto delle regole assolutamente necessaria.Poi ben vengano gli interventi della Prefettura, Polizia, Carabinieri e GDF ma, il Sindaco, che è il primo responsabile della sicurezza dei propri cittadini, faccia la sua parte!Ho presentato una mozione con la quale chiedo al Consiglio comunale che dia disposizioni precise circa l'armamento dei vigili urbani, partendo dal regolamento già esistente".
Si alza il sipario sulla sesta edizione di Overtime, festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva, che dal 5 al 9 ottobre, proporrà incontri, mostre, proiezioni cinematografiche e spettacoli tematici, rendendo di fatto Macerata la capitale dello sport italiano e il cuore del romanzo sportivo.Una manifestazione, organizzata dalla Pindaro Eventi, alla quale si associano Regione Marche, il Comune di Macerata, l’Università di Macerata, Rai Marche, CONI Marche, Comitato Paralimpico Regione Marche, Camera di Commercio di Macerata, CUS Macerata. Un unico grande evento nazionale con 15 differenti location per oltre 40 appuntamenti.Si parte domani mercoledì 5 ottobre alle ore 16 all'Ostello Ricci con “Gli studenti Unimc ai fornelli, tra internazionalizzazione e rispetto della tradizione”, contest culinario in collaborazione con Università degli Studi di Macerata e Coop Alleanza 3.0. Ospiti dell’incontro il Magnifico Rettore dell’Università di Macerata prof. Luigi Lacchè, il delegato dell’Accademia Italiana della cucina Ugo Bellesi, il coordinatore Chef Marche Luca Facchini, Coop Alleanza 3.0. Modera Alberto Monachesi (Tipicità). Novità dell’edizione 2016 del Festival, il contest si prefigge lo scopo di guidare gli studenti universitari alla corretta alimentazione tramite la pratica culinaria e l'intrattenimento, con la collaborazione e la proposta di prodotti tipici locali di Coop Macerata.Ostello Ricci protagonista anche in serata, con l'inaugurazione istituzionale di Overtime Festival a partire dalle ore 20.30. Sarà di scena il fiore all'occhiello dell'atletica italiana Gianmarco Tamberi. Alla presenza delle più importanti cariche civili, militari e religiose delle Marche, si taglierà il nastro inaugurale del Festival e l'atleta di Civitanova Marche avrà modo di raccontare al pubblico il suo brillante percorso sportivo. Figlio d'arte (il padre Marco Tamberi è un ex saltatore in alto e primatista italiano; il nonno Bruno con i suoi 1,86 metri detentore del primato ligure sino al 1954), Tamberi ripercorrerà le tappe che lo hanno portato alla medaglia d'oro ai Mondiali Indoor di Portland con il salto da 2,36 metri, spezzando il digiuno tricolore nella categoria di ben 15 anni, al titolo di campione europeo di Amsterdam e al meeting di Montecarlo del 15 luglio scorso, che gli è valso il nuovo primato italiano con 2,39 metri e, allo stesso tempo, gli ha precluso la partecipazione ai seguenti Giochi Olimpici di Rio. Tamberi, “Gimbo” per gli amici e “halfshave” per tutti gli altri, sarà affiancato dal gigante del giornalismo olimpico Franco Bragagna, voce storica di Rai Sport fin da Barcellona 1992, e dall'ex fisioterapista della nazionale italiana Nazzareno Rocchetti. Modererà l'incontro Valerio Calzolaio.Sarà solo la prima giornata di un programma denso e assai ricco di spunti di riflessioni sportivo-culturali. Ad illustrare ed approfondire il tema guida dell'edizione 2016 “Sconfitti e Vincenti”, si alterneranno infatti le testimonianze di prestigiose firme dello sport, dell'arte, del giornalismo e dello spettacolo nazionale ed internazionale. Dall'oro paralimpico di Rio Assunta Legnante all'ex campione della Juventus e della Nazionale Fabrizio Ravanelli, passando per Evaristo Beccalossi e Marco Negri. Prestigiose e di primissimo livello le firme del giornalismo sportivo, tra cui Italo Cucci, Bruno Longhi, Guido Bagatta, Claudio Arrigoni e Giorgio Terruzzi. Rinnovati e arricchiti i contest relativi al web e al cinema, con Overtime Web Festival e Overtime Film Festival pronti a stuzzicare i palati degli intenditori di settore con autorevoli proposte. Sei le mostre tematiche, dalla fotografia d'autore ai fumetti, visitabili gratuitamente a partire da giovedì 6 ottobre fino al termine della manifestazione. Immancabili gli approfondimenti culturali e l'impegno sociale. Nella giornata di sabato 8 ottobre, duplice appuntamento con Don Luigi Ciotti, che incontrerà la popolazione affrontando il delicato confine tra sport e legalità, e lo show man Teo Teocoli, per la grande esibizione serale in favore della popolazione di Castelsantangelo sul Nera, duramente colpita dal terremoto dello scorso 24 agosto.Overtime Festival 2016 si avvale del prezioso sostegno di Coop Alleanza 3.0, Quattro C Srl Liomatic, Med Store Macerata, APM Macerata, Banca della Provincia di Macerata, Cooperativa Sociale Meridiana, Tipicità, progetto Stammi Bene, DDP, Società Filarmonica Drammatica, Ente Disfida Treia, Scuola Internazionale di Comics, Iplex, Ottica Pietroni, Centro Commerciale Val di Chienti, Harley Davidson Civitanova, GS Copy, Domizioli Viaggi, Pizzeria MC Fast, Wall Street, I.P.S.E.O.A. Varnelli di Cingoli, Centro Vacanze Sportive YFIT, Corto Dorico, Formiche Animazione, Ciclo Stile, Green Nordic Walking, DUEA, Altro Design, i media partners Radio Linea E’Tv Macerata, Emmaus.
Cinquant’anni, la bella età di mezzo, quando si fanno bilanci esistenziali sul mezzo secolo vissuto ma, anche, si disegnano nuovi progetti proiettati al futuro.Bella l’età, bello per i ragazzi del ’66 ritrovarsi fisicamente insieme per festeggiare, non virtualmente, ma nel concreto e accattivante scenario di Montelupone, un comune evento che genera paralleli ricordi della fanciullezza, della scuola, delle amicizie, delle nuove famiglie create o non, del lavoro, delle gioie e delle difficoltà incontrate e vissute. Un amarcord del passato, uno scambio di ragguagli sul presente, un ripromettersi di rivedersi presto, di restare in contatto.Hanno vissuto tutto questo quelli del ’66: Donatella Stortoni, Fabiola Sabbatinelli, Rosaria Casagrande, Marina Paoltroni, Paola Distefani, Paola Ripari, Alba Zampa, Orietta Mogliani, Franco Gattari, Loris Fraticelli, Orazio Angeletti, Salvatore, Oscar Pallotta, Tonino Alberico, Enrico Capricciosi, Antonella Gentili, Moira Tartabini, Marisa Rossi, Silvia Ferrucci, Ubalda Malatini, Luciana Torresi, Enzo Giustozzi, Sandro Moriconi, Carlo Aringoli, Stefano Scattolini, Fabio Pietroni, Stefania Provenzani, Michele Storani, Gabriella Rinaldi, Gianluca Baiocco.
Ciao amici da AgostinoSono un cagnetto speciale: ho le due ruote incorporate. Eh già, sono un simpatico lagotto disabile! Che ci posso fare se mi piace così tanto il mare che quando lo vedo non capisco più niente e non mi accorgo nemmeno delle aut in mezzo alla strada… Sì, sono un terremoto (tanto per restare in tema…) e purtroppo ho avuto un brutto incidente che due anni fa mi ha privato dell’uso delle zampe posteriori. Per fortuna la mia nuova mamma umana mi ha preso con sé ed ora mi sta portando tutti i giorni alla Clinica Universitaria di Matelica a fare la fisioterapia. Mi sto impegnando tanto perché ho tantissima voglia di tornare a correre con le mie zampette anche se devo dire che con il carrellino sfreccio come un missile!Sono fortunato perché posso raccontarvi la mia storia e farvi conoscere i bravissimi dottori che mi seguono con interviste, foto e video della mia riabilitazione.Ma Picchio News mi ha dato un compito ancora più importante: dare voce a tutti i pelosetti che vogliono far conoscere la propria storia ed anche ai loro amici umani che li proteggono e li difendono dalle tante cattiverie che accadono. Scrivetemi per segnalare episodi di maltrattamento o cattiva detenzione di qualcuno di noi animaletti. Ci penserò io a raccontarli e ad aiutarvi per combatterli o evitarli!Poi aiuterò a ritrovare gli amici a quattro, due, una (!) zampe smarriti se mi invierete le vostre foto! E se ci sono pelosi che cercano famiglia io sono qui: mandatemi il vostro annuncio e lo metterò in primo piano. E tu umano, si dico proprio a te. Se il tuo amico peloso dopo una vita passata insieme diventa un angioletto, ricordalo insieme a noi inviandoci la sua foto e noi la pubblicheremo.Non solo storie tristi però; anche simpatiche avventure! Amico mio mandami il tuo racconto buffo o incredibile che ci divertiremo insieme a farlo conoscere.Quante belle cose da fare!!! Grazie Picchio News!!!Ehi… un attimo…. Mammamia però quanto lavoro…. E pensare che sono un cagnetto disabile! Disabile a chi?!Scrivetemi a info@picchionews.it
Da sempre l’associazione culturale e gruppo folk Li matti de Montecò è impegnata nella diffusione, riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale e folkloristica marchigiana, attiva in sagre, feste di paese ma anche congressi, cerimonie ed eventi. Adesso con il mese di ottobre si apre a interessati, curiosi e magari anche ai giovani, d’altronde è così che si tramandano le tradizioni ed è più facile farlo attraverso il ballo, momento di divertimento ed allegria nonché di socializzazione. Lo slogan è “L’unione fa la tradizione!”.L’associazione di Montecosaro ha ideato e sta per far partire due nuovi corsi di balli popolari proprio in città, alla Effort. L’appuntamento è per mercoledì 19 ottobre alle ore 22, l’insegnante de Li matti de Montecò Monia Scocco proporrà una lezione gratuita di presentazione del saltarello. Il suo corso avrà una durata di 10 lezioni e, una volta terminato, lascerà spazio al corso di pizzica di Catia Sonaglioni.Lunedì 24 alle 18.30 sarà invece la volta del corso di balli popolari (vari tipi di saltarello marchigiano) presso la sede del Centro studi Portopotentino di Porto Potenza.Monia Scocco è insegnante nota e stimata, dal 2007 opera per l’associazione Li Matti de Montecò, è anche vice presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari della regione Marche ed in passato ha collaborato con il Liceo Musicale Toscanini di Civitanova, il Centro Studi Portopotentino e la compagnia teatrale “Arcobaleno “di Loreto. Negli scorsi anni scolastici ha realizzato diversi progetti gratuiti dedicati ai bambini delle scuole d'infanzia “J. Lussu”, “Sacra Famiglia” “R. Sanzio” di Montecosaro e Porto Potenza Picena, delle scuole primarie “Nelson Mandela” di Montecosaro, dell’istituto scolastico comprensivo di Sant’Elpidio a Mare e dell’istituto Don Milani di Fontespina.
Non sembra ancora terminata la vicenda relativa all'assegnazione del bando parcheggi a Tolentino. Dopo la mancata assegnazione all'unica ditta partecipante, la Parcheggio 5 di Macerata, a causa di una fideiussione emessa da una compagnia con sede in Marocco e non iscritta all'Ivass, la partita potrebbe riaprirsi.La Parcheggio 5, infatti, è intenzionata a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale contro la mancata assegnazione del servizio da parte del Comune di Tolentino, contestando proprio l'esclusione per via della polizza assicurativa. Va ricordato che l'offerta economica non è stata neanche valutata, non sussistendo per la commissione comunale i presupposti della ditta per la partecipazione al bando.La parola, quindi, ora passa ai giudici del Tar ai quali spetta l'ultima parola su una vicenda che ormai da mesi sta facendo animatamente discutere la città.